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Fisica Generale 2: Prova scritta del 25/1/2023 - A

Le risposte ai quesiti posti devono essere fornite sia in forma analitica, riportando i passaggi
essenziali della loro derivazione, che (quando possibile) in forma numerica, nelle unità del SI.

Problema 1.

Il circuito rappresentato nella figura di sinistra consiste di due condensatori, uno piano di ca-
pacità Cp ed uno sferico di capacità Cs . I due condensatori sono collegati in serie ad un generatore
di forza elettromotrice. Le armature del condensatore piano sono quadrati di lato l = 10 cm
posti ad una distanza d = 1.5 cm. Tra le armature è presente una lastra di materiale dielettrico
lineare ed omogeneo di costante dielettrica relativa κ = 4 con la stessa area e di spessore h = 1
cm. Le armature interna ed esterna del condensatore sferico hanno rispettivamente raggi R1 = 5
cm e R2 = 7 cm. Tra di loro vi è aria. Il valore V0 della fem prodotta dal generatore è tale che il
valore del campo elettrico E0 nella zona priva di dielettrico del condensatore piano corrisponde
al massimo consentito dalla rigidità dielettrica del vuoto, ovvero E0 = 3 × 106 V/m.

(a) Si calcoli il valore delle capacità Cp e Cs e della capacità equivalente CT del circuito, ri-
cordando che ϵ0 = 8.85 pF/m.

(b) Si determini V0 .

(c) Si determini la densità superficiale di carica di polarizzazione σp nel dielettrico.


Problema 2.

Si consideri il circuito chiuso costituito da una bobina di N = 150 spire di raggio a = 8 cm,
resistenza R = 75 Ω e auto-induttanza L = 10 mH. Come nella figura centrale, la bobina può
ruotare attorno ad un suo diametro posto lungo l’asse z e perpendicolare ad un campo magne-
tico uniforme e costante B ⃗ = B ⃗ux , con B = 0.8 T. Si assuma che la bobina sia mantenuta in
moto rotatorio uniforme con legge oraria θ(t) = ω t − π/2, dove ω = 25 (rad) s−1 e θ è l’angolo

orientato che il versore ⃗n normale al piano della bobina forma con il campo magnetico B.

(a) Indicata con I(t) la corrente che circola nella bobina nel verso convenzionalmente asso-
ciato a ⃗n, se ne determinino i seguenti valori: il valor medio ⟨I(t)⟩ su un periodo o su un tempo
molto lungo rispetto a questo, il valore massimo Imax , il valore I1 assunto all’istante t1 = 6π/ω.

(b) Per mantenere la bobina in rotazione uniforme, su di essa agisce una coppia di forze di
momento Mz rispetto all’asse di rotazione: si calcoli Mz all’istante t2 = π/ω.

Nel rispondere ad entrambe le domande, si assumano svaniti tutti gli effetti transitori.

Problema 3.

Due sorgenti puntiformi di onde elettromagnetiche sono poste ad una distanza relativa d =
1 mm. Esse emettono onde della stessa frequenza e ampiezza, la differenza di fase tra le due
onde all’emissione è pari a π/2. Le onde sono polarizzate linearmente, ma in direzioni tra loro
ortogonali, si assuma quindi che in un punto O (di coordinate (0, 0, 0)), posto al centro di uno
schermo lontano L = 4 m, i campi delle due onde si possono scrivere come:
⃗ 1 = E0 ŷ sin(ωt − kL + π/2)
E , ⃗ 2 = E0 ẑ sin(ωt − kL)
E

con E0 = 12 V/m e ω = 3π × 1014 s−1 e k numero d’onde.

(a) Calcolare l’intensità, I(O), misurata in O. Come è polarizzata la luce che giunge in O?

Spostandosi lungo lo schermo (direzione ŷ) lo sfasamento tra le due onde che vi giungono varia
per il variare dei cammini ottici delle due onde.

(b) Calcolare qual è il punto y1 > 0 (con |y| minimo) per cui l’onda sullo schermo è polar-
izzata linearmente. Si calcoli l’angolo non orientato, |ϕ|, che il piano di polarizzazione forma
con l’asse z.

(c) Calcolare la pressione di radiazione sullo schermo nei punti O e y1 (P (0) e P (y1 )) nell’ipotesi
che lo schermo sia totalmente assorbente.

Si assuma ora che lo schermo venga sostituito da una spessa lastra di vetro (nv = 1.7).

(d) Calcolare quale deve essere il minimo spessore, s, di olio (indice di rifrazione no = 1.4)
che si deve depositare sulla lastra in modo da massimizzare (nel punto O) l’intensità trasmessa
all’interno della lastra stessa.
Soluzione del problema 1 (versione a)

(a) La capacità del condensatore piano si trova calcolando la capacità del condensatore equiva-
lente composto da due condensatori in serie di pari area A = l2 e spessori h e d − h, il primo dei
quali riempito con il dielettrico. Poiché Cpv = ϵ0 l2 /(d − h) = 17.7 pF e Cpd = ϵ0 κl2 /h = 35.4 pF,
la capacità risulta dunque:
!−1
1 1 ϵ0 κ l2
Cp = 2 + 2 = = 11.8 pF
l
ϵ0 d−h ϵ0 κ lh h + (d − h) κ

La capacità del condensatore sferico è:


R1 R2
Cs = 4πϵ0 = 19.5 pF
R2 − R1
La capacità della serie risulta quindi:
 −1
1 1
CT = + = 7.35 pF
Cs Cp

(b) Il campo elettrico E0 dipende dalla densità di carica superficiale σ secondo la relazione
E0 = σ/ϵ0 , da cui si ricava σ = ϵ0 E0 = 26.6 µC/m. La carica Q si ottiene moltiplicando σ per
l’area A = l2 delle armature, Q = σA = ϵ0 E0 l2 = 266 nC. Il valore di V0 si trova dividendo la
carica per la capacità equivalente del sistema:
Q
V0 = = 36.1 kV
CT

(c) Il campo elettrico nella lastra di dielettrico Ed si trova ricordando che la componente del
campo spostamento elettrico D ortogonale alla superficie non ha discontinuità, ovvero D =
ϵ0 E0 = ϵ0 κEd , da cui
E0
Ed = = 7.5 × 105 V/m
κ
La densità superficiale delle cariche di polarizzazione σp corrisponde al modulo del vettore po-
larizzazione del dielettrico P :
ϵ0 (κ − 1) E0
σp = P = ϵ0 (κ − 1)Ed = = 19.9 µC/m2
κ
(d) Il campo elettrico del condensatore sferico si trova utilizzando il teorema di Gauss. Tale
campo risulta quindi non nullo solo per R1 < r < R2 , regione nella quale vale:

1 Q l2 E0
Es (r) = 2
=
4πϵ0 r 4π r2
Soluzione del problema 2 (versione a)

(a) La forza elettromotrice indotta nella bobina è data da


Z
d ⃗ · dΣ

E =− B
dt Σ
Da
⃗ · dΣ
B ⃗ = B dΣ cos θ(t) = B dΣ cos(ω t − π/2) = B dΣ sin(ω t)

segue
Z Z
d
dΣ = −N πa2 B ω cos(ω t) = −Re N πa2 B ω eiω t
 
E =− B dΣ sin(ω t) = −ω B cos(ω t)
dt Σ Σ

La legge di Ohm per il circuito si scrive:


dI
L +RI = E
dt
Posto Ib = Ib0 ei ω t , l’equazione precedente fornisce:

πa2 ω N B πa2 ω N B i φ −R ωL
Ib0 = − =√ e cos φ = √ sin φ = √
iωL + R ω 2 L2 + R2 ω 2 L2
+ R2 ω L2 + R2
2

Pertanto
πa2 ω N B
I(t) = √ cos (ω t + φ)
ω 2 L2 + R 2
Dalla formula precedente segue immediatamente:

πa2 ω N B
⟨I(t)⟩ = 0 Imax = √ = 0.804 A
ω 2 L2 + R2
(−R) a2 B N ω π R
I1 = Imax cos(6π + φ) = Imax cos φ = Imax √ =− 2 2 = −0.804 A
R2 + ω 2 L2 L ω + R2
(b) Il momento magnetico della bobina è

⃗ = I πa2 N ⃗n
µ ⃗n = cos θ ⃗ux + sin θ ⃗uy

Al generico tempo t avremo:


 
⃗ = I πa2 N (cos θ ⃗ux + sin θ ⃗uy ) × (B ⃗ux ) = −I πa2 N B sin θ =
 
Mz = µ ⃗ ×B z
z

πa2 ω N B  π  (πa2 N B)2 ω


= −√ cos(ω t + φ) πa2 N B sin ω t − = √ cos(ω t + φ) cos(ω t)
ω 2 L2 + R2 2 ω 2 L2 + R2
ed in particolare
(πa2 N B)2 ω
Mz (t2 ) = √ cos(π + φ) cos(π) =
ω 2 L2 + R2
(πa2 N B)2 ω (πa2 N B)2 ω R
= √ cos φ = − = −1.94 Nm
ω 2 L2 + R2 ω 2 L2 + R2
Soluzione del problema 3 (versione a)

(a) I campi E⃗1 e E


⃗ 2 sono ortogonali tra loro, quindi E 2 2 2
T OT = E1 + E2 . Questo vale istante per
istante e vale anche per la media temporale < ET2 OT >.
1 2
I(0) = ϵ0 c < ET2 OT >= ϵ0 c(< E12 > + < E22 >) = ϵ0 c(< E10 2
> + < E20 >) = Iy +Iz = 2I0 = 0.382 W/m2
2
con I0 := Iy = Iz = 21 ϵ0 cE02 = 0.191 W/m2
L’onda in O è polarizzata circolarmente, il modulo (quadrato) del campo vale in ogni istante (si
pone per comodità α = ωt − kL)

ET2 OT = E02 sin2 (α + π/2) + E02 sin2 (α) = E02 (cos2 α + sin2 α) = E02
⃗ T OT forma con l’asse y risulta
Inoltre se si indica con β l’angolo che il campo E
|E2 | sin(α) sin(α)
tan β = = = = tan α ⇒ β = α + mπ = ωt + (mπ − kL)
|E1 | sin(α + π/2) cos(α)
che mostra come la direzione del campo ”ruota” con pulsazione ω.
⃗1 e E
Si può notare come l’ortogonalità dei campi E ⃗ 2 si mantiene per qualsiasi sfasamento relativo
tra di essi. La relazione IT OT = ϵ0 c(< E1 > + < E22 >) = 12 ϵ0 c(< E10
2 2 > + < E 2 >) = I + I
20 y z
vale sempre.

(b) Per avere polarizzazione lineare le due componenti, ŷ e ẑ, del campo devono essere in fase (o
in opposizione di fase). Indicando con r1 e r2 i cammini delle due onde dalle rispettive sorgenti
fino allo schermo si puo’ scrivere

δ = (ωt − kr2 ) − (ωt − kr1 + π/2) = −k(r2 − r1 ) − π/2 = −kd sin θ − π/2 = mπ

L’ultima uguaglianza impone la condizione per la polarizzazione lineare. Quindi:


λ λ
kd sin θ = −(m + 1/2)π ⇒ kd sin θ1 = π/2 ⇒ sin θ1 = ≪ 1 ⇒ y1 ≃ L = 2 mm
4d 4d
In questa situazione il campo E ⃗ T OT = E0 (ŷ ± ẑ) sin(ωt + γ1 ) con γ1 fase funzione di θ1 (la cui
espressione analitica è irrilevante). Si ottiene
Ey
tan(ϕ) = = ±1 ⇒ |ϕ| = π/4
Ez
(c) Nel punto O si ha una pressione di radiazione pari a
I(0)
P (0) = = 1.27 × 10−9 Pa
c
Nel punto y1 l’intensità è uguale a quella nel punto O, e di conseguenza la pressione
I(0)
P (y1 ) = = 1.27 × 10−9 Pa
c
(d) La condizione di massima trasmissione si ottiene quando si ha interferenza distruttiva tra i
primi due raggi riflessi verso l’aria (le riflessioni multiple di ordini superiori danno un contributo
trascurabile). Gli sfasamenti delle due onde riflesse rispetto alla fase calcolata al punto di
incidenza O sono:
∆ϕ1 = π, si ha sfasamento dell’onda in riflessione (na < no )
∆ϕ2 = 2skno + π, si ha sfasamento dell’onda in riflessione (no < nv ) e cammino in vetro
Da cui
2π λ
δ = ∆ϕ2 − ∆ϕ1 = · 2s · no = (2m + 1)π ⇒ smin = = 3.57 × 10−7 m
λ 4no

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