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La Cooperativa del Fucino

Idee e progetti per la ripresa economica dell'Altopiano


di Fabrizio Ursitti

Introduzione E forse la volont di realizzare un sogno, forse la voglia di fare qualcosa di concreto per la propria terra che mi ha portato a scrivere questo righe. Ho sentito tante persone nel corso degli anni invocare la partecipazione dei giovani a qualsivoglia progetto e allora ho pensato perch non provarci, perch non mettere in discussione me stesso e quello che ho imparato fino ad adesso. Seneca sosteneva che le idee migliori sono propriet di tutti quasi a voler incitare luomo a pensare e a proporre soluzioni che possano risolvere o quanto meno cambiare in meglio lo status quo. Io ho pensato a come sia importante lunione quando si in difficolt e da questo semplice pensiero nata in me la convinzione che la nostra terra, la Marsica, abbia bisogno di unit, di coesione, di avere un obiettivo comune. Essendo un territorio a forte vocazione agricola, sia in termini economici che storici, ho sempre sostenuto che lassenza di un soggetto aziendale univoco, sotto forma di contenitore di tutte le piccole realt di coltivatori diretti, rappresentasse unanomalia alla quale porre rimedio. Da qui nasce la mia idea di Cooperativa del Fucino. Un soggetto che da un lato si presenta come il punto di incontro delle aspirazioni nonch delle problematiche di tutte quelle persone che operano ogni giorno sul campo e dallaltro, soggetto capace di intercettare le esigenze dei consumatori sempre pi orientati al consumo critico dei prodotti. In una realt frammentata come quella del Fucino dove la flebile voce dei tanti piccoli agricoltori rimane tale, dove leco dei problemi degli stessi svanisce prima di arrivare allorecchio dei centri decisionali, una figura di rilievo composta dallunione di tutti gli interessati consentirebbe la nascita di un interlocutore di spessore. Non solo, gli aspetti positivi riguarderebbero anche lelevato risparmio sui costi. Un

esempio potrebbe essere quello riguardante lacquisto non pi singolo ma collettivo dei macchinari (che rappresentano il costo maggiore), con la possibilit dei soci di poter a turno utilizzare il macchinario il quale non graverebbe pi sul bilancio del singolo ma su quello della Cooperativa. Altro aspetto cruciale riguarderebbe la creazione di un ufficio ad hoc per laggiudicazione di fondi strutturali di origine europea fondamentali per il reperimento di fonti economiche in un settore a basso ritorno di investimento. Tanti altri temi potrebbero essere affrontati, come la creazione di un marchio dei prodotti della Cooperativa, ma non questa la sede. Questa vuole solo essere una proposta alla quale potrebbe, a mio parere dovrebbe, seguire una discussione con chi per il ruolo che ricopre deve avere a cuore il destino del nostro territorio. A tal fine invito il nuovo sindaco di Avezzano ad attivare un tavolo di concertazione per prendere in seria considerazione questa sfida, la (ri)nascita della Cooperativa del Fucino. Passi preliminari Questa prima trattazione affronta in maniera preliminare l'argomento, che va approfondito alla presenza e con il contributo di tutti gli stakeholders e di tutti i soggetti interessati alla trattazione per la messa a punto di un piano operativo. In particolare, sono due i cantieri da aprire nell'immediato: il primo attiene un modello di governance che bilanci le esigenze degli attori in gioco; il secondo, la messa appunto di una road map delle tappe istituzionali e burocratiche che portino verso il riconoscimento del marchio (in questo senso, fa scuola il percorso del marchio Igp per la carota dell'Altopiano del Fucino). Rimando a successivi incontri la definizione puntuale delle signole fattispecie per entrambi i cantieri. Gi da questa prima fase appare chiara la necessit di coinvolgere, oltre a tutti gli imprenditori agricoli dell'Altopiano, un comitato scientifico permanente e uno strutturato apparato di comunicazione interna ed esterna (che si occupi di attivit di informazione, sensibilizzazione e marketing); entrambi risultano indispensabili e propedeutici nel percorso che porti alla formazione della Cooperativa e del riconoscimento del marchio. Nella fase embrionale della realizzazione del progetto occorrer svolgere delle indagini sulla volont di partecipazione da parte delle aziende agricole esistenti da un lato e delle istituzioni dallaltro. Al fine di rispettare i principi cooperativi, in primis il coinvolgimento di tutti gli stakeholder, dovranno essere pianificati degli incontri volti ad illustrare lopportunit di entrare a far parte della Cooperativa del Fucino. Indispensabile poi il coinvolgimento di soggetti istituzionali quali i comuni marsicani (su tutti il Comune di Avezzano), la Provincia dell'Aquila e la Regione Abruzzo. A questi Enti e alle associazioni di categoria quali Coldiretti e Confagricoltura chiedo un feedback in merito alla fattibilit di un percorso che in questo documento ho solo accennato e dei cui dettagli sarebbe utile discutere tutti insieme.

Foto: www.celanoaq.it

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