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LA VENA PORTA
La vena porta il tronco venoso che conduce al
fegato il sangue che proviene dalla porzione
sottodiaframmatica del tubo digerente, dalla
milza(1), dal pancreas(2) e dalla cistifellea(3). Si
dirama e si capillarizza nel parenchima epatico
dando origine alla rete mirabile venosa dei
lobuli, dalla quale trae inizio il sistema delle
vene epatiche tributarie della vena cava
inferiore: pertanto il sangue proveniente da tutti
gli organi ora ricordati raggiunge la vena cava
inferiore solo dopo aver circolato attraverso al
fegato.
(1)
vena porta
Il colesterolo prodotto nel fegato viene impiegato in buona parte per la produzione di bile
segue
segue
Agrimonia eupatoria L.
Origanum vulgare L.
Marrubium vulgare L.
Potentilla anserina L.
Agrimonia eupatoria L.
Origanum vulgare L.
Marrubium vulgare L.
Potentilla anserina L.
infiammazione della vagina o dell'utero, da cui fuoriesce un muco biancastro detto fiori bianchi
Ostruzioni
Alle Ostruzioni del fegato specifica la decozione della
Anserina, o sia Potentilla replicandola varj giorni con adatta
regola, e dieta.
(1)
Il testo di P. Atanasio non riporta indicazioni sull'uso del carciofo per i disturbi del fegato
ALTRE INDICAZIONI
Altre fonti riportano che il carciofo ha propriet
coleretiche(1), depurative del fegato, specifico
per il buon funzionamento del fegato e dei
reni(2).
Decotto: 3-4 g di foglie in 100 ml di acqua.
Bollire e tenere in infusione per 15 minuti. Una
tazza pro dose, 2/3 volte al giorno prima dei
pasti.
(1)
(2)
Silybum marianum L.
(Cardo mariano - Cardo santo)
ALTRE INDICAZIONI
Altre fonti(1) riportano che i semi del Cardo
mariano hanno propriet antiepatotossiche,
colagoghe(2) e coleretiche(3); da usare in
presenza di insufficienza epatica, epatiti,
epatopatie tossiche e metaboliche, cirrosi.
Decotto: 3 g di semi in 100 ml di acqua. Bollire
5 minuti. Tenere in infusione 15 minuti. Una
tazza pro dose, 2/3 volte al giorno.
(1)
M. Pedretti L'erborista moderno (2) favorisce ed accelera l'afflusso della bile verso l'intestino
stimola la cellula epatica a produrre la bile
(3)
(1)
Il testo di P. Atanasio non riporta indicazioni sull'uso del tarassaco per i disturbi del fegato
ALTRE INDICAZIONI
Altre fonti(1) riportano che la radice del
Tarassaco ha propriet diuretiche, depurative,
colagoghe(2) e coleretiche(3).
Decotto: 5 - 15 g in 100 ml di acqua. Bollire 5
minuti. Tenere in infusione 15 minuti. Una tazza
pro dose, 2/3 volte al giorno prima dei pasti.
(1)
M. Pedretti L'erborista moderno (2)favorisce ed accelera l'afflusso della bile verso l'intestino
(3)
stimola la cellula epatica a produrre la bile