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Curve

di Andrea Centomo
Email: andrea.centomo@unipd.it

Vicenza, 26 marzo 2018

Iniziamo con due esercizi introduttivi al tema centrale della lezione che è rappresentato dal
calcolo degli integrali curvilinei di I specie.

Esercizio 1. Si consideri la curva piana di equazione polare


() = (e + 1)cos 
  
con  2 ¡ 2 ; 2 e si determini l'equazione della retta tangente al sostegno di nel punto
P = (2; 0) scrivendola sia in forma parametrica che cartesiana.

Solution. Nota l'equazione polare avremo che


() = (() cos ; () sin ) = ((e + 1)cos2 ; (e + 1)cos  sin  )
  
al variare del parametro  2 ¡ 2 ; 2 . Si vede subito che (0) = P . Inoltre
d
= (e cos2 ¡ 2(e + 1)cos sin; ecos sin + (e + 1)(cos2 ¡ sin2))
d
da cui possiamo concludere che il vettore tangente a in P è
d
(0) = (1; 2):
d
L'equazione parametrica della retta tangente s sarà allora

x=2+
y = 2
al variare di  in R. L'equazione cartesiana della retta si ricava osservando che ad esempio
 = x ¡ 2 da cui y = 2x ¡ 4.

Esercizio 2. Calcolare la lunghezza della curva


8
< x = 1 ¡ cos t + (2 ¡ t)sin t
r(t) = y = sin t + (2 ¡ t)cos t t 2 [0; 2]:
:
z=t

Solution. Iniziamo calcolando


dr
= ((2 ¡ t)cos t; ¡(2 ¡ t)sin t; 1)
dt
e osservando che
dr p
= (2 ¡ t)2 + 1 :
dt

La lunghezza della curva è allora data da


Z 2p
1 + (2 ¡ t)2 dt
0

1
che possiamo risolvere con la sostituzione
¡ p 
2 ¡ t = sinh z dt = ¡cosh zdz z0 = settsinh (2) = log 2 + 5 z1 = 0
Z ¡ p  Z ¡ p 
log 2+ 5 log 2+ 5 2z
e + 2 + e¡2z
cosh2zdz = dz =
0 0 4
  ¡ p  ¡ p  ¡ p 
2 log 2+ 5
1 e2z e¡2z log 2+ 5 e e¡2 log 2+ 5 1 ¡ p 
= + 2z ¡ = ¡ + log 2 + 5 =
4 2 2 0 8 8 2
¡ p  ¡ p  p p
2+ 5 2 2 + 5 ¡2 1 ¡ p  9 + 4 5 9 ¡ 4 5 1 ¡p 
= ¡ + log 5 ¡ 2 = ¡ + log 5 ¡ 2 =
8 8 2 8 8 2
p 1 ¡ p 
= 5 + log 2 + 5 :
2

Nel caso in cui il supporto di una curva : [a; b] ! R3 si possa pensare come un lo rigido
con densità costante , il calcolo della sua massa M si riduce a
Z b
M =  k 0(t)kdt = L( )
a

dove L( ) indica la lunghezza della curva. L'integrale curvilineo di I specie sicamente si


può interpretare come il calcolo della massa di un lo rigido la cui densità invece di essere
costante varia con una legge del tipo
( (t)) = f ( (t))
dove f è un'opportuna funzione.

Esercizio 3. Calcolare l'integrale curvilineo


Z
(x2 + y 2)¡3 ds

dove è la curva di equazione polare () = e/3 con  2 [0; +1).

Solution. L'equazione parametrica della curva è


() = (e/3 cos ; e/3 sin )
e  
1 /3 1 /3
0() = e cos  ¡ e sin ; e sin  + e cos  :
/3 /3
3 3
Allora p
10 /3
k 0()k = e
3
e
f( ()) = (x2() + y 2())¡3 = (e2/3 cos2  + e2/3 sin2 )¡3 = e¡2:
Possiamo allora calcolare l'integrale curvilineo in quanto
Z Z +1
p Z +1 p p Z +1
10 /3 10 ¡5/3 10
(x2 + y 2)¡3 ds = e¡2  e d = e d = e¡5/3 d:
0 3 0 3 3 0

Ora Z
3
e¡5/3 d = ¡ e¡5/3 + c; c2R
5

2
da cui p   p
Z
10 3 ¡5k/3 3 10
(x2 + y 2)¡3 ds = lim ¡ e + = :
3 k!+1 5 5 5

Esercizio 4. Calcolare Z
(z 2 + 2y 2)1/2 ds

dove è la curva data dall'intersezione


(
x2 + y 2 + z 2 = 4
:
y=x

Solution. In R3 x2 + y 2 + z 2 = 4 è l'equazione di una sfera di centro l'origine delle


coordinate e raggio 2 mentre y = x è l'equazione di un piano passante per l'origine. Conviene
allora ricorrere a opportune coordinate sferiche
8
< x(; ) = 2 cos cos 
y(; ) = 2 cos sin 
:
z(; ) = 2 sin

con  2 [0; 2) e 2 [¡ /2;  /2]. La curva è un meridiano e da


x=y , sin  = cos 
p
e avremo che sin  = cos  = 2 /2. Una parametrizzazione di è allora
8 p
>
< x( ) = 2 cos
p
( ) = y( ) = 2 cos
>
: z( ) = 2 sin
e
8 p
>
< x 0( ) = ¡ 2 sin
p
0( ) = y 0( ) = ¡ 2 sin :
>
: z 0( ) = 2 cos
Possiamo allora calcolare
p
k 0k( ) = 2 sin2 + 2 sin2 + +4 cos2 = 2
da cui, per denizione, si ha
Z Z 2 Z 2
(z + 2y ) ds = 2
2 2 1/2
(4 cos2 + 4 sin2 ) d =4
1/2
d = 8:
0 0

Esercizio 5. Dire, se esistono, per quali valori di a 2 R la curva


(
(t2; at; 0) t  0
r(t) =
(0; t; t2) t > 0
è regolare su R.

Solution. Se consideriamo separatamente le curve


r1(t) = (t2; at; 0) t 2 (¡1; 0)

3
e
r2(t) = (0; t; t2) t 2 (0; +1)
si verica facilmente che sono regolari. Infatti sono entrambe di classe C 1 nel loro dominio e
p
jr10 (t)j = 4t2 + a2 =
/0 t 2 (¡1; 0)
e
p
jr20 (t)j = 1 + 4t2 =
/0 t 2 (0; +1):
La curva r(t) è ottenuta saldando le due curve regolari precedenti nel punto O infatti
lim r(t) = (0; 0; 0) = r(0):
t!0+

La regolarità della curva dipende allora da ciò che accade in O. Osserviamo che

(2t; a ; 0) t < 0
r (t) =
0
(0; 1; 2t) t > 0
e che
lim r 0(t) = (0; a; 0) lim r 0(t) = (0; 1; 0):
t!0¡ t!0+

I due limiti sono uguali se e solo se a = 1 e per questo valore la curva è di classe C 1(R) e
jr 0(t)j =
/ 0 per ogni valore di t 2 R. Quindi è regolare.

Concludiamo la lezione con un esercizio relativo al calcolo di un integrale curvilineo di II


specie.

Esercizio 6. Data la forma dierenziale lineare


p
! = (x + y)dx + zdy ¡ x dz
calcolare Z
!

dove (t) = (t2; cos t; 2 sin t) con t 2 [0; 2].

Solution. Sia t 2 [0; 2] un valore del parametro. Ad esso corrisponde sul supporto di
il punto (t) = (t2; cos t; 2 sin t). La forma dierenziale è associata a un campo vettoriale F e
 p 
F ( (t)) = t2 + cos t; 2 sin t; ¡ t2 = (t2 + cos t; 2 sin t; ¡t):

Il calcolo dell'integrale corrisponde sicamente al calcolo del lavoro del campo lungo la
curva
Z Z 2
!= hF ( (t)); 0(t)idt:
0
Quindi, osservato che
0(t) = (2t; ¡sin t; 2 cos t)
e che per il prodotto scalare si ha
hF ( (t)); 0(t)i = 2t3 + 2t cos t ¡ 2 sin2t ¡ 2t cos t = 2t3 ¡ 2 sin2t
avremo
Z Z 2 Z 2
!= (2t3 ¡ 2 sin2t)dt = (2t3 ¡ 1 + cos(2t))dt = 84 ¡ 2:
0 0

4
Nota 1. In generale, per curve regolari : [a; b] ! Rn l'integrale curvilineo di II specie si
può ricondurre ad uno di I specie osservando che
Z Z b Z b Z
!= hF ( (t)); (t)idt =
0 hF ( (t)); T (t)ik kdt = hF ; T i ds
0
a a

dove T indica il versore tangente.

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