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La visione dei colori

L
'occhio umano è sensibile nm), e protan sensibili alla radia- to genetico della percezione
alle onde elettromagneti- zione rossa (549-570 nm). Un dei colori nell’asse rosso-verde,
che di lunghezza d'onda fra soggetto normale ha bisogno di descritto nel 1798 da John Dal-
380 e 760 nanometri (nm), che distinguere tutti e 3 i colori pri- ton, scienziato inglese che ne
quindi compongono la "luce" vi- mari per poter percepire tutti i era affetto. Le discromatopsie
sibile. In questo ambito, lunghez- colori compresi nello spettro del- congenite sono bilaterali (pre-
ze d'onda diverse vengono in- la radiazione luminosa visibile. senti in entrambi gli occhi), e in-
terpretate come colori diversi, Qualsiasi pigmento dei coni può teressano prevalentemente
con una graduale variazione essere carente (ad es. protano- l’asse rosso-verde (protanoma-

sanità
dal violetto al rosso, man mano malia: scarsa sensibilità per il ros- lia e deuteranomalia). Ne sono
che la lunghezza d'onda au- so) o totalmente assente (ad es. affetti l’8-10% dei maschi e lo
menta (fig. 1). La luce con lun- protanopia: cecità per il rosso). 0,4-0,5% delle femmine, a causa
ghezze d'onda superiori a quel- Gli individui tricromatici possie- della trasmissione genetica at-
la massima nello spettro della lu- dono tutti e tre i tipi di coni (an- traverso i cromosomi sessuali X.
ce visibile rientra nella gamma che se non sempre perfetta- Circa ¾ di questi soggetti pre-
dei raggi infrarossi, mentre la lu- mente funzionanti), mentre l’as- sentano lievi difetti legati a un
ce con lunghezze d'onda infe- senza di uno o due tipi di coni tricromatismo anomalo, cioè al-
riori a quella minima nello spet- rende il soggetto un dicromati- l’uso di proporzioni alterate dei
tro della radiazione visibile rien- co o un monocromatico. Gli in- tre colori primari per adattarsi a
tra nella gamma dei tutti quelli com-
raggi ultravioletti. L'oc- presi nello spettro
chio umano non è in della luce visibile,
grado di percepire né mentre solo ¼ di
gli infrarossi né gli ultra- essi (2-2,5% di tutti
violetti. Si ritiene che la gli individui ma-
capacità di distinguere schi) sono dicro-
i colori, definita come matici. Nella raris-
“senso cromatico”, sia sima acromato-
regolata dalla teoria psia congenita,
cosiddetta “tricromati- correlata a gravi
ca”, secondo la quale distrofie dei coni,
esistono 3 colori fonda- il paziente non
mentali (rosso, verde, ha alcuna perce-
blu), dalla cui variabile zione dei colori e
combinazione origina- presenta altri in-
no tutti i colori dello validanti difetti vi-
spettro cromatico. Nella sivi. Le discroma-
retina dell’occhio uma- fig. 1: spettro luce visibile topsie acquisite
no esistono due tipi di fotorecet- sono solitamente monolaterali
tori, ossia cellule deputate alla dividui con deficit per il rosso- (interessano solo l’occhio affet-
percezione della luce: i coni verde causato da un’anomalia to dalla malattia o lesione che è
(deputati alla visione distinta) dei coni sensibili al rosso sono alla base del difetto). La cause
ed i bastoncelli (deputati alla vi- protanomali, quelli con anoma- più frequenti sono le malattie
sone periferica e in condizioni di lia dei coni sensibili al verde so- del nervo ottico (otticopatie), le
scarsa illuminazione). Nell’ambi- no deuteranomali, mentre quelli patologie retiniche maculari, e
to dei coni esistono 3 popolazio- con deficit blu-verde causato meno frequentemente le opa-
ni, ognuna dotata di un pig- da un’anomalia dei coni sensi- cità dei mezzi diottrici (ad es. la
mento avente una specifica bili al blu sono tritanomali. Le al- cataratta) e l’ambliopia. Le otti-
sensibilità verso i 3 colori fonda- terazioni del senso cromatico, copatie sono associate a deficit
mentali: tritan, sensibili alla ra- denominate discromatopsie, prevalente a carico dell’asse
diazione a luce blu (lunghezza possono essere congenite o ac- rosso-verde, mentre le maculo-
d’onda 414-424 nm), deuteran, quisite. Tra le prime rientra il co- patie a deficit per lo più a cari-
sensibili alla luce verde (522-539 siddetto “daltonismo”, un difet- co dell’asse blu-giallo.

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fig. 2: test di Ishihara su display

litamente usato in clinica per la


diagnosi e il follow-up delle di-
scromatopsie acquisite, ma può
essere utile anche per classifica-
re e quantificare i difetti conge-
niti emersi al test di Ishihara. In
entrambe le versioni del test, i ri-
sultati vengono registrati su un
diagramma, che infine identifi-
ca il tipo del difetto rilevato in
un meridiano specifico del grafi-
co (fig. 4).
Test delle matassine colorate o
delle lane di Holmgreen
Questo test è oggi desueto nel-
la pratica clinica perchè poco
specifico, ma conserva tuttora
una valenza medico-legale, in
Esame del senso cromatico malie congenite (deficit coni quanto l’idoneità di base al ser-
L’esame del senso cromatico sensibili al blu). vizio militare prevede un senso
può essere utile nella pratica cli- Test City University cromatico normale alle lane o
nica, per la valutazione sia delle E’ costituito da 10 tavole, ognu- alle matassine colorate. Consta
distrofie retiniche ereditarie, sia na contenente un colore cen- di una serie di matassine di vari
delle otticopatie e maculopatie trale e 4 colori periferici; il sog- colori e tonalità, disposte in mo-
acquisite, oltre che per fini me- getto in esame deve seleziona- do apparentemente casuale,
dico-legali. Sono disponibili vari re il colore periferico più simile a che il soggetto esaminato deve
tipi di test, tra i quali citiamo di quello centrale. saper riconoscere ed isolare da
seguito i più comuni. Test di Farnsworth-Munsell (100 quelle di diverso colore (fig. 5).
Test di Ishihara tinte - D 15 tinte) E’ il test meno “selettivo”, in
E’ il più utilizzato, soprattutto per La versione 100 tinte (fig. 3) è quanto può sovente essere su-
lo screening dei difetti congeniti costituita da 85 capsule di diver- perato anche da individui che
protano/deuterano. Consta di so colore, che il soggetto deve presentano deficit del senso
una tavola di prova visibile da ordinare nella corretta sequen- cromatico evidenziati agli altri
tutti i soggetti (fig. 2) e da una za cromatica. E’ il test pìù sensi- test.
serie di tavole (38 nella versione bile e completo, sia per i difetti
completa), cosiddette “pseu- congeniti che acquisiti, ma rara- Implicazioni medico-legali
doisocromatiche”, ognuna del- mente usato per la sua com- La percezione dei colori rappre-
le quali presenta una matrice di plessità. Il test D15 tinte è la ver- senta una peculiare funzione vi-
punti disposti in modo da deli- sione rapida del precedente e siva, che viene di norma esplo-
neare un numero o un percorso utilizza solo 15 capsule; viene so- rata in previsione dell’accesso a
che il soggetto esaminato deve
identificare. Gli individui con de-
ficit del senso cromatico riusci-
ranno a interpretare solo alcune
delle tavole, e a seconda degli
errori commessi, sarà possibile ri-
salire al tipo (protano/deutera-
no) e alla profondità del difetto.
Dal punto di vista medico-lega-
le è il test più selettivo, e il suo
superamento rende superfluo il
test delle lane (v. oltre).
Test di Hardy-Rand-Rittler
E’ simile al test di Ishihara, ma
può identificare anche tritano-

fig. 3: test Farnsworth 100 tinte

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normale almeno al test lane o delle matassine colorate,
delle lane o delle matas- la cui corretta esecuzione dà
sine colorate: di fatto so- luogo a un giudizio di idoneità
no quindi ammessi an- al servizio M.M., ad esclusione di
che soggetti con lievi de- quei Corpi, categorie, specialità
ficit del senso cromatico, ed abilitazioni sopra elencati,
rilevabili con le tavole per i quali è richiesto un senso
pseudoisocromatiche. cromatico normale alle tavole
Tuttavia, per l’attribuzio- pseudoisocromatiche.
ne dell’idoneità ad alcu- Riserviamo il test di Farnsworth a
ni Corpi, categorie, ruoli, casi selezionati, per approfondi-
specialità e abilitazioni, menti di carattere clinico (an-
viene richiesto un senso che sul personale in servizio).
cromatico normale al te- Nella nostra attività selettiva nel
st delle tavole pseudoiso- quinquennio 2006-2010, estre-
cromatiche, per tutelare mamente rari sono stati i casi di
la sicurezza e l’incolumità non idoneità al servizio M.M. per
fig. 4: diagramma test dei candidati stessi e di soggetti senso cromatico insufficiente al
Farnsworth 15 tinte terzi. Si tratta degli Ufficiali del test delle lane.
Corpo di Stato Maggiore, Uffi- I candidati con senso cromati-
determinate categorie profes- ciali e Sottufficiali del Corpo del- co insufficiente al test di Ishihara
sionali (ad esempio piloti, ferro- le Capitanerie di Porto con abili- (interpretazione non corretta di
tramvieri, laboratori chimici, tazione al Comando di UU.NN., diverse tavole, tale da delinea-
elettronica). Piloti di Aeromobili, e le catego- re un dicromatismo o un tricro-
Inoltre, il legislatore ha disposto rie/specialità/abilitazioni matismo anomalo clinicamente
l’esame di questa capacità visi- SSC/Tlc, SSC/S, IN, PA, FCM/re- significativo), ma sufficiente alle
va da parte del medico certifi- con, FCM/sdo, TSC/Ma/mo, lane, hanno rappresentato una
catore, per stabilire l’idoneità al- TSC/Si/mo, TSC/Mo, TSC/Ete, percentuale attorno al 3% dei
la patente di guida, al porto SSP/Tm/sa, SSP/E, NP, QC/Smz. concorrenti di sesso maschile, in
d’arma, e, cosa rilevante per Il nostro protocollo di visita oculi- accordo con i dati epidemiolo-
noi marinai, alla patente nauti- stica, presso il Centro di Selezio- gici disponibili in letteratura; ra-
ca. Il DPR 431/1997 (non più in ne di Ancona, prevede la som- ramente abbiamo osservato di-
vigore), Allegato A, Paragrafo 3 ministrazione, in prima istanza, scromatopsie congenite nelle
– Requisiti visivi - prevedeva che del test di Ishihara, in versione donne, e vi è stata un’unica
il candidato al possesso della cartacea o su display LCD (in concorrente di sesso femminile
patente nautica dovesse posse- entrambe le versioni nei casi di che non ha svolto in modo suffi-
dere un “senso cromatico suffi- risposta dubbia o insufficiente); ciente il test di Ishihara, superan-
ciente per distinguere rapida- se il soggetto fornisce risposte do tuttavia il test delle matassi-
mente e con sicurezza i colori in non soddisfacenti, viene sommi- ne colorate.
uso nei segnalamenti marittimi e nistrato, così come previsto dai
nelle regole per evitare gli ab- bandi di concorso, il test delle Giovanni Iacono ■
bordi in mare”.
Il più recente D.M. n. 146/2008
Allegato I, Paragrafo 3 – Requisi-
ti visivi e uditivi - prevede più ge-
nericamente “una sensibilità
cromatica sufficiente a distin-
guere rapidamente e con sicu-
rezza i colori fondamentali (ros-
so, verde, blu)”. Anche le Forze
Armate prevedono la valutazio-
ne del senso cromatico nella se-
lezione psico-fisica del persona-
le.
L’idoneità incondizionata al ser-
vizio nella Marina Militare preve-
de, di base, un senso cromatico

fig. 5: matassine colorate

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