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TENUTE MECCANICHE LUBRIFICATE

ALLEGATO PER L’APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA 94/9/CE


ISTRUZIONI AGGIUNTIVE PER
-IL MONTAGGIO - L’USO - LA MANUTENZIONE-

GRUPPO II – CATEGORIA 2 G/D

AT/AT/003/ITA
Rev.8 del 25/03/2014

INDICE
PREMESSA

1. INTRODUZIONE
1.1 Avvertenze
1.2 Argomenti generali
1.2.1 Caso A
1.2.2 Caso B
1.2.3 Caso C
1.3 Attrito
1.4 Massime temperature superficiali
1.5 Contatto meccanico – Sparking & Incremento di temperatura

2. ISTRUZIONI DI MONTAGGIO
2.1 Montaggio del gruppo
2.2 Verifica dei sensori di temperatura
2.3 Rimontaggio del sensore di temperatura
2.3.1 Impostazione delle temperature d’allarme
2.4 Connessione al sistema di pressurizzazione
2.4.1 Controlli preliminari
2.4.2 Controlli precedenti la messa in servizio

3. PROVE DI FUNZIONAMENTO
3.1 Prova statica
3.1.1 Sensori di temperatura
3.1.2 Perdite
3.2 Prova dinamica

4. ESERCIZIO
4.1 Concetti basilari per un esercizio in sicurezza
4.2 Programmazione dei controlli periodici raccomandati

5. MANUTENZIONE

APPENDICE A: Calcolo dell’incremento di temperatura generata internamente alla tenuta.

APPENDICE B: Calcolo dell’incremento di temperatura generata esternamente alla tenuta.

APPENDICE C: Calcolo dell’incremento di temperatura esterna generato dal cuscinetto.

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PREMESSA
Il presente manuale include i seguenti tipi di tenute meccaniche:

TABELLA 1 – ELENCO DELLE TENUTE SINGOLE


TIPO CLASSE TIPO CLASSE
BM6S / BM7S G/D BM3øNF G/D
BM6SøNF G/D BL3/BL4 G/D
BMHS G/D E/EV G/D
BMHSøNF G/D KL G/D
BS6S/BS7S G/D N3 G/D
ES G/D TB G/D
HPS G/D PC2 G/D
K1BA/KL2A G/D TSB G/D
S G/D TSH / TSM G/D
SPBA G/D TZK G/D
TC G/D US3 / UM3 G/D
BS3 / BM3 G/D US4 G/D

E tutte le tenute ingegnerizzate da queste derivate

TABELLA 2 – ELENCO DELLE TENUTE DOPPIE


TIPO CLASSE
TDB G/D
TDN G/D
TDU G/D
TZE G/D
BL3-BL3 G/D
BM3-BM3 G/D
E-E G/D
N3-N3 G/D
UM3-UM3 G/D
E tutte le tenute ingegnerizzate da queste derivate.

TABELLA 3 – ELENCO DELLE TENUTE A CARTUCCIA SINGOLA


TIPO CLASSE TIPO CLASSE
BL3X G/D TSHS/TRHS G/D
BM3A G/D BM8 G/D
BM6S G/D C2S G/D
BM7S G/D C3S G/D
BM6SøNF G/D TCS G/D
BS6S G/D CB2Q G/D
BS7S G/D CB3Q G/D
C2K & C2KC G/D 4KSBM6S G/D
C3K & C3KC G/D
C8S/C8F/C8Q G/D
HPF G/D
TR6S/TR7S G/D
TR8F/TR8Q/TR8S G/D
TR6S G/D

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E tutte le tenute ingegnerizzate da queste derivate

TABELLA 4 – ELENCO DELLE TENUTE A CARTUCCIA DOPPIA


TIPO CLASSE TIPO CLASSE
BS6T G/D TR8T G/D
C8D/C8L/C8T G/D TRHD G/D
HPD G/D TRHT G/D
LLB G/D BM6 G/D
TR6D G/D BM6øNF G/D
TR6T G/D BM7 G/D
TR7D G/D C2D G/D
TR7T G/D C3D G/D
TR8D G/D TCD/TCQ G/D
4KSBM6T G/D CB2D/CB3D G/D
4KSBM6D G/D

NOTA: ulteriori combinazioni di tenute, oltre a quelle indicate, (p.e. TC/UM3, TC/BM3) sono possibili e includibili nelle
liste di cui sopra.

TABELLA 5 – ELENCO DEI GRUPPI CON TENUTE SINGOLE E DOPPIE


TIPO CLASSE TIPO CLASSE
GT855A G/D GT1345A G/D
GT810M G/D GT1810 G/D
GT811C G/D GT1811 G/D
GT866C G/D GT1820 G/D
GT923A G/D GT1821 G/D
GT924A G/D GT1923 G/D
GT960 G/D GT1924 G/D
GTAW G/D GT1165A G/D
GT980 G/D GT1855 G/D
GT1137C G/D GT2887 G/D
GT1345 G/D GTAW

E tutti i gruppi ingegnerizzati da questi derivati.

Questo manuale va letto unitamente ai manuali di istruzione standard forniti


Tutte le istruzioni riguardanti, l’installazione, l’uso e la manutenzione in ambiente non ATEX sono riportate nei
manuali standard.
Lo scopo di quest’allegato è di dare tutte le necessarie informazioni aggiuntive che garantiscano un impiego sicuro e
affidabile della tenuta in aree classificate ATEX.

Attenzione:
Rischio residuo. La massima temperatura di esercizio non dipende dalla tenuta stessa, ma dalle caratteristiche
della apparecchiatura in cui viene incorporata e dalle condizioni operative con le quali viene impiegata.
In atmosfere potenzialmente esplosive si deve verificare che la massima temperatura superficiale sia compatibile con
quella di accensione dell’atmosfera potenzialmente esplosiva.
Nelle appendici vengono forniti dei sistemi per valutare l'incremento termico apportato dalla tenuta stessa.

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Il costruttore dell'apparecchio che incorporerà la tenuta, deve, nota la sua massima temperatura di processo ed in
funzione dell'incremento di temperatura calcolato, valutare, con i debiti coefficienti, la massima temperatura
superficiale consentitagli dalla classe di temperatura.
Essendo questo un rischio residuo la cui analisi è lasciata a chi incorpora le tenute, la Fluiten non si riterrà
responsabile per qualsiasi tipo di danno derivato dall'inadempienza di questo punto.

L'utilizzatore deve definire la classe di temperatura dell'assieme finale in cui verrà installata la tenuta meccanica
come indicato nella tabella 4.

TABELLA 6 (EN13463-1 Sezione 6.1.2)


Classe di temperatura: T1 (450°C Max)
Classe di temperatura: T2 (300°C Max)
Classe di temperatura: T3 (200°C Max)
Classe di temperatura: T4 (135°C Max)
Classe di temperatura: T5 (100°C Max)
Classe di temperatura: T6 (85°C Max)

Tutte le tenute incluse nelle Tabelle 1, 2 e 3 sono adatte per essere incorporate in un apparecchio classificato come
di seguito:

Gruppo II – Categoria 2 G/D


Gruppo II – Categoria 3 G/D

Qualora non si possa prevedere con certezza la temperatura di esercizio, si consiglia l'applicazione di un dispositivo
atto a rilevare la massima temperatura dell'apparecchio.

Attenzione:
Rischio residuo. Il possibile contatto meccanico tra le parti in movimento può dipendere dalle particolari condizioni
di installazione e di esercizio. Nel capitolo 1.5 viene presentata una tabella indicante i valori massimi di concentricità
accettabili affinché non sussista il pericolo di sparking o di un aumento di temperatura dovuti allo strisciamento fra
parti rotanti e stazionarie. Dovrà essere cura dell'utilizzatore verificare che le condizioni di installazione o di carico
operativo non determinino il superamento di tali valori.
Essendo questo un rischio residuo la cui analisi è lasciata a chi incorpora, la Fluiten non si riterrà responsabile per
qualsiasi tipo di danno derivato dall'inadempienza di questo punto.

Attenzione:
Rischio residuo. Nell’utilizzo delle tenute appartenenti alle famiglie C2SQ e C3SQ occorre effettuare l’avviamento
della tenuta con quench di acqua o vapore. Precisamente il vapore può essere utilizzato solo nel caso di classi di
temperatura T1, T2, T3. Ciò per permettere la rimozione del calore generato dallo strisciamento del posizionatore in
teflon durante i primi istanti di utilizzo.

QUESTO MANUALE NON COMPRENDE LE APPLICAZIONI SULLE POMPE ED ALTRE APPARECCHIATURE


CHE ABBIANO UNA ELEVATA VELOCITA’ DI ROTAZIONE.
PER I LIMITI DI APPLICAZIONE DI QUESTE ISTRUZIONI CONTROLLARE L’ APPENDICE “A”.

1. INTRODUZIONE
1.1 AVVERTENZE
Prima di operare, occorre leggere attentamente tutti i punti di questo allegato, unitamente ai manuali d’istruzioni e ai
relativi disegni di riferimento.
Tutto il personale coinvolto in operazioni, d’installazione, avviamento, esercizio e manutenzione di una tenuta
meccanica FLUITEN deve conoscere in maniera completa le istruzioni riportate nelle pagine seguenti.

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La FLUITEN non sarà responsabile per qualsiasi tipo di danno derivato da una non completa e corretta
applicazione di tutte le istruzioni riportate in questo manuale.

Le comuni applicazioni, citate nelle pagine successive, servono per illustrare in modo corretto come valutare
le problematiche inerenti ad una tenuta meccanica.
INFO Per qualsiasi dubbio in merito ad una chiara comprensione di questo manuale, siete pregati di mettervi in
contatto con la FLUITEN.

Verificare che la marcatura riportata sulla tenuta, sia congruente con l’applicazione specifica.
Verificare che la dichiarazione di conformità, fornita unitamente alla tenuta, sia correttamente compilata e che ci sia
corrispondenza con il tipo di tenuta.

1.2 ARGOMENTI GENERALI


L’applicazione di una tenuta meccanica può produrre quattro condizioni potenzialmente pericolose.
I. Incremento di temperatura localizzato generato dall’attrito degli anelli di tenuta.
Ogni tipo di tenuta meccanica genera una certa quantità di calore dovuto all’attrito tra gli anelli di tenuta.
Il tipo di processo, di installazione e le caratteristiche aggiuntive come l’implementazione di un circuito
di flussaggio o di quench influenzano in modo significativo la produzione di calore di una tenuta meccanica.
II. Incremento di temperatura o generazione di scintille generato da contatto meccanico tra parti rotanti e parti
stazionarie. Un eccessivo disallineamento tra parti rotanti e parti stazionarie può causare contatto meccanico
tra le stesse con generazione di calore e scintilla.
III. Incremento di temperatura generato dal cuscinetto di guida (dove applicabile). I cuscinetti a rotolamento
possono produrre sovratemperature localizzate potenzialmente pericolose.
IV. Perdita di prodotto. Usura o danneggiamento delle facce di tenuta possono produrre perdite di prodotto
potenzialmente esplosivo.

Attenzione:
Rischio residuo. È dovuto a polveri potenzialmente esplosive: per i casi in Categoria D (polveri) l'utilizzatore dovrà
aver cura di prevenire l’accumulo di polveri potenzialmente esplosive sulle superfici esterne della tenuta meccanica
(Vedi EN 1127-1 – Capitolo 6.2.3.4).
Essendo questo un rischio residuo la cui analisi è lasciata a chi incorpora e/o utilizza la tenuta, la Fluiten non si
riterrà responsabile per qualsiasi tipo di danno derivato dall'inadempienza di questo punto.

Attenzione:
Rischio residuo. È dovuto a perdite di fluido: anche in condizioni di normale funzionamento, possono verificarsi
delle perdite fisiologiche del fluido trattato attraverso la tenuta meccanica. Benchè di entità a volte inpercettibili,
queste potrebbero determinare dei potenziali rischi. In funzione dello specifico fluido trattato, sarà cura
dell'utilizzatore pevedere un opportuno sistema di recupero in sicurezza di tali perdite.
Essendo questo un rischio residuo la cui analisi è lasciata a chi incorpora e/o utilizza la tenuta, la Fluiten non si
riterrà responsabile per qualsiasi tipo di danno derivato dall'inadempienza di questo punto.

In funzione del tipo di installazione i seguenti casi saranno valutati:


A ATMOSFERA POTENZIALMENTE ESPLOSIVA ALL’INTERNO DELLA MACCHINA DOVE LA TENUTA
MECCANICA E’ INSTALLATA.
B ATMOSFERA POTENZIALMENTE ESPLOSIVA ALL’ESTERNO DELLA MACCHINA DOVE LA TENUTA
MECCANICA E’ INSTALLATA.
C ATMOSFERA POTENZIALMENTE ESPLOSIVA ALL’INTERNO ED ALL’ESTERNO DELLA MACCHINA
DOVE LA TENUTA MECCANICA E’ INSTALLATA.
In funzione dei casi sopraccitati un diverso approccio sarà adottato per prevenire il rischio di esplosione, come qui di
seguito descritto.

1.2.1 CASO A
Si considera quanto segue:
• Incremento di temperatura localizzato lato prodotto (all’interno della tenuta) (Capitolo 1.2 - Caso I ): un
metodo per valutare l’incremento di temperatura in esercizio è descritto in Appendice A.
• Riscaldamento localizzato e produzione di scintilla da contatto meccanico: si veda il Capitolo 1.5 per i
massimi disallineamenti ammessi.

Istruzioni dettagliate relativamente all'installazione, avviamento e manutenzione sono specificate nei capitoli
seguenti.
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1.2.2 CASO B
In genere una tenuta meccanica singola non dovrebbe essere installata dove una eventuale perdita può produrre il
rischio di esplosione.
Sarà cura dell’installatore verificare, per ogni applicazione, il rischio di esplosione generato da una eventuale perdita.
Se una eventuale perdita può produrre un rischio di esplosione ,solo tenute doppie pressurizzate saranno ammesse.
La valutazione, in questo caso, deve coprire un vasto numero di applicazioni ed un approccio generico sarà adottato.
Contattate il servizio tecnico Fluiten per verificare la vostra applicazione.

B.1 Tenuta meccanica singola


Si considera quanto segue:

• Incremento di temperatura localizzato lato prodotto (all’interno della tenuta) (Capitolo 1.2 - Caso I )

Un approccio conservativo che fornisce un margine di sicurezza consiste nel considerare che
l’incremento di temperatura localizzato generato all’interno (calcolato come descritto al capitolo
1.2.1) della tenuta viene integralmente trasmesso all’esterno.
Regole generali per calcolare l’incremento di temperatura localizzato sono descritte in Appendice A e B.

• Riscaldamento localizzato e produzione di scintilla da contatto meccanico


Vedi Capitolo 1.5 per i massimi disallineamenti ammessi.

Istruzioni dettagliate relativamente a installazione avviamento e manutenzione sono specificate nei capitoli seguenti.

B.2 Tenuta meccanica doppia non pressurizzata

Un sistema di flussaggio verrà installato per garantire un’adeguata lubrificazione degli anelli di tenuta e la rimozione
del calore da essa generato.
In genere una tenuta meccanica non pressurizzata non dovrebbe essere installata dove una eventuale perdita può
produrre il rischio di esplosione.
Sarà cura dell’installatore verificare, per ogni applicazione, il rischio di esplosione generato da una eventuale perdita.
Se una eventuale perdita può produrre un rischio di esplosione ,solo tenute doppie pressurizzate saranno ammesse.
Si considera quanto segue:

• Incremento di temperatura localizzato lato prodotto (all’interno della tenuta) (Capitolo 1.2 -
Caso I )
Regole generali per calcolare l’incremento di temperature localizzato sono descritte in Appendice A e B.

• Riscaldamento localizzato e/o produzione di scintilla da contatto meccanico


Vedi Capitolo 1.5 per i massimi disallineamenti ammessi.

Istruzioni dettagliate relativamente a installazione avviamento e manutenzione sono specificate nei capitoli seguenti.

B.3 Tenuta meccanica doppia pressurizzata


Un sistema di flussaggio verrà installato per garantire un’adeguata lubrificazione degli anelli di tenuta e la rimozione
del calore da essa generato.
La pressurizzazione della tenuta, ad un valore naturalmente più alto di quello del prodotto, preverrà perdite di
prodotto potenzialmente esplosivo all’esterno.
Si raccomanda l’installazione di un sistema di monitoraggio della pressurizzazione.
Si considera quanto segue:

• Incremento di temperatura localizzato lato prodotto (all’interno della tenuta) (Capitolo 1.2 -
Caso I )
Regole generali per calcolare l’incremento di temperature localizzato sono descritte in Appendice A e B.

• Riscaldamento localizzato e produzione di scintilla da contatto meccanico

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Vedi Capitolo 1.5 per i massimi disallineamenti ammessi.

Istruzioni dettagliate relativamente a installazione avviamento e manutenzione sono specificate nei capitoli seguenti.

B.4 Tenute meccaniche doppie e singole equipaggiate di cuscinetto di guida radiale.

I cuscinetti a rotolamento possono generare incrementi di temperatura localizzati che possono produrre condizioni
potenzialmente pericolose.
In genere i gruppi tenuta sono installati su mixers che operano a basse velocità e quindi di norma non viene generato
un incremento di temperatura localizzato significativo.
In caso di velocità operative relativamente elevate si rende necessario verificare il rischio di eccessivi incrementi di
temperatura.

Regole generali per calcolare l’incremento di temperature localizzato sono descritte in Appendice C.

1.2.3 CASO C
C.1 Tenuta meccanica singola
In genere una tenuta meccanica singola non dovrebbe essere installata dove una eventuale perdita può produrre il
rischio di esplosione.
Sarà cura dell’installatore verificare, per ogni applicazione, il rischio di esplosione generato da una eventuale perdita.
Se una eventuale perdita può produrre un rischio di esplosione, solo tenute doppie pressurizzate saranno ammesse.

Si considera quanto segue:


• Incremento di temperatura localizzato lato prodotto (all’interno della tenuta) (Capitolo 1.2 - Caso I )
Un approccio conservativo che fornisce un margine di sicurezza consiste nel considerare che
l’incremento di temperatura localizzato generato all’interno (calcolato come descritto al capitolo
1.2.1) della tenuta viene integralmente trasmesso all’esterno.
Regole generali per calcolare l’incremento di temperature localizzato sono descritte in Appendice A e B.

• Riscaldamento localizzato e produzione di scintilla da contatto meccanico


Vedi Capitolo 1.5 per i massimi disallineamenti ammessi.

Istruzioni dettagliate relativamente a installazione avviamento e manutenzione sono specificate nei capitoli seguenti.

C.2 Tenuta meccanica doppia non pressurizzata


Un sistema di flussaggio verrà installato per garantire un’adeguata lubrificazione degli anelli di tenuta e la rimozione
del calore da essa generato.
In genere una tenuta meccanica non pressurizzata non dovrebbe essere installata dove una eventuale perdita può
produrre il rischio di esplosione.

Sarà cura dell’installatore verificare, per ogni applicazione, il rischio di esplosione generato da una eventuale perdita.
Se una eventuale perdita può produrre un rischio di esplosione, solo tenute doppie pressurizzate saranno ammesse.

Si considera quanto segue:

• Incremento di temperatura localizzato lato prodotto (all’interno della tenuta) (Capitolo 1.2 - Caso I )
Regole generali per calcolare l’incremento di temperature localizzato sono descritte in Appendice A e B.

• Riscaldamento localizzato e produzione di scintilla da contatto meccanico.


Vedi Capitolo 1.5 per i massimi disallineamenti ammessi.

Istruzioni dettagliate relativamente a installazione avviamento e manutenzione sono specificate nei capitoli seguenti.

C.3 Tenuta meccanica doppia pressurizzata.


Un sistema di flussaggio verrà installato per garantire un’adeguata lubrificazione degli anelli di tenuta e la rimozione
del calore da essa generato.
La pressurizzazione della tenuta, ad un valore naturalmente più alto di quello del prodotto, preverrà perdite di
prodotto potenzialmente esplosivo all’esterno.
Si raccomanda l’installazione di un sistema di monitoraggio della pressurizzazione.

Si considera quanto segue:

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• Incremento di temperatura localizzato lato prodotto (all’interno della tenuta) (Capitolo 1.2 -
Caso I )
Regole generali per calcolare l’incremento di temperature localizzato sono descritte in Appendice A e B.

• Riscaldamento localizzato e produzione di scintilla da contatto meccanico


Vedi Capitolo 1.5 per i massimi disallineamenti ammessi.

Istruzioni dettagliate relativamente a installazione avviamento e manutenzione sono specificate nei capitoli seguenti.

C.4 Tenute meccaniche doppie e single equipaggiate di cuscinetto di guida radiale.


I cuscinetti a rotolamento possono generare incrementi di temperatura localizzati che possono produrre condizioni
potenzialmente pericolose.
In genere i gruppi tenuta sono installati su mixers che operano a basse velocità e quindi di norma non viene generato
un incremento di temperatura localizzato significativo.

In caso di velocità operative relativamente elevate si rende necessario verificare il rischio di eccessivi incrementi di
temperatura.
Regole generali per calcolare l’incremento di temperature localizzato sono descritte in Appendice C.

1.3 ATTRITO
Un’efficace lubrificazione delle facce striscianti di una tenuta meccanica è di fondamentale importanza per un suo
esercizio in condizioni di sicurezza in un’atmosfera esplosiva.

Una scarsa lubrificazione di una tenuta può generare, in un breve lasso di tempo che dipende dalle
specifiche condizioni d’esercizio, un notevole incremento di temperatura nell’area circostante la tenta stessa.

Ogni volta che non si possa assicurare un’efficiente ed affidabile lubrificazione di una tenuta meccanica, si
dovranno installare degli adeguati sistemi di monitoraggio. (Vedere i Paragrafi 2.2 - 2.3 – 2.4)

Le tenute meccaniche della FLUITEN sono predisposte per l’applicazione di un’ampia gamma di strumenti di
controllo. Per qualsiasi necessità siete pregati di prendere contatto
INFO con la FLUITEN.

1.4 MASSIMA TEMPERATURA SUPERFICIALE


Come premesso, la massima temperatura superficiale non dipende dalla singola tenuta.

La massima temperatura in prossimità della tenuta meccanica sarà determinato come segue:
A. ATMOSFERA ESPLOSIVA ALL’INTERNO DELLA MACCHINA IN CUI LA TENUTA MECCANICA E’
INSTALLATA.
• Aggiungere l’incremento di temperatura alla temperature di processo, come indicato in Appendice A

B. ATMOSFERA ESPLOSIVA ALL’ESTERNO DELLA MACCHINA IN CUI LA TENUTA MECCANICA E’


INSTALLATA.
• Aggiungere l’incremento di temperatura alla temperature di processo, come indicato in Appendice A
• Valutare il massimo incremento di temperatura all’esterno, come descritto in Appendice B e C
C. ATMOSFERA ESPLOSIVA ALL’ESTERNO ED ALL’INTERNO DELLA MACCHINA IN CUI LA TENUTA
MECCANICA E’ INSTALLATA.
• Aggiungere l’incremento di temperatura alla temperature di processo, come indicato in Appendice A
• Valutare il massimo incremento di temperatura all’esterno, come descritto in Appendice B e C.
Infine il costruttore dell’apparecchio, nella individuazione della classe di temperatura, applicherà un opportuno
coefficiente di sicurezza, come specificato in EN 1127-1 Sezione 6.4.2, e come descritto ai capitoli 2.3.1 & 3.2

NOTA: Come specificato in EN 13463-1 al capitolo 13.3.3 , margini ridotti rispetto alla temperature operative
possono essere adottati laddove vengano condotte opportune prove su prototipo al fine di misurare l’effettivo
incremento di temperatura.
In questo caso particolare i margini di sicurezza saranno :
5 °C sulla massima temperatura per le classi T3,T4,T5,T6
10 °C sulla massima temperatura per le classi T1,T2

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Per fornire un chiaro metodo di valutazione della massima temperatura d’esercizio in appendice “A“ sono
INFO riportati alcuni esempi numerici.

1.5 CONTATTO MECCANICO - SPARKING & INCREMENTO DI TEMPERATURA.


Ogni volta che non esista un adeguato gioco, tra parti fisse e rotanti, sussiste il pericolo di contatto meccanico diretto,
con strisciamento e conseguente generazione di fenomeni di sparking e/o di incremento di temperatura.
Nella tabella di sotto riportata sono specificati dei valori generali di concentricità e run-out per applicazioni di tipo
convenzionale.

POMPE
DIA ALBERO VELOCITA’ CONCENTRICITA’ T.I.R.*
mm. rpm mm mm
20-50 <900 0.1 0.2
20-50 900 0.1 0.15
20-50 1500 0.1 0.10
20-50 3000 0.1 0.05
55-100 <900 0.2 0.25
55-100 900 0.2 0.20
55-100 1500 0.2 0.15
55-100 3000 0.2 0.1

MIXER
DIA ALBERO VELOCITA’ CONCENTRICITA’ T.I.R.*
mm. rpm mm mm
20-50 <50 0.2 0.3
20-50 <100 0.2 0.25
20-50 <200 0.2 0.20
55-100 <50 0.3 0.40
55-100 <100 0.3 0.35
55-100 <200 0.3 0.30
105-200 <50 0.4 0.60
105-200 <100 0.4 0.50
105-200 <200 0.4 0.40
* T.I.R. Valore totale di Run-out

Per valori superiori a quelli riportati in tabella siete pregati di contattare la FLUITEN
Rischio residuo dovuto ad eccessivo run-out: l'utilizzatore deve porre attenzione nel verificare che che l'effettivo
valore di run-out non superi quello indicato.

2. ISTRUZIONI DI MONTAGGIO
In presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva, non devono essere utilizzate attrezzature o strumenti in grado di
generare scintille e/o fiamme libere; deve anche essere impiegato abbigliamento personale ed attrezzature in grado
di evitare l’innesco di eventuali cariche elettrostatiche residue.

2.1 MONTAGGIO DEL GRUPPO


Per il montaggio di una tenuta seguire le sequenze e le istruzioni dettagliatamente riportate nei rispettivi manuali
d’installazione.
Prima di procedere al montaggio, rimuovere i sensori di temperatura (se installati), al fine di evitare possibili
danneggiamenti di questi.

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2.2 VERIFICA DEI SENSORI DI TEMPERATURA
(Quando applicabile)
Si raccomanda di effettuare sempre un controllo del corretto funzionamento dei sensori di temperatura.
Questi sono composti da una termocoppia, da una barriera galvanica e da un cavo schermato di connessione tra
questi.
Si devono verificare sia la termocoppia sia la barriera galvanica.
Si raccomanda di seguire la seguente procedura:
• inserire la termocoppia in un calibratore che abbia un range di funzionamento compreso tra 0 e 200°C.
• Alimentare la barriera galvanica e impostare il calibratore su differenti valori di temperatura.
• Verificare poi la corrispondenza tra i valori di temperatura impostata sul calibratore e quelli forniti dal sensore.

Generalmente, se dalla barriera galvanica non proviene nessun segnale, il problema è localizzato in
corrispondenza della termocoppia.
INFO D’altro canto, se non si riscontra congruenza tra i due valori di temperatura, si deve procedere, tramite apposito
trimmer, ad una taratura della barriera galvanica (fare sempre riferimento ai manuali forniti dal Costruttore della
barriera stessa).

2.3 RIMONTAGGIO DEL SENSORE DI TEMPERATURA


(Quando applicabile)

Fare riferimento al disegno F11021


• Inserire la termocoppia nella sua sede (Rif.2) sulla tenuta, avvitandola tramite il dado (Rif. 1).
• Allentare poi il dado (Rif.1A).
• Spingere lo schermo metallico della termocoppia (Rif.1B) all’interno della sede (Rif.2), in modo da garantire il
contatto diretto tra la parte sensibile della termocoppia stessa e il fondo metallico della sede.
• Mantenere una pressione costante sullo schermo (Rif.1B) e contemporaneamente serrare il dado di blocco
(Rif.1A), in modo da fissare la termocoppia nella sede sulla tenuta.

2.3.1 Impostazione delle temperature d’allarme


(Quando applicabile)

Come specificato dalle Norme EN 1127-1 (paragrafo 6.4.2), il massimo valore della temperatura d’esercizio
deve essere definito come di seguito:
GAS/VAPORI: T_es_max <= 80% della minima temperatura d’accensione
POLVERI: T_es_max <= 2/3 della minima temperatura d’accensione

2.4 CONNESSIONE AL SISTEMA DI PRESSURIZZAZIONE


(Quando applicabile)
Per le istruzioni di carattere generale fare riferimento ai manuali relativi agli SDP.
In aggiunta si dovranno rispettare i punti di seguito elencati.

2.4.1 Controlli preliminari


Controllare che la pressione e la temperatura nominali del serbatoio siano congruenti con quelli d’esercizio richiesti
dalla specifica applicazione.
Si raccomanda di impiegare, come gas di pressurizzazione, Azoto o Anidride Carbonica
Controllare che tutte le connessioni e tutti gli attacchi si trovino in buone condizioni e realizzati con materiali e
lavorazioni di buona qualità.

2.4.2 Controlli precedenti la messa in servizio


Portare il sistema alla pressione d’esercizio seguendo le istruzioni specificate nei relativi manuali.
Mantenere il sistema in pressione per almeno 30 minuti, verificando che:
- La caduta di pressione sia inferiore al 5% di quella nominale.
- Non si riscontrino gocce di liquido in corrispondenza delle diverse connessioni.
- Il livello del liquido nel serbatoio rimanga costante per tutta la durata della prova.

Si dovrà inoltre verificare il funzionamento e le soglie d’intervento dei seguenti elementi:


• Pressostati (quando presente)
• Flussostati (quando presente)
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• Livellostati (quando presente)

3. PROVA FUNZIONALE
3.1 PROVA STATICA
Per il montaggio fare riferimento alle relative istruzioni, ai manuali d’uso e manutenzione per i vari parametri
d’esercizio.
In aggiunta, durante le prove, si dovranno effettuare i seguenti controlli:

3.1.1 Sensori di temperatura (Quando applicabile)


• Controllare il valore della temperatura d’esercizio del liquido di flussaggio (o la temperatura dell’anello stazionario
per le tenute singole) che perviene dalla termocoppia e il suo corretto funzionamento.
• Effettuare un’ulteriore lettura della temperatura d’esercizio del liquido di flussaggio (o della temperatura
dell’anello stazionario per tenute singole) impiegando un termometro digitale a contatto posto nelle immediate
adiacenze della termocoppia stessa.

3.1.2 Perdite
Perdite fisiologiche sul lato atmosfera:
(Nel caso di prodotti gassosi impiegare un rilevatore di perdite in accordo con le norme EPA Metodo 21)
Perdite fisiologiche sul lato prodotto possono essere rilevate come descritte al paragrafo 2.4.2

3.2 PROVA DINAMICA


Avviare la macchina e mantenerla in funzionamento per almeno 2 ore.
Per il montaggio fare sempre riferimento alle relative istruzioni, ai relativi manuali d’uso e manutenzione per quanto
concerne i parametri d’esercizio.
In aggiunta, durante la prova di funzionamento, si dovranno effettuare in funzione delle differenti configurazioni, dei
controlli sulla temperatura del liquido di flussaggio (o la temperatura dell’anello stazionario per le tenute singole).

Come specificato dalle Norme EN 1127-1 (paragrafo 6.4.2), il massimo valore della temperatura d’esercizio
deve essere definito come di seguito:
GAS/VAPORI: T_es_max <= 80% della minima temperatura d’accensione
POLVERI: T_es_max <= 2/3 della minima temperatura d’accensione

Una scarsa lubrificazione di una tenuta può generare, in un breve lasso di tempo che dipende dalle
specifiche condizione d’esercizio, un consistente incremento di temperatura nell’ambiente circostante.
• Temperatura del cuscinetto volvente (Quando applicabile)
• Perdite fisiologiche sul lato atmosfera (Nel caso di prodotti gassosi impiegare rilevatore di perdite in accordo
con le norme EPA Metodo 21)
• Perdite fisiologiche sul lato prodotto possono essere rilevate come descritte al paragrafo 2.4.2

4. ESERCIZIO
4.1 CONCETTI BASILARI PER UN ESERCIZIO IN SICUREZZA
In presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva, non devono essere utilizzate attrezzature o strumenti in grado di
generare scintille e/o fiamme libere; deve anche essere impiegato abbigliamento personale ed attrezzature in grado
di evitare l’innesco di eventuali cariche elettrostatiche residue.
Come descritto nei precedenti paragrafi le tenute meccaniche sono intrinsecamente sicure a patto che tutti i suoi
componenti si trovino ad operare in modo corretto.

Al fine di garantire un sufficiente livello di sicurezza, l’utilizzatore dovrà farsi carico di eseguire dei periodici controlli di
tutti sistemi. Un monitoraggio incrociato dei valori letti dai diversi strumenti in campo, offre le maggiori garanzie per
individuare i possibili guasti del sistema.
In aggiunta, si dovranno sempre periodicamente controllare le emissioni verso l’ambente, impiegando un rilevatore di
perdite, come prescritto alle norme EPA Metodo 21.

4.2 PROGRAMMAZIONE DEI CONTROLLI PERIODICI RACCOMANDATI


Tipo di controllo Programmazione Note

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Verifica di corretto funzionamento del sensore di Ogni 1000 ore d’esercizio od ogni Vedere il punto 2.4.2
temperatura posto sulla cassa tenuta 2 mesi Quando applicabile
Verifica della temperatura dell’anello stazionario (se il
Ogni giorno
sensore di temperatura non è installato)
Controllo di corretto funzionamento del pressostato Ogni 1000 ore d’esercizio od ogni Vedere il punto 2.2
2 mesi Quando applicabile
Controllo di corretto funzionamento del flussostato Ogni 1000 ore d’esercizio od ogni
2 mesi Quando applicabile
Controllo di corretto funzionamento del livellostato Ogni 1000 ore d’esercizio od ogni
2 mesi Quando applicabile
Controllo della temperatura del cuscinetto volvente Ogni 100 ore d’esercizio od ogni
settimana Quando applicabile
Controllo delle emissioni Ogni 100 ore d’esercizio od ogni
settimana

5. MANUTENZIONE

In presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva, non devono essere utilizzate attrezzature o strumenti in grado di
generare scintille e/o fiamme libere; deve anche essere impiegato abbigliamento personale ed attrezzature in grado
di evitare l’innesco di eventuali cariche elettrostatiche residue.
Attenzione: Qualsiasi intervento di manutenzione e/o sostituzione di qualsiasi tipo di componenti dovrà essere
effettuata unicamente dall’officina della FLUITEN.
La riparazione della tenuta comporterà un ulteriore nuovo collaudo e, al fine di garantire l’integrità di tutti i
componenti, una nuova ulteriore emissione di certificazione e una nuova marcatura ATEX.
Per la sostituzione degli elementi di tenuta, si raccomanda la sostituzione programmata ogni 5000 ore di lavoro. Per
la sostituzione del cuscinetto volvente, si raccomanda la sostituzione programmata ogni 10000 ore di lavoro.

APPENDICE A
CALCOLO DELL’INCREMENTO DI TEMPERATURA INTERNO DOVUTO AL CALORE GENERATO DA UNA
TENUTA MECCANICA LUBRIFICATA.

I valori mostrati nella tabella di seguito riportata sono stati valutati considerando i seguenti parametri:
Max. temperatura ambiente 50°C; Max. temperatura del fluido di processo 300°C

Per qualsiasi altra applicazione specifica che superi le condizioni sopra riportate o qualsiasi altro prodotto, contattare
la Fluiten.

Si considerano due principali categorie di processo con i seguenti prodotti:


Prodotto 1: Fluido assimilabile all'acqua; Prodotto 2: Fluido assimilabile all'olio
In aggiunta si fanno separate considerazioni per l’impiego di tenute bilanciate e non:
BI = Tenute bilanciate; NB = Tenute non bilanciate
Infine, si definisce un fattore K che, in funzione dei differenti materiali impiegati nelle facce striscianti, tenga conto dei
differenti coefficienti d’attrito.

TABELLA A1 - POMPE (Delta T °C)


PRODOTTO 1(assimilabile all'acqua) PRODOTTO 2 (assimilabile all'olio)
5 10 15 25 5 10 15 25
ALBERO VELOCITA’
bar bar bar bar bar bar bar bar
DIA. (mm) (rpm)
NB BI NB BI NB BI NB BI NB BI NB BI
1500 10 10 15 15 20 20 15 15 20 20 25 25
20-40
3000 15 15 25 25 30 30 25 25 30 30 40 40
1500 20 20 25 25 35 35 25 25 35 35 45 45
43-70
3000 30 30 35 35 50 50 35 35 50 50 65 65
1500 30 30 40 40 55 55 40 40 55 60 65 70
75-100
3000 40 45 60 60 * 90 75 75 * 95 * 140

TABELLA A2 - MIXERS (Delta T °C)

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PRODOTTO 1 (assimilabile all'acqua) PRODOTTO 2 (assimilabile all'olio)
ALBERO 5 10 15 25 5 10 15 25
VELOCITA’
DIA. bar bar bar bar bar bar bar bar
(rpm)
(mm) NB BI NB BI NB BI NB BI NB BI NB BI
<100 5 5 10 10 10 10 10 10 10 10 15 15
20-50
<200 5 10 15 15 15 15 15 15 15 15 20 25
<100 10 10 20 20 20 20 20 20 20 20 30 30
55-100
<200 15 15 30 30 30 30 30 30 30 30 45 45
105-200 <100 20 20 40 40 40 40 30 30 35 35 * 60
* AL DI FUORI DEI LIMITI D’ESERCIZIO CONSENTITI.

Verificare con FLUITEN i valori eccedenti quelli della tabella

FATTORE “K” PER IL COEFFCIENTE D’ATTRITO

TABELLA A3
COMBINAZIONE DEI MATERIALI DELLE FACCE CODICI FLUITEN FATTORE K
CARBURO DI SILICIO/TUNGSTENO CON
U31-U32-K21-K22-U41-U42 1.1
CARBURO DI SILICIO/TUNGSTENO
CARBURO DI SILICIO CON GRAFITE Z11-Z12-Z31-Z32-Z41-Z42 1
ACCIAIO AL CROMO CONTRO GRAFITE Y1- Z11-Z12-Z31-Z32-Z41-Z42 2.5

ESEMPIO 1
Tenuta meccanica applicata su una pompa
Classificazione richiesta: Gruppo II – Categoria 2/G – T4
Prodotto: acqua
Temperatura di processo: 80°C
Pressione di processo: 10 bar
Velocità: 1500 rpm
Diametro albero: 80 mm
Tenuta meccanica bilanciata (Tipo BI)
Materiale delle facce: U31/Z31
Dalla tabella A1 abbiamo: Delta T = 30 °C
Dalla tabella A3 abbiamo: K = 1
Delta risultante T = 30 * 1 = 30 °C
Max. temperatura raggiunta nella zona della tenuta meccanica Tm = 80 + 30 = 110 °C
Max. temperatura di superficie prevista dalla Classe T4: 135 °C
Confronto delle due temperature : 110 °C < 135 °C OK

ESEMPIO 2
Tenuta meccanica applicata su un mixer
Classificazione richiesta: Gruppo II- 2/D – T4
Prodotto: olio di vaselina
Temperatura di processo: 80 °C
Pressione di processo: 3 bar
Velocità: 90 rpm
Diametro albero: 150 mm
Tenuta non bilanciata (Tipo NB)
Materiali delle facce: U31/U31
Dalla tabella A1 abbiamo: Delta T = 30 °C
Dalla tabella A3 abbiamo K = 1.1
Delta risultante T = 30 * 1.1 = 33 °C
Max. temperatura raggiunta nella zona della tenuta meccanica = 80 + 33 = 113 °C
Max. temperatura di superficie prevista dalla Classe T4: 135 °C
Confronto delle due temperature : 113 °C < 135 °C OK

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APPENDICE B

CALCOLO DELL’INCREMENTO DI TEMPERATURA ESTERNO DOVUTO AL CALORE GENERATO DA UNA


TENUTA MECCANICA LUBRIFICATA.

I valori mostrati nella tabella di seguito riportata sono stati valutati considerando i seguenti parametri:
Max. temperatura ambiente 50°C
Max. temperatura del fluido di processo 300°C

Per qualsiasi altro tipo d’applicazione specifica, che superi le condizioni sopra riportate, siete pregati di contattare la
Fluiten.

I coefficienti utili a determinare la temperatura delle parti esterne della tenuta vengono denominati CEC (Cooling
Efficiency Coefficients) e sono specificati in tabelle B1 e B2. In caso di temperatura di processo più elevata di quella
relativa alla classe di temperatura attribuita , caso abbastanza comune quando è l’ambiente esterno ad essere
classificato in zona ATEX , i dati specificati nelle tabelle B1 e B2 non dovrebbero essere utilizzati ed un’analisi
specifica dovrebbe essere condotta. Un’avaria del sistema di flussaggio può produrre incrementi di temperatura oltre
i limiti consentiti. Nei casi di cui sopra si raccomanda l’applicazione di un isolamento termico sulle parti esterne della
tenuta.

La massima temperatura localizzata verrà calcolata come segue:


TS max = ( T_prodotto + Delta T (da Tabelle A1&A2) * K ) * CEC
CEC = 1 se non sono applicati dispositivi di circolazione

Per applicazioni su pompe i seguenti casi sono considerati:


• Senza anello di pompaggio (Circolazione convettiva del fluido di lubrificazione)
• Con anello di pompaggio
Per applicazioni su mixers si considerano I seguenti casi:
• Senza pompa di circolazione (Circolazione convettiva o anello di pompaggio)
• Con pompa di circolazione

Si assume che il sistema di flussaggio sia equipaggiato con uno scambiatore di calore che può dissipare il calore
asportato dalla tenuta.

Verificare con il servizio tecnico FLUITEN le caratteristiche del sistema di raffreddamento

TABELLA B1 - POMPE (CEC)


Senza anello di Con anello di
Velocità (rpm)
pompaggio pompaggio
1500 1 0.7
3000 1 0.5

TABELLA B2 - MIXERS (CEC)


Senza pompa di Con pompa di
Velocità (rpm)
circolazione circolazione
<50 1 0.4
<100 1 0.4
<200 1 0.5
<350 * 0.5
<500 * 0.6
* AL DI FUORI DEI LIMITI D’ESERCIZIO CONSENTITI.

Verificare con il servizio tecnico FLUITEN per valori eccedenti

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ESEMPIO 1
Tenuta meccanica applicata su una pompa - Senza anello di pompaggio
Classificazione richiesta: Gruppo II – Categoria 2/G – T4
Prodotto: acqua
Temperatura di processo: 90°C
Pressione di processo: 10 bar
Velocità: 1500 rpm
Diametro albero: 80 mm
Tenuta meccanica bilanciata (Tipo BI)
Materiale delle facce: U31/Z31
Dalla tabella A1 abbiamo: Delta T = 30 °C
Dalla tabella A3 abbiamo: K = 1
Dalla tabella B1 abbiamo CEC =1
Delta risultante T = 30 * 1 = 30 °C
Max. temperatura raggiunta nella zona della tenuta meccanica = (90 + 30)*1 = 120 °C
Max. temperatura di superficie prevista dalla Classe T4: 135 °C
Confronto delle due temperature : 120 °C < 135 °C OK

ESEMPIO 2
Tenuta meccanica applicata su un mixer – Con pompa di circolazione
Classificazione richiesta: Gruppo II- 2/D – T6
Prodotto: olio di vaselina
Temperatura di processo: 60 °C
Pressione di processo: 3 bar
Velocità: 90 rpm
Diametro albero: 150 mm
Tenuta non bilanciata (Tipo NB)
Materiali delle facce: U31/U31
Dalla tabella A1 abbiamo: Delta T = 30 °C
Dalla tabella A3 abbiamo K = 1.1
Dalla tabella B2 abbiamo CEC =0.4
Delta risultante T = 30 * 1.1 = 33 °C
Max. temperatura raggiunta nella zona della tenuta meccanica = (60 + 33)* 0.4 = 37,2 °C
Max. temperatura di superficie prevista dalla Classe T6: 85 °C
Confronto delle due temperature : 37,2 °C < 85 °C OK

APPENDICE C
CALCOLO DELL’INCREMENTO DI TEMPERATURA ESTERNO DOVUTO AL CALORE GENERATO DAL
CUSCINETTO DI GUIDA RADIALE

Questa valutazione è limitata ad applicazioni su mixers.


I valori mostrati nella tabella di seguito riportata sono stati valutati considerando come temperatura ambiente
massima, un valore pari a 50°C.

Per qualsiasi altro tipo d’applicazione specifica, che superi le condizioni sopra riportate, siete pregati di contattare la
Fluiten.

TABELLA C - MIXERS (Delta T °C)


SHAFT SPEED ∆t SHAFT SPEED ∆t SHAFT SPEED ∆t
DIA. (rpm) (°C) DIA. (rpm) (°C) DIA. (rpm) (°C)
(mm) (mm) (mm)
20-50 <100 10 55-100 <100 20 105-200 <100 30
<200 15 <200 30 <200 45
<300 25 <300 40 <300 70
<400 35 <400 55 <400 *
<500 45 <500 * <500 *
* AL DI FUORI DEI LIMITI D’ESERCIZIO CONSENTITI.

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Revisione 8 del 25/03/14

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