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Essere sostenibili e comunicarlo:
la vera sfida delle PMI

Dott.ssa Angela Moliterni – Vice Presidente BLCI International srl


La sostenibilità: definizione

Cosa si intende per sostenibilità?


Prospettiva di lungo periodo vs.
short terminism
Testo storicamente di riferimento per lo
sviluppo sostenibile:
1987 | «Our common future» della
Commissione mondiale per l’ambiente e
lo sviluppo, presieduta da Gro Harlem
Brundtland (c.d. ‘Rapporto Brundtland’)

«Sviluppo che soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la


capacità di quelle future di rispondere ai loro»
La sostenibilità: le tre dimensioni
Sociale:
capacità di garantire condizioni
di benessere umano
equamente distribuite per classi,
generi, generazioni

Ambientale: Sociale Economica:


capacità di garantire capacità di
l’integrità degli generare reddito e
ecosistemi e la qualità Ambientale Economica lavoro per il
dell’ambiente, nonchè la sostentamento
riproducibilità delle della popolazione
risorse naturali
I fattori ESG: cosa sono?

Criteri non finanziari di valutazione delle


performarce dell’impresa che ne misurano la
sostenibilità in termini

Ambientali - E (Environmental)
Sociali - S (Social)
Governance - G (Governance)
I sistemi di rendicontazione della Sostenibilità

La comunicazione non finanziaria verso gli stakeholder - Premessa

Diversi strumenti di comunicazione sociale utili a comunicare ai propri stakeholder:

• principi che ispirirano il comportamento aziendale (es. Codici Etici, Modelli OGC)
• informazioni specifiche su modalità di erogazione dei servizi resi (es. Carta dei Servizi)
• informazioni e dati che, integrando il sistema di bilancio, consentono una valutazione delle
complessive performance economiche, sociali e ambientali realizzate dall’impresa (es.
bilancio di sostenibilità)

Codici
Carta dei Bilancio di
Deontologici e
servizi sostenibilità
Codici Etici
I sistemi di rendicontazione della Sostenibilità
Bilancio Sociale

E’ un documento di rendicontazione per mezzo del quale un ente registra non solo i
profili economici, patrimoniali e finanziari, ma anche le attività e i traguardi raggiunti
in campo sociale e ambientale. Tra i principali modelli di redazione del bilancio sociale vi
è quello proposto dalle Linee Guida dell’Associazione Nazionale GBS (Gruppo di Studio
per il Bilancio Sociale)

Sono tenuti alla redazione del Bilancio Sociale ai sensi di legge, tra l’altro, gli enti del
terzo settore con ricavi superiori a 1 milione di Euro (art. 14, comma 1 decreto
legislativo n. 117/2017);

Il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 4 luglio del 2019 prevede,
in allegato, la descrizione dei contenuti minimi del Bilancio Sociale (Linee Guida)
I sistemi di rendicontazione della Sostenibilità
Bilancio integrato

Mira a dimostrare agli investitori come un'organizzazione è in grado di creare valore nel
tempo. Il framework di riferimento è rappresentato dagli standard dell’International
Integrated Reporting Council (IIRC) (IR framework). Non fornisce indicatori di
performance, ma contiene solo principi di rendicontazione e un contenuto di
riferimento. L’elemento peculire del bilancio integrato rispetto al bilancio di sostenibilità
risiede nella possibilità di esplicitare il legame tra la strategia, le performance
finanziarie ed il contesto sociale, ambientale ed economico all’interno del quale opera
l’organizzazione.
I sistemi di rendicontazione della Sostenibilità
Dichiarazione non finanziaria ex D.Lgs. 254/2016

Direttiva UE 34/2013 – 95/2014 Decreto legislativo del 30 dicembre 2016, n. 254


(attuato con Regolamento CONSOB - delibera n. 20267/2018)

Ambito di applicazione
Gli enti di interesse pubblico (società quotate; banche; imprese di assicurazione, gli Enti indicati
all'articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39) redigono per ogni
esercizio finanziario una dichiarazione conforme a quanto previsto dall'articolo 3, qualora
abbiano avuto, in media, durante l'esercizio finanziario un numero di dipendenti superiore a
cinquecento
e, alla data di chiusura del bilancio, abbiano
superato almeno uno dei due seguenti limiti dimensionali:
a) totale dello stato patrimoniale: 20 Milioni di euro;
b) totale dei ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 40 Milioni di euro.
I sistemi di rendicontazione della Sostenibilità
Dichiarazione non finanziaria ex D.Lgs. 254/2016

3 macroaree di riferimento (comma 1), precisate poi nei commi successivi:


• modello aziendale di gestione e organizzazione delle attività dell’impresa (-> rinvio anche
a Modelli ex D.Lgs. 231/2001)
• le politiche praticate dall'impresa, i risultati conseguiti tramite le stesse ed i relativi
indicatori fondamentali di prestazione di carattere non finanziario
• i principali rischi non finanziari generati/subiti, ivi incluse le modalità di gestione degli
stessi, che derivano dalle attività dell'impresa, dai suoi prodotti, servizi o rapporti
commerciali.

standard di rendicontazione (es. GRI) o metodi di rendicontazione


autonomi
I sistemi di rendicontazione della Sostenibilità
Bilancio di sostenibilità

Negli ultimi anni i bilanci ambientali, sociali, o altri report su specifiche tematiche non
strettamente economico-finanziarie sono stati quasi totalmente abbandonati a favore,
per lo più, del Bilancio di sostenibilità, che rappresenta – ad oggi – lo strumento di
rendicontazione socio-ambientale maggiormente adottato (cfr. «International Journal
of Academic Resourch in Accounting, Finance, and Management Sciences», Vol. 9, n.
1, 2019, p. 54 ss. cit. In F. Ballucchi – K. Furlotti (a cura di), la Responsabilità sociale delle
imprese, Torino, 2019)
GRI Sustainability Reporting
Standards
Il reporting di sostenibilità, come promosso dai GRI Standards è una pratica aziendale di
rendicontazione pubblica dei propri impatti economici, ambientali e/o sociali e quindi dei
propri contributi – positivi o negativi – verso l'obiettivo di sviluppo sostenibile.
Attraverso questo processo un'organizzazione identifica i propri impatti significativi per
l'economia, l'ambiente e/o la società e li comunica secondo uno standard globalmente
accettato.
I GRI Standards creano un linguaggio comune per le organizzazioni e gli stakeholder
attraverso il quale comunicare e comprendere gli impatti economici, ambientali e sociali
delle organizzazioni.
I GRI: di cosa si tratta?

GRI (Global Reporting Initiative): E’ un’organizzazione no-profit


internazionale ed indipendente che aiuta imprese, governi, altre
organizzazioni a comprendere e comunicare gli impatti del business sulle
tematiche di sostenibilità con un linguaggio condiviso

I GRI Standards sono emanati dal Global Sustainability Standards Board


(GSSB). Si tratta di un organo dalla composizione multidisciplinare e
multistakeholder che mira ad operare in trasparenza nell’interesse pubblico:
• Il processo di redazione dei GRI Standards è codificato in appositi
protocolli
• I meeting del GSSB sono pubblici e accessibili via internet.
La struttura dei GRI

Standard universali
Applicabili a tutte le organizzazioni, forniscono
innanzitutto informazioni e principi di metodo

Standard specifici
I set di standard specifici sono composti da più di 30
topic, divisi nelle tre macrocategorie:
economico, ambientale e sociale
Il contesto istituzionale: ONU 2015
Obiettivi ESG vs Obiettivi SDGs
Proposta di nuova Direttiva
sulle informazioni non finanziarie per le PMI

• L’analisi delle DNF pubblicate dalle società italiane (www.globalreporting.org) ha


messo in evidenza che il 100% applica gli standard del GRI, facendo spesso
riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU.
• E’ il core business della società a dettare la scelta degli obiettivi da integrare nelle
strategie di sostenibilità.
• La pandemia ha sensibilizzato le aziende sul tema della sostenibilità e in questo
scenario il 21 aprile 2021 la Commissione UE ha proposto una modifica della
Direttiva 2014/95 UE, che coinvolge più di 49.000 organizzazioni rispetto alle 11.600
che hanno l’obbligo di redigere la DNF, estendendo l’obbligo a partire dal 2023, a
tutte le PMI quotate sui mercati regolamentati e da 250 dipendenti, escludendo solo
le micro imprese.
• Per le PMI non quotate, l’uso della rendicontazione sarà obbligatorio dal 2026.
Come implementare la sostenibilità?
Nel processo di autovalutazione e nel documentare gli step intrapresi nel percorso vs la
sostenibilità, le imprese devono concentrarsi sulle seguenti aree ESG secondo gli standard della
rendicontazione di sostenibilità (GRI):

ENVIROMENTAL
Impatti ambientali diretti
 Definizione di obiettivi misurabili per la riduzione dei consumi di energia, acqua e materie prime

Emissioni di Scope 1-2 (Emissioni dirette(1)-caldaie a gas, veicoli aziendali, impianti-


Emissioni indirette(2)-dall’acquisto e uso dell’energia utilizzata dall’organizzazione)

E
 Rendicontazione sulle emissioni passate conformemente al GHG Protocol e definizione di obiettivi
misurabili di riduzione delle stesse
 Iniziative di riduzione emissioni di CO2

Emissioni di Scope 3 (Emissioni indirette dalle attività dell’organizzazione, generate


da fonti che essa non possiede o controlla)
 Implementazione di un sistema di monitoraggio conforme al GHG protocol

Politiche per l’ambiente


 Politica di riduzione dei rifiuti
 Politiche di riciclaggio dei rifiuti e di riutilizzo delle acque e dell’energia
 Consumo di energia da fonti rinnovabili
Come implementare la sostenibilità?
SOCIAL
Gestione delle risorse umane
 Presenza di politiche a sostegno della genitorialità
 Presenza di sistemi di welfare aziendale
 Presenza di politiche di remunerazione coerenti con il raggiungimento degli obiettivi di
sostenibilità (es. per la componente variabile o per i premi di produzione)

S
Diversità e inclusione
 Definizione di percorsi di sviluppo di carriera a supporto del genere meno rappresentato nei
ruoli dirigenziali
 Turnover del personale

Supporto alle comunità locali


 Presenza di accordi di partenariato con organizzazioni non profit del territorio di riferimento
e/o sostegno tramite donazioni o volontariato aziendale a iniziative in campo sociale,
ambientale e culturale

Diritti umani
 Adozione di procedure formalizzate di valutazione del rispetto dei diritti umani nella catena
del valore allineate ai Guiding Principles on Business and Human Rights delle Nazioni Unite
Come implementare la sostenibilità?
GOVERNANCE
Board Issues
 Identificazione di una figura o un team manageriale responsabile per gli aspetti di sostenibilità
 Percentuale di membri indipendenti
 Incentivi e remunerazione legate a ESG

G
Rischi ESG rilevanti per l’impresa
 Mappatura dei rischi ESG rilevanti con aggiornamento almeno annuale
 Reporting di Sostenibilità
 Revisione documento di Sostenibilità

Contrasto alla corruzione e compliance


 Presenza di un codice etico, del modello di organizzazione e controllo 231 e/o di procedure in
materia di anticorruzione

Strategia
 Integrazione nella strategia aziendale degli SDGs, con esplicitazione degli eventuali impatti
negativi e positivi generati
Come implementare la sostenibilità?

GOVERNANCE
Gestione della catena di fornitura
• Inclusione di criteri e standard ambientali e sociali nelle procedure di selezione e
monitoraggio dei fornitori

G Responsabilità sui prodotti e Certificazioni e adesioni a protocolli


• SDGs
• ISO 14001
• ISO 50001
• ISO 9001
• ISO 26000
• ISO 45001
• CSR Manager
Chi governa la SOSTENIBILITA’?

MERCATO
Consumatori B2C
Clienti B2B

FINANZA
Banche direttive EMA
Finanza sostenibile

ISTITUZIONI
Normative e regolamenti
di rendicontazione
Obblighi di
comunicazione
Chi governa la SOSTENIBILITA’?

MERCATO
Enti/Aziende Clienti Consumatori
Per redigere il loro Sempre più pronti a
reporting di sostenibilità premiare le aziende che
richiesto dai mercati investono nella sostenibilità.
finanziari, a loro volta
*articolo pag. 27 Il Sole 24 Ore del 15 novembre
svolgono un’analisi della 2021
loro catena di fornitura,
spesso con procedure di
certificazione dei
fornitori, a cui chiedono
lo sviluppo di scelte
produttive in linea con i
desiderata dei loro
consumatori finali
Chi governa la SOSTENIBILITA’?

Banche - direttive EBA a FINANZA Finanza sostenibile


decorrere dal 30 giugno 2021
“La cultura del rischio di credito La finanza sostenibile è
dovrebbe comprendere l’adozione l'applicazione del concetto di
di un’adeguata «linea dall’alto» e sviluppo sostenibile
assicurare che il credito sia all'attività finanziaria. La
concesso ai clienti che, al meglio finanza sostenibile si pone
delle conoscenze dell’ente al l'obiettivo di creare valore
momento della concessione del nel lungo periodo,
credito, saranno in grado di indirizzando i capitali verso
soddisfare i termini e le condizioni attività che non solo
del contratto di credito, e che sia generino un plusvalore
assistito, se del caso, da garanzie economico, ma siano al
reali sufficienti e adeguate, anche contempo utili alla società e
considerando l’impatto sulla non siano a carico del
posizione patrimoniale e sulla sistema ambientale.
redditività e sostenibilità dell’ente,
nonché i relativi fattori ambientali,
sociali e di governance(ESG).”

https://www.eba.europa.eu/sites/default/documents/files/document_library/Publications/Guidelines/2020/Guidelines%20on%20loan%20ori
gination%20and%20monitoring/Translations/886685/Final%20Report%20on%20GL%20on%20loan%20origination%20and%20monitoring
_COR_IT.pdf
Chi governa la SOSTENIBILITA’?

ISTITUZIONI
ONU
UNIONE
EUROPEA Agenda 2030

Direttiva 2014/95/UE
per la comunicazione
di informazioni per
società >500
dipendenti

GOVERNO
D.Lgs. N. 254/2016 dal
2018 pubblicazione di DNF
La Sostenibilità per le PMI:

Secondo un’indagine pubblicata dal Forum per la Finanza Sostenibile (FFS) in collaborazione con BVA DOXA del
2020, le PMI hanno dimostrato un’attenzione crescente verso i temi ESG.

Gli operatori finanziari rilevano una limitata disponibilità di informazioni relative alle politiche e performance
di sostenibilità delle PMI:

 per assenza di obblighi normativi specifici di rendicontazione


 per le specificità organizzative e gestionali

La divulgazione di dati ESG accurati e comparabili comporterebbe benefici:

 per le aziende (valorizzazione nei confronti degli investitori, clienti, fornitori e dipendenti)
 per gli investitori (orientati verso imprese in grado di mitigare i rischi e di perseguire gli obiettivi di
sviluppo sostenibile – SDGs Agenda 2030)

La sostenibilità ha una rilevanza finanziaria in termini di riduzione del rischi e di contributo alla generazione
di valore economico-finanziario.
La Sostenibilità per le PMI: Risultati
PRATICHE DI RENDICONTAZIONE: quasi la metà del campione (104 aziende) redige un documento di sostenibilità
La Sostenibilità per le PMI: Risultati
MOTIVAZIONI ALLA RENDICONTAZIONE: perché le PMI decidono di avviare o proseguire il percorso di
rendicontazione di sostenibilità
La Sostenibilità per le PMI: Risultati

FUNZIONE AZIENDALE CHE COORDINA IL PROCESSO DI RENDICONTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ

Nel 59% dei casi la redazione del documento si avvale del supporto di consulenti, a conferma della crescente
consapevolezza dell’importanza dei temi ESG e della necessità di competenze specifiche.
La Sostenibilità per le PMI: Risultati
CONTENUTI DELLA RENDICONTAZIONE
La Sostenibilità per le PMI: Risultati

PERCEZIONE DEI BENEFICI OTTENUTI DALLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ


La Sostenibilità nel Modello di Business e nella Pianificazione:
VANTAGGI PER LE PMI

 GESTIRE IN MODO PROATTIVO GLI IMPATTI SOCIALI E AMBIENTALI positivi e negativi


generati dall’attività

 ATTRARRE CAPITALI E FINANZIAMENTI

 RIDURRE I COSTI AZIENDALI con modi più sostenibili di lavorare e fare affari

 GARANTIRE LA SUCCESSIONE AZIENDALE rafforzando la redditività a lungo termine


dell’impresa, rendendola idonea per la prossima generazione e aumentare il valore di
vendita finale dell’azienda

 MIGLIORARE IL MARCHIO AZIENDALE, particolarmente importante per le imprese B2C

 ESPANDERE IL BUSINESS E LA GAMMA DI CLIENTI E SERVIZI


Dalla teoria alla pratica

 STRATEGIA: Le imprese devono avere prima una strategia di sviluppo sostenibile per poi
comunicarlo al mercato.
 MONITORAGGIO dei RISCHI ESG: Il sistema di monitoraggio dei rischi ESG deve essere
integrato come componente dei sistemi di controllo aziendali.
 GRANDI IMPRESE vs PMI: Per redigere il loro reporting di sostenibilità richiesto dai mercati
finanziari, a loro volta svolgono un’analisi della loro catena di fornitura, spesso con procedure
di certificazione dei fornitori, a cui chiedono lo sviluppo di scelte produttive in linea con i
desiderata dei loro consumatori finali.
 CIRCOLO VIRTUOSO: E’ inevitabile che si venga a creare un circolo virtuoso che, partendo
dalle richieste dei consumatori di «prodotti sostenibili» si estenda a tutta la catena
produttiva.
 RUOLO delle BANCHE e CERTIFICAZIONI: In questo percorso le banche diventano un attore
importante, in quanto richieste di finanziare la transizione al green, alle energie rinnovabili,
sempre più la presenza di certificazioni di qualità, di certificazioni ISO, rappresenta un punto
di forza per le aziende che richiedono finanziamenti e un’informazione importante per la
banca nel suo processo di valutazione del merito creditizio
Dalla teoria alla pratica

VANTAGGI del REPORTING e COMUNICAZIONE:

 Instaurare un rapporto migliore con i finanziatori


 Favorire un maggior coinvolgimento del personale
 Senso di appartenenza del personale ai valori
aziendali
 Migliore rapporto con il territorio e la comunità
circostante
 Percezione da parte dei consumatori che i loro
valori sono propri anche dell’azienda che fornisce
lori i prodotti
La percezione della Sostenibilità per le aziende

SCELGO DI ESSERE MI ADEGUO AD ESSERE


SOSTENIBILE? SOSTENIBILE?
Grazie per l’attenzione

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