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ELEZIONI AMMINISTRATIVE

SALICE SALENTINO 12 GIUGNO 2022

PROGRAMMA POLITICO-AMMINISTRATIVO
DELLA LISTA “PROGRESSO E FUTURO ”

con candidato alla carica di Sindaco Enzo Marinaci

PROGRESSO E FUTURO. IL FUTURO È OGGI


La lista elettorale Progresso e Futuro ha stilato il suo piano programmatico
osservando le criticità del paese e rilevando i bisogni fondamentali della
popolazione. Lo ha fatto con la guida del suo candidato sindaco, Enzo
Marinaci, profondo conoscitore della realtà sociale del paese e delle sue
potenzialità inespresse.
Se avessimo la possibilità di vedere il paese con uno sguardo a volo
d’uccello, noteremmo che alcuni servizi comunali basilari della gestione
quotidiana del paese dovrebbero essere migliorati, altri ancora potenziati,
altri ancora completamente rifondati.
Ma la carenza principale che si riscontra nel paese è la mancanza, ormai
da molti anni, di una idea di paese; manca una visione generale di come la
comunità debba essere guidata e migliorata sotto il profilo economico,
culturale e sociale.
Riflettendo sulle principali azioni da intraprendere per proporre un
programma elettorale preciso e incisivo, noi candidati della lista Progresso e
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Futuro abbiamo constatato che non vi è nessuna azione in essere che miri al
progresso e che, nell’orizzonte delle idee e dell’agire quotidiano, è
completamente scomparsa ogni visione di futuro.
Abbiamo avvertito, latente ma costante, una intensa inquietudine popolare,
un distacco verso l’azione politica che lascia presagire a un ulteriore
allontanamento dell’interesse del cittadino nei confronti della gestione
della cosa pubblica.
Il cittadino si è manifestato ai nostri occhi come un elettore inascoltato,
indifeso e privato di ogni suo ruolo di essere cittadino, privato di ogni suo
diritto di cittadinanza: servizi sociali inesistenti; approssimativa gestione
del patrimonio pubblico; diritto allo studio compromesso; tempi incerti
della macchina amministrativa; assenza del conforto del calore dell’idea di
appartenere ad una comunità.
Tutte queste criticità sono state messe in luce, più e più volte, dai
consiglieri uscenti di opposizione: Enzo Marinaci, Silvia Grasso e
Alessandro Ruggeri.
Gli stessi, in questi cinque anni di mandato elettorale, hanno documentato
puntualmente tutto ciò che è accaduto e hanno rivolto la loro azione verso i
livelli istituzionali più alti, facendo appello al Prefetto e al Presidente della
Repubblica.
L’inquietudine popolare può diventare malcontento popolare o, peggio
ancora, può diventare indifferenza. La lista Progresso e futuro si sente in
dovere di evitare la deriva dell’indifferenza, andando a colmare quelle
lacune che si sono formate in questi ultimi anni, proponendo una idea di
paese, un modello di progresso da realizzare oggi per costruire il futuro
così come noi, oggi, ce lo determiniamo e vogliamo determinarcelo nel
migliore dei modi possibili, anche per il benessere delle generazioni
future.
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La nostra Lista propone una visione di paese con al centro la concretezza
della comunità che stringe i ranghi e fa sistema.
Concepiamo la comunità come una comunità solidale, che promuove il
principio di sussidiarietà orizzontale sociale e che riparte dalla sua
maggiore e principale ricchezza: il territorio, che è uno scrigno che
custodisce preziosamente lo storico capitale umano e lo storico capitale
materiale che rendono “ricca” e unita una comunità.
Questa compagine elettorale vuole operare chiedendo una partecipazione
reale della società civile, che deve essere sempre valorizzata
dall’amministratore e considerata come misura di ogni singola iniziativa.
Comunità, solidarietà e territorio: questi tre “valori”, adottati come principi
guida del nostro pensare politico, ci aiutano a proporre un piano
programmatico sì “visionario”, cioè dotato di una precisa visione a lungo
termine, ma capace di essere operativo nell’immediato e di dare risposte
concrete sia ai diritti che vanno goduti oggi, sia alle speranze nutrite per
il domani.
Ma la nostra Lista è risoluta a chiamare il cittadino anche ai suoi doveri
di cittadinanza di fronte alla società a cui appartiene e di fronte alle
generazioni future e lo invita a lavorare per il proprio bene e per quello
della collettività.
Il nostro programma prevede la realizzazione di progetti a breve, a medio e
a lungo termine e, in quanto “visionario”, è un programma che trascende le
generazioni, poiché si pone come obiettivo la creazione di quelle
condizioni ideali per creare benefici che durino nel tempo.
Le risorse messe in campo dal punto di vista finanziario, in ogni livello
istituzionale, sono innumerevoli e interessano l’amministrazione pubblica
in tutti i suoi aspetti. Per questo motivo è utile istituire una cabina di regia
che lavori esclusivamente sull’intercettazione dei finanziamenti e che sia
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punto di riferimento per la realizzazione di tutto il piano di lavoro
proposto da questa lista.
Il nostro programma fonda i suoi presupposti sulla eco-sostenibilità e
sull’idea di economia circolare, base concreta di una comunità verde, e
perciò si pone l’obiettivo di creare reddito in loco, producendo,
trasformando e commercializzando prodotti locali.
Ciò è realizzabile grazie all’apporto di tutta la comunità, apporto che in
termini tecnici si traduce nella creazione di una cooperativa di comunità.
Nella nostra visione è inclusa anche la possibilità di produrre energia in
modo autonomo e autosufficiente. Non è un obiettivo irrealizzabile! Basta
unire le forze e riprendere quell’idea oramai abbandonata da anni: la
collaborazione tra comuni limitrofi. La collaborazione con gli altri
comuni può essere un punto di forza per la realizzazione di tutti i progetti
che necessitano di una massa critica sufficiente.
L’attenzione che poniamo all’educazione delle generazioni che si stanno
formando e alle fasce più deboli della società, è un altro punto di forza di
questo nostro programma che, per essere realizzato, lo ribadiamo, ha
bisogno della collaborazione di tutti.
Chi dichiara di avere la soluzione in tasca, lo fa o perché è esperto e
quindi è bravo, o perché è giovane e quindi ha le idee più fresche e più
innovative, o è inconsapevole di quello che promette, oppure è un bluffeur
consapevole.
L’unica via per il successo della comunità è la comunità.
Perché nessun uomo è un’isola!

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IMPRENDITORIA E AGRICOLTURA
Si insedia, di prepotenza, come primo punto da trattare, il connubio
imprenditoria e agricoltura. Partendo dalle due ricchezze inalienabili del
territorio, cioè il capitale umano (conoscenze) e il capitale materiale (terra),
siamo convinti che l’agricoltura sia il settore entro il quale si possa
sviluppare una attività imprenditoriale che produca valore aggiunto
direttamente dal territorio e che dia stabilità economica al territorio.
Inoltre, per dare reale forma alla comunità verde a cui accennavamo, è
necessario partire da una nuova agricoltura, per abbatterne i costi energetici
e le emissioni di agenti inquinanti prodotti dalla lavorazione, nonché per
eliminare l’utilizzo di pesticidi e di diserbanti.
Nel settore agricolo, ancora, si può sviluppare l’imprenditorialità giovanile
e quella femminile e si può prevenire il dannoso fenomeno dell’abbandono e
del consumo del suolo agricolo.
Tutto ciò è realizzabile grazie al recupero delle colture e dei semi dimenticati
e introducendo i concetti di permacoltura, per sfruttare un patrimonio di
biodiversità inestimabile, e di agricoltura sostenibile, oltre a sostenere
piantagioni ad alto rendimento come frutteti e agrumeti.
Il cambiamento deve essere intrapreso da subito, ma deve essere portato
avanti in maniera graduale e sistematica, aumentando il livello di
consapevolezza nella cittadinanza con una formazione e con una
informazione metodica e pregante, anche attraverso progetti didattici da
proporre alle Scuole di ogni ordine e grado.
Per iniziare a creare un reddito stabile ai produttori agricoli locali, si deve
sensibilizzare la popolazione verso il consumo di prodotti a km 0.
Il rafforzamento del settore agricolo, centrato sul capitale umano e sul
capitale materiale del territorio, inevitabilmente conduce alla formazione di

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attività lavorative legate al mondo dell’agricoltura con importanti ricadute
sull’occupazione.
Per dare avvio a questo circolo virtuoso, si possono costituire corsi
finalizzati alla formazione di operatori agricoli. La figura dell’operatore
agricolo è spendibile nel settore delle piccole e medie imprese agricole, oltre
che costituire un potenziale di manodopera specializzata per la cura del
verde pubblico.
È indubbio il valore che è insito nella piantumazione di boschi agricoli in
zone periurbane e rurali. Questo atto non solo è un arricchimento dal punto
di vista biologico e paesaggistico, ma può avere interessanti risvolti culturali
e di socializzazione.
Siamo ancora convinti che il nome di Salice Salentino sia un marchio, un
brand, potente, e che può essere associato non solo al vino, ma anche agli
altri prodotti agricoli. Tutto ciò si può realizzare coordinando la formazione
di cooperative di comunità che si possono dedicare alla produzione, alla
trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti agricoli.
Occuparsi di agricoltura legata al territorio significa anche recuperare e
valorizzare tutte le forme di architettura contadina, dai muretti a secco
alle masserie, dalle edicole alle chiesette votive di campagna, valorizzandole
anche per uno sviluppo di tipo turistico. Inoltre, la realizzazione di un museo
dedicato alla civiltà contadina potrebbe essere un valore aggiunto per
l’attrattiva turistica, oltre ad avere una forte valenza culturale.

ARTIGIANATO LOCALE E COMMERCIO


La riscoperta dell’agricoltura contadina e la sua pratica porta inevitabilmente
alla riproposizione degli antichi mestieri artigianali che un tempo
contribuivano alla buona realizzazione della produzione agricola. La pratica
artigianale può essere di impulso alla riattivazione del commercio locale.
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Anche in questo settore, costituito da capitale umano e da capitale materiale
legati al territorio, si deve procedere istantaneamente, ma una crescita di
qualità la si può raggiungere solo in maniera graduale e sistemica, con una
campagna di conoscenza e di formazione nei confronti della popolazione
anche e ancora attraverso progetti didattici da proporre alle Scuole di ogni
ordine e grado.
Per garantire un rilancio sicuro del settore è indispensabile avviare corsi di
formazione per i lavori artigianali.
Per incentivare il commercio locale, infine, è utile avviare iniziative di
promozione di acquisto sul territorio, mentre per riportare il commercio
nel centro storico, si avanza la proposta di convocare piccoli e periodici
mercati di prodotti specifici.
Come per i prodotti agricoli, anche quelli artigianali possono essere
valorizzati e sponsorizzati con un brand che li identifichi come provenienti
dal territorio di Salice Salentino, che per questo è portatore di ricchezza
qualitativa intrinseca.

RISORSE ENERGETICHE
Un Ente comunale che si preoccupa dei propri cittadini e del futuro delle
prossime generazioni deve sfruttare tutte le possibilità che i finanziamenti
statali e regionali offrono per la realizzazione di parchi energetici di fonti
rinnovabili (fotovoltaici, micro-eolico, biomasse).
In questo preciso momento storico, grazie agli enormi stanziamenti destinati
alla transizione energetica ecologica, l’Ente comunale si può fare promotore
della realizzazione di piccoli parchi energetici che utilizzano
simultaneamente l’eolico, il fotovoltaico e la biomassa.
Un impianto energetico ecosostenibile di proprietà comunale può avere
innumerevole e importanti ricadute sul tessuto sociale ed economico del
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paese: formazione di posti di lavoro, abbattimento della spesa energetica per
gli edifici pubblici, abbattimento dei costi energetici di produzioni per le
aziende del luogo.

URBANISTICA E PAESAGGIO /LAVORI PUBBLICI


Recuperare gli immobili pubblici dismessi e renderli usufruibili e destinati
alla comunità è un segnale forte che un’Amministrazione comunale deve
dare per valorizzare il patrimonio pubblico. Da anni sono chiusi edifici di
proprietà del Comune che avrebbero dovuto svolgere importanti funzioni
di servizio pubblico, nonché il ruolo di polo di aggregazione sociale. Questi
edifici sono il Centro Polifunzionale “Padre Benigno Perrone”, la annessa
Biblioteca Comunale e la “Casina Ripa”, il Convento “Madonna della
Visitazione”, il parco pubblico “Giovanni Paolo II” e l’ex Mercato Coperto
riconvertito a Centro per Anziani. Questi luoghi, oltre ad essere importanti
centri di aggregazione sociale, possono svolgere il ruolo di contenitori vivi
e pulsanti delle associazioni sociali e della vita culturale e artistica del
paese.
Il decoro pubblico deve essere fortemente riqualificato anche per
incentivare il recupero di edifici privati con una forte valenza storica,
utilizzando, oltre allo strumento del piano urbanistico comunale, anche
quello della finanza agevolata. Queste strutture private, in prospettiva,
potrebbero essere utilizzate come strutture ricettive, come una sorta di
albergo diffuso.
Le periferie devono tornare al centro della preoccupazione degli
Amministratori. Tutte le zone del paese hanno il diritto di usufruire della
bellezza del decoro pubblico e hanno diritto di godere di luoghi adeguati
all’incontro sociale: le piccole villette devono essere pulite e abbellite da un

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verde ben tenuto e devono essere rese agevoli alla frequentazione con
l’installazione di panchine e di altre comodità.
Annoso problema è la gestione del Cimitero che deve essere interessato da
un improrogabile allargamento.
Di un generale miglioramento hanno bisogno numerosi servizi pubblici: il
manto stradale della rete urbana e della rete extra urbana; la pulizia e la
manutenzione dei canali di raccolta delle acque piovane; la rimozione dei
cumuli di immondizia presenti nei bordi delle vie di campagna.

PARTECIPAZIONE POPOLARE E INFORMAZIONE


Amministrare in maniera condivisa e trasparente con la cittadinanza è
uno degli obiettivi principali di questa lista. Per questo motivo nel nostro
programma è previsto il ripristino delle consulte.
Amministrare con trasparenza la cosa pubblica significa non solo fare
partecipe la cittadinanza delle decisioni da prendere, ma significa anche
dotare l’elettore di strumenti valutativi e di verifica dell’operato
amministrativo, in modo che possa constatare autonomamente le modalità
operative delle iniziative dell’Ente Comunale. Enorme importanza ha, a tale
riguardo, il ripristino del Bilancio partecipativo, uno strumento in grado di
promuovere la partecipazione dei cittadini, delle associazioni, dei movimenti
nelle scelte di carattere finanziario dell’Ente. In particolare, detta
partecipazione si tramuterebbe in una condivisione delle scelte delle spese e
degli investimenti, nonché delle politiche fiscali, scelte che caratterizzeranno
i bilanci di previsione, sia quelli annuali che quelli pluriennali. Inoltre, verrà
introdotto un nuovo strumento partecipativo, il Bilancio trasparente, la cui
impostazione tecnologica consente di illustrare al cittadino interessato le
spese sostenute dal Comune nonché i costi delle opere in atto.

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Questa compagine elettorale è intenzionata a realizzare dei veri e propri
convegni formativi e informativi sulle tematiche più qualificanti del proprio
operato e dei dibattiti aperti sullo stato della propria attività amministrativa.

SCUOLA E FORMAZIONE PERMANENTE


La nostra proposta per la Scuola, nel pieno rispetto dell’autonomia e
dell’indipendenza didattica, non è solo strutturale e logistica, ma anche
curriculare e culturale.
Come dimostrano i dati governativi internazionali, il processo formativo
degli alunni dell’Italia Meridionale è molto più carente rispetto a quello di
altre zone del paese. Questa carenza non è da imputare al lavoro degli
insegnati, ma è da addebitare alla mancanza di offerta di formazione
continua che gli studenti vivono una volta terminato l’orario di lezione.
L’ente scolastico nel Sud d’Italia opera in una realtà sociale che dà pochi e,
in alcuni casi, nulli stimoli formativi. L’Ente comunale può accostarsi alla
scuola per allargare l’offerta formativa didattica con la proposta di vari
progetti con tematiche variegate (come si è visto per i punti
dell’agricoltura e dell’artigianato), che facciano avvicinare gli alunni al
territorio per conoscerne il bagaglio sociale e antropologico. Questa azione
educativa determina una maggiore consapevolezza nell’alunno del luogo in
cui vive, aiutandolo ad orientarsi, inoltre, sin dai primi anni della propria
carriera scolastica, nel suo futuro formativo e lavorativo. Il Comune può
mantenere gli edifici scolastici aperti anche nelle ore pomeridiane,
svolgendo servizi che favoriscano una socialità funzionale all’obiettivo di
incentivare la propensione dei giovani a rimanere in ambiti formativi. Così
facendo, la scuola si apre alla comunità tutta, in una logica di formazione
permanente, con l’obiettivo di combattere la piaga della dispersione

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scolastica e con lo scopo di attenuare gli effetti dell’analfabetismo di
ritorno.
La scuola diventa il custode dei saperi locali, che andrebbero persi se non
trasferiti ai giovani. Diventa centro civico per eccellenza, presidio di
cittadinanza attiva e di formazione continua nei confronti degli adulti.
L’Istituto scolastico è il centro gravitazionale di ogni azione rivolta alle
giovani generazioni. Per questo motivo l’Ente comunale si deve ancora
appoggiare all’ente didattico per la formazione del Consiglio Comunale
delle Ragazze e dei Ragazzi. Ma l’ente scolastico avrà, a sua volta, tutto
l’appoggio logistico e operativo, nonché contenutistico se sarà richiesto, per
un efficace funzionamento del Consiglio Comunale guidato dai piccoli
cittadini.
E ancora una volta l’Ente comunale deve volgere lo sguardo verso la Scuola
se vuole realizzare un altro lavoro utile e indifferibile per la crescita delle
nuove generazioni: la realizzazione della Città dei bambini. Questo
progetto pone il bambino come parametro per le numerose azioni
dell’Amministrazione comunale: dall’urbanistica al verde pubblico, dalla
realizzazione di parcheggi a quella dei parco giochi, dall’abbattimento di
barriere architettoniche per strada alla creazione di una rete di corsie
preferenziali per pedoni e per ciclisti. L’urbanizzazione da anni è impostata
ad uso e consumo dell’elettore forte che ha il seguente profilo: maschio,
quarantenne, automobilista. Questo target di cittadino ha trasformato la
realtà urbana in un bosco pericoloso per i bambini, in una realtà
completamente invivibile. Questo parametro si deve radicalmente ribaltare.
Inoltre, realizzando un ambiente urbano adeguato ai bambini, si realizza un
ambiente adatto a tutte le categorie di persone più deboli: anziani, donne
e diversamente abili.

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CULTURA E TURISMO
Captare il turismo di costa è diventata una priorità per tutto l’entroterra
salentino. Un’altra priorità è quella di voler attirare il turismo anche durante
la bassa stagione, destagionalizzando i flussi turistici. Per ottenere questo
obiettivo, è necessario puntare su poli attrattivi che ruotino tutti intorno
alla cultura. Abbiamo già accennato al fatto che il mondo agricolo e il
mondo artigianale possono essere fortemente funzionali all’attrattività
turistica. Il primo, il mondo rurale, può essere utile allo scopo con la sua
offerta enologia e gastronomica, nonché con la costituzione di itinerari
punteggiati da edifici e da strutture varie dell’architettura contadina. A
questo tipo di percorsi possono essere affiancati itinerari di tipo storico e
letterario. Il mondo artigianale, di contro, amplia l’offerta turistica e si
costituisce come una fonte di reddito. Il turismo che un paese come Salice
deve intercettare non è quello di consumo, ma è un turismo lento, di qualità
e colto. Sono ovvie le ricadute sulla formazione di posti di lavoro.
L’impegno dell’Amministrazione è quello di saper creare situazioni culturali
adeguate e di lavorare per valorizzare l’esistente.
Questa compagine elettorale ha come programma la “rifondazione” della
Fiera della “Madonna della Visitazione”. Da decenni la Fiera si è
ridimensionata a festa e per questo, oltre alla sua indiscussa valenza
tradizionale e religiosa, così come oggi è concepita, non ha più motivo di
esistere, poiché non mette in vetrina, come dovrebbe fare ogni fiera, i
prodotti del luogo. Utilizzare questo storico appuntamento valorizzando il
patrimonio agricolo, artigianale, antropologico e tutta la tradizione culturale
(per esempio ripristinando il “Torneo dei rioni”) insieme a tutto ciò che di
nuovo può offrire il paese, è come ridare nuova vita all’evento fieristico,
facendogli assumere anche la dignità di evento attrattivo per i turisti.

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La cultura, oltre ad essere un punto di forza per la scuola e per il turismo,
deve essere anche il collante principe della comunità.
Per questo motivo devono essere pensate e programmate giornate di incontri
e di dibattiti culturali su tutte le esigenze e le problematiche che
andranno ad emergere nel corso del mandato amministrativo, nonché
dovranno essere valorizzate tutte le differenze culturali presenti sul territorio,
come le differenze introdotte dalla recente immigrazione che, per motivi
geopolitici, verosimilmente, andranno sempre più a stratificarsi. Perciò
dovranno essere pensate manifestazioni e giornate dedicate alla diversità
culturale sotto ogni aspetto: religiosa, culinaria e antropologica.
L’associazionismo culturale, giovanile soprattutto, dovrà ritornare ad essere
attore principale della rinascita civile e morale della comunità salicese,
utilizzando uno di quegli edifici pubblici nevralgici prima accennati, tra tutti
il Convento, come sede ideale atta ad ospitare tutte le associazioni che
vorranno operare nel paese.
Infine, ma non ultimo, vanno messi in risalto tutti i settori artistici nei quali
si esprimono i cittadini, dalla musica alla pittura, dalla scultura alla
letteratura, creando un sito perenne che ospiti tutti i lavori artistici e che
metta in mostra le performance artistiche che vorranno esprimersi.
Va ripresa l’idea, a lungo abbandonata, ma mai dimenticata, di un luogo
scenografico dove svolgere ogni tipo di manifestazione culturale, come
un teatro all’aperto o ripercorrendo la strada del ripristino dell’unico cinema-
teatro al chiuso presente nel paese, il “Cinema Marzano”, in una formula
sinergica conveniente sia per il proprietario privato, sia per l’ente pubblico
che si candida ad utilizzarlo.

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SPORT
Un ruolo importante dal punto di vista sociale e culturale hanno anche le
organizzazioni sportive operanti nel paese. Organizzare manifestazioni
sportive, oltre ad essere un momento qualificante dell’incontro comunitario,
ha anche un ruolo educativo verso quegli stili di vita sani e compatibili col
rinnovamento sociale che da anni la comunità di Salice attende. Per
questo motivo, la nostra lista elettorale si propone di realizzare un
programma sportivo calendarizzato e periodico con l’organizzazione di
eventi da svolgersi, oltre che nei due impianti presenti nel paese, anche nelle
strade e nelle piazze del paese, con l’intento di rendere protagonista tutta la
cittadinanza e coinvolgere ancora di più gli alunni delle scuole di Salice.
La qualificazione e il miglioramento degli impianti sportivi sarà tra gli
obiettivi da percorrere durante tutto il mandato amministrativo.

SERVIZI SOCIALI E ATTIVITÀ DI SOSTEGNO SOCIALE


Noi della lista Progresso e Futuro abbiamo come punta di diamante la
programmazione sul settore sociale. La promozione della cultura
associazionistica ai fini dell’assistenza sociale è il filo conduttore di tutta la
proposta operativa. La cultura associazionistica, da come si evince da
questo nostro programma, abbraccia i tre settori principali
dell’associazionismo: animazione territoriale (lavoro, cultura, sport),
ambiente e assistenza sociale.
Il primo intento di questa proposta amministrativa nel settore sociale è
quello di realizzare, casa per casa, uno strutturato e concreto sondaggio
sociale sui bisogni reali delle famiglie di Salice, in modo da conoscere quali
siano i bisogni reali dei cittadini e avere la possibilità di informarli dei diritti
di cui possono godere. Questa nostra azione conoscitiva ha lo scopo di
individuare le criticità delle fasce più deboli della popolazione per
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portarle a conoscenza dei loro diritti all’aiuto sociale (reddito di
cittadinanza, assegno unico, pacchi alimentari). I bisogni che i cittadini
hanno non sono solo di tipo materiale, ma emergono sempre di più necessità
di tipo relazionale. Per questo motivo, e in base alle rilevazioni effettuate
dall’indagine conoscitiva, sarà incrementato, in collaborazione con gli Enti
preposti, il servizio svolto dalla figura dell’educatore professionale con il
duplice scopo di prevenire i problemi legati alle deviazioni minorili e di
sciogliere i nodi relazionali familiari. La figura dell’educatore professionale
avrà l’obiettivo di migliorare la qualità delle relazioni all’interno delle
famiglie e la qualità delle relazioni tra gli individui più fragili e la
comunità. Uno sguardo speciale sarò dedicato al disagio infantile e a quello
delle donne e degli anziani, i soggetti più deboli di tutte le società. Agli
infanti e, di riflesso, alle donne, dovrà essere garantito un servizio di asilo
all’altezza dei tempi moderni, sia sulla quantità di ore assicurate al giorno
sia sulla qualità della gestione. Ogni azione indirizzata al potenziamento del
servizio di ricovero infantile migliorerà anche la condizione delle mamme,
che potranno dedicarsi al proprio lavoro o alla ricerca di un lavoro e
quindi potranno realizzarsi come donne e persone; e per essere agevolate
in questo processo, di grande supporto sarà la Commissione pari
opportunità.
Inoltre è importante pensare ad una quotidiana assistenza nei confronti degli
anziani con la presenza degli operatori socio-sanitari.
Gli anziani sono un patrimonio della società poiché sono il serbatoio di
conoscenze e di valori civili che non devono andare perduti. Ancora
rappresentano un potenziale inespresso per l’educazione delle nuove
generazioni.
Far incontrare le fasce della popolazione anziana con quelle più giovani
è un’azione che dà la possibilità all’anziano di svolgere un ruolo attivo e
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produttivo nella società e dà al ragazzo, al giovane, la possibilità di
apprendere conoscenze che potrebbero andare perdute. Tanti anziani
artigiani e contadini serbano nel loro sapere quelle competenze che possono
essere linfa vitale per la ripresa del settore agricolo e artigianale che la
nostra lista vuole rivitalizzare.
Il sondaggio conoscitivo sarà reso operativo con delle squadre di addetti
che andranno per le strade e per le case del paese per rilevare i punti critici;
tale sondaggio avrà un peso specifico ulteriore poiché saranno coinvolte e
messe in rete le varie strutture presenti che si occupano di queste
problematiche.
Inoltre sarà istituito il garante dei diritti delle persone disabili e sarà
creato uno sportello di ascolto per ogni persona che avrà dei problemi da
riferire.
Anche in questo settore sarà effettuata una campagna di sensibilizzazione,
di formazione e di informazione con manifestazioni e con giornate dedicate
ai temi di più urgente attualità sociale.
Ad ogni associazione con vocazione assistenziale sociale sarà dato tutto il
supporto logistico possibile e sarà inoltre garantita la coordinazione
dell’Ente comunale con l’Ambito sanitario e con gli altri operatori del
settore.
Grande importanza ha il potenziamento della Protezione Civile, e ne saranno
rinforzate la dotazione logistica e la capacità operativa.

ORGANIZZAZIONE APPARATO AMMINISTRATIVO


La macchina amministrativa è il cuore del funzionamento dell’Ente
comunale. Gli amministratori si devono rendere responsabili del suo
buon funzionamento e, al tempo stesso, devono garantire ai dipendenti
comunali le condizioni ottimali per poter operare in tutta sicurezza, in
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tranquillità, garantendo al pubblico un servizio efficiente senza lunghi e
inutili tempi di attesa.
Per ottenere questo risultato, che rispetti le esigenze dei cittadini e le
richieste lavorative dei dipendenti, è necessario qualificare ulteriormente le
competenze del personale amministrativo, offrendogli la possibilità di una
formazione continua e di un aggiornamento costante.
Digitalizzazione e corsi di aggiornamento, oltre ad una razionalizzazione
funzionale dei vari settori degli uffici comunali, possono rendere ancora più
qualificata la macchina amministrativa.

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