LANUOVAMESPIRITUALE
TAM E T H IC E QUAM P H Y S IC E *
MENU
Devo però prima fare una premessa importante: non fatevi confondere dai
termini utilizzati da Goddard – quando si parla di “sentirsi come se il
desiderio si fosse già realizzato” si intende che bisogna “entrare” nello stato
mentale in cui ci troveremmo se il nostro sogno si fosse realizzato. Infatti
sono sempre i pensieri a precedere l’emozione, e non viceversa, solo che non
ce ne accorgiamo perché siamo passivamente pensati tutto il giorno, cioè non
siamo coscienti dei pensieri che ci passano per la testa; di conseguenza se
voglio raggiungere uno stato emotivo diverso devo necessariamente
allenarmi a cambiare i miei pensieri, come ho spiegato qui. Questo punto
viene frainteso da tutti, ed è proprio ciò che sabota la realizzazione dei nostri
desideri.
Alcuni sono convinti che Abdullah fosse un ebreo di colore, tuttavia non credo
che questa sia una supposizione corretta, poiché egli era orgoglioso del suo
retaggio culturale, inoltre si definiva etiope. Molto probabilmente coloro i
quali ritengono che fosse un ebreo di colore, lo fanno solamente perché era un
rabbino che parlava ebraico e iniziò Neville agli insegnamenti della
Kabalah[2] – però questa è solo una mia deduzione [parla l’autore dell’articolo,
Gwayi Kevin, N.d.T.].
Tuttavia quel primo incontro con Abdullah lo convinse che si trattava della
cosa giusta da fare, e per i 5 anni che seguirono Neville studiò personalmente
con il suo mentore, divenendo contemporaneamente suo grande amico.
Goddard chiamava affettuosamente il suo maestro “Ab”.
Abdullah non si mise mai a predicare i suoi insegnamenti con la forza, poiché
essi erano riservati unicamente a tutti coloro i quali erano pronti per riceverli
avendo compreso che la vita è molto più che la nostra forma fisica.
Non fu quindi mai mosso dalla sete di fama, ed era disposto ad assistere solo
chi aveva bisogno di aiuto lungo il proprio cammino di risveglio spirituale;
quindi è per tale ragione che non sappiamo quasi nulla di lui. Siamo venuti a
conoscenza della sua esistenza solo grazie a quei pochi dei suoi studenti che
hanno menzionato il suo nome. Fu sempre un uomo molto riservato e
decisamente misterioso.
Due anni dopo aver conosciuto Abdullah, a causa della Grande Depressione, le
cose andavano così male per Neville che questi non si poteva nemmeno
permettere di mettere insieme un pasto. Goddard stesso raccontava che a quei
tempi era disposto ad esibirsi in cambio di cibo, tuttavia tutti i teatri erano
chiusi, proprio a causa della crisi economica.
Trattandosi dei tempi della Grande Depressione, tutti erano stati duramente
colpiti in un modo o nell’altro, ma Neville non menzionò mai il fatto che il suo
maestro avesse problemi. Abdullah aveva un modo tutto suo di prosperare
anche in tempi di orrende ristrettezze!
Dunque lo ammoniva dal mangiare come lui, poiché Neville, per il solo fatto di
aver posto una domanda simile, mostrava di credere che non era salutare
mangiare in tal modo, e dunque questa convinzione era la sua realtà.
Abdullah mandava giù qualsiasi cosa perché era convinto che il cibo che
introduceva nel suo corpo potesse solo fargli bene e mai danneggiarlo, al di là
che gli altri lo considerassero sano o malsano. Semplicemente non gliene
importava nulla.
Egli condusse una vita lunga – visse più di 100 anni – e prosperò mangiando
cibi che ai nostri tempi sono considerati malsani o “spazzatura”.
La scortesia di Abdullah era infatti solo un modo per scacciare i dubbi che
assalivano la mente di Neville. Dunque, ogni volta che il suo allievo dubitava
che il semplice atto immaginale avrebbe garantito la concretizzazione del
desiderio, o ogniqualvolta si sentisse in dovere di intervenire con la forza – il
che dimostrava che non aveva ancora piena fiducia che l’immaginazione si
sarebbe solidificata nel mondo esterno – Abdullah lo rimetteva in riga
interrompendolo e rifiutando di discutere di qualsiasi cosa che avrebbe potuto
annullare gli effetti di suddetto atto immaginale.
Dopo alcuni giorni, Neville iniziò a nutrire dei forti dubbi poiché non
accadeva nulla, e voleva quindi parlarne con Abdullah, ma quest’ultimo
continuava a ripetergli che già si trovava alle Barbados, e per tale ragione
non c’era alcun motivo per parlare ulteriormente della questione. Quando
Neville insistette, il suo mentore si girò, andò nella sua piccola biblioteca
privata, e gli sbatté la porta in faccia. Goddard tentò per altre tre volte di
parlare della cosa, ma il maestro si rifiutava di farlo, dicendogli che non
poteva discutere del fatto che fosse alle Barbados visto che era già lì…non
avrebbe avuto alcun senso. Se lui aveva fiducia nel fatto di essersi convinto di
Finalmente una mattina Neville ricevette una lettera dal fratello Victor, nella
quale si trovava un assegno di 50 dollari, che serviva per permettergli di
acquistare una nuova camicia, un nuovo paio di scarpe e di calzini, e qualsiasi
altra cosa gli servisse. Inoltre Victor aveva preso accordi con la compagnia
marittima Furness Withy, affinché quando Neville fosse andato a prenotare un
biglietto per le Barbados questo sarebbe stato addebitato a lui.
Neville, tutto contento, andò alla Furness Withy, ma gli dissero che avevano
posto solo in terza classe. Lui accettò lo stesso. Poi andò da Abdullah per
raccontagli dell’accaduto, il quale gli rispose così: “E chi ti ha detto che devi
andare alle Barbados? E chi ti ha detto che sei andato alle Barbados con un
biglietto di terza classe? Tu sei già andato alle Barbados in prima classe”. E si
rifiutò di discutere ulteriormente della faccenda. Neville pensò che l’amico
non era contento per la fortuna che gli era capitata.
Dunque il mattino del 6 dicembre si recò al porto con il suo biglietto di terza
classe, e una volta arrivato gli dissero che si era liberato un posto in prima
classe, proprio come aveva predetto Abdullah. Goddard trascorse tre mesi
meravigliosi alle Barbados.
Il maestro gli insegnò che come non esiste una “piccola gravidanza”
– se lo fai rimani incinta, e allora devi permettere al bambino di
crescere, poiché qualsiasi interferenza da parte tua risulterebbe in un
aborto – non si può annullare la convinzione di aver già
realizzato il proprio desiderio tramite la lamentela e i dubbi. “Tu
sei convinto di essere alle Barbados. Così ora sei incinta. L’idea di
fondo è che partorirai un viaggio che ti porterà esattamente alle
Informativa Privacy e utilizzo cookie
Barbados. Quando ti sei convinto di un fatto, ciò corrisponde
metaforicamente al concepimento. Non provare nemmeno a
mettere in dubbio che si tratti di un concepimento. Ora devi per
forza diventare una madre amorevole e portare avanti la
gravidanza. Non è più il momento di discuterne” [l’atto di mettere
in dubbio che il proprio desiderio si possa realizzare equivale ad un
aborto perché ogni nostro desiderio è sacro e rinnegarlo
significherebbe rinnegare noi stessi e la nostra divinità, ecco perché
l’atto di rinunciare a realizzare i propri sogni provoca una grande
sofferenza, N.d.T.].
Poi ci fu la volta in cui Neville voleva divorziare da sua moglie per poter
sposare la donna che amava veramente, ma sua moglie si rifiutava di
concedergli il divorzio. Si erano infatti sposati quando erano molto giovani e
seppure la loro relazione era finita e vivevano separati, erano legalmente
ancora sposati. Quindi quando Neville le chiese di firmare le carte per il loro
divorzio, sua moglie rifiutò, proprio perché sapeva che lui voleva sposare
un’altra donna. Di nuovo utilizzò la sua immaginazione: vide sua moglie che gli
concedeva il divorzio. Alla fine quando successe veramente fu colto di
sorpresa.
Considerazioni finali
Abdullah ci ha insegnato che siamo in grado di liberarci di ogni sorta di
limitazione fisica. Mostrò come possiamo ottenere qualsiasi cosa
Informativa Privacy e utilizzo cookie
desideriamo, se solo non permettiamo ai nostri 5 sensi di illuderci e se ci
sentiamo come se la avessimo già, accettandola come nostra nuova realtà,
anziché notare la sua assenza.
“La strada che porta alla felicità e al successo in ogni campo – sia
poi questo nel campo morale, spirituale o materiale – è aperta
davanti a colui che ha familiarità con le forze miracolose del suo
subconscio. Chi conosce le leggi spirituali possiede una fede salda e sa
con assoluta certezza che non patirà mai la miseria, e questo
indipendentemente dalla congiuntura economica, dalle quotazioni in
borsa o dalle crisi di ogni tipo, come ad esempio scioperi o guerre.
Infatti, non appena egli avrà impresso nel suo subconscio l’idea di
Informativa Privacy e utilizzo cookie
benessere, questo gli procurerà in abbondanza, dovunque possa
trovarsi, tutto ciò di cui ha bisogno. Egli ha anche acquistato la salda
convinzione spirituale che il denaro circolerà sempre liberamente
nella sua vita e che ne possiederà sempre più del necessario. Anche
nel caso in cui le casse dello stato dichiarassero bancarotta domani e
la persona in questione perdesse tutto il suo attuale patrimonio
(come è già accaduto due volte con la moneta tedesca), questa
persona ritornerebbe ben presto ricca, indipendentemente da quale
nuovo sistema economico o quale nuova valuta vengano creati.”
Note:
[1] La fisica quantistica è la teoria che descrive il comportamento della
materia, della radiazione e di tutte le loro interazioni, al livello microscopico.
La teoria quantistica venne formulata da Max Planck agli inizi del novecento: il
tutto nacque da uno studio sulla radiazione emessa da un corpo nero, il quale
è capace di assorbire le radiazioni e di irradiarle a sua volta,
indipendentemente dalla natura del materiale; tuttavia il processo dipende
dalla temperatura. I quanti di energia sono la quantità minima al di sotto delle
quali non possono avvenire tali scambi. Infatti le quantità fisiche come
l’energia non possono essere scambiate in modo continuo, ma solo attraverso
dei “pacchetti” detti quanti; per cui un sistema può possedere valori di energia
specifici e non illimitati, come invece sostiene la fisica classica. Il corpo nero
studiato da Planck emette radiazione quantizzata, ossia limitata, e non
continua o illimitata. Tutto ciò che esiste è composto di molecole, le quali sono
a loro volta composte di atomi, e così via. Se continuiamo a dividere le
particelle arriveremo ad un certo punto al quanto, ossia una particella così
piccola che non può essere divisa (invece l’atomo può essere scisso in protoni,
neutroni ed elettroni). Questi concetti sono stati introdotti da Planck nel 1900,
Informativa Privacy e utilizzo cookie
e in seguito vennero ripresi da Einstein; ancora oggi vengono studiati perché
comportano dei paradossi.
Nella fisica classica possiamo sempre misurare con precisione un oggetto (la
sua velocità, la sua energia, la sua posizione, e così via). Con la fisica quantica
invece non è possibile misurare ogni oggetto, infatti quando si tratta di quanti
possiamo descrivere solo una rosa di possibilità: cioè la probabilità che un
oggetto o una persona si trovi in una determinata posizione. In fisica quantica
si dice che un quanto si trova nello “Spazio di Hilbert” = spazio di possibilità o
stato indefinito. Per cui c’è la probabilità che il quanto si trovi nel punto A o
nel punto B, ma non avremo la certezza di dove si trovi fino a che non lo
misuriamo. Non appena lo misuriamo, il quanto “decide” quale posizione
prendere. In gergo tecnico si dice che lo stato iniziale all’atto della misurazione
deve “collassare” in 1 dei 3 possibili stati.
Pure Einstein affermò che: “Dio non gioca a dadi con il mondo”, ovvero non
esiste il caso.
Questi studi confermano quindi che l’osservatore può creare tutto ciò che
desidera, essendo un vero e proprio Dio, privo di limiti.
Informativa Privacy e utilizzo cookie
[2] Neville Goddard viene considerato la versione “bianca”, ossia positiva, di
Aleister Crowley, infatti entrambi conoscevano approfonditamente la Bibbia e
possedevano le corrette chiavi interpretative, ma mentre Crowley usava un
linguaggio complesso e di effetto, dandosi molte arie, Goddard usava un
linguaggio semplice e immediato, rimanendo sempre molto umile. (Fonte:
https://counter-currents.com/2019/07/artist-autist-crowley-in-the-light-of-
neville-part-2/).
Come realizzare i tuoi desideri – Per vivere la vita dei tuoi sogni,
Neville Goddard e la “Legge di devi riprendere il controllo della
Assunzione” tua mente | Neville Goddard e la
“Legge dell’Assunzione”
RISPONDI
Silvia ha detto:
FEBBRAIO 7, 2022 ALLE 17:47
Grazie Alessandra, ci tengo a condividere tutte queste cose interessanti
che sto scoprendo solo ora e quindi sono contentissima se vi sono di
aiuto 😀
Caricamento...
Pingback: Per vivere la vita dei tuoi sogni devi riprendere il controllo della
tua mente | Neville Goddard e la “legge dell’assunzione” –
Lanuovamespirituale
Lascia un commento
Scrivi qui il tuo commento...
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono
elaborati.
Seleziona il mese
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e riceverai via e-mail le
notifiche di nuovi post.
Informativa Privacy e utilizzo cookie
NON SONO NÉ MEDICO, NÉ PSICOLOGO, NÉ PSICOTERAPEUTA, PERTANTO NON
EFFETTUO DIAGNOSI, NON PRESCRIVO FARMACI E CURE FINALIZZATE ALLA
GUARIGIONE. I TERMINI “MALATTIA”, “SINTOMI”, “GUARIGIONE”, “TERAPIA”,
“TERAPEUTA” E SIMILI EVENTUALMENTE UTILIZZATI IN QUESTO SITO, NEI CORSI E
DURANTE LE SESSIONI INDIVIDUALI E DI GRUPPO, NELLE EMAIL E IN ALTRE
COMUNICAZIONI SONO DA INTENDERSI ESCLUSIVAMENTE RIFERITE ALL’ASPETTO
SPIRITUALE DELL’INDIVIDUO ED ALLA FACILITAZIONE NEL RAGGIUNGIMENTO
DELL’EQUILIBRIO PSICOFISICO. IN CASO DI MALATTIE FISICHE O PSICHICHE E PER OGNI
PROBLEMA DI SALUTE SI RIMANDA AL PROPRIO MEDICO DI FIDUCIA.
*Tam Ethice Quam Physice, "Così nell'etica, come nella realtà", oppure "Ciò che avviene nel
Cuore si manifesta nel mondo": prima di agire ci dobbiamo chiedere se stiamo onorando il
nostro Sé Divino. L'etica invece ci permette di discernere fra un individuo dotato di Anima
Superiore e un guscio vuoto, così come fra il "bene" e il "male" del mondo duale.
ODYSEE YOUTUBE
di CSSIgniter