Sei sulla pagina 1di 3

La realtà è un ologramma:

psicoquantistica e non solo


Legge dell’Attrazione e psicologia quantica, entrambe affermano la stessa cosa. Il nostro pensiero cambia la realtà
in cui viviamo, in continuazione. La vibrazione che stai emettendo in questo istante con i tuoi pensieri, quindi con
le tue emozioni, sta attivando i cambiamenti del tuo prossimo futuro. L’energia che offri plasma il tuo destino.
Sostanzialmente: stai creando la tua vita e ogni pensiero che scegli di alimentare e mantenere vivo apporterà
modifiche concrete nelle tue future esperienze.

Ma psicoquantistica, Legge di Attrazione (e Leggi ermetiche) non sono le uniche scuole di pensiero ad affermare
ciò. Anche in PNL troviamo ribadito lo stesso concetto. Ed ecco che se desideri attuare un cambiamento nella tua
realtà non dovrai dire: io desidero cambiare la mia vita, ma dovrai dire io sto cambiando (ora) la mia vita. Questo
perché? Perché affermare che il cambiamento è in atto, affermare qualcosa di positivo e motivante nel qui&ora,
permette alla tua mente di effettuare il cosiddetto salto quantico, ossia, le permette di cambiare il suo stato, di
cambiare modello di pensiero.
Ma cosa è di preciso il salto quantico? In fisica quantistica si chiama salto quantico (quantum leap) il passaggio
di un elettrone da un orbita a un’altra. Questo movimento crea ovviamente energia. Questo movimento cambia
sostanzialmente la struttura dell’atomo. Questo salto ha permesso quindi il cambiamento.
Pensa un attimo, se l’elettrone invece di fare il salto si ripetesse forse dovrei saltare, al prossimo giro salto, forse
più tardi, ma chi me lo fa fare… quel salto molto probabilmente non lo farà mai! Ma l’elettrone non pensa, non
rimugina e salta. Noi pensiamo, dubitiamo sulla nostra natura di creatori, ci adattiamo alle nostre sofferenze… e
rischiamo di non saltare, di non effettuare i cambiamenti che desideriamo.
Le parole sono magiche e non solo influenzano noi, la nostra mente inconscia, ma influenzano anche l’ambiente
circostante. Le parole ti offrono possibilità o te le negano. Le parole costruiscono le tue convinzioni nel tempo,
rinforzano le reti neurali che determinano il tuo atteggiamento, quindi, o le tue convinzioni migliorano la tua vita
o la peggiorano. Ciò che accade è sempre e solo ciò che accade. Come reagisci lo decidi tu e la tua reazione
determina la qualità dell’esperienza che andrai a vivere. Ma facciamo un passo indietro…

IL PENSIERO INFLUENZA LA REALTÀ


Sai qual è l’articolo più letto di questo blog? Con mia sorpresa è stato quello dove parlavamo degli esperimenti di
Masaru Emoto. Lo studioso dell’acqua, così fu soprannominato. Emoto dimostrò in maniera semplice e
inconfutabile come le parole influenzino la materia. Nello specifico dimostrò come pensieri, emozioni, suoni…
quindi vibrazioni (di qualsiasi natura esse siano), modifichino il comportamento dell’acqua durante la sua
cristallizzazione. E ne dedusse una cosa: se noi siamo fatti di acqua per il 70%, che influenza hanno le vibrazioni
che emaniamo/riceviamo sul nostro corpo? E come influenzano il mondo circostante?

Un altro scienziato, Cleve Backster, dimostrò lo stesso concetto sfruttando le piante. Tutto vibra ed è in continua
comunicazione, anche se non possiamo vederlo o sentirlo. Guarda questo breve video…

Tutto è energia. Tutto è vibrazione. Tutto è connesso. Si, tutto è uno. Questo concetto è un dato di fatto
pluridimostrato dalle diverse scuole, filosofie o correnti spirituali. E se ancora qualcuno nutre dubbi riguardo
ciò farebbe bene a non dirlo in giro… questa volta potrebbe passare lui per eretico.

Ma se è vero che incessantemente comunichiamo con il mondo esterno attraverso le vibrazioni che offriamo,
come posso cambiare in maniera consapevole la realtà in cui mi trovo?

Sai qual è una delle caratteristiche principali dell’essere umano? Cos’è che lo differenzia dalle altre specie
animali? Il suo spirito di adattamento. L’essere umano è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di ambiente, dal
freddo polare al caldo equatoriale. A differenza di tutti gli altri ANIMA-LI, siamo in grado di integrarci e
sopportare con molta facilità le diverse condizioni ambientali che incontriamo.

Questa cosa è vera come è vero che l’integrazione risulta più semplice se avviene in un lasso di tempo ampio. Se
ci trovassimo ad effettuare un cambio repentino invece che graduale, le cose cambierebbero. Conosci la metafora
della rana e l’acqua bollente?

Una rana viene messa dentro una pentola con acqua bollente. La rana schizza immediatamente fuori dall’acqua.
La stessa rana viene messa poi dentro una pentola con acqua fredda… ma su un fornello acceso. La rana perde
lentamente i sensi, si adatta… e muore bollita.

Il condizionamento graduale all’ambiente porta all’adattamento

(Alberto Lori)

Allo stesso modo ci comportiamo noi esseri umani. Il cambiamento lento ci permette di adattarci, un cambiamento
improvviso invece ci provoca una reazione immediata. Ecco perché molte volte comprendiamo benissimo quello
che non ci piace della nostra vita ma non agiamo. Sappiamo anche cosa potremmo fare a riguardo per cambiare
quegli aspetti che non ci vanno giù, ma ci adattiamo, ci consoliamo nella lamentela o facciamo finta di niente… e
non agiamo.

È come se il nostro lavandino cominciasse a perdere acqua, una goccia dopo l’altra. Se mettiamo un catino sotto il
lavello con molta probabilità lì rimarrà per i mesi a venire. Ma se il lavandino invece di perdere gocce d’acqua
avesse un’ingente perdita tale da ritrovare acqua per tutta la cucina, dubito penseresti ancora alla soluzione del
catino, vero?

HAI INFINITE POSSIBILITÀ. SCEGLI.


Nell’eternità dello spazio-tempo tutte le possibilità coesistono nel momento presente. Questo concetto è alla base
della fisica quantistica. Tutte le possibilità aspettano solo di essere attivate dall’osservatore, da noi. Ogni nostra
scelta (azione) determina delle reazioni nel campo quantico. Il caso non esiste e la settima legge Ermetica, La
legge di causa ed effetto, ce lo ricorda.
Il premio Nobel per la fisica, Erwin Scrhödinger, afferma che prima che qualsiasi evento si manifesti nella realtà
visibile, tutte le possibilità coesistono in stati quantici sovrapposti. È l’osservazione che determina il collasso
della funzione d’onda e la manifestazione dell’evento che si rende visibile.
Cosa vuol dire? Che noi, in quanto osservatori, determiniamo con il nostro focus la realtà che ci dovrà
apparire. Dove poni l’attenzione, lì fluisce la tua energia. E il come poni l’attenzione, determina la qualità
dell’esperienza che vivrai… che creerai. Quindi ricentrare il focus sul nostro obiettivo è la cosa più saggia che
possiamo fare per permettere il nostro quantum leap.
Quando presi la patente della moto uno dei test era quello di fare lo slalom tra i birilli. E sai qual è il trucco per
non toccare i birilli e farli cadere? Non guardarli. L’istruttore ci aveva raccomandato così: osservate dove volete
andare, la strada che volete percorrere. Non guardate dove non volete andare! Aveva ragione. La moto si
proiettava esattamente sul percorso osservato. Che istruttore quantistico!

Il mondo è una sintesi delle nostre sensazioni, delle nostre percezioni e dei
nostri ricordi. È comodo pensare che esista obiettivamente, di per sé. Ma la sua
semplice esistenza non basterebbe, comunque, a spiegare il fatto che esso ci
appare
(Erwin Scrhödinger)

Nelle Upaniṣad, l’insieme dei testi religiosi e filosofici indiani, troviamo lo stesso concetto, strano vero?
Documenti datati circa dieci secoli prima della venuta di Cristo, scritti in lingua sanscrita, trovano conferma nelle
leggi della fisica quantistica? Eppure è così.
Per essere precisi, nella Chāndogya Upaniṣad, una delle Upaniṣad più antiche e ampie
del corpus delle Upaniṣad vediche, troviamo questa citazione: TAT TVAM ASI (questo sei tu). La vita che stai
vivendo comprende l’intera esistenza, il tutto, ma i tuoi sensi sono limitati e non ti permettono di osservarla tutta
insieme. Tutto esiste già ora e per renderlo manifesto, un pezzo alla volta, c’è bisogno che tu scelga, che
tu osserva cosa far apparire, quindi cosa sperimentare.
Dal punto di vista della piscologia quantistica, per effettuare il salto quantico che ci permette di
raggiungere l’orbita che desideriamo, dobbiamo cambiare stato emozionale, non in base a quello che sta
accadendo, ma in base a quello che vorremmo accadesse. In altre parole: per attrarre ciò che desideriamo
dobbiamo sintonizzarci sulla frequenza del nostro desiderio. In quanto esseri vibrazionali inseriti in un ambiente
vibrazionale possiamo connetterci solamente alle cose e alle situazioni che hanno la nostra stessa frequenza, la
nostra stessa vibrazione. E se ci rifletti, se osservi abbastanza attentamente i problemi che pensi di avere, ti
accorgerai di essere parte di quei problemi. Tu e il tuo problema attuale vibrate sulla stessa frequenza, così come
tutte le cose belle che hai vibrano in sintonia a quello che sei ora. Ciò che hai rispecchia ciò che sei, la tua vita è
una proiezione del tuo stato interiore.
Se vuoi cambiare il fuori, devi cambiare il dentro. Hai presente come funziona la radio? Per cambiare stazione
devi cambiare frequenza. Così, se vuoi cambiare la tua realtà, la tua stazione, cambia frequenza, cambia la tua
offerta vibrazionale, mentale ed emozionale.

Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo
usato quando li abbiamo creati

(Albert Einstein)

Quando fai una cosa sei quella cosa che fai. Tu sei l’origine del cambiamento. Per fare il tuo salto quantico
trasformati nel cambiamento che desideri.
(Scopri cos’è RΣ-PROGRΔMMING) Concentrati su quello che vuoi, non su quello che non vuoi. E poi fa come
l’elettrone: agisci! Crea energia simile a quella del tuo desiderio, con i tuoi pensieri, con le tue azioni.
Sintonizzati!

Buon salto

Potrebbero piacerti anche