Sei sulla pagina 1di 19

PROPRIETA’ DEI

SENSORI AL QUARZO

Sensori piezoelettrici
a)
Azione meccanica Effetto elettrico

b)
Azione elettrica Effetto meccanico

2
Caso a) per trasduttori (accelerazione, forza,
pressione…), iniezione (alta tensione con bassa
corrente...)
Caso b) per piezoeccitatori o stampanti a getto di
inchiostro
Vi sono tre gruppi di materiali:
1) cristalli naturali e sintetici
2)ceramiche ferroelettriche e polarizzate
(riscaldamento sotto un potente campo magnetico)
3) film di polimeri
3

Il sensore consta del materiale piezoelettrico e di


due elettrodi fissati opportunamente all facce del
materiale per consentire di raccogliere la carica
generata
Per il trasduttore interessa il caso a): il trasduttore
è un generatore di carica con una capacità in
parallelo
3
fi
6
w
e0 5
t 1
l 4
2
4
Convenzioni adottate

a sn Direzione effetto
meccanico
Grandezza
Direzione effetto
elettrico
campo prodotto in direzione 3 e t
g 33 = = 0 (campo)
pressione applicata in direzione 3 fi ( wl)
carica generata in direzione 3 Q
d 33 = =
forza applicata in direzione 3 fi
(carica)
Se è nota la costante dielettrica le due quantità sono legate

wl
C=ε
t

e wl e C Q d 33
g 33 = 0 = 0 = =
tfi fi ε εfi ε
Valori tipici:

( )( )
d 33 = εg 33 = 4.06 x10 −11 50 x10 −3 = 2.03pC / N

quarzo

6
L’analisi comprende trasduttore, cavo ed amplificatore
• l’impedenza del trasduttore è molto alta
• l’amplificatore ha spesso più la funzione di adattatore di
impedenza piuttosto che di elevatore del livello di tensione
• la situazione più comune è l’impiego a valle del
trasduttore di un amplificatore di carica

fi Impedenze voltmetro
crescenti

xi e0

fi
7

Corrente in ingresso
all’amplificatore
assunta nulla

q = k q xi Rl Rp
eo
Ccr Ccable Cp

accelerometro cavo preamplificatore


R ampl R leak
C = Ccr + Ccable + Campl R = ≈ R ampl
R ampl + R leak
8
q = k q xi Kq= sensibilità [C/cm]
xi = deformazione [cm]

dq  dx 
i cr = = k q  i  ⇒ Da generatore di carica a
dt  dt  generatore di corrente
RETE EQUIVALENTE SEMPLIFICATA

i = k q x> i R
icr C ic iR eo
generatore di
corrente
9

i = k q x> i
R
icr C ic iR eo

icr = iC + i R
(i − i )dt
eo = eC = ∫ i Cdt = ∫ cr R
1
C C
 de   dx  e
C o  = i cr − i R = k q  i  − o
 dt   dt  R
kq
K= sensibilità
eo
(D) = KτD C
xi τD + 1
τ = RC =costante di tempo
10
ESEMPIO: Si desidera una risposta “piatta” entro
una banda del 5%.
Allora ω > ω1, ove:

0.95 2
=
(ω1τ )2
ω1 =
3.04
(ω1τ )2 + 1 τ
Dunque, se τ cresce, miglioro la risposta alle
frequenze basse
Alzare τ significa alzare R o C: 2 possibilità:

1) alzo C: basta mettere una capacità in parallelo al


trasduttore (le capacità in parallelo si sommano); si
(K=kq/C).
abbassa così anche la sensibilità (K=k

11

2) alzo Rampl: occorre dunque che l’amplificatore


abbia una R sempre più grande (può essere difficile
da trovare). Allora si può fare come di seguito
indicato R 5

cristallo amplificatore

R5
Ccr+Ccable Rampl eo

12
R5

Ccr+Ccable Rampl eo

k q  R ampl 
K=   τ = (R ampl + R 5 )C
C  R ampl + R 5 

C = Ccr + Ccable
Anche in questo caso, tuttavia, la sensibilità risulta
sacrificata

13

Condizionamento di segnale dei sensori al quarzo


Caratteristiche salienti del quarzo:
• Insostituibile per misure dinamiche
•Alta impedenza di uscita
•Lavora bene anche ad alte temperature (intorno ai
500°C)
• Cavi di collegamento: segnale generato sensibile alle
radio-
radio-frequenze (RFI), all’interferenza elettromagnetica
(EMI) e al rumore triboelettrico (generato dal mivimento
del cavo).
• Deve essere mantenuta un’elevata resistenza di
isolamento del trasduttore e del cavo per evitare
problemi di deriva e garantire la ripetibilità
14
Il primo punto è la conversione dal segnale in carica ad
alta impedenza in un segnale in tensione a bassa
impedenza.
Questo può essere fatto dallo stesso strumento che
registra o visualizza il segnale, oppure per mezzo di
amplificatori di tensione o di carica.
carica.

15

AMPLIFICATORE IN TENSIONE
Non è riportata la resistenza di isolamento
verso terra che è assai elevata
+
-
Ra Rc Rp
Qa Vo
Ca Cc Cp

accelerometro cavo preamplificatore


adattatore di impedenza
con G = 1 16
Amplificatore in tensione (Voltage mode)
Alcuni materiali piezoelettrici hanno valori di capacità
interna che, seppur elevata, non assume valori eccessivi.
Per questi è possibile adottare un voltage amplifier.
amplifier. La
sensibilità in tensione a circuito aperto è:
Va=q/Ca
q=sensibilità in carica (es
(es pC/g)
pC/g)
Ca = capacità del sensore (pF
(pF=10
=10-12 farad)
La resistenza Ra è molto alta e in parallelo, quindi
trascurabile

17

La sensibilità dell’intero circuito rilevata all’ingresso del


preamplificatore è allora :

Qa
Vi =
Ca + Cc + Cp

Ne viene che elementi con capacità relativemente bassa


hanno un’alta sensibilità in tensione
Il preamplificatore è un follower,
follower, dunque:

Ca
Vo = Vi = Va
Ca + Cc + Cp

18
In termini di sensibilità:

[ −2
S va mV / ms = ] [
Sqa pC / ms − 2 ]
= S va( open )
Ca
Ca + Cc + Cp Ca + Cc + Cp
Con Sva(open)
va(open) la sensibilità a circuito aperto del trasduttore.

Dunque la sensibilità in tensione del circuito dipende dalla


capacità complessiva che comprende anche le
caratteristiche del cavo. Se questo viene cambiato, il
sistema va ritarato.
ritarato. Qualsiasi variazione di capacità o
perdita di resistenza di isolamento altera le caratteristiche
del circuito. Questo sistema conserva una buona linearità
anche a frequenze elevate (>1 MHz),
MHz), tuttavia cavi molto
lunghi, con pesanti effetti capacitivi (filtro passa basso),
possono limitarne le prestazioni.
19

Questo sistema conserva una buona linearità anche a


frequenze elevate (>1 MHz),
MHz), tuttavia cavi molto lunghi,
con pesanti effetti capacitivi (filtro passa basso), possono
limitarne le prestazioni.
Tuttavia il rumore di fondo di questo sistema i
amplificazione è di almeno un ordine di grandezza
superiore rispetto al caso dell’amplificatore di carica.

20
SVANTAGGI:

l’uscita varia al variare di:

 capacità del cavo

 resistenze di contatto

 umidità e sporcizia nei contatti


21

AMPLIFICATORE IN CARICA

Non è riportata la resistenza di Cf


isolamento verso terra che è assai Rf
elevata

Ra Rc Rp
Qa Vo
Ca Cc Cp

accelerometro cavo preamplificatore


22
Il valore delle resistenze è in genere assai elevato, dunque
il circuito può essere trattato in prima approssimazione
come costituito dalle sole capacità.
C t = C a + C c + Cp
Vo  1
Vc = Vo − Vi = Vo − =  1 + Vo Cf
−A  A
I + I i + Ic = 0 Ic Vc
dQa I
I=
dt Ii
dVc  1  dVc
Ic = Cf =  1 + Cf Vo
dt  A dt Qa
Vi C
t
dVi 1 dVo
I i = − Ct = Ct
dt A dt 23

Il valore delle resistenze è in genere assai elevato, dunque


il circuito può essere trattato in prima approssimazione
come costituito dalle sole capacità.

dQa  1  dVo 1 dVo


= − 1 + Cf − Ct
dt  A  dt A dt
Si può integrare assumendo nulle tutte le condizioni
iniziali: Q
Vo = − a
 1 1
 1 + Cf + Ct
 A A
Se poi A è grande, la soluzione si riduce alla semplice
equazione: Q
Vo = − a
Cf
24
Qa
Vo = −
Cf
La tensione in uscita è dunque proporzionale alla carica
in ingresso. Il guadagno è espresso dalla capacità di
feedback. Nel caso ideale non contano le altre capacità
(compresa quella dei cavi) perché nel caso ideale (A
tendente all’infinito) la tensione di ingresso è nulla.
Dunque tutta la carica in arrivo dal trasduttore passa alla
capacità di feedback. C f
Ic Vc
Ii
Ii
Qa
Vi C
t
25

Il rumore elettrico è funzione del rapporto tra Cf ,


capacità dell’anello di retroazione, e la somma delle
capacità del circuito Ct. Per questo motivo esiste un limite
sulla lunghezza massima dei cavi.
In secondo luogo poiché il segnale in uscita è ad alta
impedenza, devono essere impiegati speciali cavi
insensibili a RFI, EMI e al rumore triboelettrico.
triboelettrico.

26
Una cura particolare va posta nell’evitare il degrado della
resistenza di isolamento all’ingresso dell’amplificatore di
carica, che produce deriva (è rischioso l’impiego in
ambienti “difficili, con sporcizia, umidità..)
Anche se tendenzialmente le prestazioni sono superiori
rispetto al voltage mode, il costo per canale è assai elevato
e la massima frequenza è minore (50- (50-100 kHz) a causa
dell’effetto filtro di Cf al di sopra delle citate frequenze

27

SENSORI ICP
Si tratta di sensori piezoelettrici con elettronica
incorporata. Sono alimentati da condizionatori a corrente
costante, che dunque consentono l’impiego di cavi a due
fili a bassa impedenza.
Vantaggi
• sensibilità in tensione costante (indipendente dalla
lunghezza del cavo o dalla sua capacità)
• bassa impedenza di uscita (<100 Ω)
• costi limitati

28
Anche in questo caso ci sono due differenti configurazioni,
per sensori al quarzo (bassa capacità, voltage mode,
amplificatori in tensione MOSFET) e ceramici (grandi
valori di carica in uscita, charge mode); il meccanismo di
funzionamento del quarzo è sempre lo stesso.
QUARZO, BASSA IMPEDENZA
Il misurando produce una carica raccolta dal
condensatore
∆V = ∆q / C
Poiché il quarzo ha bassa capacità, la tensione in uscita è
grande; il guadagno dell’amplificatore determina la
sensibilità del sensore.

29

Poiché il quarzo ha bassa capacità, la tensione in uscita è


grande; il guadagno dell’amplificatore determina la
sensibilità del sensore.
Il ∆V appare istantaneamente all’uscita
dell’amplificatore, con aggiunta una tensione di bias di
+10VDC: questo livello di tensione costante deriva dalle
proprietà elettriche dell’amplificatore. L’impedenza
all’uscita del sensore è circa 100 Ω. 30
SENSORE CERAMICO, ALTA IMPEDENZA
Viene sfruttata un’amplificazione in carica, legata al
valore della capacità di feedback.
Tuttavia sono eliminati alcuni aspetti svantaggiosi, ossia la
necessità di cavi protetti in maniera ermetica; i problemi
connessi al rumore dei cavi e al degrado della resistenza di
isolamento sono eliminati.

31

ALIMENTAZIONE ICP
E’ richiesta un’alimentazione a corrente costante. Il
segnale è fornito da una sorgente VDC da 18 a 30 V, un
diodo regolatore di corrente (o un equivalente circuito a
corrente costante, minimo 2mA), una capacità di
disaccoppiamento (rimozione del bias voltage dal segnale).

Fig.7

32
Il voltmetro controlla la tensione di bias del sensore (da 8 a
14 VDC) ed è utile per controllare il buon funzionamento
del sensore stesso, di eventuali corto circuito o circuito
aperto.
La capacità di disaccoppiamento sposta il livello del
segnale abbattendo la tensione di bias;
bias; il risultato è una
modalità di operazione DC esente da derive.

33

In condizioni operative la centralina di condizionamento


presenta 3 LED (giallo rosso verde) e il voltmetro.
LED VERDE: è presente la corretta tensione di bias del
sensore ICP e un corretto collegamento dei cavi
LED ROSSO: corto circuito (V bias =0)
LED GIALLO: è controllata la tensione di alimentazione
(circuito aperto)

34
Con accoppiamento in AC si ricorda che è sempre
necessario un certo tempo per caricare il condensatore di
accoppiamento: se si utilizza uno strumento di misura DC,
una lenta deriva prosegue fino a carica ultimata. Il
condensatore si carica attraverso la resistenza di ingresso
dello strumento di lettura. Condizioni stabili si hanno dopo
5 costanti di tempo, ossia 5 x resistenza x capacità. Con
R=1MΩ, C=10µF questo significa attendere circa 50 s.

35

Risposta in frequenza degli ICP


3 fattori
1) considerazioni meccaniche
2) limitazioni amplificatore /alimentazione
3)cavo
MECCANICHE
valgono le stesse considerazioni già fatte per gli
accelerometri al quarzo (molto importanti le condizioni di
fissaggio)

36
AMPLIFICATORE/ALIMENTATORE
• tensione 1MHz di banda passante
• carica 100 kHz di banda passante
CAVI
Il problema nasce con cavi lunghi quando la corrente non
è sufficiente a vincere la capacità del cavo.
Mentre, come già sottolineato, non vi sono problemi dovuti
ad ambienti “ostili”, il carico capacitivo del cavo può
distorcere o filtrare le frequenze più alte del segnale, in
funzione della corrente di alimentazione e dell’impedenza
del sensore. La formula che lega queste grandezze è:
10 9 Ic =corrente costante
fmax =
2 πCV ( I c − 1) dell’alimentazione
V= picco massimo di tensione del
pF(lunghezza
pF(lunghezza cavo) segnale 37

RISPOSTA ALLE BASSE FREQUENZE DEGLI ICP


2 fattori
1) tempo di scarica del sensore
2) costante di tempo del circuito (se accoppiato in AC)
1) In genere il problema maggiore è il primo perché non è
controllabile
Si ricorda che la tensione
cui tende il segnale durante
la scarica non è 0, ma la
tensione di bias (8-
(8-10V). La
capacità è fissa (regola il
guadagno), quindi per
variare τ si varia R
38

Potrebbero piacerti anche