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Integrale indefinito

1) Cosa è la primitiva di una funzione?

Si definisce primitiva i f(x) una funzione F(x)+c derivabile in un intervallo [a,b] se per ogni [a,b] si ha
D[F(x)+c]=f(x). Esso si indica con il simbolo  f ( x)dx .
L’integrale indefinito di una funzione f(x) è l’insieme delle sue funzioni primitive.
La funzione f(x) è detta funzione integranda mentre dx indica l’intervallo infinitesimo di integrazione

3x 3
Esempio l’integrale della funzione f(x)=3x2 è  3x 2 dx =
3
+ c che rappresenta l’insieme delle primitive di

f(x), se calcoliamo la sua derivata si ottiene proprio f(x). Se una funzione ha una primitiva allora ne ha infinite
che sono diverse fra di loro per una costante additiva.

Integrale immediato Integrale di funzioni composte

∫ 𝑑𝑥 = 𝑥 + 𝑐

∫ 𝑘 𝑑𝑥 = 𝑘𝑥 + 𝑐 [𝑓(𝑥)]𝑛+1
∫ 𝑓′( 𝑥)[𝑓(𝑥)]𝑛 𝑑𝑥 = +𝑐
𝑛+1
𝑥 𝑛+1 se n≠ −1
∫ 𝑥 𝑛 𝑑𝑥 = +𝑐
𝑛+1
se n≠ −1
1 𝑓′(𝑥)
∫ 𝑑𝑥 = 𝑙𝑛|𝑥| + 𝑐 ∫ 𝑑𝑥 = 𝑙𝑛|𝑓(𝑥)| + 𝑐
𝑥 𝑓(𝑥)

∫ 𝑒 𝑥 𝑑𝑥 = 𝑒 𝑥 + 𝑐 ∫ 𝑓 ′ (𝑥)𝑒 𝑓(𝑥) 𝑑𝑥 = 𝑒 𝑓(𝑥) + 𝑐

∫ 𝑐𝑜𝑠𝑥 𝑑𝑥 = 𝑠𝑒𝑛𝑥 + 𝑐 ∫ 𝑓 ′ (𝑥)𝑐𝑜𝑠𝑓(𝑥) 𝑑𝑥 = 𝑠𝑒𝑛𝑓(𝑥) + 𝑐

∫ 𝑠𝑒𝑛𝑥 𝑑𝑥 = −𝑐𝑜𝑠𝑥 + 𝑐 ∫ 𝑓′(𝑥)𝑠𝑒𝑛𝑓(𝑥) 𝑑𝑥 = −𝑐𝑜𝑠𝑓(𝑥) + 𝑐

2) Proprietà di linearità dell’integrale indefinito:

  f ( x) + g ( x)dx =  f ( x)dx +  g ( x)dx


L’integrale della somma di due funzioni è uguale alla somma degli integrali

 k  f ( x)dx = k   f ( x)dx
L’integrale di una costante per una funzione è uguale alla costante per l’integrale della funzione.

3) Quali sono i metodi di integrazione?


Un integrale si può risolvere in modo immediato con le regole che si ricavano da quelle di derivazione oppure
può essere l’integrale di una funzione composta e quindi risolversi riconducendolo agli integrali immediati.
In altri casi si può risolvere con l’integrale per parti (quando si ha l’integrale di un prodotto di funzioni) e
quando si ha l’integrale di una frazione o per decomposizione o con la divisione tra polinomi.
Integrazione per parti.
L’integrazione per parti si usa quando si deve integrare il prodotto di due funzioni e non si riesce a utilizzare
una delle regole sulle funzioni composte.

∫ 𝑓(𝑥) ∙ 𝑔′ (𝑥) 𝑑𝑥 = 𝑓(𝑥) ∙ 𝑔(𝑥) − ∫ 𝑓 ′ (𝑥) ∙ 𝑔(𝑥) 𝑑𝑥

𝑓(𝑥) si chiama fattore finito (FF): deve essere una funzione che so derivare
𝑔′(𝑥) si chiame fattore differenziale (FD): deve essere una funzione che so integrare.
E’ importante scegliere correttamente fattore finito e fattore differenziale.

Esempi:

∫ 𝑥 ∙ 𝑒 𝑥 𝑑𝑥 = 𝑥 ∙ 𝑒 𝑥 − ∫ 1 ∙ 𝑒 𝑥 𝑑𝑥 = 𝑥 ∙ 𝑒 𝑥 − 𝑒 𝑥 + 𝑐

𝑓(𝑥) = 𝑥 𝑓 ′ (𝑥) = 1
𝑔′ (𝑥) = 𝑒 𝑥 𝑔(𝑥) = 𝑒 𝑥

𝑥2 1 𝑥2 𝑥2 𝑥 𝑥2 𝑥2
∫ 𝑥 ∙ 𝑙𝑛𝑥 𝑑𝑥 = ∙ 𝑙𝑛𝑥 − ∫ ∙ 𝑑𝑥 = ∙ 𝑙𝑛𝑥 − ∫ 𝑑𝑥 = ∙ 𝑙𝑛𝑥 − + 𝑐
2 𝑥 2 2 2 2 4
1
𝑓(𝑥) = 𝑙𝑛𝑥 𝑓 ′ (𝑥) =
𝑥
𝑥2
𝑔′ (𝑥) = 𝑥 𝑔(𝑥) =
2

Ripassare

∫ 𝑙𝑛𝑥 𝑑𝑥 = ∫ 1 ∙ 𝑙𝑛𝑥 𝑑𝑥 = ___________

rivedere appunti su Classroom o sul tuo libro a pagina 73/74

Funzioni razionali fratte.


Se devo integrare una funzione razionale fratta posso avere diversi casi:

• se in numeratore è di grado superiore al denominatore si fa la divisione tra polinomi.


𝐴(𝑥) 𝑅(𝑥)
∫ 𝑑𝑥 = ∫ (𝑄(𝑥) + ) 𝑑𝑥
𝐵(𝑥) 𝐵(𝑥)

Dove Q(x) è il quoziente e R(x) il resto della divisione.

• se invece il numeratore è di 1° grado e il denominatore è un trinomio di 2° grado con ∆>0 (𝑏 2 − 4𝑎𝑐 > 0),
decompongo la funzione da integrare nella somma di due funzioni

𝑚𝑥 + 𝑞 𝐴 𝐵
∫ 𝑑𝑥 = ∫ ( + ) 𝑑𝑥
𝑎𝑥 2+ 𝑏𝑥 + 𝑐 𝑥 − 𝑥1 𝑥 − 𝑥2
Dove x1 e x2 si trovano risolvendo l’equazione di secondo grado corrispondente al denominatore (o se
possibile usando la regola del trinomio speciale) mentre A e B si trovano risolvendo un sistema.
• Caso particolare in cui il numeratore è la derivata prima del denominatore

𝑓′(𝑥)
∫ 𝑑𝑥 = 𝑙𝑛|𝑓(𝑥)| + 𝑐
𝑓(𝑥)

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