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Applicazioni del calcolo integrale:

esercizi svolti

Esercizio 1. Calcolare la media integrale µ della funzione


( )
f (x) = x log x2 + 1

sull’intervallo [0, 2].

Esercizio 2. Sia {
|x| se −1 ≤ x < 1
f (x) =
16 − x2 se 1 ≤ x ≤ 3.
(a) Calcolare la media integrale µ di f sull’intervallo [−1, 3].

(b) Dire se esiste un punto c ∈ [−1, 3] per cui f (c) = µ.

Esercizio 3. Sia
f (x) = [x] log (x + 1) ,

dove [x] è la parte intera di x.

(a) Calcolare la media integrale µ di f sull’intervallo [0, 2].

(b) Dire se esiste un punto c ∈ [0, 2] per cui f (c) = µ.

Esercizio 4. Sia
f (x) = x2 + M (x),

dove M (x) è la mantissa di x.

(a) Calcolare la media integrale µ di f sull’intervallo [−1, 1].

(b) Dire se esiste un punto c ∈ [−1, 1] per cui f (c) = µ.


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∫ x et
Esercizio 5. È data la funzione integrale F (x) = dt .
−3 t4 + 1

(a) Calcolare F ′ (5).

(b) Calcolare l’equazione della retta tangente al grafico di F se x = −3.

(c) Mostrare che è invertibile su R, e calcolare (F −1 )′ (0).


te−t
2
x
Esercizio 6. È data la funzione integrale F (x) = dt .
−1 t2 + 1

(a) Studiare eventuali simmetrie di F (x).

(b) Studiare la monotonia e dire se ammette punti di stazionarietà, classificandoli.

(c) Determinare gli zeri di F .



te−t
2
x
2
dt
−1 t + 1
(d) Calcolare lim .
x→−1 2(x + 1)
(e) Calcolare il suo sviluppo di Taylor del secondo ordine centrato in x = −1.

Esercizio 7. Calcolare la derivata delle funzioni integrali


∫ ∫ ∫
e−t
2
x3 2
1 x2 x
(a) F (x) = et dt (b) F (x) = dt (c) F (x) = dt
−1 x t2 + 4 x ex +1


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SVOLGIMENTI

Esercizio 1. Per definizione la media integrale di una funzione f integrabile su un


intervallo [a, b] è
∫ b
1
µ= f (x) dx .
b−a a

In questo caso la media integrale è


2 ∫ ( )
1
µ = x log x2 + 1 dx
2−0 0
1[ 2 ]2
= (x + 1) log(x2 + 1) − x2
2 0
1
= (5 log 5 − 4) .
2

Esercizio 2.

2a) Per definizione di media integrale


3 ∫
1
µ = f (x) dx
3 − (−1) −1
(∫ 1 ∫ 3 )
1
= |x| dx + (16 − x2 ) dx
4 −1 1
 [ ]3 

1 1 x3 =6+
1
= 2 x dx + 16x − .
4 0 3 1
12

2b) Poiché f non è continua sull’intervallo [−1, 3], non si può utilizzare il Teorema
della media integrale per affermare l’esistenza di un punto c con le caratteristiche
richieste.

Controlliamo pertanto direttamente se µ appartiene all’immagine di f .

Si verifica facilmente che Imf = [0, 1) ∪ [7, 15]. Dunque µ ∈Im(f


/ ) e non esiste
nessun c ∈ [−1, 3] tale che f (c) = µ.


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Esercizio 3.

3a) Poiché [x] è il massimo numero intero minore o uguale a x, si ha che




 0 se 0 ≤ x < 1




f (x) = [x] log (x + 1) = log (x + 1) se 1 ≤ x < 2






2 log 3 se x = 2.
Per definizione di media integrale

2
1
µ = f (x) dx
2−0 0

1 2
= [x] log (x + 1) dx
2 0

1 2
= log (x + 1) dx
2 1
1[ ]2
= (x + 1) log(x + 1) − x
2( )
1
1 27
= log −1 .
2 4

3b) Risulta che Imf = {0} ∪ [log 2, log 3] ∪ {2 log 3}.

Osserviamo che ( )
1 27
0< log − 1 < log 2.
2 4
Dunque µ ̸∈ Imf e non esiste nessun c ∈ [0, 2] tale che f (c) = µ.

Esercizio 4.

4a) Poiché M (x) = x − [x], si ha che


 2

 x + x + 1 se − 1 ≤ x < 0




f (x) = x2 + M (x) = x2 + x se 0 ≤ x < 1






1 se x = 1.

Per definizione di media integrale si ha


1∫
1
µ = f (x) dx
1 − (−1) −1
∫ ∫
1 0 2 1 1 2
= (x + x + 1) dx + (x + x) dx
2 −1 2 0
[ ]0 [ ]1
1 x3 x2 1 x3 x2 5
= + +x + + = .
2 3 2 −1
2 3 2 0
6


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5
4b) Imf = [0, 2). ∈ Imf e quindi esiste almeno un punto x0 in [−1, 1] tale che
6
5
f (x0 ) = .
6

Esercizio 7.

è continua in R e la funzione h(x) = x3 è derivabile.


2
7a) f (x) = ex
∫ x 2
Sia G(x) = et dt.
−1

Per il Teorema fondamentale del calcolo dell’integrale si ha G′ (x) = ex . Poiché


2

F = G ◦ h, applicando la derivata della funzione composta si ha:

F ′ (x) = G′ (h(x)) · h′ (x) = G′ (x3 ) · 3x2 = ex · 3x2 .


6

∫ ∫
e−t e−t
2 2
1 x
7b) F (x) = 2
dt = − dt . Quindi per il Teorema fondamentale
x t +4 1 t2 + 4
del calcolo dell’integrale

e−x
2

F ′ (x) = − .
x2 + 4
x
7c) f (x) = è continua e le funzioni g(x) = x2 e h(x) = x sono derivabili.
ex +1
∫ x t
Sia G(x) = dt .
0 et + 1
x
Per il Teorema fondamentale del calcolo dell’integrale si ha G′ (x) = .
ex +1
x ∫ x2 ∫
t t
Osserviamo che F (x) = t+1
dt − t+1
dt e quindi F = G ◦ g − G ◦ h.
0 e 0 e
Applicando la derivata della funzione composta si ha:

F ′ (x) = G′ (g(x)) · g ′ (x) − G′ (h(x)) · h′ (x) = G′ (x2 ) · 2x − G′ (x) · 1 =


x2 x 2x3 x
= 2 · 2x − x
· 1 = 2 − .
1+e x 1+e 1+e x 1 + ex

Esercizio 5.
ex
5a) La funzione integranda f (x) = è continua su R, quindi F è definita su R.
x4 + 1
Per il Teorema fondamentale del calcolo integrale, F d̀erivabile su R e F ′ (x) =
ex ′ e5
. Quindi F (5) = .
x4 + 1 54 + 1


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e−3
5b) Risulta che F (−3) = 0 e F ′ (−3) = .
82
L’equazione della retta tangente al grafico di F in x = −3 è

1
y = F (−3) + F ′ (−3)(x − (−3)) = (x + 3).
82 · e3

5c) Poiché
ex
F ′ (x) = > 0, ∀x ∈ R,
x4 + 1
si ha che F è strettamente crescente su R e quindi è invertibile su R.
1
Poiché F (−3) = 0 =⇒ F −1 (0) = −3 e F ′ (−3) = , la derivata di F −1 in
82 · e3
F (−3) = 0 è
1
(F −1 )′ (0) = ′ = 82 · e3 .
F (−3)

Esercizio 6.

6a) La funzione integranda è continua su R, quindi il dominio della funzione integrale


F è R.
∫ x
Ricordiamo: dato F (x) = f (t) dt , se f è dispari, allora F è pari, qualunque
x0
sia x0 ∈ R.1
xe−x
2

La funzione integranda f (x) = è dispari, per cui F è pari.


1 + x2

6b) Per il Teorema fondamentale del calcolo integrale, si ha che per ogni x ∈ R

xe−x
2

F ′ (x) = f (x) = .
1 + x2

Per vedere se F ammette punti critici, dobbiamo vedere dove si annulla f :

f (x) = 0 se e solo se x = 0, ossia x = 0 è l’unico punto critico per F .

f (x) > 0 per x > 0, allora F è strettamente crescente in [0, +∞).

f (x) < 0 per x < 0, allora F è strettamente decrescente in (−∞, 0]. Quindi x = 0
è un punto di minimo.
1
Si osservi che se invece f è pari, allora F è dispari solo quando x0 = 0.


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∫ −1
6c) Osserviamo che F (−1) = f (t) dt = 0.
−1
Essendo F pari, risulta anche che F (1) = 0. Poiché F è strettamente decrescente in
(−∞, 0], −1 è l’unico zero di F per x ≤ 0. Analogamente, poiché F è strettamente
crescente in [0, +∞), x = 1 è l’unico zero di F per x ≥ 0.

In conclusione, gli zeri di F sono x = 1 e x = −1.

6d) Dato che F è continua su R, lim F (x) = F (−1) = 0. Dunque il limite richiesto è
x→−1
una forma indeterminata 00 . Poichè sia numeratore che denominatore sono deriv-
abili in R, per calcolare il limite possiamo usare il Teorema di de l’Hopital.

Calcoliamo il limite del quoziente delle derivate di numeratore e denominatore:

F ′ (x) 1 xe−x
2
1
lim = lim · 2 = − e−1 .
x→−1 2 x→−1 2 x + 1 4
1 −1
Dunque anche il limite dato vale − e .
4

6e) Per calcolare lo sviluppo di Taylor del secondo ordine di F centrata in x = −1,
osserviamo che
(1 − 3x2 − 2x4 )
F ′′ (x) = f ′ (x) = e−x
2
.
(1 + x2 )2
Quindi

(x + 1)2
F (x) = F (−1) + F ′ (−1)(x + 1) + F ′′ (−1) + o((x + 1)2 ) =
2!
1 (x + 1)2
= − e−1 (x + 1) − e−1 + o((x + 1)2 ), per x → −1.
2 2!

Esercizio 7.

è continua in R e la funzione h(x) = x3 è derivabile.


2
7a) f (x) = ex
∫ x 2
Sia G(x) = et dt .
−1

Per il Teorema fondamentale del calcolo dell’integrale si ha G′ (x) = ex . Poiché


2

F = G ◦ h, applicando la derivata della funzione composta si ha:

F ′ (x) = G′ (h(x)) · h′ (x) = G′ (x3 ) · 3x2 = ex · 3x2 .


6


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∫ ∫
e−t e−t
2 2
1 x
7b) F (x) = 2
dt = − dt . Quindi per il Teorema fondamentale
x t +4 1 t2 + 4
del calcolo dell’integrale

e−x
2

F (x) = − 2 .
x +4
x
7c) f (x) = è continua e le funzioni g(x) = x2 e h(x) = x sono derivabili.
ex +1
∫ x t
Sia G(x) = dt .
0 et +1
x
Per il Teorema fondamentale del calcolo dell’integrale si ha G′ (x) = .
ex +1
Per la proprietà di additività rispetto al dominio, abbiamo che:
∫ x2 ∫ x
t t
F (x) = dt − dt = G ◦ g(x) − G ◦ h(x).
0 et + 1 0 et + 1

Applicando la derivata della funzione composta si ha:

F ′ (x) = G′ (g(x)) · g ′ (x) − G′ (h(x)) · h′ (x) = G′ (x2 ) · 2x − G′ (x) · 1 =


x2 x 2x3 x
= 2 · 2x − · 1 = − .
1 + ex 1+e x 1 + ex2 1 + ex


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