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DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INFORMATICA,

MODELLISTICA, ELETTRONICA E SISTEMISTICA

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA DELLE


TELECOMUNICAZIONI

LABORATORIO DI RADIOFREQUENZA

DOCENTE STUDENTESSA
PROF. ARNIERI. E MARÍA JOSÉ LÓPEZ MONTERO
180689

ANNO ACCADEMICO 2016/2017


Introduzione

HFSS è un simulatore da Ansys che consente di simulare strutture elettromagnetiche ad alta


frequenza, cioè simula strutture en tre dimensioni, è uno dei numerosi strumenti commerciali
utilizzati per la progettazione di guide d’onda, antenne, cavità e la progettazione di elementi
circuitali elettronici complessi inclusi filtri RF, linee di trasmissione, e l'imballaggio.

In questa tesina quello che si mostrerà sarà una serie di esercitazioni fatti nel percorso delle lezione
su HFSS, questi esercitazione fanno capire molto meglio il funzionamento di ogni struttura, ed anche
il comportamento stesso.
1. Guida d’onda

Una guida d’onda è un componente che consente di guidare un segnale elettromagnetico di un


punto all’altro. È possibile che la guida sia riempita con un mezzo dielettrico. Si può intuitivamente
pensare che il campo elettromagnetico sia confinato attraverso la "riflessione" sulle pareti della
guida d'onda.

Le guide d’onda possono essere di diversi tipi:

 Rettangolare
 Circolare
 Ellittico

Figura 1.1 Tipi Guida d’onda

Per potere esprimere il campo al interno della guida si utilizzano l’equazione di Maxwell, queste
equazione di Maxwell sono applicate con condizione al contorno, che sono i vincoli che abbiamo
sulla parete della guida, per esempio se la guida è di tipo metallico dobbiamo fare rispettare queste
condizione dentro la guida ed anche sulle facce.

Per trovare il campo al interno della guida si utilizza la teoria dei modi guidati. Questa teoria afferma
che si può pensare infatti al campo elettromagnetico totale che si propaga in una guida d'onda
come una combinazione lineare di modi di propagazione. Ogni modo di propagazione è una
configurazione "semplice" di campo o onda che si propaga nella guida, mantenendosi immutata
(salvo ovviamente che la guida non cambi di sezione trasversale). Ad ogni modo di propagazione è
associata una diversa costante di propagazione che ne caratterizza, tra l'altro, la velocità di fase.
Un modo è una autofunzione delle equazioni di propagazione guidata ed il relativo auto valore è la
costante di propagazione.
Oltre a questo, si può calcolare che un modo di propagazione non può propagarsi ad ogni frequenza,
ma che esiste una "frequenza di taglio" (cutoff frequency), al di sotto della quale il modo non è più
eccitato. In generale dunque la lunghezza d'onda in guida λg è diversa dalla lunghezza d'onda λs
della sorgente a microonde o radiofrequenza.
In guide metalliche, i modi in guida d'onda si suddividono in modi trasverso-elettrici (TE) o trasverso-
magnetici (TM), a seconda che il campo elettrico o quello magnetico siano puramente trasversali
rispetto alla direzione di propagazione.

TE (Trasverso - Elettrici)
Sono i modi nel quale la corrispondenza del campo in z è pari a zero. Nell modo TE non può avere
una componente lungo la direzione di propagazione.
𝑬𝒛 = 𝟎
TE (Trasverso - Magnetici)
Sono i duale di questo, dove:
𝑯𝒛 = 𝟎

Per le guide d'onda metalliche cave, il modo fondamentale (cioè quello con la frequenza critica più
bassa) è il TE1,0 , per le guide rettangolari e il TE1,1 per le guide circolari; la loro topografia di campo
è raffigurata di seguito. In certi casi, un modo di propagazione possiede sia il campo elettrico che
quello magnetico nel piano trasversale alla direzione di propagazione (modo TEM). Perché questo
avvenga, è necessario che la guida sia composta almeno da due conduttori isolati fra di loro, come
in un cavo coassiale. Diventa allora possibile descrivere la propagazione del modo attraverso valori
di tensione e di corrente misurabili idealmente in ogni sezione della linea di trasmissione.
In guide dielettriche, la propagazione TE o TM ha una definizione leggermente diversa e si riferisce
al fatto che il campo elettrico sia parallelo o meno alle pareti dielettriche che compongono la guida.
Guida d’onda Rettangolare

La guida d’onda di uso più comune è la guida rettangolare. Normalmente essa viene riferita ad un
sistema cartesiano con l’asse x secondo il lato maggiore (a ≥ b). Essi dipendono da due indici m e n
che danno il numero di variazioni del campo nella direzione x e y rispettivamente.

Figura 1.2 Guida rettangolare

In una guida rettangolare solo può avere modo TE, TM, a quel modo viene associato una frequenza
𝒇𝒄 chiamata frequenza di taglio (cutoff frequency), al di sotto della quale il modo non è più eccitato,
come si vede nella figura di sotto.

Figura 1.3 Modi della guida

Modo TE

Nell caso del modo TE, 𝑯𝒛 deve sodisfare l’equazione:

𝑑2 𝑑2
( + + 𝑘𝑐 2 ) ℎ𝑧 (𝑥, 𝑦) = 0
𝑑𝑥 2 𝑑𝑦 2

𝐻𝑧 (𝑥, 𝑦, 𝑧) = ℎ𝑧 (𝑥, 𝑦)𝑒 −𝑗𝛽𝑧 𝑘𝑐 = 𝑘 2 − 𝛽 2


Questa equazione differenziale si può risolvere, cosi:

ℎ𝑧 (𝑥, 𝑦) = 𝑋(𝑥). 𝑌(𝑦)


Dove ℎ𝑧 è il prodotto di questi due termini e rappresenta il campo magnetico rettangolare, una
condizione importante è che il campo deve essere ortogonale, sempre alla parete di chi si parla
cosi:
Figura 1.4 Ortogonalità del campo sulla guida

Dopo di che vediamo allora tutte le condizioni al contorno:

Prima 𝑦=0
Condizione 𝑒𝑥 = 0
Seconda 𝑦=𝑏
Condizione 𝑒𝑥 = 0
Terza 𝑥=0
Condizione 𝑒𝑦 = 0
Quarta 𝑥=𝑎
Condizione 𝑒𝑦 = 0

Alla fine quello che abbiamo è:


𝑚𝜋
𝑘𝑥 =
𝑎
𝑛𝜋
𝑘𝑦 =
𝑎
Per 𝑚, 𝑛 pari a 0, 1, 2, … che insieme 𝑎, 𝑏 sono componenti interi

Il legame che c’è tra ℎ𝑧 e 𝐻𝑧 è:


𝑚𝜋 2 𝑛𝜋 2
𝑘𝑥 2 +𝑘𝑦 2 = 𝑘𝑐 2 = ( ) + ( )
𝑎 𝑏
Di questa formula sappiamo quanto vale 𝛽 che è la costante di propagazione, è un parametro
importante perché ci dice come il campo si sta propagando lungo l’asse “z”.

𝑚𝜋 2 𝑛𝜋 2
𝛽 = √𝑘 2 − 𝑘𝑐 2 = √𝑘 2 − ( 𝑎
) +(𝑏)

 𝛽 è reale quando rappresenta una onda che si propaga lungo “z”, per:
2 2
𝑘 > 𝑘𝑐 √(𝑚𝜋) + (𝑛𝜋)
𝑎 𝑏
 𝛽 è imaginario quando rappresenta una onda che si propaga lungo “z”, per:

𝑘 > 𝑘𝑐 𝛽 = 𝑗𝛾 𝑒 −𝑗𝛽𝑧

alla fine: 𝛽 = −𝑗𝛼 𝑒 −𝑗𝛽𝑧 𝑒 −𝑗 , e rappresenta una onda che si attenua lungo “z”.
Ogni coppia di valori m,n vi mostra un modo diverso cosi:

𝑻𝑬𝒏,𝒎 𝑻𝑴𝒏,𝒎
𝑇𝐸10 𝑇𝑀10
𝑇𝐸20 𝑇𝑀20
𝑇𝐸23 𝑇𝑀43
. .
. .
. .

Questi valori di m, n mi da i valori di 𝑘𝑐 e per ogni modo è associato una 𝛽, ed anche si define la
frequenza di cutoff cosi:

𝑘𝑐 1 𝑚𝜋 2 𝑛𝜋 2
𝑓𝑐 𝑚,𝑛 = = √( ) + ( )
2𝜋√𝜀𝜇 2𝜋√𝜀𝜇 𝑎 𝑏

Se andiamo ad esitare la guida:

𝑓 > 𝑓𝑐 𝑚,𝑛 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝛽 é 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒆, 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑠𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑎𝑔𝑎

𝑓 < 𝑓𝑐 𝑚,𝑛 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝛽 é 𝒊𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂𝒓𝒊𝒂, 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑎𝑔𝑎

Quando un modo non si propaga si chiama Modo evanescente, invece abbiamo anche un modo
fondamentale, dove la frequenza di cutoff è più bassa , nel caso della guida rettangolare il modo
fondamentale è 𝑻𝑬𝟏𝟎

𝑓𝑐
Figura 1.5 Propagazione di Modi

In questa figura la linea in nero mostra una 𝛽 𝒊𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂𝒓𝒊𝒂 , cioè un modo che non si propaga,
mentre la curva in arancia mostra una 𝛽 é 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒆, 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑠𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑎𝑔𝑎.
Tutto questo analisi l’abbiamo fatto per arrivare alla implementazione del esempio 3.1 di Pozar,
cha ha le seguente specificazioni

ESEMPIO 3.1

Si consideri una guida rettangolare riempito in teflon con le seguente dimensioni: a = 1,07 cm e
b = 0,43 cm. Trovare le frequenze di interruzione dei primi cinque modi di propagazione, se la
frequenza di esercizio è di 15 GHz, individuare l'attenuazione a causa delle perdite dielettriche e
conduttori.

Soluzione:
Sull Appendice G di Pozar, sappiamo che per il Teflon, ha una r = 2.08 and tan δ = 0.0004, quindi la
frequenza di taglio (cutoff frequencies) viene data per:

𝑘𝑐 1 𝑚𝜋 2 𝑛𝜋 2
𝑓𝑐 𝑚,𝑛 = = √( ) + ( )
2𝜋√𝜀𝜇 2𝜋√𝜀𝜇 𝑎 𝑏

Facciamo il calcolo per ogni modo, per rendere più gestibile questo l’ho fatto in Matlab cosi come
si mostra sotto:

Figura 1.6 Codice MATLAB per la frequenza di taglio


Poi, si può vedere che i valori sono uguali a quelli che abbiamo visto prima che si mostrano su
Pozar, nella seguente tabella:

Tabella 1.Modi di propagazione Esempio 3.1 – Pozar

Per fare la progettazione della guida rettangolare utilizzammo HFSS, come si vede nella seguente
figura, si deve impostare primi i parametri noti, nel caso nostro, a, b, il materiale del quale e fatto
che in questo caso è il teflon che, ha una r = 2.08 and tan δ = 0.0004:

Figura 1.7 Impostazioni parametri noti della guida rettangolare

Dopo di che si mettono anche tutti i modi che vogliamo progettare sulla nostra guida; ed anche
quello che abbiamo impostato è il plot del campo, come si vede nella figura di sotto.
Figura 1.8 Impostazioni dei modi e campo nella guida rettangolare

Quindi, dopo di fare tutte le impostazione necessarie facciamo la simulazione e otteniamo come
risultato ogni modo prima impostato per fare la comparazione tra quello che dice Pozar e quello
che esci della nostra progettazione, come si mostra nella figura 1.9.

Figura 1.9 Modi 𝑻𝑬𝟏𝟎 , 𝑻𝑬𝟐𝟎 , 𝑻𝑬𝟎𝟏 , 𝑻𝑬𝟏𝟏

Come si vede nella figura di sopra i valori sono pari a quelli riportati nella tabella 1, Così le
modalità TE10, TE20, TE01, TE11 e TM11 saranno le prime cinque modalità a propagare.

A 15 GHz, k = 453,1 𝑚−1, e la costante di propagazione per la modalità TE10 è:

𝑚𝜋 2 𝑛𝜋 2
𝛽 = √𝑘 2 − 𝑘𝑐 2 = √𝑘 2 − ( 𝑎
) + ( 𝑏 ) = 345.10 𝑚−1

Questo valore è l’stesso valore riportato in MATLAB, con il codice di prima:


Figura 1.10 Calcolo della costante di propagazione 𝜷

2. SIW SUBSTRATE INTEGRATE WAVEGUIDE

Le SIW sono usati per la trasmissione di onde elettromagnetiche. Essi sono strutture piane
appartenenti alla famiglia dei circuiti integrati del substrato. A causa della loro natura piana,
possono essere fabbricati su circuiti piani come schede di circuito stampato (PCB) e possono essere
integrate con altri linee di trasmissione planare come microstrip. Conservano la proprietà a bassa
perdita della loro metallica convenzionale Guide d'onda e sono ampiamente utilizzati come
interconnessione in circuiti ad alta velocità, filtri, accoppiatori direzionali, antenne. In questa
esercitazione ed anche nella prossima, faremo una rassegna completa della SIW e la sua
integrazione con linea Microstrip. In questi due esercitazioni vengono presentate tecniche di
progettazione per SIW e la sua interconnessione microstrip. HFSS è nuovamente utilizzato per fare
le simulazione.

¿Come si fa per integrare una PCB in una guida d’onda?

Si considera un dielettrico, con una certa 𝜀𝑟 a una certa altezza ℎ, che vanno da 0,127 mm in avanti,
come si mostra nella figura 2.1.
Figura 2.1 Parametri SIW

Sappiamo che la guida è composta di quattro parete metalliche, quindi per metterla nel dielettrico
si fa più facile la faccia di sopra e quella di sotto, ma quello più difficile è fare la faccia di un latto ed
altro, cioè quelle parte verticale, quindi si collega la striscia di sotto con quella di sopra, si mette in
sequenza cilindro cosi come si vede nella figura 2.1.

La larghezza del canale, si fa dal centro del cilindro fino al centro del’ altro, viene indicato con 𝑊𝑆𝐼𝑊
invece la 𝑊𝑒𝑓𝑓 sarà la larghezza della guida.

C’è una piccola differenza perché nella guida le parete sono continua mentre quando abbiamo i
cilindri ci sono dei piccoli spazzi , la 𝑊𝑒𝑓𝑓 viene data per:

(2𝐷)2
𝑊𝑒𝑓𝑓 = 𝑊𝑆𝐼𝑊 −
0,95 𝑃

Se utilizzano le seguente regole:

Il diametro 'D' e la distanza periodica 'P' di deviazione deve essere selezionato tale che non ci sono
radiazioni di perdita da loro come abbiamo detto prima. La lunghezza periodica deve essere più
grande del diametro del vaso così che la struttura è fisicamente realizzabile

𝜆𝑔
 2𝐷 < 5

 𝑃 ≤ 4𝐷

Dopo di che facciamo la progettazione della SIW su HFSS, che ha le seguenti parametri noti:

 𝜀𝑟 = 4,1
 𝑓 = 13 𝐺𝐻𝑧
 ℎ = 0,762

Il procedimento che faremo, parte della Guida classica, questa si progetta su HFSS è si controlla
che la frequenza di taglio sia pari a 13 GHz.

Per sapere i valori di D, P facciamo i seguenti calcoli:

Figura 2.2 Calcoli parametri SIW

Poi con i risultati che otteniamo facciamo la progettazione su HFSS, cosi:

Figura 2.3 SIW progettata su HFSS


3. MICROSTRISCIA

Le linee a microstriscia sono un tipo di guida d'onda impiegate nell'elettronica per la


propagazione guidata di onde elettromagnetiche nella gamma delle microonde o su
frequenze ancora superiori, che si possono realizzare tramite fotoincisione o fotolitografia.
Sono costituite da un piano di massa metallico e da una striscia di materiale conduttore di
larghezza minore, separati da uno strato di materiale dielettrico.

Figura 3.1 Parametri della Microstriscia

Molti componenti di circuiti a microonde, come antenne, accoppiatori, filtri, divisori ecc.
possono essere realizzati con microstriscia, dove il dispositivo è costituito solo da
metallizzazioni sul substrato: questo rende i circuiti a microstriscia meno costosi, più
compatti e più leggeri delle loro controparti in guida d'onda metallica tradizionale. Gli
svantaggi d'altro canto sono maggiori perdite e potenze molto più basse. Inoltre, poiché il
campo elettromagnetico in una microstriscia è aperto, e non confinato in una data regione,
i circuiti che la impiegano possono avere problemi di intermodulazione e irradiazione di
segnale.

In linea di massima un circuito a microstriscia può essere costruito anche su un normale


circuito stampato, a un costo irrisorio; purtroppo il materiale dei PCB standard ha perdite
troppo alte e soprattutto una costante dielettrica troppo poco uniforme, il che determina
una pessima qualità dei dispositivi. Per questo si preferisce usare dei substrati in allumina.
Su scala più piccola, linee di trasmissione a microstriscia sono costruite anche nei circuiti
integrati; sono usate anche nei PCB di circuiti digitali ad alta velocità quando dei segnali
hanno bisogno di essere trasportati da una parte all'altra del circuito con la minima
distorsione e minime perdite.

Un parametro importante della microstriscia è l’impedenza caratteristica, 𝑍𝑜, che può


essere calcolata utilizzando il tool Microstrip calculator, questo tool si usa anche per
calcolare le dimensioni della porta, che sempre deve essere più grande perché il campo non
sta solo sul dielettrico sta anche nell’intorno, per risolvere questo devo aggiungere una box
di area come si vede nella figura 3.2 di sotto che corrisponde alla progettazione della
microstriscia su HFSS.

Figura 3.2 Microstriscia progettata su HFSS

Come abbiamo detto prima ed ora si vede nella progettazione, una microstriscia è costituita da
un piano di massa metallico e da una striscia di materiale conduttore che nel nostro caso è il PEC e
separati da uno strato di materiale dielettrico, poi si imposta ogni parametro in base a quelli
risultati che escono dal tool.

I risultati della progettazione si mostrano nella figura 3.3, dove si mostra il S11, che si localizza
vicino alla frequenza di taglio che è pari a 13 GHz, ed anche ha un guadagno pari a -20db.
Figura 3.3 S11 Microstriscia

Poi si può anche vedere il S22 che è sempre più piccolo e deve essere localizzato vicino a zero,
come si vede nella figura 3.4 di sotto.

Figura 3.4 S11 Microstriscia

Quindi possiamo dire che:


 La guida d'onda a microstriscia non può supportare la propagazione di una vera onda TEM,
ma ogni campo in propagazione lungo di essa dovrà contenere tutte e sei le componenti del
campo elettromagnetico. Tuttavia se la lunghezza d'onda del campo in propagazione è
grande rispetto alle dimensioni (larghezza e altezza) della guida, le componenti longitudinali
dei campi possono essere trascurate: si parla allora di modo dominante quasi-TEM.
 La guida d'onda a microstriscia è dispersiva. Al crescere della frequenza, la costante
dielettrica efficace della guida si avvicina sempre più a quella del substrato, e la velocità di
fase diminuisce poco a poco.
 Anche l'impedenza caratteristica della guida varia con la frequenza. In più le impedenze dei
modi non-TEM non sono univocamente definite, ma possono variare con la frequenza:
aumentare, diminuire, o perfino assumere andamenti non monotoni, in accordo con la
definizione di impedenza che si adotta. In tutte le definizioni però ci si riferisce sempre
all'impedenza al limite minimo di frequenza della microstriscia come "impedenza
caratteristica quasi-statica", ed è unica per tutte le definizioni.
 L'impedenza d'onda varia spostandosi lateralmente nella microstriscia.

4. SIW CON MICROSTRISCIA

In questa esercitazione, quello che facciamo è l’unione degli altri esercitazioni precedenti, della
SIW insieme alla Microstriscia e quello che si aggiunge per fare questa transizione è un trapezio.

Per fare questo elemento trapezoidale, si utilizza il comando POLYLINE, e dobbiamo anche fare
conto di alcuni parametri importanti come sono 𝑊𝑇𝑅𝐴𝑁𝑆 , 𝐻𝑇𝑅𝐴𝑁𝑆 come si mostra nella figura di
sotto.

Figura 4.1 Trapezoide per la transizione

𝑊𝑇𝑅𝐴𝑁𝑆 deve essere più grande che 𝑊 che è il valore corrispondente alla larghezza della
microstricia sulla quale si mette questo trapezoide.

Facendo conto di tutti questi considerazioni, facciamo la progettazione sull HFSS, impostando
tutte i parametri necessarie come si vede nella figura 4.2.

Figura 4.2 Progettazione della SIW con Microstriscia su HFSS


Come si vede nella figura di sopra sulla microstriscia si mette una box di area, che serve per non fare scapare il campo
𝜆
che esci e non solo sta nel dielettrico sta anche nell’intorno, questa box di area deve essere maggiore di .
4

Finalmente possiamo vedere che il S11 di questa progettazione scende e si localizza sulla frequenza di taglio pari a 13
GHZ, e poi si alza e si mantiene oscillante sotto -10db, come si vede nella figura 4.3.

Figura 4.3 S11 della SIW con Microstriscia su HFSS

5. CAVITÁ RISONANTI

I risonatori di microonda possono essere costruiti anche da sezioni chiuse di waveguide. Perché la
perdita di radiazione da un waveguide libero può essere significativa, i risonatori di waveguide sono
circuiti di solito corti che formano così una scatola chiusa, o cavità. L'energia elettrica e magnetica
è immagazzinata all'interno dell'allegato di cavità, ed il potere è dissipato nei muri metallici della
cavità così come nel materiale dielettrico che può riempire la cavità.

Accoppiare ad un risonatore di cavità può essere da una piccola apertura, o una piccola sonda o
cappio. Noi vedremo che ci sono le molte possibili maniere risonanti per un risonatore di cavità,
mentre corrisponde a variazioni di campo lungo le tre dimensioni della struttura.

Noi dedurremo le frequenze risonanti per i modi generali TE o TM di una cavità rettangolare prima,
e poi dedurremo un'espressione per il fattore di Q nel modo TE10.

Figura 5.1 Cavità risonanti


Ogni cavità avranno una certa frequenza di risonanza, dove si eccitammo un campo e si la
frequenza e giusta quel campo si propaga.

Principalmente ci sono tre tipi di cavità:

 Cavita Ideale: non ci sono perdite, qui tanto il dielettrico come il metallo sono senza
perdite, non hanno buchi, cioè non hanno collegamenti con l’sterno.
 Cavità Reale: è come la cavita ideale ma non ha un conduttore perfetto (rame) anche il
dielettrico ha perdite.
 Cavità Accoppiata: è come gli altri ma ci sono delle aperture che lo consentono con il
collegamento sterno, questo si utilizza nella realtà.

Un parametro importante nella cavità è il fattore di Q , che è una grandezza che misura le perdite
in un circuito risonante, più è alto Q più basse sono le perdite.

𝑃𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎 𝑖𝑛𝑚𝑎𝑔𝑎𝑧𝑖𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑊𝑚 + 𝑊𝑙


Quando 𝑄 ⟶ ∞ il fattore di 𝑄 = 𝑊 = 𝑊 , quindi 𝑃𝑙 è la
𝐸𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑎 𝑎𝑙 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑃𝑙

potenza dissipata. Le cavità possono essere di qualunque forma: rettangolare, ellittica, circolare.

Allora faremo l’implementazione del esempio 6.3 di Pozar dove si presenta una cavità
rettangolare.

Per fare questo quello che faremo prima e fissare le condizioni al contorno per i modi TE, TM cosi:
𝑧 = 0 ,𝑧 = 𝑑

La componente trasversa del campo possiamo scrivere come:

Dove 𝛽𝑚𝑛 rappresenta la costante di propagazione che e pari:

E 𝑘 = 𝜔√𝜀𝜇 dove 𝜇, 𝜀 sono la permeabilitá e la permettività del materiale della cavità, quindi si
può dire che la cavità deve essere un numero intero multiplo di una lunghezza d'onda di mezzo-
guida brami alla frequenza risonante. Nessuno soluzioni di non triviale sono possibili per altre
lunghezze, o quattro frequenze altro che le frequenze risonanti. Un numero di onda di risonanza per
la cavità rettangolare può essere definito come:
Dove la frequenza di risonanza è pari a:

Quindi in una cavità abbiamo modi nella seguente forma: 𝑇𝐸101 ⟶ 𝑓101

6. Cavità Rettangolare – Esempio 6.3 di Pozar

Esempio 6.3 di Pozar:

Una cavità di guida d'onda rettangolare è costituito da un pezzo di rame WR-187 rame nella banda
H, con a = 4.755 cm e b = 2.215 cm. La cavità è riempita con polietilene (R = 2.25, così δ = 0,0004).
Trovare se risuona è a verificare questo in f = 5 GHz, trovare la lunghezza desiderata, d, e il fattore
Q per i modi di risonanza con l= 1 e l= 2.

Per la implementazione dell esempio 6.3 di Pozar lavorammo su HFSS, impostando tutti i parametri
che abbiamo visto prima cosi come si vede nella figura 6.2 di sotto:

Quindi quello che facciamo prima è la cavità e scegliamo il materiale adeguato con il quale chiede il
esempio di farlo, come si vede nella figura di sotto.

Figura 6.1 Impostazione materiale della cavità risonante


Poi si impostano tutti i parametri noti:

a= 4,755 cm , b= 2.215 cm, 𝜀𝑟 = 2,25 , tan 𝛿 = 0,004, 𝑙1 = 2.20 𝑐𝑚 , 𝑙2 = 4.40 𝑐𝑚

Figura 6.2. Cavita rettangolare su HFSS

Come si vede nella figura di sopra a differenza della guida rettangolare, in una cavità rettangolare
si deve considerare i parametri 𝑎, 𝑏 ed anche la larghezza 𝑙 della cavità.

Poi abbiamo sei casi diversi facendo conto di 𝑙 𝑒 𝛿:

Casi Parametri MOD 1 MOD 2 MOD 3


Caso 1: tan 𝛿 = 0,004 2409.28 2406.65 2500.00
𝑙2 = 4.40 𝑐𝑚
Caso 2: tan 𝛿 = 0 11886.2 10220.5 11890.5
𝑙2 = 4.40 𝑐𝑚
Caso 3: tan 𝛿 = 0 8395.29 8399.24 10481.2
𝑙1 = 2.20 𝑐𝑚
Caso 4: tan 𝛿 = 0,004 2289.45 2299.07 2842.42
𝑙1 = 2.20 𝑐𝑚
Caso 5: tan 𝛿 = 0,004 3021.97 3148.14 3165.81
𝑙2 = 4.40 𝑐𝑚
Caso 6: tan 𝛿 = 0,004 3148.05 3165.70 3900.21
𝑙1 = 2.20 𝑐𝑚

Si può vedere che i risultati che escono del HFSS sono gli stessi che si mostrano sul Pozar, come si
vede nella figura 5.3 di sotto, per fare questa comprovazione dobbiamo andare sul Eigenmode.
Figura 6.3. Eigenmode per 𝐭𝐚𝐧 𝜹 = 𝟎, 𝟎𝟎𝟒, 𝒍𝟏 = 𝟐. 𝟐𝟎 𝒄𝒎

La figura 5.3 mostra i tre modi del caso 6 riportato sopra nella tabella di tutti i possibili casi che
possono essere.

Dove:

 Il numero d'onda k è

 La lunghezza necessaria per risonanza si trova con (m = 1, n = 0), cosi:

 La resistività superficiale del rame a 5 GHz è 𝑅𝑠= 1,84 𝑥 10−2 e l'impedenza intrinseca è:

 E finalmente i fattori Q per ogni caso sono:


7. Cavità a 13GHz + 4 GHz, cioè pari a 17 GHz

Dopo di avere implementato la cavità del esempio 6.3 di Pozar, adesso implemento una cavita pari
a 13 GHZ che è la frequenza di risonanza più 4GHZ, quindi la frequenza di risonanza in questo caso
sarà pari a 17GHz, quello che dobbiamo ricordare è che nella cavità ideale non ci sono perdite, qui
tanto il dielettrico come il metallo sono senza perdite, non hanno buchi, cioè non hanno
collegamenti con l’sterno.

Per cominciare la progettazione su HFSS si impostano tutti i parametri notti, e per trovare quelli che
non abbiamo utilizzo un codice in Matlab, come si mostra nella figura 7.1.

Figura 7.1. Codice in Matlab per calcolare i parametri della cavita rettangolare

Poi anche si imposta il materiale di chi è fatto la cavita, si fissa la frequenza sulla quale si lavora
ecc. Come si vede sotto, è si ottiene lo seguente:
Figura 7.2. Cavità rettangolare a 17 GHz progettata su HFSS

Nella figura di sopra si può comprovare che il primo modo è pari a 16.9480 GHz questo valore si
avvicina alla frequenza di risonanza che noi abbiamo che e pari a 17 GHz.

Dopo di che per plottare il campo facciamo altro setup a 17 GHz, facciamo girare di nuovo la
simulazione è quello che esci si mostra nella figura 7.3 di sotto.

Figura 7.3. Campo della cavita rettangolare a 17GHz

Nella figura di sopra quello che si vede è il modo 𝑇𝐸102 che corrisponde essatamente a i calcoli fatti
prima su Matlab.
8. CAVITA CON SIW

Per fare questa cavità si parte della cavità ideale, ma nel simulatore quando si va a guardare la
frequenza di risonanza, non mi dà la frequenza giusta, qua mi dà anche le frequenze spuri, per
sapere si è o no una frequenza di risonanza vera, l’unica forma e andando a plottare il campo.

Quando HFSS va a cercare la frequenza di risonanza si trova con quella della cavita sterna e quella
interna, allora per sapere si è o non una frequenza vera si plotta il campo si questo si trova fuori
della SIW non è una frequenza vera, ma se si trova all’interno questa sì è una frequenza di risonanza
vera.

Se vogliamo vedere un fattore Q totale si deve mettere anche le perdite, questo non può essere pari
a zero, ma per gli altri parametri il calcolo si fa come in una guida rettangolare normale.

Poi per la progettazione su HFSS si procede come nella esercitazione precedente, allora quello che
dobbiamo impostare è la cavità rettangolare insieme alla SIW come si vede nella figura 8.1 di sotto.

Figura 8.1. Cavità rettangolare con SIW


Poi quello che dobbiamo controllare sempre sul’ Eigenmode è il valore della frequenza di taglio
che e pari a 17 GHz.

Figura 8.2. Eigenmode a 17GHz della cavità rettangolare con SIW

9. GUIDA CIRCOLARE

Un’altra guida d’onda di uso comune e di cui e possibile determinare i modi in forma analitica e la
guida circolare. Naturalmente essa viene riferita ad un sistema polare r, ϕ che permette di risolvere
l’equazione:

Attraverso il metodo della separazione delle variabili. Si trova che le autofunzioni dipendono da ϕ
come cos mϕ con m intero, oppure, data la simmetria della guida, come sin mϕ (modi degeneri per
m > 0). La variazione in senso radiale è descritta da funzioni di Bessel di primo tipo.

Quindi una guida d’onda circolare è un tubo tondo metallico cavo che supporta anche i modi TE e
TM .La Figura 9.1 mostra la geometria di una guida d'onda circolare come con raggio interno 𝒂.

Figura 9.1. Geometria d’una guida circolare


A causa della geometria cilindrica è coinvolto, è opportuno impiegare coordinate cilindriche. Come
nel caso di rettangolare coordinate, i campi trasversali in coordinate cilindriche possono essere
derivate per campo Ez o Hz , ed anche nel modi TM e TE , rispettivamente. Parallelamente, possiamo
derivare le componenti cilindriche dei campi trasversali dai componenti longitudinali come:

Si sa che 𝑘𝑐 2 = 𝑘 2 − 𝛽 2 , e su 𝑒 −𝑗𝛽𝑧 , si cambia 𝛽 𝑝𝑒𝑟 − 𝛽. Per finalmente arrivare a la frequenza


di taglio definita sulla seguente formula:

2
𝑐 𝜌′ 𝑙𝜋 2
𝑓𝑚𝑛𝑙 = √( 𝑛𝑚 ) + ( )
2𝜋√𝜇𝑟 𝜀𝑟 𝑎 𝑑

𝑐 𝜌𝑛𝑚 2 𝑙𝜋 2
𝑓𝑚𝑛𝑙 = √( ) +( )
2𝜋√𝜇𝑟 𝜀𝑟 𝑎 𝑑

Dove: 𝜌′ 𝑛𝑚 escono i zeri della funzione di ordine n, e 𝜌𝑛𝑚 escono zero della derivata della funzione
di seni di ordine n.

Per fare i calcoli per la progettazione della guida circolare su HFSS dobbiamo fare conto dei valori
che se indicano sulla tabella di sotto che appartengono alla funzione di Bessel che si trova sul
allegato di Pozar.
Figura 9.2. Funzione di Bessel

Per i calcoli degli altri parametri, ho fatto l’implementazione di un script in Matlab, come si vede
nella figura di sotto.

Figura 9.2. Calcoli di parametri per la guida circolare.

Poi in base a questi parametri, costruimmo la guida è facciamo la simulazione su HFSS come si
vede nelle figura 9.3.
Figura 9.3. Guida circolare progettata su HFSS

Quello che si vede come risultato sono i modi progettati sulla guida, come si mostra nella figura
9.4 di sotto, dove il primo modo corrisponde alla frequenza da 17 GHz che è quella che noi
desideriamo.

Figura 9.4. Eigenmode Guida Circolare

Il paso successivo è l’implementazione della guida circolare insieme alla SIW come vedremo nella
prossima esercitazione.
10. GUIDA CIRCOLARE CON SIW

Allora per cominciare a fare questa esercitazione prendemmo l’esercitazione precedente e


aggiungiamo la SIW dobbiamo fare conto che al trattarsi di due strutture diverse dobbiamo fare
correttamente tutte l’impostazione caratteristiche di ogni una, per non avere problemi dopo
quando facciamo la simulazione insieme di tutte due.

Come mostra la figura 10.1 dopo di fare tutte l’impostazione corrispondenti, abbiamo una struttura
di questo tipo, pronta per essere simulata.

Figura 10.1. Guida circolare + SIW progettata su HFSS

Dopo di che si vedono i risultati in termini di 𝑆11 e 𝑆12, come si mostra nella figura 10.2 la frequenza
di taglio progettata e pari a 16,70 GHz e si avvicina a quella desiderata che pari a 17 GHz.
Figura 10.2. 𝑺𝟏𝟏 e 𝑺𝟏𝟐 della guida circolare + SIW

Alla fine e come ultimo passo si inserisce una rete di alimentazione formata da una microstriscia
con un trapezio che aiuta a fare la transizione, ottenendo così il filtro passa banda finale.

Figura 10.3. Filtro Passa Banda a 17 GHz

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