Sei sulla pagina 1di 7

Il METODO DEI MINIMI QUDRATI

Nelle scienze sperimentali si osserva o si ipotizza l’esistenza di relazioni fra due o più grandezze.
Limitando lo studio a problemi che stabiliscono relazioni fra due sole variabili (come, ad esempio,
reddito e risparmio, altezza e peso, prezzo e domanda di un bene), si tratta, partendo dalle coppie
di dati sperimentali (xi, yi), di determinare una funzione y = f(x) che rappresenti il fenomeno.

Vari sono i motivi della ricerca di tale funzione:

 Descrivere sinteticamente la relazione tra le due variabili osservate


 Determinare la legge di distribuzione dei dati statistici
 Ricavare i dati intermedi mancanti
 Correggere valori affetti da errori accidentali o perturbati da cause secondarie

Per trovare la funzione si può procedere in due modi:

 Interpolazioni per punti noti


 Interpolazione fra punti noti

Interpolazioni per punti noti Interpolazioni fra punti noti

La determinazione della funzione il cui grafico passi esattamente per i punti del diagramma a
dispersione è abbastanza laboriosa, per cui si preferisce determinare una funzione che si avvicini
quanto più è possibile ai punti rilevati. Il metodo più utilizzato è il metodo dei minimi quadrati che
consiste nel rendere minima la somma dei quadrati delle distanze tra i valori sperimentali yi e quelli
teorici 𝑦̅𝑖 :
𝑖=𝑛

∑(𝑦𝑖 − 𝑦̂𝑖 )2 = 𝑚𝑖𝑛𝑖𝑚𝑎


𝑖=1
La scelta del tipo di funzione (lineare, quadratica, esponenziale ecc.) dipende da come i punti si
dispongono sul diagramma a dispersione.

Una volta ricavata la funzione bisogna verificare che il grado di accostamento sia accettabile. A
questo scopo si utilizzano gli indici di scostamento. I più usati sono: l’indice relativo lineare I 1 e
l’indice quadratico relativo I2 dati dalle seguenti formule:

2
∑|𝑦𝑖 − 𝑦̂𝑖 | √∑(𝑦𝑖 − 𝑦̂𝑖 )
𝑛
𝐼1 = ; 𝐼2 =
∑ 𝑦̂𝑖 ∑ 𝑦̂𝑖
𝑛
Fra i due indici si preferisce utilizzare il secondo. Tanto più piccoli sono i valori degli indici tanto
migliore è l’accostamento. In linea di massima, per avere un buon accostamento i valori non devono
superare 0,1 e in certi casi 0,01.

Applicazione del metodo dei minimi quadrati alla funzione lineare Y = a + bx


In questo caso bisogna rendere minima la funzione:
𝑖=𝑁

𝑓(𝑎, 𝑏) = ∑(𝑎 + 𝑏𝑥𝑖 − 𝑦𝑖 )2


𝑖=1
𝑖=𝑁 𝑖=𝑁 𝑖=𝑁 𝑖=𝑁 𝑖=𝑁 𝑖=𝑁
2 2 2 2 2
∑(𝑎 + 𝑏𝑥𝑖 − 𝑦𝑖 ) = 𝑁𝑎 + 𝑏 ∑ 𝑥𝑖 + ∑ 𝑦𝑖 + 2𝑎𝑏 ∑ 𝑥𝑖 − 2𝑎 ∑ 𝑦𝑖 − 2𝑏 ∑ 𝑥𝑖 𝑦𝑖
𝑖=1 𝑖=1 𝑖=1 𝑖=1 𝑖=1 𝑖=1

𝑖=𝑁 𝑖=𝑁 𝑖=𝑁 𝑖=𝑁


2 2 2 2 2
∑(𝑎 + 𝑏𝑥𝑖 − 𝑦𝑖 ) = 𝑁𝑎 + 𝑏 ∑ 𝑥𝑖 + ∑ 𝑦𝑖 + 2𝑎𝑏𝑁𝑥̅ − 2𝑎𝑁𝑦̅ − 2𝑏 ∑ 𝑥𝑖 𝑦𝑖
𝑖=1 𝑖=1 𝑖=1 𝑖=1
Ordinando rispetto ad a si ottiene:
𝑖=𝑁 𝑖=𝑁 𝑖=𝑁
2 2 2 2
𝑁𝑎 + 2𝑎(𝑏𝑁𝑥̅ − 𝑁𝑦̅) + (𝑏 ∑ 𝑥𝑖 + ∑ 𝑦𝑖 − 2𝑏 ∑ 𝑥𝑖 𝑦𝑖 )
𝑖=1 𝑖=1 𝑖=1

Ordinando rispetto ad b si ottiene:

𝑖=𝑁 𝑖=𝑁 𝑖=𝑁

𝑏 2 ∑ 𝑥𝑖 2 + 2𝑏(𝑎𝑁𝑥̅ − 𝑏 ∑ 𝑥𝑖 𝑦𝑖 ) + (𝑁𝑎2 + ∑ 𝑦𝑖 2 − 2𝑎𝑁𝑦̅)


𝑖=1 𝑖=1 𝑖=1

Si tratta di due parabole con la concavità rivolta verso l’alto il cui minimo si trova nel vertice.

−2(𝑏𝑁𝑥̅ − 𝑁𝑦̅)
𝑎= = 𝑦̅ − 𝑏𝑥̅ (1)
2𝑁

−2(𝑎𝑁𝑥̅ − ∑𝑖=𝑁
𝑖=1 𝑥𝑖 𝑦𝑖 ) ∑𝑖=𝑁
𝑖=1 𝑥𝑖 𝑦𝑖 − 𝑎𝑁𝑥̅
𝑏= 𝑖=𝑁
= (2)
2 ∑𝑖=1 𝑥𝑖 2 ∑𝑖=𝑁
𝑖=1 𝑥𝑖
2

Sostituendo la (1) nella (2) si ha:

𝑖=𝑁 𝑖=𝑁

𝑏 ∑ 𝑥𝑖 2 = ∑ 𝑥𝑖 𝑦𝑖 − 𝑁𝑥̅ 𝑦̅ + 𝑏𝑁𝑥̅ 2
𝑖=1 𝑖=1

𝑖=𝑁 𝑖=𝑁
2 2
𝑏 ∑ 𝑥𝑖 − 𝑏𝑁𝑥̅ = ∑ 𝑥𝑖 𝑦𝑖 − 𝑁𝑥̅ 𝑦̅
𝑖=1 𝑖=1

∑𝑖=𝑁
𝑖=1 𝑥𝑖 𝑦𝑖 − 𝑁𝑥̅ 𝑦
̅ 𝑁 ∑𝑖=𝑁 2
̅ 𝑁 ∑𝑖=𝑁
𝑖=1 𝑥𝑖 𝑦𝑖 − 𝑁 𝑥̅ 𝑦
𝑖=𝑁 𝑖=𝑁
𝑖=1 𝑥𝑖 𝑦𝑖 − ∑𝑖=1 𝑥𝑖 ∙ ∑𝑖=1 𝑦𝑖
𝑏= = = 2
∑𝑖=𝑁 2
𝑖=1 𝑥𝑖 − 𝑁𝑥̅
2 𝑁 ∑𝑖=𝑁 2 2 2
𝑖=1 𝑥𝑖 − 𝑁 𝑥̅ 𝑁 ∑𝑖=𝑁 𝑥𝑖 2 − (∑𝑖=𝑁 𝑥𝑖 )
𝑖=1 𝑖=1
Formule per determinare i coefficienti della retta dei minimi quadrati:

̅ − 𝒃𝒙
𝒂=𝒚 ̅

𝑵 ∑𝒊=𝑵 𝒊=𝑵 𝒊=𝑵


𝒊=𝟏 𝒙𝒊 𝒚𝒊 − ∑𝒊=𝟏 𝒙𝒊 ∙ ∑𝒊=𝟏 𝒚𝒊
𝒃= 𝟐
𝑵 ∑𝒊=𝑵 𝟐 𝒊=𝑵
𝒊=𝟏 𝒙𝒊 − (∑𝒊=𝟏 𝒙𝒊 )

L’equazione della retta sarà:

𝒚 = 𝒂 + 𝒃𝒙;

̅ − 𝒃𝒙
𝒚=𝒚 ̅ + 𝒃𝒙;

̅ = 𝒃(𝒙 − 𝒙
𝒚−𝒚 ̅)

Esempio
In un esperimento fisico si sono misurate le lunghezze di una molla sottoposta a carichi successivi
e si è ottenuta la seguente tabella:

Pesi in Kg 1 2 3 4 5
Lunghezze in cm 12 13,5 14,8 16,5 18,2

x y xy x2 𝑦̂ d = y -𝑦̂

1 12 12 1 11,92 0,08
2 13,5 27 4 13,46 0,04
3 14,8 44,4 9 15 -0,2
4 16,5 66 16 16,54 -0,04
5 18,2 91 25 18,08 0,12
15 75 240,4 55 75

a= 10,38 media x 3

b= 1,54 media y 15
5 ∙ 240,4 − 15 ∙ 75
𝑏= = 1,54 𝑎 = 15 − 3 ∙ 1,54 = 10,38
5 ∙ 55 − 152
Equazione retta:
𝑦 − 1,5 = 1,54(𝑥 − 3)

0,48 0,113137
𝐼1 = ; 𝐼2 =
75 15

retta minimi quadrati


20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
1 2 3 4 5

Serie1 Serie2

Applicazione del metodo dei minimi quadrati alla funzione di secondo grado:
Y = a + bx + cx2
I coefficienti a, b e c della parabola si ottengono mediante le seguenti formule:

∑ 𝑦𝑖 ∑ 𝑥𝑖′ 4 − ∑ 𝑥𝑖′ 2 ∑ 𝑥𝑖′ 2 𝑦𝑖


𝑎= 4 2
𝑛 ∑ 𝑥𝑖′ − (∑ 𝑥𝑖′ )2

∑ 𝑥𝑖′ 𝑦𝑖
𝑏=
∑ 𝑥𝑖′ 2
2 2
𝑛 ∑ 𝑥𝑖′ 𝑦𝑖 − ∑ 𝑦𝑖 ∑ 𝑥𝑖′
𝑐= 4 2
𝑛 ∑ 𝑥𝑖′ − (∑ 𝑥𝑖′ )2

dove
𝑥𝑖′ = 𝑥𝑖 − 𝑥̅ ; 𝑦𝑖′ = 𝑦𝑖 − 𝑦̅

Esempio
Assegnati i punti A(1 ; 2), B(2 ; 5), C(3 ; 4), D(4 ; 1) determinare l’equazione della parabola con il
metodo dei minimi quadrati.

x y x' x'2 x'4 x'y x'2y


1 2 -1,5 2,25 5,0625 -3 4,5
2 5 -0,5 0,25 0,0625 -2,5 1,25
3 4 0,5 0,25 0,0625 2 1
4 1 1,5 2,25 5,0625 1,5 2,25
10 12 5 10,25 -2 9

media x 2,5

media y 3

12 ∙ 10,25 − 5 ∙ 9 2 4 ∙ 9 − 12 ∙ 5
𝑎= = 4,875; 𝑏=− ; 𝑐= = −1,5
4 ∙ 10,25 − 25 5 4 ∙ 10,25 − 25

Equazione parabola: 𝑦 = 4,875 − 0,4𝑥 ′ − 1,5𝑥′2

Sostituendo a x’=x-2,5 si ha: 𝑦 = 4,875 − 0,4(𝑥 − 2,5) − 1,5(𝑥 − 2,5)2

𝑦 = −3,5 + 7,1𝑥 − 1,5𝑥 2


grafico parabola minimi quadrati
6

0
1 2 3 4

Serie1 Serie2

Bibliografia: Gambotto Manzone: Matematica per ragionieri programmatori vol 3 – Tramontana

Potrebbero piacerti anche