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Seconda Università di Napoli

Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica


Analisi Matematica 1 - Prof. Giulio Starita
Prova scritta - 6 giugno 2013 - Tema 2

1. Calcolare il seguente limite:


ex − e
lim √ .
x→1 x−1
Verificare il risultato ottenuto applicando il Teorema di de l’Hôpital.

Soluzione
ex − e eex−1 − e
lim √ = lim √
x→1 x − 1 x→1 x−1
 x−1 
e −1 x−1
= lim e √
x→1 x−1 x−1
 x−1
−1 √

e
= lim e ( x + 1)
x→1 x−1
 x−1


e −1
= e lim e · lim ( x + 1)
x→1 x−1 x→1
= 2e.
Applicando il Teorema di de l’Hôpital
ex − e √
lim √ = lim 2 xex = e.
x→1 x − 1 x→1

2. Stabilire il carattere della serie



X 2n n
x .
n=1
log n

Soluzione
2n+1 log n
 
1
= lim
ρ n log(n + 1) 2n
 
log(n + 1)
= lim 2
n log n
=2
ovvero ρ = 1/2.
3. Scrivere in forma trigonometrica il numero complesso

( 3 + i)2 · (1 + i)3 .
Soluzione
√ q √ √ 1 π
| 3 + i| = ( 3)2 + (1)2 = 2, arg( 3 + i) = arctan √ = ,
3 6
p √ π
|1 + i| = 12 + 12 = 2, arg(1 + i) = arctan 1 = .
4
Applicando la formula di de Moivre
√ √ √ √ π
|( 3 + i)2 | = | 3 + i|2 = 4, arg( 3 + i)2 = 2 arg( 3 + i) = ,
3
√ 3
|(1 + i)3 | = |1 + i|3 = 2 2, 3
arg(1 + i) = 3 arg(1 + i) = π.
4
Eseguiamo il prodotto
√ √ √
|( 3 + i)2 · (1 + i)3 | = |( 3 + i)2 ||(1 + i)3 | = 8 2,
√ √ 13
arg(( 3 + i)2 · (1 + i)3 ) = arg(|( 3 + i)2 |) + arg((1 + i)3 ) = π.
12

4. Disegnare qualitativamente il grafico della funzione

f (x) = x − log(x2 − 1).

Per quali valori di a ∈ R l’equazione f (x) = a possiede una sola soluzione?

Soluzione

Il dominio della funzione si determina imponendo la condizione x2 − 1 > 0 all’ar-


gomento del logaritmo ed è D = (−∞, −1) ∪ (1, +∞).
Calcoliamo i limiti della funzione in ±∞ e in ±1.

lim [x − log(x2 − 1)] = +∞.


x→±1

Le rette x = −1 e x = 1 sono asintoti verticali.


  
2 2 x
lim [x − log(x − 1)] = lim log(x − 1) −1 = ±∞.
x→±∞ x→±∞ log(x2 − 1)

Calcoliamo la derivata della funzione.


d
f 0 (x) = x − log(x2 − 1)

dx
2x
=1− 2
x −1
x2 − 2x − 1
=
x2 − 1
Nell’insieme di definizione della funzione il denominatore è sempre positivo e quindi
il segno
√ della derivata coincide con quella del denominatore; questo si annulla in
1± 2, positivo esternamente e negativo internamente alle due radici. Nell’insieme
di definizione di f si ha quindi

f 0 (x) > 0 x ∈ (−∞, −1) √ ∪ (1 + 2, +∞),
0
f (x) < 0 x ∈ (1, 1√ + 2),
f 0 (x) = 0 x = 1 + 2.

In (−∞, −1) la funzione è strettamente


√ crescente. Nell’intervallo (1, +∞)
√ è stret-
tamente decrescente
√ in (1, 1 + 2), strettamente crescente
√ in (1 + √2, +∞). Il
punto x = 1 + 2 è un minimo locale ch vale f (x) = 1 + 2 − log 2(1 − 2) ' 0.84.
Calcoliamo la derivata seconda.
 2 
00 d x − 2x − 1
f (x) =
dx x2 − 1
(2x − 2)(x2 − 1) − 2x(x2 − 2x − 1)
=
(x2 − 1)2
2x − 2x − 2x2 + 2 − 2x3 + 4x2 + 2x
3
=
(x2 − 1)2
x2 + 1
=2 2
(x − 1)2
Se ne conclude che f 00 (x) > 0 in D; la funzione è concava. Il codominio della
funzione Ï R e pertanto
√ l’equazione f (x) = a possiede soluzione
√ per ogni a.√Se
a ∈ (1 + 2 − log 2(1 − 2), +∞) le soluzioni sono 3, se a = 1 + 2 − log 2(1 − 2)
le
√ soluzioni sono√ 2. L’equazione possiede un’unica soluzione per x ∈ (−∞, 1 +
2 − log 2(1 − 2).
3

-2 2 4 6
-1

-2

-3

5. Calcolare l’integrale indefinito


Z
1
dx.
x3 + x2
Soluzione

Calcoliamo l’integrale attraverso decomposizione in fratti semplici. Il polinomio


x3 + x2 ha lo zero doppi x = 0 e lo zero semplice x = −1. Pertanto
1 A B C
= + 2+
x3 + x2 x x x+1
Ax(x + 1) + B(x + 1) + Cx2
=
x2 (x + 1)
Ax + Ax + Bx + B + Cx2
2
=
x3 + x2
2
(A + C)x + (A + B)x + B
= .
x3 + x2
Uguagliando i coefficienti dei polinomio al numeratore del primo e dell’ultimo
membro si perviene al sistema

A+C =0
A+B =0
B=1

da cui segue A = −1, B = 1, C = 1 e dunque


1 1 1 1
=− + 2 + .
x3 +x 2 x x x+1
Sostituendo nell’integrale
Z Z Z Z
1 1 1 1
3 2
dx = − dx + 2
dx + dx
x +x x x x+1
1
= − log |x| − + log |x + 1| + c
x
ovvero Z
1 x + 1 1
− + c.
dx = log

x3 + x2 x x

6. Determinare l’integrale generale dell’equazione differenziale

u0 + u cos t = sin 2t

e trovare la soluzione del problema di Cauchy relativa al dato iniziale u(0) = 3.


Soluzione

L’equazione è lineare, del primo ordine, completa. L’integrale generale ha la forma

u(c, t) = uo (c, t) + ū(t)

dove uo (c, t) è l’integrale generale dell’omogenea associata e ū(t) è un integrale


particolare della completa.
Cerchiamo l’integrale generale dell’omogenea associata

u0 + u cos t = 0.

Separando le variabili abbiamo

u0
= − cos t
u
da cui
u0
Z Z
dt = − cos t dt.
u
Nel primo integrale effettuiamo il cambio dalla variabile t alla u; si ha u0 dt = du
per cui Z Z
1
du = − cos t dt.
u
Integrando
log |u| = − sin t + k
che può anche scriversi
u = ce− sin t .
L’integrale generale dell’omogenea è

uo (c, t) = ce− sin t .

Adoperiamo il metodo della variazione della costante e cerchiamo l’integrale par-


ticolare ū dell’equazione completa nella forma

ū(t) = γ(t)e− sin t .

Derivando
ū0 (t) = γ 0 (t)e− sin t − γ(t)e− sin t cos t.
Sostituiamo ū e ū0 nell’equazione:

γ 0 (t)e− sin t − γ(t)e− sin t cos t + γ(t)e− sin t cos t = sin 2t

ovvero
γ 0 (t) = esin t sin 2t.
Integrando Z
γ(t) = esin t sin 2t dt.

Calcoliamo l’integrale applicando la formula di duplicazione del seno e operando


il cambiamento di variabile s = sin t; si ha s0 = cos t e quindi
Z
γ(t) = esin t sin 2t dt
Z
= 2 esin t sin t cos t dt
Z
= 2 ses ds
Z
= 2ses − 2 es ds

= 2es (s − 1)

= 2esin t (sin t − 1).

In definitiva
ū(t) = γ(t)e− sin t = 2(sin t − 1).
Raccogliendo i risultati

u(c, t) = ce− sin t + 2(sin t − 1).

Cerchiamo il valore di c per cui u(0) = 3;

u(c, 0) = c − 2 = 3 ⇒ c = 5.

La soluzione del problema di Cauchy è

u(t) = 5e− sin t + 2(sin t − 1).

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