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facciate ventilate

Sommario

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Company Profile La facciata ventilata: build tight and ventilate right Coibentazione esterna e fenomeni termoenergetici Tecnologia di ancoraggio in tema di facciate ventilate Tipologie di rivestimenti Rivestimenti in pietra: marmi, graniti e pietre naturali Rivestimento in cotto Gres porcellanato Granito ceramico Frangisole in cotto Rivestimento in Aluminium Composite Panels Reynobond Rivestimento in zinco titanio Rivestimento in fibrocemento Realizzazioni del gruppo Rossi Alcuni clienti e partners di Rossi

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Company Profile
Rossi nasce da unesperienza trentennale del suo fondatore nel settore fissaggio e si specializza nella realizzazione di facciate ventilate, in cui la tecnologia di ancoraggio gioca un ruolo essenziale, pregiudiziale e di primaria importanza. Riunire in un unico soggetto progettazione, produzione e posa in opera non certamente unoperazione alla portata culturale di tutti: una strategia di marketing mix, nella pi ampia e moderna accezione del termine, cio nel senso di una assoluta ottimizzazione delle risorse a disposizione, sia interne che esterne, di mezzi e di uomini, protesa ad accreditarci un riconoscimento di mercato che, pur nelle difficolt giornaliere e settoriali, dia un senso ai nostri sforzi di essere, ancor prima di apparire.

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Centro commerciale - Carpi

Progetto Bicocca Le Torri - Milano

Banca Lombarda - Brescia

Nuovo head quarter Gruppo Pirelli - Milano

La lunghissima esperienza, intesa quale costante confronto con realt operative sempre diverse e quindi come continuo arricchimento, alla base di un fortissimo e riconosciuto know-how tecnico e progettistico: Rossi progetta e produce direttamente sottostrutture, staffaggi e tasselli, studiando sistemi di ancoraggio ad hoc, in funzione delle specifiche esigenze tecniche rilevate direttamente su cantiere nella sua pluriennale esperienza di posa in opera. Lavere realizzato opere di grandissima importanza, di cui tutti noi andiamo fieri, ha giocato, per Rossi, un ruolo decisivo nella formazione di un know-how difficilmente eguagliabile

Nuovo head quarter Gruppo Pirelli - particolare del rivestimento in granito ceramico

La facciata ventilata: build tight and ventilate right


Questa espressione anglosassone, che tradotta significa costruisci ermeticamente e ventila nel modo giusto esprime assai bene i dettami della legge 10/91 in materia di risparmio energetico. Tuttavia, anche nel contesto di tale concetto costruttivo, si devono fare i conti con le inevitabili dispersioni termiche dovute alla naturale migrazione del calore dalle zone calde a quelle pi fredde. La facciata ventilata espressione dello stato dellarte di unedilizia moderna. Considerarla come unica possibilit di riduzione di dette dispersioni non assolutamente azzardato, se solo si pensi alla sua caratterizzazione tecnica. La facciata ventilata, infatti, nella sua pi moderna accezione, comprende sia il paramento esterno (il quale, oltre ad una funzione architettonica, ha anche funzione di sbarramento alle irradiazioni solari), sia la retrostante coibentazione esterna delledificio, demandata essenzialmente ad una funzione di coibenza termica ed acustica. Va sottolineato come, in ossequio ai dettami in materia di risparmio energetico, la facciata ventilata, integrata da una coibentazione termica a cappotto, costituisca la pi sicura ed evidente soluzione tecnologica per la riduzione dei ponti termici, specialmente nel contesto della ristrutturazione e riqualificazione di vecchi edifici, ove maggiormente si riscontrano, ancor pi se disabitati da tempo, importanti formazioni di macchie di umidit saliente e conseguenti muffe. E sufficientemente noto, infatti, come il naturale fluire del calore dallinterno verso lesterno sia foriero di condense e conseguenti formazioni di muffe. Ci causato dalla disomogeneit dellisolamento, determinata dai cosiddetti ponti termici, cio dagli interstizi dovuti alle diverse dilatazioni termiche dei vari materiali costruttivi in contatto fra loro. Una drastica riduzione di questi ponti termici pu ottenersi esclusivamente con unattenta ed integrale cappottatura delledificio, nel contesto di un rivestimento a facciata ventilata, la cui peculiarit tecnica quella di costituire un paramento esterno, distanziato dalla struttura portante, in modo tale da consentire, oltre che una buona coibentazione esterna, la formazione di unintercapedine idonea allo scorrimento di un flusso daria ad effetto camino.
Banca Lombarda - Brescia Banca Lombarda - Brescia

Teatro degli Arcimboldi - Milano

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Coibentazione esterna e fenomeni termoenergetici


La coibentazione termica esterna deve essere irrefutabilmente considerata parte integrante della connotazione tecnica di una facciata ventilata. Questa soluzione di isolamento esterno a cappotto pu certamente ritenersi la pi idonea, infatti, a risolvere il noto problema dei ponti termici, cio di quegli interstizi dovuti alle discontinuit geometriche ed alle differenti dilatazioni termiche dei diversi materiali impiegati nelle costruzioni, che portano inequivocabilmente ad una pi o meno accentuata dispersione del calore. dal grado di idrorepellenza e di impedenza al In passato, questa eventualit veniva compensata, da parte dei Progettisti, con una maggiorazione della potenza termica calcolata, cosa che, alla luce delle vigenti normative in materia, non pi possibile. Alla suddetta dispersione del calore attraverso i ponti termici vanno ascritti gli ineluttabili fenomeni di condensa nelle zone pi fredde, con conseguente formazione di muffe. Da questo quadro si pu facilmente dedurre come la cappottatura del fabbricato debba essere considerata come parte integrante della tecnologia della facciata ventilata, nella quale, in sintesi, lisolamento esterno a cappotto ha la funzione di correggere i ponti termici ed il paramento esterno ha, oltre che una funzione architettonica, la funzione, da un lato, di costituire uno sbarramento allirradiazione solare e, dallaltro, quella di consentire la formazione di unintercapedine studiata per lo scorrimento di una lama daria, ad effetto camino, finalizzata a mantenere asciutto linvolucro delledificio, che risulter quasi ovattato in una sorta di microclima permanente. Non nostro compito valutare se sia migliore un isolamento in fibra di vetro, lana di roccia, polipropilene, polistirene o altri materiali. Convinti per altro che sia utile fornire un quadro tecnico dei fenomeni termoenergetici, quanto meno ad uso e consumo degli addetti ai lavori, ai fini di una oculata e calcolata scelta di materiali e spessori, riteniamo utile rinviarVi ad una attenta lettura di quanto riportato sul nostro sito web www.facciateventilate.it nella engineering zone sub La coibentazione esterna cappotto e fenomeni energetici. dalla massa volumica e capacit di abbattimento del calore irradiato, dal grado di incombustibilit, ecc. dalla inattaccabilit da muffe, insetti, roditori, agenti atmosferici, spore batteriche ecc, dal coefficiente di trasmittanza U(W/mK), che indica la quantit di calore ceduta dallambiente interno attraverso una superficie di 1 m2 a temperature costanti e con differenza temperatura pari ad 1K passaggio del vapore acqueo, espresso in (m); dal coefficiente di conducibilit termica a 20 C ed espresso con I(W/mK), che definisce la quantit di calore che fluisce attraverso 1 mc di materiale con una differenza di 1 C di temperatura tra interno ed esterno; La scelta del tipo di materiale di isolamento presume la conoscenza di nozioni basilari di fisica applicata alle costruzioni edili. In particolare, le caratteristiche distintive di un isolamento termico, come si visto, sono date:

Edificio residenziale via Montesanto - Milano

Dal punto di vista applicativo, ci che maggiormente ci interessa il sistema di posa migliore per eliminare quanto pi possibile i cosiddetti ponti termici che si formano sempre in zone interstiziali, nei punti di congiunzione fra strutture diverse, come in corrispondenza dei giunti tra solette e tamponamenti e tra questi ed i pavimenti o tra tamponamenti e pilastri delledificio. Risultano pertanto importanti: da un lato, luniformit di posa dei pannelli di coibentazione (che devono essere possibilmente battentati); dallaltro, un posizionamento a sbalzo della sottostruttura metallica rispetto alla coibentazione, sia pure a cantatto con la stessa. I disegni in formato dwg che Rossi allega alle sue offerte, quali proposte esecutive, tengono conto anche di questo aspetto, poich siamo fermamente convinti che una buona coibentazione a cappotto sia pregiudiziale al perseguimento della destinazione funzionale, oltre che architettonica, cui si ispira il progetto di una facciata ventilata. Si calcolato che su nuove costruzioni una corretta progettazione ed un corretto isolamento possano ridurre il fabbisogno energetico fino ad 14 rispetto a quello di vecchi edifici mal costruiti, mentre daltro canto si valutato che al calo di un grado della temperatura di riscaldamento necessaria consegua un risparmio del 6% sulle relative spese.
Edificio residenziale via Montesanto - Milano

Caratteristiche tecniche indicative di alcuni materiali di coibentazione


Materiali Peso specifico Y (Kg/m3) 30 35 40 55 80 125 30 40 30 50 33 50 30 50 20 30 25 50

da(Kg/ms/Pa)
150 150 150 0,5 1 0,6 2,2 2,5 6 12

Permeabilit al vapore du(Kg/ms/Pa) UR 50% UR > 50% 150 150 150 12 0,6 - 2,2 2,5 6 12

Conduttivit termica

l (W/m C)

Fibre minerali Feltri resinati Fibre minerali Pannelli semirigidi Fibre minerali Pannelli rigidi Polivinilcloruro espanso in lastre Polivinilcloruro estruso non reticolato Polivinilcloruro estruso reticolato Polistirene espanso senza pelle Polistirene estruso in lastre da blocchi Poliuretano in lastre da blocchi

0,045 0,044 0,042 0,040 0,039 0,038 0,039 0,041 0,050 0,060 0,48 0,058 0,041 0,034 0,041 0,040 0,034 0,032

N.B.: dati tecnici riportati da norma UNI 11018. Rossi s.r.l. declina ogni responsabilit per eventuali inesattezze, anche se dovute ad errori di trascrizione

Tecnologia di ancoraggio in tema di facciate ventilate


I sistemi di ancoraggio, in facciata, possono essere a scomparsa o a vista, puntiformi o su sottostruttura metallica, con staffaggi o con sostegno delle lastre a carico di correnti continui. Sistemi di ancoraggio su sottostruttura metallica, quali utilizzati da Rossi, sono caratterizzati da una doppia orditura formata da montanti verticali, saldamente e meccanicamente ancorati alle strutture portanti delledificio, e correnti orizzontali posti a sostegno e ritenuta delle lastre. Il dimensionamento del sistema avviene in conformit della normativa in materia e pertanto tiene conto, per la determinazione del carico verticale, del peso proprio della lastre rapportato a distanza (momento) e, per quanto concerne le spinte orizzontali (compressione e depressione del vento), delle variabili rapportate alla zona, allaltezza, alla forma e allesposizione delledificio. Lentit di queste spinte rende assolutamente necessaria una verifica statica che tenga conto dei diagrammi di sollecitazione risultanti da unanalisi computerizzata dei carichi verticali, delle spinte del vento, del carico termico, con preciso calcolo delle frecce, delle deformate, dei momenti flettenti, torcenti ecc. Fasi preliminari al montaggio Allo scopo di ottenere una buona complanarit della facciata e di evitare errori che ne comporterebbero lo smontaggio, la posa in opera deve assolutamente essere preceduta da un tracciamento dei punti di riferimento. Prima di posare il rivestimento, necessario che tutti i contorni dei serramenti risultino impermeabilizzati, poich, in caso contrario, eventuali infiltrazioni di acqua piovana finirebbero fatalmente per rivolare attraverso gli inevitabili interstizi tra muratura e serramenti stessi. Giunti fra le lastre e sigillatura Va ricordato che un cattivo sigillante pu produrre quegli imbrattamenti e macchie che purtroppo, a volte, si vedono in facciate non sigillate con la dovuta accuratezza. Per quanto concerne i giunti fra le lastre, vanno considerati due aspetti fondamentali: luno di carattere architettonico, laltro di carattere tecnico.
Edificio Pie Discepole del Divin Maestro - Cinisello Balsamo - Mi

Riguardo al primo, sono certamente preferibili importanti fughe orizzontali fra le lastre, ben visibili a distanza, ma opportuno che, ad altezza uomo e sotto una certa angolatura, non risultino visibili gli staffaggi, effetto certamente ottenibile con speciali accorgimenti, quali scalinatura delle lastre o interposizione di bandelle decorative o scuretti. Laspetto tecnico consiste nel fatto che, pur non essendovi normativa in materia, quanto meno nelle nuove costruzioni, si debbano presumere spinte derivanti da assestamenti del fabbricato, movimenti tellurici in eventuali zone sismiche ecc. Tutte queste spinte devono essere assorbite, in modo tale da non creare pericolose colonne di carico, che renderebbero vacui tutti i dimensionamenti. Il nostro consiglio di prevedere fughe orizzontali fra le lastre non inferiori a 6 mm. e comunque superiori allo spessore delle staffe o dei profili portanti, che non devono assolutamente appoggiarsi sulle lastre inferiori; in verticale, che siano previsti giunti non inferiori a 3 mm. Per quanto concerne la sigillatura dei giunti, possiamo solo dire che, trattandosi di scelta architettonica, essenziale che vengano usati prodotti elastici a reticolazione neutra, resistenti a grandi escursioni termiche.

Tolleranze indicative di lavorazione (UNI 11018 7.4) Per quanto attiene alla qualit della posa in opera, i contratti di appalto o subappalto hanno sempre fatto riferimento ad un concetto di esecuzione a regola darte, ancorch non se ne sia mai stato definito il significato. La genericit di tale concetto, invocato spesso a giustificazione di contestazioni del tutto strumentali, stata oggetto di molte diatribe sul piano strettamente giuridico. Finalmente, ora, la UNI 11018, al punto 7.4 (che riportiamo integralmente), intervenuta a definire, sia pure indicativamente, le tolleranze di esecuzione, ai fini di valutazione dellopera finita. Scostamento dalla verticalit (UNI 11018 7.4.1) E normale uno scostamento totale dalla verticalit (fuori piombo) pari al maggiore dei due seguenti valori: a) 5 mm per ogni interpiano successivo b) 1/1000 per ogni interpiano successivo. Lindicazione equivale a richiedere uno scostamento massimo dalla verticalit pari a 5 mm per interpiani alti fino a 5 m e ad un scostamento massimo pari ad un millesimo dellinterpiano stesso per altezze superiori a 5 m.

Scostamento dallorizzontalit (UNI 11018 7.4.2) E normale uno scostamento totale dallorizzontalit per le fughe delle lastre di rivestimento (fuori livello) pari al maggiore dei due seguenti valori: a) 5 mm per pareti larghe fino a 10 m b) 1/2000 (un duemillesimo) della larghezza del prospetto. Lindicazione equivale a richiedere uno scostamento massimo dallorizzontalit pari a 5 mm per prospetti larghi fino a 10 m e scostamenti pari a un duemillesimo della larghezza della facciata per larghezze della stessa maggiori di 10 m. Scostamenti parziali (UNI 11018 7.4.3) Per ogni misurazione effettuata su campiture parziali della facciata, quali ad es. le aree di rivestimento tra le finestre del prospetto, la dimensione misurata non deve differire da quella nominale corrispondente per uno scostamento maggiore di 1/500 della stessa. Tale scostamento deve essere recuperato nella porzione successiva della facciata, in modo che, per pi campiture consecutive, lo scostamento totale si intende tendente a zero. Lippage (UNI 11018 7.4.4) E ammissibile uno scostamento della planarit per lastre adiacenti (lippage) pari a non pi di 12 della larghezza (A) del giunto nominale di separazione tra le due lastre interessate dalla misurazione.

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Tipologie di rivestimenti
Vengono di seguito presentati i materiali che Gruppo Rossi impiega per la maggior parte delle sue realizzazioni. La progettazione delle facciate pu prevedere, a discrezione del professionista, laccostamento di materiali differenti. I tecnici saranno di supporto per la scelta del sistema di ancoraggio adeguato ad ogni soluzione. resistenza alla compressione resistenza alla flessione ed allurto La scelta delluna o dellaltra basata innanzi tutto sulleffetto cromatico e sulla caratteristica superficiale (levigatura, bocciardatura, lucidatura ecc.), ma non pu prescindere da valutazioni anche di carattere squisitamente tecnico, quali:

Rivestimenti in pietra: marmi, graniti e pietre naturali


Dal punto di vista architettonico, non v dubbio che le facciate in pietra siano le pi prestigiose. La disomogeneit delle venature ed anche cromatica che normalmente si riscontra nei vari blocchi conferisce a queste facciate un fascino particolare, mentre le possibilit di accostamenti sono infinite. N si pu trascurare il fascino del tempo: marmi e graniti, da un punto di vista architettonico, costituiscono certamente un rispetto della tradizione e, spesso, delle risorse locali, ma non si pu negare come il loro continuo utilizzo sia legato al gusto ed al fascino del naturale, la cui bellezza, nel caso, indiscutibile. Dal punto di vista tecnico, riteniamo utile una descrizione delle varie pietre, che ai fini di una classificazione di tipo geologico si dividono in: 1. rocce di origine eruttiva, divise a loro volta in intrusive (quali graniti, dioriti ecc.) ed effusive (quali trachiti, basalti ecc.) 2. rocce di carattere sedimentario, quali arenarie, calcaree, brecce, travertini, alabastri ecc. 3. rocce di carattere metamorfico, quindi connotate da profonde trasformazioni nel tempo, quali marmi, ardesie, serpentini, lavagne ecc.

coefficiente di dilatazione termica lineare grado di conducibilit termica porosit e coefficiente di imbibizione lavorabilit e resistenza nel tempo. Per quanto concerne il peso specifico, vi una certa equivalenza allinterno di ogni classe.

Formati Il formato di questi rivestimenti non vincolato a standard produttivi e si pu definire in fase di progettazione.

Centro commerciale - Carpi

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Rivestimento in cotto
Se le facciate in pietra esprimono il colore della natura, quelle in cotto esprimono decisamente il calore della terra. Affacciatosi abbastanza recentemente nel settore dei rivestimenti ventilati, il cotto si dimostrato un materiale certamente idoneo dal punto di vista della resistenza, oltre che dal punto di vista estetico. Derivato dellargilla, il cotto ritrova il suo DNA ai tempi dellantica Etruria ed il suo splendore nellepoca rinascimentale. Se il classico mattone pu arrogarsi a ragione il titolo di portatore del passato e della tradizione, il cotto, dal punto di vista architettonico, ne rappresenta la degna evoluzione, levoluzione funzionale da muro portante a vero e proprio scudo esterno. Si detto, riteniamo giustamente, che larchitettura del cotto opera in direzione della enfatizzazione delle superfici, sostituendo la tradizione (ed aggiungeremmo la cultura) del muro con lidea dello schermo, dello scudo protettivo, contrastando lappiattimento espressivo con lesaltazione della geometria. In questo senso, la peculiare modellabilit dellargilla, nel contesto di una tecnologia industriale avanzata, ben si presta allesaltazione delle forme e dei volumi architettonici. Cos come per le pietre naturali, anche per il cotto lo spessore in facciata importante, ma esistono anche soluzioni rinforzate a spessore ridotto. Per limpiego in facciata, lattuale tecnologia di produzione garantisce manufatti di assoluto interesse in senso qualitativo e prestazionale, nonch formati e forme di ottimo livello architettonico. Ottimo laccostamento con altri materiali, quali le pietre naturali.
Sistema Rossi in acciaio Esempio di sottostruttura Rossi in alluminio

Formati 25 x 50 cm 25 x 60 cm 30 x 60 cm
Vista dassieme sistema Rossi montanti e traversi

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ll gres porcellanato
Trattasi di un impasto ceramico (non smaltato e costituito da materie argillose, sabbie quarzifere e materie feldspatiche, che gli conferiscono una notevole compattezza), prodotto ad altissima temperatura (1100-1300 C). Il suo valore dipende dal fatto che si tratti di gres porcellanato a tutta massa o di prodotto smaltato (prodotto povero). Sotto laspetto architettonico, la tecnologia produttiva ha raggiunto livelli qualitativi decisamente interessanti, sia in senso cromatico, che quale imitazione tipologica di materiali pi pregiati, quali marmi e graniti. La sua compattezza, quando si tratti di gres porcellanato a tutta massa, gli conferisce un coefficiente di imbibizione tra lo 0.1% e lo 0.5% (che classifica in B1 questo materiale secondo EN 87), rendendolo pi durevole e pi antigelivo. Per quanto ne concerne la durezza e la resistenza alla flessione, il loro valore soddisfa la stessa norma UNI EN 87 che ne stabilisce un valore superiore a 27 N/mm2. Il peso risulta pari a circa 24 Kg/m2 per ogni cm di spessore.

Il granito ceramico
Le facciate in granito ceramico, per quanto ci stato dato di valutare, costituiscono una splendida alternativa alle facciate in pietra naturale, cui la produzione si ispira. Per chi la richieda, trattandosi di prodotto industriale, il prodotto garantisce una assoluta uniformit cromatica. Inoltre, proprio perch trattasi di prodotto industriale, ne possibile una produzione anche in grandi formati. Come il gres porcellanato caratterizzato da spessori ridotti, ma pu essere fornito anche di spessore 24 e 33 mm. Al di sotto di un certo spessore, pertanto, appartiene anchesso alla categoria dei rivestimenti leggeri (pur avendo un notevole peso specifico), per la cui posa devono essere utilizzati sistemi appositamente studiati. Caratteristiche tecniche resistenza alla flessione: 57,3 N/mm2 coefficiente di imbibizione: 0,04% coefficiente di dilatazione termica lineare:

a= 6,7 x 10

-6

C-1

inalterabilit nel tempo delle superfici lucide e maggiore resistenza agli agenti chimici ed atmosferici, agli sbalzi termici ed alla gelivit. Entrambi i rivestimenti possono essere applicati a vista o a scomparsa, come illustrato nei disegni.

Fissaggio a scomparsa sistema Rossi

Formati 30 x 60 cm 60 x 60 cm
Fissaggio a vista sistema Rossi

60 x 120 cm

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Frangisole in cotto
Le pareti frangisole vedono il loro utilizzo laddove non si vogliano creare elementi netti di chiusura tra lambiente interno e quello esterno. Pi che di pareti possiamo parlare di diaframmi che spesso vanno a sovrapporsi ad elementi trasparenti o vuoti come vetrate e aperture. Questi schermi permettono di creare interessanti texture architettoniche dove la luce gioca un ruolo fondamentale valorizzando, inoltre, la matericit e la calda colorazione del cotto. Gli elementi in cotto danno anche la possibilt di disegnare pareti curve e di essere posizionati secondo direzioni orizzontali o verticali. Le potenzialit costruttive ed espressive di queste lamelle permettono una notevole libert progettuale.

Formati moduli di 5 x 50 cm e multipli fino a luci di 250 cm. moduli di 10 x 50 cm e multipli fino a luci di 250 cm moduli di 15 x 50 cm e multipli fino a luci di 250 cm moduli di 5 x 60 cm e multipli fino a luci di 240 cm moduli di 10 x 60 cm e multipli fino a luci di 240 cm moduli di 15 x 60 cm e multipli fino a luci di 240 cm
Centro commerciale - Carpi

Altri formati e tipologie su progetto

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Rivestimento in Aluminium Composite Panels Reynobond


La presenza sul mercato italiano di rivestimenti in alluminio risale ormai agli anni 80 e pertanto la relativa tecnologia pu dirsi del tutto consolidata. Il prodotto da noi preso in considerazione il pannello Reynobond, un pannello multistrato composto da due lamiere in lega di alluminio 3005 H 46 di spessore 0,5 mm preverniciate ed incollate a caldo su un anima in polietilene. Laderenza tra i componenti viene ottenuta tramite una doppia azione, chimica e meccanica, che conferisce a questi pannelli un grado di resistenza alla delaminazione assolutamente straordinario (valore minimo di legame = 70 N/cm). Reynobond, oltre che marchio registrato, un prodotto esclusivo della Alcoa Architectural Produts Merxheim. Caratteristiche tecniche una assoluta resistenza alla corrosione eccezionale resistenza agli urti ed alla compressione elevata resistenza a flessione ridotta dilatazione lineare peso ridotto rispetto a altri materiali compositi, pur essendo caratterizzato da una notevole rigidit assoluta modellabilit resistenza al fuoco: classe 1 Il pannello Reynobond attutisce le vibrazioni con

Esempio di sottostruttura Rossi cassette in alluminio

Alle diverse temperature, testato in un ciclo di -50C +80C, il pannello Reynobond non ha manifestato alcun cambiamento delle caratteristiche (test di invecchiamento). La dilatazione lineare definita pari a 1,4 mm per metro in un campo di variazione della temperatura pari a 60C di escursione (es.: da - 20 a + 40C). Per quanto attiene alla classificazione di resistenza al fuoco, il pannello Reynobond classe 1. Le caratteristiche tecniche riportate sono suffragate da certificazioni rilasciate dai pi importanti Istituti americani ed europei. La verniciatura, a doppio strato, garantisce una grande stabilit negli anni, per quanto attiene a colore, brillantezza, resistenza agli ambienti salini, corrosione, abrasione e sfarinamento. La componibilit cromatica abbraccia tutta la scala di colori RAL e oltre.

risulta classificato in

unefficacia superiore 9 volte rispetto a quella del solo alluminio, proponendo valori medi di vibrazione in dB pari a 0,0066 per frequenze di 30 Hz, 0,0072 per frequenze di 200 Hz e 0,0138 per frequenze di 500 Hz. Valori di assorbimento medio del suono (STC) da 25 a 28 dB a seconda dello spessore, fanno s che il pannello Reynobond, nel contesto di una facciata ventilata con previa cappottatura delledificio, apporti un valore aggiunto in termini di isolamento termoacustico. Il pannello Reynobond agisce anche come schermo protettivo dalle onde elettromagnetiche, con unattenuazione superiore a 80 dB per una gamma di frequenza tra 1 MHz e 1 GHz. Per quanto concerne le caratteristiche elettrotecniche, per un pannello di spessore 4 mm, si hanno: resistenza: p = 1,3 x 1017 V cm rigidit dielettrica: Ed = 20 kV/mm tensione di contorno: U = 3 kV

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Sistema di ancoraggio Il sistema di ancoraggio dei pannelli Reynobond stato studiato dal Produttore e pu definirsi di consolidata affidabilit. Una particolare prerogativa del sistema costituita dalla smontabilit dei singoli pannelli senza interferenza sul il resto della facciata.

Formati Per questo rivestimento sono da definirsi in sede di progetto considerando la dimensione massima della lastra 100 x 300 cm.

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Rivestimento in zinco titanio


Il sistema prevede lutilizzo di doghe in zinco titanio. I componenti della lega sono: zinco 99,99%, rame 0,08% e titanio 0,06%. Lunione di questi tre metalli ha consentito alla produzione di realizzare lamiere molto lunghe. Ci ha favorito una maggiore versatilit nellimpiego di questo rivestimento per la realizzazione delle facciate. Lutilizzo dello zinco in edilizia si attesta da oltre 150 anni per le coperture degli edifici, in particolare nellEuropa del Nord. Le prestazioni, come la modellabilit e ladattabilit a linee curve, la resistenza alle deformazioni nel tempo e la durevolezza ne fanno un materiale molto affidabile. Se esposto agli agenti atmosferici lo zinco titanio forma una patina naturale che ne preserva le caratteristiche tecniche nel corso degli anni, in sostanza si autoprotegge. La sua durata, stimata fino a 100 anni e pi, ne consente lutilizzo in ogni tipo di ambiente e sito. La lega conforme alle norme Europee EN 1179 e EN 988. Posa delle doghe Nel caso delle facciate ventilate i profili possono essere posati in orizzontale o in verticale, in base alle scelte progettuali del professionista. Il sistema viene messo in opera con sottostruttura in acciaio zincato.

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Caratteristiche tecniche indicative dello zinco titanio


Densit Conduttivit termica Punto di fusione Temperatura di ricristallizazione Dilatazione termica longitudinale Peso approssimativo 7,18 g/cm3 109 W/(m x k) 418 C 300 C 0,022 mm/m x C (nella direzione della laminazione) 5 Kg/m2

Formati I profili sono disponibili in tre moduli base, con interasse di 20 / 25 / 30 cm. La lunghezza delle doghe varia da un minimo di 20 ad un massimo di 600 cm. La larghezza della fuga tra i due profili oscilla da 0,5 a 2 cm.

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Rivestimento in fibrocemento
Le lastre in fibrocemento della Rossi trovano largo impiego in particolare nelledilizia convenzionata e nella riqualificazione di edifici IACP . Si tratta di lastre piane silicocalcaree rinforzate con fibre mineralizzate di cellulosa e totalmente esenti da amianto. Questa tipologia di rivestimento viene proposta con un sistema di fissaggio alla parete esistente in acciaio zincato o in alluminio. Lancoraggio alla sottostruttura pu essere risolto con aggancio a vista o tramite incollaggio, come illustrato nei disegni. La gamma dei colori comprende: grigio, verde, giallo e bianco. Altri colori si ottengono mediante verniciatura. Le lastre sono prodotte in conformit alla norma UNI EN 12467/2002

Caratteristiche tecniche indicative del fibrocemento


Peso specifico allo stato secco Assorbimento acqua max Umidit allo stato naturale Dilatazione in condizioni estreme di temperatura e umidit -5C+100 % C; 20+90% Conducibilit termica Coefficiente dilatazione termica Reazione al fuoco Resistenza al gelo Resistenza olii, acidi, basi, sali Impermeabilit allacqua Resistenza allusura Resistenza rottura a flessione perpendicolare alle fibre Resistenza rottura a flessione parallela alle fibre Resistenza a compressione Resilienza Modulo di elasticit > 1,6 kg/dm3 30% 10-15% 1.5 mm 0,35 kcal/mhC 0,0001 C-1 classe 0 ottima buona assoluta buona 250 kg/cm2 180 kg/cm2 400 kg/cm2 2 kg/cm/cm2 120.000 kg/cm2
Sistema Rossi a scomparsa con tecnica adesiva

Formati max

120 x 250 cm

120 x 300 cm

Gli spessori vanno da 8 a 30 mm. Per minimizzare gli sfridi consigliabile progettare i formati entro il foglio base.
Sistema Rossi a vista con viti o chiodi

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Realizzazioni del Gruppo Rossi


Lavori pubblici
La consolidata tecnologia di ancoraggio e la disponibilit di squadre di posatori dipendenti ci ha contraddistinti nella realizzazione di importanti opere pubbliche, quali, in parte, sotto riportate. Stazione FS Centrale di Bologna Superficie totale: 2.200 mq Rivestimento: cotto imprunetino realizzazione chiavi in mano. Nuovo Palazzo di Giustizia di Brescia Superficie totale: 19.300 mq Rivestimento: marmo botticino + paramano ventilato Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio e posa in opera. Nuovo Palazzo di Giustizia di Palermo Superficie totale: 12.000 mq Rivestimento: granito Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio. Nuovo Municipio di Montichiari Superficie totale: 2.250 mq Rivestimento: ricomposto cementizio Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio, posa in opera. Nuova stazione A.T.B. di Bergamo Superficie totale: 2.500 mq Rivestimento: marmo botticino + paramano ventilato Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio, posa in opera. Nuovo Presidio dellarma dei C.C. di Rieti Superficie totale: 3.300 mq Rivestimento: marmo botticino + paramano ventilato Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio, posa in opera. Nuova mensa e biblioteca facolt di Ingegneria Universit di Trento Superficie totale: 2.000 mq Rivestimento: marmo Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio. Nuova sede Gruppo Banca Lombarda in Brescia Superficie totale: 8.500 mq Rivestimento: pietra dIstria Fornitura sistemi di ancoraggio e posa in opera. Nuovo Head Quarter Gruppo Pirelli S.p.A. in Milano Superficie totale: 8.000 mq Rivestimento: Mirage granito cramico Posa in opera. Nuovo Head Quarter Pompea Calze S.p.A. in Medole Mn Superficie totale: 400 mq Rivestimento: marmo Trani bocciardato Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio, posa in opera. Nuovo Centro Logistico Pittarello S.p.A. Superficie totale: 600 mq Rivestimento: pietra di Vicenza Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio, posa in opera. Etisalat Administration &. Telecomunication Building in Abu Dhabi Dubai U.A.E. Superficie totale: 14.000 mq Rivestimento: granito Engineering Central Bank Mosca - Russia Superficie totale: 600 mq Rivestimento: pietra di Vicenza Fornitura sistemi di ancoraggio

Head Quarter
In collaborazione con prestigiosi Studi di Architettura, abbiamo realizzato facciate ventilate su edifici destinati a Direzione Generale di importanti societ.

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Edifici residenziali/ commerciali/ industriali


Innumerevoli sono le facciate ventilate realizzate da Rossi su edifici destinati a servizi o a civile abitazione. Ne citiamo alcuni.

CTE Edison Torviscosa - Udine Superficie totale: 9.120 ml Schermatura con grigliati in cotto Carpenteria base in HEA Realizzazione chiavi in mano. Nuovo Centro Commerciale CIBA in Milano Superficie totale: 4.500 mq Rivestimento: marmo + cotto Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio e posa in opera. Nuovo Centro Commerciale di Carpi Superficie totale: 3.500 mq facciate ventilate in cotto; 1.600 mq frangisole in cotto Realizzazione chiavi in mano. Hotel Savoy Palace in Gardone Riviera Bs Superficie totale: 2.000 mq Rivestimento: marmi vari Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio e posa in opera. Residence Parco Farnese in Parma Superficie totale: 900 mq Rivestimento: pietra del Cardoso Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio, posa in opera. Residence S. Gioachimo in Milano Porta Nuova Superficie totale: 2.100 mq Rivestimento: marmo santafiora Fornitura sistemi di ancoraggio, posa in opera. Residence Via Palazzolo ang. Via Calvi - Bergamo Superficie totale: 2.200 mq Rivestimento: granito verde Fontaine bianco Kristal Engineering fornitura sistemi di ancoraggio, posa in opera. Residence Ferraris in Saronno Va Superficie totale: 2.200 mq Rivestimento: peperino rosa Engineering, fornitura sistemi di ancoraggio, posa in opera.

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Alcuni clienti e partners di Rossi

Foto di copertina: nuovo Head quarter Gruppo Pirelli - Milano

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GRUPPO ROSSI Sede legale: Tel.: Fax amministrazione: Fax gare/preventivi: E-mail: Sito web: Progetto grafico: Via Baioni 5/a - 24124 Bergamo (+39) 035/575260 (+39) 035/571493 (+39) 178/2278435 info@facciateventilate.it www.facciateventilate.it www.rossicomunicazione.com

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