2.LAMBIENTE DI MARKETING
economici;
politici;
socioculturali;
ecologici e geografici;
tecnologici;
del macroambiente. ( Autorit pubbliche, i media, i movimenti civili).
B) LAMBIENTE INTERNO
Il pubblico interno formato dai dipendenti dellazienda. Tutte le organizzazioni hanno
dipendenti, regole e leggi.
Per chi si occupa di marketing lambiente interno tanto importante quanto quello
esterno in quanto bisogna formare limmagine pubblica dellorganizzazione. Il
marketing interno un processo che deve assicurare che i dipendenti conoscano e
comprendano le politiche e le strategie dellimpresa e si convincano che nel loro
interesse impegnarsi al massimo per realizzarle.
IL MARKETING ESPERIENZIALE
Si focalizza sul concetto della gestione dellesperienza,.
I moduli strategici esperienziali
I pilastri del marketing esperienziale sono 5:
1. Sense: stimolazione dei sensi, impatto sensoriale sui clienti attuali o potenziali.
2. Feel: sentimenti interiori dei clienti.
3. Think: stimolano lintelletto, esperienze cognitive come il problem solving.
4. Act: proporre azioni fisiche ai clienti, con nuovi stili di vita.
5. Relate: arricchimento personale e relazioni.
I fornitori di esperienza
Agiscono secondo vari ambiti:
La comunicazione: campagne pubblicitarie, com aziendale interna ed esterna,
RP.
Identit visiva e verbale: codici di marca.
Presenza del prodotto: aspetto esteriore.
Il co-branding: attivit di marketing svolte a migliorare lesperienza di
marca(eventi).
Spazi espositivi
Siti web e media elettronici
Le persone: personale di vendita.
comprende anche ricerche pi generali, tra cui lattivit della concorrenza e i problemi
legati allambiente di marketing.
Una buona ricerca di mercato in grado di ridurre il rischio di eventi cos dannosi per
limpresa.
Le ricerche vengono effettuate:
Sui clienti;
Sulle promozioni: successo delle attivit promozionali, quindi quali media
utilizzare;
Sulla distribuzione: canali distributivi pi adatti x un determinato tipo di
prodotto;
Sulle vendite: processo di gestione delle vendite;
Ricerche sullambiente di marketing: vari aspetti del micro e macro ambiente;
Il processo di ricerca
1. Riconoscimento problema
2. Determinazione degli obiettivi
3. Ricerca secondaria
4. Progettazione della ricerca primaria esecuzione della ricerca primaria
5. Analisi dei risultati della ricerca
6. Presentazione in forme appropriate delle conclusioni della ricerca
Lapproccio con gli intervistati
Essi sono i soggetti della ricerca. La metodologia dipende da ci che si vuole sapere.
a)ricerca qualitativa
supporta processi decisionali in situazioni caratterizzate da unelevata
indeterminatezza, mira a definire le impressione e le opinioni della gente riguardo a un
prodotto, una pubblicit. una forma di indagine molto pi profonda della ricerca
quantitativa, le dimensioni di solito sono molto pi ristrette.
b)ricerca quantitativa
supporta processi decisionali in situazioni di elevata determinatezza e focalizzazione,
oppure incentrati su elementi di marketing per loro natura quantitativi e soggetti a
valutazione. Applicata nei campi esprimibili in numeri.
I metodi di indagine
I dati primari sono raccolti attraverso 3 modalit: osservazione sperimentazione e il
sondaggio.
Osservazione: prima si pensava che il modo migliore per comprendere ci che la gente
pensava fosse osservarne le abitudini.
Sperimentazione: metodo di indagine che deriva dallambito scientifico. Anzich porre
domande o osservare, il metodo prevede la simulazione di una determinata situazione.
Il sondaggio resta il metodo pi comunemente usato per raccogliere dati quantitativi.
Gli strumenti per la raccolta dei dati, il campionamento, le tecniche di
intervista
Le fonti di distorsione
o Distorsione da campionamento: quando si scelto un campione non
rappresentativo della popolazione, molto frequente.
o Distorsione da intervistatore : si forma quando lintervistatore vuole aiutare
lintervistato a rispondere alla domanda, frequente su domande aperte e faccia
a faccia.
Analisi dei risultati
Si divide in 3 fasi: editing, tabulazione e interpretazione.
Alternative per le strategie di brand: modi per raggiungere gli obiettivi e altri
fattori.
Dovrebbero avere almeno alcune delle seguenti caratteristiche: devono colpire(attirare
lattenzione del cliente), devono essere allitteranti(per essere ricordate facilmente),
correlate con il posizionamento del prodotto nella mappa percettiva del cliente,
collegarsi a unimmagine visiva, comunicare qualcosa sul prodotto, favorire la
creazione di soprannome, facili da pronunciare e adatte allelenco telefonico.
Il brand e la semiotica
4 livelli simbolici:
1. Un simbolo funzionale: aspetti pratici del prodotto;
2. Un simbolo commerciale: valori di scambio del prodotto;
3. Un simbolo socioculturale: effetti sociali derivanti dallacquisto;
4. Un simbolo di valori mitici del prodotto.
I problemi strategici del branding
Il branding rappresenta una serie di attivit del marketing mix, coinvolgendo anche
tutti questi elementi.
Il consumatore tra dal marchio il vantaggio di sapere quale sar la qualit del prodotto
e la performance che pu aspettarsi. Il marchio far crescere anche limmagine di s.
Le marche molto stimate hanno vendite pi stabili, cio risentono meno delle altre
delle oscillazioni del mercato.
anche un risparmio di tempo per i consumatori che non vogliono fare ulteriori
ricerche su molti prodotti.
Lestensione del brand
Unestensione del brand si realizza quando un altro prodotto dellimpresa utilizza un
marchio simile a quello di un prodotto esistente. Si parla di branding di famiglia
quando un marchio viene utilizzato per unintera gamma di prodotti e di branding di
famiglia di linea quando un gruppo pi ristretto di brand condivide un unico identit.
Sviluppo recente compositioning certi prodotti vengono associati con un marchio per
creare un valore composto eccedente quelli dei componenti. Joint marketing e alleanze
di distribuzione appartengono a questa categoria, i prodotti non provengono dallo
stesso produttore e possono anche appartenere a categorie generali diverse.
Marchi commerciale
Economie di scala: se i volumi di produzione aumentano, il produttore riesce ad
acquistare materie prime in quantit superiore.
-impiego della capacit in eccesso: effetti stagionali e sinergie di produzione possono
rendere attraente produrre con il marchio del rivenditore.
-Base per espandersi: fornire a un distributore prodotti con i suoi marchi pu aprire
lopportunit di vendere altri prodotti in futuro.
-Nessun costo di promozione: il rivenditore sostiene tutti gli investimenti da effettuare
nel brand.
-non c altra scelta: solo propri brand.
-Escludere la concorrenza.
La confezione
Il packaging fa parte del prodotto. La confezione primaria il contenitore vero e
proprio, la secondaria fornisce un ulteriore protezione e di comunicazione con i clienti,
il terzo livello limballaggio.
Funzioni supplementari:
Informare i clienti
Fornire le informazioni obbligatorie per legge
A volte facilitare limpiego del prodotto
Resistenza alle manomissioni.
8.LA DISTRIBUZIONE
Logistica e distribuzione
La distribuzione fisica riguarda le modalit mediante le quali le organizzazioni fanno
pervenire i prodotti nei punti vendita. La logistica si riferisce al processo di
movimentazione dei materiali da produzione, attraverso le fasi di distribuzione, fino al
luogo in cui dovr trovarsi il prodotto finito. il campo in cui le funzioni acquisti
acquisti e marketing si sovrappongono. Le decisioni di strategia distributiva riguardano
la scelta dei punti vendita presso i quali rendere disponibili i prodotti.
I sistemi di trasporto
Classificati a seconda della rapidit, costo e idoneit a gestire il rapporto.
I canali distributivi
Informazione e comunicazione, riguarda lo scambio bidirezionale di dati e info di
varia natura;
Negoziazione e il trasferimento del titolo di propriet della merce, passaggio tra
chi vende e chi acquista.
Il pagamento, il finanziamento e la gestione del rischio, che si riferiscono non
soltanto al trasferimento dei mezzi di pagamento prescelti, ma anche al
trasferimento di oneri relativi allacquisizione e impiego delle risorse finanziarie
necessarie per assicurare le attivit commerciali.
Il flusso fisico-logistico, trasferimento del prodotto e del relativo possesso.
La struttura dei canali distributivi
Gli stadi del canale sono rappresentati da tutti gli attori o intermediari che espletano
funzioni utili ad avvicinare il prodotto allacquirente finale.
Lappoggio di una agente per assumere ordini da un certo numero di grossisti che
ripartiscono la merce per distribuirla ai rivenditori al dettaglio. Eliminando gli
intermediari sia una buona idea per poter comprare a prezzi pi bassi.
Grossisti
- Negozia con i fornitori;
- Conduce alcune attivit promozionali, come pubblicit, promozione delle
vendite, pubblicit redazionale e mette a disposizione una propria forza di
vendita.
- Cura il magazzino
- Organizza il trasporto di consegne a breve e talvolta anche a lunga distanza
- Controlla il livello delle scorte
- Verifica e controlla il credito
- Aiuta a determinare i prezzi raccogliendo info
- Incanala il flusso di info da e verso la rete di distribuzione
Diverse tipologie di grossisti:
Commercianti allingrosso
commercianti allingrosso a servizio completo
Il passaparola
forse il mezzo pi potente di tutti. una comunicazione interattiva poich implica
una discussione di pi parti, consente feedback, proviene da una fonte
disinteressata(amico, parente) e gode di pi credibilit rispetto alle altre
comunicazioni di marketing.
Gran parte delle comunicazione trasmessa tramite passaparola negativa.
La sponsorizzazione
Si cerca di legare e connettere le opinioni riguardanti lorganizzazione o marca
sponsorizzante con un evento o unorganizzazione tenuti in gran conto dai
consumatori obiettivo. Per cui bisogna individuare, per esempio, la squadra giusta da
voler sponsorizzare, rimanere fedeli in quanto il pubblico diventa consapevole del
brand man mano che si prolunga la durata del rapporto.
La sponsorizzazione da i suoi frutti quando c un legame tra sponsor ed evento.
La sponsorizzazione deve essere economicamente sostenibile, levento o
lorganizzazione che si vogliono sponsorizzare devono essere coerente con limmagine
della marca e con l piano di comunicazione aziendale, chiara possibilit di raggiungere
il pubblico obiettivo desiderato. La sponsorizzazione ha pi credibilit rispetto alla
pubblicit.
LINTEGRAZIONE DEL MIX PROMOZIONALE
1. Nelle fasi iniziale del lancio di un prodotto, muovere i consumatori
dallignoranza alla consapevolezza della marca in gran parte compito della
pubblicit.
2. Costruire conoscenza: la pubblicit di massa svolge un ruolo fondamentale , ma
se il prodotto complesso pu diventare utile ricorrere a una campagna
mailing, inviando materiale pubblicitario per posta.
3. Il gradimento per il prodotto pu derivare dallopportunit di provarlo o dalla
lettura di articoli che ne parlano positivamente.
4. La preferenza per il prodotto implica un confronto con le altre marche
5. La convinzione pu formarsi soltanto dopo aver provato ripetutamente il
prodotto.
6. Ladozione lo stato finale del processo, introducendo il prodotto nelle abitudini
del consumatore.
Strategia di internazionalizzazione
Il ciclo di vita dei prodotti varia da un paese allaltro.5 strategie principali per entrare
nei prodotti esteri:
1. Esportazione: minimo impegno verso il mercato estero. Il fabbricante vende i
prodotti dellazienda a un importatore estero che ne gestisce la distribuzione nel
suo paese. Gli agenti per lesportazione mettono in contatto acquirenti e
venditori e sono pagati su commissione. Le case di esportazione invece
acquistano beni da esportare in altri paesi.
2. Apertura di un ufficio vendite: il passo successivo del processo di
penetrazione. Le Joint venture sono attivit industriali o commerciali intraprese
con unazienda della propria nazionalit gi operante nel mercato obiettivo o
con unimpresa straniera nel suo paese di origine. Gli accordi di concessione di
licenza consentono a un produttore straniero di utilizzare i brevetti dellimpresa.
Il franchising un accordo con caratteristiche analoghe: laffiliato accetta di
condurre la sua attivit secondo specifiche formule commerciali e segni
distintivi.
3. La distribuzione nel mercato estero: sistema di magazzini e distribuzione nel
mercato estero
4. Operatore multinazionale: le imprese multinazionali producono e distribuiscono i
loro prodotti nei paesi che offrono i vantaggi x farlo.
Unimpresa pu optare per una strategia di globalizzazione, con la quale i suoi prodotti
e il suo approccio industriale restano sostanzialmente uguali in tutti i paesi.
Una visione alternativa il paradigma eclettico: ipotizza che lazienda prenda in
considerazione i propri specifici vantaggi rispetto ad altre organizzazioni , sia in patria
sia allestero, e pianifichi di conseguenza le sue strategie di ingresso nel mercato.
La pianificazione tattica
Chi si occupa di marketing cerca di acquisire un vantaggio rispetto ai concorrenti.
Esistono 3 tipi di strategie:
- Cost leadership: si mira a mantenere i costi sufficientemente bassi da poter
assicurare i profitti elevati anche in presenza di una concorrenza agguerrita.
- Differenziazione: distinguere limpresa dai concorrenti.
- Concentrazione: si focalizza lattivit su specifici segmenti di mercato.
Le alternative organizzate
Unestensione della struttura organizzativa a matrice quella che viene chiamata
struttura a organismo in cui non chiaramente identificabile un capo. Ogni membro
dellorganizzazione mette a disposizione la propria esperienza per il conseguimento
degli obiettivi aziendali. Il leader di ciascuna attivit determinato dal progetto che al
momento viene perseguito.
Le strategie promozionali
Pu mirare a uno o pi dei seguenti obiettivi:
Bisogno del prodotto: persuadere il cliente che il prodotto in grado di
soddisfare la sua necessit.
Conoscenza della marca: diffondere il nome della marca e le sue caratteristiche.
Atteggiamento verso la marca: obiettivo di creare nella mente del consumatore
una disposizione favorevole dopo la conoscenza della marca.
Intenzione di acquistare la marca:
Facilitazione allacquisto: il prodotto immediatamente disponibile e il
consumatore sa dove procurarselo.
Strategie push
Sono una spinta quando le iniziative promozionali sono rivolte soltanto allanello
successivo della catena distributiva: il produttore cerca di spingere le vendite ai
grossisti. Poco costoso e relativamente facile da applicare.
Strategie pull
1.
2.
3.
4.
Questa fase deve essere chiaramente finalizzata alla valutazione del gradimento
dimostrato dal cliente nei confronti delle offerte presentate e alle comunicazioni
effettuate.
Incrementare, quindi la costumer loyalty .
La struttura tecnologica a supporto della CRM
La tecnologia riveste un ruolo primario nel successo delle strategie e delle attivit
connesse allo sviluppo di un programma di Costumer Relatioship Marketing
CRM ANALITICO
Vi sono strumenti di integrazione dei dati e strumenti di analisi dei dati.
Gli strumenti di integrazione dei dati sono quelli attraverso i quali viene realizzata la
raccolta, lorganizzazione, lintegrazione e la gestione do tutti i dati relativi alla
clientela.
Il data warehouse
Un insieme di dati orientati al soggetto, integrato, che registra la loro variabilit nel
tempo, non volubile, costruito per supportare i processi decisionali. Emergono
caratteristiche fondamentali:
Lorientamento al soggetto: consiste nella modalit di organizzazione dei dati.
Lintegrazione: nel data Warehouse confluiscono dati di varia provenienza: a
queli gi presenti allinterno dei dati dellazienda confluiscono quelli raccolti da
fonti esterne.
Laggiornamento: visione storica.
La non-volatilit: laccesso ai dati consentito solo in lettura.
Il principale punto di forza del Data Warehouse quello di consentire infinite
interrogazioni, realizzabili a qualunque livello e da qualunque area del business, a
ciascuna delle quali viene inoltre data la possibilit di elaborare e aggregare i dati
selezionati nelle modalit pi opportune per ottenere le info necessarie alla specifica
esigenza decisionale.
Gli strumenti di analisi dei dati
Il Data Warehouse allinterno del CRM il punto di arrivo dellattivit di raccolta dati e
il punto di partenza della successiva differenziazione della clientela. Alla categoria di
interrogazione appartengono gli Online Analitical Processing (OLAP). Si differenziano
dalle query sia x lapproccio ai dati che x la qualit informativa degli otput ottenuti.
Ci sono 3 caratteristiche distintive degli OLAP:
Rapidit ed efficacia di analisi.
Multidimensionalit.
Condivisione.
Il Data Mining rappresenta lo strumento di analisi dati per eccellenza perch quello
che consente, attraverso lidentificazione e lestrazione di modelli di interpretazione
della realt, di sfruttare il potenziale informativo contenuto negli strumenti di raccolta.
Anche la sua capacit di generare conoscenza a partire da una massa di dati grezzi.
Gli strumenti sono divisi in due distinte categorie: strumenti per le analisi descrittive e
strumenti per le analisi predittive.
Il CRM operativo
La principale finalit quella di permettere che sia concretamente messo in pratica
dagli operatori di front office per aumentare la retention della clientela e il livello di
consumer satisfation.
Applicazioni di Consumer Service e Support
Sono un punto di forza strategico per ottenere vantaggi competitivi.
Ci sono i Call center e web call center, lobiettivo comune di offrire al cliente la
possibilit di avere a sua disposizione un operatore che lo possa guidare. Poi c
lutilizzo della posta elettronica personalizzata.
Applicazione di sales force automation
Si tratta di un software che crea un ambiente unitario nel quale ci sono tutte le
informazioni inerenti alle vendite e ai contatti con la clientela, supportando le attivit
commerciali.