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LIUC Scuola di Ingegneria

Seconda Prova Parziale di Analisi Matematica 9 Giugno 2022

MOD. B
Cognome

Nome

Matricola

Istruzioni: L’esame si compone di una domanda di teoria e 4


esercizi. Ad ogni esercizio è assegnato un punteggio. L’esito finale,
in trentesimi, sarà eventualmente normato anche in considerazione
dell’andamento generale dell’esame. Si prega di consegnare sia il
testo dell’esame che il foglio protocollo su cui avete svolto gli es-
ercizi. La brutta copia non deve essere consegnata. Ricordatevi di
scrivere nome e cognome su tutti i fogli che consegnate per la cor-
rezione

Regole di comportamento: NON è consentito l’uso della


calcolatrice, è vietato l’uso di ogni altro strumento elettronico. I
telefoni cellulari devono essere spenti e non accessibili e riposti nello
zaino. Non è consentito l’uso di appunti o altro materiale. È vietato
copiare, ogni tentativo o comportamento sospetto sarà sanzionato
con il ritiro dell’esame e la bocciatura. Ulteriori sanzioni disciplinari
potranno essere comminate.

1
Domanda 1 - 6 punti
Sia f (x, y) funzione da R2 → R. Si enunci e si dimostri la condizione sufficiente
per l’identificazione dei punti di massimo e minimo locale (test della derivata
seconda).

Soluzione
Si vedano gli appunti caricati sull’AVL del corso, Lezione 20220510, prime 11
slides.

Esercizio 1 - 7 punti
Si consideri la serie
+∞  n
X 7−x
n=2
2x − 1
con x ∈ R.
a) Si stabiliscano i valori di x per cui la serie converge (4 pti);
b) Si calcoli il valore delle serie per x = 3 (3 pti).

Soluzione
+∞  n
X 7−x 7−x
a) La serie converge se
< 1, in quanto serie geomet-
n=2
2x − 1 2x − 1
rica. Per cui:
7−x
 
x+6


 > −1 
 > 0  x < −6 ∪ x > 1

2x − 1 2x − 1 2
7 − x −3x + 8 1 8

 < 1 
 < 0  x< ∪ x>

2x − 1 2x − 1 2 3
8
In conclusione, la serie converge se x < −6 ∪ x > .
3
b) Per x = 3 abbiamo
+∞  n  0  1
X 4 1 4 4 4 16
= − − =5−1− =
5 4 5 5 5 5
n=2 1−
5
Esercizio 2 - 7 punti
Data la funzione
2x
t−2
Z
F (x) = dt
1 t2− 4t
a) Si trovi la retta tangente al grafico di F (x) in x = 1 (4 pti);
b) Si trovi il dominio di F (x) (3 pti).

2
Soluzione
a) La retta tangente al grafico di F (x) nel punto x = 1 ha equazione y =
F (1) + F ′ (1)(x − 1).
2 2  2
t−2 2t − 4
Z Z
1 1 2 1
F (1) = dt = dt = ln|t − 4t| = [ln4 − ln3]
1 t2 − 4t 2 1 t2 − 4t 2 1 2

2x − 2
F ′ (x) = f (h(x)) · h′ (x) = f (2x) · 2 = ·2
4x2 − 8x
2−2
F ′ (1) =
·2=0
4−8
Per cui la retta tangente ha equazione
1
y= [ln4 − ln3]
2

b) Il dominio di f (t) è definito ponendo t2 − 4t ̸= 0, quindi per t ̸= 0 e t ̸= 4.


Studiamo cosa succede all’integrale al tendere a questi due valori.

−2 1
Per t → 0 f (t) ∼ = 1 . Abbiamo quindi un integrale divergente,
t(−4) 2t
in quanto α = 1.

2 1
Per t → 4 f (t) ∼ ∼ 1 . Abbiamo nuovamente un integrale
4(t − 4) 2t
divergente, in quanto α = 1.

Quindi a partire dall’estremo di integrazione x = 1 x può muoversi a


destra fino ad arrivare a x = 4 e può muovere a sinistra fino ad arrivare a
x = 0.
Pertanto F esiste se h(x) = 2x ∈ (0, 4) → x ∈ (0, 2)

Esercizio 3 - 7 punti
Si calcolino gli estremi della funzione

f (x, y) = x2 + 3y 2

con il vincolo g(x, y) = x2 + y 2 − 4 ≤ 0

Soluzione
Cominciamo con la ricerca degli estremi liberi e controlliamo l’eventuale ap-
partenenza dei punti al dominio definito dal vincolo. g(x, y) = x2 + y 2 − 4 < 0,
g(x, y) = x2 + y 2 < 4 rappresenta la regione interna alla circonferenza di raggio

3
2, centrata in (0, 0). Abbiamo:

fx′ = 2x
fy′ = 6y
Entrambe le derivate parziali sono continue in tutto R2 , che è anche il dominio
della funzione f (x, y). Pertanto possiamo concludere che la funzione è differen-
ziabile in tutto il suo dominio. Applicando il teorema di Fermat, sappiamo
che i punti estremi vanno ricercati tra i punti stazionari, per cui annulliamo il
gradiente precedentemente calcolato:

2x = 0
6y = 0

da cui si ricava facilmente che l’unico punto stazionario è il punto (0, 0). Il
punto appartiente al dominio definito (è il centro della circonferenza di cui
poi dobbiamo considerare la superficie interna). Studiamone quindi la natura,
applicando il test sulla derivata seconda.
 
2 0
H(x, y) =
0 6

da cui si calcola velocemente che detH(0, 0) = 12 > 0 ed essendo l’elemento di


′′
posizione (1, 1) della matrice hessiana fxx = 2 > 0 si ricava che il punto (0, 0) è
un punto di minimo locale, e il minimo vale f (0, 0) = 0.
Nella seconda parte dell’esercizio, risolviamo il problema di ottimizzazione vin-
colato, con g(x, y) = x2 + y 2 − 4 = 0, x2 + y 2 = 4. Osserviamo subito che il
vincolo rappresenta un sottoinsieme di R2 compatto, essendo la circonferenza un
insieme chiuso e limitato. Per risolvere il problema di ottimizzazione vincolato
andiamo a definire la funzione Lagrangiana associata:

L(x, y, λ) = x2 + 3y 2 + λ(4 − x2 − y 2 )

Poniamo ∇g ̸= 0, ovvero [2x, 2y] ̸= [0, 0], quindi deve essere (x, y) ̸= (0, 0),
che non è però un punto appartenente al vincolo. Pertanto possiamo procedere
con la ricerca degli estremanti liberi della funzione Lagrangiana. Calcoliamo il
gradiente di L e annulliamolo, per trovare i punti stazionari. Abbiamo:

 L′x = 2x − 2λx
  
=0  2x(1 − λ) = 0  x=0 ∪ λ=1
L′y = 6y − 2λy =0 6y − 2λy =0 6y − 2λy =0
 ′
L λ = 4 − x2 − y 2 = 0 4 − x2 − y 2 = 0 4 − x2 − y 2 =0
 

Analizziamo i due casi, dati dalle soluzioni della prima equazione:


  
 x =0  x =0  x =0
6y − 2λy = 0 6(±1) − 2λ(±1) = 0 λ=3
4 − y2 =0 y = ±2 y = ±2
  

4
Da cui ricaviamo i primi due punti ((0, 2), 3) e ((0, −2), 3). Proseguendo con la
risoluzione del sistema:
  
 λ =1  λ =1  λ =1
6y − 2y =0 y =0 y =0
4 − x2 − y 2 =0 4 − x2 =0 x = ±2
  

Da cui ricaviamo altri due punti ((2, 0), 1) e ((−2, 0), 1).

Per valutare la natura dei punti trovati a questo punto è sufficiente applicare
il teorema di Weierstrass che ci garantisce che una funzione continua definita su
un supporto (insieme) compatto possiede massimi e minimi globali. Valutiamo
pertanto quanto vale la funzione in corrispondenza dei punti trovati:

f (0, ±2) = 0 + 3 · 4 = 12
f (±2, 0) = 2+0=4

Inoltre, sapendo che f (0, 0) = 0, possiamo concludere che la funzione f (x, y)


ottimizzata sul vincolo g(x, y) = x2 + y 2 − 4 ≤ 0 possiede un punto di minimo
globale in (0, 0), due punti di minimo locale in corrispondenza di (±2, 0) e due
punti di massimo locali in corrispondenza dei punti (0, ±2).

Esercizio 4 - 7 punti
Si risolva la seguente equazione differenziale ordinaria:
t
y′ = √
4 y

Soluzione
L’equazione ha soluzione per y > 0. Avendo posto questa condizione, si nota
1
che la EDO è a variabili separabili y ′ = p(t)q(y) con p(t) = t e q(y) = √
4 y
.
Si cercano le soluzioni particolari ponendo
1
q(y) = √
4 y
=0

che non ha soluzione. Dunque si conclude che la EDO non presenta soluzioni
del tipo y = costante. Si calcolano le soluzioni generali risolvendo
Z Z
1
y 4 dy = tdt

1 1 1
y 1+ 4 = t2 + C
1 + 14 2
4 5 1
y 4 = t2 + C
5 2

5
   54 s  4
5 1 2 5 5 1 2
y= t +C = t +C
4 2 4 2
che rispetta la condizione y > 0 essendo il radicando un valore sempre positivo.

Esercizio facoltativo - Integrali doppi - 2 punti


Dopo aver rappresentato T si calcoli
Z Z
x(x + y 2 )dxdy
T

con T = {(x, y) ∈ R2 : 0 < x < 1, 0 < y < x}

Soluzione
Z 1Z x 1 x Z 1 1
xy 3 4
 4
x x5
 Z 
2 2 3 x 1 1 19
x(x+y )dy dx = x y+ ) dx = x + dx = + = + =
0 0 0 3 0 0 3 4 15 0 4 15 60

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