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Prova scritta 31/01/2022

1 Esercizio di elettrostatica

Un circuito contiene tre condensatori piani disposti come in figura, ognuno costituito da
due armature quadrate di lato L = 20 cm parallele fra loro. La separazione fra le armature è
di h = 5.0 mm per uno dei condensatori (si veda la figura) ed h/4 per gli altri due. Inoltre, una
lastra di materiale dielettrico omogeneo ed isotropo di costante dielettrica relativa r = 1.5
riempie tutto lo spazio fra le armature di uno dei tre condensatori. Infine, è presente un
generatore che eroga la differenza di potenziale V0 = 300 V. Trascurando gli effetti di bordo,
calcolare:

1. il valore della capacità totale del sistema [si ricorda che 1/(4π0 ) ' 9 × 109 Nm2 /C2 ];

2. i valori della differenza di potenziale ai capi di ciascun condensatore;

3. il valore e il segno della densità di carica di polarizzazione presente sulle due facce
della lastra di dielettrico e della densità volumetrica di carica di polarizzazione nel
dielettrico;

4. il valore e il segno della densità di carica presente sulle armature di ciascun conden-
satore;

5. il valore del lavoro compiuto dal generatore durante il processo in cui si introduce la
lastra di dielettrico fra le armature del relativo condensatore.

Formulario
• Capacità di un condensatore: C = Q/∆V

• Lavoro infinitesimo in un potenziale elettrostatico: dL = d(qV ) = V dq + qdV

• Spostamento elettrico: D = 0 E + P

• Polarizzazione elettrica: P = 0 (r − 1)E

L.Benfatto, F.Pannarale 1 di 6 Fisica Generale II – 1035142


2 Esercizio di magnetismo

Si consideri il sistema in figura, costituito da un filo conduttore rettilineo posto lungo


l’asse z e un solenoide toroidale a sezione rettangolare, di raggio interno R = 6.5 cm, raggio
esterno R+a e lato b = 2a parallelo all’asse z, con a = 1.5 cm. Sul solenoide sono presenti 500
avvolgimenti. Nel filo rettilineo scorre la corrente IF = 2 A nel verso delle z crescenti, come
indicato in figura, mentre nel solenoide scorre la corrente IS = 0.5 A, secondo il verso indicato
dalle frecce curvilinee. La sezione del filo rettilineo e del filo che forma gli avvolgimenti del
solenoide sono trascurabili. La lunghezza del filo è molto maggiore delle dimensioni del
solenoide; pertanto si può trattare il filo come avente lunghezza indefinita, immaginandone
le estremità collegate ad un generatore all’infinito.

1. Determinare l’andamento del campo di induzione magnetica B in tutto lo spazio, in


funzione di x, y e z. Si specifichino le linee di flusso di B mediante dei disegni nei piani
yz ed xy.

2. Determinare il valore del modulo, la direzione e il verso della forza agente su una spira
del solenoide e su tutto il solenoide [si ricorda che µ0 = 4π × 10−7 Tm/A].

3. Calcolare il valore della corrente IF0 che deve scorrere nel filo affinché sia nullo il campo
magnetico all’interno del solenoide (che è comunque percorso dalla corrente IS ). Speci-
ficare il verso di tale corrente.

4. Calcolare il valore del coefficiente di mutua induzione fra il filo e il solenoide.

5. Si consideri ora il caso in cui nel filo non vi sia corrente e nel solenoide scorra la
corrente IS0 = IS0 (t) = IS (1 − e−t/τ ), con τ = 0.5 s. Sia inoltre il verso di IS0 lo stesso
di IS specificato in figura. Calcolare il valore della forza elettromotrice indotta a cui è
soggetto il filo per t  τ e il verso in cui scorre in esso la corrente.

L.Benfatto, F.Pannarale 2 di 6 Fisica Generale II – 1035142


Soluzioni
Esercizio di elettrostatica
1. La capacità del condensatore piano C1 sulla sinistra è data da

L2
C1 = 0 ' 71 pF .
h
In parallelo ad esso si ha la serie fra i due condensatori C2 e C3 , rispettivamente senza
e con il dieletrico, che hanno capacità

L2 L2
C2 = 0 = 4C1 e C3 = r 0 = 4r C1 .
h/4 h/4

Pertanto, la capacità equivalente è


 −1  −1
1 1 1 1 1 + 5r
Ceq = C1 + + = C1 + + = C1 ' 240 pF .
C2 C3 4C1 4r C1 1 + r

2. Ricordando che C2 e C3 sono in serie e che tale serie è in parallelo a C1 , si ha che

V0 = ∆V1 = ∆V2 + ∆V3 ,

dove ∆Vi è la differenza di potenziale fra le armature del condensatore Ci . Inoltre, per
l’armatura inferiore di C2 e quella superiore di C3 si ha che

|Q2 | = |Q3 | =⇒ C2 ∆V2 = C3 ∆V3 .

Combinando le ultime due equazioni si trova


   
C2 1
V0 = ∆V2 1 + = ∆V2 1 + .
C3 r

Dunque
r
∆V2 = V0 = 180 V
1 + r
V0
∆V3 = = 120 V .
1 + r

3. Per determinare le cariche di polarizzazione è necessario calcolare il campo P3 =


0 (r − 1)E3 , dove E3 è il campo elettrico all’interno del condensatore C3 contenente il
dielettrico. Esso ha modulo
∆V3 4V0 1
E3 = = .
h/4 h 1 + r

Segue quindi che


4V0 1
|σP | = |P3 · n̂| = P3 = 0 (r − 1) ' 4.3 × 10−7 C/m2 .
h 1 + r

L.Benfatto, F.Pannarale 3 di 6 Fisica Generale II – 1035142


Data la posizione dei poli del generatore, l’armatura inferiore del condensatore ac-
cumula cariche negative e pertanto σP > 0 sulla superficie inferiore del dielettrico,
mentre σP < 0 sulla superficie superiore del dielettrico. Matematicamente, questo
si può ricavare notando che E3 è diretto dall’alto verso il basso: P3 ∝ E3 è quindi
parallelo alla normale uscente dalla superficie inferiore del dielettrico (qui dunque
σP = P3 · n̂ > 0), mentre è antiparallelo a tale versore per la superficie superiore
(dove quindi σP = P3 · n̂ < 0).
ρP = −∇ · P3 = 0, poiché P3 è uniforme.
4. Le armature superiori/inferiori sono cariche positivamente/negativamente. Questo
si deduce dal posizionamento dei poli del generatore. In particolare, per C3 ciò è
consistente, ad esempio, con il segno positivo/negativo di σP sulla superficie inferi-
ore/superiore del dielettrico dove deve affacciarsi l’armatura con σC3 negativo/positivo.
Inoltre:
|Q1 | C1 ∆V1 0
|σC1 | = 2
= 2
= V0 ' 5.3 × 10−7 C/m2
L L h
|Q2 | C2 ∆V2 4C1 r 0 4r 4r
|σC2 | = 2 = 2
= 2 V0 = V0 = |σC1 | ' 1.3 × 10−6 C/m2
L L L 1 + r h 1 + r 1 + r
|Q3 | |Q2 |
|σC3 | = 2 = 2 = |σC2 |
L L
Alternativamente, la densità di carica |σC3 | — e quindi anche |σC2 | — si può deter-
minare mediante il teorema di Coulomb:
4V0 0 r
|σC3 | = |D3 | = |0 E3 + P3 | = 0 r |E3 | = ' 1.3 × 10−6 C/m2 .
h 1 + r

5. Il processo avviene con il capacitore equivalente a potenziale costante, dunque dQ =


V0 dC. Alla fine del processo, la capacità è data da
1 + 5r
Ceq = C1 ' 240 pF ,
1 + r
come trovato in precedenza, mentre all’inizio del processo non vi è dielettrico e dunque
l’espressione è la stessa ma valutata in r = 1:
1+5
C0 = C1 = 3C1 ' 210 pF ,
1+1
Pertanto il lavoro compiuto dal generatore è
Z QF Z Ceq  
2 2 2 1 + 5r
L= V0 dQ = V0 dC = V0 [Ceq − C0 ] = V0 C1 −3 =
QI C0 1 + r
0 L2 2r − 2
= V02 ' 2.5 µJ .
h 1 + r
Si osservi che L è pari alla metà di variazione di energia elettrostatica del conden-
satore, ∆U = V02 Ceq /2 − V02 C0 /2; l’altra metà del lavoro compiuto dal generatore è
relativa al lavoro della forza del campo elettrico che attira il dielettrico all’interno del
condensatore. Vengono accettate come risposte sia il calcolo di L che quello di ∆U ,
non essendo stato affrontato il bilancio energetico in questo dettaglio a lezione.

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Esercizio di magnetismo
1. Il filo genera un campo BF in tutto lo spazio con linee di flusso circolari concentriche,
di asse l’asse z, orientate positivamente secondo ẑ. Il solenoide genera al proprio in-
terno un campo BS anch’esso con linee di flusso circolari concentriche, di asse l’asse z,
orientate positivamente secondo ẑ; all’esterno del solenoide, invece, BS = 0. Dunque,
fuori dal solenoide, B = BF , con modulo
µI
B = BF = p0 F .
2π x2 + y 2
All’interno del solenoide, invece, B = BF + BS , con modulo
µI µ0 N I S µ0
B = BF + BS = p0 F + p = p (IF + N IS ) .
2π x2 + y 2 2π x2 + y 2 2π x2 + y 2

2. Su un tratto di spira che compone il solenoide, agisce la forza dFm = IS d`S × BF . Per
ottenere la forza totale agente sulla spira, essa va integrata lungo la spira. I contributi
dFm integrati sui lati della spira paralleli al piano xy hanno lo stesso modulo ma versi
opposti. I contributi lungo i lati paralleli a z sono invece diversi in modulo. Per il lato
interno
µ0 aIS IF
Fm,Int = bIS BF (R) = ,
πR
mentre per quello esterno
µ0 aIS IF
Fm,Ext = bIS BF (R + a) = .
π(R + a)
Fm,Int punta verso l’asse z, mentre Fm,Ext ha verso opposto. Pertanto, la forza totale
sulla spira ha modulo
 
µ0 aIS IF 1 1
Fm = Fm,Int − Fm,Ext = − =
π R R+a
 
−7 −2 1 1
= (4 × 10 ) × (1.5 × 10 ) × 0.5 × 2 − × 102 ' 1.7 × 10−8 N .
6.5 8
La forza agente su tutto il solenoide è invece nulla: le Fm per spire diametralmente op-
poste hanno somma vettoriale nulla e fisicamente non si può generare un’accelerazione
sul solenoide essendo il sistema completamente simmetrico.

3. Per annullare B all’interno del solenoide, deve aversi che IF0 + N IS = 0, ovvero IF0 =
−N IS = −250 A. Il segno indica che la corrente IF0 ha verso opposto a quello di IF .

4. Per determinare il coefficiente di mutua induzione, consideriamo il flusso del campo


magnetico generato dal filo attraverso tutte le spire del solenoide e lo dividiamo per la
corrente IF che genera tale campo:
Z R+a  
ΦSolenoide (BF ) N µ0 N aµ0 R+a
M= = ΦSpira (BF ) = N bdr = ln =
IF IF R 2πr π R
 
−2 −7 8
= 500 × (1.5 × 10 ) × (4 × 10 ) ln ' 6.2 × 10−7 H .
6.5

L.Benfatto, F.Pannarale 5 di 6 Fisica Generale II – 1035142


5. Per il circuito contenente il filo, il flusso del campo generato dal solenoide è dato da

ΦFilo (BS , t) = M IS (t) ,

dove M è il coefficiente di mutua induzione. Per la legge di Faraday-Neumann-Lenz,


la forza elettromotrice indotta nel filo è data da
dΦFilo (BS , t) M IS −t/τ
fi (t) = − =− e .
dt τ
Il segno negativo indica che la corrente I˜F indotta nel filo deve scorrere in verso tale da
generare a sua volta un campo di induzione magnetica atto ad opporsi, con il proprio
flusso, al flusso del campo magnetico BS inducente. Dunque I˜F scorre dall’alto verso
il basso. Numericamente:
M IS
|fi (t  τ )| = ' 2 × (6.2 × 10−7 ) × 0.5 ' 6.2 × 10−7 V .
τ

L.Benfatto, F.Pannarale 6 di 6 Fisica Generale II – 1035142

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