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GUIDA TECNICA

INDICI
CENTRI ASSISTENZA
1. IL BENESSERE DEGLI AMBIENTI CONFINANTI
L’uomo passa buona parte della sua PARAMETRI INDIVIDUALI
vita in ambienti chiusi o confinati, siano VOTO SENSAZIONE
- dispendio metabolico M, correlato
essi residenziali o lavorativi: in tali +3 Molto caldo all’attività svolta,
ambiti, le condizioni di temperatura, - potenza maccanica W utilizzata
umidità e la concentrazione di +2 Caldo
per attività lavorative (usualmente
inquinanti nell’aria possono essere +1 Leggermente caldo trascurata),
diverse rispetto a quelle dell’aria - resistenza termica conduttiva ed
esterna, per la presenza sia di esseri 0 Neutro evaporativa del vestiario (CLO).
viventi sia di apparecchiature in
funzione all’interno dei locali. -1 Leggermente freddo
Gli impianti termotecnici hanno quindi
lo scopo di ricreare quella che viene -2 Freddo
chiamata condizione di benessere.

RADIAZIONE
Si definisce condizione di benessere -3 Molto freddo

R
ES
termoigrometrico lo stato psicofisico NE

PI
IO

R
in cui un individuo si ritiene soddisfatto AZ

A
DI

ZI
RA

O
N
riguardi del microclima, non avendo

E
sensazione né di caldo né di freddo, sensazione termica RADIAZIONE
trovandosi quindi in condizione di RESPIRAZIONE
neutralità termica. NE
IO
AZ
molto freddo poco neutro poco caldo molto DI
RA
Una condizione necessaria affinché freddo freddo caldo caldo
CONVEZIONE
ci sia comfort è che il sistema
termodinamico del corpo umano sia -3 -2 -1 0 +1 +2 +3 CONDUZIONE
in equilibrio, cioè che l’energia interna
del corpo non aumenti né diminuisca.
Questo però non è sufficiente a PMV L’INFLUENZA DELLE VARIABILI
realizzare la condizione di comfort: SUL COMFORT
infatti potrebbe essere verificata la Un valore 0 corrisponde alla
condizione di equilibrio termodinamico, condizione di comfort. Valori di +3, +2, Si è visto come alla determinazione
ma l’individuo potrebbe avere +1, -1, -2, -3 indicano una sensazione del comfort per un individuo in un
comunque la sensazione di caldo o di più o meno marcata di insoddisfazione. ambiente confinato concorrano sei
freddo (fig. 1.01). La sensazione di caldo o freddo di parametri (trascurando la potenza
un individuo è proporzionale al carico meccanica utilizzata per l’attività
termico L espresso in Watt: lavorativa), quattro dei quali ambientali
e due individuali.
L = (M-W) – Eres – Cres – E – C –
R–K PARAMETRI INDIVIDUALI:
Due sono le variabili individuali
dove: che influenzano il bilancio termico:
M = potenza sviluppata per attività dispendio metabolico e resistenza
metabolica (W) termica conduttiva ed evaporativa del
W = potenza meccanica dissipata per vestiario.
attività lavorativa (W)
Eres = potenza termica per 1) Il dispendio energetico metabolico
evaporazione nella respirazione (W) viene solitamente espresso come
Cres = potenza termica scambiata per potenza media oraria per superficie
convezione nella respirazione (W) corporea erogata da un soggetto
E = potenza termica per evaporazione durante una attività lavorativa.
nella traspirazione (W) Definendo l’unità tecnica MET
C = potenza termica scambiata per secondo la quale 1 MET = 58.15 W/m2
convezione (W) ed essendo 1 Kcal/h = 1.163 W
INDICE PMV R = potenza termica scambiata per
irraggiamento (W) La norma ISO 7730 indica i seguenti
Al fine di interpretare in maniera K = potenza termica scambiata per valori caratteristici (considerando una
più semplice la situazione sono conduzione (W). superficie media di una persona pari a
stati introdotti diversi strumenti che 1.8 m2):
analizzano la sensazione di benessere I parametri che intervengono nel
o di stress al variare dei parametri determinare le condizioni di benessere ATTIVITÀ MET W/m2 Kcal/h
che influenzano il microclima (ovvero sono:
Sdraiato, a riposo 0.8 47 73
quell’insieme di parametri ambientali
come temperatura, umidità e velocità PARAMETRI AMBIENTALI Seduto, a riposo 1 90
dell’aria di un dato punto individuato). - temperatura dell’aria ambiente, Attività sedentaria 1.2 70 108
che influenza gli scambi termici
In piedi, a riposo 1.2 70 108
P. O. Fanger ha proposto l’indice di convettivi,
comfort globale PMV (“Predicted Mean - temperatura media radiante, che Attività leggera, in piedi 1.6 93 145
Vote” cioè “voto medio previsto”), un influenza gli scambi termici radiativi, Attività media, in piedi 2 117 182
indice adimensionale di sensazione di - velocità relativa dell’aria, che Attività pesante 3 175 271
benessere o stress. ASHRAE ne ha influenza gli scambi termici
recepito la scala psicofisica a 7 punti convettivi, Maggiore è il valore dell’indice MET,
che fissa la corrispondenza tra un - umidità relativa dell’aria, che più è accentuata la sensazione di
valore (voto) e la sensazione provata influenza lo scambio evaporativo caldo” e meno è sentita la sensazione
dall’individuo (fig. 1.02). del corpo. di “freddo”.

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GUIDE TECNICHE
2) La resistenza termica del vestiario
è misurata con l’unità tecnica CLO: VELOCITÀ ABBASSAMENTO
SENSAZIONE
1 CLO è definito come il gradiente DELL’ARIA TEMPERATURA C°
termico di 0.18 °C su un’area di 1 m²
attraversata da un flusso termico di 1
Kcal/h (1 CLO = 0.155 m2K/W). < 0.25 < 1.0 Nessuna

0.26 - 0.50 1.1 - 1.6 Piacevole

0 0.1 0.3 0.5 0.8 1.0 1.5 3 Piacevole con consapevolezza


0.51 - 0. 1.7 - 2.2
del movimento
Nudità 0 CLO Da piacevole a
0.76 - 1.00 2.3 - 2.8
Calzoncini 0.1 CLO leggermente disagevole
Vestiti leggeri estivi 0.5 CLO Da leggermente a
1.01 - 1.50 2.9 - 3.9
Insieme di capi leggeri 0.7 CLO notevolmente disagevole
Completo invernale 1-1.5 CLO
> 1.50 > 3.9 Necessità di interventi correttivi

Maggiore è il valore dell’indice CLO, più


è accentuata la sensazione di “caldo”
e meno è sentita la sensazione di 3) La velocità dell’aria ambiente ha superiori al 70% si hanno effetti sia
“freddo”. influenza sullo scambio termico per sull’individuo (allergie) che sulle pareti
convezione tra l’individuo e l’ambiente. dell’edificio (possibile formazione di
PARAMETRI AMBIENTALI: Al crescere della velocità dell’aria condensa superficiale e conseguente
Quattro sono i parametri ambientali da (mantenendo inalterati gli altri parametri) formazione di muffe in corrispondenza
considerare: si ha una sensazione di disagio dei ponti termici o comunque nei punti
crescente. più freddi dell’involucro edilizio).
1) temperatura dell’aria ambiente,
2) temperatura media radiante, Per ripristinare le condizioni di La ISO (International Organization
3) velocità relativa dell’aria, benessere occorre quindi variare il for Standardization) raccomanda
4) umidità relativa dell’aria. valore della temperatura operativa. l’uso dell’indice PMV in presenza
Valori accettabili di velocità dell’aria dei seguenti ambiti di variazione dei
1 – 2) In ambienti “termicamente sono inferiori a 1 m/s, anche se è parametri condizionanti il bilancio
moderati” la temperatura dell’aria è buona norma non superare gli 0,15 termico:
molto simile (se non addirittura uguale) m/s in inverno e 0,25 m/s in estate - dispendio energetico = 1-4 MET
alla temperatura media radiante. In tal nella zona occupata. - resistenza termica da abbigliamento
caso si definisce come temperatura = 0-2 CLO
operativa la media della temperatura 4) Vi sono valori di umidità relativa - temp. di bulbo secco = 10-30 °C
dell’aria e della temperatura radiante. consigliati, in genere compresi tra il - temp. media radiante = 10-40 °C
Le condizioni limite per la temperatura 30% ed il 70%, non tanto inerenti alla - velocità dell’aria = 0-1 m/s
operativa valide per l’inverno e per sensazione termica avvertita quanto a - pressione di vapore = 0-2,7 kPa
l’estate con una attività metabolica di motivazioni diverse: per valori inferiori al
1,2 MET sono: 30% si verifica secchezza delle mucose
• estate tra 23 e 26 °C (0,5 CLO) e quindi la diminuzione delle difese da
• inverno tra 20 e 24 °C (1,0 CLO). germi e batteri, mentre per valori

2. QUALITÀ DELL’ARIA
TIl benessere termoigrometrico di anidride carbonica può variare che si manifestano con sensazione
analizzato precedentemente non a seconda della zona geografica di apatia e stanchezza. Una riduzione
considera un altro importante fattore considerata; inoltre nelle aree urbane, di ossigeno del 25% può essere
per gli ambienti interni: la qualità per effetto dell’inquinamento industriale pericolosa per individui che soffrono di
dell’aria. e veicolare, sono presenti biossido di affezioni cardiache o respiratorie, ma
zolfo, biossido di azoto, monossido se tale riduzione arriva al 50% anche
L’aria è, nel suo stato normale, di carbonio, compositi di piombo, soggetti in buone condizioni di salute
costituita da un miscuglio gassoso particelle disperse di pulviscolo ecc. ma non acclimatati possono correre
contenente i seguenti gas: seri rischi per la salute.
- azoto (78%),
- ossigeno (20,96%), OSSIGENO (O2) AZOTO e GAS INERTI (Ar, Ne, He,
- argon e altri gas (1,01%), Kr, Xe)
- anidride carbonica (0,03%). L’ossigeno è l’elemento indispensabile
alla vita: l’uomo può continuare a vivere L’azoto, come pure l’argon e gli altri
Inoltre è presente vapore acqueo anche respirando solo ossigeno. La gas inerti quali neon, elio, krypton e
in quantità variabile. La percentuale carenza di ossigeno porta a sintomi xeno, non ha effetti fisiologici.

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ANIDRIDE CARBONICA (CO2) OZONO (O3) presenza di stampanti o fotocopiatrici
(soprattutto in fase di riscaldamento)
Non provoca effetti significativi In concentrazioni superiori a 0,05 ppm o l’utilizzo di materiali di pulizia, colle,
sull’organismo umano, ma riveste provoca secchezza delle mucose, adesivi e solventi possono aumentare
una particolare importanza al fine mal di testa e, per valori oltre 1,7 la concentrazione di composti organici
della valutazione delle condizioni di ppm perfino edema polmonare. La volatili nell’aria.
benessere ambientali. fonte principale per l’inquinamento
Negli ambienti confinati infatti la purezza da ozono in ambienti non industriali CONTAMINANTI BIOLOGICI
dell’aria è compromessa dagli occupanti è costituita da un utilizzo intenso di
e dalla loro attività, comprendendo in macchine fotocopiatrici e stampanti Sono rappresentati da particelle
questo sia cause metaboliche che la laser. Si tenga presente che il tempo di organiche aerodisperse, costituite da
presenza di macchinari di vario tipo. dimezzamento dell’ozono è piuttosto microorganismi (sia vitali che non vitali),
Con la respirazione viene immessa breve (circa 30 minuti). pollini, spore, acari ecc…
in ambiente anidride carbonica e Sorgenti di inquinamento
contemporaneamente si ha riduzione PARTICOLATO AERODISPERSO microbiologico negli ambienti indoor
della quantità di ossigeno. Si può sono rappresentate principalmente
stimare che il quantitativo medio di CO2 Ad ogni atto respiratorio, particelle dall’uomo, dalla presenza di acqua
prodotto da un individuo vari da 0,02 a di particolato vengono trattenute stagnante, di manufatti tessili, di
0,35 m3/h a seconda dell’attività svolta. negli alveoli polmonari e lungo le vie alimenti, di piante e di rifiuti.
Il limite massimo di sopportabilità di respiratorie per essere poi riespulse Altre fonti possono essere rappresen-
anidride carbonica per l’organismo attraverso il muco. Tuttavia alcune tate da umidificatori o condizionatori
umano è stimato in una concentrazione particelle nocive possono restare d’aria a seguito del proliferare di
del 5%, sebbene già con concentrazioni intrappolate negli alveoli polmonari microorganismi in caso di pulizia
minori si possano avere disturbi di vario e causare complicazioni nel lungo inadeguata delle macchine (Legionella,
genere. termine. Actinomyces…).
Inoltre il particolato aerodisperso può In alcuni soggetti particolarmente
VAPORE ACQUEO (H2O) essere il veicolo meccanico per altri sensibili sono possibili manifestazioni
contaminanti chimici, fisici o biologici. allergiche causate da muffe, spore
Inquinante apparentemente innocuo, fungine, amebe, alghe, batteri,
è in realtà da non sottovalutare per COMPOSTI ORGANICI VOLATILI escrementi e derivati da acari, insetti e
una serie di fenomeni negativi ad esso (VOC) parassiti, pollini, endotossine, ecc…
associati: l’umidità presente nell’aria
può essere assorbita dalle pareti, Sono stati identificati e classificati Il rimedio più efficiente per mantenere
peggiorandone il comportamento numerosi composti organici in fase l’aria pulita è l’individuazione delle
termico; inoltre un eccesso di umidità gassosa presenti nell’aria degli ambienti sorgenti di inquinamento e la loro totale
in ambienti non ben ventilati può confinati: rimozione, cosa che purtroppo non è
portare a formazione di muffe nei - VVOC (“Very volatile organic sempre possibile o realizzabile.
punti più freddi (ponti termici, pareti compounds”), composti molto Una buona ventilazione è pertanto
retrostanti armadi ecc…). volatili. spesso l’unico rimedio.
- VOC (“Volatile organic
RADON (Rn) compounds”), composti organici
volatili in senso stretto.
Presente nella crosta terrestre, il - SVOC (“Semivolatile organic
Radon è un gas nobile inerte che compounds”), composti organici
se inalato non viene assorbito ma semivolatili.
espulso con l’espirazione. Gli effetti - POM (“Particulate organic matter”),
dannosi sono prodotti dai suoi composti associati con il particolato.
“discendenti” radioattivi che se inalati
si depositano nell’epitelio bronchiale La classe dei VOC riveste particolare
provocando malattie cancerogene importanza; è costituita da composti
che colpiscono l’apparato respiratorio. il cui punto di ebollizione è compreso
La concentrazione di Radon è molto tra un limite inferiore di 50-100 °C e
bassa all’aria aperta, mentre può superiore di 240-260 °C.
arrivare a livelli di pericolo in luoghi Idrocarburi alifatici, aromatici e clorurati,
chiusi o sotterranei se non areati. aldeidi, terpeni, alcooli, esteri e chetoni
rientrano in questa classe.
MONOSSIDO DI CARBONIO (CO) I VOC possono causare effetti che
vanno dal disagio sensoriale a gravi
Gli effetti provocati dalla presenza di alterazioni dello stato di salute. Se
monossido di carbonio nell’aria variano presenti in concentrazioni elevate,
a seconda delle concentrazioni e si alcuni VOC possono provocare effetti
manifestano con effetti sempre più al sistema nervoso centrale (in genere
gravi all’aumentare di queste: riduzione tali effetti si riscontrano però con
dell’attenzione e della memoria, crisi concentrazioni molto superiori rispetto
cardiache fino alla morte per asfissia. a quelle riscontrabili negli ambienti
Generalmente negli ambienti confinati confinati). Alcuni VOC sono riconosciuti
non industriali le concentrazioni di CO come cancerogeni (p.es. il benzene).
sono legate all’inquinamento veicolare Fonti di inquinamento da VOC
importato dall’aria esterna, dalla sono il fumo di sigaretta, i materiali
presenza di fumo di tabacco e dalla di costruzione, gli arredi mobili, le
presenza di impianti di riscaldamento moquettes e i rivestimenti, che possono
o apparecchiature di cucina non determinare continue emissioni
adeguatamente ventilati. nell’arco di settimane o mesi. Anche la

404
GUIDE TECNICHE
3. NORME DI RIFERIMENTO

Norma UNI 13779:2005 “Ventilation for non residential buildings – Performance requirements for ventilation and room conditio-
ning systems” (Ventilazione degli edifici non residenziali – Requisiti prestazionali per i sistemi di ventilazione e condizionamento).
La norma classifica la qualità dell’aria interna ottenuta in 4 categorie, da IDA 1 (alta qualità) a IDA 4 (bassa qualità). A seconda
della categoria che si desidera ottenere devono essere assicurate determinate portate d’aria. I parametri di comfort e qualità
dell’aria devono essere raggiunti solo nella zona
occupata e non in tutto l’ambiente AREA AREA
CATEGORIA UNITÀ
NON FUMATORI FUMATORI
Per la valutazione della qualità dell’aria si può fare
una classificazione in base: m /h pers.
3
>54 >108
IDA 1 litri/s pers >15 >30
• alla concentrazione di CO,
• alla concentrazione di specifici inquinanti, m3/h pers. 36-54 72-108
• alla qualità dell’aria percepita dagli occupanti, IDA 2 litri/s pers 10-15 20-30
• al tasso di ricambio d’aria per persona occupante
il locale, m3/h pers. 22-36 43-72
IDA 3 litri/s pers 6-10 12-20
• al tasso di ricambio d’aria per metro quadrato di
superficie. m3/h pers. <22 <43
IDA 4 litri/s pers <6 <12

LEGISLAZIONE E NORMATIVE pubblico, o immessa per trasferimento da altri


• quelli riservati ai fumatori e come tali ambienti limi trofi dove è vietato fumare,
Il fabbisogno di aria fresca di una contrassegnati. • far sì che l’aria di ricambio sia
persona è espresso in m3/h. In ambienti Il divieto coinvolge qualsiasi attività adeguatamente filtrata,
abitativi e negli uffici è consigliata una privata (di servizi e commerciale) che si • far sì cha la portata d’aria
fornitura d’aria compresa tra 22 e svolga con uso di locali chiusi ( privi di supplementare minima da assicurare
54 m3/h, quantità che può ridursi a collegamento continuo con l’esterno) sia pari a 30 l/s per ogni persona, sulla
circa 36 m3/h in caso di ventilazione aperti al pubblico, senza formalità e base di un indice di affollamento pari
meccanica e controllata. Maggiori senza il bisogno di particolari permessi, allo 0,7 persone/mq,
forniture sono necessarie in ambienti negli orari stabiliti. Vengono stabiliti dei • essere fatti in modo tale che l’aria
più affollati (sale riunioni, mense, requisiti strutturali dei locali per fumatori, proveniente dai locali per fumatori sia
ristoranti) o in casi particolari (quali di cui devono essere dotati i locali chiusi espulsa all’esterno attraverso idonei
per es. i locali adibiti a fumatori, per i negli esercizi e nei luoghi di lavoro impianti e non ricircolata.
quali occorre sottostare a normative riservati ai fumatori e come tali
specifiche come, nel caso italiano, la contrasegnati. Cartellonistica - Nei locali dove è vietato
Legge n.3 del 16 Gennaio 2003). fumare si devono apporre:
Occorre precisare che la normativa Requisiti tecnici I locali per fumatori
tecnica non è “cogente”; fino a che devono: • cartelli con la dizione “VIETATO
non sia recepita all’interno di una legge • essere delimitati da paretia tutta FUMARE”.
o di un regolamento ha cioè valore di altezza su quattro lati,
riferimento ma non obbligatorietà di • essere dotati di ingresso con porta
applicazione. a chiusura automatica, abitualmente in Direttiva ATEX 94/9/CE requisiti di
posizione di chiusura, sicurezza per apparecchi e sistemi di
• esere forniti di adeguata segnaletica protezione destinati ad essere utilizzati
Norma UNI 10339 “Impianti aeraulici contrasseganata da scritta “AREA PER in atmosfere potenzialmente esplosive.
ai fini di benessere. Generalità, FUMATORI” e, in caso di mancato In sintesi tale direttiva definisce i
classificazione e requisiti. Regole per la o inadeguato funziona mento degli requistiti tecnico costruttivi riguardante
richiesta di offerta, l’offerta, l’ordine e la impianti di ventilazione supplementare tutte quelle apparecchiature come
fornitura”. “VIETATO FUMARE PER GUASTO macchine, ventilatori, dispositivi fissi
ALL’IMPIANTO DI VENTILAZIONE”, e mobili, canalizzazioni e valvole, che
Un impianto di ventilazione, sia esso determinando la contestuale esclusione devono esere utilizzate in ambienti
meccanico o naturale, deve garantire: della scritta indicativa dell’area riservata, classificati potenzialmente esplosivi in
• l’immissione di una quantità minima • non rappresentare un locale obbligato accordo alla seguente Direttiva.
di aria esterna a seconda della tipologia di passaggio per i non fumatori,
del’ambiente; • all’ingreso recare l’indicazione del
• la filtrazione minima convenzionale numero massimo di persone ammissibili Direttiva 1999/925/CE prescrizioni
dell’aria esterna e dell’aria di ricircolo; in base alla portata minime per il miglioramento delle
• la movimentazione dell’aria nel dell’impianto, tutela della sicurezza e della salute dei
volume convenzionale occupato • essere mantenuti in depressione non lavoratori, che possono essere esposti
(la zona occupata è definita come inferiore a 5 Pa, al rischio di atmosfere esplosive.
quella parte di ambiente; delimitato • in caso di esercizidi ristorazione, avere
dal pavimento, da una superficie una superficie destinata ai fumatori Per ottemperare a quanto richiesto
orizzontale posta a 1,8m dal pavimento inferiore alla metà della superficie dalla direttiva, il datore di lavoro è
e da superfici verticali poste a 0,6m complessiva di somministrazione obbligato ad eseguire o far eseguire
dalle pareti e dalle apparecchia dell’esercizio. una valutazione dei rischi di esplosione
ture per la climatizzazione). all’interno dei confini aziendali, da
Caratteristiche dei mezzi di ventilazione. personale abilitato ad eseguire tale
I mezzi di ventilazione devono: valutazione. Eventuali aree potranno
Legge 16 Gennaio 2003 n°3 tutela la essere classificateconformità alla
salute dei non fumatori. L’articolo 51 ha • essere dotati di idonei mezzi direttiva ATEX 94/9/CE.
previsto il divieto di fumo in tutti i locali meccanici di ventilazione forzata, in
chiusi ad eccezione di: modo da garantire una portata d’aria
• quelli privati non aperti ad utenti o al di ricambio supplementare esterna

405
TABELLA RICAMBI D’ARIA PER TIPOLOGIA DI LOCALE UNI 10339

Nella tabella seguente sono indicate le portate di aria esterna e di estrazione da adottare per le diverse tipologie edilizie. L’ indice di affollamento (ns)
identifica il numero di persone presenti per ogni metro quadrato di superficie calpestabile come specificato dalla UNI 10339. Per effettuare il calcolo
procedere come segue:
• Nel caso il calcolo dovesse essere fatto in base al numero di persone, moltiplicare il numero in tabella per le persone che stazionano
nell’ambiente. Per trasformare la portata d’aria in m3/h moltiplicare il valore ottenuto per 3,6.
Se non si conosce il numero delle persone moltiplicare il valore in tabella dell’indice di affollamento per la superficie del locale da calcolare e
procedere come precedentemente descritto.
• Nel caso il calcolo dovesse essere fatto in base alla superficie del locale, moltiplicare il numero in tabella per la superficie dell’ambiente. Per
trasformare la portata d’aria in m3/h moltiplicare il valore ottenuto per 3,6.
• Nel caso il calcolo dovesse essere fatto in base al volume del locale moltiplicare il numero in tabella per il volume dell’ ambiente.

CATEGORIE DI EDIFICI PORTATA D’ARIA


Indice In base In base In base
(tratto da norma UNI 10339:1995 - 30/06/1995 - Impianti aeraulici al fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d’offer- di affollamento alla superficie a volume all’affollamento
ta, l’offerta, l’ordine e la fornitura) litri/s al m2 (ricambi orari) (litri/s pers.)
Soggiorni e camere da letto 0.04 11
Abitazioni civili
Cucina, bagni e servizi 4
Sale riunioni 0.6 9
Camere 0.05 11
Abitazioni collettive Cucine 16.5
EDIFICI Bagni e servizi 4
RESIDENZIALI Ingresso e soggiorni 0.2 11
Sale conferenze 0.6 5.5
Sale da pranzo 0.6 10
Alberghi Camere 0.05 11
Bagni di camere 4
Servizi 8
Singoli 0.06 11
Open space 0.12 11
UFFICI Sale riunioni 0.6 10
Ced 0.08 7
Servizi 8
Degenze 0.08 11
Corsie 0.12 11
Camere sterili 0.08 11
OSPEDALI
Sale mediche, soggiorni 0.05 8.5
Terapie fisiche 0.2 11
Servizi 8
Aree pubbliche, sale, sale riunioni senza fumatori 1.5 5.5
Palcoscenici, studi TV 1.5 12.5
CINEMA, teatri, Sale riunioni con fumatori 0.7 30
sale riunioni Servizi 8
Borse titoli 0.5 10
Sale di attesa 8
Sale mostre 0.3 6
Sale lettura 0.3 5.5
musei, biblioteche e
edifici pubblici Depositi libri 1.5
luoghi di culto
Luoghi di culto 0.8 6
Servizi 8
Bar 0.8 11
Pasticcerie 0.8 6
bar, ristoranti, sale da Sale da pranzo 0.6 10
ballo Sale da ballo 1 16.5
Cucine 16.5
Servizi 8
piani interrati 0.25 9
grandi magazzini
piani superiori 0.25 6.5
barbieri, parrucchieri 0.2 14
edifici commerciali
negozi e reparti abbigliamento, calzature, mobili, ottici, fioristi, fotografi 0.1 11.5
alimentari, lavasecco, farmacie 0.1 9
zone pubbliche di banche, quartieri fieristici 0.2 10
sala vasca 0.3 2.5
spogliatoio, servizi 8
piscine, saune saune 2.5
palazzetti sportivi 1.5 6.5
edifici sportivi bowling 0.6 10
campi gioco 0.2 16.5
zone spettatori 1.5 6.5
palestre
spogliatoio, servizi 8
servizi pubblici 8
asili nido, scuole materne 0.4 4
aule scuole elementari 0.45 5
aule scuole medie inferiori 0.45 6
aule scuole medie superiori 0.45 7
aule universitarie 0.6 7
edifici scolastici
servizi 8
biblioteche, Sale lettura 0.3 6
aule musica e lingue 0.5 7
laboratori 0.3 7
sale insegnanti 0.3 6

406
GUIDE TECNICHE
4. REGOLAMENTI DI RIFERIMENTO

La volontà Comunitaria di promuove sicurezza dell’approvvigionamento cioè dalla presenza di un’unità


il sempre più efficace utilizzo delle energetico, presupposto indispensabile esterna abbinata ad almeno un’unità
risorse energetiche, col triplice fine di per un’attività economica solida e interna), la classificazione tiene
ridurre la dipendenza dalle fonti non sostenibile. ora conto del contributo all’effetto
rinnovabili, contenere le emissioni serra (e dunque al riscaldamento
di gas inquinanti e promuovere la La Direttiva 2009/125/CE ErP trova del pianeta), indotto dal refrigerante
competitività delle aziende europee applicazione concreta in una serie di adottato nell’ipotesi di sua emissione
favorendo lo sviluppo di tecnologie Regolamenti, redatti da Commissioni di in atmosfera. Il nuovo Regolamento
d’avanguardia e limitando la diffusione esperti nominati dalla Comunità e riferiti impone inoltre una procedura di test
dei prodotti, più economici e meno alle diverse tipologie di apparecchi, che significativamente più onerosa, che
sofisticati, provenienti da altre aree definiscono i requisiti minimi di progetto presuppone l’effettuazione di prove
geografiche, ha trovato negli ultimi cui i fabbricanti sono chiamati ad in corrispondenza di tre set alternativi
anni espressione nelle Direttive: attenersi per realizzare prodotti efficienti di temperature, tipici delle tre aree
• 2009/125/CE, sulla progettazione ed a basso impatto ambientale, climatiche in cui è stata suddivisa
ecocompatibile delle apparecchiature secondo un criterio di crescente l’Europa.
che, in qualche modo, impattano sul difficoltà inteso a trarre vantaggio e I risultati di tali verifiche portano
consumo di energia; promuovere al contempo il progresso alla dichiarazione dei valori medi di
• 2010/31/UE, relativa alla tecnologico. efficienza in modalità Raffrescamento
prestazione energetica degli edifici. Ogni Regolamento ha valore di (SEER - Seasonal Energy Efficiency
La loro emanazione, e il successivo Legge Comunitaria; tale status ne Ratio) e Riscaldamento (SCOP -
recepimento da parte dei paesi determina la preminenza su eventuali Seasonal Coefficient Of Performance),
membri dell’Unione, sta impegnando norme contrastanti in vigore nei alla base del sistema di etichettatura
le aziende produttrici in un intenso singoli Stati membri e ne comporta la energetica di cui al Regolamento CE
programma di sviluppo imposto valenza giuridica a partire dalla data N° 626/2011.
dalla necessità di adeguare, in tempi di promulgazione, senza necessità di Nel caso invece dei ventilatori
rapidi, la propria offerta alle mutate successivo recepimento da parte dei cosiddetti “Comfort” (con tale
esigenze del mercato determinate singoli Parlamenti. denominazione vengono identificati
dall’affermazione di nuovi standard. gli apparecchi tipicamente utilizzati
Tra i Regolamenti già promulgati, di per raffrescare gli ambienti durante i
Direttiva 2009/125/CE: ErP particolare interesse per il settore della periodi estivi), devono essere invece
ventilazione sono quelli relativi a: tenuti in considerazioni parametri che
La Direttiva 2009/125/CE ErP (Energy • Ventilatori per applicazioni non in precedenza non erano significativi
related Products) rielabora ed amplia residenziali, e che invece ora dovranno trovare
i contenuti della precedente Direttiva • Condizionatori domestici, spazio nella documentazione tecnica
2005/32/CE EuP (Energy using • Ventilatori per il comfort estivo, di prodotto, sia distribuita in formato
Products), fissando un quadro per • Stand by. cartaceo che messa on-line in formato
l’elaborazione di specifiche comunitarie elettronico.
per la progettazione ecocompatibile Regolamento (CE) N° 327/2011
dei prodotti (ad esclusione dei mezzi Regolamento (CE) N. 1275/2008
di trasporto passeggeri e merci), Relativo alla progettazione Stand By
connessi all’energia nell’intento ecocompatibile dei ventilatori di
di garantirne la libera circolazione potenza elettrica assorbita nel punto Pone un limite ai consumi di energia
nel mercato interno. Essa prevede di massima efficienza (BEP – Best elettrica, nei modi stand-by (inteso
l’elaborazione delle specifiche cui Efficiency Point) compresa tra 125 come qualsiasi condizione che
i prodotti oggetto delle misure di W e 500 kW, fissa un valore minimo fornisca esclusivamente la funzione
esecuzione devono ottemperare per di efficienza per ciascuna tipologia di di riattivazione, o esclusivamente la
essere immessi sul mercato e/o posti apparecchi presenti sul mercato: funzione di riattivazione e la semplice
in servizio. Scopo della Direttiva è • ventilatori assiali indicazione che la funzione di
“contribuire allo sviluppo sostenibile • ventilatori centrifughi riattivazione è attivata), e spento.
accrescendo l’efficienza energetica • ventilatori elico-centrifughi (a flusso Dal 7.1.2013 devono essere rispettate
e il livello di protezione ambientale, misto) le seguenti specifiche:
migliorando allo stesso tempo la • ventilatori tangenziali • Consumo di energia in «modo
sicurezza dell’approvvigionamento A partire dal 1° gennaio 2013, data spento» <= 0,5 W
energetico”. della sua entrata in vigore, non • Consumo di energia in «modo stand-
Alle aziende interessate è altresì potranno più essere immessi sul by» <= 0,5 W
richiesto di applicare criteri di mercato e/o posti in servizio nei paesi • Consumo di energia in qualsiasi
rogettazione orientati alla riduzione membri della UE ventilatori di efficienza condizione che fornisca esclusivamente
degli impatti ambientali lungo tutte inferiore a quella minima ammessa. la visualizzazione di informazioni
le fasi del ciclo di vita dei prodotti. Tale limite verrà ulteriormente innalzato o dello stato o esclusivamente la
Vengono a tal fine utilizzate tecniche a partire dal 1.1.2015. combinazione della funzione di
di Valutazione del Ciclo di Vita (Life riattivazione e della visualizzazione di
Cycle Assessment – LCA), che Regolamento (CE) N° 206/2012 informazioni o dello stato <= 1,0 W.
consentono di analizzare l’impatto
ambientale di un apparecchio, Prende in considerazione: Direttiva 2010/31/UE
dall’estrazione e trasformazione • i prodotti per il condizionamento di
delle materie prime, alla produzione, capacità fino a 12 kW (condizionatori La Direttiva 2010/31/UE, relativa alla
al trasporto, all’utilizzo, fino allo split, multi-split, single duct - portatili prestazione energetica degli edifici,
smaltimento. Alla base della Direttiva singolo condotto, double duct - portatili ne promuove il miglioramento della
c’è la consapevolezza che proprio e fissi a doppio condotto), prestazione energetica, tenendo conto
nella fase progettuale si determina • i ventilatori per il comfort estivo: delle condizioni locali e climatiche
il grado di inquinamento provocato ventilatori a soffitto, oscillanti, a torre e esterne, nonché delle prescrizioni
durante il ciclo di vita. Il miglioramento compatti (box fan). relative al clima degli ambienti interni ed
del rendimento energetico dei prodotti Rispetto al passato, nel caso dei all’efficacia sotto il profilo dei costi.
contribuisce, inoltre, a garantire la condizionatori di tipo split (caratterizzati Le disposizioni della Direttiva

407
riguardano: - sistemi tecnici per l’edilizia precedente Direttiva sull’etichettatura
• il quadro comune generale di quando sono installati, sostituiti o dei prodotti per il condizionamento
una metodologia per il calcolo della sono oggetto di un intervento di 2002/31/CE.
prestazione energetica integrata miglioramento;
degli edifici e delle unità immobiliari; • i piani nazionali destinati ad Regolamento (CE) N° 626/2011
• l’applicazione di requisiti minimi alla aumentare il numero di edifici a energia
prestazione energetica di edifici e unità quasi zero; Questo regolamento sancisce che, a
immobiliari di nuova costruzione; • la certificazione energetica degli edifici partire dall’1.1.2013, i condizionatori
• l’applicazione di requisiti minimi alla o delle unità immobiliari; immessi sul mercato europeo siano
prestazione energetica di: • l’ispezione periodica degli impianti identificati da una nuova Etichetta
- edifici esistenti, unità immobiliari di riscaldamento e condizionamento Energetica, che contempla tre
ed elementi edilizi sottoposti a d’aria negli edifici; nuove classi (A+, A++ ed A+++) e
ristrutturazioni importanti; • i sistemi di controllo indipendenti per impone l’esclusione (graduale per gli
- elementi edilizi che fanno parte gli attestati di prestazione energetica e i apparecchi di tipo split e multi-split,
dell’involucro dell’edificio e hanno un rapporti di ispezione. subitanea per quelli privi di unità
impatto significativo sulla prestazione Tra i Regolamenti attuativi della esterna), dei prodotti delle classi E, F
energetica dell’involucro dell’edificio Direttiva, meritevole di interesse è il e G.
quando sono rinnovati o sostituiti; N°626/2011, che prende il posto della

5. VENTILAZIONE

EFFICIENZA DELLA Nella tabella qui sotto alcuni valori – aria + polvere,
VENTILAZIONE convenzionali per l’efficienza di ventila- – convogliamento fluidi particolari;
zione secondo ASHRAE STANDARD • per tipo di configurazione del possibile
Non sempre la ventilazione è effettuata 62.1-2004. impianto:
in maniera corretta e questo compor- – ventilatore da parete con scarico in
ta che, a parità di portata d’aria, uno Gli impianti di ventilazione possono canalizzazione,
stesso ambiente risulti meglio ventilato essere divisi in due categorie: – ventilatore da parete con scarico
di un altro con le stesse caratteristiche 1. impianti di ventilazione di tipo civile o diretto all’esterno,
e di conseguenza abbia una qualità domestico, – ventilatori da vetro,
dell’aria migliore. 2. impianti di ventilazione di tipo indu- – ventilatori specifici per lunghe cana-
striale. lizzazioni,
L’efficienza di ventilazione viene definita L’entità in gioco è sempre comunque – ventilatori per impianti centralizzati;
come la capacità di un sistema di venti- la portata, cioè la quantità di aria da • posizionamento dell’entrata e dell’u-
lazione di rimuovere gli inquinanti da un espellere o da introdurre in un locale scita dell’aria;
ambiente confinato. Un sistema ad alta in un periodo di tempo dato. Viene • condizioni particolari: temperatura,
efficienza permette quindi di raggiun- normalmente espressa in m3/h o in m3/s umidità;
gere una qualità dell’aria ottimale con o in l/s. • portata e pressione necessaria;
portate d’aria di rinnovo inferiori rispetto La scelta del ventilatore dovrà essere • livello sonoro;
ad un sistema a bassa efficienza. fatta: • tipo di alimentazione: monofase o
• per tipologia di locale: civile, commer- trifase.
L’efficienza di ventilazione dipende da ciale, industriale;
fattori quali: • per volume del locale stesso;
- caratteristiche dell’impianto, • per tipo di fluido da convogliare e sue
- caratteristiche e posizionamento dei caratteristiche:
terminali di distribuzione, – aria pulita,
- tipologia del locale.
Vi ene quantificata in un parametro adi-
mensionale: valori inferiori ad 1 indicano
che nel volume trattat o sono possibili EFFICIENZA
APPLICAZIONE
formazioni di “sacche” d’aria che ven- DI VENTILAZIONE
gono rinnovate meno frequentemente
rispetto al valore di progetto. Immissione di aria fredda dall’alto 1.0
Maggiore è il valore dell’efficienza di
ventilazione, più il sistema di ven- Immissione di aria calda dall’alto con temperatura di
tilazione garantisce una uniforme immissione <8°C rispetto alla temperatura ambiente 1.0
miscelazione dell’aria in tutto il volume
trattato (fatta eccezione per il sistema di Immissione di aria calda dall’alto con temperatura di
ventilazione a dislocamento). immissione >8°C rispetto alla temperatura ambiente 0.8
In caso di utilizzo di particolari diffusori
a turbolenza, il valore dell’efficienza
Immissione di aria dal basso con perfetta miscelazione 1.0
di ventilazione può essere superiore
ad 1: questo significa che il sistema è
particolarmente efficiente ed è possibile Immissione di aria fredda dal basso ed estrazione dell’alto
(ventilazione a dislocamento) 1.2
ridurre la portata d’aria complessiva pur
garantendo il rinnovo dell’aria ambiente
e di conseguenza evitare di sovradi- Immissione di aria calda dal basso ed estrazione dall’alto 0.7
mensionare inutilmente l’impianto.

408
GUIDE TECNICHE
TIPOLOGIE DI VENTILAZIONE meccanici di 0,5 vol/h o 0,4 vol/h nel La ripresa è effettuata tramite apposite
caso di sistemi igroregolabili. I sistemi a feritoie posizionate sui muri perimetrali o
tiraggio naturale corrispondono a tassi sugli infissi; a volte tali feritoie vengono
VENTILAZIONE NATURALE di 0,8 vol/h, mentre sistemi per infiltra- posizionate dietro i radiatori in modo
zione attraverso le finestre a 0,05 vol/h. che l’aria in ingresso sia parzialmente
La ventilazione naturale degli edifici
viene realizzata tramite le aperture riscaldata prima di diffondersi negli
VENTILAZIONE MECCANICA ambienti.
sull’involucro edilizio: camini, finestre
o aperture su tetto, sfruttando l’effetto Affinché l’impianto funzioni è necessario
Per ovviare alla mancanza di controllo che tutti i locali asserviti siano attraver-
camino, le differenze di temperatura della portata, svantaggio insito nella
e pressione, l’irraggiamento solare sati dal flusso d’aria e questo comporta
ventilazione naturale, è possibile proget- che le porte interne debbano avere
differenziato, la presenza di atri aspiranti tare un sistema di ventilazione mecca-
o torri di ventilazione… griglie di transito idonee al passaggio
nico che garantisca il corretto ricambio dell’aria e dimensionate in modo da non
dell’aria negli ambienti. avere eccessive perdite di carico e non
In questi impianti, la portata d’aria viene permettere all’aria di avere in ambiente
garantita tramite l’utilizzo di uno o più velocità superiori a 1m/s.
ventilatori.
Possiamo distinguere in impianti con o
senza canalizzazioni.

Nei vecchi edifici le infiltrazioni attra-


verso gli infissi garantivano in qualche
misura un ricambio dell’aria interna,
mentre nei nuovi edifici, per ridurre le
dispersioni termiche verso l’esterno, In ambito residenziale l’aspirazione
l’introduzione di infissi più efficienti fa sì avviene di norma negli ambienti “umidi”
che le infiltrazioni siano molto limitate. (cucina, bagni, lavanderie…) mentre
I primi consistono nel posizionare uno l’immissione avviene in soggiorno e nelle
o più ventilatori a parete o a soffitto. Nel camere da letto. In edifici amministrativi
Il sistema più diffuso consiste nella caso più semplice avremo uno o più
apertura delle finestre; l’efficacia è l’immissione avviene negli uffici e l’aspi-
ventilatori di estrazione e una serie di razione dai corridoi tramite griglie collo-
maggiore se le finestre sono poste su aperture che consentano l’afflusso di
lati opposti dell’ambiente. cate a soffitto e collegate alla canalizza-
aria all’interno dell’ambiente. Il posizio- zione di espulsione; il canale può essere
Possono bastare pochi minuti per realiz- namento e l’ampiezza delle aperture
zare il ricambio dell’aria. portato in copertura dove normalmente
devono essere tali da consentire una si trovano anche i ventilatori.
ventilazione il più uniforme possibile
nell’ambiente. DOPPIO FLUSSO: estrazione e im-
Le aperture possono essere sostituite missione
da ventilatori di immissione, posizionati Un impianto a doppio flusso provvede
solitamente su pareti opposte rispetto a meccanicamente sia alla mandata che
quelli di estrazione. alla ripresa dell’aria in ambiente.
Impianti di questo tipo sono spesso L’estrazione avviene come descritto per
realizzati in ambienti industriali. un impianto a semplice flusso.
A volte non è possibile collocare su di
una parete i ventilatori: si ricorre in que-
sti casi a canalizzazioni che convogliano
L’effetto camino può essere sfruttato l’aria fino a terminali di immissione o di
per la ventilazione naturale: affinché si ripresa. In ambito residenziale e com-
abbia una ventilazione continua occorre merciale, la preferenza va verso impianti
predisporre una presa d’aria esterna canalizzati che hanno il vantaggio di
ed opportuni passaggi d’aria tra un avere il ventilatore in posizione remota,
locale e l’altro. L’aria entra dalla presa con vantaggi in termini di silenziosità
d’aria esterna e viene espulsa tramite negli ambienti.
il camino. In alcune condizioni il flusso La ventilazione meccanica si divide in
d’aria potrebbe invertirsi ed è pertanto semplice flusso e doppio flusso.
necessario inserire nell’impianto un Anche l’immissione è realizzata tramite
ventilatore (ventilazione ibrida). canalizzazioni e bocchette, con un
SEMPLICE FLUSSO: estrazione circuito separato dal precedente.
Negli stabilimenti industriali è possibile Gli impianti di questa tipologia realiz-
operare il ricambio dell’aria tramite L’aria di rinnovo viene spinta da un
zano l’aspirazione di aria dall’ambiente ventilatore lungo la canalizzazione e
opportuni esalatori posizionati a tetto, e la convogliano tramite canalizzazioni
la cui apertura può essere manuale o viene distribuita in ambiente da diffusori.
all’esterno, generalmente a tetto. Il I flussi d’aria immessa ed estratta sono
automatica. ventilatore è solitamente collocato in po-
In alcuni edifici è possibile inoltre sfrut- coordinati da un sistema di regolazione.
sizione remota rispetto all’ambiente. In sistemi più complessi è possibile trat-
tare il flusso ascensionale che si genera
in ambienti centrali, quali gli atri per la tare l’aria di rinnovo prima di immetterla
ventilazione continua di ambienti che si nell’ambiente ossia filtrarla, raffreddarla
affaccino sugli stessi. o riscaldarla, umidificarla o deumidifi-
In termini di portate d’aria, studi energe- carla.
tici indicano che l’apertura delle finestre Con sistemi a doppio flusso infine è
corrisponde a ricambi attorno a 1,2 possibile anche il recupero energetico
vol/h contro valori standard dei sistemi dall’aria di espulsione attraverso i recu-
peratori di calore.

409
6. MACCHINE PER LA VENTILAZIONE

Un ventilatore è una macchina che siali hanno in genere buone portate con (bocca di aspirazione).
ha lo scopo di imprimere movimento pressioni statiche non eccessivamente Messa in rotazione, la girante, a causa
all’aria. elevate. Esistono però soluzioni costrut- delle forze aerodinamiche che si svilup-
tive che consentono di incrementare pano, richiama aria nella sua parte cen-
le pressioni statiche, utilizzando per trale attraverso la bocca di aspirazione
esempio più ventole come nel caso di e convoglia questa aria radialmente.
ventilatori multistadio. La coclea consente
Invertendo il senso di rotazione della di indirizzare l’aria
girante si ha l’inversione del senso del attraverso una bocca
flusso d’aria; questo può essere utile in (di mandata) con moto
alcune tipologie di impianti dove al va- “quasi” rettilineo.
riare delle condizioni interne può essere La direzione dell’aria
necessaria l’immissione oppure l’estra- subisce quindi una
É costituito da un motore (tipicamente zione di aria. In genere un ventilatore deviazione di 90° tra
elettrico) che mette in rotazioneuna reversibile è progettato per ottimizzare il la bocca di aspirazione e la bocca di
ventola o girante la quale trasferisce funzionamento nel convogliare aria in un mandata.
l’energia al fluido. senso: invertendo la rotazione il rendi- É possibile realizzare ventilatori a
La pressione totale fornita da un mento subisce una diminuzione, quindi semplice aspirazione (con cioè una
ventilatore corrisponde all’incremento anche la portata d’aria decresce. sola bocca di aspirazione) o a doppia
della pressione totale subita dal flusso Il campo di impiego di questi ventilatori aspirazione (in questo caso le bocche
tra la sezione di aspirazione e quella di spazia dall’ambito industriale a quello di aspirazione sono posizionate l’una
mandata. La pressione totale è la som- commerciale e residenziale. opposta all’altra in corrispondenza delle
ma della pressione dinamica (legata Esecuzioni particolari li rendono idonei basi del cilindro che forma l’inviluppo
al quadrato della velocità del fluido) e per applicazioni speciali: convogliamen- della girante).
della pressione statica (atta a vincere to di fluidi corrosivi, funzionamento ad A seconda della forma delle pale pos-
le resistenze opposte dal circuito al alte temperature (con flusso biforcato), siamo distinguere i seguenti tipi di pala:
passaggio del fluido). funzionamento in locali con atmosfera - pale diritte radiali,
A seconda della traiettoria del flusso potenzialmente esplosiva (con motore, - pale in avanti (curvate cioè in direzio-
dell’aria e quindi della tipologia delle giranti e pale antiscintilla) ecc… ne del senso di rotazione),
giranti utilizzate, si classificano varie - pale rovesce (curvate all’indietro
tipologie di ventilatori. VENTILATORI ELICOIDALI rispetto al senso di rotazione).
Ventilatori a pale diritte radiali hanno in
VENTILATORI ASSIALI Simili ai ventilatori genere modeste prestazioni.
assiali, i ventilatori Trovano applicazione nel trattamento di
La girante è costituita da un mozzo elicoidali montano aria particolarmente sporca, in quanto
centrale cui sono collegate le pale; una girante a flusso a causa della loro configurazione non
viene posta in rotazione all’interno di un assiale. La differen- consentono l’accumulo di sporcizia sul-
involucro cilindrico, la cosiddetta cassa. za tra un ventilatore la girante; per questo vengono talvolta
elicoidale ed uno definiti autopulenti.
assiale consiste nella assenza della cas- I ventilatori a pala in avanti hanno
sa, spesso sostituita da un boccaglio. prestazioni maggiori in termini di portata
Le prestazioni di questi ventilatori sono d’aria rispetto ad altri ventilatori centri-
buone in termini di portata, ma con fughi.
pressioni statiche limitate. In genere Ventilatori a pala rovescia sviluppano
sono impiegati in assenza di condot- invece pressioni molto elevate.
to (funzionamento a bocca libera) o In generale, rispetto a ventilatori assiali
con canalizzazioni di lunghezza molto ed elicoidali, a parità di portata i venti-
limitata. latori centrifughi sviluppano pressioni
La direzione del flusso è parallela Nel funzionamento a bocca libera, statiche ma ggiori e questo li rende
all’asse di rotazione della ventola: l’aria l’aria, proveniente da tutte le direzioni, particolarmente idonei al funzionamento
quindi attraversa la girante ricevendo attraversa la girante e da qui prosegue in impianti che prevedano una canaliz-
energia da essa e procede in direzio- in direzione quasi assiale. zazione.
ne quasi rettilinea, in quanto a causa Anche i ventilatori elicoidali, come i ven- Contrariamente ai ventilatori assiali, i
della rotazione della ventola, al flusso tilatori assiali possono essere realizzati centrifughi non sono reversibili; inver-
viene trasmesso anche un movimento in versione reversibile. tendo cioè il senso di rotazione non si
rotatorio. Nell’impiantistica trovano impiego ha l’inversione del flusso d’aria.
Per limitare il movimento rotatorio, in ambito industriale (ventilazione di
possono essere installate in serie giranti capannoni industriali) o commerciale VENTILATORI A FLUSSO MISTO
controrotanti oppure è possibile utiliz- (ventilazione di serre, stalle ecc…) fino al
zare apposite alette raddrizzatrici a valle residenziale (estrazione di aria da bagni). Come il nome suggerisce, il venti-
della girante che hanno anche lo scopo latore a flusso misto (o a impulso
di trasformare questa componente VENTILATORI CENTRIFUGHI assiale) combina le caratteristiche di
della velocità in pressione statica. un ventilatore assiale con quelle di un
Le prestazioni di un ventilatore assiale Una girante centrifuga è costituita da ventilatore centrifugo, nonostante abbia
dipendono dal tipo di pala, dal profilo un certo numero di pale posizionate un disegno più simile al convenzionale
alare, dal numero di pale utilizzate, dalla lungo le direttrici di un cilindro messo in tipo assiale.
superficie delle pale stesse, dall’angolo rotazione attorno al proprio asse. Oltre Le pale sono fissate ad un mozzo
di calettamento. alla girante le altre componenti di un conico. Il flusso d’aria entra in direzione
La cassa è spesso flangiata e questo ventilatore centrifugo sono la coclea, assiale e viene espulso verso l’esterno
consente l’accoppiamento con canali un involucro a forma di chiocciola al cui con un angolo genericamente com-
circolari. Essendo il flusso d’aria assiale, interno ruota la girante e ovviamente il preso tra 30° e 50° rispetto all’asse di
sono idonei per il funzionamento “in- motore. rotazione.
line”. La coclea ha in corrispondenza della La cassa, che contiene appositi deflet-
In termini prestazionali, i ventilatori as- parte centrale della girante una apertura tori, ha il compito di indirizzare il flusso

410
GUIDE TECNICHE
in direzione assiale e solitamente è sa- portata d’aria, il centri- integrazione di un impianto di riscalda-
gomata in modo da convertire l’energia fugo risulta il venti- mento e/o climatizzazione.
cinetica in pressione statica utile. latore con maggiore La macchina è costituita principalmente
In termini prestazionali sviluppano pressione statica, dai seguenti componenti.
pressioni statiche maggiori rispetto a seguito da quello a Involucro - oltre ad avere la funzione
ventilatori assiali e possono raggiunge- flusso misto ed infine di alloggiare i vari componenti della
re livelli di rendimento simili a quelli di dall’assiale. macchina provvede ad isolare acustica-
ventilatori centrifughi a pale rovesce, col In termini di ingombro, mente la stessa: può essere realizzato
vantaggio rispetto a questi di essere più il più compatto risulta essere l’assiale, in lamiera zincata, lamiera plastofilmata,
compatti. seguito dal ventilatore a flusso misto in semplice o doppia pannellatura o
mentre il centrifugo ha dimensioni materiali plastici. All’interno può essere
VENTILATORI DOMESTICI maggiori. applicato un isolante acustico al fine di
Anche la rumorosità è solitamente diminuire la rumorosità irraggiata.
Sono ventilatori di maggiore in un centrifugo. Ventilatori - impongono il movimento
piccola portata adatti I ventilatori in-line hanno il vantaggio di all’aria: sono presenti un ventilatore di
all’estrazione di aria poter essere inseriti facilmente in una immissione (flusso dall’esterno del lo-
esausta da un am- qualsiasi posizione lungo la canalizza- cale verso l’interno) ed un ventilatore di
biente. zione e per questo motivo sono molto espulsione (flusso dall’interno del locale
Prelevano direttamente impiegati nell’impiantistica. verso l’esterno).
l’aria dall’ambiente in Scambiatore di calore - è il cuore
cui sono installati e la convogliano all’e- VENTILATORI CASSONATI del recuperatore. É qui che avviene lo
sterno in maniera diretta o mediante scambio termico tra i flussi di immissio-
una canalizzazione. Ne esistono sia con Sono ventilatori ne e di espulsione.
gruppi ventilanti elicoidali, idonei per posizionati all’interno Filtri - all’interno della macchina sono
scarico diretto all’esterno o canalizza- di appositi involucri solitamente inseriti dei filtri che hanno
zioni di lunghezza limitata, sia con grup- (tipicamente a forma lo scopo di proteggere i motori dei
pi ventilanti centrifughi, i quali avendo di parallelepipedo) ventilatori da eventuale pulviscolo, ma
una prevalenza maggiore riescono a che oltre ad avere la soprattutto di filtrare l’aria sia immessa
convogliare l’aria lungo canalizzazioni funzione antinfortuni- che espulsa.
più estese. stica e di protezione
Vengono utilizzati spesso per l’estrazio- del ventilatore da agenti atmosferici,
ne da locali quali bagni. isolano acusticamente la macchina
Possono essere dotati di dispositivi di e fungono da plenum per i ventilatori
funzionamento automatico (si attivano contenuti all’interno.
nel caso di superamento di una soglia I più comuni montano all’interno gruppi
stabilita di umidità, o di inquinamento ventilanti centrifughi a coclea, ma ne
dell’aria, o di presenza di persone nel esistono anche con gruppi centrifughi o
locale e così via). a flusso misto senza coclea: in tal caso
la cassa verrà conformata internamente
TORRETTA per consentire l’indirizzamento del flus- CLASSIFICAZIONE dei recuperatori
so dell’aria ed il recupero di parte dell’e- di calore.
La torretta è un ven- nergia cinetica in pressione statica.
tilatore che provvede I recuperatori di calore si possono
all’estrazione dell’aria RECUPERATORI DI CALORE classificare secondo vari criteri.
da tetto. É costruito Un primo criterio è quello che distingue
in maniera da poter Un recuperatore di calore è una unità la MODALITÀ DI RECUPERO.
essere applicato ventilante a doppio flusso, provvede In questo caso distingueremo tra:
all’esterno. cioè alla immissione nell’ambiente da - RECUPERATORI STATICI
Può essere installato trattare di aria “pulita” e contempora- - RECUPERATORI DINAMICI
per funzionamento a bocca libera, aspi- neamente all’estrazione dall’ambiente
rando aria direttamente dall’ambiente stesso dell’aria viziata. I due flussi RECUPERATORI STATICI
ed espellendola all’esterno in direzione scambiano calore all’interno della Negli scambiatori di questa tipologia, lo
radiale o verticale a seconda della macchina stessa (o meglio all’interno scambio termico
tipologia della macchina. La girante del cuore della macchina stessa, lo avviene tra i due
è spesso di tipo centrifugo a scarico scambiatore) così che il flusso più caldo flussi d’aria che
radiale, ma esistono anche torrini cede parte della sua energia termica a lambiscono una
con girante assiale (che consentono quello più freddo. parete che li se-
anche l’inversione del flusso e quindi Nella sua configurazione tipo il recupe- para e attraverso
l’immissione di aria in ambiente) o con ratore energetico non è un generatore cui viene scam-
girante a flusso misto; nella versione di calore né un refrigeratore d’aria, biato calore. I due flussi non vengono a
con girante centrifuga o a flusso misto pertanto deve essere utilizzato ad contatto fisicamente tra di loro. Esempi
è possibile raccordare il torrino ad una
canalizzazione per l’estrazione dell’aria
prelevata dall’ambiente.
ARIA FRESCA E
ARIA CALDA
PULITA
IN-LINE ESAUSTA

Un ventilatore in-line è studiato per


essere posizionato lungo una condotta ESTERNO INTERNO
d’aria. SCAMBIATORE DI CALORE
Ne esistono con giranti centrifughe,
assiali ed a flusso misto.
A parità di diametro delle bocche di
aspirazione ed espulsione e a parità di ARIA FREDDA ARIA PULITA
ESAUSTA RISCALDATA

411
di recuperatori statici sono scambiatori lare materiale con cui è costruito lo • Convogliamento di aria contenen-
di calore a piastre, batterie accoppiate, scambiatore: speciale carta impregnata te contaminanti corrosivi: si devono
scambiatori a tubi… o particolari materiali metallici lavorati in proteggere le parti investite dal flusso
modo da rendere la superficie rugosa, dell’aria con pellicole, vernici protettive
materiali polimerici, silica gel, zeolite, o trattamenti particolari.
allumina. I ventilatori idonei per il fun-
RECUPERATORI DINAMICI zionamento in ambienti acidi
Negli scambiatori spesso hanno la struttura in
dinamici due flussi materiale plastico.
d’aria vengono
messi alternativa- •Funzionamento in ambienti con
mente a contatto rischio di esplosione: vengono
con un elemento denominati antideflagranti e per la loro
dotato di capacità costruzione sono impiegati materiali e
termica: è tale accuratezze costruttive tali da non pro-
elemento che trasmette il calore da un I VANTAGGI DELLE UNITÁ DI RECU- durre scintille durante il funzionamento.
flusso all’altro riscaldandosi a contatto PERO CALORE Altre esecuzioni particolari possono
con il flusso più caldo e raffreddandosi rendersi necessarie per incrementare la
a contatto con il flusso più freddo. • Sono unità a doppio flusso, quindi resistenza ad agenti atmosferici (piog-
Esempi di recuperatori dinamici sono rinnovano l’aria ambiente. gia, umidità, radiazione so-
i recuperatori rotativi, le ruote entalpi- • Grazie ai filtri a bordo macchina lare), per il convogliamento
che... vengono tenuti sotto controllo gli agenti di aria contenente polvere
inquinanti introdotti in ambiente. abrasiva o per evitare la for-
Un altro criterio di classificazione è • Pre-riscaldano o pre-raffrescano l’aria mazione di muffe od altro.
quello che si basa sul TIPO DI RECU- di rinnovo recuperando energia termica
PERO, vale a dire se si ha recupero a costo zero dall’aria estratta, energia
della sola parte sensibile del calore o che in un impianto di ventilazione senza
anche di quella latente. recupero di calore andrebbe perduta
Si hanno in tale caso: (con conseguente spreco economico e
- RECUPERATORI SENSIBILI (recupero danno ambientale).
della sola parte sensibile del calore) • Grazie al recupero energetico è
- RECUPERATORI ENTALPICI O TOTA- possibile dimensionare in maniera più
LI (recupero della parte sensibile e di contenuta gli apparecchi dell’impianto
quella latente del calore). di riscaldamento e condizionamento
(caldaie, climatizzatori, roof-top, refrige-
RECUPERATORI SENSIBILI ratori d’acqua ecc).
In tali recuperatori i due flussi d’aria • Riducono l’usura delle apparecchiatu-
non vengono a contatto diretto tra di re degli impianti termotecnici.
loro; lo scambio termico avviene solo • Nel tempo l’impianto si ripaga grada-
in base alla differenza di temperatura tamente da solo.
dei due flussi che lambiscono le pareti
dello scambiatore. Esempi di questa APPLICAZIONI DEI VENTILATORI
tipologia sono gli scambiatori con pac-
chi di scambio in metallo o PVC a flussi A seconda dell’impiego previsto per il
incrociati o in controcorrente o rotativi ventilatore occorre scegliere la corretta
(in alluminio). tipologia di girante.
Ciascun modello infatti ha le proprie
peculiarità, pertanto risulterà più idoneo
a svolgere certi compiti rispetto ad un
altro; inoltre al variare dei parametri
relativi all’aria da trattare ed all’ambiente
in cui occorre inserire un ventilatore
occorre operare un’oculata scelta della
macchina.

APPLICAZIONI SPECIALI

I ventilatori di ciascuna tipologia sopra


descritta possono essere realizzati per
impieghi particolari.

• Funzionamento ad alte temperature


o funzionamento in emergenza, come i
ventilatori impiegati per l’evacuazione di
fumi in caso di incendio: in questo caso
il motore non deve essere investito dal
flusso dell’aria (come accade per i venti-
RECUPERATORI TOTALI latori assiali biforcati o per i ventilatori
In macchine a recupero entalpico o centrifughi con trasmissione a cinghia).
totale lo scambiatore è in grado di tra- Per temperature molto
smettere anche il carico latente da un elevate occorre impiegare
flusso d’aria all’altro tramite trasferimen- materiali di costruzione
to di vapore. appositi quali acciai
Questo avviene attraverso il partico- speciali.

412
GUIDE TECNICHE
7. SCELTA DI UN VENTILATORE

Per scegliere il ventilatore adatto ad del diaframma una certa pressione possono introdurre perdite di carico
una rete di condotti è necessario stabi- all’interno del condotto. cioè riduzioni di pressione.
lire due dati essenziali:
• la portata d’aria necessaria, Questa pressione, non legata alla Le perdite di carico sono espresse nel
• la pressione che il ventilatore dovrà velocità dell’aria è chiamata pressione Sistema Internazionale in Pa.
sviluppare per vincere le resistenze del statica. Gli elementi da considerare sono
circuito aeraulico. quindi:
Fissata la portata d’aria in funzione PRESSIONE TOTALE • perdite all’entrata del sistema,
della tipologia e destinazione d’uso • perite dovute all’attrito nei condotti,
dell’ambiente da ventilare, occorre É la pressione generata dal ventilatore • perdite provocate da variazioni di
calcolare le perdite di carico della rete per mettere in movimento l’aria e vin- sezione,
di canalizzazioni o più in generale del cere la resistenza che si oppone a tale • perdite create da cambiamenti di
circuito aeraulico. movimento. direzione,
Tali perdite sono in funzione della PT = PS + PD (Pa) • perdite causate dalla divisione del
portata dell’aria, dalla presenza o La pressione di misura in mm c.a. flusso in diversi rami,
meno di elementi come filtri e serrande oppure in Pa; 1 mm c.a. corrispondono • perdite dovute ad ostruzioni griglie,
nell’impianto, diametro e lunghezza a 9,81 Pa. diffusori,
delel canalizzazioni. • perdite provocate dai filtri,
POLI/GIRI MOTORE • perdite generate da batterie di scam-
Introduciamo alcune terminologie bio termico,
normalmente utilizzate. In funzione del numero di poli il motore • perdite all’uscita del sistema.
ha un numero di giri maggiore o mi-
PORTATA nore. Più è basso il numero, maggiori PERDITE DI CARICO NEI CONDOTTI
sono i giri del motore corrispondendo
É la quantità d’aria che un ventilatore a portate e pressione più elevate ma Anche una canalizzazione rettilinea di
è in grado di spostare per unità di anche a rumorisotà maggiori. breve lunghezza a sezione costante
tempo. rappresenta una resistenza al flusso
Si esprime in m3/h oppure l/s. GRADO DI ISOLAMENTO dell’aria a causa dell’attrito tra l’aria
Un m3 corrisponde a 1.000 litri. in movimento e le pareti interne della
É la protezione contro le dispersioni canalizzazione.
PRESSIONE DINAMICA elettriche sull’involcro; si divide in 2 Le perdite di carico risultano tanto più
classi: elevate quanto più alta è la velocità
L’aria, così come tutti i fluidi in movi- • Classe I sono prodotti dove è dell’aria (proporzionalmente al quadrato
mento, esercita una certa pressione concreta la possibilità di toccare parti della velocità) e quanto più rugose
contro gli ostacoli che incontra lungo il conduttrici; sono le superfici della canalizzazione.
suo percorso; è quello che si speri- • Classe II sono prodotti dove non Visto che portata volumetrica e velocità
menta mettendo una mano davanti ad è possibile toccare parti in tensione, sono legate dalla relazione:
un ventilatore: all’aumentare della velo- per questi prodotti non si necessita di v=Q/A
cità di rotazione (e quindi all’aumentare messa a terra. dove:
della portata d’aria) percepiamo una v = velocità media nel condotto (m/s)
forza crescente applicata alla nostra GRADO DI PROTEZIONE MECCANICA Q = portata d’aria (m³/s)
mano. A = sezione del condotto (m²), si
La pressione dinamica è quella legata É il grado di protezione dell’involucro ottiene che a parità di portata le perdite
al movimento dell’aria e viene definita contro il contatto di corpi solidi esterni di carico crescono al diminuire della
come: e contro l’accesso a parti pericolose sezione: dimezzando la sezione le
PD = ½ ρv² (1^ cifra). perdite di
Dove: La 2^ cifra indica la protezione contro carico quadruplicano.
PD è la pressione dinamica (Pa), la penetrazione di liquidi; più sono
ρ è la densità dell’aria (1,225 kg/m³ in alte tali cifre, maggiore è la protezione Per tenere conto della diversa rugosità
condizioni standard a livello del mare), del’involucro. dei canali, si introduce un fattore mol-
v è la velocità dell’aria (m/s). tiplicativo K, tanto più elevato quanto
Lp dB(A) meno lisce sono le pareti.
PRESSIONE STATICA Le perdite di carico nel caso di un bre-
Indica la pressione sonora generata ve tratto di condotto rettilineo risultano
É la pressione che mantiene il moto dalle vibrazioni meccaniche, cambia in essere:
dell’aria opponendosi alla resistenza funzione della distanza tra sorgente e ΔP = K * ½ ρv² = K * ½ ρ (Q/A)²
causata dagli attriti di tubazioni e dalla l’utente. dove ρ la densità media dell’aria,
presenza di ostacoli. Raddoppiando la distanza i valori di Lp v la velocità media dell’aria.
É definita come: diminuiscono di 6 dB.
PS = P0 – PA Per canali circolari di lunghezza L e
Dove: Lw dB(A) diametro D possiamo considerare:
PS è la pressione statica (Pa), K = f * (L/D)
P0 è la pressione assoluta nel punto Indiaca la quantità di energia sotto for- Per canali rettangolari di lunghezza L e
considerato (Pa), ma di onde che una sorgente acustica sezione axb avremo:
PA è la pressione atmosferica emette ad ogni secondo. K = f * L/Dh
barometrica (Pa). Dh = 2*(a*b) / (a+b) = diametro idrau-
CALCOLO DELLE PERDITE DI lico.
Consideriamo una canalizzazione di CARICO f rappresenta il fattore di attrito.
grande sezione percorsa da una certa Esso varia in funzione delle proprietà
quantità d’aria che fluisce liberamente; Per stabilire quale pressione statica dell’aria, della velocità, delle dimensioni
se aggiungiamo un diaframma che ne debba sviluppare il ventilatore per del condotto e dell’effettiva rugosità
riduce la sezione libera di passaggio garantire la portata d’aria richiesta delle pareti.
aumenta la resistenza del condotto, la occorre considerare tutti gli elementi
portata diminuisce e si crea a monte componenti il circuito aeraulico che

413
Nella tabella qui di fianco, alcuni esempi di Coefficiente di
valore del coefficiente di correzione K delle Tipologia di condotto
correzione K
perdite di pressione in funzione del materiale
di costruzione dei condotti. Lamiera zincata con giunti ogni 1.2m 1.00
Lamiera zincata con lavorazione molto accurata 0.90
PERDITE DI CARICO ACCIDENTALI Lamiera zincata senza giunti 0.95
Il calcolo delle perdite di carico accidentali, Alluminio 0.90
dovute cioè a variazioni di sezione delle Legno liscio o masonite 1.30
condotte, alle curve, alle biforcazioni e all’in- Eternit 1.50
gresso e uscita dal condotto, viene effettuato Muratura lisciata 1.55
tramite un fattore di perdita K della pressione
dinamica: Intonaco civile 1.75
ΔP = K * ½ ρv².

Nella tabella di seguito, alcuni esempi.

Coefficiente di
Tipologia Note
correzione K

Valori minori per ingressi con invito,


Ingresso in tabulazione da 0.10 a 1.25
maggiori per ingressi senza invito

Uscita dal condotto 1.00

K diminuisce all’aumentare del numero di


Curve a 90° a segmenti rettilinei in
da 0.20a 1.30 segmenti e all’aumentare del rapporto tra raggio
canalizzazioni circolari o rettangolari
di curvatura e diametro (idraulico) del condotto

Curve a 90° in canalizzazioni K diminuisce all’aumentare del rapporto tra raggio


da 0.10 a 1.00
circolari o rettangolari di curvatura e diametro (idraulico) del condotto

Giunto a 90° in canalizzazione rettangolare Valori bassi di K si hanno per valori R/W pari a 0,5
da 0.80 a 1.40
con un’aletta deflettrici interne (R=raggiocurvatura deflettore, W=larghezza tubazione)

Curve a 90° in canalizzazione circolare


0.3
con alette deflettrici interne

Curve a 90° in canalizzazione circolare


da 0.10 a 0.50 K diminuisce all’aumentare del raggio di curvatura
conalette deflettrici interne

Curve a 45° da 0.10 a 0.70

Biforcazione a T 1.40 K varia in funzione della ripartizione delle portate

K varia in funzione della ripartizione tra le portate e


Biforcazione a Y da 0.10 a 1.00
dell’angolo tra le uscite e l’ingresso

Diminuzione di sezione con diffusore


0.10
(angolo diffusore tra 15° e 45°)

Aumento di sezione con diffusore


da 0.15 a 0.90 Valori maggiori per angoli maggiori
(fino a 45°)

Diminuzione di sezione senza diffusore da 0.10 a 0.45 In funzione del rapporto tra le supercifi delle sezioni

Diminuzione di sezione senza diffusore da 0.10 a 1.00 In funzione del rapporto tra le supercifi delle sezioni

414
GUIDE TECNICHE
In generale le perdite di carico risultano in maniera significativa le perdite di l’utilizzo infatti la perdita di carico del
quindi maggiori quando si ha una bru- carico. filtro aumenta a causa della parziale
sca variazione di sezione o un cambio occlusione della sezione di passaggio
brusco di direzione. Per ottenere valori PERDITE DI CARICO NEI COMPO- dovuta al fatto che il filtro trattiene le im-
migliori (più bassi) di K e quindi minori NENTI D’IMPIANTO purità presenti nell’aria che lo attraversa
perdite di carico risulta quindi utile pro- e che sono indesiderate in ambiente.
gettare le canalizzazioni in modo che Altri elementi che comportano una Le case costruttrici consigliano una
le curve siano dolci, vi siano modeste resistenza nel circuito aeraulico sono perdita di carico limite oltre la quale
variazioni nelle sezioni; l’impiego di componenti dell’impianto stesso quali occorre pulire o sostituire il filtro.
alette deflettrici nelle curve abbatte di i filtri, le batterie di scambio termico e i
molto le perdite di carico. terminali di distribuzione.
Data la proporzionalità diretta alla pres- Le perdite di carico di tali componenti
sione dinamica e quindi al quadrato sono dichiarate dai costruttori.
della velocità media dell’aria, l’utilizzo Per i filtri non basta conoscere la
di canali a sezione maggiore abbatte perdita di carico a filtro pulito; durante

DIAGRAMMA DELLE PERDITE DI CARICO

Perdita di carico in mmH2O

Portata m3/h

415
8. CONSIGLI DI INSTALLAZIONE

PER USO ALL’INTERNO DEI CONDOTTI PER VENTILARE TUTTA LA CASA MEDIANTE
UN UNICO ASPIRATORE
Una buona soluzione per
il ricambio dell’aria, è la
ventilazione centralizzata
mediante una torretta.
Installata sulla sommità della
canna comune di esalazione,
studiata per un funzionamento
In caso di aspirazione mediante continuo risolve radicalmente
condotti, esistono i CA V0, il problema, essendo ogni
aspiratori centrifughi assiali toilette normalmente dotata
per espulsione in condotto di una griglia che permette
di ventilazione, in plastica di determinare l’aria aspirata
autoestinguente V0, protetti secondo le proprie esigenze.
contro gli spruzzi d’acqua.

PER SCARICARE DIRETTAMENTE PER INCASSARE


ALL’ESTERNO CON IL VETRO/MURO E SCARICARE
DIRETTAMENTE
ALL’ESTERNO

Per ventilare efficacemente


locali medi e grandi, domestici
o commerciali è disponibile una
gamma completa di aspiratori Sono disponibili 3 aspiratori
elicoidali da vetro e muro, elicoidali da incasso, a
con chiusura automatica, per scomparsa totale nel muro,
espulsione dell’aria direttamente con chiusura automatica,
all’esterno. per espulsione dell’ aria
È possibile anche la reversibilità. direttamente all’esterno.

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MURO, VETRO E SOFFITTO
Tiracamino è un attivatore di
tiraggio per i caminetti che
fanno fumo. Ma non solo.
Installandolo si potrà godere
del proprio caminetto acceso
senza alcun problema di
ritorno del fumo e, a caminetto
Una gamma completa di spento, si potrà ricambiare
aspiratori elicoidali per ventilare l’aria di tutto l’appartamento.
in modo intermittente o continuo
piccoli o medi locali, con e senza
chiusura automatica, timer, pull
cord, umidostato, e rilevatore di
presenza.
PER SCARICO IN CANALIZZAZIONE PER USO IN CUCINA

Per qualsiasi esigenza di


Una gamma completa di espulsione di fumi ed odori
aspiratori centrifughi da condotto, dalla cucina sono disponibili
da muro/soffitto/controsoffitto due serie di cappe (cappe
o false pareti, per ventilare in freestanding Vortice e cappe
modo intermittente o continuo sottopensile Vortex), oltre
piccoli o medi locali domestici ad un modello di centrifugo
o commerciali. Disponibili con sottocappa, tutti per
e senza timer, umidostato e espulsione in condotto di
microprocessore elettronico. ventilazione.

416
GUIDE TECNICHE
CAPPE CANNE FUMARIE ELETTROASPIRATORE

Sono obbligatorie per l’espulsione È una componente importantissima È consentito se non esiste la canna di
all’esterno dei prodotti della combu- dell’impianto ed è vietato scaricare nello esalazione. Deve essere messo in fun-
stione dei gas e dei fumi, odori, umidità stesso condotto i fumi dello scaldacqua zione insieme all’accensione dei fornelli.
generati dalla cottura dei cibi. Nel caso della caldaia assieme ai fumi, vapori, Se in cucina c’è uno scaldacqua non di
di utilizzo di cappe aspiranti, se in umidità della cucina. tipo stagno, l’apertura di ventilazione
cucina c’è uno scaldacqua non di tipo Normalmente la canalizzazione per lo va maggiorata in base alla potenza
stagno, è necessaria la maggiorazione scaldabagno e caldaia è di diametro 12 dell’elettroaspiratore.
del foro del rientro dell’aria secondo la cm, mentre quello della ventilazione di
portata d’aria della cappa. diametro 10cm.

APERTURA DI VENTILAZIONE

Ogni fiamma brucia ossigeno, che è


indispensabile sostituire nei locali ove
avviene la combustione, come per
esempio in cucina, sui fornelli di cottu-
ra, nel forno a gas o nello scaldacqua
o caldaia.
Se non esiste un adeguato condotto di
rientro dell’aria, singolo o collettivo, è
quindi obbligatorio realizzare in cucina
un foro di ventilazione con una dimen-
sione di 6 cm2 per ogni kW installato,
ma con un minimo di 100 cm2. Il foro
deve essere preferibilmente situato
vicino al pavimento, non ostruibile e
protetto da griglie o reti.

La dimensione dell’apertura di venti-


lazione cambia se il piano cottura ha o
non ha il dispositivo di sicurezza sulla
fiamma. Occorre sommare la portata
termica di tutti gli apparecchi a gas,
come forno e scaldabagno di tipo B,
installati nel locale.

Con dispositivo Portata termica Senza dispositivo


(sup. netta in totale installata (sup. netta in
cm2) cm2)
100 sino a 15,7 kW 200 CUCINA CUCINA
150 sino a 25,0 kW 250 CON COTTURA A GAS CON COTTURA ELETTRICA
200 sino a 33,3 kW 300
250 sino a 41,7 kW 350 SI APPLICA LA NON SI APPLICA
NORMA LA NORMA
UNI CIG 7129 UNI CIG 7129
Dimensione dell’apertura di venti-
lazione nel caso di installazione di
una cappa aspirante o di un elettro-
Obbligatorio il foro di rientro Se in cucina sono installati uno
aspiratore: misure da aggiungere alla
dell’aria scaldacqua oppure una caldaia
dimensione del foro di ventilazione già
a gas non di tipo stagno,
previsto.
Obbligatoria la Dichiarazione si applica la Norma UNI CIG 7129
di conformità rilasciata ed è obbligatorio
Portata massima Velocità Sezione netta da un installatore qualificato il foro di rientro dell’aria
aggiuntiva
in m3/h della cappa entrata passaggio aria
o dell’aspiratore aria in m/s in cm2
C’È NON C’È C’È NON C’È
fino a 50 1 140 la canna la canna la canna la canna
fumaria fumaria fumaria fumaria
oltre 50 fino a 100 1 280
oltre 100 fino a 150 1 420
Obbligatoria Consentito Serve
Serve
la cappa l’aspiratore l’aspiratore
la cappa
aspirante abbinabile alla abbinabile alla
aspirante
o statica Cappa filtrante Cappa filtrante

417
IMPIANTI ELETTRICI NEI LOCALI CONTENENTI BAGNI E DOCCE
CAMPO REGOLE COMUNI • nella Zona 0: IPX7
DI APPLICAZIONE • nella Zona 1: IPX4 o, nei casi
Dal momento che la Norma 61-1 in cui, nei bagni pubblici o
Le prescrizioni particolari della non tiene ancora conto delle destinati a comunità, per la
presente Sezione si applicano alle marcature e delle prove secondo pulizia sia previsto l’uso di getti
vasche da bagno, ai piatti doccia il sistema IP, e che la sua d’acqua: IPX5;
ed alle loro Zone circostanti dove il revisione, che prenderà in • nella Zona 2: IPX4 o, nei casi
IMPIANTI ELETTRICI
rischio relativo ai contattiNEI LOCALI
elettrici è CONTENENTI
considerazione BAGNIeE DOCCE
tali marcature in cui, nei bagni pubblici o
aumentato dalla riduzione della prove, potrà richiedere alcuni destinati a comunità, per la
resistenza del corpo e del contatto anni, le marcature con gocce pulizia sia previsto l’uso di getti
CAMPO DI APPLICAZIONE potrà richiedere alcuni anni, le marca- nei bagniIPX5;
d’acqua: pubblici o destinati a comu-
d’acqua (e le
del corpo con il potenziale di terra. ture con gocce d’acqua (e le relativerelative prove)
• nità, Zona
nella per la 3:
pulizia
IPX1sia o, previsto
nei casi l’uso di
Le prescrizioni particolari della presen- possono venire usate
prove) possono venire usate provviso- getti d’acqua: IPX5;
Nota: siper i locali contenenti provvisoriamente in codici
luogo IP deicon le in cui, nei bagni pubblici o
te Sezione applicano alle vaschebagni riamente in luogo dei • nella Zona
destinati 2: IPX4 per
a comunità, o, nei
la casi in cui,
ad uso
da bagno, ai medico,
piatti docciapossono ed alleessere
loro codici IPequivalenze
seguenti con le seguentiapprossimative: nei bagni pubblici ol’uso
destinati a comu-
equivalenze approssimative: pulizia sia previsto di getti
Zone necessarie
circostanti dove prescrizioni
il rischiospeciali.
relativo nità, per la pulizia sia previsto l’uso di
ai contatti elettrici è aumentato dalla d’acqua: IPX5.
getti d’acqua: IPX5;
riduzione della resistenza
Le prescrizioni delladel corpo e
presente per il grado di protezione • nella Zona 3: IPX1 o, nei casi in cui,
del contatto
Sezionedel si corpo
applicanocon ilanche
potenzia-
alle nei bagni pubblici o destinati a comu-
le di terra.
cabine da doccia prefabbricate.
IPX1 LEnità,4 ZONEper la pulizia sia previsto l’uso di
Una vasca monoblocco per per il grado di protezione getti d’acqua: IPX5.
Nota:idromassaggi
per i locali contenenti
costruitabagni in ad I locali da bagno e doccia, ai fini
IPX4 di una corretta installazione
uso medico,
conformità possono essereCEI-33
alle Norme neces- o
sarie 62-5
prescrizioni
può esserespeciali.installata nei dell’impianto
LE 4 ZONE elettrico, vengono
locali da bagno secondo i requisiti per il grado di protezione divisi in quattro zone.
Le prescrizioni
di questadella Sezione.presente Sezione IPX5 Al diI locali
fuori delle zoneeindicate
da bagno doccia, ai fini di una
si applicano anche alle cabine da correttasiinstallazione
l’ambiente dell’impianto elet-
considera ordinario
doccia prefabbricate. per il grado di protezione anchetrico,sevengono
interno aldivisi
localein quattro
da zone.
Una vasca monoblocco per idro- IPX7 Al di fuori delle zone indicate l’am-
bagno.
CLASSIFICAZIONE
massaggi costruita in conformità alle biente si considera ordinario anche se
Norme CEI-33 o ZONE
DELLE 62-5 può essere Non è consigliabile la doppia interno aldilocale
Dispositivi da bagno.
protezione,
installata nei locali da bagno secondo i Non è consigliabile la doppia marca- sezionamento e di comando
marcatura dal momento che le
requisiti
Le di questa Sezione.
prescrizioni della presente tura dal momento che le prove sono Dispositivi di protezione, seziona-
prove
differenti.sono differenti. mento
Sezione sono basate sulle Per alcuni componenti elettrici, Nella zona e0di comando.
non devono essere
dimensioni di quattro Zone: quali prese a spina ed apparecchi installati dispositivi di protezione,
CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE Per alcuni componenti elettrici, quali Nella zona 0 non devono essere
di comando non automatici, per i di sezionamento e di comando.
prese a spina ed apparecchi di co- installati dispositivi di protezione, di
• Zona 0:della
Le prescrizioni volume interno
presente alla
Sezione quali lenon
mando Norme (del CTper
automatici, 23)i quali
non le sezionamento e di comando.
sono basatevascasulleda bagno
dimensioni o al di
piatto
quat- considerano
Norme (del CT la 23) classificazione
non considerano Gli apparecchi utilizzati posti nella
tro Zone: doccia; laIPX1, si ammette
classificazione di regola
IPX1, si ammette di Zona Gli apparecchiessere
2 possono provvisti
utilizzati posti nella
• Zona • 0:Zona 1: volume
volume internodelimitato
alla vascadalla l’impiego
regola del tipo
l’impiego del ordinario per per
tipo ordinario di unZonainterruttore
2 possono di comando se
essere provvisti di un
da bagno superficie
o al piatto verticale
doccia;circoscritta installazioneincassata
installazione incassata verticale.
verticale. questo è incorporato negli
interruttore di comando se stessi.
questo è
• Zona 1: allavolume
vascadelimitato
da bagnodalla od al incorporato negli stessi.
superficie piatto doccia
verticale o, in assenza
circoscritta alla del I componenti elettrici devono avere Nella Zona 1 non devono essere
vasca da piatto
bagno doccia, dalla superficie
od al piatto doccia almeno i seguenti
I componenti gradi devono
elettrici di protezione: installati
Nella dispositivi
Zona 1 nondidevono
protezione,
essere
o, in assenza
verticaledel posta
piatto doccia,
a 0,6 m dalla
dal •avere
nella Zona
almeno 0: IPX7
i seguenti gradi di di sezionamento e di comando
installati dispositivi di protezione, di
superficie verticale
soffione posta
della doccia;a 0,6 dal
m dal •protezione:
nella Zona 1: IPX4 o, nei casi in cui, consezionamento l’eccezione dieinterruttori
di comando di con l’ec-
soffionepavimento;
della doccia;e dal dal pavimento;
piano e
dal piano orizzontalesituato
orizzontale situatoa a2,252,25mmal
al di sopra del pavimento;
di sopra del pavimento; se, tuttavia,
se,
il fondo tuttavia,
della vasca da bagno
il fondo dellaovasca
del da La zona 0 è limitata dal volume della cabina
piatto doccia si trova a più
bagno o del piatto doccia si di 0,15
m al di sopra
trova a delpiùpavimento,
di 0,15 milal piano
di sopra La zona 0 è limitata dal volume della cabina
orizzontaledel viene situatoilapiano
pavimento, 2,25 m al di
sopra di questo fondo;
orizzontale viene situato a 2,25
• Zona 2: volume delimitato dalla
superficie m verticale
al di sopra di Zona
della questo 1; fondo;
dalla
• Zona
superficie 2: volume
verticale situata delimitato
a 0,60 m dalla
dalla superficie precedente e parallela 1;
superficie verticale della Zona
ad essa:dalla superficie verticale
dal pavimento; situata a
e dal piano
situato a0,602,25mm dalla
soprasuperficie
il pavimento;
• Zona 3: precedente e parallela
volume delimitato ad essa:
dalla
superficie dalverticale
pavimento; e daldella
esterna piano situato
Zona
2; dalla a 2,25 m sopra
superficie il pavimento;
verticale situata a
2,40 m • dalla 3: volumeprecedente
Zonasuperficie delimitato
e parallela ad superficie
dalla essa; dal pavimento;
verticale esterna
e dal pianodellasituato
Zona a2;2,25 dallamsuperficie
sopra il
pavimento. verticale situata a 2,40 m dalla
superficie precedente e
Le dimensioni
parallela sonoad misurate
essa; daltenendo
conto della presenzae di
pavimento; dalpareti
piano e di
situato a
riapri fissi.
2,25 m sopra il pavimento.

Le dimensioni sono misurate


REGOLE COMUNI LaZona
La Zona11 in
in assenza
assenza del del piatto
piatto doccia,
doccia, nel
nel caso
caso in
in cui
cui ilil soffione
soffione della
della doccia sia
tenendo conto della presenza di doccia èsiadelimitata
mobile, èdalladelimitata dallaverticale
superficie verticale
pareti e di riapri fissi. mobile, superficie posta a 0,6postam dalasoffione
0,6 m dalaggan-
Dal momento che la Norma 61-1 non soffione
ciato agganciato ed orizzontalmente
ed orizzontalmente dal pavimento e dal
dalpavimento e dal piano
piano orizzontale situato a 2,25 m
tiene ancora conto delle marcature e alorizzontale
di sopra delsituato a 2,25 mLealzone
pavimento. di sopra
1,2 edel pavimento.
3 non Le zone
si estendono 1,2 e 3 non
all’esterno del locale
delle prove secondo il sistema IP, e si estendono
attraverso all’esterno
le aperture, sedel localesono
queste attraverso
munitelediaperture,
serramenti. se queste
Nel casosonodi cabine
che la sua revisione, che prenderà in munite di serramenti.
prefabbricate la Zona Nel0 si caso di cabine
estende a tuttoprefabbricate
l’interno dellalacabina
Zona 0come
si mostrato
considerazione tali marcature e prove, estende
nella a tuttofigura.
seguente l’interno della cabina come mostrato nella seguente figura.

XX

418
GUIDE TECNICHE
cezione di interruttori di circuiti SELV I per vasche da bagno per idro- tenziale supplementare specificato in
alimentati a tensione non superiore a massaggi che soddisfino le relative 701.413.1.6.
12 V in c.a. od a 30 V in c.c. e con la Norme, previste per generare per
sorgente di sicurezza installata al di es. aria compressa per vasche da Nelle Zone 1 e 2 possono venire
fuori delle Zone 0,1 e 2. bagno per idromassaggi a condizio- installati anche altri apparecchi uti-
ne che i loro circuiti di alimentazione lizzatori fissi purché alimentati da un
Con riferimento alle prescrizioni relati- siano protetti per mezzo di interru- sistema SELV. Per unità per vasche
ve alle Zone 1 e 2, la sorgente di sicu- zione automatica dell’alimentazione da bagno per idromassaggi devono
rezza si può installare in queste zone usando un interruttore differenziale intendersi unità funzionali previste
se essa è una sorgente elettrochimica avente corrente differenziale nomi- apposite Norme (allo studio).
(per esempio una batteria) od un’altra nale non superiore a 30 mA;
sorgente indipendente da circuiti a • apparecchi di illuminazione di Agli effetti della sicurezza delle perso-
tensione più elevata. Classe II, apparecchi di riscalda- ne gli apparecchi utilizzatori alimentati
Nella Zona 1 è possibile installare mento di Classe II ed unità di Classe da prese a spina della Zona 3 devono
gettoniere necessarie per esempio in II per vasche da bagno per idro- essere utilizzati in modo che nessuna
campeggi al funzionamento di docce, massaggi che soddisfino le relative loro parte entri nelle Zone 2,1 e 0. Gli
dal momento che queste gettoniere Norme previste per generare per scaldacqua a pompa di calore non
sono assimilabili ad interruttori. esempio aria compressa per vasche possono essere installati nelle Zone
da bagno per idromassaggi. 1 e 2.
Nella Zona 2 non devono essere
installati dispositivi di protezione, di Unità per vasche da bagno per idro- Potranno esserlo in futuro se le Norme
sezionamento e di comando con massaggi che soddisfano le relative relative agli scaldacqua prevederanno
l’eccezione di: Norme previste per generare per prescrizioni particolari per gli scaldac-
• interruttori di circuiti SELV alimen- esempio aria compressa per vasche qua con pompa di calore destinati ad
tati a tensione non superiore a 12 da bagno per idromassaggi possono essere installati nelle Zone 1 e 2.
V in c.a. od a 30 V in c.c. e con la tuttavia venire installate nella parte del-
sorgente di sicurezza installata al di la Zona 1 che si trova sotto la vasca
fuori delle Zone 0,1 e 2; e di da bagno a condizione che siano sod-
• prese a spina alimentate da tra- disfatte le prescrizioni di 701.413.1.6
sformatori di isolamento di Classe e che tale Zona situata al di sotto della
II di bassa potenza incorporati nelle vasca da bagno sia accessibile solo
stesse prese a spina previste per con l’aiuto di un attrezzo.
alimentare rasoi elettrici.
Nelle Zone 1, 2 e 3 possono essere
Nella Zona 3 prese a spina, interrut- installati elementi riscaldanti annegati
tori ed altri apparecchi di comando nel pavimento e previsti per riscaldare
sono permessi solo se la protezione è il locale, purché siano ricoperti da una
ottenuta mediante: griglia metallica messa a terra o da
• separazione elettrica (art.413.5) uno schermo metallico messo a terra
individualmente; o e collegato al collegamento equipo-
• SELV (art.411.1); o
• interruzione automatica dell’ali-
mentazione, usando un interrut-
tore differenziale avente corrente
differenziale nominale non superiore
a 30 mA.

Nota: Nelle Zone 1,2 e 3 sono


ammessi tiranti isolanti per azionare
interruttori e pulsanti, del tipo con
azionamento a mezzo di tiranti, a con-
dizione che tali interruttori soddisfino
le prescrizioni (allo studio) della Norma
CEI 23-9.

ALTRI COMPONENTI ELETTRICI

Nella Zona 0 non si possono installare


apparecchi utilizzatori.
Le prescrizioni che seguono non si
applicano agli apparecchi utilizza-
tori alimentati con SELV in accordo
con le condizioni dell’art. 411.1 e di
701.411.3.7.

Nella Zona 1 si possono installare solo


scaldacqua. Gli apparecchi ventilatori aspiratori di Classe II con grado di protezione almeno
Nella Zona 2 si possono installare IPX4 possono essere assimilati agli apparecchi di riscaldamento di Classe II e
solo: come tali essere installati all’interno della Zona 2.
• scaldacqua; Si raccomanda tuttavia che i loro circuiti di alimentazione siano protetti mediante
• apparecchi di illuminazione di un interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale di intervento non
Classe I, apparecchi di riscalda- superiore a 30 m.
mento di Classe I ed unità di Classe

419
I VENTILATORI INDUSTRIALI PER ELIMINARE IL CALORE ECCESSIVO

L’ impiego dei ventilatori è consiglia- nominale ossia 30kW. DISPERSIONE DEL CALORE
bile anche per ripristinare condizioni La quantità di calore in kcal/h risulta DA PARTE DI PERSONE ED
microclimatiche, alterate dal calore. essere: 30.000 × 0,86 =25.800 kcal/h. APPARECCHI ILLUMINATI
L’aumento della temperatura interna Il t risulta: t = (temperatura interna) -
dell’ambiente pregiudica le condizio- (temperatura esterna) = 40 – 30 = 10 Adulti a riposo 100 kcal/h
ni di lavoro degli occupanti e incide La quantità d’aria da assicurare risulta
negativamente sulla produttività. quindi: Adulti lavoro normale 120 kcal/h
Per realizzare un impianto di ventila-
zione teso a diminuire la temperatura 25.800 Adulti lavoro di fatica 140-200 kcal/h
ambientale, occorre naturalmente de- Q (m3/h)= = 8.958 m3/h
terminarne il ricambio d’aria necessa- 0,288 x 10°C Bambini 60 kcal/h
rio in funzione delle quantità di calore 4÷6 kcal/h
Lampada a gas
da disperdere. per candela
È necessario quindi accertare pre- RENDIMENTO MACCHINE Lampada elettrica ad 1 kcal/h
ventivamente quali sono le cause e le ELETTRICHE incandescenza a filo metallico per candela
concause che agiscono sull’innalza- DISPERSIONE Lampada elettrica ad arco 0.6÷0.8 kcal/h
mento della temperatura. RENDIMENTO per candela
DI CALORE
Motori elettrici 70-95% dal 5 al 30%
COME QUANTIFICARE LE CAUSE Trasformatori circa 90% circa 10%
DI CALORE
Gruppi raddrizzatori 80-97% dal 2.5 al 20%
I fattori da prendere in considerazione Alternatori 87-98% dal 2 al 23%
sono fondamentalmente due:
1. apporto di calore dovuto all’atti-
vità degli occupanti, 2. dispersione
nell’ambiente di calore dovuta ai pro-
cessi di produzione, che deve essere
estesa anche ai motori, elettrici e non, GUIDA PRATICA DIMENSIONAMENTO CLIMATIZZATORI
ai trasformatori, all’illuminazione,etc.
Nelle tabelle seguenti è riportato il ren-
dimento e la dispersione calorica delle
persone e quella dei corpi illuminanti. La tabella qui di fianco permette di
calcolare in modo pratico e veloce le Apparecchiature elettriche presenti......... W...... x 3.4 = BTU/h .....
frigorie necessarie per condizionare un ......................................................................... W...... x 3.4 = BTU/h .....
COME DETERMINARE IL RICAM- locale e quindi in definitiva per sceglie-
Occupanti
BIO DELL’ARIA PER ELIMINARE re i prodotti ad esso più adatti. Questo
persone con attività normale........................... N°...... x 200 = BTU/h .....
IL CALORE ECCESSIVO metodo è generico, ha un buon
grado di affidabilità ma i dati risultanti persone con attività moderata ....................... .N°...... x 350 = BTU/h .....
Una volta determinate quali siano le devono essere certificati da personale persone con attività pesante........................... .N°...... x 600 = BTU/h .....
sorgenti di calore che contribuiscono qualificato. Pavimenti ...................................................... .m²...... x 25 = BTU/h .....
ad un determinato innalzamento della Finestre o vetrine
temperatura, bisogna quantificare la Note a nord ............................................................. .m²...... x 150 = BTU/h .....
quantità di calore disperso nell’am- • Questo calcolo presume che non a sud................................................................ .m²...... x 400 = BTU/h .....
biente, tenendo conto che ogni watt vi siano fonti di calore particolarmen- a est................................................................. .m²...... x 300 = BTU/h .....
dissipato corrisponde a circa 0,86 te accentuate nei locali sovrastanti,
a ovest............................................................. .m²...... x 500 = BTU/h .....
kcal/h. La portata d’aria necessaria sottostanti o adiacenti all’ambiente da
Soffitti
per disperdere il calore la calcoliamo condizionare.
in base all’apporto calorico totale in • I climatizzatori installati all’ombra con locali sovrastanti....................................... .m²...... x 30 = BTU/h .....
kcal ed alla seguente formula: aumentano il rendimento. con tetto isolato............................................... .m²...... x 140 = BTU/h .....
• La tabella si riferisce ad usi domesti- con tetto non isolato........................................ m²...... x 200 = BTU/h .....
Numero kcal/h ci standard con valori di temperatura Pareti esterne
Q= volume aria richiesto in m3/h= esterna massima di 35°C e un’umidità
0,288 x t (°C) a nord ............................................................. .m²...... x 20 = BTU/h .....
relativa del 50%. a sud................................................................ .m²...... x 60 = BTU/h .....
• Il climatizzatore scelto secondo il a est................................................................. .m²...... x 55 = BTU/h .....
dove t è il salto termico massimo calcolo effettuato con questa tabella
a ovest............................................................. .m²...... x 65 = BTU/h .....
ammissibile tra l’ambiente preso permetterà di abbassare la temperatu-
Pareti interne ................................................ .m²...... x 20 = BTU/h .....
in considerazione e la temperatura ra interna di circa 6°C rispetto a quella
dell’aria di ricambio. esterna. Rientri d’aria (locali pubblici)...................... .m²...... x 120 = BTU/h .....
Esempio di calcolo: In una cabina • Il calcolo permette di ottenere la po- Ricambi aria.................................................. .m²...... x 8 = BTU/h .....
viene installato un trasformatore tenza frigorifera necessaria in BTU/h. totalE BTU/h
di 300kW avente un rendimento Per trasformare i BTU/h in unità di
del 90%, la temperatura massima misure differenti, utilizzare i seguenti
dell’ambiente per un corretto funzio- coefficienti:
namento deve essere di 40°C mentre da BTU/h a W = moltiplicare per 0,293
la temperatura massima dell’aria di da BTU/h a Kcal/h = moltiplicare per
ricambio nel periodo estivo raggiunge 0,252.
i 30°C.
La quantità di calore dissipata dal tra-
sformatore è pari al 10% della potenza

420
GUIDE TECNICHE
CLIMATIZZATORE + VENTILATORE La conseguenza è anche una ridotta
= VERO BENESSERE necessità di diminuzione della tempe-
ratura e quindi un risparmio di energia.
L’uomo vive meglio se l’aria che L’aria fresca prodotta dal climatizza-
lo circonda è in movimento e non tore, che ristagna verso il pavimento
stagnante. (gambe molto più fredde del viso), è
diffusa e resa omogenea dal ven-
In un ambiente condizionato la lieve tilatore in tutto il locale, creando la
brezza, creata per esempio da un situazione ideale ed evitando fastidiosi
ventilatore da soffitto che funziona alla sbalzi di temperatura.
minima velocità, non è avvertibile dalle
persone ma offre il massimo comfort e
aumenta sensibilmente la sensazione COMFORT ANCHE NEI PUNTI PIÙ
di fresco e quindi di benessere. LONTANI DAL CLIMATIZZATORE

L’aria tende a concentrarsi nella zona


del locale più vicina al climatizzatore.
Gli ambienti di grandi dimensioni o con
forme particolari (ad esempio a “L”)
avranno zone più fredde e zone anche
sensibilmente più calde.
Un ventilatore con emissione dell’a-
ria direzionale (ad esempio l’Ariante
Tower) permette, opportunamente po-
sizionato, di diffondere il fresco molto
efficacemente in tutto l’ambiente.

COME FUNZIONA IL CLIMATIZZATORE CON POMPA DI CALORE

Il climatizzatore con pompa di calore tore di calore/condensatore dell’unità In base a ciò che si è detto sul funziona-
ha una resa energetica ben superiore interna dove cede calore all’ambiente. mento del climatizzatore in fase di riscal-
a quella dei sistemi di riscaldamento In entrambe le condizioni quando damento, l’uso di questo apparecchio
normalmente usati (stufa elettrica o prende calore dall’esterno e quando permette che l’energia termica “utile” sia
caldaia a gas). lo cede all’interno viene aiutato da sempre superiore a quella assorbita dalla
Nei condomini ove siano presenti ventilatori posti uno nell’unità esterna e rete di alimentazione. In poche parole,
impianti di riscaldamento centralizza- altro nell’unità interna. si fornisce all’ambiente da riscaldare un
ti, i climatizzatori dotati di pompa di quantitativo di energia termica pari a quella
calore possono venire impiegati nelle prelevata dall’esterno (del tutto gratuita)
mezze stagioni per il riscaldamento QUANTO RENDE? sommata a quella necessaria per far fun-
degli ambienti (quando non è ancora zionare il compressore.
in funzione l’impianto termico centra-
lizzato), oppure in quelle fasce orarie
in cui l’impianto termico centralizzato A) Climatizzatore elettrico in fase di riscaldamento
per contratto non può essere fatto
funzionare. Questo permette, quindi, energia elettrica
ambiente esterno freddo ambiente da riscaldare
un miglioramento sensibile del comfort
ambientale.
Come si può notare dallo schema
A (vedi figura qui di finaco), il fluido
refrigerante, che circola normalmen-
te allo stato liquido all’interno del
circuito chiuso prima della valvola di
laminazione (3), si raffredda a causa
del restringimento della sezione di
passaggio successiva: a questo punto
B) Climatizzatore elettrico in fase di raffrescamento
la temperatura del fluido è inferiore a energia elettrica
ambiente da raffrescare ambiente esterno caldo
quella dell’ambiente esterno (anche se
freddo). Il fluido evapora nello scam-
biatore /evaporatore dell’unità esterna
(4) assorbendo calore dall’ambiente
stesso. Diventato gas, esso passa at-
traverso il compressore (1) e si riscal-
da ulteriormente ad una temperatura
T1 superiore a quella dell’ambiente da
riscaldare.
Al termine del suo giro il fluido così ri- 1) Compressore 2) Condensatore 3) Valvola di laminazione 4) Evaporatore
scaldato passa attraverso lo scambia-

421
Il coefficiente di efficacia del climatiz- con un COP pari a 3, per ottenere la
zatore viene così calcolato: stessa quantità di calore si dovrà pre-
levare solo il 33% di energia elettrica in
energia termica fornita dall’ambiente quanto il rimanente 67% verrà preso
COP=
direttamente dall’ambiente esterno.
energia elettrica consumata dall’apparecchio
Se ne ricava che con la stessa resa si
potrà risparmiare fino al 67% rispetto
80 m 2
esposizione a ovest
Nelle normali condizioni di funzio- al sistema tradizionale.
namento questo rapporto è sempre
maggiore ad 1.
Si ha quindi un vantaggio economico, ALCUNI ESEMPI
che è tanto maggiore quanto è più
grande il COP.
Questo valore non è costante ma
Nelle abitazioni in costruzione o in
quelle che devono essere completa-
100 m 2
variabile in funzione della temperatura mente ristrutturate potrebbe essere
esposizione a est/ovest
dell’aria esterna: più questa è alta utile prevedere l’installazione di un
maggiore è il COP, più è bassa più climatizzatore con pompa di calore.
basso è il COP. Questo significa dire al proprio installa-
In linea generale, perché il climatiz- tore di eseguire la predisposizione così
zatore abbia una buona resa in fase
di riscaldamento, è necessario che la
da poterlo installare subito od in un
secondo tempo. 120 m 2
temperatura esterna non scenda al di Al fine di fornire comunque un’in- esposizione a nord/est/ovest
sotto dei 6-7°C. Rispettando questa dicazione, anche se di massima, si
condizione le apparecchiature attual- può dire che un impegno di potenza
mente sul mercato hanno un valore di elettrica installata di 3kW può essere
COP mediamente compreso tra 2,5 e sufficiente a soddisfare le esigenze matiche del luogo in cui viene istallato
3,5. Tal valore varia molto rispetto alla di riscaldamento e raffrescamento di un climatizzatore possono far variare
zona climatica dove il climatizzatore un appartamento avente le seguenti il tipo di installazione e la scelta del
lavora: sarà maggiore nell’Italia meri- caratteristiche: prodotto.
dionale e nelle isole, minore nell’Italia 1. sia ubicato in un condominio, ad Inoltre i possessori di un appartamen-
settentrionale. un piano intermedio in una località sul to che usufruiscono di un contratto di
livello del mare; 3kW possono richiedere agli erogatori
2. abbia una superficie totale di non di energia elettrica una fornitura a
È CONVENIENTE? più di 80 m2 in una zona dell’Italia parte dedicata all’alimentazione del
settentrionale esposta ad ovest; solo climatizzatore con pompa di
Se per riscaldare un ambiente – oppure abbia una superficie di calore, venendo così a godere di tutti i
utilizziamo una stufetta elettrica, un 100 m2 e sia ubicato in una zona benefici che ne conseguono.
radiatore a olio o un termoventilatore, dell’Italia centrale esposto a est o
è necessario prelevare dalla rete di ali- ovest;
mentazione l’esatta quantità di energia – oppure abbia una superficie di
utile per il riscaldamento, per esempio 120 m2 e sia ubicato in una zona
2000W. È però possibile ottenere lo dell’Italia meridionale o isole espo-
stesso risultato utilizzando un clima- sto a nord, est, ovest.
tizzatore con pompa di calore. Se
supponiamo che il climatizzatore lavori Da ciò si nota come le condizioni cli-

Confronto tra un impianto di riscaldamento con radiatore elettrico e


un impianto di riscaldamento con climatizzatore elettrico reversibile

radiatore elettrico

climatizzatore elettrico
energia elettrica

422
GUIDE TECNICHE
GUIDA AL DIMENSIONAMENTO DEL RISCALDAMENTO ELETTRICO

COME DIMENSIONARE IL Individuare la temperatura minima Potete evitare l’uso della calcolatrice
RISCALDAMENTO esterna della località per la moltiplicazione utilizzando le se-
Per dimensionare correttamente il guenti istruzioni: segnare sulla colonna
I dati forniti sono relativi ad una co- riscaldamento del locale è molto L i metri cubi del locale (lato x lato x
struzione moderna con le pareti ester- importante determinare il minimo altezza); unendo con una retta il punto
ne in mattoni forati di cm 26 di spes- valore di temperatura che mediamente della colonna E con il punto della
sore con intonaco di 2 cm in malta di raggiunge la località considerata nel colonna L si troverà, sulla colonna H,
cemento sia sulla faccia esterna sia periodo più freddo. il valore finale dei Watt necessari a
su quella interna, spessore totale della riscaldare il vano.
parete cm 30, pareti esterne dotate di Determinare la differenza tra la N.B.: nel caso di vano esposto a Nord
finestre con una superficie approssi- temperatura interna desiderata e la aumentare del 10%.
mativa del 10% della superficie delle temperatura esterna
pareti stesse, finestre chiuse da un Dopo avere stabilito la temperatura
serramento di vetro semplice di mm desiderata nel locale, calcolare la Esempio pratico
Appartamento al secondo piano tra due
4-5 e legno, solai delimitanti orizzon- differenza con la temperatura esterna. piani riscaldati: Caso II
talmente i vani in laterizio forato da cm Esempio:
18 di spessore, ricambio d’aria orario Temperatura interna desiderata = 18° Metri cubi del locale
pari al 50% del volume del vano. Temperatura minima esterna = – 3° lato x lato x altezza
(+18°) – (–3°) = 21°: differenza tra 4 x 3.5 x 2.7 = 37.8 m3
Determinare la posizione dell’unità temperatura interna desiderata e
abitativa nello stabile: temperatura minima esterna.
I) sopra una cantina non riscaldata Aggiungere a questo valore – 0.5°C
sotto un piano riscaldato; per ogni 100 metri d’altitudine della
II) tra due piani riscaldati; località ove sta la casa.
III) sotto un solaio non riscaldato sopra
un piano riscaldato; Procedere al calcolo come segue
IV) piano unico situato sopra una A questo punto si sono individuati i
cantina non riscaldata sotto un solaio dati necessari per effettuare il calcolo.
non riscaldato. Segnare sulla colonna D del normo-
gramma a lato il dato della differenza
tra temperatura interna desiderata e Vano con una parete esterna:
Case A
temperatura minima esterna. Segnare
sulla colonna F o G il tipo di posizione Località: SALÒ (BS)
IIIdell’unità abitativa e del vano.
Temperatura esterna = – 4°
II 100 metri di altitudine = – 0.5°
N.B.: utilizzare la colonna F quando si (– 4°)+(– 0.5°) = – 4.5°
I desidera un utilizzo
IV continuato dell’im- Temperatura interna desiderata +20°
pianto di riscaldamento. La colonna G (utilizzo continuo)
per un utilizzo di 6 ore giornaliere.
Differenza tra temperatura interna e quella
esterna: (+20°) – (– 4.5°) = 24.5°
Tracciando una retta dal punto se-
II III gnato sulla colonna D e il punto sulla
colonna F o G si ottiene sulla colonna
IV E il valore dei Watt peR metro cubo.
A questo punto basta moltiplicare
i W/metro cubo per i metri cubi del
locale ottenendo così la potenza totale
necessaria.
Determinare la posizione del vano
dell’unità abitativa:
A. vano con una parete esterna;
B. vano con due pareti esterne; Differenza tra temperatura Tipo e posizione del
C. vano senza pareti esterne. interna e esterna: 24.5° W/metro cubo:18.2 vano: II A
Metri cubi ambiente:37.8
nomogramma utilizzo continuo utilizzo sei ore

W Totali
688

B
A

Differenza tra W/metro cubo Tipo e posizione W Totali Metri cubi


temperatura interna e del vano ambiente
quella esterna

423
normogramma utilizzo continuo utilizzo 6 ore

Differenza tra temperatura W/metri cubi Tipo e posizione W Totali Metri cubi
interna e quella esterna del vano ambiente

NEGLI AMBIENTI CON SOFFITTI La conseguenza è che in questi am- valido installare un impianto di Nordik
ALTI IL CALORE SALE E SI DISPER- bienti gli impianti che generano calore ovunque si riveli una differenza termica
DE, LA CONSEGUENZA È UN AU- sono sottoposti ad un lavoro continuo tra il pavimento e il soffitto eccedente
MENTO ANCHE NOTEVOLE DELLE e costoso (in quanto il termostato i 3°C.
SPESE DI RISCALDAMENTO rileverà sempre la mancanza dei
gradi di temperatura necessari) e che
Il problema della stratificazione e ciò comporta un notevole spreco di
dispersione del calore. energia e di denaro e la mancanza di
È ampia la tipologia degli ambienti riscaldamento dove veramente serve.
con soffitti “alti”. Alcuni esempi sono LA RIDUZIONE DELLE SPESE DI
i capannoni industriali, le palestre, le RISCALDAMENTO PERMETTE IN
chiese, i teatri, i garages, gli hangars, i MOLTI CASI DI AMMORTIZZARE
campi da tennis coperti, le stalle, i ma- GIÀ NEL PRIMO ANNO IL COSTO
gazzini, le biblioteche, le officine per la DELL’IMPIANTO DEI VENTILATORI
riparazione di autoveicoli, le fabbriche,
i laboratori ecc... Considerare le caratteristiche
In inverno, quando questi ambienti dell’ambiente.
vengono riscaldati, si assiste ad un Per riscaldare questi ambienti di note-
fenomeno fisico alquanto comune: voli dimensioni normalmente vengono Grandi benefici in tempi brevi
l’aria calda, che ha un peso specifico utilizzati aerotermi o generatori d’aria È stato calcolato che il costo di un im-
inferiore a quella fredda, sale veloce- calda che sono generalmente direzio- pianto razionale di ventilatori a soffitto
mente verso il soffitto stratificandosi. nati solo in alcuni punti del locale. Vortice, grazie alle sue prestazioni ae-
La differenza di temperatura che si Si creano così zone di temperature rauliche, si ammortizzi spesso durante
può riscontrare tra pavimento e soffitto diverse anche di molti gradi centigradi. il primo anno di funzionamento.
può raggiungere anche i 13°C. Ne consegue la necessità di una omo- È quindi molto conveniente conside-
In più il calore si disperde verso l’ester- genea distribuzione del calore. rando in quanto poco tempo ci potrà
no uscendo soprattutto dalle vetrate o Questi e altri fattori similari devono essere un effettivo risparmio econo-
dal soffitto male coibentato. essere ben considerati per installare un mico.
Si può dire che più alto è il soffitto, numero adeguato di ventilatori a soffit- In più tale impianto non serve solo in
maggiore è la quantità di calore che to. Il risultato deve essere un impianto inverno per il recupero dell’aria calda
occorre immettere nel locale per ottimale che distribuisce con uniformità ma è utile anche in estate per creare
ottenere una temperatura ottimale ad il calore ad altezza d’uomo. una gradevole e persistente sensazio-
altezza d’uomo. È quindi utile ed economicamente ne di benessere consentendo di lavo-

424
GUIDE TECNICHE
rare in un microclima con aria “viva” e
non stagnante. In estate può essere
anche un valido supporto ad un even-
tuale impianto di condizionamento.

L’ EFFICACIA DEL VENTILATORE


RISPETTO ALL’ ALTEZZA DI INSTAL-
LAZIONE

Nella tabella si può notare che


aumentando la distanza tra pavimen-
to e soffitto si riduce il numero dei
ventilatori richiesti. Questo perché più
in alto vengono installati maggiore è la
loro efficacia.

LA DEPURAZIONE DELL’ARIA E LA VENTILAZIONE FORZATA:


DUE SISTEMI NON IN COMPETIZIONE

Quando ci chiudiamo nella nostra QUANDO SCEGLIERE LA VENTILA-


casa dimentichiamo fuori dalla porta i ZIONE FORZATA
problemi, ci sentiamo al sicuro in uno - Sempre nei bagni ciechi, pubblici o
“spazio protetto”. privati, poiché la ventilazione forza-
Anche se non è così, perché il pericolo ta garantita dall’utilizzo di aspiratori
per la nostra salute è nell’aria che elettrici in questi servizi è prevista dalla
respiriamo. legge 166;
Le soluzioni sono alla portata di tutti e - sempre nelle toilette e nelle sale
richiedono un investimento economico da bagno in generale poiché, per la
modesto, largamente positivo, natu- particolare funzione dell’ambiente, si
ralmente, se considerato nell’ottica del rende necessario un ricambio dell’aria
rapporto costo-benefici. veloce e l’eliminazione dell’umidità ori-
I sistemi di disinquinamento non sono ginata dall’uso di vasche, docce o alla
in competizione tra loro e vanno scelti presenza di panni da asciugare; Qui sopra, il meccanismo di funziona-
alla luce di esigenze diverse. - sempre nelle cucine, nelle quali è mento dei Vortronic, che depurano l’aria
indispensabile eliminare velocemente facendola circolare nei loro filtri.
QUANDO SCEGLIERE LA DEPURA- i fumi, gli odori, l’umidità, (nelle cucine
ZIONE DELL’ARIA sono comunque sconsigliati i depu-
- In tutti quegli ambienti con presenza ratori, giacché la presenza di elevate
di pollini, fumo o polveri, che si vo- quantità di particelle oleose in sospen-
gliono depurare mantenendo invariata sione ne intaserebbero rapidamente i
la temperatura e inalterato il tasso di filtri);
umidità; - in tutti quei locali in cui si desidera
- nei locali domestici, nei locali pubblici eliminare velocemente assieme all’in-
e nei locali di lavoro situati in zone con quinamento interno anche l’umidità;
un intenso traffico veicolare (il cui in- - in tutti i locali, sia domestici che pub-
quinamento può arrivare anche e oltre blici o di lavoro, nei quali tassi elevati di
il terzo piano di un palazzo); inquinamento (fumo di tabacco o altro)
- nei locali abitati da persone che rendono consigliabile per preservare la
soffrono di malattie allergiche causate salute un rapido ricambio dell’aria;
da pollini; - in tutti i locali pubblici, in partico-
- durante la stagione estiva, in abbi- lare bar, ristoranti, pizzerie, ecc., nei
namento ad un impianto di condizio- quali la frequente apertura delle porte Qui sopra, il meccanismo di funziona-
namento dell’aria, per depurare i locali vanificherebbe l’uso dei depuratori e di mento degli aspiratori, che permettono
forzatamente chiusi; conseguenza, un ricambio adeguato il ricambio dell’aria nell’ambiente, sosti-
- in ambienti nei quali è doveroso o dell’aria. tuendola con un’altra più pulita.
opportuno mantenere un’atmosfera
controllata igienicamente: camere che
ospitano bambini, anziani, studi denti-
stici, cliniche, ospedali, ecc.

425

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