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Introduzione
Materiali di studio
• Slide delle singole lezioni (disponibili man mano nella piattaforma MOODLE)
• Altri materiali da studiare:
- Dawar N., Bagga C.K. (2015), A better way to map brand strategy, Harvard Business Review, June
- Berg C. (2018), The CEO of Levi Strauss on leading an iconic brand back to growth, Harvard Business
Review, July-August
- Rodriguez Vilà O., Bharadwaj S. (2017), Competing on social purpose, Harvard Business Review,
September-October
- Eventuali altri materiali complementari caricati in Moodle vanno considerati come obbligatori per la
preparazione ai fini dell’esame
Prova d’esame
• Prova scritta, basata sui materiali di studio obbligatori con un mix tra domande chiuse e aperte (10
domande totali), privilegiando una preparazione che abbraccia tutti i contenuti del corso; durata 30 minuti
The age od Ai has begun (Gates): rivoluzione epocale con Chat GPT, da Federico Faggin (inventa
microprocessori- irriducibile) ad oggi la situazione è trasformativa: automazione dei lavori di bassa lega.
Definizione obiettivi lungo termine, sviluppo attività, reperimento e allocazione risorse, considerando
minacce e opportunità esterne (Chandler 1962)
Formazione + Contenuti + Pianificazione + Controllo
Marketing strategico (medio/lungo termine) definisce strategie nei mercati vs. Marketing operativo
(breve/medio) come attuazione del piano
Livelli di strategia:
Save the duck: brand italiano di giubbotti, la sua strategia sui piumini era
non usare le piume d’anatre al contrario di Moncler. Porta nel brand la sua
mission che diventa la strategia di marketing. Si ha un piumino con piume
artificiali.
- Soddisfa il bisogno di freddo e di funzionalità estetica ma anche di
significato
Da dove stiamo partendo PARTE ANALITICA: I piani di marketing tendono ad avere una parte
analitica scenario - che prende la misura della situazione attuale, mercato- cosa vendiamo, SWOT-
analisi ragionata dello scenario di mercato.
Verso dove stiamo andando OBIETTIVI E STRATEGIE: Una parte che riferisce dove vogliamo andare
tramite ipotesi e obiettivi e strategie di marketing ovvero quello che ci interessa maggiormente. SI
riferisce ad obiettivi specifici (aumento 3% delle vendite, aumento quota di mercato del 25%).
Libro
Lezione 2- Pianificazione e Piano di marketing
PepsiSi prepara a diventare più appealing per la generazione Z e vuole
spingere con una strategia più aggressiva e competitiva con la Zero.
Stadi/Gradi di pianificazione
Pianificazione di Marketing
• Coordinare (es. altri reparti es. prod., fin., HR, Si può fare a meno del piano di marketing ma
ecc.) questo ha delle utilità e aiuta a coordinare
• Informare (es. intera azienda) l’azienda e riferire le informazioni ai soggetti
• Esaminare più a fondo (es. opportunità) dell’azienda e anche esterni. Es. si vuole
• Negoziare (es. budget) diventare un brand forte e investire sui social
• Riflettere (es. revisione obiettivi) tramite influencer (Estetista Cinica e Chiara
Ferragni) servono molti investimenti che devono
essere specificati nel piano per averli a
disposizione. Aiuta ad esaminare le opportunità e
aiuta a negoziare: budget per negoziazione
interna (produzione e marketing- quanto dare a
chi) e riflettere: rivedere gli obiettivi.
NB! Un piano di marketing serve.
•Indetermina (decidiamo)
sintesi, il piano:
- È un aspetto di strategy formation/formulation
Es. Benetton etichetta con modelli nudi nei
• fissa (comunichiamo)
mercati orientali, strategia rivista ma con perdite
- È un aspetto di engagement delle risorse
in denaro.
(coinvolge le persone)
• formula (articolazione specifica, operativa, etc.)
- È un aspetto di planning
• una divisione dell’impresa (es. piano di marketing Ritmonio divisione Bath & Shower);
Azienda Design che fa un piano di marketing sulla divisione es bagni e docce che ha bisogno di un piano
specifico. Per l’azienda Bottecchia potrebbe essere la graziella.
• il lancio di un nuovo prodotto in un mercato già esistente nel portafoglio dell’impresa (es. piano di
marketing della Kia Sportage ibrida
Azienda Coreana, si lancia un nuovo prodotto (rinnovamento con nuovo look, nuovo logo, re-branding)
oltre che il fatto che sia ibrida ovvero si mettono insieme motore elettrico e benzina insieme e si crea un
piano marketing per lanciare questo nuovo prodotto non della KIA. Mission KIA: Movement that inspire
(dinamismo, ispirazione, ingaggi…), avrà analisi di mercato, SWOT, come si relaziona con i competitor es.
Toyota? Si deve considerare in analisi di mercato e SWOT cosa succede confrontando i prodotti.
• il lancio di una nuova linea di prodotti (piano della Ferrero per il lancio dei Nutella biscuits nel mercato
italiano).
Non solo sto facendo re-branding ma introduco un prodotto nuovo (nuova category).
Modello di pianificazione: razionalità e uso dei dati verso soluzioni ottimali (dati)
Modello interpretativo: influenza di valori, convinzioni e percezioni (cultura)
Modello politico: ricerca di consenso, conflitti e compromessi (influenza)
Modello logico-incrementale: risposta a bisogni specifici, gradualità (man mano)
Modello ecologico: forte vincolo ambientale e selezione (darwinismo)
Modello di vision/leadership: impatto del/dei leader, credibilità e relazioni (visione)
la realtà è spesso un mix di situazioni
Es. Revlon: facciamo cosmetici (product oriented), vendiamo lifestyle- stile di vita e self expression-
espressione del sé, successo e status, ricordi e speranze e sogni.
Es. Nike: vendiamo scarpe e abbigliamento sportivo (product oriented). (Market oriented) la mission
dedicata al mercato: portiamo inspirazione e innovazione (aspetto tecnico) ad ogni atleta del mondo, se hai
un corpo sei un atleta (inclusività).
Es. Walmart: gestiamo negozi discount (product oriented), consegniamo bassi prezzi ogni giorno e diamo
alla gente comune la possibilità di comprare le stesse cose dei ricchi – accessibilità è un valore (market
oriented).
Es. Zara: la stessa cosa ovvero accessibilità dei vestiti come i grandi stilisti.
Es. Disney: vende giri in giostra (product oriented), vende memorie (market oriented).
Da dove/ Analisi
Analizziamo il dove partire ovvero il mercato,
scenario e SWOT
Audit
Devo fare un AUDIT – indagine di mercato ci sarà
uno schema:
- Esterno: si vede l’ambiente macroeconomico e
tecnologico, il mercato (dimensione, trend, cosa
succede all’interno del mercato es. mercato pet food
con crescita importante), i concorrenti, le quote, che
tipo di marketing mix ho di partenza.
- Interno: riguarda la propria azienda
Per ogni progetto ho una quota di mercato ma vista in valore o unità? Es. se quota in valore è più alta
della quota in unità che cosa si ricava? Le informazioni sono che il posizionamento è più elevato perché il
prezzo medio è più alto della media del mercato, il posizionamento dell’azienda è più elevato.
NB! Attenzione ai dati medi – ma è ancora più importante la moda, la deviazione standard, varianza. Es. Un
pollo a testa, c’è chi ne ha 2 o chi ne ha 0 ma il dato medio dice 1.
Es. quadro di Magritteattenzione che c’è un mercato polarizzato (immagine in negativo)
Es. Aereo: schermi in aereo, evoluzione dei viaggi. Non deve però diventare la parte principale, ogni
persona ha il proprio device.
I clienti non vogliono una punta di trapano di quella dimensione, vogliono un buco di quella dimensione.
(Miopia di marketing, i clienti vogliono il risultato). Es. miglior acqua gasata possibile ma soda stream la fa
produrre a te.
Esempio segmentazione M/F nelle DEM (direct e-mail marketing) di alcuni brand del fashion
Es. Brand del fashion segmentano per le DEM in base al genere maschile o femminile
Es. Copri Bagagliaio gestito in modo diverso da Instagram, per i due tipi di persone diverse. Si deve pensare
a chi si vuole vendere. Segmentazione- contestualizzazione.
Utente, fruitore e acquirente non solo lo stesso. Cliente e consumatore non sono sempre la stessa cosa
es. prodotti per infanzia oppure auto aziendale decisa da uno e utilizzata da un altro. Questo richiede
comprensione e viene capita solo se viene fatta l’analisi di mercato.
Capire il mercato? Aspetti quantitativi + qualitativi
• Ricerca quantitativa: es. può dirci quante coffee cup i clienti bevono ogni giorno
• Dimensione qualitativa: diverso è cercare di capire la fenomenologia dell’esperienza dei clienti, e il
premium price che possono pagare
- Hip baristas esperienza del barista
- Community of telecommuters sempre in movimento con spazio wifi
- Crafted playliststermini di playlist personalizzate
TO UNDERSTAND WHAT MAKES YOUR CUSTOMERS TICK, YOU HAVE TO OBSERVE THEM IN THEIR NATURAL
HABITATS: crescente rilevanza degli aspetti etnografici, fenomenologici, legati a osservazione diretta
«immersiva» con un processo di «sense-making»
Per capire cosa muove i tuoi clienti, bisogna osservarli nell’ambiente naturale, guardandolo in modo
immersivo e non solo con dati numerici. Oltre a vedere dati tabulati ci si deve preoccupare di dati
etnografici e come si comporta il cliente in chiave immersiva con il prodotto o servizio che vendo. Diventa
importante fare delle comprensioni che aiutano a definire e mappare il mercato.
Mappa di mercato
Questo schema aiuta a capire il discorso
precedente. Ho gli utenti finali ma i fattori di
influenza chi sono? Es. medico che ha fatto la
ricetta? Contractor es. catena lunga per
ristrutturazione informatica di un campus o
ristrutturazione di una casa. Ci sono
dettaglianti, distributori, fornitori. È difficile
fare la mappatura completa.
I punti di leva sono importanti, dove si
concentra la decisione di acquisto? La
situazione cambia se cambiano i prodotti
acquistati.
Es. Valcucine: Quanto devo andare al cliente
finale oppure a chi costruisce come architetti?
Se il 90% delle case la cucina la decide l’architetto si fa più leva su questo.
Decisioni di acquisto
Perché il cliente compra questo tipo di
prodotto rispetto ad un altro? Quali sono
questi fattori?
CINEMA
• es. essere tra le prime 3 aziende del mercato in 5 anni può essere declinato a secondo della variabile
che interessa es. quote di mercato, fedeltà clienti. Es. BMW, AUDI cambio di riposizionamento verso l’alto
per evitare la classe bassa per essere vista tra le prime aziende in chiave di immagine percepita o di
premium price.
• es. un aumento della quota di mercato del 2% mangiare quote di mercato, spazio scaffale
• es. aumentare del 30% le vendite in 2 anni
• es. una copertura distributiva del 70% ̈dove si trova il prodotto, è importante per il prodotto con alta
utilità di luogo (bottiglia d’acqua, caramelle), nel food la copertura distributiva è importante.
• es. aumentare la presenza dei prodotti nei punti vendita per x% non è solo copertura distributiva ma
voglio essere più presente nei punti vendita, voglio cambiare altezza scaffale (display merceologico) che
dipende dalle negoziazioni e che richiedono collaborazione tra brand e buyer della catena. Es. Campari:
acquisisce etichette in modo da avere un forte potere negoziale. Es. Heineken: acquisisce Ichnusa.
• es. un incremento del tasso di prova del 25% Vogliamo che sia provato il prodotto es. con campioncino
Informazioni tipiche
Matrice utile per una chiave di diagnostica per capire le cose e anche normativa di scelte da fare. Queste
scelte che riguardano una strategia di marketing (nel suo insieme) che si traduce in scelte delle leve di
marketing mix.
Si sceglie se operare in mercati esistenti e prodotti esistenti. Nell’azienda si hanno già prodotti e mercati
esistenti si rimane sulla comfort zone comunque presidiata da concorrenti e difficoltà. La penetration può
essere molto aggressiva (vendere molte unità) oppure sulla qualità (lusso) ma è una politica di
miglioramento.
• Incrementare vendite senza modificare il prodotto e
senza estendere il mercato di riferimento
• Aggiustamento del marketing mix
• Design del prodotto es. stili e varianti di colore
• Pubblicità es. boost campagna
• Prezzo
• Distribuzione es. introduzione e-commerce b2c
Es. Under Armour: stretto una collaborazione con Saleva brand forte dell’outdoor (scalata) a Bolzano. Per
entrare in Italia hanno creato questo accordo per avere forza distributiva. Ha fatto Piggy Back facendo leva
su un brand forte e costruendo una grande notorietà, ha cercato di fare leverage sugli asset esistenti di un
brand Saleva che aveva già conoscenza del mercato di retail italiano. Cosa significa per Under Armour fare
penetrazione del mercato? Senza modificare prodotto o mercato si vuole vendere di più.
Si utilizza il marketing mix:
- Design di prodotto: non si crea un nuovo prodotto ma si modifica quello esistente (equalizzazione)
- Pubblicità: campagna Instagram, eventi, product placement, tour itinerante
- Prezzo: posizionarsi in modo intelligente nell’essere percepiti con valore
- Distribuzione: cerco di renderla efficiente es. scarpa (scarpa tecnica) / costruzione e-commerce
Sviluppo prodotti
Diversificazione
ESEMPIO KINDER
ESEMPIO DISNEY
Proviamo ad applicare il framework alla Walt Disney family of companies?
VF corporation
Posizionamento
• Nella mente dei consumatori: aspetto di diversità intrinseca sapendo che i consumatori sono diversi e di
varietà di tempo perché i gusti cambiano.
• Vs. prodotti concorrenti: non si deve mai trascurare che sia un posizionamento competitivo, le imprese
che competono possono inserire prodotti diversi, prezzo diverso, testimonial diverso. Es. J-lo in intimissimi.
Si studia questo tramiteMappe di posizionamento
Grande uso location e word of mouth (borsa). L’operazione interessante è che ha combinato i 99 cent
store e ha preso questa inserendo fun e alta rotazione e dimensione alta in numeri.
SMART: nel 1985 nascono gli orologi Swatch da Nicolas Hayek proponendo un orologio semplificando la
tecnologia con costi minori e posizionando il prodotto come cool e trendy con prezzi bassi, facendo come
quello che in seguito è successo anche per gli occhiali, è diventato un oggetto da avere. Es. re-sell sneaker.
Questo successo ha portato Hayek a rinnovare il mondo delle auto, inventando qualcosa di nuovo con la
Smart
All’inizio il prodotto Smart non è stato comunicato in maniera corretta, lo sbaglio è il non aver spiegato il
prodotto (non si sapeva se auto per adolescenti o disabili). Un altro sbaglio è stato il posizionamento di
prezzo che aveva puntato ad un target DINKS (double income no kids = famiglie doppio reddito e senza
figli), il problema è che veniva promossa in modo sbagliato (contiene una cassa di birra), infatti, per il prezzo
dell’epoca troppo alto, la value proposition conteneva troppo poco. La distribuzione non era corretta e
rarefatta, non flessibile, pochi punti retail, senza visibilità. Strategia di marketing disastrosa.
In seguito viene riposizionato tutto: il prodotto sistemato, comunicato spiegandola, prezzo minore e
potenziato la visibilità distributiva (creare più punti retail). In quel caso di NPD (new product development)
Smart ha sbagliato tutto, ha recuperato qualcosa ma poi è passata in Cina ritornando con un prodotto
diverso.
Mappe di posizionamento
• vedi articolo HBR in pdf Strumento che aiuta a capire come entrare sul mercato oppure come muoversi
all’interno di esso. Ci sono due dimensioni che si sovrappongono e combinare in modo diverso:
• Centrality - «coming to mind first», cioè legato brand è rappresentativo della categoria ed è
all’awareness, quanto brand è rappresentativo correlata ai volumi di vendita.
della categoria, che si traduce prevalentemente
in volumi di vendita
• Distinctiveness - «standing out», cioè hai una
Centrality è legata all’awareness ovvero esserci
recognition ovvero quanto si distingue, che si
es. crema da spalmare = nutella. Quanto un
traduce prevalentemente in premium price
• Indagate con survey sui consumatori Distinctiveness: quanto ci si stacca dai
competitor è più legato ad un premium price.
Lezione 6- Applicazioni
Target femminile per piattaforma premium Mytheresa, Kliger è CEO, è
come un hotel di lusso, ha guadagnato popolarità perché crea un
experience premium luxury.
Contenuti di oggi
• Percorso strategico di Levi’s: NB studiare l’articolo HBR!
• Applicazioni piani
- Demo piano di marketing fittizio: «Sonic»
- Piano mktg Fiba
- Piano mktg Trentino
- Piano mktg concessionaria Mercedes
- Report P&G
• Problematiche e principi
Levi’s
Quali sono state le tappe significative nella sua storia? Quali sono
stati gli elementi salienti della strategia? Commento di una
parte di articoloESEMPIO: Nuovo mercato (target femminile), sviluppo di prodotto (canotte, t-shirt),
espansione in mercati internazionale, targeting e posizionamento (quanto aumenta il prezzo? Rimane in
una via di equilibrio in modo che il brand abbia una forte centrality e una forte distinctiveness. Dove sono?
Sono mainstream o aspirational? Sono aspirational ma quanto? Come si posizionerebbe rispetto ai
competitor? È diverso rispetto al target scelto (generazione X, generazione Z).
Sonic
Start up ipotetica/fittizia, si immagina di entrare in un
mercato con uno smartphone nuovo. Competerà con
Apple, Nokia, Researching Motion, Motorola, Samsung.
Trentino
Informazioni generali
Monitoraggio
mercato, ascolto
degli ospiti: survey
ospiti, monitoraggio
performance progetti
ed azioni: KPI per i
prom tendenze di
mercato e competitor
(quali sono? Veneto,
Slovenia..), database
marketing (La
piattaforma controlla
le azioni e profila le
persone facendo
un’analisi), data
sharing e mappatura
dei mercati. È
analitico questo
piano, una sintesi
visiva.
Innovazioni di prodotto
Mercedes- concessionaria
Check-up vendite
Problematiche
• mancanza appoggio del top management - es. • rito inerziale - es. incombenza vs. opportunità,
visione del ruolo del marketing nella creazione di come viene vissuta?
valore • separazione tra pianificazione operativa e
• tempistica inadeguata - es. fasi e attività non strategica - collegamento breve-lungo termine
comprimibili • mancata integrazione nel sistema di
• mancanza appoggio management di linea - es. pianificazione globale dell’azienda - es. difficoltà
mancata condivisione e/o capacità di valutazione delle scelte
• confusione terminologica - es. gergo tecnico • delega pianificazione a un pianificatore - es.
• numeri vs. obiettivi - es. mancata profondità mancata sinergia e approccio proattivo
• eccesso di dettagli - es. se tutto è importante
allora nulla è veramente importante
Principi per la Pianificazione di Marketing
Analisi
Obiettivi
Strategia
Tattica
Domande demo
• Nella strategia di Levi’s cosa ha significato «build our profitable core»? Spiegare
• Volendo confrontare il piano di marketing Fiba con uno schema generale di contenuti di piano, dove
appare meno completo? Cosa suggerireste di approfondire?
• NB consultare gli interi piani allegati in Moodle
Lezione 7- Storytelling nelle strategie di marketing
Introduzione
Lo story telling: es. Mulino bianco (engagement, legame, coinvolgere le persone in un racconto storia dove
la comunicazione tende a spostarsi meno sulla descrizione del prodotto ma una creazione di valore per il
prodotto. Il prodotto occupa uno spazio maggiore rispetto alla costruzione di un racconto, immagine
evocativa, dello storytelling dove spesso ci sono personificazioni vere (clienti o imprenditore fittizi) vengono
più o meno costruito es. anche Carla è vicina al nostro mondo. Il Mulino Bianco si presta allo storytelling
perché utilizza questa questione della famiglia, vivi la natura è presente da diversi anni.
Nella strategia di marketing la dimensione comunicativa avrà un budget più elevato che di attenzioni
strategiche. Es. intimissimi: il prodotto avrà una qualità minore rispetto alla comunicazione con J-lo. Il
budget da inserire è minore sul prodotto rispetto a quello che dedico per la testimonial famosa. La
costruzione di una storia nel fashion/beauty/sportswear/automobilistico si avvicina ad una celebrity.
Brand identity e architecture: non è la comodità di attingere alla storia ma alla valorizzazione
dell’autenticità quindi la forza di spingere una coerenza, autenticità non solo avere un prodotto di qualità.
Es. capo di stato-vino, Venegazzù- Gasparini: si chiama così perché si narra che un capo di stato ha visitato
la cantina e bevuto il vino, questo è diventato il nome di una linea di prodotto, vino di punta e di alta
visibilità con prezzo 30-40 euro. La scelta è stata trasformare l’etichetta aiutando il consumatore a capire di
cosa si stia parlando. Ci sono alcuni brand che non si raccontano tenendo un velo di mistero es. Martin
Margiela- prodotti che non hanno l’etichetta (o lo sai o non lo sai), capi molto costosi si trova in Luisa Via
Roma per gestione della posizione e-commerce+omnicanalità potente.
Brand architecture viene vissuta in chiave di strategia spesso con un remix continuo di passato e di
innovazione che non è solo disegno di logo, di un nome ma anche una riconsiderazione della architettura di
brand che può diventare identity fisica, un modo con cui ci presentiamo, per svecchiare il brand. Es. quattro
ruote come si entra in una customer base più giovane? BRAND ARCHITECTURE legato a chi sono, da dove
vengo e dove voglio andare (analitica, obiettivi).
Modo in cui io mi connetto con il mio target in modo unico, attraverso una storia io posso aumentare la
connessione, engagement, unicità. Diventa una strategia da adottare da cui io posso fare discendere una
pianificazione: distribuisco i contenuti anche multicanale. Lo storytelling può avere o meno una dinamica
importante. Ci sono una serie di declinazioni legate alle scelte che si fanno.
Il content marketing serve per creare contenuti che spingono le vendite. Es. copywriting.
Lo storytelling anche lo storytelling serve per aumentare le vendite ma serve anche per creare iper-
contenuti (significati), che generano legami con il pubblico e un destino comune, che di solito scaturisce
dall'adesione all'universo narrativo di marca (con il conseguente selling). Es. tradizione, il cibo di una volta.
Es. Patagonia: che ha costruito una narrazione sulla sostenibilità. Es. Nike ha costruito la sua narrazione non
sulla celebrazione dei prodotti ma per celebrare il gesto sportivo.
Museo francese: utilizza una figura vera professore di elementari Leon Vivien su Facebook ha iniziato a
raccontare la sua vita prima dell’apertura del museo. Ha costruito un legame tra le persone e il professore
in modo tale da incuriosire e creare engagement per scoprire la storia del professore e vedere la mostra.
Significant objects: studio dove hanno preso una centinaia di oggetti dal valore
nullo. Inseriti gli oggetti con una storia. Esperimento letterario e antropologico
ideato da Rob Walker e Joshua Glenn, ha dimostrato che l'effetto della narrazione
sul valore soggettivo di un dato oggetto può essere misurato oggettivamente.
Il progetto ha messo all'asta oggetti dei negozi dell'usato tramite eBay; per le
descrizioni degli oggetti, racconti scritti appositamente da oltre 200 scrittori sono stati sostituiti. Gli oggetti,
acquistati in media per $ 1,25 ciascuno, sono stati venduti per quasi $ 8.000,00 in totale. (I proventi sono
stati distribuiti ai contributori e alle organizzazioni di scrittura creativa senza scopo di lucro.) Tutte le storie
del progetto sono archiviate su questo sito.
Esempio: Carl Fredricksen: connessione «a prima vista»
Film UpGrazie allo sceneggiatore, diventa una strategia di engagement con il protagonista.
Esempio Mediolanum
Tipi di narrazione
Alcuni spot hanno una storia di abbandono, dove interviene un agente che
esercita cura (impegno, dedizione attenzione). La storia porta la “cura”. Brand
assicurazione, finanziari.
Messi insieme questi attivatori per le storie tendono ad avere declinazioni in queste caratteristiche. Il
lavoro è decodificare e di come in queste storie si hanno dei mix, non pensandolo in modo cartesiano ma
relativo mix.
Convincere le persone all’idea per poi poter utilizzare lo storytelling in chiave strategica Cicerone (libro)
ci sono quattro requisiti per migliorare.
Scuola Holden: si impara a maneggiare tecniche e strumenti narrativi, allenare un nuovo modo di
pensare e lavorare con uno storytelling.
Branding
Apple
Evoluzione della strategia di marketing Ha una strategia che punta ai
creativi, alternativi (2% delle persone) fa una comunicazione tutta una
politica di mercato che è quella del “Think Different”. Apple è il brand
per gli alternativi e per la nicchia.
• Cosa è successo alla strategia di Apple negli ultimi decenni La nuova
strategia di marketing si è tradotta in un re-branding Logo diverso e
minimalista, nome cambiato
• Prodotto Prodotti diversi
• Prezzo Cambio posizionamento con aumento del prezzo
• Comunicazione Cambiando la comunicazione non più Think Different ma collegata ai prodotti Iphone e
la sua evoluzione
• Distribuzione La distribuzione presidiando il retail in modo internalizzato, importante
• Customer experience • Advocacy • Omni-channel Cambio di customer experience legato al processo di
unboxing, i corsi, i tutorial, l’advocacy-fan base (costruire una fan base capace di influenzare, omnicanalità
avanzata (il prodotto che si compra in Apple store e online tende ad essere più vicino).
Disneyland
Evoluzione della strategia di marketing
• Profonda revisione della strategia di marketing per Disneyland a Parigi ha cambiato logo e cambiato
nome (corporate re-branding) ma ha anche cambiato strategia ovvero Eurodisney voleva essere il parco che
portava in Europa il concetto americano ma poi ha fatto una scelta di rivedere la strategia e l’intero piano di
marketing come Smart. I vantaggi di chiamarsi Disneyland Paris invece che Eurodisney Sfrutta la
notorietà della città; quindi, sfrutta l’elemento per far viaggiare le persone e andare a visitare Disneyland
Paris. Ho un effetto sinergico: vendo Parigi e vendo Disneyland. Un’altra cosa al di là dell’aspetto stilistico è
che Disneyland Paris viene considerato uguale a quello di LA invece che Eurodisney che sembra la brutta
copia americana.
• Prodotto cambiamento prodotto in senso lato
• Prezzomeno skimming, più penetration
• Comunicazione costruzione di una serie di offerte
• Distribuzione
Kodak: Kodak Wheel non è un dispositivo tecnologico ma una time machine = sceglie di dare il nome
Carousel (giostra) che ha a che fare con la nostalgia. Il prodotto come proiettore di diapositive viene
trasformato in una ruota e viene utilizzato lo storytelling.
T-mobiletelefonia americana, sto vendendo telefonia ma la sto vendendo con una comunicazione
collegata con musica, dancing e intrattenimento.
GM General Motors Si promuove le auto elettriche con comico Will Farrel, la decodifica è che uno dei
problemi è la visione troppo tecnologica in modo distante, con prezzo elevato delle auto elettriche, qui la
logica è portare il target market a superare questo tipo di ostacoli percepiti. Utilizzo come “cavallo di troia”
per portare il target customer in una logica di consideration sull’autonomia, imposizioni, tecnologia con una
vena di intrattenimento.
Coca cola”The end of marketing as we know it” libro scritto dal CMO = chief marketing officer della coca
cola. Fa presagire un’era in cui stavamo entrando ovvero meno legato alla creatività ma ad un marketing
legato ai ritorni dettato dagli indicatori. Fa capire che c’era in atto un cambiamento. Si deve pensare anche
che l’esplosione commerciale di Apple è legata al fatto che Steve Jobs si è presentato all’amministratore
delegato di Pepsi-co chiedendo di cambiare il modo e non vendere solo bibite gassate. In questo libro la
storia che si racconta è che negli anni 80 la coca andava bene ma Pepsi fa due cose
inserisce la pepsi challenge, in breve utilizza spot dove le persone sono bendate e assaggiano coca e
pepsi (pubblicità comparativa) e le persone rispondono pepsi. NB! Twin (twelve) e teen (adolescenti).
Inserisce Pespi generation of the future e come Ambassador Micheal Jackson la più grande star
planetaria: sancisce che pepsi è la bibita dei giovani per il futuro. In questo caso questa spinta di Pepsi crea
dei problemi a Coca cola.
Nel 1985 Coca Cola prova a cambiare la formula, provando a innovare e nasce la New Coke che somiglia alla
Pepsi, le vendite della coca precipitano (cambiare il gusto della bibita è un disastro, i vecchi consumatori
non la ritrovano più e i nuovi vogliono la pepsi). Infatti, viene fatto un passo indietro e ritorna la vecchia: c’è
una coesione della nuova coca cola e quella classica (graduale fase out) e in seguito quella nuova viene
ritirata. Coca cola ha risposto pensando che il sapore della bevanda fosse un problema o un’opportunità,
ma andava fatto un lavoro diverso senza cambiare il sapore.
Si collega allo storytelling e customer experience, una brand strategy deve tenere presente la
connessione emotiva. Es. BMW, OTB (be stupid).
Es. film Inside-out: connessioni emotive che si collega alla risposta ormonale ma che sono pesantemente
legate non solo a chi si occupa di comunicazione ma a quello che viene gestito dal marketing manager.
Esercizio
Azienda che porta avanti una logica che ha da un lato una scelta di branding (forte figura Elon Musk, green
eco) e dall’altro lato il fatto che costruisce un’offerta che diventa anche infrastruttura (della rete: charger),
ha freschezza e no retaggio strategico, investe nella guida autonoma e AI, ha un motore molto avanzato, ha
economie di scala e apprendimento batterie, ha sviluppato il proprio prodotto con un approccio software e
suo update (l’auto è il prodotto materiale che discende dalla progettazione di software). Oltre ad essere
un’azienda di maggiore capitalizzazione al mondo, dal punto di vista di marketing strategy e branding ha
anche un forte impatto sul mondo (Space X).
Lezione 9- Bis
Alcuni termini
• ABC: Assegnare degli ordini di grandezza legato • FMCG: fast moving consumer goods, prodotti di
al peso del costo. Si prendono tre fasce, si fa una largo consumo realizzati in grandi quantità a
distribuzione cumulata e vedere quale categoria costo accessibile
vende di più. Separa con logica paretiana la logica • freemium: free+premium Spotify (livello base
di rotazione di magazzino e guardo quale mi fa gratis e livello premium ad un prezzo)
guadagnare di più. L’analisi ABC della domanda è • GDO: grande distribuzione organizzata
un tipo di analisi statistica, che si basa sul • HNWI: Individui con alto Net Worth oppure
principio di Pareto quanto importante è un anche ultra high net Worth Individual
prodotto. Presuppone una suddivisione degli • HQ: Head quarter (sede centrale)
oggetti in esame (es: prodotti) in tre categorie, • inventory: magazzino (out of stock)
allo scopo di valutare il loro impatto sugli utili • invoice: fattura
d’impresa, definendo quali siano gli elementi più • LTV: life time value della clientela, stima
rilevanti e quali, invece, quelli più critici. scontrino medio/durata acquisto
• ad: advertisement è il singolo annuncio • market share: quota di mercato
pubblicitario NO advertising = pubblicità. • MSRP: Prezzo di listino suggerito al pubblico
• APAC: Asian Pacific. (manufactured suggested retail price)
• ASAP: as soon as possible. • NDA: No Disclosure agreement
• brief: per prodotto, comunicazione e meeting. • NPS: Net Promoted Score- votazioni
Documento conciso che riassume l’esigenza per • operations: in produzione/reparto produttivo
determinare delle azioni da fare. (può essere anche marketing operation)
• claim: lamentela (warranty claim= in garanzia • PA: personal assistant
del prodotto). • portfolio/product range: gamma
• CMO: Chief marketing officer. - Ampiezza gamma (tipi di prodotti) es. Shampoo
• Conversion rate: tasso di conversione da cliente - Profondità linee (varianti delle linee) es. Garnier
potenziale a cliente effettivo. Anche multiplo. • private label: marca del distributore
• Cross selling: vendite incrociate, incrocio di • roadmap: programmazione scaglionata
categorie merceologiche di prodotto es. cinema+
• RSVP: Répondez, s'il vous plaît - rispondimi per
popcorn, sfrutto il contatto con il cliente per
favore
vendere qualcos’altro.
• share of (customer) wallet: Cattura la capacità
• CSI: Customer Satisfiction Index, tasso di
di intercettare porzioni di budget di spesa del
soddisfazione del cliente (ISC in italiano)
consumatore (ciò che ha in soldi). Es. spesa food,
• CX: Customer experience
tempo libero del consumatore è in x%, si ragiona
• DEM: Direct email marketing
tendenzialmente in termini monetari, dei soldi
• DOS: Directly operated stores (negozi di
che spende che percentuale sto intercettando.
proprietà)
Posso fare leverage e voglio aumentare la sua
• EMEA: Europe Middle East Africa
share of wallet cross selling.
• Executive Summary: riassunto per dirigenti
• skim: scremare meno unità ma più margini
Brand di biscotti ha fatto evolvere una strategia di marketing che si evolve nel concetto di universo
semantico: a che fare con i significati di diverse cose, fa evolvere qualcosa da un semplice nome, uno dei
tanti biscotti è diventato esso stesso un brand. Questa analisi ci aiuta a riflettere sull’innovazione di
prodotto, su come questo brand che si applica al prodotto diventa qualcosa che si appoggia al prodotto ma
si presta anche ad evolvere, che diventa esso stesso un brand, collegarlo ai concetti di estensione del brand
e stretching (EXTENSION: prendendo il marchio e portarlo fuori dal suo campo dai biscotti si passa alla
merendina e diventa STRETCHING: quando si allontana di più da biscotti si passa alla crema spalmabile).
Il caso della nascita di Pan di Stelle e del suo sviluppo come love brand ha l’obiettivo di mettere a fuoco
alcuni temi di grande importanza per lo sviluppo di strategie di branding e comunicazione
• I concetti di marca prodotto e di umbrella brand nell’ambito delle strategie di Family Brand e di House of
Brands; (brand ombrello che abbraccia più cose)
• La coerenza della comunicazione di marca in un ambito di family brand;
• L’evoluzione storica degli stili di comunicazione sia televisiva che di packaging in coerenza con i modelli di
consumo che si sono sviluppati nel tempo;
• La trasformazione da sub-brand (nell’ambito di un modello di umbrella-brand) a individual brand e la
progressiva modificazione dell’architettura di brand-portfolio con l’allontanamento semantico, grafico e
concettuale da uno dei brand più iconici presenti sul mercato italiano come Mulino Bianco;
• Lo sviluppo di una strategia di Brand Extension prima e di Brand Stretching successivamente;
• L’affermazione di un modello di posizionamento basato sulla Brand Social Responsibility (BSR);
• L’ampiamento del consumer target attraverso l’innovazione di prodotto;
Non
esiste la
strategia
vincente:
Scelte di
architetture
che si
possono
gestire.
Affiancamento di Pan di stelle:
si libera del family brand del
Mulino Bianco (Mulino Bianco
che viaggia con strategia di family
brand). Lo diventa quando? Si
toglie il logo e con il primo
esperimento di brand extension
(applico il brand del biscotto e lo
porto in un’altra tipologia di
prodotto es. torte e merendine).
Vincente perché si è posizionato.
Responsabilità sociale
Allineamento del settore agroalimentare agli SDGs. La filiera del cacao, ingrediente di base delle ricette dei
prodotti Pan di Stelle, è particolarmente “fragile” e presenta diversi elementi di criticità. La domanda di
cacao nel mondo è in aumento e supera la disponibilità di prodotto e dall’altro la quota di risorse
economiche che vengono riconosciute ai produttori di cacao è marginale ed in diminuzione.
Da CSR a BSR: la «brand social responsibility» di Pan di Stelle Cultura della rendicontazione, Stabilità
dell’iniziativa, Equity e la credibilità della marca che propone i progetti come elemento integrante della
relazione tra brand e consumatore.
La svolta del 2019: Pan di Stelle esce dal perimetro dei prodotti da forno a base cacao ed entra nel mondo
dell’indulgenza con una operazione di brand stretching importante
Entra in categorie di prodotto “distanti” da quelle di origine (biscotti e merende) con occasioni di consumo
parzialmente diverse. Si tratta di una scelta molto coraggiosa e discontinua per il brand che è entrato in una
categoria di prodotto lontana da quelle presidiate fino ad oggi. La scelta di brand stretching è avvenuta
però con lo “stile” specifico della marca Pan di Stelle ovvero con una elevata attenzione agli equilibri
nutrizionali del prodotto. È l’anno dell’indulgenza responsabile, l’anno di Crema Pan di Stelle
NB! Quanto più un’azienda è guidata dal profitto, quindi un’impresa, o governance che si avvicina ad una
società di tipo quotato, più la mission dovrà tenere conto di obiettivi che saranno improntati sugli utili e
avrà delle esigenze di profitto (trimestrale) scandita più frequente.
Il purpose è collegato alla mission e si deve tenere conto se si tratta di azienda o impresa e se è un’impresa
quale tipo governance ha - azienda quotata o familiare. Si deve superare la patina di storytelling, corporate
storytelling guardando del tutto ciò che l’azienda fa a 360 grandi, questo è il tema del purpose es. Meta
licenziamento di tante persone.
Disney The mission of The Walt Disney Company Essere uno dei principali produttori e fornitori
is to be one of the world's leading producers and di intrattenimento e informazione, utilizzando il
providers of entertainment and information. portafoglio di brand per differenziare i contenuti,
Using our portfolio of brands to differentiate our servizi e prodotti per il consumatore, cerchiamo
content, services and consumer products, we di sviluppare le esperienze di intrattenimento più
seek to develop the most creative, innovative and creative, innovative e profittevoli (si deve inserire
profitable entertainment experiences and related per gli investitori altrimenti sarebbe meno
products in the world." appetibile). Es. Coca cola: create value.
Generazione z: ci sono esternalità negative su cui si tiene conto in virtù anche delle asimmetrie
informative. Es. fast fashion.
LA NOSTRA MISSIONE CON OGNI TAZZA, (motivo per cui vado a bere) CON OGNI CONVERSAZIONE,
(elemento socializzazione) CON OGNI COMUNITÀ, (elemento rapporto con il territorio) COLTIVIAMO LE
POSSIBILITÀ ILLIMITATE DELLA CONNESSIONE UMANA.
Per i primi due decenni di storia di Starbucks, l'azienda aveva solo una manciata di negozi, tutti a breve
distanza in auto l'uno dall'altro, e l'etica dell'azienda era per lo più condivisa dal passaparola. Ma nel 1990,
l'azienda era cresciuta dal nord-ovest del Pacifico a Chicago e Vancouver, in Canada, con l'intenzione di
aprire nuovi negozi in California e sulla costa orientale.
I leader di Starbucks a quel tempo si riunirono in un ritiro fuori sede per redigere la prima dichiarazione
d'intenti dell'azienda. Più che una tabella di marcia, volevano articolare non solo dove volevano andare, ma
anche come ci sarebbero arrivati. Il risultato è stato una visione ambiziosa che sembrava quasi fantastica
per una piccola azienda di soli 75 espresso bar: "Fare in modo che Starbucks diventi il principale fornitore
del miglior caffè al mondo, mantenendo i nostri principi senza compromessi mentre cresciamo".
Quell'audace aspirazione inaugurale di costruire un diverso tipo di azienda è stata supportata da principi
guida che mettono le persone al primo posto e i profitti alla fine . Le loro parole sono diventate pietre
miliari quando l'azienda ha aperto migliaia di negozi nei quartieri di tutto il paese e infine in tutto il
mondo. La missione e i principi sono diventati parte di un linguaggio condiviso, espressione dei valori
fondanti dell'azienda e impegno reciproco.
Nel corso degli anni, Starbucks ha continuamente riformulato la sua missione e i suoi principi per adattarsi
alle mutevoli esigenze dei partner, del business e del mondo esterno. Nel 2008, durante un incontro
trasformativo di 10.000 store manager per la Leadership Conference a New Orleans, Starbucks ha svelato
quella che è diventata nota come la nostra missione Starbucks : "Nutrire e ispirare lo spirito umano: una
persona, una tazza, un quartiere alla volta .” Nel 2014 , i principi guida della missione di Starbucks sono stati
aggiornati con una serie di valori sottolineati dall'impegno a essere "guidati dalle prestazioni attraverso la
lente dell'umanità".
Nel marzo 2023, Laxman Narasimhan ha assunto le redini come amministratore delegato di Starbucks dopo
un'immersione unica di sei mesi diversa da qualsiasi altra nella storia di Starbucks. Mentre traccia un nuovo
corso per l'azienda in un periodo senza precedenti, sta svelando una nuova missione che funge da omaggio
al passato di Starbucks, mentre si evolve verso un nuovo futuro. La missione è semplice: "Con ogni tazza,
con ogni conversazione, con ogni comunità, coltiviamo le possibilità illimitate della connessione umana".
Questa nuova missione riconosce che la connessione è un bisogno umano fondamentale. Studio dopo
studio indica alti tassi di solitudine come un problema di salute pubblica, e c'è un disperato bisogno di stare
insieme. Ora, la connessione umana è espressamente parte della missione dell'azienda. Espande anche la
sua sfera da "quartieri" a "comunità", invitando le persone sia nei negozi che negli spazi digitali a prendere
parte alla conversazione.
“Viviamo in un mondo altamente disconnesso, c'è solo un disperato bisogno di stare insieme. La solitudine,
la divisione e la polarizzazione sono diventate fin troppo comuni", ha detto Narasimhan. “Il rito quotidiano
del caffè è un modo potente per connettersi, con sé stessi e con gli altri. Con la nostra comunità globale di
fidati partner green-apron, amplificata dal nostro amato marchio e dalle nostre esperienze digitali, siamo in
una posizione unica per questo momento”.
Alla base della missione c'è una serie di sei promesse per le principali parti interessate di Starbucks, inclusi
partner, clienti, agricoltori, comunità, ambiente e azionisti. Ognuna delle sei nuove promesse è correlata e
intercambiabile, assicurando il successo reciproco per tutti. Starbucks prevede di collaborare con i partner
nei prossimi mesi per creare un insieme di valori che accompagnino la nuova missione e le promesse.
"Starbucks ha sempre cercato di essere un diverso tipo di azienda", ha affermato Narasimhan. "La nuova
missione si collega direttamente a questa idea."
1990
La prima dichiarazione d'intenti di Starbucks, nel 1990, ha guidato l'azienda per quasi due decenni mentre
cresceva da meno di 100 negozi a più di 16.000.
Abbracciare la diversità come componente essenziale nel nostro modo di fare affari.
Applicare i più alti standard di eccellenza all'acquisto, alla tostatura e alla consegna fresca del nostro
caffè.
2008
La missione di Starbucks si evolve per riflettere un'audace ambizione durante un periodo di trasformazione
incentrato sull'idea di caffè e connessione. Sei principi portanti dichiarano la sua dedizione al caffè, ai
partner, ai clienti, ai negozi, ai quartieri e agli azionisti.
I nostri Partner: Ci chiamiamo partner, perché non è solo un lavoro, è la nostra passione. Insieme,
abbracciamo la diversità per creare un luogo in cui ognuno di noi può essere se stesso. Ci trattiamo sempre
reciprocamente con rispetto e dignità. E ci teniamo l'un l'altro a quello standard.
I nostri clienti: quando siamo completamente coinvolti, ci connettiamo, ridiamo e solleviamo la vita dei
nostri clienti, anche se solo per pochi istanti. Certo, inizia con la promessa di una bevanda fatta alla
perfezione, ma il nostro lavoro va ben oltre. Riguarda davvero la connessione umana.
I nostri negozi: quando i nostri clienti sentono questo senso di appartenenza, i nostri negozi diventano un
rifugio, una pausa dalle preoccupazioni esterne, un luogo dove incontrarsi con gli amici. Si tratta di divertirsi
alla velocità della vita, a volte lento e gustato, a volte più veloce. Sempre pieno di umanità.
Il nostro vicinato: ogni negozio fa parte di una comunità e prendiamo sul serio la nostra responsabilità di
essere buoni vicini. Vogliamo essere invitati ovunque facciamo affari. Possiamo essere una forza per
un'azione positiva, riunendo i nostri partner, clienti e la comunità per contribuire ogni giorno. Ora vediamo
che la nostra responsabilità - e il nostro potenziale per il bene - è ancora più grande. Il mondo sta
guardando a Starbucks per stabilire il nuovo standard, ancora una volta. Condurremo.
I nostri azionisti: sappiamo che mentre operiamo in ciascuna di queste aree, godiamo del tipo di successo
che premia i nostri azionisti. Siamo pienamente responsabili di ottenere ciascuno di questi elementi in
modo che Starbucks - e tutti coloro che tocca - possano resistere e prosperare.
2014
Mentre la dichiarazione d'intenti stessa è rimasta invariata con l'aggiornamento del 2014, i principi guida di
supporto sono stati sostituiti da una serie di valori incentrati su partner, caffè e clienti e sottolineati
dall'impegno a essere "guidati dalle prestazioni attraverso la lente dell'umanità".
La nostra missione
Ispirare e nutrire lo spirito umano: una persona, una tazza e un quartiere alla volta.
I nostri valori
Con i nostri partner, il nostro caffè e i nostri clienti al centro, viviamo questi valori:
Creare una cultura del calore e dell'appartenenza, dove tutti sono i benvenuti.
Agire con coraggio, sfidare lo status quo e trovare nuovi modi per far crescere la nostra azienda e gli
altri.
Diamo il meglio di noi stessi in tutto ciò che facciamo, assumendoci la responsabilità dei risultati. Siamo
guidati dalle prestazioni, attraverso la lente dell'umanità.
2023
Starbucks evolve la sua missione per concentrarsi sulle possibilità illimitate della connessione umana.
La nostra missione
Con ogni tazza, con ogni conversazione, con ogni comunità, coltiviamo le possibilità illimitate della
connessione umana.
La nostra promessa
Il successo reciproco ci impegniamo collettivamente a:
La promessa del nostro partner: un ponte verso un futuro migliore
La nostra promessa ai clienti: elevare la quotidianità
La nostra promessa di coltivatori: garantire il futuro del caffè per tutti
La promessa della nostra comunità: Contribuisci positivamente
La nostra promessa ambientale: dare più di quello che prendiamo
La nostra promessa per gli azionisti: generare rendimenti a lungo termine
Patagonia si presenta mostrando i propri valori e non i propri prodotti, non c’è shop Patagonia ma mission
così riesce ad ispirare le persone a fare qualcosa di giusto e sperabilmente comprare qualcosa. Questo sta
nella prova del fatto che il fondatore ha deciso di conferire l’azienda ad una fondazione/entità capace di
garantire la sostenibilità prendendo una piccola quota di profitti e dedicarli a rendere quest’azienda capace
di mantenersi e migliorarsi (economicità) ma che ha facilitato il fatto di usare i propri profitti anche per
cause sociali e creare un miglior impatto ambientale: contaminazione positiva virtuosa e i cittadini sono
fan/follower perché vedono autenticità di significato e non una convenienza tattica di storytelling.
Si crea un dibattito sulla ragione di vita di un’impresa: esisti per fare
profitti oppure per fare qualcosa di buono? Molti miliardari hanno
conferito buona parte delle ricchezze ad iniziative sociali (nel
cambiamento del pianeta).
Critica al fast fashion: porre attenziona al rispetto per l’ambiente.
Visione della moda con chiave premium e luxury.
Es. The true cost: testimonianze che sensibilizzano le persone sul fast
fashion, le aziende che si basa su posizionamento di prezzo basso e
accessibile devono comprimere i costi. Se il brand è molto forte
(Diesel) lo spread è tale che il premium price sul costo del materiale è
grandissimo.
Es: Ray-Ban: spostamento produzione da Messico ad Agordo. Dal
punto di vista industriale il costo è aumentato di molto ma non è importante perché il valore del brand è
impattante sui margini e questo porta a poca rilevanza del costo di produzione del prodotto. La motivazione
è quella di sensibilizzare le persone sul modello che si basa su un
presupposto da rivedere. Oggi non è possibile occuparsi di
marketing e
trascendere a
questa
situazione.
B-corp: movimento che sta cercando di proporre
una sorta di bollino per le aziende che sostengono la sostenibilità, adottando
una serie di elementi e criteri per dichiarare che cerca di fare del bene.
Onde alte: Massimiliano Ventimiglia visione relativa al lavoro che aiuta le
aziende a lavorare sul purpose.
Una communication strategy (marketing strategy) deve per forza partire da
questi goals SDG’s con le quali le aziende si devono confrontare. Newtrain
basato sul Cluetrain: Paolo Iabichino ha fatto un’iniziativa che parla di alcune tesi
sul collasso del pianeta. Manifesto in cui le aziende devono veramente basarsi
per relazionarsi al mondo esterno.
Osservatorio Civic Brands con Ipsos: nuovo progetto editoriale e di ricerche,
come si esprimono i brand e il loro impegno sociale in Italia.
Uno degli aspetti epocali, nell’era in cui viviamo e che richiama: Impatto ZERO Impatto POSITIVO
Negli ultimi anni impatto zero (no inquinamento) è ormai superato, l’impresa deve avere un impatto
positivo non in termini di profittabilità ma negli stakeholder (comunità).
Competing on social purpose competere sulla qualità del prodotto, prezzi, efficienza ma anche in un’altra
dimensione competitiva. Articolo da studiare.
- Social purpose natives: come Patagonia che nasce così, il fondatore incarna questo spirito che nasce già
con social purpose. Es: Nativa.
- Social purpose immigrants: ci sono azienda che si sono evolute successivamente. Queste aziende devono
cambiare le proprie strategie e non sono nativi.
Da quali ambiti prendere spunto (NB non Le aziende possono lavorare su alcune
esclusivi) caratteristiche. Es: Heritage del brand:
- HERITAGE DEL BRAND fabbricazione del sapone o attraverso il sapone
• Es. Soap ‘beauty bar’ vs. soap miglioro l’accettabilità delle persone e il loro
- TENSIONI TRA I CLIENTI cambiamento.
• Es. grandi temi sociali Lavorare all’interno dei dibattiti sociali:
- ESTERNALITA’ DI PRODOTTO uguaglianza di genere, si può ragionare
• Es. zuccheri cambiando in questo modo?
Esternalità di prodotto, es: faccio cibo con
zuccheri, obesità infantile elevata
Stakeholder (società, colleghi, soci, commerciali) obiettivi interni che un responsabile marketing deve
assolvere
Valori aziendali, il brand, la storia e il trascorso dell’azienda che influenza molto
Competitors: analizzo per vedere sia che cosa fanno ma soprattutto cosa non fanno, obiettivo per
differenziarsi, cosa fare di alternativo rispetto ai competitors
Target: cambiarlo significa avere molto budget
Budget: influenza le attività, bisogna trovare idee a basso costo che assolvono alle richieste
Aspettative esterne: dei clienti, il mercato e se si è B2B sono i partnerche possono essere una spinta
ad innovazioni
Strumenti
Opportunità: non si è pianificato qualcosa ma questo viene proposto durante l’anno per assolvere la
strategia e arrivare all’obiettivo
Nel mondo dell’architettura ci sono dei linguaggi (casa costruita con materiali riciclabili) si può
rappresentare la sostenibilità: sia con materiali riciclati oppure edifici super sostenibili concepito per
risparmio energetico con estetica differente (Scandinavia/Danimarca come influenza e spunti).
Il mondo di Valcucine è sostenibilità con valore per il brand e il proprio business
Il percorso di sostenibilità di Valcucine è un percorso che inizia e progredisce nel tempo. In questo caso per
Valcucine è iniziato nel 1980, negli anni si è evoluto il prodotto diminuendo la quantità di materia utilizzata
per migliorare costantemente.
Ci sono parole chiave/core value/brand value/key words che fanno parte del modo di essere di Valcucine
mettendo l’uomo al centro per il suo benessere e fare prodotti senza tempo al di là della moda questo ne
fa una costante innovazione, mettendo in primo piano la sostenibilità di quello che si fa.
Il posizionamento di prodotto:
Quelli che si identificano come competitor sono questi tre e ognuno è differente, le ritengono tali perché
queste aziende hanno una forte identità di brand e non copiano come le altre.
Boffi: creatore di cucine di lusso in Italia, status e immagine (buone foto, stylist, immagini, contenuti)
Arclinea: convivialità, show cooking, aperitivo, chef
Bulthaup: azienda tedesca approccio agli architetti, rigore nella tecnica che è il loro modo di essere
Valcucine: sostenibilità, innovazione e benesserefar convivere sostenibilità e mondo luxury è difficile
si ha la sfida più grande competendo sia con sé stessi sia con gli altri. Far convivere luxury e status e
immagine e tecnica è semplice.
NB! La cucina è anche estetica e non solo cucinare, un modo per far vedere l’estetica. Uno stesso prodotto
può avere personas diverse visto il loro rapporto con il prodotto (show cooking, design, cucinare, estetica).
Uno stesso prodotto può essere customizzato, proposto e raccontato in maniera diversa prendendo la loro
disponibilità a pagare diversa rispetto alle personas. Es. Asia ci sono due tipi di cucina dry e wet kitchen, una
per design e una per cucinare.
Breve contesto storico: innovazione e sostenibilità inizia e prosegue nel tempo che è importante per
mantenere l’identità di prodotto. Nel 1980 l’azienda nasce e 1987 viene creata la prima anta in cui viene
tolta materia per essere realizzata, utilizzo di materiali riciclati, ridurre emissioni tossiche e pensare alla
lunga durata estetica del prodotto. Pian piano negli anni si è arrivati a una grande innovazione di cucina
come prodotto complesso per aumentare il benessere per avere un rapporto più semplice con la cucina e
migliorare costantemente questi valori implementando la cucina e il suo design. IMPORTANTE NASCERE
CON VALORI DI SOSTENIBILITA’SOCIAL PURPOSE NATIVE
Più sostenibilità è utilizzo di meno materia, più riciclabilità, più riutilizzo, più durata, più certificati, più
salutari questo significa che c’è più innovazione che significa avere più contenuti, più valore, più brand,
più visibilitàTutto questo è più business.
Sostenibilità è il loro modo di fare business ed è derivato da un processo creativo derivanti dall’input del
mercato. C’è tutta una strategia per il posizionamento dei prodotti che è affine al mondo delle automobili,
ci sono varie aree di posizionamento di costo che vanno dal top di gamma a prodotti entry level ma che va
ad abbracciare un gusto anche differente. Il problema è quello di confrontarsi anche con chi non interessa
della sostenibilità e viene fatto rispettando i principi aziendali. Tra le varie cucine non c’è differenza estetica
e questo potrebbe essere un problema e si ragiona in maniera diversa parlando con architetti e mondo
luxury parlando tramite il linguaggio dell’architettura senza essere troppo descrittivi dei prodotti.
NB! Storytelling Le cucine di lusso si assomigliano ma lo spessore di funzionalità e durata nel tempo e la
valenza di connessione emotiva dei prodotti sono diverse tra di loro, questo deve essere raccontato
dall’azienda e anche il modo di veicolare questo messaggio è importante. Far capire questo messaggio
tramite un funnel è importante. In qualche modo si arriva al cliente finale (anche se non fanno B2C), chi
acquista le cucine è quello giusto non è un altro. Es. Eyewear. L’estetica nello storytelling è fondamentale,
utilizzato anche per differenziarsi dagli altri Tutte le forme danno idea di progettazione della cucina,
l’obiettivo è farle riconoscerle tramite l’estetica. I cataloghi della concorrenza sono ambientati in
architetture impossibili, mentre Valcucine li ambienti in architetture possibili.
Quando un potenziale cliente chiede di rivendere Valcucine deve saper progettare. Capire i target, su quali
tipi di mercati e quali sono i contenuti e i tool per quel tipo di target: lo storytelling è fondamentale per
questo, il concetto di pubblicità ancora prima di farla, anche il vendere il concetto che si fa pubblicità.
Anche solo sapere che l’azienda sta investendo, quasi più fondamentale del contenuto vero.
Parlano a B2H (stakeholder, follower), B2B (architetti, rivenditori – contenuti di prodotto ai quali si
comunicano le business news, design week, catalogo, piattaforme dedicate all’architettura), B2C (follower,
consumer – legato al mondo social media, i follower social media e i consumatori che arrivano al punto
vendita). B2Hè comunicazione a persone che non sono necessariamente clienti ma in senso lato dei
potenziali lead, è il modo per raccontare a chi non è consumatore o all’interno del business di Valcucine i
valori dell’azienda e le attività che si fanno (ESG -Environmental, social, and corporate governance è il
paradigma per la valutazione dell’aziende in termini finanziari e economici), attività che vengono fatte con
stakeholder, soci, colleghi, banche, clienti e anche studenti.
Funnel: Consumatore finale va dal rivenditore esprimendo un interesse, quando vuole comprare c’è
relazione tra rivenditore e consumatore finale, alcune volte il consumatore finale va direttamente
dall’architetto consigli per il progetto della casa. La conoscenza viene fatta soprattutto agli architetti che è il
modo differente dagli altri competitor. C’è un collegamento tra parte digitale e parte offline (social media
fanno parte della conoscenza del marchio). Alcuni degli architetti potrebbero avere interesse nel mondo
della cucina visitando i punti di contatto vicini all’azienda. Dopo aver espresso l’interesse a comprare, il
cliente passa all’acquisto (showroom, cataloghi, prezzi) strumenti dati al rivenditore per interfacciarsi con il
cliente finale. Tutta la parte della manutenzione è rimandata ai rivenditori. Alcune piattaforme di interior
design dove architetti si rivolgono per capire quali sono i prodotti che soddisfano le esigenze. Lo studio
dell’architettura è il massimo influente nel mondo del design e di design di prodotto, influenza la vendita
dei prodotti, rivestimenti, cucine… Val cucine cerca di entrare in contatto con loro tramite le piattaforme. Ci
sono anche design week che fanno tour, evento, fuori salone. Studi architetturastudenti (attività di
recruiting, networking, business meeting)sponsorizzato dall’azienda. Tatticasponsor di un festival
posizionarsi nelle ricerche in modo da creare awareness e creare contenuti Strategico: studi di
architettura competono per vincere il premio, creare contenuti che da visibilità alle aziende.
Comunicazione a livello digitale e offline: coinvolgere i partner nei contenutidare la foto create nella casa
costruita vera poi si creano contenuti nel blog promuovendole sia localmente diventando noti,
promuovendola nella community locale. Coinvolgere i clienti nella creazione dei contenuti. Questo circolo
virtuoso mette in moto il passaggio dopo. Nel sito viene fatta la creazione di contenutiattività di SEO e
Mail chimp che diventa un magazine per chi è iscritto alla newsletter. La visibilità porta a risultati. La
visibilità in azienda è un modo per creare legame con rivenditori e vengono portati a vedere nelle realtà
sostenibili in modo da imporre nella mente i valori dell’azienda.
Coinvolgere e sapere ascoltare (la tua idea non è sempre la migliore), essere curiosi, non si è mai
abbastanza aggiornati, osservazione è fondamentale, essere creativi perché i budget non basteranno mai
(idee valgono più dei soldi), riempire i vuoti (se le risposte non si hanno, le trova qualcun altro).
La tecnologia ci mette in relazione con tutti questi touch point che si
sovrappongono tra fisico e digitale: website, mobile, chiosco, e-mail,
social media, digital print (stampo pdf e qualcosa di dinamico), search,
call center. Questa lista si allunga con il tempo.
Esempio: Blending physical and digital (Graubunden)
Promozione di una destinazione turistica in stazione a Zurigo tramite
uno schermo in live dove c’è un signore che regala dei biglietti del viaggio,
questo fa engagement con le persone per portarle li. Mostra la fusione
tra dimensione high tech dove c’è un chiosco/schermo live con una dimensione high touch: la tecnologia
c’è ma non disumanizza e c’è una correlazione tra tecnologia ed empatia e fonde fisico e digitale. È un
esempio di dinamica di ingaggio empatico: non solo ologramma.
Market-ing… (Kotler)
• 1.0 product-driven
• 2.0 consumer oriented
• 3.0 human centric
• 4.0 marketing in a digital world
• 5.0 technology for humanity «martech»
Kotler che è ritenuto come padre fondatore del marketing mette in prospettiva come il marketing cambia
nel tempo. Partendo da un marketing orientato al prodotto (prendere il prodotto e fare il meglio
possibile)orientato al consumatore (in chiave di analisi del consumatore, segmentazione, come
relazionarsi) cerca di essere più human centered (guardare il consumatore nella sua totalità, nel
contesto, cercare di essere più umani) 4.0 invaso dalla digitalizzazione spinta 5.0 siamo di fronte ad
una tecnologia che è trasformativa (non solo ondata di grande digitalizzazione con web, social e e-
commerce) ma che diventa esponenziale e questo trasforma tutto. CONCETTO DI SINGOLARITÀ: fare il
punto sul quale noi crediamo di vedere una linearità di sviluppo ma invece è esponenziale. L’idea è che le
convergenze di alcune tecnologie AI, robotica, nano tecnologie, informatica stanno arrivando a livelli
esponenziali che insieme cambiano completamente il rapporto che abbiamo con la vita, la durata della vita,
il rapporto fisico-digitale e altri elementi che conosciamo. Esiste un movimento apocalittico e una versione
distopica dove le tecnologie prenderanno il sopravvento, la singolarità si colloca negli anni 40. Anche nel
marketing si crea questa singolarità che i rapporti con i brand, one-to-one customisation, rapporti con e-
commerce comincia a trasformarsi così profondamente da rifondare cos’è un brand, un consumatore e così
via Il martech sta aiutando le aziende a tenere il passo, la domanda è quanto sarà impattante questo?
Ho un mondo online e offline che non sono più separati. Se l’azienda li
prende in considerazione come dei silos non è corretto. Non c’è customer
journey online e offline, bisogna fondere le due dimensioni.
Non posso avere un digital department, bisogna avere una digital company,
una strategia per un mondo digitale non una strategia digitale.
Data-driven marketing: building a data ecosystem for better targeting Es. Netflix pensato per te, ho un
targeting migliore.
Predictive marketing: e.g. collaborative filtering Es. Amazon (gli utenti hanno comprato anche questo)
Diventa un marketing predittivo tramite filtri. Si introduce l’up selling per le aziende, la tecnologia aiuta per
capire e predire che cosa ad un consumatore potrebbe piacere, aumentando lo scontrino medio.
Contextual marketing: e.g. beaconsMarketing contestuale es. i Beacons sono strumenti che consentono
localizzazione di precisione degli spazi sia commerciali che museali, dentro un negozio non posso utilizzare
la localizzazione con lo smartphone ma i beacon consentono una precisa trasposizione locale di un
marketing contestuale, dove di fronte ad un prodotto ho diverse presentazioni (es. con avatar) rispetto ai
miei interessi.
• Service CRM social media usati come service, chatbot, helpdesk con AI e un social listening predittivo.
- Service chatbot
- AI-enhanced helpdesk
- Predictive social listening