Sei sulla pagina 1di 38

Sistema di punti RIGIDO 5

- Definizioni

Punto materiale:
Rappresentazione di un oggetto materiale non
considerando la sua estensione nello spazio.

Con tale schema ad esempio possono essere


rappresentati come punti corpi con dimensioni
molto inferiori alle distanze rispetti ad altri corpi
(ad es. studio del moto celeste, pianeti o stelle
considerati come punti)

C. Sbarufatti
Sistema di punti RIGIDO 6
- GDL di un punto materiale

Corrispondono al numero di parametri


indipendenti da fornire per fissare il punto
nello spazio.
Un punto libero possiede 3 gradi di libertà (GdL),
ad esempio le coordinate cartesiane x, y, z o
cilindriche r, θ, z, o sferiche ρ, ϕ, ψ

C. Sbarufatti
Sistema di punti RIGIDO 7
- vincolare un punto materiale
Un punto si dice vincolato se perde uno o più dei
suoi gradi di libertà:
ad esempio perde 2 GdL se è costretto a
muoversi su una linea:

perde 1 GdL se è costretto a


muoversi su un piano o, più in
generale, su una superficie:

C. Sbarufatti
MOTO PARABOLICO
Consideriamo un punto materiale che viene lanciato nel piano xy con una certa velocità iniziale v 0 ed un angolo
rispetto all’asse x pari a θ. Chiaramente in questo caso dovremo scomporre il moto in due componenti, una
orizzontale ed una verticale:

𝒗𝒙 = 𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃𝒖𝒙 𝒗𝒚 = (𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 − 𝑔𝑡) 𝒖𝒚

Il vettore velocità complessivo sarà dato da:

𝒗(𝑡) = 𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃𝒖𝒙 + (𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 − 𝑔𝑡) 𝒖𝒚

L’unica accelerazione presente è quella di gravità che è come al solito diretta verso y negative. Ricaviamo le
coordinate spaziali del punto materiale in funzione del tempo:

𝑥(𝑡) 𝑡
𝑑𝑥
𝑣𝑥 = → 𝑑𝑥 = 𝑣𝑥 𝑑𝑡 → ∫ 𝑑𝑥 = 𝑣𝑥 ∫ 𝑑𝑡 → 𝑥(𝑡) = 𝑥0 + 𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃𝑡
𝑑𝑡 𝑥0 0

Similmente per y:

1
𝑦(𝑡) = 𝑦0 + 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃𝑡 − 𝑔𝑡 2
2

In queste equazioni è racchiuso tutto quello che ci seve sapere del moto parabolico. In ogni caso ci sono delle
grandezze notevoli che adesso andiamo a ricavare. Da qui in avanti per semplificare supponiamo che la
posizione iniziale sia x0=0 ed y0=0:
Traiettoria
La traiettoria è l’equazione che lega y ad x. Si ricava mettendo a sistema le equazioni precedentemente
ricavate per x(t) ed y(t).
Caso 1: x0 ed y0 = 0

𝑥
𝑥(𝑡) = 𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃𝑡 𝑡=
𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃
1 2→ 𝑥 1 (𝑥)2
𝑦(𝑡) = 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃𝑡 − 𝑔𝑡 𝑦 = 𝑣 𝑠𝑖𝑛𝜃 − 𝑔
{ 2 {
0
𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃 2 𝑣02 𝑐𝑜𝑠 2 𝜃

𝑔
𝑦(𝑥) = 𝑣0 𝑡𝑎𝑛𝜃 𝑥 − 𝑥2 𝒕𝒓𝒂𝒊𝒆𝒕𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂
2𝑣02 𝑐𝑜𝑠 2 𝜃

Come c’era da aspettarsi, la traiettoria è di tipo parabolico.

Caso 2: x0 ed y0 ≠ 0

𝑥 − 𝑥0
𝑥(𝑡) = 𝑥0 + 𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃𝑡 𝑡=
𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃
1 → 𝑥 − 𝑥0 1 (𝑥 − 𝑥0 )2
𝑦(𝑡) = 𝑦0 + 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃𝑡 − 𝑔𝑡 2 𝑦 = 𝑦0 + 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 − 𝑔
{ 2 { 𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃 2 𝑣02 𝑐𝑜𝑠 2 𝜃

Per ricavare

Gittata
La gittata corrisponde alla coordinata xF in cui si trova il punto materiale quando tocca il terreno. Per ricavarla,
dobbiamo quindi imporre che y(tf) = 0, ricavare il tempo necessario affinché questa condizione si verifichi, e
poi inserire il tempo trovato nell’equazione di x(t).
Caso 1: x0 ed y0 = 0

1 1
𝑦(𝑡) = 0 → 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃𝑡 − 𝑔𝑡 2 = 0 → 𝑡 (𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 − 𝑔𝑡)
2 2

Le soluzioni sono:

𝑡1 = 0 𝑠𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑏𝑎𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑑𝑒 𝑎𝑙𝑙 ′ 𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑡𝑜

2𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃
𝑡2 = 𝑡𝐹 = 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 è 𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜
𝑔

Adesso inseriamo il tempo trovato nell’equazione della x:

2𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 2𝑣02 𝑠𝑖𝑛𝜃𝑐𝑜𝑠𝜃


𝑥(𝑡𝐹 ) = 𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃 =
𝑔 𝑔

Ora applichiamo la formula di duplicazione del seno (2𝑠𝑖𝑛𝜃𝑐𝑜𝑠𝜃 = sin (2𝜃)) e troviamo:

𝑣02 sin(2𝜃)
𝑥(𝑡𝐹 ) =
𝑔
Caso 2: x0 ed y0 ≠ 0

1
𝑦(𝑡) = 𝑦0 + 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃𝑡 − 𝑔𝑡 2 = 0
2

−𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 ± √𝑣02 𝑠𝑖𝑛𝜃 2 + 2𝑔𝑦0 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 1 2𝑔𝑦0


𝑡1,2 = = ± √𝑣02 𝑠𝑖𝑛𝜃 2 (1 + 2 )
−𝑔 𝑔 𝑔 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 2

𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 2𝑔𝑦0


𝑡1,2 = ± √1 + 2
𝑔 𝑔 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 2

Prendiamo la soluzione positiva t1 e mettiamola nell’equazione della x(t):

𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 2𝑔𝑦0 𝑣02 𝑠𝑖𝑛𝜃𝑐𝑜𝑠𝜃 2𝑔𝑦0


𝑥(𝑡1 ) = 𝑥0 + 𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃𝑡1 = 𝑥0 + 𝑣0 𝑐𝑜𝑠𝜃 [ (1 + √1 + 2 2
)] = 𝑥0 + (1 + √1 + 2 )
𝑔 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 𝑔 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 2

𝑣02 sin (2𝜃) 2𝑔𝑦0


𝑥(𝑡1 ) = 𝑥0 + (1 + √1 + 2 )
𝑔 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 2

Altezza massima
Per ricavare l’altezza massima raggiunta dal punto materiale durante il moto parabolico, possiamo derivare
l’equazione della y(t) in funzione del tempo e calcolare l’istante di tempo per il quale si annulla. Chiaramente
questo istante di tempo coincide con quello in cui si annulla la velocità in direzione verticale v y (t).

𝑑𝑦 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃
= 𝑣𝑦 (𝑡) = 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 − 𝑔𝑡 = 0 → 𝑡𝑀 =
𝑑𝑡 𝑔

A questo punto inseriamo il tempo trovato nell’equazione della y(t):

𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 1 𝑣02 𝑠𝑖𝑛2 𝜃 𝑣02 𝑠𝑖𝑛2 𝜃 1 𝑣02 𝑠𝑖𝑛2 𝜃 1 𝑣02 𝑠𝑖𝑛2 𝜃


𝑦(𝑡𝑀 ) = 𝑦0 + 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃 − 𝑔 = 𝑦0 + − = 𝑦0 +
𝑔 2 𝑔2 𝑔 2 𝑔 2 𝑔

Esempio 3.1
Un punto materiale descrive un moto parabolico partendo dall’origine degli assi con una velocità inziale v 0 ed
un angolo θ. Calcolare la gittata massima ed il tempo di volo corrispondente.

Nel moto parabolico, una volta fissata la velocità iniziale, la gittata dipende dall’angolo di alzo. Per calcolare
la gittata massima dobbiamo quindi derivare l’equazione della gittata in funzione dell’angolo e vedere per quale
angolo si annulla.

𝑣02 sin(2𝜃) 𝑑𝐺 𝑣02 𝜋 𝜋


𝑥(𝑡𝐹 ) = 𝐺 = → = 2 cos(2𝜃) = 0 → 2𝜃 = → 𝜃 =
𝑔 𝑑𝜃 𝑔 2 4

Quindi l’angolo che massimizza la gittata è pari a 45°.


Per calcolare il tempo di volo, non dobbiamo fare altro che trovare il tempo per cui la y(t) si annulla in
corrispondenza dell’angolo di massima gittata:

1 𝑣0 √2 1 𝑡𝑓
𝑦(𝑡𝑓 ) = 0 = 𝑣0 𝑠𝑖𝑛𝜃𝑡𝑓 − 𝑔𝑡𝑓2 = 𝑡𝑓 − 𝑔𝑡𝑓2 → (√2𝑣0 − 𝑔𝑡𝑓 ) = 0
2 2 2 2

Potrebbero piacerti anche