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Il Global Compact (Patto Globale) è un'iniziativa lanciata nel 1999 dal Segretario
Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan per promuovere la responsabilità sociale
delle imprese e per far sì che il mondo del business possa esso stesso contribuire a
trovare delle soluzioni alle sfide della globalizzazione.
E' un network multistakeholder che unisce governi, imprese, agenzie delle Nazioni
Unite, organizzazioni sindacali e della società civile, con lo scopo di promuovere su
scala globale la cultura della cittadinanza d'impresa.
A partire dal momento in cui fu lanciato operativamente nel luglio 2000 presso il
Quartier Generale delle Nazioni Unite, il Global Compact si è sviluppato rapidamente
e si presenta oggi come il primo forum globale chiamato ad affrontare gli aspetti più
critici della globalizzazione, attraverso la diffusione della cultura della cittadinanza
d'impresa.
L'idea di fondo del Patto Globale è, infatti, quella per cui le imprese che hanno una
visione strategica di lungo periodo orientata alla responsabilità sociale,
all'innovazione e all'accountability possono contribuire ad una nuova fase della
globalizzazione caratterizzata da sostenibilità, cooperazione internazionale,
partnership in una prospettiva multistakeholder con impatti positivi sulle persone
impiegate nell'impresa, su tutte le fasi della catena del valore e sulla società.
Nel Libro Verde del 2001 la Commissione Europea dà una prima definizione ufficiale
di Responsabilità Sociale di Impresa e individua i sui campi di applicazione in
relazione sia alla dimensione interna d’impresa (gestione delle risorse umane, tutela
della salute, dell’ambiente e della sicurezza), che a quella esterna (rapporti con la
comunità locale, con i fornitori, con consumatori, questione ambientale globale,
tutela dei diritti umani). .
Le Linee guida destinate alle imprese multinazionali (o Linee Guida OCSE) sono uno
strumento creato dall’OCSE per favorire il superamento delle difficoltà incontrate
nella messa in atto di comportamenti virtuosi. Esse individuano gli ambiti nei quali è
importante che le imprese si comportino in modo responsabile (Divulgazione di
informazioni, Diritti umani, Occupazione e relazioni industriali, Ambiente, Lotta alla
corruzione e alla concussione, Interessi del Consumatore, Scienza e Tecnologia,
Concorrenza, Fiscalità) e, ogni volta, specificano cosa ciò significhi di fatto ed
indicano i più autorevoli standard internazionali cui attenersi.
Il riferimento del titolo alle “imprese multinazionali” ha oggi una valenza soprattutto
storica: in origine, infatti, le Linee Guida furono rivolte soprattutto alle imprese
multinazionali, che maggiormente sfuggivano alle normative nazionali.
Ecco perché, nelle Linee Guida, nel 2011 si è introdotto il dovere delle imprese di
mettere in atto una due diligence, intesa come “quel processo che, in quanto parte
integrante dei sistemi decisionali e di gestione del rischio, permette alle imprese di
identificare, prevenire e mitigare il proprio impatto negativo, effettivo e potenziale
nelle materie trattate nelle Linee Guida OCSE e di rendere conto del modo in cui
affrontano il problema”.