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Al fine di evitare spiacevoli inconvenienti si specifica che questa dispensa contiene esclusivamente i MIEI
APPUNTI, i quali non sono mai stati sottoposti all’attenzione dei docenti nè da loro convalidati. Per questo
motivo essi non possono per nulla ritenersi privi da errori, sia di forma che di concetto. Gli appunti sono stati
integrati con alcune parti del libro di testo, con materiale preso dal web e con immagini scansionate da atlanti
anatomici o scaricate da internet.
Resto comunque disponibile a correggere eventuali errori la cui segnalazione è anzi gradita. La dispensa
rimarrà a disposizione di tutti ma sarebbe per me motivo di grande dispiacere (e non solo…) sapere che qual-
cuno cerchi di ricavarne dei soldi.
Elisa Lodi Rizzini
Solarolo R. - Cremona
il controllo cerebrale della funzione motoria
E’ il livello più elevato e si esplica attraverso:
1 - REGIONI DELLA CORTECCIA, NUCLEI SOTTOCORTICALI E NUCLEI DEL TRONCO CHE COMPRENDONO:
• Alcune aree della corteccia cerebrale
• Gangli della base (caudato, putamen e globus pallidus)
• Parte dei talami ottici
• Nucleo rosso
• Sostanza nera del Sömmering
• Nucleo subtalamico (o di Luys)
2 - PROIEZIONI AL MIDOLLO SPINALE CHE COMPRENDONO:
• Tratti cortico-spinali
• Tratti cortico-bulbari
• Tratti rubro-spinali
• Tratti vestibolo-spinale (mediale e laterale)
• Tratti reticolo-spinali (mediale e laterale)
La separazione nei due sistemi è di origine clinica, dove è usata per distinguere due sindromi motorie:
SPASTICITà e paralisi: Sindrome piramidale, dovuta a lesioni dei tratti cortico-spinali diretti.
movimenti involontari, rigidità ed ipocinesia: Sindrome extrapiramidale, dovuta a lesioni
dei gangli basali.
I motoneuroni che innervano i muscoli prossimali sono in posizione mediale, mentre quelli che innervano i muscoli distali
si trovano in posizione progressivamente più laterale.
I nuclei motori dei muscoli assiali formano un gruppo nella parte mediale del corno ventrale per tutta la lunghezza del
a midollo spinale.
I nuclei motori dei muscoli degli arti sono invece limitati ai segmenti cervicali più caudali ed ai segmenti lombosacrali. In
questo contesto i nuclei per i muscoli dei cingoli sono i più mediali mentre i nuclei per i muscoli della mano e del piede
sono più laterali.
I motoneuroni per i muscoli flessori sono in posizione relativamente dorsale rispetto a quelli per i muscoli estensori (che
sono quindi posizionati più ventralmente).
I muscoli prossimali, specialmente degli arti inferiori, sono usati più che altro per il mantenimento dell’equilibrio e della
b postura.
I muscoli distali, specialmente delle estremità superiori (mano), vengono usati prevalentemente per attività manipola-
torie fini.
I vari gruppi di neuroni motori sono controllati da interazioni diverse e vie discendenti diverse.
INTERNEURONI MONOSEGMENTALI o LOCALI:
Nelle localizzazioni della parte più mediale della zona intermedia, proiettano ai nuclei motori mediali ipsilaterali ed ai
c nuclei motori controlaterali e provvedono al controllo dei muscoli assiali.
Nelle localizzazioni laterali proiettano solo ai motoneuroni ipsilaterali che controllano i muscoli dei cingoli.
Nelle localizzazioni laterali estreme proiettano ai motoneuroni che innervano i muscoli ipsilaterali più distali.
INTERNEURONI PLURISEGMENTALI o PROPRIOSPINALI:
Neuroni propriospinali mediali: Decorrono in colonne ventrali e mediali e sono più lunghi (anche lunghi quanto tutto
il midollo).
Neuroni propriospinali laterali: Interconnettono un minor numero di segmenti, perciò stabiliscono interconnessioni
d topografiche meno diffuse.
I muscoli assiali, innervati da molti segmenti spinali, possono contrarsi in modo coordinato negli aggiustamenti posturali.
I muscoli distali, innervati da un numero ridotto di segmenti spinali, possono essere utilizzati in modo indipendente l’uno
dall’altro.
Il sistema laterale: Tratti discendenti che proiettano ai nuclei motori che innervano i muscoli delle estremità e
che si trovano nella parte laterale del corno ventrale, ed agli interneuroni della zona intermedia adiacente a questa
regione. Ha effetti UNILATERALI.
E’ costituito da:
- TRATTO CORTICO-SPINALE (laterale)
- TRATTO RUBRO-SPINALE
- TRATTO CORTICO-BULBARE (solo quella parte che controlla i muscoli della porzione inferiore di faccia e lingua)
il sistema mediale: Tratti discendenti che proiettano alla colonna cellulare ventro-mediale (per i muscoli assiali e
dei cingoli) ed agli interneuroni della zona intermedia adiacente alla regione. Ha effetti BILATERALI.
E’ costituito da:
- TRATTI VESTIBOLO-SPINALI (mediale e laterale)
- TRATTI RETICOLO-SPINALI (mediale e laterale)
- TRATTO TETTO-SPINALE
- TRATTO CORTICO-BULBARE (la maggior parte)
- TRATTO CORTICO-SPINALE DIRETTO (mediale)
Immagine 009. Localizzazione delle funzioni della Corteccia Cerebrale. Rappresentazione di aree motorie sull’area motoria primaria e somatosensoriale tra cui il capo (C),
le estremità superiori (ES), il tronco (T) e le estremità inferiori (EI). I numeri rappresentano le aree di Brodmann
cellule di origine: Neuroni piramidali del 5° strato della corteccia (o cellule GIGANTOPIRAMIDALI
di Betz).
il tratto cortico-bulbare
il tratto rubro-spinale
origine: Piccoli e grandi neuroni della parte caudale del nucleo rosso del mesencefalo.
decorso: Le fibre discendenti si incrociano sulla linea mediana subito dopo l’uscita dal nucleo, de-
correndo poi nel funicolo dorso-laterale, vicino al tratto cortico-spinale (vedi Immagine 007 a pagina 12).
terminazioni spinali: Il campo terminale mostra un’ampia sovrapposizione con la via cortico-spi-
nale, interessando preferenzialmente gli interneuroni che proiettano ai motoneuroni α e γ delle porzioni
laterali del corno ventrale.
afferenze: Hanno effetto moderatamente eccitatorio le afferenze provenienti dalla corteccia (che
formano la via cortico-rubro-spinale) ma da zone differenti da quelle che mandano informazioni nel tratto
cortico-spinale.
funzioni: Nell’uomo ha importanza poco chiara.
tratto tetto-spinale
origine: Neuroni dello strato profondo del collicolo superiore.
decorso: E’ l’unica via del sistema mediale che presenta decussazione al di sotto della formazione
grigia periacquaduttale. Successivamente decorre nel funicolo ventrale del midollo spinale terminando
sugli interneuroni mediali a livello cervicale alto.
funzioni: Contribuisce alla regolazione del movimento della testa e della posizione degli occhi deter-
minando movimenti controlaterali del capo in seguito a presentazione di stimoli visivi, uditivi e somatici.
Immagine 013. Perdita della capacità di frazionare il movimento dopo piradotomia nella scimmia
b) via rubro-spinale: Una lesione di questa via può provocare riduzione dei movimenti (IPOCI-
NESIA) dell’arto. Se effettuata insieme alla lesione della via cortico-spinale si ha, ad esempio per l’arto
superiore, una difficoltà a flettere l’arto ed a chiudere la mano, oltre alla perdita dei movimenti frazionati
delle dita. Dopo un periodo di recupero, il danno si riduce sensibilmente, ma solo inserendo il movimento
in un movimento globale.
Postura, equilibrio e deambulazione restano indenni.
Sistema Mediale
Le lesioni a questo sistema provocano riduzione del tono muscolare (dei muscoli estensori) con at-
teggiamento in flessione del tronco per grave alterazione dei riflessi di raddrizzamento. Si può avere un
recupero parziale, ma con mantenuta la tendenza a piegarsi in avanti e con frequenti cadute a terra.
Si hanno alterazioni dei movimenti dei muscoli assiali, dei cingoli e prossimali degli arti.
Le conseguenze di una lesione a livello di questo Sistema, sono una difficoltà nella deambulazione e
nel mantenimento della direzione del percorso (e, ovviamente, anche nell’equilibrio). I movimenti delle
estremità degli arti rimangono normali.