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0 - Cognome e Nome:
Negli esercizi seguenti le coordinate polari sferiche vengono indicate con i simboli r,θ,φ, dove r è la distanza
dall’origine, θ è l’angolo polare (colatitudine) e φ è l’azimut; le coordinate cilindriche vengono indicate con
i simboli ρ,φ,z, dove ρ è la distanza dall’asse polare, φ è l’azimut e z è la quota; le coordinate cartesiane
vengono indicate con i simboli x,y,z. Quando più tipi di coordinate sono usati nello stesso esercizio, salvo
avviso contrario i diversi sistemi sono associati nel modo usuale: origini coincidenti, assi polari coincidenti
tra loro e coincidenti con l’asse z, origine degli azimut coincidente con il semiasse x > 0, ecc.
1) Una distribuzione lineare di carica ha la forma di un arco di circonferenza che, in coordinate sferiche, è
descritto dalle relazioni: r = 1.59 m, θ = 0.360 rad e 0.436 rad ≤ φ ≤ 2.91 rad. La densità lineare di carica,
non uniforme, vale λ = kφ, con k = 4.92 nC · m −1 · rad−1 . Determinare la carica totale in nC.
2) Nel caso del problema precedente (1), determinare il potenziale in volt al centro dell’arco di circonferenza.
3) Un punto materiale si muove lungo un’orbita che, in coordinate sferiche, è descritta dalle relazioni:
r = 1.98 m, φ = 5.34 rad e 0.555 rad ≤ θ ≤ 3.08 rad. Durante il moto il punto è soggetto al seguente campo
di forza: Fr = a cos θ, Fθ = b sin θ, Fφ = c cos φ, dove a = 3.28 N, b = 8.30 N e c = 9.41 N. Determinare il
lavoro, in joule, fatto dal campo sul punto materiale.
4) Carica elettrica è uniformemente distribuita lungo due rette parallele, distanti a = 3.36 m una rispetto
all’altra. La densità lineare di carica vale 3.65 × 10 −9 C/m. Sia A il punto di mezzo di un segmento teso
tra le due rette. Sia B un punto posizionato come nella
√ figura che mostra una sezione trasversale delle due
rette: a distanza a da una delle rette e a distanza 2a dall’altra. Determinare la differenza di potenziale,
in volt, tra i punti A e B.
5) Sia data la seguente distribuzione di carica, descritta in coordinate cartesiane. Sul piano x = 0 è presente
una densità superficiale uniforme 1.70 pC/cm 2 . Sul piano x = 6.16 cm è presente una densità superficiale
uniforme −3.40 pC/cm2 . Nello spazio compreso tra i due piani precedenti è presente una densità volumetrica
2.62 pC/cm3 . Determinare la differenza di potenziale, in volt, tra i due piani precedenti.
7) Nel circuito di figura la f.e.m. del generatore vale 106 V, la capacità C 1 = 69.0 µF e la capacità C2 = C1 /2.
Inizialmente l’interruttore A è chiuso, l’interruttore B è aperto e il condensatore C 2 è scarico. Successiva-
mente si apre l’interruttore A, poi si chiude l’interruttore B e si attende il raggiungimento dell’equilibrio
elettrostatico. Determinare la tensione finale, in volt, sul condensatore C 2 .
8) Nel caso del problema precedente (7), determinare l’energia, in joule, complessivamente dissipata per
effetto Joule dopo la chiusura dell’interruttore B.
9) Nella situazione del problema (7), dopo il raggiungimento dell’equilibrio elettrostatico, si chiude nuova-
mente l’interruttore A e si attende ancora che si instauri il nuovo equilibrio. Determinare l’energia, in joule,
complessivamente erogata dal generatore durante quest’ultima fase.
10) Nel circuito di figura la f.e.m. del generatore vale 91.8 V, R 1 = 76.7 Ω, R2 = 79.8 Ω e R3 = 59.6 Ω.
Determinare la tensione, in volt, ai capi della resistenza R 2 .
11) Nella situazione del problema precedente (10), determinare la potenza, in watt, dissipata per effetto
Joule nella resistenza R2 .
Testo n. 0
FISICA E ELETTRONICA
Prova n. 2 - 27/11/2004
A λ
λ
a
a
√2a
FIGURA 4
A B
+
C1 C2
FIGURA 7
R1
R3 R2
FIGURA 10