Slow Food
Associazione internazionale no profit, 100.000 iscritti da 150 paesi e oltre 2000 comunità che producono cibo
su piccola scala. Fondata da Carlo Pertini nel 1986, promuove l’ecogastronomia, cibo cultura e ecosotenibilità.
Il pay off della marca è: “buono, pulito e giusto”. Coordina e realizza progetti di ricerca, promuove iniziative di
sviluppo preserva l’identità dei territori, sviluppa relazioni tra comunità, promuove eventi educativi, stimola
iniziative per il miglioramento dell’alimentazione quotidiana. Ottimo esempio di marketing non profit.
Il primo passo è comprendere i bisogni e le richieste del cliente e il mercato in cui si opera.
Bisogni: i bisogni umani sono determinati da una condizione nella quale si percepisce uno
stato di privazione, sono intriseci alla condizione umana. Plasmati dalla cultura e dalla
personalità si trasformano in desideri, i quali se supportati dal potere di acquisto, danno
origine alla domanda di mercato. Le imprese analizzando i big data comprendono bisogni
desideri e domanda.
Offerta di mercato: soddisfa i bisogni con prodotti, servizi, informazioni ed esperienze.
Molte aziende sono affette da miopia di marketing e ripongono più attenzione nei prodotti
che nei bisogni dei clienti. (es trapano / foro).
Valore e soddisfazione del cliente: un cliente soddisfatto tende a ripetere l’acquisto e a
comunicare la soddisfazione ad altri.
Comprensione Costruzione Comunicazion Distribuzione Valore per il
del valore value position e del valore del valore cliente
Fedeltà
soddisfazione
Brand&Company
Equity
Lo scambio e la relazione con il cliente: scambio è latto con il quale si ottiene del valore in
cambio di qualcos’altro. Il marketing consiste ne mantenimento di relazioni di scambio
ottimali. CRM Customer Relationship Management.
I mercati: il mercato è l’insieme degli acquirenti attuali e di quelli potenziali di un prodotto. I
quali comunicano tra di loro e sono parte attiva nel processo di marketing.
LUXURY MARKETING
Il lusso è legato a unicità, prezzo, estetica e qualità. Legato al bisogno di ostentazione o di valore del cliente,
non serve a soddisfare bisogni primari. Il ruolo della marca determina la scelta del cliente. Vicinanza, relazione
con valori personali, simbolo di appartenenza ad un gruppo. Coinvolgimento, esperienza, atmosfera. Spesso
rapporto diretto con cliente attraverso DOS (directly operated store) di differente tipo: flagship store, punto
monomarca, shop in shop, outlet, temporary store e tutti hanno diverse finalità. La comunicazione dei brand di
lusso deve trasmettere storia, origine, qualità e valori del brand.
CASO LIERAC
Brand nato nel 1975 con un heritage medicale, negli anni ’80 da più attenzione all’esperienza d’uso,
posizionandosi nella fascia premium nelle farmacie. Attento a packaging, usa l’empowerment femminile come
chiave di comunicazione. L’azienda forma le farmaciste alla sua vendita. Comunicazione media mix.
MARKETING
SOCIALE
Consumatori Impresa
Soddisfacimento profitti
dei desideri
UPS
Poggia su tre pilastri: prosperità economica, responsabilità sociale, responsabilità ambientale. Invita i
dipendenti a fare volontariato. Donano ore a Live United. Questa scelta fa bene anche all’azienda stessa.
SPRINT
Questa compagnia telefonica ha licenziato 1000 clienti, dopo aver effettuato delle analisi compresero che
portavano più costi che benefici (es centinaia di chiamate al centro assistenza). Ha loro sospeso i contratti
abbonandogli i costi della penale.
Relazioni interattive e più profonde: social networks, più coinvolgimento dei consumatori
attorno alla marca. Entrare nelle conversazioni dei clienti è più potente che tramettere info
tramite la pubblicità. Si parla anche di customer-managed relationships, nel quale il cliente
interagisce con l’impresa. Non si fa più marketing intrusivo ma marketing atrattivo. I social
media sono lo strumento principale.
Marketing generato dai consumatori: consumer-generated marketing, conversazioni
spontanee nei blog. Alcune aziende coinvolgono clienti nella progettazione, produzione e
sponsorizzazione dei prodotti.
La gestione delle relazioni con i partner: Il CRM funziona meglio se il partner relationship
management è altrettanto valido. Questo aiuta a lavorare con altri attori (interni ed esterni)
che collaborano nella creazione del valore. La cooperazione risulta molto più fruttuosa.
GE Healthcare
Business da 17mld di $, sede in UK, fa parte della General Electric Company. Fornisce tecnologie medicali.
Recentemente ha rivolto la sua attenzione al mercato cinese, in fortissima espansione. Per insediarsi ha scelto
di tessere relazioni con gli stakeholder locali (università, governi) al fine di garantirsi una buona posizione nel
futuro.
AMAZON
I suggerimenti di acquisto influenzano il 30% delle vendite totale. Prime fidelizza i clienti triplicandone gli acquisti e
garantendo ad Amazon un 20% in più di fatturato annuo.
Lo sviluppo della clientela: L’obiettivo finale del CRM è lo sviluppo del valore della clientela o
customer equity, ossia il valore complessivo dei flussi di reddito generato da tutti i clienti
dell’impresa nell’arco della loro vita. I livelli di vendita servono a delineare la situazione
passata, mentre analizzando la customer equity si può capire come sarà il futuro
dell’impresa.
Costruire la relazione giusta con i clienti giusti: non tutti i clienti rappresentano un buon
investimento, infatti si possono distinguere 4 tipi:
Fedeltà prevista
GOOGLE
Nato nel 1998 da due studenti di Standford, fin dall’inizio ha sostenuto dei forti valori etici (don’t be evil).
Motore di ricerca, vende spazi pubblicitari, offre analisi grazie a google analytics. Recentemente ha ampliato
l’offerta con altri prodotti (maps..chrome..youtube…) tutti sviluppati da google labs che poi li lanciava in
versione Beta. Ha usato pochissimo i canali di pubblicità tradizionali. Lancia Android nl 2008.punta a diventare
leader nel display advertising. Nel 2009 deteneva il 65% del mercato delle ricerche online. Oggi arriva al 90% e
nel 2011 ha fatturato 37mld di $ e il marchio è valutato 100mld di $.
LIERAC
Laboratoires Lierac Paris, fondati nel 1975, producono creme per inestetismi estetici. Brand vicino alle donne e
promotore di progetti di corporate social responsability. Sostiene ricerca medica, dal 2014 sostiene la
fondazione Veronesi. Organizza eventi come run4me. Ha come target principale le donne dai 25 anni e le
neomamme. Sostiene il progetto Pink is Good, dedicato alla lotta contro il tumore al seno.
Acquisire valore
Creare valore per il cliente e costruire un solido rapporto dal cliente
Promozione:
diffusione della
proposta di
valore
NIKE
CAPITOLO 2
Progettare la strategia e la relazione con il cliente
McDonald’s
Acquistato da Ray Kroc nel 1955 per 2,7 mld di $. Fondato su 4 semplici concetti: qualità, servizio, pulizia e
valore. Oggi ha 68 mln di clienti, 33000 ristoranti in 118 paesi e fattura 85 mld all’anno. Negli anni ’90 affrontò
un periodo di crisi dal quale si rissollevò rinnovando la propria proposta. Nel 2003 il suo bilancio era in perdita.
Nuovo piano strategico focalizzato sul cliente. Nuovi concetti base: persone, profotti, posto, prezzo,
promozione. Si punto di più sulla qualità e sull’esperienza complessiva del cliente. Nuovi arredi, orari diversi e
sperimentazione di nuovi prodotti. Grazie a queste manovre il fatturato è aumentato del 87%. I ricavi oggi sono
il 20% in più di tutti gli altri fastfood messi assieme.
In primo luogo, si pensa a come aspirare ad una maggiore penetrazione del mercato, senza
modificare i prodotti esistenti. In secondo luogo, si potrebbe pensare allo sviluppo del
mercato, individuando nuovi mercati per i prodotti esistenti, La terza possibilità è lo sviluppo
di un nuovo prodotto da proporre ai mercati esistenti ed in fine, la quarta opzione consiste
nella diversificazione, ovvero acquisizione di attività incentrare su nuovi prodotti e nuovi
mercati.
A volte le imprese puntano anche ad un down-sizing del proprio portafoglio di attività.
Questo può avvenire per molte ragioni diverse: calo redditività, crisi, crescita improvvisa
dell’impresa ecc…
POSIZIONAMENTO
Promozione DEISDERATO PUNTO VENDITA
Pubblicità Canali
Vendita personale Copertura
Promozione delle Assortimento
vendite Localizzazione
Pubbliche relazioni Scorte
Trasporto
Logistica
COCA-COLA
Fatturato 46 mld di $, disponibile al 98% della popolazione. Ha pianificato di raddoppiare i ricavi tra il 2008 e il
2020. Cerca di compensare il calo di vendite in Europa con i paesi emergenti. Punta all’Africa. In Africa e Medio
Oriente detiene il 29% del mercato. In Kenya se ne consumano 40 dosi all’anni, in Messico 728. Ha investito 6
mld di $ in Africa. I CEO dice di voler essere presente in ogni negozio. In Kenya una lattina costa 26 centesimi.
Per essere rivenditore gold occorre rispettare alcuni standard (frigo rosso, in vista, spazio per bere ecc). la
distribuzione in certi luoghi viene fatta a piedi. Il CEO Muhtar Kent crede che l’Africa sarà il futuro della coca-
cola.
CAPITOLO 3
Analizzare l’ambiente di marketing dell’impresa
L’ambiente di marketing di un’impresa è costituito da tutti gli agenti e le forze esterne
all’impresa che ne influenzano il rapporto vantaggioso con i clienti. È soggetto a
cambiamenti rapidi. I responsabili marketing usano il marketing intelligence per raccogliere
info e sapersi adattare. Questo ambiente si divide in microambiente, impresa clienti fornitori
distributori e macroambiente, composto da forze demografiche economiche, naturali,
tecnologiche e politiche.
YOUTUBE
2011 1000 mld di visualizzazioni, 43% dei video online, è il terzo sito più visitato dopo Google e Facebook. 98
dei 100 massimi investitori pubblicitari si appoggiano a Youtube. Il Partner program stimola gli utenti a
diventare creatori di contenuti. Distribuito attraverso tutti i dispositivi digitali, si definisce la prima TV globale.
Si adatta costantemente ai cambiamenti del mercato.
Il microambiente
L’impresa: il marketing deve tener conto di tutti i settori che collaborano nell’impresa.
Questi formano l’ambiente interno. Tutti condividono la responsabilità di comprendere il
cliente e lavorare per soddisfarlo.
I fornitori: forniscono le materie prime all’impresa e sono fondamentali alla catena di valore.
(Es IKEA lavora con 2000 fornitori in 50 paesi diversi, che sono molto coinvolti nel processo
di progettazione e di produzione.)
Gli intermediari marketing: collaborano con l’impresa per la promozione e vendita dei
prodotti / servizi. Possono essere di vario tipo: distribuzione fisica, grossisti, dettaglianti
I concorrenti: molto influenti nelle scelte marketing dell’impresa.
Il pubblico: gruppo di individui che ha interesse e influenza l’andamento dell’impresa
I clienti: gli attori più importanti del microambiente. Potrebbero appartenere a 5 tipi di
mercato differenti: di consumo B-to-C, industriali B-to-B, dei rivenditori B-to-T, pubblico-
istituzionali B-to-G, internazionali.
Marketing
Il macroambiente
L’impresa e il microambiente sono immersi nel macroambiente che può generare minacce e
opportunità
Individuazione delle principali forze del macroambiente: le forze del macroambiente sono
riconducibili a sei grandi categorie: demografiche, economiche, socioculturali, ambientali,
tecnologiche e politico istituzionali.
IMPRESA
L’ambiente demografico
La demografia è lo studio delle popolazioni umane attraverso diversi termini, quali:
dimensioni, densità, collocazione, età, genere, occupazione ecc. le imprese analizzano tutti
questi fattori e l’influenza che possono avere nel mercato. Questi influiscono enormemente.
Es. in Europa nel 2012 le vendite di pannolini per anziani hanno superato quelle dei
pannolini per bambini. Il marketing in questo caso lavoro nel campo generazionale,
considerando a quali generazione conviene rivolgere le proprie attenzioni. Anche le etnie
influenzano molto la produzione di valore. Es. il carrello etnico della Coop nel 2009 è
cresciuto del 70%. Altro esempio è l’adattamento alla cultura halal o alla cultura kosher.
Anche i modelli familiari sono di massima importanza, soprattutto per il fatto che sono in
continuo cambiamento.
L’ambiente economico
È un insieme di fattori che influenzano i modelli di spesa e il potere d’acquisto dei clienti.
Vari paesi hanno economie diversi, industriali, di sussistenza, in crescita ecc…
Le variazioni economiche influenzano la psicologia del consumatore e ne cambiano i
comportamenti. La distribuzione del reddito e il reddito medio sono fattori che i marketing
manager analizzano con attenzione.
L’ambiente naturale
È l’ambiente fisico che influenza la disponibilità di risorse per l’impresa e la necessità di certi
prodotti tra i consumatori. L’aggravarsi dell’inquinamento determina un diverso approccio a
questo ambiente. Altro fenomeno importante è l’aumento dell’intervento pubblico nella
gestione delle materie prime. Oggi le imprese all’avanguardia sono attentissime al loro
impatto ambientale e alla loro sostenibilità.
L’ambiente tecnologico
È l’insieme di forze che creano nuove tecnologie e nuove possibilità. Ultimamente è la forza
che più incide sulle nostre vite e sulle scelte delle imprese.
L’ambiente socio-culturale
È l’insieme delle forze che condizionano i valori e i comportamenti base degli individui di
una società. Tali valori primari influenzano le scelte e gli acquisti degli individui. Spesso
evolvono anche valori secondari (musica, sport ecc). molto influente è la visione di se stessi
da parte degli individui e la visione degli altri. In questo ambiente rientra anche l’attenzione
al benessere. A causa delle forze di questo ambiente spesso diversi settori convergono nelle
stesse intenzioni, dando vita a fenomeni di concorrenza ibrida. Nuovo nato in questo
ambiente è il wellness marketing, che caratterizza un insieme di processi che portano
imprese di diversi settori a competere nell’offerta del benessere.
Le risposte all’ambiente di marketing
Le imprese possono avere un atteggiamento reattivo o un atteggiamento proattivo rispetto
ai cambiamenti dell’ambiente nel quale sono immerse.
Per capire l’ambiente spesso bisogna capire la cultura dei clienti che riserva spesso
numerose sorprese. Es negozi Ikea in Cina, dove le persone si ritrovano, dormono e
mangiano.
NETFLIX
Ha più di 60000 titoli in rotazione. 81,5 milioni di abbonati che guardano 3,8 mld di ore di
film. Nel 2015 il 51% degli statunitensi usava Netflix. Mentre gli utenti guardano i film Netflix
gli analizza nei minimi dettagli, decidendo in base ai dati raccolti cosa consigliare e
addirittura cosa produrre. Riescono ad analizzare anche il comportamento e le emozioni
degli utenti, integrando il suo database di info con quello dei maggiori social network. Si
potrebbe dire che esistono tanti Netflix quanti sono i clienti. Anche i maggiori film hanno più
di un trailer che viene destinato a diversi tipi di utenti. Il 75% delle visioni rientra nei
contenuti consigliati. Più un cliente guarda meno probabile è la recessione
dell’abbonamento. Mira a diventare come la HBO prima che la HBO diventi come Netflix. Ha
sbaragliato la HBO pagando 100 milioni di dollari per avere l’esclusiva di House of Cards in
vista dei nuovi abbonati che si iscriveranno grazie alla serie. (ne ha portati 3 mln, più che
sufficienti per ripagare l’investimento). Il successo di nuovi prodotti in tv è del 30%, su
Netflix il 70%. Nel 2016 ha investito 6 mld di $ nella produzione di nuovi prodotti. La
relazione diretta con i consumatori è il suo punto di forza.
CAPITOLO 4
Ricerche di marketing
LEGO
Esiste da più di 65 anni. Nel 2013 ha prodotto 55 mld di mattoncini. Ha 100 mln di clienti in 130 paesi. Più
grande compagnia di giocattoli al mondo. In crescita costante, nel 2016 ha fatturato 5 mld di euro. Anni fa era
vicino alla bancarotta, perdeva 800000 euro al giorno. A causa di internet e videogiochi. La compagnia instaurò
un Global Insight Team per capire come attrarre ancora i bambini a sé. Hanno svolto ricerche immersive ed
etnografiche. Hanno abbandonato i mantra della semplicità. La produzione si è diversificata offrendo
esperienze di gioco ben distinte e non semplicemente scatole di mattoncini. Collabora con la DC comics.
Combinano realtà digitale e materiale visto che i bambini non categorizzano più i giochi in questa maniera.
Differenza tra bambini e bambine, i primi più legati alla narrativa, le seconde più attirate dal gioco di ruolo. Si è
iniziato a prestare attenzione anche alla Fan base di adulti. Grazie alle ricerche marketing LEGO è diventata la
Apple dei giocattoli.
La ricerca di marketing
FASE 1: definire il problema, le alternative decisionali e gli obiettivi della ricerca: conviene
circoscrivere i problemi per migliorare i risultati della ricerca. Es wifi negli aerei American
Airlines. Le ricerche possono essere di diversi tipi esplorative, descrittive o causali.
FASE 2: sviluppare il piano di ricerca: si determina la strategia più efficiente per la raccolta
delle info. Occorre scegliere le fonti dei dati. Questi possono essere primari o secondari. I
dati secondari sono quelli raccolti per altri scopi ma che possono tornare utili al proprio.
La ricerca solitamente viene messa in pratica seguendo 5 approcci
OSSERVAZIONE: può essere intrusiva o non intrusiva. Entro i limiti della privacy si osservano
i consumatori, su internet, con telecamere, con mystery shopping. Si può ricercare a livello
etnografico, osservando i consumatori nel loro habitat naturale. Si avvale di strumenti presi
in prestito dall’antropologia. ES P&G osserva paesi poveri per realizzare prodotti più adatti ai
loro bisogni. La ricerca può essere netnografica quando osserva i comportamenti online con
metodi antropologici.
INTERVISTE: possono essere individuali o di gruppo, spesso i partecipanti ricevono una
piccola somma di denaro. Spesso sono osservati di nascosto.
SONDAGGI: rilevazioni condotte tramite brevi interviste svolte con metodi eterogenei, web,
di persona, telefono. Si corre il rischio di sortire l’effetto di rigetto.
RICERCA COMPORTAMENTALE: raccolta dei comportamenti dei clienti, che spesso
contraddicono i dati raccolti dai sondaggi ma che in ultima analisi sono molto più affidabili.
RICERCA SPERIMENTALE: la più sicura dal punto di vista scientifico. Ricerca il legame tra una
causa e un effetto eliminando tutte le altre possibili spiegazioni.
Gli strumenti per la raccolta dei dati sono molteplici, tre dei quali sono:
TECNICHE QUALITATIVE: poco strutturate, servono a condurre una prima esplorazione sui
motivi che spingono i clienti a comprare determinate cose. Sono dati che possono essere
interpretati in modi differenti, quindi poco affidabili. Le tecniche qualitative più utilizzate
sono: Associazioni di parole ( si chiede ai consumatori quali parole gli vengono in mente
pensando alla marca) Tecniche proiettive (si fornisce uno stimolo incompleto chiedendo di
completarlo) Critical Incident Technoque CIT (i clienti narrano un evento positivo o negativo
legato all’acquisto della marca) Mappe cognitive ( ricostruzione dell’esperienza che i
consumatori vivono con le marche) Personificazione della marca (viene chiesto di
personificarla descrivendola o disegnandola) Ladderign ( serie continua di perché)
DISPOSITIVI TECNOLOGICI: galvanometri, tachistoscopi, eye tracking, sensori cutanei. Sono
strumenti che appartengono al campo del neuromarketing. (grazie a quasto si è scoperto
che a volte i clienti sviluppano emozioni simili all’amore per dei prodotti o marchi)
QUESTIONARI: serie di domande sottoposte all’intervistato. Strumento di gran lunga più
usato.
FASE 3 raccogliere i dati e le informazioni. È la fase più costosa e quella dove e più semplice
commettere degli errori. Si incorrono in problemi di approccio e scarsità di professionalità
dei rilevatori.
FASE 4 analizzare i dati e le info: si calcolano medie e altri dati statistici per ricavare le
informazioni necessarie all’impresa dai dati raccolti.
FASE 5 presentare i risultati: i ricercatori cercano di presentare i dati nella maniera più
comprensibile e pratica possibilie.
Fattori culturali
Fattori sociali
Fattori personali
Cultura Fattori psicologici
Gruppi e social
network di Età e stadio del ciclo di vita
Occupazione Motivazione Acquirente
riferimento
Condizioni economiche Percezione
Subcultura Stile di vita
Famiglia Convinzioni
Personalità/concetto di sé
Ruolo e status
Classe sociale
I fattori personali:
Età: la scelta del prodotto dipende moltissimo dallo stadio in cui ci si trova nel ciclo della
vita.
Occupazione e situazione economica: influenzano molto i modelli di consumo, in quanto
modificano il potere di acquisto e lo status a cui si appartiene.
Stile di vita: questo viene espresso dalle attività dagli interessi e dalle passioni.
Personalità e visione di sé: combinazione di caratteristiche uniche che contraddistinguono
una persona. Le marche puntano a soddisfare le principali variabili di queste combinazioni:
sincerità emozione competenza raffinatezza resistenza e attribuendoli ai prodotti formano la
personalità della marca.
Fattori psicologici:
Motivazione: il bisogno quando raggiunge una determinata intensità diventa motivazione,
ossia abbastanza pressante per spingere la persona a cercarne il soddisfacimento. La ricerca
delle motivazioni avviene grazie al laddering o attraverso ricerche psicologiche.
Percezione: processo mediante il quale gli individui selezionano le informazioni e le usano
per formare la propria visione del mondo. Gli stimoli possono essere recepiti in modo
diverso da ogni individuo a causa di distorsioni selettive, ritenzione selettiva.
Apprendimento: l’individuo apprendere attraverso l’esperienza e muta i
propriocomportamenti.
Convinzioni e atteggiamenti: la convinzione è un pensiero descrittivo in merito a qualcosa,
basato su conoscenze reali, opinioni o credenze. L’atteggiamento è l’espressione di credenze
pregiudizi e tendenze relativamente coerenti e durature di una persona.
Coinvolgimento Coinvolgimento
elevato basso
Significative Comportamento Comportamento
Differenze tra le d’acquisto d’acquisto volto
marche complesso alla ricerca della
varietà
La decisone dell’acquisto:
scelta della marca e acquisto. Questo passaggio può essere ostacolato dalle reazioni delle
altre persone o da fenomeni inattesi.
I clienti che decidono di acquistare un nuovo prodotto devono passare per un processo di
adozione, nel quale si passa dalla conoscenza del prodotto alla sua adozione.
Questo processo passa per 5 stadi:
Consapevolezza, dell’esistenza del prodotto
Interesse, inizio ricerca delle informazioni
Valutazione, si considera la possibilità di provarlo
Prova, si prova per darne una stima più adeguata del valore
Adozione, decide di farne uso.
Ambientali
Organizzativi
Interpersonali
Tendenze economiche Individuali
Obiettivi Età/istruzione
Condizioni della
Strategie Influenza
fornitura Posizione
Tecnologia Struttura organizzativ Competenze
Motivazioni
Acquirente
Sistemi Autorità
Situazione politica Personalità
Procedure Dinamiche
Situazione Preferenze
competitiva
Cultura e costumi
Strategia di marketing
Ogni impresa dovrebbe individuare le sue porzioni di mercato obiettivo e intavolare
strategie rivolte al soddisfacimento del cliente. Per prima cosa segmentando il mercato,
ovvero dividendolo in piccoli gruppi diversi per determinate qualità. Poi individuando il
mercato obiettivo (targeting) ovvero il segmento al quale rivolgersi. Infine scegliendo il
proprio posizionamento sul mercato, definendo una posizione chiara e distintiva rispetto ai
concorrenti nella mente dei consumatori. Per riuscire in questo ultimo punto l’impresa si
deve differenziare creando un valore superiore per il cliente e coerente con il
posizionamento.
Posizionamento e differenziazione
Si tratta di come assumere una posizione chiara e definita agli occhi del cliente e rispetto ai
concorrenti. Il prodotto viene posizionato nella mente dei clienti. (es in fabbrica creiamo
cosmetici, in negozio vendiamo speranze)
Le mappe di posizionamento: per posizionarsi si tracciano delle mappe grazie a delle
raccolte dati. Queste aiutano a trovare il punto più conveniente sul quale posizionarsi.
La scelta di una strategia di posizionamento e di differenziazione: questa scelta prevede tre
stadi: individuazioni possibili vantaggi competitivi, la scelta di una strategia e la scelta dei
vantaggi competitivi sui quali puntare.
La selezione di una strategia di posizionamento generale: avviene mediante la proposta di
valore (il posizionamento completo della marca) che può essere:
Benefici differenziali elevati a prezzi relativi elevati – prodotto di fascia alta con prezzi alti.
Benefici differenziali elevati a prezzi medi –
Benefici differenziali medi a prezzi bassi – si punta alla convenienza
Benefici differenziali scarsi a prezzi molto bassi – (es hotel per viaggiatori…)
Benefici differenziali elevati a prezzi bassi – si aderisce a questo per brevi periodi a fine
promozionale.
Prezzo relativo
Lo stesso a
meno
Meno per
meno
Decisioni sulla linea dei prodotti: una linea di prodotti è un gruppo di prodotti strettamente
legati da ragioni funzionali o per condivisione di clienti finali. La linea prodotto può essere
ampliata per completamento (aggiunta prodotti nella stesa fascia di mercato) o per
allungamento (amplia i prodotti verso l’alto (fascia alta) o verso il basso (fascia bassa) ) per
non lasciare spazio alla concorrenza.
Decisioni sul mix di prodotti: il mix di prodotti è l’insieme di tutti i prodotti e linee di un
produttore. Si può caratterizzare secondo quattro qualità ampiezza (numero di articoli
trattati), lunghezza (numero di articoli dentro le varie linee), profondità (numero di varianti
per ciascun articolo), coerenza (rapporto più o meno stretto tra le linee prodotto e l’utilizzo
finale)
Le strategie del ciclo di vita del prodotto
Sviluppo del prodotto
Introduzione
Crescita
Maturità
Declino
Questi concetti possono variare e possono essere applicati a singoli prodotti o a intere
categorie. Il concetto di ciclo può essere applicato anche ad uno stile (una modalità
espressiva di base sulla quale si sviluppano i singoli prodotti), sulla moda (stile accettato in
un determinato periodo temporale) o sugli entusiasmi passeggeri.
Il CVP è un utile strumento a servizio delle imprese con il quale capiscono meglio
l’andamento del mercato anche se è sempre difficile da prevedere. Il marketing non
dovrebbe forzare le naturali fasi del ciclo.
Fase di Introduzione: quando il prodotto viene lanciato la prima volta sul mercato. Deve
essere fondata su una strategia di lancio ben determinata.
Fase di crescita: fase nella quale si assiste ad un rapido incremento delle vendite. I prezzi
restano stabili o in leggera diminuzione, gli investimenti stabili o aumentano un po’ per
sensibilizzare ulteriormente il mercato.
Fase di maturità: è la fase più lunga e pone molte sfide ai responsabili marketing. Alcuni
marchi si ritirano altri aggregano e soddisfano la domanda complessiva. L’impresa può
cercare di modificare il mercato aumentando il consumo del prodotto o cambiando le sue
qualità, marketing mix compreso.
La fase del declino: le vendite calano o scompaiono completamente. Alcuni si ritirano altri
svendono. Ma a volte meglio ritirarsi per non instillare dubbi di qualità sul consumatore. A
volte le aziende applicano la mietitura, ovvero tagliano i costi sperando che le vendite non
ne risentano.
Il marketing internazionale
Questo marketing pone sfide più complesse. Le imprese possono scegliere se diversificare
l’offerta o renderla omogenea.
Ma
no
rke
er
int
tin
ng
ge
eti
ste
rk
rno
Ma
DIPENDENTI CLIENTI
Marketing
interpersonale
Mercati esteri: nel caso si scelga di operare all’estero si devono definire diverse cose, quali e
quanti paesi considerare, che tipologie di paesi e in che modo operare in essi.
ESPORTAZIONE
JOINT VENTURE- concessione di licenza – lavorazione per conto – contratti di management –
società miste
INVESTIMENTO DIRETTO
Marketing globale: può essere standardizzato o globale, ma prevede solitamente il
passaggio del prodotto dal venditore internazionale, ai canali internazionali per poi passare
nei diversi canali nazionali per arrivare infine agli utilizzatori finali.
La distribuzione al dettaglio
Si occupa di vendere direttamente ai consumatori finali. Le imprese collaborano con i
dettaglianti abbracciano il concetto di marketing per l’acquirente (shopper marketing) per
instaurare con loro dei buoni rapporti. I dettaglianti possono essere suddivisi secondo
diverse caratteristiche quantità di servizi (selezione libera, servizio limitato, servizio
completo), linee di prodotto (negozi specializzati, grandi magazzini, supermercati), prezzi
relativi (discount, off price, factory outlet).