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3° SEMINARIO TECHINEOS®

Dolcedo (IM), 7 Aprile 2000

Omeopatia d'urgenza

Trascrizione degli interventi

Signor Ghiglione

Volevo parlare delle qualità organolettiche dell'olio. Avete visto come nel corso dei tempi sia cambiata la
lavorazione delle olive, prima con le macine in pietra e le pressi manuali (frantoio del 1700), poi con le
macine di dimensioni maggiori e le presse idrauliche (frantoio del 1900) usando sempre materiali non
inerti. (ferro).
Dopo gli anni sessanta sono stati introdotti i frantoi cosidetti a "ciclo continuo" costruiti interamente in
acciaio inox che hanno cambiato seppur di poco il modo di produrre l'olio d'oliva. Con questo tipo di
frantoio vi è il vantaggio che le olive vengono dapprima lavate per poi arrivare alla frangitura prive di
impurità dovute alla raccolta, fattore importantissimo per la qualità dell'olio che conserva inalterate le sue
qualità organolettiche, le vitamine e gli antiossidanti(acidi fenolici). Questi ultimi insieme ai fenoli,
polifenoli, e tocofenoli sono molti importanti per la nostra salute soprattutto per la prevenzione
dell'arteriosclerosi in quanto combattono i radicali liberi ed aiutano il nostro organismo a difendersi
dall'invecchiamento;
hanno altresì un ruolo di protezione per le pareti di vene ed arterie.
L'olio d'oliva ha anche altre qualità organolettiche che lo rendono ideale nella dieta meditterranea:
contiene un'elevata quantità di acidi grassi monoinsaturi e di acidi grassi polisaturi che abbassano i
livelli di LDL (colesterolo cattivo). Inoltre contiene una sostanza chiamata Beta sistosterolo che si
oppone all'assorbimento intestinale del colesterolo.
Abbiamo quindi visto che più l'olio contiene antiossidanti più è valutato e pregiato.
Noi, qui nella zona di Imperia, abbiamo una sola "cultivar" denominata "taggiasca"
che è sempre stata apprezzata per le sue ottime qualità organolettiche.
Il terreno collinare composto di piccole ed innumerevoli terrazze a scalare rendono queste zone difficile
da raggiungere con mezzi meccanici, quindi la raccolta viene fatta interamente a mano (abbacchiatura),
portate vicino alle strade e da qui ai frantoi. Questo terreno degradante verso il mare agevola la
maturazione delle olive che avviene poco alla volta in un arco di tre - quattro mesi permettendo di
selezionare sempre il prodotto ottenendo la massima qualità dell'olio.
La colorazione dell'olio è data in gran parte dalla clorofilla contenuta nelle olive, la quale ha anche la
funzione di protezione per l'olio contenedo degli inibitori dell'ossigeno. Però, quando l'olio è esposto alla
luce, la clorofilla diventa un pro-ossidante, cioè aiuta ad ossidare l'olio, è per questo che si consiglia la
conservazione al buio o in contenitori scuri.
L'olio extravergine è ideale mangiato crudo dove dà il massimo della sua bontà, ma anche nelle fritture,
con i suoi antiossidanti riesce a controllare le termossidazioni.
Per gli anziani, quando ci sono problemi di osteoporosi, l'olio d'oliva aiuta l'assimilazione e la
mineralizzazione del calcio.
Quindi, possiamo concludere che grazie a questi antiossidanti, alle vitamine, in particolar modo alla
vitamina E, l'olio è un prodotto medicinale nella nostra alimentazione.

Dottor Solerio

Buon giorno a tutti, benvenuti, certamente Gianfranco Ghiglione parla come un cardiologo che ha
studiato la biochimica, ha detto cose molto sensate, la prima cosa sensata è che i cardiologi di tutto il
mondo si sono accorti come la dieta riduca l’incidenza di malattie cardiovascolari. Il curioso è che la
ridotta incidenza di malattie cardiovascolari è stata riscontrata in determinate popolazioni, in due
popolazioni: quelle che vivono intorno all’area mediterranea e che mangiano l’olio di oliva e gli
Esquimesi della Groenlandia i quali mangiano un mucchio di grassi, il merluzzo, pesciacci terribili che
sono grassissimi, e pur essendo grassi animali sono ricchissimi di acidi grassi poilinsaturi. Il discorso di
fondo è quello, più un cibo, purché grasso, che arrivi dal regno vegetale o animale, è ricco di acidi grassi
polinsaturi ha una funzione protettiva nei confronti dei famosi radicali liberi e riduce la tendenza
all’invecchiamento. Inoltre questi acidi grassi poliinsaturi, cui si riferisce Gianfranco, rendono più fluido
il sangue quindi accelerano il circolo soprattutto il microcircolo quindi rendono meno frequenti i
fenomeni tromboembolici che sono all’origine dei famosi incidenti cardiovascolari.
Il discorso dell’ossigeno e della clorofilla spiega che la clorofilla è un pigmento come la nostra
emoglobina e fissa l’ossigeno quindi ha una funzione di protezione entro certi limiti dell’olio, in quanto
riduce l’ossidazione dell’olio in quanto fissa l’ossigeno, però, tenuta alla luce, dopo aver sequestrato
ossigeno lo libera e diventa un pro ossidante. L’altro discorso che ha sfiorato, che è conosciuto dai
cardiologi, è quello del sisterolo che è anche un farmaco. Un derivato del sisterolo è il questran che è un
sequestratore di colesterolo a livello dell’intestino per cui ci sono dei farmaci cosiddetti
ipocolesterolemizzanti che lavorano a livello del lume intestinale sequestrando il colesterolo e quindi
riducendo i tassi colesterolemici. La favola del colesterolo è poi in verità una favola, nel senso che non è
poi tutto vero quello che viene raccontato, in quanto il colesterolo si è capito che ha due frazioni , è una
domanda che tutti fanno in studio “il colesterolo è alto” “va bene, se ha 600 ed è equilibrato va bene
così” è la risposta. Nel senso che il colesterolo è fatto di due frazioni, una frazione è quella legata alle
proteine ad alta densità. Le lipoproteine ad alta densità si è visto che hanno una corrispondenza con
malattie di tipo vascolare. Quindi un elevato tasso di proteine ad alta densità, il famoso colesterolo HDL
è fattore di protezione, mentre invece un elevato tasso di colesterolo legato alle proteine a bassa densità,
LDL, è un fattore di rischio, per cui il famoso valore del colesterolo che ormai viene fatto in farmacia è
parzialmente mendace, non indica veramente quello che è il problema, prima di spaventarvi se avete 600
di colesterolo andate a vedere le due frazioni. Il colesterolo buono anzi è un fattore di protezione in
quanto è un precursore del cortisone. Il cortisone che è un antiallergico, riduce l’autoaggressione di cui
parliamo sempre in studio, si costruisce partendo da una molecola di colesterolo, quindi far scendere il
colesterolo senza valutare come è diviso fra le sue due frazioni può addirittura risultare pericoloso. Si
assiste a dei problemi grossi in certi pazienti che fanno terapie ipocolesterolemizzanti senza valutare
bene questo problema, perché se lei toglie mattoni che costruiscono cortisone in un soggetto con
tendenza autoaggressiva, può precipitare delle gravi patologie autoaggressive. Ancora recentemente mi è
capitato di vedere un caso di sclerosi laterale amiotrofica scatenata da una terapia di tre mesi a base di
ipocolesterolemizzanti in un soggetto che aveva il colesterolo alto ma assolutamente equilibrato nelle sue
due frazioni, per cui è meglio non impoverire il nostro organismo di determinati fattori quando non si sa
bene dove si vada a parare. Viene fuori il detto della scuola salernitana primum non nocere: prima non
fare danni. Finiamo il discorso dell’olio.
L’incontro di oggi è un po’ il coronamento di un incontro che è stato fatto alcuni anni fa con un paziente
che è arrivato in studio e ha cominciato a lamentarsi: e doveva subire credo un intervento che era il
quarto della sua vita, quindi aveva un problema di urgenza “devo evitare il quarto intervento” e poi
soprattutto, siccome abbiamo scoperto che era un Pulsatilla che ama le dolcezze della vita diceva “la mia
vita è una schifezza, non ho energia per vivere, non ho energia per lavorare, non ho energia per
divertirmi”. Per fortuna questo giovanotto è tornato brillante. Non ha fatto il suo quarto intervento, è
andato a raccontare in giro che gli si sono riassorbite certe pietre che aveva distribuite da qualche parte, e
quindi è nata un’amicizia, se volete un rapporto di collaborazione perché una volta scoperto che lavorava
nell’ambito dell’olio e abbiamo visto che l’olio è molto importante per alcuni intolleranti soprattutto agli
intolleranti al frumento in quanto un olio sano non si porta dietro determinati fattori di aggravamento per
gli allergici al frumento, vista la serietà della famiglia, delle persone, abbiamo cominciato anche a
parlare di lui e quindi oggi siamo qua.
L’argomento che abbiamo scelto è quello dell’Omeopatia d’Urgenza, alla fine del quale spero che
diventiate tutti talmente bravi in modo che le vostre telefonate siano più rare……..(risata generale n.d.r.),
perché ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, inoltre i dividendi della Telecom e
simili sono già talmente elevati che è inutile che li incrementiate più di tanto. Poi in realtà l’esperienza
dice questo, quando il paziente comincia a maneggiare l’omeopatia, quella che impara via via perché
telefona e ha determinate risposte, dopo un po’ diventa più bravo del medico con cui parla perché, per
curare una patologia, non so, un mal di gola, una pelle che prude diciamo che se andate su un repertorio,
magari trovate 50 rimedi. La chinesiologia, cioè il test che viene fatto in studio, ha ottimizzato nel senso
che in questi 50 rimedi possono essercene 3 o 4 che sono i più probabili e frequenti. A quel punto, in
base alla sintomatologia che denuncia il paziente, si fa una scelta, però il paziente che ha già affrontato
quella patologia una volta o due a un certo punto ha ottimizzato, sa benissimo che quel medicamento
omeopatico è diventato per lui un rimedio e quell’altro che magari al telefono il medico gli consiglia non
è un rimedio per lui, in quanto la stessa patologia l’ha curata 6 mesi prima con più successo con un altro
medicamento. Quindi l’automedicazione con l’esperienza individuale diventa magari molto più efficace
che non il consiglio terapeutico, in effetti ogni tanto qualche paziente dice “ma guardi che l’altra volta
sono guarito benissimo così” a quel punto magari lo cambiano…il medico… (risata).
Parliamo di omeopatia. Diciamo che i concetti generali li avete, vi ricorderei una cosa, il concetto base
dell’omeopatia è la legge della similitudine. La legge della similitudine l’ha puntualizzata Hanemann ma
esisteva già nell’antichità: è la legge di curare coi simili, ne parla Ippocratre, si può curare coi simili o coi
contrari. Si cura coi simili quando si utilizza una sostanza che provoca determinati sintomi, gli stessi che
ha il paziente, con però un distinguo nel senso che, se la funzione cronica di un principio attivo genera
sintomi in un pool di persone che fanno una sperimentazione, la raccolta di questi sintomi, come
facevano gli omeopatici che si chiama prooving, ci dice quella che è la patogenesia quali sono i sintomi
che genera quel principio attivo. Lo stesso principio attivo diluito e dinamizzato servirà a guarire gli
stessi sintomi che provocava in dose chimica. In questo modo abbiamo enunciato una legge fisica
ben conosciuta che è quella dell’inversione dell’effetto. Una determinata sostanza finché ha una
concentrazione in una soluzione provoca degli effetti fisici, come nel nostro organismo provoca dei
sintomi, la stessa sostanza via via che viene diluita e, aggiungo, dinamizzata, ad un certo punto dà
l’inversione dell’effetto cioè provoca effetti fisici esattamente contrari per cui noi curiamo sempre per
similitudine. La legge che regola questi equilibri si chiama legge di Schultz o di inversione dell’effetto.
Come abbia scoperto Hanemann tutto questo è difficile dirlo, comunque la sua ricerca, lo ha scritto, era
di attenuare le droghe di cui conosceva l’efficacia fino a togliere quelli che noi chiamiamo oggi effetti
collaterali, effetti indesiderati. L’attenuazione, cioè la diluizione progressiva delle droghe, portava
all’attenuazione degli effetti collaterali però ad un certo punto portava anche alla scomparsa dell’effetto
benefico. Ebbe una illuminazione, un’intuizione, cominciò ad agitare le sue soluzioni attuando quella
che venne da lui chiamata dinamizzazione o potentizzazione .
La dinamizzazione per Hanemann consisteva nel tenere in mano la soluzione della diluizione progressiva
e nel battere il pugno sulla scrivania 100 volte. Oggi questo non si fa più perché preparare una
decimillesima significa fare 10.000 diluizioni uno a cento e battere il pugno fino a farsi venire una
periartrite. Quelli che non fanno bene la dieta hanno sempre la periartrite. Allora ci sono i dinamizzatori
automatici, è stato creato il metodo della flussione continua per cui al di là di una certa diluizione non ci
sono più le centesimali hanemanniane o le korsakowiane sulle quali di solito il farmacista vi interroga ma
ci sono delle diluizioni preparate con il metodo di flussione continua che non sono né centesimali
hanemanniane né korsakowiane. Accenniamo un attimo alle centesimali hanemanniane e alle
korsakowiane perché spesso il farmacista vi chiede. In realtà c’è piuttosto attinenza e similitudine
nell’effetto tra i due tipi di diluizione. La centesimale hanemanniana è preparata classicamente come la
preparava Hanemann, la diluizione progressiva è uno a cento. Ogni passaggio ha un numero. Quindi 12
CH, che voi non usate mai, vuol dire che per dodici volte è stata diluita uno a cento e che ad ogni
passaggio sono state effettuate cento succussioni. Per il numero di Avogadro oltre alla dodicesima
centesimale hanemanniana o oltre la ventiquattresima decimale, non ci sono più molecole. Non ci sono
più molecole quindi l’omeopatia non funziona, dicevano nell’ottocento, perché se non c’è il principio
attivo non può funzionare. Le korsakowiane sono state invece messe a punto da un medico russo
Korsakow il quale, dovendo affrontare un’epidemia in Russia, non ricordo quale, avendo l’urgenza di
preparare le soluzioni le preparava nella bottiglia: faceva le cento succussioni con una bottiglia e buttava
via tutto, quello che rimaneva, il liquido di lavatura della parete era la diluizione successiva. La
differenza tra le due diluizioni è che nella korsakowiana ci sono tutte le diluizioni, dalla prima
korsakowiana alla duecentesima korsakowiana, mentre invece nelle centesimali hanemanniane avete la
diluizione pura con quel numero ma non c’è il ricordo delle diluizioni precedenti. Sono distinzioni poi in
realtà più accademiche che reali. Diciamo che l’esperienza dei vecchi omeopatici dice che le centesimali
hanemanniane funzionano meglio nei casi cronici, negli acuti funzionano meglio le korsakowiane perché
si portano dietro un po’ di informazione molecolare. Il discorso di fondo è che questa diluizione
progressiva porta ad una scomparsa delle molecole ma porta una attivazione del solvente. Era difficile
per i medici o per i chimici o per gli scienziati dell’ottocento, figli dell’illuminismo e della stechiometria,
pensare che una diluizione senza molecola avesse qualche effetto anche perché non conoscevano la fisica
submolecolare. Oggi abbiamo analisi di natura diversa e si è dimostrato per esempio che le altissime
potenze sono beta emittenti, c’è un bellissimo libro pieno di formule e di integrali che per un medico è
praticamente illeggibile ma per gli ingegneri e i matematici lo è, è scritto da quattro ricercatori francesi,
in studio c’è la bibliografia se vi interessa. La diluizione omeopatica rientra nel discorso dei buchi
bianchi. La dinamizzazione progressiva comunica proprietà elettromagnetica al solvente e la soluzione si
satura di buchi bianchi. I buchi bianchi sono il contrario dei buchi neri dell’Universo, dove c’è un buco
nero c’è una concentrazione di materia, dove c’è un buco bianco c’è una concentrazione di energia,
quindi c’è un mucchio di informazioni. La succussione che è come un effetto pompa, satura di buchi
bianchi queste diluizioni, per cui viene confermata l’esperienza dei vecchi omeopatici che
raccomandavano di scuotere le soluzioni. L’omeopatia veniva preparata su base solida e viene tuttora per
comodità di trasporto e di conservazione, voi siete abituati ad usare delle soluzioni liquide,
classicamente si usano i famosi globuli, però il globulo è più efficace se viene diluito, perché è stato
laccato in una soluzione, se lo mettete in soluzione ricomunica al liquido informazione. Se lo agitate,
girate il cucchiaio, lo mettete in un contenitore e lo agitate, si satura nuovamente di buchi bianchi e la
soluzione diventa decisamente più attiva. Questo lo hanno visto verificando la beta remittenza della
soluzione. Nel nostro corpo abbiamo un produttore di buchi bianchi che è il cuore. Siccome il cuore
agisce come una pompa, satura il sangue di informazioni di tipo elettromagnetico. Infatti il sangue che
esce dal ventricolo sinistro è particolarmente ricco di buchi bianchi quindi il sangue non veicola
unicamente informazioni di tipo chimico ma anche un mucchio di informazioni di tipo fisico che
cominciano a spiegare determinate situazioni di elettrofisiologia come la comunicazione
dell’informazione talmente rapida da una struttura all’altra del corpo, talmente rapida che non si spiega
con le normali vie di comunicazione. Mi sembra che il discorso generale sull’omeopatia sia abbastanza
esperito, a questo punto, contrariamente a quello che ha detto Gianfranco, io lo contraddico sempre, se
qualcuno vuole fare una domanda gliela facciamo fare. Ma è troppo in soggezione per essere il padrone
di casa. Se qualcuno vuole fare qualche domanda se qualcosa non è chiaro. Abbiamo degli studenti in
medicina se vogliono fare delle domande.
Qui c’è un articolo che parla malissimo delle erbe, noi non ci sentiamo toccati, in realtà noi siamo molto
al di là delle erbe. In realtà è un discorso giustissimo perché tutti pensano alla fitoterapia come ad una
cosa assolutamente innocua, però provate a bervi un bell’infuso di belladonna e vedete un momentino se
sopravvivete, oppure se succhiate un po’ di colchico autunnale oppure dell’aconitum napellus quelli lì vi
mandano al creatore rapidissimi. Per cui nella fitoterapia abbiamo i vegetali e abbiamo dei veleni
incredibili. Il discorso di Hanemann era ben rivolto a questo. Determinate droghe venivano usate e
avevano degli effetti collaterali talmente micidiali da sterminare il paziente, per cui l’attenuazione della
sostanza serve a mantenerne le virtù medicamentose senza dare gli effetti collaterali negativi; cioè senza
costruire una malattia che, alla luce di quello che abbiamo imparato, spesso è più grave di quello che
stiamo curando.

Parliamo di omeopatia d’urgenza, (è uno scherzo quello di ridurre il numero di telefonate…) e ne


parliamo in una veste un po’ particolare perché l’omeopatia d’urgenza è basata sull’esperienza di medici
del passato che ci hanno raccontato determinate cose perché l’omeopatia, in fin dei conti, è l’unica
medicina che è stata sperimentata unicamente e prevalentemente sull’uomo, poi si è allargato il campo e
c’è un mucchio di omeopatia veterinaria come magari oggi sentiremo qualcosa perché abbiamo qualche
paziente che ha fatto esperienze in campo veterinario.
L’omeopatia d’urgenza però di cui parliamo oggi è un’omeopatia con un taglio particolare perché somma
l’esperienza di quella che è l’omeopatia pura classica con le alte potenze, altissime, (già un po’ al di
fuori della media esperienziale degli altri), con l’omeopatia filtrata dall’esperienza dei test chinesiologici.
Partiamo da un bagaglio culturale dell’omeopatia e l’ottimizziamo con l’esperienza che si basa sul
verificare l’efficacia della risonanza di questi prodotti sul paziente, per cui se per curare l’orticaria sul
repertorio omeopatico andiamo a cercare pelle, andiamo a cercare vescicole, cerchiamo tutte le varie
modalità che servivano e servono tuttora all’omeopatia classica per identificare il rimedio più importante
e troviamo magari 40 o 50 rimedi quindi un mare magnum che diventa difficilissimo da gestire, facendo
il test in elettroagopuntura o facendo i test chinesiologici, in questi ultimi dieci anni diciamo che la mia
esperienza è di aver ridotto notevolmente il campo dei rimedi efficaci, non nel senso che i 50 rimedi del
repertorio siano inefficaci, ma ce n’è un certo gruppo particolarmente efficace perché l’informazione che
si portano dietro è particolarmente attiva in quelle determinate patologie. Per cui diventa ancor più facile
fare dell’omeopatia d’urgenza quando sappiamo che per agire su quella mucosa, su quel tessuto, che ha
quei determinati sintomi non ci sono trenta rimedi ognuno con modalità diverse ma ce ne sono alcuni
che hanno un genio terapeutico che copre quasi sempre e totalmente il sintomo. A questo proposito mi
piacerebbe far parlare un attimo un paziente che ha esperienza in omeopatia veterinaria. Chiaramente
sugli animali non esiste suggestione. E’ un paziente che ha un allevamento di suini, è il signor Vigorelli
che finge di non sentirci perché ci sta cinematografando con la sua cinepresa, ma lui ha una medicina per
la polmonite nel suino perché, chiacchierando, io gli ho detto che il rimedio più probabile è Hepar
Sulphur. Signor Vigorelli ci dica cosa succede quando il suo lattone ha la polmonite.

Il sig. Vigorelli:<< bè, sembrerebbe strano ma dando questa acqua con Hepar Sulphur il maialetto sta
bene… Dottor Solerio: <<come strano, come questa acqua?>> Sig. Vigorelli: <<bè, dando questa acqua
il maialetto comincia a stare bene>>. Dott. Solerio:<<Gli passa la polmonite>>. Sig. Vigorelli:<< si gli
passa la polmonite, esatto>>. Dott. Solerio:<< Miracolo>>. Sig. Vigorelli:<< Però c’è da dire che passa
all’80% che guarisce, invece al 20% rimane ancora>>. Dottor Solerio:<< lo so, perché lei, signor
Vigorelli è un omeopatico a senso unico, ma lei può crescere, a senso unico perché sa usare solo quello
ma se voi andate a vedervi la terapia della polmonite in omeopatia è bellissima, perché per un medico
che ha studiato l’Anatomia Patologica c’è una serie di stadi della polmonite. Il prof. Pietrini che le ha
viste, ha visto il settenario della polmonite, la sa descrivere sicuramente : la fase di congestione, la fase
di epatizzazione rossa, la fase di epatizzazione grigia, allora voi vi andate a prendere la descrizione ad es.
del Vannier sul trattamento delle polmoniti, trovate che per ogni stadio ci sono due o tre rimedi.
Un rimedio di epatizzazione = polmonite in atto, che copra almeno due stadi della polmonite è l’Hepar
Sulphur, per cui lui che conosce Hepar Sulphur, alle sue polmoniti suine dà Hhepar Sulphur, quindi ne
guarisce l’80%, risparmiando un mucchio di quattrini, lui a quanto dice l’altro paziente che è il
veterinario che l’assiste non utilizza più antibiotici nel suo allevamento con grande gioia dei consumatori
dei suoi suini, anzi cerchiamo di acquistarli tutti noi… Il maiale è abbastanza pieno di antibiotici. Se lui
conoscesse, ma adesso glielo spieghiamo, è venuto qui per fare l’omeopatia d’urgenza, ci sono altri due o
tre rimedi che sono estremamente efficaci nella polmonite e possono seguire Hepar Sulphur che può
essere un rimedio di primo intervento, per cui se lui vicino al suo Hepar Sulphur mette Phosphorus che è
un altro rimedio di epatizzazione o Antimonium Tartaricum che è un rimedio del momento in cui
comincia ad esserci la liquificazione, quindi si ha la fase colliquativa, e andiamo verso la fase di sol, se
lui utilizza il suo Phosphorus in alternativa all’Hepar Sulphur, o in successione utilizza Antimonium
Tartaricum, si accorge che le sue polmoniti invece di guarire all’80% dei lattoni cominciano a guarire al
90-95% e poi il giorno in cui lei arriva al 100% è stato più bravo di chiunque. Però ha l’esperienza e
quindi questa sua esperienza è bellissima, perché ci conferma come si possono curare delle patologie che
non si penserebbe ma in realtà, se andate a vedere i vecchi libri di omeopatia, vedete curare la tubercolosi
o la sifilide che erano le malattie più diffuse nel 1800. Diciamo che, fino all’avvento degli antibiotici,
nello studio di un medico, su tre pazienti che entravano, due erano affetti o da sifilide o da tubercolosi.
Per cui agire su queste patologie nei diversi stadi della loro manifestazione era compito di tutti i medici e
anche dei medici omeopatici. Ci sono domande?
Signora:<<C’è un medico a Pescia che fa tutta omeopatia per gli animali, ho cinque cani e sette gatti, fa
solo omeopatia.>>. Dottor Solerio:<< Un medico o un veterinario?>> Signora:<< Veterinario>>. Dottor
Solerio:<< D’altra parte in tutti i vecchi libri di omeopatia c’è una sezione veterinaria; normalmente se
andate a leggervi i Quaderni Hahnnemanniani di Schmidt che ha esercitato fino ad una quindicina di
anni fa ed è morto più che novantenne, nella sua esperienza di giovane medico svizzero che andava a
studiare l’omeopatia in America, c’erano le visite con il dottor Austin, che è stato uno degli allievi di
Kent, e questo medico visitava indifferentemente uomini ed animali, per cui curava il canarino della
signora di cui aveva magari guarito la polmonite sei mesi prima>>.
Ad ogni modo entriamo nel discorso più specifico dell’urgenza perché è quello che vi interessa e siete
venuti qua per questo.
L’omeopatia d’urgenza serve ad affrontare quelle che sono le emergenze familiari. Ho fatto una scaletta
e andiamo a vedere le patologie un po’ più frequenti, voi magari prendete qualche nota e così magari
cominciate a fare qualche cosina, ovviamente non dimenticatevi la prudenza nel senso che,di fronte a
patologie preoccupanti o a situazioni che non sapete ben diagnosticare o individuare, la prima parte di un
atto medico è la diagnosi, quindi cercate di non curare i mal di pancia febbrili con dei segni di
complicazione, magari vi trovate di fronte ad un perforato o ad un’appendicite acuta quindi qualche volta
è meglio che… però in determinate situazioni è utile e bello che voi sappiate fare.
Il primo ambito nel quale potreste cominciare a lavorare è quello dei traumatismi. Succede sempre in
casa che il bambino piccolo dia una nasata, una zuccata o che cada. Parlo di traumatismi fisici ma
possiamo anche avere traumatismi psichici ma li facciamo tra un attimo. Per i traumatismi fisici credo
che più o meno tutti conoscano quel rimedio che si chiama Arnica. Arnica Montana è una bella
margheritina, chi va in montagna la trova: è una margherita gialla enorme, non è una margherita in realtà
ma sembra. Dall’Arnica Montana viene preparata, con il fiore in piena fioritura messo in soluzione
alcolica, la Tintura Madre. La Tintura Madre non è ancora omeopatia però fin dall’antichità viene usata
nei traumi e negli ematomi. In realtà, per la legge della similitudine, l’avvelenamento da Arnica
comporta una lesione dei capillari che è il primo momento di un trauma perché se voi prendete questo
microfono e picchiate sul braccio di Franco gli rompiamo dei capillari e quindi oltre ad alterare il suo
equilibrio, gli rompiamo dei capillari, l’Arnica che è un veleno dei capillari provoca una lesione dei
capillari quindi cura il gonfiore, dolore, e la soffusione emorragica che viene fuori. Se io dovessi
scrivere e avessi la presunzione di farlo come ha fatto il Dottor Burnett di cui potete trovare un bel libro
che si chiama <<Cinquanta Ragioni Per Essere Omeopata>> in cui egli enuncia cinquanta casi
brillantemente risolti, che erano il suo alibi e il suo conforto di essere diventato un omeopata.
Comincerei a raccontare questo caso che è vita vissuta. Quando ero molto più giovane, più o meno
all’età del mio Franchino ero, e sono, specialista in cardiologia e oltre a pazienti in omeopatia e
agopuntura vedevo qualche paziente di tipo cardiologico. Una volta telefona una signora lontana
conoscente, chiedendomi di fare un elettrocardiogramma urgente, di avere una consulenza cardiologia
perché doveva subire un intervento e le strutture pubbliche non erano in grado di accontentarla e quindi
il giorno dopo viene, non avevamo all’epoca problemi di appuntamenti. Il giorno dopo arriva questa
signora e fa la sua consulenza cardiologica, fa il suo elettrocardiogramma, io faccio un po’ di anamnesi e
le chiedo perché vuole fare questo ECG visto che lei è ben portante, sta in ottima salute, non ha sintomi
cardiaci, dice << Ho un piccolo problema, mi devono operare d’urgenza perché un mese fa sono caduta
sugli sci, ho avuto una contusione ai genitali e da allora la mia vulva cioè le mie grandi labbra sono
diventate impresentabili, immagini di vedere due salsicciotti pieni di sangue, mi hanno fatto tutte le cure
locali e generali possibili, a questo punto si sono indotti a farmi un intervento operatorio. Io sono rimasto
un po’ allibito, perché a pensare di fare un intervento su un ematoma delle grandi labbra con tutti i
problemi di cicatrizzazione ho avuto un momento di ribellione e le ho detto: <<Signora, qui c’è una dose
di Arnica 200 CH, quando arriva a casa la mette dentro un bicchiere e cominci a sorseggiarsela nella
giornata>>, dopo di che ho dimenticato la paziente. Alle 18,30 arriva una telefonata che mi dice:<<
Dottore, io sono guarita all’80% e adesso come faccio col chirurgo?>>. << Gli dica che la sua fede l’ha
guarita e che comunque domani non si farà operare>>. E’ stato un caso brillante e quindi uno dei motivi
per cui mi sono innamorato ancora più dell’omeopatia, perché quando si riesce ad andare un po’ oltre a
quella che è la prassi normale, il nostro senso, il nostro orgoglio vengono stimolati a fare meglio. Quindi
questa è la mia prima ragione per essere un omeopata. L’Arnica riassorbe gli ematomi e anche gli
ematomi di vecchia data, per cui può succedere di incontrare un paziente con delle problematiche dovute
ad un trauma passato e risolverlo somministrando Arnica. Comunque a livello familiare, quando c’è un
trauma fisico, date Arnica 10 Mila. Schmidt, che era un unicista, il più grande divulgatore dell’unicismo
in Europa, io mi onoro di aver frequentato il suo studio a Ginevra, dava una duecentesima o una
millesima diluizione. I pazienti erano molto diversi da quelli di oggi per cui la duecentesima o la
millesima erano già delle potenze elevate. Oggi i pazienti reagiscono di meno perché, lo dicono i
giornali, siamo tutti conciati dall’inquinamento fisico, abbiamo un inquinamento di tipo elettromagnetico,
abbiamo un sistema immunitario squilibrato dall’eccesso di vaccinazioni, per cui è meglio dare un’alta
potenza però se anche date una duecentesima e la fate diluire o magari sbattere in acqua col cucchiaio e
la fate assumere, vedete delle modificazioni importanti. L’ Arnica è un rimedio che vi serve quando
andate dal dentista. Siccome agisce sui capillari ha anche una funzione preventiva, diventa
antiedemigeno. Al paziente che va dal dentista conviene che il giorno prima assuma una dose di Arnica.
Generalmente si accorge che ha molto meno dolore nel corso dell’intervento dell’odontoiatra, si accorge
che gonfia di meno, il dentista lavora meglio, si accorge magari che rispetto ad un precedente intervento
sanguina di meno. L’Arnica è un grosso rimedio per queste situazioni. Può servire anche molto in vista
di un parto, all’inizio delle doglie viene data Arnica per il trauma da parto, può essere assunta il giorno
precedente un intervento chirurgico.
Signora:<< Col catalizzatore?>> Dr. Solerio:<< Ha ragione, signora. Il discorso del catalizzatore è un
escamotage, non esiste in omeopatia, è una cosa che io vi consiglio perché è un po’ un mio cavallo di
battaglia. L’uso del catalizzatore potenzia l’effetto dei rimedi omeopatici. Il rimedio omeopatico siccome
è un’informazione elettromagnetica che comporta una modificazione del tessuto, comporta anche una
dismissione da parte del tessuto di immunocomplessi, una volta li chiamavano tossine. Gli
immunocomplessi hanno un costo per essere eliminati, il catalizzatore che agisce su quel famoso
discorso dei radicali liberi o dell’acidosi tissutale, attiva il ciclo di Krebs. Il ciclo di Krebs è una
sequenza di reazioni di ogni cellula che serve a eliminare gli acetati, in parole povere serve a togliere
l’acidosi, per cui tutte le volte che voi associate il vostro catalizzatore (quello di voi pazienti che avete
testato in studio) avete un’ottimizzazione e un incremento dell’efficacia del rimedio. Però va benissimo
anche il rimedio nudo e crudo perché se subisce una contusione il cugino di terzo grado che non sa quale
è il suo catalizzatore, Arnica funziona benissimo anche da sola; magari gli darà un po’ di contraccolpo
nel senso che gli viene un po’ di mal di testa, oppure gli fiorisce un po’ la pelle perché superficializza
questi immunocomplessi su un emuntore pelle invece di eliminarli attraverso un emuntore intestino o
rene. Se poi volete essere ancora più bravi, vi tenete in casa un catalizzatore universale. Se volete dare un
catalizzatore ad un vostro cugino di terzo grado al quale non è stato testato il catalizzatore, cioè se volete
ridurre quella che è stata chiamata reazione di aggravamento omeopatico, date un preparato che contiene
tutti e nove i passaggi del ciclo di Krebs perché agisce comunque attivando l’eliminazione degli acetati.
Si chiama, non bisognerebbe fare pubblicità, ma lo prepara una sola Ditta al mondo perché ha avuto
determinate informazioni, si chiama Citrooticatal M CH. Il Dottor De Santis, che essendo un Pulsatilla
polifosfati è al massimo delle bollicine quindi ha la fantasia più sbrigliata, lo ha chiamato Citro per dire i
catalizzatori del ciclo dell’acido citrico, Oti perché è il suo marchio, lui è il Dottor OTI e Catal =
catalizzatore. Citrooticatal MCH. MCH invece è la diluizione che gli ho fatto preparare, perché è una
potenza alta, esiste anche in bassa potenza e magari il farmacista se non è informato, se ha solo quello,
ve lo rifila, però è poco attivo perché è in quarta decimale, è ancora una potenza molecolare, l’effetto
può essere ambivalente, duplice. Allora Citrooticatal M CH lo mettete insieme a qualsiasi rimedio
omeopatico per qualsiasi persona. Attiva l’eliminazione degli acetati quindi riduce la possibilità di avere
quella che si chiama reazione di aggravamento. Tutte le medicine energetiche, al contrario nei pazienti
Techinéos, provocano le reazioni di aggravamento che sono collegate con una crisi di eliminazione di
immunocomplessi per cui sia che voi facciate dell’Agopuntura, sia che voi facciate dell’Omeopatia, sia
che facciate l’Aiurveda, o lo Shiatzu, o tutte quelle che sono terapie energetiche che attivano le risposte
biologiche dell’organismo, non le ottundono come fanno i farmaci chimici, avete nella fase iniziale un
beneficio più o meno evidente, poi avete una fase negativa, che si chiama reazione di aggravamento.
L’uso del catalizzatore tende a cancellare la reazione di aggravamento. Per cui le persone che non
potevano avvicinarsi all’omeopatia perché quando assumevano un rimedio omeopatico stavano
malissimo, usando il catalizzatore o il Citrooticatal che è tutti i catalizzatori insieme, riescono a fare cura
omeopatica senza problemi di reazioni di aggravamento.
Dopo aver parlato a lungo dell’ Arnica sul piano fisico vi ricordo che Arnica, soprattutto le alte potenze,
sono un ottimo rimedio anche per gli shock psichici, per cui, quando la vita vi dà delle gomitate violente,
Arnica è un buon rimedio degli shock psichici, e anche della sequela degli shock sia di tipo fisico che di
tipo psichico. Una depressione che è cominciata dopo un violento spavento, oppure un mal di stomaco, o
quello che volete che è cominciato dopo uno shock emozionale, spesso guariscono con Arnica. Ha una
funzione preventiva per cui di fronte ad uno shock familiare, un lutto per esempio, o un violento
spavento, un fantasma che si materializza nella notte o che so io, Arnica previene le conseguenze sia
fisiche che psichiche.
Per quanto riguarda i traumi psichici vicino ad Arnica mettiamo Gelsemium, gelsomino, Gelsemium
semper virens. Gelsemium è il rimedio degli shock emozionali che danno lo stupor quando il soggetto vi
rimane inebetito, perde la capacità, le sue facoltà fisiche o psichiche per cui quando c’è lo stupor, se
avete una persona che è rimasta in mezzo alla strada perché ha visto un incidente o qualche cosa o ha
subito qualche cosa, quando non parla, ammesso che non sia un traumatizzato cranico, cominciate a
dargli Gelsemium, comunque anche se è un traumatizzato cranico Gelsemium gli serve perché gli toglie
l’inebetimento sia su base funzionale sia su base lesionale. Potete anche giocare con i due rimedi in un
paziente acuto, alternare ogni due ore uno e l’altro, Arnica e Gelsemium.
Un Signore:<< Globuli o sciolti in soluzioni?>>. Dr. Solerio:<< Meglio, 200, 1000, 10.000, quello che
avete in casa, la date normalmente, la buttate in sei cucchiai d’acqua, un cucchiaio di uno un cucchiaio
dell’altro alternandoli ogni due ore. Arnica vi toglierà il trauma dei capillari ma anche il trauma psichico,
Gelsemium vi toglierà l’inebetimento. Gelsemium è un bel rimedio per vostro figlio perché quando
vostro figlio va a dare gli esami e ha il trac cioè sa tutto fino a mezz’ora prima e poi non sa più niente
dategli Gelsemium 10M. Dateglielo una settimana prima perché tanto una diecimillesima lavora fino a
tre mesi. Datelo una settimana prima, perché, se ha la reazione di aggravamento, i primi due giorni può
essere inebetito, soprattutto se non fa Techineos e se non sta a dieta e non prende il catalizzatore. Allora,
mi è successo, perché poi questa è vita vissuta, lo studente che prende Gelsemium una settimana prima si
sblocca e va a dar gli esami perfettamente. Poi si dimentica allora invece di prenderlo una settimana
prima lo prende il giorno prima e il giorno dopo va a dare il suo esame scritto e orale e se ha la reazione
di aggravamento è molto peggio, soprattutto con le alte potenze cercate di giocare in termini al di là
delle 48 ore.
D’accordo, se no il medicamento può provocare, nella fase negativa, il sintomo.
Torniamo ai traumi fisici. Per i traumi fisici Arnica è un ottimo rimedio e l’abbiamo visto però per i
traumi soprattutto profondi, quando avete una contusione per esempio, e non vedete l’ematoma in
superficie o lo sospettate ma è qualche cosa di molto profondo potete pensare a un rimedio che è ancora
più efficace per i traumi profondi, soprattutto quando l’agente porta la lesione in profondità, per esempio
un colpo di un oggetto a punta, oppure un morso di un cane, il dente del cane proietta in profondità, in
quel caso usate rosmarino selvatico si chiama Ledum Palustre. Quelli che vanno in montagna lo
conoscono il rosmarino selvatico. Ledum Palustre è un rimedio dei traumi profondi soprattutto quando
c’è un oggetto a punta. Quando avete viceversa una ferita da taglio il rimedio più efficace classicamente
è Staphysagria. Ferita da taglio non chirurgica, perché la ferita chirurgica, ogni intervento chirurgico
comporta una lesione di fibre nervose, allora classicamente, anche verificato con la chinesiologia,
quando avete un intervento chirurgico, se date Arnica come preventivo, come antiedemigeno per far sì
che il chirurgo abbia meno problemi, la ferita del chirurgo guarisce bene con Hypericum perché è un
grosso rimedio delle lesioni dei nervi. La Staphysagria è un buon rimedio delle ferite da taglio e anche di
quelli che vengono tagliati fuori, quindi è un grosso rimedio psichico perché Staphysagria è anche il
rimedio delle mortificazioni, dei mortificati, di quelli che vengono tagliati, per cui come trauma psichico,
quando un soggetto subisce una mortificazione. Per esempio questa settimana mi è successo di vedere un
paziente che è un illustre solista e suona il trombone e che è caduto vittima della Radio Televisione
Italiana. A detta di tutti, doveva vincere un concorso invece non lo ha vinto. In quel momento aveva dei
bellissimi sintomi psichici che mascherava il più possibile, col test aveva un problema a carico del
settimo Chakra e rispondeva benissimo a Staphysagria, rimedio dei mortificati che vengono tagliati
fuori: erano mesi che pensava di vincere questo concorso e invece è stato escluso. Questo per un ragazzo
sicuro, brillante, è un dramma, perché oltre tutto, quando trovate nel test uno squilibrio del settimo
Chakra, che poi non è niente di misterioso ma è poi cervello occipitale, l’epifisi, avete un soggetto che
ha perso la direzione, il sesto, cervello frontale, e il settimo, cervello occipitale, sono l’intellettualità,
allora il cervello frontale è classicamente il cervello razionale, mentre il cervello occipitale o epifisi è il
cervello istintivo. Il cervello istintivo in realtà è quello che detta le direzioni, più del cervello razionale
che presenta le situazioni e poi tende a non decidere, a decidere è più l’istinto della ragione. Quando
trovate un soggetto che è in crisi col settimo Chakra ha perso il timoniere, non sa più che direzione dare
alla sua vita. Aveva polarizzato tutta la vita di questi ultimi anni verso questo concorso non ha ottenuto il
suo risultato e quindi ha un profondo disorientamento. Infatti il primo discorso che ha fatto quando è
arrivato in studio a me e a Franco è stato quello di dire << ho cominciato ad aiutare mio padre e
abbiamo costruito dei muri, abbiamo rifatto il giardino, forse farò un altro lavoro>>. Vuol dire che è
completamente disorientato sulle strade da percorrere. Quindi Staphysagria, che è il rimedio dei tagli e
dei tagliati fuori, lo aiuterà e lo tirerà fuori. Un altro rimedio dei traumi psichici e soprattutto dei soggetti
che hanno il panico e le paure acute è Aconitum. Aconitum di cui abbiamo parlato prima, Aconitum
Napellus perché il suo fiore è fatto come una nave, provoca, nell’avvelenamento acuto, una tremenda
pura di morire, quindi quando avete un soggetto che ha il panico, che non riuscite a fare ragionare, gli
mettete in bocca i globuli o una fiala di Aconitum e questo lo fa evolvere in termini di riequilibrarsi.
La dinamizzazione è importante, classicamente più il sintomo è mentale più si devono usare alte potenze,
però attenzione, che gli omeopatici parlavano in questi termini, quelli che partivano usando le
triturazioni cioè la terza decimale quindi delle dosi molecolari magari per una terapia locale poi
arrivavano ad usare una trenta e poi una duecento. Nel momento in cui noi usiamo una diecimila
abbiamo una diluizione che ha un effetto somatico ma comunque in parallelo ha un grosso effetto
psichico. Per cui, quando usiamo quelle potenze al di là della duecentesima, l’invasione sul piano
psichico ce l’abbiamo tutta. Quindi c’è una grossa informazione psichica infatti Schmidt quando doveva
lavorare sullo psichismo dava 200 poi Mille, il massimo di chi ha fatto l’omeopatia nel 1900 insomma.
L’ottimizzazione è la 10 Mila, se voi fate caso, non usate mai una diluizione più bassa, lì avete tutta la
banda coperta, sia il piano somatico che il piano psichico.
Un Signore:<< il granulo va dinamizzato?>> Dr. Solerio:<<Lo dovete diluire in acqua, se lo volete
dinamizzare, però una 1000 CH in granuli è già dinamizzata a sufficienza>>.
Un altro rimedio dei traumatismi fisici è la Ruta. La Ruta provoca degli ematomi in avvelenamento, la
ruta la conoscete è quella che mettono per insaporire, Ruta Graveolens perché ha un odore terribile in
realtà, La ruta provoca emorragie del periostio quindi Ruta cura, in diluizione omeopatica, i traumi del
periostio, quando avete un trauma profondo, un sospetto di frattura Ruta riassorbe l’ematoma, riduce il
dolore in attesa magari di fare una radiografia e andare a verificare la situazione. La Ruta che lavora sul
periostio e il Symphytum che è un rimedio osseo e quindi agisce sulle fratture sono dei buoni rimedi.
L’esperienza dice, è anche esperienza personale che i soggetti che faticano a fare il callo osseo dare
Ruta, che lavora sul periostio, e Symphytum che lavora sull’osso accelera notevolmente il
consolidamento ed abbrevia i tempi di consolidamento delle fratture. A questo punto diciamo ancora due
cose, quando c’è un trauma potete trovare dei soggetti particolarmente sensibili al dolore perché non tutti
abbiamo la stessa soglia e la stessa sensibilità al dolore. Nei soggetti particolarmente sensibili al dolore,
ci sono due rimedi che agiscono e che apparentemente sono antitetici uno è Chamomilla e l’altro è
Coffea Cruda o Coffea Tosta, lavorano nello stesso modo. Chamomilla che apparentemente sembra un
sedativo, in dose molecolare in realtà non è un sedativo a livello molecolare. Se voi somministrate
cronicamente ad un bambino camomilla lo vedrete diventare sempre più nervoso, per cui la prima
somministrazione di camomilla lo fa dormire, la seconda anche, la terza un po’ meno, la quarta lo
comincia a fare diventare insonne per cui uno dei prooving, una delle sperimentazioni omeopatiche di
Camomilla, la fanno le mamme, che continuano a dare le famose camomille al bambino in alternativa
alla poppata quando ha fame e il bambino è sempre più cattivo, perché la somministrazione cronica della
camomilla porta a diventare eretistico, nervoso, irritabile il bambino come l’adulto. Per cui quando avete
un’iperreattività Chamomilla è un buon rimedio.
L’avvelenamento da caffeina, lo sapete benissimo, fa diventare nervosi e magari anche nevrotici, per cui
avrete un’ipersensibilità al dolore magari associata ad insonnia: Coffea è un buon rimedio.
Quindi se una notte avete un’insonnia perché c’è stato un trauma, quei due rimedi lì possono essere di
buon aiuto.
Facciamo una pausa e facciamo delle domande?
Una Signora:<<Teresa deve essere operata mercoledì>>. Dr. Solerio:<<Ce li ha già i rimedi Teresa, direi
di sì. Comunque la sera prima prende Arnica e la sera dopo prende Hypericum, ma se avesse preso
appunti lo saprebbe>>. << Io gli appunti ce li ho>>. <<I Pulsatilla vogliono sempre dire l’ultima
parola>>.
Un Signore:<< Diamo Arnica per le vie urinarie?>> Dr. Solerio:<< l’Arnica non è un rimedio specifico
delle vie urinarie, può essere un rimedio di suppurazione se l’ematoma evolve, però per le vie urinarie
non viene usato, c’è qualche cosa di più specifico. Per le vie urinarie mi è capitato di usarlo una sola
volta, è abbastanza interessante, è il caso di una paziente, aveva una incontinenza urinaria da
cateterismo, una persona giovane con incontinenza urinaria da cateterismo che durava però ormai da
qualche anno, era una signora che girava col pannolone e ogni tanto si acquattava, si cambiava il
pannolone e via discorrendo. Con una dose unica di Arnica, quando ero giovane e fortunato, questa
paziente è guarita dopo anni di incontinenza. Sono bei risultati anche se classicamente, perché lì c’era
stato il trauma, quindi probabilmente una lesione dello sfintere, classicamente il rimedio degli
incontinenti è Causticum, Causticum è un rimedio che agisce sui nervi, agisce sul riflesso neurovescicale,
qui siamo nell’omeopatia dei cronici e non delle emergenze, comunque Causticum è un rimedio tra i vari
del Repertorio, con la chinesiologia si ottimizza e Causticum dà dei grossi servizi ai pazienti che hanno
delle incontinenze vescicali. Quando trovate degli ematomi molto diffusi che faticano a riassorbirsi, che
magari non hanno funzionato con Arnica fosse anche un ematoma estremamente diffuso e superficiale,
magari più efficace dell’Arnica è Conium Maculatum, che è la cicuta maggiore. La cicuta maggiore non
è la cicuta di Socrate, la cicuta di Socrate si chiama Cicuta Virosa, ma vi auguro di non usarla mai
perché è un rimedio dell’opistotono e del trisma quindi dovreste trovarvi nella condizione di curare un
paziente con un tetano>>.
Prof. Pietrini:<< Posso, no no, io non devo parlare, desidero solo dire una cosa, ed è questa: che il
miglior risultato della terapia, prima dico una cosa che farà ridere, la seconda poi è un quesito che mi
interessa e che pongo al Dr. Solerio. La prima cosa è che il risultato brillante della terapia Solerio, bè, io
ne sono un esempio classico, perché il mio tumore, io ho un tumore classico addosso perché ho un
carcinoma che è stato bloccato, mia moglie è completamente guarita, ma ultimo che ha goduto della
terapia Solerio è la mia gatta Matiss, curata con l’Hepar Sulphur perché io ho chiesto consiglio al Dottor.
Solerio e ora sta facendo tutti i giorni aerosol con Hepar Sulphur e sta veramente meglio. Dr. Solerio:<<
La dinamizza>>. Adesso io voglio però porre un quesito al Dr. Solerio per un problema è una malattia
che ho io e che molti di loro avranno: la malattia erpetica, l’herpes simplex e l’herpes zoster che io penso
che si possano considerare come emergenze, a me non piacciono per niente queste due malattie.
Chiariamo subito che l’herpes simplex è dovuto ad herpes virus di tipo uno e di tipo due, l’ herpes zoster
è dovuto invece da virus vu zeta che dà sia l’herpes zoster o fuoco di sant’Antonio sia la varicella. Io li
ho avuti tutti e due e sono terrorizzato da queste malattie, perché in genere quando compare la
vescichetta, a me viene al labbro, ma può venire ai genitali, può venire all’occhio, indica un calo delle
difese immunitarie. Io ricordo anni e anni fa di essermi rivolto alla dott.ssa Nervi che era allora primario
anestesista del mio ospedale perché mi dicevano le infermiere “la dott.ssa Nervi conosce un rimedio per
l’herpes”, e lei mi disse, (parliamo di quindici, venti anni fa) “l’unica cosa, accorgendosene prima,
quando comincia il prurito, è fare un po’ di etere, lo consiglia il Dr. Sabin”. Dottor Solerio (ridendo):
<<Un mascalzone>>. Prof: Pietrini << Io volevo sapere, chiedere al Dr. Solerio, siccome ho avuto sia
l’uno che l’altro, e siccome quando mi viene un herpes labiale io ho il timore che le mie difese
immunitarie calino e che ci sia una recidiva della malattia, volevo chiedergli che cosa si può fare quando
c’è l’insorgenza dell’herpes simplex, labiale o genitale. Il problema è che il malato, spesso se ne accorge
quando ha già la vescicola, ma talora è preceduto anche da insonnia perché capita spesso che un paziente
la notte prima soffra di insonnia. Allora volevo chiedergli quali rimedi d’urgenza conosce per l’herpes
simplex e per l’herpes zoster. Grazie. Dott. Solerio: << Grazie della domanda. Era contemplata nelle
patologie cutanee comunque, visto che il discorso è aperto, ne parliamo. Classicamente i rimedi delle
vescicolazioni in omeopatia, ve li dico, sono numerosi, i più efficaci al test chinesiologico e
all’esperienza acquisita di conseguenza sono: Urtica, Ranunculus Bulbosus, Rhus Tox, nei soggetti
Arsenicum, Arsenicum, nei soggetti Graphytes, Graphytes, nei soggetti Pulsatilla non Pulsatilla che non
è un rimedio di vescicolazione, per cui diciamo che di questi tre rimedi se dovete scegliere quando avete
una dermatite vescicolosa che può essere il Simplex, che può essere lo zoster, che può essere, che so,
anche l’esantema di vostro nipotino, cioè una varicella, date Rhus Tox. Rhous Tox, assunto con le solite
modalità, lo diluite, se avete una Decimillesima o una Cinquantamillesima usate quella, la diluite e la
assumete ogni due ore oppure ai tre pasti, giustizia sia il Simplex che lo Zoster. Se avete un parente con
lo Zoster e gli date Rhus Tox nove su dieci fate una bella figura perché lo guarite in 48/72 ore. Casi più
lenti guariscono in una settimana. Lo Zoster generalmente, lasciato a se stesso o curato con lo Zovirax e
altri farmaci antivirali, ha un ciclo che è intorno al mese. I casi più gravi hanno un ciclo addirittura di
due mesi. I casi gravissimi hanno un ciclo eterno perché guarisce la vescicolazione e rimangono le
famose nevriti posterpetiche che significa avere un dolore costante tutto il resto della propria vita. Sono
pazienti che guariscono con l’omeopatia e con l’agopuntura, guariscono ancora meglio col Techineos
perché le nevriti posterpetiche si arriva a guarirle e a dar vita a delle persone che sono ormai alla
disperazione perché avere un dolore nevritico intercostale o a livello dei nervi cranici o l’oftalmico o
l’occipitale è una malattia credetemi da suicidio. E’ una patologia cronica, non è un’emergenza però
nella nevrite posterpetica uno dei rimedi principali è Zincum ; l’altro rimedio è il Causticum di cui
abbiamo parlato prima, che è un rimedio che attiva il recupero della guaina mielinica probabilmente.
Una Signora:<< Come si prende Zincum?>>. Dr. Solerio Zincum alla Decimillesima, però qui parliamo
di patologia cronica per cui l’ assunzione va ripetuta nel tempo. Se comunque volete aprire un gabinetto
di consultazioni in omeopatia al vostro domicilio mi informate che io cerco di deviarvi qualche paziente.
Signora:<< E per la psoriasi?>>. Dottor Solerio:<< la psoriasi è una cosa che presuppone una grossa
attenzione all’eliminazione dell’allergene, perché la psoriasi è una malattia autoaggressiva della pelle che
non provoca solo una fase acuta che può essere di media gravità come la vescicolazione ma provoca
delle lesioni produttive granulomatose per cui riassorbire una psoriasi ci vuole magari due anni o quattro
anni e poi una rigida eliminazione dell’allergene alimentare come ho cercato di spiegarle ieri, signora.
Perché per me è una vergogna che lei abbia una gonartrite, cioè male alle ginocchia, dopo un anno e
mezzo di Techineos, è un’onta al mio orgoglio di medico>>.
Prof. Pietrini:<< Posso dire ancora una cosa? Quando io ho avuto…. ricorderai che quando mi è saltato
fuori questo Zoster ti ho telefonato, io sapevo delle nevriti posterpetiche durano anni e anni e
rappresentano un dramma per il paziente, tu mi dicesti di prendere il Rous Tox, io ho avuto questo Zoster
oftalmico, ne ho parlato anche a te, sono andato dal primario neurologo, che mi prescrisse Aciclovir, ma
io ho fatto la terapia che mi hai detto tu, in cinque giorni mi è sparito lo Zoster e non ho più avuto niente,
questo lo devo dire, cosa che anche il primario neurologo del nostro ospedale mi ha detto che mi
sarebbero rimasti i dolori ma non è residuato proprio niente, scusa se ti ho interrotto>>. <<Ringraziamo
Alberto per la precisione e anche per il fervore con cui racconta le sue esperienze, d’altra parte la
trasmissione orale delle proprie esperienze deve condizionare la conoscenza degli altri. Una
raccomandazione, dato che siamo passati alla pelle finiamo un momentino il discorso. Quando avete una
lesione cutanea possibilmente non fate più di tanto terapie locali, generalmente in studio vi si consiglia di
usare la Calendula in pomata che non è come tutte le pomate, non è un rimedio omeopatico, è una tintura
madre, quindi è molecolare. Calendula in dose molecolare, si è visto come per esempio l’olio di
Melaleuca, che attivano la cicatrizzazione perché migliorano la vascolarizzazione del focolaio quindi la
cicatrizzazione e poi hanno un blando effetto disinfettante senza agire denaturando le proteine come
fanno l’alcool o altri disinfettanti maggiori che sterilizzano sì la ferita però, siccome denaturano le
proteine, rallentano il processo di riparazione. Questo discorso sulla Calendula in pomata, vi dico pomata
perché le creme, lo sapete perché vi è stato ripetuto in studio fino a scocciarvi, spesso contengono
antigeni alimentari per cui le pomate come producono alcune ditte che sono sul mercato non contengono
antigeni alimentari perché hanno una base diversa, quindi non mettono a rischio la cicatrizzazione o la
guarigione di una ferita, cioè di una lesione di continuo della superficie. Per finire il discorso della
paziente di prima che ha fatto l’ECG e che doveva fare l’intervento sui genitali, tra le cure che le
venivano fatte c’erano sicuramente un mucchio di pomate locali tra cui ce n’è una che è piena di
eparinoidi che va per la maggiore che magari non vi nomino se no sembra che sia una pubblicità al
contrario è piena di antigene frumento. Questa paziente, venticinque anni dopo, siccome è rimasta
paziente dopo questo risultato, ha un’intolleranza alla farina di frumento, l’eparinoide che usava
regolarmente per guarire i suoi ematomi vulvari era uno dei fattori di aggravamento, quindi già la
sospensione della cura locale oltre all’Arnica ha favorito questa guarigione apparentemente
medicamentosa. Se voi pensate che lei veicolava con un eparinoide il suo allergene localmente, diventava
una malattia cronica a impossibile guarigione.
Avendo parlato della Calendula in dose chimica cioè in pomata che vi consiglio magari di avere in casa
perché aiuta a cicatrizzare tutte le lesioni, parliamo delle lesioni della pelle. Prima abbiamo parlato di
traumi adesso parliamo di ferite, cioè di lesioni di continuo dell’integrità cutanea. Quando avete una
ferita profonda, magari con perdita di sostanza, troviamo di nuovo Ledum fra i migliori rimedi.
Rosmarino selvatico, Ledum Palustre. Un altro rimedio che attiva la cicatrizzazione non solo molecolare
ma in diluizione omeopatica è la famosa Calendula, per cui quando avete delle lesioni che faticano a
chiudersi, a guarire, Calendula in diluizione omeopatica attiva la riparazione. Quando nelle ferite c’è una
lesione di una radice nervosa e lo potete vedere con una perdita di motilità o uno stupore nervoso dovuto
semplicemente ad un trauma il famoso Hypericum di cui abbiamo parlato prima è estremamente efficace.
Tutte le volte quindi che c’è una lesione dei nervi Hypericum è un buon rimedio. Quando le ferite si
infettano, qui il discorso diventa più cruciale perché consigliare o agire è un po’ più problematico,
magari può capitare al farmacista, ce ne sono alcuni qua, a cui si ricorre, soprattutto se è una farmacia
periferica, quando non c’è facile accesso al medico, allora la ferita che si infetta reagisce bene ai rimedi
di suppurazione. Arnica dà una piccola suppurazione ma non particolarmente importante per cui non
usatela, Ledum lo stesso, dà una piccola suppurazione ma non usatelo, usate i rimedi di suppurazione più
franca. I più efficaci per esperienza sono il famoso Hepar Sulphur di Vigorelli, lui se lo dinamizza ormai
da solo, e la Silicea, per cui se avete una suppurazione recente, un bel pus date Hepar Sulphur, se avete
una suppurazione che si è un po’ cronicizzata date Silicea. E’ una regola abbastanza generale. Con
Silicea mi è capitato di guarire un’osteomielite. Qualche anno fa, in un paziente che non faceva dieta e
che aveva subito una lesione ossea da pallini da caccia e aveva un’osteomielite cronica che non guariva
e aveva fatto antibiotici di tutti i generi, aveva fatto interventi sull’osso, sul femore, ripetuti, la Silicea,
che è un rimedio di suppurazione acuta ma soprattutto di suppurazione cronica ha risolto il problema.
Sempre per restare nel campo delle ferite cutanee possiamo parlare delle lesioni cutanee da insetti. Nelle
lesioni da insetti che sono così frequenti, se conoscete l’agente eziologico usate il Nosode dell’agente
eziologico, se beccate l’animale che vi ha punto esempio vespa, date Vespa, Crabro Vespa, glielo date, lo
trovate in farmacia. Vespa Crabro è il nome completo, se dite Vespa è la vespa che fanno a Pontedera in
Toscana…….(risata generale), diluita e dinamizzata. Se è un’ape date Apis.
Domanda:<< E i moscerini?>>. Risposta:<< Date Apis Mellifica perché pensate alla puntura dell’ape>>.
Ci sono domande? Zanzara non c’è. La realtà però è questa, siccome l’agente eziologico, poi, inocula
qualche cosa di suo, il Nosode, cioè la preparazione biologica partendo dalla vespa triturata che viene
messa in alcool e quindi diluita e dinamizzata si porta dietro l’informazione della tossina quindi voi date
la tossina diluita e dinamizzata e fate un antidotismo. In questo caso più che del simile si tratta
dell’identico. Domanda:<< Che diluizione?>> Risposta:<<Noi siamo per le 10.000, abbiamo una idea
fissa, funziona di più>>. Mentre invece Apis è un discorso più generale, perché se voi pensate a cosa
produce la puntuta dell’ape, fa un bel bubbone che è bianco, fa un bell’edema, dà un bruciore, un prurito
allora lì entriamo nella legge della similitudine: tutte le volte che un insetto vi provoca un bel gonfiore
acuto che prude, e via discorrendo con tutte le manifestazioni, magari va verso la vescicola, ma
soprattutto fa una bella montagna che viene voglia di grattare da matti, prendete Apis. Se la lesione va
verso la vescicolazione magari prendete Urtica.
Avete sentito la domanda? Nooo. Chiedeva se c’è una differenza e, se c’è la differenza, quando si
preferisce somministrare un rimedio omeopatico per bocca, per iniezione o in locale. Allora se
guardiamo da un punto di vista fisico non dovrebbe esserci nessuna differenza, addirittura ci sono dei
pazienti che siccome hanno delle reazioni di aggravamento i rimedi omeopatici se li tengono addosso 3
minuti, 5 minuti e hanno la reazione di aggravamento, quindi la frequenza elettromagnetica arriva anche
per contatto. Se facciamo un’assunzione per via orale comunque abbiamo un filtro che è la mucosa
digestiva. E’ un filtro che però è estremamente importante perché è il filtro più ricco di sistema
immunitario. Siccome abbiamo visto che il sistema immunitario condiziona pesantemente le patologie,
perché quando fa gli sbagli e fa l’autoaggressione, infiamma, invecchia e degenera i tessuti, la via orale è
una via principe perché andiamo ad informare il sistema immunitario che deve comportarsi
diversamente. L’esperienza però dice che in determinati pazienti il superamento della barriera cutanea e
il shuntare, cioè non passare a livello del sistema immunitario della mucosa digestiva cioè fare
un’iniezione intramuscolare, è più efficace. Per esempio nelle cancerogenesi, è più efficace lavorare per
via intramuscolare, così per alcune patologie croniche, anche se classicamente la via di somministrazione
degli omeopatici è la via orale. Anche perché quando è nata l’omeopatia le iniezioni non esistevano. Le
iniezioni sono state inventate da un farmacista parigino che ha cominciato a fare dei siringoni e degli
aghi, credo, nella seconda metà dell’ottocento per cui la via intramuscolare era assolutamente
sconosciuta quando ha cominciato ad operare Hanemann cioè verso la fine del settecento. Poi a livello
familiare direi che una cosa interessante è che la somministrazione orale può essere in parallelo
supportata da una somministrazione locale. Per esempio Enrico mi ha ricordato e mi ha fatto riimparare
questo: aveva delle verruche che non guarivano per cui ad un certo punto ha assunto Thuja e Nitricum
Acidum. Thuja è un ottimo rimedio delle verruche, se volete aprire il famoso gabinetto di omeopatia
cominciate a scrivere, tanto non siete laureati in medicina (toglierle chirurgicamente è un errore),
siccome non siete laureati in medicina e non siete iscritti all’Ordine dei Medici potete scrivere sulla
vostra targa fuori dalla porta “Terapia delle verruche” “Consultante in terapia delle verruche” …..risata..
e date la Thuja, fate come Vigorelli, con la Thuja diciamo che l’80% delle volte guarite le verruche, se
non le guarite con la Thuja un altro 10% di quel famoso 100% lo guarite con Nitricum Acidum. Lo
volete aprire questo studio? Risata….Interessa più la terapia dei casi cronici che dei casi acuti….. Era
per chiudere il discorso della somministrazione. Enrico che al test chinesiologico rispondeva a Thuja e a
Nitricum Acidum e li assumeva, siccome stentava ha fatto una cosa da saggio più di suo padre, quando
prendeva Thuja metteva una goccia di quella soluzione sulla sua verruca, l’unica verruca che non guariva
mai, perché di solito nelle verruche c’è una verruca madre e delle verruche figlie, le verruche figlie
guariscono prima e la verruca madre guarisce dopo, diventa un bubbone nero che si stacca, lascia un
cratere che poi guarisce. Allora metteva una goccina della sua Thuja che prendeva anche sulla verruca:
in questo modo è guarito, per cui la somministrazione locale ha un valore, perché date un’informazione
elettromagnetica al tessuto, gli date un’informazione guaritiva locale. E’ possibile che quella assunta per
via generale faccia benissimo a quello che è la sicosi, cioè la tendenza ad ammalare di patologie virali,
che vada a beccare anche determinati virus che siano altrove, però localmente magari quella
informazione che passa per bocca localmente non arriva in maniera… anche se l’80% delle verruche,
che vedete nel vostro ambulatorio, guariscono con la Thuja. Una piccola parte di questa Thuja 10.000
somministrata localmente incrementa la possibilità di riuscita, una goccia del flacone sulla verruca. Vi
dico una cosa, se fate il bagno e vi beccate una medusa portatevi sulla riva del mare Aceticum Acidum o
Acidum Aceticum guarisce le lesioni cutanee da medusa. Domanda:<< Ma per bocca?>>. Risposta:<<
Ma, veda lei, ne abbiamo appena parlato, (risate…) scusi, io darei un terzo per iniezione, un terzo per
bocca e un terzo locale….. (ilarità generale). Interlocutore:<<Pensavo che trattandosi di una lesione
dall’esterno bastasse la via locale>>. Innanzi tutto bisogna fare una premessa, queste sono le domande
che fanno gli Arsenicum, siccome hanno paura di sbagliare…. Parla una paziente: <<Un momento di
relax… Sapete che profilassi ha fatto un bagnante già punto da medusa per prevenzione?>> Dr. Solerio
<<E’ andato in montagna!>>…<< No, si è presentato in spiaggia col pigiama!>>. (Ilarità). Dr. Solerio
<<Evidentemente alla fine dell’ottocento c’erano molto più meduse perché tutti facevano il bagno col
pigiama! Guardare le fotografie>>.
Domanda:<<Dal momento che la medusa emette una tossina che è termolabile, tutti gli animali marini
che emettono una tossina di questo tipo es. scorfano sono eventualmente trattabili allo stesso modo?>>
Risposta:<< Lì bisogna vedere quella che è la sintomatologia, perché abbiamo detto che si può provare
ad agire con l’identico, se fa le bolle date Urtica,comunque l’effetto dell’ortica lo conoscete benissimo.
Nella lesione che somiglia alla lesione dell’ortica date Urtica. Se la vescicolazione non è solo bianca
come quella di ortica ma diventa un po’ rossa o un po’ nera date Rhus Tox o Ranunculus Bulbosus che
sono quelle eruzioni che non sono solo sierose ma diventano emorragiche, come quella dell’herpes che
può diventare addirittura nero: Aceticum Acidum

Adesso vi do alcune notizie un po’ particolari sui traumi. In caso di trauma cranico acuto l’Arnica è un
buon rimedio. Il rimedio più importante per i traumi cranici per esperienza è Natrum Sulphuricum, per
cui se avete un trauma cranico potete anche dare Arnica e Natrum Sulphuricum ogni ora, alternandoli, in
attesa che il medico veda questa persona e si accerti del reale stato. Natrum Sulphuricum è il rimedio
dell’ematoma intracranico, versamento emorragico all’interno della teca cranica. E’ il rimedio anche dei
reumatici, dei reumatismi, come la Dulcamara, quelli che peggiorano quando c’è il tempo umido. Natrum
Sulphuricum mi dà l’occasione per raccontarvi di un bellissimo caso che ho vissuto i primi tempi che è
comparsa la T.A.C. Un paziente amico fraterno con cui giocavamo addirittura a pallone, cade in moto,
dà una bella zuccata lo portano all’Ospedale e comincia ad avere delle cefalee e delle vertigini, viene
tenuto in osservazione un giorno, due giorni, …cinque giorni, non c’è nessun problema, lo dimettono,
non c’è nessuna acuzie. Dopo una settimana o due fanno una TAC, la TAC non si faceva in urgenza,
immediatamente, trovano un’ematoma frontale piuttosto sviluppato, non era da intervento, a parte la
sintomatologia subacuta e mi arriva in studio, penso dopo un paio di mesi, per questa situazione. Natrum
Sulphuricum ha completamente riassorbito l’ematoma intracranico, innanzitutto ha risolto la
sintomatologia clinica nel giro di paio di settimane. Una TAC eseguita in successione ha dimostrato il
riassorbimento dell’ematoma intracranico. Quindi è un buon rimedio della fase acuta, in emergenza, in
attesa che intervenga un sostegno medico per la diagnosi e per seguire questo paziente ed è anche un
buon rimedio per gli ematomi cronici di anni. In questi giorni abbiamo visto un caso interessantissimo di
un paziente con una sintomatologia vertiginosa, ha fatto una risonanza magnetica e ha degli ematomi
cronici parietali bilaterali, probabilmente da traumatismi dell’infanzia che lui non ricorda nemmeno di
aver avuto. Adesso abbiamo cominciato a dargli Natrum Sulphuricum con i test e vediamo nei prossimi
mesi questo ematoma come va. Per i traumi specifici localizzati ricordatevi dell’occhio nero, l’occhio
nero lo avete visto, il rimedio dell’occhio nero è Ledum. Se Ledum non funziona nel giro di 48 ore date
Symphytum, quello che potete anche usare per le fratture. Per i traumi del naso date Arnica, se
sanguinano date i rimedi di emorragia, uno di questi è Vipera e un altro è China. Sangue dal naso a
seguito di un trauma potete dare Arnica, se l’epistassi è importante e non si ferma per il sangue dal naso
date China, China Rubra. Potete darla a cucchiai, un cucchiaino ogni ora. Un altro rimedio delle epistassi
è Vipera. Vipera è l’identico delle morsicature della vipera. Però se avete uno morsicato da una vipera
oltre a dargli il rimedio portatelo rapidamente in Ospedale, applicate un laccio e portatelo in Pronto
Soccorso. Un’altra situazione è il trauma del seno, per il trauma acuto del seno i rimedi sono Bellis
Perennis, Conium Maculatum, la cicuta maggiore, non è la cicuta di Socrate. Allora, traumi del seno
Bellis, un altro rimedio è Conium, soprattutto se c’è un ematoma superficiale di cui abbiamo già parlato,
se c’è un ematoma superficiale con una soffusione ematica estesa: Conium Maculatum. Traumi della
parete toracica, traumi della regione cardiaca: Arnica. Se il trauma innesca una sensazione di spasmo e di
costrizione, il rimedio della costrizione toracica che è anche il rimedio di angina acuta è Cactus, è quello
che vedete nei deserti o quando camminate nei giardini, Cactus Grandiflorus.
Domanda:<< Per l’epistassi solamente da trauma Vipera oppure per le epistassi in generale?>>. Vipera e
China sono rimedi di emorragia. Altra domanda:<< Nell’infarto va bene Cactus?>>. <<Non aprite un
ambulatorio di Cardiologia anche perché gli infartuati poi vi comportano rischi, come gli viene la crisi
anginosa Cactus. <<E per l’edema polmonare?>>. Arnica + Cactus. Però un momento, si può curare
tutto, a me è capitato di curare delle polmoniti su richiesta della famiglia in soggetti che non tolleravano
gli antibiotici, però poi tutto questo comporta dei rischi di tipo medico legale, se poi il paziente muore, il
giudice vi chiede “Come lo hai curato?” “Gli ho dato dell’acqua che conteneva un’informazione
elettromagnetica” quindi siete controcorrente, vi tagliano subito la testa; però se il paziente prende
Cactus per lo spasmo del torace certamente ha un beneficio. Intanto che Gian Franco cambia la cassetta
qualcuno vuole fare una domanda?
Domanda:<< L’informazione elettromagnetica, alcuni articoli di giornali parlano dell’inesistenza, della
dimostrazione scientifica dell’impossibilità dell’esistenza dell’informazione elettromagnetica dell’acqua,
sono estremamente curioso di sapere qualcosa in proposito>>. Sono già stati smentiti da tempo, basta
leggere. Le racconto un esperimento: i girini nell’acqua si sviluppano e diventano rana in un certo
numero di giorni, facciamo trenta. Mettiamo che siano trenta. Se noi in questa acqua mettiamo della
tiroxina molecolare, ormone tiroideo il girino accelera il suo ciclo e diventa rana in un certo numero di
giorni meno x, cioè facciamo in venti giorni. Se noi in questa vasca dove ci sono dei girini mettiamo
della Tiroxina 10 Mila, otteniamo lo stesso risultato. Quindi, il che significa che c’è un’informazione. Un
vecchio esperimento che portava a segno dell’efficacia dell’omeopatia la Boiron era questo, fatto sugli
animali, come fa Vigorelli. Oltretutto lui dinamizza per risparmiare, adesso poi ci facciamo raccontare
come dinamizza lui. Era quello di proteggere dall’avvelenamento da arsenico le cavie. Se noi diamo
arsenico alle cavie ad un certo dosaggio tutte le cavie ci muoiono. Allora preventivamente
somministravano Arsenicum 30, 200, 1000 CH, facevano quello che era un mitridatismo non con le
molecole ma con le frequenze. Statisticamente nelle cavie protette da una terapia con Arsenicum Album
omeopatico veniva ridotta l’incidenza della morte da avvelenamento da arsenico. Quindi gli esperimenti,
le esperienze esistono, basta volerle considerare. L’esperienza del buco bianco, in studio c’è la bacheca
con le indicazioni di un libro pieno di integrali, il buco bianco è molto collegato con l’informazione
elattromagnetica.
M. Pia:<< Aggiungo una cosa che mi ha molto colpita, ed è questa, l’acqua in quanto H2O chimica, non
è idonea alla vita. Questo esperimento è stato fatto a Parigi e depositato presso l’Istituto di Scienza e
Tecnica. L’acqua chimica, ottenuta per condensazione sotto una campana di ferro raffreddata dove si
produce H2O bruciando idrogeno ed ossigeno, non è idonea alla vita. In questa acqua è stato messo un
girino, subito morto. Hanno detto “per forza, manca l’ossigeno”; hanno fatto gorgogliare in quest’acqua
dell’ossigeno, l’ hanno ossigenata ma il girino è morto ugualmente. Hanno allora detto “Che siano le
frequenze cosmiche a rendere l’acqua biologiacamente idonea, adatta alla vita?” Hanno cominciato ad
esporre alla luce questa acqua e soltanto dopo otto giorni di esposizione alla luce quell’acqua è stata
idonea a far vivere il girino. Questo perché sono frequenze anche quelle cosmiche e quindi anche dal
punto di vista della fisica, però nessuno studioso della Biologia ha fatto mai riferimento ad un
esperimento di questo genere>>. Se nella famosa acqua avessero messo una piramide di quarzo invece di
otto giorni, otto ore. <<Questo non lo sapevo>>. Sono riuscito a fregare la Pia! La Piramide è
un’antenna, gli Egiziani perché facevano le Piramidi? Perché erano megalomani? No, perché mettevano
la tomba del Faraone nel punto focale della Piramide, dove l’antenna focalizzava l’ Energia Universale.
Di fatti, classicamente, la camera mortuaria dove sta il Faraone è il punto focale della Piramide. Quindi
la Piramide è un’antenna. Le acque, caricate con la piramide, sono terapeutiche, voi ne sapete niente?
Bè, è interessante. Rientrano nel concetto di acque curative , se voi mettete una piramide di quarzo
dentro ad una bottiglia d’acqua e la lasciate alla luce o ancora meglio la mettete al sole, la piramide
focalizza Energia Universale e quindi carica l’acqua di informazione elettromagnetica. Quindi iI girino,
se c’è la piramide, invece di una settimana ha bisogno solo di otto ore. Il Faraone era morto ma si
caricava di energia per risorgere a nuova vita, mentre stava dormendo nell’altro mondo. <<C’erano
anche le radiazioni gamma, che non facevano putrefare la mummia>>. C’è chi le piramidi le fa, lei scusi,
faccia un affare, un momento, un momento, c’è chi la vede, se volete fare la fine del Faraone, non
invecchiare, non putrefare, come dice la Pia, ma da vivi, comprate la piramide. Esistono in commercio le
piramidi, c’è chi ci si mette dentro, e lo fa per star meglio, ma a parte questo discorso, sicuramente le
acque, caricate con la piramide di quarzo, hanno capacità terapeutiche. Perché c’è chi ha visto guarigioni
in pazienti incurabili, cronici, inguaribili, come c’è chi si infila nell’acqua di Lourdes o beve le famose
acque medicamentose e ha dei risultati terapeutici, sono le famose acque bianche. Le acque bianche sono
le acque che si sono spogliate di tutte le informazioni patologiche, perché l’acqua che corre oltre a
caricarsi di inquinanti chimici, che sono quelli che l’Acquedotto cerca di rimuovere coi filtri e tutto il
resto, l’acqua si spoglia, quando corre su determinati substrati, di informazioni elettromagnetiche
patologiche e si carica di informazioni terapeutiche. Per cui le acque miracolose o acque bianche hanno
un effetto terapeutico. Un’acqua relativamente pura, quale potete procurarvi voi, viene caricata in termini
di energia positiva con la piramide. Per cui una piramide di quarzo, è esperienza, viene messa nell’acqua
lasciandola alla luce. Si può testare anche sul piano energetico con la chinesiologia, però io non vorrei
intervenire perché sembra poi di gestire commercialmente un fenomeno…Però effettivamente ci sono un
paio di Ditte in Italia che ogni tanto mandano offerte di acquisto / se volete comperare la piramide, se
volete comprare il pendolino ecc. Lui che fa obiettivi per cinematografia e ne esporta in tutto il mondo
perché sono i migliori, anzi se volete mettervi un cinema in casa parlatene con lui, quindi lui fa le
migliori piramidi al quarzo che costano mille lire l’una… credo che la piramide che ogni sei mesi mi
viene offerta costi almeno un centinaio di biglietti da mille. <<Non è costosa>>. Dipende poi dalla
qualità, dalla purezza del quarzo.
<< Io volevo solo precisare per quello che chiedeva l’ingegnere. Sono usciti degli articoli che asseriscono
che l’acqua non può avere la cosiddetta memoria dell’acqua perché quello di cui si è parlato a riguardo
dell’omeopatia, come funziona l’omeopatia in una diluizione oltre un certo numero non ci può essere più
molecola quindi non c’è chimica, quello che non è chimica non è materia e quindi non può agire. Allora
chi sosteneva l’omeopatia ha detto va bene, non c’è materia però c’è energia c’è quindi qualcosa di
elettromagnetico, dunque energetico. Gli articoli che sono stati citati dimostrano che nessuno è mai
riuscito a misurare questo elettromagnetismo, ci sono degli articoli che sono riusciti a dimostrare che
però in qualche modo funzionava come l’esperimento del girino, come l’esperimento dell’atropina
estremamente diluita sul preparato cuore- polmone che riusciva a fare rallentare o accelerare il cuore
come la sostanza attiva. Quindi di fatto è un problema metodologico, chi è da una parte dice “ se non lo
misuriamo non esiste” dall’altra c’è chi dice “osserviamo un fenomeno, se non riuscite a misurarlo non
importa perché qualcosa funziona”. Se non riuscite a misurarlo vuol dire che gli apparecchi non sono
ancora capaci di misurarlo. Dato per scontato l’effetto, fino al momento in cui uno parla di memoria
magnetica e di buchi bianchi dico “do per scontato l’effetto ma non so perché”>>. <<Ma nel momento in
cui qualcuno parla di memoria magnetica e di buchi bianchi gli chiedo se ha un testo da consigliarmi>>.
<<Certo. Sono arrivati dall’altra parte, nel senso che da una parte hanno visto l’effetto, non sono riusciti
a misurare che cos’era ci sono arrivati dei matematici e dei fisici, neanche loro misurandoli, ma partendo
dalle leggi della fisica ed arrivando a dei concetti matematici che dicevano secondo questa dimostrazione
ci deve essere>>. In realtà questo testo c’è sia in francese che in inglese, il titolo lo trovate in studio, in
bacheca, e dice che le dinamizzazioni omeopatiche sono beta emittenti come hanno dimostrato quattro
ricercatori francesi misurando l’emissione dalle diluizioni omeopatiche. Il divertente è che non sono
omeopatici, ci sono arrivati per vie diverse e poi si sono accorti che hanno dimostrato l’esistenza
dell’omeopatia, come ad un certo punto un certo Becker che non era un agopuntore ha dimostrato
l’esistenza dell’agopuntura. Becker era un ricercatore canadese che studiava la rigenerazione della coda
della lucertola. Studiando la rigenerazione della coda della lucertola si è accorto che l’induzione
avveniva attraverso determinati campi elettromagnetici, li ha disegnati sulla lucertola e ha disegnato i
meridiani di agopuntura della lucertola. Cosicché la misurazione di questi campi elettromagnetici,
conduttanza cutanea e i punti nodali, costruivano sulla lucertola i meridiani di agopuntura e i punti di
agopuntura. Come in parallelo ha fatto Niboyet misurando i punti di agopuntura e i meridiani di
agopuntura, dando la dimostrazione dell’esistenza fisica dei punti di agopuntura, da cui è nata
l’elettroagopuntura diagnostica di cui abbiamo già ampiamente parlato.
Per tornare ai traumatismi, eravamo arrivati al cuoricino, allora se avete una persona che ha un bel
dolore precordiale e ha la sensazione di costrizione date Cactus. Poi chiamate il vostro collega cardiologo
che magari faccia un elettrocardiogramma o gli enzimi ematici. Se sospettate una crisi ipertensiva:
paziente rosso, col cuore accelerato, magari gli prendete il polso, lo sentite fortissimo, un rimedio di
emergenza della crisi ipertensiva è Kalium Cloratum, è un buon rimedio che attenua la pressione,
ovviamente non vi crea problemi, perché se voi trattate l’ipertensione e date un Lasix, non siete medici
ma ce l’avete in casa, poi non era iperteso lo mandate in ipotensione, gli date una riduzione del circolo
periferico, può essere drammatico in uno che non ne aveva bisogno. Kalium Cloratum gli dà
un’informazione, se sbagliate, gli da un’informazione che le sue cellule non sono in grado di ricevere; il
gioco interessante dell’omeopatia è quello, con le alte dinamizzazioni, voi date un’informazione
elettromagnetica in realtà se non entra in risonanza, cioè non ha le antennine pronte per
quell’informazione, l’informazione praticamente passa senza dare nessun effetto negativo collaterale,
quindi primum non nocere. Se in parallelo c’è una tendenza al collasso questa persona che ha preso
Cactus per lo spasmo e dolore al torace e c’è quindi una riduzione del circolo cerebrale e perde
conoscenza o che perde conoscenza indipendentemente da quella che può essere la sintomatologia
toracica Carbo Vegetabilis è un rimedio degli attacchi ischemici transitori cerebrali, TIA: Carbo
Vegetabilis. La vostra parente, di questi due signori qui davanti, ha preso a lungo Carbo Vegetabilis, è
un rimedio nell’acuto ma anche un rimedio del cronico, vi ricordate? Aveva avuto una emiparesi che è
regredita, ha recuperato completamente, può recuperare indipendentemente dalla terapia, ma al di là dei
sei mesi no. Carbo Vegetabilis innesca processi di riparazione a livello dei rammollimenti cerebrali,
quindi è un rimedio che si può usare anche in parallelo a rimedi chimici quando i rimedi chimici non
hanno dato risultati, Carbo Vegetabilis può condizionare un recupero nei soggetti che hanno avuto un
rammollimento cerebrale. Curioso è che Carbo Vegetabilis è anche un grosso rimedio della flatulenza e
del meteorismo intestinale, questo è il bello dell’omeopatia, siccome è un’informazione
elettromagnetica ha dei bersagli che sono su più tessuti, per cui lo stesso rimedio lo trovate ad esempio
che cura lo Zoster e che cura i tendini, Rhus Tox di cui abbiamo parlato prima a lungo per far contento
Alberto Pietrini, il suo Herpes simplex e il suo Herpes Zoster, è u rimedio tendineo, per cui se voi avete
traumatismo dei tendini, dei legamenti, date Rhus Tox. Rhus Tox; serve anche nei traumi del ginocchio,
andate a sciare e vi fate male, lo date a vostro cugino, potete dargli Arnica come rimedio immediato, gli
togliete gli effetti dello Shock, magari gli fa male, ha freddo sulla neve, è un po’ shockato sul piano
fisico e sul piano psichico, gli date Arnica, quando arriva a casa gli date Rhus Tox. Rhus Tox accelera la
guarigione a livello tendineo. La distorsione dolorosa, o trauma doloroso delle dita della mano, vita
vissuta, date Hypericum. Siccome le dita sono particolarmente ricche di terminazioni nervose lì avete il
trauma dei nervi, quindi date Hypericum. Un’artrite cronica è una cosa diversa. Quindi nei traumatismi
delle dita date Hypericum. Nelle fratture del polso, Colles per esempio, ci siamo di nuovo, abbiamo
Ruta, Symphytum.
Un altro bel capitolo sono le ustioni. Classicamente le ustioni sono di tre gradi, il primo grado
dell’ustione fa arrossamento, il secondo grado oltre all’arrossamento ha la vescicolazione, il terzo grado
ha anche la lesione, la necrosi del tessuto. A seconda del grado di lesione, il primo grado cioè,
arrossamento, potete dare Belladonna, o se c’è edema, gonfiore date Apis, ne abbiamo già parlato vedete,
i rimedi un po’ si rincorrono, perché è la patogenesia, i sintomi che produce. Se avete una
vescicolazione, date Cantharis o Rhus Tox. Cantharis, insetto, è un vescicatorio, quindi se avete una
bruciatura con la fascicolazione date Cantharis, soprattutto se c’è tendenza all’emorragia, la cantaride
veniva usata nel settecento e nell’ottocento come revulsivo perché la polvere dell’insetto veniva usata
localmente per produrre la vescicolazione, la vescicolazione era un derivare la malattia. Nella medicina i
concetti si rincorrono, provocare una vescicazione significava magari guarire una polmonite.
Vescicavano un dermatomero, un segmento della pelle per guarire un organo profondo. La cantaride era
usato anche come afrodisiaco a livello locale, siccome provoca una vasodilatazione aiutava i giovanotti
poco brillanti, stimolava anche i sensi delle signorine poco attente o poco portate a…ma ormai c’è il
Viagra, ci sono le prostaglandine, dai il Viagra ad uno e comincia a vedere blu…quindi quando vede blu
ha raggiunto il massimo. Quando la lesione della pelle è necrotica bisogna pensare a dei rimedi, a delle
sostanze che fanno al necrosi. Tra i migliori in omeopatia c’è l’acido nitrico, Nitricum Acidum, quando
avete un buco nella pelle, una necrosi, o quando avete un buco in una mucosa un’ulcera, gastrica o
duodenale acuta, un mal di stomaco terribile, Nitricum Acidum, è un caustico, fa dei buchi Kreosotum
anche, il creosoto lo conoscete, no? Creosoto, è un disinfettante violento perché provoca una lesione
cellulare violenta Kreosotum, per cui se voi mettete creosoto sulla pelle fa dei buchi. Creosoto diluito e
dinamizzato cioè omeopatia Mille o 10Mila cura le causticazioni con necrosi. Nitricum Acidum e
Kreosotum. Siamo sulla pelle possiamo parlare di geloni. Andate a sciare e gli scarponi non vanno bene,
le calze, caldo freddo, vi viene un bel gelone, alle mani o ai piedi, in fase acuta, soprattutto se avete il
dito bianco Agaricus Muscarius, Agaricus Muscarius vi ricorda la muscarina, un fungo mortale. Il primo
effetto della muscarina è vasocostrizione, la prima fase del gelone. Quando il dito non è più bianco ma
diventa rosso: Secale, Secale Cornuta, pensate alla patogenesia, l’ agarico è un potente vasocostrittore,
uno degli effetti dell’avvelenamento da questo fungo è la vasocostrizione generalizzata. La Secale è la
responsabile dell’ergotismo, noi diciamo secale ma non è la segale è la segale parassitata dalla claviceps
che è un fungo, nell’ottocento morivano di ergotismo mangiando segale cornuta, perché l’ergotismo
provoca una serie di sintomi soprattutto vascolari, avvelenamento da ergotismo. Dunque avete la
vasoparalisi e la vasodilatazione e avete il vostro bel gelone, date Secale. Secondo lo schema
dell’ingegner Bonfiglietti un terzo per bocca, un terzo locale, un terzo per iniezione…(ilarità…). No, la
via generale va bene, se volete metterne una goccia locale sicuramente l’informazione è utile. Se siete
leggermente sadici se lo fate sugli altri o masochisti se lo fate su voi fate una serie di iniezioni attorno
alla lesione!!! (ilarità) d’altra parte la medicina è fatta di violenza. Se andate a leggervi la storia della
medicina, i medici per curare hanno fatto una serie di violenze sui loro pazienti, continuiamo a farne,
salvo gli omeopatici che sono sempre innocenti quando usano le alte potenze. Per esempio una delle più
belle che si può leggere è la botte di mercurio, non so se qualcuno la conosce. La botte di mercurio
serviva a curare la sifilide. Siccome si era scoperto che il mercurio era un potente veleno che uccideva la
spirocheta pallida, il treponema pallido che è l’agente della sifilide, nel settecento facevano praticamente
bollire il paziente dentro una botte sotto la quale bruciavano del mercurio, i vapori del mercurio
avvelenavano chiaramente questo povero individuo che sicuramente guariva della lue però qualche volta
moriva di insufficienza renale, il mercurio ha come caratteristica, oltre quella di avvelenare le mucose,
quella di provocare una glomerulonefrite, un blocco della funzione renale, per cui quella era una tortura
certa. E’ successo anche sui giornali per cui per curare una leucemia in un famoso calciatore gli hanno
fatto una tale immunosoppressione, la leucemia è guarita nel senso che non c’erano più globuli bianchi
nel sangue ma è morto di polmonite. Per cui il paziente era guarito ma la soluzione è stata drammatica.
Purtroppo chi non fa non sbaglia e quindi qualche volta bisogna anche perdonare i medici. Nel momento
in cui agiamo su qualche cosa di biologico e quindi in continua evoluzione le risposte possono non
essere quelle che ci si attende. Certamente l’omeopatia non è la panacea di tutte le patologie però è un
approccio che ci permette di dare delle soluzioni senza creare degli effetti collaterali immediati o effetti
collaterali nel tempo. La Medicina d’Urgenza e la Rianimazione hanno un grosso ruolo. E’ chiaro che se
raccogliete vostro cugino con sospetto di infarto e gli date Cactus va benissimo, il passo successivo è
portarlo presso un’Unità di Rianimazione che vi dà maggior fiducia e farlo curare. Ci sono domande?
Domanda non udibile: Risposta: Deve vedere un’evoluzione, se il sintomo è acuto deve evolvere per cui
lei faccia 24-48 ore di terapia e poi soprattutto valuti il suo paziente o se stessa, quella che in realtà è la
situazione, perché a seconda del quadro si possono avere delle risposte più o meno rapide poi ovviamente
lei verifichi le situazioni di emergenza se possibile perché, non essendoci la diagnosi, chiaramente un
non medico formula una diagnosi con una probabilità relativa, un medico si pensa che faccia delle
diagnosi perché raccoglie dei sintomi, ha una tecnica che si chiama visitare il paziente, fa delle diagnosi
con maggior probabilità, quindi cercate di non correre rischi, certamente se curate una vescicolazione
della pelle non correte grossi rischi ma se assistete un traumatizzato della strada vostro parente e gli
mettete Arnica in bocca va benissimo, dopo di che è meglio andare a verificare quello che gli è successo,
non bisogna essere poi eccessivamente imprudenti perché si tratta della salute e tante volte della vita di
una persona.
Domanda:<< Le diluizioni diecimila possono essere usate anche da chi non segue il metodo Techineos?
>>
Si, è vero dottoressa, possono essere usate anche perché se le date in un cronico chiaramente potete avere
delle reazioni di aggravamento, ma se le date in un acuto difficilmente avrete reazioni di aggravamento.
Perché l’esperienza dei vecchi omeopatici dice che il sintomo acuto mangia il farmaco. Per cui la
somministrazione ripetuta, anche ravvicinata, di alte potenze viene tollerata benissimo da un paziente
che, essendo acuto, ha un sistema surrenalico certamente in iperattività quindi è in grado di
metabolizzare l’informazione e reagire su quell’informazione, anzi è più facile che facciate bella figura
con Arnica 10.Mila che con arnica 200 CH. Voi tenete rimedi omeopatici dedicati non solo a Solerio.
Scusi, finisco il concetto, finisce che voi in Farmacia avete poi quello che vendete quindi avete
soprattutto basse potenze, però l’omeopatia vera è fatta anche di alte potenze. Certamente dalla 200 in su
funzionano bene. Il compianto Prof. Schmidt di Ginevra, che ha scritto numerosi libri, quando sentiva
parlare delle 5CH, 7CH, 9CH, diceva “Omeopatia da salotto”, va bene per le signore che si scambiano
informazioni nel loro salotto quando prendono il the, però l’omeopatia è per persone serie, e questo è un
discorso vero, vero e nasce così. Se andate a guardare i vecchi libri di omeopatia dei grandi medici
omeopatici del passato, trovate l’uso delle basse come delle alte potenze. Le basse potenze venivano
usate soprattutto per uso locale, o con il criterio di dare un’informazione chimica secondo la legge dei
contrari, d’accordo? Mentre invece le alte potenze venivano usate via via che la problematica era più
complessa. Per cui se noi diamo Antimonium Crudum 5CH miglioriamo la digestione gastrica però
questo è un consiglio che può dare il farmacista, non è omeopatia in senso stretto, è un’informazione di
tipo molecolare. Il problema è che in Francia, per la famosa legge di Avogadro, (la Francia è stata la
culla dell’omeopatia per molti anni e per molti decenni) è nato un determinato tipo di legislazione per
codificare l’omeopatia per cui in Farmacia non potevano essere tenute le diluizioni più elevate della
trentesima centesimale hanemanniana, questo ha fatto sì che i medici omeopatici francesi sono stati
costretti ad usare le basse potenze, ma se voi andate a leggervi i libri degli omeopatici francesi di un
certo livello, tutti si lamentano del fatto che non si possano prescrivere le alte potenze. O meglio, per
legge in Francia si possono prescrivere le alte e le altissime potenze e il farmacista le procura dietro
ricetta medica. Problema è che il farmacista non ha né l’interesse economico, né la volontà, né la voglia
di dire qui c’è un’ Arnica diecimila venga domani che gliela do, il deposito della Boiron è ad Antibes,
quindi la può fornire tranquillamente, e quindi in Francia hanno finito, per comodità, col prescrivere
basse potenze. Le stesse case farmaceutiche omeopatiche hanno incoraggiato questa situazione, perché
l’uso delle basse potenze anche nelle patologie croniche le può fare anche un medico che conosce poco
l’omepatia, le può fare un paziente che fa l’automedicazione anche in vita eterna, non danno le reazioni
di aggravamento, danno dei risultatini, per cui la cosiddetta omeopatia alla francese si è diffusa ed è stata
incoraggiata dalle case farmaceutiche perché poi provoca redditività, significa fare delle masse di vendita
molto maggiori. Se voi andate nelle farmacie che vendono rimedi omeopatici trovate un unico rimedio in
alta potenza che è l’Oscillococcinum 200 K. L’Oscillococcinum 200 K, che è registrato in Francia come
nosode, e neanche come rimedio omeopatico in senso stretto, ma come derivato biologico perché è un
lisato di carne putrefatta ed è un brevetto della Boiron. Per cui la Boiron lo pubblicizza in tutto il mondo
perché è l’unica che lo può vendere come quello che ha inventato il Viagra e lo vende solo lui in tutto il
mondo. Oscillococcinum 200 K è il nosode brevettato dalla Boiron: il Pyrogenium è la stessa cosa che
hanno fatto gli altri. Perché il Pyrogenium è di nuovo carne putrefatta diluita e dinamizzata. <<Io
credevo che fosse un bacillo>>. No, Oscillococcinum è la stessa cosa. Dottoressa, lei ha una confezione
da venti fiale, sono tutte monodosi, quello che la stupisce è che costa esattamente non so, dieci volte
meno, questo è dovuto al cervello mammifero del Dottor Solerio, sì perché la OTI è stata soggetta ad
una serie di ricatti per cui, invece di vendere la monodose a novemila lire, la confezione da dieci o venti
dosi viene venduta con uno sconto notevole, ci sono i farmacisti che ne tolgono una e la fanno pagare
cinquemila lire, oppure ci sono i farmacisti che ne tolgono una e la fanno pagare millequattrocento lire e
scrivono sulla scatola ne manca una. Ha un senso, nel senso che se lei è abituata a consigliare può
attingere da quelle cinque o dieci confezioni periodicamente, oltretutto credo che sul piano emozionale e
di collaborazione leghi molto più a sé una persona a cui fa pagare una dose millecinquecento lire. Ho
visto vendere Oscillococcinum, non so quanto costa, me lo dica lei, (ventottomila lire per sei dosi), sei
dosi è dire “prenda una dose tutti i giorni per sei giorni” non ha nessun senso in omeopatia, solo un
evento commerciale. D’altronde siccome anche in pratica migliora l’evoluzione della sintomatologia
nelle sindromi influenzali, dice “invece di prendere un antibiotico che costa 300.000 lire al giorno una
fiala, ci sono antibiotici che costano 400.000 una fiala di uso ospedaliero, per cui, capisce, se guardiamo
al denaro diventa difficilissimo. Abbiamo il Signor Vigorelli, che è Arsenicum, il quale ha messo a punto
un modo di risparmio, allora lui prende una fiala, Vigorelli ci spieghi cosa fa lei, siccome lui deve
assistere non se stesso, scusi Vigorelli, duecentocinquanta lattoni? <<Mille lattoni e duecentocinquanta
scrofe>>. Per cui non può spendere certe cifre, sarebbe drammatico, prende, pensate che lì l’obiezione, la
non obiezione di Bonfiglietti, ma lui prende una dose, una fiala in un litro di acqua, la dinamizza cento
volte, dopo di che la mette in dieci litri di acqua e questi litri di acqua vengono, con un dosatore,
distribuiti nella giornata ai suoi maialetti diluiti nella 24 ore in ulteriori 250 litri di acqua. La dinamizza,
perché lui parte da una fiala, va in un litro che dinamizza, dopo di che il litro lo mette in dieci litri di
acqua, l’informazione lui la attiva comunque. Il problema è che in questo modo lui non usa più gli
antibiotici a casa sua, nei suoi maiali, a quanto dice. Dopo di che fate un discorso in termini planetari: se
tutti facessero così, scusate, se avete delle azioni in ambito farmaceutico, vi dico non vendete le azioni
ma uccidete Vigorelli perché lui, con tot fiale alla settimana, risparmia.
Quanti denari in antibiotici?
con n. fiale una alla settimana, risparmia quanti denari in antibiotici? << Diciamo…bisogna lasciarlo
dire al nostro veterinario>>, << Il risparmio è di tre – quattro milioni al mese>>. Dottor Alfieri, ha
piacere di dire qualcosa? … si si che ha piacere. Dr. Alfieri: <<Importante, la cosa importante, è
un’esperienza recente, ho avuto un caso di influenza e, mentre negli altri allevamenti ci si impiega otto o
dieci giorni, nel nostro allevamento in due giorni è passato tutto, dopo due giorni i suini hanno
cominciato ad alimentarsi>>. Con che cosa?. <<Col rimedio della sindrome influenzale>>, anche
perché lui ha un rimedio per ogni patologia. << Hepar Sulphur>>. << Eupatorium>>. Io direi che nella
zona della provincia di Brescia e di Mantova, se avete delle emergenze, chiamate Vigorelli…
Veramente il suino biologicamente è il più simile perché il suino bambino, che lui chiama lattone, fa le
patologie del bambino. Fino a quando la mamma lo allatta, a quanto mi ha raccontato lui, sta bene,
quando gli danno i mangimi comincia ad avere la diarrea,
(Voce di Vigorelli) << Antimonium>> in effetti il tartarus stibiatus, Antimonium Tartaricum o Tartarus
Stibiatus produce un avvelenamento delle mucose digestive che si risolve in una diarrea come anche
Veratrum Album e via discorrendo. Nei test chinesiologici poi gira e rigira è il rimedio che funziona
meglio nelle enteriti ipercinetiche e quindi il lattone dicevamo, quando mangia il mangime fa la diarrea,
si ammala la mucosa digestiva e poi dopo la mucosa digestiva ammala la mucosa respiratoria, che sono
lo stesso organo che invece di foderare l’intestino fodera anche la vie respiratorie, quindi il lattone è
come il bambino che questa notte ha il mal di pancia e domani ha il mal di gola. I Cinesi lo avevano
scritto, nei primi mesi di vita l’intestino ammala il polmone. Intestino e polmone sono organi accoppiati e
corrispondono all’elemento metallo che si cura col colore blu come quello che ha Demi addosso, quindi
lui deve avere le mucose digestive e respiratorie un po’ malate perché sceglie il blu. La nostra medicina
se ne è accorta circa un anno fa, in una bella ricerca che ha trovato Enrico su Internet, per cui il linfocito
che è la cellula del sistema immunitario, si attiva contro un nemico a livello della mucosa digestiva, vuol
dire che riconosce una molecola come estranea e quindi si attiva contro questa molecola, dopo di che dà
un allarme infiammazione a livello della parete dell’intestino, è il mal di pancia del bambino, i bambini
cominciano ad avere mal di pancia soprattutto dopo che li vaccinano, il linfocito a questo punto è armato
contro un nemico, e lo va a cercare, migra nel sangue e va a cercare nei tessuti le molecole uguali a quel
nemico verso il quale si è attivato. Il primo tessuto dove il linfocito va a cercare è la mucosa respiratoria,
quindi il linfocito dopo che ha dato l’infiammazione della mucosa digestiva, la diarrea del lattone, la dà
nella mucosa respiratoria allora il maiale, che lui cura con l’Hepar Sulphur, ha la polmonite, invece il
bambino fa il mal di gola, fa le otiti, diventa un moccioso, cioè le sue mucose respiratorie infiammate
fanno muco, e va bè. I maiali li abbiamo testati, abbiamo le fotografie della Pia Nervi, del Dottor Alfieri
che è il veterinario e del povero dottor Solerio vestiti in una bellissima tuta verde. Li abbiamo testati ad
Agosto del ’99 e ad Agosto del ’98. Per ritornare al discorso della diarrea del suino, è interessante come
Vigorelli abbia rimosso, mi pare, dall’allevamento tutti gli antigeni che abbiamo trovato, perché non
possiamo testare tutti gli antigeni che abbiamo trovato perché non possiamo testare mille maiali. Ne
abbiamo testati la prima volta una dozzina, lui col pennarello gli scriveva i numeri come fosse una
squadra di calcio, un puzzo terribile, e abbiamo trovato una serie di antigeni, patata era frequente, poi
abbiamo trovato barbabietola da zucchero e i derivati del latte mentre invece cereali non ne abbiamo
trovati. Allora lui dall’allevamento ha rimosso tutti gli antigeni, è un esperienza interessante perché, non
potendo testare suino per suino, abbiamo tolto tutti quegli antigeni che abbiamo trovato. Per cui i
mangimi suoi sono preparati in modo particolare, questo ha dato delle modificazioni dei risultati del suo
allevamento.
<< Come avete fatto a testarli?>>. Abbiamo fatto un Test Clinico, il primo anno abbiamo testato i
lattoni. Il suino si testa come un neonato, si fa il test col tutore, allora Vigorelli, vigorosamente,
imbracciava il suino, le fiale addosso al suino e Vigorelli faceva l’anello. Abbiamo fatto così. Il
divertente era che generalmente il suino ci diceva già il carattere che aveva, prima che lo testassimo,
perché le famose distinzioni del cervello fondamentale le vedevamo dal comportamento del maiale,
perché mi ricordo che c’era un suino, che poi testandolo è venuto fuori Arsenicum, che come ci siamo
avvicinati, tremava come una foglia, c’erano dei Pulsatilla curiosi che si lasciavano avvicinare e c’erano
dei Graphytes che erano estremamente diffidenti. Il bello è che, io mi sono divertito quel giorno, perché
ho fatto il test alla cieca, perché se tu dici “questo è un suino con questa impronta” tendi a scegliere
quello che hai deciso, e allora facevo i test alla cieca cioè testavo i rimedi senza sapere che cosa testavo,
e veniva fuori quello, ed è bello perché il suino lattone, che è un bambino, ti dice prima che carattere ha.
Molto bello, ma quello che tremava come una foglia mi ha lasciato shockato, il panico ce l’aveva. Se
avete voglia lavoriamo ancora un pochino. Avete voglia? <<Siii>>. Ma voi state troppo a dieta, siete
molto vitali, molto più di me. Allora, sarò breve. Se avete la febbre o vedete una febbre e non sapete cosa
fare, l’omeopatia classica e anche l’esperienza, dice: se la febbre è con poca sete, con la testa asciutta e
col corpo bagnato date Belladonna ed è vero. Per cui se il vostro pupo o vostro marito ha una bella
febbre e non ha altri sintomi date Belladonna. Se avete una febbre magari accompagnata dalla paura in
un soggetto assetato ed agitato date Aconitum, è già una cosa un po’ raffinata. Vi va bene? Se non avete
voglia di guardare le modalità date Aconitum. Tutti i Pulsatilla daranno Aconitum, così ci sbrighiamo,
tutti gli Arsenicum studieranno attentamente il caso e non daranno niente, tutti i Graphytes daranno il
rimedio giusto, perché sono quelli pratici coi piedi per terra e che fanno bene le cose. Però generalmente
i Graphytes fanno i chirurghi, sono pratici, fanno bene le cose, hanno quel minimo di sanguinarietà
perché hanno la fisicità, statisticamente, questa è una statistica, è vita vissuta, quando voi trovate un
chirurgo e lo testate alla cieca, se è un esibizionista è un Pulsatilla. Dice “queste mani quanti hanno
salvato? Che miracoli hanno fatto le mie mani”. Poi qualche volta i Pulsatilla cascano da asini. Se è un
perfezionista che opera perfettamente, invece di metterci due ore ce ne mette tre, chiude lui il paziente
invece di farlo chiudere dai collaboratori, quello è Arsenicum e fa le cose benissimo. Tanto più che gli
Arsenicum, secondo quello che dice la Pia che legge i Sufi, hanno sviluppatissima la vista, i Pulsatilla
invece hanno il gusto e il tatto, infatti tutti i Pulsatilla vogliono essere accarezzati secondo il loro pelo,
quando non li accarezzano più secondo il loro pelo, mangiano, quando non ti accarezzano più sulla
schiena tu mangi, fatti accarezzare sulla schiena. Invece i Graphytes hanno sviluppato l’olfatto e l’udito,
il sesto senso, fanno le cose come nessuno, l’udito di sicuro, vi fa sospettare di avere vicino un Graphytes
quando non sopporta i rumori o gli odori. Ecco un Pulsatilla che accusa sua moglie subito, non usate
queste cose contro il vostro coniuge, cosa che fanno tutti: “Sei andato fuori dieta, è venuto fuori l’aspetto
peggiore del tuo carattere”. E’ vero, perché fuori dieta fa acidosi, soprattutto nella corteccia e i
Graphytes non sopportano i rumori, per cui la radio in automobile non si può mai accendere, salvo in casi
particolari. Però bisogna rispettarli e per questo i Pulsatilla devono avere tre fasi, la prima fase non
capiscono e spengono la radio. La seconda fase la tengono accesa, perché sono diventati prepotenti, la
terza fase cominciano a non invadere gli altri e a rispettarli. Quindi i Pulsatilla devono rispettare gli altri
e non alzare la mano dicendo – io sono innocente -- altrimenti i Graphytes diventano irritabili e li
percuotono, cominciano a far loro male. Abbiamo divagato un po’ troppo su degli argomenti
delicatissimi. Comunque i chirurghi sono spesso Graphytes.
La febbre: Belladonna e Aconitum. Quando avete una febbre che vi fa sospettare in un bambino debba
arrivare un esantema perché il fratello ha fatto una febbre e poi gli è venuto il morbillo e questo qui ha
adesso la febbre e poi gli cola il naso e poi ha un po’ di diarrea e il morbillo non si vede, la Pia dice di
vestirli di rosso perché il rosso lavora sulla circolazione della pelle e tira fuori l’esantema, meglio che
l’esantema venga fuori perché se è un enantema rimane dentro e invece di fare vescicole nella pelle, di
fare eruzione nella pelle la fa nelle mucose che è un pasticcio ma quando la fanno nelle mucose poi
qualche volta le vescicole le fanno nel cervello, gli viene la meningite o l’encefalite postmorbillosa,
allora se avete una febbre nel bambino e sospettate che debba fare la varicella, il morbillo, la rosolia e
tutte quelle cose strane con le vescicole sulla pelle e poi i pediatri le capiscono ma noi non le capiamo,
date Sulphur. Sulphur è centrifugo vuol dire che butta fuori, favorisce l’esantema. Se volete fare come la
Pia lo vestite di rosso, come al Gaslini il Prof. Tolentino aveva insegnato alla Pia, ma adesso al Gaslini
non lo sanno più. Lo insegnavano i vecchi medici che il virus del morbillo ha un tropismo per il rosso e,
portando il rosso sulla cute, si favorisce la localizzazione cutanea del virus evitando le localizzazioni
profonde con le gravi complicanze conseguenti. Bene, visto che siamo negli esantemi, Rhus Tox è un
ottimo rimedio delle vescicolazioni, per cui se avete una rosolia, una varicella, un morbillo, dategli Rhus
Tox, dà degli ottimi risultati sulla vescicoalzione. << A scuola ci hanno detto Belladonna>>. Belladonna
non è vero, io l’ ho data cinque o sei volte intorno al 1970 ma non funzionava. Questo è un errore perché
Hanemann nella rubeola, che è la rosolia, iniziale dava Belladonna ma perché lì hai solo l’arrossamento
ma quando fai una vescicolazione la Belladonna è assolutamente inutile. Nella scarlattina lì il discorso è
delicatissimo. Nella scarlattina il discorso è delicatissimo perché lì è in gioco lo streptococco. Se il
paziente è a dieta, i rischi non sono molti, anzi direi nessuno, perché lo streptococco e la scarlattina
possono portare una complicanza che si chiama glomerulonefrite e quindi lì ci sono dei bei rischi di tipo
medico legale. Allora se il nonno del bambino, come mi è successo alcuni mesi fa, è un’illustre pediatra
Professore e Docente e il nipote va contro il nonno e si cura omeopaticamente e ha guarito l’asma, di
fronte ad una scarlattina siate prudenti perché il nonno è medico ufficiale, pediatra, una protezione
antibiotica potete anche lasciargliela fare, magari con l’Eritrocina che non si usa neanche più tanto ma
tutto sommato è il migliore. Se il paziente è a dieta potete fare a meno di dare l’antibiotico, nella
scarlattina potete dare il Nosode Scarlattininum insieme a Rhus Tox, per cui gli date non Streptococcus
Hemoliticus che è l’agente ma gli date Scarlattininum. Questo sono consigli che può dare la Dottoressa
Calcagno della Farmacia Pescetto, tanto per non far nomi, e a livello di umma umma (telefono arabo) nel
senso che il pediatra del bambino magari monta su tutte le furie se lei invade il suo campo; però alle due
di notte ad un bambino con la scarlattina, in assenza di pediatra, può benissimo consigliare il suo Rhus
Tox e il suo Scarlattininum che evitano anche le complicanze. Quindi in tutti gli esantemi il rimedio di
elezione è Rhus Tox, però se nella fase preliminare di un morbillo avete i sintomi delle vie respiratorie
potete dare rimedi delle vie respiratorie. Per un naso che cola da matti pensate ad Allium Cepa. Allium
Cepa è la cipolla. Se pensate agli effetti devastanti della cipolla quando la tagliate o ve la strusciate sul
naso fa colare il naso e bruciare gli occhi quindi Allium Cepa cura il naso che cola e gli occhi che
bruciano. Gli occhi che bruciano li cura ancora meglio l’ Euphrasia, per cui se in una fase premorbillo
avete un bambino che ha gli occhi che bruciano da matti oppure avete un adulto che ha preso un colpo di
sole e ha una congiuntivite acuta dategli Euphrasia, probabilmente vi sarà grato. Se poi volete fare la
cura locale dategli il collirio all’ Euphrasia, oppure prendete una goccia dell’Euphrasia 10 Mila, diluitela
perché quella è alcolica, fategliela passare sulle sue congiuntive. Se la gola di quel bambino che pensate
farà il morbillo ma non ce l’ha ancora è estremamente rossa e brucia, dategli Phytolacca, penso di avervi
confuso abbastanza le idee perché se sapete tutte queste cose l’ambulatorio di omeopatia, nel bresciano
no perché c’è già Vigorelli, ma altrove lo potete aprire. Allium Cepa non confondetelo con Allium
Sativum. Allium Sativum è l’aglio, Allium Sativum è un grosso rimedio della coxartrosi, per cui se un
giorno arriva a casa vostro marito con un terribile dolore inguinale, non riesce a sfilarsi le calze e non
riesce ad accavallare le gambe pensate ad una coxite acuta, infiammazione dell’articolazione dell’anca,
succede magari ai montanari che saltano come stambecchi da un canalone all’altro, Allium Sativum. Può
succedere in acuto. Cura anche molto bene le coxartrosi croniche. Questa settimana abbiamo visto un
giovanotto di quasi ottant’anni che cinque anni fa non camminava, arrivava con le stampelle e tirava una
gamba. Gli abbiamo tolto le proteine del latte, il che non gli ha decalcificato le ossa ma gliele ha
ricalcificate, e adesso questo giovanotto è tornato ad andare in montagna, prendendo Allium Sativum e
Drosera fra i rimedi poi ha preso Calcarea Carbonica, anche se gli abbiamo tolto il latte Calcarea
Carbonica gliela abbiamo data. Calcarea Carbonica è carbonato di calcio. Calcarea carbonica, Calcarea
Phosphorica, Calcarea Fluorica sono tutti sali di calcio, non sono molecolari, non sono 5 CH come dice
la Dottoressa Calcagno, sono alte potenze, favoriscono l’assimilazione dei sali di calcio, rispettivamente
carbonato di calcio, fluoruro di calcio e fosfato di calcio, sono tutti componenti della sostanza
fondamentale soprattutto dei connettivi che diventano duri, quindi dei tendini e delle ossa, soprattutto
migliorano il tenore di calcio dei connettivi e delle ossa, migliorano il tenore di calcio delle ossa quindi
sono degli ottimi rimedi nei bambini che eliminano troppo il calcio e che crescono poco. Se avete un
bimbo che assimila poco il calcio le tre calcaree, sarebbe meglio testarle perché generalmente una è
efficace.
<< Anche per l’osteoporosi?>>. Non esiste, no, bisogna smitizzare, dice “ho il colesterolo alto”. Non è
vero e poi comunque non fa male, fino a prova contraria, l’osteoporosi esiste ma poi in realtà fa parte
delle paure che ti mettono addosso perché devono fare la M.O.C. Poi dovrebbero vendere la calcitonina,
poi si sono accorti che non riuscivano a venderla perché nessuno la sopportava, allora adesso vendono
altre cose. L’osteoporosi esiste però ai livelli ai quali ve la vendono è estremamente rara. Il giovanotto
che è tornato in montagna e che aveva una grave coxartrosi ha preso Calcarea Carbonica ed ha
notevolmente migliorato il suo tenore di calcio nelle ossa, tant’è vero che arrivava con le stampelle e
adesso, prendendo Drosera, Allium Sativum e Calcarea Carbonica, a rotazione e ad intervalli lunghi, non
meno di sette giorni l’uno dall’altro, adesso cammina. Drosera, l’omeopatia è divina, saltiamo di palo in
frasca, è un ottimo rimedio della coxite, però se avete una coxite acuta, date Allium Sativum, dolore
all’inguine, difficoltà ad accavallare le gambe, difficile infilarsi le calze: Allium Sativum. Drosera può
servire, Drosera è un grosso rimedio della tosse notturna,
<< Per il dolore al codino? A volte io non ce la faccio più!>>. Se è tendineo Rhus Tox, se è nervoso
Hypericum, quella zona lì in fondo dove non batte il sole, che chiamano coda, reagisce molto bene a
Aesculus. Domanda? << Allium Sativum va bene per la pubalgia?>>. E’ un rimedio di coxite, però
attenzione, quella che tu chiami pubalgia non è una coxite generalmente, è una tendinite del muscolo
ileopettineo, sono i muscoli interni della coscia, lì lavora Arnica, Rhous Tox perché hai un problema
muscolare o tendineo. Quando cominci ad avere quei dolori lì però cominci anche a pensare ai meridiano
di rene, fegato, pancreas, cominci anche a pensare ad uno squilibrio di un organo profondo. Allora, non
facciamo più pasticci, andiamo per ordine.
Abbiamo parlato dei sintomi respiratori del morbillo. Parliamo delle vie respiratorie anche perché la
maggior parte delle patologie stagionali invernali e anche non, sono a carico delle vie respiratorie, perché
siccome le patologie si fanno per tre organi, il primo è la mucosa intestinale, il secondo è il sistema
ghiandolare digestivo, il terzo è la mucosa respiratoria, come ci ha detto Vigorelli e fanno la polmonite,
la mucosa respiratoria si ammala frequentissima ed è il terzo organo più frequente. E’ quello che ci dice
che la mucosa intestinale è andata in crisi. Allora se avete un bel naso che cola profuso, liquido, rinite
sierosa, i rimedi più frequenti sono Allium Cepa, la famosa cipolla di prima, fa colare il naso e bruciare
gli occhi e in diluizione omeopatica li guarisce, quando cola il naso e bruciano gli occhi. Un altro
rimedio è Sabadilla, comunque provateci prima con Allium Cepa. Se dal vostro naso viene fuori qualcosa
di più che del siero bianco ma comincia ad uscire un po’ di catarro o un qualcosa di più organizzato che
è più solido e meno liquido date Euphorbium. Se quello che esce è ancora più grasso che tende a
diventare purulento, (il naso ha una polmonite!) date Hepar Sulphur che è il rimedio ottanta per cento
delle polmoniti di Vigorelli. Bene. Il naso lo abbiamo finito. Se l’infiammazione è un po’ più giù,
faringite, chiamatelo mal di gola che è più facile, se qualcuno ha il mal di gola e riuscite a guardargli
nelle fauci, prendete un bel cucchiaio e una bella pila e guardate, state attenti che non vi vomiti addosso,
cosa che i bambini fanno spesso, se vedete tutto bianco sulle tonsille sul palato vuol dire che ha un
mucchio di follicoli linfatici. La mucosite con una grossa attivazione del linfatico si curano con Mercurio
Solubile, quello là che faceva morire nella botte di mercurio il paziente. Mercurius, l’avvelenamento da
mercurio, come primi sintomi provoca una grossa secrezione nelle mucose e l’arrivo di un mucchio di
linfociti tant’è vero che Mercurius è il rimedio delle mucose e del linfatico. Quindi se il vostro nipotino
ha un bel mal di gola con delle belle ghiandolone che girano dategli Mercurius Solubilis. Se vedete
invece questa gola che non è bianca, quindi non c’è una faringite bianca ma c’è una faringite rossa ed è
dolente o anche se è solo rossa date Phytolacca. A monte di tutto questo vi do delle misure preventive,
allora se avete un colpo di freddo, dice “oggi è venuta la tramontana, sono uscito in camicia, poi ho
zappato l’orto e ho preso una bella sudata e un bel colpo di freddo, prima di ammalarvi prendete
Aconitum. Aconitum è il rimedio dei colpi di freddo << e dei colpi di sole>>, brava Pia, ma c’è telepatia
tra noi due. Allora Aconitum è anche il rimedio del colpo di calore, soprattutto se comporta dei disturbi
gastrici, per cui colpo di freddo e colpo di caldo date Aconitum, perché aconitum è un veleno dei
capillari e quindi fa la vasocostrizione dovuta al freddo e poi fa la vasodilatazione dovuta al caldo. Allora
se prendete un colpo di freddo e cercate di non ammalarvi prendete Aconitum. Questa è una prevenzione
in acuto. Un rimedio invece, ne abbiamo parlato prima, che invece fa una buona prevenzione su quelli
che si ammalano sempre nelle vie respiratorie è Psorinum. Per cui, per quelli che non stanno a dieta e
quindi fanno l’influenza o per quelli che non stanno a dieta e non sanno neanche che esiste Techinèos ma
che fanno l’influenza di continuo, fanno mal di gola di continuo e allora cominciano a pensare di fare la
vaccinazione antinfluenzale non fategliela fare, perché il vaccino attiva il sistema immunitario che
diventa più cattivo contro di noi, per cui magari non fanno l’influenza ma fanno un’artrite o fanno delle
patologie autoaggressive. Se volete fare una buona prevenzione dategli Psorinum 10 Mila una volta al
mese per tutto il periodo invernale. Allora vostro cugino vi dirà “Sai che sei un mago? Perché non ho
fatto l’influenza per la prima volta dopo cinque anni”, e la vostra clientela crescerà! Io direi che Vigorelli
potrebbe fare Psorinum una volta al mese, 10 Mila, io chiamerei 10 Mila secondo Vigorelli perché
prende una 10 Mila la mette in un litro, la dinamizza, quindi 10.001 secondo Vigorelli, la mette in 10 litri
e gliela manda col Dosatron che è una pompa, quindi aumenta ancora i buchi bianchi. Prima lo faceva
manualmente ma adesso, siccome è un Arsenicum si è stufato, allora ha una macchina che lo sbatte, ha
fatto un dinamizzatore. Io direi se una volta Vigorelli ci invita tutti. Ha una bellissima cascina, andiamo
avanti se no non finiamo più.
Se oltre il mal di gola vostro cugino, vostro marito, ha dolori articolari, sintomi respiratori vari, sintomi
digestivi, quali la nausea, la diarrea, cioè ha quella che si chiama sindrome influenzale che è fatta di
dolori diffusi, sintomi respiratori, sintomi digestivi, date Eupatorium Perfoliatum che è uno dei cinquanta
rimedi della sindrome influenzale ma che per Test e per esperienza è il migliore, copre tutti i sintomi di
una sindrome influenzale per cui i lattoni di Vigorelli oltre che i pazienti del Dottor Solerio guariscono
rapidamente, i lattoni più in fretta dei miei pazienti in quanto i suoi lattoni sono tutti a dieta, in quanto
non gli dà la patata non gli dà questo, non gli dà quell’altro, e loro non possono andare al ristorante,
allora con Eupatorium lui guarisce tutti in due giorni, risparmia tre milioni al mese, però mette in crisi
l’industria farmaceutica nazionale. Allora, andiamo più giù, dopo il mal di gola la laringite. La laringite è
un pasticcio perché può dare sintomi in acuto e in cronico. Se dà sintomi in acuto si chiama edema della
laringe, l’edema della laringe può far morire di soffocamento e richiedere un anestesista o un chirurgo o
una bella iniezione di cortisone. Se non l’avete e dovete fare in fretta, dategli Apis. Apis fa gonfiare, fa
gonfiare le mucose, fa gonfiare anche la laringe, gli date Apis che sgonfia poi andate al Pronto
Soccorso, perché è un edema della laringe. Un altro rimedio della laringite acuta, non parliamo di edema
della laringe ma parliamo di infiammazione della laringe che porta tosse, il sintomo predominante è la
difficoltà respiratoria e la tosse, un altro rimedio quando riuscite ad appurare che c’è una vescicolazione
è Cantharis. Se avete delle vescicolazioni in bocca e non avete ancora le afte date Cantharis che è un
vescicatorio. Se in bocca vedete dei buchi, stomatite aftosa, faringotonsillite aftosa, e quei buchi magari
li hanno anche giù lungo la laringe, per i buchi date Mercurius Solubilis. Il rimedio classico
dell’omeopatia dei buchi in bocca o afte è Borax, borace, per esperienza funziona molto meno di
Mercurius. Un altro rimedio della laringite, tosse stridula, è Kalium Bichromicum soprattutto se c’è
molta secrezione. Visto che siamo sulla laringe possiamo parlare della coquelouche, tosse asinina. La
tosse asinina è un bel problema quando il giovanotto ha meno di un anno, perché con meno di un anno la
tosse asinina può essere mortale, non c’è cura della tosse asinina perché quando il bambino tossisce non
ci sono più germi, c’è solo una tossina che ha ammalato i nervi laringei per cui la mucosa della laringe
diventa iperreattiva, fa un corto circuito continuo, qualsiasi stimolo fa tossire il bambino, quindi con
un’emozione tossisce, come magia tossisce, come deglutisce tossisce e tossisce a ripetizione. E’
veramente un’angoscia perché quando tossisce può anche avere delle fasi sincopali, perché quando
tossiscono c’è un’ipertensione toracica quindi il cuore non si riempie e non arriva il sangue al cervello e
il bambino sviene, per tossi gravi. Comunque in una pertosse dove non vedete risultati lì c’è un’
emergenza anche se è in un malato acuto che diventa subacuto che si cronicizza e addirittura qualche
volta per i fatidici nove mesi. Comunque, generalmente, sale per tre settimane e scende per tre settimane,
nove lune può durare e peggiora col plenilunio, quando c’è la luna piena tossiscono di più, se fanno una
febbre anche dopo sette o otto mesi hanno una sintomatologia laringea come avessero ancora la pertosse.
I rimedi sono: Ipeca, soprattutto se c’è la tosse più vomito. Classicamente Drosera cura le tossi notturne.
Drosera è quella che davamo per l’anca, drosera rotundifolia è l’unica pianta carnivora che esista in
Italia. Avete mai visto la drosera? Si mangia i moscerini. In primavera la trovate nei mercatini, ce n’è un
mucchio nell’entroterra ligure. Credo che in questa valle se andiamo in primavera troviamo la drosera
rotundifolia, ci sono delle foglioline piccole e dei fiorellini piccoli e si mangia i moscerini. Più ci sono le
drosere forse meno ci sono le mosche olearie. Potremmo fare una piantagione di drosera attorno agli
ulivi. Poi però il problema è che siccome produce il sintomo che cura, l’eccesso di drosera attorno a
Dolcedo produrrebbe la tosse asinina in tutti! Un altro rimedio è Coccus Cacti, è il rimedio, insieme a
Corallium Rubrum, di quando il bambino ha la tosse, non ha il vomito ma ha la sincope. Tossisce e
sviene.
Se andiamo un po’ più giù della laringe e troviamo la trachea e i bronchi, abbiamo anche qui un mucchio
di tossi, se le tossi sono secche pensate di nuovo a Ipeca, Drosera, Bryonia Alba. Se le tossi sono un po’
più grasse pensate ad Hepar Sulphur soprattutto se l’espettorazione è gialla, purulenta, o Antimonium
Tartaricum, qui siamo nella polmonite, Antimonum Tartaricum; però, per quella famosa polmonite che
non guarisce, dopo Hepar Sulphur io darei Phosphorus 10 M.
Parliamo delle otiti? Allora se il bambino è un Pulsatilla, dategli Pulsatilla, le otiti le fanno soprattutto i
bambini ma le fanno anche gli adulti, Pulsatilla è un grosso rimedio dell’otite. Potete dare anche un
Arsenicum ma funziona di meno, nell’otite acuta. Un ottimo rimedio dell’otite acuta è Capsicum 10M un
cucchiaio ogni ora. Poi siccome ha dolore forte, mettetegli una goccia di olio tiepido, state attenti che
non sia troppo caldo provandolo sul dorso della mano, (olio Ghiglione è meglio perché non c’è il
frumento), parliamo del timpano integro, qui abbiamo dei clinici illustri, non facciamo delle brutte figure.
Se l’orecchio è perforato cominciamo ad avere delle secrezioni purulente, giochiamo di nuovo su Hepar
Sulphur, Silicea, Calcarea Phosphorica, Euphorbium, comunque se avete un orecchio che si perfora il
bambino sporca il cuscino e quindi dategli Hepar Sulphur che è meglio.
M. Pia:<< Una cosa formidabile, che ho sempre potuto verificare nella pratica e che mi sembrava
incredibile quando me la dicevano i miei colleghi del Gaslini, (medici finissimi ed attentissimi), una cosa
veramente incredibile, è che il bambino piccolo, anche di nove mesi o di un anno, non fa assolutamente
l’otite se non ha sentito delle cose che non voleva sentire. Quindi bisogna stare attentissimi a cosa
diciamo in presenza del bambino anche se sembra che non capisca niente, bisogna stare attentissimi a
cosa sente dalle discussioni dei genitori e forse anche dalla televisione ( in età più evoluta anche al
telefono), perché alla base dell’otite acuta c’è sempre una fortissima componente psicosomatica che
mette in distonia quel circuito, altrimenti l’agente patogeno non va nell’orecchio ma va da un’altra parte,
e il paziente fa autoaggressione da un’altra parte. Anche nell’adulto che non ha mai avuto otiti, se
improvvisamente presenta un forte dolore all’orecchio perché magari ha preso freddo, cercate
nell’anamnesi cosa ha sentito, magari cose udite al telefono e anche dimenticate: il paziente troverà
sicuramente cosa ha ascoltato che lo ha ferito e, se lo scopre in tempo, magari vede che il suo mal
d’orecchio passa anche senza terapia. Non ferire psicologicamente l’organo dell’udito è una
prevenzione! >> Grazie Pia. Abbiamo fatto un po’ di confusione sull’orecchio ma credo che sia
abbastanza chiaro se avete un dolore auricolare acuto dategli Capsicum, intiepidite l’orecchio con una
goccia di olio tiepido, il calore dell’olio decongestiona perché riscaldare o raffreddare le orecchie stimola
anche il labirinto, se stimoliamo il labirinto vengono le vertigini per cui quando tolgono il cerume dalle
orecchie si mettono stesi. Va bene. L’apparato digestivo ve lo risparmio? << Nooo!>>. Volevo farlo
l’anno prossimo. << Non ci arriviamo all’anno prossimo!>>. Parliamo rapidamente e brevemente
dell’apparato digestivo. L’apparato digestivo comincia dalla bocca, parliamo dei denti. Se andate dal
dentista, prendete Arnica, eventualmente fate mezza dose la sera prima e mezza dose la sera dopo
l’intervento. Se il dentista non è bravo come Marchina e vi fa venire una faccia così, o trova un tessuto
con dei problemi grossi, dice “prendete Danzen e prendete gli antibiotici”. Voi avete preso Arnica e non
prendete Danzen, prendete la Calcarea Phosphorica, la Calcarea Phosphorica è un ottimo rimedio delle
suppurazioni attorno ai denti. Se fallisce la Calcarea Phosphorica dopo 48 ore date Hepar Sulphur, è il
rimedio della polmonite di Vigorelli. Se avete sintomi come vomito, il vomito come sintomo è un
sintomo che generalmente nasce dallo stomaco ma che può non nascere dallo stomaco per cui attenzione
a curare il vomito. Se volete migliorare un vomito date il vostro catalizzatore, perché indica uno stato di
acidosi e di ipercloridria, se è un vomito che nasce dallo stomaco. Interessante è come, se andate a
guardare Pierre Schmidt che è stato un grande dell’omeopatia, nel vomito dava Acetone dinamizzato,
Acetone 200 CH. Pia:<< Siccome il vomito è una malattia di autoeliminazione, se uno ha una
indigestione, una gastrite acuta, col vomito si libera e passa tutto. Se il vomito dovesse persistere
significa che c’è sotto qualcosa di più serio “diffidare sempre dell’indigestione se il vomito persiste” dice
il chirurgo, perché può mascherare qualcosa di chirurgico, un’appendicite, una peritonite, un’occlusione o
qualcosa di neurologico e va comunque sentito il medico>>.
Attenzione che il vomito può essere anche dovuto a cause cerebrali, ad ipertensione endocranica.
<< Nel tumore cerebrale il vomito è un vomito a getto, non è il classico vomito preceduto dalle
sensazioni di nausea>>. Poi se guardate il fondo dell’occhio vedete la papilla da stasi…Comunque se
siete testati, il catalizzatore è un ottimo rimedio del vomito gastrico perché toglie l’acidosi. Altri ottimi
rimedi del vomito sono i rimedi del pancreas che avete nella prescrizione. I rimedi più probabili del
pancreas sono tre o quattro, Leptandra, Momordica, Ceanotus, Lycopodium. Se nella vostra cura avete
Leptandra o Momordica, prendete quello lì insieme al catalizzatore. Se avete vomito gravidico, se siete in
stato interessante il miglior rimedio è Sepia. <<Non è Ipeca?>>. No, Sepia, anche perché, nella
patogenesia di sepia ci sono tutti i sintomi della gravidanza: il cloasma gravidico perché Sepia ha le
macchie gialle, poi ha la congestione portale che ha anche la puerpera, per cui Sepia è proprio il rimedio
delle patologie cutanee digestive della gravidanza. Se andate per mare e avete paura di avere il mal di
mare prendete nell’ordine: Cocculus, Petroleum Tabacum. Cocculus è un rimedio del labirinto, anche se
avete le vertigini, Cocculus, i pazienti a dieta non le hanno, perché hanno il pancreas sano e hanno il
labirinto sano. Comunque Cocculus, Tabacum, Petroleum, pensate all’intossicazione da tabacco e da
petrolio che danno la nausea. L’osservazione è che i marinai hanno la nausea: ce ne sono alcuni che se
navigano sulle petroliere non hanno la nausea, se navigano sulle navi passeggeri hanno la nausea, vuol
dire che Petroleum è un antidoto alla nausea. <<Le frequenze!>>. Le frequenze di tutto quel petrolio che
hanno sotto il sedere. Allora: mal di mare Cocculus, Tabacum, Petroleum. Lo potete prendere come
preventivo anche durante la navigazione. << Tutti e tre?>>. No, io partirei da uno. Se non basta
Cocculus gli diamo Tabacum, è meglio non mescolare i rimedi però può anche avere un senso, anche se
lontano dall’unicismo, Cocculus, Tabacum, Petroleum, una al giorno, poi aspetta un giorno e poi parte.
Però se identifica quello che è efficace se lo prende a cucchiaini il giorno prima, lo fa in sei cucchiai in
due giorni, quando va e quando torna. Voce ignota: “Come Gelsemium per gli esami?” Però attenzione
al Gelsemium perché poi vostro figlio se va all’esame è inebetito. Datelo una settimana prima. Vomito
da mal di mare, gravidico, <<aereo?>> è la stessa cosa, si chiamano chinetosi.
Pia: << Siccome la fantasia di noi pazienti a far complicanze in urgenza è enorme manca la più
divertente, ho visto le più grosse emorroidi della mia carriera in una paziente frumento che ha fatto un
aggravamento in seguito non sapeva a cosa. Era un sabato, è stata male tutto il giorno dalle parti del
codino, ha preso il suo catalizzatore e il suo Arsenicum che le toccava quel giorno ed è passato tutto. La
domenica mi telefona disperata “non ne posso più, qui, lì, là, non ho mangiato niente, non ho toccato
niente”. Le chiedo se il sabato è andata al supermercato a fare il pieno di frequenze, dice “No,
assolutamente, ma, ma adesso che ci penso sono andata alla festa della Pro Loco per i vecchietti, non ho
toccato neanche un pasticcino” …ma ce n’era una mare, c’è stata dentro il sabato e la domenica, dopo 48
ore di queste frequenze ha avuto delle emorroidi enormi, tanto che il chirurgo ha detto “te le rimetto
dentro ma entro pochi giorni vieni in chirurgia perché te le tolgo in quanto è impossibile che tu possa
andare avanti in questo stato” Il Dottor Solerio l’ha curata e vi dirà come>>. Il problema è che siccome
la Pia è Komeinista, e spaventa i pazienti, la paziente non le ha raccontato che per tutto il pomeriggio ha
tagliato il pane. Non sempre i pazienti vi confessano tutto quando li mettete in soggezione per cui alla
Pia non ha confessato tutto, ma a me, che non la metto in soggezione, ha confessato, lei ha tagliato un
mucchio di panettoni, panini e focacce quindi continuava a toccare e le sono uscite le emorroidi che ha
guarito con Aesculus 10M. Per le emorroidi sanguinanti generalmente il rimedio è Aesculus, è il rimedio
delle parti basse, però attenzione, se non sono emorroidi ma è una ragade è molto meglio Nitricum
Acidum. Vedete delle emorroidi incredibili, grappoli incredibili di uva matura dite “non guarirà mai”
con alcuni rimedi, i più frequenti sono Aesculus, Hamamelis, Poeonia, Calcarea Fluorica e vedete
pazienti che magari da anni hanno queste patologie e gli viene quel luogo dove non batte il sole perfetto.
Però a volte per togliere il male si fa peggio.
Allora, se avete un terribile mal di stomaco, se avete un grosso spasmo, prendete Cuprum, Cuprum è
anche un rimedio dei crampi, crampo = muscolatura liscia contratta, Cuprum è anche il rimedio di colica,
colica biliare e colica renale. Cuprum è anche il rimedio dei crampi agli arti inferiori, Cuprum toglie il
crampo sia nel muscolo liscio che nel muscolo striato.... attenzione, è difficile dire perché poi c’è un
rimbalzo, facciamo un discorso, dice “E’ andato fuori dieta, è andato in acidosi, gli ha cambiato anche la
testa, allora nasce prima la testa malata o lo stomaco malato?” Se è prevalente il discorso psichico il
rimedio delle zitelle americane, diceva Kent, che hanno sempre il dolore allo stomaco e il nodo alla gola
è Ignatia Amara perché provoca un’iperattività, quindi Ignatia per la gastrite psichica. La moglie di Kent
che si chiamava Melania, la seconda moglie di Kent, le davano sempre Ignatia e non è mai guarita. Dice
“E’ perché a furia di darle Ignatia le hanno provocato una gastrite da Ignatia” è storia, invece non è vero,
lei aveva una gastrite che non guariva perché ad un certo punto non poteva più guarire, bisognava o dare
un rimedio di lesione o modificare il sistema immunitario. In realtà tutte le ulcere guariscono facendo
omeopatia ed eliminazione dell’allergene, per quegli stomaci che hanno l’ Helycobacter tutti ormai fanno
l’esame col palloncino, dicono “c’è l’Helycobacter, ti diamo gli antibiotici e guarisci” guarisci e poi ti
torna, vuol dire che la mucosa si riammala. L’Helycobacter sta benissimo nello stomaco ipercloridrico.
Quando lo stomaco non è più ipercloridrico l’ Helycobacter muore da solo. Però se lo stomaco è
ipercloridrico l’antibiotico sterilizza quello stomaco ma l’Helycobacter dopo qualche mese torna. Allora
è più importante il terreno dei germi, come diceva Claude Bernard a Pasteur e Pasteur solo quando era
prossimo alla morte: il terreno è fondamentale, i germi non contano niente. Dice “ma allora tu che cosa
hai fatto che hai continuato a scoprire germi?” “Ho portato conoscenze nuove”. Siccome era un vecchio
medico abituato a considerare si è accorto che non tutti esposti al germe si ammalavano, quelli che
hanno un buon terreno non si ammalano. Se voi migliorate il vostro terreno mucosa gastrica
l’Helycobacter muore. Se avete il buco nello stomaco o nel duodeno il miglior rimedio è dei buchi dello
stomaco, del duodeno e dell’apparato digerente è Argentum Nitricum è anche un buon rimedio per le
coliti ulcerose e per il morbo di Crohn che sono tutte patologie autoaggressive che fanno buchi nelle
mucose digestive. Il morbo di Crohn è una malattia autoaggressiva, è indubbio che in tutte le patologie
autoaggressive, mettiamoci anche l’asma bronchiale, c’è uno scatenamento psichico. Allora dice: sono
malattie psicosomatiche, questo non è vero, c’è un aggravamento psicosomatico, certo, però la mucosa si
ammala per soma, si ammala il sistema immunitario che crea autoaggressione, infatti se prendete un
pezzo di intestino col morbo di Crohn trovate un mare di linfociti, vuol dire che lì il sistema immunitario
sta facendo pasticci, autoaggressione, sbagli del sistema immunitario. A questo punto la malattia è
somatica, l’aggravamento psichico esiste ma perché tutte volte che avete un’aggressione sulla corteccia
emozionale, il carico emozionale fa sì che la corteccia attivi tutto quello che è a disposizione, per cui
attiva il sistema immunitario che purtroppo diventa più autoaggressivo per cui avete anche cancro
psicosomatico. Dice “E’ morto il marito, dopo sei mesi ha avuto un carcinoma della mammella” Tipico.
Facendo un bilancio del siero col metodo CEIA si vede che tutte le volte che c’è un trac, quello che noi
curiamo con Gelsemium, lo shock emozionale soprattutto reiterato, violento,che perdura, cambia il siero.
Se fate una elettroforesi bidimensionale aumentano le beta lipoproteine, una certa frazione, quello è
tipico del paziente che a seguito di uno shock emozionale va in autoaggressione e, siccome fa un
mucchio di autoaggressione e ha una caduta delle difese, tende a fare cancerogenesi senza difendersi.
Allora a quel punto dice “Il cancro è stato scatenato” ma non è psicosomatico, semplicemente la
corteccia ha indotto il sistema immunitario a fare un mucchio di autodemolizioni. Per cui il Crohn come
la vitiligine, come la colite ulcerosa hanno un indubbio aggravamento psicosomatico, ma non sono
malattie psicosomatiche, secondo quella che è la mia esperienza.
<< Il fatto che insorga a quel livello un batterio, è che comunque si viene a creare un terreno fertile per
quel batterio?>>. Autoaggressione fa una infiammazione con secondaria caduta delle difese, facciamo un
esempio così parliamo delle cistiti. C’è un mucchio di gente che ha la cistite, non cronica ma acuta
recidivante. Dice “Mi viene un mucchio di bruciore, mi viene la febbre, vado a far pipì poi arriva anche
il sangue nelle urine; allora ho fatto l’urinocoltura, ho trovato l’Escherichia, mi hanno fatto gli antibiotici,
quando è guarita l’escherichia ho cominciato a vedere il Proteo, ho fatto un mucchio di antibiotici una
volta, due volte, sei volte, è guarito il Proteo però ho cominciato a trovare la Klebsiella. Qui cosa
succede? Allora pensate che l’autoaggressione cioè lo squilibrio del sistema immunitario infiamma le
mucose che hanno una caduta delle difese. Quel paziente lì lo guarite spesso con l’omeopatia, con
l’agopuntura e l’omeopatia ancora più spesso, ma lui non fa più nessuna ricaduta se gli togliete il suo
antigene alimentare primario. Allora non c’è niente di psicosomatico. Vuol dire che siete andati sempre
più a monte, siete andati a cercare la radice della malattia. Poi se vogliamo cercare la radice della
malattia ulteriore, dobbiamo andare a parlare con quelli che stanno decodificando il DNA perché a monte
abbiamo un’informazione di tipo ereditario. La codificazione di determinate proteine è l’informazione al
sistema immunitario. Per adesso è più facile togliere l’antigene alimentare primario per risolvere
patologie non risolvibili e per avere una condizione di vita diversa in termini di resistenza alla fatica, di
lucidità mentale perché togliere l’autoaggressione, togliendo l’antigene alimentare primario comporta una
riduzione dell’acidosi, quindi meno infiammati e meno stanchi. La cistite la possiamo curare col
Mercurio Solubile che infiamma le mucose respiratorie e delle vie urinarie. Un rimedio di cistite un po’
meno grave di quella del mercurio è Apis. La puntura dell’ape oltre a fare edema spesso provoca cistite,
al soggetto punto dall’ape viene la cistite. Un altro rimedio di cistite, soprattutto quando le urine sono
color marsala, che vuol dire che c’è sangue nelle urine è Cantharis, vescicatorio, infiamma la cute e le
mucose fino a farle sanguinare, in dose chimica, in diluizione omeopatica cura la cistite emorragica.
Nella cistite potete anche mettere Berberis. Berberis è anche un ottimo rimedio della colica renale. Lì
l’infiammazione non è solo nella vescica ma è anche nell’uretere, c’è lo spasmo, c’è la colica: Berberis.
Siamo finiti nella vescica, vicino alla vescica potete parlare di uretrite o di vaginite anche lì metteteci
Mercurius Solubilis, Kreosotum soprattutto se c’è leucorrea, perdite, l’altro rimedio della mucosa
vaginale e dell’uretra, vaginite e uretrite mettetele in parallelo, è lo stesso tessuto, Mercurius Solubilis,
Kreosotum, e un altro rimedio che fa i buchi e che vi cura le vie urinarie è Therebentina, trementina.
Therebentina fa delle terribili vaginiti e delle terribili uretriti, nonché dermatiti come Kreosotum.
Se volete vi do qualche informazione sulla cefalea.
Allora, vomito, mal di stomaco, diarrea. Vomito mal di testa, perfetto. Per la cefalea, tra i cinquecento
rimedi dei repertori Iris Versicolor, quella che ha dipinto Van Gogh, è un ottimo rimedio, testandoli con
la chinesiologia Iris è un ottimo rimedio. L’altro rimedio è Sanguinaria. Un cucchiaino ogni mezz’ora, lo
diluite, se ci mettete assieme il vostro catalizzatore funziona di più. Certamente una cefalea in atto, grave,
con una grossa vasodilatazione è più difficile che regredisca però con Iris spesso regredisce. Un altro
rimedio di cefalea è Verbena, Verbena è anche un buon rimedio delle nevralgie del trigemino. Le cefalee
con interessamento delle vie biliari, quindi cefalea più vomito Chelidonium, è anche un rimedio della
colecistite e della colangite, delle infiammazioni delle vie biliari, nella colica biliare Chelidonium. Potete
anche fare Chelidonium più Cuprum, perché Cuprum toglie lo spasmo della muscolatura liscia, quindi
nella colica biliare Chelidonium e Cuprum, nella colica renale Berberis e Cuprum.
Diarrea. Diarrea in un bambino che mette i denti Chamomilla, se poi è irritabile, nervoso, aggressivo,
musone Chamomilla. Mette i denti, ha la diarrea ed è arrabbiatissimo: Chamomilla in alta potenza.
L’altro rimedio della diarrea: Antimonium Crudum, è classico. I testi classici dell’omeopatia dicono:
Antimonium Crudum cura piuttosto l’apparato digerente, Antimonium Tartaricum cura piuttosto il
polmone. Forse è il contrario, comunque tutti e due curano entrambe le mucose. Se avete una diarrea
Antimonium Crudum o Antimonium Tartaricum. Per mia esperienza è meglio il Tartaricum. Magnesia
Carbonica che è un ottimo rimedio di stipsi è anche un buon rimedio della diarrea, soprattutto nei
pazienti che al test hanno Magnesia Carbonica, sono quelli che hanno la stipsi e ogni tanto fanno una
diarrea.
Domanda non ben udibile e risposta: Ben venga una diarrea perché si chiama eliminazione, ma
comunque se lei sopprime una diarrea certamente il paziente peggiora per cui prende il Bimixin, prende
oppio e bismuto, un rimedio classico che non esiste più della diarrea, però poi il paziente ha i sintomi per
esempio nelle vie respiratorie, o poi viene una dermatite, vuol dire sopprimere un sintomo per costruirne
un altro, vuol dire che non elimina, mentre invece modula, se dà una informazione elettromagnetica il
viscere si modula, quindi non ha poi l’effetto collaterale, però se dà Antimonium 5 CH come le signore
del salotto può avere il sintomo collaterale, perché è molecolare e c’è poca informazione
elettromagnetica.
Risposta a domanda non udibile: Andare in bagno tre volte al giorno può essere la norma di un intestino
perché tutte le volte che mangia va in bagno quello può essere normale, diarrea vuol dire che va di più o
che magari va una volta ma fa tutto sfatto, a quel punto meglio aiutare, poi nel dubbio lei prende il
catalizzatore e basta. Se prende il catalizzatore comunque fa reagire tutto l’organismo per cui a quel
punto la mucosa dell’intestino, gli emuntori, la pelle, l’organo a focolaio che ha messo in crisi il sistema,
comunque evolvono per cui alla resa dei conti se prendete il catalizzatore e il rimedio fondamentale
come è scritto in quel foglio, guarite quasi tutto, però se volete essere più bravi fate così. Allora:
Magnesia Carbonica, Antimonium Tartaricum e Antimonium Crudum. Vigorelli usa Antimonium
Tartaricum e ha ragione. Tre milioni al mese per dodici mesi fa trentasei milioni, scusi Vigorelli, col
decimo di quella somma ci ospiti una volta….Noi ci accontentiamo del prosciutto fatto coi maiali senza
antibiotici….. Quando li vende lei lo dica che non hanno mai assunto antibiotici. Bisogna andare nei
negozi biologici che vendono verde dove affluiremo numerosi. Se avete una stipsi acuta e non funziona
proprio: Magnesia Carbonica Magnesia Muriatica, se la stipsi è acuta, se nel Test avete Magnesia
Carbonica o Magnesia Muriatica usate quella. Se non ce l’avete usate Bryonia che attiva la peristalsi,
attiva tanto bene la peristalsi che fa venire le mestruazioni, si, a quelle che le hanno! Attenzione, la dieta
più alcuni rimedi fanno tornare le mestruazioni a quelle che le hanno perse da poco, alle giovani che
magari è da un anno o due che non ce le hanno, poi magari diventano fertili e poi ci portano i bambini
qui come è successo oggi e ci danno una enorme gioia quando li portano. Allora Bryonia per le stipsi
acute, mestruazioni in ritardo, non è abortiva perché attiva un utero che deve mestruare, se c’è una
gravidanza in atto Bryonia non gli fa proprio niente. Un altro rimedio della stipsi acuta è Nux Vomica,
però date Bryonia che è meglio. Le emorroidi le abbiamo già curate prima. Artritismo? Dolori? “ Ho
preso freddo, e mi è venuto un terribile male alle mani” provate Aconitum, colpo di freddo, se non
funziona riprendete Bryonia. Date un rimedio dell’artritismo acuto……
Prof. Pietrini: <<Una cosa vissuta, dopo la mia ultima operazione, dopo la mia dimissione dall’ospedale
di Monza mi è venuta una setticemia e mi sono fatto trenta giorni da ricoverato nel mio ospedale e poi è
venuta una pleurite essudativa con versamento a sinistra, allora siccome questo versamento pleurico è
venuto dopo la dimissione dal secondo ospedale cioè da Tortona, mi sono rivolto al Dottor Solerio il
quale mi ha dato Apis e Bryonia e mi ha detto “non prendere nessun antibiotico”, io prendevo dello
Zimox, “e smetti di farti fare delle toracentesi”, avevo già fatto tre toracentesi ed era insorto anche un
pneumotorace. Bene, in dieci – quindici giorni c’è stato il riassorbimento completo del versamento e io
non ne potevo più perché con questo versamento avevo dolori forti a cintura, anteriormente e
posteriormente, i dolori sono scomparsi e il versamento si è riassorbito in brevissimo tempo e il
pneumologo di Tortona che mi ha visto prima e dopo, lui non sa che ho fatto la terapia del Dottor
Solerio, io aspetto la tua autorizzazione perché mi hai detto di non dirglielo, se me la dai, mi ha fatto un
certificato che sono guarito proprio la settimana scorsa. Questa è vita vissuta: due volte alla settimana,
col catalizzatore, una volta Apis 50 Mila e una volta Bryonia 50 Mila e anche l’Hepar Sulphur che
prendevo prima>>.
Il Dottor Solerio: La storia è un pochino questa, c’è stato un intervento e c’è stata una suppurazione della
cicatrice. Per la suppurazione, per cui ha preso antibiotici per un mese e siccome non guariva mai, ha
preso Hepar Sulphur, per un colpo di fortuna …perché lui crede e quindi lo suggestioniamo con
l’omeopatia e guarisce con l’omeopatia senza gli antibiotici, ha preso Hepar Sulphur …è guarita la
suppurazione, così non ha fatto causa al chirurgo….Purtroppo la suppurazione per contiguità
sottodiaframmatica spesso provoca reazione pleurica, quindi ha avuto una pleurite che si perpetuava di
fatti ha fatto tre toracentesi. Tutte le volte che lo vuotano si riempie di nuovo. Conviene vuotarli poco,
anzi conviene non vuotarli mai perché, se noi togliamo tutto, siccome è infiammato, si riforma di nuovo.
Comunque hanno vuotato di nuovo e alla fine si è stufato di farsi bucare questa pleura, allora mi ha
telefonato, perché Pietrini mi ama però arriva alla seconda nel senso che siccome lui frequenta ospedali
prima becca gli antibiotici, non guarisce e poi prende Hepar Sulphur, poi fa la toracentes e
contemporaneamente prendeva antibiotici. Siccome non guariva ha fatto Apis e Bryonia, che sono i due
rimedi più frequenti del versamento pleurico ed è guarito, sempre perché lo abbiamo suggestionato….
Qualche domanda? Domanda non comprensibile. Risposta Dr. Solerio: l’informazione di tipo frequenza
non dà effetti collaterali, il rimedio acuto mangia il farmaco, in sei cucchiai, un cucchiaio ogni ora o ogni
due ore a seconda della acuzie e a seconda dell’evoluzione clinica. Poi ci sono i rimedi che curano le
fasi delle evoluzioni, c’è anche la variazione individuale che cambia la terapia.
Domanda: Io ho Acido citrico, e l’acido citrico che assumo con l’alimentazione dove va a finire? Non
entra in questo circuito? Risposta: Si entra, infatti nel ciclo di Krebs noi abbiamo nove passaggi, se al
test troviamo acido citrico, acido malico, natrum pyruvicum vuol dire che il paziente accumula quelle
molecole, per esperienza ve lo dico, perché dice “bè, acido citrico, ti do un mucchio di acido citrico”,
quel paziente lì prende un mucchio di agrumi e sta peggio, quando gli dici acido citrico gli dici “agrumi?
” “a me danno fastidio” lo sa già che quando mangia troppo acido citrico aggrava il suo sovraccarico di
acido citrico, perché quando nel test viene fuori acido citrico vuol dire che il ciclo di Krebs che è una
sequenza di reazioni è bloccato sulla demolizione dell’acido citrico, per cui quel paziente lì ha più acido
citrico perché non riesce a metabolizzarlo, l’informazione elettromagnetica omeopatica, acidum citricum
in questo caso è l’identicum, attiva la capacità di tutte le cellule del suo organismo di smaltire l’acido
citrico.
Domanda: e per l’acido malico? Risposta: è la stessa cosa. Dice “mele?” “non le mangio mai, dottore, le
mele mi fanno male”. Domanda: e il succinico? Risposta: il succinico è abbastanza ubiquitario, l’uva
contiene acido succinico sicuramente, per esempio natrum pyruvicum è piruvato di sodio e la pera è
ricca di natrum pyruvicum. E il fumarico? Non te lo so dire perché sono andato a vedere nel mio vecchio
libro di biochimica, è generico salvo per alcuni e poi lì te lo dice già il nome. Non significa che non ne
dobbiamo mangiare ma che non dobbiamo eccedere, vuol dire non usiamone troppo. Poi, siccome la
maggior quota dell’acido citrico ecc.ecc. è lo sbaglio dell’allergene, cioè più incontra il suo allergene più
accumula il suo acido, la prima precauzione è non incontrare l’allergene, dopo di che la sua tolleranza
all’acido citrico ecc.ecc. aumenta; però ad un certo livello, fa gli errori di eliminazione, fa la fatica fisica,
ha i carichi emotivi cioè costruisce acidosi dopo di che ad esempio gli agrumi, le mele ecc li tollera
malissimo o precipitano addirittura. Dice: “ho mangiato gli agrumi e mi è venuta la cistite, sono andato
in acidosi e mi è venuta un’infiammazione e mi è venuta la tonsillite, mi è colato un mucchio il naso”.
Intestino e naso vanno insieme. Quando cola il naso vuol dire che la mucosa intestinale è piuttosto in
crisi, come dicevano i cinesi. E’ per quello che hanno disegnato il meridiano dell’intestino che parte
dall’indice e finisce al naso nel punto che si chiama la porta dei profumi, la porta dei profumi comanda il
naso, quando cola il naso il meridiano dell’ intestino rispecchia un problema dell’organo intestino poi
magari viene male alla spalla come quella signora che è andata via, ma lei continua a mangiare il
formaggio, è allergica ai polifosfati, quindi più mangia il formaggio e più avrà la periartrite perché si
infiamma il suo colon destro, se poi i polifosfati li tocca … Signora: “pensavo che invece fosse il
contrario”. Si, è la legge della similitudine, non è la legge dei contrari, voi siete abituati a sedare il dolore
con l’aspirina, invece l’aspirina fa venire il bruciore di stomaco, quindi l’aspirina omeopatica le farà
passare la gastrite, è la similitudine.
Un’altra domanda? << “Capsicum?”>>. Il peperone, è una solanacea come patata, pomodoro,
melanzana, ma è dinamizzato. Le solanacee è meglio che non le mangi, peperoncino è solanacea, l’altro
giorno è arrivato un paziente con intolleranza alle solanacee e dice “Sono andato a Cylon, sono stato
malissimo, poi mi sono accorto che il peperoncino era in tutti i cibi. Lui ha mangiato peperoncino dieci
giorni. “Il peperoncino contiene anche acido citrico?”. Credo che contenga più acido ascorbico, citrico
non è ascorbico, ascorbico è vitamina C. Ci sono domande? “Dove c’è scritto acido citrico come
sull’aranciata fa accumulo?”. Bè, è il discorso di prima, è meglio non abusare, ma non succede niente,
però alla terza aranciata gli cola il naso. Poi anche perché nell’aranciata c’è un mucchio di conservanti.
“Se uno segue la dieta in maniera corretta, nei limiti del possibile elimina l’allergene primario, è
possibile che ci sia un allergene secondario che ….”. Si, ci sono degli scatenanti, però non mitizziamoli
perché i secondari, gli scatenanti, sono quelli che spariscono togliendo il primario. C’è il paziente che
dice: “mangio le pesche, sto malissimo, mi vengono i buchi in bocca, mangio le fragole e mi viene
l’orticaria”. Togliendo il primario dopo un po’ mangiano le pesche e le fragole e non succede niente
perché il loro sistema immunitario ha cominciato a regolarsi, i loro carichi di istamina sono minori,
quindi i loro meccanismi antistaminici, i loro anticorpi anti autoanticorpi sono molto più brillanti, per cui
la soglia di tolleranza dei secondari cresce. Un esempio tipico sono le pollinosi, in primavera tutti hanno
il naso che cola, se non c’è l’allergene primario non gli cola. Importante è ottimizzare l’eliminazione del
primario. Arriva la mimosa, arriva la parietaria, arriva l’ulivo, arrivano le graminacee, quest’anno
finalmente non arriva la rinite, poi va a cena due o tre sere e dice “Mi è venuto due giorni il raffreddore”
perché l’esposizione al primario ha attivato la sua sensibilità al secondario. Ce ne dobbiamo andare
perché Ghiglione deve rimettere l’olio…..
Signore; “Non abbiamo parlato del fegato”. Il fegato non si ammala mai, emergenza fegato è l’atrofia
giallo acuta del fegato, un’epatite, forse è meglio ospedalizzare. Se è un’epatite alimentare bastano delle
flebo per lavarlo, guarisce. Se è epatite B o C è meglio che lo ospedalizziate, che lo segua la medicina
ufficiale, oppure che lo segua un omeopatico bravo. Ci sono dei grossi rimedi dell’epatite, il rimedio
dell’atrofia giallo acuta è Phosphorus perché il fosforo fa atrofia giallo acuta, andate a guardare i vecchi
libri di omeopatia ci sono tanti casi di guarigione di patologie acute. Comunque più spesso il fegato fa
delle patologie croniche, generalmente e comunque i rimedi digestivi, i rimedi del pancreas che avete
nella cura, sono efficaci sul parenchima epatico.Di fatti quando trovate squilibrio pancreas poi trovate
fegato. Potete trovare pancreas e poi fegato sanissimo. Il fegato in realtà non si ammala facilmente,
l’unica cosa, siccome è un organo che demolisce, può avere dei superlavori. Quando ha dei superlavori
gonfia. Dice “il fegato è grosso” fate un’ecografia, trovate steatosi del fegato, vuol dire che si è imbibito
e che ha una degenerazione grassa, vuol dire che lavora troppo, che è carico di veleni che gli arrivano da
altrove. “E le epatopatie alcoliche?” L’alcool fa più male al pancreas che al fegato, è che il pancreas non
lo conosce nessuno, infatti tutti dicono “non digerisco perché ho il fegato malato” invece il fegato è
perfetto ha insufficienza di enzimi digestivi, responsabile è il pancreas. Diciamo pancreas, vogliamo
essere più precisi? Il sistema ghiandolare digestivo che è lungo tutta la mucosa digestiva è in crisi. Il
pancreas è un’idea platonica, cioè è un grosso sistema ghiandolare digestivo. Signore: “è tipico quando
non si digerisce dire …….”. Quello è uno schema che ha beccato trenta anni fa dal suo medico, poi le ha
dato la Soluzione Schoum, è un medicamento favoloso, perché attiva gli emuntori, l’eliminazione
attraverso fegato e rene, è coleretico, scarica le vie biliari quindi è un depurativo, una volta per depurare
purgavano, facevano i salassi, facevano la sudorificazione o mettevano i cataplasmi, vuol dire eliminare.
Eliminate i carichi emozionali. C’è ancora qualche domanda? “Nelle persone anziane si può prevenire
l’arteroscerosi, gli attacchi di panico o di confusione?” Lì va fatta una diagnosi, stiamo calmi nel senso
che certamente se gli togli l’allergene, gli togli l’acidosi migliora, dagli Citrooticatal Mille se non gli
togli l’allergene, comunque migliora. Se dai Citrooticatal senza togliere l’allergene, migliora. Se date
Citrooticatal a qualsiasi animale di questa terra, compreso l’animale uomo, Vigorelli non ve lo ha detto,
ma non possiamo testare mille maiali, gli abbiamo testato i catalizzatori ma poi abbiamo detto “diamogli
Citrooticatal” tutti con Citrooticatal migliorano. Quando un paziente che vuole un appuntamento ed è
molto insistente, disperato, gli dai al telefono Citrooticatal e generalmente dopo un mese o due o tre,
quando arriva, dice “sono migliorato con Citrooticatal in un modo insperato”. “un giorno sì e un giorno
no?”. Tanti Pulasatilla, quando stanno bene, dimenticano come stavano male prima, dimenticano che non
hanno più l’asma, non hanno più la depressione, si lamentano e dicono “devo farmi il pane, devo
comprare la pasta speciale,… la dieta di eliminazione è una prigione,… la mia libertà è finita ecc.” .
Allora ognuno vuole essere curato al suo livello, al livello che in quel momento accetta, se col
Citrooticatal guariscono e stanno bene , va bene così……. E….. arrivederci amici! (n.d.r., grande
applauso).

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