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G4 Regole di Square

di Francesco Caranti e Antonio Siciliano


12 febbraio 2007 10.25
http://www.soldionline.it/a.pic1?EL=0222FD547AC0CE16C12572800033D5B3

... affronteremo il Quadrato del “9” e gli Swing Charts ...

I nostri programmi avevano previsto un Mini-Corso di Gann in quattro puntate e quella di oggi avrebbe
dovuto concludere la scaletta per lasciare spazio ad
altri interventi di community.
E così, dopo Antonio Siciliano, Giangiacomo Rossi -
esperto di Strutture OSPMIB – avrebbe dovuto
prendere il comando, per ricollegarci al Corso Opzioni.
Ma il lavoro di Siciliano ha toccato punte di ascolto
importanti e le domande dei lettori sono arrivate
insistenti.
Per ciò non ci sentiamo di chiudere l’argomento Gann
senza farvene partecipi ... peccato per Giangiacomo
che avrà la pazienza di aspettare il proprio turno.
E così raccoglieremo le domande e le risposte
nell’intervento previsto per lunedì 19 febbraio.
Vi lascio alle nuove spiegazioni di Siciliano sui Set-up
di Gann e sui diagrammi di Minimo e Massimo ...
attenzione perché la lezione di oggi è della massima
importanza.
Ringrazio personalmente Antonio per il suo lavoro
preciso, fluido e particolareggiato. Sono sicuro che lo
ritroveremo molto presto per nuovi argomenti
interessanti.
Francesco Caranti

Siamo così arrivati alla quarta e ultima puntata del nostro Studio sulle teorie di Gann.
Oggi affronteremo due ultimi aspetti veramente molto importanti:
· Il Quadrato (Square) del “9”
· Gli Swing Charts.

Eccoli.

Square del 9

Gann in tutti i suoi studi ha sempre dato importanza particolare al fattore “tempo”.
Secondo la sua teoria esisterebbero dei cicli (o onde) che si intervallano in tempi regolari, andando a
creare così dei minimi o dei massimi importanti, sui quali si ha un rimbalzo verso l’alto o verso il basso,
oppure dei cambiamenti di trend (temporanei – cioè con un piccolo movimento - oppure di medio-lungo
termine - con grande movimento in termini di punti).

Di Square che, per l’appunto, “squadrano” il tempo Gann ne creò molti, anche quelli legati ai movimenti
dei Pianeti, del Sole e della Luna, e tanti altri anche in funzione di particolari cicli (come amava definirli
lui stesso). Per quel che riguarda il resto dei quadrati del tempo creati da Gann, vi invito, se ne foste
interessati, a leggere i molti libri dedicati alla materia.
Lo studio completo di tutte le configurazioni possibili esula da questo Mini-Corso e per questo motivo
andremo a vedere e analizzare solo ciò che personalmente considero e applico solitamente nelle mie
analisi di Mercato: mi riferisco allo Square del 9.
Per quanto mi riguarda è quello che utilizzo di più, per via dell’affidabilità mostrata negli anni di prova al
quale l’ho sottoposto e anche per la semplicità del suo utilizzo.
Intanto andiamo a spiegare cosa realmente è in grado di “svelare” tale quadrato.
In pratica si tratta di una griglia da costruire (spiegheremo come farlo tra poco) attraverso l’utilizzo di
Excel.
Il procedimento è ottimamente spiegato su un buon libro rivolto alle tecniche di Gann (Fabrizio Bocca: Il
trading facile con le tecniche di Gann – Edizione da Trading Library - un libro che non segue alla lettera
tutto ciò che Gann ha insegnato ma che vi consigliamo di guardare per avvicinarsi a questa materia).
Lo Square del 9 è un metodo che aiuta a rintracciare quei momenti di Set-Up temporali nei quali il
Mercato dovrebbe creare un minimo o un massimo importante o addirittura un cambiamento di Trend
(momentaneo o duraturo).

Come costruirlo? Intanto cominciamo col dire che al suo interno sono inseriti tutti i giorni di Borsa (solo
giorni effettivi di Borsa).
Adesso ci posizioniamo su una cella di Excel e inseriamo la prima data reale di Borsa dell’anno che
abbiamo preso in considerazione per l’analisi temporale da svolgere.
Dopo aver inserito questa data, andremo ad inserire in successione tutte le altre, inserendo la seconda
alla sinistra della prima cella e continuando in questo modo come all’interno di una spirale in senso
orario.
Qui di seguito mostriamo lo Square del 9 relativo all’anno 2006, in modo da capire come realmente si può
costruire il Quadrato.

E’ stata inserita all’interno delle varie celle una linea guida, in modo da comprendere al meglio il
movimento a spirale che dicevamo.
Come potete vedere, abbiamo inserito tutte le giornate di Borsa del 2006 e abbiamo evidenziato in giallo
le date che corrono in diagonale (a 45°) dal centro dello square, e in rosso quelle che corrono in
orizzontale e verticale (90°).
Ebbene: tutte le date evidenziate sono da tenere presente per un’eventuale giorno di Set-Up
sul Mercato.
Normalmente le più importanti sono quelle evidenziate in rosso , mentre quelle in giallo sono
da considerarsi “secondarie” in termini di importanza. Dopo aver spiegato come tracciare lo square del 9
di Gann,

immagino siate curiosi di sapere come si sono comportate le date sopra esposte nel corso del 2006 sul
Mercato ... perfetto!
Ecco il Grafico S&P/MIB del 2006, con l’evidenza delle date di Set-Up riscontrate sul Mercato:
Questo è quanto accaduto; in effetti molti punti di svolta sono stati più che rispettati come Set-Up
temporali.
Possiamo anche dire che le date previste dallo Square erano: 31 date in “rosso” e 29 date in “giallo”.
L’esito finale è stato che delle 31 date in rosso, ben 26 hanno avuto un riscontro positivo (84%) mentre
delle 29 date in giallo, altre 24 hanno avuto un ottimo esito (83%)!
Non credo ci sia molto da aggiungere a quanto mostrato sopra, se non il fatto che, sulle date indicate, a
volte si può avere uno “scarto” di un giorno: cioè se uno dei punti delle diagonali è previsto per un dato
giorno (ad esempio il 14 Luglio 2006), si può verificare che il massimo o il minimo di Set-Up possa
sfalsare al giorno successivo (generalmente nella mattinata successiva). Nel nostro esempio dal 14 luglio
(data indicata dallo Square del 9) si ebbe effettivamente il minimo di riferimento il giorno di Borsa
successivo, cioè il 17 Luglio, con una crescita da quel punto di minimo di circa 1000 punti in tre giorni).

A questo punto abbiamo visto come costruire correttamente un grafico di Gann con l’aiuto di Excel, come
tracciare gli angoli dai massimi o minimi e come individuare una potenziale data di inversione del Trend.
Ma, in definitiva, come faremo a gestire un nostro eventuale posizionamento sul Mercato?
Quando dovremo entrare? ... ma, soprattutto, quando dovremo uscire?
E’ quello che vedremo adesso, in questo nostro ultimo appuntamento.
Gann probabilmente si era posto questo quesito: “come fare a gestire le proprie emozioni quando il
mercato rimbalza su una posizione già aperta o ovviare allo stress del ripetuto altalenare in su e in giù
del Mercato?”
Sappiamo bene quanto è snervante avere una posizione aperta, magari al rialzo, e vedere che il Mercato
quel giorno ci “gira contro” andando a ritracciare un certo numero di punti che noi pensavamo essere già
“nostri”!
Anche Gann evidentemente si era posto il problema e credo abbia davvero creato una tecnica che
personalmente ritengo formidabile per affidabilità e concretezza.
E’ la tecnica degli Swing Charts! Vediamo assieme come funziona.

Innanzitutto dobbiamo comprendere bene cosa si intende per Minimo o Massimo di


riferimento.
Osserviamo i due grafici qui sotto e commentiamoli.

Nella figura sopra abbiamo evidenziato quelli che sono un massimo e un minimo di riferimento.
Quindi: si ha un massimo di riferimento quando il massimo valore di una barra (nel nostro caso
la seconda inserita nel primo ovale) supera il massimo della barra che la precede e quando il
minimo della successiva (terza barra nel primo ovale) rompe il minimo della precedente barra
(nel nostro esempio la seconda), a quel punto il massimo valore avuto dalla seconda barra è da
considerarsi come massimo di riferimento.
Per il minimo di riferimento vale la stessa cosa, ma al contrario: quando il minimo valore di
una barra supera il minimo della barra precedente e successivamente la barra che segue (la
terza nel nostro esempio) “rompe” al rialzo il massimo valore avuto dalla seconda, allora
avremo il nostro minimo di riferimento.

Bene: adesso sappiamo come individuare un massimo e un minimo di riferimento.


Passiamo agli Swing Charts e cerchiamo di spiegarne il funzionamento attraverso l’analisi di un grafico.
Poniamo di entrare long (al rialzo) il giorno 27 Ottobre 2004 (prima candela bianca in basso a sinistra) ad
un valore di 28520 punti di S&PMib.
Gann disegnava i suoi Swing Chart, annotando i minimi di riferimento che si susseguivano col passare del
tempo sul grafico e come vedete abbiamo fatto la stessa cosa: ogni volta che si forma un minimo, lo
“annotiamo”.
La tecnica della gestione di una posizione consiste nel fatto che ciascun minimo (nel nostro esempio)
faccia da livello di supporto, al di sotto del quale andremo a chiudere la nostra posizione. Ogni qualvolta
si andrà a formare un minimo superiore al precedente, quest’ ultimo diviene il nostro livello di
allarme (alert).
Come noterete dal grafico, ciascun minimo ha svolto egregiamente il compito di sorvegliare il livello di
stop, fino a giungere al giorno 11 Gennaio 2005, data nella quale la barra di riferimento è andata al di
sotto del precedente minimo, identificato con la lettera “L”, che era appunto posto a 30880 punti.
Questo ci avrebbe permesso di mantenere la nostra posizione al rialzo senza troppo preoccuparci dei
continui movimenti verso il basso o verso l’alto che l’Indice faceva nel corso del tempo (il cosiddetto
“rumore di fondo del Mercato”) e di portare nelle nostre tasche, in poco più di due mesi, 2.360 punti di
Indice !!!
Naturalmente tutto il discorso fatto con i minimi di riferimento, vale al contrario per i massimi: ci si deve
attendere cioè il superamento dei massimi precedenti per chiudere in profitto una posizione aperta
precedentemente al ribasso.
Vi lasciamo riflettere su quest’ultimo concetto esposto, attraverso l’analisi di un semplice grafico.
E ora ... qualche considerazione:
abbiamo impostato il discorso, attraverso i nostri esempi grafici, con la gestione di una posizione daily
(giornaliera), ma questo tipo di gestione è personale, ciascuno di noi può effettuare questo tipo di
applicazione con grafici dei minimi e massimi su scala a 30, 45 o 60 minuti, fino ad arrivare a una
gestione degli Swing Chart di tipo giornaliera o settimanale. Personalmente ho notato che partendo da
una analisi daily per poi passare ad una gestione di tipo settimanale, i risultati diventano davvero molto
interessanti (normalmente questo avviene nel momento in cui il nostro guadagno in punti è divenuto
importante, ad esempio superiore a 1500-2000 punti di Indice..).
... a questo punto potrete effettuare le vostre analisi personali e decidere se e come operare nella
gestione della vostra posizione.

Bene! ... anzi ... peccato! ... il mio tempo è scaduto e il mio intervento termina qui.
Siamo così arrivati alla fine dell’ultimo atto e spero di essere stato un “buon narratore”.
E se poi fossi riuscito a trasferire in voi anche soltanto un minimo di passione per lo studio di Gann o
anche un minimo di conoscenza che vi sia stata utile ... allora mi potrò ritenere più che soddisfatto del
mio contributo.
Ringrazio il Dottor Pastorino e lo Staff per la loro grande disponibilità e per la possibilità di comparire
nella grande Vetrina Finanziaria.
Il mio ringraziamento va naturalmente anche a Francesco, ottimo compagno di viaggio oltre che, ormai,
grandissimo amico.
A voi tutti il mio augurio di ogni bene.
Vi ringrazio per l’attenzione e poi ... chissà ... magari un giorno ci incontriamo su un altro palcoscenico,
pronti ad ammirare assieme un’altra rappresentazione degna di questo nome.
Antonio Siciliano

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