Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Indice
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
2 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
1 Ipotesi eziopatogenetiche
1
Crispiani P., Lavorare con l’autismo. Dalla diagnosi ai trattamenti, Edizioni junior, Bergamo 2002.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
3 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
4 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
Gli studi sui gemelli e sui fratelli hanno mostrato a carico dei fratelli di soggetti autistici
certa presenza dello stesso disturbo.
Lo spettro delle ipotesi sulla genesi di tale disturbo appare molto ampio, anche in relazione ai
problemi connessi alla poliedricità dei sintomi, dei riscontri diagnostici strumentali e dei metodi
diagnostici stessi.
In genere i disturbi sembrano aver origine durante la gestazione e sono presenti fino alla nascita. Per
alcuni studiosi, invece, l’età di insorgenza è prima dei trenta mesi2.
Anche se molte ipotesi siano oggi più accreditate di altre non si ha la certezza eziologica, né una
posizione teorica largamente maggioritaria. Nonostante ciò, è possibile, con qualche forzatura, fare
una lista delle principali ipotesi sull’origine della sindrome autistica:
Permane dunque uno stato di eziologia multipla, che consente di enunciare vari ambiti di
possibili fattori eziopatogenetici dell’autismo, così suddivisi:
Ambito bio-genetico
Mutazioni genetiche con anomalie cromosomiche.
Ambito organico
2
Battigliere G., Meazzini P., Psicopatologia dell’handicap: i primi passi” in HD,n.51/1993, p.2.
3
Crispiani P., op.cit., p.3.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
5 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
Fattori infettivi
Rosolia congenita;
Meningite;
Herpes post-natele.
Fattori dismetabolici
Disordine dismetabolico;
Fenilchetonuria;
Fattori neurologici
Disfunzione delle aree corticali preposte alla coesione sociale;
Disfunzione delle aree corticali frontali preposte al controllo cognitivo e motorio;
Lesioni di zone sub-corticali;
Disfunzioni dei mediatori chimici.
Si deve però, considerare che i danni alle strutture organiche, in tale caso alle cellule
cerebrali, possono essere effetto, anziché causa dei deficit che compongono la patologia autistica.
Roveretto pertanto afferma che il mancato sviluppo delle condotte sociali e comunicative può
generare deficit secondari nello sviluppo delle strutture corticali superiori che poi servono allo
sviluppo delle capacità linguistiche .
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
6 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
2 L’ipotesi psicogena
Nonostante oggi sia di minor riconoscimento nella comunità scientifica, la concezione delle
patologie psichiche in generale, proveniente dalla sponda psicogena, prende direttamente dalla
fondamentale matrice psicoanalitica freudiana, contemperando il modello originario con quelli della
psicologia dell’io di E. Jacobson, M. Mahler o di M.Klein.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
7 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
4
Crispiani P.,op.cit., p.3.
5
Mahler M., Pine F., Bergman A., La nascita psicologica del bambino, Bollati Boringhieri, Torino 1978.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
8 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
L’autismo infantile;
La psicosi simbiotica.
L’autismo infantile , come prolungamento della fase autistica, sua fissazione o regressione allo stato
autistico normale di in distinzione del sé dall’ambiente. Essa comporta indifferenza al mondo
esterno e un illusorio trionfo della dimensione del Me antagonizzato al non Me, dell’Io sull’Altro.
La psicosi simbiotica si manifesta quando, per motivi intervenuti si dissolve o si declina il legame
essenziale con la madre; a fronte di ciò, il bambino tende a rifiutare le esperienze di separazione e a
mantenere e rinforzare quella relazione simbiotica.
In questa condizione il soggetto da luogo a sintomi come l’angoscia o il panico per l’assenza della
figura materna.
Per la Mahler la sindrome autistica di colloca entro l’alterazione della relazione fra madre e
bambino, che avviene per effetto dell’intreccio di queste condizioni: il protrarsi dello stato
simbiotico con la madre e la rottura dell’unità fusionale con essa, a causa di eventi traumatici di
vario tipo. Pertanto ella propone come azione terapeutica il riproporre al bambino una fase
simbolica correttiva di rivisitazione dello stato di simbiosi e della progressiva separazione.
Negli anni ’60, il neuropsichiatra B. Bettelheim basa la sua lettura del fenomeno autistico in senso
psicodinamico, a carico delle funzioni emotive e affettive della personalità. Secondo Bettelheim il
bambino può propendere verso il rifiuto di ogni forma di interazione e vero il rifugio nell’unica
dimensione che può controllare il proprio corpo. Pertanto avviene l’attivazione dell’enfatizzazione
delle sensazioni viscerali propriocettive, piacevoli o dolorose e il chiudersi dentro sé, rifiutando
ogni possibile interazione con l’esterno.
Le motivazioni che sono alla base di tale ritiro, risiedono o in forme di difesa dall’ostilità
ambientale o nel tentativo di autoaffermazione in esso. Quindi, molte condotte inspiegabili, sono
definite da Bettelheim come tentativi di controllare lo spazio e la situazione propria in esso.
La chiusura autistica determina una disperata sensazione di impotenza rispetti ad una condizione
ambientale vissuta come immodificabile e priva di vie di uscita, una situazione estrema , molto
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
9 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
La loro teoria esclude condizioni congenite ed individua alcuni eventi potenzialmente autismogeni
nelle esperienze prenatali e post-natali soprattutto connesse alla relazione genitoriale. Essi ritengono
fondamentale prima di mettere a punto un trattamento di distinguere il grado di gravità della
sindrome, mettendo a punto, dunque, una distinzione fra un autismo debole da uno forte.
Il loro lavoro indica un trattamento in ambito psicoterapico che si focalizza sulla ricostruzione della
comunicazione a partire da quella gestuale8.
6
Bettelheim B., La fortezza vuota, Garzanti, Milano 1976.
7
Crispiani P.,op.cit., p.3.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
10 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
Autismo primario normale è una condizione psicologica che si verifica nelle prime
settimane di vita;
Autismo Primario Anomalie (A.P.A) è il prolungamento temporaneo o permanente , di
quello primario ed è tipico delle infanzie difficili o di disturbi organici;
Autismo Secondario Incapsulato (A.S.I) è caratterizzato da isolamento e chiusura come
difesa contro il panico e il senso della intollerabile separazione corporea dalla madre. I
bambini in questa condizione vivono un iperdifferenziazione tra il me e il non me,
chiudendo fuori nettamente quest’ultimo, ciò erige una barriera col mondo esterno e la
spinta alla chiusura in sé.
Autismo Secondario Regressivo (A.S.R) ad un certo livello di sviluppo, vissuta la
separazione materna con precarietà e intollerabilità, questa cessa in favore di un processo di
regressione psicologica del bambino, da cui la disintegrazione dell’io che si esprime anche
come autismo infantile precoce. Una principale caratteristica di tale autismo è il ritiro in
fantasie corporee e la frammentazione dell’io e dell’oggetto perduto (madre), di cui resta
una sensazione confusa.
8
Timbergen N., Timbergen E.A., Bambini autistici: nuove speranze di cure, Adelphi, Milano 1989.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
11 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
Vi sono anche recenti lavori che focalizzano l’attenzione anche sulla figura paterna la quale,
pur non coinvolta radicalmente in relazioni fusionali col bambino, tuttavia è in grado di qualificare
le interazioni sia tra se e il figlio sia di tutti all’interno della famiglia. Nelle dinamiche del
maternage è attiva infatti la figura paterna ed essa può essere all’origine di una condizione
psicopatologica della relazione complessiva, ovvero di uno stato fallimentare delle relazioni interne.
Per T.J. Carratelli e altri anche il padre giunge al bambino in difficoltà psichica una inadeguata
risposta, il che rimanda agli stili comunicativi che nel gruppo familiare sono attivi, i quali possono
non essere rassicuranti per il bambino. Si ipotizza che alle origini della sindrome autistica si ponga
una carenza dello sviluppo della comunicazione pre-verbale.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
12 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
La parabola dell’approccio psicogeno si estende essenzialmente dagli anni ’40 a quelli ’70,
con seguaci più recenti ma di minor accreditamento scientifico, del resto già Anne Freud in uno
studio su una serie di bambini sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti aveva osservato
l’assenza di stati autistici, quindi affermato la non connessione di questa patologia anche con le
peggiori condizioni familiari, contrariamente all’idea fatta propria invece da Bettelheim.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
13 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
La non conferma dello stato di mancata emotività o relazionalità nei soggetti autistici;
La crescente emergenza di conoscenze in ambito neurobiologico;
Frequente comparsa in associazione a sindromi neurobiologiche ;
Collegamenti tra autismo e condizioni genetiche9.
Altri autori sottolineano, invece, le possibili sovrapposizioni con gli approcci organicistici,
anche a seguito dell’evoluzione delle due posizioni meno ambientalisti gli psicodinamici e più
attenti alle esperienze relazionali gli organicisti e principalmente per la consapevolezza che danni
neurologici determinano disfunzioni psicodinamiche che possono essere aiutate da sostegni di tipo
emozionale o cognitivo.
Dunque sulla disfunzione neurologica, sulle inequivocabili anomalie cerebrali, si attivano deficit
psicologici a carico delle relazioni, dell’emotività ecc.
9
Crispiani P., op.cit., p.3.
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
14 di 15
Università Telematica Pegaso L’autismo: eziologia
Bibliografia
Crispiani P., Lavorare con l’autismo. Dalla diagnosi ai trattamenti, Edizioni junior, Bergamo
2002
Mahler M., Pine F., Bergman A., La nascita psicologica del bambino, Bollati Boringhieri,
Torino 1978
Timbergen N., Timbergen E.A., Bambini autistici: nuove speranze di cure, Adelphi, Milano
1989
Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente
vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore
(L. 22.04.1941/n. 633)
15 di 15