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VERSO UN’IDENTITÀ
AUTODETERMINATA_ TEMI,
PROBLEMI E PROSPETTIVE PER L’ADULTO
CON DISABILITÀ INTELLETTIVA
(GIRALDO)
CAPITOLO 1_ DISABILITÀ INTELLETTIVE ED ETÀ
ADULTA
1. VERSO UNA DEFINIZIONE DI DISABILITA’ INTELLETTIVA: UNO
SGUARDO ALLE CLASSIFICAZIONI INTERNAZIONALI
In STO -> al concetto di disabilità intellettiva sono stati attribuiti numerosi e differenti appellativi
(handicappato, ritardato mentale) che rispecchiano i diversi modelli di disabilità che hanno
contraddistinto il dibattito scientifico, culturale e sociale sull'argomento e che hanno
accompagnato il progressivo passaggio da una concezione del deficit dettata esclusivamente
dalla misurazione psicometrica della capacità intellettiva a un interesse sempre maggiore per gli
aspetti eziologici e adattivi
Oggi, def disabilità intellettiva: condizione clinica eterogenea contraddistinta da un deficit nel
funzionamento cognitivo e adattivo, soprattutto per quel che riguarda le abilità concettuali,
sociali ed esecutive.
Passaggio grazie a classificazioni
Matrice psicometrica classificazioni: es OMS del 1954 ->ormai superata xk QI sufficiente nel
restituire una adeguata mappatura delle effettive potenzialità cognitive di sogg
Apporto cruciale, doc internazionali: OMS, ICDH 1980 (menomazione vs handicap vs disabilità)
+ DSM-III-R, AAMR (aspetti principali deficit)
ICDH, menomazione vs handicap vs disabilità
- Menomazione -> esistenza o evenienza di anomalie, difetti o perdite a carico di arti,
organi, tessuti o altre strutture del corpo, incluso il sistema delle funzioni mentali
- Handicap -> condizione di svantaggio sociale e personale vissuta da un individuo a
seguito di una menomazione o di una disabilità che ne limita o impedisce le
possibilità di ricoprire il ruolo normalmente proprio a quella persona, in relazione
all'età, al sesso e ai fattori socioculturali
- Disabilità -> qualsiasi restrizione o carenza, conseguente a una menomazione, della
capacità di svolgere un'attività nel modo o nei limiti ritenuti normale per un essere
umano.
DSM-III-R, DSM-III-R, AAMR (american association on mental retardation) aspetti
principali deficit -> 1. livello di funzionamento intellettuale generale sotto la norma
(valutato attraverso test standardizzati); 2. concomitante incapacità o difficoltà di
adattamento; 3. Insorgenza in età evolutiva
C. esordio ->
- Dei deficit intellettivi e adattivi durante il periodo
di sviluppo;
- La sua la compromissione cognitiva non è
sufficiente a formulare una diagnosi
B) sociale ->
Riguarda:
- la capacità empatica,
- il giudizio sociale e interpersonale,
- la capacità di comunicazione,
- la capacità di fare e mantenere amicizie
- capacità similari
C) pratico ->
Concerne
- la gestione di ambiti personali come
o cura di se stessi,
o responsabilità sul lavoro,
o gestione del denaro
o attività tempo libero,
- aspetti organizzativi legati alla scuola e al lavoro
o Schizofrenia
o Disturbo affettivo
o Disturbo controllo impulsi
o Disturbi di condotta
o Disturbi adattamento
o Depressione
o Ansia
o Disturbi personalità
o Disturbi alimentali
Comp problematici, disadattivi e sfidanti + disturbi emotivi o altre condizioni psichiatriche, fattori :
natura socio ambientale, biologica, senso motoria e farmacologica + estremamente problematica e
avere un impatto sulla suscettibilità dell’individuo a sviluppare degli altri disturbi psichiatrici e/o
comportamenti sfidanti
Difficoltà analisi dimensioni sogg ->possibili equivalenti comp (come agitazione psicomotoria,
atteggiamenti di ritiro e chiusura sociale, oppure a considerarli come condizioni relativamente
indipendenti che persistono nel tempo)
Magg probabilità di insorgere se: 1. gravità della disabilità intellettiva, 2. effetti indiretti dovuti alla
mancanza di risorse cognitive, quali la frequente sperimentazione di insuccesso e il conseguente
basso livello di autostima che può portare poi a depressione.
Assunzione e gestione farmaci -> ulteriormente complicata da alcune caratteristiche
comportamentali o di funzionamento della persona con disabilità intellettiva. ->anziani rischio
‘polifarmacia’
Conclusione: i disturbi del comportamento del tono dell'umore sono più difficilmente riconosciute
tra queste persone rispetto alla popolazione generale
Imp senso di continuità, di fronte ai diversi tipi di perdite che accompagnano il processo di
invecchiamento ->concetti:
1. Assimilazione ->
sforzi compiuti per realizzare obiettivi e aspirazioni
originali quando i problemi sono reversibili
2. Alloggio -> rimodellamento di obiettivi, attività e priorità coerenti
con le risorse disponibili
Movimento per la vita indipendente -> Maturò progressivamente l'idea che per le persone
con disabilità fosse necessario gestire la propria vita anche al di fuori e oltre i consueti luoghi
di cura e assistenza, ma soprattutto un nuovo modello di mutuo aiuto e di sostegno tra pari in
cui fossero le stesse persone con disabilità responsabili del proprio processo di inclusione
sociale ->Rehabilitation Act 1973: progetto di legge prevedeva lo stanziamento di fondi
governativi per la creazione di centri di vita indipendente gestiti da persone con disabilità.
Diritti: prima Dichiarazione sui diritti delle persone mentalmente ritardate, 1971 ->poi
dichiarazione sui diritti delle persone disabili, 1975 -> su piano formale veniva garantito alle
persone con disabilità il godimento di tutti i diritti umani
Principio di autodeterminazione, anni 60, Nirje, The Principle of Normalization in Human
Services (1972) -> richiamava esplicitamente il diritto all'autodeterminazione per le persone
con disabilità intellettive
Def autodeterminazione di Nirje, componenti essenziali per autodeterminarsi:
o capacità di scelta,
o autoaffermazione,
o autoconsapevolezza,
o autoregolazione,
o self advocacy,
o autonomia.
Perske, imp dignità del rischio ->’’ Entrambi i filosofi rivendicavano anche per le persone con
disabilità l'universalità del diritto di poter controllare il proprio futuro e di essere protagonisti
delle decisioni che riguardano la propria esperienza e che incidono sulla propria qualità di
vita’’
Entrambi i filosofi rivendicavano anche per le persone con disabilità l'universalità del diritto di
poter controllare il proprio futuro e di essere protagonisti delle decisioni che riguardano la
propria esperienza e che incidono sulla propria qualità di vita
lavoro di entrambi anticipa legame autodeterminazione ed empowerment
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Dibattito: qualità della vita -> in quegli anni si stava sviluppando e in cui l'autodeterminazione
e concettualizzata come obiettivo e come risultato (Wehemeyer)
Principio di autodeterminazione in Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, ONU,
2006
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D. Autorealizzazione ->
tendenza a modellare la propria vita e comporta
l'utilizzo di una conoscenza forte e accurata delle
proprie preferenze, punti di forza e limitazioni; questo
senso di sé si forma con l'esperienza ed è influenzato
dall’apprendimento, dall’autoanalisi e dalle
interazioni con gli altri.
Autodeterminazione -> svilupperebbe lungo tutta la vita, sin dalla nascita, attraverso
l'apprendimento e lo sviluppo di capacità, abilità e competenze che consentono all' individuo
di diventare agente causale
Abilità e competenze, sogg ->agente causale:
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Casual Agency, molteplici livelli -> livelli che si influenzano reciprocamente: il livello generale,
e i bisogni psicologici e biologici di base, che rappresentano uno stadio fondamentale in
quanto la motivazione per soddisfare questi bisogni promuove il benessere generale e crea
anche le condizioni per l'azione volontaria, l'azione autodeterminata, contribuendo allo
sviluppo del sé agentivo
Sviluppo caratteristiche autodet -> modellati dai supporti, dalle opportunità o dalle barriere e
dagli impedimenti socio contestuali
Da queste conclusioni -> questi studiosi hanno proposto una rinnovata teoria ecologica
tripartita dell'autodeterminazione intesa come estensione del modello ecologico
precedentemente concettualizzato. In tale teoria, ciascuna delle tre parti del modello è
considerata in relazione all'influenza esercitata su essa dai fattori sia personali sia ambientali,
e viceversa
Fattori personali in autodet:
1. Skills -> capacità di un individuo di esercitare il controllo sulla propria vita e migliorata
da acquisizione di 8 abilità di base
2. Knowledge -> misura in cui un individuo comprende le proprie competenze e
l'ambiente che lo circonda
3. Attitudes -> sentimenti, le opinioni e le percezioni che un individuo ha rispetto a
persone ed eventi
modello ecologico prevede che questi fattori personali siano a loro volta influenzati da alcune
variabili ambientali che, in modo diretto o indiretto, impattano sul livello di
autodeterminazione della persona, ostacolando oppure facilitando il suo esercizio
Livelli di ecosistema (4):
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1. Microsistema -> Si tratta dei contesti più prossimi in cui l'individuo vive, come la
famiglia, la scuola, il lavoro e il gruppo dei pari. Diversi fattori all'interno di ciascun
microsistema possono agire da facilitatori o da barriere all'autodeterminazione
2. Mesosistema -> è dato dall' interrelazione tra due o più microsistemi; l'esistenza, la
forza e la valenza che hanno questi collegamenti tra i molteplici contesti di vita a cui la
persona partecipa influenzano il livello di autodeterminazione del soggetto.
3. Ecosistema -> è l'influenza esterna esercitata su un individuo da un ambiente, una
condizione, una decisione o un'azione a cui l'individuo non partecipa attivamente ma
che può influenzarlo in modo diretto o indiretto (es: disoccupazione di un genitore)
4. Macrosistema -> coinvolge i modelli culturali, politici e ideologici della società in cui la
persona con disabilità vive, come le sue leggi o i suoi costumi (es: sistema di welfare)
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Origini EBE: ING, metà anni 90 ->sentimento critico + insoddisfazione di ricerca edu xk
accusata di essere stata troppo spesso inadeguata in offrire risposte significative ai problemi
concreti di insegnanti e di chiunque lavori quotidianamente nei contesti educativi, oltre che
poco rigorosa nel rispetto dei criteri e degli standard della ricerca scientifica
1996, Hargreaves
afferma che anche la ricerca educativa e didattica doveva dotarsi di modelli di
intervento e di conoscenze scientificamente fondate che fossero in grado di
rispondere ai problemi che educatori ed insegnanti incontravano nella loro
quotidianità professionale e, di conseguenza, di orientare e promuovere rinnovate
pratiche educative e didattiche
aspetti in comune tra pratica medicina e edu: professionale del medico/docente e
dalla natura della ricerca e delle sue ripercussioni in termini di generalizzazione delle
pratiche più efficaci.
Hammersley vs Hargreaves:
- Contro: quale dovesse essere questo fondamento e quale potesse essere la sua
relazione con la didattica.
- Accordo: l'ideale che la pratica dovesse avere un fondamento di evidenze
Sostenitori EBE:
anche le pratiche didattiche ed educative, al pari di quelle mediche, dovrebbero
essere informate e giustificate sulla base di conoscenze condivise, trasferibili e
affidabili che permettano di valutare gli effetti di specifiche pratiche educativo
didattiche
duplice consapevolezza: 1. Urgenza revisione sist istruzione; 2. Necessità
introduzione procedure e strumenti attendibili per indagine
Diffusione: politiche federali, USA -> finalizzate a promuovere nelle scuole l'adozione di
programmi di intervento e di strategie per l'insegnamento della matematica, della letteratura,
della scrittura e di altre discipline che sono risultate scientificamente affidabili.
Edu speciale, the individual with disabilities education act (IDEA), 2004 _ scopo: promuovere
servizi, azioni e programmi di intervento basati su evidenze per bambini e adolescenti con
disabilità, tra cui anche strumenti specifici per promuovere il processo decisionale, garantire
pari opportunità, partecipazione e inclusione costruendo le basi per la vita autonoma e
indipendente.
EU, ING, rapporti su stato di ricerca edu -> In questi documenti emergeva la scarsa qualità
scientifica della ricerca in questo ambito e la sua inadeguatezza rispetto alle esigenze di
conoscenza dei decisori politici.
Risultato: iniziative -> stanno sviluppando, sperimentando e diffondendo un'ampia varietà di
programmi di intervento educativo e didattico e di strumenti di ricerca (prevalentemente
quantitativi) per la valutazione della loro efficacia
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VI. Minnesota opportunities and exercise of self -determiantion scale- adult edition
(Albery, 1995)
o Misura -> l'effetto che determinati fattori ambientali hanno
sull'autodeterminazione di un adulto con disabilità.
o 90 item, 8 domini + misura le abilità relative all'autodeterminazione rispetto a
conoscenze, capacità e attitudini
o Versione stud ->101 dom vs versione genitori ed edu sono 110
o Sottoscale: A. exercise of control; B. decision-maker preference; C.
importance of control
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3.RIFLESSIONI COMPARATIVE
15 strumenti ->2 raggruppamenti
1. Costrutto autodeterminazione in globalità o nelle sue componenti
troviamo quelli concepiti all'interno di uno specifico modello teorico di
riferimento, in cui la prospettiva psico-pedagogica di autodeterminazione sembra
essere quella maggiormente utilizzata (es Arc’s scale).
Altri strumenti, invece, fanno riferimento alla Self-Determined Learning Theory di
Mithaug, come la AIR Scale.
Per quanto riguarda la prima tipologia, dalla rassegna è emerso che tra le
componenti che i differenti modelli teorici hanno associato al costrutto di
autodeterminazione la capacità di scelta risulta essere sicuramente quella
maggiormente indagata.
L'autodeterminazione, infatti, non coincide in sé con la capacità di scegliere,
riguarda piuttosto l'intero processo decisionale di identificazione degli obiettivi e
delle alternative praticabili alla stima degli esiti ottenuti.
2. Aspetti teorici e pratici di ricerca riconosce aspetti riconducibili al costrutto autodet
è presente invece in maniera più esigua confermando la limitatezza di strumenti
che rilevano specificatamente l'influenza dei fattori ambientali su
autodeterminazione.
Alcuni strumenti, come ad esempio la scala ADIA, presuppongono la valutazione
di tali variabili insieme ai tratti personali.
In questo secondo raggruppamento troviamo anche un numero consistente di
strumenti di rilevazione sorti nell'ambito del costrutto di QdV di cui
l'autodeterminazione costituisce uno dei domini di base
Opinioni antitetiche su associazione costrutti
Valutazione, magg: QT (questionari, checklist) in forma di autovalutazione o etero-valutazione
(quando le informazioni vengono raccolte attraverso la percezione o l'opinione di terzi, come
insegnanti, familiari e caregiver)
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Scelta destinatari, 3 casi: 1. Sogg disabile; 2. Famiglia, insegnanti; 3. Sogg disabile + famiglia
(causa di pazialità aree indagate e pow raccolti)
Partecipazione attiva sogg disabilità ->elemento critico valutazione autodeterminazione: es
domande vengano formulate in modo che siano facilmente comprensibili, è opportuno
ricorrere ad una scala di quattro punti massimo
Risposta criticità: fase di incrocio o triangolazione tra i dati provenienti dalle diverse modalità
di self report e proxy report.
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Serie di incontri: 1. Intro + conoscenza; gli altri, scopo (creare un piano d'azione con una
relativa lista di cose da fare, ovvero compiti che vari membri del gruppo implementeranno
prima dell'incontro successivo) ->ogni riunione: revisione lista precedente + ogni partecipante
riporta quello che ha realizzato
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2) Descrizione -> serve per fornire una descrizione dettagliata delle abilità da acquisire e
dei vantaggi associati alla loro acquisizione
3) Modellamento -> serve per identificare e pianificare i propri obiettivi in riferimento a
ciascuna delle 5 fasi ‘’ I PLAN”
4) Pratica verbale -> richiede agli studenti di verbalizzare i vari passaggi che
compongono il loro ‘’I PLAN’’ e descrive in dettaglio dove, quando, come e perché
5) Esercitazione di gruppo e feedback -> si simula una riunione per la programmazione
del PEI e insegnanti, istruttori e altri studenti forniscono un feedback per ciascun
punto della strategia, ma anche in relazione alle competenze comunicative e
relazionali dimostrate dalla persona durante l'esposizione (in relazione ai vari punti
dello SHARE)
6) Pratica individuale e feedback -> l'istruttore si incontra individualmente con ogni
studente e valuta insieme a lui il percorso in relazione alla padronanza dimostrata
delle variazioni del ‘’I PLAN’’ e delle strategie di “SHARE”;
7) Generalizzazione -> gli studenti vengono assistiti durante le riunioni effettive per la
programmazione del PEI e nell’adattamento delle strategie acquisite in varie
situazioni (es: colloqui di lavoro, negoziazione con i genitori etc.)
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2. ‘istruttore’ ->
- insegna agli studenti a lavorare utilizzando le
domande guida.
- Queste nei primi tempi di applicazione del
modello vengono rivolte ai discenti;
progressivamente i discenti stessi imparano
ad utilizzarle autonomamente punendosele
da soli.
- Fornisce inoltre le indicazioni necessarie
affinché gli studenti possano rispondere alle
domande nella maniera più completa
possibile
3. Advocate ->
infonde fiducia agli studenti supportandoli nella
realizzazione delle diverse fasi e collabora con i
discenti perché possano conseguire i loro obiettivi
personali
Applicazione introduce 2 categorie:
1) Uso del modello integrale -> studiosi hanno stabilito un nesso causale tra l'utilizzo del
modello e il raggiungimento dei cosiddetti transition goals e di un buon livello di
autodeterminazione generale
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2) Uso modello con modifiche -> gli studi hanno dimostrato una diretta correlazione: una
maggiore autodeterminazione derivante dagli interventi erogati a studenti a scuola si
assocerebbe ha maggiori possibilità di occupazione post-scolastica e di partecipazione
alla comunità.
Ricercatori, scoperta che sc raramente implementano questo genere di pratiche così come
non frequentemente incentivano training mirati nei programmi di inserimento lavorativo.
Oggi ->no dati sufficienti per decidere quali competenze cruciali in autodet -> per convalidare
inequivocabilmente quali siano le competenze cruciali per l'autodeterminazione poiché le
differenze nelle variabili dipendenti, negli strumenti di valutazione e negli indicatori usati per
controllare le variabili rendono difficile confrontare i risultati ottenuti dalle diverse ricerche
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Scopo ultimo -> guardare gli oggetti del mondo come sistemi. Il sistema è un’entità costituita
da parti collegate da relazioni reciproche e costituenti un'unità complessiva ordinata e dotata
di individualità propria, nel senso che si caratterizza per proprietà sue e diverse da quelle
delle parti costituenti pur dipendendo in certa misura da quelle per le proprie caratteristiche
e il proprio funzionamento
Sist, def -> un'organizzazione di parti collegate da relazioni
Caratteristiche sistema:
1. Analogica -> perché si applica in parte in modo identico e in parte diverso, a diversi tipi di
realtà
2. Polivoca -> perché essendo una realtà mai chiusa ma sempre soggetta ad interferenze e
interazioni, le diverse interpretazioni non sono né riducibili né esaminabili
3. Autopoietica -> in quanto capace di mantenere la propria unità e la propria
organizzazione, attraverso le reciproche interazioni dei suoi componenti
4. Inseparata -> perché non ci sono sistemi isolati, ma sono in continuo regime di scambio
con l'ambiente
Pensiero sistemico permette -> intendere l'atto del conoscere come la capacità di mettere in
relazione diverse parti e di produrre un esito nuovo
Sogg e ogg connessi e interdipendenti
Soggetto -> conoscente non è più esterno, ma sempre interno al sistema stesso.
Inoltre, puoi che le relazioni si caratterizzano in senso non univoco e l'interazione
tra le diverse componenti produce sempre un’eccedenza rispetto alla somma delle
singole parti, ogni nuova configurazione degli elementi del sistema genera
inevitabilmente una nuova conoscenza
Sistema -> esauribile e mai completamente conoscibile dall'uomo + elemento di positività in
quanto costringe la persona a restare nel difficile ma appassionante cammino di conoscenza e
permette l'esistenza di un pluralismo di punti di vista tutti ugualmente leciti e gli irriducibili
che interagiscono e si confrontano incessantemente l'uno con l'altro.
Urbani Ulivi, antropologia filosofica in ottica sistemica -> diverse unità del sistema possono a
loro volta essere dei sistemi: se isoliamo in essere umano la conoscenza e la consideriamo
come un'unità, osserviamo facilmente che entrano a costituirla diverse parti, quali le
sensazioni, l'immaginazione, la logica, il linguaggio etc. ma osserviamo anche che i suoi esiti
eccedono le proprietà dei singoli costituenti in quanto nessuno di questi costituenti,
singolarmente preso, è in grado di capire il mondo al modo in cui il soggetto umano
conoscente lo capisce e lo descrive
Proprietà sistemiche uomo imp: 1. Libertà e 2. autocoscienza
a. L’INIZIATIVA DELL’OMS
OMS, l'applicazione del pensiero sistemico allo studio del sistema sanitario per migliorare la
progettazione e la valutazione degli interventi
Pensiero sistemico -> più efficace ed efficiente in implementare interventi all'interno dei
contesti complessi e fornisce una chiave interpretativa nuova per identificare e risolvere le
sfide del sistema sanitario
OMS, architettura dinamica, 6 blocchi:
1. Health workforce -> interventi sanitari personali e non personali efficaci, sicuri e di
qualità forniti a chi è in situazione di bisogno, quando e dove necessario (comprese le
infrastrutture), con uno spreco minimo di risorse
2. Service delivery -> risorse umane reattive, adeguate, efficienti e disponibili
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Rel, diventa decisiva xk: poiché gli elementi non sono solo reciprocamente connessi, ma
ciascuno, con il proprio comportamento, influenza quello degli altri
Conseguenza: circolo virtuoso, autodet come ‘’capacità di agire come agente causale primario
al di là di comp e influenze esterne’’
Rel ruolo centrale -> l'autodeterminazione non può essere solo la risultante delle sue
proprietà intrinseche, soprattutto perché questo riduzionismo logico può rivelarsi
particolarmente insidioso anche dal punto di vista etico per la persona con disabilità
intellettiva
Per contro l’ottica sistemica: l'autodeterminazione acquista un carattere plurale, dinamico,
ricorsivo che evolve insieme alla persona, al sistema e alle sue differenti componenti.
Processo- sogg con disabilità è co-attrice -> parti partecipando al sistema sono, sì,
subordinate alle sue regole e alle sue dinamiche relazionali; ma proprio in quanto parte del
sistema (sociale) l'uomo ha, a sua volta, la possibilità di cambiare il sistema e di intervenire
nelle sue dinamiche
Antropologia sistemica Urbani Ulivi ->proprietà sist ->autocoscienza (intesa come capacità del
soggetto umano di oggettivare sé stesso e la propria relazione epistemica con il mondo) +
libertà (concepita come caratteristica intrinseca del sogg)
Potenziare parte dominante -> Potenziare una parte dominante o una proprietà tipizzante del
sistema ha il tipico effetto sistemico di produrre nel sistema totale una variazione molto
amplificata
Libertà ->assoggettate a rel, spiega: casi in cui le limitazioni nel funzionamento cognitivo si
aggiungono spesso alle scarse possibilità di compiere scelte in autonomia e di esprimere
preferenze circa gli aspetti principali della loro quotidianità, creando così una situazione che
rischia di cristallizzare la loro immagine e il loro ruolo sociale entro schemi infantilizzanti,
assistenzialisti e custodialisti.
nuova concettualizzazione del costrutto di autodeterminazione (completa e
complessificazione alcune criticità teoretiche imputate ai diversi modelli di
autodeterminazione presenti, ad oggi, nella letteratura internazionale di settore) + nuova
configurazione dell'autodeterminazione (capace di superare la versione riduzionista e
deterministica e, al contempo, la deriva psicologica che interpreta tale caratteristica dell'agire
umano come un tratto solo individuale)
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In dialogo tra 2 poli, si gioca: si gioca sia il compito del genitore nel tutelare e, al contempo,
promuovere lo spazio di minore limitazione possibile della capacità di agire della persona con
disabilità sia la possibilità per quest'ultima di costruire la propria identità e di agire come
gente causale primario nel mondo reale
Chiamata a compiere atto di decentramento familiare
Decentramento, 2 livelli: 1. In rel a sist soc; 2. In famiglia
Adozione ottica sistematica ->ogni sogg chiamato: impegnarsi letture alternative e ad
immaginare nuovi possibili percorsi e ipotesi sulla propria vita
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Innesca, esito culturale -> l'emancipazione da modelli culturali tradizionali di disabilità che si
traducono in approcci stereotipati e pregiudiziali basati su un'immagine spesso passiva,
medicalizzata e assistenziale delle persone con disabilità o, in una logica compensativa, in
approcci che non ne rappresentano realisticamente le varie esperienze e realtà quotidiane
Scopo ultimo: interpretare la disabilità come faccenda complessa richiama nuovamente
quelle istanze sociali, civili e politiche con cui il principio di autodeterminazione aveva
esordito nel dibattito internazionale.
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