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CONCETTI
CONCETTI
PRELIMINARI
PRELIMINARI

NORMATIVA E
SETTORE DELLE COSTRUZIONI
lettura e scomposizione del sistema edilizio secondo le norme
di settore

Concetto
Concetto di
di norma
norma

COS UNA NORMA

Secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno


1998:
"norma" la specifica tecnica approvata da un
organismo riconosciuto a svolgere attivit normativa
per applicazione ripetuta o continua, la cui
osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad
una delle seguenti categorie:
norma internazionale (ISO)
norma europea (EN)
norma nazionale (UNI)
Le norme, quindi, sono documenti che definiscono le
caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di
sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o
servizio, secondo lo stato dell'arte e sono il risultato del
lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo.
Quindi per sistema normativo si intende linsieme delle
prescrizioni e raccomandazioni che regola il processo edilizio,
al fine di ottenere una adeguata qualit del prodotto e un
adeguato controllo dei costi di realizzazione e gestione
(produttivit dellintervento).

LABORATORIO DEL PROGETTO TECNICO


Corso di Progettazione degli elementi costruttivi , Prof. Corrado Trombetta, Arch. Maria Rita Grasso

NORMATIVA E SETTORE DELLE COSTRUZIONI


lettura e scomposizione del sistema edilizio secondo le norme di settore

Caratteristiche
Caratteristiche ee ruolo
ruolo delle
delle norme
norme

LA
LA RICERCA
RICERCA

LE NORME EDILIZIE

Le norme edilizie, elaborate dagli enti legalmente predisposti,


contengono un gran numero di definizioni e procedure da seguire
nellattivit edilizia. Le definizioni in esse contenute e le procedure si
usano nella predisposizione delle varie fasi di progettazione, nella
redazione dei capitolati e degli elaborati progettuali, nelle relazioni
tecniche di accompagnamento, nelle fasi di verifica e di controllo del
progetto. Le norme sono, in definitiva, un modo per unificare, a
livello locale, regionale, nazionale ed europeo, le definizioni dei
termini di base nel settore delledilizia, con lo scopo di uniformare,
dal punto di vista delle terminologie, dei parametri e delle procedure,
tutta lattivit di programmazione, di progettazione e di esecuzione
degli interventi edilizi.
Tutti parlano oggi di NORME TECNICHE riferendosi alle norme in
generale. Tuttavia, nel linguaggio normativo, con il termine norme
tecniche (per es. norme UNI) si dovrebbero designare per la
precisione le prescrizioni che non hanno carattere di obbligatoriet,
ma sono spesso volontariamente rispettate dagli operatori; con il
termine regola tecnica invece le prescrizioni con valore
obbligatorio emanate dagli enti predisposti. Comunque, va bene
nella prassi comune parlare generalmente di norme tecniche. Il
termine norma tecnica si riferisce nella prassi anche a prescrizioni
obbligatorie.

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lettura e scomposizione del sistema edilizio secondo le norme di settore

LIVELLO
LIVELLO DI
DI VALIDITA
VALIDITA DELLE
DELLE NORME
NORME
Le norme (regole) tecniche possono in definitiva essere distinte
in tre grandi classi:

NORME DI 1 LIVELLO

prevalenti sulle altre disposizioni ed in grado di innovare


lordinamento: leggi, decreti-legge, decreti legislativi delegati,
leggi regionali, decreti ministeriali;

NORME DI 2 LIVELLO

che comprendono i regolamenti settoriali dei vari ministeri,


regolamenti comunali, regolamenti di istituti autonomi, contratti
collettivi di lavoro, capitolati, ;

NORME DI 3 LIVELLO

norme tecniche in senso stretto non aventi carattere giuridico di


cogenza: norme del CNR, norme UNI, norme CEI. Fanno parte di
questa categorie anche le norme elaborate dalle imprese
produttrici o da consorzi di imprese (Marchi di Qualit).
Le norme della terza classe, che sono solo raccomandate (non
cogenti), diventano obbligatorie (cogenti) allinterno di un
progetto qualora siano inserite allinterno delle norme di primo e
secondo livello (per es. allinterno dei capitolati), o qualora la loro
continua osservanza produca la formazione di una consuetudine.

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LA
LA NORMATIVA
NORMATIVA TECNICA
TECNICA
La NORMATIVA TECNICA si divide in:

NORMATIVA GENERALE

NORMATIVA SPECIFICA

Normativa generale: che riguarda la gestione del processo


edilizio, prescindendo dalla specificit dellintervento.

Normativa specifica: che riguarda gli interventi di settore


(residenza, edilizia scolastica, ecc.),
e presenta caratteristiche di:
CONSENSUALIT: deve essere approvata con il consenso di
coloro che hanno partecipato ai lavori;
DEMOCRATICIT: tutte le parti economico/sociali interessate
possono partecipare ai lavori e, soprattutto, chiunque messo in
grado di formulare osservazioni nell'iter che precede
l'approvazione finale;
TRASPARENZA: UNI segnala le tappe fondamentali dell'iter di
approvazione di un progetto di norma, tenendo il progetto stesso
a disposizione degli interessati;
VOLONTARIET: le norme sono un riferimento che le parti
interessate si impongono spontaneamente.
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AMBITO
AMBITO DI
DI AZIONE
AZIONE DELLA
DELLA NORMA
NORMA
WTO

ISO
CEN

La progressiva trasformazione dei mercati da locali, nazionali, ad europei ed


internazionali ha portato ad una parallela evoluzione della normativa da nazionale a
sovranazionale, con importanti riconoscimenti anche dal WTO (World Trade
Organization).
Da qui la vasta partecipazione di Paesi, oltre 100, alle attivit dellISO e limportanza
che le sue norme, pur essendo di libero recepimento da parte degli organismi di
normazione suoi membri, rivestono sui mercati mondiali. A differenza dellISO il
mondo europeo delle normazione strettamente interrelato con un corpo sempre pi
completo di direttive dellUnione Europea e ha dovuto, quindi, darsi regole interne pi
rigide: gli organismi di normazione membri del CEN sono infatti obbligati a recepire le
norme europee e a ritirare le proprie, se contrastanti.
In tale contesto evidente che lattivit normativa nazionale si sta via via limitando a
temi pi specificatamente locali o non ancora prioritari per studi sovranazionali e sta
sempre pi organizzando le proprie risorse per contribuire alle attivit europee ed
internazionali.
Dal principio del secolo ad oggi, levoluzione della normazione non si solo
concretizzata in un allargamento di orizzonti geografici: la normazione ha infatti subito
anche una sensibile evoluzione concettuale, che lha portata ad abbracciare significati
sempre pi ampi.
Oggi lattivit di normazione ha per oggetto anche la definizione dei processi, dei
servizi e dei livelli di prestazione, intervenendo cos in tutte le fasi di vita del prodotto e
nelle attivit di servizio. Non solo: oggi la normazione si occupa anche di definire gli
aspetti di sicurezza, di organizzazione aziendale (UNI EN ISO 9000) e di protezione
ambientale (UNI EN ISO 14000), cos da tutelare le persone, le imprese e lambiente.
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LE
LE NORME
NORME ARMONIZZATE:
ARMONIZZATE: CHE
CHE COSA
COSA SONO?
SONO?
In Europa il legislatore ha ritenuto che le norme tecniche potessero essere uno strumento di grande utilit economica e
sociale. Dal 1985, infatti, per i prodotti che richiedono lapplicazione del marchio CE, il legislatore si limita a definire,
tramite Direttive, i requisiti essenziali relativi alla sicurezza e alla salute dei cittadini, demandando al CEN lemanazione
di norme che ne precisino le caratteristiche prestazionali e i metodi di prova.
Le norme "EN", elaborate su richiesta della Commissione Europea e citate in appositi elenchi nella Gazzetta Ufficiale
della Comunit Europea, vengono dette "armonizzate". Le norme armonizzate sono un importante supporto per il
rispetto delle Direttive Comunitarie, in quanto costituiscono un fondamentale riferimento per progettare e produrre
beni/servizi che possano circolare liberamente nel mercato europeo.

NORME UNI
NORME EN

NORME ISO

UNI: contraddistingue tutte le norme nazionali italiane e nel caso sia l'unica
sigla presente significa che la norma stata elaborata direttamente dalle
Commissioni UNI o dagli Enti Federati;
EN: identifica le norme elaborate dal CEN (Comit Europen de
Normalisation). Le norme EN devono essere obbligatoriamente recepite dai
Paesi membri CEN e la loro sigla di riferimento diventa, nel caso dell'Italia,
UNI EN. Queste norme servono ad uniformare la normativa tecnica in tutta
Europa, quindi non consentita l'esistenza a livello nazionale di norme che
non siano in armonia con il loro contenuto;
ISO: individua le norme elaborate dall'ISO (International Organization for
Standardization). Queste norme sono un riferimento applicabile in tutto il
mondo. Ogni Paese pu decidere se rafforzarne ulteriormente il ruolo
adottandole come proprie norme nazionali, nel qual caso in Italia la sigla
diventa UNI ISO (o UNI EN ISO se la norma stata adottata anche a livello
europeo).
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PERCH
PERCH USARE
USARE LE
LE NORME
NORME
Per concorrere a ridurre i costi:

unificando i servizi;
razionalizzando le attivit di impresa;
ampliando il parco fornitori;
armonizzando componenti/processi/sistemi.

Per lo sviluppo delleconomia:

garantendo la conformit dei prodotti alle norme nazionali dei Paesi di destinazione (norme
EN ed ISO);
armonizzando regole e procedure ed eliminando gli ostacoli tecnici;
essendo una forma immediata ed economica di "trasferimento tecnologico";
essendo utilizzate dalle organizzazioni del commercio internazionale (ad esempio il WTO)
come riferimento per labolizione delle barriere non tariffarie.

Per migliorare la comunicazione:

facilitando la stipulazione dei contratti;


ottimizzando il rapporto clienti/fornitori.

Per la tutela della sicurezza e dellambiente:

contribuendo alla sicurezza dei lavoratori;


garantendo la progettazione e la fabbricazione di prodotti sicuri;
fornendo al mercato strumenti di gestione ambientale e metodi di prova riconosciuti.
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LATTIVITA
LATTIVITA EDILIZA
EDILIZA E
E LA
LA NORMATIVA
NORMATIVA TECNICA
TECNICA
Lattivit edilizia quella che porta alla costruzione di nuovi edifici, al recupero di vecchi edifici, al cambio di
destinazione duso, alla demolizione di vecchi edifici, ecc. molto complessa e vasta e per questo in Architettura
Tecnica si tratta in pratica solo di nuovi edifici. Tale attivit caratterizzata da una serie di regole e norme relative al
sistema edilizio e al processo edilizio. Le regole e norme si raccolgono nella cosiddetta normativa tecnica, che quindi
riguarda sia il sistema edilizio che il processo edilizio. Per sistema edilizio si intende linsieme delle parti che
compongono unopera edilizia. linsieme strutturato di unit ambientali/elementi spaziali (sistema ambientale o subsistema ambientale) e di unit tecnologiche/elementi tecnici corrispondenti (sistema tecnologico o sub-sistema
tecnologico). Per processo edilizio si intende la sequenza organizzata di fasi che portano dal rilevamento delle
esigenze della committenza-utenza di un bene edilizio al loro soddisfacimento attraverso la progettazione, la
produzione, la costruzione e la gestione del bene stesso (UNI 10838).
Il sistema edilizio si scompone in:

SUB-SISTEMA AMBIENTALE

Insieme strutturato delle caratteristiche, quantitative e qualitative dello


spazio, che concorrono al soddisfacimento degli obiettivi prestabiliti,
prescindendo dai caratteri dellinvolucro che determina questo spazio.

SUB-SISTEMA TECNOLOGICO

Insieme strutturato delle caratteristiche fisiche degli elementi di involucro che


rendono possibile il raggiungimento totale degli obiettivi.
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L'UNI
L'UNI ee ilil suo
suo ruolo
ruolo
DEFINIZIONE

RUOLO

SCOPO

STRUTTURA

L'UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione un'associazione privata senza scopo di


lucro, i cui soci, oltre 7000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici
e scolastici, realt della Pubblica Amministrazione.
Svolge attivit normativa in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione
di quello elettrico ed elettrotecnico di competenza del CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano.
Il ruolo dell'UNI, quale Organismo nazionale italiano di normazione, stato riconosciuto dalla
Direttiva Europea 83/189/CEE del marzo 1983, recepita dal Governo Italiano con la Legge n.
317 del 21 giugno 1986.
L'UNI partecipa, in rappresentanza dell'Italia, all'attivit normativa degli organismi
sovranazionali di normazione: ISO (International Organization for Standardization) e CEN
(Comit Europen de Normalisation).
L'UNI stato costituito nel 1921, con la sigla "UNIM", a fronte dell'esigenza dell'industria
meccanica di unificare le tipologie produttive, facilitare l'intercambiabilit dei pezzi, ecc.
Da allora, l'attivit di normazione ha assunto sempre pi importanza nel contesto economico
del paese: gi nel 1928 la Confindustria ne riconobbe il ruolo fondamentale per l'economia e
ne promosse l'estensione a tutti i settori industriali: l'UNIM si trasform cos anche
formalmente e la sigla che lo contraddistingueva perse la "emme" finale, diventando l'attuale
UNI.
L'organizzazione dell'UNI quella tipica di un'associazione. Gli organi amministrativi sono
infatti:
-l'Assemblea, formata dai soci: imprese, istituti scientifici e scolastici, professionisti,
Pubblica Amministrazione;
-il Consiglio, espresso dall'Assemblea e dai soci di diritto (Ministeri interessati,
-CNR, associazioni imprenditoriali, Enti Federati);
-la Giunta Esecutiva;
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II CAMPI
CAMPI DI
DI ATTIVIT
ATTIVIT
L'UNI, nel suo ruolo istituzionale, ha come compiti principali:
ELABORARE

norme che vengono sviluppate da Organi tecnici ai cui lavori partecipano tutte le parti
interessate assicurando, in tal modo, il carattere di trasparenza e condivisione;

RAPPRESENTARE

l'Italia nelle attivit di normazione a livello mondiale (ISO) ed europeo (CEN) per
promuovere l'armonizzazione delle norme ed agevolare gli scambi di prodotti e servizi;

PUBBLICARE

e diffondere le norme tecniche ed i prodotti editoriali ad esse correlati, sia


direttamente, sia attraverso i centri di informazione e documentazione presenti su tutto il
territorio nazionale (Punti UNI), sia tramite internet.

L'UNI, oltre a rappresentare un importante punto focale fra realt nazionale ed internazionale,
altres punto di incontro fra mondi diversi, come imprese, professionisti, universit, Pubblica
Amministrazione, consumatori, ecc Da tale posizione, si consolida una serie di interrelazioni
e si acquisiscono valori culturali ed informativi che sono particolarmente importanti per la
societ.
Diventa pertanto ruolo dell'UNI anche quello di:

COLLABORARE

con gli Organismi di Normazione degli altri Paesi per favorire gli interessi delle
imprese italiane nei loro rapporti commerciali;

DIFFONDERE

la cultura normativa mediante corsi di formazione, organizzazione e partecipazione a


convegni, fiere, pubblicazione di documenti tecnico - informativi e attraverso i propri
mezzi di comunicazione.

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La
La Norma
Norma UNI
UNI 8290
8290

OGGETTO

OBIETTIVO

STRUTTURA

Per applicare le norme si deve presupporre una precisa individuazione


degli elementi su cui applicarle. Per questo lUNI, ente di unificazione
italiano, ha predisposto la classificazione del sistema tecnologico
secondo la norma 8290.
La classificazione dellUNI 8290 Parte I, bench riferita alledilizia
residenziale, concettualmente estendibile ad organismi edilizi con altre
destinazioni duso.
UNI 8290 "Edilizia residenziale. Sistema tecnologico"
La norma in oggetto stata pensata per consentire una ordinata e
organica scomposizione di un sistema edilizio in pi livelli, con regole
omogenee
La scomposizione del sistema presenta tre livelli, dando luogo a tre
insiemi denominati, secondo Uni 7867 parte quarta:
- classi di unit tecnologiche (primo livello)
- unit tecnologiche (secondo livello)
- classi di elementi tecnici (terzo livello)

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La
La Norma
Norma UNI
UNI 8290
8290 (1)
(1)
1livello di
approfondimento

2livello di
approfondimento

3livello di
approfondimento

Le voci dei primi due


livelli sono tali da
essere le pi
opportune a
rappresentare
funzioni finalizzate a
soddisfare esigenze
dellutenza Le voci
del terzo livello
corrispondono a
classi di prodotti che
configurano
attualmente modalit
di risposta
complessiva o
parziale alle funzioni
delle unit
tecnologiche, ma
sono tali da evitare il
pi possibile
soluzioni
precostituite.

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La
La Norma
Norma UNI
UNI 8290
8290 (1)
(1)

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La
La Norma
Norma UNI
UNI 8290
8290 (1)
(1)

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La
La Norma
Norma UNI
UNI 8290
8290 (2)
(2)

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La
La Norma
Norma UNI
UNI 8290
8290 (2)
(2)

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NORMATIVA E
SETTORE DELLE
COSTRUZIONI
lettura e scomposizione del
sistema edilizio secondo le
norme di settore

La
La Norma
Norma UNI
UNI 8290
8290 (3)
(3)

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La
La Norma
Norma UNI
UNI 8290
8290 (4)
(4)

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La
La Norma
Norma UNI
UNI 8290
8290 (4)
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La
La Norma
Norma UNI
UNI 8290
8290
Classificazione del sistema
tecnologico

CLASSIFICAZIONE DEL SISTEMA TECNOLOGICO (Fonte: UNI 8290 ParteI)


CLASSIFICAZIONE DEL SISTEMA TECNOLOGICO (Fonte: UNI 8290 ParteI)
Classe unit
Unit
Classe
Classe unit
Unit
Classe
tecnologica
tecnologica
elementi tecnici
tecnologica
tecnologica
elementi tecnici
Strutture di fondazione dirette
Struttura portante Struttura di fondazione
Strutture di fondazione dirette
Struttura portante Struttura di fondazione

necessario definire un criterio di organizzazione dei dati:


la identificazione delle funzione che caratterizzano il
sistema tecnologico e le sue parti oggi considerata
criterio prioritario per lorganizzazione di dati di
informazione tecnica, prescrizione di capitolato,
normazione tecnica.
Chiusura
Chiusura
Chiusura

Definizione:
Chiusura verticale
per chiusura verticale sintende lunit tecnologica che
separa verticalmente linterno delledificio dallesterno. La
separazione serve a ottenere le condizioni necessarie allo
svolgimento delle attivit umane allinterno delledificio
attraverso la regolazione dei flussi di materia e di energia.
Infatti i flussi luminosi, termici e sonori e dellaria
attraversano la chiusura in modo tale da rendere lo
scambio con lesterno controllabile.
La consistenza fisica e la particolarit della sua posizione
nelledificio determinano la rilevanza morfologica della
chiusura verticale, e influiscono sulla forma delledifico e
sulle caratteristiche dellambiente interno.

Strutture di fondazione indirette


Strutture di fondazione indirette
Strutture di elevazione verticali
Struttura di elevazione
Strutture di elevazione verticali
Struttura di elevazione
Strutture di elevazione orizzontali e
Strutture
inclinate di elevazione orizzontali e
inclinate
Strutture di elevazione spaziali
Strutture di elevazione spaziali
Strutture di contenimento verticali
Struttura di contenimento
Strutture di contenimento verticali
Struttura di contenimento
Strutture di contenimento orizzontali
Strutture di contenimento orizzontali
Pareti perimetrali verticali
Chiusura verticale
Pareti perimetrali verticali
Chiusura verticale
Infissi esterni verticali
Infissi esterni verticali
Chiusura orizzontale inferiore Solai a terra
Chiusura orizzontale inferiore Solai a terra
Infissi orizzontali
Infissi orizzontali
Solai su spazi aperti
Chiusura orizzontale su spazi
Solai su spazi aperti
Chiusura orizzontale su spazi

aperti
aperti
Chiusura superiore
Chiusura superiore

Coperture
Coperture
Infissi esterni orizzontali
Infissi esterni orizzontali
Pareti interne verticali
Partizione interna
Partizione interna verticale
Pareti interne verticali
Partizione interna
Partizione interna verticale
infissi interni verticali
infissi interni verticali
Elementi di protezione
Elementi di protezione
Partizione interna orizzontale Solai
Partizione interna orizzontale Solai
Soppalchi
Soppalchi
Infissi interni orizzontali
Infissi interni orizzontali
Scale interne
Partizione interna inclinata
Scale interne
Partizione interna inclinata
Rampe interne
Rampe interne
Elementi di protezione
Partizione esterna Partizione esterna verticale
Elementi di protezione
Partizione esterna Partizione esterna verticale
Elementi di separazione
Elementi di separazione
Partizione esterna orizzontale Balconi e logge
Partizione esterna orizzontale Balconi e logge
Passerelle
Passerelle
Scale esterne
Partizione esterna inclinata
Scale esterne
Partizione esterna inclinata
Rampe esterne
Rampe esterne

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La
La Norma
Norma UNI
UNI 8290
8290 -- ii modelli
modelli funzionali
funzionali
I modelli funzionali definiscono le parti o strati funzionali degli elementi
tecnici sopra elencati. Gli strati principali, che in opportune successioni
vengono rappresentati nei modelli funzionali fondamentali, sono detti
primari.
Si tratta di strati e di elementi ancora non dimensionati, direttamente
finalizzati ad accentuare le funzioni previste per ogni classe di elemento
tecnico. Luso dei modelli funzionali consente di definire le parti funzionali
delle varie sottoclassi di elementi tecnici. I modelli funzionali sono nella
fase progettuale il primo strumento concettuale per procedere
successivamente a definire in modo corretto le soluzioni tecniche. Inoltre
consentono di classificare le tipologie di soluzioni disponibili in rapporto
alle possibilit offerte dal mercato e dalla tecnologia. Infine facilitano la
ricerca dei motivi funzionali che portano ad una o a allaltra soluzione.
Nel caso di pareti perimetrali verticali, per esempio, i modelli funzionali
sono:
parete isolata allesterno
parete ventilata
parete ventilante
isolamento interno
parete isolata nellintercapedine
parete leggera
parete omogenea
parete trasparente

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Sviluppo
Sviluppo della
della norma
norma

Norma UNI 8369 Parte 1- settembre 1988


Edilizia
Chiusure verticali
Classificazione e terminologia

CLASSIFICAZIONE dei modelli funzionali


TIPOLOGIE
Questa classificazione differenzia le
PPV che svolgono una funzione
strutturale, da quelle che si limitano a
chiudere ledificio.
Classificazione in base al livello di
integrazione delle PPV, cio la
capacit di queste ultime di svolgere
le loro funzioni caratteristiche
attraverso un elemento tecnico
integrato.
evidenzia la funzione caratteristica
della parete. una parete ventilata non
esclude lisolamento termico e
acustico, o la possibilit di sostenere
il solaio;
relazione con la struttura portante
orizzontale e verticale delledificio.
Questa classificazione pone
laccento sulla forma e, in particolare,
sulla dinamica relazionale strutturainvolucro.
differenzia le PPV evidenziando la
forma dei principali elementi che le
compongono, cio quegli elementi
che, per consistenza formale e
funzionale, caratterizzano la parete.

IMPIEGO
STRUTTURALE

parete
parete
portante
portante

parete
parete non
non
portante
portante

1
COMPLESSIT
MORFOLOGICA

pareti
pareti
integrate
integrate

pareti
pareti
complesse
complesse

pareti
pareti
semplici
semplici

2
IMPIEGO
FUNZIONALE

parete
parete
opaca
opaca

parete
parete
trasparente
trasparente

parete
parete
doppia
doppia

Parete
Parete
isolata
isolata

3
COMPLESSIT
RELAZIONALE

parete
parete
inserita
inserita

Parete
Parete
seminserita
seminserita

parete
parete
aa cortina
cortina

4
MORFOLOGIA
DEGLI ELEMENTI

aa piccoli
piccoli
elementi
elementi definiti
definiti

aa pannelli
pannelli
autoportanti
autoportanti

PPV
PPV gettata
gettata

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aa struttura
struttura
ausiliara
ausiliara

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Sviluppo
Sviluppo della
della norma
norma

pareti
pareti aa
faccia
faccia vista
vista

DEFINIZIONE
SOLUZIONI CONFORMI TIPO
pareti
pareti aa
intercapedine
intercapedine

pareti
pareti
termoisolate
termoisolate

categorie principali
Vengono
individuati degli
schemi
funzionali di PPV
che descrivono
come le
tecnologie
disponibili
risolvano le
funzioni in
rapporto a
fenomeni di
stabilit,
comportamento
energetico,
tenuta,
protezione,
aspetto,
assegnandone
talune a precise
parti della
parete.

pareti perimetrali
portanti

sottoclassi
pareti
pareti aa isolamento
isolamento
termico
termico distribuito
distribuito

pareti perimetrali
portate
pareti
pareti ventilate
ventilate
Schematizzando si pu dire che la progettazione di una parete
passa dalla definizione del suo schema di funzionamento, alla
identificazione della posizione relativa degli strati ed elementi,
alla precisazione dei materiali e prodotti con cui questi sono
realizzabili. Anche lanalisi prestazionale, la verifica di progetto e
sperimentale si avvalgono talvolta del riferimento agli schemi
funzionali e alla sequenza ordinata degli strati, allorch
stabiliscono operativamente metodi di valutazione e ve-rifica
del comportamento in uso di una parete distinguendo fra
soluzioni portanti e non, soluzioni a isolamento distribuito e non,
soluzioni integrate a impianti, soluzioni captatrici di energia
solare e cos via.

pareti
pareti captatrici
captatrici

pareti
pareti integrate
integrate

pareti
pareti omogenee
omogenee

LABORATORIO DEL PROGETTO TECNICO


Corso di Progettazione degli elementi costruttivi , Prof. Corrado Trombetta, Arch. Maria Rita Grasso

24

NORMATIVA E SETTORE DELLE COSTRUZIONI


lettura e scomposizione del sistema edilizio secondo le norme di settore

svIluppo
svIluppo ee applicazione
applicazione della
della norma
norma
Classe di elementi tecnici

Per progettare completamente


lelemento tecnico si deve
compiere un secondo passo,
quello di tradurre un modello
funzionale in alternativa tecnica
conforme. La trasformazione di un
modello funzionale in alternativa
tecnica conforme, e quindi in
soluzione tecnica avviene tramite
la scelta di specifici materiali in
base allo studio di compatibilit,
di resistenza (meccanica e non) e
di collegamento e di ogni altro
problema indotto dal controllo di
interazione reciproca tra uno
strato funzionale ed il successivo.
Unalternativa tecnica conforme
ad un dato modello funzionale
una sequenza ordinata di elementi
e strati funzionali
merceologicamente classificati,
tale da assicurare il corretto
funzionamento di ogni singolo
elemento o strato. Nelle
alternative tecniche conformi
compaiono anche gli strati e gli
elementi funzionali integrativi, sia
dovuti al materiale scelto, sia
dovuti ai problemi di
collegamento e interazione tra gli
strati funzionali primari.

denominazione
denominazione
della
della S.T.C.
S.T.C.
descrizione
descrizione
della
della S.T.C.
S.T.C.
codice
codice dello
dello strato
strato
oo elemento
elemento funzionale
funzionale
MODELLI FUNZIONALI E
ALTERNATIVE TECNICHE

classificazione
delle tipologie di
parete analizzate

pareti perimetrali
portanti

definizione
definizione dello
dello strato
strato
oo elemento
elemento funzionale
funzionale

SCHEDE S.T.C. TIPO

pareti perimetrali
non portanti

Pareti Perimetrali
Verticali

Soluzione Tecnica Conforme


(STC)
Descrizione

Strati Funzionali
A10 RIVESTI MENTO
ESTERNO
A11 RIVESTI MENTO
ESTERNO
A20 RIVESTI MENTO
ESTERNO
A21 RIVESTI MENTO
ESTERNO
B10
B11
B12
B13
B14
B20
B21
B22

STRATO
STRATO
STRATO
STRATO
STRATO
STRATO
STRATO
STRATO

C10 STRATO
PORTANTE
C11 STRATO
PORTANTE
C12 STRATO
PORTANTE
C13 STRATO
PORTANTE
C20 STRATO
PORTANTE
C21 STRATO
PORTANTE
C22 STRATO
PORTANTE

Specifica

PORTANTE
PORTANTE
PORTANTE
PORTANTE
PORTANTE
PORTANTE
PORTANTE
PORTANTE
NON
NON
NON
NON
NON
NON
NON

D10 STRATO
TERMOISOLANTE
D11 STRATO
TERMOISOLANTE
D12 STRATO
TERMOISOLANTE
D20 STRATO
TERMOISOLANTE
D21 STRATO

Pareti
a intercapedine

Pareti
omogenee

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S.T.C.

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NORMATIVA E SETTORE DELLE COSTRUZIONI


lettura e scomposizione del sistema edilizio secondo le norme di settore

Requisiti
Requisiti degli
degli elementi
elementi tecnici
tecnici secondo
secondo UNI
UNI 8290
8290 2a
2a parte
parte
Le unit tecnologiche
(e quindi gli elementi
tecnici) che
compongono il sistema
tecnologico sono
caratterizzate da un
insieme di requisiti (in
ingl. requirements)
legati al loro
funzionamento. Questi
requisiti li connotano e
devono guidare la
progettazione delle
varie soluzioni. I
requisiti a cui devono
rispondere gli elementi
tecnici, che
rappresentano la
messa in pratica della
suddivisione del
sistema edilizio in unit
tecnologiche, sono
molto vari. La risposta
ai requisiti accade in
termini di prestazioni
degli elementi.

LUNI 8290 (seconda parte) riporta un lungo


elenco di requisiti per gli elementi tecnici. Li
riportiamo tutti in ordine alfabetico. Solo di
alcuni (in grassetto) diamo la definizione.

affidabilit
affidabilit
asetticit
asetticit
assorbimento acustico
attitudine all
allintegrazione
impiantistica
attrezzabilit
attrezzabilit
comodit
comodit duso e manovra
comprensibilit
comprensibilit delle manovre
controllo facilit
facilit dintervento
Idrorepellenza
impermeabilit
impermeabilit ai fluidi aeriformi
impermeabilit
impermeabilit ai liquidi
isolamento acustico
isolamento elettrico
isolamento termico
limitazione dei rischi di esplosione
Manutenibilit
Manutenibilit
pulibilit
pulibilit
reazione al fuoco
recuperabilit
recuperabilit
regolabilit
regolabilit
resistenza
riparabilit
riparabilit
smaltimento dei gas nocivi
sostituibilit
sostituibilit
stabilit
stabilit
tenuta
ventilazione.

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