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Medicalia

a cura della OMEOSALUS s.r.l.

Numero

4
novembre 2000

Rivista quindicinale di Omeopatia, Fitoterapia, Cosmetica, Medicina Naturale e Galenica.

Morfina e morfinismo
"La morfina si estrae dall'oppio. E' oltremodo doveroso da parte del farmacista di assaggiare l'oppio avanti di sottoporlo all'estrazione di alcaloidi, perch il contenuto di questi varia notevolmente a seconda del Paese di origine e dell'epoca del raccolto, ecc." Questo articolo apparso su "Il Farmacista Italiano" dell'ottobre 1939 non voleva certo pubblicizzare il fatto che i farmacisti potessero assaggiare l'oppio e n tanto meno che gli stupefacenti fossero cos facilmente alla portata di tutti. E' proprio di questi giorni un acceso dibattito sulla possibilit di fornire la morfina ai tossicodipendenti e riporto, al riguardo, il commento del Prof. Valenti, tratto sempre dello stesso giornale: "Il dolore apre la porta al morfinismo ed io penso che, esclusi i casi di diagnosi funesta in cui umano lenire il dolore come estremo conforto a chi inevitabilmente condannato a morire, l'umanit dovrebbe meglio sopportare il dolore fisico e morale, perch anche il dolore ha la sua grande funzione nella nostra esistenza per meglio temperarla a superare le vicissitudini della vita. L'uomo non deve solo esercitarsi a sviluppare i muscoli, deve saper anche soffrire per temprare il suo sistema nervoso, altrimenti la sua volont si rilascia e tosto sar un vinto della vita"
Dr. Antonio Colasanti

Curarsi con le piante

Equisetum arvense
DESCRIZIONE Nomi comuni: equiseto, coda cavallina, brusca. Pianta: erbacea, raggiunge l'altezza di 30 cm. Radice: carnosa (rizoma), dalla quale spuntano radichette. Fusto: all'inizio della primavera nasce un fusto, dotato di una spiga, contenente le spore, ossia una specie di semino che, staccandosi dalla pianta, serve per la riproduzione. Da questa spiga spunta un fusto verde circondato di rametti aghiformi di color verde chiaro. E' un fusto sterile che non produce foglie, fiori o frutti. DOVE NASCE E COME SI COLTIVA Nasce spontaneo in quasi tutte le regioni settentrionali, nei fossi e nelle scarpate. Lo si trova fino ad una altitudine di 2.500 m. E' una pianta infestante, molto difficile da estirpare poich le sue radici penetrano molto in profondit. L'equiseto non viene coltivato ma si trova solo allo stato spontaneo. PARTI DA UTILIZZARE Il fusto verde. QUANDO SI RACCOGLIE Nel periodo estivo, quando il fusto verde cresciuto. COME SI CONSERVA Si fa essiccare al sole o in forno a bassa temperatura e si conserva in scatole di cartone. Si consuma per anche fresco, soprattutto pestato. STORIA E CURIOSITA' L'equiseto, una piantina che raggiunge l'altezza di
poche decine di centimetri, quello che rimane dopo una serie di millenarie trasformazioni di un albero che in epoca preistorica, nel Paleozoico, raggiungeva l'altezza di alcuni metri, pur mantenendo le stesse caratteristiche. Il Mattioli, medico e botanico del Cinquecento che pubblic e comment il trattato di medicina erboristica del greco Dioscoride, spiega l'origine del nome Equisetum, che in italiano significa "coda di cavallo", notando la somiglianza della pianta adulta con al coda di cavallo. Ci riporta anche un uso particolare che ai suoi tempi si faceva, nella Maremma senese, del germoglio a forma di spiga: durante la Quaresima, esso veniva lessato in acqua e poi infarinato e fritto in padella, in luogo del pesce. SALUTE L'equiseto contiene sali minerali, soprattutto calcio e silicio, e vitamine, e il suo impiego indicato nella medicina erboristica come coadiuvante nella cura di tutte quelle alterazioni dovute alla mancanza di queste sostanze, come la fragilit ossea degli anziani, per il consolidamento delle fratture, l'eliminazione delle macchie bianche dalle unghie deboli, la mancanza di calcio nei bambini; l'erborista di fiducia vi consiglier le dosi necessarie per questi impieghi. Un decotto di 5 gr. per ogni dl. di acqua pu essere usato come bagno per le unghie deboli o per fare degli impacchi decongestionanti per le palpebre arrossate e gonfie.

SOMMARIO
2 3 4 5
LA FARMACIA TRA ARTE E STORIA EMATOMI E CONTUSIONI - RAGADI IL MEDICO INFORMA LA GEMMOTERAPIA

6 RICETTARIO DI VETERINARIA 7 NOTIZIE UTILI E PREPARAZIONI 8 I CONSIGLI DEL DR. LISI 8 PIANTE UTILI E PIANTE DANNOSE

La farmacia tra arte e storia


Peptonina Peptonina

IL DECALOGO DELLA VITA SANA


Il Dott. Ducornet, che ha dedicato i suoi studi all'igiene, ha fissato cosi in una lista schematica, quali debbano essere i dieci comandamenti per mantener sana la nostra vita: 1. Alzarsi e andare a letto presto, dopo aver trascorso una laboriosa giornata interrotta da riposo ma non da ozio; 2. Come l'acqua e il pane sono necessari al nostro sostentamento, l'aria e il sole sono indispensabili alla nostra salute; 3. Nel mangiare ricordarsi sempre che la semplicita dei cibi e la moderazione nella quantita di essi e nella giusta misura dei vini, fanno si che la vita sia lunga; 4. Badare molto alla pulizia del nostro corpo, lavarsi il piu spesso possibile e prendere il bagno una o due volte la settimana; 5. Il sonno riposa dalla fatica e fortifica l'organismo, ma un riposo troppo lungo debilita il corpo e infiacchisce lo spirito, rendendo inerte ogni nostra energia materiale e spirituale; 6. Ci dobbiamo vestire in modo d'aver sempre liberi tutti i nostri movimenti, conservando al nostro corpo il calore che gli e necessario e riguardandolo da ogni brusco cambiamento di temperatura; 7. La casa dove si abita deve essere tenuta pulita, ben areata e giocondata, nelle stanze di maggior soggiorno o da dormire, dalla luce del sole; 8. Il divertimento e necessario per interrompere l'assiduita del lavoro; ma se il sollazzo e un ottimo medicinale per lo spirito, si deve sempre tener presente che l'abuso di esso, istigando all'ozio, ne e un veleno; 9. Si deve cercare, specialmente nei rapporti di famiglia, di essere allegri quanto piu e possibile; l'allegria e il sole della vita e la musoneria ne e il verme che la corrode: la prima ci mantiene sempre giovani, la seconda ci fa diventare vecchi, anche prima del tempo; 10. Chi lavora di cervello, deve badare a non lasciare in assoluto abbandono le braccia e le gambe; chi lavora delle mani deve pensare anche a dare un poco di nutrimento con una sana e gioconda lettura al proprio cervello. E detto questo possiamo anche aggiungere il verso famoso a mo' di conclusione: "Posto t'ho innanzi ed or per te ti ciba".

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La Mutua Farmaceutica Italiana


Raccomanda alla sua Clientela la soluzione jodica "IFT", che contiene una percentuale molto alta di jodio, di cui un decimo allo stato libero ed il resto in una serie di combinazioni della soda. La soluzione di questi sali, alla temperatura ordinaria e in perfetto equilibrio e si mantiene tale a lungo tempo. Al contatto di enzimi e di acidi essa libera gradatamente lo jodio. Nell'organismo lo jodio si libera lentamente allo stato nascente ed in piccole quantita. Esso agisce per tal modo con energia, ma senza provocare irritazione nei tessuti, come appunto si verifica nell'applicazione o nell'uso delle soluzioni jodiche comuni. Indicazioni terapeutiche: CHIRURGIA: E' indicata in tutti i processi suppurativi acuti e cronici per la disinfezione di cavita aperte e chiuse suppuranti, cancrenose e necrotizzanti. Disinfetta, toglie l'odore sgradevole e promuove energicamente la formazione di granulazioni sane. Si applica pura e diluita (la diluizione va fatta con siero fisiologico: un cucchiaino da caffe di sale comune in un litro d'acqua) in forma di impacchi, di irrigazioni o si introduce nelle cavita imbevendone gli zaffi di garza (questi ultimi con soluzione pura). DENTISTICA: Viene applicata pura in forma di pennellazioni o quale colluttorio nei casi di piorrea alveolare. Diluita con siero fisiologico disinfetta la bocca e fa sparire qualsiasi fetore orale. GINECOLOGIA: Rimedio efficacissimo per tutte le secrezioni acute e croniche. Nella toiletta igienica femminile va diluita 4 cucchiaini (di legno o di vetro) per un litro di soluzione fisiologica. OTORINOLARINGOLOGIA: Va usata pura per pennellazioni, irrigazioni, istillazioni, lavatura e zaffamento di cavita suppuranti e necrotiche. In MEDICINA INTERNA e in PEDIATRIA: si usa per via orale, endovenosa, sottocutanea e intramuscolare, in tutte le forme che richiedono una cura jodica.

C O N C E S S I O N A R I A P E R I TA L I A E C O L O N I E

MUTUA FARMACEUTICA ITALIANA


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In questo numero parliamo di...


EMATOMI E CONTUSIONI
L'ematoma la raccolta ematica localizzata nelle parti molli superficiali. La contusione una lesione dei tessuti molli e cute senza soluzione di continuo. La sintomatologia che consegue una contusione di dolore locale, edema con o senza ematoma. In casi di traumi in particolari zone dell'organismo, per esempio addome, testicoli, torace o in presenza di ematomi vistosi (soprattutto in pazienti che assumono anticoagulanti), necessario l'invio al pronto soccorso. TRATTAMENTO direzione centripeta. Modalit: aggravamento con il freddo e con il contatto. Modificazioni psico-comportamentali: depressione post-traumatica. Posologia: 15CH, 5 granuli ogni 3 ore.

acne, cheratosi palmo-palmare, callosit plantari dolorose. Posologia media: 40 gocce diluite in bicchiere di acqua, tiepida bollita in precedenza, 2-3 volte al giorno per applicazioni locali, oppure in pomata al 4%.

Bellis perennis Causalit: traumi Diagnosi sindromica: trauma pelvico al seno, al coccige; ecchimosi, ematomi, surmenage fisico, stasi venosa. Sintomi caratteristici: sensazione di contusione generale, con una iperestesia al contatto. Modalit: aggravamento con il contatto; miglioramento con il riposo e in posizione distesa. Posologia: 7CH, 5 granuli ogni 3 ore. China rubra Causalit: traumi; perdita di liquidi organici (es. Diarrea, vomito, sudorazione, emorragia). Diagnosi sindromica: ematomi, emorragie, edemi post-traumatici. Sintomi caratteristici: astenia intensa, pallore, turbe visive, acufeni. Modalit: aggravamento con il contatto leggero; miglioramento con una forte pressione, con il caldo. Posologia: 9CH, 5 granuli ogni 3 ore. Hypericum perforatum Causalit: trauma. Diagnosi sindromica: nevrite periferica post-traumatica. Contusione alle dita (polpastrelli), punture non sanguinanti, estrazione dentaria. Sintomi caratteristici: dolori acuti, intollerabili, irradiati lungo la radice del nervo in

Ledum palustre Causalit: trauma. Diagnosi sindromica: trauma oculare (occhio pesto), ferite di oggetti appuntiti, punture di insetti; distorsione delle caviglie. Sintomi caratteristici: dolore locale non irradiato. La parte colpita pallida, fredda, edematosa, cianotica, parestesica. Ecchimosi, ematomi giallo-verdastri. Modalit: aggravamento con il movimento e con il calore; miglioramento con applicazioni locali fredde. Modificazioni psico-comportamentali: depressione post-traumatica. Posologia: 15CH, 5 granuli ogni 3 ore. Achillea millefolium TM L'achillea millefolium o "erba del soldato" appartiene alla famiglia delle "Asteracee". La tintura madre si prepara da pianta intera fiorita. I principi attivi pi noti sono; flavonoidi, olio essenziale di azulene. Presenta un tropismo elettivo a livello della muscolatura liscia e svolge propriet spasmodiche. Le principali indicazioni cliniche sono: diatesi emorragica, meno-metrorragie. Posologia media: 40 gocce, pi volte al giorno. Calendula officinalis TM La calendula appartiene alla famiglia delle "Composite". La tintura madre si prepara dalle sommit fiorite. I principi attivi pi noti sono: carotenoidi, xantofilla, flavonoidi, saponine, principio amaro. Presenta un tropismo elettivo a livello della cute (uso esterno). Svolge un'azione antisettica, antiinfiammatoria, cicatrizzante (uso topico). Le principali indicazioni cliniche sono: ferite, piaghe, ulcerazioni, eritemi, ustioni,

RAGADI DEL CAPEZZOLO


Le ragadi del capezzolo sono ulcerazioni a bordi netti del capezzolo. Potrebbero essere evitate con una corretta igiene locale e con una tecnica adeguata di allattamento. Si pu applicare dopo ogni poppata la pomata Castor equi che faciliter la guarigione di ragadi gi presenti. TRATTAMENTO

Graphites Diagnosi sindromica: ragadi del capezzolo. Sintomi caratteristici: ragadi dolorose con trasudato di liquido spesso, giallo come miele; croste giallo-brune; prurito e bruciore. Modalit: aggravamento con il caldo e con l'acqua; miglioramento con il freddo. Modificazioni psico-comportamentali: malinconia, indecisione, tristezza. Posologia: 9 CH, 5 granuli 3 volte al giorno. Nitricum acidum Diagnosi sindromica: ragadi del capezzolo, eczema fissurato. Sintomi caratteristici: dolori pungenti come spina o scheggia; ragadi del capezzolo a margini netti (a colpo d'unghia), con fondo facilmente sanguinante. Modalit: aggravamento con il freddo, con il contatto, la notte; miglioramento con il calore e con il movimento passivo. Modificazioni psico-comportamentali: ansia per la propria salute. Posologia: 9CH, 2 granuli 2 volte al giorno.
TRATTAMENTO LOCALE

Castor equi TM in pomata 4%, applicazioni locali. Calendula officinalis TM, in soluzione acquosa 1:10, per lavaggi.

Il medico informa
Fattori favorenti la cellulite: - La vita sedentaria - Gli eccessi alimentari - Diete ipercaloriche - Abuso di alcool - Caff e th - Fumo di sigaretta - Insufficienza venosa Terapia consigliata:

rubrica curata dal Dr. Angelo DAliesio

Soffro di vene varicose agli arti inferiori. Prendo molti farmaci ma i risultati sono scarsi. Pu aiutarmi con l'omeopatia? F.A., anni 50 - Avellino
Le varici sono vene superficiali dilatate, tortuose, le cui valvole sono incontinenti. I rimedi di uso pi comune sono: nell'insufficienza venosa iniziale e nell'insufficienza mista venoso - linfatica, la fitogemmoterapia e l'omeopatia rappresentano una indicazione elettiva.

termine esatto sarebbe "fibroedema geloide del tessuto sottocutaneo".

Terapia consigliata:
ARSENICUM ALBUM 9CH 3 granuli mattina e sera (dolori brucianti di pi la notte) GRAPHITES 9CH 3 granuli mattina e sera (le varici sopraggiungono in un contesto di cellulite; sono facilmente pruriginose, i soggetti sono freddolosi e stitici). HAMAMELIS VIRG. 9CH 3 granuli mattina e sera (rimedio utilizzato di fronte a una tendenza alle varicosit e alle varici di ogni tipo, sensibili e dolorose con sensazione di distensione, peggiorate con il calore e tendenza alle ecchimosi al minimo trauma). Associare due gemmoderivati e un organoderivato: SORBUS DOM. 1DH MG 50 gocce x 2 (azione sulle vene e la stasi linfatica) CASTANEA VESCA 1DH MG 50 gocce x 2 VENE 4 CH supposte una supposta al coricarsi. Utile ricercare il rimedio di fondo.

ARANEA DIADEMA 9CH (sensazione d'aumento di volume di alcune parti del corpo): 3 granuli mattina e sera. NATRUM SULFURICUM 9CH (soggetto infiltrato d'acqua - ritenzione idrica): 3 granuli mattina e sera. THUYA 9CH (soggetto obeso, con varici, pelle a buccia d'arancia, pelle grassa): 3 granuli mattina e sera BADIAGA 9CH e GRAPHITES 9CH 3 granuli di ognuno mattina e sera. Si consiglia associare come drenanti alcune tinture madri e gemmoderivati: CYNARA SCOLYMUS TM 40 gocce al mattino FAGUS SYLVATICA 1DH MG 50 gocce a pranzo RUBUS IDEAUS 1DH MG 50 gocce alla sera

senza alterazione del cuoio capelluto e l'alopecia androgenica. Le prime possono essere secondarie a malattie infettive, anche banale, a gravidanze, anestesie, interventi chirurgici, patologie endocrine, stati depressivi. Quella androgenica legata a fattori ormonali o genetici. L'alopecia circoscritta comprende le dermopatie del cuoio capelluto di origine psico-somatica, e quelle d'origine infiammatoria (seborrea, psoriasi, tigna ecc) oltre a quelle cicatriziali, e aerata.

Terapia consigliata:
PHOSPHORIC ACIDUM 9CH 3 granuli mattina e sera (caduta dei capelli dopo traumi, o preoccupazioni eccessive. THALLIUM 9CH 3 granuli mattina e sera (caduta dei capelli dopo malattia grave o lunga convalescenza) SILICEA 9CH 3 granuli mattina e sera (se fragilit capillare) SELENIUM 9CH 3 granuli mattina e sera (se in pi c' seborrea)

Associare:
HUMULUS LUP. TM 50 gocce mattina e sera (per gli uomini, azione estrogenica) QUERCUS PED 1DH MG 50 gocce mattina e sera SALVIA TM 50 gocce mattina e sera (per le donne, azione ormonale regolatrice). Ricercare sempre il rimedio di fondo in queste patologie complesse.

Consigli generali:
- Alimentazione prevalentemente vegetariana con abbondante apporto di cibi crudi. - Regolarit dell'alvo. - Attivit fisica (camminare, nuoto).

Sono affetta da una cellulite incipiente, caro Professore le chiedo aiuto. A.F., anni 24 - Palermo
Termine improprio, ma di uso corrente, impiegato per definire una particolare disfunzione del ricambio del tessuto sottocutaneo e del derma; improprio in quanto, in questo caso, il termine cellulite non sta ad indicare un processo infiammatorio della cellula, ma un effetto ultimo di un alterato ricambio del tessuto connettivo, per cui il

Soffro da vari anni di alopecia. Pu darmi qualche consiglio? G.G., anni 27 - Como
caduta dei capelli, che pu essere diffusa o localizzata, definita nel tempo o progressiva, suscettibile di regressione o, al contrario, definitiva come nella calvizie. L'alopecia diffusa comprende le forme

Medicalia Vi ricorda che l indirizzo di posta elettronica per chiedere dei consigli al Dottor DAliesio il seguente:

omeosalus@omeosalus.it

La gemmoterapia
La gemmoterapia appartiene alla grande famiglia di quelle terapie naturali che si chiamano "bioterapie omeopatiche". Fra queste ricordiamo anche la litoterapia e l'organoterapia. Le bioterapie omeopatiche si possono considerare un particolare campo d'azione dell'omeopatia moderna, frutto delle ricerche e delle sperimentazioni scientifiche attuali. La gemmoterapia omeopatica, derivata come ispirazione dalla fitoterapia, se ne distingue per varie particolarit. Essa viene preparata dalle gemme fresche delle piante o, in alcuni casi, da tessuti teneri come le piccole radici nuove. In pi la sua concentrazione particolare, infatti viene diluita nella proporzione di uno a dieci. Queste due caratteristiche sono specifiche della gemmoterapia omeopatica e la distinguono da qualsiasi altra forma di fitoterapia. L'esatta preparazione dei gemmoderivati consta di alcune tappe. Il primo passaggio ottenere una macerazione, in glicerina pi alcol, di germogli freschi, alla concentrazione di un ventesimo del loro peso secco. Dopo aver filtrato tale macerato glicerinato, lo si diluisce nella proporzione di uno a dieci in una soluzione di acqua, alcol e glicerina. Ecco cos pronta la prima decimale hahnemanniana 1 DH del macerato glicerinato di una gemma vegetale fresca. Tutti i gemmoterapici, tranne qualche rara eccezione, si trovano a questa stessa concentrazione: 1 DH. Infatti numerosi studi hanno dimostrato che essa la pi attiva e priva di tossicit. Potremmo ora domandarci che cosa distingue la gemmoterapia da altri tipi di fitoterapie, che cosa la rende cos unica. Si visto che la sua prima forza consiste nel modo di preparazione. E' l'unico fitoterapico prodotto a una concentrazione 1 DH e questo le d la possibilit di inviare certi messaggi al nostro corpo che altre piante non sanno fornire. Inoltre va sottolineato il fatto che i germogli della pianta sono tessuti in crescita nuovi e freschi, ricchi di tessuti embrionali estremamente vitali ed energetici. Nella loro compo-

sizione troviamo molte sostanze particolari tra le quali ricorderemo le auxine e le gibberelline che sono fattori di crescita e di sviluppo, cio fitoormoni, in grado di stimolare i tessuti e le funzioni fisiologiche. Dal punto di vista scientifico ricorderemo anche gli studi compiuti dai ricercatori francesi su di un gemmoterapico, la Betula Pubescens 1DH, un tipo di betulla. Questo germoglio in grado di aumentare ben del 37% la velocit e la capacit di depurazione del reticolo endotelio che era stato trattato in laboratorio con particelle di carbone colloidale. Un'altra gemma ben studiata quella del Ribes Nigrum 1DH. Oltre a possedere quantit interessanti di vitamina C, il Ribes Nigrum possiede azione antiallergica, stimolante delle difese naturali e del corticosurrene. Quest'ultima capacit, di aumentare la funzionalit surrenalica, gli ha fatto guadagnare il nome di "cortisone vegetale". La spiegazione sta nel fatto che il Ribes Nigrum, stimolando il corticosurrene, lo induce a produrre pi cortisone naturale, cio costruito dall'organismo stesso, e questa reazione benefica viene particolarmente apprezzata dai soggetti stressati, deboli, ipotesi e allergici. Notiamo anche che il cortisone, usato come farmaco, presenta tutta una serie di controindicazioni ed effetti collaterali, mentre il nostro Ribes Nigrum, come gi affermato per tutti i gemmoderivati, privo di tali problemi. Un'altra gemma dalla propriet sorprendenti il Biancospino: Crataegus 1DH. Le sue attivit, studiate in varie sedi universitarie, sono molteplici. E' dotato di azione rilassante, coronaro-dilalatrice, lievemente ipotensiva e, inoltre, rallenta e rafforza i battiti cardiaci. I dosaggi consigliabili per tutti i gemmoderivati vanno dalle 25 alle 50 gocce due volte al giorno, articolando l'assunzione in diversi cicli di terapia. Inoltre si possono anche associare pi gemmoderivati tra loro. Concludiamo ora con un possibile contributo dei gemmoterapici nelle forme di raffreddamento invernale che rappresentano un motivo per un largo impiego di farmaci chimici di sintesi, specialmente da parte dei bambini i quali potrebbero beneficiare enormemente della gemmoterapia. All'inizio della stagione fredda si prescrivono in associazione: Ribes Nigrum 1DH e Rosa Canina 1DH per cicli di terapia di 15-20 giorni, inframmezzati da intervalli di una settimana. Il dosaggio per sar la met di quello dell'adulto. Nel caso si tratti di bambini particolarmente deboli e gracili si potr associare la Betula Pubescens 1DH. Se invece si tratta di adulti aggiungeremo il Carpinus Betulus 1DH. Nel caso di complicazioni tracheo-bronchiali anche il Viburnum Lantana 1DH. Le eventuali riacutizzazioni stagionali, tranne ovviamente i casi particolarmente gravi di focolai polmonari, saranno favorevolmente curate con la medicina omeopatica.

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Ricettario di veterinaria
ITTERIZIA MALARICA DEI CANI Acqua distillata gr. 100, tintura di jodio gr. 2 e mezzo, ioduro di potassio gr. 2 e mezzo: da dare un cucchiaio ogni ora secondo l'et. LARINGITE DEI CANI Morfina cloridrato gr. 1 e mezzo, acqua di mandorle amare gr. 200, acqua distillata gr. 200: 15 gocce per volta tre volte al giorno. LARINGITE DEI CAVALLI Ioduro di potassio gr. 30, kermes gr. 30: dividi in tre parti e danne una per giorno. LATTE SCARSO Per le mucche: polvere di semi di finocchio gr. 50, polvere di semi di anice gr. 50, polvere di bacche di ginepro gr. 40: nella giornata met della dose. Per le cagne: zucchero gr. 40, polvere di semi anice gr. 20, polvere di semi di finocchio gr. 20: se ne da una presa 3-4 volte al giorno. MAL ROSSINO DEI MAIALI Scorza di china gr. 100, genziana gr. 200, acqua 1 litro e mezzo: bollire fi che diventi un litro: dare in dosi di 40 gr. per volta 4-5 volte al giorno. MAMMELLE CONGESTIONATE DELLE MUCCHE Solfato di ferro gr. 100, vaselina gialla corrente gr. 80: fondi bene a caldo e mescola nel fondere: lascia freddare e usa per fare massaggi due o tre volte al giorno sulle mammelle. NEFRITE DEI BUOI Decotto di parietaria nella dose di gr. 500 per ogni 10 litri di acqua: da dare nelle 24 ore come beveraggio. NEFRITE DEI CANI Acqua distillata gr. 200, gomma arabica gr. 12, acido tannico gr. 3: darne 2-3 cucchiai al giorno secondo l'et. NEFRITE DEI CAVALLI Estratto di giusquiamo gr. 8, calomelano gr. 15, farina di semi di lino gr. 130, acqua quel tanto che basta per fare 7 od 8 pillole grosse: darne una ogni due o tre ore. ORTICARIA DEI BUOI Cremortartaro gr. 130, solfato di magnesia gr. 180: fare due parti e darne una al giorno. ORTICARIA DEI CAVALLI Cremortartaro gr. 100, solfato di soda gr. 150: farne tre parti e darne una parte al giorno per tre giorni. ORTICARIA DEI MAIALI Dare per ogni giorno e per diversi giorni di seguito, da 25 a 30 gr. di cremortartaro. PSORIASI DEI CANI Olio di fegato di merluzzo gr. 25, catrame gr. 25, mescola bene e usa per spennellature. PUNTURE DI API SUGLI ANIMALI Fondi in gr. 100 di vaselina gr. 20 di ittiolo: lascia freddare ed usa questa pomata per fare unzioni sulle parti morsicate dalle api. REUMATISMO DEI CANI, CAVALLI E BUOI Ungere le parti dolenti con olio di giusquiamo o con tintura di arnica o con tintura di colchico. Per uso interno polvere di colchico in dose di gr. 2-3 al giorno. ROGNA DEI BUOI Benzina gr. 100, petrolio gr. 100, stirace gr. 100, olio di noce gr. 100: agita bene prima dell'uso: fanne frizioni o spennellature. ROGNA DEI CANI Acqua distillata gr. 30, ittiolo gr. 10, alcool gr. 60, etere gr. 30: fare frizioni per 3-4 giorni quindi lavare la bestia e ripetere dopo due o tre giorni le frizioni e rilavare. ROGNA DEI CAVALLI Olio di trementina e olio di olivo gr. 200 per sorta: mescola bene e fa frizioni sulle parti malate. ROGNA DEI MAIALI In due etti di acqua sciogli bene 50 gr. di estratto di tabacco: agita bene prima dell'uso e fanne frizioni o spennellature sulle parti. SCORBUTO DEI CANI Decotto di corteccia di china con poche gocce di acido solforico: bollire per qualche minuto e darne un cucchiaio a ogni pasto. SCORBUTO DEI MAIALI Radice di tormentilla gr. 10, radice di calamo aromatico gr. 10, solfato di ferro gr. 1: darne la met ogni giorno in un beverone di camomilla. TENIA DEL CANE Estratto etereo di felce maschio gr. 3, etere solforico gr. 3: da dare in una volta a digiuno e dopo 3 ore dare un purgante non oleoso, e ripetere dopo due giorni. TRACHEITE DEI POLLI Per prevenire ed evitare la moria dei polli a causa della tracheite, mettere nella gola dell'animale un poco di CREMA ELETTA, tanto quanto un pisello. Fare applicazione al mattino quando i polli escono dal pollaio per due o tre giorni di seguito. Si evita cos il contagio che pu venire ai polli sani da polli ammalati di qualche cortile vicino. VERMI DEI CANI Olio di ricino gr. 50, santonina centigrammi 30: sciogliere a bagno maria le due sostanze in modo da amalgamare bene e darne un cucchiaio al giorno nel latte, agitando bene.

ENTERITE DEI CAVALLI Polvere di noce di galla gr. 40, polvere di radici di tormentilla gr. 40: mischiare con polvere di genziana quanto basta per averne 4 pillole grosse: 1 o 2 al giorno. ENTERITE DEI VITELLI Polvere di ratania gr. 15, noci di galla gr. 15 da bollire in 800 gr. di acqua per un quarto d'ora: si da in 34 volte secondo l'et. FEBBRE DEI CANI Acqua distillata gr. 100, antipirina gr. 4: si fa un clistere caldo nella dose di un cucchiaio o due secondo l'et. FEBBRE DEI CAVALLI Polvere di radice d'altea gr. 120, solfato di chinino gr. 30: fare 4 pillole e darne una alla sera ed un'altra a intervallo di 4-5 ore: dopo due giorni le altre due se fosse necessario. GASTRITE DEI BUOI E DEI CAVALLI Decotto di foglie di malva gr. 500-600 per ogni 10-12 litri d'acqua: da darsi come beveraggio. Oppure: radici di altea gr. 100, acqua litri 4, bollire per quindici minuti ed aggiungere poi 100-120 gr. di olio di ricino: questa soluzione si da in 3-4 volte al giorno. GASTRITE DEI CANI Infuso di ipecacuana all'uno per cento, con aggiunta di un pizzico di acido tartaro emetico: un cucchiaio ogni due o tre ore. INDIGESTIONE DEI BUOI Spirito di vino gr. 50, ammoniaca liquida gr. 15, acqua gr. 500: da darsi in 2 volte nella giornata. Oppure: fiori di camomilla gr. 100, acqua un litro: bollire appena un minuto, aggiungere a freddo gr. 40 di ammoniaca liquida e un etto di acquavite: mescolare tutto ben bene e darlo in 2 volte nella giornata. Per facilitare la ruminazione fare questo decotto: vino un litro, corteccia di china gr. 50: dare a sorsi nella giornata. INDIGESTIONE NEI CAVALLI Acqua litri 3, radice di genziana gr. 200: bollire per dieci minuti e dare durante la giornata a intervalli. Oppure: radice di genziana gr. 120, da bollire dieci minuti in 1 litro e mezzo di acqua: colare ed aggiungere gr. 180-200 di sale amaro: da usare 3 volte al giorno. INDIGESTIONE NEI VITELLI Polvere di rabarbaro gr. 40, bollire appena un minuto in un litro d'acqua: colare bene e dare in 2 volte durante la giornata: mattino e sera. ITTERIZIA DEI CANI Rabarbaro gr. 3, in 150 gr. di acqua bollente: lascia a bagno mezz'ora: cola e aggiungi a freddo bicarbonato di soda gr. 5: da dare in due volte al mattino, a distanza di tre ore una volta dall'altra.

Notizie utili e preparazioni


falsa gramigna falso farinaccio farfaro fava del Calabar favagello felce dolce felce maschio fieno greco finocchiella finocchio finocchio fetido fiore della passione fiorrancio fitolacca foeniculum vulgare frangola frangula alnus galunga garofanino gattaia gaulteria gaultheria procumbens gelsemium sempervirens gelso nero gelsomino sempreverde genista tinctoria gentiana lutea genziana genziana gialla genziana maggiore geranio giaggiolo giaggiolo bianco giglio dei morti giglio selvatico ginepro ginestra gramigna chenopodio tussilaggine physostigma venenosum ranunculus ficaria polypodium vulgare dryopteris filix-mas trigonella foenum-graecum myrrhis odorata foeniculum vulgare aneto passiflora calendola phytolacca decandra finocchio frangula alnus frangola alpinia officinarum dianthus caryophyllus nepeta cataria gaultheria procumbens gaulteria gelsomino sempreverde morus nigra gelsemium sempervirens ginestrella genziana gentiana lutea genziana genziana pelargonium graveolens iris iris germanica iris iris juniperus communis sarothamnus scoparius ginestra dei carbonai ginestrella ginseng girasole giuggiolena glechoma hederacea glycyrrhiza glabra gramigna gratiola officinalis graziola hedera helix helianthus annuus helleborus niger heracleum sphondylium hibiscus sabdariffa hyssopus officinalis ilex aquifolium illicium verum inula helenium iris foetidissima iris germanica iris iris di Firenze iris di Santa Caterina issopo juniperus communis lampone lappa lauro lauroceraso laurus nobilis lavanda lavanda lavanda dentata lavandula angustifolia lavandula dentata lavandula spica ginestra genista tinctoria panax pseudoginseng helianthus annuus sesamo edera terrestre liquirizia agrophyrum repens graziola gratiola officinalis edera rampicante girasole elleboro nero panacea carcad issopo agrifoglio anice stellato enula campana iris giaggiolo bianco iris foetidissima giaggiolo bianco giaggiolo bianco hyssopus officinalis ginepro rubus idaeus bardana alloro prunus laurocerasus alloro lavandula angustifolia lavandula spica lavandula dentata lavanda lavanda dentata lavanda

Continua, in questa sezione, lelenco alfabetico delle erbe pi diffuse al fine di trovare le corrispondenze tra i diversi nomi comuni, con cui vengono frequentemente chiamate, e la denominazione scientifica (in corsivo).

CALCOLI BILIARI Versa 1 litro d'acqua bollente su 10-15 gr. di foglie di boldo: 3-4 bicchierini al giorno. Oppure: metti a bagno per 5 giorni in 1 litro di marsala 3040 gr. di foglie di boldo: 2-3 bicchierini al giorno. CALCOLI RENALI Versa 1 litro d'acqua bollente su 15-20 gr. di foglie di betulla: aggiungi mezzo cucchiaino di bicarbonato di soda quando l'acqua fredda: 23 tazzine al giorno. Oppure: versa 1 litro d'acqua bollente su 10-15 gr. di foglie di boldo: 3-4 bicchierini al giorno. CALCOLI AL FEGATO Bolli per 10 minuti in 1 litro d'acqua 20 gr. di parietaria, 30 gr. di radici di prezzemolo e 20 gr. di radici di sedano: 2-3 tazzine al giorno. Oppure: pesta molto bene una certa quantit di radice di gramigna fresca in modo da ricavarne molto succo, che spremerai attraverso un pannolino: 100-150 gr. al giorno. Oppure: metti in un sac-

chettino di tela una certa quantit di erba parietaria e immergi il sacchettino in un recipiente d'acqua bollente per due minuti, tanto da sbollentare l'erba e renderla un po' molle: scola bene, senza schiacciare, l'acqua assorbita dal sacchetto e buttala via: spremi invece molto bene l'erba nel sacchetto in modo da ricavarne tutto il succo che potrai: mezzo bicchiere ogni sera. CALLI Pesta in un mortaio o in un pestasale 100 gr. di aglio con circa 10 gr. di acido salicilico e un po' d'olio caldo in modo da formare una pomata densa: mettine un po' ogni sera sul callo fasciando con una pezzolina di tela e rinnovando ogni sera fino ad estirpazione del callo. Oppure: acido salicilico gr. 1, collodio gr. 10, estratto di canape d'india gr. 1: mischia e conserva un boccettino ben tappato e spennella un po' ogni sera il callo. CAPELLI BIANCHI DA SCURIRE Bolli per 20 minuti in 3 litri d'acqua 2 etti di foglie

d'edera fresca, o 150 gr. di foglie di noce: lava i capelli mattina e sera con quest'acqua per qualche giorno. Oppure: mischia in 250 gr. di acqua tiepida 10 gr. di estratto acquoso di noci: questa soluzione si usa con molto vantaggio lavandone i capelli senza alcun danno per essi. DOLORE AI RENI Metti a bagno per 3 giorni in 1 litro di marsala 4 etti di cipolla cruda a fette: 5-7 cucchiai al giorno. Oppure: metti a bagno per 24 ore in 1 litro di marsala 8-10 gr. di semi di porro: 2-3 bicchierini al giorno. Oppure: bolli per 15 minuti in 2 litri d'acqua 60-80 gr. di pelo di pannocchia di granoturco, o 100 gr. di radici di rusco (pugnitopo): 24 tazzine al giorno. Oppure: metti a bagno per 4 giorni in 1 litro di vino bianco 10 gr. di gusci di fava seccati e pestati in polvere: 2-3 bicchierini al giorno. Oppure: bolli per 2 ore in 3 litri d'acqua 100 gr. di ortica fresca con le radici: 2-3 tazzine al giorno.

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ACONITUM

I consigli del Dr. Lisi


CALCAREA CARBONICA CALENDULA CHINA COLOCINTHYS CUPRUM DRYMIS EUPATORIUM colica renale ferita afte eritemi punture dinsetti dolori irritabilit emorragie epistassi diarrea gonfiore di tutto laddome spasmi coliche crampi spasmi muscolatura liscia e (antispastico) emorragie uterine stati influenzali con: ossa rotte dolori globi oculari 3-4 CH 5 CH 15 CH 5 CH 5 CH 15 CH 5 CH T.M. 5 CH

Quello che segue una sorta di pronto soccorso omeopatico, con gli unitari da tenere sempre a disposizione nel nostro armadietto:
APIS ARNICA ARSENICUM ALBUM rinofaringiti nevralgie da freddo otiti colpi di sole angina orticaria punture dinsetto edemi infiammatori tutti i tipi di trauma

febbre ad insorgenza b
CHAMOMILLA

diarrea scarsa e brucia

(segue) Dr. Ademaro Lisi Corso Lazio, 45 Frosinone Tel.: 0775.290883 influenze herpes zos

Piante utili e piante dannose


Tanto nelle tallofite quanto nelle cormofite esistono piante utili e piante dannose: le prime, a seconda dell'uso che ne viene fatto, possono distinguersi in piante alimentari per l'uomo, piante alimentari per gli animali (piante da foraggio), piante industriali, piante medicinali, piante combustibili. Tra le piante dannose vanno tenute in considerazione tre categorie: le parassite e le infestanti, che danneggiano le piante dei campi impedendo il loro sviluppo; le velenose che, dannose per se stesse, vengono in parte utilizzate in medicina perch i veleni che contengono, in dosi minime, sono efficaci rimedi in alcune malattie.
Ligustro

Tasso

Ginepro

Dulcamara

Lauro

Sambuco

Cigaro

Pistrino di Citerna (PG) Tel. 075/857991 (r.a.) Fax 075/8592502

Omeopatia - Fitoterapia - Cosmetica - Medicina Naturale e Galenica


Via Vado la Lena, 31 - 03100 FROSINONE Sito internet: http://www.omeosalus.it Telefoni: 0775.8111 (centralino) Fax: 0775.811210 Numero verde: 800.017.405 Fax verde: 800.251393 - 800.505.265 Modem verde: 800.309.128

Omeosalus s.r.l.

Realizzazione grafica: Massimo Ciardi

Stampa: Editrice Grafica - Tecchiena (FR)

PLANTA MEDICA

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