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Numero 2 - 2018

Utilità clinico-funzionale del monitoraggio


cognitivo nella sclerosi multipla

Maria Elisa Morelli


Clinica Neurologica, Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste (ASUITS),
Trieste, Università di Udine e Trieste

Introduzione Cenni di epidemiologia dei ne a SM-SP] (4). La fase più vulnerabile


Sono passati 140 anni da quando, per sintomi cognitivi nella SM per la progressione del declino cogni-
la prima volta, Charcot descrisse un La SM può presentarsi con variabili tivo sembra coincidere con i primi 5
“marcato indebolimento della me- combinazioni di sintomi neurologici anni di malattia, il che indica come l’i-
moria” e “concetti [che] si formano (motori, sensitivi, visivi, di coordina- dentificazione di tali disturbi e l’ado-
lentamente” in pazienti con sclero- zione ed equilibrio, sfinterici, etc.), tra zione di strategie terapeutiche atte a
si multipla (SM). I sintomi cognitivi i quali la compromissione cognitiva è contrastarli debbano essere avviati in
della SM sono stati trascurati durante anche significativamente presente. questa fase precoce (5).
gran parte del XX secolo, fino a quan- La disfunzione cognitiva può anche
do, circa 25 anni fa, Rao (1) vi ha porta- costituire la sintomatologia predomi- Consapevolezza dei disturbi
to rinnovata attenzione, dando inizio nante con cui si manifesta la malattia. cognitivi nella SM
ad un quarto di secolo di ricerca su La prevalenza di tali disturbi si atte- Nonostante l’alta frequenza dei distur-
di essi. sta tra il 40 ed il 70% (3) e sebbene ten- bi cognitivi, questi sono solitamente
Il presente articolo ha lo scopo di far da ad aumentare con l’avanzare della sottovalutati durante le visite cliniche
conoscere le caratteristiche cliniche malattia (più del 60% nei pazienti con di routine. Infatti, i disturbi cognitivi
di tali disturbi, la loro rilevanza socia- SM in fase secondariamente progres- riferiti dal paziente non coincidono
le e gli strumenti creati per valutarli siva, SM-SP, rispetto al 35% con SM in spesso con la performance realizzata
con accuratezza, accennando anche fase a ricadute e remissioni, SM-RR), ai test neuropsicologici.
alla loro epidemiologia e gestione te- essa è stata anche riportata in una pro- Ciò può essere spiegato dalla differen-
rapeutica. Non verranno trattate in porzione sostanziale di pazienti con za tra compiti cognitivi isolati (mono-
questa sede le loro basi neuroanato- SM benigna o di nuova diagnosi, in tasking), eseguiti in condizioni ideali
miche, ben studiate soprattutto me- sindromi clinicamente isolate (CIS) (stanze progettate per minimizzare le
diante metodiche di neuroimaging e persino radiologicamente isolate distrazioni), e gestione di più compi-
non convenzionale, per le quali si ri- (RIS). Inoltre, la presenza di un de- ti cognitivi simultanei nella vita rea-
manda alla revisione del gruppo di terioramento cognitivo alla diagnosi le (es. preparare la cena durante una
studio internazionale Magnetic Re- può predire una disabilità fisica a 10 conversazione), o dall’influenza di
sonance Imaging in Multiple Sclerosis anni di distanza [Expanded Disabili- concomitanti sintomi di fatica o de-
(MAGNIMS) (2). ty Status Scale (EDSS) ≥4 o conversio- pressione.

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L’uso di metodi generici di valutazio- DOMINIO FREQUENZA STIMATA


ne cognitiva, e non specificatamente COGNITIVO DI COMPROMISSIONE (%)
validati, non è soddisfacente: la scala Memoria, apprendimento
30-60
EDSS consente solo una stima appros- di nuove informazioni
simativa della funzione cognitiva (6), Velocità di elaborazione
40-50
di informazioni
così come altri metodi di screening co-
gnitivo ampiamente utilizzati in neu- Attenzione complessa 25-35
rologia (ad esempio, il Mini Mental
State Examination) non sono sensibi- Funzioni esecutive 20-30
li né specifici per caratterizzare il pro-
Severa e diffusa disfunzione
filo cognitivo dei pazienti con SM, o 10
cognitiva (demenza)
possono risentire di comorbidità psi-
copatologiche concomitanti. Tabella 1. Frequenza stimata di compromissione nei differenti domini cognitivi in SM.

Il profilo cognitivo in una difficoltà nel ricordo e nel ri- Relativamente alla compromissione
dei pazienti con SM conoscimento di informazioni già delle funzioni esecutive, tra cui il pen-
La compromissione cognitiva presen- acquisite, come persone o eventi del siero astratto e concettuale, la fluen-
te nella SM è stata tradizionalmente passato (tipico, invece, della demenza za verbale (fonemica e semantica) e la
classificata nell’ambito delle cosid- di Alzheimer). capacità di pianificare ed organizzare,
dette demenze sottocorticali (prece- La compromissione dell’analisi e del- ne possono essere affetti il 17% circa
dentemente descritte nella malattia di la memoria visuo-spaziale comporta dei pazienti SM.
Parkinson o di Huntington), differen- una difficoltà non solo nel riconosci-
ziate dalle cosiddette demenze corti- mento di stimoli visivi, ma anche nella Conseguenze sociali
cali (come la demenza di Alzheimer) capacità di determinarne con preci- dei disturbi cognitivi
per l’assenza di deficit di tipo cortica- sione le caratteristiche (posizione nel- Lo stato funzionale generale dei pa-
le, come l’afasia, l’agnosia o l’aprassia. lo spazio, forma, etc.). zienti con SM è strettamente correlato
Tuttavia, tale classificazione implica La ridotta efficacia di elaborazione al loro deterioramento cognitivo, oltre
una separazione tra patologia corti- delle informazioni dipende dalla ri- che a quello fisico. I deficit cognitivi in-
cale e sottocorticale, cosa che non è dotta velocità con cui il cervello rie- fluiscono negativamente sulle normali
propriamente vera per la SM (2). sce a trattenerle e manipolarle per un attività della vita quotidiana (ad esem-
Alcuni domini cognitivi sono carat- breve periodo di tempo. pio, attività domestiche, guida di veico-
teristicamente compromessi nei pa- I pazienti con SM eseguono più lenta- li a motore, uso dei trasporti pubblici,
zienti con SM, ovvero la memoria mente compiti che richiedono atten- shopping, etc.) e lavorativa (tipo di im-
episodica (verbale e visuo-spaziale), zione per un lungo periodo di tempo piego, stipendio percepito), sulle re-
la memoria di lavoro, la velocità di (attenzione sostenuta) o simultanea- lazioni interpersonali e sociali, e sulla
elaborazione delle informazioni, l’at- mente tra diversi compiti (attenzione generale qualità di vita (9). Gli studi mo-
tenzione e, anche se meno frequen- divisa), compiendo anche maggio- strano una prevalenza di disoccupa-
temente, le funzioni esecutive (ad ri imprecisioni ed omissioni, men- zione fra i pazienti con SM compresa
esempio, fluenza verbale e generazio- tre compiti di attenzione semplice tra il 40 e l’80%, per la quale i distur-
ne di parole) (Tab. 1) (1,3,7,8). (ad esempio, ripetizione di numeri) bi cognitivi costituiscono un fattore
La compromissione della memo- di solito sono ben eseguiti (3). Ciò di- determinante. I sintomi fisici costitui­
ria nella SM consiste principalmente mostra anche una ridotta capacità di scono certamente un fattore limitante
in una ridotta capacità di apprendi- compensazione cognitiva. Inoltre, il nello svolgimento delle normali attivi-
mento di nuove informazioni (con la deficit di attenzione e concentrazio- tà quotidiane, ma non rendono conto
conseguente necessità di un maggior ne, che implica la difficoltà nell’igno- di tutte le difficoltà che i pazienti con
numero di ripetizioni per immagazzi- rare stimoli irrilevanti, peggiora a sua SM sperimentano, come nel caso della
nare una determinata quantità di in- volta le capacità di apprendimento e risoluzione di compiti che richiedono
formazioni), e meno frequentemente memoria. articolate capacità cognitive.

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DOMINIO BRB-N (45 MIN) MACFIMS (90 MIN) BICAMS (15 MIN)
Velocità di elaborazione (uditiva)
PASAT PASAT
e memoria di lavoro
Velocità di elaborazione (visiva) SDMT SDMT SDMT

Memoria verbale SRT CVLT-II CVLT-II

Memoria visuo-spaziale SPART BVMT-R BVMT-R

Fluenza verbale COWAT COWAT

Elaborazione spaziale JLO

Funzioni esecutive D-KEFS

Tabella 2. Batterie neuropsicologiche comunemente utilizzate in pazienti con SM. Abbreviazioni: BVMTR = Brief Visuospatial Memory
Test—Revised; COWAT = Controlled Oral Word Association Test; CVLT-II = California Verbal Learning Test—2nd edition; D-KEFS = Delis–
Kaplan Executive Function System; JLO = Judgment of Line Orientation test; PASAT = Paced Auditory Serial Addition Test; SDMT =
Symbol Digit Modalities Test; SPART = 10/36 Spatial Recall Test (16); SRT = Selective Reminding Test; BRB-N = Brief Repeatable Battery of
Neuropsychological Tests; MACFIMS = Minimal Assessment of Cognitive Function in Multiple Sclerosis; BICAMS = Brief International Cognitive
Assessment for Multiple Sclerosis.

La valutazione cognitiva go e dell’alto rischio che la faticabilità frequentemente e caratteristicamente


Due batterie di valutazione neuropsi- cognitiva possa influenzare i risulta- coinvolti, e non dovrebbe invece esse-
cologica completa sono state validate ti finali. re utilizzata in sostituzione di una va-
con ampia accettazione per la valuta- lutazione neuropsicologica completa
zione cognitiva di pazienti con SM: La batteria BICAMS: (ad esempio, BRB-N). La batteria BI-
la batteria Brief Repeatable Battery screening e monitoraggio CAMS richiede 15 minuti per essere
of Neuropsychological Tests (BRB-N) cognitivo nella SM completata. I test compresi nella BI-
da 45 minuti (10) e la batteria Minimal Poiché, di solito, è necessario perso- CAMS sono stati selezionati dalle bat-
Assessment of Cognitive Function in nale addestrato in Neuropsicologia terie BRB-N e MACFIMS e sono:
Multiple Sclerosis (MACFIMS) da 90 clinica per somministrare le batterie
minuti (Tab. 2) (7,8). di valutazione neuropsicologica com- • i l Symbol Digit Modalities Test
Le batterie BRB-N e MACFIMS han- pleta, e poiché queste ultime richie- (SDMT) per la valutazione della
no una simile capacità discrimi- dono tempo aggiuntivo rispetto alle velocità di elaborazione delle in-
nativa tra pazienti cognitivamente normali visite di follow-up, è stata svi- formazioni;
compromessi e pazienti cognitiva- luppata e validata la batteria Brief In- • il California Verbal Learning Test-
mente preservati, nonché entrambe ternational Cognitive Assessment for II (CVLT-II), per la valutazione
un’eccellente capacità di previsione Multiple Sclerosis (BICAMS) (11), al fi- della memoria e apprendimento
della compromissione cognitiva futu- ne di promuovere la possibilità di una verbale;
ra. Queste batterie si sovrappongono breve valutazione cognitiva per i pa- • il Brief Visuospatial Memory Test
in gran parte l’una con l’altra, avendo zienti con SM, ottimizzata per piccoli - Revised (BVMT-R), per la valu-
ciascuna vantaggi e svantaggi. Centri, che non richieda necessaria- tazione della memoria e appren-
La batteria BRB-N necessita di un mente figure professionali con for- dimento visuo-spaziale.
minor tempo di somministrazione, è mazione specifica in neuropsicologia
stata validata in molti Paesi e tradot- o strumenti speciali, e costruita per Il test SDMT presenta, nella parte su-
ta in molte lingue, tuttavia non com- massimizzare l’uso internazionale e la periore di un foglio di carta standard,
prende test di valutazione dell’abilità compatibilità tra vari Paesi. La batte- una “chiave di lettura” composta da
visuo-spaziale e delle funzioni ese- ria BICAMS costituisce, comunque, una serie di nove simboli, ciascuno
cutive, presenti invece nella batteria uno strumento finalizzato allo scre- abbinato ad una cifra (Fig. 1a). Il re-
MACFIMS, che però risente di un ening e al monitoraggio cognitivo in sto della pagina presenta una sequen-
tempo di somministrazione più lun- SM, valutando i domini cognitivi più za pseudo-randomizzata di simboli.

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Al paziente viene chiesto di leggere


a
la sequenza di simboli esprimendo
il numero corrispondente a ciascun
simbolo, fornito nella chiave di lettu-
ra, il più rapidamente possibile, per
un tempo massimo di 90 secondi.
Il punteggio finale del test corrispon-
de al numero di risposte esatte for-
nite nel tempo massimo consentito.
L’SDMT richiede sia una rapida ela-
borazione delle informazioni, sia una
rapida scansione visiva e, in misura
minore, memoria di lavoro.
Il test CVLT-II prevede che l’esami-
natore legga un elenco di 16 paro-
le, appartenenti a quattro differenti
categorie semantiche (nel caso mo-
strato nella Figura 1b: sport, luoghi,
oggetti, cibo), presentate in ordine
pseudo-randomizzato. Dopo aver
b
ascoltato la lista di parole, al pazien-
te viene chiesto di riferire il maggior
numero possibile di parole, utilizzan-
do tutto il tempo necessario per il ri-
chiamo. Terminato il primo richiamo,
l’esaminatore rilegge nuovamente l’in-
tero elenco e invita il paziente ad un
secondo tentativo di richiamo; si pro-
cede così fino a completare cinque
prove di apprendimento e richiamo.
Il punteggio finale del test corrispon-
de al numero totale di parole richia-
mate dopo aver completato le cinque
prove di apprendimento.
c Il test BVMT-R consiste nel presen-
tare al paziente un foglio standard
in cui sono rappresentati sei disegni
astratti in una matrice 2x3 (Fig. 1c),
per un tempo massimo di 10 secondi,
trascorsi i quali il foglio viene rimos-
so dalla vista. Al paziente viene chie-
sto di riprodurre i sei disegni astratti,
nella stessa posizione in cui erano di-
sposti sul foglio e con le stesse caratte-
ristiche di forma, disegnando con una
matita su un foglio di carta standard
Figura 1. Batteria Brief International Cognitive Assessment for Multiple Sclerosis ed utilizzando tutto il tempo necessa-
(BICAMS): esempio di stimolo del test SDMT (a), CVLT-II (b), BVMT-R (c). rio per il richiamo e la riproduzione.

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Ad ogni disegno vengono assegnati da fatica è uno dei sintomi-chiave nella (nessuna nuova lesione o in-
0 a 2 punti, a seconda che il disegno diagnosi di depressione maggiore, se- grandimento di lesione preesi-
sia stato riprodotto nella giusta posi- condo il Manuale Diagnostico e Stati- stente in sequenze di RM pesate
zione e con le giuste caratteristiche; stico di Disturbi mentali, V edizione in T2 e/o nessuna lesione cap-
pertanto, il punteggio di una prova (DSM-V). Le note scale di depressio- tante mezzo di contrasto).
va da 0 a 12. Viene eseguito un tota- ne Montgomery-Asberg Rating Scale e
le di tre prove di apprendimento e ri- Beck Depression Inventory (BDI) han- Tuttavia, il concetto di NEDA non
chiamo ed il punteggio finale del test no bassa validità nel misurare sintomi prevede l’assenza di progressione di
corrisponde al numero totale di pun- di fatica e depressione nella SM, ten- disabilità cognitiva e, pertanto, at-
ti guadagnati dopo aver completato le dendo a confonderli tra loro. tualmente non è chiaro quale debba
tre prove. Per minimizzare tali effetti, è stata essere la valenza clinico-terapeutica
Dei tre test, il test SDMT risulta il più validata su pazienti con SM una ver- di tale disabilità. Questa problemati-
affidabile per la valutazione longitudi- sione ridotta della scala BDI, chia- ca è stata illustrata anche da uno stu-
nale del deterioramento cognitivo le- mata BDI-Fast Screen (16), composta dio brasiliano del 2016 condotto su 42
gato alla SM. Sia la batteria BRB-N (12) da sette quesiti sui quali non influi- pazienti con SM-RR, che ha riportato
che la batteria BICAMS (13) sono state rebbero sintomi di fatica e deteriora- un tasso di NEDA del 31% a 2 anni,
studiate e validate per il loro utilizzo mento cognitivo. e allo stesso tempo un peggioramen-
nella popolazione italiana. È bene raccomandare, ai fini di una to in almeno due domini cognitivi nel
Oltre agli strumenti neuropsicologi- valutazione neuropsicologica com- 58% di pazienti che rispettavano i cri-
ci esistenti, sarebbe importante anche pleta in pazienti con SM, l’utilizzo teri NEDA (18).
sviluppare, validare ed utilizzare stru- delle scale FSS e BDI-Fast Screen, allo È stato anche proposto un NEDA-4,
menti di identificazione di un deficit scopo di rilevare eventuali significati- includendo l’ulteriore criterio di
funzionale nel multitasking, speri- ve componenti di fatica e depressio- “nessuna perdita di volume cerebra-
mentato dal paziente nel mondo reale ne che potrebbero influenzare i deficit le”; tuttavia esso non è finora risultato
(ad esempio, doppio compito cogniti- cognitivi rilevati. di maggiore utilità clinica, in quanto
vo-motorio o cognitivo-cognitivo), al la misurazione dell’atrofia cerebrale
fine di prevenire un futuro declino co- Il monitoraggio cognitivo manca ancora di standardizzazione
gnitivo e migliorare le strategie tera- nel contesto del NEDA e praticabilità nella routine clinica di
peutiche. In ambito clinico, effettuare Nel 2009, con l’avvento di più effica- tutti i Centri SM.
valutazioni cognitive in pazienti con ci terapie modificanti il decorso di Inoltre, nuove evidenze supporta-
SM di nuova diagnosi può consen- malattia (come ad esempio, natalizu- no la nozione di “ricaduta cogniti-
tire di conoscere lo status cognitivo mab), si è constatato che ottenere una va”, sottolineando la possibilità che,
di partenza e di tarare con maggiore riduzione del tasso di recidive non po- in alcune fasi della malattia, varia-
accuratezza un successivo deteriora- teva più essere un obiettivo terapeuti- zioni dello status cognitivo possano
mento cognitivo. co sufficiente (17). costituire il solo corrispettivo clinico
È stato così introdotto il concetto di di un’attività di malattia (ovvero sen-
L’interazione tra deficit “nessuna evidenza di attività di ma- za sintomi attribuibili ad altri sistemi
cognitivi e fatica lattia” (No Evidence of Disease Activi- funzionali) (19).
o depressione ty o NEDA), definito come insieme di In quest’ottica, monitorare le funzio-
I sintomi di fatica (3) e depressione (14) 3 condizioni (NEDA-3): ni cognitive mediante brevi batterie
sono molto frequenti nei pazienti con di test può costituire l’unico modo per
SM. L’interazione tra fatica (che può 1) nessuna progressione di disabi- identificare un’attività di malattia che
essere misurata mediante la Fatigue lità (misurata mediante EDSS); altrimenti non sarebbe riconosciuta e
Severity Scale – FSS) (15) e disfunzione 2) nessuna ricaduta clinica di ma- trattata, nonché di avere un indicato-
cognitiva, e la loro reciproca causalità lattia; re di rischio di futura progressione di
(quale dei due determini l’altro), sono 3) nessuna attività di malattia in disabilità ed atrofia cerebrale.
ancora materia di ricerca e dibattito. risonanza magnetica (RM) In attesa anche di una maggiore ap-
Inoltre, è importante ricordare che la plicabilità delle tecniche di neuroima-

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ging avanzato nella pratica clinica, è fiammatorio immunomediato e la Conclusioni


auspicabile iniziare a concepire la di- conseguente degenerazione del SNC, In conclusione, il deterioramento co-
sabilità nella SM non solo come fisica, contrastano l’attività di malattia e la gnitivo non solo fa parte del corteo
ma anche come cognitiva, soprattutto progressione di disabilità. sintomatologico di una malattia com-
nelle fasi più precoci di malattia, in cui L’approccio non farmacologico è co- plessa come la SM, ma ne rappresenta
l’inizio del deterioramento cognitivo stituito, invece, dalla riabilitazione una componente rilevante, in quanto
sembra precedere l’inizio di quello fi- neurocognitiva, che può basarsi su tende a presentarsi fin dai primi anni
sico, e ad utilizzare il monitoraggio strategie terapeutiche riparative, fi- di malattia, è indipendente dalla di-
cognitivo, insieme a quello obiettivo nalizzate al restauro delle funzioni sabilità fisica, impatta negativamente
neurologico, per cogliere un’eventua- cognitive colpite, o di compensazio- sulla qualità di vita dei pazienti e può
le progressione di questa forma di di- ne, finalizzate a migliorare la capacità costituire una delle manifestazioni,
sabilità. funzionale residua dei pazienti. o persino l’unica manifestazione, di
Ad oggi, tuttavia, gli studi che illu- un’attività e progressione di malattia.
Cenni di terapia dei disturbi strano i benefici di questi metodi I disturbi cognitivi rivestono, quin-
cognitivi: stato dell’arte non sono conclusivi, sebbene siano di, un’importanza non solo funziona-
Gli approcci terapeutici al deteriora- promettenti, né esistono linee guida le, ma anche clinica, motivo per cui
mento cognitivo in SM sono princi- chiare e standardizzate sul loro utiliz- è fondamentale munirsi di affidabili
palmente di due tipi: farmacologico e zo nella pratica clinica. strumenti di screening, monitoraggio
non farmacologico. Tuttavia, esperti in quest’ambito rac- e valutazione completa di tali disturbi,
L’unico efficace approccio farmaco- comandano di utilizzare le strategie allo scopo di migliorare le strategie te-
logico, oggi disponibile, è rappresen- di riabilitazione neurocognitiva fino- rapeutiche in atto e studiarne di nuo-
tato dalle stesse terapie modificanti ra proposte, tenendo conto del profilo ve, ottenendo così un effetto positivo
il decorso di malattia, le quali, sop- cognitivo e degli specifici bisogni di e globale sul controllo della malattia e
primendo in vari gradi il danno in- ciascun paziente (20). sulla qualità di vita dei pazienti n

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