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Estremi liberi

di Andrea Centomo
Email: andrea.centomo@unipd.it

Vicenza, 23 aprile 2018

Esercizio 1. Studiare i punti di estremo della seguente funzione e determinarne la natura

f(x; y) = x3jyj(x2 + y 2 + 1):

Solution. La funzione è denita su tutto R2 ma il suo gradiente


 
jyj 2
r f = 3x jyj(x + y + 1) + 2x jyj; x
2 2 2 4 3 (x + y + 1) + 2 yx jyj
2 3
y

è denito in D = R2 ¡ f(x; y) 2 R2: y = 0g. Risolviamo in D il sistema


8 8
>
< 3x2jyj(x2 + y 2 + 1) + 2x4jyj = 0 >
< 3x2(x2 + y 2 + 1) + 2x4 = 0
3 jyj 2 x3 2
: x y (x + y + 1) + 2 yx jyj = 0 : y (x + y + 1) + 2x y =0
> 2 3 > 2 3

(
x2(5x2 + 3y 2 + 3) = 0
x3(x2 + 3y 2 + 1) = 0

le soluzioni sono date dall'insieme di punti S = f(x; y) 2 R2: x = 0; y =


/ 0g. Per studiare la
natura di questi punti non è necessario passare per il calcolo della matrice hessiana. Basta
notare che in ogni intorno di un punto di S la funzione assume valori positivi e negativi
per concludere che sono punti di sella.

Dobbiamo adesso analizzare la situazione per i punti tali che y = 0. Trattandosi di punti
di non derivabilità lo studio deve essere arontato in modo diretto. La funzione è nulla per
y = 0 e dallo studio del segno della funzione possiamo concludere che
i. in (0; 0) abbiamo un punto di sella in quanto nell'intorno di questo punto la funzione
assume valori positivi e negativi;
ii. in (x; 0), con x > 0 abbiamo dei minimi in quanto la funzione nell'intorno di questi
punti assume solo valori positivi;
iii. in (x; 0), con x < 0 abbiamo dei massimi in quanto la funzione nell'intorno di questi
punti assume solo valori negativi.

Esercizio 2. Studiare i punti di estremo della seguente funzione e determinarne la natura


f (x; y) = arctan(x4 + y 3 ¡ 2x2 + y 2):

Solution. La funzione è denita su tutto R2 ed è composta. La funzione arcotangente è


monotona strettamente crescente e quindi lo studio degli estremi di f si riduce allo studio
della funzione polinomiale
g(x; y) = x4 + y 3 ¡ 2x2 + y 2:

1
Il gradiente di g è
rg(x; y) = (4x3 ¡ 4x; 3y 2 + 2y)
e si annulla nei punti critici
     
2 2 2
P1 = (0; 0) P2 = (1; 0) P3 = (¡1; 0) P4 = 1; ¡ P5 = ¡1; ¡ P6 = 0; ¡ :
3 3 3
Per studiarne la natura determiniamo la matrice hessiana
!
12x2 ¡ 4 0
H(x; y) =
0 6y + 2
e notiamo che  
¡4 0
H(P1) =
0 2
 
8 0
H(P2) = H(P3) =
0 2
 
8 0
H(P4) = H(P5) =
0 ¡2
 
¡4 0
H(P6) = :
0 ¡2
Tutte le matrici sono diagonali e sulla diagonale compaiono i loro autovalori. Possiamo
allora concludere che P1, P4 e P5 sono punti di sella, P6 è punto di massimo relativo mentre
i punti P2 e P3 sono punti di minimo relativo.

Esercizio 3. Studiare i punti di estremo della seguente funzione e determinarne la natura


al variare del parametro a 2 R
2 +y)
fa(x; y) = ax2 + e(x ¡ y:

Solution. Per ogni a 2 R la funzione è denita su tutto R2 e


¡ 2 2 
rfa(x; y) = 2ax+2xe(x + y); e(x +y) ¡ 1 :
Per determinare i punti stazionari risolviamo il sistema
( ( (
(a + 1) x =0
2
2ax+2xe(x + y) = 0 ax+x=0
2 2
e (x2 +y)
¡1=0 e(x +y) = 1 e(x + y) = 1

da cui abbiamo che per ogni a 2 R il punto (0; 0) è stazionario e che, nel caso particolare
in cui a = ¡1 si hanno inniti punti stazionari giacenti sulla parabola di equazione y = ¡x2.
Per studiare la natura del punto (0; 0) determiniamo la matrice hessiana in questo punto
 
2a + 2 0
Ha(0; 0) =
0 1
da cui possiamo concludere che
a) se 2a + 2 > 0 ossia se a > ¡1 si ha un minimo relativo;
b) se a < ¡1 si ha un punto di sella.
Nel caso a = ¡1 avremo che jH¡1(0; 0)j = 0 e quindi dobbiamo procedere in altro modo.
In questo caso tuttavia
2
f¡1(x; y) = ¡x2 ¡ y + e(x + y):

2
Posto r = y + x2 avremo
f¡1(r) = er ¡ r
che ha un minimo per r = 0. Possiamo allora concludere che tutti i punti stazionari che si
ottengono per a = ¡1 sono minimi assoluti.

Esercizio 4. Trovare la soluzione del problema di Cauchy


1 2x
y0 = ¡ y; y(0) = 2:
16 ¡ x4 4 + x2

Solution. La soluzione dell'equazione omogenea associata è


c
yo(x) = ; c 2 R:
(4 + x2)
Una soluzione particolare dell'equazione è

1 x + 2
y p(x) =
 log
4 + x2 x ¡ 2
da cui
c 1 1 x + 2
y(x) = +  log :
(4 + x2) 4 + x2 4 x ¡ 2
Sostituendo le condizioni iniziali avremo
c
y(0) = =2 c=8
4
e nalmente
8 1 1 x + 2
y(x) = +  log :
(4 + x2) 4 + x2 4 x ¡ 2

Esercizio 5. Sia data la funzione


 p 
f (x; y) = log 1 + x2 + 2y

e dopo averne stabilito dominio D si calcoli rf (2; 2) e si determini l'equazione del piano
¡ ¡ p 
tangente al graco di f nel punto 2; 2; log 1 + 2 2 .

Solution. La funzione è denita in


 
1 2
D = (x; y) 2 R : y  ¡ x
2
2
e (2; 2) 2 D. Ora 0 1
x 1
p p
B x2 + 2y x2 + 2y C
rf(x; y) =@ p ; p A
1+ x2 + 2y 1 + x2 + 2y
e 0 1
p
1 1
p  
1 1
rf(2; 2) =@ p ;2
p A= 2 2
p ; p :
1+2 2 1+2 2 4+ 2 2 2 +8

Il piano tangente ha equazione


¡ p  x¡2 y ¡2
z = log 1 + 2 2 + p + p :
4+ 2 2 2 +8

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