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Economia Aziendale

Economia Aziendale
[libro: economia d’azienda lezioni di economia aziendale, contabilità aziendale(opzionale)]
[esame prova intermedia il 19 aprile, oppure esame completo alla fine]

Il nostro focus è sullo studio delle materie economiche.


Ci sono due grandi filoni principali:
 Economia politica.
 Economia aziendale. Def: Materia che studia e analizza le unità operanti nel campo del
consumo e della produzione e che vengono osservate quali fenomeni economici complessi.

Alla base di tutte le attività economico c’è un bisogno, ma non tutti i bisogni umani
trovano risoluzione in campo economico.
Nella economia d’azienda noi andiamo a studiamo singoli attori (unità) che operano nel
campo del consumo e la produzione, per noi queste unità sono le aziende, per aziende
non dobbiamo intendere solo le classiche, ma tutte quelle attività con interessi economici.
L’azienda è lo strumento che l’uomo utilizza per operare in campo economico, serve per
poter risolvere i bisogni dell’uomo in campo economico. L’azienda vista come istituto si
compone di alcuni elementi costitutivi fondamentali:
 Persone
 Beni economici
L’azienda è un soggetto operante, quindi vivo. Si dice che l’azienda è in funzionamento.
È uno strumento complesso e mobile (cambia continuamente).
Possiamo genericamente suddividere le aziende in 3 categorie:
1. Aziende a soddisfacimento diretto: svolgono processi di consumo, un’attività
viene svolta e viene anche consumata dai soggetti di quell’azienda (es.
l’agricoltore che produce e i beni prodotti vengono consumati all’interno della sua
comunità).
2. Aziende a soddisfacimento indiretto: svolgono i processi di produzione,
rendono disponibili i beni economici prodotti (beni o servizi), destinandoli al
consumo e al soddisfacimento umano, ciò avviene attraverso lo scambio di
mercato.
3. Aziende a soddisfacimento misto: svolgono processi di consumo, e una parte ne
utilizzano internamente e un'altra parte vengono messe a disposizione di utenti
esterni.

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Economia Aziendale

Noi definiamo le aziende: unità di produzione o aziende di produzione o imprese.


Distinguiamo le aziende anche tra:
 Imprese (private).
 Aziende e amministrazioni pubbliche (aa.pp.).
 Aziende no profit.

Quando ci troviamo di fronte ad un’azienda ci troviamo davanti ad un insieme di


individui organizzati. Un’azienda richiede oltre alle persone necessità di beni
strumentali e monetari.
L’azienda è un insieme coordinato di elementi che sono tra loro interrelati e
relazionati. Possiamo dire che l’impresa è un sistema. Quali sono le caratteristiche
del sistema impresa:
 Complesso: perché composto di elementi interrelati.
 Sociale: l’impresa è creata dall’uomo ed è al servizio dell’uomo.
 Economico: volta a soddisfare bisogni umani mediante produzione di beni
economici con risorse limitate (uno degli obbiettivi delle imprese è quello di
essere ottimizzate e riuscire a sfruttare nel modo più efficiente le risorse
disponibili).
L’impresa è un sistema aperto, cioè inserito nell’ambiente che la circonda con cui ha un
continuo scambio, l’impresa influenza e viene influenzata dall’ambiente. Proprio per
questo l’azienda ha un sistema dinamico sempre in evoluzione.
L’impresa è anche in un sistema teleologico, cioè è orientata a soddisfare i bisogni
umani.
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Economia Aziendale

Produzione di beni economici:


 trasformazione fisica << Beni >>.
 trasformazione economica << Servizi >>.
L’impresa in quanto sistema aperto
prende in input: restituisce in output:

Fattori produttivi:
o lavoro o vendite
o impianti o beni
o materie prime o servizi
o capitale
Altri input:
o influssi ambientali
o influssi sociali

L’impresa acquisisce fattori di produzione e capitale, successivamente li trasforma e li


restituisce come beni o servizi, e nel caso rimborsa il capitale iniziale richiesto.

Scambi di mercato:
Le imprese devono valutare l’aspetto economico della gestione dei costi aziendali deve
essere valutata, attraverso i costi produttivi e i ricavi della vendita.
Il fatto che esista lo scambio di mercato fa sì che questa operazione si trasformi in uno
scambio monetario, l’utente a fronte di un fattore produttivo trasferisce un valore
monetario. Al contrario l’impresa all’entrata di un valore monetario restituisce un
fattore produttivo.
Pure il fattore produttivo può essere valutato in un valore monetario quindi un’impresa può
ragionare come uscita di denaro (fattore produttivo), e entrata monetaria (pagamento).
L’aspetto monetario e finanziario dell’impresa è differente [da approfondire].

L’impresa deve essere:


 Efficiente: relazione tra quantità di risorse impiegate e quantità di risultati ottenuti.
 Efficace: livello quali-qualitativo dell’output, cioè dei beni o servizi prodotti e ceduti
al mercato.
Spesso questi 2 obbiettivo non riescono ad essere raggiunti entrambi in quanto uno
spesso preclude l’altro.

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Economia Aziendale

I sistemi di obbiettivi e sotto-obbiettivi delle aziende [pag. 23-24]


Obbiettivo 1: essere in equilibrio:
Le imprese devono prevedere degli obbiettivi in prospettiva che riflette le attese
economiche dei portatori di capitale. L’impresa deve essere in equilibrio cioè avere delle
uscite ed entrate che permettano all’azienda di non fallire.

Obbiettivo 2: Customer satisfaction:


Le imprese devono sempre valutare i propri obbiettivi per soddisfare i propri clienti.

Obbiettivo 3: eccellenza nei processi:


Le aziende devono fissare i propri obbiettivi in modo da rendere efficiente ed efficaci i
propri processi, in modo che l’azienda possa funzionare al meglio.

Obbiettivo 4: Sviluppo organizzativo:


L’impresa deve fissare degli obbiettivi pure dal punto di vista dell’organizzazione delle
risorse umane e come gestirle.

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Economia Aziendale

Impresa e ambiente
L’ambiente è inteso come sistema di riferimento.
 Ambiente generale: ambiente inteso come ambito territoriale in cui un'azienda
opera. Caratterizzato in diversi contesti:
o Fisico-naturale: clima e territorio…, fattori sviluppati dall’uomo come strade,
vie di comunicazione ecc. da vincoli o opportunità.
o Culturale: lo stile di vita e usanze di un ambiente, questo può influenzare il
servizio e il bene offerto.
o Tecnologico: fonti di energia, materie prime disponibili, processi produttivi
sono diversi in base al livello tecnologico dell’ambiente.
o Sociale: il modo in cui l’azienda si pone all’interno dell’ambiente.
o Politico-legislativo: in base agli incentivi politici e legislativi la situazione di
mercato cambia e allo stesso modo pure l’impresa si evolve, le posizioni di
lavoro possono essere più rigide o flessibili e questo influisce, contratti, ecc.
o Economico: tipologia di interventi economici in quell’ambiente, altre
questioni trattate in economia politica.
 Ambiente specifico: si intende il contesto specifico in cui un ambiente opera.
Caratterizzato in diversi contesti:
o Settore: è il settore in cui si collocano le aziende, può essere collocata in più
modi, in base a cosa producono, in base a cosa necessitano per i loro fattori
produttivi, in base al loro sistema di distribuzione di beni e servizi.
o Mercato: in base a che mercati utilizzano per collocare i propri beni e servizi
e per acquisire i lore fattori produttivi.

Economia d’azienda
Aziende not for profit (non usare il termine no profit)
Sono le aziende che operano non per profitto.
Le aziende possono essere di 4 tipologie:
 Famiglie: detengono una ricchezza economica di circa 4500 miliardi di euro,
possiamo quindi dire che siano un “player” importante all’interno del mercato
italiano. È per questo dobbiamo considerarla come una azienda.
 Aziende di produzione per il mercato (imprese).
 Aziende not for profit.
 Aziende pubbliche: queste aziende permettono di dare dei beni e servizi li dove
l’equilibrio di mercato creerebbe delle situazioni proibitive per la popolazione. (es. la
sanità pubblica, un’operazione al cuore in Italia in media costerebbe 200 mila euro,
lo stato ci offre questo servizio gratuitamente, il trasporto pubblico riesce ad essere
accessibile a un prezzo basso grazie allo stato, che decide di andare in perdita
economicamente per offrire un servizio). L’esempio dimostra come spesso
affidare tutto ai privati è un errore e non è fattibile per offrire tutti i servizi che la
popolazione ha bisogno.

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Economia Aziendale

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Economia Aziendale

Per ogni attività aziendale che vogliamo svolgere è opportuno scegliere quale sia la
opzione giusta.
Il principio che guida il mercato è l’utilità. Un bene può avere una diversa utilità in base al
contesto in cui ci troviamo, l’utilità è un concetto che dinamicamente si muove.
L’utilità di un bene viene calcolata grazie alle leggi del mercato, dove in situazione normali
riesce ad autogestirsi e trovare un equilibrio. In casi eccezionale il mercato possono
accadere imprevisti (es. durante il periodo di pandemia il prezzo del petrolio era negativo, i
produttori di petrolio pagavano per far venire a prendere il petrolio e portalo via).
La fiducia all’interno del mercato è fondamentale (es. la banconota non vale nulla in un
sistema senza fiducia). La carta moneta ha un valore perché tutti danno un valore a quella
moneta.
[Italia sesta potenza industriale al mondo]

{Questa parte è un po’ confusa


 Economia di mercato: uno strumento dell’economia dove il focus è quello di
stabilire trovare l’equilibrio di beni e servizi.
 Economia sociale di mercato: lo stato supplisce ai limiti del libero mercato.
 Economia civile.
}
[guardare slide Italia, Europa, mondo]

 Primo settore: mercato


 Secondo settore: stato
 Terzo settore: non profit
Un’economia è in salute se tutti i 3 settori riescono ad operare.
Il volontariato è una parte importante del terzo settore, ma non coincide con esso, il terzo
settore non è solo volontariato.
Le aziende del terzo settore operano al fine di raggiungere un certo obbiettivo, fanno
ricorso a quote di lavoro volontario, non hanno come obbiettivo istituzionale la
massimizzazione dei profitti ma il raggiungimento di un utile da investire (le non profit
possono avere un profitto ma sono obbligati per legge reinvestirlo e non incassarlo).

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Economia Aziendale

Ruoli delle aziende non profit:


All’interno del sistema economico le aziende no profit svolgono 3 ruoli:
 Di tutela: tutela gruppi o comunità di cittadini, promuove i diritti civili e stimola alla
partecipazione e alla democrazia; esso contribuisce ad accrescere la capacità del
settore pubblico e delle imprese not for profit di entrare in contatto e di dare bisogni.
(associazioni)
 Di riallocazione: riallocano risorse tra comunità, soprattutto tra gruppi di persone,
individui, attività diverse. (fondazioni).
 Di produzione: produzione diretta di servizi alla persona o di interesse collettivo.
(cooperativa)
Il rapporto tra aziende pubbliche e private nel nostro paese devono avere pari dignità, cioè
ognuno gestisce il proprio lavoro, e spesso le aziende pubbliche sfruttano la loro posizione
e si impongono sui privati non riuscendo a trovare un punto di interesse. Spesso le
aziende pubbliche riescono a portare il mercato in una posizione di squilibrio ottenendo un
extraprofitto, ed è lì che lo stato dovrebbe intervenire.
In Italia fatichiamo a collaborare perché l’interesse pubblico non coincide con quello
privato.
Il terzo settore sostiene l’ecosistema economico e genera innovazione.
Le aziende non profit possiamo definirle come trasformatori valori individuali
(solidarietà umana, altruismo, ecc.) in altri valori individuali (riconoscenza, affetto,
stima), valori economici (vere e proprie attività autosufficienti sul piano economico),
valori sociali (risposta a bisogni giudicati rivelati dalla comunità di riferimento) come
accade nelle forme cosiddette “evolute” e “professionali” del non profit.
Le aziende del terzo settore producono un risultato e una ricchezza per la popolazione,
l’impresa genera un profitto che non va direttamente a impattare sulla realtà, ma sarà cosa
l’imprenditore farà col profitto ad impattare sulla società.

Azienda Non Profit


Strumento Motivazione
Mezzo Fine
Realizzazione economica Altruismo e solidarietà
Economicità Socialità
Efficienza Efficacia

Le aziende del terzo settore devono riuscire ad ottenere dei fondi per poter produrre i
propri servizi. L’azienda è uno strumento per perseguire un fine, per poter raggiungere
quel fine la gestione della azienda non for profit deve essere cosciente perché anche se il
fine non è generare un profitto, è comunque necessario gestire correttamente l’azienda
per raggiungere i fini sociali che si sono posti.

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Economia Aziendale

Diversi tipi di Fondazioni:


 Fondazione di origine bancaria (86 in Italia) (ACRI: insieme delle fondazioni
bancarie).
 Fondazione d’impresa
 Fondazione di comunità
Piano next generation UE
Per la prima volta in Europa si è creato un piano di finanziamento per progetti che operano
in diversi ambiti come: sanità, cultura, sostenibilità (30%), parità di genere. In Italia esiste il
PNR che è di fatto la “messa a terra” di questo piano in Italia.
La pubblica amministrazione gestisce: l’acqua, i rifiuti, pulizia e gestione delle strade,
concessione di licenze, controlli igienici, gestione parchi pubblici, formazione in università,
beni culturali. Oltre la metà del PIL italiano passa per il sistema pubblico.
Le aziende pubbliche si caratterizzano per una marcata differenziazione degli output:
1. Emanazioni di leggi, regolamenti, atti formali.
2. Produzioni di beni pubblici collettivi.
3. Beni divisibili ed escludibili (servizi che vanno pagati).
4. Trasferimenti finanziari.
5. Emanazione di indirizzi, programmi, linee guida.
A tale differenziazione dovrebbe corrispondere una coerente varietà di modelli di gestione,
strutture organizzative, mercati operativi, professionalità, ecc...
Le risorse pubbliche servono per erogare beni e servizi ai cittadini, anche se tal volta
potrebbero essere svantaggiose a livello economico per la P.A.
Nella P.A. c’è una grande burocrazia che spesso crea un allungamento temporale dei
processi.

Modello burocratico weberiano = apparato amministrativo


È l’esercizio del potere legale. Normalizzazione preventiva: se pur lenta riesce a garantire
più trasparenza.
Esistono 15 ministeri con portafoglio, cioè con un budget da poter utilizzare, e ministeri
senza portafoglio.
La spesa pubblica italiana è circa 850 miliardi all’anno.

Le authorities
Sono importanti per gestire e regolare il mercato porta a costi troppo alti dei beni
fondamentali, le authorities riportano ad un livello normale il costo.
Enrico Mattei capi che l’Italia necessitava di energia e creo l’Eni, che è un servizio
pubblico fondamentale che non può andare in mano ad un privato.

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Economia Aziendale

Le regioni si occupano di:


 Servizio sociosanitario
 Sviluppo economico
 Assetto e utilizzo del territorio
Noi durante la nostra quotidianità tocchiamo una pluralità di servizi erogati dalla P.A.,
questo ci fa capire quanto sono importanti.
Se io necessito di un servizio pubblico per risolvere un mio problema, prima devo chiedere
ad un livello più basso, partendo dal comune, se il comune non è in grado di risolverlo ci si
rivolge alla provincia, poi alla regione, ecc...
Svolgere: avere titolarità (cioè avere la possibilità di scegliere e poter decidere come
gestire il servizio).
Esercitare: avere responsabilità e autonomia di predisporre interventi.
[capire bene titolarità ed esercizio]

Nel corso del tempo il modello di Welfer si è evoluto. Siamo passati da:
1. Welfer state: un uso esclusivo dello stato delle risorse impiegate per il benessere
del cittadino.
2. Welfer mix: sia i privati che la P.A. si occupano del benessere dei cittadini, dove
molto spesso la P.A. da il compito a una società not for profit di esercitare il
servizio, ma la P.A. ne mantiene la titolarità. Attualmente questo è il modello
utilizzato in Italia.
3. Welfer society: è la società civile che eroga i servizi. Il modello privato prevarica il
sistema pubblico (modello usato negli stati uniti).

Esternalizzazione: le funzioni rimangono pubbliche o di interesse pubblico, quindi la


titolarità rimane allo stato, ma il loro esercizio è affidato a soggetti privati.
Privatizzazione: è quando le funzioni pubbliche passano alla sfera privata, ed è una
manovra molto più forte che crea molti rischi, lasciando che siano i privati ad avere il totale
potere sul servizio.
[guardare le slide e libro]

Responsabilità dell’impresa
Sono le regole che le società devono seguire. Spesso quando una azienda non segue
queste regole “barando”, la loro reputazione si macchia.

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Economia Aziendale

L’impresa si interfaccia con l’ambiente è per questo viene definito aperto, essa si relaziona
con molteplici portatori di interesse (stakeholder), in base a come si interfaccia con essa
viene posizionata sul mercato.
Shareholder oriented: l’azienda si interfaccia con gli azionisti cercando di far aumentare il
valore dei dividendi.
Stakeholder oriented: l’azienda si interfaccia con più portatori di interessi (clienti, P.A.,
dipendenti, fornitori, comune locale, ecc..).

M. Friedman: “il vero dovere sociale dell’impresa è ottenere profitti più elevati producendo
così più ricchezza. È vero sì, ma in parte, è importante vedere come, in che contesto, con
che metodo l’azienda ottiene il profitto”.
5 principi di buon investimento di comunità:
 Identificare istanze sociali.
 Lavorare in partnership con le comunità.
 Pianificare e gestire l’investimento per la comunità.
 Ispirare e coinvolgere gli impiegati, clienti e fornitori.
 Misurare e valutare le differenze.

[domanda classica: impresa come sistema aperto]

Caso Ikea
In tutti i negozi Ikea sono a disposizione del cliente matite, fogli, metri. Ikea permette al
consumatore di diventare protagonista durante la scelta del prodotto, facendo partecipare
attivamente il consumatore all’acquisto. Il fondatore di Ikea è Ingvar Kamprad. Lui faceva
il venditore porta a porta di fiammiferi, entrando nelle case le notò sguarnite, allora gli
venne l’idea, “si può arredare le case a un prezzo basso per tutta la popolazione meno
abbiente”. Creo un modello imprenditoriale semplice ma efficace. La sua idea è quella di
poter offrire mobili a basso prezzo che possono essere cambiati spesso. Nel 1951
Kamprad inventa la vendita per catalogo per il mondo dell’arredamento, in modo da
ampliare il più possibile l’utenza che poteva raggiungere. L’orientamento strategico Ikea
segue 3 domande:
 Dove: Vision – il campo di attività per il quale Ikea si sente vocata.
 Perché: Mission – fine ed obbiettivi aziendali di fondo.
 Come: management – filosofia gestionale (management)
La visione è quella di creare ogni giorno una vita migliore alle persone.
L’idea di business è quella di offrire una vasta gamma di prodotti per la casa, al miner
prezzo possibile in modo tale da poter raggiungere il maggior numero di utenti possibile.
Ikea vuole avere un impatto positivo sulle persone e sul pianeta attraverso il concetto di
“catena di valore”, cercando di riciclare il 100% dei propri prodotti.
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Economia Aziendale

Economia lineare
Risorse produzione consumo rifiuti

Chain economy
Risorse produzione consumo riciclo/rifiuti

Economia circolare
Produzione consumo riciclo

Entro il 2020 Ikea si era prefissata di utilizzare il 60% di legno riciclato.


Aree di proprietà di Ikea:
 Fornitori: il loro impegno ambientale e condizioni sociali e lavorative. Ikea usa il
modella Iway per poter diventare fornitore Ikea, dove il fornitore deve superare
diversi livelli di controllo in più ambiti.
 Adattamento ambientale: i prodotti devono essere progettati, realizzati e usati
avendo il minor impatto ambientale possibile.
 La selvicoltura: il legno utilizzato nei prodotti Ikea deve essere prodotto e
rigenerato secondo un sistema sostenibile.
 Logistica e trasporto: cerca di utilizzare metodi di trasporto più ecosostenibile
anche se deve ancora migliore molto.
 Impegno ambientale nei negozi: ogni negozio ha uno specialista che si occupa
proprio di rendere il negozio sostenibile.
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Economia Aziendale

[Libro consigliato dal prof “il banchiere dei poveri”]


Ikea fa molti progetti sociali.

Analisi azienda per processi e per funzioni


Ci sono 3 momenti importanti:
 Gestione
 Organizzazione
 Rilavorazione

Le operazioni aziendali sono composte da più attività elementari. Queste operazioni


devono rispondere almeno ad uno dei seguenti requisiti.
 Produce il sorgere o il mutare di un valore economico.
 Produce una variazione significativa della configurazione di almeno un elemento
della struttura aziendale.

Processo
È l’insieme ordinato di più operazioni consecutive.

Pag. 113
Equilibri di gestione aziendale
Un’azienda riesce a funzionare correttamente quando è in equilibrio gestionale. In
particolare, gli equilibri della gestione sono equilibrio: economici, finanziari e
patrimoniali.
L’impresa opera in un momento costitutivo, procedendo all’acquisizione dei mezzi
monetare per poi impiegarli.
L’origine dei mezzi monetari (fonti), 2 tipologie:
 Richiede i fondi ai soci. (ricordiamo che i soci non è chi amministra la azienda, ma
chi la possiede. Nelle piccole aziende il socio può essere pure colui che la gestisce)
 Soggetti terzi (prestiti).
Il capitale messo dai soci pone un rischio, si chiama infatti capitale di rischio.
Dopo aver ottenuto il capitale iniziale, l’impresa inizia a procurarsi le risorse che necessita
per funzionare, acquisisce risorse (impieghi).
Nella gestione d’impresa gli aspetti fondamentali sono 2:
 Aspetto economico: costi merci, ricavi vendita
 Aspetto finanziario: incassi, pagamenti.
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Economia Aziendale

Es. acquisto 90 k € di merci e pagherò dopo 60 giorni (pagamento differito).


Vendita merci 140 k € con incasso immediato.
Aspetto economico: vendita delle merci a 140 e comprate a 90.
Aspetto finanziario: ho acquisito merci pari a 90, ma non ho ancora avuto un
esborso.

Aspetto economico
Si compone dell’acquisto dei fattori produttivi, la trasformazione e la cessione sui mercati
di sbocco.
Costi Ricavi
Remunerazione che l’impresa eroga ai Attraverso la vendita di beni e servizi si
soggetti portatori dei fattori produttivi al fine consegue un ricavo che serve a “ristorare”
di ottenere la disponibilità degli stessi. i costi sostenuti più eventuale margine di
Quindi il pagamento dei beni e servizi che guadagno.
l’azienda utilizza.

Sono uscite monetarie: Sono entrate monetarie


 Immediate  Immediate
 Future (debiti)  Future (crediti)

Le attività di un’impresa si sviluppa solitamente nel corso di un determinato periodo


amministrativo. Si procede ad una suddivisione convenzionale della vita di un’impresa. Si
definisce periodo amministrativo o esercizio il periodo di gestione dell’impresa, per
convenzione è di un anno. Solitamente si utilizza l’anno solare. A volte alcune imprese non
utilizzano l’anno solare in quanto non conforme al ciclo operativo di un’impresa, quindi si
utilizza una fascia temporale differente. Es. la società calcistica necessità di seguire le
stagioni del campionato calcistico per vedere se come impresa sta andando bene.
Si suddivide la vita dell’impressa in periodi per verificare il suo andamento gestionale e
quantificarlo dal punto di vista economico.
Al termine dell’esercizio verifichiamo il reddito detto di esercizio di un’impresa:
ricavi – costi.

Pareggio: ricavi – costi = 0


utile di esercizio: ricavi – costi > 0
perdita di esercizio: ricavi – costi < 0
(es 3 pag. 120)

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Economia Aziendale

La gestione dell’impresa è continuativa


Il risultato di un esercizio deve tener conto anche le operazioni riferite all’esercizio che
però si svolgono in un arco temporale più lungo.
Occorre considerare il costo dei fattori produttivi consumati nell’esercizio che hanno dato
utilità nel generare i ricavi di vendita.
 Le materie prime acquistate e non consumate nell’esercizio non sono costi di
esercizio.
 L’acquisto di un macchinario è un costo che viene consumato su più esercizi.

[guardare slide 14 non ho capito, es 7 pag. 123]

L’aspetto finanziario della gestione


Sono i flussi di entrata ed uscita monetaria detti flusso di cassa.

Entrate monetarie e uscite monetarie:


 Gestione reddituale: flusso di cassa gestione reddituale
o > 0 genato
o < 0 assorbito
 Gestione finanziaria: relativi al capitale (proprio e/o di debito)
o Flussi di finanziamento
o Flussi di rimborso
 Gestione degli investimenti:
o Flusso di acquisizione
o Flusso di smobilitazione

Il flusso di cassa dell’esercizio: cioè se la cassa è aumentato o diminuito rispetto


all’esercizio precedente. [slide 14 schema, guardare libro pag. 127]

Rendiconto finanziario
È il documento che mi rappresenta l’evoluzione dei flussi di cassa. Può rappresentare in
sintesi o nel dettaglio.

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Economia Aziendale

Aspetto patrimoniale della gestione


È un aspetto non basato sui flussi ma sulla grandezza stock, cioè in un dato istante.
 Elementi patrimoniali attivi (E.P.A.): valore liquido e di tutti i beni in possesso.
 Elementi patrimoniali passivi (E.P.P): debiti.
 Patrimoniale netto (P.N.): E.P.A. – E.P.P = P.N.

Lo stato patrimoniale è il documento dell’ultimo giorno dell’esercizio, dove vi sono gli


elementi dell’attivo ripresentati a sinistra, i passivi a destra e i netti in alto a destra.

Gestione Documento
Aspetto economica Conto economico

Aspetto finanziario Rendiconto finanziario

Aspetto patrimoniale Stato patrimoniale

Bilancio di esercizio
Bilancio in senso stretto per la normativa è composto da:
 Stato patrimoniale
 Conto economico
 Nota integrativa
 Rendiconto finanziario
o Con variazione del patrimonio netto

[provare a fare esercizio]

Tutte le gestioni che abbiamo elencato devono essere in equilibrio, se no l’impresa


fallisce.

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Economia Aziendale

Caratteristiche del sistema d’impresa


L’impresa deve essere dotata di competitività duratura nel tempo. È necessario avere una
costanza del tempo per poter garantire la sopravvivenza dell’impresa. È importante
definire quale è il “business” dell’impresa e farlo al meglio. Una impresa deve sviluppare
al meglio le proprie “competenze distintive”.
Riuscendo a essere competitiva riesce ad andare in sintonia col mercato, è in sintonia
con le attese reddituali dei soggetti legati all’impresa da rapporti patrimoniali,
sintonia con attese dei soggetti che apportano la forza lavoro.

Equilibrio economico
È l’equilibrio tra i flussi di ricavo e il flusso dei costi.
Flusso dei ricavi > flusso dei costi = utile.
Flusso dei ricavi < flusso dei costi = perdita

Il flusso dei ricavi deve essere in grado durevolmente di fronteggiare il flusso dei costi. Il
risultato economico deve garantire adeguata remunerazione ai soggetti il cui compenso
è ancorato al medesimo risultato, il risultato deve essere tale per garantire un adeguata
remunerazione per chi ha messo il capitale di rischio. Si presuppone che il risultato hanno
concorso alla sua determinazione.
L’equilibrio economico deve essere raggiunto con la normale attività di impresa, cioè
conseguendo dei ricavi nella gestione corrente ordinaria.

Equilibrio finanziario
È l’equilibrio tra i flussi di entrata ed uscita di denaro.
Il flusso delle entrate deve essere costantemente in grado di fronteggiare il flusso delle
uscite. Di solito nell’impresa il flusso costi precede quello dei ricavi. Quindi l’impresa
necessita per operare, almeno nella sua fase iniziale, di finanziamenti. Esiste il vincolo del
pieno rischio (soci) e il vincolo del debito (prestiti).
Si ha equilibrio finanziario quando le caratteristiche degli investimenti sono omogenee
rispetto ai finanziamenti. Quindi ci deve essere equilibrio tra le fonti di finanziamento e le
modalità con cui queste fonti vengono impiegate. Bisogna valutare correttamente i
finanziamenti a lungo e breve termine.

Equilibrio patrimoniale
La relazione tra le diverse fonti di finanziamento classificate secondo la loro provenienza
Capitale proprio + capitale di terzi = fonti di finanziamento.

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Economia Aziendale

 Equilibrio economico = Economicità


 Equilibrio finanziario = Liquidità
 Equilibrio patrimoniale = Solidità

La redditività
Si intende la capacità di un impresa di riuscire ad ottenere stabilmente nel tempo un
profitto.
La redditività globale ci indica se un’impresa riesce a remunerare congruamente il capitale
proprio dopo aver remunerato tutti i fattori produttivi.
ROE = Return on Equity ROE = reddito netto esercizio / patrimonio netto

La area caratteristica o tipica di un’impresa


È la zona in cui l’impresa è abituata ad operare, es se produco e vendo auto i miei ricavi
verranno dalla vendita di auto e i miei costi dalla produzione.
Area atipica
le attività che vanno fuori dalle attività tipiche della azienda.

Rendita operativa
Si intende la capacità di far bene un’attività tipica.
Return on Investment
ROI = reddito operativo / Investimenti

Attitudine per la redditività operativa



[guardare pagina 153]

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Economia Aziendale

Metodologia
La metodologia di rivelazione è l’insieme di procedure che permettono di svolgere
un’attività finanziaria.
a) Osservare fenomeno
b) Raccolta delle informazioni
c) Elaborazione di informazioni
d) Comunicare informazioni
Ci interessano tutte le informazioni di natura finanziaria ed economica, che ricordiamo
essere diversi tra loro.
La procedura amministrativa:
a) Cosa rilevare: movimenti “con l’esterno” che vanno a modificare una situazione
finanziaria pre-esistente. Es entrate e uscite di denaro, movimenti di cassa/banca,
entrate o uscite future di denaro, movimenti di credito o debito.
b) Quando rilevare: rilevo sulla base di un documento contabile, per ogni
documento avremmo una rilevazione.
c) Dove rilevare: dai libri contabili, possono essere di diverso tipo, es. libro giornale,
libro mastro, registri iva, ecc...
d) Perché rilevare: per creare il bilancio, il “momento di sintesi”.

Come rilevare?
Metodo della partita doppia è il metodo in uso delle imprese che viene utilizzato per
gestire e rappresentare gli avvenimenti economico e finanziario nelle imprese.
Questo metodo si basa sul poter movimentare simultaneamente e in modo antitetico 2
serie di conti (strumento base per far funzionare il metodo della partita doppia).
Il conto è un contenitore che divide in 3 il nostro foglio. Lo spazio superiore dove porre il
nome del conto e il suo codice di riferimento. Subito sotto il foglio verrà diviso in 2: zona
sinistra e zona destra.
Terminologia convenzionale:
 l numeri nella sezione di sinistra: addebito conto
 i numeri della sezione destra: accredito conto
il totale dei numeri rilevati nella sezione di sinistra deve essere pari al totale delle
informazioni rilevate a destra, in 1 o più conti, questa è chiamata quadratura.
I numeri sono neutri, quindi senza segni algebrici.
[guardare esempio slide 26]
Noi dobbiamo tentare di collegare il nome del conto al bilancio.

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Economia Aziendale

Variazioni finanziarie o numerarie:


 Attive (Sinistra) Dare: entrate in cassa/banca, sorgere di un credito,
diminuzione di un debito.
 Passive (Destra) Avere: uscite di cassa/banca, sorgere debito, diminuzione
credito.

2 grandi famiglie di variazione economiche


 Di reddito:
o Negative: Dare sorgere costi, storno ricavi.
o Positive: Avere sorgere ricavi, storno costi.
 Di capitale:
o Negative: Dare diminuzione di capitale netto.
o Positive: Avere aumento capitale netto.

[memorizzare slide 31,32,33]

Supporti di rilevazione
 Libro giornale: rappresenta l’ordine cronologico delle operazioni in ordine
cronologico. [struttura slide 39]
 Libro mastro: è l’insieme di tutti i conti della contabilità effettivamente utilizzati,
inseriti in ordine sistematico.

Per concludere guardare libro, slide, appunti Gaia

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Economia Aziendale

Appunti pasquale
Il processo è una successione strutturata di un’attività che porta interessi ad una azienda e
ai suoi stakeholder.
La gestione per processi ha 4 livelli logici:
 Interventi organizzativi.
 La gestione operativa.
 Miglioramento continuo.
 La struttura della azienda.

Valore = qualità e servizio / costi e tempi


Lettura per funzioni

Pregi e difetti analisi per funzioni:


pregi
 …
Difetti
 Rischio di gestire l’impresa per comparti stagni, cioè non comunicare tra le varie
funzioni.
 Rischio di settorialità, conflitti e di sotto ottimizzazione delle risorse.

Caso Olivetti

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Economia Aziendale

Acquisto di servizi
Una impresa può necessitare di vari tipi di servizi come: telefonici, fornitura energia
elettrica, gas, acqua, consulenze tecniche, contabili, legali, ecc… , assicurazione,
manutenzione.
Dobbiamo osservare chi ci fornisce il servizio, chi è il soggetto prestatore. Può essere:
 Un’impresa
o persona fisica (imprenditore individuale)
o persona giuridica (snc, sas, srl, spa)
 Un lavoratore autonomo
o Persona fisica
o Associazione professionale

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