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Strumenti RSI: Gli strumenti della RSI sono: codice etico, bilancio sociale, standard e linee
guida. Il codice etico è una “Carta costituzionale dell’impresa”, nella quale sono enunciati diritti e
doveri etico-morali, in modo da evitare comportamenti illeciti, che lederebbero l’immagine e il
corretto funzionamento dell’impresa stessa. Svincolato da obblighi giuridici, il codice etico può
coprire diversi argomenti. Il bilancio sociale è un documento con il quale un’organizzazione si
relazione alle diverse categorie di stakeholders per dar conto dei risultati della propria attività;
esso è uno strumento per la trasparenza e la comunicazione, interna ed esterna, che stimola
l’approccio all’innovazione e alla sperimentazione e rafforza l’immagine aziendale all’esterno.
Codice etico e bilancio presentano analogie sinergie e differenze: rivolto agli stakeholder
interessati, esigenza di accountability: trasparente, neutrale completa ed inclusiva, redatto
dall’azienda controllo indipendente, Sinergie: costituisce un supporto al bilancio d’esercizio per le
previsioni di valutazione utilizzabile per il rating etico sociale dell’impresa e valuta la coerenza dei
codici etici invece i codici etici indicano il quadro generale di riferimento dell’azienda definendone
l’identità Differenze: riguarda tutti gli interlocutori che hanno un qualunque interesse legato
all’operare dell’azienda mentre i codici etici si riferiscono solo al comportamento di chi opera
nell’azienda. Infine seguire gli standard e le linee guida comporta la possibilità per l’azienda di
fregiarsi di certificazioni.
Attori SAA Gli attori del sistema sono: agricoltura allevamento, industria agroalimentare e
distribuzione. gli attori coinvolti nella produzione e nella commercializzazione si rivelano
relativamente numerosi. Man mano che i sistemi si industrializzano il numero di tali funzioni
aumenta e al tempo stesso si moltiplicano e si diversificano le caratteristiche delle unità di
produzione. L’agricoltura è l’attività di assoluta strategicità per il genere umano in quanto
indispensabile per rispondere al bisogno primario di cibo. Per realizzare le sue attività, l’agricoltura
ha bisogno di una serie di fattori produttivi tra i quali, oltre alla terra e il al lavoro, vi sono i mezzi
tecnici. A questi sono ascrivibili svariati beni e servizi (macchine e attrezzature) che vengono
prodotti e forniti dall’industria e dai servizi collegati. I prodotti delle coltivazioni e degli allevamenti
sono destinati alla industria agroalimentare che realizza i processi di trasformazione, attraverso la
trasformazione le materie prime agricole, unitamente ad altri prodotti naturali o di sintesi
divengono prodotti finiti destinati alla alimentazione umana. I processi di trasformazione sono
fortemente diversificati. I prodotti finiti realizzati dalla industria agroalimentare o i prodotti agricoli
consumabili tal quali (p. es. frutta fresca, ortaggi, uova) passano alla distribuzione commerciale. Si
tratta di una attività di produzione di servizi attraverso la quale i prodotti alimentari vengo
trasferiti dal produttore al consumatore garantendone la disponibilità nei luoghi e nei tempi
desiderati dal consumatore stesso. La distribuzione commerciale svolge una funzione logistica
(organizzazione e trasferimento fisico del prodotto) e informativa (provenienza del prodotto,
pubblicità, per esempio) e di approvvigionamento dei commercianti all’ingrosso e di quelli al
dettaglio. Come gli altri componenti del sistema, anche la distribuzione commerciale si relaziona
con le industrie ed i servizi collegati, generalmente con una sola fruizione di beni e servizi (si pensi
alla industria dei mezzi di trasporto, alla industria pubblicitaria, ecc.) I commercianti, a loro volta,
vendono i prodotti alla ristorazione e/o ai consumatori finali. Nella prima circostanza viene
approvvigionato il circuito della ristorazione commerciale, hotel, ristoranti e servizi di catering, o
anche il circuito della ristorazione collettiva (mense ed ospedali, per esempio). Entrambi realizzano
la preparazione dei pasti da consumarsi fuori casa - per il consumatore. Nella seconda, attraverso
una diversificata tipologia di punti vendita i prodotti alimentari giungono al consumo domestico
che provvede alla preparazione dei pasti in casa.
Valorizzazione
Insieme di attività, sia strategiche che operative, orientate a migliorare la creazione di valore del
prodotto agendo su due diversi fronti: quello dell’attribuzione del valore da parte del consumatore
e della società, quello dell’efficacia dei processi di produzione da parte del sistema delle imprese.
L’insieme di obiettivi strumentali volta perseguire l’obiettivo generale dell’aumento del valore del
bene, e le attività che consentono il loro raggiungimento. Gli agenti incorporano nel processo
produttivo del prodotto tipico un insieme di risorse locali, alcune delle quali maggiormente
specifiche del territorio e dunque a causa della loro specificità difficilmente trasferibili ad altre
attività economiche. La validazione del prodotto da parte della società è un passaggio
fondamentale perché il valore del prodotto tipico possa essere riconosciuto all’esterno del suo
sistema produttivo. Sulla base della validazione la società, tramite i consumatori, remunera sul
mercato il prodotto tipico e riprodurre le risorse specifiche locali e le pratiche produttive a esse
connesse, ponendo le basi per la riproduzione. Effetti della valorizzazione sono Sostenibilità con
possibile espropriazione di alcuni soggetti dalla possibilità di valorizzazione del prodotto; emergere
di possibili conflitti all’interno del territorio di produzione; ingresso di soggetti esterni, dotati di
una visione conflittuale rispetto a quella dei soggetti locali e infine la ripartizione dei benefici per la
maggioranza della popolazione rurale e tra le imprese, e non soltanto per i singoli imprenditori.
Caratteristiche dei prodotti tipici: Il prodotto tipico è quel prodotto che nasce in specifiche
aree geografiche, da particolari tradizioni agroalimentari ed in presenza di schemi lavorativi
tramandati da generazioni. L'Unione europea, con il Regolamento 1151/2012, ha creato un
sistema di marchi per proteggere e promuovere i prodotti alimentari tipici il sistema si basa su tre
livelli di protezione: la denominazione di origine protetta (DOP), l'indicazione geografica protetta
(IGP) e la specialità tradizionale garantita (STG). Elementi di specificità dei prodotti tipici sono il
legame con il territorio, l’importanza delle risorse specifiche del territorio nel processo, il carattere
collettivo, coinvolgimento di una pluralità di produttori tra loro eterogenei, e Il legame con la
comunità locale, la valenza del prodotto tipico spesso va al di là delle imprese e interessa in
generale la società e la popolazione locale. l prodotti tipici può generare un valore d’uso indiretto:
esso è sempre espresso da un prezzo pagato da un consumatore, ma non è riferito al prodotto in
quanto tale ma ad altre attività economiche a esso collegate. VALORE EREDITARIO: Legato a una
tradizione locale, VALORE DI ESISTENZA: Legato a risorse specifiche che possono essere sia di tipo
fisico che antropico e VALORE TOTALE: Comprende il supporto alla creazione di mercati e la
remunerazione mediante sussidio.
Marketing stimolo: Molti negozi hanno l’usanza di spruzzare del profumo nelle borse per
incrementare la percezione che siano prodotti di buona qualità. Nescafe crea le sue confezioni in
modo che rilascino una intensa nota di caffè all’apertura
sala aperitivo di un ristorante
’isola di Bali nel pacifico meridionale, questa meta turistica negli ultimi anni è cresciuta
notevolmente, fino al punto in cui i gestori si sono sentiti “minacciati” dalla troppa affluenza di
turisti, con la preoccupazione che l’isola perda la sua caratteristica di luogo incontaminato. Questo
fa sì che una delle maggiori azioni poste in essere dai gestori a Bali è l’aumento dei prezzi, per
ridurre la domanda da parte della classe media di turisti, lasciando spazio a meno turisti ma con un
reddito elevato
Sostenibilità: significa proprio la capacità di essere mantenuto. In questa frase è racchiuso il
discorso che per sostenibilità si intende mantenere nel tempo, e quindi intendiamo la capacità di
mantenere nel tempo la riproduzione e lo sviluppo di tutte le forme di capitali. Abbiamo tre tipi di
forme: Capitale naturale: è costituito dall’ambiente naturale e dalle risorse naturali della società.
Includiamo quelle che sono ad esempio le materie prime o i servizi che ci fornisce l’ecosistema.
Capitale umano/sociale: sono tutti gli individui di una società. Importante sono le relazioni ad
esempio tra le persone, la salute e le competenze che qualificano una persona.
Capitale finanziario/costruito: sono tutte le cose create dagli individui, es costruire palazzi. Lo
sviluppo sostenibile è piuttosto un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle
risorse, la direzione degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti
istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali. Lo sviluppo tiene conto
di tre variabili la sostenibilità sociale, la sostenibilità economica e la sostenibilità ambientale come
tre grandi cerchi che avvicinati lentamente, si sovrappongono formando una piccola area comune
a tutte e tre. Quell’area è lo sviluppo sostenibile, ed è l’obiettivo a cui aspirare.
La sicurezza alimentare: La sicurezza alimentare è intesa nella sua accezione più ampia
come la possibilità di garantire in modo costante e generalizzato un’alimentazione sufficiente in
termini di qualità, quantità e varietà, per una vita sana e attiva; riferito alla qualità dei prodotti—si
intende la sicurezza realizzata dall'insieme delle azioni che si mette in atto per garantire un elevato
standard igienico-sanitario degli alimenti destinati al consumo. Il mercato della sicurezza degli
alimenti è composto: Dalla domanda di sicurezza alimentare che è determinata dalla disponibilità
a pagare del consumatore per ogni unità addizionale di sicurezza e dall’offerta di sicurezza
alimentare le imprese forniranno ai consumatori il livello sicurezza che questi ultimi domandano
fino a quando ciò sarà profittevole. Ruolo fondamentale è svolto dall’ informazione che in molti
mercati può essere: imperfetta, quando non sono sconosciute tutte le caratteristiche per valutare
un bene, e asimmetrica, quando alcuni operatori del mercato sono più informati di altri.