Esercizio 1
Tre cariche puntiformi, q, 2q e −q sono poste ai vertici di un quadrato di lato
L nel piano cartesiano xy (con la carica: q posta nel vertice A = (0, L), 2q
posta nel vertice B = (L, L) e −q posta in C = (L, 0). Calcolare:
Esercizio 2
Quattro cariche puntiformi, due positive e due negative, aventi lo stesso
valore assoluto q = 10 nC, sono allineate lungo l’asse delle x alla distanza
d = 2 cm l’una dall’altra. Le loro posizioni sono: q nel punto A = (−3d/2, 0),
−q nel punto B = (−d/2, 0), q in C = (d/2, 0) e −q in D = (3d/2, 0).
Calcolare:
1
Esercizio 3
Quattro cariche, q1 = q2 = q3 = 12 nC e q4 = −36 nC sono disposte ai vertici
di un quadrato di lato ` = 15 mm. Successivamente le tre cariche positive
vengono poste in corrispondenza dei vertici di un triangolo equilatero di lato
` e la carica negativa nel baricentro dello stesso triangolo.
Calcolare le energie potenziali delle due configurazioni.
Esercizio 4
Due palloncini sferici, identici, elettricamente carichi e pieni di elio, sono
legati mediante corde a un peso di massa M = 10 g e fluttuano in equilibrio.
Se la lunghezza delle corde è L = 1.5 m e la distanza fra i centri dei palloncini
è d = 1.2 m, quanto vale la carica presente sui palloncini?
Esercizio 5
Tre elettroni sono posti ai vertici di un triangolo equilatero di lato d =
5 · 10−10 m. Supponendo che le cariche vengano rilasciate una alla volta,
calcolare l’energia cinetica che avranno gli elettroni una volta sfuggiti com-
pletamente all’interazione elettrostatica.
Che cosa cambia se gli elettroni vengono rilasciati contemporaneamente?
Esercizio 6
Un filo rigido sottile, uniformemente carico con densità lineare di carica
λ > 0, ha una forma di semicirconferenza di raggio R. Si calcoli il cam-
po elettrostatico, in modulo, direzione e verso, generato dal filo nel centro O
della semicirconferenza.
2
1. Il campo elettrostatico, in modulo direzione e verso, generato dalla
sbarretta nel punto C di coordinate (0, y).
Estendere il risultato ottenuto per la sbarretta al caso di un
filo di lunghezza indefinita.
2. Il campo elettrostatico, in modulo direzione e verso, generato dalla
sbarretta nel punto D di coordinate (3L, 0).
Esercizio 8
Una carica puntiforme negativa −q (q = 1 µC) di massa m = 1 g è posta al
centro di un anello carico di raggio R = 10 cm sul quale è uniformemente
distribuita la carica Q = q. Se la carica negativa viene spostata, nel verso
positivo dell’asse x, di una quantità molto piccola rispetto a R, determinare:
1. L’equazione del moto oscillatorio della carica;
2. la frequenza dell’oscillazione.
Esercizio 9
Un dipolo elettrico, costituito da due cariche di segno opposto e di modulo
Q = 20 µC poste alla distanza d = 2 mm l’una dall’altra, è immerso in un
campo elettrico uniforme di intensità 2500 N/C. Determinare:
1. Il valore massimo del momento meccanico Mmax che si esercita sul
dipolo.
π
2. Il lavoro W che bisogna compiere per ruotare il dipolo di attorno al
2
suo baricentro partendo dalla posizione di equilibrio iniziale in cui il
dipolo e il campo elettrico sono equiversi.
Esercizio 10
Un dipolo elettrico di momento p è posto a distanza x = 1 m da una carica
puntiforme Q = 10−10 C con verso concorde al campo elettrico generato da
quest’ultima. Se sul dipolo si misura una forza di intensità F = 1 N, quanto
vale il momento di dipolo?
3
Esercizio 11
Due cariche puntiformi q1 = 10−7 C e q2 = −q1 sono poste a distanza relativa
d = 10 cm. Calcolare:
2. la quantità q1 d.
Soluzioni
Es. 1
1. Per determinare il campo elettrostatico nella posizione del quarto ver-
tice O (nell’origine del sistema di riferimento) si applica il principio
di sovrapposizione degli effetti. Introduciamo il sistema di riferimento
cartesiano ortogonale Oxy riportato in Fig. 1
4
essendo EO,A , EO,B ed EO,C i campi elettrici generati in O, separa-
tamente, dalle cariche in A, B, C. Indicando con ke la costante di
1
Coulomb, ke = , si ha
4π0
q
EO,A = −ke 2 uy ,
L
2q q
EO,B = ke √ uBO = −ke √ (ux + uy ) ,
(L 2)2 L2 2
q
EO,C = ke 2 ux ,
L
dove ux , uy e uBO sono tre versori. Nel derivare l’espressione vettoriale
di EO,B , si deve considerare che il versore uBO , diretto da B verso O,
ha espressione
1
uBO = − √ (ux + uy ) .
2
I tre campi in O hanno pertanto la stessa intensità,
q
EO,A = EO,B = EO,C = ke 2 .
L
Per il principio di sovrapposizione degli efetti, il campo elettrostatico
risultante in O è
E = EO,A + EO,B + EO,C
q 1 1
= ke 2 1 − √ ux − 1 + √ uy ≡ Ex ux + Ey uy ,
L 2 2
con Ex > 0, Ey < 0. Il suo modulo vale
q √ q
E = |E| = Ex2 + Ey2 = 3 ke 2 .
L
Il campo elettrico E forma con l’asse delle x un angolo ϑ pari a
Ey
ϑ = arctan = −80.3◦ .
Ex
5
dove VO,A , VO,B e VO,C sono i potenziali elettrici generati in O, separa-
tamente, dalle cariche poste in A, B e C,
q 2q q
VO,A = ke , VO,B = ke √ , VO,C = −ke .
L 2L L
Si ottiene √ q
VO = VO,A + VO,B + VO,C = 2 ke .
L
2. La forza elettrostatica F a cui è sottoposta una carica puntiforme
positiva q0 posta in O ha espressione F = q0 E.
6
Es. 2
1. Per determinare il campo elettrostatico nel punto P sull’asse del siste-
ma di cariche, applichiamo il principio di sovrapposizione degli effetti.
Introduciamo un sistema di riferimento cartesiano ortogonale Oxy, con
l’asse x coincidente con l’asse delle cariche e l’asse y coincidente con la
retta passante per il punto P . Il campo in P è dato da:
E = E1 + E2 + E3 + E4 ,
dove: r
9
r1 = h2 + d2 ≈ 4.24 cm ,
4
e
2h
ϑ1 = arctan = 45◦ .
3d
Analogamente per la somma dei campi generati in P dalle cariche poste
in B e in C:
q cos ϑ2
E2 + E3 = −2 ke ux ,
r22
dove: r
1
r2 = h2 + d2 ≈ 3.16 cm ,
4
e
2h
ϑ2 = arctan ≈ 71.56◦ .
d
7
Si ha quindi:
q cos ϑ1 cos ϑ2
E= − ux = 1.38 × 104 ux N/C .
2π0 r12 r22
V = V1 + V2 + V3 + V4 ,
8
Es. 3
L’energia potenziale elettrostatica Ue si calcola usando l’Eq. (1) con n = 4,
4
1X
Ue = qi V (ri ) ,
2 i=1
1 q2 √
Ue,∆ = − (9 3 − 3) ,
4π0 `
con |U∆ | > |U |.
Es. 4
Le due corde formano, in base a semplici considerazioni trigonometriche, un
d
angolo ϑ con la verticale tale che sin ϑ = . Scomponendo la tensione
2L
T presente in ciascuna corda lungo gli assi cartesiani, si ha che la somma
delle componenti verticali equilibra la forza peso, 2T cos ϑ = M g, mentre
nella direzione orizzontale si ha T sin ϑ = F dove F è la forza di repulsione
q2
elettrostatica fra i due palloncini, F = . Si ricava: q = 1.85 µC .
4πε0 d2
9
Es. 5
Inizialmente il sistema è dotato di energia potenziale elettrotatica pari a
1 e2
Ue = 3 = 3U0 .
4π0 d
Quando il primo elettrone è sfuggito all’interazione (ovvero si trova a distanza
infinita) Ue si riduce a U0 , l’energia mancante essendo stata convertita in
energia cinetica, per cui:
1 2q 2
K1 = .
4π0 L
Quando si allontana anche il secondo elettrone, l’energia potenziale elettro-
statica trasformata in energia cinetica è solo U0 :
1 q2
K2 = .
4π0 L
Infine l’ultimo elettrone non ha più energia potenziale che possa convertirsi
in energia cinetica, per cui K3 = 0.
Se i tre elettroni venissero lasciati liberi di muoversi contemporaneamente
per simmetria acquisterebbero la stessa energia cinetica pari a U0 :
1 q2
K= .
4π0 L
Es. 6
Scegliamo un sistema di riferimento cartesiano ortogonale Oyz, avente l’ori-
gine O coincidente con il centro della semicirconferenza come in Fig. 2 (la
terna destrorsa è completata dall’asse x, perpendicolare e con verso uscen-
te rispetto al piano del foglio). Chiamiamo d` la lunghezza comune di due
elementi infinitesimi d`1 e d`2 della semicirconferenza posti simmetricamente
rispetto all’asse z.
I campi elettrici dE1 , dE2 sono generati dalle cariche dq di ciascuno dei
due elementi della semicirconferenza. Le loro componenti lungo l’asse delle
z sono uguali, le componenti lungo l’asse y sono invece uguali in modulo e di
segno opposto. Pertanto dE1 e dE2 hanno intensità uguali:
λ dl
dE1 = dE2 = .
4π0 R2
10
Figura 2: Campi elettrici prodotti da due elementi del semianello di lun-
ghezza d`1 = d`2 = d`, simmetrici rispetto all’asse z. A ciascun elemento è
associata la carica infinitesima dq = λ d`, λ > 0.
11
Es. 7 - Filo carico di lunghezza finita 2L
La sbarretta posta nel sistema di riferimento (xy) avente origine O = (0, 0)
nel punto medio del segmento AB, cfr. Fig. 3.
1. Campo elettrostatico nel punto C(0, y): consideriamo due elementi in-
finitesimi della sbarretta, ciascuno di lunghezza dx, posti simmetrica-
mente rispetto all’origine O, la cui carica vale:
dq = λ dx .
12
• rC è la distanza fra gli elementi di carica dq della sbarretta e il
punto C;
• ϑ è l’angolo fra l’asse delle y e la distanza rC .
13
filo e raggio y.
Es. 8
Nella regione x > 0 il campo elettrico generato dall’anello carico vale
Q x
E+ = ux .
4πε0 (x2 + R2 ) 23
3 x2
2
3
2 2 3
x +R ≈R 1+ ≈ R3 ,
2 R2
ottenendo
Q x
E+ ≈ ux .
4πε0 R3
14
La forza di interazione elettrica F+ = −qE+ a cui è sottoposta la carica di
prova è pertanto proporzionale allo spostamento x e orientata verso il centro
dell’anello,
qQ
F+ = −Kx ux , K = .
4πε0 R3
Con i dati dell’esercizio si ha K = 9 N/m. Notiamo che:
mẍ + Kx = 0 .
Es. 9
1. Il momento meccanico M è dato dal prodotto vettoriale tra il momento
di dipolo p e il campo elettrico E, M = p × E ed è quindi massimo se
l’angolo compreso tra i due vettori vale 90◦ . Nella configurazione data
si ha Mmax = 10−4 Nm.
15
Es. 10
L’energia potenziale elettrostatica del sistema è Ue = −p · E. Assumendo
che il dipolo sia posizionato lungo l’asse x e la carica Q sia posta nell’origine
e sapendo che il dipolo ha verso concorde con quello del campo elettrico
Q
generato da Q, si ha p = pux e E = ke 2 ux . Segue che:
x
Q dUe 2pQ
Ue = −ke p 2
−→ = ke 3 .
x dx x
Poiché il sistema in esame è conservativo, la forza esercitata sul dipolo, la
cui espressione generale è F = −∇U , vale:
dU pQ
F=− ux = −2 ke 3 ux ,
dx x
da cui, con i dati dell’esercizio, si ottiene p ≈ 0.56 Cm.
Es. 11
1
Usiamo per la costante di Coulomb il valore ke = = 9 109 Nm2 /C2 .
4πε0
1. Per il principio di sovrapposizione degli effetti il potenziale elettrico del
sistema delle due cariche concentrate è dato dalla relazione
1 1
V = ke − ,
r+ r−
dove r+ e r− sono le distanze tra le cariche positiva e negativa del
dipolo e un punto P dello spazio. Qui la posizione del punto P è nota
(r+ = 2d, r− = 3d), pertanto:
1 1 1
VP = ke − = ke = 1500 V .
2d 3d 6d
Usando il principio di sovrapposizione degli effetti anche per l’intensità
E del campo elettrico si ottiene in generale
1 1
E = ke 2
− 2 ,
r+ r−
16
e nel punto P
1 1 5
E = ke 2
− 2 = ke = 1.25 10−4 N/C .
4d 9d 36d2
17
DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
(a) N m2 C−2
(b) Nm C−1
(c) C/(Nm)
(d) C2 /(Nm2 )
(e) N m2 C−1
(a) - 9.0 m
(b) 4.0 m
(c) - 5.0 m
(d) 6.0 m
(e) 6.3 m
18
4. Se si triplica la distanza da una distribuzione di carica lineare, misurata
perpendicolarmente alla distribuzione stessa, come cambia l’intensità
del campo elettrico?
(a) 2.00 µs
(b) 2.00 ns
(c) 1.70 ns
(d) 1.80 ns
(e) 1.50 µs
19
7. Le unità di misura di ∇ × E sono:
(a) V m−2
(b) N C−1
(c) N m C−1
(d) V/m
(e) N C m−2
20
10. Il potenziale elettrico ad una distanza d da una carica puntiforme vale
V . A una distanza d0 il potenziale è pari a 2V . Qual è il rapporto tra
l’intensità del campo elettrico nel punto alla distanza d0 e quella nel
punto alla distanza d dalla carica sorgente?
21