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Gennaio 2016

Principi per il Impianti a portata Impianti a portata Impianti a portata


bilanciamento degli costante variabile variabile con PICV
impianti idronici / Seconda parte / / Terza parte / / Quarta parte /
/ Prima parte / 01.04.16 17.06.16 09.09.16

Principi per il bilanciamento degli


impianti idronici
Breve guida per il progettista e linstallatore

Questa serie di guide pensata per tutti i progettisti coinvolti importante per garantire il comfort e il risparmio energetico
nel dimensionamento di impianti idronici che prevedano di tutti gli ambienti, evitando che si verifichino problemi
linstallazione di valvole di bilanciamento e dispositivi per la di sovradimensionamento dellimpianto e di temperature
misurazione della portata; ma anche per tutti gli installatori, troppo differenziate nei diversi ambienti.
per aiutarli a bilanciare gli impianti, secondo le indicazioni del
progettista, per realizzare un impianto a regola darte.
Lutilizzo di valvole di bilanciamento, negli impianti,
Limportanza del bilanciamento

Le possibili conseguenze di una del generatore, che dovr lavorare non essere in grado di modulare
regolazione della portata errata sono per periodi pi lunghi per assicurare correttamente e potrebbero quindi
diverse: le temperature desiderate in tutti gli funzionare in modo inappropriato.
ambienti. In un circuito con una portata
Impossibilit di raggiungere le eccessiva, la valvola di controllo
temperature di progetto: Rumore, usura e avarie della dovr essere quasi completamente
i terminali che ricevono un flusso di macchina: gli impianti non bilanciati chiusa, per riportare la portata ai
portata troppo basso potrebbero correttamente presenteranno delle livelli previsti nel progetto, agendo
non riuscire a raggiungere le zone con un eccesso di portata e con una logica ON/OFF e perdendo
temperature di riscaldamento o altre con una portata non sufficiente. quindi la capacit di regolazione.
raffrescamento. Questo significa Una portata troppo elevata
che le aree servite potrebbero non comporta un eccesso di velocit Difficolt di ottimizzazione delle
raggiungere le temperature di nelle tubazioni e quindi un aumento performance dellimpianto: se
progetto nei momenti in cui vi un della rumorosit dellimpianto limpianto non correttamente
picco nella richiesta. e unusura accelerata dei suoi bilanciato sar molto difficile
componenti. Una velocit di portata regolare le performance del
Spreco di energia: un impianto con ridotta pu inoltre aumentare il generatore per ottimizzare i suoi
un bilanciamento errato scalder deposito di fanghi e la formazione di rendimenti e garantire quindi un
o raffredder gli ambienti in modo bolle daria. vero risparmio energetico.
discontinuo, nelle aree in cui il flusso
di portata sar troppo basso. Questo Controllo instabile: le valvole di
potrebbe portare ad un sovraccarico controllo della portata potrebbero

Il corretto bilanciamento di un impianto idronico

Trasferimento del calore con flusso di portata ridotto

Gli emettitori per il riscaldamento degli ambienti subiscono una riduzione della potenza emessa se si riduce la
portata in entrata allo stesso.
100%

90%

80%

70%

60%

50%

40%

30%

20% TRASFERIMENTO DI CALORE %


TEMPERATURA MEDIA C
10% TEMPERATURA IN ENTRATA C
FIGURA 1 - GLI EFFETTI DELLA
TEMPERATURA IN USCITA C
VARIAZIONE DELLA PORTATA
0% 20% 40% 60% 80% 100%
PORTATA
(T=20C - temperatura fornita = 60C)

2
Predisposizioni ed accorgimenti

Consideriamo un classico emettitore, Se una valvola di controllo dovesse A titolo desempio, consideriamo un
alimentato alla temperatura costante ridurre la potenza emessa al 50% di emettitore progettato con una generica
di 60C, e analizziamo linfluenza della quella nominale, sarebbe necessario portata Q che sviluppa una potenza di X
variazione della portata sulla potenza ridurre la portata a circa il 22%. Watt ad una temperatura di mandata di
termica emessa: 60C.
Nel trasferimento del calore dal fluido Se per varie ragioni la portata effettiva
Nelle condizioni di progetto si termovettore allaria, il parametro ridotta al 60%, sar sufficiente mantenere
avr la portata nominale con il principale che ne condiziona lefficacia una temperatura di mandata pari a 65C
salto termico adottato in fase di quindi la differenza tra la temperatura per avere il 95% della potenza richiesta.
dimensionamento; media dellacqua e quella dellaria. Il problema sembrerebbe risolto, ma
solo in parte, infatti quasi sicuramente ci
Riducendo la portata si riduce anche Molto spesso, per ovviare a un sotto- saranno altri emettitori che riceveranno
la potenza emessa (la riduzione dimensionamento dellemettitore, si invece una portata maggiore o uguale
dipende dalla temperatura di procede con linnalzare la temperatura alla necessaria, in questo caso la
mandata), nel caso in oggetto, di mandata dellimpianto. Il grafico potenza erogata sar pi del necessario.
se si riduce al 40% la portata, la sottostante mostra come sia possibile Considerando un emettitore che riceva
potenza sar ridotta al 70% di quella ottenere la potenza necessaria a portate la portata di progetto, un aumento a
nominale; ridotte, semplicemente aumentando la 65C della temperatura di mandata,
temperatura di mandata. corrisponde a un aumento della potenza
Il salto termico aumenta con la di circa il 16%.
riduzione di portata;

140%

120%

100%

80%

60%

40%
60,0
65,0
20%
70,0
75,0
0% FIGURA 2
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

PORTATA %

Questa operazione ha i seguenti effetti standard potrebbero avere un Mentre gli impianti che lavorano con
negativi: controllo del sistema instabile (on/ basse portate e alti salti termici sono
off ) a causa della riduzione di portata maggiorante condizionati da uno
Il sistema deve alimentare gli e conseguente riduzione di autorit. sbilanciamento dellimpianto. Hanno
emettitori per periodi lunghi al anche il vantaggio di ridurre i costi in
fine di mantenere costante la Ultimo aspetto da considerare il salto quanto richiedono tubazioni pi piccole,
temperatura nei locali; termico: progettando gli impianti pompe meno potenti e quindi minor
funzionanti con grandi portate e bassi energia.
Un aumento del carico termico salti termici (5-10 C), un eventuale
comporta una incapacit sbilanciamento (riduzione della portata) Il salto termico, inoltre, influenza
dellemettitore di mantenere la abbastanza ben tollerato, anche se drasticamente i rendimenti di caldaie a
temperatura di progetto; necessitano di tubazioni pi grosse, condensazione, pompe di calore e chiller.
pompe pi potenti e quindi maggiore
Le valvole di controllo della portata energia.
(valvola di controllo a due vie, valvola
termostatica) con una rangeability
3
Trasferimento del calore con portata eccessiva

Sovralimentando lemettitore si ottiene un incremento abbastanza limitato


della potenza emessa: un aumento del 200% della portata equivale a un
aumento del 18% della potenza emessa con un assorbimento della pompa
pari a 8 volte (vi relazione cubica tra portata e potenza).

120%

100%

80%

60%

40%

20%
CALORE
TRASFERITO %

0 FIGURA 3
0% 20% 40% 60% 80% 100% 120% 140% 160% 180% 200%

PORTATA
(T=20C temperatura fornita = 60C)

12
AUMENTO TEMPERATURA (C)

10

TERMINALE AD ACQUA REFRIGERATA


8

Nella figura viene riportata una tipica


4

applicazione negli impianti di raffrescamento:


2

fancoil con temperatura di ingresso pari a 7C, 0

delta T di 6C, aria entrante a 27C ed uscente -20% 0% 20% 40% 60% 80% 100%

a 19C. 100%

Come nel caso del riscaldamento, la curva 90%

dellemettitore non lineare, valgono in linea


80%
100%
70%
90%

generale le considerazioni gi effettuate in 60%

50%
80%

70%

precedenza. 40%
60%

50%

30% 100%
40%
80%
30%
20% 60%
20% CALORE TOTALE
40%
10%
10% 20% CALORE PERCEPITO

0% 0% 0% CALORE LATENTE

- 20% 0% 20% 40% 60% 80% 100%

PORTATA
(T=5,6C - Temperatura fornita = 7,2C)

FIGURA 4

4
Commissioning

Il processo di commissioning, molto diffuso nel mondo anglosassone, pu essere sin-


teticamente riassunto come il processo di gestione, controllo qualit e coordinamento
di un progetto, in particolare con lo scopo di verificare e documentare le prestazioni
delledificio. Questo comprende anche il controllo dellavanzamento di un impianto
dallo stato di completamento statico, fino al funzionamento a pieno regime e alla
successiva verifica dei requisiti specificati nel progetto. Per quanto riguarda i sistemi
di distribuzione idronici, il commissioning include anche il dimensionamento dellim-
pianto e la regolazione delle portate.

Autorit

Per un controllo stabile, indicativamente, la caduta di pressione nella valvola di


controllo, quando essa si trova in posizione completamente aperta, non deve essere
inferiore a un terzo della pressione della pompa (o alla pressione differenziale di ali-
mentazione del circuito controllato). Questa una semplice regola di raccomandazio-
ne generale: naturalmente sempre opportuno utilizzare molta cautela, come in tutte
le applicazioni.
Traducendo il concetto sopra espresso in una relazione matematica, introduciamo
lautorit delle valvole: il rapporto da considerare quindi quello tra la caduta di
pressione indicata nel progetto (calcolata a valvola aperta) e la pressione differenziale
dellintero circuito:

dPcv
N=
dPcv + dPc

Il valore di autorit dovrebbe essere almeno 0,3, meglio se 0,5.

I sistemi di pompaggio a velocit variabile sono comunemente impiegati in tutte le


applicazioni. Quando la complessit del sistema aumenta, tuttavia, non sono in gra-
do di garantire un controllo puntuale su tutti i rami del circuito alimentato, andando a
influenzare lautorit delle valvole di controllo.
E necessario quindi utilizzare componenti in grado di sopperire a questo deficit: le
valvole di bilanciamento automatiche che andremo ad analizzare nei prossimi dossier
tecnici.

5
ESEMPI: COMPARAZIONE TRA UN SISTEMA 1

BILANCIATO E UN SISTEMA NON BILANCIATO


2
1
Si consideri un semplice impianto sviluppato in altezza
con 5 piani fuori terra, che alimenta fan-coil della 2
1
medesima potenza di 25 kW ciascuno e avente un T
di progetto pari a 15C. 2
La portata circolante in ciascuna derivazione 1

calcolabile utilizzando la seguente relazione:


2
1

Q=P/(cT)=1435 l/h
2

Dove:
P= Potenza
C= Calore specifico
FIGURA 5
T= Salto termico
ESEMPIO 1: PICCOLO EDIFICIO
Le tubazioni sono in acciaio secondo la norma EN
10240 e hanno un diametro di 2 (DN50) per le colonne
1435 l/h
montanti e 1(DN25) per le derivazioni. Lo sviluppo 44,6 kPa

della rete rappresentato in Figura 5, linterpiano di 3


m e le derivazioni sono di 5 m: 44,7 kPa
1441 l/h

1459 l/h
45,1 kPa

1499 l/h
46,1 kPa
Consideriamo ora limpianto privo di bilanciamento
(Figura 6) dove sono solo presenti della valvole a due
1568 l/h
vie per il controllo dei fan-coils, risolvendo la rete di 47,8 kPa

ottengono i seguenti risultati:


Il primo piano riceve un extra-flusso del 9,2% (+2,8% H=71,1 kPa
potenza termica) e la prevalenza della pompa di 71,1 Q=7402 l/h

kPa.
FIGURA 6

ESEMPIO 1: IMPIANTO NON BILANCIATO

Ora analizziamo la stessa rete ma andando a regolare le


1435 l/h
valvole di bilanciamento (Figura 7): 44,6 kPa

Tutte le diramazioni ricevono la portata di progetto ma


la prevalenza si ridotta del 6,6 % e la portata del 3,7%. 44,6 kPa
1435 l/h

Ne consegue che la potenza della pompa ridotta del


10,7%. 44,6 kPa
1435 l/h

chiaro che, andando a regolare limpianto, possibile


ridurre in maniera sensibile gli sprechi energetici per 44,6 kPa
1435 l/h

la climatizzazione: con il bilanciamento si d la giusta


quota parte di energia a ciascun terminale, evitando di 1435 l/h
44,6 kPa
sovralimentare gli apparecchi idraulicamente avvan-
taggiati per alimentare quelli svantaggiati.
La regolazione manuale una procedura semplice ed H=66,4 kPa
Q=7175 l/h
efficace anche se sono presenti dei limiti:
negli impianti a portata variabile una riduzione della FIGURA 7

portata in un singolo ramo va ad influenzare le portate ESEMPIO 1: IMPIANTO BILANCIATO


circolanti nei rimanenti.
6
OFF
Si consideri il caso estremo in cui tutti gli apparec-
chi siano chiusi, tranne quello pi vicino al circo-
latore, e supponiamo che questultimo non abbia OFF

una regolazione di velocit (pompa tradizionale),


la situazione risultante raffigurata nel disegno OFF
(Figura 8).
La portata incrementata del 39,1% e il circolatore
OFF
consuma circa due volte e mezzo lenergia real-
mente necessaria.
ON
1997 l/h
92 kPa

H=94 kPa
Q=1997 l/h

FIGURA 8

ESEMPIO 1: POMPA TRADIZIONALE

OFF

Se si introduce una pompa a velocit variabile con OFF

il mantenimento della prevalenza costante, nel


caso in oggetto pari a 66,4 kPa, si ottiene la situa-
OFF
zione illustrata nella figura 9.
Lincremento della portata solo del 16,9%, con
un consumo della pompa pari al 60% in pi del OFF

necessario.
ON
1667 l/h
65,1 kPa

H=66,4 kPa
Q=1667 l/h
FIGURA 9

ESEMPIO 1: POMPA A VELOCIT VARIABILE -


PREVALENZA COSTANTE

7
Dalla semplice rete di distribuzione analizzata si pu dedurre che:
Il bilanciamento permette di ridurre sensibilmente lenergia assorbita per la
circolazione del fluido termovettore;
Le valvole manuali permettono di bilanciare limpianto in maniera efficace
quando non ci sono chiusure o parzializzazioni delle portate nei singoli
terminali;
Le pompe a velocit variabile sono utili al fine di ridurre i consumi ma non
permettono di monitorare lintero impianto. Devono essere abbinate a di-
spositivi installati in punti sensibili della rete, in modo da correggere leven-
tuale scompenso che le pompe da sole non riescono a rilevare.
Questi ultimi dispositivi sono le valvole automatiche che, come si vedr nei
prossimi dossier, permettono di risolvere tale problema.

COMPARAZIONE TRA TECNOLOGIE DI POMPAGGIO

TECNOLOGIA PORTATA POTENZA


Tradizionale +39,1% +169%
Prevalenza costante +16,9% +60%

8
ESEMPIO 2: EDIFICIO DI MEDIE DIMENSIONI

Se invece si considera un impianto di medie di- 6 piano


mensioni come quello rappresentato in Figura 10,
la situazione peggiora drasticamente. 5 piano

4 piano

3 piano

2 piano

1 piano

piano 0

piano -1

FIGURA 10

Nel caso di impianto sbilanciato (Figura 11) si ha 6 piano

un forte scompenso, i terminali ai primi piani sono <-30%

molto sovralimentati: si arriva addirittura a tre volte -20 -30%


5 piano

la portata di progetto. -10 -20%


Man mano che si sale con i piani la tendenza si 4 piano

-5 -10%
inverte, arrivando agli ultimi si pu notare che vi
3 piano
una carenza di portata, il deficit arriva anche al 5 -5%

42,7%. 5 10%
2 piano
10 20%

20 30% 1 piano

<30%
Piano 0

Piano -1

FIGURA 11

ESEMPIO 2: IMPIANTO NON BILANCIATO

9
Regolando limpianto, tramite valvole di bilancia-
mento, si ottiene la situazione rappresentata in 6 piano

Figura 12, dove tutti i terminali ricevono la portata


desiderata. 5 piano

4 piano

3 piano

2 piano

1 piano

Piano 0

Si consideri il caso in cui lultimo piano delledificio


viene completamente spento (Figura 13), nel caso di Piano -1

pompa tradizionale ci sar un aumento generalizza-


to delle portate con un picco pari al 23%.
FIGURA 12
La situazione migliora nel caso di pompa a velocit
variabile, lerrore si assesta al 18% con le pompe con ESEMPIO 2: SISTEMA BILANCIATO

prevalenza costante (Figura 14).

6 piano 6 piano

5 piano
+23% +18% 5 piano

+21,5% +17%
4 piano 4 piano
+21% +16%
+20% 3 piano
+15% 3 piano

+18% +13%
2 piano
2 piano
+16% +10%
+13% 1 piano
+08% 1 piano

+06%
Piano 0
<5%
Piano 0

Piano -1
Piano -1

FIGURA 13 FIGURA 14

ESEMPIO 2: POMPA TRADIZIONALE ESEMPIO 2: POMPA A VELOCIT VARIABILE


PREVALENZA COSTANTE

10
7H
BILANCIAMENTO - ORIFIZIO FISSO - PN 25 - LEGA "CR" - ALTA PORTATA

Cim 747
VALVOLA DI BILANCIAMENTO
ORIFIZIO FISSO
PN 25
LEGA OTTONE CR - ANTICORROSIONE

emperanza ai requisiti gestionali della norma EN ISO 9001:2008.


0% secondo la normativa EN 12266-1:2003.
svariati settori dell'impiantistica: impianti di riscaldamento, condizionamento, idrici, igienico-sanitari e
ogni fluido non corrosivo.Le valvole di bilanciamento Cimberio sono la soluzione ideale per le loro caratteristiche di affidabilit,
resistenza, qualit dei materiali utilizzati e know how dellazienda, che in grado di fornire la miglior assistenza
tecnica a tutti i progettisti e installatori.
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di ottone conforme alla norma EN 1982-CC754S. Cimberio sono state installate in alcuni dei pi importanti e moderni edifici del
mondo, vantando una reference list di oltre mille progetti.
nale: PN 25
esercizio: -10 120C

CARATTERISTICHE TECNICHE
MA PERDITE DI CARICO DIAGRAMMA PRESSIONE
Realizzato in ottemperanza ai requisiti Garanzia 5 anni.
gestionali della norma EN ISO 9001
Prodotto in lega di ottone conforme alla
Collaudato al 100% secondo la normativa EN norma EN 1982-CC754S.
12266-1.
Pressione Nominale: PN 25
Utilizzato nei pi svariati settori
Temperatura di esercizio: -10 120C
dellimpiantistica: impianti di riscaldamento,
condizionamento, idrici, igienico-sanitari e in
generale con ogni fluido non corrosivo.

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1 bar CIMBERIO
= 14,5 psi SPA - VALVOLE, RACCORDI, FILTRI, RUBINETTI E ACCESSORI
l/s 1 bar = 14,5 lbf/in2
m c.a. C = 5/9
Con un x fatturato
(F-32)annuo di oltre 50 milioni di euro e una produzione fatta completamente in
F = 32
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(9/5 x C) di San Maurizio dOpaglio e Berzonno di Pogno in provincia di Novara,
stabilimenti
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180 persone impiegate e 6 filiali estere in 65 paesi, Cimberio leader mondiale nel settore del
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della componentistica
Torchio, 57 in ottone per termoidraulica, climatizzazione, distribuzione gas
tel.: +39 0322 923001 - fax: +39 0322 967216 / 967755 - http://www.cimberio.com - e-mail: info@cimberio.it
e acquedottistica.

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