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Università di Bologna Ingegneria dell’energia elettrica

A.A. 2022-2023 Fisica Generale T-2 Ingegneria dell’automazione

Sessione invernale
primo appello
scritto del 16.01.2024

Esercizio 1
(10 punti) La carica q = 1.0 × 10−6 C si trova al centro di un triangolo equilatero. Il centro è
distante d = 10 cm dai vertici, in cui si trovano 3 cariche Q = 2.0 × 10−6 C (riferirsi alla figura
per i segni delle cariche elettriche). Si calcoli:
(a) (4 punti) la forza risultate sulla carica q;
(b) (3 punti) il potenziale elettrico nel punto in cui è posizionata la carica q, ponendo V (∞) =
0;
(c) (3 punti) il potenziale nel punto in cui è posizionata la carca −Q, ponendo V (∞) = 0.

Esercizio 1

Solution:
(a) poiché la carica q è negativa, essa è respinta da −Q ed attratta da +Q. Definiamo
F1 e F2 le forze risultanti tra la carica −q e +Q, F3 quella repulsiva. Si ha F1 =
|F1 | cos 30i − |F1 | sin 30j e F2 = −|F2 | cos 30i − |F2 | sin 30j e F3 = −|F3 |j. Essendo
|F1 | = |F2 | = |F3 | le componenti sull’asse delle x si annullano, pertanto la forza totale
risulta essere F = (−2|F1 | cos 30 − |F1 |)j. Sostituendo i valori numerici si ha F = −360j
N.

(b) il potenziale nel punto dove


 è posizionata la carica +q risulta essere
1 qQ qQ qQ qQ
V = 4πϵ 0
− d
− d
+ d
= − 4dπϵ0
= −0.18 V;

Prof. A. Carbone 1 Prof. C. Massimi


Dott. E. Spedicato Dott. R. Ridolfi
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(c) per calcolare il potenziale nel punto dove è posizionata la carica −Q è necessario in-
dividuare le coordinate dove sono posizionate le carica. Le due cariche +Q hanno
coordinate (− √d2 , − √d2 ), ( √d2 , − √d2 ), rispettivamente. Pertanto la distanza tra la cari-
q √
ca −Q e +Q risulta essere D = d (2 + 2). Quindi il potenziale totale è data da
 
1 Q2 qQ
V = 4πϵ0 −2 D + d = −0.21 V.

Esercizio 2
(10 punti) Su di un anello piatto isolante (cioè una corona circolare) avente raggio interno
a = 2.0 cm ed esterno b = 5.0 cm è posta una carica positiva Q. La carica è distribuita sulla
superficie in modo che la densità di carica superficiale sia data da σ = rk3 , dove r è la distanza
dal centro dell’anello di un punto generico su di esso e k = 2.5 × 10−15 m
C
. Si calcoli:
(a) (5 punti) la carica complessiva depositata sulla corona circolare;
(b) (5 punti) il potenziale nel centro della corona circolare, ponendo V (∞) = 0.

Solution:
(a) La carica complessiva depositata sulla corona circolare è
Rb
Q = S σdS = a rk3 2πrdr = 2πk a1 − 1b = 4.7 × 10−13 C.
R 

(b) Per calcolare il potenziale è necessario suddividere la corona circolare in anelli infini-
tesimi di raggio r e spessore dr. Posizionando la corona sul piano (x, y), a distanza z
1 √ σdS
ciascuno di questi anelli infinitesimi contribuisce al potenziale secondo dV = 4πϵ 0 r2 +z 2
.
Per calcolare il potenziale totale è necessario integrare su tutta la superficie su cui è
posizionata la carica.
R 1Poiché viene chiesto il potenziale al centro della corona possiamo
porre z = 0. V = S 4πϵ0 r3 r = 4ϵk0 a12 − b12 = 1.5 V.
k 2πr

Esercizio 3
(10 punti) Si consideri una lunga barra conduttrice cilindrica di raggio R, il cui asse coincide
con l’asse delle x, come mostrato in figura. Nella posizione x = b c’è una fessura sottile. Una
corrente i crescente nel tempo secondo la legge i = α t percorre la barra da sinistra verso destra;
α è una costante di proporzionalità positiva. All’istante t = 0 non si ha alcuna carica sulle facce
della fessura. Determinare l’espressione letterale:
(a) (3 punti) della carica sulle facce in funzione del tempo;
(b) (3 punti) del campo elettrico tra le due fessure a distanza R dal centro del cilindro, usando
il teorema di Gauss. Si trascurino effetti di bordo;
(c) (4 punti) di B(r) nell’intercapedine per r < R dove r è la distanza dall’asse delle x,
utilizzando la legge di Ampère.

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Dott. E. Spedicato Dott. R. Ridolfi
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Solution:
(a) utilizzando la definizione di corrente, si ha che la corrente infinitesima pari a dq
R t = ′idt′ =
αtdt. La quantità di carica complessiva in funzione del tempo è data da q = 0 αt dt =
1
2
αt2

(b) Rutilizzando il teorema di Gauss, e prendendo una superficie cilindrica di raggio R si ha


2 2
S
E·dS = πR2 E. La carica interna alla superficie è pari a ϵq0 = αt
2ϵ0
, pertanto E = 2πϵαt0 R2 .

(c) utilizzando la legge di Ampère applicata ad una circonferenza


 di raggio r < R, si ha
dΦE d 2 µ0 αt
πr2 2πϵαt0 R2 e quindi B = 2πR
H
B · dℓ = ϵ0 µ0 dt da cui 2πrB = ϵ0 µ0 dt 2r

Esercizio 3

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Dott. E. Spedicato Dott. R. Ridolfi

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