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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CALABRIA

Appello di Analisi Matematica 1 del 18/02/2020

A
COGNOME e NOME: .....................................................................................................................

MATRICOLA E CORSO DI LAUREA: ..........................................................................................

SPAZIO RISERVATO ALLA COMMISSIONE

Esercizio 1.
Si consideri la funzione  
1
f (x) = x 2 +
ln x
Determinarne:
dominio;
Svolgimento:
Osserviamo che f è ben definita se e soltanto se
( (
x>0 x>0
⇐⇒
ln x 6= 0 x 6= 1.

Quindi deduciamo che


Df = (0, 1) ∪ (1, +∞).
limiti agli estremi del dominio;
Svolgimento:
Grazie alle proprietà della funzione elementare g(x) = ln x e ai teoremi di algebra dei limiti si ha
 
1
lim x 2 + = 0,
x→0+ ln x
 
1
lim x 2 + = −∞,
x→1− ln x
 
1
lim x 2 + = +∞,
x→1+ ln x
 
1
lim x 2 + = +∞.
x→+∞ ln x

Dai risultati ottenuti possiamo dedurre che la retta di equazione x = 1 è un asintoto verticale; inoltre,
la funzione non presenta asintoti orizzontali.

1
derivata prima;
Svolgimento:
2 ln2 x + ln x − 1
 
0 1 1
f (x) = 2 + +x − =
ln x x ln2 x x ln2 x

intervalli di monotonia ed eventuali punti di massimo e di minimo relativi;


Svolgimento:
Per determinare gli intervalli di monotonia è necessario studiare il segno della derivata prima, pertanto:
1
2

2 ln x + ln x − 1 2(ln x + 1) ln x − √
f 0 (x) ≥ 0 ⇐⇒ 2 ≥ 0 ⇐⇒ 2
2
≥ 0 ⇐⇒ x ∈ (0, e−1 ] ∪ [ e, +∞).
x ln x x ln x

Dunque f è monotona crescente in (0, e ] e in [ e, +∞), mentre f è decrescente in (e−1 , 1) e in
−1

(1, e).
Quindi il punto (e−1 , e−1 ) è un punto di massimo relativo (ma non assoluto dalle informazioni sui
√ √
limiti), mentre ( e, 4 e) è un punto di minimo relativo (ma non assoluto dalle informazioni sui
limiti).

derivata seconda, intervalli di concavità e convessità ed eventuali punti di flesso;


Svolgimento:
0
2 ln2 x + ln x − 1 − ln2 x + 2 ln x

00 − ln x + 2
f (x) = 2 = 4 = ≥ 0 ⇐⇒ x ∈ (1, e2 ].
x ln x x ln x x ln3 x
 2

Quindi f è convessa in (1, e2 ], mentre f è concava in (0, 1) e in (e2 , +∞). Il punto e2 , 5e2 è un punto
di flesso.

tracciare il grafico qualitativo di f (x).


Svolgimento:

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Analisi Matematica 1 - 18/02/2020 A
Esercizio 2.
Sia y = mx + q l’asintoto obliquo per x → +∞ della funzione
r
5
3 (x + 1)
f (x) = 2
.
x
Si calcoli il valore del coefficiente angolare m.
Svolgimento:
r
5
3 (x + 1)
s s
1 5
1 5

3 x5 1 +

f (x) x 2 x 3
m := lim = lim = lim = lim 1+ =1
x→+∞ x x→+∞ x x→+∞ x5 x→+∞ x

Si calcoli il valore della quota q.


Svolgimento:

"r # s 
5
1)5

3 (x + 3 1
q := lim [f (x) − mx] = lim − x = lim  x3 1 + − x
x→+∞ x→+∞ x2 x→+∞ x
" 5 # 5
1 3 (1 + t) 3 − 1 5
= lim x 1+ − 1 = lim = ,
x→+∞ x t→0 + t 3

1
dove nella penultima uguaglianza abbiamo applicato il cambio di variabile nei limiti t = x, mentre
nell’ultimo passaggio abbiamo sfruttato il limite notevole

(1 + t)α − 1
lim = α.
t→0 t

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Analisi Matematica 1 - 18/02/2020 A
Esercizio 3. Trovare la primitiva della funzione

f (x) = arctan( x),
che vale 1 nel punto x = 0.
Svolgimento:

Per trovare la primitiva richiesta bisogna calcolare innanzitutto il seguente integrale indefinito, me-
diante la regola di integrazione per parti:

√ √ √
Z Z Z
x 1 x
arctan( x) dx = x arctan( x) − · √ dx = x arctan x − dx
1+x 2 x 2(1 + x)
√ t2 √
Z Z  
1
= x arctan x − dt = x arctan x − 1− dt
x = t2 , t2 + 1 1 + t2
dx = 2t dt
√ √ √
= x arctan x − x − arctan x + C, C ∈ R.
x=t2
Sia F la primitiva richiesta, allora poiché
F (0) = 1
dal risultato dell’integrale indefinito si ricava che, necessariamente, C = 1 e quindi
√ √ √
F (x) = arctan x − x − arctan x + 1.

Motivando la risposta, dire se i seguenti integrali impropri convergono:


1. Z 1  

1
2
sin ln(1 + x)dx.
0 x

Svolgimento:

 
1
Osserivamo innanzitutto che f (x) = sin2 ln(1 + x) ≥ 0 per ogni x ∈ (0, +∞).
x
 
1
Essendo sin2 ≤ 1 in (0, 1] risulta che
x
Z 1 Z 1
√ √
 
2 1
0< sin ln(1 + x) dx ≤ ln(1 + x) dx < +∞
0 x 0

Quindi l’integrale converge dal teorema del confronto semplice, essendo g(x) = ln(1 + x)
continua in [0, 1] e quindi integrabile secondo Riemann (nel senso classico).
2. Z +∞  

1 2
sin ln(1 + x)dx.
1 x

Svolgimento:
Per x > 1 sufficientemente grande, risulta
√ √
   
2 1 2 1
sin ln(1 + x) ≤ x sin .
x x
Inoltre, se x → +∞ allora  
1
2 1
sin ∼ 2.
x x
1
Dunque presa g(x) = 3 risulta
x2 Z +∞
1
3 dx < +∞,
x2 1
e quindi applicando prima il teorema del confronto asintotico e, successivamente, quello del
confronto sempilice, si deduce che l’integrale di partenza converge.

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Analisi Matematica 1 - 18/02/2020 A
Esercizio 4.

1. Stabilire se la serie
+∞
X ln(sin(n) + 5)
n + ln(n)
n=1

converge oppure diverge.


Svolgimento:

Ricordiamo che essendo la funzione logaritmo monotona crescente, risulta che

sin(n) + 5 ≥ 4 =⇒ ln(sin(n) + 5) ≥ ln(4).

Quindi risulta che


ln(sin(n) + 5) ln(4)
an := ≥ =: bn .
n + ln(n) n + ln(n)
Inoltre essendo n + ln(n) ∼ n, deduciamo che
1
bn ∼ cn := .
n
Applicando prima il criterio del confronto asintotico e, successivamente, quello del confronto
semplice si deduce che la serie diverge positivamente.

2. Calcolare la somma della seguente serie


+∞  n
X 1
.
3
n=2

Svolgimento:
1
Trattandosi di una serie geometrica di ragione q = 3 < 1 risulta

+∞  n
X 1 1 3
= 1 = .
3 1− 3
2
n=0

Quindi,
+∞  n +∞  n  0  1
X 1 X 1 1 1 3 1 1
= − − = −1− = .
3 3 3 3 2 3 6
n=2 n=0

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