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promosso dalla
www.iscos.eu
Bilancio Sociale certificato dalla Societ ITALREVI S.p.A. approvato dal Consiglio Direttivo riunitosi
in Roma il 09/04/2015.
XI edizione
Il bilancio dellIstituto non sottoposto a vincoli di pubblicit se non quello volontario con la
pubblicazione allinterno del sito istituzionale, allindirizzo www.iscos.eu/bilanciosociale.
ISCOS
Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo
promosso dalla CISL Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori
Associazione non a scopo di lucro costituita il 23.11.1983
ONG riconosciuta idonea dal Ministero per gli Affari Esteri Italiano DM n. 128/4173 del 21.12 .1985
e successive modificazioni, ex art. 28 legge 49/1987 con Decreto Ministeriale n. 1988/128/4159/2D
del 14/09/1988 e DM n. 1989/128/002963/4 del 19.10.1989
Aderente a:
Sede Nazionale
Largo A. Vessella, 31 - 00199, Roma, Italia
www.iscos.eu - iscos@iscos.eu PEC: iscoscisl@pec.it
tel +39 06 44341280 - fax +39 06 49388729
C.F. 97028820583
Sede Legale: Via Po 21, 00198 Roma
Organi societari e di controllo
Presidente: Legale rappresentante, compenso non previsto da statuto
Consiglio Direttivo:
Membri: 3
N di assemblee annuali: 2
Collegio Sindacale:
Membri: 3
N incontri collegio: 8
Donazioni
C/c Postale 68901008: ISCOS Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo
Banca Popolare Etica
IBAN: IT48 J050 1803 2000 0000 0101 547 ISCOS Solidariet
SOMMARIO
1.
2.
INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE
DEL BILANCIO SOCIALE
10
3.
12
4.
13
MODELLO DI GOVERNANCE
MODELLO ORGANIZZATIVO
16
17
5.
19
ATTIVIT ISTITUZIONALI
35
38
Distribuzione delle scelte e degli importi per onlus ed enti del volontariato
ammessi al beneficio del 5 per 1000.
38
7.
DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO
PATRIMONIALE
39
STATO PATRIMONIALE
RENDICONTO DELLA GESTIONE
NOTA INTEGRATIVA
39
42
44
45
46
48
ATTIVIT
48
Passivo
Analisi delle voci del rendiconto della gestione
52
57
57
58
59
59
60
63
Rendiconto Finanziario
Verbale del collegio dei sindaci
Relazione della societ di revisione
64
65
69
Consiglio Direttivo
MARIO ARCA
RENZO BELLINI
MOHAMED SAADY
internazionale, e delle varie realt che a questa afferiscono, quindi concentrato sullAgenda Post
2015, che andr in applicazione nel 2016 2030.
La tendenza di ampliare gli obiettivi, riconoscendo la natura multidimensionale di uno sviluppo
inclusivo, capace di incorporare la dimensione sociale, ambientale ed economica. Si prospetta,
quindi, una sempre maggiore interazione tra soggetti differenti, istituzionali e della societ civile, che
riconoscendo il carattere trasformativo dellAgenda, sappiano riflettere quella necessit di crescita
inclusiva, ponendo al vertice delle priorit lotta alla povert, condizioni di lavoro dignitoso, piena e
produttiva occupazione, empowerment femminile e delle fasce marginalizzate. La sfida sar quella,
inoltre, di unificare questo processo con quello di Rio+20, a oggi rimasto tendenzialmente distinto.
Il dibattito internazionale riflette, ovviamente, le varie posizioni nazionali. LItalia, durante il semestre
di presidenza ha timidamente provato a spendersi per la costruzione di una posizione comune
europea, che tenesse conto del ruolo di primo donatore al mondo della stessa. Questa, gi con il
documento European Consensus on Development, aveva individuato le principali aree prioritarie:
basic living standards; focus sui vettori di crescita inclusiva e sostenibile; gestione sostenibile delle
risorse naturali; eguaglianza, equit e giustizia; pace e sicurezza; trasparenza, accountability e
coerenza, nonch decent work, protezione dei giovani e empowerment dei gruppi vulnerabili.
Temi che sostanzialmente si ritrovano in sede di negoziato che lItalia sta conducendo per qualificare
il proprio contributo: sviluppo dellagricoltura sostenibile, la questione di genere e lempowerment
femminile (con le grandi sfide ad essi connesse: istruzione, salute, lavoro dignitoso, protezione
sociale e good governance), il tema delle capacit statistiche, ed il tema dellapproccio territoriale o
place-based.
Al dibattito, come prima menzionato, sono chiamate a partecipare anche le organizzazioni della
Societ civile attraverso le diverse rappresentanze. A livello nazionale, Concord Italia a cui
lISCOS aderisce ad aver definito i 7 principi di cui tenere conto nella stesura dellAgenda:
realizzazione progressiva dei diritti umani e applicazione dei relativi principi; benessere come misure
del progresso individuale e nazionale (superando il PIL); focus sui cambiamenti strutturali;
sostenibilit ambientale; coerenza delle politiche per lo sviluppo; un quadro di riferimento universale
per obiettivi universali; responsabilit comuni, ma differenziate. Questi sono poi stati suddivisi in 21
obiettivi specifici, sviluppati dalla European Task Forse Beyond 2015.
Appare utile sottolineare che il risultato del processo messo in moto, dipender non solo dalla volont
degli attori coinvolti, ma anche dallevoluzione stessa dei contesti socio-politico ed economico che
permetteranno leffettiva messa in essere di misure adatte allo scopo che la Comunit internazionale
ed i singoli paesi vorranno darsi.
A livello domestico, sul piano finanziario, il perdurare della crisi economica e produttiva gi
menzionata continua ad esser lostacolo e lalibi per non far fronte agli impegni a suo tempo assunti
circa le risorse pubbliche da rendere disponibili per la cooperazione allo sviluppo (0,16 % del PIL),
infatti:
complessivamente, le risorse destinate continuano ad attestarsi intorno allo 0,13%;
continua a perdurare lincertezza sui finanziamenti per le annualit successive dei progetti
approvati ed avviati.
Sul piano politico, la legge di riforma sulla cooperazione, la 125, varata nel 2014 stenta a decollare
nelle parti pi qualificanti, innovative e da tempo attese. Inoltre, la Riforma del III settore, che vede
il disegno di legge recentemente approvato dalla Camera e pronto per lultimo passaggio al Senato,
presenta aspetti ancora da chiarire e che potrebbero inficiarne lefficacia.
Questo clima dincertezza mina una visione di lungo periodo, laddove gli obiettivi dati (come nel caso
di una sinergia/armonia tra esigenze di politiche estere nazionali e quelle di cooperazione allo
sviluppo) sono tali. Inoltre, meccanismi innovativi quali le partnership privato-pubbliche e strumenti
nuovi quali la finanza sociale, che trovano ampio spazio tanto nelle linee guida internazionali quanto
INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI
REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE
nazionali, stentano a decollare proprio per lassenza di una guida istituzionale coerente con le attese
e gli intenti stessi della riforma.
Sul piano culturale la tendenza a ripiegarsi sui tanti (e rilevanti) problemi nazionali rimane,
purtroppo, una caratteristica italiana, nonostante lesito delle elezioni europee nel nostro Paese,
contro-tendenziali rispetto al resto del continente che ha visto avanzare rigurgiti neonazionalisti che
vorrebbero archiviare come fallimento lidea di una Europa unita e, quindi, con essa, lidea di una
Europa sociale e politica ancora da realizzare.
Daltronde, innegabile che la scarsit delle risorse a disposizione, coniugata alla condizione
occupazionale, continuano a condizionare lopinione pubblica nel giudicare (in modo decisamente
miope) superfluo o come un lusso un protagonismo dellItalia nello sviluppo mondiale.
In questo quadro, ma con uno spirito rinnovato lIstituto, nel 2014, ha intrapreso la strada del
cambiamento, al fine di dare continuit alla propria missione nel nuovo contesto, ma anche per
cogliere le opportunit e per far fronte alle difficolt.
Il lavoro di rivisitazione interna, gi annunciato lanno scorso, finalizzato al miglioramento dellIstituto
in termini di efficacia dellazione, efficienza organizzativa, razionalizzazione della struttura dei costi
e della spesa, adeguamento e modernizzazione delle norme e procedure, maggiore trasparenza,
razionalizzazione del modello Istituzionale e dei processi decisionali, stato concretamente avviato.
Molto rimane ancora da fare ma la strada del miglioramento oramai intrapresa con decisione.
Occorrono per altre chiavi di lettura della realt, oltre quelle gi accennate.
Come gli scenari politici, anche quelli della cooperazione stanno cambiando. I soggetti
prepotentemente apparsi sulla scena negli ultimi anni, quali i Paesi del BRICS (Brasile,
Russia, India, Cina e Sud Africa), sono oramai una realt economica e finanziaria
determinante per il futuro del Pianeta e gli equilibri che dovranno trovarsi. La crescita
economica che ha contraddistinto questi Paesi negli ultimi anni stata accompagnata da un
incremento del potere esercitato sullo scenario politico mondiale, a cui non seguita una
redistribuzione dei benefici di tale crescita, tanto da consentire la nascita, sul piano interno,
di un capitalismo selvaggio che in alcuni casi altro non ha fatto che esacerbare le differenze
sociali. E questi paesi che sino ad oggi sono stato oggetto di politiche di sviluppo, stanno
entrando lentamente nella schiera dei donor, tanto che lOCSE stima gli aiuti forniti dai BRICS
cresciuti ad un tasso di dieci volte superiore rispetto ai paesi del G7. Eppure ancora una volta
sono le contraddizioni a farla da padrona. Alcune di queste grandi potenze economiche sono
gli stessi soggetti che al proprio interno concentrano la maggioranza della popolazione
mondiale che vive al di sotto della soglia di povert. evidente, allora, quanto tale situazione
imponga alla cooperazione, e nel caso specifico ad ISCOS, che pu vantare una presenza
decennale in alcuni di questi, un ripensamento del proprio ruolo, in primis valutando quanto
la propria presenza in loco sia ancora funzionale alla propria mission. Alla luce del patrimonio
esperienziale di cui lIstituto portatore, riteniamo che una risposta positiva possa essere
possibile. Le contraddizioni di cui sopra lasciano ancora margini a un Istituto che vuole
essere un vero agente di sviluppo, capace di sfruttare il proprio expertise, in collaborazione
con le sempre pi ampie richieste di partecipazione dal basso. In ogni caso abbiamo il dovere
di stabilire priorit, fare scelte, canalizzando gli sforzi e le risorse, piuttosto che disperderle
in mille rivoli.
La scarsit di risorse pubbliche per la cooperazione allo sviluppo, si sta accompagnando con
un trend di allocazione di queste in macro-progetti. La necessit di ritagliare nuovi spazi per
consentire un maturo protagonismo della cooperazione allo sviluppo di matrice sindacale,
continua ad essere urgente e la riflessione circa la dimensione organizzativa e finanziaria di
ISCOS, stata accompagnata da iniziative dellIstituto stesso per la ricerca di nuovi
partenariati, tanto a livello interno quanto esterno.
Questa modalit multipla di lettura della realt di orientamento per le nostre scelte, anche di
medio e lungo termine.
Sul piano interno stata rafforzata la collaborazione con le ISCOS regionali, in una logica di sistema
sempre pi integrata e sinergica. Molte le iniziative e le attivit che vedono ISCOS Nazionale e
ISCOS Regionali impegnate congiuntamente: presentazione di progetti, cooperazione decentrata,
EXPO, conferenze e convegni, rapporti con strutture CISL e di Categoria, campagne di raccolta
fondi, ecc.
Sempre di pi, considerati i tempi e le difficolt, ISCOS deve muoversi come un corpo unico, nel
rispetto delle peculiarit e delle autonomie delle ISCOS Regionali, realizzando economie di scala
nellutilizzo delle risorse, ottimizzando le competenze e le potenzialit operative e relazionali.
Con queste finalit, in corso danno si sono tenute diverse riunioni del Coordinamento Nazionale
operativo, sede di discussione e decisione non prevista statutariamente, ma che vede linsieme della
rete riflettere sullattuazione degli indirizzi definiti dagli Organi statutari e dal nostro Ente promotore:
La CISL.
Sul piano esterno, molteplici sono i piani sui quali lIstituto si mosso. Alla luce delle pi recenti linee
guida internazionali e nazionali (non ultima la Legge 125) ci si indirizzati anche alla ricerca di
partenariati con soggetti privati per la stesura di progetti di cooperazione allo sviluppo (che si possa
definire davvero sostenibile ed inclusivo, laddove ognuno dei singoli soggetti interessati potesse
parteciparvi sulla base delle proprie competenze, mutui interessi, e con una vision condivisa).
Purtroppo lincertezza dello sviluppo del quadro legislativo nazionale attuale ha imposto dei
rallentamenti a tale processo, a fronte delle giustificabili diffidenze. ISCOS ha, inoltre, aderito come
socio osservatore alla FOCSIV, Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale
Volontario, con cui ha condotto in partenariato la campagna per lEmergenza Kurdistan, e ha avviato
una collaborazione per il Master in Nuovi Orizzonti di cooperazione e diritto internazionale.
Sempre sul piano scientifico si segnala la pubblicazione di un numero della Rivista Sindacalismo.
Rivista di studi sulla rappresentanza del lavoro nella societ globale, dedicato alla cooperazione
allo sviluppo, al quale ISCOS ha contribuito proattivamente. Sono in fase di studio e
programmazione, inoltre, degli incontri di formazione rivolti non solo allIstituto, ma anche ai propri
soci sui principali temi internazionali.
I cambiamenti socio-economici cui si accennava antecedentemente continuano a vedere la CISL
impegnata allo spasimo nel tentativo di far fronte ad una crisi economica che ha creato drammatiche
emergenze occupazionali, produttive ed economiche che sfidano, quasi alle fondamenta, il
paradigma della rappresentanza sociale e politica e su cui si riflettono quelle tendenze al
ripiegamento e chiusura entro i confini domestici, volti a delegittimare la dimensione nazionale e
europea della politica.
A fronte di queste tendenze, ancora pi di prima, lISCOS pu rappresentare uno strumento efficace
affinch il Sindacalismo, e nel caso specifico la CISL, nostro riferimento ideale e valoriale, possa
INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI
REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE
migliorarci, e poter, cos, interpretare il nostro ruolo in modo ancor pi efficace verso le attese della
CISL e delle lavoratrici e dei lavoratori sar il modo migliore per contribuire, nel nostro piccolo,
allaffermazione anche fuori dai confini nazionali di quellidea di sindacato nuovo e di mondo del
lavoro nata, in Italia, pi di 65 anni fa.
Di seguito i dati economici del bilancio 2014 sono illustrati con il consueto rigore e con la chiarezza
relazionale ormai affermata, grazie all'apporto del Settore Amministrativo.
Per la redazione del Bilancio sociale, comunque, ci si avvalsi della collaborazione e del supporto
di tutte le Unit e di tutti i collaboratori della Sede nazionale.
Nell'allegato dei progetti sono esposte le attivit sia dell'ISCOS nazionale che degli ISCOS regionali.
Un primo ringraziamento va quindi a tutti coloro che hanno collaborato per rendere pi chiare ed
esaustive tutte le informazioni e i dati riportati nel presente Bilancio.
Il valore economico delle attivit dell'ISCOS stato di 2.869.997, riferiti a 35 progetti.
La quota di risorse economiche che stata impiegata direttamente corrisponde ad 2.141.257, che
comprendono lapporto diretto di ISCOS ai progetti che, esclusi quelli in totale autofinanziamento,
pari a 171.571.
Nel corso dell'anno l'Istituto, come gi detto, ha aperto 11 nuovi progetti che, aggiunti a quelli degli
ISCOS regionali, evidenziano come l'ISCOS sia una realt viva, dinamica e di rilevanza nellambito
della cooperazione internazionale italiana ed Europea.
Area Istituzionale
2014
2013
Differenza
1.775.758
2.015.023
(239.264)
(4.463)
(155.119)
150.656
171.571
1.942.866
230.504
2.090.408
(58.933)
(147.541)
193.928
198.391
(4.463)
Subtotale
Anticipi sostenuti esercizi precedenti
Totale oneri sostenuti nell'esercizio per attivit su progetti
2.136.794
4.463
2.141.257
2.288.799
155.119
2.443.918
728.740
2.869.997
777.677
3.221.595
(152.004)
(150.656)
(302.661)
(48.936)
(351.598)
LISCOS lo strumento promosso dalla CISL per operare nella cooperazione internazionale in
coerenza con i propri principi fondamentali: solidariet, giustizia sociale, dignit delluomo, pace.
La missione dellISCOS ha potuto contare, quindi, sulle risorse umane e materiali di un grande
sindacato come la CISL, costituita da Federazioni di categoria e da articolazioni organizzative
territoriali.
Protagonisti del modello ISCOS sono quindi:
gli iscritti della CISL, i dirigenti sindacali a tutti i livelli che, con i loro contributi e con la loro
disponibilit forniscono idee, risorse umane e materiali alla cooperazione internazionale;
i partner nei paesi dove ISCOS opera con programmi di cooperazione. Essi rappresentano
un patrimonio di esperienze e di interscambio essenziale per la cooperazione cos come
ISCOS la intende: tra liberi e uguali;
i beneficiari dei programmi che, insieme ai partner, sono direttamente coinvolti nelle iniziative
e nelle attivit dellISCOS. Ad essi fanno riferimento tutte le analisi e gli studi di fattibilit
sviluppati da ISCOS per rendono sostenibili nel tempo gli effetti positivi dei programmi e dei
progetti realizzati o da realizzare;
i cooperanti e i volontari che, nelle sedi estere e nelle gestioni dei programmi, sono
professionalmente impegnati a mantenere alto il rapporto risorse impegnate efficacia
dellazione soprattutto in termini di sostenibilit economica e politica;
il personale locale ISCOS che rappresenta una risorsa umana e professionale sulla quale
investire sempre di pi in termini formativi e di responsabilit;
il personale della sede centrale dellISCOS a Roma e Bruxelles impegnato nei compiti di
progettazione, di interfaccia con i cooperanti, di amministrazione e monitoraggio
dellandamento finanziario dei progetti, del controllo amministrativo, della comunicazione e
dei servizi;
gli ISCOS regionali che rappresentano una rete nelle principali regioni italiane con il compito
di promuovere il modello ISCOS di cooperazione internazionale e di essere protagonisti della
cooperazione decentrata;
i finanziatori sia privati che istituzionali ai quali presentare i programmi per il sostegno
economico e il coinvolgimento nellinterscambio;
i donatori del 5x1000 che contribuiscono al finanziamento di programmi di cooperazione
internazionale dellISCOS che ha beneficiato, tra sede nazionale e ISCOS regionali, di oltre
40.000 donazioni. Anche a questi donatori possiamo dare la qualifica di protagonisti dei nostri
programmi oltre che il ringraziamento per la condivisione delle nostre proposte.
Il bilancio Sociale uno strumento di rappresentazione delle attivit svolte dallISCOS in grado di
mettere in evidenza anche aspetti qualitativi che non emergerebbero dal bilancio contabile.
In particolare con questo bilancio si voluto:
comunicare la missione perseguita dallIstituto;
rendicontare i risultati conseguiti e le azioni poste in essere per raggiungerli (sia
quantitativamente che qualitativamente);
dimostrare la coerenza tra i valori etici, i fatti e i dati ma anche informare i portatori di
interesse interni ed esterni sui risultati raggiunti.
I principi di redazione del bilancio sociale fanno riferimento alla sfera delletica, alla dottrina giuridica
e alla prassi della professione contabile. In particolare ai principi e valori condivisi di etica pubblica
ed economica e, per quanto attiene al campo del diritto, alla Costituzione e alla legislazione vigente,
nazionale e comunitaria, e ai principi fondamentali dei diritti delluomo. Infine per quanto riguarda gli
10
11
Povert, esclusione sociale, lassenza di diritti umani e sindacali sono frutto di un portato storico nel
quale interessi parziali hanno prevalso su quelli generali, su elementari principi di democrazia e
partecipazione, sulla necessit vitale di una equa distribuzione delle ricchezze del pianeta. Interessi
parziali vecchi e nuovi ancor pi potenti, spesso fuori da ogni controllo politico e democratico che
continuano ad appropriarsi dei principali strumenti economici, finanziari e produttivi, cos da
condizionare lazione di Governi e delle Agenzie pubbliche multilaterali.
Continuiamo ad assistere allasservimento del potere regolativo nelleconomia e nella societ a
questi interessi parziali e minoritari che, spesso, assumono il ruolo di primo motore nei tanti conflitti
che affliggono il mondo. Oggi, forse anche pi di ieri, lo sviluppo armonico dei popoli, la convivenza
pacifica, la possibilit di avere e perseguire un progetto di vita dignitosa incontrano ostacoli e
difficolt quasi insormontabili. La globalizzazione, che dovrebbe essere una grande opportunit, sta
invece esasperando questa dimensione negativa, cos come stato dimostrato dal rapporto dellOIL
sulla dimensione sociale della globalizzazione. Una delle condizioni causata da questa situazione
lesclusione di miliardi di persone dalla partecipazione sociale, economica, sindacale e politica.
Per questo le iniziative dellISCOS, nei vari settori di intervento, privilegiano la crescita dei singoli
verso obiettivi di emancipazione, di partecipazione, di responsabilit personale e collettiva.
ISCOS, in quanto ONG di emanazione sindacale, sostiene nei propri programmi la crescita delle
organizzazioni della societ civile ed in essa di forti e rappresentativi movimenti sindacali organizzati.
Obiettivi di questa impostazione la crescita della partecipazione sociale e politica oltre che il
miglioramento delle condizioni economiche e sociali delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo e
di quelli in transizione. Crescita della societ civile e dei sindacati come strumenti di una democrazia
funzionante e obiettivi di sviluppo economico, politico e umano condivisi sono la proposta ISCOS e
CISL per un mondo pi giusto e in pace. Analogamente i programmi socio-economici sono rivolti
alla creazione di occasioni di partecipazione allattivit economica sia personale che collettiva come
fattore di crescita umana e civile.
A partire da questi presupposti lISCOS impegnato anche con programmi di lotta alla povert e
alle malattie endemiche (AIDS, tubercolosi, malaria): contro lesclusione sociale e a favore dei
soggetti pi svantaggiati della societ.
La crescente mobilit dei capitali e delle produzioni che ha prodotto una sempre pi alta
interdipendenza delle economie nel mondo pone nuovi problemi per la difesa dei lavoratori e per il
rafforzamento del sindacato. Per questo lISCOS, in coerenza con le politiche della CISL, pone
sempre pi attenzione a fenomeni quali la delocalizzazione delle imprese italiane e la lotta al
trafficking come componente dei processi migratori.
Per questo sono stati attuati programmi di cooperazione coi sindacati dei paesi dove vengono
localizzati gli investimenti conseguenti ai programmi di delocalizzazione delle industrie e dei settori
dei servizi italiani.
Allo stesso modo sono attuati programmi di lotta al trafficking di mano dopera con i sindacati dei
paesi dorigine e di transito di queste attivit criminali. Analogamente sono in atto programmi per
influenzare positivamente la legislazione europea su questi temi e far avanzare ed estendere le
buone pratiche. Tutto questo in collaborazione con lAssociazione della CISL per i lavoratori
immigrati ANOLF.
12
ASSETTO ISTITUZIONALE
4.1.
Il Network ISCOS
Iscos
Piemonte
Iscos
Lombardia
Iscos
Friuli
Venezia
Giulia
Iscos
Emilia
Romagna
Iscos
Toscana
Iscos
Marche
Iscos
Sardegna
Iscos Bruxelles
Iscos
Lazio
Iscos
Sicilia
Iscos
Puglia
Iscos
Abruzzo
13
4.2.
14
Risorse Umane
ASSETTO ISTITUZIONALE
4.3.
Nel 2014 sono stati implementati il nuovo modello di governance, completamente attuato, e il nuovo
modello organizzativo che sar pienamente attuato nel 2015.
Ambedue le riforme sono state concepite e finalizzate ai seguenti obiettivi:
Razionalit: per ricondurre la struttura a linearit operative coincidenti con i principali processi
e attivit;
Flessibilit: al fine di ottimizzare le risorse e le competenze. Allinterno del singolo processo
le attivit andranno espletate secondo criteri di flessibilit operativa che presuppongono il
superamento di vincolo mansionari, mantenendo invariate le prerogative e le dignit
professionali dei singoli Addetti;
Chiarezza: per garantire a Shareholder e Stakeholder certezza di interlocuzione e per
identificare con la massima certezza le responsabilit allinterno dei processi.
Il nuovo modello organizzativo, di tipo matriciale, concepito secondo standard nazionali e
internazionali ampiamente consolidati, si pone lobiettivo di far fare allISCOS un ulteriore
avanzamento in termini di qualit, efficienza ed efficacia, connotandosi ancor pi in termini di
competenza, professionalit e, soprattutto, trasparenza.
Sempre in corso danno si avviato il complesso processo di revisione, attualizzazione e
razionalizzazione delle procedure interne (amministrazione, audit e controlling, procurement, ecc.),
la redazione del codice etico, nonch un modello di controllo di gestione integrato per tutte le attivit,
al fine di migliorare al meglio landamento dei costi, le attivit e gli obiettivi, ma anche la richiesta di
certificazione di qualit ISO 9001.
Il nuovo modello organizzativo nulla cambia nelle struttura di governance istituzionale.
ASSETTO ISTITUZIONALE
15
MODELLO DI GOVERNANCE
Societ di Revisione
Consiglio
Presidente
Coordinamento
Operativo ISCOS
Nazionale - ISCOS
Regionali
16
ASSETTO ISTITUZIONALE
MODELLO ORGANIZZATIVO
(in fase di implementazione evolutiva)
A supporto della rete ISCOS opera lufficio di Bruxelles al quale sono affidati compiti di:
rappresentanza e di presidio nelle reti europee alle quali ISCOS partecipa: SOLIDAR, EuropeAid,
URBAL; curare i rapporti con gli uffici della Commissione Europea - EUROPAID, RELEX - oltre che
con le altre istituzioni comunitarie. Lufficio di Bruxelles inoltre mette in rete le informazioni con gli
uffici dellISCOS nazionale e degli ISCOS regionali, con le sedi estere dellISCOS, con lUfficio
Internazionale della CISL, in stretto rapporto con la Confederazione Europea dei Sindacati (CES) e
con lInternational Trade Union Confederation (ITUC). Si occupa inoltre di elaborare e proporre ai
finanziatori programmi di cooperazione per i paesi dellEst Europa e dellArea del Mediterraneo.
ISCOS presente con proprie sedi e personale, espatriato e locale, in Mozambico, Mali, Brasile, R.
Dominicana, Pakistan, Cina. attualmente in corso la pratica di riconoscimento di ISCOS in Senegal
anche al fine di una possibile apertura di sede che veda coinvolte le altre entit CISL presenti in quel
Paese: Anolf e Inas. Le sedi estere hanno il compito di attuare le attivit di progetto e di
rappresentare lISCOS presso le autorit del paese ospitante: lAmbasciata dItalia, la delegazione
dellUnione Europea e le sedi locali delle agenzie internazionali, come la Banca Mondiale e le
istituzioni finanziarie di sviluppo. Le sedi estere sono luoghi privilegiati per il dialogo e linterscambio
con i partner; il personale interagisce con le ONG locali e internazionali presenti nel Paese per lavvio
di collaborazioni e partenariati.
ASSETTO ISTITUZIONALE
17
4.4.
Stakeholder
Nellallegato Informazioni e dati analitici su Progetti sono contenuti i pi rilevanti indicatori numerici
relativi ai principali stakeholder (destinatari o beneficiari) ed alle risorse umane impiegate,
internazionali e locali. Questa sezione presenta, Paese per Paese, una sintetica descrizione delle
iniziative sviluppate con particolare riferimento ai destinatari ed alle relazioni con i partner locali.
In altre sezioni del bilancio sociale, quali la relazione sulla gestione ed ancora pi dettagliatamente
nel paragrafo 5.4, sono riportati indicatori ed informazioni relative agli stakeholder dei quali, di
seguito, viene rappresentata una mappatura:
Istituzioni
Locali
Collaboratori
e Fondatori
ISCOS
Regionali
Istituzioni
italiane
Enti locali
Italiani
CISL
Agenzie
Intergovernative
Comunit
Locali
Donatori
Individuali
Ministero
Affari Esteri
Agenzie
governative
Paesi
sviluppati
Partner
Locali
Societ
civile in
Italia
18
Agenzie
Nazioni
Unite
Unione
Europea
ONG
Internazionali
ASSETTO ISTITUZIONALE
5. Attivit Istituzionali
5.1.
LISCOS persegue il proprio fine istituzionale seguendo due principali direttrici di attivit:
le Attivit Istituzionali
le Attivit di supporto che concorrono alla vita dellEnte quali, ad esempio le attivit di
relazione con strutture CISL, Federazioni di categoria e altre entit esterne, delle attivit di
lobby, di gestione amministrativa dei progetti, di comunicazione e attivit di reperimento delle
risorse necessarie al finanziamento dei progetti.
Attivit Istituzionali
Studio e progettazione
Funzionamento
amministrativo
della struttura
Comunicazione
e
Fund raising
Relazioni
esterne
Lobby
Attivit di supporto
ATTIVIT ISTITUZIONALI
19
5.2.
20
ATTIVIT ISTITUZIONALI
come meccanismo di inclusione sociale ed economico della fasce pi vulnerabili della popolazione:
giovani, donne e migranti. Lambizione quella di sostenere un modello di dialogo sociale capace
di includere le realt accademiche, le istituzioni della formazione professionale e le associazioni di
rappresentanza attraverso la dinamizzazione delle politiche municipali che, secondo lordinamento
dominicano, il principale attore della lotta alla povert. La presenza dei tre sindacati dominicani:
CASC (partner storico dellISCOS nellarea), CNUS e CNTD, tutti affiliati alla CSA-ITUC, di ISCODUGT come socio, insieme alla collaborazione con lILO e INFOTEP rappresentano il valore aggiunto
dellazione. Nel 2015 stato finanziato allISCOS Toscana un progetto complementare che in parte
andr a contribuire al necessario cofinanziamento dellazione UE ed in parte estende le attivit,
comprendendo anche le zone di frontiera dominico-haitiane in collaborazione con lONG locale
IDEAC.
Nella vicina Haiti, esattamente il 31 marzo 2014 ha avuto termine il progetto finanziato a Prosolidar,
dal Comitato Haiti, e dove IsI subentrato nel 2013 come implementing partner. Lazione
incentrata sulla formazione ed il sostegno dei lavoratori delledilizia e, di fatto, complemento di
quanto gi si fatto in Tra-dwa-fom-oga2, Ri-Costruire Haiti, Decent Work per una ricostruzione
dignitosa, azione terminata alla fine del 2013 e condotta direttamente da IsI, nellattivit svolta
insieme ai Padri Salesiani Fondazione Rinaldi nel centro di formazione ENAM.
Ad El Salvador proseguito e si avvia a conclusione, dopo una proroga concessa dalla DGCS MAE
che porta il termine dellazione al 28 marzo 2015, il progetto che ha dato continuit a linee di lavoro
cominciate negli anni passati, di supporto alle cooperative e associazioni di pescatori nel bacino del
Cerron Grande a Chalatenango. Il progetto ha lobiettivo di migliorare il livello dellassociativismo
delle comunit del Cerron Grande, riunite in ACOPES (associazioni peschiere comunitarie) e a loro
volta federate in ASPESGRA, organizzazione di secondo livello; elevare la redditivit a livello di
nuclei familiari attraverso il miglioramento delle reti di produzione, distribuzione e
commercializzazione della principale fonte di sostentamento dellarea: la pesca; migliorare il livello
di conoscenze e capacit di pescatori e donne delle comunit attraverso la formazione professionale
e lalfabetizzazione, favorire linclusione attraverso politiche di genere tese ad aumentare il ruolo
decisionale delle donne nelle comunit e nelle organizzazioni di rappresentanza. Le attivit, nel
2013, sono proseguite con alcune difficolt date dallaumento della criminalit, nelle medesime
comunit, legato alla diffusione del narcotraffico in area. Proprio per questo, progetti che valorizzano
laggregazione democratica e lo spirito comunitario, oltre al lato di aumento della produttivit e del
reddito, sono necessari per contrastare il dilagare della criminalit dovuta, molte volte, a condizioni
di necessit e carenza di alternative. da registrare come positiva la partecipazione importante delle
donne e degli uomini delle comunit beneficiarie al processo di ulteriore estensione e
democratizzazione dellassociazione di rappresentanza che ha portato alla fine del 2014
allapprovazione del nuovo statuto e regolamento di ASPESGRA, cosa che rafforzer la capacit
inclusiva e democratica dellorganizzazione.
Per dare continuit allazione svolta stato presentato alla DGCS-MAE, in consorzio con lONG
Soleterre un progetto che in parte rappresenta la continuit con il lavoro svolto negli ultimi dieci anni
ma che, soprattutto, estende la linea di azione, coinvolgendo le comunit e rappresentanze
dellHumedal del Cerron Grande. Partner locale il Ministero dellambiente Salvadoregno, MARN
ed coinvolta anche la Commissione Esecutiva Idroelettrica del Cerron Grande, CEL. Listruttoria
terminer nel 2015.
Per quanto riguarda i Paesi dellArea andina, in Per sono proseguite le attivit svolte in
collaborazione con la Fondazione Solidariet del sindacato di San Marino dirette alla tutela della
salute e dellistruzione di bambini ed adolescenti di Huaycan e Huancayo. cominciato un progetto
finanziato dalla UE dove ISCOS coinvolto come partner (capofila GVC di Bologna). Lazione, nata
2
Si tratta dellabbreviazione delle 4 parole Travay Dwa Fmasyon ganizasyon, che in Creolo Haitiano
significano Lavoro, Diritti, Formazione Organizzazione.
ATTIVIT ISTITUZIONALI
21
per quanto riguarda ISCOS da un progetto condotto da ISCOS Emilia Romagna, con cui stato
siglato un accordo di collaborazione per la gestione dellattivit, in collaborazione con ISCOS
Piemonte e ISCOS Toscana, si svolge in Bolivia, Ecuador, Per ed Argentina ed incentrato sulla
filiera di produzione della lana di Alpaca nellottica di creare maggiori opportunit di lavoro dignitoso.
22
ATTIVIT ISTITUZIONALI
previsto dal progetto, hanno migliorato le capacit di stoccaggio dei prodotti e minimizzato le perdite
post raccolta permettendo limmissione del prodotto sul mercato quando il prezzo diventato pi
favorevole; il progetto ha assicurato altres unadeguata assistenza tecnica e un aggiornamento
professionale delle cooperative in tecniche di stoccaggio e commercializzazione, accompagnando i
piccoli produttori e la loro organizzazione contadina nellaccrescimento delle capacit produttive, di
negoziazione e di vendita, migliorandone laccesso al mercato;
Per il settore salute, si operato in collaborazione con la facolt di medicina delluniversit del Mali
e con le strutture sanitarie locali di riferimento, mediante attivit di informazione, animazione e
dimostrazione in ambito nutrizionale per promuovere unadeguata alimentazione e nutrizione,
soprattutto per le donne (in gravidanza) e i bambini (da 0 a 5 anni), proteggendo e promuovendo
lallattamento esclusivo al seno fino a sei mesi e misto fino a due anni con adeguata alimentazione
complementare.
Un secondo progetto sullemergenza, Assistenza e supporto durgenza alle popolazioni
rimpatriate da Bandiagara Regione Mopti presentato ed accolto dallOIM (Organizzazione
Mondiale per la Migrazione) ha preso il via il 1 marzo 2014 e si concluso il 10 aprile 2014. ISCOS
insieme a MOLIBEMO (associazione contadina) ha lavorato di concerto con le autorit
amministrative, le autorit locali e le autorit del villaggio per lidentificazione delle 200 famiglie a cui
portare sostegno. I criteri adottati per la selezione dei beneficiari hanno tenuto conto di parametri
quali:
Capofamiglia solo femmina con pochi beni e a basso reddito;
Le famiglie di allevatori o di agricoltori su piccola scala (max. 4 teste di animali).
Le famiglie che hanno perso / venduto loro mezzi di sussistenza (bestiame, attrezzi, ecc.),
che non hanno beneficiato di altri programmi di assistenza nel e non hanno alcun reddito
regolare o altre fonti di reddito, che potrebbero consentire loro l'accesso ai fattori di
produzione per la prossima stagione di semina;
Famiglie che non hanno accesso ad altra assistenza;
Le famiglie sfollate, e ritornate ai loro luoghi di origine (nord del Mali).
I kit di reinserimento comprendevano:
3 capre (2 femmine e 1 maschio), in modo che ogni famiglia potesse avere una base
riproduttiva e produttiva fonte di reddito e di alimentazione diversificata ricca di proteine
animali (latte, carne);
4 sacchi di 50 kg per l'alimentazione degli animali domestici per assicurare una corretta
alimentazione, in attesa della nuova produzione di foraggio;
3 vaccini per pasteurellosi, 3 vaccino per la peste dei piccoli ruminanti e 3 kit per il controllo
dei parassiti;
1 sacchetto di fertilizzante per le colture.
Ulteriori due proposte di progetto che hanno visto come capofila il CISV sono stati presentati ed
hanno ricevuto un finanziamento dallOIM (Organizzazione Mondiale per la Migrazione) nel corso
del 2014.
I due progetti che sono in corso di realizzazione, sono partiti il 1 settembre 2014 e si concluderanno
a marzo del 2015. Questi hanno obiettivi analoghi al precedente, favorire la reintegrazione socioeconomica delle famiglie sfollate e rientrate nelle loro comunit di origine. Un progetto attivo nella
regione di Mopti e laltro nelle regioni di Gao e Tombouctou.
In Mozambico, iniziato il 1 giugno 2013 il progetto Impariamo a partecipare: Forum
consultazione tripartita e dialogo sociale nelle province per un autentico dialogo sociale
Lobiettivo la promozione del Dialogo Sociale come strumento di prevenzione e mediazione dei
conflitti per il miglioramento del sistema delle relazioni industriali nel Paese e favorendo anche il loro
funzionamento a livello decentrato. Nei primi tre mesi di lavoro la cooperante in loco ha costituito
con i sindacati locali, le organizzazioni dei datori di lavoro e i rappresentanti del ministero del lavoro
il comitato di direzione del progetto e ha fatto partire le attivit previste nella prima annualit: tre
ATTIVIT ISTITUZIONALI
23
seminari Centro, Nord e Sud con la partecipazione dei rappresentanti regionali e provinciali
riconducibili ai partner locali del progetto. Quanto emerso dai seminari ha consentito al CdD di
confermare le necessit formative e di accompagnamento ai Forum previste dal progetto stesso.
Inoltre i seminari sono stati propedeutici al workshop del 27 e 28 novembre 2013 durante il quale,
stato annunciato lavvio del percorso formativo per un buon funzionamento dei Forum.
Tra il 2013 ed il 2014 sono state organizzate diverse formazioni sul tema della Comunicazione e
dialogo sociale e sulla Sicurezza ed Igiene sul lavoro per un totale di 253 partecipanti (rappresentanti
del governo, imprenditori, lavoratori, sindacati). I beneficiari, tramite i questionari di valutazione
compilati alla fine di ogni giornata formativa, oltre ad aver espresso soddisfazione per i corsi
frequentati hanno sottolineato lesigenza di dover accrescere la loro preparazione in materia.
Si tenuto inoltre a dicembre 2014 un seminario sul ruolo delle donne nel sindacato e sui diritti delle
madri lavoratrici. Durante tale incontro stata programmata lagenda del 2015, definendo obiettivi e
strategie da seguire. Il progetto prevede infatti corsi di formazione per 60 partecipanti con lobiettivo
di capacitare le donne circa i loro diritti e sullimportanza del loro ruolo a livello politico e sociale.
Nel mese di maggio 2014 Stefano Frasca diventato il nuovo capo progetto.
Per ci che concerne la situazione politica in Mozambico, il 15 ottobre 2014 si sono tenute le elezioni
che hanno riconfermato la FRELIMO alla guida del governo. Il nuovo Presidente si ufficialmente
insediato nel gennaio del 2015. La gi precaria stabilit politico-militare che, sembrava essere stata
raggiunta nel periodo pre-elettorale, riiniziata a vacillare quando lo storico partito dellopposizione
(RENAMO) ha contestato i risultati elettorali.
In sinergia con il livello Nazionale, ISCOS Emilia Romagna ha proseguito con le attivit in due
Province del Paese: sostegno alle associazioni di contadini della Provincia Zambesia con un
partenariato di Ong regionali; a Tete, su iniziativa di ISCOS Nazionale, attivit di formazione e
rafforzamento dei sindacati locali dei lavoratori delle miniere di carbone affiliati alla Consilmo e
all'OTM.
In Senegal stato completato laffiancamento ai corsi di formazione dei quadri del sindacato della
CNTS.
A luglio di questanno il MAE ci ha comunicato formalmente di aver accettato il nostro progetto per
il Senegal Sviluppo sostenibile e lavoro dignitoso nella filiera del settore peschiero a Ziguinchor
Senegal Acronimo SO.DI.PE.
Non appena il Ministero ci erogher il contributo, daremo inizio al progetto.
In Asia
In Pakistan sono terminati due progetti di post emergenza Alluvioni finanziati da Cooperazione
Italiana. Un progetto la continuazione del precedente progetto finanziato dalla Cooperazione
Italiana (AID 9553) per sostenere la popolazione colpita dalle inondazioni nella provincia del Khyber
Pakhtunkhwa, stimolando attivit generatrici di reddito ed in particolare quelle tradizionalmente di
competenza delle donne. Il progetto ha assicurato lincremento delle risorse economiche attraverso
due attivit generatrici di reddito (allevamento avicolo e produzione di miele) affiancate da relativi
corsi di formazione. Inoltre, per far fronte alla mancanza di acqua potabile, si favorito
lapprovvigionamento a fonti di acqua sicure attraverso la distribuzione di sistemi di filtraggio e
depurazione, mentre per prevenire infezioni, epatiti e malattie cutanee legati allutilizzo di acqua
contaminata si sono organizzati corsi di formazione in materia di igiene e nutrizione. Un secondo
progetto ha portato a termine il ripristino delle attivit dei due centri di ricerca agricoli ed ortofrutticoli,
ARI (Agricultural Research Institute) di Mingora, nello Swat, e CCRI (Cereal Crops Research
Institute) di Pirsabak, nel Distretto di Nowshera, afflitti dalle alluvioni del 2010, riabilitando gli uffici e
gli impianti di pompaggio e irrigazione.
24
ATTIVIT ISTITUZIONALI
A giugno 2014 si avviato il progetto Supporto alla Societ Civile, alle donne e ai lavoratori
vulnerabili in Pakistan finanziato dal MAECI, che focalizzato soprattutto sulle condizioni di lavoro
forzato nelle fornaci per mattoni, in partenariato con il sindacato PWF. Il consistente cofinanziamento di questo progetto stato assicurato dalla FIT Cisl con cui ISCOS ha stipulato un
protocollo di accordo. La Cisl e lISCOS del Piemonte sono partner operativi e partecipano anche
essi al co-finanziamento, oltre a fornire assistenza tecnica per la formazione dei sindacalisti
pakistani.
Sempre in Pakistan, in corso di rinegoziazione la fase 2 del progetto, promosso dallIsIAO,
finanziato dal programma Debt SWAP (annullamento del debito) del Ministero degli Affari Esteri per
preservare i siti archeologici della valle dello Swat, formare nuove figure professionali nel settore e
rilanciare occupazione e turismo.
In Cina si sta realizzando il progetto finanziato dalla Commissione Europea Sostenere i diritti
economici e sociali dei lavoratori migranti interni gestito da ISCOS in collaborazione con il
Dipartimento Formazione della Cisl, il Segretariato LO-TCO Svezia, FTGB (sindacato Belga), il
Bejing Mingde Research Institute (una think tank di accademici dellUniversit Industriale di Pechino)
e il Centro di Informazione e Consulenza su Salute e Lavoro (organizzazione di base impegnata sui
diritti dei migranti, con sede a Shenzhen nelle zone economiche speciali). Il progetto parte
conducendo una analisi sulle condizioni di lavoro in imprese a capitale italiano, belga o svedese, o
che producano per marchi di queste nazionalit. Sulla base del rapporto che si otterr per ciascuna
azienda si valuter, insieme ai sindacati in Europa, un piano di azione specifico che potrebbe anche
prevedere la presentazione del rapporto al management della azienda in Europa per cercare di
risolvere le principali problematicit. Il Bejing Mingde Research Institute sta editando una
pubblicazione trimestrale sui diritti collettivi del lavoro nel contesto della legislazione cinese sulle
relazioni industriali, indirizzato ad accademici, sindacalisti e funzionari governativi, ISCOS produce
una newsletter quindicinale, in italiano e in inglese, per il pubblico europeo (sindacalisti, ricercatori,
accademici, attivisti) in modo da alzare lattenzione sul tema dei diritti dei lavoratori in Cina e fare
quindi pressione sulle aziende Europee che producono in Cina.
Il progetto include altre due componenti:
la formazione sulla legislazione cinese sul lavoro nelle scuole superiori delle maggiori aree
di provenienza dei lavoratori migranti in modo che i ragazzi partano a cercare lavoro gi con
un bagaglio di conoscenza dei propri diritti;
la gestione di vertenze, affidata allo Studio Associato di Legali del Lavoro, particolarmente
neglette dagli avvocati cinesi come i procedimenti penali contro i lavoratori coinvolti in
scioperi e manifestazioni, procedimenti civili che prevedano la rieducazione attraverso il
lavoro dei leader dei lavoratori, i licenziamenti collettivi in seguito a proteste, il mobbing con
motivazioni politiche.
Nel 2014 si sono anche firmati i contratti con la Delegazione UE a Pechino per la realizzazione di
due progetti: Migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori esposti al rischio di malattie
professionali nel delta del fiume Pearl (capofila ISCOS) e Migliorare le condizioni dei migranti in
provincia di Zhejiang (capofila la ONG cinese Small Fish).
Purtroppo queste iniziative si stanno avviando in un contesto preoccupante di difficile agibilit politica
per le organizzazioni indipendenti in Cina.
Se il 2013 e 2014 sono stati anni di transizione in cui la nuova leadership uscita dallultimo
congresso del Partito Comunista ha cercato di consolidare la propria presa del potere con segnali
di politiche riformiste (per esempio la riforma del sistema di registrazione familiare che aveva reso
decine di milioni di migranti senza diritti), nel corso dellultimo anno si sta evidenziando limpegno
del governo cinese a rafforzare la propria presa sulla societ civile in una nuova svolta autoritaria,
dopo anni di relativo rilassamento. Oggi la nuova leadership sta agendo in maniera pi decisa e
sistematica nellottica di una generale riorganizzazione dei rapporti tra stato e societ civile. Che si
sta trasformando in una campagna intimidatoria verso le organizzazioni indipendenti, soprattutto
quelle che si occupano di diritti.
ATTIVIT ISTITUZIONALI
25
Queste difficili condizioni politiche richiedono un ripensamento sulle modalit operative di ISCOS in
Cina, data limpossibilit di ottenere la registrazione delle Ong in Cina e i visti necessari per una
permanenza continua di personale espatriato.
Per il Myanmar la Campagna Adotta un sindacalista birmano si conclusa, anche per le mutate
condizioni del paese, avviato ad una decisa transizione democratica e con il rientro in patria di molti
sindacalisti esuli. In chiusura della campagna ISCOS ha effettuato una missione di valutazione e
conclusione delle attivit, con lo scopo anche di prevedere nuove forme di appoggio alle
organizzazioni dei lavoratori in Myanmar. Nel 2015 si realizzer un video da diffondere tra tutte le
strutture Cisl che hanno negli anni passati aderito alla campagna sostenendo adozioni allo scopo di
informare sui risultati ottenuti grazie al loro sostegno.
Si prevede quindi un cambiamento nella strategia di appoggio di ISCOS al sindacato FTUM che si
cercher di strutturare attraverso la realizzazione di progetti, anche in considerazione del fatto che
Myanmar uno dei 21 paesi prioritari per la cooperazione governativa italiana.
26
ATTIVIT ISTITUZIONALI
(Irlanda e Gran Bretagna) con il supporto della CSI-ITUC (Confederazione internazionale dei
sindacati).
Il secondo progetto, sempre indirizzato a migranti, si rivolge a uno degli aspetti pi delicati per i
lavoratori, la mobilit da un Paese allaltro dellUnione Europea e la delocalizzazione. Dal titolo del
progetto ENFOSTER: cooperazione tra attori sociali nellimplementazione della direttiva sui
lavoratori distaccati 2014/67/EU, facile comprendere qual lobiettivo principale dellazione.
Infatti, il progetto, della durata di un anno circa, volto allo scambio di informazioni tra diversi soggetti
di Italia, Germania, Belgio e Romania per discutere delle azioni da porre ai propri governi nel
momento in cui la direttiva approvata proprio nel corso del 2014 dovr essere implementata nelle
rispettive legislazioni nazionali. Vista la vastit del programma e le peculiarit di ciascun settore si
deciso di scegliere quelli che sono i pi sensibili in materia quali il settore trasporti e quello delle
costruzioni.
Il progetto ha visto come capo fila lIstituto Tagliacarne e lISCOS ha portato la propria conoscenza
sul campo insieme ad altri partner quali CISL e Ministero del lavoro e le politiche sociali in Italia,
EFBWW (la federazione europea per i lavoratori delle costruzioni e del legno) e CSC Transcom
(sindacato belga del settore trasporti) in Belgio, Arbeit und Leben in Germania e Lispettorato del
lavoro in Romania.
Le attivit del 2014 si dividono in due parti: una in cui i partner del progetto hanno analizzato le
peculiarit della direttiva per i due settori in due incontri a Roma, e in secondo momento hanno
approfondito le problematiche presentando buone pratiche direttamente dal campo e chiedendo
unulteriore contributo da altri attori quali ispettorati del lavoro belga e ministero del lavoro, sindacati
tedeschi e rumeni e agenzie del lavoro rumene.
Alla fine di questi incontri sono stati redatti delle brevi proposte che tutti gli attori in questioni
presenteranno ai propri governi al momento della consultazione prima che la legge venga
promulgata a livello nazionale lanno prossimo.
LISCOS in particolare, oltre a portare la propria esperienza sul campo in materia di migrazione e
lavoro e cooperazione con la Romania, ha raccolto tutti i dati specifici sui due settori nei Paesi
coinvolti per la presentazione di un data-base che ha non solo la funzione di rendere pi fruibili le
informazioni raccolte durante il progetto, ma anche rendere un servizio allesterno a tutti gli attori
interessati, tra cui i lavoratori che sono in distacco o che stanno pensando di iniziare unesperienza
di questo tipo.
ATTIVIT ISTITUZIONALI
27
sensibilizzazione sul tema della sovranit alimentare che deve giungere al Forum. Attraverso
limpegno di ISCOS Marche ed ISCOS Puglia, il progetto sar realizzato a Senigallia e a Bari.
5.3.
5.4.
Attivit di comunicazione
Nel 2014, in continuazione con lanno precedente, sono proseguite le attivit di informazione rivolte
al mondo CISL per aumentare il numero di simpatizzanti dellistituto e attivit specifiche rivolte ai
sostenitori dellISCOS.
proseguito il percorso di conoscenza della Cina, la
fabbrica del mondo dove ISCOS opera stabilmente dal
2008. In collaborazione con Cineresie, ISCOS ha
pubblicato durante lanno la newsletter mensile China
News e a dicembre lo speciale Made in China 2014
(disponibile online http://bit.ly/madeinchina2014) che in
48 pagine riassume e sviluppa le informazioni comparse
nella newsletter. A marzo 2014 ISCOS Sicilia ha
organizzato il convegno Made in China. Il nuovo sogno
cinese? in cui sono state approfondite le tematiche
affrontate dalla newsletter.
Nel 2014, grazie ai fondi raccolti con la campagna Raccolta fondi Emergenza Mali: la guerra
continua, avviata nel 2013, stato portato a compimento il progetto Sostegno alla pacificazione.
L'impegno a favore della popolazione Maliana, e in particolare delle fasce maggiormente vulnerabili,
si rinnovato con un'azione svolta in collaborazione con il Dipartimento CISL delle Politiche
Migratorie, Donne Giovani e il Coordinamento Nazionale Donne CISL in occasione dell'8 marzo,
Giornata Internazionale delle Donne. In tale occasione stata lanciata la campagna Emergenza
28
ATTIVIT ISTITUZIONALI
29
30
ATTIVIT ISTITUZIONALI
5.5.
Nelle pagine successive sono rappresentati alcuni indicatori quantitativi e qualitativi riferiti ai singoli
progetti realizzati ed in corso di realizzazione, suddivisi per Area geografica dintervento.
LISCOS ha concentrato la propria attivit istituzionale attraverso la realizzazione di n. 35 progetti di
cooperazione interessando partner e beneficiari in America Latina, Centrale e Caraibi, Africa, Asia
ed Est Europa come meglio evidenziato nella seguente tabella:
2014
Area geografic a
Numero progetti
Multinazionali
Paese d'intervento
Belgio -Italia- Spagna - Francia - Germania - Irlanda - Slovenia
Macedonia - Serbia - Montenegro -Kosovo - Moldavia - Bulgaria
Bolivia - Colombia - Ecuador - Per
Belgio - Rep.Ceca - Francia - Italia - Romania - Spagna
Afric a
11
Mali, Mozambico,Senegal
Americ a Centrale/Caraibi
Brasile,Per, Colombia
Asia
Europa
Italia
Totale interventi
35
ATTIVIT ISTITUZIONALI
31
Costo
Complessivo
dell'azione
di cui apporto
ISCOS-Partner
previsto
Finanz.ti
ricevuti
dall'Ente
Azioni svolte
Stato
avanz.to
delle azioni
Africa
3.898.566
1.086.914
2.811.652
1.677.020
43%
3.748.704
1.673.815
2.074.890
3.158.325
84%
America Centrale/Caraibi
3.278.961
1.366.220
1.912.741
2.639.010
80%
Asia
2.199.694
426.519
1.773.175
1.015.004
46%
24.635
7.373
17.262
0%
1.301.011
170.121
1.130.890
741.137
57%
14.451.571
4.730.962
9.720.610
9.230.496
64%
Europa
Progetti multinazionali
Totale Interventi
Raccolta Fondi
Asia
70.694
61.415
87%
0%
555.857
511.744
92%
53.721
52.751
98%
America Centrale/Caraibi
America del Sud
Africa
Totale Raccolta
Totale Generale
Azioni svolte
680.272
625.910
92%
15.131.843
4.730.962
9.720.610
9.856.406
65%
I progetti svolti dallISCOS nel corso del 2014 sono stati 35.
32
ATTIVIT ISTITUZIONALI
Nella tabella che segue le iniziative sono state suddivise per tipologia di intervento:
ATTIVIT ISTITUZIONALI
33
Inoltre nella tabella seguente vengono illustrati i principali dati finanziari ed economici al 31 dicembre
2014 suddivisi per area geografica.
Fondi vincolati su progetti al
Oneri su progetti sostenuti nel 2014 Impegni residui su progetti 2014
31/12/2014
Situazione per Area
Residui
Crediti per
Impegni di
Geografica
Anticipazioni di Oneri sostenuti su
Impegni di spesa
finanziamenti da finanziamenti
spesa residui
spesa su progetti
progetti
residui Altri
spendere
da incassare
ISCOS
Africa
18.018
1.668.082
53.393
269.782
238.643
305.807
87.427
434.317
107.143
242.490
164.914
22.494
America Centr./Caraibi
106.063
354.054
17.464
478.192
104.198
93.101
Asia
221.174
604.132
15.928
340.386
179.523
143.651
6.905
10.357
193.022
271.387
632.609
3.342.329
632.609
3.342.329
Europa
Progetti multinazionali
Totale Interventi
Totale Generale
7.373
440.446
9.027
78.485
193.928
1.771.296
703.678
643.538
193.928
1.771.296
703.678
643.538
Per quanto riguarda le informazioni ed i dati economici e finanziari dei singoli progetti si rinvia al
fascicolo unico progetti ISCOS nazionale e regionali, allegato al presente Bilancio.
144.288
Ambasciate Italia
Africa
America del Sud
135.506
Altri
242.490
America Centrale/Caraibi
1.010.563
UE
34
200.000
400.000
600.000
340.386
478.192
480.939
-
Asia
Europa
Mae
440.445
Progetti multin.li
800.000 1.000.000 1.200.000
ATTIVIT ISTITUZIONALI
6.1.
Avvio
proge
Varianti
progetti
approvati:
Iter
burocratic
o
Amministr
azione
Progetti
Rendic
ontazio
ne
Progetti
Valutazione
risultati ed
obiettivi
raggiunti
Partenariati e networking
Lavorare nella cooperazione internazionale comporta sempre pi la necessit di sviluppare le attivit
in stretta collaborazione con altri soggetti. Oltre alla figura classica del partner locale, che di solito
per lISCOS unorganizzazione sindacale del paese in cui si interviene, nel corso del 2014 lISCOS
ha continuato nella partecipazione in consorzi e reti di organizzazioni del Nord e del Sud.
Per quanto riguarda le reti, lISCOS aderisce a Solidar, TUDC, Osservatorio Italiano dellAzione
Globale contro lAids, Associazione delle ONG Italiane (e relative piattaforme) inoltre partecipa come
membro al gruppo di lavoro dei diritti umani presso il Parlamento Europeo. Per i consorzi invece
sono stati preparati progetti insieme a diverse ONG italiane, ed alcuni sono stati approvati, mentre
altri sono ancora in istruttoria. La politica di ISCOS di allargare la partecipazione a consorzi, anche
con altre ONG europee, per assicurare il valore aggiunto che la transnazionalit apporta
VALUTAZIONE DEI PROGETTI
E VERIFICA DEI RISULTATI
35
36
6.2.
Per lanno in esame, la CISL stata uno dei principali finanziatori dellISCOS attraverso un contributo
economico di 300.000 (per il quale stata concordato una consistente riduzione graduale negli
anni 2016, 2017) e la resa in disponibilit di ulteriori risorse (es. comodato duso della sede
nazionale). Al contributo della CISL Nazionale, vanno sommati quelli erogati da altre strutture CISL
che hanno finanziato le attivit dellistituto tramite ladesione a campagne o con contributi specifici
per i progetti in essere o in avviamento. Un ringraziamento, anche e soprattutto a nome di tutte le
persone beneficiarie dei nostri progetti, va quindi a tutte le strutture che ci hanno sostenuto e in
particolare alla FIT-CISL per il sostegno ai progetti in Pakistan, a tutti i lavoratori iscritti al sindacato
che hanno voluto investire quella parte della loro retribuzione destinata alle quote sindacali nella
difesa e la promozione dei diritti del lavoro anche fuori dai confini nazionali. Li ringraziamo per aver
condiviso la nostra visione di questo mondo globalizzato e fortemente interconnesso, nel quale pi
diritti per i lavoratori dei Paesi del Sud del Mondo sono anche pi diritti per i lavoratori italiani.
Nella raccolta fondi, continuano ad essere attive le possibilit di donazioni sui conti correnti, bancario
e postale. Lutilizzo di questi mezzi finanziari stato, come sopra riportato, buono da parte delle
strutture CISL, con alcune donazioni libere, altre legate ad attivit specifiche. Per quanto riguarda i
singoli si registra un numero limitato di donazioni, che si concentrano soprattutto in occasione di
campagne distinte. A tal proposito sono allo studio ulteriori forme di raccolta e di richiesta di
partecipazione economica.
Sempre sul versante della raccolta fondi i margini di miglioramento sono notevoli ma difficili da
cogliere ed opportuno migliorare e potenziare lattivit di comunicazione col fine di consolidare
limmagine dellistituto come punto di riferimento per le attivit di cooperazione allo sviluppo e di
solidariet allinterno della CISL e delle Federazioni di categoria a tutti i livelli organizzativi. Pi in
particolare, nel corso del 2014 si sono rafforzati i rapporti con il territorio e con le Federazioni di
categoria al fine di raggiungere i lavoratori sui posti di lavoro.
Le campagne Emergenza Mali e Vida Viva (con la FIM-CISL) hanno trovato una buona risposta
da parte delle strutture CISL sensibili alle problematiche proposte. Ci ha permesso, rispettivamente,
di attivare un progetto in Mali a Sostegno allazione pacificazione e di contribuire attivamente
allattuazione del progetto Vida Viva.
Nel 2014, l'impegno a favore della popolazione Maliana, si rinnovato con un'azione di raccolta
fondi svolta in collaborazione con il Dipartimento CISL delle Politiche Migratorie, Donne Giovani e
il Coordinamento Nazionale Donne CISL. I fondi raccolti con la campagna Emergenza Mali.
Educazione Alimentare per Donne e Bambini hanno permesso di avviare il progetto Sostegno
alimentare a donne e bambini
Come negli scorsi anni, anche nel 2014 in fase di dichiarazione dei redditi i contribuenti hanno avuto
la facolt di destinare la quota del 5 per mille della loro imposta sul reddito ad organizzazioni di
volontariato, sportive, ecc. Al fine di indirizzare la scelta verso lISCOS stata attuata una campagna
di comunicazione ad hoc che ha interessato tutte le regioni della penisola, con la produzione e la
distribuzione di materiali specifici e la diffusione del messaggio promozionale anche attraverso
articoli giornalistici sui media stampati e online. ISCOS si presentato ai contribuenti con tre codici
fiscali: quello dellISCOS Nazionale, quello di ISCOS Emilia Romagna, quello dellISCOS Marche.
I risultati raggiunti non sarebbero stati possibili senza il sostegno della Confederazione, di tutte le
strutture CISL, ed in particolare del CAF, e, naturalmente di tutti color, iscritti CISL e non, che nella
loro scelta per il 5xmille hanno indicato il nostro Istituto. A tutti questi indirizziamo un caloroso
ringraziamento.
37
Asia
America Centrale/Caraibi
America del Sud
Africa
Totale Raccolta
Raccolta
Fondi
Asia
10%
Africa
8%
Azioni
svolte
70.694
61.415
555.857
511.744
53.721
52.751
680.272
625.910
Distribuzione delle scelte e degli importi per Onlus ed enti del volontariato
ammessi al beneficio del 5 per 1000.
La nostra organizzazione nel corso degli anni ha potuto beneficiare delle donazioni a seguito delle
scelte effettuate dai contribuenti in materia di distribuzione delle imposte sul reddito delle persone
fisiche nei relativi periodi fiscali di riferimento. La tabella di seguito sintetizza le donazioni ricevute
negli anni 2006-2012 con riferimento agli anni fiscali precedenti. Le somme ricevute evidenziano un
calo, che si registra oramai dal 2011, e che impone la necessit di adottare una pluralit di azioni
comunicative, divulgative e culturali, al fine di invertire la tendenza. Per lanno 2012 le somme sono
state pubblicate sul sito dellagenzia delle entrate e sono state erogate nellanno 2014.
38
STATO PATRIMONIALE
39
ISCOS
STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2014
Valori espressi in Euro
ATTIVO
31.12.2014
31.12.2013
I - Immobilizzazioni immateriali
10.675
15.510
II - Immobilizzazioni materiali
14.071
15.447
575
575
B) TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
25.321
31.532
3.342.329
193.928
120.836
3.657.093
299.215
3.030.637
198.391
101.417
3.629.660
1.482.176
212.476
608
1.695.260
2.217.999
103.174
2.250
2.323.423
5.352.353
5.953.083
4.969
7.403
B) IMMOBILIZZAZIONI:
C) ATTIVO CIRCOLANTE
II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli
importi esigibili entro l'esercizio successivo:
2) verso altri
b) per finanziamenti esigibili entro l'esercizio
c) per finanziamenti esigibili oltre esercizio succ.
d) anticipi su progetti
f) altri crediti
2) TOTALE CREDITI VERSO ALTRI
IV - Disponibilit liquide
1) depositi bancari e postali
2) fondi in loco presso banche e casse in loco
3) denaro e valori in cassa
D - RATEI E RISCONTI
TOTALE ATTIVO
DATI FINANZIARI ED ECONOMICI
BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE
5.382.643
5.992.018
40
ISCOS
STATO PATRIMONIALE AL 31 DICEMBRE 2014
Valori espressi in Euro
PASSIVO
31.12.2014 31.12.2013
A - PATRIMONIO NETTO
1) Avanzi (Disavanzi) portato a nuovo
2) Avanzo - (Disavanzo) di gestione
A - TOTALE PATRIMONIO NETTO
148.469
4.495
152.964
64.674
83.795
148.469
632.609
3.342.329
3.974.938
1.171.910
3.329.852
4.501.762
30.000
699.840
729.840
749.840
749.840
70.445
67.618
27
40.000
56.667
164.306
16.427
16.451
160.578
40.000
96.667
64.068
14.344
16.385
292.865
454.456
524.329
F - RATEI E RISCONTI
5.992.018
5.382.643
TOTALE PASSIVO
31.12.2014
31.12.2013
703.678
643.538
1.347.216
756.491
740.803
1.497.294
710.874
780.264
2.058.090
2.277.558
41
42
ISCOS
RENDICONTO DELLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2014
Valori espressi in Euro
ONERI
1) Oneri da attivit istituzionale
31.12.2014 31.12.2013
PROVENTI
31.12.2014
31.12.2013
1.771.296
1.859.904
1.771.296
1.859.904
62.167
112.644
62.050
112.359
117
285
8.127
811
214
259
7.913
552
1.942.866
2.090.408
324.039
671.474
674.245
636.534
773.011
551.896
171.571
230.504
47.461
77.474
644
40.383
47.461
36.447
35.205
64.064
22.850
23.137
12.355
40.927
5) Oneri straordinari
2.462
16.319
5) Proventi straordinari
11.550
38.341
2.462
16.319
11.550
38.341
643.613
619.820
822.962
940.180
7.026
8.910
300.000
385.000
121.807
125.682
117.378
148.371
5.271
4.525
405.584
406.809
351.804
341.115
12.666
12.149
145.039
107.439
2.676.102
2.951.880
20.000
2.671.607
2.868.085
4.495
83.795
TOTALE PROVENTI
Disavanzo di gestione
43
NOTA INTEGRATIVA
CONTENUTO
Allegati
44
45
46
Crediti e debiti
I crediti sono iscritti al presumibile valore di
realizzo mentre i debiti sono esposti al valore
nominale.
I crediti verso gli enti finanziatori (MAE, UE,
ecc.) per contributi da ricevere sono iscritti a
seguito dellapprovazione finale del progetto.
Il presupposto per liscrizione di tali somme fra
i crediti costituito dal fatto che il diritto
allerogazione , una volta rispettato liter di
autorizzazione previsto, sancito da apposita
lettera contratto (per i progetti governativi, la
firma della convenzione; per i progetti
promossi lapprovazione del Comitato
Direzionale e per i progetti UE la firma del
contratto).
I contributi relativi al 5 per mille sono iscritti al
momento in cui ne certo il riconoscimento da
parte dellAgenzia delle Entrate; essi sono
imputati al conto economico in relazione ai
costi sostenuti direttamente da ISCOS, nel
rispetto del principio di correlazione fra Oneri
e Proventi; i contributi riconosciuti alle ISCOS
Regionali o il cui utilizzo previsto
nellesercizio successivo sono contabilizzati
fra gli altri debiti.
I crediti e i debiti in divisa estera sono
convertiti al cambio di fine esercizio.
Anticipazioni su progetti in corso
Tale posta riepiloga le anticipazioni di spesa
sostenute, utilizzando il fondo disponibile
dellAssociazione, per la realizzazione dei
progetti in corso e per le quali previsto un
contributo MAE o UE ancora da incassare.
Titoli e operazioni pronti contro termine
I titoli sono valutati al minore tra il costo
dacquisto o di sottoscrizione ed il valore
desumibile dallandamento del mercato.
Le operazioni sui titoli sono registrate per data
contratto e sono riscontati i proventi finanziari
che competono lesercizio successivo.
Ratei e risconti
Conti dordine
Il patrimonio netto
Il patrimonio netto risulta dalla differenza tra
attivit e passivit e rappresenta il patrimonio
dellAssociazione alla data di riferimento. Esso
costituito dai risultati degli esercizi
precedenti e dal risultato dellesercizio in
corso.
Fondi vincolati in gestione
Tale posta comprende i residui di contributi
ricevuti o ancora da ricevere per i quali esiste
un vincolo di utilizzazione per la realizzazione
di progetti specifici definiti da terzi finanziatori.
I fondi in divisa estera sono convertiti al
cambio di fine esercizio e sono esposti al
valore nominale.
Fondo per rischi ed oneri
Ha lobiettivo di coprire perdite o debiti di
esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia
alla chiusura dellesercizio non sono
determinabili lammontare e/o la data di
sopravvenienza, con particolare riferimento a
rischi afferenti sia a progetti nel tempo
realizzati sia a quelli in essere alla data di
bilancio. Gli stanziamenti riflettono la migliore
stima possibile sulla base degli elementi a
disposizione.
Fondo trattamento di fine rapporto
Rappresenta leffettivo debito maturato verso i
dipendenti in conformit di legge e dei contratti
di lavoro vigenti, considerando ogni forma di
remunerazione avente carattere continuativo.
Il fondo corrisponde al totale delle singole
indennit maturate a favore dei dipendenti alla
data di chiusura del bilancio, al netto degli
acconti erogati ed pari a quanto si sarebbe
dovuto corrispondere ai dipendenti nellipotesi
di cessazione del rapporto di lavoro in tale
data.
La posta accoglie anche quanto ancora da
versare, alla data di chiusura del bilancio, sul
fondo integrativo al quale hanno aderito la
maggioranza dei dipendenti.
Oneri
Gli oneri rappresentano i costi sostenuti
dallEnte, nel periodo di riferimento, per lo
svolgimento della propria attivit. Tali oneri
sono rilevati secondo il principio della
prudenza e della competenza economica e
temporale e sono stati rappresentati secondo
la loro area di gestione.
Proventi
Sono costituiti da recuperi sui contributi
ricevuti per la realizzazione di progetti
specifici, proventi da raccolta fondi, proventi
finanziari e patrimoniali, proventi straordinari.
Si evidenzia che i Fondi vincolati in gestione
sono costituiti dai contributi erogati dagli Enti
finanziatori per la realizzazione di progetti
specifici che vengono dapprima accantonati
nellapposito fondo del passivo (denominato
Fondo vincolato su progetti specifici), per poi
essere contabilizzati come proventi nel
momento in cui vengono sostenuti i relativi
costi per la realizzazione dei progetti.
Le quote di contributi per il rimborso delle
spese generali sono contabilizzate, a
copertura di tali spese, con riferimento allo
stato di avanzamento del progetto e alla
durata dello stesso.
Lasciti, donazioni e offerte
Le donazioni in denaro e le offerte libere sono
contabilizzate come componenti positive nel
Rendiconto della gestione.
47
C) Attivo circolante
II. Crediti
Crediti per finanziamenti approvati ( 3.342.329, 3.329.852 al 31 dicembre 2013)
Tali crediti si riferiscono alle annualit ancora da incassare per i progetti in corso e ai crediti sorti a
seguito delle approvazioni finali dei progetti e non ancora erogati; la quota esigibile oltre lesercizio
pari ad 3.342.329.
Tale voce risulta incrementata rispetto allesercizio precedente per un importo pari a euro 12.477.
Di seguito riportata una suddivisione dei contributi da ricevere per Ente Finanziatore:
Crediti per contributi da ricevere
31.12.2014
Ue
Mae
Altri
1.801.131
1.348.532
192.666
1.348.532
40%
Totale
3.342.329
Ue
192.666
6%
1.801.131
69%
Mae
48
Altri
1.668.082
Africa
1.500.000
1.000.000
500.000
434.317
354.054
America Centr./Caraibi
604.132
Asia
10.357
271.387
Europa
Progetti multinazionali
1.668.082
434.317
354.054
604.132
10.357
271.387
3.342.329
2014
Totale
194
68.180
15.086
25.072
200
11.000
0
1.094
10
120.836
2013
285
65.150
9.279
20.364
2.597
3.230
512
101.417
49
2014
2.250
751.358
724.836
1.476.194
1.593.306
616.871
2.210.177
5.982
7.822
212.476
1.695.260
103.174
2.323.423
2013
608
La disponibilit finanziaria relativa ai progetti, vincolata su specifici conti correnti bancari, pari ad
724.836 come meglio evidenziata nella seguente tabella di dettaglio:
DETTAGLIO C/C BANCARI PROGETTI
31.12.2014
64
252
42.165
9.279
21.217
963
15.850
80.629
1.573
1.147
351.176
17.134
148.122
34.269
151
309
50
537
724.836
Di seguito, nella tabella, si indica il saldo dei fondi in loco per singolo progetto:
Fondi in
.347
Fondi in loco
AAY
AAZ
BK
EEK
EEM
EES
IA
LLK
MMQ
MMR
TTC
TTD
Cassa Bruxelles
Cassa R. Dominicana
Cassa Brasile
Cassa Mozambico
Cassa Mali
Cassa ISCOS Pakistan
Totale fondi in loco
2014
2013
44.418
24.564
34.034
36.265
22.615
25.139
34
26
12.588
5.138
2.024
220
793
3.762
856
11.168
20.946
25.668
3.822
34.559
1.415
1.108
478
798
1.774
364
1.074
212.476
103.174
D) Ratei e Risconti
Ratei e Risconti attivi ( 4.969, 7.403 al 31 dicembre 2013)
Il saldo al 31 dicembre 2014 composto dalle normali appostazioni in ossequio al principio della
competenza economica e temporale. La voce si riferisce esclusivamente ai risconti:
2014
Risconti attivi per noleggi, affitti ed altri
Totale ratei e risconti attivi
2013
4.969
7.403
4.969
7.403
51
Passivo
A. Patrimonio netto ( 152.964, 148.469 al 31 dicembre 2013)
Il patrimonio ha raggiunto il valore di euro 152.964, in aumento rispetto allesercizio precedente
dellutile conseguito pari a euro 4.495, in virt di un valida gestione economica dellIstituto.
Si evidenzia di seguito il dettaglio analitico dei fondi da utilizzare su progetti per area geografica:
52
31.12.2014
31.12.2013
460.117
521.743
893.488
792.612
825.306
17.262
464.410
938.475
589.048
139.845
858.737
1.088.305
887.352
3.974.938
4.501.762
2014
Ue
Mae
Ambasciate Italiane
Altri
2013
Totale
337.966
179.920
0
114.723
632.609
952.326
146.522
3.388
69.674
1.171.910
Totale
Totale Generale
1.801.131
1.348.532
0
192.666
3.342.329
3.974.938
2.104.037
1.041.116
142.438
42.261
3.329.852
4.501.762
Contributi da ricevere:
Ue
Mae
Ambasciate italiane
Altri
I fondi vincolati in gestione, su progetti specifici entro 12 mesi, sono pari ad euro 632.609 e si
riferiscono a erogazioni da finanziatori per euro 557.485, e contributi da raccolta fondi per la
gestione di progetti specifici per euro 54.221 e per euro 20.903 ad altri cofinanziatori.
Di seguito riportiamo il dettaglio dellutilizzo dei fondi per singolo progetto sia entro che oltre
lesercizio:
53
Dettaglio dei Fo ndi vinco lati in gestio ne su pro getti specifici entro 12 mesi
Progetto
AAX
AAY
AAZ
BK
EED
EEI
EEK
EEM
EEN
EEQ
EES
HO
HQ
HR
HS
IA
LLK
MMN
Fondo al
31/12/2013
3.388
146.523
40.157
91.463
7.953
611.248
3.791
69.370
-
MMO
MMP
MMQ
MMR
NC
TTC
TTD
TTE
TV
WH
Totale
increm.to
22.206
13.792
299.215
174.754
22.206
17.179
126.200
321.277
4.668
171.932
152.404
3.500
14.444
70.000
901
103.273
4.668
212.089
137.804
3.500
14.444
30.401
901
7.953
420.250
15.795
18.816
69.370
103.273
54.815
54.815
17.819
15.025
1.106.027
Progetto
173.015
106.063
39.599
190.998
2.024
-
AAX
AAY
AAZ
BK
EED
EEI
EEK
EEM
EEN
EEQ
EES
HO
HQ
HR
HS
IA
LLK
MMN
Fondo al
increm.to decrem.to
31/12/2013
23.836
23.836
14.493
14.493
650.861
299.215
250.874
174.754
105.918
4.668
4.668
400.330
171.932
425.839
152.404
3.500
3.500
19.108
14.610
170.000
70.000
901
901
263.751
25.456
17.819
14.985
14.985
775.424
104.110
104.110
MMO
54.815
MMP
804.490
52.910
4.881
48.029
44.120
3.981
40.139
4.881
MMQ
3.981
3.981
MMR
33.461
33.461
NC
33.462
38.881
6.905
TTC
TTD
TTE
TV
WH
220.999
44.307
132.135
5.427
557.485
Totale
16.794
6.905
1.229.075
16.794
1.777.618
3.329.852
804.490
33.462
17.262
16.794
6.905
220.999
11.077
20.410
10.357
1.244.847
1.232.370
3.342.329
55.384
20.410
16.794
-
54.815
Fondo al
31/12/2014
351.646
76.120
105.918
228.398
273.436
4.498
100.000
263.751
7.637
775.424
-
4.881
132.135
decrem.to
Dettaglio dei Fo ndi vinco lati in gestio ne su pro getti specifici o ltre 12 mesi
Fondo al
31/12/2014
44.307
54
E. Debiti
Debiti verso altri finanziatori ( 96.667, 136.667 al 31 dicembre 2013)
Limporto evidenzia la quota di debito residuo nei confronti del Fondo quiescenza CISL a seguito
dellemissione di un prestito erogato nel 2007 nei confronti dellISCOS.
Debiti v/fornitori ( 164.306, 64.068 al 31 dicembre 2013)
Rappresenta il debito verso fornitori di progetti per un importo pari ad 149.839, verso fornitori
della struttura per un importo pari ad 8.859, la voce include anche la quota parte per fatture da
ricevere pari ad 5.608. Sono prevalentemente oneri relativi ad acquisti di materiali di cancelleria,
pubblicit, servizi, utenze varie di competenza dellesercizio e non ancora pagati.
Debiti tributari ( 16.427, 14.344 al 31 dicembre 2013)
Limporto composto prevalentemente da Debiti per Irpef c/dipendenti e per Irpef collaboratori. Gli
importi suddetti sono stati versati allErario agli inizi dellesercizio successivo.
Debiti previdenziali ( 16.451, 16.385 al 31 dicembre 2013)
Si tratta del debito verso lInps sia per i dipendenti che per i collaboratori, che stato
successivamente versato a gennaio 2015.
Altri debiti ( 160.578, 292.865 al 31 dicembre 2013)
Rispetto allesercizio precedente la voce risulta decrementata per un importo pari ad euro 132.287
e composta come di seguito indicato:
Descrizione
2014
Debiti diversi
Debiti v/partner locali
Deb. vs/ dipendenti ISCOS struttura
Deb. Vs/Personale ex D.L.vo n. 252/2005
Debiti per 5xmille
Totale Generale
2013
729
1.254
4.631
153.964
160.578
499
2.529
4.394
285.443
292.865
Limporto pari ad euro 153.694 rappresenta i fondi derivanti dal 5 per mille 2012/2011 destinati per
una quota parte agli ISCOS regionali sulla base degli accordi sottoscritti e deliberati dal Consiglio
Direttivo, il cui utilizzo previsto nellesercizio successivo.
55
F) Ratei e Risconti
Ratei e risconti passivi ( -, - al 31 dicembre 2013)
Il saldo al 31 dicembre 2014 pari a zero.
Conti dordine, impegni e di memoria ( 2.058.090, 2.277.558 al 31 dicembre 2013)
Riguardano principalmente:
Comprendono gli impegni sottoscritti per apporti da sostenere su progetti approvati in corso di
realizzazione al 31 dicembre 2014.
Si evidenzia che la quota di apporto da sostenere di pertinenza dellISCOS Nazionale pari a
703.678 mentre la quota a carico delle altre controparti e degli ISCOS Regionali pari a 643.538.
Per approfondimenti si rinvia al fascicolo unico della Relazione sull Attivit Istituzionale contenente
il dettaglio analitico per approfondimenti degli impegni sottoscritti e degli impegni residui.
Trattasi delle fidejussioni concesse da Istituti di Credito a favore dellISCOS in ossequio a quanto
previsto dalle Convenzioni stipulate con il Ministero Affari Esteri per la concessione dei
finanziamenti su progetti affidati. Limporto suddetto cos composto:
Descrizione
Banca etica:
Progetto AAX Pakistan Coopita
Progetto AAY Pakistan Coopita
Progetto MMN Senegal Coopita
Progetto MMP Senegal MAE
Milano Assicurazioni (Gruppo Unipol):
Progetto AAZ Pakistan Mae
Monte Paschi Siena:
Progetto Mali Mae
CISL
Sp. Amm.ve F.do Quiescenza CISL
2014
129.997
75.362
54.137
93.932
Totale
56
2013
110.172
110.172
423.391
423.391
29.242
710.874
41.342
780.264
Altri oneri
su progetti;
773.011 ;
44%
Materie
prime;
324.040 ;
18%
Personale;
674.245 ;
38%
31.12.2014
31.12.2013
Materie prime
Personale
Altri oneri su progetti
324.040
674.245
773.011
671.474
636.534
551.896
Totale
1.771.296
1.859.904
Lammontare degli apporti ISCOS, in virt dellimpegno preso per la realizzazione dei progetti,
pari a 171.571 (nel 2013 230.504).
2014
Totale
480.939
1.010.563
135.506
144.288
1.771.296
2013
659.181
741.316
107.366
352.041
1.859.904
57
2014
Totale
7.246
16.058
30.000
1.560
4.640
2.546
6.633
52
40.000
49.656
127
2.000
13.891
62.050
112.359
58
2013
2014
7.913
3
211
8.127
Totale
2013
552
55
204
811
2014
2013
1.647
4.287
815
12.032
2.462
16.319
2014
6.614
4.936
11.550
2013
33.035
5.306
38.341
59
2014
Collaborazioni e consulenze
Spese corrieri
Spese telefoniche
Spese postali
Viaggi
Manutenzioni
Assicurazioni e bolli
Viaggi per fattibilit progetti
Spese tipografiche
Consulenza per la revisione contabile del bilancio
Compensi servizi vari
Totale
2013
40.286
2.395
9.545
520
11.115
323
2.559
47.939
1.753
8.450
376
13.459
210
1.858
2.794
49.010
3.260
121.807
4.739
43.675
3.223
125.682
2014
Totale
2013
246.411
68.365
1.443
20.500
15.085
351.804
238.749
66.278
1.396
20.039
14.653
341.115
60
2014
2013
Abbonamenti
2.142
1.037
3.945
3.970
3.186
1.887
5.360
2.889
4.557
372
280
704
73
136
6.935
13.490
2.377
12.172
1.401
16.584
15.599
7.950
9.450
30.350
780
1.824
1.824
305
30
Spese varie
549
797
55.645
39.684
Spese di rappresentanza
2.464
145.039
1.730
Totale
107.439
Contributi
su progetti ;
117.378 ;
14%
CISL;
300.000 ;
37%
31.12.2014
Contributi su progetti
CISL
Altri proventi
117.378
300.000
405.584
Totale
822.962
61
2014
2013
9.690
16.359
57.228
3.100
214.443
104.764
405.584
16.800
56.916
39.653
3.560
192.580
97.300
406.809
Nellesercizio 2014 sono stati contabilizzati i contributi derivanti dalle scelte dei contribuenti per
lassegnazione del 5 per mille, riferiti alle dichiarazioni 2012 redditi 2011, limporto di competenza
dellISCOS risulta essere pari ad euro 104.764.
Eventi successivi
Non vi sono eventi occorsi in data successiva al 31 dicembre 2014 tali da rendere lattuale
situazione patrimoniale - finanziaria sostanzialmente diversa da quella risultante dallo stato
patrimoniale a tale data o da richiedere rettifiche od annotazioni integrative al bilancio.
62
ALLEGATI
63
Rendiconto Finanziario
ISCOS
RENDICONTO FINANZIARIO AL 31/12/2014
Importi in Euro
Al 31/12/2014
Fonti di finanziamento
Avanzo/Disavanzo d'esercizio
Rettifiche positive
Aumento dei debiti:
F.di vincolati su prog.specifici entro i 12 mesi
F.di vincolati su prog.specifici oltre i 12 mesi
Altri Debiti
Debiti vs/banche
Debiti v. fornitori entro 12 mesi
Debiti v/Enti finanziatori per progetti chiusi
Diminuzione dei crediti:
Crediti per finanziamenti approvati entro 12 mesi
Crediti per finanziamenti esigibili oltre 12 mesi
Anticipazioni su progetti in corso
Altri Crediti
Ratei e risconti attivi
Ammortamenti
Trattamento fine rapporto
Al 31/12/2013
4.495
83.795
12.477
452.513
25.546
27
100.238
299.215
4.463
2.435
12.666
20.500
147.865
155.119
62.188
12.149
20.039
Rettifiche negative
Aumento dei crediti:
Crediti per finanziamenti approvati entro 12 mesi
Crediti per finanziamenti esigibili oltre 12 mesi
Anticipazioni su progetti in corso
Altri Crediti
Ratei e risconti attivi
Diminuzione dei debiti:
F.di vincolati su prog.specifici oltre i 12 mesi
F.di vincolati su prog.specifici entro i 12 mesi
Debiti v. fornitori entro 12 mesi
Debiti vs/banche
Altri Debiti
Debiti verso altri finanziatori entro 12 mesi
Debiti verso altri finanziatori oltre 12 mesi
(134.888)
(311.692)
(19.418)
(4.593)
(12.977)
(539.301)
(91.189)
(130.138)
(40.000)
0
(40.000)
(17.673)
30.000
(50.000)
(17.265)
(621.707)
658.302
(6.456)
(10.768)
Totale impieghi
(6.456)
(10.818)
(628.163)
647.484
Utilizzo fondi:
Trattamento fine rapporto
Fondo rischi
Fondo rischi su progetti
Totale fonti
Impieghi:
2.323.423
1.675.939
1.695.260
2.323.423
64
65
66
67
68
69
70