Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
L' Economia Aziendale è la scienza che studia l' ordine economico degli istituti umani,
ovvero delle organizzazioni che svolgono attività economica. Per definire tale ordine
economico si utilizza comunemente il termine "azienda", sostantivo che da appunto il nome
a questa disciplina. L' economia aziendale rileva, analizza e descrive tutte le operazioni
pertinenti alle conduzioni di produzione e, in generale, allo svolgimento dell' attività
economica. Obbiettivo: fornire metodi e logiche per la comprensione della complessità
aziendale e formula le leggi che permettono di amministrarla. Gli ambienti disciplinari dell'
economia aziendale sono; sociali, economici, giuridici, tecnici e aziendali.
L' attività economica è l' insieme di tutte le operazioni che l' uomo compie per procurarsi ed
utilizzare risorse, beni e servizi, per soddisfare i propri bisogni e si divide in quattro fasi
principali: la produzione, il consumo, il risparmio e lo investiemento.
La Trasformazione
La trasformazione è l' attività che consente il mutamento di stato degli input in output,
oppure il loro trasferimento nello spazio e nel tempo.
L' Azienda
L' azienda è efficace quando ha raggiunto con successo gli obbiettivi prefissati. Le Misure di
Efficacia sono:
♦Efficacia interna o gestionale ( Output / Obbiettivi ): Misura ed Indica la capacità di
raggiungere determinati obbiettivi prefissati.
♦Efficacia esterna o sociale ( Obbiettivi / Risultati ): Misura ed Indica la capacità dell'
azienda di soddisfare i bisogni. Si può essere efficaci senza essere efficienti e viceversa. L'
efficacia assume significato nell' ambito della gestione programmata. La efficacia riflette
due condizioni fondamentali: - Capacità di selezionare obbiettivi sfidanti, - Capacità di
centrare tali obbiettivi, che però devono essere espressi in termini quantitativi. Quanto detto
implica che secondo la logica economico – aziendale, l' attività aziendale deve essere rivolta
alla ricerca del raggiungimento degli obbiettivi prefissati con l' utilizzo razionale delle
risorse, disponibili con Economicità.
Economicità
Equilibrio Economico
L' impresa si trova in una situazione di equilibrio economico quando il ( flusso dei ricavi )
derivante dalla vendita dei prodotti e dei servizi ottenuti è capace di fronteggiare in maniera
durevole il ( flusso dei costi ) originato dall' aquisizione dei fattori di produzione. Gli
indicatori di ecomicità sono rappresentati: Economicità del fattore uguale: Costo del fattore /
Ore macchina; Costi unitari uguale: Costo del fattore / Quantità prodotta; Rendimento del
fattore produttivo ugale: (Ricavi – Costi del fattore ) fratto Costi del fattore.
I Soggetti Aziendali
Il Soggetto Giuridico: titolare di diritti e doveri che sorgono dall' attività aziendale, può
essere una persona fisica, cioè un singolo individuo; una persona giuridica, ossia un
complesso organizzato di persone e di beni destinati destinati a uno scopo, cui lo
ordinamento giuridico attribuisce la qualitdi soggetto di diritto.
Il Soggetto Economico; costituito da colui ( o da coloro ) che accentra il potere volitivo e
domina i massimi organi di governo aziendale, effettuando le scelte e preparando le
decisioni rilevanti secondo i propri interessi. In base alla differente identificazione di
Soggetto Giuridico e Soggetto Economico conosciamo: Aziende individuali, Società di
persone e, Società di Capitali.
I rapporti con l' ambiente e i mercati dell' azienda concretizzano con una serie di relazioni
con i vari: ♦Shareholders: proprietari interessati alla protezione del capitale e all'
ottenimento di un adeguata remunerazione connessa al successo dell' impresa, facendosi d'
altro canto del rischio d' impresa, sono dotati del diritto di controllo, per i Shareholders l'
azienda: Ha la sola responsabilità sociale di usare le risorse disponibili in attività dirette ad
accrescere i profitti attraverso la libera competizione, dovrebbe impegnarsi nel sociale solo a
condizioni che ciò contribuisca alla finalità di creare valore per gli azionisti.
♦Stakeholders: Soggetti interessati, allo sviluppo nel tempo dell' azienda, dotati di diritti e
obblighi riconducibili alla definizione delle condizioni contrattuali relative allo scambio dei
beni e/o servizi di cui sono fornitori o clienti. Per gliStakeholders: Il successo si consegue
con l' equilibrio economico e il consenso sociale. L' azienda non deve rendere conto delle
proprie attività all' esterno, ma solo agli azionisti, ma deve bilanciare una molteplicità di
interessi propri degli Stakeholders che la influenzano e sono a loro volta influenzati da essa.
Il Management
I Managers
Stakeholders: I manager sono delegati dagli azionisti alla gestione della azienda, questi
devono bilanciare diversi interessi, in modo da rafforzare il rapporto fiduciario che li lega ai
vari Stakeholders. Shareholders: I manager sono delegati dalla proprietà e devono seguire il
principio della massimizzazione dei profitti nel breve periodo per la creazione di valore per
gli azionisti.
Modello Anglosassone
Modello Romano
Le funzioni aziendali
Le funzioni aziendali sono un insieme di attività poste in essere dall' azienda raggruppate in
base a criteri di omogeneità. Offrono una visione dell' azienda basata sulla ( specializzazione
delle competenze ) e favoriscono il ( coordinamento ).
Il coordinamento
Il coordinamento è favorito dall' omogeneità delle competenze delle persone che operano
nella funzione e dalla presenza di un responsabile della funzione. Attraverso il
coordinamento vengono allineati gli sforzi dei soggetti coinvolti nella attività aziendale.
La specializzazione
Le funzioni aziendali si dividono in tre grandi aree, abbiamo l' Aree funzionali
caratteristiche: cioè funzioni legate direttamente all' attività produttiva dell' azienda,
abbiamo poi l' Aree funzionali integrative: cioè funzioni non legate direttamente all' attività
produttiva, ma comunque fondamentali per l' attività dell' azienda, infine abbiamo l' Areedi
controllo e informazione: svolge un ruolo di "assistenza e supporto" alle altre aree.
L' operazione
L' impresa, nella sua vita, pone in essere operazioni di differenti complessità e portate. L'
operazione: in senso tecnico – giuridico, è l' unità elemntare della complessa attività
operativa o gestione operativa al di fuori del sistema operativo perde la ropria significativa
economicità.
Combinazione produttiva
Gli elementi fondanti che rendono possibile alle azienze la realizzazione della produzione
dei beni o servizi, caratterizzano la struttura patrimoniale e tecnica dell' azienda: dalle
modalità della lora interazione e organizzazione, dipendono in larga parte i risultati dell'
attività aziendale. Al costo del fattore e al relativo processo di scambio, corrisponde un
sacrificio di mezzi monetari che l' azienda è disposta a sostenere e che consente di misurare
l' utilità economica del fattore. Per generare utilità economica occorre che l' azienda vincoli
a se i vari fattori, in modo tale che possa remunerare gli oneri sostenuti d' acquisto dei vari
fattori mediante il successivo collocamento dei prodotti ottenuti sui mercati. I fattori
produttivi si possono classificare in:
♦Fattori Produttivi a Fecondità Semplice, sono quei fattori produttivi che esuriscono la loro
utilità economica in un unico ciclo produttivo, il ricavo della ricchezza investita in esso
avviene attraverso i ricavi della vendita dei prodotti ottenuti con la loro utilizzazione.
♦Fattori a Fecondità Ripetuta, sono quei fattori produttivi che cedono la loro utilità a più
cicli produttivi, ai quali partecipa mantenendo inalterate le sue caratteristiche tecniche.
Ogni fattore a fecondità ripetuta è legato a tutti i prodotti che si possono utilizzare per
mezzo della sua utilizzazione. Il recupero della ricchezza investita è "richesto" all' insieme
dei ricavi pervenuti dalla vendita di tutti i beni prodotti nell' arco di tempo nel quale il
fattore cede la sua utilità. Quindi i fattori produttivi vengono impiegati per ottenere prodotti
che siano vendibili a prezzi remuneratori tali da consentire il recupero: ♦Dei mezzi monetari
investiti nei fattori a fecondità semplice completamente utilizzati; ♦Di parte dei mezzi
monetari investiti in fattori a fecondità ripetuta parzialmente utilizzati.
L' Obsolescenza
L' Obsolescenza è il meccanismo naturale che limita la capacità del fattore di partecipazione
in modo economicamente valido allo svolgimento del processo produttivo e può colpire: la
struttura organizzativa, la struttura operativa, i beni e i servizi prodotti. L' obsolescenza può
essere interna ( obsolescenza tecnica ) o esterna ( obsolescanza tecnologica ).
SCHEMA
VARIAZIONI FINANZIARIE
DARE AVERE
DENARO IN CASSA
CREDITI
DEBITI
VARIAZIONI ECONOMICHE
Legenda:
Reddito totale
Considerando come arco di temporale l' intera vita dell' azienda il risultato economico
prende il nome di "reddito totale". Esso pò essere determinato come: Differenza tra il valore
del capitale restituito ai soggetti inizialmente conferito il capitale di rischio e il valore dei
conferimenti iniziali, aumentata dai prelevamenti e diminuita dei conferimenti ( metodo
patrimoniale ). Diffenrenza tra la sommatoria delle entrate e la sommatoria delle uscite con
esclusione di quelle relative al capitale di rischio ( metodo finanziario ). Differenza tra tutti i
ricavi e tutti i costi ( metodo reddituale ). Questi tre metodi conducono allo stesso risultato
se: Tutti i fattori produttivi sono utilizzati per l' attività produttiva o venduti per stralcio;
Tutti i processi produttivi sono stati ultimati e i prodotti venduti; Tutti i crediti sono stati
incassati e tutti i debiti pagati; Non sussiste alcun rischio che possa determinare costi o
perdite.
Reddito di periodo
Alla determinazione del reddito totale concorrono tutti i costi e i ricavi manifestatisi durante
il periodo di esistenza dell' azienda. Per determinare il reddito di un singolo esercizio è
necessario isolare opportunamente i costi e i ricavi che sono di pernenza di quel periodo. Le
maggiori difficoltà derivano dal fatto che la continuità dei processi economici aziendali fa
emergere numerosi valori che sono comuni a due o più esercizi e che devono essere
artificiosamente spezzati quando si costruisce la tavola dei valori dalla quale scaturisce il
risultato economico annuale.
Costi di competenza
I costi devono essere correlati con i ricavi dell' esercizio, tale correlazione si realizza: Per
associazione di causa ed effetto tra costi e ricavi, Per ripartizione dell' utilità o funzionalità
pluriennale su base razionale o sistemica, Per imputazione diretta di costi al conto
economico dello esercizio o perchè associati al tempo o perchè sia venuta meno l' utilità o la
funzionalità del costo.
Alconi elementi del capitale iniziale partecipano direttamente al reddito d ' esercizio come
suoi componenti. Altri, invece,sono tra i dati di riferimento sui quali si basa la
determinazione di alcuni componenti di reddito (amministrativo) ecc.
Alcuni valori ( cassa, crediti e debiti ) sono i dati di partenza per giungere alla
determinazione dei corrispondenti valori da rappresentare nella situazione del capitale finale
di funzionamento. Al termine del periodo amministrativo, i valori del capitale iniziale e i
valori rilevati durante il periodo amministrativo si compongono nella rappresentazione dei
componenti del reddito di esercizio ( conto economico ) e nella sintesi del capitale di
funzionamento ( stato patrimoniale).
Il bilancio d'esercizio ha le seguenti due funzioni: A) E' uno strumento di conoscenza della
gestione e dei suoi risultati per i responsabili aziendali; B) E' uno strumento di
comunicazione che svolge una funzione informativa di grande rilievo nei confronti dei
diversi soggetti interessati all'andamento dell' azienda.
In relazione all' evoluzione dei contesti interni aziendali e all' evoluzione dell' ambiente
economico sociale, di particolare rilievo è l' influenza di variabili sul bilancio quali: ( Gli
aspetti proprietari delle imprese ); Nelle aziende in cui prevale la struttura proprietaria
chiusa, il capitale di rischio è un bene di famiglia. Nelle aziende in cui la proprietà è aperta
le azioni tendono a essere equiparate a un bene merce il cui possesso è influenzato dall'
andamento dei mercati dei dividenti. ( Gli aspetti finanziari delle imprese e gli assetti dei
mercati finanziari ): Nei sistemi dominati da imprese a proprietà chiusa il fabbisogno
finanziario tende a esoddisfarsi prevalentemente dal ricorso al capitale di prestito: Il flusso
di informazioni delle imprese al mercato tende a rarefarsi; Si hanno legami stringenti con le
banche; Il centro del controllo societario si colloca all' interno dell' impresa stessa. Nei
sistemi in cui prevalgono imprese a proprietà aperta è relativamente più consistente il
ricorso al capitale di rischio mediante azioni e titoli: I mercati dei capitali sono efficienti; Gli
standards contabili tesi previleggiano l' informativa rivolta agli azionisti cercando di ridurre
le asimmetrie informative tra l' impreasa e gli investitori; Il centro del controllo societario è
situato nel mercato dei capitoli. ( Il grado di intervento dello stato nel disciplinare
l' informativa di bilancio e, più in generale, nel dettare norme e principi volti a disciplinare i
rapporti tra l' impresa e i suoi Stakeholders ).
Nei sistemi con imprese a proprietà chiusa si protegge l' interesse dei creditori; Nei sistemi
con imprese a proprietà aperta si protegge l' interesse degli Shareholders;
Nei sistemi a ( Code Law ) il legislatore detta principi di composizione del bilancio
rinviando alla tecnica per l' interpretazione in chiave operativa delle prescrizioni legislative.
Il bilancio d' esercizio, in quanto preparato per una pluralità di destinatari, non deve favorire
gli interessi o le esigenze di gruppi particolari. Le politiche di livellamento dei redditi sono
incompatibili con corrette determinazioni di bilancio che devono consistere la misurazione
del reddito prodotto, svincolandolo dal succedersi di fasi favorevoli e svaforevoli. Le finalità
assegnate al bilancio d' esercizio sono incompatibili con valutazioni di cessione e ancor più
con le valutazioni che riflettono le conclusioni dell' acquirente.
Gli interessi conoscitivi degli Investitori: Gli Investitori istituzionali hanno aspettative meno
sensibili agli accadimenti che hanno influenza sul valore dello investimento nel breve
priodo. Gli Investitori non istituzionali destinano quote non rilevanti dal risparmio e al
capitale d' azienda e hanno attese di dividenti e di ( Capital Gains ) di breve e brevissimo
periodo. Al delinearsi di turbolenze sui mercati dei capitali tende a prevalere un
comportamento di tipo difensivo con l' abbandono dello investimento azionario,
contrariamente a quanto si verifica nei periodi di euforia. Più che i dati e le informazioni
ritraibili dai bilanci e le valutazioni degli analisti finanziari e delle agenzie di rating devono
orientare le scelte dei piccoli investitori in titoli azionari e obbligazionari.
Per i lavoratori che non partecipano alla distribuzione del risultato della gestione, le attese di
remunerazione trovano copertura nelle condizioni disciplinate dalla contattazione colletiva.
In situazioni di crisi dei sistemi economici diviene rilevante per i lavoratori, apprezzare i
rischi che possono compromettere la conservazione del posto di lavoro. Gli svolgimenti
secondo soddisfacimenti condizioni di economicità non constituiscono una sicura garanzia
di conservazione del posto di lavoro, ma ne pongono le premesse. Il bilancio sociale e il
bilancio di sostenibilità possono offrire segnali circa il valore che le imprese attribuiscono
alle risorse personali attraverso l' impegno profuso e che intendono profondere nel difendere
i livelli occupazionali, nel cercare ambienti di lavoro più sicuri, stimolanti e gratificanti.
I Creditori valutano le iniziative sulla base degli indici di bilancio. Le garanzie coprono il
( Gap ) tra conoscenza richiesta e disponibile. La credibilità dell' azienda nei mercati
finanziari si basa sulla solidarietà patrimoniale, sull' affinamento dei suoi modelli di analisi e
sulla condivisione dei prorpi programmi da parte dei programmi da parte dei mercati
finanziari. La conoscenza delle dinamiche finanziarie offerte dai prospetti di flussi finanziari
riveste una notevole importanza. L' informativa di bilancio deve essere orientata all' impresa
nel suo complesso. Emerge l' esigenza di produrre un' informativa economico – finanziaria
in relazione al differente livello di rischio che caratterizza i singoli business.
I documenti emanati dallo IASB sono elaborati tecniciche acquisiscono validità normativa
nei contesti giurisdizionali in ragione della forza a essi attribuita dai legislatori e/o dagli
organismi di sorveglianza locali. L' Unione Europea ha infatti delegato allo ISAB la stesura
dei principi contabili per le società quotate nei mercati degli Stati membri. Il legislatore ha
imposto che: Devono adottare gli IAS/IFRS le società aventi strumenti finanziari diffusi tra
il pubblico, le banche e le società finanziarie per la redazione dei bilanci d' esercizo e
consolidato.
Non adottano i principi contabili internazionali le società di capitali non quotate che non
rientrano nell' ambito di consolidamento di un gruppo, le società di capitali di minori
dimensioni e le società di persone.
I Movimenti finanziari si realizzano con una Variazione dei: debiti, crediti o della liquidità.
La Competenza economica: la realizzazione dei ricavi avviene quando il processo
produttivo è stato completato e lo scambio è già avvenuto.
Correlazione costi – ricavi è un associazione di causa ad effetto, ripartizione dell' utile
pluriennale, esaurimento utilità, associazione di costi al tempo. La competenza economica
diviene il criterio rilevante, indipendentemente dal momento della manifestazione
finanziaria delle operazioni. Dobbiamo così domandarci: Abbiamo registrato dei costi che
non sono di competenza? Se si occorre che non partecipino alla determinazione del reddito.
Abbiamo registrato dei ricavi che non sono di competenza? Se si occorre che non
partecipino alla determinazione del reddito, altrimenti richieremmo di annacquare il bilancio
e lo stesso non rispnderebbe più ai principi di redazione di bilancio ( art 2423 e 2423 bis
C.C. ) . Non abbiamo registrato dei costi che sono di competenza? Dobbiamo considerarli
per la determinazione del reddito. Non abbiamo registrato dei ricavi che sono di
competenza? Occorre considerarli per la determinazione del reddito. Nè discende che:
- Non tutti i costi e i ricavi sostenuti o conseguiti in un periodo, che hanno movimentazione
finanziaria, sono di competenza, ai fini della determinazione del reddito. - I fattori
produttivi, a fecondità semplice o ripetuta, ancora utilizzabili per ottenere prodotti vendibili,
così come i prodotti, ma non ancora venduti rappresentano alla fine del periodo il complesso
dei beni e delle utilità economiche di cui l' impresa dispone per svolgere i processi
produttivi di periodi futuri.
Le sole rilevazioni continuative non bastano per arrivare alla redazione del bilancio. Al
termine dell' esercizio al fine di trasformare i valori di conto in valori di bilancio idonei a
rappresentare il reddito d' esercizio e il patrimonio di funzionamento si compongono le
scritture di Assestamento che si distribuiscono in: Scritture di Rettifica che consentono di
rinviare al futuro costi e ricavi che si sono già manifestati sotto il profilo finanziario e che
quindi sono gia stati rilevati, ma non sono di competenza dell' esercizio. Queste possono
essere classificate come: Ammortamento Diretto e Indiretto, rimanenze di merci, risconti
attivi e passivi. Scritture di Integrazione che consentono di integrare nel sistema dei valori di
bilancio alcuni componenti di reddito le cui futuri manifestazioni monearie avrà luogo nel
futuro o nei futuri esercizi, ma che sono di competenza periodo che si chiude. Queste
possono essere classificate come: Importi accantonata a fondo svalutazione crediti, i retei
passivi e attivi.
A seconda delle relazioni esistenti tra il livello dei costi e volumi di produzione, i costi si
distinguono in: Costi Variabili: variano al variare delle quantità prodotte; la variazione può
essere proporzionale, più che proporzionale, meno che proporzionale. Ad esempio i costi per
materie prime, in quanto sono proporzionali alle quantità dei prodotti fabbricati. Costi Fissi:
il loro ammontare è commisurato alla struttura tecnica – organizzativa aziendale e alla
conseguente capacità produttiva, essi quindi non variano al variare delle quantità prodotte.
Sono costi fissi gli emolumenti pagati ad amministratori e sindaci.
Rappresentano graficamente l’ andamento dei costi fissi e dei costi variabili, supposti
proporzionali, rispetto alle quantità prodotte. Essi vengono indicati con delle rette;
analogamente si rappresentano con una retta ( parallela ai costi variabili, ma la cui origine
corrisponde all’ altezza dei costi fissi ) i costi totali, dati dalla somma dei costi fissi più i
costi variabili.
Legenda:
Le relazioni tra costi variabili, costi fissi e volume di produzione sono messe in evidenza dal
diagramma di redditività consente di determinare a quale grado di sfruttamento della
capacità produttiva, o in corrispondenza a quale volume di vendite, o a quale ammontare di
fatturato dell’ azienda si realizza l’ equilibrio economico. Il B.E.P. corrisponde al punto d’
incontro della retta che rappresenta i ricavi. A sinistra del B.E.P. i costi totali superano i
ricavi e l’ azienda supporta perdite. A destra del B.E.P. i ricavi superano i costi e l’ azienda
consegue utili. Nel B.E.P. costi e ricavi si equivalgono e il risultato economico è uguale a
zero. Il B.E.P. si ottiene quando si verifica l’ eguaglianza R = G e si calcola risolvendo l’
equazione ( px U = [ C.f. + C.v. * U ] ) da cui si ottiene : { U =[ C.f. / ( p – C.v. ) ]}: dove
( p – C.v. ) costituisce il margine unitario di contribuzione con il quale ogni prodotto
partecipa alla copertura dei costi fissi. Lo sfruttamento della capacità produttiva dell’
azienda si calcola [( B.E.P. * 100 ) capacità produttiva ].
Per calcolare il risultato economico che si può determinare da una vendita di N possiamo
scrivere R = G + E [ E = risultato Economico ].
I Ratei sono quote di uscite o di entrate future relative a costi o a ricavi proporzionali al
tempo, che sono maturate ma ancora da liquidare. Esempio:
Nel corso dell' anno l' azienda X ha compiuto, fra le altre, le seguenti operazioni: ♦in data
1\2 ha concess in locazione un capannone pattuendo un canone annuo di euro 12,600 + iva
esigibile in rate semestrali posticipate all 1\2 e 1\8 di ogni anno.
♦ in data 1\9 ha ottenuto dalla banca Y un mutuo di euro 60,000 al tasso del 6,50% con
interessi posticipati al' 1\3 e l 1\9 di ogni anno. I fatti di cui sopra hanno dato luogo alle
seguenti rilevazioni in P. D.
___________________________________________________________________
___
Clienti Diversi 7,560
Fitti Attivi 6,300
Iva Ns. Debito 1,260
Banca Y 60,000
Mutui Passivi 60,000
Vediamo ora di considerare la competenza economica dei costi e dei ricavi connessi alle
suddette operazioni, individuando gli eventuali ratei da calcolare al 31\12
I risconti sono quote di costi o di ricavi proporzionali al tempo liquidati e rilevati in via anticipata, che non
sono ancora maturate e che pertanto sono da rinviare al futuro.
Con i risconti si "rinviano" singoli costi o singoli ricavi e quindi la rettifica si opera direttamente nei conti
alle "variazioni d' esercizio" nei quali tali costi o ricavi sono stati rilevati. In particolare:
♦ Un Risconto Attivo, ossia l' elemento patrimoniale attivo che scaturisce dal rinvio di un "costo", si rileva in
Dare dell' ononimo conto RISCONTI ATTIVI, mentre in Avere si avrà il conto acceso al "costo d' esercizio"
che va rettificato.
♦ Un Risconto Passivo, ossila l' elemento patrimoniale passivo che deriva dal rinvio di un "ricavo"si rileva in
Avere dell' ononimo conto RISCONTI PASSIVI, mentre in Dare si avrà il conto acceso al "ricavo d'
esercizio" che va rettificato.
In base al Codice Civile art. 2423 e 2423 bis il bilancio d’ esercizio deve essere redatto con chiarezza
e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società
e il risultato economico dell’ esercizio.
Il bilancio d’ esercizio, che è predisposto dagli amministratori e sottoposto all’ approvazione dell’ assemblea
ordinaria dei soci, si compone di tre parti inscindibili:
1) Lo Stato patrimoniale;
2) Il Conto economico;
3) La Nota integrativa.
Le prime due parti sono costituite da schemi obbligatori, (lo Stato patrimoniale a sezioni divise, il Conto
economico in forma scalare) mentre la Nota integrativa ha un contenuto discorsivo pur comprendendo
tabelle e prospetti.
Tuttavia gli studiosi e gli esperti dubitano sulla piena idoneità a esprimere compiutamente le situazioni
finanziarie ed economiche dell’impresa che ha richiesto l’ affidamento bancario. Queste situazioni, infatti,
non fanno riferimento a un istante, ma a un proprio a un proprio periodo e possono essere accertate solo
integrando i dati di bilancio con delle previsioni riguardanti le entrate e le uscite future (situazione
finanziaria) oppure i costi e ricavi futuri (situazione economica).
Di regola l’ analisi viene compiuta dall’ Ufficio fidi, ma nelle pratiche di fido più impegnative, può affidarla
a società specializzate che svolgono attività di revisione dei bilanci. L’ analisi di bilancio presuppone l’
interpretazione del bilancio stesso, che si in tre fasi successive.
La prima fase è rappresentata dall’ interpretazione letterale che consiste nella individuazione del
significato delle voci di bilancio, in modo da comprendere il contenuto.
La seconda fase consiste nell’ interpretazione revisionale, ossia nella verifica dell’ attendibilità e della
veridicità del bilancio.
Nell’ effettuare l’ interpretazione revisionale del bilancio l’ Ufficio fidi deve compiere un’ indagine critica
sulle singole poste, accertando la effettiva consistenza dei beni ecc.
La terza fase è costituita dall’ interpretazione prospettica che prende avvio dai dati di bilancio e perviene
ad apprezzare le situazioni finanziaria, economica e patrimoniale dell’ impresa.
A questo risultato la banca giunge completando le voci degli schemi contabili (Stato patrimoniale e Conto
economico) con le indicazioni contenute nella Nota integrativa.
L’ interpretazione prospettica consente alla banca di valutare il grado di affidabilità dell’ impresa che ha
richiesto il fido.
L’ analisi del bilancio d’ esercizio mediante indici costituisce lo strumento quantitativo più applicato dalle
banche per avviare la valutazione delle imprese ai fini delle assegnazioni dei rating e delle concessioni di
fido. L’ analisi richiede la rielaborazione del bilancio, la scelta e il calcolo degli indici e un sistema di
coordinamento.
Pertanto, l’ Ufficio fidi procedendo a riclassificare le poste dello Stato patrimoniale in funzione della
successiva analisi sulla situazione finanziaria dell’ impresa, avvalendosi delle informazioni contenute nella
Nota integrativa che fa parte del bilancio d’ esercizio ed esercitando il loro esame critico su tutte le voce e
sui valori.
Per quanto riguarda le rimanenze di magazzino, l’ esame critico compiuto dai funzionari deve evidenziare
quelle di difficile vendita o di problematico utilizzo, che devono essere trasferite fra le immobilizzazioni,
come anche le quote di risconti aventi competenza pluriennale e i disaggi di emissione di prestiti
obbligazionari.
La rielaborazione dello Stato patrimoniale approda al sintetico schema:
Il Conto economico redatto in base all’ art. 2425 del Codice Civile, si presenta in forma scalare secondo la
configurazione a valore e costi della produzione, con i costi classificati per natura.
La rielaborazione del Conto economico è compiuta dall’ Ufficio fidi in funzione della successiva analisi
sulla situazione economica dell’ impresa.
Trattandosi di analisti esterni, che non hanno le informazioni che consentono di riclassificare i costi per
destinazione produttiva e quindi di ottenere la configurazione a ricavi e costo del venduto, la rielaborazione
è rivolta di solito a ottenere la configurazione a valore aggiunto.
L’ espressione valore aggiunto indica l’ incremento di valore che un’ impresa aggrega al valore dei beni e
dei servizi che acquista dalle altre aziende.
Dopo aver evidenziato il valore aggiunto ottenuto dall’ impresa attraverso la gestione della produzione si
evidenziano alcuni interessanti risultati intermedi: il margine operativo lordo che risulta dalla differenza tra
il valore aggiunto e i costi del personale, e il reddito operativo, che risulta sottraendo dal margine operativo
lordo gli ammortamenti, le svalutazioni e gli accantonamenti per rischi e oneri.
Valore aggiunto ( Va )
- Costi del personale
Reddito operativo ( Ro )
+/- Proventi e oneri finanziari
+/- Proventi e oneri accessori
La struttura finanziaria dell’ impresa è resa evidente da indici di indebitamento che esprimono il differente
concorso delle fonti interne e delle fonti esterne nel finanziamento degli impieghi. Questo dosaggio tra
mezzi propri e mezzi di terzi è chiamato leverage o leva finanziaria. È calcolato rapportando:
Un risultato pari all’ unità corrisponde a un finanziamento totale dell’ impresa con capitale proprio, invece
un risultato pari a 2 indica un equilibrio tra mezzi propri e debiti aziendali e può essere giudicato sufficiente.
Valori maggiori esprimono un crescente indebitamento dell’ impresa e l’ opportunità di una
ricapitalizzazione.
L’ equilibrio tra impieghi e finanziamenti risulta dagli indici di liquidità che rivelano la sua solvibilità o
della capacità dell’ impresa di far fronte agli impieghi finanziari di prossima scadenza. Questo indice anche
detto current test si considera soddisfacente se risulti pari o superiore a 2; deve comunque essere superiore
a 1 e in caso contrario segnala che il patrimonio circolante netto è negativo. È calcolato rapportando:
Abbiamo inoltre l’ indice di liquidità primaria che esprime la capacità dell’ impresa a fronteggiare, in
tempi brevissimi, i debiti di prossima scadenza e i normali pagamenti.
È calcolato rapportando:
I valori di questi indici di liquidità risultano sovente alterati nelle imprese che chiedono affidamenti bancari.
L’ origine dei mezzi che hanno finanziato gli investimenti a lungo ciclo di utilizzo è calcolata mediante due
indici di copertura delle immobilizzazioni che si suddividono in:
Un risultato del primo rapporto nettamente superiore a quello del secondo corrisponde a una situazione
soddisfacente. In particolare, se il primo esprime un risultato vicino a 1 significa che le immobilizzazioni
sono finanziate con capitale proprio; tuttavia, poiché molto spesso l’ impresa è costretta a integrare i mezzi
propri con finanziamenti a medio/lungo termine, anche il secondo può in certe situazioni avvicinarsi all’
unità.I termini mediamente accordati ai clienti per il regolamento delle fatture di vendita, sono messi in
evidenza dal quoziente tra i crediti commerciali a fine anno e il fatturato dell’ esercizio. I giorni di dilazione
media sulle vendite si ottengono moltiplicando il risultato per 365:
Più lunga risulta la dilazione media concessa ai clienti e maggiori sono le esigenze di fido bancario, in
quanto l’ impresa venditrice deve a sua volta finanziare la propria clientela attraverso le vendite a credito.
Può essere utile il calcolo dei giorni di dilazione media sugli acquisti, che si esegue sostituendo nel rapporto
i crediti v/clienti con i debiti v/fornitori, più è lunga risulta la dilazione e minori sono le esigenze di ricorrere
ad affidamenti bancari.
La rielaborazione degli schemi contabili di bilancio può fornire preziose informazioni anche sotto il profilo
economiche, evidenziando la redditività dell’ impresa e il contributo che a essa deriva dai vari settori che
possono essere riconosciuti nella sua gestione.
Quest’ ultima viene scomposta in:
- Gestione operativa, formata da tutte le tipiche operazioni di esercizio che concorrono a formare il
margine operativo lordo, quest’ ultimo risulta dalla differenza tra il valore aggiunto e i costi del
personale;
- Gestione non caratteristica, costituita sia dalle operazioni di carattere finanziario e tributario sia da
quelle straordinarie, di natura non ricorrente, che riguardano le sostituzioni o i rinnovi
d’immobilizzazioni materiali o finanziarie di rilevante entità.
L’ attitudine dell’ azienda a effettuare la copertura dei costi e a conseguire un congruo utile e effettuata
attraverso l’ analisi economica del bilancio. La redditività complessiva dell’impresa è espressa dal tasso di
redditività del capitale proprio ( ROE ), che esprime la redditività complessiva dell’ impresa. Il ROE
esprime la capacità della gestione a remunerare il capitale che è stato investito nell’ impresa e viene
calcolato rapportando:
La redditività della gestione operativa è espressa dal tasso di redditività del capitale investito
( ROI ), esprime la percentuale e il grado d’indebitamento aziendale.
Il calcolo del ROI è utile nelle situazioni in cui si deve valutare l’ opportunità di compiere investimenti
aggiuntivi che richiedono l’ accensione di nuovi debiti di finanziamento. Infatti, se il tasso effettivo dei
nuovi prestiti è inferiore alla misura che si ritiene, assumerà il ROI in seguito ai nuovi investimenti
effettuati, l’ operazioni darà probabilmente risultati positivi.
Il tasso d’incidenza della gestione non caratteristica si ottiene dal rapporto tra il risultato economico
globale e quello della sola gestione operativa dell’ impresa:
La percentuale che si ottiene è alta se è notevole il concorso alla formazione del reddito dei componenti
positivi non riconducibili alla gestione caratteristica dell’ impresa.
Il grado di utilizzo delle risorse investite nell’ impresa è espresso dall’ indice di rotazione degli impieghi:
Più tale indice è alto, tanto maggiore è il grado di efficienza dell’ impresa.
La rimuneratività dei ricavi di vendita è espressa dal tasso di redditività lorda delle vendite ( ROS ).
Questo tasso esprime la percentuale di redditività delle vendite indicando la quota di ricavi che rimane dopo
la copertura di tutti i costi della gestione operativa. Se confrontato nel tempo in analisi sequenziale, può
fornire utili indicazioni sull’ efficienza delle politiche di vendita via via attuate dall’ impresa.
Dalla rielaborazione degli schemi contabili del bilancio è anche possibile ricavare indicazioni sulla struttura
del patrimonio al fine di accertare le condizioni di equilibrio nella composizione degli impieghi e delle fonti
di finanziamento e, tra gli altri indici è opportuno ricordare:
Tra le singole classi di valori dello Stato patrimoniale e il totale di una delle due sezioni ne riporto due
esempi:
risulta dal rapporto tra attivo circolante e immobilizzazioni. Questo indice esprime l’ elasticità della
struttura aziendale e offre risultati molto diversi da settore a settore; in generale è basso nelle imprese
industriali e di servizi e alto, in quelle commerciali.
a) Le condizioni finanziarie dell’ azienda che risultano dagli indici: d’indebitamento, di liquidità e di
dilazione media delle vendite e dai rapporti strutturali di composizione degli impieghi e delle fonti di
finanziamento.
b) L’ andamento dell’ attività caratteristica, che appare soprattutto dagli indici di: dilazione media
delle vendite, dal ROI, dal ROS, dall’ indice di rotazione degli impieghi e, dai rapporti strutturali di
composizione del Conto economico;
c) La redditività della gestione, che si ricava principalmente dagli indici: ROI, ROE, d’indebitamento
e, dal tasso d' incidenza della gestione non caratteristica.
Il coordinamento degli indici mostra le relazioni che legano tra loro gli indici che fanno parte del sistema. In
particolare, gli indici che definiscono il sottosistema di redditività della gestione sono collegati da una
relazione matematica:
( Re / Cp )% = ( Ro / Ti )% × ( Ti / Cp )% × ( Re / Ro )%
Questa relazione matematica, evidenzia i favorevoli effetti esercitati sulla redditività da parte del ricorso al
credito in periodi nei quali il rendimento operativo del capitale investito risulta superiore al tasso dei
finanziamenti.
Note: Questi sono appunti di Economia Azinedale e Ragioneria, sono ricavati da ore di studio e attraverso l' utilizzo dei seguenti materiali: Codice Civile,
Slide di un corso generale di Economia Aziendale e Organizzazione, Libri delle scuole superiori di ragioneria, "Percorsi modulari di Economia Aziendale,
editore Elemond Scuola & Azienda" , " Tecnica e organizzazione Aziendale, editore Tramontana", e il testo universitario "Economia aziendale editore
McGraw -Hill, di Gennaro Ferrara",gli stundenti di Informatica, posso evitare di studiare L' analisi per indici del bilancio, in qunto è un argomento da
me imesso in questi appunti per la facilitazione allo studio per tutti gli indirizzi Economici. ( Ringrazio per lo schema delle variazioni Economiche e le
variazioni Finanziarie, il mio professore delle superiori Alberico Di Maio, venuto a mancare nel 2014 ). Per tutte le info o note, vi invito a contattarmi,
cercando rispondervi nel più breve periodo di tempo a me possibile, ringrazio inoltre in quasta sede, chi mi invierà del materiale o aiuterà in qualsiasi
altra maniera il miglioramento dei seguenti appunti.