Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
di Andrea Centomo
Email: andrea.centomo@unipd.it
(
x2(5x2 + 3y 2 + 3) = 0
x3(x2 + 3y 2 + 1) = 0
Dobbiamo adesso analizzare la situazione per i punti tali che y = 0. Trattandosi di punti
di non derivabilità lo studio deve essere arontato in modo diretto. La funzione è nulla per
y = 0 e dallo studio del segno della funzione possiamo concludere che
i. in (0; 0) abbiamo un punto di sella in quanto nell'intorno di questo punto la funzione
assume valori positivi e negativi;
ii. in (x; 0), con x > 0 abbiamo dei minimi in quanto la funzione nell'intorno di questi
punti assume solo valori positivi;
iii. in (x; 0), con x < 0 abbiamo dei massimi in quanto la funzione nell'intorno di questi
punti assume solo valori negativi.
1
Il gradiente di g è
rg(x; y) = (4x3 ¡ 4x; 3y 2 + 2y)
e si annulla nei punti critici
2 2 2
P1 = (0; 0) P2 = (1; 0) P3 = (¡1; 0) P4 = 1; ¡ P5 = ¡1; ¡ P6 = 0; ¡ :
3 3 3
Per studiarne la natura determiniamo la matrice hessiana
!
12x2 ¡ 4 0
H(x; y) =
0 6y + 2
e notiamo che
¡4 0
H(P1) =
0 2
8 0
H(P2) = H(P3) =
0 2
8 0
H(P4) = H(P5) =
0 ¡2
¡4 0
H(P6) = :
0 ¡2
Tutte le matrici sono diagonali e sulla diagonale compaiono i loro autovalori. Possiamo
allora concludere che P1, P4 e P5 sono punti di sella, P6 è punto di massimo relativo mentre
i punti P2 e P3 sono punti di minimo relativo.
da cui abbiamo che per ogni a 2 R il punto (0; 0) è stazionario e che, nel caso particolare
in cui a = ¡1 si hanno inniti punti stazionari giacenti sulla parabola di equazione y = ¡x2.
Per studiare la natura del punto (0; 0) determiniamo la matrice hessiana in questo punto
2a + 2 0
Ha(0; 0) =
0 1
da cui possiamo concludere che
a) se 2a + 2 > 0 ossia se a > ¡1 si ha un minimo relativo;
b) se a < ¡1 si ha un punto di sella.
Nel caso a = ¡1 avremo che jH¡1(0; 0)j = 0 e quindi dobbiamo procedere in altro modo.
In questo caso tuttavia
2
f¡1(x; y) = ¡x2 ¡ y + e(x + y):
2
Posto r = y + x2 avremo
f¡1(r) = er ¡ r
che ha un minimo per r = 0. Possiamo allora concludere che tutti i punti stazionari che si
ottengono per a = ¡1 sono minimi assoluti.
e dopo averne stabilito dominio D si calcoli rf (2; 2) e si determini l'equazione del piano
¡ ¡ p
tangente al graco di f nel punto 2; 2; log 1 + 2 2 .