Ci sono quattro divari che sono considerati insostenibili, che mettono in pericolo la continuità dei sistemi ambientali, sociali ed economici a cui siamo abituati: - il divario tra grado di sfruttamento delle risorse fisiche e naturali della Terra e la disponibilità delle stesse; - il divario tra grado di soddisfacimento dei bisogni individuali e quello relativo ai bisogni collettivi; - il divario tra gli ambiti dove sono concentrate quote crescenti di ricchezza economica e gli altri che tendono verso una sempre maggiore arretratezza; - il divario tra gli ambiti che dispongono dei fattori di crescita e gli altri che subiscono un sempre più difficile accesso a tali fattori; L’impresa in quanto fulcro delle attività produttive e motore dell’innovazione è coinvolta in maniera ineluttabile in questi squilibri. Le imprese attraverso il loro operato devono contribuire in modo significativo al miglioramento delle condizioni ambientali e sociali, risultando così sostenibile. Nel ‘700, la scuola di pensiero italiana dell’economia civile aveva delineato questo approccio, evidenziando come la ricchezza economica creata dall’impresa dovesse essere indirizzata a migliorare il benessere di tutta la Comunità di cui essa è parte. Riprendendo questa impostazione, Porter e Kramer hanno posto il concetto di shared value, che è focalizzata sull’identificazione e sviluppo delle interdipendenze tra il progresso economico e quello sociale. L’impresa che opera nella prospettiva del valore condiviso può considerare anche i benefici e i costi che riguardano gli altri soggetti coinvolti dalla sua attività. Questo poggia così sul principio della corporate citizenship, ovvero, l’impresa deve comportarsi come un buon membro della comunità di cui fa parte. L’impresa deve, quindi, maturare un forte senso di responsabilità verso il sistema sociale ed economico di cui è parte e utilizzare le proprie risorse e competenze con modalità che generano benefici alla massima parte degli altri attori.
2.2 IL CONCETTO DI SOSTENIBILITÀ APPLICATO ALL’IMPRESA
L’impresa è sostenibile quando riesce a soddisfare in maniera equilibrata gli obiettivi di tutti i suoi principali stakeholders interni ed esterni, contribuendo così al raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile. Si preoccupa di: - creare valore economico adeguato rispetto al livello di rischi assunti; - ottimizzare l’impatto ecologico delle scelte aziendali; - favorire le opportunità degli attori di beneficiare della ricchezza economica e di migliorare le proprie opportunità di sviluppo professionale e personale; L’orientamento alla sostenibilità è il risultato di un percorso evolutivo che ogni impresa compie con modalità e rapidità diverse in relazione alle specificità proprie e del contesto in cui opera. Questo percorso è articolato in 4 fasi tipiche: 1. Adesione formale ai valori della sostenibilità attraverso la redazione di documenti aziendali; 2. Realizzazione di buone pratiche interne per migliorare l’impatto ambientale e le condizioni di lavoro; 3. Supporto a organizzazioni specializzate per la realizzazione di progetti a vantaggio di soggetti deboli o per la soluzione di problemi rilevanti per la Comunità ospitante; 4. Rendicontazione delle attività di rilievo sociale e ambientale e dei risultati raggiunti; L’impresa deve delineare una vera e propria strategia per la sostenibilità, fissando dei precisi obiettivi e stabilendo un insieme di azioni in funzione del raggiungimento di tali obiettivi. Inoltre è una struttura snella, ma costituita da persone specializzate e di solito nelle aziende di grandi dimensioni è guidata da un manager, che ha quattro funzioni prioritario: 1. gestire la realizzazione del programma di sostenibilità; 2. coordinare la rendicontazione delle attività svolte e degli obiettivi raggiunti; 3. trasferire ai responsabili le competenze necessarie alla realizzazione dell’iniziativa; 4. favorire l’interazione con gli interlocutori esterni; Un ulteriore avanzamento dell’approccio alla sostenibilità si manifesta quando l’impresa coinvolge direttamente gli stakeholders nella definizione degli obiettivi di sostenibilità, si parla così di stakeholders’ engagement. Il percorso verso la sostenibilità è completo quando l’impresa innova il suo business model in modo che le misure per raggiungere il vantaggio competitivo siano efficaci anche per sviluppare benefici collettivi e viceversa. Il grado di sostenibilità dell’impresa è risultante di tre dimensioni: - la rilevanza del valore sociale, ambientale e economico; - la misura in cui le strategie sono integrate con quelle strettamente di business; - la misura in cui i contenuti del valore sociale e ambientale creato sono decisi insieme con gli stakeholders; Sono diverse e significative le azioni attuate dall’impresa a favore di obiettivi ambientali e sociali che hanno effetti positivi sul vantaggio competitivo e quindi sulla redditività. Vanno considerati quattro effetti economici positivi: 1. l’incremento di ricavi; 2. la diminuzione di altri costi; 3. la diminuzione di determinati rischi di gestione; 4. il miglioramento di condizioni dell’impresa; L’incremento dei ricavi deriva dal fatto che un maggior grado di sostenibilità dell’impresa percepita dal mercato può riflettersi positivamente sui fattori di differenziazione, in particolare sulla brand equity della sua offerta. Sono ormai pochi i settori in cui le imprese non incorporano nei loro modelli di risk management i rischi di natura ambientale. Nel caso di tali incidenti, la gestione sostenibile, mette l’impresa in condizioni migliori per gestire la crisi.
2.3 L’IMPULSO DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI A FAVORE
DELL’IMPRESA SOSTENIBILE Il Global Compact intende promuovere una cittadinanza d’impresa responsabile in modo che il mondo del business contribuisca insieme alle istituzioni all’individuazione di soluzioni alle sfide ambientali e sociali conseguenti la globalizzazione. Il Global Compact ha elaborato dieci principi universali relativi ai diritti umani, al lavoro e all’ambiente; per ciascuno di questi principi sono suggerite una serie di azioni per la loro attuazione concreta. L'Unione Europea ha delineato i principi basilari relativi all'impresa sostenibile nel Libro Verde Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale dell'impresa, inoltre precisa che le prassi responsabili riguardano la dimensione interna dell'azienda, in particolare: la gestione delle risorse umane, la salute, la sicurezza nel lavoro e anche il modo in cui l’azienda si rapporta col mondo esterno. Un altro riferimento dell'orientamento dell'Unione Europea a favore dello sviluppo sostenibile è la strategia “Europe 2020”, i cui tre pilastri fondamentali sono: 1. Smart growth → promuovendo la conoscenza, l'innovazione, l'istruzione e la società digitale; 2. Sustainable growth → rendendo la produzione più efficiente nell'uso delle risorse; 3. Inclusive growth → incentivando la partecipazione al mercato del lavoro, l'acquisizione delle competenze e la lotta alla povertà; L’ILO un altro organismo internazionale che svolge un'importante azione di spinta per la sostenibilità delle imprese, indica le linee guida di comportamento che le imprese internazionali dovrebbero avere nei rapporti con i lavoratori e con le rappresentanze sindacali. Inoltre è stato sviluppato il Global Reporting Initiative, che è un sistema che fornisce un framework a livello internazionale per la comunicazione agli stakeholders delle performance aziendali con riferimento agli obiettivi di sostenibilità. Nell'impostazione del GRI è attribuito particolare rilievo allo stakeholders’ engagement, è importante che l'impresa espliciti il processo attraverso il quale sono individuati gli stakeholders con cui rapportarsi e determinati quali di questi coinvolgere effettivamente nell'attuazione della sua strategia di sviluppo sostenibile. Il GRI fornisce una scrittura di indicatori, relativi all'impatto economico, ambientale e sociale dell’attività svolta dall'impresa. Gli indicatori ritenuti fondamentali, sono previsti alcuni indicatori additional relativi a questioni emergenti o che potrebbero essere rilevanti solo in alcuni comparti. 2.4 STRATEGIE E AZIONI PER LA SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL’IMPRESA Tutte le funzioni organizzative possono essere coinvolte dalle politiche per la sostenibilità: - le operations - l'innovazione - il marketing - le relazioni istituzionali - la gestione delle risorse umane - la gestione dei fornitori - la gestione strategica - la corporate governance Le politiche di sostenibilità hanno ambiti di applicazione molto importanti nelle attività di trasformazione nella logistica. I cambiamenti possono essere attuati sulla base della decisione dell'impresa alle certificazioni ambientali, ovvero, l’ISO 14001 e la Eco-management audit scheme. Inoltre è importante ridurre il numero e la distanza degli spostamenti, attraverso il Mobility Management, finalizzato a ottimizzare dal punto di vista ambientale i flussi di persone e merci da e verso i siti operativi dell'impresa, così l’impresa committente attua degli obiettivi di sostenibilità: a. la selezione; b. la richiesta degli standard ambientali e sociali; c. le attività di monitoraggio; d. l’accompagnamento del fornitore nel processo del miglioramento; e. l’acquisto dei prodotti; Le politiche di sostenibilità sono sempre più pregnanti, per tre motivi: la crescente spinta della normativa, la sempre più marcata rilevanza attribuita dalle persone alla qualità del contesto lavorativo e alla possibilità di coniugare l'impegno professionale con la propria vita privata e la sensibilità verso l'equità dei trattamenti. Sono diffuse anche le esperienze di volontariato di impresa, per le quali l'impresa incentiva i propri dipendenti a svolgere attività di volontariato, mentre un filone più recente riguarda lo smart working ovvero, l'introduzione di nuove modalità di organizzazione del lavoro finalizzate a lasciare la massima autonomia alle persone per quanto riguarda i tempi, i luoghi e le modalità di realizzazione dei loro compiti. Tuttavia rimane irrisolto il problema dell'eccessivo divario tra i livelli di compenso complessivo. Il marketing è un'area coinvolta dalle politiche di sostenibilità, dato che gli acquirenti dei prodotti o servizi dell'impresa sono uno dei suoi principali stakeholders. L'impresa non deve sfruttare il proprio potere di mercato e deve adottare la massima trasparenza e correttezza per mettere il consumatore nelle migliori condizioni di scegliere e poi utilizzare al meglio il prodotto o servizio acquistato. Vi può essere una politica di marketing pro-attiva per la sostenibilità, che è basata sull'introduzione di elementi di rilievo sociale e ambientale nella "proposta di valore" del prodotto o del servizio. Anche la politica del prezzo può essere influenzata a favore della sostenibilità, attraverso la strategia di discriminazione del prezzo, che comporta la differenziazione del prezzo per diverse tipologie di acquirenti, l'impresa può favorire l'accesso alla sua offerta anche gli acquirenti economicamente più deboli. La comunicazione ha un ruolo importante nello sviluppo delle iniziative di cause related marketing, in cui un certo prodotto o servizio è promosso insieme a una causa sociale. Il prodotto è realizzato con alcune specificità che lo legano all'obiettivo sociale e tutta l'azione di comunicazione è costruita attorno a tale obiettivo. Nell'ambito della politica di sostenibilità, l'impresa può mettere i propri canali di comunicazione e di distribuzione a disposizione dei soggetti che promuovono determinate iniziative a vantaggio della Comunità o dell'ambiente. L'impresa può anche utilizzare le proprie strutture e mettere a disposizione i propri dipendenti per rafforzare campagne di fund-rising a vantaggio di progetti sociali. Infine nell'ambito del branding, l'impresa può acquisire la licenza di uso di un marchio relativo a un progetto sociale. Lo sviluppo delle relazioni con le Comunità ove l'impresa è presente con proprie strutture produttive o con la propria offerta nel mercato, è importante per l’orientamento alla sostenibilità dell'impresa. Infatti la sostenibilità dell'impresa è legata a come essa partecipa positivamente alla crescita equilibrata del sistema sociale ed economico ove è presente. Possiamo fare riferimento anche al concetto di corporate citizenship dell'impresa, nel quale l'impegno dell'impresa è a favore del territorio ove opera e deve essere direttamente proporzionale al suo rilievo e al suo impatto. Anche in questo ambito, è importante distinguere le misure per la sostenibilità da quelle di tipo più semplicemente filantropico a soddisfazione di specifiche esigenze della Comunità. Le attività filantropiche sono distinte dalla gestione del business; nelle imprese più strutturate, tale separazione si riflette sul piano organizzativo, attraverso la costituzione di una fondazione con la missione appunto di gestire le iniziative filantropiche o realizzare direttamente progetti di sviluppo sociale. La sponsorizzazione di progetti di rilievo collettivo è un ambito particolare dell'attività filantropica, poiché ha un collegamento piuttosto diretto con il business dell'azienda. La gestione dell’innovazione è un altro ambito importante, infatti l'innovazione è finalizzata sia alle strategie competitive e di crescita,sia a quelle per migliorare il valore sociale e ambientale creato dall'impresa, rispondendo positivamente alle aspettative di tutti gli stakeholders. L'innovazione dell’impresa orientata alla sostenibilità genera benefici di rilievo anche collettivo. L'innovazione del modello di business concerne particolarmente 4 aspetti: 1. la proposta di valore → deve essere ispirata alla migliore soddisfazione del cliente, ponendo attenzione al fatto che questo non generi delle esternalità negative per il resto della Comunità; 2. le modalità di generazione dei ricavi → trova riscontro nelle iniziative di co-marketing tra imprese e organizzazioni no profit, inoltre è uno dei perni del modello di benefit corporation, caratterizzato dalla missione di generare risorse economiche per la collettività insieme a quelle prodotte per l'impresa; 3. l’organizzazione interna → il terzo ambito dove vi possono essere innovazioni con effetti positivi sul piano sociale, proprio i cambiamenti dell'organizzazione del lavoro rappresentano gli ambiti dove le imprese sono maggiormente protagoniste di innovazione sociale → sullo stesso piano, vanno considerate le misure di diversity management volte a evitare discriminazioni di trattamento e opportunità tra le persone e a favorire una vera integrazione tra soggetti caratterizzati da differenze significative e valorizzando le specificità; 4. la gestione ottimale dei costi → è rilevante perché implica il modificarsi delle modalità attraverso cui raggiungere obiettivi prioritari della gestione dell'impresa quali la massimizzazione dell'efficienza della flessibilità operativa, insieme alla minimizzazione dei costi; In questi anni si è avuta un'intensa evoluzione normativa relativa alla governance aziendale finalizzata a migliorare la trasparenza delle relazioni tra gli investitori e l'impresa e tra le diverse categorie di investitori. Per una governance orientata alla sostenibilità, è significativa l'esistenza nel Consiglio di Amministrazione di un Comitato interno con competenze specifiche sui temi della sostenibilità; ovviamente, l'effettiva rilevanza di questo comitato dipende dalle competenze specifiche che gli sono attribuite e dai poteri per garantire effettivamente la massima trasparenza, nonché orientare il management verso la gestione sostenibile.
2.5 LO STAKEHOLDERS’ ENGAGEMENT
La sostenibilità orienta i comportamenti di business in direzioni funzionali agli obiettivi economici dell'impresa e alla creazione di valore per tutti gli stakeholders e per le Comunità nel suo insieme. La sostenibilità dipende da come l'impresa individua il valore atteso dagli stakeholders, ovvero le esigenze che essa intende soddisfare organicamente alle proprie attività di business. La sostenibilità è legata anche al grado di coinvolgimento degli stakeholders nelle decisioni strategiche dell'impresa e per questo una componente decisiva della gestione sostenibile dell'impresa è l'attività di stakeholders engagement, che attua il principio della “inclusione” considerando i soggetti coinvolti dall’attività dell'impresa nella determinazione dei suoi orientamenti strategici finalizzati alla creazione di valore collettivo. L'impresa attua questo principio operando su tre direttrici: - l’ascolto degli stakeholders; - il loro coinvolgimento; - la rendicontazione; Si tratta di gestire l'impresa nel rispetto delle aspettative di tutti i soggetti direttamente e indirettamente coinvolti. I contenuti e il metodo di coinvolgimento degli stakeholders sono consolidati sulla base internazionale AA1000 Stakeholder Engagement Standard, la cui ultima versione è stata emanata nel 2011. Gli aspetti qualificanti di un valido processo di stakeholders engagement sono: - l'inclusività → è favorita la partecipazione degli stakeholders; - la completezza → la gestione organica delle diverse problematiche; - la significatività → per focalizzare gli sforzi su questioni rilevanti; - la capacità di risposta → adeguata rispetto alle attese e alla rilevanza di problematiche; Il metodo dello stakeholders engagement prevede che la collaborazione tra impresa e stakeholders sia focalizzata su un certo numero di tematiche condivise da tutti i soggetti e identificate attraverso la cosiddetta matrice di materialità. Questa matrice posiziona l'insieme delle tematiche relative alla sostenibilità in relazione a due dimensioni: l'importanza attribuita dagli stakeholders in relazione all'impatto sociale o ambientale percepito e la rilevanza per l'impresa in termini di probabile influenza sul suo sviluppo competitivo. La matrice di materialità ha il pregio della semplicità: offre una struttura sintetica delle numerose problematiche relative alla sostenibilità ed è efficace per pianificare le attività di sostenibilità. Però la sua efficacia dipende dal modo in cui essa è implementata, infatti sono cruciali i criteri per la scelta degli stakeholders coinvolti, dai quali dipende il grado di inclusività di tutto il processo di stakeholders engagement, quindi il modo in cui sono definite le tematiche oggetto di valutazione. L'innovazione orientata alla sostenibilità può essere osservata Con riferimento Alle seguenti quattro variabili relative al coinvolgimento degli stakeholders: - la modalità - gli strumenti - gli ambiti - i soggetti