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Lezione 23 – Analisi 1 – 03/11/2023

Crescenza di una funzione con la derivata


Abbiamo definito la crescenza di una funzione come:

𝑓: 𝐷 → ℝ CRESCENTE (≥) , STRETT. CRESCENTE (>) , DECRESCENTE (≤) , STRETT. CRESCENTE (<) .

𝑓(𝑥1 ) − 𝑓(𝑥2 )
∀ 𝑥1 , 𝑥2 ∈ 𝐷 ∶ 𝑥1 < 𝑥2 ∶ 𝑓(𝑥2 ) ≥ 𝑓(𝑥1 ) ⇔ ∀ 𝑥1 , 𝑥2 ∈ 𝐷 ∶ 𝑥1 ≠ 𝑥2 ∶ ≥0
𝑥1 − 𝑥2

Inoltre, se f è DERIVABILE, grazie al teorema della permanenza del segno, sappiamo che:

𝑓(𝑥) − 𝑓(𝑥0 )
𝑓 ′ (𝑥0 ) = 𝑙𝑖𝑚 ≥0
𝑥→𝑥0 𝑥 − 𝑥0

Derivata logaritmica (pag. 252)


Sia 𝑓 ∶ (𝑎, 𝑏) → ℝ+ , derivabile. Allora, in base al Teorema 1.3, è derivabile anche la funzione 𝑔 =
𝑓 ′ (𝑥)
𝑙𝑜𝑔 𝑓 e la sua derivata si chiama derivata logaritmica di 𝑓 ed è data dalla formula 𝑔′ (𝑥) = .
𝑓(𝑥)

La derivata logaritmica, essendo il rapporto tra f' ed f, rappresenta il tasso di variazione relativo di 𝑓
rispetto a x.

ln(f(x)) t. c. A = {x: f(x) > 0}


[Es. 23.1] Data una funzione derivabile: 𝐹(𝑥) = ln|𝑓(𝑥)| = {
ln(−f(x)) t. c. B = {x: f(x) < 0}

Sono due i possibili casi:

i) 𝑥0 ∈ 𝐴 ∶ 𝑓(𝑥0 ) > 0 𝑓 è DERIVABILE (e quindi CONTINUA), e per il teorema della


permanenza del segno, 𝑓(𝑥) > 0 𝑖𝑛 𝐴 → ln|𝑓(𝑥)| = ln(𝑓(𝑥)) ∀ 𝑥 ∈ 𝐴.

𝑑 1 𝑑 𝑓 ′ (𝑥)
ln(𝑓(𝑥)) = 𝑓(𝑥) = ∀ 𝑥 ∶ 𝑓(𝑥) ≠ 0
𝑑𝑥 𝑓(𝑥) 𝑑𝑥 𝑓(𝑥)

ii) 𝑥0 ∈ 𝐵 ∶ 𝑓(𝑥0 ) < 0 𝑓 è DERIVABILE (e quindi CONTINUA), e per il teorema della


permanenza del segno, 𝑓(𝑥) < 0 𝑖𝑛 𝐵 → ln|𝑓(𝑥)| = ln(−𝑓(𝑥)) ∀ 𝑥 ∈ 𝐵.

𝑑 1 𝑑 𝑓 ′ (𝑥)
ln(−𝑓(𝑥)) = − 𝑓(𝑥) = ∀ 𝑥 ∶ 𝑓(𝑥) ≠ 0
𝑑𝑥 −𝑓(𝑥) 𝑑𝑥 𝑓(𝑥)
′ ′
In definitiva, abbiamo scoperto che (ln|𝑓(𝑥)|)′ = (ln(f(x))) = (ln(−𝑓(𝑥))) .
[Es. 23.2] Data la funzione 𝑥 𝛼 ≔ 𝑒 𝛼 ln(𝑥) ∀ 𝑥 > 0 (la funzione è definita per ogni 𝛼 e per le 𝑥 > 0)

La derivata di tale funzione è:

𝑑 𝛼 𝑑 𝛼 ln (𝑥) 𝑑 𝛼
𝑥 = 𝑒 = 𝑒 𝛼 ln (𝑥) 𝛼 ln(𝑥) = 𝑥 𝛼 = 𝛼 𝑥 𝛼−1
𝑑𝑥 𝑑𝑥 𝑑𝑥 𝑥

Tutto ciò è possibile perche 𝛼 è un numero costante, ma se così non fosse usiamo una strategia
diversa.

[Es. 23.3] Data la funzione 𝑥 𝑥 NON possiamo risolvere ugualmente a [Es. 23.2], infatti:

𝑑 𝑥 𝑑 𝑥 ln (𝑥) 𝑑
𝑥 = 𝑒 = 𝑒 𝑥 ln (𝑥) 𝑥 ln(𝑥)
𝑑𝑥 𝑑𝑥 𝑑𝑥

A questo punto 𝑥 ln(𝑥) non è più una costante per una funzione, ma è il prodotto di due funzioni:

𝑑 𝑥 𝑑 𝑥 ln (𝑥) 𝑑 𝑑 𝑑
𝑥 = 𝑒 = 𝑒 𝑥 ln (𝑥) 𝑥 ln(𝑥) = 𝑥 𝑥 ( 𝑥 ln(𝑥) + 𝑥 ln(𝑥)) = 𝑥 𝑥 (ln(𝑥) + 1)
𝑑𝑥 𝑑𝑥 𝑑𝑥 𝑑𝑥 𝑑𝑥

Derivata di 𝒇(𝒙)𝒈(𝒙)
𝑔(𝑥)
Per definizione sappiamo che 𝑓(𝑥) 𝑔(𝑥) ≔ 𝑒 ln(𝑓(𝑥)) = 𝑒 𝑔(𝑥) ln(𝑓(𝑥)) , dunque ricordando lo
svolgimento di [Es. 23.3], otteniamo che:

𝑑 𝑑 𝑑 𝑑
𝑓(𝑥) 𝑔(𝑥) = 𝑒 𝑔(𝑥) ln(𝑓(𝑥)) ( 𝑔(𝑥) ln(𝑓(𝑥)) + 𝑔(𝑥) ln(𝑓(𝑥)) 𝑓(𝑥))
𝑑𝑥 𝑑𝑥 𝑑𝑥 𝑑𝑥

𝑑 𝑔(𝑥) ′
𝑓(𝑥) 𝑔(𝑥) = 𝑓(𝑥) 𝑔(𝑥) (𝑔′ (𝑥) ln(𝑓(𝑥)) + 𝑓 (𝑥))
𝑑𝑥 𝑓(𝑥)

Teorema di Fermat (pag. 260)


Il Teorema di Fermat, esprime un fatto geometricamente intuitivo: se esiste la tangente in un punto
(𝑥0 , 𝑓(𝑥0 )) del grafico di una funzione e 𝑓(𝑥0 ) è un estremo locale (massimo o minimo) allora essa è
parallela all'asse delle ascisse.

TEOREMA 2.1 (di Fermat) Sia 𝑓 ∶ (𝑎, 𝑏) → ℝ e 𝑥0 ∈ (𝑎, 𝑏). Se in 𝑥0 𝑓 è derivabile ed 𝑓 ha un


estremo locale in allora 𝑓 ′ (𝑥0 ) = 0.
Dimostrazione: Sia 𝑥0 punto di massimo locale. Per ipotesi esiste un intorno 𝐼 di 𝐼 ⊂ (𝑎, 𝑏), tale che
𝑓(𝑥0 ) ≥ 𝑓(𝑥), ∀ 𝑥 ∈ 𝐼.

𝑓(𝑥)−𝑓(𝑥0 )
Consideriamo il rapporto incrementale Φ(𝑥) = , 𝑥 ≠ 𝑥0 .
𝑥−𝑥0

Per 𝑥 ∈ 𝐼 , si ha: 𝑥 > 𝑥0 ⇒ Φ(𝑥) ≤ 0 e 𝑥 < 𝑥0 ⇒ Φ(𝑥) ≥ 0.

Per il teorema della permanenza del segno si deduce che:

lim Φ(𝑥) = 𝑓+′ (𝑥0 ) ≤ 0 e lim− Φ(𝑥) = 𝑓−′ (𝑥0 ) ≥ 0 .


𝑥→𝑥0+ 𝑥→𝑥0

Essendo 𝑓 derivabile in 𝑥0 , si conclude che 𝑓+′ (𝑥0 ) = 𝑓−′ (𝑥0 ) = 0 . Analogamente si procede quando 𝑥0
è punto di minimo locale.

Riassumendo, presa 𝑓 ∶ [𝑎, 𝑏] → ℝ , le ipotesi di Fermat sono tre:

1) 𝒙𝟎 sia interno; 𝒙𝟎 ∈ ] 𝒂, 𝒃 [ ;
2) 𝒙𝟎 sia un punto di estremo relativo per 𝒇 ;
3) 𝒇 sia derivabile in 𝒙𝟎 .

Alcuni controesempi del teorema di Fermat sono presenti negli appunti della Lezione 23.

Fermat introduce i cosidetti punti stazionari o punti critici, ovvero i punti in cui la derivata prima si
annulla, ed è proprio grazie allo studio della natura di questi punti che si scoprono i punti di estremo
locale o globale.

Ricerca degli estremi relativi e assoluti


In forma definitiva possiamo dire che abbiamo un punto di estremo in uno di questi tre casi:

1) Quando 𝒇′ (𝒙𝟎 ) = 𝟎 ;

2) Quando 𝒇′ (𝒙𝟎 ) NON ESISTE ;

3) Quando si trova negli ESTREMI dell’intervallo .

La condizione (1) è necessaria ma non sufficiente (ricorda la funzione 𝑥 3 ). La condizione (2) la


troviamo in funzioni come |𝑥|, che ha un punto di minimo in 𝑥 = 0, che è un punto non derivabile. Se
abbiamo un intervallo chiuso è necessario verificare anche la condizione (3).

Per i punti di massimo e minimo assoluto bisogna trovare rispettivamente il più grande e il più piccolo
degli estremi relativi.

Alcuni esempi sono presenti negli appunti della Lezione 23.


Teorema di Rolle (pag. 262)

TEOREMA 2.2 (di Rolle) Sia 𝑓 ∶ [𝑎, 𝑏] → ℝ, soddisfacente le seguenti condizioni:

i) 𝑓 è continua in [𝑎, 𝑏] ;
ii) 𝑓 è derivabile in (𝑎, 𝑏) ;
iii) 𝑓(𝑎) = 𝑓(𝑏) .

Allora esiste 𝑐 ∈ (𝑎, 𝑏) tale che 𝑓′(𝑐) = 0.

Dimostrazione: Dal teorema di Weierstrass sappiamo che 𝑓 ha massimo e minimo (globali); siano
dunque 𝑥0 , 𝑥1 ∈ [ 𝑎, 𝑏 ] tali che

𝑓(𝑥0 ) = 𝑀 = 𝑚𝑎𝑥 𝑓, 𝑓(𝑥1 ) = 𝑚 = 𝑚𝑖𝑛 𝑓 .


([ 𝑎,𝑏 ]) ([ 𝑎,𝑏 ])

Se M = m allora 𝑓 è costante e 𝑓 ′ (𝑥) = 0 per ogni 𝑥 ∈ (𝑎, 𝑏).

Se M > m, dalla (iii) deduciamo che almeno uno tra i due punti 𝑥0 , 𝑥1 è interno. In quel punto la
derivata esiste per la (ii) e deve essere nulla per il teorema di Fermat.

Alcuni esempi e controesempi del teorema di Rolle sono presenti negli appunti della Lezione 23.

Teorema di Lagrange (pag. 263)


TEOREMA 2.4 (del valor medio, di Lagrange) Sia 𝑓 ∶ [𝑎, 𝑏] → ℝ , continua in [𝑎, 𝑏] e derivabile
in (𝑎, 𝑏). Allora esiste un punto 𝑐 ∈ (𝑎, 𝑏) ("punto di Lagrange") tale che:
𝒇(𝒃)−𝒇(𝒂)
(2.3) = 𝒇′(𝒄) .
𝒃−𝒂

II significato geometrico della (2.3) è evidente: nelle condizioni del teorema esiste (almeno) un punto
(𝑐, 𝑓 (𝑐)) sul grafico in cui la tangente è parallela alla retta passante per i punti (𝑎, 𝑓(𝑎)) e (𝑏, 𝑓(𝑏)).
Non dimostreremo questo teorema, ma lo riteniamo fondamentale per le sue conseguenze e i suoi
corollari.

La lezione 23 si conclude con le derivate successive alla prima e alcuni esempi di applicazione nella
fisica, ma data la semplicità dell’argomento non è necessario riscrivere gli appunti in questo file.

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