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Secondo esonero di Fisica II per Chimica 10-01-2024

Prof.ssa Paola LEACI


• TEMPO A DISPOSIZIONE PER LO SVOLGIMENTO: 2h
• Non è consentito l'utilizzo di libri o appunti
C2
• Si ricordi che il valore della costante dielettrica nel vuoto è ε 0 = 8.85 ×10 −12 .
Nm 2
• Si ricordi che la permeabilità magnetica del vuoto vale µo = 1.26 x 10-6 H/m.


ESERCIZIO 1
Un filo conduttore indefinito è percorso
da una corrente stazionaria i0. Sullo stesso
piano del filo si trova un conduttore
rettangolare, di lati d = 10 cm e b = 6 cm.
Il lato del conduttore rettangolare più
vicino al filo dista d da quest’ultimo
[vedasi pannello (a) della figura]. In tale
configurazione iniziale, il flusso del
campo magnetico attraverso il conduttore
rettangolare è 𝚽𝟎 = 𝟔 × 𝟏𝟎"𝟕 𝐖𝐛.
Calcolare:
a) L’intensità i0 della corrente che scorre sul filo.
Successivamente, all’istante di tempo t0 = 0, il lato del conduttore rettangolare più lontano dal filo viene
𝐦
messo in movimento verso il filo stesso con velocità 𝒗 +⃗ = − 𝟑 𝒙0, mantenuta costante [vedasi pannello
𝐬
(b) della figura]. Calcolare:
b) La forza elettromotrice 𝜉& (𝑥) indotta nel conduttore rettangolare durante lo scorrimento.
Supponendo il conduttore rettangolare sia composto da un materiale con resistività 𝜌 = 2 × 10"' Ωm e sezione
Σ( = 3 mm) , calcolare (sempre durante lo scorrimento):
c) la resistenza del conduttore rettangolare (che si consiglia di considerare come la somma di 4
conduttori), enfatizzando se è o meno variabile.
Si trascuri sempre l’effetto dell’autoinduzione.

ESERCIZIO 2
Un fascio di luce ordinaria, di intensità I0, incide perpendicolarmente sul sistema di tre polarizzatori P1,
P2, P3, con assi disposti come in figura. In particolare, l’angolo tra l’asse di P1 e quello di P2 vale 𝜶 =
𝝅/𝟑, mentre quello tra l’asse di P1 e quello di P3 vale 𝝅/𝟐. L’ampiezza del campo magnetico della luce
trasmessa da P3 è pari a B3 =2.3 x 10-6 T.
Calcolare:
a) L’intensità in uscita da ognuno dei tre polarizzatori;
b) L’intensità I0 della luce incidente sul sistema;
c) La pressione di radiazione esercitata dalla luce sul polarizzatore P2, supposto di materiale
completamente assorbente.

1
SOLUZIONI

ESERCIZIO 1

a) Siamo nella situazione in cui nessun lato del conduttore rettangolare si muove e il flusso del
campo magnetico attraverso il conduttore rettangolare è noto. Pertanto, dalla legge di Gauss per
il campo magnetico, possiamo scrivere la sua formula analitica e ricavare quindi l’intensità i0:

𝑖* )1 1 𝑖*
+⃗+&,- ∙ 𝑛G 𝑑Σ(.&/0 = 𝜇*
Φ* = C 𝐵 C 𝑏 𝑑𝑥 = 𝜇* 𝑏 𝑙𝑛2 = 6 × 10"2 Wb.
2𝜋 1 𝑥 2𝜋

Pertanto,

𝟐𝝅 𝚽𝟎
𝒊𝟎 = = 𝟕𝟐 𝐀.
𝝁𝟎 𝒃 𝒍𝒏𝟐

b) Ora siamo nella situazione in cui, all’istante di tempo t0 = 0, il lato del conduttore rettangolare
3
più lontano dal filo viene messo in movimento verso il filo stesso con velocità 𝑣⃗ = −3 4 𝑥G,
mantenuta costante. In questo caso, la forza elettromotrice 𝜉& (𝑥) indotta nel conduttore
rettangolare durante lo scorrimento, è pari a:

𝑑Φ(𝑥)
𝜉& (𝑥) = − ,
𝑑𝑡

con Φ(𝑥)flusso del campo magnetico associato al conduttore rettangolare in movimento e pari a

𝑖* 156 1 𝑖* 𝑑+𝑥
Φ(𝑥) = 𝜇* C 𝑏 𝑑𝑥 = 𝜇* 𝑏 𝑙𝑛 .
2𝜋 1 𝑥 2𝜋 𝑑

Quindi, si ha:

𝒅𝚽(𝒙) 𝑖* 𝑑 𝑑𝑥 1 𝝁𝟎 𝒊𝟎 𝒃 𝒗 𝟏 𝟐. 𝟔 × 𝟏𝟎"𝟔
𝝃𝒊 (𝒙) = − = −𝜇* 𝑏 _ `=− = 𝐕.
𝒅𝒕 2𝜋 𝑑 + 𝑥 𝑑𝑡 𝑑 𝟐𝝅 𝒅 + 𝒙 𝟎. 𝟏 + 𝒙

c) Ora, supponendo il conduttore rettangolare sia composto da un materiale con resistività 𝜌 =


2 × 10"' Ωm e sezione Σ( = 3 mm) , possiamo calcolare la sua resistenza variabile, dato che il
perimetro del conduttore rettangolare (o, equivalentemente, la somma delle lunghezze dei
quattro conduttori di cui è a sua volta composto) cambia al cambiare di x e vale 2 (b + x).
Quindi, la resistenza del conduttore rettangolare è:

𝟐 (𝒃 + 𝒙)
𝑹(𝒙) = 𝝆 = 𝟏. 𝟑𝟑 (𝟎. 𝟎𝟔 + 𝒙).
𝚺𝒔

2
ESERCIZIO 2

a) Noto B3, possiamo ricavare anche il campo elettrico E3 = c B3 = 690 V/m e l’intensità della
radiazione uscente da P3, ossia

𝟏 𝐖
𝑰𝟑 = 𝜺𝟎 𝒄 𝑬𝟐𝟑 = 𝟔𝟑𝟐 𝟐 .
𝟐 𝐦

Inoltre, dalla legge di Malus si ricavano le seguenti relazioni:

𝑰𝟎
(1) 𝑰𝟏 = ,
𝟐

dato che l’onda incidente non è polarizzata, viene trasmessa solo metà dell’intensità attraverso P1.

Successivamente, l’intensità della radiazione uscente da P2 è data da

(2) 𝑰𝟐 = 𝑰𝟏 𝐜𝐨𝐬 𝟐 𝜶,

mentre quella uscente da P3 è data da

𝝅
(3) 𝑰𝟑 = 𝑰𝟐 𝐜𝐨𝐬 𝟐 m − 𝜶n.
𝟐

Pertanto, nota I3, dall’equazione (3) si ricava

𝐖
𝑰𝟐 = 𝟖𝟒𝟐. 𝟕 .
𝐦𝟐

Dall’equazione (2) ricaviamo

𝐖
𝑰𝟏 = 𝟑. 𝟑𝟕 × 𝟏𝟎𝟑 .
𝐦𝟐

b) Infine, dall’equazione (1) otteniamo

𝐖
𝑰𝟎 = 𝟔. 𝟕𝟒 × 𝟏𝟎𝟑 .
𝐦𝟐

c) La pressione di radiazione 𝑷𝒓𝒂𝒅 esercitata dalla luce uscente da P1 su P2 è

𝑰𝟏 𝐍
𝑷𝒓𝒂𝒅 = = 𝟏. 𝟏𝟐 × 𝟏𝟎"𝟓 𝟐 .
𝒄 𝐦

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