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RITORNO AL CUORE UMANO

INTRODUZIONE ALLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA


“Riunificazione di tutte le religioni, le filosofie e la scienza”

Yosuke Iida
Allo scopo di portare la Luce nell’epoca odierna di crisi e di confusione,
questo libro offre tanti contenuti per migliorare radicalmente la qualità della vita.

Autore: Yosuke Iida

Stampato nel 2015 presso Digitalia Print Napoli - Italia


Grafica e Impaginazione: Mariagrazia Palumbo

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa


pubblicazione può essere riprodotta o diffusa senza
l’autorizzazione dell’autore.
Prefazione

Un pensiero costante dell’uomo è quello di trovare e conquistare il suo posto nel Mondo,
cercando di scoprire se stesso attraverso ciò che fa.
Si cresce con l’idea di cercare in ciò che ci circonda, un pezzo di noi, come ad esempio
imitare o idolatrare un personaggio di nostro gradimento e comportarci esattamente allo
stesso modo perché abbiamo trovato vari punti in comune (almeno per la maggioranza delle
persone).
Ma se ci fermassimo un attimo e provassimo a guardarci dentro, cosa succederebbe?
Quanti di noi possono dire di conoscersi veramente?
Conoscere non vuol dire interpretare o tradurre ciò che proviamo, alla luce di informazioni
precostituite, ma è la capacità di saper ascoltare e riconoscere ogni singola emozione dettata
dal cuore.
Ormai la vita è diventata talmente frenetica che i pensieri quotidiani vanno meccanicamente,
senza nessuna consapevolezza, così come ascoltiamo il nostro cuore?!
C’era un tempo in cui si apprezzava ogni singolo istante della giornata, si apprezzava il lavoro
sudato perché portava buoni frutti, si apprezzava l’alba che svegliava un nuovo giorno, e il
tramonto che concludeva l’impegno con un meritato riposo.
Si apprezzavano le stagioni perché portavano qualcosa di nuovo e saporito da gustare, si
apprezzavano le feste per il piacere di stare in compagnia, invece di pensare a quale regalo
portare per fare bella figura.
Si apprezzava di più la Vita: invece, adesso siamo semplici e muti testimoni del tempo che
scorre sempre più in fretta, siamo convinti di avere o ricevere sempre in misura minore
rispetto a quello che facciamo e diamo; di questi tempi non si vede l’ora che arrivi la sera per
cercare ristoro quando, in realtà, non lo troviamo a causa del preoccupante pensiero di dover
affrontare un’altra giornata.
Le stagioni non sono più quelle di una volta, il Tutto è stravolto allo stesso modo di come
siamo stravolti noi.
Per questo motivo bisogna fermarsi un attimo e fare almeno un primo passo: cercando di
capire che non dovremmo imitare ciò che ci circonda, ossia percorrere la strada di altri
credendo che sia la cosa giusta da fare, ma dovremmo ritrovare chi siamo veramente in modo tale
che la strada che percorriamo possa essere un esempio da seguire.
Dobbiamo essere il primo esempio per noi stessi e comprendere che ciò che ci capita ha
sempre una motivazione.
Gli accadimenti della Vita devono aiutarci a comprendere ciò che dobbiamo correggere per
fare un percorso migliore: è per questo che c’è un tempo per le cose.
Adesso, nel momento presente, dobbiamo imparare dagli errori del passato per investire in
un futuro migliore, per progettare una Vita esemplare, ma questo non possiamo farlo da soli
perché come facciamo a capire che tutto ciò che abbiamo fatto fino adesso sia veramente
giusto o sbagliato?
E questa è una motivazione per la quale abbiamo deciso di leggere questo libro.
C’è tanto da riscoprire, tanto da correggere e lo si può fare soltanto se si incominciano ad abbandonare
quei pregiudizi che sono infondati, e a guardare le cose nelle loro varie sfaccettature.
Potremmo prendere esempio dalla Terra; non rimane ferma intorno al sole, ma si fa illuminare
in ogni angolazione grazie alla sua rotazione.
Prefazione

Perché non possiamo applicare su di noi ciò che di Vero esiste in natura?
Cosa ci rende così presuntuosi da non poter utilizzare come esempio ciò che di Vero ci circonda?
Il fatto di essere la specie dominante su questo pianeta, non ci dà il diritto di credere che la
maggior parte delle cose che facciamo siano giuste, solo perché ci sono state tramandate da
generazioni.
Senza la verità, che si trova nel nostro cuore, i comportamenti sono privi di vero significato.
Cos’è e qual è la Verità?
È un dato di fatto, oggettivo, immutabile e indiscutibile.
La natura, come l’uomo, è piena di Verità, ma la differenza tra l’uomo e la natura è che la
natura non cambia il suo modo di essere, ma semplicemente si rimette in equilibrio, si riassesta
da sola nel momento in cui viene “sconvolta”.
L’uomo, invece, ha perso il suo vero stato di Essere umano, poiché ogni volta che viene
“sconvolto” da eventi s’impegna a cercare altro per riavere l’equilibrio perso; basterebbe
ascoltarsi, sarebbe sufficiente ascoltare il proprio cuore per potersi guarire, correggendo gli
errori commessi.
Quando stiamo male vuol dire che c’è qualcosa che non va, quando il nostro corpo sta male
vuol dire che ci sta avvertendo che c’è qualcosa che lo sta danneggiando e da solo cerca di
ritornare al proprio equilibrio naturale.
Purtroppo, abbiamo smesso di fare anche questo: ascoltare la naturalezza e l’equilibrio del
nostro corpo, che è a dir poco perfetto.
Ogni cosa funziona in perfetta armonia e collaborazione, se qualcosa non va c’è un motivo.
È il momento di far uscire il vero Sé, ma per farlo occorre abbandonare dalla nostra vita le
maschere che ci siamo creati da quando abbiamo la memoria.
Le ingiustizie vanno corrette! E si possono correggere incominciando a cambiare noi stessi,
perché noi tramandiamo solo ciò che conosciamo: e se ciò che conosciamo fosse sbagliato?
Ciò che ci circonda l’abbiamo creato con i nostri sentimenti; ciò che di brutto esiste è nato
attraverso i sentimenti ed i concetti deviati.
Non dobbiamo lamentarci per una Vita che non ci soddisfa, se poi non siamo disposti a fare
niente di concreto per correggerla.
Ci sono cose che non dipendono da noi, ma intanto possiamo fare la nostra parte.
Così, la vita intorno a noi si corregge automaticamente, compreso l’ambiente in cui viviamo.
Provare per credere.

Lorena Lupi
Introduzione

Questo libro spiega il valore Sacro della vita umana e la sua applicazione nella vita quotidiana.
Tuttavia, varie informazioni di questo libro non corrispondono a ciò che i nostri antenati
ci hanno tramandato. Quindi vi chiedo di leggerlo con buona disposizione riflessiva, con
mentalità lucida e con l’innocenza del Cuore libero, per poterne cogliere la sostanza: “la
Legge Universale Divina”, che riunisce intrinsecamente nella sua essenza tutte le religioni, le
filosofie e la scienza.
La porta del domani non si apre automaticamente. Aprirla o scappare dipende soltanto dalla
propria volontà. Questo libro contiene concetti difficili, ma vale veramente la pena affrontarli
con il Cuore.
I profeti (messaggeri di Dio): Gesù, Buddha e Mosè sono le UNICHE tre anime sul nostro
pianeta che possono comunicare DIRETTAMENTE con Dio. Essi sono i tre Grandi Angeli di
Luce (i tre Grandi Spiriti Guida), oltre a Loro ci sono gli Angeli di Luce che guidano e aiutano
altre anime e le persone (verso la fine del libro si potrà comprendere il significato di questo
meccanismo).
I profeti vengono periodicamente sul pianeta Terra per riattivare gli insegnamenti diretti di
Dio, poiché gli uomini, nel tempo, tendono a modificare, distorcendo per ignoranza e per
egoismo, gli insegnamenti ricevuti (difatti le informazioni attuali risultano essere state
parecchio manipolate).
Nel tempo in cui Mosè predicava la Legge Universale Divina nel mondo materiale, Buddha
gli faceva da Angelo Custode in nome di “Yahweh”, successivamente nacque in India come
Gòdama Siddharta (Buddha). Gesù, in quel periodo divenne l’Angelo Custode di Buddha.
Duemila anni fa giungeva in Israele con il nome Joshua Immanuel (Gesù Cristo) e la parola
“Amen” proviene dal nome precedente di Gesù, “Amon”, per onorarLo. Questi tre Grandi
Angeli di Luce lavorano sempre insieme collaborando tra di Loro, ciò vuol dire che i Loro
insegnamenti sono esattamente gli stessi, senza alcuna differenza sostanziale, poiché il
mondo è uno solo, la Legge di Dio è Unica in tutto l’universo. La modalità di Mosè era
quella di dimostrare la Forza di Dio; Buddha conosceva perfettamente il Cuore umano e
insegnava la Legge Universale Divina, tramite il corretto modo di vivere; Gesù trasmetteva
la Luce dell’Amore Eterno di Dio, operando miracoli. Questi grandi profeti hanno insegnato
esattamente lo stesso principio, adattandosi alle diverse mentalità delle epoche nelle quali si
sono manifestati. Le parole “BUDDHA” e “CRISTO” stanno a significare quelle anime che
sono perfettamente diventate tutt’uno con Dio e che hanno la stessa Coscienza di Dio. Un
giorno tutti dovremo raggiungere esattamente il Loro stato!
Alcuni negheranno questo fatto a causa di dogmi religiosi, quali ad esempio che Gesù sia Dio
e sia l’unico messia, oppure che Maometto sia l’ultimo profeta dell’umanità ecc. (D’altra parte
ci sono persone che hanno coltivato avversione verso le religioni fino a respingere i nomi dei
profeti a causa della confusione generata dall’incoerenza degli insegnamenti tramandati.)
Prima di pensare che gli insegnamenti religiosi siano la verità assoluta, di giudicare le cose
in base alle credenze e ai preconcetti comuni, senza le esperienze dirette della vera sostanza
dell’anima, vi prego di verificare come sono fatte realmente le cose. Nell’epoca odierna la
scienza, osservando la natura, sta scoprendo come funziona il grande universo fino alla più
piccola particella. Dio è perfettamente scientifico (naturalmente la vera scienza deve andare
oltre l’esistenza materiale): non esiste nessun dogma enigmatico!
Introduzione

Buddha insegnava ad avere dubbi riguardo i Suoi stessi insegnamenti per non creare la fede
cieca, Lui stesso sperimentava e verificava ogni insegnamento ricevuto dai Suoi Angeli
Custodi (principalmente Amon, ossia Gesù), prima di passarlo come tale ai discepoli e al
popolo.
Bisogna ragionare in modo corretto e profondo per comprendere il vero senso della vita,
poiché l’essenza della verità assoluta si può trovare solo nella profondità del Cuore.
In realtà la verità assoluta è la cosa più ovvia e naturale che esista perché è semplicemente la
Legge della natura. I veri insegnamenti dei profeti riguardano come applicare umanamente
questa Legge nella vita quotidiana.
La verità assoluta non solo si sente, ma la sua struttura si vede realmente con gli occhi del
Cuore e, persino, si possono udire i suoni dell’universo, in quel momento l’anima esplode di
felicità, riscoprendo l’essenzialità del vero mondo in cui viviamo (è impossibile descrivere
queste emozioni con le parole!)
Per quanto riguarda Maometto, bisogna ricordare che era un Angelo di Luce reincarnato,
allo scopo di coltivare la pace e ordinare le religioni dell’epoca caratterizzate da grandi
conflittualità, sceso nell’umanità guidato dall’Arcangelo Gabriele (come suo Angelo Custode)
messaggero di Allah. Maometto, svolse il suo compito, ma non essendo né un Grande Angelo
di Luce, né un Grande Spirito Guida, non fu perfetto e pertanto commise degli errori che
sono rintracciabili anche nel Corano. Infatti, predicava la pace, ma allo stesso tempo, anche
se per scopi difensivi, giustificava la guerra e la forza delle armi. Di questa contraddizione
non si trova assolutamente traccia nella reale vita di Gesù, Buddha e Mosè. Uccidere le
persone in nome di Dio, usare la violenza per difendere Dio ed esercitare la discriminazione
umana, non sono la vera via di Allah. Purtroppo, chi vive immerso dentro una situazione
diventa cieco e fa grande fatica a riconoscere le cose come sono realmente e sulle quali deve
riflettere obiettivamente. È inutile pensare che queste concezioni siano suggerite dai diavoli,
per sfuggire alle quali occorre chiedere rifugio ad Allah. Prima di chiedere in continuazione
perdono ad Allah, bisogna coltivare la vera armonia interiore nel Cuore sincero, correggendo
la propria credenza secondo l’autentico Cuore di Dio (Universale), e raggiungere “l’esplosione
di gioia”, che è il vero percorso umano verso Allah.
Un errore interpretativo è accaduto anche all’epoca di Gesù. A quel tempo, in Israele c’era
molta inconsapevolezza, e i diavoli agivano direttamente sull’umanità, l’unico che conosceva
la Legge Universale Divina era Gesù, per questo i discepoli insegnavano al popolo a credere
soltanto in Lui (Cristo), considerandoLo l’unico figlio di Dio, l’unico messia attraverso il quale
poteva attuarsi la salvezza. Dopo duemila anni questa credenza è ancora molto radicata. Il
vero significato di questa tradizione, divenuta dogma, risiede nel fatto che la salvezza avviene
solo nel momento in cui ognuno applica realmente la Legge Universale Divina, riscoprendo
così la coscienza cristica nel Cuore profondo. Gesù ha semplicemente insegnato la Struttura
Universale Divina e la modalità per vivere correttamente, ma a causa dell’oscurità regnante in
quell’epoca, non poteva spiegare taluni misteri che esigevano una coscienza più elevata, quali
la reincarnazione, poiché le persone si sarebbero scandalizzate rifiutando la verità che veniva
loro donata (Non donate le perle ai porci).
Nell’epoca odierna bisogna ritornare agli insegnamenti ORIGINALI dei profeti (Gesù, Buddha,
Mosè) che sono molto diversi da quelli tramandati nelle varie correnti religiose e spirituali.
Introduzione

Nel secolo scorso si è manifestata la reincarnazione del profeta Buddha in Giappone (Shinji
Takahashi; 1927-1976), per ridare all’umanità gli insegnamenti autentici di Dio, guidato
dall’Angelo Custode Mosè.
Ho sviluppato questo libro grazie ai Suoi insegnamenti. Il mio compito in questa vita è portare
le parole originali del profeta in Italia. Io coltivo la mia anima per essere più fedele possibile ai
Suoi insegnamenti. Non esistono traduzioni dei Suoi libri in circolazione, dato che per tradurre
bisogna prima comprendere realmente gli insegnamenti nel Cuore profondo. Attualmente
posso scrivere solo ciò che riesco a comprendere, secondo il livello della mia anima.
Alcune correnti del Buddhismo sostengono che Buddha abbia raggiunto il massimo livello
dell’illuminazione e non si reincarnerà più, ma questa cognizione non corrisponde a verità.
Anche i profeti, poiché fanno parte dell’universo, seguono la Legge della Circolazione e
della Reincarnazione come tutti gli altri esseri viventi. Bisogna, in tal senso, specificare che
Buddha, essenzialmente, è nato già con il massimo livello dell’illuminazione (quando si nasce
nel mondo materiale la coscienza si seppellisce nell’oblìo), come Gesù e Mosè, e nel Suo
percorso della vita terrena, se lo è ricordato e l’ha sviluppato per l’Evoluzione Eterna di Dio. Il
vero significato di queste parole è che Loro, tra la vita e la morte, sono trascesi completamente
dalla concezione umana tramite l’illuminazione, diventando tutt’uno con l’intero universo,
per questo sanno vedere liberamente i mondi di tutte le dimensioni, il tempo infinito costituito
dal passato, presente e futuro.
Il profeta Shinji Takahashi (Buddha) aveva previsto più di 40 anni fa, la crisi economica e
religiosa della nostra epoca, un avvertimento forte per l’umanità ed un invito a correggere
la mentalità corrente per evitare una possibile catastrofe. In questi tempi, registriamo già gli
avvertimenti nei movimenti della natura che si manifestano come strani fenomeni in tutto il
mondo.
Secondo la Sua predizione, Gesù verrà tra 150 anni a Chicago in America, da quel momento
in poi l’umanità andrà verso una pace concreta. Gesù mostrerà al mondo gli errori del
materialismo e del libertinaggio umano, indicando la corretta via (non esiste il giorno del
giudizio, come la Chiesa e l’Islam sostengono, in quanto le anime non resuscitano come da
loro descritto).
Occorre sottolineare che non basta la sola lettura di questo libro per avere un istantaneo
cambiamento, poiché gli insegnamenti vanno applicati nella vita quotidiana. Solo allora
funzionano, e si possono finalmente comprendere nella loro manifestazione reale come gioia
di vivere e felicità nel Cuore profondo. In quel momento la vita si trasforma in modo ottimale,
migliora concretamente il rapporto umano, e talvolta avvengono anche i miracoli!
Attraverso questo libro, provate a scoprire il vero significato di “Amore”, e la sostanziale
differenza dalla incosciente concezione comune. Bisogna ricordare sempre che per manifestare
il vero amore ci vuole la vera saggezza che viene dal profondo del Cuore (questo libro spiega
anche come realizzarlo). Inoltre, chi non ha segreti e bugie nel Cuore, ma con il Quale è
sincero e onesto, vive in pace naturalmente.
Vi auguro una buona lettura. Grazie.

Yosuke Iida
Sommario

PREFAZIONE................................................................................................................... 6

INTRODUZIONE............................................................................................................. 8

CAPITOLO I. IL CUORE E LA PRATICA.................................................................. 16


CAPITOLO II. L’ORIGINE DELLA VITA.................................................................. 20
1. L’universo ha coscienza.................................................................................................. 20
2. Il Cuore della grande natura............................................................................................ 22
3. Le religioni devono insegnare l’esistenza della Legge Universale Divina..................... 24
4. Si può trovare la Legge Universale Divina nella giungla............................................... 28
5. Il mondo materiale prosegue la Legge della Circolazione.............................................. 30
6. La Legge Universale Divina si basa sulla filosofia e la scienza..................................... 33

CAPITOLO III. IL SENSO DELLA VITA NEL MONDO MATERIALE


E LA MORTE.................................................................................................................... 38
1. Il mondo materiale e il mondo reale............................................................................... 38
2. Paradiso e inferno............................................................................................................ 39
3. Cosa succede dopo la morte............................................................................................ 43
4. L’obiettivo e la giustizia della vita................................................................................. 46
CAPITOLO IV. GLI ANGELI........................................................................................ 47
1. Gli Angeli di Luce........................................................................................................... 47
2. Gli angeli divini............................................................................................................... 50
3. Gli angeli custodi............................................................................................................ 52
4. La funzione degli angeli custodi di guida e protezione...................................................... 54
5. Meditazione e gli angeli custodi .................................................................................... 55

CAPITOLO V. LA NASCITA UMANA, LA GRAVIDANZA E IL PARTO.................. 58


1. I legami secondo la Volontà di Dio................................................................................. 58
2. L’educazione.................................................................................................................... 58
3. Il valore della vita umana................................................................................................ 60
4. La nascita umana, perché bisogna ringraziare i genitori?................................................ 60
5. Una buona gravidanza...................................................................................................... 61
6. Le cause per cui nascono i bambini disabili e il recupero................................................ 62
7. Un Angelo di Luce reincarnato che dona la Luce alle persone disabili.............................. 65
8. Sterilità, adozione o una vita senza figli.............................................................................. 66
9. I figli del secondo matrimonio.......................................................................................... 66
10. Ringraziare i figli............................................................................................................ 67

CAPITOLO VI. IL MATRIMONIO, IL CORRETTO


RAPPORTO DI COPPIA ................................................................................................ 68
1. L’anima gemella, l’unico legame del matrimonio........................................................... 68
2. La differenza della funzione tra uomo e donna................................................................ 70
3. La purezza sessuale......................................................................................................... 73
Sommario

4. Il divorzio, il secondo matrimonio................................................................................... 74


5. La differenza del livello evolutivo dell’anima................................................................ 75
6. La massima espressione matrimoniale............................................................................ 76
CAPITOLO VII. MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA
DELLA SOFFERENZA................................................................................................... 77
1. Gratitudine per l’ambiente in cui viviamo...................................................................... 77
2. La salute fisica................................................................................................................. 78
3. Anatomia spirituale......................................................................................................... 78
4. Alimentazione................................................................................................................. 81
5. Le cause delle malattie fisiche........................................................................................ 83
6. Le cause delle malattie mentali....................................................................................... 84
7. Diavoli delle anime in pena............................................................................................ 87
8. Ipnosi e Yoga................................................................................................................... 88
9. Guarire dalla sofferenza dei peccati................................................................................ 88
10. La salute dell’economia................................................................................................. 91
11. Ricaricare l’energia....................................................................................................... 92
12. Gioia di vivere............................................................................................................... 92
CAPITOLO VIII. IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO....................................... 94
1. Che cos’è la via di mezzo................................................................................................ 94
2. La via di mezzo e l’essere umano................................................................................... 98
3. Il Cuore della via di mezzo............................................................................................. 101
4. Varie discipline e la via di mezzo.................................................................................... 103
5. Applicazione della via di mezzo nella vita quotidiana,
gli 8 principi della Legge Universale Divina...................................................................... 105

CAPITOLO IX. GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA.......... 110


1. Vedere correttamente....................................................................................................... 110
2. Pensare correttamente...................................................................................................... 112
3. Parlare correttamente....................................................................................................... 114
4. Lavorare correttamente.................................................................................................... 116
5. Vivere correttamente....................................................................................................... 119
6. Applicarsi correttamente alla via.................................................................................... 123
7. Pregare correttamente...................................................................................................... 128
8. Meditare correttamente................................................................................................... 137
CAPITOLO X. DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE....................................... 146
1. La pace interiore.............................................................................................................. 146
2. Dio e l’umanità................................................................................................................ 148
3. Il peccato originale di Adamo ed Eva.............................................................................. 149
4. La Luce divina................................................................................................................ 150
5. Dio è l’Amore.................................................................................................................. 150
6. Il Cuore umano................................................................................................................ 151
Sommario

7. La vita, la coscienza e la riflessione................................................................................ 151


8. Il senso del battesimo...................................................................................................... 152
9. Il mistero della reincarnazione........................................................................................ 153
10. Osservazione e attenzione............................................................................................. 154
11. L’arte, l’espressione del Cuore...................................................................................... 154
12. Come mantenere la pace interiore nell’ambiente disarmonico..................................... 155
13. Come coltivare realmente la pace mondiale.................................................................. 156
14. Attenzione alle azioni dei diavoli.................................................................................. 156
15. Riassunto degli 8 principi della Legge Universale Divina............................................ 158
CAPITOLO XI. IL PROFETA SHINJI TAKAHASHI E LE SUE
ESPERIENZE VISSUTE.................................................................................................. 161
CAPITOLO XII. RINASCITA........................................................................................ 168
1. El Ranty........................................................................................................................... 168
2. Lucifero........................................................................................................................... 169
3. Il paradiso terrestre.......................................................................................................... 170
CAPITOLO XIII. PREGHIERA..................................................................................... 171
1. Preghiera......................................................................................................................... 171
2. Il fondamento della preghiera......................................................................................... 172
3. Preghiera è riconnessione con la nostra dimora.............................................................. 172
CAPITOLO XIV. MEDITAZIONE................................................................................ 174
1. Preparazione alla meditazione......................................................................................... 174
2. La meditazione per la purificazione dell’anima.............................................................. 175
3. La meditazione per la riconnessione con Dio................................................................. 178
4. L’illuminazione............................................................................................................... 180

CAPITOLO XV. TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA


LEGGE UNIVERSALE DIVINA.................................................................................... 181
1. Testimonianze.................................................................................................................. 181
2. Lorena Lupi..................................................................................................................... 182
3. Fulvio Barlocci................................................................................................................ 184
4. Maria Luisa Peliti............................................................................................................ 186
5. Elena Benigni.................................................................................................................. 189
6. Miriam Darsiè................................................................................................................. 192
7. Stefania Tittarelli............................................................................................................. 193
8. Mariagrazia Palumbo...................................................................................................... 196
9. Marco Affaitati................................................................................................................ 197
10. Rossella Gerboni........................................................................................................... 198
11. Daniele Di Meo............................................................................................................. 201
POSTFAZIONE................................................................................................................ 204
BIOGRAFIA..................................................................................................................... 207
Capitolo I: Il Cuore E La Pratica
Buddha della nostra epoca (Shinji Takahashi; 1927- 1976), ha raggiunto l’illuminazione nel
1968 e si è ricordato di essere Gòdama Siddharta, Buddha (anche i profeti trascorrono una vita
comune prima dell’illuminazione, per dimostrare che un giorno chiunque può raggiungere lo
stato di Buddha e Cristo).
In quell’occasione, la sua anima è uscita momentaneamente dal corpo ed è andata nel mondo
reale (mondo in cui vivono le anime: gli angeli) per tenere una conferenza a tutti gli Angeli di
Luce sotto la presidenza di Mosè, sul tema: “La vita e la materia”. Quando Buddha è tornato
nel corpo dopo questa conferenza ha scritto “IL CUORE E LA PRATICA”. Questa scrittura
spiega la Legge Universale creata da Dio e indica l’origine dell’umanità, quindi va applicata
per ritrovare il vero Sé, ossia lo stato di “FIGLIO DI DIO” attraverso la via della Pace, della
Gioia e della Felicità.
L’umanità: da dove proviene e dove andrà? Cosa significa vivere in questo mondo? Cos’è
la morte? Esiste veramente l’anima? Esiste davvero Dio? Cos’è ciò che si sente nel Cuore?
Com’è fatto l’universo? Che relazione ha con l’umanità? Qual è il senso dell’esistenza
umana? Qual è la sostanza del Cuore?
“IL CUORE E LA PRATICA” chiarisce tutte queste domande, ed è molto importante
comprenderne il significato, realmente nel Cuore profondo.
Il Cuore di Dio è l’origine di tutto il Creato, inteso sia come pensieri divini (Coscienza
di Dio), sia come Sua azione (Pratica), e come l’energia divina sostiene vitalmente tutti
gli esseri esistenti. L’universo dimostra all’umanità lo stato ideale della grande Armonia.
Quando l’essere umano realizza questo corretto stato, prova immensa gioia nel Cuore sincero.
Il titolo: “IL CUORE E LA PRATICA” deriva da questo Cuore di Dio (pensieri divini), da
questo Atto (Pratica) di Dio che ogni essere umano deve seguire, come lo stato del proprio
Cuore (pensieri) e come la propria pratica (mettere in atto la Legge Universale Divina).
“IL CUORE E LA PRATICA” è l’insegnamento del Cuore: ossia acquisire la capacità di
applicare il proprio Cuore nella vita pratica.
“IL CUORE E LA PRATICA” va letto meditando sulla sostanza delle parole. Ogni volta
che si leggerà, le parole porteranno consapevolezza nel proprio Cuore, esse parleranno
direttamente all’anima, che comprenderà l’essenzialità della vita nell’universo, di fronte a
Dio.

16
IL CUORE E LA PRATICA
gli insegnamenti diretti di Dio, realizzati dal Buddha della nostra epoca

Il Cuore e la Pratica è espressione della Legge Universale Divina e del vero Cuore umano, quindi
questi insegnamenti non servono né per pregare, né sono da imparare a memoria. Essi vanno compresi
e messi in pratica nella vita quotidiana, solo allora prendono vita.

Io stesso ho visto, sentito e sperimentato gli insegnamenti di Dio ai quali sono fedele.
La fonte di tutti gli esseri viventi e di tutto ciò che esiste è l’immenso universo. Seguendo la
Legge della Circolazione e della Reincarnazione, tutto è in perfetta connessione e in perfetta
reciprocità.
Il grande universo (la grande natura) ha Coscienza.
Questa Coscienza domina l’intero universo e si manifesta in perfetta armonia come tutti gli
esseri esistenti. Tutti gli esseri esistenti si aiutano a vicenda con l’infinita misericordia.
Il corpo della Coscienza è l’intero universo e il centro della Coscienza è il Cuore.
Il Cuore è l’Amore Eterno, l’Infinita Misericordia. Va compreso che la Coscienza e il corpo
sono tutt’uno.
E questa immensa Coscienza è il Grande Spirito, chiamato “Dio”. L’intero universo è il Suo
corpo.
Nel mondo materiale c’è il sistema solare che è una piccolissima parte dell’universo. E il
pianeta Terra è una piccola cellula del sistema solare. Questa cellula, che è parte dell’universo,
ha coscienza. E così, va compreso che tutti gli esseri esistenti hanno la vita, sono l’insieme
dell’energia.
L’intero universo è il luogo divino, quindi lo è anche il pianeta Terra. Nel mondo materiale,
in un luogo divino (pianeta Terra) ci sono varie anime che si riuniscono per vivere e crescere
insieme. Tutte le anime trasmigrano attraverso tre stadi. In questo mondo materiale le anime
devono migliorare e perfezionare sé stesse per creare il mondo ideale, il paradiso terrestre
secondo la Volontà di Dio. Inoltre, le anime devono evolvere anche per creare l’armonia
divina tra tutti gli esseri viventi nell’intero universo.
I tre stadi delle anime sono: le vite passate, la vita attuale e le vite future; questi sono i
passaggi della trasmutazione; l’anima stessa è eterna.
Le vite passate sono le vite vissute nel mondo materiale e in quello reale. La vita attuale è
in questo mondo materiale, ossia l’anima e il corpo insieme. Calore, luce e ambiente, tutti
insieme creano l’energia vitale e il luogo per crescere spiritualmente. È importante ringraziare
questo ambiente colmo di Amore e Misericordia di Dio.
La vita futura si trova in un‘altra dimensione, nel mondo reale (mondo in cui vivono le anime:
gli angeli) dopo l’abbandono del corpo. Esistono livelli differenti in base all’armonia della
coscienza. Questi livelli si basano sulla quantità della Luce divina che emette un’anima. La
Luce divina si riflette in base a quanto è armonico il proprio Cuore rispetto al Cuore di Dio.
Le anime che sono diventate tutt’uno con Dio sono piene di Luce divina. Queste anime
sono gli Angeli di Luce nel mondo reale, sono la guida di tutte le anime. In questo mondo
materiale, Dio ha affidato tutto agli Angeli di Luce. Gli Angeli di Luce sono pieni di amore
e misericordia e guidano altre anime sia nel mondo reale sia nel mondo materiale. Inoltre,
ci sono gli angeli divini che proteggono da ogni male le anime e le persone che vivono
correttamente. Un Angelo di Luce che ha assunto il corpo deve guidare l’umanità verso la

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CAPITOLO I: IL CUORE E LA PRATICA

via luminosa dell’armonia predicando la Legge Universale Divina.


Ancor prima di venire in questo mondo materiale, un’anima umana ha già deciso e accettato,
con la sua volontà, tutte le condizioni di vita scegliendo anche i genitori (dai quali riceve il
corpo: il veicolo) e l’ambiente per studiare, migliorare e far crescere la propria coscienza,
e dare il suo contributo per creare il mondo ideale divino (il paradiso terrestre) sul pianeta
Terra, di cui bisogna essere coscienti.
Il conducente del corpo è la propria coscienza. Il centro della coscienza è il Cuore. Il Cuore è
sempre connesso con il mondo reale ed ha il contatto diretto con gli angeli custodi (protezione
e guida) dei quali, è bene ricordarsi quotidianamente. Il proprio Cuore, poiché ha il contatto
diretto con gli angeli custodi, è fedele al vero Sé.
Nonostante ciò, la maggior parte delle persone crea attaccamento al corpo, il quale prende
il dominio della coscienza e del Cuore. Dimenticano le promesse che hanno fatto prima di
venire nel mondo materiale, coltivano e difendono l’egoismo andando contro la Volontà
di Dio (a volte prendono persino la possessione dai diavoli), poi lasciano il corpo. Tante
persone soffrono per la vita, l’invecchiamento, le malattie e la morte dimenticandosi del loro
vero essere.
La causa (sofferenza) di tutto ciò è data dagli attaccamenti.
Gli attaccamenti nascono dai sei elementi: vista udito, olfatto, gusto, tatto e coscienza che
agisce sui cinque sensi. Per armonizzarli bisogna ascoltarsi sempre con il Cuore sincero,
rispettando il principio della via di mezzo.
Ascoltarsi con il Cuore sincero significa meditare (pensare, riflettere profondamente).
Meditando nel Cuore sincero l’anima si purifica. Nessuno è solo, ci sono sempre gli angeli
custodi nella propria coscienza. È fondamentale ringraziare gli angeli custodi: attraverso la
meditazione si può ricevere il loro aiuto e guida. Grazie ai sei elementi si riesce a riconoscere
l’Assoluto (il Bene).
Ringraziando l’infinita Misericordia di Dio, va compresa la Sua Volontà: coltivare l’armonia
tra tutti gli esseri viventi. È naturale avere gratitudine per gli antenati e dimostrarla per i
genitori.
Si vive armonizzando il Cuore e il corpo, coltivando sempre una buona abitudine e creando
la pace nell’ambiente. Il corpo umano si mantiene grazie al generoso sacrificio degli animali,
delle piante, dei minerali e di tutti gli altri esseri viventi. Essi sono la fonte dell’energia fisica,
bisogna ringraziarli. Dio dona l’energia spirituale per nutrire la coscienza e il Cuore, questa
energia si trova nell’armonica vita quotidiana.
Quando il corpo soffre, il Cuore va in crisi, quando il corpo sta bene, il Cuore si perde nelle
passioni. Queste gioie e questi dolori non sono la Via Universale Divina, quindi occorre
abbandonare gioie e dolori estremi, attaccamenti, egoismo e percorrere la via di mezzo.
Davanti a tutti gli accadimenti: Vedere correttamente (riconoscere l’essenzialità); Pensare
correttamente (coltivare una buona mentalità); Parlare correttamente (corretta comunicazione
umana); Lavorare correttamente (ricostruzione dell’armonia sociale); Vivere correttamente
(comprendere il senso della vita); Applicarsi correttamente alla via (impegnarsi a migliorare
l’anima); Pregare correttamente (concentrarsi sui desideri dell’anima); Meditare correttamente
(lavoro di coscienza tramite una profonda riflessione).
Nel mettere in atto questi insegnamenti, ossia la Legge Universale Divina nella vita quotidiana,
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CAPITOLO I: IL CUORE E LA PRATICA

si trova la Luce nella vita, e si può raggiungere lo stato dell’Illuminazione, abbandonando


quello dei dubbi e delle illusioni.
In quel momento il proprio Cuore si sintonizza con il Cuore di Dio: si prova l’immensa
pace nel riempire di Luce immensa il Cuore! Questa è la vera Illuminazione, la massima
espressione umana.

(Questa scrittura spiega la Legge Eterna di Dio che vale per tutti gli esseri viventi nell’intero universo.
In questa epoca in cui l’umanità si è scordata completamente degli insegnamenti di Dio, è necessario
portarla sempre nel Cuore per vivere la vita quotidiana).

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Capitolo II: L’ORIGINE DELLA VITA

II-1. L’UNIVERSO HA COSCIENZA

L’universo è l’origine della vita, di tutto ciò che esiste. Anche il pianeta Terra, la nostra fonte
di vita, coltiva altre vite. Se non fosse esistito l’universo e, di conseguenza, il pianeta Terra,
la nostra vita non sarebbe esistita. La vita umana si svolge sul pianeta Terra che è compreso
nell’universo.
Quando si analizza la struttura dell’universo, si scopre che è fatto esattamente come l’essere
umano, che è dunque un piccolo universo. Le particelle di luce si riuniscono, si separano e
insieme creano spazio o materia. La scienza di oggi riesce a spiegare questo meccanismo,
ma non ha ancora compreso come sono costituite le particelle di luce. Tali particelle si
muovono in base a una coscienza, a una volontà e questo processo si fonda sul principio
della reciprocità, nel rapporto che ogni cosa esistente ha con un’altra.
Ad esempio, l’ossigeno presente nell’aria è del 21%, se scendesse ad un livello del 10% o
aumentasse fino al 50% non si potrebbe più vivere. Con l’inspirazione si immette ossigeno,
che scorre nel corpo e con l’espirazione si rilascia anidride carbonica. Quest’ultima, presente
nell’aria, viene raccolta dalle piante tramite la fotosintesi clorofilliana e utilizzata come energia
che, unita a quella del calore e della luce solare consente la creazione di amidi, proteine,
grassi e zuccheri, che rappresentano la fonte d’energia per il corpo.
L’essere umano e le piante vivono la loro interdipendenza tramite l’aria che, a sua volta,
mantiene in questo modo il suo equilibrio. Così, ogni essere vivente fa riferimento a un ciclo
specifico. L’interdipendenza funziona anche nel rapporto umano e nella società.
Tutto si basa sulla Legge della Circolazione.
Secondo la filosofia orientale ci sono cinque elementi fondamentali: terra (pianeta Terra),
acqua (acqua), fuoco (sole), vento (aria), spazio (universo) che insieme mantengono
l’armonia. Ogni elemento ha diversi compiti, tutti gli elementi si aiutano reciprocamente e
insieme seguono la Legge della Circolazione.
La Legge della Circolazione non è casuale, tutti i movimenti seguono l’ordine ben preciso. In
natura, la quantità d’aria, delle piante e dell’acqua non cambia, non aumenta né diminuisce
per decine di migliaia di anni, mantiene costantemente un certo equilibrio.
Dietro questo equilibrio c’è una Coscienza. La Coscienza che governa tutto l’universo ha il
Cuore. La Coscienza universale è la fonte di ogni cosa e contiene l’energia creatrice.
L’energia esiste realmente, anche se non si vede, perché abita in un’altra dimensione.
Il mondo materiale è il mondo più solido e instabile, che allo stesso tempo coesiste con l’energia di
altre dimensioni. Einstein spiega questo meccanismo con il Principio della Relatività.
La Coscienza e il Cuore sono invisibili. La Coscienza superiore che domina tutto l’universo
si chiama Dio e ne gestisce tutti i movimenti: quelli del sole, del pianeta Terra, della luna, del
sistema solare e di tutte le altre immense galassie. I movimenti universali non fanno nessun
errore, si muovono insieme e tutto è in perfetto equilibrio. È la perfezione dell’armonia realizzata
dalla Coscienza di Dio. La conseguenza è che nell’universo intero esiste la sicurezza.
Dio è l’origine definitiva di tutto, ed è l’unica grande energia vitale che possiede i pensieri
della perfetta saggezza.
L’intero universo respira, perché è la Vita di Dio, che si manifesta con la forma della perfetta
armonia.

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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

L’armonia, nel rapporto reciproco della convivenza, sta a significare che gli uni vivono
la propria esistenza facendo vivere l’esistenza agli altri. Quando l’essere umano esce
dall’armonia, manifesta questo stato individualmente, come sofferenza, malattie, infortuni,
mentre socialmente contribuisce a creare l’ingiustizia e inquinamento nell’ambiente.
Distruggere l’armonia significa distruggere la Vita di Dio, ma l’armonia eterna di Dio offre
la possibilità di recuperare sempre e ovunque, infatti gli eventi negativi come le malattie,
gli infortuni sono l’avvertimento della Misericordia di Dio per permetterci di ritornare
nell’armonia. Per chi non tiene conto di questi avvertimenti e si ostina a seminare sempre
più la disarmonia, gli avvertimenti cresceranno consistentemente. In caso di malattia, invece
di continuare a produrre pensieri egoistici, bisogna ringraziare il mistero della natura,
permettendo all’energia di autoriparazione del corpo di esprimersi naturalmente. Le persone
malate, devono altresì ringraziare le persone che le visitano e le curano. Quando si coltiva
l’armonia e la luminosità nel Cuore, diverse malattie guariscono naturalmente.
Tutto vive secondo la Misericordia di Dio, tutto vive nel rapporto di reciproco aiuto, tutto fa
vivere e viene vissuto. Per tutto ciò bisogna sempre esprimere un grande Ringraziamento,
persino un bicchiere di acqua possiede la vita!
Il corpo umano si mantiene grazie agli animali, alle piante e ai minerali. Il sole offre il calore
e la luce gratuitamente a tutti gli esseri viventi. Il cibo digerito diventa energia, il sangue
pompato dal cuore si distribuisce in tutto il corpo, nei vari organi. In questo modo il corpo si
mantiene vitale e la vita si perpetua.
Il pianeta Terra è posizionato in modo perfettamente armonico, tale da creare un buon ambiente
e attraverso il movimento di rotazione genera diverse manifestazioni, come le stagioni. Il sole
dà energia a tutti in continuazione, senza chiedere nulla in cambio, indipendentemente dalla
posizione sociale, senza discriminazioni di genere, o valutazioni circa la bontà e la cattiveria,
come simbolo dell’Amore incondizionato e della Misericordia incondizionata. Anche il sole
e il pianeta Terra hanno la vita.
Se il sole sparisse il pianeta Terra ghiaccerebbe e le persone non sopravvivrebbero.
Bisogna ringraziare con il Cuore questo meccanismo della Misericordia della natura e non
considerarlo mai scontato.
Nessuno può vivere da solo. L’umanità vive mediante il rapporto di reciprocità, esattamente
come avviene per la grande natura.
Ogni persona è differente. Ognuno deve assumersi la propria responsabilità in base alle
peculiari caratteristiche che possiede per dare il proprio contributo alla società. Questo
significa manifestare il Ringraziamento.
L’umanità deve comprendere e ringraziare l’infinita Misericordia di Dio e restituire mediante
le buone azioni del Cuore, ognuno con la propria modalità. In tal modo si potrà ricreare
veramente l’armonia nell’umanità e nella società.

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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

II-2. IL CUORE DELLA GRANDE NATURA

La grande Coscienza che domina la grande natura ha il centro: il Cuore. Il grande universo
ruota intorno a questo Cuore (e si evolve a forma di spirale).
Nel sistema solare tutti i pianeti e le stelle girano intorno al sole. Il sole è il centro e possiede
la forza maggiore.
Questo meccanismo vale anche nel microcosmo delle particelle, in cui esiste un nucleo
attorno al quale le altre particelle si muovono in modo perfettamente regolare per formare
un atomo.
Ogni cosa ha il suo centro. Il movimento universale è circolare (andamento spirale) ed è
perfettamente fluido. Non deroga mai dal suo movimento.
La Coscienza divina che domina l’intero universo ha il centro: il Cuore di Dio, e la Sua
sostanza è l’Amore e la Misericordia. L’immenso universo è il suo riflesso: questo significa
che l’universo è il corpo di Dio. Il senso comune e persino la scienza attuale, credono che
la materia non sia senziente, ma ciò non corrisponde a verità, perché anche la materia ha il
Cuore che consiste nell’Amore e nella Misericordia.
Perché l’Amore e la Misericordia? Che cosa significano?
L’Amore e la Misericordia di Dio forniscono l’ambiente perfetto per vivere a tutti gli esseri
viventi: il calore e la luce del sole, il luogo costituito dal pianeta Terra, l’aria, l’acqua ecc. Le
persone che non sanno ringraziare per la sufficienza che sostiene la loro vita e tutto ciò che
hanno, non si accontentano mai e desiderando sempre di più calpestano la pace degli altri.
Inoltre, queste persone producono continuamente disarmonia nel proprio Cuore, anche se
non se ne rendono conto, dal momento che sono completamente prese dalle loro passioni.
Essere misericordiosi significa dare affetto, comprensione, guardare le persone in difficoltà e
pensare di aiutarle, di alleviare il loro dolore per trasformarlo in gioia. In questo Cuore umano
non c’è l’ego. Avere un grande Cuore è la manifestazione di uno stato d’animo elevato.
Grazie a questo, l’essere umano può diventare l’autentico essere umano, che manifesta
lo stato di essere “figlio di Dio” (Dio creò l’uomo a Sua somiglianza, l’uomo ha la stessa
struttura dell’universo).
Buddha, in India, insegnava principalmente la Misericordia.
Il Cuore della misericordia dà l’amore sia alle persone buone sia a quelle non buone,
esattamente come il sole dà energia a tutti incondizionatamente.
Che cos’è l’amore?
L’amore è aiutarsi e perdonarsi a vicenda, mediante l’integrazione con un grande Cuore. Inoltre,
l’amore è richiamare l’armonia che cresce infinitamente. L’amore si trova nell’umanità, nella
società, nella paternità, nella maternità, nella natura e negli animali. L’amore non ha limite!
Quando una persona nasce ha il Cuore puro perché è “figlia di Dio”. Quel momento rappresenta
il punto di partenza di un nuovo inizio della vita. Nessuna anima viene dall’inferno. Le anime
possono prendere il corpo solo dal paradiso. I pensieri disarmonici e le azioni sbagliate della
vita precedente si devono correggere nel paradiso e nell’inferno, poi un’anima può assumere
il corpo. Ma alcuni errori non spariscono e così si possono manifestare nella vita materiale
(questo meccanismo, secondo il Buddhismo, si chiama “karma”).

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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

Quando un essere nasce ha il Cuore buono. Dopo la nascita e durante la crescita si sviluppa
l’ego in base all’ambiente, all’educazione, alle abitudini e alla mentalità (della famiglia e della
società) che influenzerà il carattere. Accade che le persone, crescendo, possono sviluppare un
Cuore oscuro e commettere errori (peccati).
La Misericordia di Dio ha dato all’umanità lo strumento per correggere questi atteggiamenti
deviati, attraverso “la meditazione con la riflessione” (da Gesù, era chiamata “confessione”).
In paradiso la coscienza è pari al 90% (solo il 10% è inconscio), quindi se si fa un errore lo si
comprende immediatamente, in quanto diminuisce l’emissione della Luce riflessa dal corpo
di Luce. A questo punto si fa subito la meditazione con la riflessione e si corregge l’errore.
Invece, in questo mondo materiale la coscienza scende al 10% (mentre il 90% è inconscio),
ed è molto difficile distinguere il vero Bene dal male.
Ma quando si riflette con Cuore sincero, chiedendo perdono per i propri errori, con l’intenzione
di non ripeterli mai più e nel contempo si coltiva un Cuore più grande e luminoso, i peccati
spariscono.
Il perdono viene dall’amore. Senza amore non vi è salvezza per nessuno.
Bisogna perdonare gli errori delle persone, coltivare la gioia, la lealtà, l’alleanza, l’aiuto
reciproco, solo così si può creare l’autentica armonia.
Gesù, in Israele, insegnava principalmente l’Amore.
Quando Buddha spiegava il Cuore della Misericordia, Gesù spiegava il Cuore dell’Amore, i
Loro discepoli hanno saputo e imparato l’origine di questo Cuore che unisce tutto l’universo
e tutta l’umanità. Ma purtroppo storicamente, questo Cuore non è stato tramandato, perché
se lo fosse stato, tra il cristianesimo, il buddhismo, l’ebraismo e l’islam che parlano di Dio,
non ci sarebbe stato nessun conflitto. Bisogna riflettere profondamente come poter riunificare
tutte le religioni che hanno esattamente la stessa origine, ossia il Cuore di Dio.
L’amore è il sentimento dell’unione: tra me e te non c’è nessuna differenza, siamo Uno!
Gesù, Buddha e Mosè hanno raggiunto la massima espressione umana: la grande Illuminazione,
ossia la Coscienza divina, l’unione di tutto ciò che esiste. Sono Loro i Grandi Angeli di Luce
(i Grandi Spiriti Guida) che hanno la responsabilità di portare gli insegnamenti diretti di Dio.
I nomi Cristo e Buddha stanno a significare coloro che sono diventati tutt’uno con Dio. Il
Loro Cuore ha assunto la stessa grandezza dell’intero universo, nel quale hanno compreso
la Coscienza e la Volontà di Dio. Il vero Sé, mano a mano che si armonizza, diventa sempre
più grande, e aumenta la sua dimensione a tal punto che è come avere il pianeta Terra nella
mano, o come guardare la terra da un aereo. Quando la coscienza si armonizza in maniera
esponenziale, il vero Sé assume la stessa dimensione dell’universo, raggiunge la massima
illuminazione e, a questo punto, la più alta espressione umana è: “IO SONO L’UNIVERSO”;
si è raggiunto lo stato di: “IO MUOVO L’INTERO UNIVERSO E IL SOLE, IL PIANETA
TERRA, MARTE E VENERE SONO LE MIE PICCOLE CELLULE DEL CUORE”.
Per realizzare questo stato occorrono numerosissime reincarnazioni. Le anime viaggiano
eternamente, circolando tra il mondo materiale (questo mondo) e il mondo reale (paradiso).
Sommando gradualmente le molteplici esperienze, le anime studiano, crescono e comprendono
lo Stato di Dio.
L’aria va sempre dove manca l’aria cercando di riempire ogni spazio. L’acqua cade dall’alto
verso il basso. L’amore è: “Io stesso sono l’universo”, quindi dove ci sono le persone che
23
CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

contrastano l’armonia, cerco naturalmente di recuperarla (aiuto), “Io sono l’universo, voglio
armonizzare me stesso”.
La Misericordia è il Cuore universale, la Luce verticale di Dio, l’Amore è la Luce orizzontale
umana che consegue l’obiettivo di coltivare l’armonia.
Quando queste due Luci (verticale e orizzontale) si incrociano l’essere umano scopre
l’esistenza di Dio, comprende la Coscienza divina nel proprio Cuore. È questo il vero
significato della croce!
Il grande universo mantiene l’armonia grazie all’Amore e alla Misericordia ed è esso stesso
Amore e Misericordia.

II-3. LE RELIGIONI DEVONO INSEGNARE L’ESISTENZA


DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

Il pianeta Terra è l’espressione di Dio, significa che anche l’ambiente dove si vive, le città o
le campagne sono luoghi sacri (divini).
Ma in questi luoghi divini ci sono costruzioni di lusso con tanto oro e argento che sono
considerate sacre, destando non poche perplessità.
Buddha è morto 2600 anni fa a Kushinagar. Gesù è morto 2000 anni fa sul Golgotha in
Israele. Quando i due messaggeri di Dio erano in vita non predicavano per erigere templi
o chiese. Ovviamente, all’epoca esistevano altre religioni e si pregava sugli altari o ci si
rivolgeva alle statue, ma Gesù e Buddha non hanno costruito tali simulacri.
Analizzando questo fatto storicamente, si può pensare che coloro che sono venuti dopo
hanno costruito edifici di culto nel tentativo di comprendere lo spirito di questi messaggeri.
Ma oggi l’umanità sta scoprendo l’universo attraverso la scienza, dal microcosmo al grande
universo. A questo punto i templi e le chiese sembrano costruzioni formali e superficiali,
spesso sono monumenti ad uso turistico, o si usano per gli eventi importanti della vita come
matrimoni, funerali, ecc. Questi edifici apparentemente fungono da rappresentazione del
Cuore umano, nei quali celebrare eventi come i matrimoni per augurarsi un felice nuovo
inizio della vita. Oppure si sente la necessità di frequentarli per calmare il Cuore o trovare
conforto quando il lavoro va male, per alleviare una crisi mentale, alleggerire le disarmonie
familiari o tranquillizzarsi dal nervosismo e quando si cerca l’aiuto della forza superiore.
Altre persone cercano di meditare o pregare per raggiungere l’illuminazione, per trovare
la salvezza dell’anima, sforzandosi di comprendere le cose come sono veramente. Queste
pratiche, senza la consapevolezza della vera Legge di Dio, conducono alla via dell’illusione
e dell’autocompiacimento.
Buddha aveva lasciato la moglie e il figlio, abbandonando la posizione di nobile principe e
si era fatto monaco. In quell’epoca c’erano guerre e povertà, classi dominanti e sottomesse,
forza militare e dispotismo e i plagi perpetuati dalle sette religiose. Il clima sociale era molto
diverso da oggi. Buddha, dopo aver raggiunto l’illuminazione, insegnava la Legge Universale
Divina non solo ai monaci ma anche al popolo, e aveva vietato a chiunque di farsi monaco
soltanto per sfuggire alla vita.
Il vero obiettivo umano è quello di creare una società armoniosa. L’illuminazione si trova
nella vita quotidiana. Buddha si è fatto monaco per adattarsi alla mentalità dell’epoca e,
24
CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

all’epilogo del suo percorso, si è estraniato completamente dalla sofferenza dedicando la


propria vita a salvare l’umanità.
Gesù è nato in una famiglia di muratori e falegnami e lavorando insegnava l’Amore. Ha
abbandonato ogni cosa per salvare l’umanità dai demoni e ha dedicato la vita a diffondere la
Legge Universale Divina, compiendo miracoli.
Guardando all’esempio della vita vissuta da Gesù e da Buddha, i templi e le chiese non hanno
alcun senso. Oggi, principalmente, funzionano per fuggire dalla realtà. Per questo motivo Gesù
e Buddha non hanno costruito edifici di culto, anzi, hanno insegnato che per comprendere il
Cuore umano e le cose come sono realmente, basta osservare il movimento del sole (dall’est
all’ovest), il cambio delle stagioni, le caratteristiche dell’acqua e fare esperienza del rapporto
umano nella società. Non serve costruire luoghi di culto con spreco di soldi per dimostrare
la solennità, ma è importante comprendere il valore del Cuore umano. È meglio destinare il
denaro speso per edificarli ai poveri e alle persone che ne hanno bisogno. Né Gesù né Buddha
hanno cercato di carpire la fiducia di alcun uomo tramite queste costruzioni maestose.
La natura si esprime con armonia e regolarità, l’universo e il microcosmo fanno parte del
mondo divino.
L’intero universo, compreso il pianeta Terra, è un luogo sacro.
L’Islam sostiene che la moschea sia la casa di Dio, i fedeli pregano nella direzione di Qibla a
la Mecca. Nella cultura islamica si pensa che il bagno sia il luogo dei diavoli, ma nonostante
questa credenza i fedeli eseguono la purificazione dentro quell’ambiente prima di pregare.
Inoltre, nella loro consuetudine quando si mangia, si deve usare solo la mano destra perché
la mano sinistra è la mano dei diavoli. Ma quando si conosce la vera essenza di Allah (Dio in
Arabo), risulta veramente ridicolo questo precetto. Le mani, sia la destra sia la sinistra sono
sacre perché il corpo intero è creazione divina e tutti i luoghi sono la casa di Dio. Prima di
pregare sarebbe meglio fare la purificazione della coscienza invece di fare quella del corpo.
Le persone che stanno nel guscio della credenza deviata umana, non riescono più ad aprirsi
all’immenso Cuore di Allah. Allah non si trova al di fuori di noi, ma tutti noi viviamo nel
corpo di Allah e nel Suo Cuore. Grazie a Lui noi esistiamo e viviamo.
Nell’epoca di Mosè, c’era ignoranza totale nell’umanità, i diavoli agivano direttamente e
le persone uccidevano altre persone senza esitare. I Dieci comandamenti basati sulla Legge
Universale Divina rappresentavano un argine minimo necessario per sottomettere l’egoismo
umano, all’epoca erano concetti veramente rivoluzionari. Mosè doveva mostrarsi con grande
autorità e potere di Dio.
La salvezza si ottiene con la propria forza e volontà tramite il lavoro di coscienza nella
vita quotidiana, non serve invocare i nomi dei santi. La salvezza non si ottiene pregando
in nome di Cristo se poi non si pratica il vero amore che Lui ci ha insegnato. Pregare in
nome di Cristo risponde alla versione teologica di Paolo, il quale sosteneva che l’essere
umano essendo peccatore, si potesse salvare soltanto invocando il Messia, ma questo non
corrisponde all’insegnamento originale di Gesù. Quindi, in realtà la base degli insegnamenti
della Chiesa è il cosiddetto “Paolinismo”.
Invocare l’amore recitando l’Ave Maria e poi comportarsi egoisticamente senza amore, è una
cosa veramente insensata. Anche se non si recita l’Ave Maria, ma ci si comporta con amore
nella vita, si ottengono gli esiti del vero amore.
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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

Per numerosi secoli le religioni, le chiese, i templi buddhisti hanno insegnato che l’essere
umano è peccatore. Questa concezione è estremamente deprecabile perché implica in
anticipo una condanna, che nel corso dei secoli fino ad oggi sopravvive radicata nella
mentalità inconscia delle persone che cercano di vivere seriamente. Questa mentalità è
rappresentata da modi di dire del tipo: “la vita è fatta di sofferenza”, “tu sei peccatore”, “non
ti meriti la gioia e la felicità”, “non devi stare bene, se stai bene, poi ti senti in colpa”, fino
ad arrivare al senso estremo: “mangiare è peccato, respirare è peccato, vivere è peccato”. È
impossibile vivere con questa pressione psicologica, ma la maggioranza delle persone lo fa
ormai in maniera del tutto automatica, senza che se ne accorga! Al contrario, i giovani d’oggi
eludono completamente qualsiasi regola e come fossero stanchi della pesantezza della vita,
praticano un estremo libertinaggio creando tanti guai per sé stessi e per gli altri, sempre
incoscientemente.
È necessario abbandonare immediatamente questa fuorviante concezione “paolina”
dell’uomo peccatore che non si può redimere senza la grazia.
In realtà noi siamo “figli di Dio”, figli della Luce, figli dell’Amore eterno, figli dell’infinita
Misericordia. Per questa nostra implicita essenza, quando commettiamo un errore, ascoltando
il Cuore sincero riconosciamo che c’è qualcosa che non va, poiché il peccato si sente
nell’anima (ma se non si ascolta con il Cuore sincero non emerge la causa dell’errore, e si
finisce per creare un circuito autoreferenziale di convincimento o annebbiamento cerebrale).
Se Dio ci avesse creato peccatori, sarebbe stato naturale commettere i peccati perché quella
sarebbe stata la natura umana. Invece, i “figli di Dio” devono manifestare la Coscienza
Cristica che si trova nel centro del Cuore, ossia Luce, Amore, Misericordia, Armonia, Pace,
Rispetto, Gioia.
Noi siamo nati, ovviamente per essere felici, per sentire la gioia nel Cuore, per coltivare
amore e condividerlo con le persone. Bisogna riprogrammare la mentalità in modo corretto
secondo Dio.
Tante religioni insegnano a pregare davanti a qualcosa: un mandala, un gohonzon, la croce,
le statue, i quadri ecc.: si tratta di creazioni umane, non divine. Dio ci ha già dato tutto quello
che ci occorre. La preghiera si rivolge alla Legge Universale Divina, che è la comunicazione
tra il proprio Cuore e il Cuore di Dio. L’essere umano nasce nudo, senza oggetti da pregare.
In India, Buddha ha insegnato la Legge Universale Divina a chi non sapeva né leggere né
scrivere. Per questo egli utilizzava spesso delle metafore. Una di queste è diventata la base di
nammyo horengekyo di Nichiren. “Popolo, lì ci sono i fiori del loto, alcuni sull’acqua, alcuni
nell’acqua. Ma quest’acqua è fango, molto sporca. Esattamente come il corpo umano. Dal
corpo umano escono fuori solo le cose sporche come muco, sudore, feci, pipì, esattamente
come il fango. La sofferenza nasce dall’attaccamento al corpo che è come il fango. Ma
nonostante il corpo sia sporco come il fango, quando il proprio Cuore segue la Legge
Universale Divina, l’essere umano fiorisce, si abbellisce e crea armonia con la natura, allora
si prova la pace interiore come il Cuore di Dio”.
Non esiste il buddhismo di Nichiren, Zen o di altre correnti. Lo stesso vale per il cristianesimo,
il cattolicesimo, il protestantesimo, l’ortodossia e le altre religioni. Buddhismo significa
insegnamento di Buddha. Cristianesimo significa insegnamento di Cristo (Gesù). Buddha e
Gesù hanno insegnato esattamente la stessa cosa, ossia “la Legge Universale Divina” che è il
26
CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

Cuore di Dio (è incredibile vedere quante persone restano intrappolate nella manipolazione
degli insegnamenti inventati e inutili). Questa Legge non cambia mai, è stata sempre la
stessa, è sempre la stessa e sarà sempre la stessa.
La Legge della natura è la Legge di Dio. La grande natura è il luogo divino e allo stesso
tempo è il corpo di Dio.
Aggrapparsi a qualcosa dipende dalla debolezza umana, quando l’essere umano perde il
proprio Cuore, vede solo le cose materiali, si dimentica della vita eterna che attraversa
l’intero universo e del valore assoluto dell’armonia che trascende la luce e il buio.
La Terra stessa è il luogo divino, perché il luogo sacro è ovunque, e il Cuore di Dio si trova
nel Cuore puro di tutti noi.
Le religioni attuali si ritengono detentrici della Verità Assoluta, nonostante la scienza di
oggi stia verificando l’attendibilità dei loro enunciati. Storicamente famosa è la vicenda
di Galileo Galilei che ha rischiato di essere condannato per aver sostenuto, con il suo
cannocchiale l’eliocentrismo (è il pianeta Terra che gira intorno al sole), infrangendo così i
quadri tradizionali, metafisici e fisici, allora vigenti dell’insegnamento ecclesiastico basato
su un passo biblico in netto contrasto con la ricerca scientifica. La posizione di Galilei
non corrispondeva con l’insegnamento del loro dio (il dio inventato, non è Dio con la D
maiuscola).
Nonostante le incongruenze palesi, ci sono persone che ancora si aggrappano agli insegnamenti
distorti, ma ci sono anche quelle deluse che seguono esclusivamente il materialismo, negando
l’esistenza di Dio. Davanti agli insegnamenti insostenibili e incoerenti hanno coltivato
allergia alle parole: “Verità Assoluta”. Ma “la Verità Assoluta” è la cosa più banale, naturale
e semplice che esista. Per esempio, quando si rovescia una bottiglia, l’acqua cade verso il
basso per via della legge di gravità, non sale verso l’alto. Quando scende la temperatura
sotto zero, l’acqua diventa ghiaccio. In montagna, il fiume scorre dall’alto verso il basso, e
spazzando via le scorie purifica l’ambiente. La natura ci dà dimostrazioni con tanti esempi, la
mente umana deve fluire come l’acqua che spazza via i rifiuti e si purifica. Gli attaccamenti
e le preoccupazioni bloccano i pensieri che non fluiscono più agilmente nella mente, ma
favoriscono i pensieri ricorrenti negativi a scapito della lucidità e l’obiettività mentale.
È un meccanismo talmente semplice, ma difficilissimo da comprendere con la nostra mentalità
contorta, la quale preferisce attardarsi con complicazioni inesistenti, invece di vedere
semplicemente le cose come sono realmente. Ma la semplicità non significa superficialità,
al contrario le cose nella loro realtà sono profonde come la stessa dimensione dell’universo.
La montagna è montagna, anche se le religioni alterano il senso, non diventerà mai fiume.
L’acqua è acqua e per lo stesso motivo non diventerà mai un sasso. La stessa cosa vale anche
per il mondo in cui vivono le anime: gli angeli, ove vigono regole e strutture ben precise.
Non esiste il giorno del giudizio per nessuno, tutti seguono la Legge della Reincarnazione.
Nella nostra galassia ci sono più di cento miliardi di stelle fisse, senza dimenticare la presenza
dei pianeti, e nell’universo ci sono oltre cento miliardi di galassie. Si può immaginare quanto
sia piccolo il pianeta Terra rispetto all’universo. Il nostro pianeta visto dall’intero universo
sembra un granello di polvere ma, nonostante la piccolezza ha coscienza e la vita. Il corpo
umano contiene numerosissime cellule e ogni piccola cellula ha la vita. L’uomo possiede il
corpo, l’energia per muoverlo, la coscienza e il Cuore. Questa struttura è identica a quella
27
CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

dell’universo. L’unica differenza è che l’universo si muove perfettamente adempiendo alla


Legge divina, mentre l’essere umano è come Dio (per essere Suo figlio diretto), avendo la
libertà mentale e la capacità di creare. Questo significa che l’umanità è capace di sviluppare
ulteriori armonie nell’ambiente. Quando un essere umano vive in sintonia con il Cuore di
Dio può raggiungere lo stato di “esplosione di gioia”, la cosiddetta “illuminazione”. Al
contrario, se si comporta in modo sbagliato, crea un mondo oscuro con la conseguenza
di poter contrarre malattie, scatenare infortuni, disastri naturali e persino causare la morte
prematura. La grande catastrofe si verifica quando l’umanità supera il limite della negatività
e dell’incoscienza.
La mente umana è libera di decidere e di scegliere. Pensieri cattivi portano a risultati
cattivi. Pensieri buoni conducono a risultati buoni. Bisogna ricordare che i pensieri umani
hanno la capacità di creare. L’umanità per essere figlia diretta di Dio (la specie più evoluta
dell’universo) ha la missione di sviluppare l’armonia nell’universo.
La Legge divina funziona nell’intero universo e anche per l’umanità. Bisogna conoscere la
vera Legge, ritornando agli insegnamenti originali dei messaggeri di Dio, ed imparando a
utilizzare correttamente questa Legge, creare la pace nel mondo.
La vera religione è la via della liberazione interiore, che è quella di seguire coscientemente,
umanamente la Legge di Dio, il Cuore di Dio.

II-4. SI PUÒ TROVARE LA LEGGE UNIVERSALE DIVINA NELLA GIUNGLA

In questo mondo materiale oltre alle anime umane ci sono quelle di altri esseri viventi che
ugualmente studiano e crescono. Gli animali e le piante coltivano le loro anime.
Qual è la relazione tra gli animali e le piante?
Le specie degli animali, compresi gli insetti, sono davvero innumerevoli, se si pensa che ce
ne sono tante altre che non sono ancora state scoperte.
Gli animali vivono con le proprie energie nell’ambiente che è stato loro assegnato.
Alcuni insetti si cibano di batteri. Ci sono poi animali che si cibano degli insetti. Gli animali
più grandi mangiano altri animali, quelli più forti mangiano i più deboli. Il mondo degli
animali sembra crudele, c’è il diritto del più forte che appare come un’ingiustizia e magari
crea indignazione.
Il leone è chiamato re della giungla, perché è il più forte degli animali e nessuno lo batte.
Ma come mai nella natura la quantità di leoni non aumenta? Quando nessun altro animale li
abbatte, essi dovrebbero aumentare di numero. Il motivo risiede nella quantità limitata del
loro cibo (altri animali) che è naturalmente proporzionata. Allo stesso tempo non diminuisce
neanche la quantità degli animali (prede) che vengono mangiati dai leoni. La Coscienza della
natura controlla la quantità dei leoni e delle prede in modo perfettamente proporzionato ed
equilibrato.
I leoni sembrano privilegiati, ma nella natura esiste sempre una giustizia. Essi soffrono la
fame, fanno fatica a procurarsi il cibo, a volte non riescono a mangiare per tanto tempo e
quando finalmente vedono il cibo sono spossati. Questo vale anche per altri animali carnivori.
Per queste difficoltà non sono affatto privilegiati. Invece gli animali erbivori hanno il cibo
regolarmente, non soffrono la fame. Quindi, se si lasciano fare, aumentano sempre in quantità
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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

ma quando le erbe finiscono fanno fatica a sopravvivere. A questo punto, l’equilibrio viene
ristabilito dalla presenza degli animali carnivori che controllano il numero degli erbivori. Le
piante utilizzano le feci degli animali come energia. Le api e le farfalle traggono il nettare dai
fiori, che, grazie a questi insetti (ma anche al vento e all’acqua), riescono ad essere fecondati
mediante l’impollinazione, fiorendo magnificamente.
Così gli animali e le piante si equilibrano tra loro per mantenere l’armonia nell’ambiente.
Nessuno agisce egoisticamente. Ognuno fa il proprio dovere per consentire la vita e per
mantenere l’armonia globale, offrendo il proprio corpo. Superficialmente appare che i forti
mangiano i deboli, ma la sostanza è il mantenimento dell’armonia globale. Ogni specie vive
grazie al sacrificio di un’altra e così via.
Gli animali non cacciano senza motivo. Persino i leoni, quando sono sazi dopo aver mangiato,
non aggrediscono gli animali, anche se si avvicinano.
Questa è la legge della natura nella giungla.
Se i leoni aggredissero gli altri animali per divertimento, andrebbe in crisi la loro
sopravvivenza. Ma loro prendono per sé solo il necessario, poiché istintivamente conoscono
il limite.
Questo istinto è legato al controllo della natura. Il senso dell’esistenza degli animali e delle
piante è creare la base per l’armonia e per l’altrui sviluppo.
Gli altri esseri viventi esistevano già prima dell’umanità e facevano parte del progetto divino
di creare il paradiso terrestre. Grazie al meccanismo della natura coltivano le loro anime
e un giorno diventeranno impeccabili. Questo significa che grazie alla guida armoniosa
dell’umanità, quando si realizzerà il paradiso terrestre, accadrà che se anche un bambino
dovesse mettere la mano nella tana della vipera, il serpente non la morderà, inoltre i leoni
giocheranno con le pecore gioiosamente. E appena una vecchia pecora si accorgerà di non
farcela più a vivere, offrirà la sua carne ai leoni. Si creerà un altro tipo di armonia, di alto
livello anche nella giungla, e gli animali si divertiranno nel loro mondo.
L’anima si trova anche in un piccolissimo insetto, in un singolo filo d’erba, in qualunque
essere vivente. Tutti vivono con la massima serietà nell’ambiente che gli è stato donato.
L’essere umano deve riconoscere la vera forma e il vero senso della natura, evitando di
soffermarsi sull’apparenza e su ciò che si vede superficialmente. L’assuefazione ai canoni del
conformismo è un modo inconsistente di pensare e di vivere.
L’essere umano deve pensare in maniera corretta, ragionare profondamente per creare una
società armoniosa, un mondo unito e pacifico, attraverso il dominio della natura, inclusi gli
animali e le piante. Questo è il compito dato da Dio agli uomini.
L’uomo è il re del creato e per questo non deve imitare gli istinti aggressivi degli animali.
L’umanità deve abbandonare definitivamente i comportamenti sgradevoli che si esprimono
nei conflitti territoriali e in quelli economici, nelle frequenti guerre sanguinose in cui muoiono
tante persone inutilmente. Non bisogna vivere questi eventi neppure virtualmente, in quanto i
pensieri e le immaginazioni creano la realtà (è orrendo e veramente dannoso il fatto che tanti
bambini abbiano giocattoli che imitano le vere armi, e giocano con videogiochi che ricreano
la ferocia e il cinismo dei combattimenti e della guerra).
Appesantisce il quadro dell’umanità il fatto che lo sviluppo della scienza permetta l’uso di
tecnologie come l’insetticida, o l’inseminazione artificiale. Le conseguenze dell’utilizzo di
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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

questi strumenti, chimici e artificiali, investono l’umanità stessa.


L’infelicità di quest’epoca nasce anche dal fatto che tanti animali vengono uccisi ingiustamente
da persone senza Cuore. La distruzione della natura e l’inquinamento dei fiumi e dell’aria
porta ulteriore smarrimento. Aumentano progressivamente le persone che usano l’intelletto
a scapito del Cuore, e così la coscienza umana diventa distruttiva, inferiore a quella degli
animali.
Fortunatamente, alcuni stanno aprendo gli occhi e iniziano ad agire per riconquistare lo scopo
della vera umanità, che è quella di realizzare l’unione tra l’uomo e la natura. La corretta
tecnologia convive armonicamente con la natura, ma quella creata dall’egoismo distrugge
tutto.
L’essere umano vive all’interno nella natura insieme a tutti gli altri esseri viventi, ma se
l’umanità continua a combattere per cose inconsistenti, si determinano anomalie tra gli
animali e le piante.
L’umanità deve riconoscere la funzione degli animali, delle piante e della natura per coltivare
concretamente l’anima.

II-5. IL MONDO MATERIALE PROSEGUE LA LEGGE DELLA CIRCOLAZIONE

Le anime umane, così come quelle degli animali, delle piante e dei minerali trasmigrano in
tre stadi: passato, presente e futuro. Questo meccanismo sta a significare che chiunque abbia
assunto la vita nel mondo materiale, poi ritorna nel mondo reale. Le anime che sono ritornate
nel mondo reale rinasceranno un giorno nel mondo materiale e in tal modo si ripete il ciclo.
L’umanità ha 2 obiettivi tramite le reincarnazioni: 1) coltivare la propria anima; 2) creare il
paradiso terrestre.
Quando l’umanità è scesa per la prima volta sul pianeta Terra, trecentosessanta milioni di
anni fa, con il compito di creare l’armonia sul pianeta, ha trovato un ambiente molto brusco
creato dai dinosauri.
La prima umanità aveva la coscienza dell’essere “figlio di Dio”. Nonostante un ambiente
difficile, è riuscita a coltivare regolarmente l’armonia sociale. Inoltre, possedeva già grandi
tecnologie. C’era la pace nel Cuore, non esisteva nessun conflitto, nessun combattimento. In
quel tempo la Terra era veramente un paradiso terrestre. Attualmente, ci sono persone che
nelle passate vite hanno vissuto anche in quel periodo.
In conseguenza dell’armonia ristabilita, un giorno i dinosauri (i grandi animali) sparirono.
Iniziarono a vivere i piccoli animali: pesci, molluschi, anfibi e rettili. Alcuni di loro, come i
cani e i gatti, sono diventati amici dell’uomo.
Invece il serpente esisteva già prima dell’arrivo dell’umanità, aveva un carattere feroce e una
vitalità superiore rispetto agli altri animali. Amava il buio e senza fare rumore si avvicinava
ad un bersaglio e lo aggrediva. Il serpente tormentava spesso anche gli uomini.
Dio aveva creato il serpente, come simbolo, per dare un avvertimento. Si diventa come
serpenti quando si creano gli attaccamenti e l’egoismo, quando i cinque sensi prendono il
sopravvento.
L’umanità dell’epoca conosceva perfettamente il mondo reale e riconosceva il senso della

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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

vita materiale, quindi anche quello dell’esistenza del serpente. L’umanità coltivava l’armonia
e si istruiva.
Mentre gli uomini progredivano e aumentavano in quantità, creando le abitudini nel mondo
materiale, iniziarono a dimenticarsi del mondo reale. Prendevano il dominio del Cuore i
pensieri e i desideri egoistici, dando la precedenza alle razze. Mano a mano la pace terrestre
veniva distrutta dai conflitti e dai combattimenti. Le differenti razze, creando un’emotività
eccessiva, iniziarono a combattersi per la conquista dei territori. Chi era più forte vinceva e
così, progressivamente, nacque la dittatura e la relazione tra dominanti e sottomessi.
Tanti uomini dimenticarono l’obiettivo e il senso della vita. Crearono pensieri negativi,
disarmonici nel Cuore e, dopo aver lasciato il corpo (la morte del corpo), iniziarono ad
andare nell’inferno.
Tramite il vincolo col mondo materiale e gli attaccamenti si è oscurata l’anima e l’umanità
ha creato l’inferno (l’inferno non è la creazione di Dio!).
Con lo sviluppo delle civiltà, spesso le persone perdevano il Cuore a causa dei pensieri oscuri
bloccando la Luce divina. In tal modo accadevano le grandi catastrofi.
Quando una cellula del grande universo creava un’atmosfera oscura, impediva alla Luce
divina di penetrare. Per eliminare gli elementi disarmonici erompevano i grandi terremoti.
Alcune isole sono sprofondate nel mare. L’umanità ogni tanto spariva sotto terra o sotto
il mare (per esempio, i fenomeni “dell’Arca di Noè”). Lemuria, Mu e Atlantide si sono
inabissati nelle profondità marine per questo motivo. La causa erano i desideri eccessivi delle
persone che avevano venduto il proprio Cuore ai diavoli e a satana, uccidendo tanti Angeli
di Luce reincarnati.
Quando c’erano Mu (Oceano Pacifico) e Atlantide (Oceano Atlantico), Asia e America erano
unite geograficamente. Le tecnologie e le culture erano unite. Dopo la distruzione di queste
due grandi civiltà, il mondo si divise in due: Oriente e Occidente. Sono nate tante lingue
differenti, le culture e le mentalità si sono separate.
Il mondo è fatto per andare naturalmente verso l’armonia.
Anche il corpo umano, lo spirito, vi si dirigono naturalmente, perché tutte le creazioni sono
divine e tutto è stato plasmato a sembianza di Dio. Pertanto quando avviene un comportamento
disarmonico, per converso ritorna la colpa come reazione.
La Legge divina è: ciò che semini raccogli!
Bisogna ricordare che quando si fanno danni agli Angeli di Luce reincarnati, le traversie
raddoppiano.
Quando uno maledice, la maledizione torna a sé stesso.
I pensieri umani sono in realtà molto forti. Influenzano il mondo e le persone ritornando a
chi li ha formulati. Se qualcuno fa pensieri cattivi nei riguardi di individui armoniosi, protetti
dalla Luce divina, non produce danni in quanto questi pensieri ritornano interamente da dove
sono provenuti.
Rancore, risentimenti, invidia, gelosia, rabbia ritornano a chi li nutre.
La cosa peggiore è uccidere un Angelo di Luce, in quanto il castigo viene direttamente dal
Cielo. È come lanciare un boomerang verso il cielo: ha la proprietà di tornare al punto di
lancio.
Ogni cosa è conseguenza delle proprie azioni.
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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

Oggi vige il materialismo. Le persone non hanno nessuna coscienza del mondo reale e vivono
nel buio. Tante si sono perse, non sanno perché vivono e si affannano in modo inconcludente.
Quando si nasce nel mondo materiale si perde la coscienza al 100%. Nel corso della vita
normalmente la coscienza si apre al massimo, del 10%, mentre il restante 90%, dove sono
custodite le memorie delle vite passate, rimane inconscio.
Al contrario, nel mondo reale la coscienza è normalmente intorno al 90%, e il 10% è
inconscio. Diminuire l’inconscio significa crescere. Quando si abbandona il corpo, con la
morte fisica, in base al grado dell’armonia interiore raggiunta si manifesta l’inconscio (la
coscienza sepolta). A questo punto si può comunicare con il Cuore, senza parole. In base alla
crescita dell’anima, che si riempie di Luce divina, l’inconscio diventa gradualmente conscio.
E in base al livello di sintonia con il Cuore di Dio, cambia l’ambiente in cui si vive, che
diventa più raffinato e armonioso.
La vita materiale è una vita cieca, ma tramite questa vita l’essere umano deve riconoscere
lo stato di “figlio di Dio”, coltivare e corroborare la propria anima, con pensieri più concreti
e azioni più giuste. Noi siamo qui per affrontare le prove, ma se sappiamo già le risposte,
l’anima non cresce più, accade come a scuola, quando conosciamo in anticipo tutte le risposte
dell’esame, non studiamo più e quindi non apprendiamo più.
Siamo tutti fratelli e sorelle e dobbiamo costruire realmente la società dell’amore.
Per raggiungere questo risultato, è soprattutto necessario correggere il karma, si debbono
modificare le caratteristiche disarmoniche della personalità create nelle passate incarnazioni.
Tramite le esperienze della vita quotidiana, il karma inconsciamente, si manifesta attraverso
i pensieri e le susseguenti azioni. È necessario diventarne coscienti per poterlo purificare.
Per quanto riguarda la teoria dell’evoluzione di Darwin, si dice che l’uomo discenda
dall’ameba o dalla scimmia. Ma per creare l’ameba serve una base.
Ci sono un po’ più di cento elementi chimici, ma perché esistono questi elementi? La scienza
di oggi non lo sa spiegare.
Attualmente la scienza si trova davanti ad un muro, sa spiegare, gli atomi, le particelle
elementari, ma non riesce a identificare la fonte dell’energia. Gli scienziati che hanno il
Cuore dicono che questa energia proviene dalla Forza di Dio (gli scienziati che lavorano
esclusivamente con l’intelletto, non comprenderanno mai la vera felicità nel Cuore, si
affannano in continuazione a complicare gli aspetti della vita perdendo la sua essenzialità
nelle infinite storie razionali e con inutili dibattiti teorici, senza ammettere la semplice
esistenza dei sentimenti umani).
L’atomo è fatto di particelle di luce, le particelle di luce sono costituite dalle particelle
spirituali. Un giorno la scienza saprà spiegare questo (Buddha dimostrava realmente
l’esistenza dell’anima tramite i fenomeni spirituali).
Ritornando alla teoria dell’evoluzione, se l’uomo discendesse dalla scimmia dovrebbe esserci
una mezza specie. Ma non si trovano le scimmie che stanno diventando esseri umani, infatti
i sinantropi non avevano la struttura umana, che non è mai cambiata per milioni di anni. La
scienza odierna sta arrivando a questo concetto. Gradualmente dimostrerà gli errori della
teoria dell’evoluzione.
La scienza che teorizza l’evoluzione della specie umana come spiega il fatto che le grandi
civiltà antiche (Egitto, Incas ecc.) avevano delle costruzioni e delle arti che neanche oggi si
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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

saprebbero realizzare? Osservando la tecnologia attuale non si devono sottovalutare le civiltà


antiche.
Il figlio dell’uomo è uomo, il figlio della scimmia è scimmia, il cucciolo del maiale è maiale,
dal girasole si genera il girasole, gli alberi sono sempre alberi. Ogni essere ha la sua funzione
specifica per mantenere l’armonia dell’universo.
Dalla scimmia non nasce mai l’uomo. A chi segue la teoria di Darwin si può dire: “Ciao,
scimmia!”, se ha la coscienza sana di essere umano, si dovrebbe offendere. Bisogna capirne
il motivo!
La vita continua in un eterno ciclo facendo esperienze nelle passate vite, nella vita attuale e
nelle vite future.
Il pianeta Terra gira attorno al sole. L’anima umana dopo la morte fisica ricomincia a vivere
nel mondo reale. Questi movimenti sono il flusso della vita. La vita non si ferma mai, è eterna!
L’universo stesso si evolve eternamente, anche l’energia umana si muove eternamente. La
stessa cosa vale per gli animali e le piante. L’unica differenza è che essi non hanno la libertà
di scegliere, quindi non provano né grande gioia, né grande sofferenza, per questo evolvono
più lentamente (la gioia e il dolore che sentiamo nel Cuore sono i nostri sentimenti suscitati
dai loro comportamenti, ma questi esseri non li percepiscono così nettamente). Evolvere
significa migliorare per essere quella specie.
L’uomo è stato creato a somiglianza di Dio con la capacità di creare, sapere, comprendere
e gestire, di esprimersi tramite la religione, la filosofia, la scienza e l’arte. Non bisogna mai
negare e fuggire dalla responsabilità dell’essere “figlio diretto di Dio”.

II-6. LA LEGGE UNIVERSALE DIVINA SI BASA SULLA FILOSOFIA E LA SCIENZA

Filosoficamente tutti gli esseri esistenti nel mondo materiale hanno i colori che si vedono con
gli occhi fisici. Tre sono i colori fondamentali: rosso, giallo e blu, i quali mescolati si possono
trasformare in numerosissime differenze cromatiche. Anche nella natura si manifestano i
colori come: primavera, estate, autunno e inverno. E così anche il corpo umano è fatto di
colori come tutte le altre cose materiali.
La vista umana può vedere soltanto i sette colori dell’arcobaleno e le loro combinazioni;
la luce visibile occupa solo una parte ristretta dello spettro di frequenze possibili. I colori
esterni alla regione del visibile sono il viola e il rosso. Poi salendo dal colore viola ad una
frequenza più alta vi sono i raggi ultravioletti, quindi raggi x e raggi gamma. Le frequenze al
di sotto del colore rosso sono: raggi infrarossi, microonde, onde radio.
Le “frequenze invisibili” esistono veramente, ma non si possono percepire con la vista,
esattamente come le onde elettromagnetiche che esistono in un’altra dimensione. Questa è
energia, facoltà di compiere un lavoro! Le onde elettromagnetiche invisibili sono particelle
di energia che fanno parte del mondo successivo a quello visibile. Materia ed energia sono
unite. I colori rappresentano la materia e il Cuore rappresenta l’energia.
Secondo la scienza fisica, la materia è volume e massa nello spazio universale.
La sostanza della materia (visibile con gli occhi fisici), la concentrazione delle particelle di
energia, quando si rarefanno, diventano invisibili.
Nel mondo umano il Cuore e il corpo sono uniti.
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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

Il corpo da solo non si muove. L’anima (la coscienza) da sola non si manifesta fisicamente.
Quando si dorme, il corpo è in ancoraggio, non si muove con la volontà. La volontà viene dal
conducente del corpo, ossia l’anima (la coscienza).
Einstein spiega l’eterna esistenza dell’energia e della materia con il principio di conservazione
di massa-energia: E=mc2. E=energia è la capacità di compiere azioni, m è la massa del
corpo, c è la velocità della luce. Quindi questa formula significa che la moltiplicazione della
massa per la velocità della luce al quadrato è l’abilità di compiere azioni. Buddha parlava con
l’anima di Einstein, il quale conosceva perfettamente l’esistenza della Coscienza universale,
la vera sostanza dell’universo, ossia Dio. Per quanto riguarda il calore, Planck spiega con la
sua formula: E=hv. E è il calore, Energia. h è una costante fisica, v è la frequenza. La scienza
fisica spiega l’unità tra il mondo reale e quello materiale, allo stesso modo della legge della
natura. La materia, in base alla forza esterna, cambia le forme ma la sostanza (l’energia) non
cambia mai.
Ci sono certi buddhisti che spiegano l’illuminazione come “grande vuoto”, ma queste
persone l’hanno sperimentata con la ragione, non hanno fatto l’esperienza della vera
illuminazione, ossia quella di sentire realmente la Sostanza di Dio. Non si può raggiungere
la vera illuminazione studiando, intellettualmente! Per raggiungerla bisogna praticare con il
Cuore e con le azioni, abbandonando gli attaccamenti e le passioni, comprendere la necessità
della sufficienza e vivere coscientemente nello stato dell’eternità, viaggiando realmente nelle
dimensioni. Queste dimensioni vanno oltre l’energia fisica, sono il mondo della coscienza,
la nostra vera dimora, ossia il mondo originale, radice di ogni creazione in base ai legami.
Quel mondo è il mondo reale, è il mondo più raffinato, pieno di amore e di grande armonia,
nel quale sono assenti bugie e finzioni. Nel mondo reale vivono gli angeli (le anime senza
il corpo fisico), dal quale possono vedere liberamente tutto ciò che succede nel mondo
materiale, compresi i pensieri nascosti delle persone, le loro immaginazioni segrete. Come
gli spettatori che nel mondo materiale vedono un film sullo schermo, gli angeli sanno tutto
quello che fanno le persone, compreso il loro stato interiore e lo stato del Cuore. Quindi agli
angeli non si può nascondere niente, sono come il Cuore sincero che non sa mai mentire.
La materia è energia che si è trasformata scavalcando le dimensioni. Anche le piante vivono
nel mondo reale con la forma delle vere piante (luminose). Pure gli animali ci vivono e
viaggiando nelle dimensioni, ripetono le reincarnazioni tra il mondo reale e quello materiale.
Tuttavia ci sono anime che dopo la morte fisica non ritornano nel mondo reale, creano un
mondo oscuro vicino al mondo materiale, e insieme ai simili che attraggono, coltivano
pensieri disarmonici, senza amore. Questo mondo è stato creato dalle persone che hanno
perso il Cuore.
Quando l’essere umano comprende la Legge Universale Divina, armonizzando il proprio
Cuore, può viaggiare nelle dimensioni. Il corpo di Luce si distacca dal corpo fisico e può
andare in paradiso, o visitare l’inferno (per aiutare le anime in pena), a volte si possono
incontrare le anime conosciute nel mondo materiale. Si può anche viaggiare nel mondo
materiale con il corpo di Luce, senza il corpo fisico. Il corpo di Luce mantiene il contatto con
il corpo fisico tramite il filo spirituale che si allunga e si accorcia infinitamente. La coscienza
si trova nel corpo di Luce, quindi vede tutto realmente.
Pertanto, l’anima e il corpo sono due realtà completamente differenti, ma legate dal filo
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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

spirituale. Questo filo, che è anche un tramite tra le diverse dimensioni, lega l’anima e il
corpo, come il cordone ombelicale lega la madre al figlio, il quale ne trae la sostanza per
crescere.
Con gli occhi del Cuore si può vedere che la luce è fatta di particelle, e lo è anche la voce. Il
canto e il suono degli strumenti (comprese le campane) assumono la vibrazione della persona
che esegue l’esecuzione, facendo risuonare la sua frequenza nel mondo reale, paradiso o
inferno, corrispondente al suo livello di Luce divina, quindi la musica o il suono possono
essere rispettivamente terapeutici o dannosi. Inoltre, con gli occhi del Cuore si possono
vedere gli organi interni del corpo umano, compresi quelli malati, questi possono vedere
la verità perché sono collegati nelle varie dimensioni (dipende dall’attitudine della singola
anima, ogni anima ha la sua qualità specifica).
Lo stato del Cuore e i pensieri, le immaginazioni, rimangono perfettamente incisi nel registro
dell’anima. Il male, l’egoismo, i concetti al di fuori “dalla via di mezzo”, tutti i sentimenti
negativi si trovano incisi nel registro come colore rosso. I pensieri, le azioni aderenti “alla
via di mezzo” riflettono un colore neutro. Invece i pensieri, le azioni dell’amore e della
misericordia si vedono contornati del colore dell’oro che è il colore divino. Nella fase
dell’innamoramento, il nome della persona amata si ripete in continuazione e nel registro si
trova inciso con il colore rosa. Angosce e tormenti si trovano con tanta pesantezza. Invece
il Cuore sulla “via di mezzo” è luminoso e molto leggero. Ogni pensiero, ogni azione viene
registrato nell’anima.
Non bisogna mai creare i pensieri oscuri. Ma se sono stati creati, è necessario fare “la
riflessione sulla via di mezzo”. L’essere umano può sbagliare. La Misericordia di Dio ci ha
dato l’occasione per fare la riflessione. Quando le riflessioni sono state correttamente eseguite,
si registra il recupero nelle parti corrispondenti dell’anima. Il sistema delle registrazioni
dell’anima è perfetto!
Alcune persone evolute possono avere le informazioni di altre persone tramite i loro angeli
custodi. I pregi e i difetti di queste persone si capiscono in base al registro che mostrano gli
angeli custodi.
Il Cuore ha una forma: la sua corretta forma è rotonda. Tramite gli occhi del Cuore si può
vedere la forma del Cuore delle persone.
Il Cuore con la forma rotonda e ricca emette la Luce divina, e vicino ci sono gli angeli
custodi. Invece il Cuore con i pensieri oscuri, disarmonici ha un’atmosfera fosca e a volte si
vedono i diavoli intorno che creano la causa del malessere, compreso quello fisico. Il Cuore
delle persone innamorate, che hanno perso la testa, ha la famosa forma del cuoricino, il
sentimento e l’istinto diventando troppo grandi schiacciano la ragione e l’intelligenza.
Quando l’essere umano comprende questo meccanismo, si accorge della grande importanza
di fare pensieri corretti con le relative immaginazioni. Allora, prende coscienza dell’impegno
circa il retto modo di pensare e dei comportamenti conseguenti riguardo le persone.
In realtà soprattutto gli insegnanti, i medici, i politici, i religiosi e i maestri spirituali devono
coltivare il Cuore grande e ricco verso i loro alunni, studenti, pazienti, allievi e discepoli.
Così gli insegnanti possono far crescere le persone che diventano corrette umanamente, i
medici possono favorire la guarigione concreta di ogni malattia.
L’essere umano, attraverso la visione delle dimensioni superiori, riesce a vedere come sono
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CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

le cose realmente, riesce a riconoscere anche la Verità Assoluta. Per realizzare questa visione,
è obbligatorio correggere i propri difetti con il coraggio, coltivare il Cuore corretto della
Giustizia di Dio.
E così, il mondo materiale e quello reale sono strettamente collegati: tra di loro non c’è
nessun elemento vago e incerto!
Questo meccanismo si trova anche nei processi della circolazione e nelle reincarnazioni.
Per esempio l’acqua può diventare sia vapore (gas) sia ghiaccio (solido). Può esistere in
diversi stati al variare della temperatura e della pressione esterna, ma la sostanza originale
“H2O” non si perde mai. L’acqua diventa vapore nell’aria (cielo), non si vede. Nonostante
la sua invisibilità, grazie a una certa combinazione di pressione e temperatura, ritorna sulla
terra come pioggia o neve. Questa è la circolazione dell’acqua.
L’umanità ha lo stesso processo della circolazione, come le reincarnazioni. Dal Cielo (mondo
reale, invisibile), tramite il legame con i genitori, viene dato il corpo, il quale poi studia
nel mondo severo e duro (mondo materiale, visibile). Al termine del suo percorso, con lo
spezzamento del filo spirituale ritorna al Cielo. Quindi il mondo materiale e quello reale sono
uniti, il mondo reale è sempre presente nel mondo materiale. La nascita e la morte sono la
circolazione dell’anima eterna, ossia il Cuore di Dio, la Legge di Dio.
Una persona morta diventa invisibile, ma esiste. Tante persone pensano che il cadavere sia
quella stessa persona. In realtà il cadavere è ciò che resta del veicolo che è stato guidato dal
conducente: l’anima. Avere attaccamento al cadavere significa creare attaccamento al mondo
materiale: questa è esattamente la creazione della sofferenza (in questo caso il cadavere
diventa rigido, in realtà quello di chi è armonico rimane morbido, ma attualmente ci sono
poche persone sufficientemente armoniche). La maggior parte di queste persone creano
l’inferno dove è rimasto il cadavere senza rendersi conto di essere morte.
Nell’epoca in cui le persone non conoscono la Legge Universale Divina, regna una grande
ignoranza, manca l’essenziale riferimento della giustizia. Le persone si perdono nella
formalità, nelle abitudini in base alla mentalità distorta collettiva, senza rendersene conto.
È inutile pregare o meditare senza comprendere come le cose sono fatte realmente. Inoltre
tante persone ignorano la Legge di Dio, l’esistenza di Dio e degli angeli, coltivano un Cuore
molto superficiale o privilegiano lo sviluppo della ragione senza il Cuore (la teoria senza la
sostanza della Verità, oppure la conoscenza parziale come se fosse la verità assoluta).
La salvezza, la felicità e la gioia di vivere si raggiungono correggendo effettivamente i propri
pensieri, comprese le immaginazioni e le azioni. La propria vita si coltiva solo con la propria
forza, è obbligatorio abbandonare le credenze false, la mentalità deviata comune e praticare
veramente la Legge Universale Divina. A questo punto si acquisisce la forza di Dio.
L’essere umano deve fermarsi ad osservare la propria mente e i propri comportamenti in
base alla via di mezzo: in ciò consiste la grande riflessione (meditazione). Questa è la via più
veloce per coltivare il Cuore grande e ricco, ossia la felicità.
Alcune correnti del buddhismo e dello zen insegnano che la meditazione sia “diventare
vuoto”, oppure fare il vuoto mentale, e considerano che riuscire in questa tecnica equivalga
a raggiungere l’illuminazione. Questo è un errore macroscopico e stupido! Fare un percorso
spirituale senza il lavoro di coscienza, nascondendo o senza risolvere la rabbia, l’invidia,
l’odio, la gelosia, le passioni, il desiderio per il potere, l’attaccamento ai soldi (o rifiutare i
36
CAPITOLO II: L’ORIGINE DELLA VITA

soldi) e le cause delle malattie, comporta di necessità concedere l’accesso alla possessione
dei diavoli. L’apertura di un canale spirituale con il Cuore disarmonico richiama i diavoli. È
una pratica molto dannosa!
La meditazione con la riflessione toglie l’oscurità dal Cuore e riequilibra emozioni,
sentimenti, razionalità, istinto, pensieri, immaginazioni, volontà. A questo punto il corpo e il
Cuore si rischiarano di Luce divina, si crea un’atmosfera armoniosa che apre la porta della
grande saggezza interiore nella coscienza. In questa saggezza si trovano le esperienze delle
passate vite e delle quali si riprende la coscienza acquisita. Inoltre si può anche viaggiare nel
mondo reale.
Il Cuore ha movimenti infiniti, i pensieri e le immaginazioni vanno liberamente secondo i
propri intendimenti, per questo è molto importante avere la méta della Giustizia Assoluta.
In base al Cuore corretto bisogna fermarsi ad osservare bene i propri pensieri e le proprie
azioni, e la cosa più importante è mettere in pratica la Legge Universale Divina nella vita
quotidiana. Il concetto di Dio senza l’azione pratica non è Dio. L’unica via dell’armonia è
l’azione. L’azione è la Luce. Questa è la vera forma della Legge Universale Divina.

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CAPITOLO III: IL SENSO DELLA VITA NEL MONDO
MATERIALE E LA MORTE

III-1. IL MONDO MATERIALE E IL MONDO REALE

Il mondo materiale è questo mondo in cui viviamo.


Il mondo reale è il paradiso, da dove veniamo.
È molto importante comprendere la differenza per poter coltivare correttamente l’anima che
è il vero senso della vita.
Il mondo materiale è il mondo degli accadimenti, degli effetti.
Il mondo reale è la vera realtà, il mondo della causa di ogni fatto o avvenimento, di ogni
creazione.
Il mondo materiale è il mondo della dimensione degli effetti, il mondo reale è il mondo delle
dimensioni delle cause.
Il mondo materiale si manifesta attraverso forme solide, ma cambiando le condizioni, si
modificano completamente le forme. Ad esempio, un pezzo di carta e un legno bruciando
diventano cenere. Anche un sasso e il ferro sottoposti alla temperatura di oltre mille gradi si
sciolgono. Ciò che cambia forma e non rimane integro, non è reale. Anche il corpo umano non
è reale, perché dopo la morte diventa cenere e ritorna alla terra, cambiando completamente
forma.
Il mondo reale è ciò che esiste eternamente. La sua sostanza non cambia mai esternamente.
La sostanza dell’universo è la grande vita eterna, l’infinita energia originale. Questa
sostanza si manifesta come universo fisico nel mondo materiale. L’essere umano ha lo stesso
meccanismo, l’anima eterna creata direttamente da Dio, in base alla forma del suo corpo di
Luce, si manifesta come corpo fisico nel mondo materiale.
Il corpo fisico cambia la sua forma e invecchiando, un giorno muore. Invece l’anima in
paradiso è sempre giovane, al massimo adulta (generalmente si mantiene intorno ai 20, 30, o
40 anni di età, dipende dalla preferenza della singola anima).
Il mondo visibile (mondo materiale) esiste a certe condizioni, nelle quali noi viviamo
provvisoriamente con il corpo momentaneo. Il mondo invisibile (il mondo reale, è visibile
con gli occhi del Cuore) è il vero mondo della nostra vera, eterna esistenza dell’anima.
Tutto ciò che esiste nel mondo materiale, esiste già nel mondo reale come le tecnologie, da
cui gli inventori traggono ispirazione proprio dalla memoria del mondo reale (tramite gli
angeli custodi). La stessa cosa vale anche per l’arte, sebbene quella odierna provenga in
prevalenza dal basso paradiso o addirittura sia portatrice di frequenze distruttive dell’inferno.
L’anima assume il corpo fisico per sperimentare ciò che ha imparato nel mondo reale,
mettendosi alla prova. Se la verifica viene superata, l’anima di ritorno nel Cielo, riesce a
conquistare un livello superiore. Quando fallisce, deve ripetere la stessa prova nella vita
materiale successiva. Se sceglie di non vivere correttamente (di fare il male) e non affrontare
la prova, in contrasto con la volontà dell’anima, andrà direttamente all’inferno dove sosterrà
la riflessione e la confessione in modo molto crudele e severo (da numerosi secoli tante
anime rifiutano, comunque, di fare il lavoro di coscienza proseguendo l’abitudine vissuta nel
mondo materiale, assumendo la forma diabolica).
L’anima, coltivando sé stessa persegue l’Ordine di Dio per manifestare il Suo Cuore sulla

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CAPITOLO III: IL SENSO DELLA VITA NEL MONDO MATERIALE E LA MORTE

Terra. La felicità si sente nel Cuore quando l’anima progredisce. Tuttavia, tante persone
confondono il mondo materiale con la realtà e pensano che il denaro e le ricchezze materiali
siano la felicità. Queste persone avvertono fortemente il vuoto nell’anima, e per contraffare
questo sentimento sincero, coltivano in continuazione emotività deteriori come vanità,
potere, dominio, superiorità, presunzione.
La vera felicità viene dall’anima.
Quando si fa meditazione si chiudono gli occhi, poiché è meglio spegnere la visione del
mondo provvisorio e facilitare quella del mondo del Cuore (mondo reale).
La crescita della propria anima dipende solo da sé stessi e l’unica via è il lavoro di coscienza
(l’anima è la coscienza).
Chi fugge dalle situazioni che deve prendere in esame, provato da sentimenti di sofferenza,
dispiacere, rabbia, invidia, non arriverà mai a comprendere il vero senso della vita. I problemi
dell’esistenza vanno affrontati con la massima serietà.
Il mondo reale è paradiso puro, ma con vari livelli, con un altro nome si può chiamare il
mondo della coscienza, nel quale alla massima altitudine c’è Dio. Invece il mondo materiale
è coabitazione di paradiso e inferno. In questo mondo bisogna imparare a distinguere il
vero Bene dal male. Nella parte che riguarda il paradiso s’impara a conoscere il vero Bene,
sentendo la pace e l’armonia nel Cuore, invece nella parte dell’inferno, si può assistere solo
alla reiterazione di frequenti fenomeni di instabilità emotiva che danno luogo a scontri di
rabbia e di odio. Non bisogna mai seguire i cattivi esempi delle persone, e non “mangiare”
mai il loro veleno.
Il mondo materiale, per alcune persone è il luogo ideale per far crescere l’anima, per altre
è il luogo dove poter recuperare “i compiti” assegnati e non eseguiti nelle passate vite.
Tante persone ripetono sempre gli stessi errori, ma può venire l’ora di dire basta, e cambiare
seriamente il modo di ragionare e di vivere.
Ideale per l’anima, ogni volta che assume il corpo, è quello di crescere seguendo uno sviluppo
a forma di spirale, con la punta rivolta verso l’alto, in continuità con lo stato divino.
La crescita dell’anima serve per ottenere e coltivare la pace interiore. Quando le persone
approfondiscono questo stato, si accorgono che la manifestazione di pace si estende anche
all’esterno, nell’ambiente materiale.
Chi è pigro non sarà mai felice.
Noi siamo nati per scoprire la Coscienza divina che alberga nel profondo del Cuore, e quando
ci sintonizziamo con questa frequenza il proprio Cuore assume la dimensione universale.

III-2. PARADISO E INFERNO

Dio aveva creato il mondo reale (paradiso) e il mondo materiale.


Gli angeli sono le anime degli umani che vivono in paradiso (nel mondo reale) e quando
vengono nel mondo materiale diventano quelle che comunemente chiamiamo: persone (gli
esseri umani, ossia l’anima e il corpo fisico insieme). I diavoli sono le anime degli umani (e
anche quelle degli animali) che vivono nell’inferno (mondo creato dall’egoismo umano, non
è una creazione divina).
Le anime umane hanno tre passaggi: le vite passate, la vita attuale, le vite future. Avere un
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CAPITOLO III: IL SENSO DELLA VITA NEL MONDO MATERIALE E LA MORTE

corpo oggi, vuol dire che ci sono state le vite passate.


Le vite passate sono trascorse sia nel mondo reale, sia nel mondo materiale. In questo mondo
materiale l’essere umano sta studiando, attraverso le gioie e i dolori, come accedere alla
corretta via, ma precedentemente viveva nel paradiso.
L’essere umano trasmigra spesso tra il mondo reale e quello materiale.
Ci sono persone che nella precedente vita vissuta nel mondo materiale, hanno creato
pensieri oscuri, e dopo la morte sono finite nell’inferno, e poi tramite il lavoro di coscienza
(purificazione dell’anima) sono ritornate nel paradiso. Le anime finite nell’inferno, avevano
vissuto una vita nel mondo materiale disattendendo completamente la promessa fatta prima
di incarnarsi, di studiare per crescere e migliorare.
Chi ha il Cuore armonioso è ricolmo della Luce dell’amore. In base al livello dell’armonia
interiore entra in paradiso.
I simili s’attraggono: è La Legge di Dio. Questa Legge è applicata direttamente nel mondo
reale, in cui le anime simili si attraggono per la stessa frequenza della vibrazione emessa,
come le corde della chitarra che si sintonizzano alla stessa frequenza (legge della simpatia).
L’anima ha memoria di tutte le esperienze passate, ma quando torna (nasce con il corpo) nel
mondo materiale, la memoria si seppellisce nell’inconscio dell’essere incarnato, facendole
perdere “la coscienza” di essere “figlio di Dio”. Spesso gli uomini si affidano in maniera
esclusiva ed assoluta ai cinque sensi del corpo e non ricordano nulla delle vite passate, che
sono il risultato di tutte le esperienze trascorse sia nel mondo materiale sia in quello reale.
Il sistema delle reincarnazioni risulta ovvio quando si riconosce il reale meccanismo della
natura.
Nell’anima umana sono conservate le memorie di tutte le esperienze vissute, incise come
registrazioni.
Questo mondo materiale è il mondo più solido e instabile, in cui l’ambiente cambia in base
all’energia delle persone. Il male crea un ambiente disarmonico, il Bene conduce all’armonia.
In questo mondo materiale, Dio con la Sua Volontà, ha mandato l’essere umano (figlio di
Dio) per creare un ambiente più armonico.
Nonostante tutto, tante persone si dimenticano del compito e del senso della vita creando
disarmonia con calunnie, rabbia, vendetta, desideri reiterati, conflitti, combattimenti. Bisogna
fare molta attenzione a questo tipo di emotività.
Spesso i nostri antenati, dopo aver vissuto nel mondo materiale, sono finiti nell’inferno
per riparare i loro danni. Queste persone avevano mantenuto un grande attaccamento alle
cose lasciate sulla Terra, e per questo spesso diventavano diavoli attaccandosi ai viventi che
avevano un Cuore simile creando ulteriori danni. Diavoli si diventa dopo la morte fisica, la
concezione cattolica che l’angelo più bello si era ribellato a Dio per un atto di orgoglio è una
storia inventata.
La mente umana ha una grandissima potenza. Dipende dalla tipologia dei pensieri se il Cuore
si sintonizza con l’inferno oscuro oppure con il paradiso luminoso. Per questo i pensieri si
devono basare sul principio della via di mezzo, ossia essere armoniosi e obiettivi.
Dal mondo materiale non è facile comprendere i mondi di altre dimensioni, perché la
coscienza è solo al 10% e si percepisce soltanto tramite i cinque sensi. La materia e la vita
procedono unite. Calore, luce, elettromagnetismo, gravità si concentrano come una massa,
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CAPITOLO III: IL SENSO DELLA VITA NEL MONDO MATERIALE E LA MORTE

oppure si disperdono come spazio; tutto insieme costituisce un’unica energia.


Nel paradiso (mondo reale) si ha il 90% della coscienza, per cui ciò che uno pensa e sente,
viene istantaneamente conosciuto anche dagli altri, non si può nascondere nulla. Questa
estensione temporale nel paradiso rende difficile la crescita spirituale.
Quando un’anima assume il corpo diventa cieca, non conosce ciò che pensano gli altri e deve
elaborare tutto per conto proprio, mentre i pensieri non si realizzano istantaneamente. Per
questo il mondo materiale è ideale per la concreta crescita spirituale.
Quando si coltiva il Cuore armonico nella vita materiale, si può comunicare con il paradiso
(con gli angeli), anche se normalmente è molto difficile superare la dimensione. Ad esempio,
non si può comunicare con le persone che stanno dentro lo schermo di un film, ma dal nostro
mondo (la terza dimensione) si può vedere ciò che succede nel film (la seconda dimensione).
Invece dal mondo reale (dalla quarta dimensione in su) si può vedere tutto quello che succede
nel mondo materiale (la terza dimensione). Dal mondo materiale per comunicare con le
dimensioni superiori si deve coltivare l’armonia e la raffinatezza (sensibilità), altrimenti
è impossibile qualsiasi connessione. Per comunicare con le persone all’interno del film
bisogna registrare su nastro, nel senso che ciò che si fa nel mondo tridimensionale, si proietta
e si riflette nel mondo bidimensionale. I pensieri sono oltre la quarta dimensione, ciò che si
pensa, si riflette nel mondo materiale.
Il mondo materiale è ideale per crescere concretamente, e rappresenta una grande occasione
per l’anima per fare un salto di qualità. Dio ci ha già dato tutto quello che ci serve. Questa è
esattamente la manifestazione del Cuore di Dio, ossia l’Amore e la Misericordia. È naturale
ringraziare questo ambiente e bisogna manifestare realmente questo ringraziamento. La via
umana deve coltivare lo spirito del servizio.
Per ogni cosa basta avere la sufficienza, ciò che avanza va distribuito agli altri come atto di
gentilezza.
La crescita dell’anima si manifesta con la pace nel Cuore, con uno stato interiore fatto
di pochi attaccamenti. La pace interiore è l’armonia, che in rapporto alla sua espansione
può trasformare il nostro ambiente in un paradiso terrestre. Quindi è assolutamente inutile
manifestare contro la società o intraprendere una carriera politica con un Cuore privo di
pace, queste scelte oltre a disturbare la vita degli altri servono solo a creare disorientamento e
confusione. Quando la vita del corpo fisico giunge alla fine, lo si lascia per recarsi nel mondo
reale, la nostra vita futura, e si resta solo con il corpo di Luce.
Il corpo materiale attuale è stato creato grazie al legame con i genitori.
Il corpo materiale è fatto di cellule, di atomi ed è ricoperto dal corpo di Luce nel quale si
trova la coscienza, ossia l’anima che domina il corpo materiale. Quindi l’essere umano è
composto di: corpo atomico (materiale), corpo di Luce (l’anima) e corpo spirituale (il Cuore,
il centro dell’anima). Questi tre corpi costituiscono insieme la vita umana.
Il corpo atomico, il corpo di Luce, il corpo spirituale sono collegati tramite il filo spirituale.
Morire fisicamente significa spezzare questo filo dal corpo atomico. Poi il corpo spirituale
assume il corpo di Luce per andare in un’altra dimensione.
Il corpo di Luce e il corpo spirituale non si vedono con gli occhi fisici, ma quando sono
armonici si possono osservare con gli occhi del Cuore.
Per questo motivo nel mondo materiale non è facile comprendere il Cuore, tantomeno fare
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CAPITOLO III: IL SENSO DELLA VITA NEL MONDO MATERIALE E LA MORTE

correttamente la meditazione con la riflessione (lavoro di coscienza).


Nel paradiso (mondo reale) c’è grande gioia, la meditazione è facile e veloce, perché non
esiste il male e il Cuore non si sporca. Nell’inferno invece, la coscienza è molto oscura e
poiché i pensieri si realizzano subito, quelli oscuri ritornano immediatamente a chi li ha
formulati. È molto difficile meditare, riflettere sulla causa del proprio Cuore oscuro che
blocca completamente la Luce divina. Non è facile uscire da quell’ambiente, le anime vi
rimangono con sofferenza per diverse centinaia di anni.
Quando una persona vive egoisticamente, dopo la morte va direttamente nell’inferno.
Nella vita materiale non è facile comprendere il Cuore umano, ma quando un’anima lascia il
corpo, la coscienza si realizza direttamente e i pensieri istantaneamente. Per questo motivo è
molto più difficile modificare la coscienza dopo la morte fisica.
Il Cuore disarmonico blocca la Luce divina (creazione della sofferenza), come le nuvole
bloccano la luce del sole.
La Luce di Dio è il nutrimento dell’anima.
Lo stato del Cuore si basa sui pensieri e sulle azioni. Quindi nei pensieri e nelle azioni si
trova la causa della sofferenza. Occorre riflettere secondo il principio della via di mezzo e
non fare mai più gli stessi errori. Conseguentemente, in base all’armonia interiore, entra
la Luce divina e in rapporto alla quantità di Luce divina emessa, si accede nel paradiso ai
livelli corrispondenti allo stato interiore. Dio dà la Luce e la Misericordia a tutte le anime,
incondizionatamente. Ogni anima riceve in base allo stato del Cuore, chi è più armonico
riflette di più la Luce divina.
Le anime che sono diventate tutt’uno con Dio hanno un Cuore armonico, conoscono la
sufficienza, non hanno alcun attaccamento e sanno perfettamente di essere l’universo. Queste
anime riflettono immensamente la Luce divina, ed essendo maestre della vita, insegnano la
via dell’essere “figlio di Dio”.
Gesù, Buddha e Mosè sono i Grandi Angeli di Luce, ai Quali Dio ha affidato tutto.
Il paradiso ha vari piani in base ai livelli della coscienza della Luce divina: mondo delle
anime, mondo spirituale, mondo luminoso, mondo santo, mondo dei profeti e mondo
universale (Dio).
Nei livelli più alti si trova la grande libertà del Cuore, che permette di ottenere ciò che si vuole
liberamente, ma le anime alte non hanno nessuna preferenza, quindi richiedono soltanto ciò
che è necessario. Invece i livelli più bassi sono simili al mondo terreno. Tuttavia non si può
fare del male, perché il male si sente direttamente e immediatamente come sofferenza nel
Cuore.
(Buddha faceva dimostrazioni con le anime: un corpo umano, se posseduto da un’anima
dell’inferno, diventava pesante, più leggero se posseduto da un’anima del basso paradiso,
molto più leggero se la possessione avveniva da parte di un’anima dell’alto paradiso).
Con gli occhi del Cuore armonico si vede il riflesso della Luce divina nelle persone. Per
esempio, nella statua di Buddha o nel ritratto di Gesù la si può trovare dietro il corpo e
intorno alla testa.
A volte le anime degli animali che si impossessano di altri corpi umani, si vedono dietro
queste sagome assumere la forma di un Angelo di Luce, ma essendo avvolti da una Luce blu
scura e pur imitando il colore dell’oro, non trasmettono nessuna pace. Questo tipo di diavoli
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CAPITOLO III: IL SENSO DELLA VITA NEL MONDO MATERIALE E LA MORTE

possono assumere anche le sembianze di Gesù, della Madonna, di Buddha, usando le loro
stesse parole cercano di ingannare sottilmente. Bisogna stare molto attenti!
Le anime che abitano l’inferno vivono gli attaccamenti materiali, quindi l’inferno è vicino al
mondo materiale. Spesso queste anime sono legate ai luoghi, alle case, ai cimiteri, ai templi
o alle chiese e a volte rimangono in quei posti, creandovi un’atmosfera diabolica.
Anche l’inferno ha diversi livelli, con diversi capi e governatori. Questi mondi sono
molto severi, ogni cosa è oscura, gli alberi sono neri, non arriva mai la Luce, ci sono posti
estremamente freddi e altri con grandi fuochi.
Buddha, in meditazione, ogni tanto li andava ad aiutare.
Le anime che stanno nell’inferno hanno il viso diabolico, la bocca spalancata, sono senza
amore, senza misericordia, trovandosi sotto il dominio dei diavoli più potenti (nell’inferno
chi è più forte sottomette il più debole, vince chi è più egoista, menefreghista, è una
rappresentazione estremamente brutta). Le anime minacciavano Buddha con aggressività,
“dammi il braccio”, “dammi la carne del culo”. Buddha rispondeva con calma “prego,
dò tutto quello che volete” e allora il loro volto diventava quello di una persona normale.
Anche i potenti diavoli non possono vincere davanti all’amore e alla misericordia, Buddha
insegnava per ore ed ore la Legge Universale Divina nell’inferno. Durante il ritorno, piano
piano si schiariva l’ambiente, l’oscurità spariva e quando entrava in paradiso tutto diventava
luminoso, caldo, piacevole, fresco, vivido, con gli alberi e i prati di colore verde brillante.

III-3. COSA SUCCEDE DOPO LA MORTE

Nascere nel mondo materiale, assumendo il corpo fisico, rappresenta la morte nel mondo
reale, morire nel mondo materiale rappresenta la rinascita e il ritorno nel mondo reale.
Dopo la morte fisica, il corpo di Luce si distacca dal corpo fisico. Il corpo di Luce mantiene
esattamente la stessa forma del corpo fisico: ha persino le mani, i piedi, il busto e la testa. Ci
sono persone che hanno fatto esperienze di premorte, sono andate in coma fisicamente, e la
loro anima ha sfiorato il mondo reale parzialmente, poi sono ritornate.
Tante anime vedono la situazione “da sopra”, anche se cercano di parlare e di comunicare,
nessuno se ne accorge. Ad un certo punto si sente un rumore strano, l’anima si dirige verso
una specie di tunnel molto lungo, ad una velocità estrema. Si possono incontrare i parenti,
gli amici che sono già morti. Si arriva in un luogo dall’immensa pace situato tra il mondo
materiale e quello reale. C’è una presenza luminosissima, che accoglie con grande amore e
affetto caloroso, talmente confortevole che non assomiglia ad alcuna esperienza fatta nella
vita terrena.
Questa presenza di Luce comunica senza parole, invita a fare la riflessione (la confessione)
su tutta la vita vissuta nel mondo materiale, dalla nascita fino alla morte. A questo punto,
davanti agli occhi si proietta tutta la memoria della vita come un film reale, ad una velocità
elevata, dalle più piccole cose quotidiane fino ai grandi eventi, nulla viene dimenticato, non
viene tralasciato neanche un singolo pensiero, un secondo trascorso della vita.
In base alla qualità della riflessione sulla vita vissuta, l’anima entra in paradiso (o in inferno)
in corrispondenza della vibrazione del suo Cuore, ossia la purezza del Cuore. Il paradiso
è strutturato in cinque livelli sulle differenti dimensioni: mondo delle anime (la quarta
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CAPITOLO III: IL SENSO DELLA VITA NEL MONDO MATERIALE E LA MORTE

dimensione), mondo spirituale (la quinta dimensione), mondo luminoso (la sesta dimensione),
mondo santo (la settima dimensione), mondo dei profeti (l’ottava dimensione). Nel mondo
reale, al di sopra di queste dimensioni, esiste il mondo universale (la nona dimensione) dove
la Coscienza di Dio governa tutti i Mondi.
La presenza luminosissima, nella maggior parte dei casi, è un Angelo di Luce che viene
dal mondo santo. Le anime che stanno nel paradiso alto possono viaggiare liberamente nel
paradiso basso per aiutare altre anime, ma quelle che stanno in basso non possono vedere in
alto perché la Luce è troppo forte, non reggono! Gli Angeli di Luce che sono gli ambasciatori
di Luce, vanno periodicamente anche all’inferno per dare Luce alle anime oscure, per aiutarle
a fare la loro riflessione (la confessione) che è la purificazione dell’anima, così queste anime
disarmoniche riprendendo la loro vera coscienza, possono lasciare l’inferno, e fare ritorno
in paradiso.
L’anima appena arriva nel luogo intermedio, alla presenza di un Angelo di Luce, vede
un’immensa Luce che l’abbaglia in modo tale da non riuscire a individuarne bene la vera forma.
Per questo, spesso le anime si illudono di vedere Gesù o Buddha, ma Loro normalmente non
si fanno mai vedere, perché devono svolgere l’impegnativa missione di Dio nell’altissimo
paradiso e non hanno tempo per altri compiti (questo è il vero significato di: “non nominare
il nome di Dio invano”, se tante persone insieme, invocano in continuazione Gesù, Buddha,
Maria, gli Arcangeli, Li distolgono dalla concentrazione per eseguire la missione di Dio nel
mondo reale).
L’Angelo di Luce chiede all’anima, subito dopo avere effettuato la riflessione dalla
nascita fino alla morte: “Sei pronto ad abbandonare tutto?”, “Hai finito di prepararti per
morire?” (per chi ha coltivato solo attaccamento alla vita materiale, queste domande sono
fonte di grande sofferenza). “Facevi qualcosa di concreto e costruttivo nella vita che puoi
dimostrarmi?”, “Facevi qualcosa di buono che ti dava soddisfazione della vita?” (chi ha
vissuto egoisticamente, non sa rispondere a queste domande, l’essere umano nasce per amare
un altro essere umano).
La coscienza umana, anche dopo la morte, non cambia, prosegue esattamente con lo stesso
stato del Cuore. Quindi chi non faceva la riflessione (lavoro di coscienza) nella vita materiale,
fa una grande fatica a praticarla dopo la morte, nel momento estremamente importante.
Le persone che muoiono per malattia, dopo la morte, rimangono scioccate e l’anima rimane
momentaneamente paralizzata (in stato di incoscienza totale). Quando riprendono coscienza,
il dolore (malattia) che sentivano nel Cuore inizia a realizzarsi nella stessa parte malata, nel
corpo di Luce (per questo motivo è inutile aiutare le persone affette da malattie terminali, a
morire senza dolore fisico con l’uso dei medicinali, ciò che sarebbe necessario fare è il lavoro
di coscienza per eliminare la causa della malattia dall’anima). Queste anime invece di andare
nel mondo reale, rimangono sulla Terra, cercano aiuto dalle persone viventi ma nessuno le
sente. Allora queste anime per comunicare, creano la stessa malattia nella medesima parte
del corpo alle persone viventi, a quelle troppo buone e sensibili che non sanno dire di no. Per
esempio, questo fenomeno può succedere in famiglia, quando un genitore muore per tumore,
un figlio buono sviluppa egli stesso un tumore e muore. Questa modalità di ammalarsi non
è un fatto genetico, ma riguarda l’aspetto spirituale: è la mentalità tramandata per intere
generazioni che diventa attitudine a rifare sempre le medesime cose. Bisogna spezzare questo
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CAPITOLO III: IL SENSO DELLA VITA NEL MONDO MATERIALE E LA MORTE

karma familiare negativo, prendendo coscienza della realtà e invogliare queste anime a fare
la riflessione per risolvere il loro problema.
Una delle cose peggiori accade a chi, coltivando una conoscenza religiosa o spirituale
distorta, irreale, non riesce a fare la corretta riflessione a causa di una concezione della vita e
della morte completamente travisata, lacerata nell’estremo dislivello tra la credenza acquisita
e il reale Cuore sincero, ormai disvelato. Oppure, chi si identificava con il corpo credendo
che tutto fosse materia, dopo la morte fisica, di fronte alla sparizione di ciò che è tangibile
entra completamente in crisi e la propria anima fa un’estrema fatica a riprendersi. Il caso più
grave riguarda i religiosi o i maestri spirituali che insegnano concetti falsi o divulgano gli
insegnamenti modificati dei profeti, questi insegnanti vanno immediatamente nell’inferno più
duro e doloroso. Perché chi insegna la spiritualità ha una grandissima responsabilità verso le
persone che lo seguono in buona fede, gli insegnamenti deviati fanno marcire l’anima delle
persone. Il peccato commesso dai truffatori e dai ladri è molto più leggero rispetto al peccato
religioso e spirituale, perché i danni materiali, rispetto alle ferite del Cuore, non influenzano
direttamente l’anima.
Per quanto riguarda i casi di morti violente, non naturali come il suicidio e l’omicidio, le
differenze sono nelle intenzioni di chi li esegue: il suicidio è la manifestazione volontaria del
ritrarsi dal compiere la Volontà di Dio, dalla Sua Misericordia, mentre l’omicidio è il delitto
che distrugge e interrompe il compiersi della Volontà di Dio nei confronti delle vittime (chi
subisce ha in sé la causa per essere vittima). Le persone che si suicidano sono disperate e
cercano di liberarsi dalla sofferenza attraverso la morte. Ma dopo la morte, si accorgono che
la sofferenza continua, anzi peggiora perché la vita non finisce, allora cercano di morire di
nuovo nel tentativo di risolvere questa implacabile sofferenza che invece di sparire aumenta
sempre di più. Come ultima possibilità e con la massima disperazione, chiedono aiuto alle
persone viventi che si sintonizzano con il loro Cuore disarmonico, le quali prendono la
possessione e molto spesso si suicidano perdendo la coscienza. Chi conosce qualcuno che si
è suicidato, potrebbe parlare direttamente a quell’anima, insegnargli lo stato corretto umano
e consigliargli di praticare la riflessione sulla vita per uscire da quella situazione dolorosa al
più presto.
Il famoso “Harakiri” dei samurai non è assolutamente espressione dell’onore ma rappresenta
l’incoscienza totale del vero valore della vita.
Le persone che hanno commesso omicidi portano nell’anima grandi sensi di colpa.
Indipendentemente dalla giustizia sociale, che le punisca oppure no, il grande peccato si
trova nell’anima. Dopo la morte se non recupereranno l’immagine “dell’essere assassino”,
che volontariamente si sono dati, continueranno a punirsi nell’inferno. L’unica via per
abbandonare questa immagine è fare la riflessione (la confessione) per abbandonare i sensi
di colpa che si trovano nel reale Cuore (la massima sincerità), ed è quindi obbligatorio
recuperare il vero amore nel Cuore.
Per non avere sorprese dopo la morte, bisogna conoscere il meccanismo della vita e della
morte, imparare a fare la riflessione, ad ascoltarsi con il Cuore sincero, non nascondendo
niente a sé stessi, poiché dopo la morte si svela tutto completamente. L’amore si realizza
come amore, il ringraziamento si realizza come ringraziamento, l’odio si realizza come
odio, chi gode per l’infelicità altrui, prende in giro le persone, le calpesta, va direttamente
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CAPITOLO III: IL SENSO DELLA VITA NEL MONDO MATERIALE E LA MORTE

all’inferno. Quindi nel Cuore bisogna avere sempre l’immagine del paradiso, della grande
armonia e della immensa luminosità.
È ovvio che coloro che vivono correttamente non hanno nessuna paura di morire, perché
portano la pace interiore per essere sinceri con il Cuore, hanno la sicurezza nel Cuore.

III-4. L’OBIETTIVO E LA GIUSTIZIA DELLA VITA

Principalmente l’obiettivo della vita è amare le persone (coltivare il vero amore) e


amplificare la coscienza (significa mettere in pratica la conoscenza acquisita, fare esperienze
e comprendere realmente la conoscenza).
La vera Giustizia si trova nella pace interiore e nell’armonia.
Chi non conosce il Cuore di Dio, crea disarmonia (è molto peggio chi non vuole conoscerLo).
Il Cuore di Dio si trova nel Cuore sincero umano che non sa mai mentire, quando questo
Cuore viene elaborato con la corretta Conoscenza della Verità, si raggiunge lo stato della
pace interiore.
Il vero amore viene dalla consapevolezza che tutti noi siamo emanazione della stessa Vita di
Dio, tutto è Espressione di Dio, per cui siamo tutti fratelli e sorelle dell’Unico Spirito.

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CAPITOLO IV: GLI ANGELI
IV-1. GLI ANGELI DI LUCE

Gli Angeli di Luce sono coloro che per Ordine e Volontà di Dio guidano le anime e le persone
verso la via della grande armonia, i quali periodicamente assumono il corpo fisico. I Grandi
Angeli di Luce che si occupano del sistema solare sono: Gesù, Buddha e Mosè, sotto la Loro
direzione ci sono Michael, Gabriel, Uriel, Raguel, Sariel, Phanuel, Raphael, inoltre ci sono
vari Angeli di Luce che collaborano nelle varie sezioni.
L’umanità vive guidando il veicolo (il corpo) in una parte del corpo di Dio (pianeta Terra). E
il compito umano è coordinare tutti gli esseri viventi sul pianeta Terra conducendoli alla via
della grande armonia.
I Grandi Angeli di Luce e gli Angeli di Luce si comportano con Amore e Misericordia verso
tutte le persone e tutti gli esseri viventi.
Guardando chi vive commettendo tanti errori e peccati, coltivando una vita disarmonica,
combattendo e facendo la guerra, gli Angeli di Luce piangono, perché è come se guardassero
un film atroce ma reale.
Quando le persone creano armonia con il Cuore, si riempiono di Luce divina. A costoro gli
Angeli di Luce possono comunicare tramite le intuizioni o le manifestazioni. Invece alle
persone conflittuali, nervose, che hanno un’energia disarmonica, gli angeli non si possono
avvicinare, poiché la loro coscienza oscura non può sintonizzarsi sulla frequenza degli angeli.
Tutto dipende dallo stato del Cuore di cui ognuno è governatore unico.
L’umanità deve prendere coscienza di questo e assumersi la responsabilità della propria
creazione disarmonica. La questione è: quanto tempo si impiega per comprendere di essere
“figlio di Dio” e comportarsi di conseguenza? Ritardare il percorso significa vivere con
affanni, con il carico delle sofferenze.
L’essere umano, così come è oggi, è l’insieme di tutti i pensieri e le azioni del passato (in
questa vita) e delle vite passate.
Bisogna ricordare che dal mondo reale gli Angeli di Luce ci guardano sempre con Amore.
Gli Angeli di Luce che hanno il corpo nel mondo materiale devono seminare e far fiorire la
Legge Universale Divina nel Cuore delle persone, indirizzando la Luce verso la via della
grande armonia.
Anche Gesù, Buddha e Mosè, prima di raggiungere l’Illuminazione, hanno seguito un percorso
molto difficile. Quando i Grandi Angeli di Luce arrivano nel mondo materiale, significa che
l’umanità è molto in crisi, le persone non ritrovano più il Cuore e hanno smarrito il senso e la
responsabilità della vita, sono diventate schiave del materialismo. Mentre fioriscono svariate
religioni distorte, tante persone si vendono ai diavoli e a satana. Ovunque ci sono i conflitti e
le guerre (nell’epoca odierna si tratta soprattutto dei disastri interiori che hanno la prerogativa
di paralizzare il Cuore, il quale non riconoscendo più la propria disarmonia diventa incapace
di riflettere, questa incapacità è estremamente grave!), manca la consapevolezza della Legge
Universale Divina, accadono infortuni e disastri “naturali” (che in realtà sono artificiali).
Aumenta la disarmonia familiare, si separano i Cuori dei genitori da Quelli dei figli e gli
insegnanti a scuola non praticano un’educazione armoniosa fatta con il Cuore, ma educano ai
pensieri estremi e disastrosi. I politici mettono al primo posto gli interessi propri o del partito.
È un mondo davvero disarmonico (invece di fare finta di niente, di dare la colpa agli altri,

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CAPITOLO IV: GLI ANGELI

ognuno deve collaborare per ripristinare l’armonia, basta mettere un minimo di attenzione
per trovare sempre qualcosa da fare concretamente anche nella piccolezza).
Per salvare l’umanità, gli uomini (compresi i politici, gli insegnanti, i religiosi), devono
abbandonare i pensieri nefasti e coltivare quelli armoniosi secondo la via di mezzo.
Coloro che pensano a sé stessi senza considerare gli altri sono egoisti e, bloccando la
via dell’armonia, vivono nella solitudine (in uno stato di depressione del tipo: “nessuno
mi capisce, io vivo in un mondo a parte”). Questa non è la via umana. Non si deve mai
dimenticare l’Amore (l’Amore è Unione).
I pensieri disarmonici coprono la buona coscienza originale: sono come le nuvole scure che
coprono la luce del sole, sono come le nuvole di notte che coprono la bellezza della luna
piena.
Se ad esempio, sopra una lampada da cento watt, nel tempo si accumula della polvere
che inizia a velare la lampada, questa fa scendere la sua potenza a novanta watt. Se non
si rimuove la polvere, la sua potenza diminuisce ancora. Bisogna togliere la polvere per
mantenere la potenza della luce originale. Anche la coscienza umana, quando si abitua alla
vibrazione terrena (percezione esclusiva dei cinque sensi), accumula polvere. Se si ritorna
nel mondo reale con questa polvere, si entra nel livello inferiore del paradiso rispetto a quello
di provenienza. In questo caso, prima di prendere il corpo fisico per la successiva vita, si deve
recuperare la coscienza e solo dopo si può tornare al livello precedente (superiore), dopo di
ché si deve ripetere la stessa prova nella vita materiale.
La chiave della pulizia della coscienza è la riflessione, ossia l’abitudine a coltivare i pensieri
più profondi, conoscere le cose nuove (le cose reali) e applicarle nella vita quotidiana.
Per creare una buona società, ogni persona deve coltivare lo spirito di servizio (lavoro,
economia compresa), con una volontà che non è né costrizione né dovere, ma rappresenta la
natura umana.
Anche i Grandi Angeli di Luce che vengono a salvare l’umanità sono persone normali e
come tutti scelgono i genitori e l’ambiente per coltivare l’anima. Anche Loro correggono i
propri difetti in continuazione, nonostante il livello raggiunto. Figuriamoci noi, per il nostro
livello quanti difetti dobbiamo correggere nel Cuore profondo.
Gli Angeli di Luce hanno un Cuore leggero, molto sensibile, non avendo gli attaccamenti
alla Terra, abitano in un luogo molto lontano, in Alto. Invece le anime che hanno grandi
attaccamenti alla Terra (diavoli) rimangono molto vicine al mondo materiale e hanno un
Cuore pesante, insensibile e a volte vendicativo.
Dall’Alto Cielo si può vedere tutto globalmente, per questo gli Angeli di Luce sanno guidare
l’umanità. Invece coloro che stanno vicino alla Terra hanno una visione molto parziale,
vedono solo con il loro punto di vista, spesso si intestardiscono sulle proprie opinioni che
scambiano per Verità Assoluta, ovviamente con queste convinzioni faticano pesantemente a
cambiare la propria mentalità.
Buddha, in India, ha predicato la Misericordia di Dio per quarantacinque anni, con il
proposito di creare l’armonia nell’umanità. All’epoca c’era la religione brahmana, con gli
insegnamenti distorti di veda e upanishad. Ma Buddha correggendoli ha trasmesso la gioia di
vivere, e con la Luce della giustizia li ha purificati.
Gesù è venuto sulla Terra scegliendo l’ambiente ideale per Lui, in Israele. Insegnando il vero
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CAPITOLO IV: GLI ANGELI

Amore, ha riportato l’autentico insegnamento di Mosè al cospetto dell’ebraismo dell’epoca,


alterato nella sua essenza, e del popolo che soffriva sotto il dominio di Roma. Il Suo corpo è
stato distrutto dai diavoli, ma con il fenomeno della Resurrezione ha consentito l’unione dei
discepoli, lasciando i fondamenti della Legge Universale Divina (Gesù apparve davanti ai
discepoli con il corpo di Luce, e li guidò verso la Luce, a questo punto i discepoli ricordandosi
la vera missione di Dio e quella delle loro vite passate, iniziarono a parlare con le lingue
antiche usate nelle precedenti vite).
E così, i Grandi Angeli di Luce che vengono nel mondo materiale per riportare la Legge
Universale Divina, assumendo il corpo fisico, volontariamente incontrano le questioni
della vita e, tramite una profonda riflessione, trovando le soluzioni grazie anche agli Angeli
Custodi, raggiungono l’Illuminazione. I Loro insegnamenti sono impossibili da negare,
rappresentano il vero Cuore umano, ossia la Coscienza Divina!
Tuttavia, andando avanti con il tempo, gli insegnamenti originali della Legge Universale
Divina sono stati modificati dai religiosi o dagli studiosi, che hanno aggiunto le proprie
opinioni incoscienti e hanno trascritto i testi non comprendendone il vero significato (questa
coscienza si acquisisce attraverso le corrette esperienze spirituali).
Gli Angeli di Luce arrivano nel mondo materiale per riportare gli insegnamenti principali,
ma spesso sono perseguitati dai religiosi (o dalla mentalità comune creata da loro) o sono
disturbati dagli studiosi o dai politici (la politica distorta è costituita dall’insieme di mentalità
deviata e incosciente dei cittadini) e non riescono a compiere la loro missione. Ci sono Angeli
di Luce reincarnati che concludono la vita non riuscendo a riportare la Legge Universale
Divina nella solida struttura religiosa (costituita da insegnamenti modificati). Ce ne sono poi
altri che si comportano come fossero il Padre Eterno, diventando i destinatari delle preghiere
del popolo, in modo da capitalizzarle a proprio vantaggio. Costoro, creando attaccamenti al
potere, turbano i Cuori e ovviamente finiscono nell’inferno più crudele.
Soprattutto in epoche di grande confusione, prolificano religioni strane e guru dalla mentalità
estrema.
Oggi le religioni consigliano di indossare i simboli religiosi e consentono il commercio di
oggetti ritenuti sacri. È veramente una cosa ridicola perché senza contenuto! Realizzano
costruzioni artistiche e di lusso sul luogo sacro (il pianeta Terra), con soldi illeciti, ingiusti
e insegnano a pregare gli oggetti e i simboli. Sostengono reiteratamente che solo i credenti
possono andare in paradiso, mentre gli altri sono destinati all’inferno, oppure danno troppa
importanza alla guarigione delle malattie fisiche, dimenticando che la felicità si trova
esclusivamente nel Cuore e non nel corpo. Si adoperano per fare aumentare il numero dei
credenti (invece bisogna far crescere i conoscenti della Legge Universale Divina). Cercano
la salvezza solo attraverso la preghiera o i mantra. Creano la fede cieca e danno troppa
importanza alla ricchezza materiale, o ai fenomeni. Queste religioni e questi gruppi spirituali
sono corrotti.
La povertà materiale non corrisponde alla povertà interiore. In realtà il Cuore umano è pieno
di ricchezze.
Si nasce nudi, senza soldi e senza simboli religiosi. Senza niente: questa è la forma umana!
Il calore e la luce del sole, la grande ricchezza della natura, questi elementi sono la Misericordia
di Dio, la vera forma del Cuore.
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CAPITOLO IV: GLI ANGELI

Non bisogna farsi ingannare dalle religioni e dai maestri o guru (ci sono anche maestri
spirituali parzialmente evoluti, che conoscono la Legge Divina in maniera incompleta, e per
le parti mancanti sono iniqui e spesso dannosi, perché si ingannano molto sottilmente, sia
pure senza cattiveria).
Ogni essere umano è figlio di Dio. Bisogna comprendere che la sofferenza va risolta per
conto proprio, correggendo lo stato del Cuore e le conseguenti azioni.
Quando si prende coscienza di questo meccanismo avviene la vera salvezza.
La Legge Universale Divina non si può creare o modificare con la mente umana, perché
rappresenta la Verità Assoluta del Creatore.
La via della salvezza non è facile. Quando si correggono i propri difetti, si elimina la causa
della sofferenza tramite il coraggio, la saggezza e la costanza. Così si può ricevere la Luce
armoniosa di Dio: questa è la vera salvezza!
La via umana è una sola: avvicinarsi al Cuore di Dio e trovare la pace interiore, quotidianamente,
con la propria forza.
La punizione non viene da Dio, ma si realizza quando l’essere umano deroga dalla via di
mezzo, dalla Legge Universale Divina tramite i propri pensieri e i comportamenti, creando
l’oscurità nel Cuore e bloccando la Luce divina.
In poche parole, i peccati sono creati dall’essere umano. Per non creare i peccati bisogna
evitare di seminare la causa della sofferenza. Per non seminarla, è necessario conoscere come
sono fatte realmente le cose.
L’essere umano è “figlio di Dio” e, come tale, non è all’origine un peccatore.
In realtà, il Cristianesimo e il Buddhismo dovrebbero insegnare lo stato ideale umano (anche
se oggi le varie interpretazioni insegnano completamente un’altra cosa).
Ma bisogna riconoscere che, grazie alle esperienze accumulate nelle varie reincarnazioni,
nel Cuore umano c’è la grande guida per vivere correttamente nella vita attuale. È molto
importante aprire questa guida nel Cuore.
Gesù, Buddha e Mosè hanno insegnato anche il sistema per farlo.
Gli insegnamenti dei profeti rimangono identici, eternamente. La Legge Universale Divina
non cambia mai ed è eterna, è la Verità Assoluta!
Quello che è oggi cambiato è il Cuore umano: bisogna ritornare agli insegnamenti originali.
Gli insegnamenti dei profeti si adattano alla mentalità dell’epoca, ma la loro sostanza è
immutabile.

IV-2. GLI ANGELI DIVINI

Gli angeli divini sono al servizio degli Angeli di Luce. Gli Angeli di Luce si occupano della
guida spirituale, e gli angeli divini si occupano della protezione e del supporto.
Nel nostro mondo materiale ci sono la polizia e i militari a proteggere il popolo dai reati e
dalla violenza. Questo tipo di protezione esiste anche nel mondo reale, e se ne occupano
degli angeli specifici.
Esistono gli angeli che proteggono altri angeli (nel mondo reale) e salvaguardano dai
diavoli o dalle anime degli animali le persone (nel mondo materiale) che hanno un Cuore
armonico. Questo tipo di angeli si chiamano angeli divini. Poi ci sono gli angeli divini che
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CAPITOLO IV: GLI ANGELI

guidano le anime degli animali, insegnando loro la Legge Universale Divina e perfezionando
contemporaneamente il proprio Cuore, in quanto guidare spiritualmente gli animali è molto
difficile; gli animali sono molto emotivi e istintivi, quindi sono ottimi elementi per studiare
e crescere. Gli angeli divini coltivano così la loro anima per diventare gli autentici Angeli di
Luce, facendo questo percorso della durata di circa 300 anni, ma che è facilmente fallibile,
soprattutto con le anime della volpe e del serpente.
Alcuni pensano che le anime degli animali possano fungere da angelo custode all’essere
umano, ma non è assolutamente possibile. Al massimo possono offrire una piccola assistenza.
(In Giappone ci sono templi nei quali si prega per gli animali come se fossero divini, ma è
assolutamente sbagliato e pericoloso!). A volte dietro i finti maestri spirituali ci sono le anime
degli animali che mostrano determinati fenomeni. Bisogna stare attenti a riconoscere questi
maestri che serbano rabbia, egoismo, incrementano chiusura mentale, coltivano desideri
eccessivi, compresi quelli sessuali e, soprattutto, quello che dicono non corrisponde con
quello che fanno. Bisogna ricordare che quando l’essere umano cerca di soddisfare i desideri
compulsivi, poi ottiene in cambio la sofferenza dell’anima. Quando i finti maestri spirituali
vengono onorati e stimati dalle persone circostanti, sono tranquilli e amorosi apparentemente
(perché il loro piccolo Cuore quello desidera), a volte materializzano gioielli, oggetti, oppure
guariscono le malattie esclusivamente fisiche senza incentivare nessun lavoro di coscienza.
Le persone che non hanno la reale coscienza dell’anima, cadono pienamente in queste
trappole, non si accorgono che queste modalità, contrariamente a quanto sembra, disturbano
la vera crescita dell’anima.
Anche nel mondo reale (in paradiso), ci sono le anime degli animali che cercano di crescere
concretamente. All’opposto, nell’inferno, ci sono le anime di quegli animali che vivono
nell’oscurità, questi animali vi sono condotti dall’egoismo umano (l’umanità si deve rendere
conto della propria responsabilità nel guidare correttamente tutti gli altri esseri viventi).
Alcune di esse fanno ulteriori danni con il fenomeno della possessione nei confronti delle
persone disarmoniche, schiave di desideri eccessivi.
Ma neanche gli angeli divini possono aiutare chi non è in armonia, perché l’essere umano
ha la massima responsabilità del proprio stato del Cuore; finché non corregge i pensieri e le
azioni disarmoniche, il Cuore non si aprirà mai per fare entrare l’amore degli angeli, il cui
tentativo di aiuto verrà vanificato dal richiamo dei diavoli mediante la disarmonia. L’aiuto
degli angeli divini sarà dunque solo momentaneo, senza poter risolvere la causa.
Quando avviene la possessione da parte dei diavoli (le anime dell’inferno), la persona non
trova pace, diventa nervosa e perde completamente la coscienza.
Il conducente del corpo è la propria anima, ma quando questa è disarmonica o perde il
contatto con sé stessa, può diventare vittima della possessione; ciò vuol dire che più di due
o tre anime iniziano a condurre uno stesso corpo. Nella fase avanzata della possessione, i
diavoli (le anime dell’inferno) parlano nella testa e quindi la persona impazzisce e si perde
completamente, diventa psicopatica, ciclotimica, oppure accusa insonnia, allucinazioni,
assume comportamenti incoerenti, scaricando anche bruscamente tutto ciò che sente.
Costoro accumulano rancore, odio e vendetta dentro di sé. Anche se sembrano tranquille
esternamente, hanno grande vanità e orgoglio interni, ogni tanto si perdono nell’emotività
o diventano isteriche e prive di pace interiore. Emergono i caratteri dei diavoli. La causa è
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CAPITOLO IV: GLI ANGELI

nell’educazione: protezione eccessiva, non-interferenza e il Cuore disarmonico dei genitori.


Spesso questi individui non hanno avuto un dialogo con loro. Queste persone dai pensieri
oscuri vendono il proprio Cuore ai diavoli (incoscientemente), cessando di ricevere la Luce
divina.
I diavoli sono dappertutto e hanno vari livelli, ma non si possono avvicinare alle persone
armoniche. Per guarire dalla possessione occorrono il coraggio e la volontà, elementi
necessari per correggere la propria mentalità, secondo il principio della via di mezzo (i pensieri
equilibrati, le azioni equilibrate nella vita quotidiana). Neanche gli angeli divini possono
proteggere chi si è allontanato dall’armonia. Perché questo mondo è fatto per imparare e ogni
singola anima possiede la dignità divina (autonomia).
Ogni persona all’interno della famiglia deve comprendere il valore del Cuore umano,
esprimersi con la fiducia e con l’amore reciproco e, soprattutto, vivere con gioia e allegria.
È molto importante insegnare ai diavoli (le anime dell’inferno) che non devono più
danneggiarsi per essere “figli di Dio”. La possessione non è mai costante, alterna anche
momenti di coscienza lucida, di cui bisogna approfittare per insegnare il corretto stato del
Cuore. Quando si riescono a realizzare i comportamenti corretti, secondo il principio della
via di mezzo, ci si può riprendere e liberare dalla possessione.
Le pratiche disarmoniche delle sette religiose sono estremamente pericolose, perché,
attuandole, si rischia pesantemente la possessione diabolica.
Coloro i quali hanno il Cuore buono e grande, sono pieni di amore e non contraggono questo
tipo di malattie mentali-spirituali, essendo costantemente protetti dagli angeli divini.

IV-3. GLI ANGELI CUSTODI

L’essere umano, guidando il veicolo (il corpo) adatto alla vita sul piano materiale, dovrà
studiare, crescere e coltivare la propria anima, tramite le esperienze di gioia e sofferenza.
Un’anima quando assume il corpo diventa cieca e deve andare avanti a tentoni.
Vivendo, dovrà creare il grande Cuore e studiare le nuove esperienze. Nello stesso tempo
l’essere umano, essendo la specie più evoluta, ha la missione della creazione del paradiso
terrestre con la grande armonia.
Il conducente del corpo è la coscienza eterna, ossia l’anima. E il centro della coscienza è il
Cuore.
Bisogna vivere principalmente con il Cuore: il centro dell’anima, il centro di quello che
siamo realmente. Il Cuore di tutte le persone è collegato direttamente con il mondo reale, gli
angeli ci vedono sempre e ovunque, sanno perfettamente tutto ciò che pensiamo e facciamo.
L’essere umano quando nasce nel mondo materiale, proviene dal paradiso e per il fatto di
essere “figlio di Dio”, ha il Cuore buono e grande.
Il carattere si trasforma tramite i cinque sensi con le esperienze nell’ambiente, con le abitudini,
con l’educazione e con la mentalità, in base al rapporto umano nella famiglia e con gli amici.
La coscienza è sepolta al 100% nell’oblio quando si nasce, ma gradualmente si delinea una
sua apertura. Poi nel Cuore affiora l’istinto, tramite i cinque sensi nascono i pensieri e le
immaginazioni, la razionalità, di conseguenza si manifestano le espressioni dei sentimenti.
Mediante questo meccanismo cognitivo l’essere umano esprime le proprie opinioni. Ma
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CAPITOLO IV: GLI ANGELI

anche se la coscienza si apre, al massimo emerge solo il 10%, pertanto si vive una vita cieca.
Per questo gli angeli custodi proteggono e guidano dal mondo reale tramite il Cuore.
Ci sono persone che hanno un Cuore buono, che si allontanano dagli attaccamenti, non
seminano la causa della sofferenza e rispettano la via di mezzo. A loro gli angeli custodi
possono comunicare direttamente tramite le intuizioni o le ispirazioni, insegnando come
portare l’armonia nella vita quotidiana.
Invece, chi pensa solo a sé stesso, chi coltiva istinti animaleschi, chi è senza rispetto o vive
guidato da emotività eccessiva, egocentrismo e non pensa mai al Cuore degli altri, si fa
coprire da un’atmosfera oscura e bloccando la connessione con gli angeli, attira i diavoli (le
anime dell’inferno). Questi individui non trovano mai la pace interiore, si sentono sempre
insoddisfatti e creano i dubbi e le polemiche nel Cuore.
Non bisogna mai fingere ciò che si sente nel Cuore sincero, la gioia va goduta con tutta
l’anima e i problemi vanno risolti con la massima serietà invece di fare finta di niente.
Il proprio Cuore conosce perfettamente l’Ordine di Dio, e per essere figli diretti di Dio,
dobbiamo coltivare l’anima. Anche se il 10% della coscienza che si è incarnata non se lo
ricorda, il restante 90% della coscienza sepolta, nella quale sono custodite le memorie di tutte
le esperienze delle passate vite, lo sa benissimo.
Per nascere nel mondo materiale ci vogliono almeno cinquecento anni, normalmente
l’incarnazione avviene ogni mille, due mila anni (le vite passate che si vedono tramite ipnosi
regressiva, spesso non sono le proprie vite ma sono quelle dei fratelli e sorelle dell’anima,
le vite passate non si devono ricordare senza aver eseguito la purificazione dell’anima, per
questo motivo gli angeli proteggono la coscienza della persona dalle pratiche artificiali). La
vita materiale è una grande occasione per progredire spiritualmente, per permettere all’anima
di fare un grande salto di qualità.
Gli angeli custodi sono fratelli e sorelle diretti della propria anima che desiderano il
miglioramento e la realizzazione della vita della persona, guidando nel Cuore, comunicano
tramite sentimenti, intuizioni, accadimenti esterni (come coincidenze concrete o avvertimenti,
ma bisogna specificare che le coincidenze estremamente sfortunate sono atto dei diavoli).
Chi ha un Cuore molto puro, può parlare direttamente con gli angeli con i quali può
collaborare.
Anche se gli esseri umani negano Dio e la Sua Legge, sono programmati per coltivare l’anima
e ricevere la Misericordia di Dio. Quindi è auspicabile favorire questa programmazione
con onestà e schiettezza. Altrimenti, si soccombe sotto una grande pesantezza nel Cuore,
manifestazione di disarmonia, che disturba non solo la propria anima ma anche quella delle
persone intorno. Il Cuore dev’essere sempre leggero e pacifico!
L’intuizione, l’atto comunicativo degli angeli custodi proveniente dal mondo reale, ha una
vibrazione immediata, ma per manifestarsi realmente, per concretizzare questo regalo nel
mondo materiale, che ha invece una vibrazione molto lenta, ci vuole tanto tempo, quindi per
ottenere successo nella vita, bisogna coltivare la pazienza! Chi è perfezionista spesso non
mette in pratica i propri pensieri per timore di sbagliare. Ma per ottenere il successo nella
vita, bisogna provare a mettere in atto le proprie idee e vedere se funzionano. I progressi e i
miglioramenti avvengono anche tramite gli errori (ovviamente bisogna imparare dagli errori,
purtroppo tante persone fanno gli stessi errori in continuazione).
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CAPITOLO IV: GLI ANGELI

I propri destini si coltivano con la propria volontà, non dipendono dall’astrologia e neanche
da Dio. Per ottimizzare i destini bisogna cambiare la mentalità, invece di creare la fiducia
cieca nell’oroscopo, nella chiromanzia e in altri simili generi predittivi.
Guardando la nostra società, sembra che le persone cattive prosperino e quelle buone siano
svantaggiate. Le persone cattive guadagnano tanti soldi sottraendoli alle persone buone e
oneste. Ma per conoscere la Verità, è necessario vedere lo stato del loro Cuore e dell’anima.
La sostanza delle persone cattive è molto sporca, il loro Cuore sincero è gravato da un grande
conflitto anche se apparentemente sembrano stare molto bene. Queste persone appena si
indeboliscono mentalmente o fisicamente, o si accorgono di quello che stanno facendo, nel
giro di poco tempo si ammalano e soffrono molto perché prendono su di sé tutta la rabbia
accumulata dalle loro vittime. Ma la cosa più crudele succede dopo la morte. Coloro i quali
sono attaccati al patrimonio che hanno creato, anche dopo la morte ne restano aggrappati
morbosamente. In questo modo, in base all’energia disarmonica da loro stessi originata, i
figli iniziano a contendersi il patrimonio, creando guerra in famiglia.
La giustizia si trova nell’armonia del Cuore. La posizione sociale, l’onore, il potere, i soldi
coltivati con cattiveria, inganno ed egoismo diventano la causa per andare direttamente
nell’inferno dopo la morte.
È importante fare buone cose per l’anima, anche le cose piccole della vita. Gli angeli custodi
incoraggiano nel Cuore: “Bravo! Hai fatto bene!”, “Complimenti per il lavoro compiuto!”.
In questo mondo materiale il Bene e il male convivono e non è facile distinguerli. L’unica via
per riconoscerli è studiare la Legge Universale Divina e metterLa in pratica vivendo.
Nel mondo reale si distinguono immediatamente il Bene e il male, in base alla grandezza del
Cuore e all’energia che si crea. A seconda dei pensieri e delle azioni si identifica il livello di
emissione della Luce divina. Questa vibrazione non si può modificare con le opinioni umane,
non dipende neanche da Dio! Tutto è legato allo stato del proprio Cuore: il conducente
assoluto del corpo! Il proprio buon Cuore decide di andare in paradiso o nell’inferno dopo
la morte.
Il governatore del corpo è l’anima eterna. La morte fisica è solo la separazione dal corpo dato
dai genitori, che occorre esclusivamente per vivere sul pianeta Terra, in quanto non si può
portare nel mondo reale.
Nel momento in cui si apre la finestra del Cuore (tramite la pratica della meditazione), anche
se il mondo materiale è molto duro, si prova un’immensa gioia.
Il motivo è che si comprende l’aiuto e l’amore degli angeli custodi e dei fratelli e sorelle
dell’anima.

IV-4 LA FUNZIONE DEGLI ANGELI CUSTODI DI GUIDA E PROTEZIONE

Un gruppo spirituale nel genere umano è costituito dall’anima centrale e da cinque anime
secondarie; tutte e sei le anime lavorano sempre insieme per lo stesso proposito e costituiscono
una vita spirituale.
Lo stesso meccanismo associativo e di collaborazione, si trova anche materialmente: il nucleo
e le particelle che girano intorno costituiscono un atomo in base al loro rapporto di reciprocità.
Anche una cellula è costituita dal nucleo, dal citoplasma in cui sono immerse varie strutture
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CAPITOLO IV: GLI ANGELI

per altre funzioni. Il grande universo è fatto dal centro: la Luce divina (Coscienza di Dio),
la luce comprende anche l’energia del calore, dal calore nasce l’elettricità, dall’elettricità
nasce il magnetismo, dal magnetismo nasce la gravità, quindi il centro è il corpo del grande
universo, e ci sono cinque funzioni secondarie: luce (fisica), calore, elettricità, magnetismo
e gravità. L’uomo è stato creato a somiglianza di Dio: allora noi umani abbiamo la stessa
struttura di Dio, siamo un piccolo universo, ossia siamo “figli di Dio”.
Tra le sei anime di un gruppo spirituale umano, un’anima alla volta prende il corpo per
scendere nel mondo materiale. Quando un’anima s’incarna, le altre cinque rimangono nel
mondo reale per coltivare la propria coscienza. Tra queste cinque anime, quella che dovrà
prendere il corpo fisico nel turno successivo, fa da angelo custode PROTEZIONE all’anima
che è scesa nel mondo materiale. Questo angelo custode protezione si trova nel mondo reale
ma ha un contatto diretto con il mondo materiale, pertanto si prepara psicologicamente per
scendere il prossimo turno nel mondo materiale. Normalmente, questo angelo comunica al
Cuore di chi studia nel mondo materiale e verifica con la sensazione ciò che è giusto o
sbagliato nel Cuore sincero.
Quando l’anima che vive nel mondo materiale fa delle ricerche molto serie e approfondite in
tutti i campi dello scibile umano (scienza, arte, politica, medicina, spiritualità ecc.), l’angelo
custode di protezione può chiedere aiuto ad angeli specifici, esperti di quel genere che
interessa: questi sono gli angeli custodi GUIDA che comunicano alle persone con intuizioni
e ispirazioni. Tra gli angeli custodi guida ci possono essere anche gli antenati carnali.
Tuttavia, molte persone credono possibile che gli antenati carnali, appena trapassati, possano
fungere da angelo custode, ma questa possibilità è irreale visto che le persone appena morte
fisicamente sono impegnate a fare un grande lavoro di coscienza intorno alle esperienze
terrene acquisite e non hanno tempo per guidare le persone viventi.
Quando i medici ascolteranno gli angeli custodi guida esperti in medicina divina, svilupperanno
la vera medicina. Quando i politici ascolteranno gli angeli custodi guida esperti in politica,
saranno nelle condizioni di collaborare effettivamente per la realizzazione della pace sociale
in base all’equità. Quando i religiosi ascolteranno gli angeli custodi guida esperti nelle parole
vere di Gesù, Buddha e Mosè insegneranno il vero Cuore umano alle persone tramite le
esperienze spirituali di Gioia.

IV-5 MEDITAZIONE E GLI ANGELI CUSTODI

Meditare significa riflettere profondamente con il Cuore sincero, fare il lavoro di esame della
coscienza in base alla giustizia del Cuore, correggere i propri errori e migliorare umanamente.
Tramite la meditazione (profonda riflessione) si può comprendere il vero senso della vita e si
può crescere con concretezza umanamente, si possono ottenere la pace e l’armonia interiore,
inoltre si può riattivare la saggezza profonda del Cuore per risolvere determinati problemi
della vita e dell’umanità, si può coltivare l’armonia concreta per comprendere lo stato divino
di esplosione di Pace.
L’umanità odierna si è allontanata completamente dallo stato corretto umano, dagli
insegnamenti originali dei messaggeri di Dio (Gesù, Buddha, Mosè). Non avendo più il
corretto riferimento, non sa più fare la meditazione con la riflessione, non sa più come
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CAPITOLO IV: GLI ANGELI

contattare il vero Cuore. La conseguenza è che non sa più distinguere il vero Bene dal male.
Riflettere significa vedere sé stessi obiettivamente, guardarsi oggettivamente (bisogna
arrivare allo stato di vedere sé stessi con il punto di vista di Dio, meditare su: “Come mi vede
Dio?”).
Nel momento in cui si pone attenzione allo stato interiore, si possono sentire le voci degli
angeli custodi nel Cuore profondo. Le loro voci non si sentono quando l’attenzione è
concentrata verso l’esterno (compreso pensare alle persone esterne). Il primo rapporto umano
si basa tra “me e me”. La famosa parola di Gesù “ama il prossimo tuo come te stesso”, ma
bisogna verificare: in che modo “mi amo”? in che modo “mi rispetto”?
Quasi tutte le persone difendono il proprio egoismo per non cambiare la vita: la conseguenza
è che non ascoltano il proprio Cuore sincero. Per amare realmente ci vuole la saggezza,
bisogna comprendere che cos’è il vero amore. Il vero amore contiene: gioia, leggerezza,
profondità, severità, perdono, giustizia, felicità, armonia. È necessario essere pienamente
sinceri con il proprio Cuore, in base al Quale pensare e comportarsi onestamente. Per essere
sinceri con il proprio Cuore è necessario coltivare il ringraziamento nel Cuore, altrimenti non
si potrà mai vedere la realtà correttamente.
Per meditare, bisogna creare, organizzare un momento di tranquillità e di silenzio. È
impossibile meditare correttamente con la televisione accesa, la musica di fondo o recitando
un mantra. Le cose essenziali che servono per meditare sono: la volontà di migliorare la
propria anima, il Cuore sincero e una mentalità lucida e soprattutto flessibile.
Per prendersi o trovare il tempo, basta avere la volontà e un po’ di organizzazione.
La base della riflessione è chiarire i dubbi nel Cuore domandandosi nel Cuore
profondo:“perché? perché? perché?” fino ad arrivare alla Verità Assoluta, ossia Dio.
Ci sono tantissime persone che lavorano di continuo senza riflettere, senza fermarsi mai,
fuggendo da sé stesse in continuazione e lasciandosi trascinare dalle abitudini. In questo
modo non troveranno mai la vera gioia di vivere, il vero rapporto umano, ossia l’unione del
Cuore anche con le altre persone. Per realizzare la vita, bisogna meditare per comprendere il
motivo della nostra esistenza e correggersi in continuazione per attuare il vero corretto stato
umano.
Il mondo materiale è fatto di due elementi che si armonizzano tra di loro: yang e yin, ossia
uomo e donna, lavoro e riposo, giorno e notte ecc. Anche il cuore (organo fisico) batte e
riposa, batte e riposa, lavora alternando gli stati. L’essere umano quando lavora troppo perde
energia, quando si riposa troppo, ugualmente perde energia. Nella vita quotidiana la mente
umana è focalizzata spesso verso l’esterno, verso le persone (non verso sé stessi), quindi
per armonizzarsi, una volta al giorno, bisogna osservare dentro il proprio Cuore, vedere
esclusivamente sé stesso obiettivamente, ricontattare il proprio Cuore profondamente. È
facile giudicare le persone ma il vero lavoro si trova nel verificare sé stessi correttamente
(quando si osserva obiettivamente anche gli angeli custodi osservano con noi).
In questo mondo materiale è molto difficile riconoscere il Bene, le trappole si trovano
dappertutto, per questo motivo, nella vita, quando si fanno tre passi in avanti è necessario
fare un passo indietro per la riflessione, per non seminare la sofferenza.
Tramite l’approfondimento della meditazione con la riflessione (lavoro di coscienza), piano
piano si può distinguere il vero Sé (la vera sincerità per essere figlio di Dio) dal falso io (io
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CAPITOLO IV: GLI ANGELI

costruito dalle credenze esterne, dalle abitudini, dall’egoismo, ossia la maschera).


Gli angeli custodi sanno perfettamente ciò che facciamo e pensiamo, anche un singolo
pensiero che passa veloce nella testa, non gli si può nascondere assolutamente niente, quindi
è preferibile essere perfettamente sinceri con il Cuore profondo, nel quale gli angeli custodi
parlano tramite la sensazione. Gli angeli ci amano, ci aiutano fino in fondo all’anima, ci
danno consigli per ritrovare la vera felicità, per coltivare un Cuore più luminoso, grande e
ricco di sentimenti di amore. Per ascoltare il Cuore è necessario abbandonare l’egoismo e
l’orgoglio.
La riflessione, per modificare un Cuore deviato, va attuata in base al principio della via
di mezzo, così il Cuore si purifica, riempiendosi sempre più di Luce divina. Quando ciò
avviene, gli angeli custodi (protezioni e guide) e gli altri fratelli e sorelle dell’anima ci
forniscono infinite intuizioni e ispirazioni, ci parlano e ci insegnano direttamente i modi per
vivere sempre più correttamente, alfine di progredire per la prossima evoluzione dell’anima.
Gli angeli custodi guida ci istruiscono sui passi da compiere, permettendo l’apertura di un
percorso luminoso che indirizza sempre meglio la nostra vita. Ad un certo punto, si può
aprire la porta della coscienza e si possono ricordare alcuni tratti delle passate vite, allora gli
angeli dal mondo reale ci regaleranno in cambio la “gioia”. Gli angeli non risparmiano mai
la propria energia.
Nel Cuore umano coesistono la verità e l’illusione, ma praticando correttamente la
meditazione con la riflessione si può rimuovere l’oscurità dell’illusione, e questo è il senso
della meditazione.
Man mano che diminuiscono i difetti, si procede verso l’illuminazione. Progredendo in
questo processo si aprono gli occhi del Cuore, si acquisisce la capacità di vedere la sostanza
delle cose, così come sono fatte realmente, si ottiene la libertà interiore, che è assenza di
attaccamenti, e si supera persino il senso della vita e della morte (si percepisce realmente che
l’essere umano è l’anima).
L’uomo non è mai solo. Nel mondo del Cuore ci sono sempre i fratelli e le sorelle, i veri
amici dell’anima che ci guardano, ci seguono e dei quali bisogna ricordarsi quotidianamente.

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CAPITOLO V: LA NASCITA UMANA, LA GRAVIDANZA
E IL PARTO
V-1. I LEGAMI SECONDO LA VOLONTÀ DI DIO

In questo mondo materiale, in base ai legami materiali si determinano vari accadimenti.


Le materie, influenzate dai legami della forza esterna, sono mutevoli, non mantengono mai
la stessa forma. Questa forza esterna si chiama energia.
Gli esseri viventi coesistono con la coscienza.
Il mondo reale è il mondo della coscienza (mondo dell’energia), è una dimensione raffinata
e ingegnosa rispetto a quella materiale in cui è possibile la creazione di qualunque essere
vivente e di qualsiasi cosa.
Un’anima nel mondo reale, prima di incarnarsi, si impegna a mantenere la promessa di legarsi
con due anime da lei scelte che poi diventeranno i genitori. Tale promessa si realizzerà nel
mondo materiale. Questo significa che l’essere umano decide con la propria volontà di venire
nel mondo materiale, scegliendo i genitori e l’ambiente.
Il corpo si crea tramite i legami dei genitori, ma l’anima viene completamente da un’altra
parte (mondo reale). I genitori che pensano di aver dato tutto ai figli, sia il corpo sia l’anima e
per questo si comportano in modo assertivo, ottengono la ribellione da parte dei figli anziché
l’obbedienza, ma questa risposta è un avvertimento degli errori da loro commessi.
Prima di venire nel mondo materiale, le anime che espleteranno il compito genitoriale
chiedono alle anime dei figli, nell’ambito della promessa di legame, di essere avvisati
ogniqualvolta dovessero commettere degli errori. Difatti, nel corso della vita terrena
quando i genitori manifestano egoismo e incoscienza i figli segnalano gli errori in vari
modi: attraverso la malattia, gli infortuni, destando preoccupazioni con i comportamenti,
contrariando continuamente i genitori (non ascoltandoli), facendo i capricci o dispetti che
sembra facciano apposta, la pipì addosso o nel letto ecc. Quando i genitori, in conformità
alla promessa, si accorgono dei propri errori e li correggono tramite la riflessione, i figli
migliorano naturalmente, creando la sicurezza e la pace.

V-2. L’EDUCAZIONE

Riguardo all’educazione dei figli, tanti genitori confondono la pedagogia con l’imporre regole
in modo collerico. Educare significa insegnare il corretto stato umano. Invece, arrabbiarsi
significa scaricare le tensioni perdendo la pazienza ed è ovviamente un cattivo esempio della
malsana gestione educativa di un genitore, che in un caso non otterrà l’obbedienza, nell’altro,
i figli seguiranno con terrore le regole impartite, coltivando un Cuore deviato. In buona
sostanza non ci si deve mai arrabbiare. I bambini sentono istintivamente lo stato d’animo
della madre, che rinvia a quello del padre, e innocentemente lo imitano. Questo significa che
tanti errori dei figli si possono evitare quando i genitori si propongono di correggere i propri
conflitti interni, coltivando l’armonia interiore. È inutile educare i figli senza correggere
sé stessi. I bambini si comportano seguendo con purezza e in modo incondizionato la
prima matrice di questa vita (il Cuore della madre), che appena si corregge, fa cessare
anche il comportamento capriccioso dei bambini. È veramente deprecabile che tantissimi

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CAPITOLO V: LA NASCITA UMANA, LA GRAVIDANZA E IL PARTO

genitori diano le sculacciate ai bambini o li mettano in punizione perché si comportano


male, ovviamente, per l’ingiustizia subita i bambini iniziano a coltivare un Cuore distorto
e sofferente. Questa modalità reiterata all’estremo fa esistere la guerra. Ogni problema va
risolto alla radice, riconoscendone la causa, altri tentativi risulteranno inutili e dispersivi.
Nell’epoca attuale bisogna stare molto attenti anche agli attacchi esterni portati dalla mentalità
comune malata, come taluni programmi televisivi, film, compresi i cartoni animati violenti
o spazzatura, videogiochi che paralizzano la coscienza dei bambini e dei ragazzi. I bambini
quando stanno per lungo tempo davanti alla televisione o ai videogiochi, mangiando magari
del “veleno” (dolcetti con tante sostanze chimiche, patatine, coca cola ecc.), smettono di
ragionare, si abituano alle informazioni passive e perdono la capacità creativa.
Oggigiorno, poiché la mentalità comune sostiene la parità di genere, spesso la madre si
sente autorizzata a non assolvere pienamente la sua funzione scaricandola al marito, che
ovviamente non sa fare quello che non è per lui. Allora un padre buono e sensibile entra
in crisi sentendosi frustrato e in colpa per la sua artificiale incapacità. Un’altra tendenza
di comportamento innaturale moderno riguarda le madri che non sanno stare con i propri
figli, poiché ignorano il rapporto del Cuore. Nel caso dei figli piccoli ritenuti ingestibili, la
causa si trova primariamente nel Cuore della madre, e secondariamente in Quello del padre;
nonostante tutto i genitori scaricano sempre la colpa sui figli, senza sapere che per risolvere
il problema è necessario correggere sé stessi (la causa). Il meccanismo di questo fenomeno si
trova nella disarmonia interiore della madre (spesso il senso del rispetto non corrisponde con
la Legge di Dio) che si riflette sui comportamenti dei figli, e come nei fenomeni di retroazione,
l’amplifica ancor di più. La vera natura è fatta di armonia, quando la madre concepisce una
vita corretta secondo Dio, la sua armonia si mescola con quella del Cuore puro dei figli piccoli,
e si manifesta attraverso comportamenti doppiamente armoniosi tra loro, creando grandissima
gioia nel trascorrere il tempo insieme. Bisogna riflettere anche sul fatto che tanti bambini, oggi,
sono sommersi da una sovrabbondanza di giocattoli, che non gli permette di fissare per molto
tempo l’attenzione sui giochi nuovi, subito distratti dal prossimo regalo. In questo modo non
comprendendo il valore delle cose, i bambini non impareranno mai ad apprezzarle ignorando
il Cuore del ringraziamento per la sufficienza materiale. Inoltre, l’assenza del Cuore porta gli
adolescenti e i ragazzi a fare del male in modo “furtivo” (di nascosto), con l’inconsapevole
grave perdita della capacità di dare il giusto valore alla purezza interiore.
L’educazione è molto importante, per questo bisogna sapere che l’incoscienza dei genitori
colpisce direttamente la mentalità dei figli costretti a coltivare un Cuore sofferente e chiuso.
Questo vizio ciclico si è molto radicato attualmente, dal momento che le persone ignorano la
Legge Universale Divina. L’ignoranza fa crescere l’inferno.
La madre, principalmente, deve curare il Cuore dei figli e Quello del marito. Il padre per prima
cosa deve sviluppare il Cuore dell’umanità e della società. Il padre insicuro che non sa cosa
fare nella vita, oppure manifesta prepotenza non consentendo il normale processo evolutivo
dei figli, gli provocherà nel tempo la perdita completa della direzione della vita. Questi figli
coltiveranno un Cuore confuso, incapace di scegliere le cose giuste.
Le persone viventi in questo mondo materiale, devono soffermarsi a studiare come le cose sono
fatte realmente per riportare la Luce e la pace alla generazione successiva. Quando l’umanità
migliorerà, le anime dell’inferno inizieranno a porsi le domande necessarie per correggere i
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CAPITOLO V: LA NASCITA UMANA, LA GRAVIDANZA E IL PARTO

loro errori e a purificarsi per ritornare nella loro reale collocazione (in paradiso). Mano a mano,
l’inferno sparirà e ritornerà l’armonia terrestre.

V-3. IL VALORE DELLA VITA UMANA

L’essere umano è figlio di Dio, per essere lo spirito, per essere la vita, ha l’esistenza eterna.
Il motivo per cui l’omicidio e il suicidio sono i più grandi peccati è che questi delitti
interrompono egoisticamente e bruscamente le esperienze preziose della vita (dello spirito).
Se l’uomo fosse soltanto il corpo (materia), e poiché la materia prima o poi si distrugge, non
sarebbe un peccato distruggerlo. La sedia è una materia, anche se l’uomo la distrugge, non
viene condannato.
Il corpo umano coesiste con la vita che ha valore assoluto ed eterno. Rispettare, significa
comprendere questo valore umanamente. Bisogna abbandonare la mentalità esclusivamente
materialistica e pensare e ragionare con il Cuore in base all’armonico ed equilibrato
spiritualismo.
Obiettivo della vita è evolvere, quindi la vera felicità si coglie come conseguenza del
miglioramento dell’anima (la coscienza), la sua manifestazione è la gioia nel Cuore.

V-4. LA NASCITA UMANA, PERCHÉ BISOGNA RINGRAZIARE I GENITORI?

Ogni anima esiste con la propria personalità, assume il corpo nel mondo materiale con le
relative caratteristiche per studiare, imparare e crescere. In questo processo, nel mondo reale,
c’è un luogo di attesa in cui un’anima chiede ad altre due anime di diventare i propri genitori,
e con un’altra anima si scambiano la promessa di diventare marito e moglie. Il criterio della
scelta dei genitori e del partner della vita è dettato dall’esigenza di trascorrere la vita con
coloro che favoriranno il proposito di studiare il valore universale e comprendere il senso
della vita. La stessa cosa vale anche per le anime scelte come genitori.
Le promesse delle anime si fanno in base ai legami coltivati nelle vite passate (come nel
mondo attuale, quando si chiede un favore importante, tramite la fiducia e la simpatia, non lo
si può chiedere alle persone sconosciute). I legami coltivati risalgono alle passate vite in cui
si era già genitori o figli, fratelli o sorelle, amici stretti.
Nelle vite passate chi ha ricevuto un grande aiuto, vuole restituire in questa vita la gratitudine.
Le anime simili diventano grandi amici.
L’anima che sarà figlio, osserva dal Cielo i propri genitori diventare adulti e con il segnale
(la vibrazione sentimentale ed emozionale dell’atto sessuale), scenderà nel mondo materiale,
questo è il meccanismo del concepimento (con l’inseminazione artificiale, l’anima viene
richiamata violentemente e bruscamente, ovviamente con un grande disagio).
L’anima non entra subito nel corpo ma osserva e controlla la crescita dell’embrione che
diventerà il feto (nel caso in cui l’anima non controlla, l’embrione non cresce, e questa
possibilità molto pericolosa rende necessario l’intervento medico). Dal settimo mese in poi
della gravidanza, l’anima governa completamente il corpo, e nel momento della nascita è
tutt’uno con il corpo, ma nello stesso tempo si annulla la memoria delle passate vite, e quello
che rimane è solo abitudine personale definita carattere (karma).
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CAPITOLO V: LA NASCITA UMANA, LA GRAVIDANZA E IL PARTO

Ogni anima ha la sua personalità, le attitudini e i talenti in base alle esperienze e al lavoro
compiuto nelle vite passate.
Le persone che hanno un atteggiamento irrispettoso con i genitori, non raggiungeranno
mai la vera felicità, perché con questo comportamento rifiutano di imparare ciò che hanno
programmato con la propria volontà prima di nascere, impedendo e negandola reale crescita
dell’anima. È naturale portare rispetto e gratitudine ai genitori, indipendentemente se essi
siano buoni o cattivi, perché noi consapevolmente gli abbiamo chiesto di donarci il corpo,
attraverso il quale crescere. Per restituire il ringraziamento ai genitori, bisogna condividere
con gioia i loro pregi e aiutare a correggere i difetti. Lamentarsi dei difetti dei genitori
corrisponde alla mancanza di rispetto (ci sono anche persone che riprovevolmente inventano
difetti ai genitori). L’errore opposto consiste nel seguire i loro difetti inconsapevolmente.
L’assumere comportamenti sbagliati conduce alla via della distruzione, per questo vanno
corretti assolutamente prima possibile.

V-5. UNA BUONA GRAVIDANZA

La cosa più importante per la crescita del feto dentro la pancia è lo stato interiore della madre.
Nei primi due, tre mesi si forma la testa, e in questo periodo, se il Cuore della madre fosse
disarmonico bloccherebbe il processo di sviluppo causando incapacità nell’apprendimento,
difficoltà mentale o difetti uditivi, visivi e orali. Successivamente, quando si sviluppano gli
arti, si può verificare anche l’invalidità fisica e la paralisi.
Lo stato del Cuore della madre influenza anche il carattere del bambino. Quindi, per
crescerlo bene, bisogna auspicare la felicità e desiderare la massima saggezza, ma anche
amore, armonia, pace, allegria, positività e serietà nella vita. Inoltre, si può pregare affinché
il bambino venga accolto in famiglia con la massima gioia, e nel corso della sua crescita doni
amore e gioia alle persone.
Per coltivare un buon Cuore può anche essere d’aiuto la lettura di libri, l’ascolto della musica,
la pratica dell’arte, e la visione di buoni film. Ma bisogna stare attenti, soprattutto nell’epoca
odierna, a quei prodotti in circolazione che coltivano un Cuore deviato, sentimenti depressivi
e malinconici, o che veicolano una cinica violenza, mentre alcuni distruggono la genuinità
del vero e sincero rapporto d’amore tra uomo e donna.
La nausea o il malessere nella gravidanza provengono dallo squilibrio tra la madre e l’anima
del figlio. L’anima del figlio provenendo dal paradiso, è luminosa e armonica, e se lo stato
interiore della madre è altrettanto armonioso e gioioso, la gravidanza procederà regolarmente,
se invece il suo stato fosse disarmonico, nutrito da tristezza, rabbia o ansia, si manifesterà
attraverso uno squilibrio sia fisico sia mentale della madre (ci possono essere donne incinte,
insensibili, che non avvertono il malessere nonostante la loro disarmonia).
La futura madre deve mantenere sempre un Cuore armonico: non deve avere eccessivi timori
o esagerata attenzione. Durante la gravidanza, possono anche accadere lutti familiari, come
la morte di una persona cara, accendersi litigi con il marito o con i parenti, e anche se si
prova tristezza o rabbia, l’emotività di quel momento non comporterà nessuna influenza sul
nascituro, a patto di correggersi quanto prima possibile per ripristinare la pace interiore. Se
invece la disarmonia interiore si dovesse prolungare di una settimana o addirittura un mese,
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CAPITOLO V: LA NASCITA UMANA, LA GRAVIDANZA E IL PARTO

la conseguenza di questo stato ricadrebbe sullo sviluppo del bambino.


Ovviamente, anche la comprensione e la collaborazione di familiari e amici è molto
importante, soprattutto il marito deve fare attenzione a non causare ansia e paura alla moglie.
Appena viene a conoscenza della gravidanza della moglie, deve cercare continuamente di
assicurarle la pace. È molto importante che tutte le persone intorno attendano l’arrivo della
nuova vita con vera gioia.
A volte, il gusto della donna incinta cambia in conseguenza della tendenza alimentare
che il figlio aveva coltivato nelle vite passate. Questo cambiamento assume allora una
configurazione di normalità, pertanto la madre può nutrirsi accettando il nuovo gusto con
naturalezza e tranquillità.

V-6. LE CAUSE PER CUI NASCONO I BAMBINI DISABILI E IL RECUPERO

Una delle preoccupazioni più frequenti nella gravidanza è che il bambino nasca senza difetti
fisici, e sia sano.
L’anima osserva la crescita del feto e quando i pensieri disarmonici della madre provocano
una malformazione, pensa: “accidenti! Il corpo si sta formando male… pazienza! Volevo
un corpo sano ma accetto volentieri quello disabile, nella difficoltà coltivo l’anima con la
massima forza!”.
Le persone disabili sono considerate inferiori per la loro fisicità non conforme, ma in realtà,
le loro anime sono perfettamente sane e adulte, hanno la dignità del Cuore come tutti.
Queste persone veramente coraggiose, vanno aiutate anche fisicamente per quello che sono
realmente (anima), e per alleggerire le loro difficoltà. Indipendentemente dallo stato fisico,
tutti siamo figli di Dio, abbiamo il valore assoluto divino. Chi ha un corpo disabile deve
ringraziare con il Cuore per avere l’occasione di fare le esperienze difficili e preziose della
vita. Non si può coltivare l’anima odiando i genitori e la società, invidiando le persone sane
fisicamente. Il vero valore umano si trova nello stato del Cuore dato che l’essere umano è
l’anima, non il corpo.
Le cause della malformazione del bambino si trovano nei pensieri disarmonici, egoistici e
incoscienti della madre che ostacolano la sana crescita.
Questi sono gli esempi reali di casi estremi.
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1. Una bambina di 3 anni, soffriva di paralisi infantile, non aveva la stabilità del collo, e quando
cercava di afferrare qualcosa, la guardava con gli occhi ma portava la sua mano in un’altra
direzione. La causa era situata nella sofferenza, nella fatica estrema subita durante la gravidanza.
La madre raccontava piangendo la sua storia. Era nata e cresciuta in città, poi si era sposata con
un contadino andando a vivere in campagna. Soffriva, divisa nelle emozioni tra il marito e la
suocera. Un giorno si era sentita male e voleva andare a fare un controllo da un ginecologo. La
suocera l’accusava di non voler fare il lavoro nei campi e per questo si fingeva malata. Riteneva
che la nuora fosse pigra, indolente e in malafede e per questo la rifiutava. Giorno dopo giorno
la pancia cresceva, ma la futura madre non si poteva riposare. Il marito temeva la madre e non
difendeva la moglie che pensava persino al suicidio. La figlia nacque con una paralisi!

2. Subito dopo il matrimonio, una donna era rimasta incinta. Il marito aveva il vizio di bere
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CAPITOLO V: LA NASCITA UMANA, LA GRAVIDANZA E IL PARTO

e aveva iniziato ad arrabbiarsi gridando che il bambino non era suo ma apparteneva ad un
uomo che la moglie aveva conosciuto prima di sposarsi. A volte la moglie subiva anche
violenza fisica. Era una situazione di difficile soluzione: la donna non poteva ritornare nella
famiglia d’origine perché il padre era già morto, c’erano altre due figlie in casa e la situazione
economica era grave. La signora incinta aveva dimostrato grande pazienza ma aveva maturato
un grande odio verso il marito; l’odio così coltivato aveva impedito la crescita naturale del
bambino permettendo lo sviluppo di un handicap psichico. Il marito, quando prese atto della
malattia del bambino, cacciò di casa la moglie e il bambino.

3. Un bambino di 5 anni, soffriva di epilessia, era estremamente iperattivo e non riusciva


mai a stare fermo. All’età di 3 anni aveva iniziato ad avere gli attacchi di epilessia, all’età
di 5 anni provava vergogna del suo stato e non voleva più andare all’asilo. La madre lo fece
visitare dai migliori medici specialisti ma il problema non si risolveva. Questo bambino
che è nato con l’ausilio della fecondazione artificiale, è veramente il figlio di questa madre
anche se è cresciuto nella sua pancia? Che cosa significa porsi questa domanda? La storia
familiare racconta che dopo 5 anni di matrimonio, non si annunciava nessuna gravidanza. Le
analisi avevano dimostrato che lo spermatozoo del marito non aveva la capacità riproduttiva.
La moglie, dapprima pensò di adottare un bambino, ma poiché stava bene in salute, decise
di provare con la fecondazione artificiale, acquisendo lo spermatozoo di un’altra persona.
Il marito all’inizio dette il suo consenso, ma poi, vedendo crescere la pancia della moglie,
divenne sempre più nervoso. Dopo la nascita, il marito non si avvicinò mai al bambino
negandosi di toccarlo. La moglie fortemente dispiaciuta di questo fatto, iniziò a viziarlo
completamente. A causa di questi comportamenti disarmonici il bambino è diventato
epilettico. Per quanto riguarda la fecondazione artificiale, moltissimi bambini nati con questa
pratica innaturale hanno un problema serio.

4. Una signora, insegnante in una scuola elementare, aveva il suo secondo figlio di 19 anni,
che la inseguiva furiosamente con un bastone e la cacciava via di casa, dicendo: “questa è
casa mia! Vattene via!”. Questa signora non riusciva a riposarsi nella sua casa, si vergognava
per il fatto di venir cacciata dal proprio figlio. La causa di fondo era che la donna non avrebbe
voluto partorire questo figlio. La signora, per non rimanere zitella, sposò a 32 anni un uomo
di 52 anni, molto più vecchio di lei e che non le piaceva. Pensando alla vecchiaia, generarono
un figlio con la speranza che un giorno si sarebbe preso cura di loro. La signora non voleva
un altro figlio dal vecchio marito, ma lui la stuprava e lei rimase incinta. La donna si sentiva
in colpa perché pensava all’aborto, invece portò la sua gravidanza fino al termine, ma con il
pensiero costante di non voler partorire. Non è facile capire la relazione tra i propri pensieri
durante la gravidanza e il comportamento consequenziale del proprio figlio.

5. Caso del bambino che nacque sordomuto. Il marito (padre) era gentile ma la suocera e le
cognate erano tumultuose. Durante la gravidanza la moglie pensava fortemente di non voler
parlare con loro.

6. Un bambino aveva gli occhi grandi ma non vedeva. Nella sua famiglia c’era grande
disarmonia. La madre del bambino era sempre arrabbiata e triste, pensava costantemente di
non voler vedere le cose.

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CAPITOLO V: LA NASCITA UMANA, LA GRAVIDANZA E IL PARTO

È molto importante sapere come recuperare l’invalidità fisica e i problemi psicologici dei figli.
Quando il bambino è molto piccolo, manifesta di più lo stato del Cuore della madre. La madre
deve ricordarsi i pensieri che faceva durante la gravidanza e nella riflessione, pentirsi degli
errori e correggerli. Per esempio pensare: “Quando ti avevo nella mia pancia, sono accaduti
determinati avvenimenti ed ho creato un Cuore disarmonico. In realtà dovevi nascere sano e
sereno, invece ho ostacolato la tua crescita fisica (psichica), per questo ti chiedo perdono. Sarà
difficoltoso, ma ti auguro di coltivare l’anima con tutta l’energia. Noi siamo grati per averti
come figlio, e per averci insegnato l’importanza e il valore del Cuore. Da questo momento in
poi, cercherò di coltivare sempre un Cuore armonico, comprendendo il vero senso della vita.”
Un altro esempio di riflessione per il recupero delle malattie genetiche fisiche: “Dovevi
nascere sano fisicamente ma a causa del mio Cuore disarmonico, ti ho creato una disabilità.
In questo momento tua madre si sta pentendo. Grazie alla tua disabilità sono riuscita ad
aprire gli occhi e prendere coscienza della vita. Grazie di Cuore per il tuo sacrificio e per
avermi guidato verso la vera via dell’amore.” Facendo questa riflessione, visualizzare la
salute armonica del figlio. “Dio, per favore, dona la Luce a questo figlio, grazie di averlo fatto
sano!” Gesù insegnava a pregare credendo che si era già ottenuto il risultato, non si prega con
la cenere sulla testa e con la faccia accigliata. Non si realizza la richiesta di una preghiera con
la faccia triste, povera, con l’atteggiamento di un barbone che chiede miseramente la carità.
Dio è perfettamente armonico, per realizzare la preghiera, è necessario sintonizzarsi con la
Sua Energia coltivando un Cuore armonico e luminoso.
Per il recupero psichico, di nevrosi, delinquenza e violenza, la cui causa si trova nella
disarmonia con le persone vicine durante la gravidanza, nel conflitto sessuale e nei pensieri
consequenziali, come desiderare coscientemente o inconsciamente la morte del bambino, o
l’aborto, per riacquistare l’armonia, ricordando il periodo della gravidanza bisogna meditare
così: “Nonostante la promessa del legame per coltivare insieme l’anima, non ho potuto
accoglierti con gioia e ho pensato alla tua morte (aborto), ti chiedo perdono con il Cuore.”
Ricordandosi del rapporto disarmonico instaurato con le persone vicine dell’epoca, e del
modo in cui si sono alterati i sentimenti, chiedere perdono al figlio, perdonare sé stessa
accettando gli errori del passato (non è assolutamente facile questo processo, bisogna
contattare fino in fondo il Cuore sincero, coltivare l’amore vero verso sé stessa e il figlio).
Dopo questo pentimento, ringraziare il figlio e coltivare correttamente un Cuore luminoso
nella vita quotidiana. A questo punto ciò che può guarire, gradualmente manifesta la
guarigione. Non si deve mai far crescere l’ansia per la guarigione che arriva lentamente. È
importante anche vivere il processo, le cose non avvengono istantaneamente, ogni situazione
ha bisogno del tempo necessario per ristabilire il suo equilibrio.
Gli esempi sopracitati: paralisi infantile, handicap psichico, la violenza del figlio,
sordomutismo e cecità, sono guariti.
Ogni meditazione va fatta costantemente, ricordando i punti che appaiono sempre più
sottilmente in profondità, e correggerli. Soprattutto occorre intervenire quanto prima
possibile, perché mano a mano che i figli crescono è più difficile realizzare la guarigione
fisica. Comunque il risultato è ravvisabile nel Cuore dei figli che diventa più armonioso. La
vita va vissuta con armonia e luminosità.
Per quanto riguarda le malformazioni, a volte, si verificano cause fisiche. In ogni caso quando
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CAPITOLO V: LA NASCITA UMANA, LA GRAVIDANZA E IL PARTO

la madre esprime un Cuore armonico e una buona coscienza, ringraziando la nuova vita,
può evitare di prendere le medicine e può persino eludere la trasmissione ereditaria di una
malattia genetica. Vivendo in modo armonico si può stare assolutamente tranquilli.
Le cause fisiche delle malformazioni derivano da malattie virali come: rosolia, varicella, influenza,
parotite ecc. malattie parassitarie (si possono prendere dagli animali), malattie sessuali come sifilide,
l’uso delle medicine, ormoni, anestesia, cortisone, tranquillanti, sonniferi, antibiotici, eccessiva
assunzione delle vitamine e degli integratori. Assunzione di raggi X dalle radiografie. I ginecologi
attuali spesso consigliano di assumere delle sostanze artificiali (dicendo che sono naturali), non
sapendo che la vera natura umana non ha assolutamente bisogno di niente; ovviamente questa
innaturalezza sta portando ad un numero sempre più frequente di parti cesarei. Bisogna stare
attenti anche all’abuso dei monitoraggi e delle ecografie. Altre cause fisiche sono: malnutrizione,
droghe, uso dell’alcol e il fumo di sigarette che possono causare una nascita prematura. Eventuali
sentimenti della madre come preoccupazione, tormento, angoscia, tristezza, odio, gelosia, paura e
ansia comportano una cattiva circolazione del sangue, il quale ristagnando fa accumulare le scorie
e diminuire la presenza dell’ossigeno, non permettendo al bambino di nutrirsi sufficientemente.
La causa delle disfunzioni genetiche nei matrimoni tra consanguinei è insita nel fatto che la
stessa parentela, proprio per la contiguità, non aiuta a rispettarsi e ringraziarsi. L’emotività
eccessiva fuoriesce direttamente creando un facile percorso ad un Cuore disarmonico. La
gravidanza e il parto sono il risultato tangibile della promessa dei legami fatta nel Cielo,
quindi la coppia che si rispetta nell’armonia fisica e interiore non andrà incontro a nessuna
difficoltà, e il bambino che nascerà sarà perfettamente sano e tranquillo.

V-7. UN ANGELO DI LUCE REINCARNATO CHE DONA


LA LUCE ALLE PERSONE DISABILI

Helen Adams Keller (1880-1968) è stato un Angelo di Luce reincarnato. Nonostante la


sua difficoltà data dalla cecità e dal sordomutismo, non odiava né i genitori né l’ambiente,
e dando importanza al nobile Cuore, cercò di superare la disabilità fisica. Era venuta nel
mondo materiale per insegnare lo stato corretto di una persona disabile: come coltivare un
Cuore luminoso e l’amore profondo.
Alcune persone fisicamente disabili ringraziano il proprio corpo, perché sanno che solo
avendo questo tipo di fisicità possono studiare a fondo determinati eventi. In senso opposto
ci sono quelle che odiano i genitori e il destino coltivando un Cuore chiuso e piccolo.
Il senso della vita si trova nel coltivare l’anima (progredire con lo stato interiore), quindi lo
stato fisico è importante fino a certo punto.
Le persone sane fisicamente che hanno contatti con le persone disabili, devono comportarsi
con l’amore più profondo per portare ad esse la luminosità nel Cuore. Le persone con difficoltà
esistono per dare l’occasione a quelle sane fisicamente di poter praticare di più l’amore e
quando lo ricevono, devono ringraziare senza desiderare di essere coccolati e viziati. Se una
persona non riesce a muoversi per la disabilità, ma può esprimersi con le parole, è sufficiente
comunicare verbalmente il ringraziamento. Il ringraziamento con il Cuore sincero arriva al
Cuore delle persone ed è un vero nutrimento dell’anima.
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CAPITOLO V: LA NASCITA UMANA, LA GRAVIDANZA E IL PARTO

V-8. STERILITÀ, ADOZIONE O UNA VITA SENZA FIGLI

Il figlio si riceve dal Cielo tramite il legame con il marito. È difficile rimanere incinta per chi
pensa profondamente (nell’inconscio) che l’atto sessuale sia sporco e un peccato, per chi non
abbia stima e rispetto del marito, e rifiuti il suo amore.
L’atto sessuale è sacro ed è un dono di Dio, funziona proprio per accertarsi dell’amore tra
uomo e donna, tramite il quale nasce una nuova vita. Rifiutarlo significa andare contro
la Volontà di Dio. L’atto sessuale diventa un peccato quando si pratica con una persona
sbagliata, in un luogo sbagliato, nel momento sbagliato. L’uomo deve amare la donna con il
Cuore invece di sfogare l’istinto sessuale, la donna deve accogliere l’uomo con amore anche
se non è perfetto. La forma anatomica degli organi genitali risponde esattamente a questo
principio.
Ci sono donne che avevano deciso di non avere figli prima di venire nel mondo materiale.
Infatti, queste donne non avranno mai figli anche con un sano rapporto sessuale. Alcune
hanno faticato tanto con i figli nella vita precedente che hanno deciso di risparmiarsi in
questa vita. Altre, dovendo svolgere una missione importante per l’umanità e per ottimizzare
il tempo, non hanno fatto la promessa filiale.
Nessun legame viene per caso.
Il legame dell’adozione si spiega con il fatto che nella vita precedente, non si è potuto crescere
il proprio figlio per vari motivi, allora in questa vita esso viene come figlio adottivo. Per
questo legame, in verità, il figlio adottivo equivale all’autentico figlio. Ma quando i genitori
adottivi considerano il figlio appartenente ad altre persone, si crea un conflitto nel rapporto.
L’essere umano ha libero arbitrio, i destini della vita attuale si scelgono principalmente sugli
ultimi pensieri della vita precedente. Quindi anche se questa vita è faticosa e dolorosa, bisogna
ringraziare, coltivare l’umiltà necessaria per studiare, imparare a crescere umanamente,
allora la vita migliorerà concretamente. Se vivere è così difficile, questo significa che non c’è
ringraziamento e rispetto per la propria vita, ma c’è rancore.
Una persona che nella vita precedente era ricca, e prima di morire riflettendo sull’intera vita
aveva compreso che il vero senso dell’esistenza non si trovava nel denaro, nella nuova esistenza
sceglierà di essere povera per comprendere la ricchezza del Cuore, indipendentemente dalla
ricchezza materiale.
Così i legami tra genitori e i figli si scelgono in base a quelli coltivati nelle vite passate.

V-9. I FIGLI DEL SECONDO MATRIMONIO

Il matrimonio e il parto sono le promesse fatte prima di venire nel mondo materiale.
Nonostante tutto ci sono persone che si sposano più volte e concepiscono i figli con diversi
partner.
Tantissime persone si scordano con chi hanno fatto la promessa e si perdono nella passione,
nell’innamoramento basato sui cinque sensi.
Quando si fanno i figli con il secondo matrimonio, le anime in paradiso, si devono riorganizzare
cambiando i programmi della vita.
Per esempio, nascono due bambini tra uomo A e donna A. Quando si separano, per un dato
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CAPITOLO V: LA NASCITA UMANA, LA GRAVIDANZA E IL PARTO

motivo, uomo A si mette con donna B e nascono altri due bambini. Secondo la promessa,
uomo A doveva avere solo due bambini ma ne ha quattro. Questi due figli non previsti,
avevano fatto la promessa con donna B e il suo vero partner. Ovviamente andando contro le
promesse fatte in Cielo si crea la difficoltà ai figli che vengono.
Altro caso di cambiamento di programma: tra uomo A e donna A doveva nascere figlio A,
ma nel mondo materiale hanno deciso di non stare insieme (la causa è sempre l’egoismo),
uomo A si sposa con donna B, donna A si sposa con uomo C. In questa situazione, il figlio A
non può nascere nell’ambiente ideale per lui, ma poiché di norma si segue la madre, nascerà
da donna A e uomo C, avendo i figli principalmente bisogno delle cure della madre e di uno
stretto rapporto con lei. È raro il caso in cui un figlio ha la missione con il padre, tuttavia la
svolge nascendo da parte del padre tramite un’altra madre (senza promessa).
Non esiste assolutamente la promessa del divorzio.

V-10. RINGRAZIARE I FIGLI

I figli, naturalmente, amano i genitori e hanno grande rispetto. Ma quando il loro puro Cuore
viene tradito, si sentono delusi e assumono un atteggiamento ribelle.
La causa principale del tradimento del Cuore dei figli è non provare la felicità per il loro
arrivo e per la loro presenza.
Durante i litigi familiari, se un genitore dice al figlio: “Era meglio che non nascevi!”. Come si
sentirà il figlio? Penserà: “Allora che devo fare? Io non piaccio ai miei. Non dovevo nascere,
ma mi hanno fatto nascere. Appena diventerò grande e potrò lavorare uscirò immediatamente
da questa casa. Ci saranno persone che mi accoglieranno con felicità.”
I genitori non devono assolutamente pensare che i figli siano problemi, quindi sarebbe meglio
che non ci fossero. Il Cuore puro dei bambini lo percepisce.
Il principio per crescere i bravi bambini è ringraziarli con il Cuore.
I bambini rispecchiano direttamente lo stato interiore dei genitori, principalmente della
madre. Se i bambini creano problemi e non ascoltano i genitori, è inutile arrabbiarsi con loro,
sono i genitori stessi che devono correggere il proprio stato interiore.
Un esempio del ringraziamento è: “Grazie per essere nato, la tua esistenza dà grande gioia a
mamma e a papà, grazie di esistere”.
I figli diventano armonici nella reale felicità dei genitori, non assumono mai un atteggiamento
che contrasti con la volontà dei genitori. Se i figli creano difficoltà, è necessario fare la
meditazione dal momento del concepimento e durante tutta la gravidanza (che manifesta
lo stato attuale), per ricordare quali pensieri e quali sentimenti si coltivavano. Allora i figli
migliorano gradualmente. Tutti noi siamo figli di Dio, ogni anima ha il valore assoluto divino.
Bisogna comprendere il vero senso del rispetto con il Cuore.

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CAPITOLO VI:
IL MATRIMONIO, IL CORRETTO RAPPORTO DI COPPIA

VI-1. L’ANIMA GEMELLA, L’UNICO LEGAME DEL MATRIMONIO

La promessa del legame matrimoniale si fa nel luogo di attesa tra il mondo materiale e quello
reale. Un’anima che diventerà uomo, conosce benissimo la sua missione nella vita, ciò che
dovrà studiare e imparare, perciò chiede ad un’altra anima, che diventerà la donna ideale, di
unirsi a sé, per trascorrere la vita e svolgere gli obiettivi dell’anima. Quindi tutti i pregi e tutti i
difetti del compagno/a, rappresentano gli argomenti per coltivare concretamente l’anima. Non è
sufficiente amare soltanto i pregi ma bisogna imparare ad amare anche i difetti. La motivazione
profonda (causa) che non permette di amare i difetti del partner, si trova nei propri tradimenti
mentali inconsci. Nella maggior parte dei casi, l’impedimento è costituito dal non riuscire a
dimenticare gli ex fidanzati/e, e inconsciamente fare il confronto con l’autentico partner.
Tantissime persone usano la parola “amore” o dicono “ti amo” senza nessuna consapevolezza
del vero significato.
Soprattutto nella fase dell’innamoramento si confonde facilmente il vero amore con quello
cieco. L’innamoramento è una fase in cui il sentimento che si prova è bellissimo, ma è altrimenti
necessario non perdere mai la testa e avere la coscienza lucida. I difetti del partner sottoposti
a continua giustificazione, sembrano pregi. Quando finisce la magia dell’innamoramento,
crollano tutte le aspettative e inizia a tratteggiarsi, con rabbia e delusione, la vera sembianza
dell’amato. Spesso però, si accusa l’altro senza considerare che si è creata egoisticamente
un’immagine illusoria.
Tantissime persone pensano di amare, ma amano a modo loro.
Bisogna conoscere il vero amore e sperimentarlo nella vita quotidiana: amare il proprio
partner realmente!
Amare significa dedicare il sentimento puro completamente all’altro. Chi sa amare realmente,
ha desiderio di dedicare tutto sé stesso all’altro. Per amore si fa tutto, si affrontano anche gli
ostacoli più duri per donare la gioia (ovviamente per gioia si intende quella pura dell’anima,
e non quella distorta dell’egoismo capriccioso).
Nell’epoca odierna ci sono donne che vogliono dominare gli uomini e vogliono essere
servite dai mariti, ma questa è solo manifestazione di grande egocentrismo che comporta
la distruzione delle persone vicine. La madre che ama veramente i figli, non si lamenta mai
della fatica e dedica la sua energia per la loro gioia. La stessa cosa vale anche quando la
moglie impara ad amare il marito e fa tutto per lui. I figli osservano sempre i comportamenti
dei genitori con il Cuore puro e quando c’è l’amore vero, accettano con gioia tutto ciò che
fanno i genitori, anche in caso di difficoltà esterne (di crisi economica, una vita materiale
difficile dovuta a carenze ecc.). I bambini capricciosi sono la manifestazione dell’egoismo
della madre. Anche se il padre ha uno stato interiore disarmonico, ma la madre è solida,
riesce a mantenere la pace interiore; in questo caso i figli non creano nessun problema, anzi,
aiutano la madre a ricreare l’armonia con il loro genitore.
Buddha insegnava che per il marito, la moglie è la miglior amica della vita. Il marito con il
Cuore sincero, apprezza la moglie onesta e sincera, e desidera confidarsi completamente con
lei, raccontarle sia le cose buone sia quelle cattive, le cose che gli piacciono e quelle che non

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CAPITOLO VI: IL MATRIMONIO, IL CORRETTO RAPPORTO DI COPPIA

gli piacciono, desidera anche lodare sua moglie. Se la moglie si lamenta che il marito non le
racconta niente ed è spesso assente, deve riflettere sul proprio comportamento, sul motivo per
cui il marito non riesce a fidarsi di lei. Per la moglie che accusa il marito è impossibile trovare
la felicità nella vita andando contro la volontà dell’anima. E il marito che non ringrazia e non
rispetta il Cuore della moglie non troverà mai la pace. In realtà non dovrebbe esistere nessun
segreto tra marito e moglie. Ma ci può essere, magari, una situazione per cui il marito decide di
non confidarsi con l’amata moglie, ad esempio nel caso di un lavoro sperato e poi sfumato, il
marito può decidere per amore, di mantenere il riserbo sulla situazione, prendendo su di sé tutta
la sofferenza. In questo caso, la moglie semplicemente ringrazia per il suo Cuore.
Nei tempi passati c’era un grande strapotére degli uomini, le donne erano sottomesse e
soffrivano in silenzio. La causa principale della disarmonia vissuta nella famiglia era causata
dall’egoismo e dall’egocentrismo degli uomini che non rispettavano il Cuore sensibile delle
donne. Di fronte al libertinaggio e ai tradimenti degli uomini, le donne piangevano nel
Cuore, ma dovevano fare “buon viso a cattiva sorte”. Dopo la liberazione delle donne, si è
pensato, superficialmente, che l’uomo e la donna fossero pari anche come funzione (non è
esattamente così, ognuno ha la propria), quindi, potessero invertire i ruoli. Gli uomini sono
diventati deboli, e la causa della confusione nei rapporti, soprattutto nell’ambito familiare,
compresa la crescita caratteriale dei figli, è imputabile alla testardaggine delle donne e al
rifiuto della loro funzione, come se le donne dovessero vendicarsi della sottomissione subita
nel corso dei secoli. Con questa tecnica di rimbalzo delle responsabilità non si raggiungerà
mai la pace tra il genere maschile e quello femminile. Per coltivare il vero rapporto di Cuore,
entrambi, devono risolvere i propri conflitti e le aspettative illusorie, svolgendo ognuno la
propria funzione di uomo e di donna e accettare l’altro al 100% per quello che è, sia per la
qualità che per la debolezza del carattere. Rispetto alla qualità, la si può migliorare sempre
di più, invece per la debolezza ci si può completare a vicenda, aiutandosi reciprocamente.
Due caratteri opposti si completano, due caratteri simili accentuano sia il Bene sia il male.
Prima di nascere, l’uomo sceglie la donna, la quale lo accoglie per studiare e imparare il vero amore.
Il matrimonio è l’atto che sancisce l’unione fra due persone (uomo e donna) che consapevolmente
si separano dai propri genitori. Due esseri non sono più due ma diventano uno, unione in base al
legame del Cuore di Dio. Dio creò questo mondo secondo il principio Yang e Yin: Uomo e Donna.
Uomo e donna si uniscono tramite l’atto del matrimonio, ciò significa che il marito e la
moglie devono avere l’unico Cuore.
Per realizzare l’unione del Cuore, la cosa più importante nel rapporto di coppia è che
entrambe le parti devono impegnarsi a conoscere la pura anima (il Bene) del partner, nella
quale si trova il motivo per cui si è nati, ossia raggiungere l’obiettivo personale della crescita
spirituale, che è il compito assegnato da Dio per coltivare la pace e l’armonia nel mondo
materiale.

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CAPITOLO VI: IL MATRIMONIO, IL CORRETTO RAPPORTO DI COPPIA

VI-2. LA DIFFERENZA DELLA FUNZIONE TRA UOMO E DONNA

Attualmente c’è una grande confusione con conseguente conflitto intorno a questo tema,
ci sono credenze distorte, radicate, motivo per cui non posso scrivere disvelando tutto
direttamente. Vi chiedo di intuire con il buon Cuore e applicare nella vita quello che è
possibile.
Quando non si rispetta la funzione del ruolo cosa succede?
Dato che nella società attuale è in vigore la “filosofia” della parità tra uomo e donna, e questa
concezione viene estesa a tutti i tipi di rapporto, ci si può chiedere che tipo di relazione ci sia
tra il capo e i dipendenti, tra insegnante e alunni, e tra genitori e figli? Quando analizziamo la
sostanza di questa filosofia di vita, si nasconde camuffata l’insidia, per cui: “il capo non deve
dare ordini ai dipendenti, ma deve rispettare la loro libertà”, “l’insegnante quando insegna
è presuntuoso”, “i genitori sono pari ai figli, perciò devono comportarsi come loro amici”.
Tutto ciò è veramente ridicolo!
I ruoli non sono assolutamente paritari. L’insegnante deve insegnare con rigore agli alunni, i
genitori devono educare i figli con la dignità. Ogni ruolo assume una grande responsabilità,
poiché il capo incapace crea confusione nei dipendenti. L’ordine sociale e quello umano
vanno osservati, altrimenti si crea disarmonia per la mancanza di rispetto. L’uomo e la
donna, pur mantenendo pari valore umano, essendo entrambi autentici “figli di Dio”, hanno
una funzione completamente differente che integrandosi permette di comprendere il senso
dell’unione e del vero amore tra loro. Rispetto alla mentalità moderna di suggellare la
parità sociale tra uomo e donna, si ignorano gli effetti collaterali, che si manifestano come
imitazione caricaturale di tanti uomini diventati “femminucci”, e di tante donne diventate
“maschiacce”.
La funzione principale dell’uomo è quella di condurre la società, dare la direzione della vita
alla famiglia, mentre, la donna ha il compito di creare l’armonia intorno a sé, principalmente
in ambito familiare badando al marito e ai figli. Ovviamente, ci sono le eccezioni, come le
donne che hanno la missione dell’anima, avendo grandi capacità e saggezza, devono lavorare
per l’umanità.
L’uomo deve impegnarsi a vivere in modo autentico per essere “figlio di Dio”, con
determinazione, coltivando l’armonia esteriore. La funzione della donna, per essere autentica
“figlia di Dio”, è quella di sostenere e accogliere con amore tutto il mondo circostante,
coltivando l’armonia interiore. Queste caratteristiche di genere si riscontrano nella forma
anatomica degli organi genitali.
Un’anima, nella sua crescita evolutiva, deve fare esperienze attraverso le sue reincarnazioni,
a volte nascendo come uomo, a volte come donna.
Nell’epoca attuale, dove regna una grande confusione, è molto difficile vedere applicata la
vera funzione maschile e femminile avendo l’umanità preso le distanze dal rispetto dei ruoli,
i quali rimangono tuttavia, un’importante base di riferimento comportamentale, che è meglio
conoscere e applicare, il più possibile alle situazioni sociali e familiari. Buddha spiegava che
la causa principale della sofferenza è l’ignoranza (ma anche la conoscenza sbagliata), ossia
l’assenza di conoscenza corretta dell’universo. Gesù insegnava che se: “togli la benda dagli
occhi” si possono vedere le cose come sono e riconoscere la vera funzione dell’universo.
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CAPITOLO VI: IL MATRIMONIO, IL CORRETTO RAPPORTO DI COPPIA

L’uomo trova la felicità quando vive per essere uomo, la donna trova la felicità quando vive
per essere donna.
Quando l’uomo è costretto a dedicarsi all’ordine della casa, non può usare concretamente la
sua forza per il lavoro sociale. L’uomo che rispetta veramente la donna, le deve lasciare tutte
le incombenze casalinghe, ed evitare persino di entrare in cucina (naturalmente l’uomo che
ama cucinare lo può fare). Quando l’uomo fa un lavoro impegnativo, che lo porta a studiare
e ad occuparsene anche a casa, e la donna lo distoglie continuamente con cose di poco conto,
la concentrazione e soprattutto le intuizioni dell’uomo si spezzano e si disperde l’energia
improntata per svolgere quel lavoro importante. Ovviamente, nel caso in cui la donna venga
sottratta dalle sue funzioni in situazioni di urgenza o di eccezionalità, come nel caso di una
malattia, per svolgere un impegno improrogabile fuori casa, oppure per dedicarsi ad una
missione importante per l’umanità, l’uomo deve collaborare nella conduzione della casa,
cucinando per sé, per gli altri, e cambiare anche il pannolino al figlio ecc.
Il marito che ama la moglie, deve rispettare il suo ruolo e viceversa, la moglie che ama il
marito, non deve rovinare la prospettiva del marito chiedendogli inopportuni favori.
La gestione dell’economia familiare è compito della moglie, che la deve svolgere con
particolare oculatezza, soprattutto se esiste la difficoltà di far quadrare i conti con il solo
modesto stipendio del marito. Sia la moglie “spendacciona”, sia quella che non sa ringraziare
per i soldi che porta il marito, con la loro ingenerosità gli creano ansia e rovinano l’armonia
familiare.
Bisogna stare attenti alla mentalità malata che considera un buon marito colui che fa le
cose di competenza della moglie. L’energia maschile si concentra in modo acuto, ma dura
poco, invece, quella femminile è costante, può durare dalla mattina presto fino alla sera
tardi. Quando una persona vive correttamente, nel quotidiano può usare la propria energia
concretamente, l’uomo riesce a ottenere una grande concentrazione nella quale si sviluppano
grandi intuizioni, la donna riesce a mantenere la forza interiore per sostenere l’armonia
delle persone intorno a sé. Chi ha un’energia bassa deve riflettere sui propri comportamenti
invertiti.
Ripeto ancora che, soprattutto questo argomento, va letto con il buon senso. Non vanno mai
bene i pensieri estremi del tipo: l’uomo lavora solo fuori, la donna deve stare esclusivamente
dentro casa. In realtà l’uomo, deve svolgere il compito per essere il marito e il padre, la donna
per essere tale, deve anche avere dei rapporti sociali per migliorare sé stessa.
La donna, tramite il ciclo mestruale si connette con una frequenza armonica universale,
e in quel momento, se ha un cuore disarmonico, lo manifesta fisicamente con il dolore
o mentalmente, con l’instabilità emotiva. Mediante la gravidanza diventa tutt’uno con
l’armonia del Cielo. Inoltre, la donna che coltiva un buon Cuore armonico, non riscontra il
malessere della menopausa.
Per questa connessione diretta con l’universo, la donna è più sensibile rispetto all’uomo
(purtroppo oggi, tante donne sono diventate insensibili, perché eliminando la propria
funzione hanno escluso anche la parte essenziale femminile). Tuttavia questa sensibilità, a
volte diventa instabilità emotiva. Invece l’uomo, dopo la nascita si distacca dal Cielo, e deve
coltivare la connessione con la propria forza e volontà. Quando l’uomo riesce ad acquisire
la sensibilità unita ad una solida stabilità emotiva, può ambire a mansioni di dirigenza nella
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CAPITOLO VI: IL MATRIMONIO, IL CORRETTO RAPPORTO DI COPPIA

società, come capo responsabile di un gruppo o di una ditta, e guidare anche la prassi politica
in modo concreto, solido e costruttivo.
Tutti nascono dalla donna, compresi i profeti e i santi. I figli percepiscono direttamente lo
stato della madre e per il suo tramite sviluppano un tipo di comportamento verso il padre.
La madre, da questo punto di vista, ha una grande responsabilità nel coltivare l’armonia
interna della famiglia, che si esprime con il giusto rispetto e ringraziamento verso il marito,
e soprattutto nel rappresentare l’esempio corretto per essere “figlia di Dio”. Il marito
ringraziando la moglie per il suo amore e per l’accoglienza concorre a creare una situazione
di pace e di sicurezza nella famiglia, che gli permette di dedicare tutta la sua energia
costruttiva al suo compito sociale. Ma se una moglie egocentrica e insensibile non rispetta
la sua funzione, genera disarmonia nella famiglia, provocando inquietudine e nervosismo
al marito che potrebbe disperdere l’energia necessaria per concentrarsi sulla sua missione.
La conseguenza potrebbe ricadere, indirettamente, anche sull’economia familiare, allorché
i dissapori influenzando il rendimento sul lavoro del marito, andrebbero a penalizzare le
entrate familiari. Se poi la moglie accusasse il marito di incapacità, senza rendersi conto di
avere grandi responsabilità con il suo comportamento non corretto, la situazione potrebbe
declinare in diversi scenari, fatti di contrasti litigiosi, di separazione o di chiusura nel silenzio
da parte del marito, frustrato di fronte alla insensata freddezza della moglie.
A volte, capita invece, che la moglie coltiva l’armonia, mentre il marito è senza determinazione.
È molto triste vedere un uomo che non si prende cura del suo ruolo nella società con la
necessaria fermezza, e non manifesta la volontà di crescere umanamente, non accettando
persino le attenzioni della moglie che desidera la sua felicità incondizionatamente. Un uomo
che non si sforza di sentire seriamente il Cuore della moglie può anche manifestare superbia
calpestando la sensibilità e la serietà di vivere della moglie.
Spesso si determina anche una rivalità insensata tra marito e moglie, per cercare di sottomettere
l’altro/a, invece di collaborare con amore favorendo felicemente i pregi.
In tale caso, bisogna comunque coltivare un grande Cuore e un grande amore, poiché
rappresenta una buona occasione per esercitare l’anima e mantenere la pace interiore. Il
proprio sentimento d’amore deve diventare molto più grande dell’egoismo dell’altro.
L’egoismo e il non rispettare la propria funzione, creano grande disarmonia nell’ambiente in
cui si vive, per questo è veramente fondamentale imparare ad amare correttamente.
Il marito che viene servito dalla moglie con il Cuore, si sente amato. La moglie che riceve il
ringraziamento sincero dal marito, si sente felice. Quando il Cuore puro della moglie viene
percepito dal marito, la moglie si sente amata, il marito condividendo il tempo e lo spazio
con la moglie, si sente felice.
L’amore reciproco dà grande pace e serenità. Per amare correttamente è necessario avere
il rispetto. Per avere il giusto rispetto, bisogna conoscere e praticare la funzione e la natura
dell’essere uomo e dell’essere donna. Con l’amore a senso unico non si può coltivare la vera
felicità nel rapporto.

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CAPITOLO VI: IL MATRIMONIO, IL CORRETTO RAPPORTO DI COPPIA

VI-3. LA PUREZZA SESSUALE

L’atto sessuale tra due persone (uomo e donna) che si amano realmente è assolutamente
corretto e sacro. Nei tempi precedenti, l’insegnamento della chiesa riguardo l’educazione
sessuale aveva grande influenza, tanto che le persone virtuose credevano che la sessualità
e il desiderio carnale fossero, in ogni caso, un grande peccato; esisteva un grande conflitto
tra i veri sentimenti dell’istinto e i concetti deviati. Invece, per reazione all’oppressione,
la mentalità attuale è andata esattamente in senso opposto. L’ordine sulla sacra sessualità
non esiste più tra i giovani, ai quali non è stato insegnato il vero valore, per cui confondono
il vero amore tra uomo e donna con quello esclusivamente carnale. Il rapporto sessuale è
sacro e intimo, essendo il mezzo con il quale avviene la creazione di una nuova vita. Per
questo, occorre averne grande rispetto! Per strada si vedono ragazzi che si baciano con
spavaldo esibizionismo, manifestando l’istinto degli animali affamati di sesso creano grande
confusione a livello morale, soprattutto nei confronti dell’innocente incoscienza dei bambini,
che un giorno potrebbero imitare questi comportamenti, ignari del vero significato sotteso.
Con questo atteggiamento, alcuni danno dimostrazione dell’orgoglio animalesco, frutto di
pensieri inconsci del tipo: “guardate tutti, possiedo questa donna! Che figo che sono!”. È una
cosa veramente vergognosa! Nell’epoca attuale le parole: “ti amo” significano “voglio la tua
carne”. Se qualcuno dissente da questo comportamento, ha un Cuore corretto, che raramente
si trova oggi, ed è veramente da apprezzare.
L’essere umano diventa realmente umano tramite l’educazione corretta. È necessario
conoscere come sono fatte realmente le cose. Attualmente ci sono troppe informazioni
oscene veicolate tramite la televisione, i film, le riviste, internet, gli esempi reali di vita. I
giovani non hanno più la concezione del Bene e del male, commettono i peccati senza avere
cognizione di alcunché. Il Bene è ciò che segue l’ordine universale assoluto, il male è ciò che
va contro questo ordine.
Buddha insegnava che di fronte al puro amore (tra uomo e donna) non esiste alcuna
distinzione, non esiste la classe sociale, neanche quella degli schiavi. La via della rovina
della vita ha diverse opzioni, quali: non accontentarsi del rapporto con il partner e cercare il
rapporto altrove (anche mentalmente), affogare nella sessualità, bere eccessivamente alcool,
giocare d’azzardo per vincere cospicue somme di denaro e poi perderle. Nondiméno, gli
uomini di mezza età che sono attratti dalla giovinezza femminile si pongono di fronte alla
porta dell’autodistruzione.
La corretta pratica sessuale è un buon esercizio per imparare ad amare l’altro.
Nell’epoca attuale, tante persone hanno perso la sensibilità e il vero istinto, seguendo
inconsciamente gli schemi pornografici. La pratica sessuale è spesso sfogo carnale, che
fa perdere la sacralità del Cuore. Ci dev’essere il rispetto reciproco e l’accettazione della
diversità. L’uomo deve amare la donna con grande delicatezza, deve comprendere che il vero
Cuore femminile è estremamente sensibile e fragile. La donna deve accogliere pienamente
l’uomo, anche se a volte è rozzo e poco profumato, deve avvolgere completamente il Cuore
dell’uomo con grande Cuore.
Il sesso praticato solo con istinto animalesco, nonostante la soddisfazione carnale, lascia un
senso di mancanza e di vuoto nel Cuore. Ma il rapporto sessuale esplicato con il vero Cuore
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CAPITOLO VI: IL MATRIMONIO, IL CORRETTO RAPPORTO DI COPPIA

comporta la felicità interiore dell’unione e della condivisione.


Bisogna infine, tenere a mente un’ultima cosa, molto importante: pensare ad un’altra donna
(uomo) ha lo stesso valore di un tradimento, anche se non c’è il rapporto fisico. Gesù diceva:
“non si deve tradire neanche mentalmente”. Il vero significato di questa frase si comprende
quando si prende coscienza della sostanza dell’anima dove i pensieri sono le azioni nel
mondo reale. Quando si smette di tradire a livello interiore, i destini iniziano concretamente
e realmente a migliorare. Quando cambia lo stato interiore, cambia anche il mondo esterno.

VI-4. IL DIVORZIO, IL SECONDO MATRIMONIO

La promessa matrimoniale del Cielo va mantenuta, ma se è veramente necessario separarsi,


va fatto nel segno della pace senza scatenare l’egoismo, la rabbia, il rancore, e addossare la
colpa all’altro.
La promessa matrimoniale viene fatta davanti a Dio prima di venire nel mondo materiale, ciò
significa che una moglie empia viene purificata e salvata dalla purezza del marito, un marito
empio viene purificato e salvato dalla purezza della moglie.
Ma le persone empie che non cercano di coltivare l’armonia, che vogliono separarsi, occorre
lasciarle andare per la loro strada, lontano dalla crescita dell’anima, senza aiuto di fratelli e
sorelle dell’anima. Nel caso di persone egocentriche che bloccano e distruggono il processo
dell’evoluzione del partner, il divorzio è consentito ed è assolutamente propizio. È più
proficuo coltivare da solo o con un nuovo partner un Cuore armonico, pieno di gioia.
Bisogna riconoscere sinceramente i pregi del partner, coltivarli e migliorarli insieme.
Le persone che si trovano con un partner che segue una vita deviata, hanno il grande compito
di condurlo verso la corretta Via Universale Divina. Dio ha creato l’umanità per coltivare la
pace. La moglie deve donare la pace nel Cuore del marito, e il marito deve donare la pace nel
Cuore della moglie. Ma per raggiungere la pace, ognuno deve rispettare la propria funzione
di uomo e di donna. Il segreto del successo della vita è: la moglie segue l’anima del marito,
il marito ascolta il Cuore della moglie.
Gesù diceva alle vedove “chi non ha più il marito, mantenendo la fedeltà deve crescere
correttamente i figli, ma se non riesce a controllare la sessualità (anche quella mentale), è
meglio che si risposi”. I figli possono essere contrari o ribellarsi, perché il loro puro Cuore
dell’anima vuole che i genitori siano puri.
Quando una donna rimane sola con i figli e fa fatica a provvedere loro anche economicamente,
altre donne di buon Cuore possono aiutarla, invece di limitarsi a dire che il compito è dello
Stato. Se tutti aspettano l’aiuto dello Stato, l’umanità non migliorerà mai, ognuno deve agire
secondo il Bene, per aiutare il prossimo in difficoltà senza aspettarsi un proficuo ritorno.
Ovviamente si può trovare la felicità nel secondo matrimonio, anche se non è stata fatta la
promessa prima di nascere, il legame con il nuovo partner non avviene per caso, c’è stato un
rapporto coltivato nelle passate vite, che va apprezzato e merita la gioia della riunificazione.

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CAPITOLO VI: IL MATRIMONIO, IL CORRETTO RAPPORTO DI COPPIA

VI-5. LA DIFFERENZA DEL LIVELLO EVOLUTIVO DELL’ANIMA

Nell’umanità, a livello sociale chi è più evoluto spiritualmente deve lavorare di più e servire
di più, rispetto a chi è meno evoluto. Le persone più evolute, quando osservano intorno le
diverse situazioni in cui dovrebbe prevalere l’efficienza, ad esempio nella scuola, nel posto
di lavoro, in vari ambienti e circostanze, si accorgono di lavorare e faticare più di altri, che
invece si svagano e si risparmiano. Anche se il pensiero di lavorare di meno, imitando gli
altri li sfiora, queste persone non ce la fanno a smettere di impegnarsi per aver assunto la
dignità del dovere.
Succede la stessa cosa anche tra marito e moglie, quando si litiga, spesso chi è più evoluto
chiede perdono per primo anche se non ha nessun torto, si sente in colpa anche se non ha
nessuna colpa.
Chi ha questa tendenza, deve esserne contento perché è la dimostrazione di essere un’anima
di alto livello che si merita una grande gioia interiore.
Buddha insegnava che il Cuore è il giusto criterio per distinguere il vero Bene dal male. Il
Cuore delle anime evolute è molto sensibile e severo, e allo stesso modo conosce il vero
amore e perdono.
Le persone evolute hanno fatto tante esperienze nelle diverse reincarnazioni, nelle quali
hanno coltivato la saggezza, la visione della realtà più ampia e obiettiva. Invece le persone
poco evolute tendono ad essere egocentriche, spesso non si accorgono di nulla per le scarse
esperienze tratte dalle loro vite.
Anche tra marito e moglie si trova il dislivello dell’anima. Chi è inferiore spiritualmente
deve studiare, apprendere da chi è più evoluto, favorendo una grande occasione per crescere.
Invece, chi è superiore spiritualmente deve coltivare la propria anima aiutando chi sta
indietro, con pazienza, senza recriminare sui difetti dell’altro.
Esiste la differenza del livello dell’anima (coscienza), anche se come valore spirituale umano
siamo tutti pari, compresi i profeti.
Esiste la gerarchia spirituale e va rispettata per coltivare l’armonia e la concreta crescita
umana. È veramente assurdo pensare che Gesù, Buddha e Mosè si fossero sentiti orgogliosi
nell’insegnare la Legge Universale Divina alle persone.
Il grande problema, il conflitto, nasce quando il partner meno evoluto cerca di fare decadere
quello più avanzato spiritualmente, specialmente quando questo evolve, l’altro cerca di
bloccare e disturbare il processo (spesso questo comportamento cattivo, testardo e infantile
si attua inconsciamente, per questo bisogna fare molta attenzione! Perché nel mondo reale,
dal basso non si può vedere l’alto).
Colui che ha acquistato più coscienza deve concretizzare la crescita dell’anima con l’alta
vibrazione, senza sintonizzarsi con quella bassa, e anche se insieme a tante persone si sente
solo e incompreso, deve coltivare l’amore più grande per sopportare la solitudine interiore.
Attenzione però a quelle persone, meno evolute, che si sentono sole e incomprese: in queste
situazioni la causa, proviene semplicemente dalla loro chiusura mentale e dalla chiusura del
loro Cuore, in mezzo alla quale c’è la sofferenza repressa che va risolta con la riflessione.
Con il rispetto e la comprensione reciproca si può coltivare un rapporto veramente armonico.
Ma il lavoro dev’essere assolutamente reciproco, altrimenti non funziona, ognuno è
responsabile dei propri pensieri e delle proprie azioni, soprattutto chi è più evoluto ha una
grande responsabilità nei confronti degli altri.

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CAPITOLO VI: IL MATRIMONIO, IL CORRETTO RAPPORTO DI COPPIA

VI-6. LA MASSIMA ESPRESSIONE MATRIMONIALE

Il ruolo della moglie si completa quando diventa la madre del marito.


Il ruolo del marito si completa quando diventa il padre della moglie.
La vera madre ascolta incondizionatamente i figli e cerca di comprendere il loro Cuore.
Cerca di farli mangiare bene selezionando la qualità del cibo, pensando alla loro salute. Crea
un ambiente pulito e ordinato in cui vivere. Coltiva armonia nel rapporto con tutti. Avvolge
con amore sia i pregi sia i difetti dei figli. Tutte le persone nascono da una madre, la sua
funzione e la responsabilità in famiglia è estremamente grande.
La preghiera di Gesù iniziava con la frase “il nostro Padre che è nel Cielo…”. Il padre
perdona tutti i peccati. Il marito che diventa il padre della moglie, deve proteggerla, farla
vivere pienamente, completamente, deve perdonare tutti i suoi peccati (difetti). In questo
modo la moglie trova la pace nel Cuore del marito. Invece, il padre deve essere rigoroso con i
figli maschi, per insegnare loro la disciplina e la difficoltà del mondo materiale (tuttavia se la
moglie contrasta questa pedagogia, crea grande confusione nei figli, e invece di proteggerli,
li rende deboli e infinitamente capricciosi).
L’essere umano, a volte nasce come uomo, a volte come donna, diventa padre e madre.
Tramite queste esperienze, deve perfezionare la propria anima, imparando l’eterna paternità
e l’eterna maternità che sono l’Essenza di Dio.
Il marito, oltre ad essere il padre della moglie e dei figli, dev’essere il padre di sé stesso.
La moglie, oltre ad essere la madre del marito e dei figli, dev’essere la madre di sé stessa.
I sentimenti d’amore fluttuano tra uomo e donna, tra marito e moglie, tra padre e madre, e
nel godere completamente di questi sentimenti si trova la gioia di vivere, conseguentemente
si coltiva l’anima. Questa è la Volontà di Dio! Donando l’amore con pienezza, in modo
assoluto ed eterno, l’essere umano raggiunge Dio.

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CAPITOLO VII:
MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

VII-1. GRATITUDINE PER L’AMBIENTE IN CUI VIVIAMO

L’armonia è il Cuore di Dio, ossia la realizzazione dell’Amore e della Misericordia.


L’intera natura esprime la grande armonia.
Se il sole sorgesse da ovest e si convertisse il giorno nella notte? Se il sole aumentasse la
sua potenza? La conseguenza sarebbe lo scioglimento dei ghiacciai del polo nord e del polo
sud, che ricoprirebbero completamente la terra di acqua: sarebbe una grossa catastrofe. E
se sparisse il sole? Si ghiaccerebbe completamente il pianeta. Se la terra arrestasse il suo
moto di rotazione e rivoluzione intorno al sole? Volerebbe da qualche parte nell’universo e
morirebbero tutti gli esseri viventi.
Tutti gli esseri viventi, compresa l’umanità, vivono e possono esistere grazie alla grande
armonia universale che è perfetta. Nonostante tutto, l’essere umano non è mai contento, si
arrabbia quando piove tanto, maledice il cielo se tira troppo vento, oppure gli si raccomanda
per far terminare la siccità.
Il tifone, al di là delle apparenze, rappresenta la grazia della natura che porta via la sporcizia
e purifica l’aria.
In sostanza, l’essere umano non può fare nulla rispetto a questi fenomeni, ma deve
semplicemente comprendere che il tifone, la pioggia e il vento, rappresentano l’armonia
dell’universo che coltiva la vita di ogni specie esistente, e attraverso questa presa di coscienza,
smettere di arrabbiarsi e di maledire.
L’uomo, innanzi tutto, deve ringraziare il cielo, l’ambiente che gli è stato dato e la propria
esistenza, e sentire nel Cuore profondo: “IO ESISTO”, al momento e in ogni istante
successivo.
Vivere nel mondo materiale non è responsabilità di altri, ma rappresenta la propria volontà:
anche questa è espressione della Misericordia di Dio e della grazia della grande natura.
Per restituire questa grazia l’essere umano deve agire consapevolmente: è l’unico modo per
creare l’armonia nell’ambiente. Il ringraziamento segue la Legge della Circolazione, che si
manifesta come restituzione delle buone azioni. Questo significa che bisogna ringraziare gli
antenati (per il corpo umano che abbiamo oggi) ed essere grati ai genitori manifestando loro
rispetto, gentilezza e amore. Questo principio è valido in qualsiasi epoca umana.
Bisogna pure ringraziare gli altri esseri viventi quali gli animali, le piante e i minerali che
forniscono l’energia per mantenere in vita il corpo umano. Anche un chicco di riso o un
chicco di grano sacrificano la loro vita per la nostra sopravvivenza.
Per questo non bisogna mai sprecare il cibo ed è molto importante mangiare ringraziando.
Quando si mangia con malavoglia, il cibo si trasforma in odio e può diventare causa delle
malattie.
Ringraziare è restituire ciò che si è ricevuto. La reciprocità in ogni azione è esattamente
l’applicazione della Legge della Circolazione.
Tutti gli esseri viventi si aiutano a vicenda: sostenuto da questo meccanismo, il corpo umano
si mantiene sano. L’essere umano deve essere consapevole di ciò e deve ringraziare la grande
natura con azioni amorevoli e misericordiose. Tuttavia, l’umanità di oggi non ha Cuore e
per guadagnare sempre di più seguendo i dettami del materialismo, crea in continuazione
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

grande disarmonia che provoca come sua grave conseguenza, la piaga dell’inquinamento e
la distruzione della natura, grazie alla quale esiste la vita.
La grande natura si armonizza da sé e non c’è necessità di intervenire artificialmente.
Le scorie di varie sostanze chimiche utilizzate per diversi scopi, danneggiano anche il corpo
umano avvelenandolo, mentre le medicine paralizzano il meccanismo dell’organismo.
L’umanità deve rispettare la natura, altrimenti sarà troppo tardi quando arriverà
quell’ineluttabile momento di crisi che preluderà all’estinzione.
L’essere umano è figlio di Dio, deve liberare il proprio Cuore dal nefasto materialismo, dalla
schiavitù dell’economia.
Desiderare oltre la sufficienza necessaria alla vita, significa imboccare la via della sofferenza
e della distruzione.

VII-2. LA SALUTE FISICA

Il vero ringraziamento rivolto agli antenati e ai genitori è quello di stare bene, ossia godere
di buona salute.
La mente e il corpo sono strettamente collegati, infatti la sofferenza del corpo fisico può
provocare la sofferenza del Cuore.
Capita nella vita di lavorare eccessivamente e di non sentire molto la stanchezza quando
la mente è tesa o concentrata. Ma non bisogna dimenticare che il corpo fisico ha un limite;
la resistenza del corpo è un fatto individuale, ma quando si supera il limite si scatenano le
malattie.
Il corpo fisico ha bisogno di movimenti appropriati e di riposo. Per la mente è la stessa cosa.
Gli esseri viventi, compreso l’uomo, mantengono l’armonia con i movimenti appropriati e
con il riposo.
Si lavora di giorno, e si riposa di notte. Lavorare troppo, ignorando il principio della natura,
comporta l’incontro con le malattie.
Vivere nella troppa agiatezza, pigrizia, ozio e nell’assenza di attività fisica fa declinare verso
le malattie.
Anche se si rispetta la Legge Universale Divina nel Cuore, quando si lavora eccessivamente
il corpo si può ammalare.
Bisogna rispettare assolutamente anche l’equilibrio tra il lavoro mentale e quello fisico.

VII-3. ANATOMIA SPIRITUALE

Nel mondo materiale il corpo e l’anima sono tutt’uno.


Il corpo fisico rappresenta il dono dei genitori, e il corpo di Luce è invece la coscienza che
proviene dal mondo reale: questi due corpi convivono.
Con la morte avviene la loro separazione. L’anima (la coscienza) è il conducente sia del
corpo fisico sia di quello di Luce e la morte rappresenta semplicemente il ritorno nel mondo
reale. Il corpo fisico invece, fa ritorno nella terra, nell’acqua e nell’aria.
Quando il corpo fisico si ferisce o si ammala e prova dolore, anche l’anima sente questo
dolore, proprio perché i due corpi non sono separati.
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

Il corpo di Luce è tutt’uno con il corpo fisico quindi entrambi avvertono il dolore.
Esistono persone che, in guerra o a causa di incidenti stradali, hanno perso un braccio o una
gamba. Non essendo più i nervi di questi arti collegati, la persona non dovrebbe più sentire
il dolore fisico, tuttavia, anche in presenza di un braccio o una gamba artificiali si possono
avere le sensazioni tramite il corpo di Luce, che non si vede ma che continua a restare integro.
Anche nel momento in cui non esiste più una parte del corpo fisico, il corpo di Luce rimane
integro (in medicina, questo fenomeno è descritto come “arto fantasma”).
Il corpo fisico si muove grazie al corpo di Luce, che viene mosso a sua volta dalla coscienza
(l’anima).
Le funzioni del corpo umano, secondo la scienza medica, derivano dal sistema nervoso
centrale e da quello periferico.
Il sistema nervoso centrale è costituito dal cervello e dal midollo, ossia dalla sostanza nervosa
con diversi tipi di cellule, che si occupa del controllo globale e dell’unificazione dei sistemi
nervosi.
Il sistema nervoso periferico è costituito dai nervi e dai centri di “comunicazione” (sinapsi)
tra i nervi; si divide in sistema nervoso somatico (nervi e centri per il controllo volontario
dei movimenti dei muscoli scheletrici e dei cinque sensi) e autonomo (nervi e centri che
innervano organi e ghiandole). Il sistema nervoso somatico lavora per i movimenti e i sensi
del corpo. Quello autonomo lavora giorno e notte indipendentemente dalla volontà umana.
Lo stomaco, l’intestino, il fegato, il cuore e gli altri organi possono lavorare grazie a questo
sistema. Il sistema nervoso autonomo, con la sua relazione tra simpatico e parasimpatico,
funziona ad esempio, come terrore che ci paralizza le gambe, o come tranquillità guardando
un bel fiore.
Questi due tipi di innervazione sembrano separati ma lavorano insieme: il nervosismo e
l’ansia indeboliscono la funzione dello stomaco e dell’intestino, grandi risate fanno venire
la fame ecc.
Il sistema nervoso somatico e quello autonomo sono dunque strettamente connessi. Per
esempio, davanti a una cosa orribile può capitare che si verifichi una perdita di sensi, e questo
accadimento può provocare anche la morte. Quando si arresta il sistema nervoso somatico,
si arresta anche quello autonomo.
Le malattie derivano dallo stato energetico.
Se il corpo lavora troppo, si allerta il sistema nervoso autonomo, con il conseguente
indebolimento degli organi interni. Mangiare e bere esageratamente, lo scarso movimento
fisico, l’obesità, ma all’opposto, anche una eccessiva attività, portano alle malattie.
Le malattie aventi una specifica causa fisica dipendono dall’attenzione quotidiana di ognuno.
La causa delle malattie si trova nell’uso dell’energia.
Vi sono poi le malattie che provengono dallo stato interiore. Un certo tipo di mentalità fa
indebolire alcune parti della coscienza cellulare. Ogni organo ha la sua coscienza: il fegato ha
la vita quindi ha coscienza per essere fegato, i polmoni hanno la vita quindi hanno coscienza
per essere polmoni, così il corpo umano è l’insieme di varie vite, di varie coscienze.
Le malattie vengono dall’anima.
Lo stato dell’anima decide quello del corpo di Luce che infine si manifesta sul corpo fisico.
Il sistema nervoso viene comandato dall’anima e agisce sul corpo fisico. Il cervello non è il
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

conducente, ma è solo l’organo incaricato del coordinamento di tutte le funzioni del corpo. Il
conducente è l’essere umano, ossia l’anima.
È lo stato dell’anima che determina l’insorgenza delle malattie o la condizione di buona
salute, in quanto i due sistemi nervosi (centrale e periferico) vengono guidati dall’anima.
Dipende dai pensieri se questi due sistemi si rafforzano o si indeboliscono.
Il comportamento testardo, che spesso fa allontanare le persone, i sentimenti eccessivi
quali rabbia, invidia, risentimento, creano la causa delle malattie, degli incidenti, degli
inquinamenti ambientali. Questi pensieri e questi comportamenti indeboliscono a tal punto i
nervi all’interno del sistema nervoso che finiscono per portare la disarmonia alle cellule del
corpo. La debolezza del sistema nervoso può creare anche le malattie mentali.
Quando si prende in esame lo stato di chi è affetto da stanchezza cronica o dalla noia, ci si
accorge che la causa di questa debolezza, (oppure spossatezza) è dovuta alla mancanza di
consapevolezza di sé e della realtà. Riflettendo sul reale motivo della nascita, si delinea il
vero senso della vita, che fa emergere il valore del tempo. Per questo motivo diventa inutile,
a volte dannoso, addossare la responsabilità della propria disarmonia agli altri e alla società
(significa che non bisogna mai mangiare il veleno degli altri).
Così, come se fossero una sola cosa, il corpo fisico, il corpo di Luce e la coscienza lavorano
insieme e grazie a questo meccanismo il corpo fisico si muove.
Questa coscienza è l’anima. Il corpo di Luce è il veicolo per andare via dal mondo materiale.
Il centro dell’anima è il Cuore. Il Cuore, quando rispetta la vita praticando la via di mezzo,
induce a correggere i propri difetti, senza lasciarsi turbare dai cinque sensi del corpo fisico,
ed emette la Luce divina (Gesù, Buddha e Mosè emettevano questa Luce divina per guarire
le malattie, e contestualmente gli Angeli lavoravano per riprendere l’armonia: la coscienza
delle cellule).
Purificare l’anima significa far aumentare la Luce del corpo di Luce.
Il Cuore e il corpo fisico sono collegati, quando il corpo fisico soffre, anche il Cuore soffre,
poiché si crea disarmonia.
Ma l’essere umano che pratica la via di mezzo, anche se sofferente nel corpo, non deve portare
l’imperfezione nel Cuore, che deve rimanere sempre sano, ricco e grande. Il corpo fisico non
si può portare con sé dopo la morte. Le malattie che sopraggiungono con l’invecchiamento
sono, a volte, inevitabili, ma occorre ricordarsi che, nonostante il corpo si possa ammalare,
la coscienza (l’anima) deve essere sempre perfetta. Lo stesso vale per le malattie genetiche.
Vivere nel mondo materiale è molto faticoso, ma la felicità e la leggerezza si possono
acquisire in base allo stato dell’anima.
I soldi e i beni materiali servono nella quantità sufficiente per vivere. Quando ci si dimentica
di questa sufficienza, nascono i desideri eccessivi che causano la sofferenza.
Non è facile correggere il proprio Cuore perché necessita un profondo lavoro di coscienza e
grande pazienza.
È inutile pregare Dio per realizzare desideri egoistici. La Legge di Dio ci dice che l’essere
umano si deve realizzare con la propria forza, che lo stato del Cuore non dipende dagli altri,
e che neanche Dio può fare nulla, perché ci ha già dato tutto.

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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

VII-4. ALIMENTAZIONE

Il riso, il grano, il pesce, la mucca, il maiale, il pollo, le verdure, la frutta hanno la vita. Tutti
questi esseri offrono la propria vita per il nostro mantenimento fisico di cui bisogna ricordarsi
quotidianamente. Chi ha pregiudizi per taluni cibi, spesso ha problemi di salute, perché non
rivolge loro il naturale ringraziamento.
Restituire il ringraziamento per il cibo significa non sprecarlo, non mangiare troppo o troppo
poco, eliminare l’eccessiva golosità, prendersi cura della salute mangiando regolarmente.
Lo stomaco e l’intestino hanno la coscienza, se il conducente del corpo (l’anima umana)
ingurgita cibo a suo piacimento, questi organi si affaticano; ad esempio, non fa bene andare
a letto con la pancia piena, perché le funzioni digestive si devono mettere in quiete, inoltre
di notte la quantità d’ossigeno è minore (le piante emettono anidride carbonica di notte),
mentre per digerire i cibi serve l’ossigeno, infatti le scimmie smettono di mangiare dopo che
tramonta il sole.
Per quanto riguarda la corretta alimentazione umana, principalmente è quella vegetariana
perché risponde alla natura costitutiva umana (per la lunghezza dell’intestino, per la forma
dei denti ecc.). Ed è importante ricordarsi che lo stomaco non va mai riempito oltre l’80%
(l’ideale sarebbe il 60% per assicurare una lunga vita, come una volta accadeva nel Caucaso
dove si viveva fino a 170 anni). Oggi si mangia veramente troppo.
Bisogna avere il rispetto anche per gli apparati digerente e intestinale per mantenere una
buona salute. Questi organi fanno fatica quando il conducente (l’anima umana) crea la
sofferenza interiore, oppure mantiene l’abitudine ad assecondare i pregiudizi mentali senza
ascoltare i veri bisogni che necessitano al corpo. Quando si mangia spesso la carne, il corpo
diventa acido, e questo aumento di acidità provoca infiammazione negli organi. Questa è una
delle cause principali delle malattie, specialmente del tumore. Ci sono persone che credono
che la carne dia energia, ma in realtà non è così. La prova si riscontra nell’osservare gli
animali carnivori che si stancano subito dopo un’attività, mentre gli erbivori sono agili e la
loro energia dura molto di più rispetto a quella dei carnivori.
Bisogna stare attenti anche alle diete strane. Quando la psiche della persona è sana, non si
sfoga con la gola, il metabolismo si regolarizza (a meno che non ci sia una malattia genetica,
tipo la disfunzione della tiroide), e di conseguenza riprende naturalmente e automaticamente
la corretta forma fisica secondo la struttura originale. Se si ragiona un po’ si nota che è
una cosa veramente ovvia, ma purtroppo la maggioranza delle persone si lascia andare alle
consuetudini malate comuni.
Nell’epoca attuale, è molto difficile scegliere un alimento sano a causa dell’inquinamento,
degli OGM e della industrializzazione. Bisogna stare molto attenti e informarsi bene per
mangiare cibo più sano possibile. È veramente auspicabile mangiare il cibo vivo come i
cereali integrali (riso, orzo, avena ecc.), perché mangiando si immette direttamente l’energia
vitale della natura. Il riso integrale quando si mette nell’acqua, dopo qualche giorno inizia a
germogliare, questo è il segno che continua a vivere. Invece la pasta e il pane integrale anche
se si mettono nell’acqua non germogliano mai. Bisogna fare attenzione a quelle marche di
cereali cosiddetti integrali che si vendono al supermercato, perché forse sono stati elaborati
artificialmente. È necessario stare attenti agli inganni delle etichette. La stessa cosa vale
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

per le indicazioni “senza conservanti”, “senza coloranti”, perché ci possono essere sostanze
chimiche di altro tipo aggiunte di nascosto. Bisognerebbe riattivare la corretta sensibilità del
gusto per distinguere gli alimenti sani da quelli adulterati, ma la difficoltà maggiore deriva
dal fatto che queste sostanze chimiche tendono a paralizzare il sistema nervoso del gusto.
È veramente deprecabile vedere che sono i genitori stessi ad offrire ai bambini in continuazione
i dolcetti industriali e le bevande chimiche (la coca cola è pessima). Se i genitori amano con
il Cuore i propri figli devono smettere immediatamente di dare loro il veleno. L’effetto del
veleno non si vede subito, ma si mostra nel tempo. Quando si manifesta è molto più difficile
recuperare le tossine accumulate per anni e anni.
Un’altra cosa molto importante sottolineare, in uso nell’epoca odierna è che proprio tra chi
è interessato alle pratiche spirituali, l’alimentazione vegana ha assunto un gradimento così
elevato da far pensare ad una moda. Alcuni estremisti di questa dieta pensano di fare un
lavoro spirituale mangiando bene, ma l’alimentazione è nutrizione del corpo fisico e non
dell’anima. Buddha sosteneva che questo tipo di alimentazione creava una mentalità molto
rigida, infatti Gesù mangiava carne, e gli piaceva (ci sono delle persone che lo negano con
tutta forza, ma purtroppo o per fortuna questa è la verità). Alcuni dicono che mangiando
carne si assuma anche l’emozione negativa degli animali, ma l’essere umano con l’amore
e con il ringraziamento del sacrificio, può trasformare tranquillamente quell’emozione in
modo armonico (ovviamente la carne degli animali cresciuti con l’assunzione degli ormoni
in ambienti infernali, non fa bene, ma queste adulterazioni messe in atto dal consumismo
malato umano producono un inquinamento che incide anche sulle piante, per cui oggi non
essendoci più cibo sano, bisogna adattarsi a scegliere per il meglio). L’anima degli animali
evolve sacrificando il proprio corpo, così è stata programmata da Dio (attenzione al pensiero
estremizzato dalle polemiche dei vegani, non bisogna mai credere che tutti gli animali si
possano mangiare, specialmente i cani e i gatti che sono amici stretti dell’umanità, come non
si possono mangiare tutte le piante, perché ci sono piante commestibili e altre no). Bisogna
sapere che anche le piante e i minerali hanno l’anima esattamente come gli animali, e che tutti
sono la nostra fonte di energia fisica. Se la filosofia vegana ordinasse di non uccidere nessun
essere vivente, sarebbe impossibile vivere perché questo significherebbe non mangiare
niente (anche le piante e i minerali sono vivi), non poter camminare (pestando si uccide
qualche animaletto), non respirare (respirando si uccidono i batteri nell’aria), non vivere con
il corpo (dentro il corpo le cellule e i batteri muoiono e si riproducono). Le persone vegane
devono comprendere che tutti gli esseri viventi sono l’anima che evolve viaggiando tra il
mondo materiale e quello reale, che bisogna vivere secondo il principio della via di mezzo, e
soprattutto devono risolvere nel Cuore il pregiudizio (nel senso di provare un amore estremo
e distorto non corrispondente al vero amore secondo la grande natura, il quale innescando una
prevenzione errata li fa sentire male solo al pensiero di mangiare carne) riguardo la sofferenza
degli animali, che tale non è perché essi rispettano la Legge della natura. È veramente triste
vedere il modo confuso con cui le persone vegane restano aggrappate alle loro teorie sulla
natura, scaturite da analisi apparentemente corrette ma superficiali e opinabili, per negare
la vera Legge di Dio, e senza analizzare il livello essenziale. In una forma marcatamente
incosciente rifiutano la via dell’esplosione di gioia dell’anima per continuare a mangiare
(nutrire soltanto il corpo) secondo i loro canoni.
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

L’essere umano, comunque, potrebbe nutrirsi anche soltanto di energia, ma l’acquisire


questa capacità psichica che agisce sul corpo non coincide assolutamente con la purezza
dell’anima, perché tale abilità si può sviluppare attraverso una precisa e impegnativa pratica,
indipendentemente dal lavoro del Cuore e dell’anima.

VII-5. LE CAUSE DELLE MALATTIE FISICHE

Le malattie rappresentano gli avvertimenti.


Lo stato di malattia del corpo è causato dal fatto che si ammala la coscienza delle cellule
fisiche. Ogni area del corpo ha la sua coscienza (ad esempio la coscienza dell’intestino, la
coscienza del cuore fisico ecc.). Quando una di queste coscienze perde la funzione e non riesce
a lavorare correttamente, quella parte del corpo manifesta dolore, o malattia. Naturalmente
tutte le parti del corpo sono collegate, quindi se si ammala una parte, tutto il corpo fa fatica
e s’indebolisce.
Una persona è realizzata dalla propria coscienza (l’anima) e l’insieme delle coscienze cellulari
costituiscono il corpo. La causa delle malattie si trova nella propria mentalità, ossia pensieri
oscuri, sensazioni di rabbia, conflitti, competizione, critiche, tristezza, ansia, pessimismo,
lamentele ecc. Buddha definiva tutto ciò come ego, Gesù li annoverava nella mancanza di
Amore (intendendo il vero Amore universale, che tanti confondono con l’amore egoistico).
Questi atteggiamenti mentali colpiscono il corpo e in base alle caratteristiche genetiche, i
punti più deboli si ammalano.
Per guarire dalle malattie, insieme alle cure mediche, bisogna trasformare la mentalità in
modo luminoso e corretto secondo la vera natura umana, ossia la Legge Universale Divina.
L’essere umano non è solo il corpo, quindi non bastano le cure mediche rivolte esclusivamente
al fisico, senza considerare lo stato del Cuore. Le medicine comunque, possono alleggerire
i SINTOMI ma non guariscono mai le malattie. E una cosa importante da dire è, che dopo
l’intervento chirurgico il corpo non può più ritornare nella sua forma originale, pertanto
sarebbe meglio evitare l’utilizzo della chirurgia, a meno che non si tratti di vera urgenza.
Ma oggi, tante persone preferiscono affidarsi ai chirurghi e farsi operare per togliere alcune
parti del corpo malate invece di cambiare sé stesse intervenendo sulle cause delle malattie. È
veramente triste rilevare che questa incoscienza, purtroppo sia molto frequente.
La maggior parte delle malattie genetiche non guariscono, ma coltivando una saggia mentalità
e con amore sincero nel Cuore migliorano, a volte si può arrivare persino ad evitare la loro
manifestazione.
Ci sono, invece, casi in cui nonostante lo stato del Cuore sia corretto, le malattie si manifestano
a causa del karma delle passate vite. Ovviamente correggendo questo karma c’è la possibilità
di guarire la malattia.
Ci sono altre situazioni in cui le malattie sono procurate dalla possessione delle anime in
pena (diavoli), in questi casi la guarigione è immediata appena l’anima in pena si allontana
dal corpo posseduto.
In ogni caso, quando ogni componente della famiglia coltiva l’armonia prima con sé stesso,
poi con gli altri, naturalmente si verifica uno stato di pace nella vita quotidiana. Vivendo in
una famiglia luminosa e armoniosa, ci si può allontanare dalle malattie. Si può migliorare
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

concretamente persino l’allergia che è una malattia diffusissima in questo secolo.


Vivere secondo la via di mezzo significa che le malattie non sono da temere, ma neanche da
sottovalutare.

VII-6. LE CAUSE DELLE MALATTIE MENTALI

Nell’epoca odierna, sarebbe meglio considerare l’insensibilità e l’indifferenza alla stregua


delle malattie mentali, incentivate dal sistema malato della società che alimenta la disarmonia
sempre con crescente attenzione. Infatti, una maggioranza rilevante di persone pensa che la
disarmonia sia la normalità, al punto che in maniera del tutto incosciente e meccanicamente
prosegue nelle abitudini consolidate nel tempo, mentre le persone un po’ più sensibili soffrono
in questo stato di apatia affettiva, e non sapendo cosa fare, si chiudono in sé stesse coltivando
una grande solitudine, tristezza o rabbia.
Le malattie mentali sono svariate e sono codificate come: nevrosi, depressione, ciclotimia,
anoressia, bulimia, follia, attacchi di panico ecc. Ma la psicoterapia attuata nell’epoca odierna
per la loro risoluzione, è troppo limitata per la scarsa consapevolezza dell’anima e soprattutto
dell’amore che viene dal Cuore sincero. Inoltre, l’uso di psicofarmaci è veramente dannoso
perché inibisce la lucidità mentale, al punto che diventa estremamente difficile fare un lavoro
di coscienza per guarire alla radice le malattie mentali.
La causa di queste malattie si trova nell’istinto di conservazione (si vuole proteggere la parte
egoistica per mantenere la mentalità attuale, in questo modo la persona non migliorerà e non
cambierà mai, mostrando grande mancanza di umiltà) e nei desideri egoistici.
Quando una persona sta male, anche gli angeli custodi si preoccupano. Di fronte a questo
fatto, sarebbe naturale cercare di seguire una vita armoniosa prendendo coscienza delle
cose come stanno sostanzialmente (la fonte di tutto è l’Amore e la Misericordia di Dio, che
bisogna accettare onestamente invece di bloccarLi con il proprio pessimismo).
Le persone che hanno emotività eccessiva, stanno coltivando un Cuore piccolo, solo,
instabile, e con assenza di pace; la causa è sempre la mancanza del Cuore dell’Amore e della
Misericordia. Nei casi estremi si prende la possessione dai diavoli, dalla quale non è facile
uscire. Per liberarsi dalla possessione, è necessario avere una grande determinazione nel
recuperare i pensieri distruttivi, trasformandoli in pensieri ottimistici e luminosi nel Cuore
sincero.
Analizzando la causa principale delle malattie mentali, si risale all’infanzia della persona e
al rapporto con i suoi genitori.
Oggi, la maggioranza dei genitori non cerca di capire e di ascoltare il Cuore dei figli. Quando
i figli manifestano un comportamento disarmonico, i genitori danno loro la colpa, ma in realtà
la causa si trova nella loro stessa mentalità che si estrinseca attraverso il comportamento dei
figli. I figli sono lo specchio del Cuore dei genitori.
I figli quando diventano adulti, non devono continuare a fare i loro stessi errori. Amare e
ringraziare i genitori significa sviluppare i pregi e correggere i difetti da loro tramandati.
Quando non c’è il dialogo del Cuore sincero tra figli e genitori, quando non c’è connessione
profonda del Cuore, i figli si sentono soli, non amati, e nel caso dei bambini piccoli, questi
si aggrappano alla mamma morbosamente, oppure diventano violenti, rabbiosi (dipende
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

dall’attitudine dell’anima). Nell’adolescenza i figli si chiudono in sé stessi, coltivano un


Cuore pesante (depressione), oppure diventano ribelli, a volte aggressivi e magari fuggono
di casa (questa psicologia di fuggire di casa rivela che il figlio va alla ricerca di qualcuno
che lo accolga e lo accetti, inconsciamente sta cercando un posto sicuro dove si senta a suo
agio con amore, dove riesca ad esprimersi, ma ciò non potrà mai realizzarsi perché la causa
si trova nel proprio Cuore e in Quello dei genitori).
Nel presente i figli non ascoltano e non obbediscono ai genitori. La causa primaria si trova
nella mentalità dei genitori che non seguono la natura umana, ossia non ascoltano il proprio
Padre Spirituale (Dio), i figli imitando l’atteggiamento dei genitori, fanno tutto di testa
propria, magari anche prendendo in giro gli stessi genitori, i quali a loro volta si prendono
gioco della propria vera sensibilità che è il Bene dell’anima. La conseguenza che ne deriva è
l’assenza totale dell’ordine corretto, sia nella società sia nella famiglia.
Per i figli piccoli, la madre è la cosa più importante della vita. I pensieri della madre
influenzano direttamente il comportamento dei bambini, poiché tutti cresciamo nella pancia
della mamma. Quindi, i figli piccoli si comportano con il padre in base all’idea che la madre
ha del marito e riflettono direttamente lo stato interiore della madre, la quale utilizzando
questa opportunità, può fare la sua riflessione per correggersi, per migliorare la propria anima
insieme ai suoi amati figli.
Quando i figli piccoli non si sentono protetti con il Cuore, manifestano la paura di essere
abbandonati attraverso il non controllo delle funzioni escretorie come fare la pipì o le feci
addosso, oppure diventando gelosi degli altri bambini.
I figli piccoli per natura, vogliono mangiare, assaggiare di tutto, ma se la madre, durante la
gravidanza pensava nel Cuore di non voler partorire, e che la presenza del figlio sarebbe stata
ingombrante, oppure sentiva di non apprezzare la propria vita (incoscienza totale), i bambini
crescendo iniziano a fare tante storie per mangiare, oppure smettono di mangiare. Nei casi
più gravi manifestano l’anoressia, normalmente nell’adolescenza. Mangiare significa voler
vivere fisicamente, rifiutare di mangiare rivela una volontà di lento suicidio. Il puro Cuore
dei figli che ama incondizionatamente la madre, segue i suoi pensieri nascosti, cercando
di morire inconsciamente. Ovviamente questi figli soffrono tantissimo in silenzio, senza
comprenderne la causa, perché tutto ciò non è corretto secondo la natura umana.
Bisogna insegnare ai figli il valore dell’anima e la dignità del Cuore.
Quando i genitori cercano di accontentare i figli soltanto materialmente, questi si perdono
completamente, non capiscono più cosa sia l’amore, il rispetto, la collaborazione del Cuore,
iniziano a pensare in modo separato: “questo è mio! quello è tuo! mamma, me lo compri?”
nella fase estrema: “voglio tutto! è tutto mio! mamma, comprami questo e quell’altro!”
magari piangendo disperatamente sbattendo i piedi per terra.
Per indirizzare i figli verso la corretta vita, i genitori che li amano veramente, devono cercare
di vedere le cose come sono realmente. Il padre e la madre devono coltivare il vero rapporto
umano del Cuore sul livello dell’anima, uscendo fuori dal nefasto materialismo. Entrambi
devono aprire la porta del Cuore perché il rapporto si basa sulla connessione della reciprocità,
altrimenti non funziona. Non bisogna mai negare la presenza dei problemi, l’indifferenza è la
cosa peggiore che possa fare un essere umano. La causa di tutto è il proprio stato interiore,
non lo si deve mai ignorare!
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

Spesso i genitori rimproverano i figli in conseguenza delle proprie opinioni egoistiche,


oppure impongono ai figli di fare quelle scelte che loro avrebbero voluto e non hanno potuto
effettuare. Quando i genitori non rispettano la natura e la pura personalità dei figli, rischiano
che questi nell’adolescenza possano sentirsi sempre inadeguati, oppure possano diventare
ribelli, rabbiosi, e nei casi più gravi potrebbero assumere atteggiamenti veramente violenti,
mentre quelli più sensibili potrebbero subire attacchi di panico.
Spesso, nell’adozione i figli adottivi creano conflitto e sofferenza. Ma anche in questo caso,
quando i genitori adottivi dimostrano il vero amore come degli autentici genitori, questi figli
possono comprendere tranquillamente il vero valore del legame umano. Anche Buddha, in
India, quando viveva nel castello come principe aveva la matrigna, e soffriva della mancanza
della vera madre. La madre di Buddha era morta subito dopo la sua nascita. Buddha, con
il Suo lavoro di coscienza dell’amore, ha ringraziato con il Cuore sia la vera madre sia la
matrigna per la sua vita e per la sua crescita.
Non si possono descrivere tutti gli esempi perché l’anima è molto profonda e complessa,
quando ci sono cento casi, si trovano altrettante cause differenti. Quindi, ognuno deve
meditare con la propria mente lucida e soprattutto farlo in maniera obiettiva per uscire dalla
disarmonia (ci sono varie correnti della scuola della guarigione che tendono a categorizzare
le malattie, associando ogni singola malattia ad un’emozione, ad esempio l’asma viene
associato alla tristezza, la malattia del fegato viene associata alla rabbia, la pressione alta si
presuppone sia l’espressione dell’accumulo delle tensioni ecc., ma la verità è che ogni persona
ha le proprie patologie, differenti da quelle di altre persone, in quanto sono la risultante del
carattere dell’anima e di quello del corpo fisico).
I genitori devono imparare a manifestare il vero amore (amore consapevole) ai figli, ossia
aiutarli a coltivare onestamente il puro Cuore, insegnando il significato della connessione
sincera del Cuore tra le persone e il Cuore del ringraziamento. A volte serve la severità
nell’educazione per far comprendere la serietà di vivere. La vita è un dono di Dio, non
è uno scherzo, non è neanche un gioco. Va vissuta con la massima serietà ed energia per
coltivare la gioia. La perfezione non esiste, ma nonostante ciò i figli diventati adulti, devono
ringraziare i genitori per avergli dato l’opportunità di crescere con l’anima e imparare il
vero amore, risolvendo radicalmente il karma (mentalità ereditaria) della famiglia carnale.
Per poter attuare la correzione in modo ottimale, è necessario analizzare e conoscere il
meccanismo mentale dei propri genitori, sia i punti buoni sia quelli non buoni. Soprattutto
occorre abbandonare l’atteggiamento vittimistico causato dalle sofferenze subite: la cosa
più orribile è odiare i propri genitori (dando loro anche la colpa del proprio malessere),
poiché l’odio alimenta la rabbia nel Cuore. Tutti noi, con la promessa fatta nel Cielo, prima
di venire nel mondo materiale, eravamo a totale conoscenza delle situazioni che avremmo
affrontate, e volontariamente abbiamo scelto i genitori per imparare il vero amore. Il vero
amore è: l’Amore di Dio! Per vivere in armonia e felicità è necessario rivolgere l’attenzione
a determinati eventi del proprio passato con il Cuore dell’Amore Eterno. Il passato, tutto ciò
che è successo, non cambia, ma modificando il modo di vedere, la sostanza della memoria si
trasforma in Amore, Comprensione e Ringraziamento.

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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

VII-7. DIAVOLI DELLE ANIME IN PENA

L’essere umano, generalmente tende a creare eccessivo attaccamento al proprio corpo per la
paura di morire. Alcune persone, dopo la morte fisica, rimangono sulla Terra a causa di questo
attaccamento e rimpianto del mondo materiale e diventando diavoli creano disarmonia alle
persone viventi.
Questo tipo di diavoli rimangono nei luoghi in cui spesso succedono gli incidenti, in cui
c’è stata la morte inaspettata e improvvisa di suicidi, di omicidi, dove si tengono cerimonie
deviate, nei punti energetici strani, oppure in posti che sono stati teatri di guerra, ecc. In questi
luoghi ci sono le anime che non sanno di non avere più il corpo fisico, e le persone viventi che
vengono manipolate da questi diavoli hanno lo stato interiore sulla stessa frequenza vibratoria.
I simili si attraggono. Le persone che coltivano una mentalità egoistica si sintonizzano con
una vibrazione infernale e attirano quelle presenze. Queste persone non sono coscienti di
quello che fanno a causa dello smog che hanno creato nel Cuore e faticano a sentire la propria
disarmonia, pertanto non riflettendo mai sulla propria vita, anche dopo la morte continuano ad
avere la stessa mentalità, si sono dimenticati completamente del vero essere. La conseguenza
è che perdono persino la memoria, non sanno di non aver più il corpo fisico. Nel loro stato
diventa molto vago il confine tra la vita e la morte dato da una ferrea convinzione del loro
esistere che non corrisponde alla verità. Ad esempio una persona muore all’improvviso per
incidente, la sua coscienza si annebbia per un po’ di tempo, successivamente, è difficile che
si ricordi dell’incidente e del suo epilogo. Poiché nel mondo dei morti i pensieri si realizzano
istantaneamente, la rabbia e l’odio che coltivava in vita lo colpiscono come un boomerang,
gli danno un tormento continuo. Per fuggire dalla sofferenza, allora si attacca ad una persona
vivente che ha uno stato interiore simile al suo (non si può attaccare alle persone con buon
Cuore perché non si sintonizza come vibrazione, inoltre c’è la protezione diretta degli angeli
divini) e gli procura un incidente simile. Nel caso invece capiti un incidente mortale che
abbia come vittime dei bambini piccoli, visto che questi sono puri e manifestano il Cuore
dei genitori, vuol dire che la disarmonia dei genitori si è riflessa su di loro. I bambini con
il sacrificio della vita lo comunicano ai genitori, pertanto si deve assolutamente riflettere su
questo stato di cose e correggere la causa della disarmonia (la stessa cosa vale anche quando i
bambini si ammalano, la causa si trova sempre nel Cuore dei genitori, perché le anime prima
di venire nel mondo materiale correggono il proprio karma ad un buon livello, altrimenti non
possono assumere il corpo secondo la Legge di Dio).
Nei fenomeni di criminalità riguardanti i suicidi, gli omicidi, le violenze, gli stupri, la regia
è sempre dei diavoli che agiscono sulle persone disarmoniche.
Per coltivare la concreta armonia ed anche per aiutare questi diavoli a ritornare nel Cielo
(la loro naturale collocazione), le persone viventi devono ritornare al Cuore della Legge
Universale Divina, lo stato naturale corretto umano che porta l’armonia a sé stesse e
all’ambiente. Piano piano i diavoli comprenderanno i loro errori e si ricorderanno di essere
“figli di Dio” (angeli), abbandoneranno gli attaccamenti e ritorneranno in paradiso. Inoltre,
per aiutarli si può leggere “il Cuore e la Pratica” con l’intenzione rivolta verso di loro, e
pregare con il Cuore sincero per la loro vera felicità.

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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

VII-8. IPNOSI E YOGA

L’ipnosi è una tecnica che tramite la suggestione fa concentrare solo una parte della coscienza
e addormenta le altre, per vari scopi.
L’origine dell’ipnosi deriva dallo yoga già in epoca molto antica. Lo yoga era la pratica per
diventare resistenti fisicamente e per sopportare le condizioni naturali di vita alquanto aspre
e severe, oppure per dominare nei rapporti con le persone. Quindi, ORIGINARIAMENTE
l’obiettivo dello yoga, tramite l’allenamento fisico, era quello di diventare forti anche
mentalmente, ma spesso il sentirsi “forte” era collegato con l’ego, con il desiderio di possedere
capacità superiori (comprese quelle spirituali), indipendentemente dalla purezza del Cuore.
Anche nell’epoca di Buddha in India, tantissime persone praticavano lo yoga per la ricerca
dell’illuminazione. Buddha stesso l’ha praticato fino in fondo, ma poi comprendendone
gli errori, se ne è allontanato e ha iniziato a praticare il Cuore secondo la via di mezzo,
correggendo i difetti del Cuore: solo allora ha finalmente compreso di essere l’Universo! La
confusione deriva dal fatto che dopo la morte di Buddha, i Suoi insegnamenti tramandati si
sono mischiati con la cultura indiana, comprensiva della pratica dello yoga, per questo le
persone hanno pensato che Buddha si fosse illuminato attraverso questo strumento.
Con lo yoga praticato escludendo il Cuore si possono rafforzare bene il corpo e la mente, ma
lo yoga fatto senza questa consapevolezza è veramente dannoso (si può aprire bruscamente
un canale spirituale e può entrare qualsiasi tipo di energia senza protezione degli angeli).
Bisogna stare molto attenti.
Di solito, gli ipnotizzatori hanno esercitato delle pratiche fisiche mentali come lo yoga, nelle
vite passate, senza comprendere il vero Cuore. Nei casi estremi, dietro di loro si vede il
diavolo di un eremita con i poteri miracolosi. Quando un paziente si sottopone all’ipnosi con
queste persone può cadere nella malattia mentale della doppia personalità che è estremamente
pericolosa, perché tramite ipnosi, l’energia dell’ipnotizzatore può entrare nella coscienza del
ricevente. Bisogna fare molta attenzione. L’ipnosi va usata assolutamente con correttezza e
infinita saggezza.
L’unica via è quella di togliere lo smog dal Cuore comprendendo la vera causa della
disarmonia, riprendere un Cuore rotondo e grande che è la forma naturale del Cuore. La via
di mezzo consiste nel fare un passo corretto e concreto alla volta, senza avere fretta, ma senza
oziare.

VII-9. GUARIRE DALLA SOFFERENZA DEI PECCATI

I peccati sono le azioni sia mentali, sia comportamentali che allontanano dalla pace interiore
del Cuore.
La causa delle varie confusioni mentali e dei dubbi si basa sui sei elementi: vista, udito,
olfatto, gusto, tatto e coscienza, con quest’ultima che è influenzata eccessivamente dai
cinque sensi, che fanno parte del corpo. La maggioranza delle persone crede di essere il
corpo, la conseguenza è che tutti diventano schiavi dei sei elementi seminando la causa degli
attaccamenti (sofferenza). Il corpo è soltanto un veicolo, come la macchina e l’aereo che non

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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

si muovono senza il comando delle persone, allo stesso modo il corpo non si muove senza la
coscienza umana (il cui centro è il Cuore): il vero sé, ossia l’anima. Noi siamo l’anima, non
siamo il corpo. Il corpo è lo strumento dell’anima e questo strumento va curato, solo allora
migliora la prestazione.
Alcuni maestri spirituali insegnano che il corpo e la materia sono illusioni, ma questo concetto
non corrisponde a verità. Il corpo e la materia hanno la loro funzione ben precisa secondo la
Volontà di Dio, per questo vanno usati in modo corretto.
Nel mondo reale, le anime simili si attraggono immediatamente e insieme creano un gruppo,
questo vuol dire che non c’è confronto tra le anime, non c’è consultazione per evolvere
spiritualmente. Invece nel mondo materiale, grazie alla copertura della materia (il corpo),
le persone di livelli differenti dell’anima possono stare insieme, possono trovare tanti
riferimenti ed esempi buoni e cattivi, per questo è ideale per la crescita dell’anima. Tuttavia
in questo mondo materiale, è molto alta la possibilità di essere attratti dalle tentazioni, la
coscienza si perde facilmente sballottata da una parte e dall’altra dai cinque sensi, ed a questo
punto c’è il rischio di andare all’inferno dopo la morte. Da molti secoli, tante persone non
crescono per la loro pigrizia e per l’incoscienza. Ripetono continuamente gli stessi errori
in tante reincarnazioni, nonostante l’obiettivo sia quello di cambiare radicalmente lo stato
dell’anima, di vivere nella gioia e di migliorare in armonia. Uno dei motivi per cui l’umanità
non sta migliorando radicalmente da decine di migliaia di anni è che moltissime persone
ripetono le stesse esperienze per tante vite senza migliorare, dimenticandosi completamente
dell’armonia del Cielo.
I diavoli, tramite l’egoismo si insinuano nella mente delle persone, le quali si sentono
naturalmente sospinte verso la mentalità corrente, spesso comportandosi male, parlando
in maniera aggressiva a coloro che vogliono aiutarle per amore. Le persone egocentriche
non ascoltano le voci dell’Amore che portano alla Coscienza, alla Luce. Queste persone si
lamentano di non essere ascoltate e accusano gli altri di testardaggine e di non saper ascoltare
(in effetti è esattamente l’opposto, perché non riconoscendo la propria disarmonia danno
sempre la colpa agli altri; nel caso eccessivo queste persone egoiste credono di essere buone
e giuste, ma è un fatto veramente orribile). La causa risale all’assenza della riflessione: queste
persone incoscienti non pensano mai seriamente alla propria anima, non cercano mai di
comprendere le cose come sono realmente. L’assenza di riflessione (meditazione) porta alla
piccola visione delle proprie opinioni limitate. È ora di cambiare la mentalità per coltivare la
vera armonia! Ci vuole grande coraggio per migliorare la propria impostazione mentale, per
fare ciò è necessario riprendere il contatto con il Buon Cuore ed assumersi la responsabilità
del proprio agire per poter coltivare il vero rapporto umano che è l’unione del Cuore sincero
(e non l’unione della testa, delle idee).
La causa delle confusioni e delle illusioni mentali si trova nella Visione di Dio separato da
noi (l’Unione, tutto è Uno). Quando si giudica soltanto con i cinque sensi, sembra che tutto
sia separato (io e te siamo diversi). Il pensiero per cui la verità è solo ciò che si vede con gli
occhi fisici fa crescere la disarmonia (sofferenza).
Buddha definiva quale causa della sofferenza i cinque sensi e i sei elementi. I cinque sensi
sono: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. I sei elementi sono la coscienza deviata che agisce
esclusivamente sui cinque sensi dalla quale nascono i cinque desideri (attaccamenti) deviati.
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

Tante religioni attuali, compresi cristianesimo e buddhismo ritengono che i desideri riguardanti
il corpo (gusto, sesso) siano peccato. Ma a questo punto sorge una domanda: se Dio ha creato
l’uomo per vivere nella materia, questi deve necessariamente peccare? Altrimenti, o muore
di fame o non nasce più nessuno.
In realtà, i desideri necessari per mantenere la vita materiale sono assolutamente sani e giusti
secondo la Creazione del Vero Dio. Se mangiare facesse male nessuno vivrebbe, se la pratica
sessuale fosse disgustosa nessuna vita nascerebbe. I peccati nascono quando i desideri
prendono il sopravvento, quando l’uomo si dimentica del vero sé attaccandosi morbosamente
ai piaceri carnali. Quindi i peccati sono i desideri eccessivi, oppure sono il rifiuto dei desideri
necessari alla vita (sentirsi in colpa per i desideri naturali).
Tutto si deve basare sul principio della via di mezzo, anche i cinque sensi.
Riguardo il senso della vista, non bisogna farsi ingannare dall’apparenza, dalla bellezza fisica,
dai vestiti, dai gesti, dai gioielli. Evitare di vedere equivale alla fuga. Quando un uomo vede
una bella donna e constata quanto sia bella, è nella normalità. I peccati nascono quando inizia
a pensare oltre l’oggettività, a pensare di averla o a fare pensieri illeciti. All’opposto, evitare
appositamente una bella donna è un peccato, perché dietro il pregiudizio si nasconde un
Cuore impuro. Quando, invece s’incontra una persona che esteticamente non piace, pensare
di sottovalutarla o di odiarla è peccato. Bisogna saper vedere la sostanza (il Cuore) delle
persone, indipendentemente dall’aspetto fisico.
Con il senso dell’udito, non bisogna mai perdere il proprio Cuore in base alle opinioni deviate
delle persone (cadere nella trappola del giudizio, o della critica). I pensieri distorti delle
persone cercano di bloccare la crescita dell’anima allontanando dalla pura felicità del Cuore.
Non bisogna mai perdere la testa per le musiche dalla bassa vibrazione (distruttive per l’anima)
che alimentano tristezza, malinconia, rabbia, violenza, desideri carnali, volgarità, egoismo.
Non si può cercare la consolazione o lo sfogo nella musica se si avverte l’insoddisfazione
della vita, ma ci si deve purificare con il lavoro di coscienza che è l’unica via per alleviare
la sofferenza. La vera musica esiste per riportare la pura e profonda frequenza del Cielo in
questo mondo terreno. Infatti, la musica originariamente era un ponte tra Cielo e Terra: le
persone esperte di meditazione canalizzavano le melodie divine dell’Empireo, allo scopo di
riconnettere gli uditori con la pura e armoniosa vibrazione.
Il senso dell’olfatto serve per distinguere ciò che fa bene da ciò che è veleno. Ci sono tanti
odori come quelli dei corpi maschili e femminili, l’odore del profumo, l’odore del cibo. I
peccati si creano quando gli odori riconducono a desideri eccessivi riguardo il mangiare e il
sesso. Bisogna stare attenti anche all’atmosfera del fascino sessuale, quando si perde la testa,
non si capisce più niente della vita reale, e diventa impossibile coltivare la pace nel Cuore. È
molto importante imparare a controllare il proprio istinto.
Il senso del gusto è molto variegato: dolce, piccante, amaro, aspro, salato, squisito. Il sapore
rallegra la vita, va benissimo, ma quando prende il sopravvento diventa: “voglio mangiare
questo e quest’altro!”. Sfogarsi emotivamente nel mangiare è un grande peccato. Rifiutare
di mangiare, è ugualmente peccato, perché si perde completamente il contatto con l’anima
creando attaccamento alla mancanza di cibo. Tramite il lavoro di coscienza, risolvendo
l’emotività eccessiva o l’insoddisfazione della vita, la fame si regolarizza naturalmente.
Inoltre, trovando la calma con il Cuore, si riprende la salutare forma fisica senza fare le
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

stressanti e stupide diete. La fame psicologica che si manifesta fisicamente come obesità,
trova la sua causa nella mentalità disarmonica. Cercare la soluzione dei problemi attraverso
la pulsione del mangiare crea solo sofferenza (peccati).
Il senso del tatto ci riporta alla sensazione della pelle quando incontra il caldo o il freddo. Le
persone ingrate non godono il ritmo della natura: in estate deve fare caldo, in inverno deve
fare freddo. La mentalità malata comune, in estate esige ossessivamente l’aria condizionata,
in inverno cerca di riscaldarsi eccessivamente. Ovviamente il clima naturale va in tilt per
l’innaturalezza artificiale, manifestando diversi disastri ambientali. Il piacere del tatto, in
ambito sessuale serve per la riproduzione ed è molto importante per approfondire l’amore
tra il marito e la moglie. Attraverso questo atto si può migliorare umanamente, coltivando
l’unione del Cuore tra due che si amano si può crescere anche spiritualmente. I peccati
nascono quando il rapporto diventa solo carnale senza l’unione dell’anima, oppure quando
l’atto viene consumato fuori dal rapporto di coppia. Il tradimento fa soffrire tre volte: sé stessi,
la moglie o il marito, (fidanzato/a), e l’amante. La pratica sessuale non è obbligatoria per il
lavoro dell’anima e il senso della vita, pertanto chi non ha un partner può tranquillamente
crescere spiritualmente, magari utilizzando tutto il tempo a sua disposizione.
I cinque sensi servono soltanto per il mantenimento fisico, la Misericordia di Dio ha fornito il
piacere per questo mantenimento. L’ignoranza umana fa sì che ci si scordi di essere l’anima,
cerca in continuazione di accontentare i piaceri fisici dimenticandosi anche della grande
gioia dell’anima stessa. I piaceri fisici non hanno nessuna sostanza spirituale: esattamente
come i soldi accumulati con tanta determinazione, spariscono completamente dopo la morte.
Inoltre i desideri eccessivi creano conflitto, confusione, passione deviata, tormento e si perde
completamente il vero sé (l’anima), in questo modo si allontana la pace dal Cuore, si perde
l’unione del Cuore nel rapporto umano, si sperimenta l’assenza di fiducia.
Quando l’essere umano comprende di essere “figlio di Dio” non fa più del male. Per guarire
dalla sofferenza dei peccati, è necessario comprendere che l’uomo è “figlio di Dio”. La
Chiesa ritiene da un lato, che l’uomo sia peccatore e dall’altro insegna che non deve peccare:
è una grande contraddizione. È ovvio che così non si trova la salvezza.
Se l’uomo fosse il corpo potrebbe non pagare i debiti contratti dieci anni prima, perché in
dieci anni sono cambiate completamente tutte le cellule del corpo, non esiste più il corpo che
aveva contratto i debiti in quell’epoca.
La causa prima di tutte le esistenze dell’intero universo, si chiama Dio, religiosamente.
L’uomo è stato creato per portare ulteriori armonie nell’ambiente, per questo motivo agisce
con autonomia, ma “libero arbitrio” non significa libertinaggio. L’uomo quando segue la
Volontà di Dio (la Legge della natura) prova un’immensa gioia nel Cuore. Questa è la sua
natura.

VII-10. LA SALUTE DELL’ECONOMIA

Nell’epoca odierna l’economia ha conquistato una grande importanza nella vita materiale.
Anche il denaro è energia.
Secondo la Legge Universale, i pensieri si manifestano nella realtà tramite il campo
energetico. Quando si lamenta la mancanza di soldi, si crea l’energia della loro mancanza
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

che si manifesta anche nella realtà. Bisogna creare l’energia del ringraziamento di ciò che
si ha, anche economicamente, a questo punto si crea il campo energetico della sufficienza
economica.
Naturalmente la stessa cosa vale anche nel commercio con la clientela. Quando i commercianti
si lamentano della quantità e della qualità dei clienti creano il campo energetico delle
lamentele e dell’insoddisfazione, invece quando ringraziano per la presenza dei clienti si
produce un’energia dell’armonia, le persone inconsciamente lo percepiscono e si sentono
meglio. Ovviamente con questo campo energetico di ringraziamento si possono attirare più
clienti, anche di qualità.
Vale la pena sperimentarlo!

VII-11. RICARICARE L’ENERGIA

È sufficiente chiudere gli occhi e tranquillizzarsi un tempo necessario:


Grazie Dio, grazie angeli, grazie antenati, grazie genitori, grazie marito (la moglie), grazie
figli, grazie fratelli e sorelle, grazie amici. Grazie, grazie e grazie.

VII-12. GIOIA DI VIVERE

In realtà la vita è fatta di gioia, per natura!


Per questo Gesù, Buddha e Mosè hanno insegnato “la via della felicità”, e come uscire dalla
sofferenza. Dopo di che i religiosi e gli studiosi hanno tramandato “la via della sofferenza”.
Per questo fatale errore, ancora oggi, tante persone si sentono in colpa per essere felici.
Alcuni si preoccupano quando le cose vanno bene. Nella vita, tutte le cose devono andare
benissimo, e sempre meglio secondo l’Evoluzione di Dio, come l’Amore di Dio che non ha
nessun limite.
Nel frattempo molte persone, quando le cose non vanno bene o di fronte ad una sofferenza
desiderano morire, scappare, uccidere qualcuno o distruggere tutto, ma in questo modo non
fanno altro che peggiorare la situazione, magari aggravandola anche con le malattie fisiche.
Ci sono anche persone molto gentili che si sottomettono all’egoismo altrui, ma anche questa
è una via dell’infelicità. Queste persone molto buone devono imparare a respingere le parole
negative e le azioni egoistiche degli altri. Non va bene la prepotenza, ma non va bene neanche
subire la negatività.
La felicità dipende solo dalla propria volontà. Non bisogna mai dare la colpa agli altri. E
non bisogna sentirsi in colpa per essere felici perché è lo stato ovvio, la natura umana è
intrinsecamente costituita di pace e leggerezza nel Cuore. Invece la pesantezza, l’infelicità e
la rabbia nel Cuore sono la manifestazione del proprio egoismo, che è innaturalezza.
In realtà l’essere umano è in piena salute. Per questo quando si ammala deve guarire. Se fosse
normale lo stato di malattia non si avrebbe il bisogno di guarire.
In realtà l’essere umano è “figlio di Dio”, possiede la Bontà divina. Per questo non è naturale
commettere i peccati.
Per guarire dalle malattie è necessario indirizzare il proprio Cuore verso la salute (la forma
naturale). Pensando e immaginando di essere malato, la malattia non guarirà mai perché per
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CAPITOLO VII: MEDICINA SPIRITUALE, ABBANDONARE LA CAUSA DELLA SOFFERENZA

la Legge di Dio: l’immagine crea la realtà.


Per uscire dalla sofferenza interiore è necessario indirizzare il proprio Cuore verso la gioia,
la felicità e il ringraziamento (il Cuore naturale). Naturalmente la causa della sofferenza va
eliminata dal Cuore tramite la meditazione con la riflessione.
La difficoltà più alta la incontra chi ha immagazzinato tanta sofferenza, un doloroso carico
che impedisce l’esercizio della meditazione, perché la persona appena contatta sé stessa
sente arrivargli addosso nel Cuore tutto il sentimento negativo accumulato (dolore, tristezza,
rabbia ecc.), ma bisogna essere molto coraggiosi per trasformare il male nel Bene, coltivando
un Cuore grande, luminoso e ricco di amore. La gioia di vivere si acquisisce tramite un
costante lavoro di coscienza, vale la pena lavorare profondamente su sé stessi per fare
l’esperienza della gioia nel Cuore e viverla: è questo il vero senso della vita! La vita va
vissuta fino in fondo con il vero amore, magari riuscendo anche a insegnare alle persone la
Legge Universale Divina per condividere insieme questa gioia di vivere!

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CAPITOLO VIII:
IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO
VIII-1. CHE COS’È LA VIA DI MEZZO

Comunemente le persone hanno un’idea molto personale circa la giustizia, la sapienza, il


bene, il bello ecc., e credono che il rispetto si fondi sul riconoscimento delle opinioni anche
se queste possono essere illusioni o invenzioni che non corrispondono con la verità. Tante
persone combattono per imporre la propria logica di pensiero o per cercare di conservare il
loro modo di vedere molto limitato.
In realtà, esiste l’Assoluto, la Giustizia Unitaria Universale (Dio) che tramite le Sue regole
ben precise armonizza tutti gli esseri esistenti. Umanamente, ogni singola persona deve
conoscere questa Legge poiché chiunque fa parte del mondo, ha la responsabilità di compiere
la missione personale UNITA con l’Armonia del Tutto. Questo criterio si trova nel principio
della via di mezzo. La natura dimostra gli esempi.
L’acqua è molto importante per il corpo umano e la sua struttura molecolare è H2O.
Singolarmente, sia l’idrogeno H2, sia l’ossigeno O2, sono molto instabili. Se la quantità
dell’idrogeno o dell’ossigeno aumentasse nell’aria, cosa succederebbe? L’ossigeno rovina
le sostanze, gli elementi e i composti ossidandoli, e provoca la combustione. L’idrogeno si
usa per gonfiare il pallone pubblicitario e la mongolfiera, oppure fuoriesce nel caricare la
batteria. L’idrogeno contiene una grande forza esplosiva. Questi due elementi possono essere
molto pericolosi, ma quando si armonizzano tra di loro, diventano H2O, l’acqua che è un
elemento molto stabile e sicuro, e può spegnere ciò che brucia.
L’acqua, inoltre può diventare tendenzialmente acida o alcalina. Ci deve essere l’equilibrio
anche da questo punto di vista. Se il corpo umano diventa acido (soprattutto per chi mangia
tanta carne), è meglio bere acqua alcalina o mangiare il cibo alcalino per riequilibrare
l’organismo. Il corpo umano è fatto del 70% di acqua, quindi l’acqua è un elemento molto
importante.
L’acqua ha la funzione della termoregolazione sul pianeta Terra, in rapporto con l’energia del
calore e della luce del sole. A volte diventa ghiaccio, e nel riflettere il calore del sole crea un
mondo d’argento. A volte fluttua e pulisce l’ambiente per ricreare l’armonia della bellezza
della natura. A volte si nasconde, e assumendo una forma invisibile diventa vapore che vive
nel cielo, poi all’improvviso riappare sulla terra come pioggia.
L’acqua che scorre sotto la terra fluisce come il sangue nel corpo, riscaldandolo, e a un certo
punto zampilla all’esterno sotto forma di terme. L’acqua che sgorga sulla superficie della
terra scorre in piccoli ruscelli, forma dei fiumi e in una danza di infiniti richiami di onde e
maree crea un grande oceano.
L’acqua mentre scorre diventa sempre più pura, la sua funzione è imprescindibile per
realizzare una grande armonia nell’ambiente. Nel percorrere la propria via si armonizza
con la natura: così segue la Legge della Circolazione. Tuttavia nell’epoca attuale, per
l’inquinamento causato dall’umanità, quest’acqua spesso è contaminata. La stessa cosa vale
per l’essere umano, che perdendo il vero Cuore si contamina (egoista). Per recuperare uno
stato di vita corretto ci vuole un’azione di grande volontà, altrimenti ci si disperde nella
corrente malata sociale.
L’umanità deve riflettere con attenzione davanti all’esempio della funzione dell’acqua,
94
CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

che scorrendo nella natura lussureggiante, rinnova incessantemente la sua grande armonia,
purificandosi. La debolezza umana è troppo indulgente con i propri difetti ed eccessivamente
severa con quelli degli altri. La cosa più importante è vincere la propria pigrizia per conquistare
il dominio e il controllo della calma davanti a tutti gli accadimenti esterni: nel pensare e nel
parlare, riguardo alle proprie convenienze, sull’appetito eccessivo, sui prepotenti desideri
carnali, sull’attaccamento a ogni pensiero, a ogni cosa materiale. Per calmare il mare
tempestoso della vita è necessario accontentarsi della sufficienza nel vivere, allora si potrà
navigare nella luminosa vita della pace armoniosa. La chiave è ringraziare ciò che si ha.
Nell’oceano, una singola molecola d’acqua ha l’essenza (la vita), allo stesso modo una
singola vita umana ha la sua essenza originale, questo è il valore universale di ognuno. Non
bisogna trascurarsi, ma occorre rispettarsi e amarsi veramente.
L’acqua così diventa un grande esempio della via di mezzo.
Nondimeno, c’è un altro esempio nella natura: il sale, NaCl, molto importante per gli esseri
viventi. Due basi opposte del NaCl sono: l’idrossido di sodio NaOH, e l’acido cloridrico
HCl. Questi due elementi opposti si equilibrano tra di loro e insieme costituiscono un
elemento molto stabile, il sale NaCl. Come questo esempio della chimica, anche un marito
e una moglie di caratteri opposti possono coltivare una grande armonia, insieme sono in
condizione di costituire una grande sicurezza nella vita.
Il sale è usato anche per la conservazione di alcuni alimenti come il pesce e le verdure.
Alcune persone usano gettare il sale negli ambienti domestici per diminuire l’energia
negativa apportata da persone considerate sfavorevoli, ma quest’usanza viene sperimentata
molto spesso senza considerare cosa sia il bene e cosa sia il male. Bisogna accorgersi quando
i propri comportamenti non sono conformi alla corretta via.
È altrimenti impossibile portare l’armonia nel parlare solo guardando i propri interessi senza
considerare il prossimo.
I movimenti della natura sono fulgidi esempi della grande armonia, rappresentano la
Misericordia e l’Amore, ossia il Cuore di Dio.
Il giusto equilibrio è presente anche nel naturale funzionamento del corpo umano: quando
c’è troppa acidità nello stomaco (iperacidità), anche il sangue diventa acido e causa varie
malattie. Invece lo stomaco senza acidità crea problemi opposti.
L’armonia è anche rappresentata dalla quantità di ossigeno presente nell’aria che deve essere
pari al 21%, altrimenti l’organismo fatica a mantenersi in salute. Nell’epoca attuale, ci sono
tante persone che soffrono per le conseguenze negative causate dal grande inquinamento.
L’umanità sta eliminando gli alberi e le piante che rappresentano i polmoni del nostro pianeta.
Lo sfruttamento dei siti turistici, l’urbanizzazione con le fabbriche, le macchine, gli aerei,
che emettono in continuazione nell’aria gas di scarico, contribuiscono a formare un circolo
vizioso che va fortemente contrastato. Questo è lo sviluppo di una civiltà estrema, nella quale
l’acqua inquinata finisce per avvelenare le verdure, i pesci, i pascoli e tutti gli altri esseri
viventi, con ricadute rischiose anche sulla salute dei nascituri.
Dio permette che l’armonia tra tutti gli esseri esistenti si stabilisca tramite il rapporto
reciproco, ma la specie più evoluta (l’essere umano) la sta distruggendo. Per riprendere
questa armonia, ognuno di noi deve riattivare il Cuore.
Proseguendo le dimostrazioni della via di mezzo percorsa dal corpo umano, il senso
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CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

dell’olfatto ci fornisce un altro esaustivo esempio riguardo alla necessità dell’equilibrio;


infatti, nel caso in cui ci fosse una fuga di gas, senza l’odorato, non si sentirebbe l’odore
acido e venefico del gas e si morirebbe per l’intossicazione. Invece, nel caso in cui l’olfatto
fosse troppo acuto, si sentirebbero troppo gli odori e si farebbe fatica a vivere. Un esempio di
profumazione intensa e abbastanza nociva riguarda l’uso degli incensi, che si praticava già
nell’epoca di Buddha in India. Perché a quel tempo, le persone non lavandosi spesso come
oggi puzzavano, e i monaci che vivevano nei boschi, a contatto con gli insetti velenosi, per
evitare le loro punture erano costretti a spalmarsi sul corpo piante medicinali e unguenti che
emettevano un cattivo odore. La consuetudine dell’epoca era di accendere gli incensi per
alleggerire i miasmi delle sostanze organiche in decomposizione. Questa antica abitudine,
con il tempo, si è trasferita come ritualità in determinate pratiche spirituali o in alcune scuole
di meditazione, che pensano di poter procedere alla purificazione dell’ambiente accendendo
l’incenso. Il senso dell’olfatto funziona con equilibrio, ossia segue la via di mezzo per
mantenere una buona salute.
Per quanto riguarda il senso della vista, l’occhio umano vede soltanto i sette colori
dell’arcobaleno. Non si possono vedere le onde elettriche, la radiazione infrarossa e i raggi
ultravioletti anche se esistono. Se la vista umana fosse capace di vedere oltre la radiazione
infrarossa, i raggi ultravioletti e i raggi x, la bellezza della natura apparirebbe completamente
diversa. Attraverso i raggi x si vede l’interno del corpo umano, per cui un uomo apparirebbe
come scheletro. L’occhio umano vede il mondo con le frequenze giuste, come la bellezza dei
sette colori dell’arcobaleno. Infatti, la luce di una lampada ad un certo valore di frequenza,
in realtà si accende e si spegne moltissime volte al secondo, ma si percepisce solo come luce
costante e omogenea e questo succede per la nostra capacità di mediare tra luce e buio. Il
fenomeno di continuità luminosa senza intermittenza, dimostra che gli occhi umani vedono
la lampada sempre accesa per effetto dell’immagine consecutiva. La vista umana non è
assoluta, la Volontà di Dio è che l’essere umano veda con i suoi occhi fisici la bellezza della
natura: i bei fiori nella primavera, il brillante verde della natura e il chiarore del mare in
estate, il colore dorato dei paesaggi, le foglie rosse dell’autunno, il colore bianco e argenteo
dell’inverno, sono i colori che arricchiscono il Cuore umano!
Saper vedere per quello che è l’armonia della natura, è esattamente la via di mezzo. Le
persone che godono la vita nella via di mezzo, lontane dagli attaccamenti, severe con sé
stesse e gentili con gli altri, sono piene di Luce dell’amore e della misericordia, gradualmente
possono aprire gli occhi del Cuore. Con gli occhi del Cuore si può vedere la vera bellezza
dell’essenza della natura, gli organi interni nel corpo umano con i colori naturali, i paesaggi
del paradiso (nel mondo reale), nei quali le anime vivono. Queste cose si possono vedere con
la volontà indipendentemente dagli occhi fisici, che siano chiusi o aperti.
La Luce divina è del colore dell’oro tenue, le persone che emettono Luce di colore viola, rosa
o rosso, hanno ancora un livello inferiore per l’armonia del Cuore.
Inoltre, con gli occhi del Cuore si possono vedere direttamente gli angeli custodi oppure i
diavoli che stanno addosso alle persone, compresi i loro movimenti e i vestiti. Dalla terza
dimensione (mondo materiale) si può vedere la seconda dimensione: è come vedere un film
in uno schermo. Le persone che hanno un Cuore elevato e agiscono correttamente, essendo
connesse con le dimensioni superiori, possono vedere la terza dimensione nella sua globalità
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CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

ed essenzialità, ma quando si sentono appagate, con orgoglio e fierezza per le loro capacità,
perdono l’umiltà e gli si chiudono gli occhi del Cuore: è come trovarsi di fronte un tunnel
senza luce. Questo significa che lo stato corretto umano è quello di essere severi con sé stessi
e gentili con gli altri, come dice il proverbio giapponese: “La spiga di riso matura si inchina”.
Questo è esattamente vivere con la via di mezzo.
Ogni cosa ha il suo equilibrio come lo è la temperatura corporea di 35-37 gradi. Quando
arriva a 39, 40 gradi il corpo fa grande fatica. Ugualmente lo è la temperatura esterna, quando
raggiunge i 40, 50 gradi oppure scende sotto 0 gradi, è come vivere in un inferno terrestre.
Anche la terra ha il suo equilibrio tra acido e alcalino e quando si squilibra, le piante fanno
fatica a crescere. È importante che sia equilibrata anche la pressione atmosferica.
Per quanto riguarda gli abitanti della Terra, quasi unanimemente hanno adottato il
materialismo come filosofia di vita nel corso della loro esistenza sul pianeta, cercando di
coltivare un ambiente ricco e produttivo. Tuttavia l’acquisita mentalità materialistica non
conteneva la grande dignità del Cuore, perché negava l’esistenza di sostanze spirituali
(anime) riconoscendo solo quelle corporee. Invece, le religioni hanno composto delle
forme di preghiera che persuadono la coscienza umana a cercare la salvezza nell’abbraccio
protettivo e rassicurante dell’affidamento altrui, sottovalutando l’importanza di coltivare
i propri destini con la propria forza (così viene alimentato un tipo di fanatismo religioso
che converge nelle continue processioni di numerosi “fedeli” che si recano a visitare posti
considerati sacri dove c’è stata l’apparizione di chissà cosa -qualche entità di cui non si
sa la provenienza-, senza analizzare la vera sostanza). Nel lungo contendere tra religione
e razionalità le persone hanno cercato la felicità nella ricchezza materiale, dimenticandosi
della grande ricchezza del Cuore.
Questo è il karma umano! L’umanità è arrivata al punto in cui tante persone non reggendo
i ritmi pressanti imposti dall’aumentata disarmonia sociale, scivolano verso la malattia
mentale che li incalza con comportamenti irrituali, come le improvvise esplosioni d’ira, o nel
chiedere le cose insensate e impossibili, nel voler avere sempre ragione per orgoglio. Queste
persone, nel momento degli attacchi, non trovano più sé stesse, perché sono comandate dai
diavoli, questo meccanismo si chiama “possessione” (anche se questo tipo di possessione
è momentaneo, non bisogna mai sottovalutare i diavoli, perché sono presenti nella vita
quotidiana coperti dall’invisibilità; il loro comportamento tipico è quello di ostacolare le
persone corrette, buone, e difendere quelle scorrette, cattive, oppure disprezzare l’amore
e la gioia augurando o favorendo infortuni agli altri, senza verificare la verità. Le persone
possedute o quelle che mostrano tendenza alla possessione negano sempre i loro torti,
nonostante l’evidenza dei fatti). Nella loro esistenza hanno coltivato un Cuore piccolo,
limitato, vivendo chiuse nel loro mondo e nel loro modo di vedere le cose che non corrisponde
con la realtà. Per questo accumulano moltissime tensioni nello stato interiore e inconscio,
creando ulteriore disarmonia alle persone intorno. La causa è riscontrabile nel muro alzato
progressivamente nel Cuore durante il periodo della crescita, nell’ambiente della famiglia
d’origine, nell’educazione dei genitori, nello sviluppo di un tipo di amore egoistico o nella
mancanza di amore ecc. Queste persone hanno racchiuso nel Cuore grandi insoddisfazioni,
rabbia, rancore, critiche, giudizio ecc., non fanno mai la riflessione su sé stesse, ma danno
sempre la colpa agli altri.
97
CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

Per uscire da questo stato disumano, prima di tutto, si deve riprendere la fiducia in sé stessi,
poi riflettere sulle cause per eliminarle. Altrimenti è impossibile liberarsi dalle dinamiche
infernali. Non è così facile cambiare il carattere, la personalità. La riflessione va fatta con la
via di mezzo correggendo con coraggio gli errori commessi nel passato, a quel punto il Cuore
si schiarisce e diventa leggero e luminoso, i diavoli non si possono più avvicinare.
È necessario eliminare completamente i pensieri estremi e percorrere la via di mezzo,
esattamente come l’esempio della grande natura. Per vivere la via di mezzo, è necessario
applicare gli 8 principi della Legge Universale Divina, questa è la via più breve per la pace
e la felicità del Cuore.

VIII-2. LA VIA DI MEZZO E L’ESSERE UMANO

La peculiarità del carattere umano può dipendere spesso dallo stato economico.
In condizione di povertà, l’essere umano fa fatica a ritrovare sé stesso e la preoccupazione
lo fa diventare egoista, misero anche con il Cuore. Se ricco, può diventare facilmente
capriccioso ed egocentrico, a volte aumenta la sua ricchezza materiale calpestando gli altri.
Mosè nacque nello stato di schiavitù, ma fu abbandonato e venne accolto dalla regina, e
cresciuto nel palazzo reale, in cui coltivò la saggezza, il Cuore e il coraggio, e in quella
fase sviluppò i dubbi sulle ingiustizie tra i dominanti e i sottomessi, fino a decidere, grazie
all’esperienza della sofferenza nella schiavitù, di salvare e liberare gli schiavi. Se Mosè
fosse cresciuto solo come uno schiavo qualsiasi, che vita avrebbe fatto? Non avrebbe potuto
condurre una vita gloriosa, mentre crescere nel palazzo reale, gli consentì di studiare la
letteratura, la morale e di conoscere il sistema sociale. Prendendo coscienza di essere stato
uno schiavo, Mosè iniziò a soffermarsi sull’ingiustizia sociale. Così condusse più di seicento
mila persone verso un luogo di pace dopo oltre quaranta anni di viaggio.
L’essere umano forma il proprio carattere, il modo di vedere e di ragionare, lo stato del Cuore
mediante l’ambiente che abitualmente pratica.
La Legge Universale Divina non si può interiorizzare in base alle gioie e ai dolori estremi. La
via di mezzo ha un profondissimo significato, e la via della felicità si trova solo praticandola
nella vita quotidiana.
Durante il percorso umano si manifesta l’ego, a causa dell’istinto di conservazione
(comportamento difensivo delle proprie opinioni distorte).
La vita umana scorre attraversando le gioie e i dolori, ma il senso della vita è superare
questo bipolarismo. Per raggiungere l’illuminazione è necessario correggere i propri difetti,
attraverso la riflessione nella vita quotidiana, per armonizzare la mente, il corpo e l’ambiente.
La via di mezzo è la via del centro. Il centro è come il punto centrale del cerchio, come
il perno di un ventaglio. Tutta l’umanità e tutti gli esseri esistenti si uniscono sull’Unico
Centro: il Cuore di Dio.
Nel mondo materiale esistono gli opposti, espressione della relatività: per esempio, positivo
e negativo, sole e luna (giorno e notte), cielo e terra, uomo e donna, bello e brutto, bene e
male. Il percorso umano consiste nel coltivare l’anima nella dimensione della relatività, che è
il luogo ideale per studiare e imparare la Verità, ossia nel processo di continuo cambiamento
(mutevolezza), si deve riconoscere “la Costante Assoluta” (l’Eternità). L’umanità procede
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CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

approssimativamente nel percorso esistenziale, ma tramite la ricerca profonda sull’essenza


della vita, può trovare finalmente il mondo di Luce. In quel momento si può provare una gioia
immensa, perché si comprendono con il Cuore il significato della Legge della Reincarnazione
e il vero senso della vita materiale.
Così, quando l’essere umano comprende di essere “figlio di Dio”, afferra la sacralità della
propria esistenza, ama sé stesso e gli altri realmente. Vivendo la sostanza del vero amore
nel Cuore si porta il reale rispetto agli altri (sul livello dell’anima) donando l’amore.
L’essere umano, in conformità a come si comporta con sé stesso, agisce con gli altri: chi
ama correttamente sé stesso sa amare correttamente anche gli altri, chi distrugge sé stesso
distrugge anche gli altri, chi non conosce il senso dell’amore pensa che nessuno sappia amare,
chi conosce il proprio Cuore inizia a comprendere anche Quello degli altri, chi non sente il
vero Cuore crede che gli altri siano insensibili, chi conosce la Legge Universale Divina è
senza timore, in pace con l’universo.
Esiste il Bene Assoluto in mezzo alla via: La via di mezzo! Il Bene Assoluto è Dio. Dio non contiene
il male, quindi in Dio non esiste nessuna sofferenza: è Luce pura, Gioia pura, Amore puro.
Tante persone pensano che la vita sia fatta ESSENZIALMENTE di gioie e di dolori, e
pertanto la sofferenza sia parte integrante della vita umana. A queste persone piace veramente
soffrire? Queste persone consentono veramente l’esistenza del male?
Quando una persona è in salute spesso, non apprezza la sua condizione fisiologica di
benessere. Quando si ammala, si accorge della sua importanza. Sorge allora la domanda se
sia meglio ammalarsi ogni tanto per apprezzare la salute. Ammalarsi è veramente un bene?
Se si applica questa filosofia, per comprendere il Bene bisognerebbe sperimentare il male…
C’è qualcosa che non quadra…
Questo modo di ragionare è relativo. Invece la via di mezzo è la via del Bene Assoluto che è
“Assoluto”, vale a dire: completo, incondizionato, illimitato, indiscriminato. Dio è l’Unico
e Assoluto. La Legge di Dio è una sola ed è la Legge Universale, la Legge della natura.
“Assoluto” significa che esiste una sola cosa, invece “relativo” significa che ci sono più cose.
Dio è uno solo, non ne esistono due. La Legge Universale Divina è una sola, se esistesse
un’altra legge andrebbe in contrasto tutto ciò che esiste creando una confusione infinita.
Pertanto, il vero Cuore umano è la gioia, la salute e il Bene. Nella verità assoluta non esiste
né la sofferenza, né la malattia, né il male.
Per comprendere il vero senso della vita, è necessario uscire dal concetto di relatività (pensare
che esistano luce e buio). Dio dona eternamente l’Amore a tutti gli esseri viventi, quindi
l’atteggiamento corretto da tenere stabilisce: “nella reale essenza io sono la gioia, la salute e
il Bene, la felicità esiste già, da sempre, eternamente nel vero Cuore umano”. La meditazione
con la riflessione consiste nel comprendere l’Assoluto: Luce, Amore e Felicità che sono la
vera via umana. Correggere sé stessi significa avvicinarsi, applicarsi infinitamente alla via di
mezzo (il Bene Assoluto) che è la via dell’illuminazione.
Il male è tutto ciò che deroga dalla via di mezzo. Dio ha già armonizzato eternamente il
Cielo e la Terra, l’essere umano è “figlio di Dio” e possiede la perfetta armonia. Il male
nasce quando l’essere umano si scorda dell’unione globale (si chiama egoismo) e si allontana
dall’armonia naturale (si chiama disarmonia).
Coltivare un Cuore più luminoso significa cambiare la mentalità. Cambiando la mentalità
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CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

(modificando) si aprono in modo ottimale i propri destini. Senza modificare la mentalità, la


vita non migliorerà mai, perché modificare, è cambiare il corso della vita. Di conseguenza, la
chiave per vivere sempre meglio è cambiare la mentalità in continuazione seguendo il Cuore
sincero (ascoltandoLo).
L’obiettivo della via di mezzo è quello di manifestare l’Armonia di Dio umanamente,
coltivando una società piena di Amore, Gioia e Luce.
Chi è il padrone della società? L’uomo o la legge sociale?
Nell’epoca attuale la legge sociale domina l’uomo come filiazione di un materialismo
estremizzato. Tante persone danno notevole importanza alla legge sociale o alla modalità
di business, diventando schiave di questi sistemi disumani. In questo modo perderanno di
vista il senso e il significato della vita trascurando completamente la dignità e il vero rispetto
del Cuore (perdendo anche del prezioso tempo per coltivare l’amore). Adattarsi alla legge
sociale (che è spesso ingiusta o esagerata) o diventare succube del suo meccanismo sono due
aspetti completamente differenti. Il vero valore umano si trova assolutamente nel Cuore, che
rimane anche dopo la morte fisica.
L’idea comune delle persone che cercano la pace è che il denaro sia la causa del malessere
umano. In realtà anche se non esistesse il denaro, qualora l’uomo coltivasse con egocentrismo
la volontà di voler possedere tutto, ci sarebbe ugualmente la confusione sociale. In realtà la
causa si trova nel Cuore umano egoistico e ignorante che si attacca al denaro dimenticando di
essere l’anima, ignorando che siamo una comunità collettiva universale che condivide la vita
con la collaborazione di tutti (armonia). Il denaro è molto utile quando è usato correttamente.
La “bestia” si trova nella mentalità incosciente che ignora il vero valore della vita.
Il denaro è soltanto uno strumento, non ha nessuna colpa della confusione sociale. Infatti, in
ogni relazione problematica è necessario trovare la causa, altrimenti nella vita non si risolve
niente radicalmente.
Nell’umanità, siamo tutti fratelli e sorelle. Il pianeta Terra è uno solo, e in realtà non esistono
confini tra i paesi. Tuttavia nella storia umana, caratterizzata dall’egoismo e dall’egocentrismo,
sono nati il potere, l’autorità, il dominio e, di conseguenza, i confini di stato, con il sacrificio
inutile dei popoli.
Nella storia umana, i confini degli stati sono stati istituiti arbitrariamente. Questo
frazionamento della terra così imposto, allontana ancora di più dalla vera forma umana,
creando una mentalità comune distorta (ci si deve accorgere della stranezza!).
Questo rappresenta un grosso errore umano, con la conseguenza che il Cuore è divenuto
preda di un’emotività eccessiva oscillante tra il bene e il male, e ignorando il principio
umano pensa primariamente al proprio interesse, a quello del proprio gruppo o della famiglia
di appartenenza.
Indipendentemente dal vero significato della giustizia, le persone che sono sempre consenzienti
sono considerate buone, mentre quelle che manifestano dissenso sono considerate cattive,
anche se esprimono cose giuste.
L’istinto di conservazione si basa principalmente sull’appagamento dei propri interessi senza
considerare quelli degli altri e questo avviene anche tra paesi, ognuno dei quali pensa solo
alla propria convenienza.
Anche in presenza di una legge sociale, il concetto di bene e male, giusto o ingiusto va
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CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

completamente in frantumi, poiché viene interpretato sulla base dell’emotività dei singoli. In
questo modo, è impossibile comprendere la concezione della via di mezzo, che è la visione
obiettiva in cui non esiste l’ego. Per praticarla è necessario imparare lo stato di neutralità.
Bisogna mettere da parte ciò che è stato acquisito con l’intelletto, le esperienze personali e
vedere sé stessi dal punto di vista di una persona esterna.
Le conoscenze e le esperienze personali sono sempre molto limitate. Quando l’essere umano
vede le cose solo attraverso il proprio punto di vista, non può vederle e comprenderle come
sono realmente.
Nel Cuore della via di mezzo non si trova solo il proprio Cuore, ma anche Quello degli altri.
Nell’unione tra il proprio Cuore e Quello degli altri si trova il Cuore di Dio.
Quando l’essere umano vede le cose secondo il punto di vista di Dio, riesce finalmente a
vedere la realtà così com’è, a coltivare l’armonia nella mente, nel corpo e nell’ambiente.
Nella vita quotidiana, seguendo la via di mezzo, l’uomo comprende e riconosce sé stesso e
così può creare la pace nella famiglia, nella società, nel paese, fino ad arrivare a coltivare
l’armonia tra i paesi e avvicinarsi finalmente alla realizzazione del paradiso terrestre.
La mentalità rigida e la filosofia senza Cuore non portano all’armonia, ma ai conflitti, alla
guerra e alla distruzione.
Per praticare la Legge Universale Divina, bisogna condurre la vita quotidiana secondo il
Cuore della via di mezzo, insieme a tante riflessioni e azioni che rendano la gratitudine (è
impossibile essere pigri e non correggere sé stessi facendo sempre gli stessi errori!). Nel
Cuore della via di mezzo non esiste l’ego, perché si valuta sul metro di Dio. Il lavoro di
coscienza va fatto secondo la Giustizia di Dio Universale.
La via di mezzo è la via della fiducia e dell’umiltà ed è la via del Cuore: impegno, coraggio,
saggezza, speranza, misericordia, amore, ringraziamento, restituzione del ringraziamento,
rispetto, perdono, disponibilità di Cuore.
Le vie estreme (deviate) sono: eccessiva sicurezza di sé, disprezzo, orgoglio, vanità,
bugie, presunzione, non ascoltare le persone, sfiducia, farsi notare, meschinità, invidia,
gelosia, critiche, giudizio, complesso d’inferiorità, odio, rabbia, insicurezza, pessimismo,
disperazione.

VIII-3. IL CUORE DELLA VIA DI MEZZO

“La corda della chitarra quando è troppo tesa si spezza, quando è troppo lenta non suona, ma
quando è accordata (media tensione) suona bene”.
La pace si trova nell’armonia. L’armonia si trova nell’unione e nell’aiuto reciproco, insieme
si va nella stessa direzione (verso Dio). Il sentimento dell’unione che si prova nel Cuore si
chiama “Amore”.
La moglie (il marito) e/o i genitori che amano veramente il marito (la moglie) e/o i figli si
impegnano naturalmente a conoscere il vero Cuore del partner e/o dei figli. Il pensiero di
imporre il proprio punto di vista ad un altro è la manifestazione dell’egoismo (che è molto
lontano dal vero amore). Chi è egoista ritiene che l’altro sia egoista (effetto inverso), scarica
frettolosamente tutte le colpe all’esterno di sé senza conoscere il vero stato dell’anima.
Nell’epoca odierna di grande incoscienza, nella maggior parte dei casi entrambe le parti sono
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CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

egoiste, poiché le persone non contattano più il vero Cuore (la Legge Universale Divina): il
Quale dice la verità perché è connesso direttamente con Dio. Sintonizzarsi con il principio
della via di mezzo significa seguire coscientemente le regole universali (la Legge di Dio) che
creano l’armonia in tutto l’universo. Queste regole sono il Cuore della natura, possiedono
capacità di unire tutta l’umanità e tutto ciò che esiste, ma sono completamente differenti dalla
mentalità attuale umana, con la moralità dell’amore cieco, del falso rispetto teso a proteggere
le idee deviate. In questo momento è necessario riconoscere Dio che si manifesta come
Natura Universale, abbandonando le idee distorte del dio inventato.
Una profonda riflessione occorre per verificare in che modo si applica la propria mentalità
nel risolvere i problemi della vita, magari in buona fede si crede di fare bene, ma in realtà
regnando la disarmonia, a causa della diffusa incoscienza sociale, le applicazioni non sono
buone secondo Dio, secondo l’armonia universale (poiché la società è malata, essere corretti
socialmente equivale ad essere malati in verità). È normale sentirsi a disagio quando ci
si accorge dei propri errori (anche se a volte si è stati soltanto vittime), ma ammettendoli
con umiltà, chiedendo perdono a Dio (anche alle persone) con il Cuore e correggendosi,
si può ottenere, naturalmente, la vera pace e la leggerezza interiore. Ignorare sé stessi in
continuazione è la via dell’egoismo, creando anche disagi alle persone intorno. È molto
peggio dopo la morte fisica dover recuperare tutti i peccati nella dimensione estremamente
pesante. Dopo il rilascio del corpo, il Cuore si realizza direttamente senza l’involucro del
veicolo fisico, l’armonia interiore coltivata nel mondo terreno diventa un’immensa gioia che
è impossibile descrivere con le parole, invece la disarmonia interiore sprofonda l’anima nella
sofferenza più cupa dalla quale è difficile liberarsi.
Solo ora, dopo la confessione, quando si alleggerisce il Cuore e con la volontà di conoscere
il Cuore di Dio, che è il Criterio Assoluto di ogni cosa (la Giustizia), si può fare un piccolo
esercizio (è impossibile farlo con un Cuore chiuso, la chiave della felicità si trova nell’aprire
il proprio Cuore, sempre di più, al Cuore di Dio, onestamente, umilmente, ringraziandoLo):
1. mettersi comodi (è meglio seduti), chiudere gli occhi fisici, concepire l’intenzione di aprire
gli occhi del Cuore. Con gli occhi del Cuore, cercare di vedere (immaginare) l’universo (il
Corpo di Dio) osservare dall’alto il pianeta Terra, altri pianeti del sistema solare, e il sole.
2. provare a contattare con il Cuore la sostanza dell’universo: l’Amore Eterno.
3. quando si sente la connessione (si prova realmente nel Cuore, la percezione dipende
dall’attitudine dell’anima), si ripete nel Cuore “Grande Universo, Grande Spirito, Dio, per
favore, dona la Luce nel mio Cuore, dona la Pace nel mio Cuore, grazie”. Quando si esegue
correttamente, si prova la sensazione della Luce (nel vederLa) nel Cuore profondo.
4. iniziare a osservare con gli occhi del Cuore il proprio Cuore che emette la Luce. Questa Luce
è la vera essenza umana, è lo stato di “figlio di Dio”, “figlio della Luce”, “figlio dell’Amore”.
Bisogna riconoscere sé stessi per essere tali: la vera forma umana; non si può assolutamente
rifiutare l’Amore di Dio, ed è veramente fuori luogo pensare di non meritarseLo.
5. a questo punto, si può comunicare con i propri angeli custodi “angeli custodi, per
favore, guidatemi verso la mia vera missione dell’anima, grazie”. Questa frase si può dire
ripetutamente sempre più in profondità nel Cuore.
La via di mezzo è il Cuore della natura, è la Via di Dio. I profeti (Gesù; Buddha; Mosè)
hanno insegnato questo Cuore come la via dell’esplosione di gioia e di amore: “Dio parla
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CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

nel Cuore di ognuno tramite gli angeli”. Per comprendere la vera giustizia (la via di mezzo)
è assolutamente obbligatorio imparare ad ascoltare il proprio Cuore, l’unica via umana. Chi
contrasta questo Cuore crea la disarmonia, spesso pensa di aver ragione a tutti i costi, ma
questa è la via della distruzione in tutti i sensi.
Comunemente esiste il pregiudizio che aprire il Cuore sia pericoloso (avendo paura che
entrino il male, la sofferenza altrui ecc.), ma in realtà è esattamente l’opposto, perché dove
c’è la chiusura del Cuore si crea l’ombra (buio), nella quale la Luce e l’Amore di Dio non
possono penetrare. Tuttavia, anche con le migliori intenzioni non è realisticamente possibile
spalancare il Cuore all’improvviso, ed entrare in dimensioni intime e profonde non consuete,
l’approccio va preordinato con una piccola apertura alla volta.
AprendoLo possono uscire le sofferenze sepolte e accumulate nel passato, ma evitando
questo processo è impossibile liberarsi definitivamente di ogni problema della vita.
Un altro esempio di piccolo esercizio:
1. osservare sé stessi da sopra, guardare la Luce dell’Amore Eterno (Dio) che ci ricolma
(come il sole che dona la luce a tutti incondizionatamente, sia alle persone corrette sia a
quelle non corrette).
2. sintonizzare il proprio Cuore con questa Luce dell’Amore Eterno.
3. rivolgere questa Luce dell’Amore Eterno verso sé stessi, amarsi realmente.
4. davanti a questo Cuore, correggere i propri errori personali, avvicinandosi sempre di più
a questo Spirito elevato (si può fare anche il confronto tra questo Cuore che ha preso la
luminosità e Quello che si porta nella vita quotidiana, e correggersi).
5. ringraziare Dio.
6. comprendere che questa è la vera forma della natura e del mondo, significa che Dio (la
Luce dell’Amore Eterno) esiste sempre e ovunque anche qui, in questo momento.
7. nella vita quotidiana cercare di vivere sempre con questo Cuore nel Vero Mondo di Dio,
nonostante le persone intorno creino disarmonia per incoscienza.
Ogni anima aveva programmato nel mondo reale di studiare determinate cose essenziali,
adatte e specifiche a sé stessa. Ognuno ha la sua missione nella vita. E quando svolge la
vera missione (la vera via dell’anima) può ottenere naturalmente la pace interiore. Quando
una persona non esegue il proprio lavoro dell’anima, la vita diventa sempre più difficile,
inutilmente. Ogni anima ha le sue attitudini e funzioni specifiche (come ogni organo del
corpo ha la sua funzione specifica) che vanno utilizzate per coltivare l’armonia nell’umanità
e nell’ambiente.
Ogni anima è espressione di Dio, del Bene Assoluto. Per essere felici tutti insieme, ognuno
deve riconoscere la propria anima nel Cuore che è l’Amore Eterno (ogni anima Lo manifesta
con il proprio essere). Nel vivere la via di mezzo si può ricontattare e riconoscere l’anima.

VIII-4. VARIE DISCIPLINE E LA VIA DI MEZZO

Nella nostra epoca ci sono dei maestri spirituali parzialmente evoluti. Spesso insegnano delle
tecniche estreme con strumenti limitati. Per esempio, cercano di raggiungere l’illuminazione
tramite la pratica psico-fisica energetica dello yoga, delle arti marziali, del qi gong ecc., queste
pratiche pur aiutando la crescita spirituale non sono fondamentali. Quando queste tecniche
103
CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

sono praticate in modo estremo o deviato, diventano estremamente dannose per le persone
che rischiano di perdersi completamente. Altre pratiche energetiche spirituali come il reiki
o le varie pranoterapie, le canalizzazioni spirituali, i tarocchi, i simbolismi, le meditazioni
con visualizzazioni, l’ipnosi regressiva, lo sciamanesimo ecc., senza la consapevolezza della
Legge Universale Divina, possono diventare gravemente pericolose, per il rischio, spesso
accertato, di cadere nell’autocompiacimento (cercano di impostare il Cuore con la mente
dominante, senza analizzare il Cuore sincero), oppure di prendere la possessione dai diavoli,
dalla quale è molto difficile riprendersi. Queste discipline servono soltanto come strumento
di lavoro spirituale, ma il problema nasce quando si crea attaccamento, quando “lo strumento
diventa la via”, escludendo il puro lavoro di coscienza con il proprio Cuore sincero, ossia
cercare di riconoscere i propri difetti e correggerli. Naturalmente per accorgersi dei quali
serve conoscere la vera Giustizia, Quella di Dio, facendo il confronto tra il proprio Cuore e
Quello di Dio; bisogna correggersi per avvicinarsi sempre più a Dio, per diventare sempre di
più autenticamente ”figlio di Dio”.
Altri esempi di tecniche praticate dai maestri parziali sono: l’esercizio di un pensiero
positivo non autentico, oppure accrescere l’amore incondizionato per la conoscenza deviata
o limitata. In queste scuole ci sono tante persone che si sforzano di fare pensieri positivi
compresi quelli dell’amore incondizionato, ignorando quali siano i veri sentimenti. Perdendo
la visione della vera realtà, le cause dei problemi della vita rimangono sepolte nel Cuore
paralizzato, (le persone si sentono comunque bene perché ingannano in continuazione il
Cuore con i pensieri positivi creando l’auto-convincimento di essere in armonia con il Tutto).
Tante sette religiose moderne seguono questo concetto di amore distorcendo la Conoscenza,
per questo è necessario imparare a riconoscere le cose come sono realmente.
La legge di attrazione è una parte della Legge di Dio, bisogna comprenderla e utilizzarla
correttamente. Per assecondare la crescita spirituale è inutile accontentare i bisogni materiali
(non serve l’abbondanza materiale, basta la sufficienza), perché quando si vive correttamente,
le cose materiali si realizzano sufficientemente tramite l’aiuto degli angeli divini. È
infinitamente migliore desiderare la pace per tutta l’umanità, e conseguentemente per tutti
gli esseri viventi, realizzare una vita armoniosa tutti insieme. Ovviamente, per realizzarla
è obbligatorio attuare le correzioni del proprio carattere, sentire come una necessità dare
soccorso agli altri per non continuare negli stessi errori.
La meditazione con il mantra o con l’immaginazione indotta crea spesso una grande illusione
nella coscienza, perché ottenendo un beneficio parziale e superficiale ci si può ingannare
facilmente. Anche queste pratiche di meditazione richiamano i diavoli quando sono fatte
senza purificare l’anima (la coscienza). Con il Cuore paralizzato che non riesce più a
riconoscere la corretta via umana, ci si avvia verso una vita illusoria. L’uso del mantra è
soltanto un mezzo per ottenere una maggiore concentrazione prima di connettersi con lo
Stato di Dio. Non bisogna mai confondere il mezzo con l’obiettivo, infatti, nessun profeta
utilizzava il mantra (neanche si occupava dei chakra).
La via di mezzo si basa prima di tutto sul proprio vero Cuore per essere naturalmente “figlio
di Dio”, su questo fondamento di consapevolezza si possono utilizzare vari strumenti, varie
tecniche secondo le personali preferenze. È molto importante anche in base alla Legge
Universale Divina correggere i concetti sbagliati di queste discipline.
104
CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

VIII-5. APPLICAZIONE DELLA VIA DI MEZZO NELLA VITA QUOTIDIANA,


GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

Gli 8 principi della Legge Universale Divina sono la Legge della natura applicata umanamente,
studiare questi principi significa studiare la Legge Universale Divina, praticarli nella vita
quotidiana significa vivere secondo il principio della via di mezzo.
Fare esperienze degli 8 principi significa coltivare il vero Cuore. Occorre grande coraggio
e pazienza per applicarli perché noi ci siamo allontanati troppo dallo stato corretto umano
secondo Dio, bisogna essere molto determinati e forti per correggere l’orbita umana.
Chi vive per essere “figlio di Dio”, automaticamente e naturalmente, si sintonizza con gli 8
principi.
Buddha insegnava che l’UNICA VIA per l’illuminazione, abbandonando ogni causa di
sofferenza, è vivere quotidianamente gli 8 principi della Legge Universale Divina:

1. Vedere correttamente
2. Pensare correttamente
3. Parlare correttamente
4. Lavorare correttamente
5. Vivere correttamente
6. Applicarsi correttamente alla via
7. Pregare correttamente
8. Meditare correttamente

“Vedere correttamente”, “Pensare correttamente”, “Parlare correttamente”: queste tre funzioni


spirituali sono gli strumenti preminenti e fondamentali per vivere nella vita quotidiana.
Un proverbio cinese suggerisce: “Non vedere, non sentire, non parlare”, per liberarsi dalle
passioni e dagli attaccamenti. La causa di incertezze e dubbi sono le passioni e gli attaccamenti
che nascono da “vedere”, “sentire”, “parlare”. Il proverbio insegna a chiudere gli occhi, le
orecchie e la bocca, in realtà non occorre chiuderli. Bisogna, invece, vedere, sentire e parlare
correttamente nella vita sociale. Chiudere gli organi di senso, significa fuggire dalla realtà
(in questo modo, non si comprenderà mai il senso della vita, sentendo nel Cuore, il vuoto,
l’inutilità della vita, oppure la pace illusoria cosiddetta “beata ignoranza” che è una grande
malattia del Cuore).
Il primo degli 8 principi è “Vedere correttamente”, che significa vedere con il corretto Cuore
della via di mezzo. “Pensare correttamente” significa non pensare soltanto con la razionalità,
ma con il corretto Cuore della via di mezzo. “Parlare correttamente” significa parlare in
conformità a ciò che si è pensato con il corretto Cuore della via di mezzo.
Il Cuore è il centro della coscienza che non fa alcuna distinzione tra sé e gli altri.
“Vedere correttamente” è vedere le cose come sono realmente (la realtà si trova sullo stato
dell’anima), riconoscerne la vera sostanza, non facendosi ingannare dall’apparenza. “Pensare
correttamente” non significa coltivare semplicemente pensieri positivi, negando l’esistenza
dei problemi. I pensieri corretti sono i pensieri d’amore e di misericordia che hanno la capacità
105
CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

di risolvere concretamente e definitivamente i problemi (prima di tutto si devono risolvere


i problemi personali nel proprio Cuore, altrimenti è impossibile riconoscere correttamente i
problemi degli altri o quelli collettivi sociali). “Parlare correttamente” è comportarsi in modo
da essere “figlio di Dio”. Le parole sono energia, e quelle forti colpiscono i Cuori sia in modo
positivo sia negativo. Bisogna stare attenti anche all’uso delle “parolacce” che assumono
energia negativa e condizionano senza consapevolezza lo stato interiore, in modo molto
sottile. E chi usa l’ironia frequentemente, spesso non sa dimostrare o accogliere l’affetto
onestamente e direttamente, nel Cuore distorce il senso del puro amore. L’ironia può celare
un aspetto sottile di cattiveria, malcontento, volontà tesa a distruggere la felicità unita (gli
ignoranti ridono, mentre i sensibili piangono per l’autodistruzione delle persone).
“Vedere correttamente” significa anche saper vedere sé stessi secondo il punto di vista
dell’anima e di Dio.
Il principio “Lavorare correttamente” significa svolgere lealmente e responsabilmente il
proprio dovere nel lavoro che ci è stato assegnato. Il lavoro è sacro, il vero senso è coltivare
la pace nella società.
Lavorare non si riferisce alla quantità di mansioni svolte o alla competizione tra colleghi.
Significa prediligere le azioni finalizzate alla felicità di altri, ringraziando l’ambiente e i
datori di lavoro, i quali devono, a loro volta, ringraziare i dipendenti, permettendo loro una
vita materiale più stabile, coltivando un Cuore armonico e, soprattutto, compiendo il proprio
dovere con legittima responsabilità. La quantità di lavoro è irrilevante: Dio apprezza di più
quello compiuto con il Cuore e con spirito di servizio, perché il mondo materiale esiste per
studiare, imparare e far crescere l’anima, e il lavoro è solo uno strumento. Ovviamente, è
meglio lavorare con la quantità se la qualità è buona. Bisogna ricordare che Dio dà sempre
importanza alla qualità. Dice un proverbio giapponese: “Una lampada di un povero è meglio
di mille lampade di un ricco”, a significare che la qualità si trova nell’azione che viene dal
Cuore.
Il capitalismo e il marxismo si basano sulla materia e sull’economia, dove il Cuore è assente.
La felicità umana si trova nell’economia? Le persone che pensano solo ai soldi hanno un
Cuore molto povero.
“Vivere correttamente” significa correggere i pensieri e le azioni della vita quotidiana, lo stato
familiare, il rapporto con i vicini e quello con i colleghi di lavoro. Tante persone perdono il
Cuore per le piccole cose quotidiane, frastornati dai cinque sensi. Il Cuore umano s’illude
facilmente con ciò che vedono gli occhi fisici. Lo stesso accade con le notizie e le parole
che viaggiano attraverso l’etere. Molte volte, il parlare in modo superficiale dà luogo a tante
illusioni, e questo contribuisce alla creazione dei peccati e della disarmonia.
Gli occhi, le orecchie e la bocca sono gli strumenti periferici della funzione sensitiva, la
quale molto spesso inganna su ciò che i sensi percepiscono e trasmettono, e questa illusione
sensoriale si trasforma nella causa principale del radicamento delle passioni e degli
attaccamenti. In questo modo si perde la vera identità umana. La conseguenza è che l’essere
umano ripete il karma delle vite passate e ricade in un circolo vizioso: crea un piccolo Cuore
con le malattie, gli incidenti, le truffe, si chiude nel piccolo mondo personale, nel quale è
assente una qualsiasi forma di fiducia per l’altro da sé e conduce una vita piena di sofferenza
e di solitudine.
106
CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

Per non creare dipendenza dal karma, bisogna saper ringraziare l’ambiente che ci è stato
offerto, la posizione personale, la vita che ci è stata data. Tanti rifiutano o odiano la propria
vita, il proprio destino e purtroppo non riescono a conoscere la vera gioia di vivere pur di
mantenere l’atteggiamento e la mentalità in uno stato di chiusura totale. Quando si vive
correttamente è impossibile non ringraziare, la gioia sgorga dal profondo del Cuore.
Anche per ottenere una piccola cosa materiale, esiste una regia comune, che è il risultato
della fatica di molte persone, dell’aiuto di altri esseri viventi, degli elementi naturali come il
sole e l’acqua. L’esistenza umana si basa sulla grazia della natura.
L’essere umano deve restituire con il ringraziamento ciò che gli viene messo a disposizione.
Per fare questo, deve rimediare ai propri errori e correggerli, deve offrire il proprio servizio
all’umanità e alla società in cui vive.
Per “Vivere correttamente” bisogna modificare prima di tutto la propria personalità
(ovviamente secondo il puro Cuore) riconoscendone i difetti e i pregi, per evitare che venga
sballottata dagli accadimenti esterni, successivamente correggere i difetti e migliorare sempre
più i pregi. Questo processo esige il massimo coraggio e una ferrea volontà.
Patire le malattie, gli incidenti, le truffe, non è colpa di altri. La causa va ricercata nei pensieri
e nelle azioni che sono stati condizionati dai cinque sensi (subire ha valore preparatorio
per diventare una vittima. Quest’ultima, talvolta, può trasformarsi inconsciamente in un
carnefice; per questo è necessario correggere quest’attitudine).
“Vivere correttamente” significa vivere con obiettivi ben chiari (la maggioranza delle
persone non sanno perché vivono), svolgere la propria missione, riuscendo a mantenere
sempre la pace interiore, al di fuori di ogni attaccamento, di ogni pregiudizio, coltivando la
vita materiale in maniera equilibrata.
Ci sono individui che reputano impossibile lavorare senza ambizione e accontentarsi della
sufficienza, ma se approfondiscono il ragionamento, capiscono che non è così assurdo.
Per comprendere la Legge Universale Divina, bisogna vivere e lavorare senza rimpianti, con
sincero ringraziamento ogni giorno, impegnandosi con tutta l’energia, allora, chiunque può
raggiungere l’illuminazione.
“Applicarsi correttamente alla via” significa impegnarsi a coltivare l’anima attraverso il
rapporto umano. Per fare questo occorrono coraggio e impegno.
Il legame tra marito e moglie, genitori e figli, fratelli, sorelle e amici, si basa su una promessa
che è stata fatta prima di nascere. Questi legami si sono coltivati (nelle vite passate) per
numerosi secoli, quindi non è possibile avere pretese egoistiche, ma bisogna nutrire il
proposito dell’armonia, con la restituzione di quanto si riceve attraverso il ringraziamento.
Ci sono persone che cercano l’armonia nel rapporto ma non vengono prese in considerazione,
non sono ascoltate dal marito o dalla moglie, dagli amici, dai colleghi, che talvolta coltivano
propositi di separazione e di distacco. In realtà, quando una persona cede all’altra con il Buon
Cuore, non manifesta debolezza, semmai forza, e per questo il rapporto migliora.
Nella mancanza di comprensione, c’è sempre una causa di disarmonia e bisogna riflettere
profondamente per trovarla. (Nel caso di un rapporto matrimoniale disarmonico, è molto
frequente che la causa dipenda dal fatto che gli uomini vivono i tradimenti mentalmente e
virtualmente, ma a volte anche realisticamente, perdendo la sacralità del Cuore, mentre le
donne tendono a mitizzare il proprio marito, rifiutandosi di vederlo nella sua vera essenza).
107
CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

Ci possono anche essere persone con le quali non si può creare l’armonia, poiché non
ricambiano l’impegno a fare un buon lavoro nel rapporto, in quanto sono dure, hanno
una lingua velenosa, o possono usare persino la violenza (così, tante persone contrastano
l’amorevole supporto che offrono gli angeli per accontentare i diavoli). Non bisogna mai
scontrarsi o combattere con coloro che sono completamente fuori dalla via di mezzo, ma
mantenere il Cuore sereno e pregare: “Dio, per favore, dona la Luce e la Pace nel Cuore di
questa misera persona, grazie”.
Praticare la pazienza non significa accumulare le tensioni o pensare alla vendetta, desiderando
la punizione delle persone cattive. Questi pensieri coprono l’anima di oscurità e creano
disarmonia nel Cuore.
La vera pazienza consiste nel mantenere la pace interiore nonostante la difficoltà nel sostenere
tutte le prove esterne. Non si deve mai creare un Cuore disturbato.
Le persone che non sanno creare l’armonia, subiscono spesso le malattie, perdono la fiducia
e ricadono in continuazione nella sofferenza.
Bisogna fare riferimento alla Legge di Causa ed Effetto, che la scienza fisica spiega come
azione e reazione.
Ognuno di noi deve coltivare il Cuore grande e ricco, anche di fronte a tante cause di
disarmonia, con l’obiettivo di creare la grande armonia nel rapporto umano, come primo passo
verso la meta: “Applicarsi correttamente alla via” che significa percorrere costantemente la
Legge di Dio.
“Pregare correttamente”: pregare è ringraziare Dio, gli angeli e comunicare con loro. Dietro
questo principio si trovano i desideri interiori, come per esempio diventare importante nella
società avere un buon posto di lavoro, una bella casa, desiderare di sposarsi o chiedere la
salvezza a Dio ecc. I desideri corretti si trovano sulla via di mezzo, mentre quelli eccessivi ed
egoistici, crescono infinitamente, distruggendo l’armonia umana.
L’uomo possiede talenti acquisiti nelle vite passate e in questa vita, ogni persona ha diverse
qualità.
Il Presidente di uno Stato è unico. La competizione attorno a quel posto nasce quando le
persone, ignorando le proprie capacità, desiderano soltanto posizioni di privilegio e di potere
e per questo si combattono aspramente. In politica, sul posto di lavoro e tra le classi sociali si
verificano conflitti che un tempo venivano risolti con la forza delle armi.
I desideri egoistici portano alla disarmonia, all’ingiustizia sociale. La loro causa è la mancanza
di consapevolezza delle proprie capacità e dei propri talenti, per cui diviene molto difficile
riconoscere il lavoro adatto a ciascuno.
I desideri eccessivi, egoistici, non hanno un limite. Per questo, l’essere umano deve
comprendere il valore della sufficienza, ascoltando il proprio Cuore.
Le preghiere e i desideri devono sempre mirare all’armonia globale. Pregare significa
concentrarsi sui desideri dell’anima, ossia collaborare con gli angeli per riportare la Luce e
la Pace nel proprio Cuore e in Quello altrui.
L’ultimo principio “Meditare correttamente” riguarda la riflessione.
In base ai 7 principi elencati, prima di concludere la giornata, bisogna riflettere sui pensieri
e sulle azioni, controllare i punti estremi e gli errori commessi, quindi correggerli nel Cuore,
per non ripeterli più. La riflessione non consiste soltanto nel distinguere il Bene dal male.
108
CAPITOLO VIII: IL PRINCIPIO DELLA VIA DI MEZZO

Quando si riconosce il male va individuata la causa, correggendola il Cuore si purifica. Gli


esiti riguardano la mente e il corpo: aumenta l’armonia in famiglia, nel lavoro, nell’ambiente
e questo influenza anche l’armonia sociale (piano piano, con grande pazienza si conseguono
i risultati).
Quando s’incontrano fallimenti o insuccessi, bisogna approfondire la ricerca della causa
per non ripetere gli stessi errori. Le esperienze dei fallimenti vanno utilizzate per ottenere
i successi nel futuro. Ripetere sempre gli stessi errori senza riflettere, rende impossibile
raggiungere la realizzazione concreta.
Il fondamento di “Meditare correttamente” è la riflessione. La meditazione con la riflessione
elimina l’oscurità dal Cuore e ne raffina l’energia.
Tuttavia bisogna stare attenti: una eccessiva riflessione comporta un Cuore piccolo, oppure
quando si cerca di correggersi seguendo il canone personale, un modello sbagliato dello stato
umano, che al contrario si stima corretto, si rafforza la negatività e si accentua l’illusione.
L’essere umano può avere tante caratteristiche, essere introverso o estroverso, ottimista o
pessimista, per questo ognuno deve trovare il proprio corretto modo di riflessione.
Umanamente si deve migliorare ed evolvere sempre. L’atteggiamento umano più costante,
invece, con una percentuale abbastanza elevata, dimostra che le persone sofferenti appena
si sentono meglio, si scordano dell’umiltà e della gratitudine (verso la vita, verso chi ha
fornito aiuto), e ritornano a vivere ormeggiate all’ombra delle vacue stupidaggini quotidiane.
Ovviamente questa è la via della ripetizione della sofferenza.
La Legge Universale Divina, praticata costantemente con grande coraggio e azioni concrete,
fa crescere la saggezza e lo spirito pratico di ognuno. Gli 8 principi sono la via più breve per
raggiungere la reale Vita.

109
CAPITOLO IX:
GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

IX-1. VEDERE CORRETTAMENTE

“Vedere correttamente” significa saper distinguere la vera realtà (la sostanza, la causa, la vera
forma, il vero aspetto, il mondo reale) dai fenomeni (ciò che si manifesta materialmente,
apparentemente, il mondo materiale), saper vedere la vera realtà senza essere presi, influenzati
dai fenomeni, ma senza sottovalutarli, saperli vedere come la manifestazione della vera realtà.
Senza “Vedere correttamente” è impossibile “Pensare correttamente”, e senza “Pensare
correttamente”, è impossibile “Parlare correttamente”, per questo, il primo principio “Vedere
correttamente” è fondamentale perché è la base di tutto.
“Vedere correttamente” è vedere tutte le cose dal punto di vista dell’anima che possiede nel
centro “lo spirito divino (amore e misericordia)”. Il Bene è ciò che fa bene all’anima e fa
crescere, evolvere spiritualmente.
La vera realtà è che l’essere umano è “figlio di Dio”, ossia possiede la capacità di creare. I
pensieri reali creano fenomeni buoni, invece quelli cattivi o quelli che non corrispondono
alla verità, creano fenomeni disarmonici.
L’universo segue la Legge di Causa ed Effetto, “Vedere correttamente” significa riconoscere
la causa di qualsiasi fatto o evento. Quando si manifesta un cattivo risultato, bisogna riflettere
profondamente per ricercarne la causa ed eliminarla dal Cuore.
Quando l’essere umano, per lo stato di essere “figlio di Dio” avversa la sua stessa essenza,
si producono cattivi fenomeni, che si sentono nel Cuore come sofferenza. Bisogna praticare
quotidianamente il Bene, allora il proprio Cuore si riempie di pace ed emette la Luce.
Le anime hanno diversi livelli, in base ai quali, dopo la morte ritornano nel Cielo: mondo
dei profeti, mondo santo, mondo luminoso, mondo spirituale, mondo delle anime. Le anime
che hanno fatto del male, vanno all’inferno ad un livello equivalente al male prodotto (ad
esempio Adolf Hitler è sprofondato nell’inferno più tenebroso e crudele).
In base al livello evolutivo dell’anima (livello della coscienza) cambia naturalmente il
comportamento umano: c’è chi apprezza la Legge Universale Divina, ma si accontenta
soltanto della conoscenza, chi l’applica migliorando concretamente sé stesso, ma si accontenta
soltanto della propria evoluzione, chi non si accontenta soltanto della propria salvezza e
cerca di salvare anche gli altri. Siamo come l’acqua che senza cambiare la sua sostanza si
manifesta in varie grandezze: acqua del pozzo, acqua del laghetto, acqua del fiume, acqua
del lago, acqua del mare.
Tutte le persone sono differenti tra loro per carattere, personalità, esperienze, culture,
abitudini, ma tutte vivono con la stessa Legge di Dio che è l’Unica. Questa Unica Essenza è
la vera realtà. La vera realtà è che tutte le persone vivono la Vita di Dio, e nello stesso tempo,
la loro vita viene vissuta nella Vita di Dio. In questa vera realtà, ogni persona, per essere
“figlia di Dio”, si manifesta e si esprime a proprio modo, per mille persone, ci sono mille
espressioni completamente differenti.
Bisogna fare del Bene, anche se nessuno ci vede, e nessuno lo sa, solo il proprio Cuore
conosce perfettamente i propri pensieri e le azioni. Il Bene porta alla gioia dell’anima, e con
la gioia l’anima evolve.

110
CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

I fenomeni sono manifestazioni della realtà, ossia la sostanza dei pensieri umani, ad esempio
le malattie, gli infortuni e l’infelicità, sono causati dall’avversare il Cuore sincero tramite la
rabbia, la tristezza, l’odio, le lamentele, l’incoscienza, l’ignoranza. Per riprendere la nostra
centratura bisogna coltivare nel Cuore: amore, gratitudine, armonia, gentilezza, dolcezza,
coraggio; nell’epoca attuale serve soprattutto la conoscenza corretta.
Le persone vivono per poter manifestare la vera realtà nel mondo materiale, cioè la
ricostruzione del paradiso terrestre. Nel Cuore di Dio è già realizzato, ma le persone per
concretizzarLo ci mettono ancora molto tempo.
Dio ha creato l’uomo per esprimere Sé stesso, ossia manifestare Dio stesso per Sé stesso. A
titolo di paragone, e con le dovute proporzioni, nella piccolezza umana è come un musicista
che amando la musica, si esprime tramite la musica. Quindi la Volontà di Dio è creare Sé
stesso, questa manifestazione è la Sua Gioia. L’essere umano è “figlio di Dio”, la gioia e la
felicità si sentono nel Cuore, quando il proprio Cuore coincide e si unisce con questa Volontà
di Dio, altrimenti si creano infelicità e sofferenza in vari modi.
Anche quando si attende al proprio lavoro, farlo in modo automatico non porta alla felicità,
bisogna comprendere perché si lavora. Lavorare svogliatamente rende inutile anche l’impegno
fisico, bisogna lavorare con saggezza, senza perdere tempo. Per questo motivo Dio ha dato
all’uomo la capacità di comprendere, di conoscere e di pensare (l’uso della mente).
L’obiettivo di “Vedere correttamente” è la corretta valutazione delle cose. È impossibile
vedere correttamente con i preconcetti, con il giudizio e con le critiche, bisogna comprendere
la verità: come le cose sono fatte realmente, per cui bisogna riconoscere le cause dei fenomeni.
È necessario abbandonare l’ego. Nel rapporto umano bisogna saper vedere con il punto di
vista di un giudice terzo.
La radice di “Vedere correttamente” è saper ringraziare di Cuore. È impossibile vedere
correttamente senza ringraziamento. E la base del ringraziamento è verso i propri genitori
(compresi quelli adottivi). Bisogna pensare con quale Cuore i genitori ci hanno cresciuto,
comprendendoLo si può imparare a vedere come sono le persone con le differenti mentalità.
Partendo dal ringraziamento verso i propri genitori nasce il ringraziamento verso tutti e
tutto: gli antenati, i figli, i fratelli e le sorelle, parenti, amici, colleghi, vicini di casa, le cose
indispensabili per la vita materiale come il cibo, i vestiti, la casa, l’aria, l’acqua, fino alla
grande natura.
Quando si comprende il Cuore del ringraziamento, si capisce che è veramente inutile stare
in competizione con le persone, e la cosa più naturale è quella di collaborare, completandosi
con tutti. Da questo Cuore nasce la pace. Il Ringraziamento riempie di umiltà e di onestà
il Cuore, fa nascere l’amore. L’inizio e la fine della Legge Universale Divina è il Cuore di
ringraziamento. Senza questo Cuore non si ottiene la corretta visione. Il ringraziamento è la
cosa più importante.

111
CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

IX-2. PENSARE CORRETTAMENTE

L’essere umano, nelle sue reincarnazioni, a volte nasce uomo, a volte donna, a volte ricco, a
volte povero, a volte capo, a volte dipendente. Un’anima, in base alle sue necessità, sceglie
l’ambiente ideale per studiare ciò che le serve per evolvere. Per questo motivo, lamentarsi
dell’ambiente in cui si vive significa rifiutare la propria volontà di crescere umanamente.
Non bisogna lamentarsi se si è uomo o donna. Se si nasce uomo si deve vivere per essere
uomo, se si è donna si deve vivere per essere donna. Soprattutto non serve che una donna si
metta in concorrenza con gli uomini cercando ad ogni costo la supremazia. La vita innaturale
stanca tantissimo.
La natura è semplicemente “naturale”, non è artificiosa. La cosa più importante è essere
“naturale”. Non bisogna vivere con il timore del giudizio degli altri, ma non è lecito neanche
cercare di sottomettere gli altri (prepotenza).
I pensieri (immaginazioni, idee) creano la realtà. Dal pensiero sono nate le creazioni umane
come le invenzioni. Pensieri buoni portano risultati buoni. Quelli cattivi portano risultati
cattivi. I pensieri naturali portano alla liberazione. Quelli artificiosi comportano problemi di
chiusura, freno o libertinaggio. Esattamente come la Legge di Causa ed Effetto.
Le azioni vengono dai pensieri. Senza pensieri (volontà) non esistono le azioni. Ma quando
si pensa troppo non si può agire. Oppure agire senza pensare con ponderazione non porta a
buoni risultati. Quindi il pensare e l’agire si devono sincronizzare per riuscire in una finalità.
Le azioni buone nascono da pensieri corretti. È impossibile comportarsi correttamente
avendo pensieri deviati. La maggioranza delle persone cerca a tutti i costi di avere ragione,
o crede di averne fissandosi sulle proprie opinioni, senza riconoscere l’Assoluto (la sostanza
di ogni cosa), senza saper “Vedere correttamente”.
Bisogna stare attenti ai pensieri egoistici. Per correggerli è necessario fare la riflessione,
senza la quale è impossibile coltivare l’armonia.
Per ottenere risultati concreti finalizzati a manifestare il Bene e l’Amore, non basta pensare
bene, ma è necessario agire in base a corretti pensieri. Oppure, per verificare la correttezza
dei pensieri, bisogna sperimentarli con azioni pratiche e vedere i risultati.
Ci sono persone che fanno di tutto per nascondere i propri difetti, spesso dando la colpa
ad altri, altre portano le maschere in continuazione, magari dicendo tante bugie per ben
apparire. Ci sono persone che per attirare l’attenzione altrui cercano infiniti modi per farsi
notare, millantando e dandosi delle arie. Al contrario, così facendo si umiliano per dimostrare
la sofferenza. Bisogna abbandonare queste mentalità distorte e dimostrare sé stessi per quello
che si è, con tutti i pregi e difetti. “Pensare correttamente” significa coltivare il Cuore onesto
e sincero per essere “naturale”.
Pensieri del tipo “non mi piace quella persona”, “odio quella persona” non sono in linea
con “Pensare correttamente”. Questi pensieri scaturiscono dal proprio egoismo che crea
la separazione del Cuore tra le persone. La vera correttezza si valuta secondo il Cuore di
Dio, bisogna imparare ad amare tutte le persone (siamo tutti fratelli e sorelle spiritualmente)
secondo l’Amore di Dio. Le persone egoiste, non rispettando il Cuore umano, operano col
male, bisogna pregare con amore per queste misere persone che hanno un Cuore chiuso,
algido.
112
CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

Il criterio di “Pensare correttamente” è di ponderare come si possa manifestare, esprimere il


Cuore di Dio (l’armonia).
Per “Pensare correttamente” non bisogna mai dare troppa importanza alla capacità psichica, al
potere spirituale, perché le attitudini dipendono dal tipo di anima che a volte non corrisponde
al suo livello evolutivo. Ci sono anche persone molto evolute che non esprimono grandi
capacità, invece altre le hanno sviluppate artificialmente con certe pratiche spirituali (che a
volte diventano molto dannose).
La vera pratica religiosa è: comprendere intuitivamente “Dio” e “l’essere umano”, con una
percezione acuta, profonda e diretta della Verità che si manifesta come apertura di una Luce
nel Cuore profondo. Quando si comprende “Dio” e “sé stessi” intuitivamente nel Cuore
profondo, si vive immediatamente la connessione divina ed è impossibile non ringraziare di
Cuore. Le religioni di oggi si contendono il primato di possedere la Verità Assoluta, questo
atteggiamento lo usano spesso anche le persone in conformità alla mentalità comune e alla
cultura.
“Pensare correttamente” si basa sulla Legge Universale Divina che riguarda
contemporaneamente l’esistenza reale di Dio, l’esistenza eterna dell’anima, la Legge di
Causa ed Effetto (azione e reazione), la Legge del Karma (la Legge d’Inerzia), la Legge della
Circolazione (Reincarnazione), la Legge della Simpatia (simili si attraggono).
Questa Legge è stata creata dal Grande Spirito del Grande Universo (Dio), e le persone che
hanno la capacità e la missione di portare l’INTERA Legge di Dio sono “Buddha” e “Cristo”.
I propri destini si creano in base ai propri pensieri. Ogni anima è unicamente responsabile
del proprio stato. Per questa totale responsabilità, bisogna “Pensare correttamente” nella
riflessione, per correggere i propri pensieri e i propri comportamenti. Alcune religioni
insegnano che i destini dipendono esclusivamente da Dio, ma questo pensiero non corrisponde
a verità. È veramente risibile affidarsi alla divinazione per sapere come comportarci, poiché
i propri destini dipendono soltanto dai propri pensieri.
Il corretto Cuore si alimenta di pace e armonia, “Pensare correttamente” consiste nel verificare
se il proprio Cuore è in pace e in armonia con la natura, il sole, il nostro pianeta, gli antenati, i
genitori, i figli, i fratelli e le sorelle, i parenti, gli amici, casuali, e/o sporadici rapporti umani,
il proprio lavoro. Quando si trovano i punti disarmonici, bisogna riflettere, per riconoscere la
causa, e per questo aiuta la conoscenza della Legge Universale Divina.
Ogni cosa ha un ordine e un tempo ben preciso, come dopo la scuola elementare si va alla
scuola media, e dopo alle superiori, non si può andare direttamente all’università. Anche
nel mondo reale esiste la gerarchia spirituale funzionale di cui Gesù, Buddha e Mosè sono
conduttori. Per realizzare i pensieri, serve una forma che li materializzi. Anche se si pensa
alle cose geniali, ma poi non si mettono in atto, non accade niente. E per metterle in atto,
bisogna pensare all’ordine corretto, e capire anche la modalità corretta. Nel processo ci
possono essere momentanei fallimenti, ma l’importante è continuare a pensare sempre più
correttamente. Ad esempio, l’essere umano quando ha voluto volare, ha tentato diverse
sperimentazioni prima della realizzazione dell’aereo.
Tuttavia, se una persona pratica correttamente la Legge Universale Divina, possono sorgere
problemi nella vita per il karma delle vite passate. In quel caso, non bisogna mai avere timore,
ma affrontarli con serietà e serenità, pensando come risolvere i problemi attraverso l’ordine
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

corretto. Agitazione e preoccupazione non percorrono la via di “Pensare correttamente”.


Il senso della vita si trova nel crescere spiritualmente, nell’evoluzione dell’anima, nel
comprendere di essere “figlio di Dio” e nel raggiungimento dell’illuminazione. Per questo
motivo è stato donato il corpo fisico. Bisogna coltivare anche le cose materiali, ma la vera
felicità si trova soltanto nell’anima e nel Cuore.
La creazione del grande universo è nata con la Volontà di Dio, che è il Pensiero di Dio.
“Pensare correttamente” si basa sui pensieri dell’Amore e della Misericordia secondo il
principio della via di mezzo. Il criterio della Legge è: pensieri buoni portano il Bene, quelli
cattivi portano il male. Bisogna imparare a utilizzarLa.

IX-3. PARLARE CORRETTAMENTE

Parlare concerne la comunicazione umana che permette di comprendersi a vicenda. Bisogna


parlare sempre pensando alla felicità dell’altro. Le parole, prima di uscire dalla bocca, si
creano nel pensiero, nell’immagine e nell’idea. Per questo per “Parlare correttamente” è
necessario “Pensare correttamente”.
Ciò che si pensa, ciò che si dice e ciò che si fa devono corrispondere. Ci sono persone che parlano
bene ma coltivano rabbia, egoismo o pessimismo nel Cuore. Ci sono delle persone fisicamente
malate che dicono di voler guarire, ma il loro comportamento rivela che si focalizzano in
continuazione sulle malattie, ostacolando fattivamente la guarigione. Questo meccanismo è del
tutto inconscio: credere di fare non corrisponde a fare e non coincide con la realtà; su questo
atteggiamento bisogna riflettere obiettivamente. Un famoso proverbio dice: “fa’ quel che il
prete dice, non fare quel che il prete fa”, ma in realtà questo proverbio non funziona data la sua
incoerenza. Quando una persona fa finta di sapere e parla, nelle parole si evidenziano sempre,
da qualche parte, le contraddizioni. Quando le parole suonano a vuoto non assumono la corretta
sostanza. Quindi è impossibile applicare realmente: “quel che il prete dice”.
Le parole sono energia. Ci sono parole che si sentono attraverso l’orecchio, altre si
percepiscono nell’aria, nell’atmosfera come sostanza energetica.
Quando il Cuore di provenienza è disarmonico, anche se si usano parole belle e gentili, si avverte
che sono parole di facciata. Quando il Cuore di provenienza è umile, incoraggiante e amorevole,
anche se le parole sono disordinate o grossolane, sono cariche di una buona vibrazione.
Anche le parole hanno la loro vibrazione. Nell’epoca odierna spesso l’uso delle parole è molto
brusco, turbato e volgare. Le parolacce poiché veicolano su basse vibrazioni colpiscono il
Cuore molto sottilmente, offuscano un po’ alla volta la propria mente. Le bestemmie sono
esattamente opposte al ringraziamento, e favoriscono il processo dell’autodistruzione totale
dell’anima.
“Parlare correttamente” vuol dire coltivare l’armonia tra le persone. Non è corretto usare le
parole allo scopo di scatenare le polemiche (disarmonia).
Per coltivare l’armonia è necessario parlare con il Cuore sincero e aperto. Altrimenti non
si risolve niente nella vita. Soprattutto i politici e i religiosi dovrebbero parlare con il vero
Cuore, invece di fare fumosi dibattiti con la razionalità su opinioni deviate, con eccessiva
emotività, per difendere il proprio ego.
La famiglia, come stabilito da Dio, è il primo nucleo per coltivare l’anima, in cui ci si esercita
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

per: “Parlare correttamente”.


Quando non c’è l’unione del Cuore, nella comunicazione verbale, nascono spesso
fraintendimenti, cattiva comprensione, e a volte non si capiscono neanche le comunicazioni
banali della vita quotidiana. Il rapporto umano si basa assolutamente sulla reciprocità,
pertanto non funziona quando è a senso unico. Due Cuori devono essere aperti e devono
avere la volontà di conoscersi l’un l’altro. Non funziona il rapporto in cui un Cuore è aperto
e l’altro è chiuso. Il Cuore chiuso non sa ascoltare, non cerca di conoscere l’altro Cuore, e
spessissimo gli attribuisce la colpa. La causa è l’assenza della riflessione su sé stesso, per
cui non conoscendosi a fondo, non può capire come sono fatti gli altri Cuori, e si fissa sulle
proprie opinioni. Questo Cuore chiuso è veramente misero, si rinsecchisce come una foglia
in autunno e non conosce la gioia di condividere.
Parlare non è soltanto comunicare tra le persone, ma si intende anche il dialogo interiore con
sé stessi (ad esempio, quando si è ottenuto un buon risultato, complimentarsi con sé stessi, e
quando si fallisce, dirsi le parole incoraggianti).
Invece nell’educazione, nell’insegnamento, a volte servono le parole severe e forti per fare
comprendere all’interlocutore, lo stato corretto umano.
Questo vale anche nella nostra epoca di confusione in cui occorre parlare in modo molto
forte e determinato per correggere l’egoismo umano. Di solito la mentalità comune insorge
contro il cambiamento, con tutta l’energia possibile finalizzata a mantenere lo stato corrente
deviato. I pensieri corretti vanno realizzati attraverso le parole. Nasconderle nel Cuore, per
timore del contrasto non è saggio, e non esprime il coraggio.
Può succedere che i pensieri corretti espressi con le parole provochino l’ira delle persone
egoiste. In quel momento, senza arrabbiarsi, si può pregare per la felicità del loro Cuore e
riflettere sul modo migliore di dire le cose.
Per coltivare la felicità, non bisogna mai parlare delle cose stupide (tratte da riviste, notizie che
non hanno senso), delle informazioni deviate, delle vanterie, oppure esprimere malcontento
(lamentele), parlare male degli altri alle spalle, senza comprenderne la sostanza.
Si deve parlare sempre con amore, poiché la cosa più importante è l’energia che vive
all’interno delle parole. Le persone parlano energeticamente e verbalmente.
Il principio “Parlare correttamente” comprende anche il “SACRO SILENZIO”. Non si
parla quando non ce n’è bisogno, ed è inutile parlare con un muro (le persone estremamente
testarde che non vogliono mai cambiare le opinioni distorte), a volte il silenzio è molto più
eloquente delle parole.
I pensieri si esprimono tramite le parole. Il motivo per cui gli 8 principi iniziano con “Vedere”,
“Pensare” e “Parlare” ci dice che questo è l’ordine per la realizzazione dei pensieri. Il
progetto di Dio rivela che l’uomo è stato creato per realizzare il paradiso terrestre nel mondo
materiale. Per svolgere questa Gioia (Missione) è necessario pensare con il Cuore di Dio e
parlare con il Cuore di Dio, per essere “figlio di Dio”. Altrimenti si crea la disarmonia che si
manifesta come guerra, malattia, sfortuna.
Un giorno si uniranno tutti i paesi del pianeta Terra, in quel momento si parlerà in tutto il
mondo con l’unica lingua: quella riformata dell’esperanto.
Le persone intelligenti sono quelle che sanno mettere in ordine i pensieri con le parole. Sanno
esprimere i propri pensieri e i sentimenti con una frase. Bisogna imparare a farlo.
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

IX-4. LAVORARE CORRETTAMENTE

Il fondamento di “Lavorare correttamente” è: ognuno con il proprio lavoro provvede a


mantenere la propria vita materiale, conseguentemente sostiene la vita materiale degli altri,
allo scopo di armonizzare, tutti insieme, il mondo materiale. Tramite il lavoro bisogna
coltivare lo spirito del servizio che significa manifestare l’azione dell’amore. È impossibile
vivere da soli, bisogna imparare ad aiutarsi a vicenda; nella distribuzione del lavoro, ognuno
deve utilizzare le sue capacità, e mettere a disposizione della società le attitudini della sua
anima.
Il proposito della Legge Universale Divina è la realizzazione del paradiso terrestre: portare
la pace e l’armonia completa nel mondo materiale. In questa epoca sarebbe necessario
far aumentare il numero di persone che vogliono realizzare la pace mondiale veramente e
seriamente.
Alcune correnti del cristianesimo insegnano che il lavoro è la punizione di Dio in
conseguenza del peccato originale di Adamo ed Eva. Per questo un’infinità di persone
pensano (inconsciamente), che in realtà non serva lavorare per vivere, ma si debba lavorare
per via della punizione. La conseguenza è che si cerca di lavorare di meno, senza cura né
ordine, con la pesantezza del senso del dovere, pensando continuamente alle vacanze come
premio ristorativo. La causa si trova in un’INTERPRETAZIONE modificata della Bibbia:
Adamo ed Eva giocavano nell’Eden, nel mondo in cui non serviva lavorare, il serpente invitò
a mangiare il frutto proibito, alla fine Adamo ed Eva lo mangiarono. Dio lo scoprì e per
punizione, donò agli uomini la sofferenza del lavoro per poter mangiare, e alle donne la
sofferenza del dolore nel parto. Secondo gli insegnamenti della Legge Universale Divina
di Gesù, Buddha, Mosè, il lavoro consiste nel fare assistenza a Dio per il Suo Sacro Lavoro
di completare la Creazione. Dio ha creato l’intelaiatura e le parti più grandi, ed ha affidato
ai Suoi figli (esseri umani) le parti piccole. Aiutare a completare il Lavoro di Dio (l’Amore
Eterno, la grande armonia) non può risultare un patimento, ma deve essere, naturalmente,
un grande piacere, una gioia che porta alla felicità. La stessa cosa vale anche riguardo il
parto. Attraverso il parto arriva una nuova vita, un grande dono di Dio, la fatica fisica esiste,
ma ci deve essere naturalmente un’esplosione di gioia e felicità nel Cuore profondo. È
impossibile soffrire! Chi soffre per la gravidanza e per il parto, la causa è rintracciabile nella
propria disarmonia (dovuta all’egoismo, all’incoscienza) in confronto alla pura armonia, alla
vibrazione celestiale che porta il bambino prenatale.
In realtà anche nel mondo reale, in paradiso, gli angeli (le anime) lavorano per l’armonia di
Dio, si aiutano a vicenda per l’evoluzione spirituale, sfruttando le proprie attitudini. Quando
preghiamo intervengono gli angeli.
La filosofia principale dell’epoca odierna per l’essere umano è di lavorare per guadagnare
sempre più soldi. È un concetto esclusivamente materialistico. Tante persone non riescono
ancora a pensare a ciò che esiste oltre la materia, alcune addirittura si scandalizzano quando
si parla dell’energia, sostenendo che sia una “questione della credenza, per cui bisogna
solo crederci”, rifiutando la reale esistenza dell’invisibile. Questa mentalità deviata verso il
denaro, nell’ignorare completamente il rapporto sincero del Cuore, la felicità dell’anima, ha
portato una grande confusione nella società. Quando si comprende l’anima con il Cuore, si
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

capisce realmente che l’idea di avere i soldi o non averli, è indifferente. La sofferenza nasce
con l’attaccamento al denaro, con il pensiero di possederlo tutto per sé. Essere ricchi non è
assolutamente un peccato. Buddha, in India, insegnava al popolo come poter aumentare il
capitale lavorando correttamente, ma la chiave era “la massima onestà”. Se il denaro viene
utilizzato per il bene di tutti, per l’amore, si può averne quanto si desidera. Tuttavia molte
persone pensano che diventare ricchi sia un peccato, e per essere puri con il Cuore bisogna
essere poveri economicamente. Questo concetto proviene dagli insegnamenti modificati del
cristianesimo (mentre la chiesa accumula un patrimonio, di cui non si conosce bene l’utilizzo),
ed è veramente sbagliato. Quando Gesù diceva: “i ricchi non si salvano” voleva significare
che coloro che sono attaccati al denaro (sia per averlo, ma anche rifiutarlo) non si salvano. Se
i soldi avanzano, se ne fa un uso corretto e onesto distribuendoli alle persone, e se una persona
non ha la disponibilità economica, può contribuire con il Cuore dell’amore. Ovviamente,
sprecare denaro in continuazione è percorrere la via della distruzione, accumularli solo per
sé è invece la via della miseria dell’anima.
Nell’epoca della disarmonia, come quella attuale, ci sono tantissime persone che non
conoscendo il vero valore della vita alimentano spesso i piaceri egoistici. La via degli affari
utilizza esattamente questi piaceri deviati ed eccessivi per accumulare più soldi, offrendo
anche il servizio per soddisfarli. Oppure per abbassare i costi, offre prodotti di bassa
qualità, usando anche sostanze chimiche che danneggiano gradualmente il corpo umano e
l’ambiente. Ad esempio, alcune aziende alimentari producono alimenti non propriamente
naturali, magari con l’aggiunta di sostanze chimiche che aumentano il piacere del gusto
artificialmente, mentre negli allevamenti, gli animali sono costretti a vivere in ambienti
infernali gonfiandosi in fretta per via degli ormoni somministrati. Non c’è scampo neanche
per le verdure e la frutta che avendo cambiato forma, apparentemente sembrano più buoni,
non considerando la loro vera sostanza.
Come per questo esempio, numerosissime corruzioni sono presenti in ogni campo della società,
dalle truffe dei politici fino alle discariche abusive di rifiuti e sostanze tossiche nell’ambiente.
“Lavorare correttamente” si basa sul Cuore del servizio, e questo Cuore è sempre “l’amore”.
Quindi lavorare significa agire socialmente con l’amore. La causa primaria della confusione
sociale si trova nella convinzione, storicamente radicata, che lavorare riguardi soltanto come
guadagnare denaro per sé, con grande disinteresse per gli altri.
Altro tema scottante posto dall’epoca moderna, riguarda l’inserimento delle donne nel mondo
del lavoro. È un periodo molto difficile, soprattutto per le donne, che devono svolgere sia
il lavoro esterno, sia quello interno alla famiglia. A causa della diffusa ingiustizia sociale,
gli uomini non riescono a guadagnare sufficientemente, e le donne spesso sono costrette
a lavorare per concorrere a mantenere economicamente la famiglia. D’altra parte, sono
aumentati gli uomini pigri, testardi e insensibili che non amano coltivare l’armonia sociale,
non sanno essere determinati nel modo corretto. Tra le persone che cercano di migliorare
sé stesse e l’umanità, la maggioranza riguarda le donne, mentre gli uomini dovrebbero
essere assolutamente più seri e propositivi nella vita, perché senza il loro contributo diventa
impossibile coltivare l’armonia sociale. Le donne, appunto, vivono il conflitto nel dividersi
tra il lavoro esterno e quello interno (curare i figli e il marito). Il fallimento nel lavoro si può
recuperare in qualche modo, ma è molto peggio il fallimento nell’educazione e nella cura dei
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

figli, poiché il tempo non trascorso con loro non ritornerà più, diventando un grande peso del
Cuore. I figli che non sono stati curati correttamente, una volta diventati adulti, inizieranno
a creare problemi anche nella società: un grande numero porterà il disagio nel paese stesso,
che si estenderà poi a tutta l’umanità sul pianeta Terra. Il lavoro è recuperabile, ma la cura
sottratta ai figli è perduta, è ovvio quale sia la cosa più importante per le donne! Un altro
genere di confusione dei nostri tempi è dettata dalla decisione da parte di tante mamme
di affidare i figli alle nonne (anche ai nonni). Le nonne avendo già cresciuto i propri figli,
avrebbero preferito godersi un po’ di tranquillità, ma si trovano costrette a crescere anche i
nipoti. Chissà cosa succederà nel futuro con i figli cresciuti dalle nonne (anche dai nonni),
e trascurati dalle mamme. Per la mentalità moderna distorta, ci sono tante mamme che non
sanno rapportarsi ai propri figli e gestirli, allora, anziché riflettere per comprendere quale sia
lo stato corretto umano, affidano all’asilo l’educazione, che in realtà loro stesse dovrebbero
insegnare. Ovviamente è anche importante che i figli piccoli giochino con gli amichetti, ma
primariamente dovrebbero trascorrere il tempo vicino alle mamme. I figli quando diventano
più grandi iniziano a rapportarsi anche con i papà. Nell’adolescenza sono più autonomi,
ma sempre sotto la protezione dei genitori. Purtroppo ci sono in circolazione troppi ragazzi
abbandonati a sé stessi, senza la protezione del Cuore dei genitori, e quando capita un pericolo
agli adolescenti, i genitori si disperano, ma per abitudine danno sempre la colpa agli altri,
senza riflettere mai dove sia il seme del problema. Per le donne il lavoro interno alla famiglia,
(curare i figli e il marito) è veramente sacro. In realtà lo Stato dovrebbe venire in aiuto
alle difficoltà della popolazione (magari!), ma le donne sagge, invece di aspettare l’aiuto
sociale, che potrebbe essere temporaneo, o se lavorano fuori casa, invece di concentrarsi
completamente sul lavoro sociale, potrebbero mettere più attenzione alla famiglia, e curare il
Cuore dei figli e del marito per il tempo che è possibile. Pensando con il Cuore alla propria
famiglia, anche se i cari sono lontani fisicamente, il pensiero arriva loro come telepatia,
il legame dell’anima. Quando c’è l’armonia in famiglia, si gode molto di più in salute (è
difficile ammalarsi nell’armonia della famiglia, invece quando c’è la disarmonia è difficile
riposare bene), quindi il peso della vita materiale si alleggerisce, le cose vanno più lisce con
meno problemi. Così non è meglio? Le cose buone vanno messe subito in atto!
Le civiltà, le culture e i progressi sociali esistono per l’uomo. Ma nell’epoca odierna i ruoli
si sono invertiti completamente, l’uomo è diventato schiavo del sistema. Ed è una cosa
veramente risibile che tantissime persone cerchino di adeguarsi ciecamente al conformismo
comune senza accorgersi che vale la pena di evolvere. L’evoluzione si trova nell’armonia e
non nella schiavitù o nelle competizioni. Il Cuore (l’amore) del lavoro consiste nel distribuire,
tramite la propria funzione, (ruolo sociale) le cose necessarie per vivere. In questa epoca
tantissimi lavoratori non prestano la loro opera correttamente anche se credono di farlo, un
punto su cui è necessario riflettere (anche per risolvere il problema della disoccupazione, ad
esempio si potrebbero ideare nuovi lavori portatori di armonia nella società; non sarà facile,
ma vale la pena rifletterci e affrontare la questione).

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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

IX-5. VIVERE CORRETTAMENTE

L’obiettivo di “Vivere correttamente” è comprendere il senso della vita e vivere il vero valore
della vita quotidianamente.
La grande natura è armonica. L’essere umano si deve armonizzare con la grande natura, e con
tutte le persone, per questo tutti devono collaborare, aiutarsi a vicenda, devono integrarsi e
completarsi, vivendo insieme luminosamente, in allegria.
È necessario riflettere e correggere le tendenze egoistiche che creano disarmonia: come
l’avarizia o lo sperpero di denaro, l’attaccamento sessuale, la discriminazione sessuale e
quella razziale, desiderare la fama e il potere calpestando gli altri, la testardaggine nel rifiuto
di ascoltare le persone che insegnano a vivere correttamente, non sentire il Cuore sincero ecc.
Quando si correggono i difetti, si sente nel Cuore più leggerezza, grandezza e luminosità, e
si prova naturalmente la pace interiore, a questo punto l’atmosfera dell’ambiente circostante
cambia, compreso il rapporto umano. “Vivere correttamente” è applicare positivamente e
attivamente i propri pregi, le proprie attitudini, correggendo il proprio karma.
Il karma è la tendenza a mantenere le consuetudini che si sono coltivate nelle passate
reincarnazioni (un terzo del karma attuale) e nel passato di questa vita (due terzi del karma
attuale). Secondo la scienza fisica, il karma è la Legge d’Inerzia, la macchina che corre non
può fermarsi all’improvviso. Per karma, normalmente si intende quello negativo che si crea
tramite l’attaccamento ai cinque sensi, ma esiste anche il karma positivo. Il karma delle
vite passate si manifesta già nel bambino piccolo come gentilezza, allegria, estroversione,
introversione, espansività, atteggiamento pensieroso ecc. È molto importante correggere
il karma negativo in vita attraverso la purificazione dell’anima, tuttavia non bisogna mai
creare attaccamento neanche al karma positivo. L’attaccamento crea la gabbia da cui non si
può uscire, si resta prigionieri di nuove abitudini che impediscono di cambiare la mentalità
per migliorare caratterialmente. Per correggere il karma, è necessario conoscere sé stessi.
È difficile riconoscere il karma delle vite passate, ma lo si trova spesso anche in questa
vita come tendenza caratteriale, quindi in realtà, correggendo il karma della vita attuale si
corregge naturalmente anche quello delle vite passate. L’unica via per correggerlo è attuare
la meditazione con la riflessione (purificazione dell’anima).
Con la riflessione non si intende soltanto correggere i difetti, ma bello è coltivare anche
la positività dei pregi. Nella riflessione, quando ci si concentra esclusivamente sui difetti,
il Cuore diventa pesante, si crea scoraggiamento, disperazione. Non si deve coltivare
attaccamento ai difetti! Dopo la riflessione, se si avverte malessere nel Cuore significa che
quella modalità è sbagliata, i difetti si correggono per migliorare umanamente. La corretta
riflessione, coltivando la positività, dà la forza propulsiva, e nel Cuore nasce il coraggio per
migliorare sempre di più verso l’evoluzione illimitata di Dio. L’essere umano è strutturato
in modo tale che quando compie azioni buone sente gioia nel Cuore. Perciò ne deriva che
le azioni buone vadano fatte in continuazione. Quando non si fanno le cose buone, la vita
diventa piatta, non si sente la gioia, non si capisce il senso della vita, ma si sente nel Cuore:
debolezza, collasso, inutilità dell’esistenza. Ad un certo punto, si avverte delusione della
vita, si prova disgusto di sé stessi. Il principio della via di mezzo è valido anche per la pratica
della riflessione, non bisogna vedere solo i difetti, ma riconoscere anche la presenza dei
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

pregi, che vanno coltivati, mentre i difetti vanno corretti.


L’essere umano è l’anima (coscienza), il corpo è soltanto un veicolo. Pensare di essere il corpo
ricorda un proverbio giapponese che recita: “la macchina va al mare, la nave va in montagna”.
Egoismo, attaccamenti nascono dall’idea di essere il corpo, quando i piaceri dei cinque sensi
prendono il sopravvento. Mangiare del cibo costoso non fa crescere umanamente, possedere
una bellissima donna non fa evolvere l’anima, i muscoli sviluppati non accrescono lo spirito
divino, il viso truccato non abbellisce il Cuore. Il peccato originale del Cristianesimo si
intende esattamente per via di questi attaccamenti ai piaceri fisici. L’unica salvezza viene
dal comprendere di essere l’anima: tutti viviamo nell’Unica Vita di Dio, nessuno è separato!
Ma il corpo esiste anche se è un veicolo, e deve essere curato in modo corretto, infatti “Vivere
correttamente” significa anche vivere l’armonia tra anima e corpo, tra la vita materiale e
quella spirituale.
Si dice che per digerire il cibo cucinato senza amore occorra lo stomaco di ferro. Infatti,
spesso quello servito nella mensa dell’ospedale, della scuola, del carcere, o nei posti di
lavoro non è buono, anche se si usano gli stessi ingredienti, cambia completamente il sapore.
L’amore purifica tutto. L’amore fa vivere sé stessi e tutti gli altri. La materia e lo spirito si
armonizzano tramite l’amore. Chi fa il ritiro spirituale e cerca di purificare l’anima tramite il
digiuno, fa una pratica meramente fisica, infatti può purificare soltanto l’organismo ma non
purificherà mai l’anima.
Nell’epoca odierna, la violenza dei ragazzi è molto frequente, in casi estremi anche i bambini
piccoli ne sono contagiati. La causa principale si trova esclusivamente nell’impostazione di
vita in senso materiale che ignora lo spirito (il Cuore). Anche per il delitto sessuale minorile
vale lo stesso motivo, i ragazzi e gli adolescenti non sanno cosa sia il Cuore e l’anima perché
gli adulti non glielo hanno insegnato. Sarebbe ideale che anche all’asilo e nelle scuole di ogni
ordine e grado insegnino il vero valore del Cuore.
Nell’elenco delle cose che impediscono di vivere correttamente, c’è l’eccessiva assunzione
di sigarette e di alcool, che primariamente nòcciono al corpo, e non di minore gravità sono
i conseguenti effetti psicologici che compromettono di fare il corretto lavoro di coscienza.
Tantissime persone sottovalutano la gravità del problema degli effetti che non si vedono
immediatamente. Ma quando iniziano a manifestarsi, ormai la dipendenza ha preso il
sopravvento, rendendo difficile dismettere l’abitudine. Per cambiare il futuro, serve un
unico elemento: la volontà di disfarsi di un’abitudine distruttiva e metterla in atto. La cosa
peggiore è quando una donna incinta fuma, perché il bambino nella pancia della madre si
agita e si sente soffocare; è meglio astenersi anche dall’alcool se c’è veramente amore per lui.
Tantissime donne sottovalutano il rischio e i danni. Nella vita è molto meglio respirare l’aria
fresca (anche se l’aria di oggi è spesso inquinata) invece di intossicarla volontariamente con
nuvole di fumo.
La via della felicità consiste nel vivere quotidianamente con: allegria, onesta, sincerità,
generosità, comprensione, gentilezza, gioire della felicità degli altri come fosse la propria,
aiutarsi a vicenda, cercare di coltivare l’armonia. Invece la via dell’infelicità che percorrono
tante persone è lastricata di: rabbia, lamentele, irresolutezza, autocompiacimento, invenzione
di problemi che non esistono, chiacchiere senza sostanza, presunzione di saper tutto, vanità,
pensare sempre in modo negativo, critiche e giudizio senza capire l’anima, non cercare di
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

comprendere il Cuore delle persone, godere dell’infelicità altrui, pensare che la propria
felicità dipenda solo dagli altri, cercare sempre gli errori e i difetti delle persone, avere paura
di migliorare umanamente.
È impossibile essere felici senza comprendere l’obiettivo e il senso dell’esistenza rifiutando
il vero e puro piacere della vita che si trova nel Cuore e nell’anima (il piacere spirituale). Il
piacere del corpo è insito nel: voler vedere qualcosa di interessante, voler mangiare il cibo
buono, voler visitare un posto preferito o un posto nuovo. Questi piaceri sono momentanei,
non hanno carattere di permanenza. Quando si diventa schiavi di questi piaceri che hanno la
prerogativa di autoalimentarsi, l’uomo rincorre i desideri fisici i quali, a loro volta rincorrono
l’uomo. Questa è la creazione dei peccati, la via dell’illusione. In realtà l’essere umano è
l’anima ed è la presenza spirituale, quindi la vera felicità si trova nel piacere dell’anima di
avere desideri spirituali. I desideri spirituali dell’anima riguardano il cercare la perfezione
(l’assoluto) invece dell’incompletezza, cercare la totalità e la globalità invece della parzialità,
cercare l’armonia e l’unità invece della disarmonia e della separazione, cercare la pace
nell’ordine e non nel disordine che porta alla confusione, cercare il Bene invece del male,
cercare la verità eterna, onestamente e sinceramente invece dell’illusione e della falsità con
disonestà e bugie, cercare la bellezza quale manifestazione dell’armonia unita e ordinata,
cercare la lealtà e la giustizia, cercare il piacere invece del dispiacere e della sofferenza,
cercare la Luce e la luminosità invece dell’oscurità, cercare slancio vitale invece di una
vita spenta e monotona, cercare la realizzazione del vero Sé, della libertà e dell’autonomia
invece di aspettare sempre l’iniziativa di altri, oppure di chiedere sempre aiuto o soccorso
agli altri. Nel Cuore sincero umano vivono questi elementi. Ma perché tantissime persone
non riescono più ad ascoltare il Cuore sincero e continuano ad alimentare la disarmonia e la
sofferenza? La risposta si trova nel fatto che le persone si aggrappano a ciò che non vogliono.
Per questo peso il proprio Cuore diventa pesante, oscuro e sofferente, e fatica inutilmente.
Non bisogna mai portare ciò che è inutile, l’immondizia va buttata negli appositi cassonetti
invece di accumularla dentro casa, le feci vanno evacuate invece di tenerle dentro il corpo.
Bisogna comprendere la vera concezione umana, cioè che l’essere umano è “figlio di Dio”,
ed è stato creato per avere coscienza dell’esistenza di Dio, ciò significa che quando l’essere
umano non vive con Dio, il suo Cuore non si soddisfa mai. Quando si vive la vita quotidiana
seriamente con il Cuore sincero, finalmente si ottiene la pace interiore nel Cuore e si può
meditare anche correttamente. Invece quando si vive la vita quotidiana sciattamente, senza
coscienza, in modo irresponsabile, il Cuore è sempre instabile e insicuro.
Il cristianesimo moderno insegna a portare la croce (sofferenza). Ma Gesù insegnava la
gioia di vivere. Le persone che credono in Gesù devono essere “naturalmente” gioiose con
il Cuore profondo. Le persone che invece di gioire, albergano sofferenza e pesantezza nel
Cuore devono capire che stanno travisando l’insegnamento di Gesù. Infatti Lui insegnava
la via della liberazione dai peccati esattamente come Buddha insegnava a liberarsi dalla
sofferenza. Loro insegnavano che la vita è fatta di gioia e di piacere. Il peccato è uno stato
dell’attaccamento, il Cuore si aggrappa ai sentimenti, alle cose, alle situazioni, agli oggetti.
La salvezza si raggiunge quando ci si libera dall’attaccamento. Naturalmente la liberazione
dalla sofferenza deve corrispondere allo stato di gioia e di piacere che si manifesta anche come
espressione gioiosa del viso. La vera religione esiste per perfezionare e arricchire la natura
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

umana tramite gli insegnamenti della grande natura iscritti nella Legge Universale Divina.
Chi applica questa Legge ha lo sguardo luminoso che esprime la manifestazione della gioia
di vivere. Chi pensa di applicare la Legge, ed ha un’aria imbronciata, vuol dire che non La sta
applicando realmente, anche se crede di farlo correttamente, la sua azione non corrisponde
alla realtà. Pensare che un viso luminoso e allegro sia religiosamente scorretto, per cui sia
preferibile quello con un’espressione pesante e seria, vuol dire non seguire la corretta via.
Chi pensa che la vita sia esclusivamente fatta di sofferenza, e quando incontra la gioia e la
felicità le rifiuta, facendo di tutto per ritornare a quello stato innaturale, ovviamente il suo
Cuore sincero vuole liberarsi da questo guscio. Un essere umano libero sorride naturalmente,
imparando ad ascoltare il Cuore sincero e il suo sorriso è molto profondo perché nasce dal
Cuore.
Rudolf Steiner, fondatore della Società antroposofica, possedeva grande capacità spirituale, e
nonostante abbia scritto grandi opere intorno alla natura e al destino dell’uomo, non aveva un
viso sereno e luminoso, il motivo era nella sua mente, alcune idee avversavano fortemente la
vera Natura di Dio creando l’oscurità in una parte del Cuore. È molto importante imparare a
“Vedere correttamente” per non deviare il Cuore.
“Vivere correttamente” significa vivere coscientemente. Essere coscienti significa saper
quello che si fa e si è, saper vedere le cose come sono veramente. Tantissime persone vivono
meccanicamente senza capire perché vivono, sembrano sonnambuli senza un obiettivo chiaro,
creano la fede cieca senza rendersene conto, facendosi manipolare dalle informazioni deviate.
Anche quando si vive con tanti impegni, sempre alla massima velocità, ad un certo punto si
avverte nel Cuore che qualcosa non va nella vita, e magari si fa finta di niente, negando le
sensazioni, nascondendole con gli impegni o con i pensieri artificiali, meccanici, abitudinari.
Il senso della vita si trova nel coltivare l’anima. Ogni azione di chi vive correttamente è
rivolta a crescere spiritualmente (coltivare il Cuore). Chi lo fa è contento di qualsiasi cosa
riesca a mangiare, a vestire, e in qualsiasi casa si trovi a vivere, la sola necessità che sente di
avere è la sufficienza per vivere, e ringrazia per tutto ciò che ha. All’interno della sua felicità
esiste Dio come fondamento della vita, e la consapevolezza di essere “figlio di Dio”. La
sofferenza più grande è non essere in grado di fidarsi di sé stessi, nel caso estremo si arriva
al suicidio. Per “Vivere correttamente” non si deve mai ingannare il proprio sincero Cuore!
L’insensibilità del Cuore è una malattia spirituale che non permette di sentire il mistero dei
miracoli nel Cuore: Dio, la Grande Autorità del Creatore. Il Cuore umano gioisce con il
matrimonio, con la nascita dei figli, per la diversità di ogni viso, per il mistero del grande
universo, per il meccanismo perfetto del corpo umano, per la semplice e profonda esistenza.
Per sciogliere un Cuore paralizzato e chiuso, bisogna ricominciare a ringraziare per tutto ciò
che Dio ci ha donato. Gratitudine verso Dio: la fonte di ogni esistenza. Gratitudine verso
la natura: aria, acqua, fuoco, sole, il pianeta, questa natura esisteva già prima di noi umani.
Gratitudine verso gli angeli, gli antenati, i genitori, il marito e la moglie, i figli, gli amici e
tutte le persone conosciute e sconosciute. La gratitudine cresce infinitamente, con la volontà
non ha più limite. La sofferenza e i problemi, l’infelicità, nascono dal pensare che tutto sia
scontato e ovvio, sempre in ricerca dei difetti, delle mancanze, dei punti insoddisfacenti.
Per “Vivere correttamente” bisogna trasformare i difetti e il male nei pregi e nel Bene tramite
la riflessione quotidiana. Quindi, in realtà la riflessione deve essere divertente per il fatto che
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

viene attuata per progredire con l’anima, in questo modo la pace interiore cresce ed alimenta
sempre di più la luminosità nella vita. Questa è l’evoluzione infinita dell’anima.

IX-6. APPLICARSI CORRETTAMENTE ALLA VIA

L’obiettivo di “Applicarsi correttamente alla via” è coltivare l’armonia tra le persone,


dedicarsi al corretto stato umano con tutta l’anima. Il corretto stato umano è la via di mezzo,
ossia applicarsi alla Legge Universale Divina.
“Vivere correttamente” mira a correggere sé stessi, il principio successivo “Applicarsi
correttamente alla via” mira ad armonizzare i rapporti umani tra: genitori e figli, marito e
moglie, fratelli e sorelle, parenti, amici, vicini di casa, colleghi. Poi si sviluppa come ulteriore
armonia tra: un individuo e la società, un individuo e la nazione, un individuo e il mondo, un
individuo e la natura, un individuo e l’universo. L’armonia parte da un singolo essere e la sua
vibrazione si sviluppa fino al Tutto.
Il legame tra i genitori e i figli, tra il marito e la moglie si basa su quelli delle passate vite,
quindi è naturale che i genitori curino i figli e i figli venerino i genitori, il marito e la moglie
coltivano insieme l’anima integrandosi, colmando le loro lacune. Gli amici devono essere i
collaboratori della concreta vita. Nell’armonico rapporto dei legami umani, si trova il Cuore
che fa vivere sia gli altri sia lo spirito dell’aiuto reciproco, e questa capacità si coniuga con
il verbo amare.
Non bisogna mai confondere amare con viziare. Le persone viziate diventano facilmente
prepotenti, capricciose oppure pigre, con poca attitudine a vivere correttamente.
Capita spesso in questa epoca di grande disarmonia, che si verifichi un tradimento: del marito
(della moglie), o degli amici, ma prima di inalberarsi bisogna verificare la causa efficiente, (che
direttamente e attivamente produce il suo effetto), di entrambe le parti (carnefice e vittima),
visto che nella Legge di Dio la propria azione si deve basare sulla propria responsabilità, chi
è carnefice deve risolvere la causa produttiva dell’effetto di “essere carnefice”, chi è vittima
deve correggere quella che produce l’effetto di “essere vittima” (subire inconsciamente).
“Applicarsi correttamente alla via” vuol dire impegnarsi a coltivare l’armonia, questo
significa che quando una persona disarmonica contrasta l’armonia, bisogna richiamare la
sua attenzione per sollecitarla a fare la riflessione. Nonostante la persona si neghi all’ascolto,
è naturale attuare una forma di punizione per non turbare l’armonia, per non peggiorare
la disarmonia. Se un’automobile possiede soltanto l’acceleratore, senza il freno, non può
funzionare correttamente.
La mentalità comune moderna confonde la libertà con il libertinaggio. La vera libertà consiste
nell’essere libero di fare (ciò che è buono) ed essere libero di non fare (ciò che non si deve
fare). Invece il libertinaggio non contiene né il controllo né il trattenersi, ma è poter fare tutto
a proprio piacimento senza considerare gli altri, oppure applicare la prepotenza per realizzare
i bisogni egoistici, e le credenze distorte.
È veramente fondamentale coltivare l’armonia all’interno della famiglia, dove primariamente
la si deve esercitare. I bambini, gli adolescenti, i ragazzi che vivono nell’armonia originata
dai genitori, si comportano armonicamente anche all’asilo, a scuola, nella società, ed essendo
protetti dagli angeli si trovano, inoltre, in uno stato di buona sicurezza. Le persone che creano
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

disarmonia nella società (nei posti di lavoro, nel gruppo ecc.) lo sono anche nella famiglia, si
comportano egoisticamente senza considerare la posizione degli altri (ci sono vari livelli di
egoismo). Naturalmente chi è disarmonico con le persone, lo è prima di tutto con sé stesso.
Bisogna stare attenti anche all’armonia fittizia, delle persone che condividono idee distorte,
perché questa condivisione deviata porta al rafforzamento del malessere, e senza rendersene
conto sporcano l’anima in continuazione. La società moderna, purtroppo, si poggia su
questo meccanismo malato in cui quasi nessuno conosce il corretto stato umano. Nei casi
di malessere eccessivo nascono le sette religiose, nelle quali apparentemente i credenti sono
armonici tra di loro, (ma il Cuore invece si copre di smog sempre di più), diventano ciechi
davanti agli insegnamenti ambigui, e non sanno più distinguere gli avvertimenti disarmonici.
L’armonia nasce con la realizzazione del vero Sé per essere “figlio di Dio”. Il vero rispetto si
basa sull’anima, sul Cuore sincero, non bisogna mai confonderlo con la richiesta dei bisogni
egoistici, oppure respingere l’amore (la verità) per rimanere nella sofferenza (incoscienza).
La frase comune ripetuta come un mantra “farsi rispettare”, è la manifestazione di un
egoismo contro un altro egoismo, dove l’amore è assente. Il valore del rispetto si comprende
intuitivamente nel Cuore profondo quando si applica la Legge Universale Divina nella vita
quotidiana, vivendo realmente la Luce di Dio con il Cuore. Bisogna fare molta attenzione
alla mentalità comune che da numerosi secoli si è strutturata per conservare l’egoismo,
infatti quando qualcuno argomenta su come stanno le cose secondo l’universo, le persone si
oppongono severamente sostenendo che si tratta di semplice differenza di opinioni (“per me
funziona così”, “per me non è così”) ritenendo che queste vadano rispettate.
“Applicarsi correttamente alla via” è percorrere la via della realizzazione del vero Sé.
L’ingresso alla via è vedere sé stessi correttamente.
Quando si ricevono consigli o rimproveri, si può fare la riflessione prima di rifiutarli, se
questi corrispondono a verità si possono utilizzare per migliorare umanamente, ringraziando
adeguatamente chi li ha forniti, ma se non hanno sembianza veritiera è meglio rivolgere a
queste persone un pensiero di amore sincero.
Di solito le persone che cercano sempre il riconoscimento e l’approvazione degli altri,
nascondono con il comportamento un desiderio distorto appartenente all’egocentrismo: non
fanno del bene e non coltivano la gioia nel Cuore se non vengono riconosciute e approvate
socialmente. In realtà il Bene e la gioia si coltivano nel proprio Cuore, per conto proprio,
solo così si registrano nell’anima che è direttamente connessa con Dio. Altrimenti, non si può
condividere la felicità con le persone.
Questo mondo materiale è fatto di: cielo (yang) e terra (yin), la divisione in due parti dà
luogo allo spazio tridimensionale in cui vivono diversi esseri. L’essere umano ha due generi:
uomo (yang) e donna (yin), ciascun genere ha una proprietà e una funzione specifica,
nell’unione e nella collaborazione (integrazione) si realizza la prima società (famiglia) e
nella quale possono nascere i discendenti (figli). Questo mondo è tutto concepito attraverso
le organizzazioni, e la famiglia è la prima organizzazione umana (la più piccola) costituita
da un uomo e una donna (soli uomini o sole donne non formano famiglie naturali perché
non possono procreare i figli). Il marito e la moglie si devono rispettare e collaborare per
coltivare insieme l’armonia. Nel dopoguerra, con l’avvento del benessere è andata perdendo
rilevanza l’abitudine di considerare con rispetto e considerazione il ruolo del capofamiglia,
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

al suo posto si è fatta strada la prassi di ritenere l’uomo e la donna pari in tutti i sensi.
Questa nuova tendenza comportamentale ignora completamente lo stato corretto umano. Gli
insegnamenti di Gesù e di Buddha sono gli stessi, identici come sostanza, Loro insegnavano
il corretto stato di famiglia come un sistema in cui al centro ci doveva essere l’uomo, il
capofamiglia. Ogni cosa ha il suo centro, quando ciò che circonda il centro non lo segue crea
disarmonia, ma è molto peggio quando il centro non funziona. Questo significa che l’uomo
deve assumersi una grande responsabilità per guidare l’intera famiglia verso l’armonia,
e la donna è una grande collaboratrice e consigliere. Il problema nasce quando l’uomo
è prepotente (nel passato accadeva che l’uomo sottometteva la donna come un tiranno),
ignorante, irresponsabile, debole, infedele, oppure quando la donna è egocentrica e non
ascolta il marito facendo tutto di testa sua, incostante, incosciente, pigra, competitiva, cattiva.
Ovviamente, la moglie deve ascoltare il Cuore sincero del marito, ma quando il marito è
egoista, la moglie non lo può ascoltare, e viceversa, quando la moglie è testarda, il marito non
può affidarsi alla moglie. Il rapporto si basa sulla reciprocità, non si può sostenere da solo,
quindi entrambe le parti devono collaborare per coltivare l’armonia. Ad esempio chi faceva
il monaco nelle vite passate, fatica a trovare il giusto equilibrio nel rapporto sentimentale
perché segue inconsciamente la filosofia distorta di un certo monachesimo, questo karma
va risolto rilasciando l’attaccamento (del rifiuto) ad abitudini del passato. Nella vita si
può comunque vivere correttamente anche da soli, senza compagno/a, la cosa essenziale è
non creare attaccamento nel Cuore. Anche riguardo all’omosessualità, non è facile uscire
dall’innaturale situazione, ma è molto importante, liberandosi dall’attaccamento coltivare un
Cuore più libero e leggero.
I figli quando diventano adulti dovrebbero occuparsi del Cuore dei genitori. Vivere tra gli
agi, senza gratitudine, senza curare i genitori invecchiati, per la Legge di Causa ed Effetto, è
la via della distruzione: un giorno tutto ritorna indietro.
Anche la società stessa migliora concretamente quando aumentano le famiglie armoniche. Per
raggiungere l’armonia, le famiglie, le ditte, i gruppi, le nazioni si devono organizzare in base
all’amore e alla misericordia. Il senso di “Applicarsi correttamente alla via” si comprende
quando una singola persona fa vivere gli altri con lo spirito di aiuto reciproco nella società
che è fatta di tutti noi insieme, nessuno escluso.
Non fare del male, e purificare la vita e il Cuore facendo del Bene è: l’applicazione della
Legge Universale Divina (attenzione a fare del male inconsciamente). Le persone peggiori
sono quelle che fanno del male e poi fanno finta di niente: si giustificano, mascherano,
ingannano e manipolano altre persone. Il male ha vari livelli, ma chi lo commette, ha paura
di morire, e dopo la morte va all’inferno. Buddha insegnava che non solo non si deve fare del
male, ma non si deve permettere neanche che lo si faccia ad altri. Molte persone pensando che
amare sia accettare tutto, compreso il male, non sanno di essere carnefici inconsapevolmente.
D’altra parte ci sono persone che si arrabbiano quando vengono rimproverate per il male
commesso. Tacendo per il timore della reazione egoistica, non si potrà mai coltivare l’armonia
nell’umanità. Le cose vanno dette per il Bene di tutti! Questo è amore!
Non si devono mai dire le bugie. Tuttavia ci sono situazioni in cui non si può dire tutta la
verità, ad esempio ad una persona che ha una malattia terminale. Bisogna distinguere, se il
malato riesce ad accettare psicologicamente la verità, lo si può dire, ma se la rivelazione fa
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

male allo stato interiore rafforzando la negatività, è meglio nasconderla. Ci sono casi in cui
le persone non vogliono sapere esattamente lo stato delle cose, ma se dire la verità fa bene
all’anima di queste persone, è molto meglio dirla, anche se per egoismo o per incoscienza si
possono offendere.
Ovviamente non si devono uccidere le persone, non si devono uccidere gli altri esseri viventi
(animali, piante e minerali) gratuitamente, ingiustamente.
Non è lecito neanche rubare. Ci sono tanti modi di rubare, ed è veramente riprovevole
quando a farlo sono i politici o i truffatori che sottraggono denaro pubblico dei contribuenti,
utilizzando e manipolando le leggi sociali. Non è ammissibile neanche rubare i Cuori, nel
senso che provocare e turbare una persona con sensualità, finalizzata alla conquista del corpo,
crea solo confusione emotiva, e ignora completamente il valore sentimentale del sacro Cuore.
La bellezza fisica va apprezzata e va goduta ma non deve essere provocatoria. Un altro modo
di rubare riguarda il tempo, non si deve rubare il tempo degli altri, bisogna condividere
concretamente il tempo con le persone per coltivare l’amore e le cose costruttive, e non
consumarlo facendo le cose senza sostanza, scaricando la negatività o l’inutilità. Il denaro si
può recuperare, ma il tempo non ritorna mai più. Bisogna adattarsi intelligentemente anche
alla burocrazia assurda per non perdere troppo tempo prezioso (avvocati e commercialisti
devono imparare ad aprire il Cuore! altrimenti diventano schiavi del sistema, i clienti si
caricano della conseguenza).
L’etica sociale consiste nell’aiutare i più deboli, (anziani, bambini, disabili) e le donne
incinte con i bambini piccoli, nei casi di urgenza le persone che hanno bisogno di aiuto, fare
l’elemosina ai poveri (attenzione a quelli che fingono di esserlo oppure quelli che pretendono
l’elemosina recitando commedie). Quando si riceve aiuto è naturale ringraziare onestamente,
parlare con gentilezza, incoraggiando con amore, restituire del bene alle persone, collaborare
per il Bene. La via da seguire è quella di praticare e attuare l’armonia, compresa la restituzione
del ringraziamento.
Nella società chi è impudente, spudorato, senza vergogna, furbo, criticone e ingiusto vive
con più agio. Invece chi è rispettoso, puro, sensibile, sincero, onesto fa fatica a vivere. Perché
risulta scomodo vivere nella società attuale per le persone che cercano di vivere correttamente?
La risposta è che la quantità degli egoisti è in misura maggiore delle persone corrette. Chi è
egoista, socialmente può raccogliere tanta approvazione dai suoi simili, invece chi è buono,
avendo pochi seguaci, purtroppo, viene spesso messo da parte, ignorato o schiacciato. In
questa epoca vince la maggioranza, per cui anche le idee distorte vengono consentite, perfino
credere che sia giusto secondo natura (Dio), anche se non lo è, ma naturalmente dopo la
morte fisica la vera giustizia si realizza. Cosa bisogna fare quando gli egoisti danno torto
alle persone corrette? Buddha diceva: “Cuore rancoroso non si può sciogliere con Cuore
rancoroso, ma si può sciogliere con Cuore senza rancore”, significa che chi pensa di essere
accusato, insultato, ha perso o ha subìto, sente rancore nel Cuore, ma chi non ha questi pensieri
non prova rancore nel Cuore. Non bisogna mai fissarsi sugli errori degli altri, ma è molto più
apprezzabile occuparsi del proprio comportamento corretto. Invece di lasciarsi andare e fare
tanti commenti sugli altri, è molto meglio riflettere sul proprio Cuore, in modo che la propria
anima possa evolvere. Spesso le persone temono il giudizio degli altri ma questo è veramente
insignificante. Perché tutte le persone vengono criticate indipendentemente se siano buone
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

o cattive. Le persone insoddisfatte si arrabbiano per qualsiasi pretesto: se cammini, parli,


respiri o esisti, e non si può fare niente finché queste persone non trovano pace nel Cuore.
Devadatta era un allievo di Buddha, ma poi tradì il Maestro parlandone male alle spalle.
Giuda ha venduto Gesù a Roma. Devadatta è morto con la febbre altissima contorcendosi,
Giuda è morto colpito dal fulmine (la leggenda tramandata dice che si sia suicidato). È molto
crudele, ma: “ciò che semini raccogli” è la Legge di Dio.
Le persone invidiose spesso criticano chi sentono superiore cercando di mostrarsi grandi,
oppure cercano di abbassarne il valore. È molto triste constatare quanto le persone provino
piacere nel cercare soltanto i difetti degli altri (anche inventati con la fantasia), questa non è
l’applicazione di “Vedere correttamente” e così non si potrà mai comprendere il vero valore
dell’anima.
Nella vita è fondamentale avere il vero maestro e i veri amici. Quando si è riconosciuto il
vero maestro, è naturale avere fiducia in lui e ascoltarlo con il Cuore seriamente, altrimenti è
impossibile comprendere la sostanza delle sue parole. I veri amici sono coloro che aiutano,
proteggono, non abbandonano nel momento di crisi, e sono sempre vicini sia nella gioia sia
nella sofferenza, hanno un Cuore aperto, sanno insegnare qualcosa della vita, fanno crescere
spiritualmente (l’essere umano è nato per crescere spiritualmente). Invece gli amici da cui è
meglio allontanarsi sono coloro che rubano, si appropriano delle cose, parlano bene ma non
fanno niente di concreto nel momento importante, sono presenti solo quando si gioca.
Il famoso detto “vivere nel presente” non significa mangiare per mangiare, respirare per
respirare, camminare per camminare, vivere per vivere, ma significa essere coscienti di sé
stessi, consapevoli della realtà e vivere ogni giorno con tutta l’anima completamente, al
cento per cento. Affannarsi per le cose del passato, preoccuparsi delle immagini illusorie
del futuro, è uno spreco di energia. Il passato è passato, il futuro non arriva ancora, bisogna
occuparsi delle cose attuali, vedendo correttamente, senza perdersi a destra e a sinistra, su o
giù, ma aprendo il Cuore con pensieri ampi e luminosi. Non si sa quando arriverà la morte,
bisogna fare oggi, ciò che si deve fare, con tutta l’energia. Quando si rimandano le cose al
domani, il Cuore si appesantisce, e poiché gli angeli custodi parlano nel Cuore luminoso, non
si può comunicare con loro con un Cuore appesantito. Ovviamente esistono problemi che
appesantiscono il Cuore e ci sono quelli che non si possono risolvere in poco tempo, allora
bisogna alleggerire il Cuore affidandosi al Cielo per la corretta risoluzione: “Dio e angeli nel
Cielo, vi affido la risoluzione di questo problema, vi chiedo di darmi indicazioni al momento
giusto, nella modalità giusta, grazie!”. Per i problemi più grandi ci vuole più tempo, bisogna
aspettare naturalmente le indicazioni senza agitarsi. Ansia e preoccupazioni nascono dalla
sfiducia, dai dubbi verso Dio (il Cielo), ovviamente in questo modo non si può più fare ciò
che si deve fare oggi. La pace nel Cuore nasce dalla fiducia verso Dio (il Cielo), e fa capire
ciò che bisogna fare oggi. La fiducia si coltiva tramite le esperienze corrette della vita, senza
di essa la vita diventa insicura, paurosa e insignificante.
L’obiettivo di “Applicarsi correttamente alla via” è portare l’armonia nel rapporto umano,
nelle sue varie sfaccettature e peculiarità tra: uomo e donna, marito e moglie, genitori e figli,
fratelli e sorelle, gli amici, i colleghi ecc. La via dell’armonia umana consiste nel vivere e far
vivere, con l’aiuto reciproco, questo Cuore che si chiama amore, impegnandosi a conoscere
la propria anima e quella delle persone.
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

IX-7. PREGARE CORRETTAMENTE

Energia è anche l’atto del pregare. L’energia nasce dai pensieri attraverso l’intenzione.
L’energia possiede la capacità di creare. Tutto è stato creato da Dio. Dio ha avuto l’intenzione
(Volontà) con i Suoi pensieri, questa energia si è materializzata e manifestata come universo.
Dio ha donato la stessa capacità di creare all’essere umano sotto la Sua protezione.
Dio ha creato questo mondo secondo il principio yang e yin. Questo significa che i pensieri
umani si manifestano in due polarità: bene o male, corretto o scorretto, luce o buio, puro
(nell’anima) o sporco, far vivere gli altri o pensare solo a sé, destini buoni o quelli cattivi.
I pensieri che corrispondono all’armonia di Dio risultano positivi e costruttivi, coltivano la
propria felicità e quella delle persone intorno. Invece i pensieri che contrastano la Legge
della natura risultano negativi e distruttivi, si manifestano come propria infelicità e negatività
disturbando anche le persone intorno. I pensieri dell’essere umano assumono energia positiva
o negativa, non esiste niente “in mezzo” tra positiva e negativa, come un fatto reale che
è assolutamente impossibile “non esistere come presenza spirituale e umana”, i pensieri
esistono sempre, anche inconsciamente e agiscono sempre, positivamente o negativamente, i
pensieri umani oscillano tra bene e male. Quindi è molto meglio indirizzare i pensieri in modo
luminoso e corretto verso il Bene, verso l’armonia di Dio. Quando la mente è focalizzata
sulla negatività, oppure non sa cosa fare, conduce la vita verso l’infelicità. La mente che si
focalizza soltanto sul proprio modo di vedere, sulle proprie opinioni richiama destini infelici,
invece la mente che cerca di vedere le cose come sono realmente, e desidera la felicità degli
altri con amore e misericordia, richiama destini felici e luminosi. Il motivo per cui l’umanità
attuale si trova in una grande confusione è che la maggior parte della gente ha una visione
egocentrica della vita, non cerca di collaborare con il Cuore del prossimo. Quando la mente
è essenzialmente egocentrica, si allontana di più dalla Legge di Dio, in questo modo aumenta
la sofferenza, l’illusione e la confusione che danno luogo alla creazione del karma: a questo
punto diventa difficile riconoscere la Verità (Dio reale) da ciò che è imitazione della verità
(dio inventato).
La via di mezzo è la via armonica della natura: è il Cuore di Dio! Quando i pensieri si
sviluppano secondo il principio della via di mezzo assumono la sostanza del Bene assoluto
che è la Luce divina. “Davanti alla Luce, il buio sparisce”: questa è La Legge di Dio.
Nella Coscienza di Dio non esiste un punto vuoto, neanche oltre l’invisibilità di un atomo.
Quel famoso concetto che deriva dallo zen: il non pensare è impossibile, cosa significa
veramente non pensare, ma la sua reale manifestazione è un pensiero di non pensare. Quando
si chiarisce questo meccanismo, si capisce che “il diventare vuoto” dello zen non funziona.
Buddha, in India, prima dell’illuminazione aveva incontrato vari maestri spirituali delle
religioni dell’epoca, compresi quelli dello yoga tra cui, Alara Kalama il quale insegnava che
la sofferenza della vita, dell’invecchiamento, delle malattie e della morte è l’ego, e per uscire
dalla sofferenza bisogna eliminare l’ego diventando “vuoto”, raggiungendo lo stato di “non
pensare niente” e la sua teoria per raggiungere l’illuminazione era “non pensare, non pensare
il pensiero di non pensare, non pensare il pensiero di non pensare il pensiero di non pensare”
e continuava infinitamente… Questo concetto è diventato la base dello zen e passando dalla
Cina è arrivato in Giappone. Quando si capisce che il “non pensare” è un pensiero, si può
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

uscire da questa contraddizione, cercare di diventare “vuoto” significa rifiutare l’evoluzione.


I pensieri vanno indirizzati verso il Bene in continuazione, che è Evoluzione Infinita di Dio,
e procedere avanti, sempre, senza mai fermarsi. La corretta meditazione si basa esattamente
su questo principio ragionevole del meccanismo naturale dell’universo, ossia indirizzare i
pensieri sempre di più verso Dio, il Bene assoluto. Pregare funziona come preparazione per
la meditazione, per questo motivo “Pregare correttamente” è esposto prima di “Meditare
correttamente”.
I pensieri sono in diretta comunicazione con il mondo reale e anche con il Cuore delle
persone. La preghiera nasce dall’intenzione dei pensieri, significa che chiunque prega, lo fa
consciamente o inconsciamente per 24 ore al giorno. Tantissime persone pensano che pregare
sia rivolgersi a Dio per un tempo predefinito, ma in realtà tutti i pensieri consci e inconsci
di ogni singolo momento valgono come preghiera. Quindi i destini felici o quelli infelici
dipendono dalla quantità e qualità dei pensieri giornalieri, vale a dire, quando i pensieri
positivi sono maggiori rispetto a quelli negativi, la propria vita conquista più luminosità,
quando è il contrario, la propria vita diventa più faticosa e difficile. I pensieri d’amore e di
misericordia si sintonizzano con il Cielo, invece quelli di rabbia e di odio si sintonizzano
con l’inferno. I pensieri diventano telepatia e arrivano al Cuore delle persone alla velocità
della Luce, quando si pensa ad una persona, questa energia va nel Cuore di quella persona, i
pensieri positivi agiscono positivamente, quelli negativi agiscono negativamente. È necessario
riflettere circa i pensieri che si proiettano sulle persone e correggerli. È fondamentale “Vedere
correttamente” le persone, poi desiderare la loro felicità con il sincero Cuore, con i pensieri
costruttivi d’amore. Per la Legge di Dio, alla fine, i pensieri sulla felicità degli altri e le
conseguenti azioni d’amore ritornano tutti a sé, come grande gioia. Dopo la morte fisica
questa gioia diventa molto più grande senza il filtro del corpo fisico.
Pregare è la fonte della creazione e “Pregare correttamente” è l’intenzione chiara e
cosciente di ogni azione della vita, ed è il Cuore del ringraziamento e della restituzione del
ringraziamento, nello stesso momento è la comunicazione con Dio. Il desiderio di pregare
viene dal profondo del Cuore umano che conosce la Volontà di Dio, ed esige di esprimere
la perfezione, l’armonia, l’unione, la saggezza, l’amore e la misericordia. La sofferenza e il
dolore si presentano quando l’espressione umana è immatura, oppure è sbagliata e deviata.
I propri destini si creano secondo la propria responsabilità, non esiste un qualsiasi destino
che non corrisponda alla personale responsabilità. L’essere umano è nella condizione di
comprendere la sua posizione nell’universo tramite le reincarnazioni, facendo un piccolo passo
alla volta nella vita di ogni giorno. Nella vita presente, la riflessione si attua per migliorare
l’espressione, senza la quale non esistono i progressi umani, l’evoluzione dell’anima.
Per “Pregare correttamente” è necessario ascoltare il Cuore sincero dal quale provengono
gli impulsi continui dei desideri dell’anima. Bisogna imparare ad ascoltarli per non
confonderli con quelli egoistici. Per contattare il Cuore sincero è necessario essere umili,
quando aumenta la visione della vita illusoria e dei pensieri egoistici, si crea la sofferenza nel
Cuore come karma, il quale porta confusione nel mondo materiale alimentando sempre di
più l’incoscienza e l’ignoranza. Le persone non sanno più riconoscere i desideri dell’anima
confondendoli con quelli egoistici e deviati (accontentandoli, si può paralizzare il Cuore per
non sentire più la sofferenza dell’anima, nonostante si individui la manifestazione reale della
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

disarmonia), la conseguenza è di non riconoscere più neanche la Legge Universale Divina.


Quando il Cuore è chiuso non si può né sentire né vivere la meraviglia della vita: la grande
forza vitale dell’universo, la vibrazione vitale della propria esistenza, il mistero dell’unione
matrimoniale e la gioia della nascita di un bambino, la condivisione della felicità con le
persone che non si possono assolutamente capire intellettualmente. Inevitabilmente la scelta
delle persone con il Cuore chiuso declina verso il piacere delle cose materiali, nel denaro, nel
potere, nelle conoscenze intellettuali, nel mangiare, nel sesso, nei videogiochi, nel simulare
di essere personaggi dei film (fantasie), rifiutando di vivere la reale vita.
Tante persone confondono i veri sentimenti (il Cuore sincero) con l’emotività (eccessiva). I
veri sentimenti sono: amore e misericordia, gioire per la propria felicità e quella altrui, dare
aiuto con armonia per risolvere la sofferenza, avere il coraggio di affrontare e risolvere i
problemi. Invece l’emotività consiste nel: piangere e lamentarsi per la propria infelicità e
per la sofferenza, considerandosi una misera o pessima persona, nella compassione distorta
(soffrire insieme alle persone sofferenti, oppure collegarsi di continuo con la sofferenza degli
altri), cercare le persone sofferenti per dare aiuto superficiale (non è il vero aiuto ma serve
solo ad alimentare sofferenza, autocompiacimento per considerarsi utile), non sopportare
e non avere pazienza per l’egoismo (l’ingiustizia) degli altri, e accusarli per la propria
insoddisfazione della vita, caricarsi di una colpa che non esiste, arrabbiarsi esageratamente,
o sentirsi delusi quando gli altri non seguono i propri consigli, sentirsi vittima e fuggire dalla
vita senza affrontare i propri sentimenti.
I sentimenti possono essere positivi (Cuore corretto di gioia e amore), o negativi (Cuore
deviato di sofferenza e insensibile). I sentimenti si connettono direttamente con il mondo
reale e con il Cuore delle persone. Chi non sa comprendere il Cuore degli altri, ha un Cuore
rozzo con una vibrazione grossolana, pensa alle cose inutili e a quelle esclusivamente
materiali, oppure ha la mente che vaga altrove, ed una visione personale della vita limitata.
I simili si attraggono tramite l’energia della stessa frequenza, l’elevata o bassa vibrazione
del Cuore, l’attitudine o categoria dell’anima ecc. Condividere le idee distorte non significa
attuare la connessione del Cuore, ma diventa distruzione collettiva dell’anima. Per “Pregare
correttamente” bisogna coltivare un Cuore puro e sincero che comprenda anche il Cuore
delle persone, facendo rifiorire la vera connessione del Cuore che è la corretta condivisione
della vita. Gli esseri umani hanno tutti lo spirito divino essendo “figli di Dio”, e la corretta
preghiera può aiutare ad aprire il Cuore gradualmente e vivere la connessione del Cuore.
Questo mondo è fatto di energia. I pensieri umani creano il campo energetico e si manifestano
realmente. Le persone mansuete che non sanno dire di no, spesso diventano infelici perché
hanno pensieri deboli, si sottomettono facilmente alla prepotenza. Comunemente, le
persone cattive ed egocentriche hanno pensieri forti (per insensibilità diventano prepotenti)
con cui dominano le persone buone e indifese. Per uscire da questo meccanismo malato,
per ottimizzare i destini bisogna coltivare grande coraggio e determinazione nel Cuore e
realizzare i pensieri concreti.
Ma non tutti i pensieri formulati si realizzano, ad esempio quelli di chi vuole guadagnare
più denaro, non è detto poi che i soldi arrivino. Quando più persone coltivano lo stesso
desiderio, e ognuno lo fa con la propria concentrazione, accade che la forte polarizzazione di
questi pensieri superi quella meno forte, determinando l’arrivo del denaro a chi ha avuto più
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

ossessione di guadagnarli. Tuttavia chi ha accumulato i soldi per ossessione (guadagnando


ingiustamente), ovviamente avrà l’infelicità su altri aspetti della vita, soprattutto dopo la
morte fisica. Il guadagno illecito di denaro spesso nasconde la rabbia e l’odio delle vittime
che colpiscono il Cuore del carnefice (tanti carnefici alzano il loro livello di egoismo per non
sentire il Cuore, mentre il vero Cuore sa perfettamente cosa sta accadendo). In realtà non c’è
nessun valore nell’accumulare denaro, il suo vero valore si trova nel corretto uso, e funziona
come per i pensieri buoni che non mettendoli in atto non assumono nessuna sostanza, la
conoscenza della Legge Universale Divina prende vita quando si pratica nella vita quotidiana
compresa la riflessione.
Per il meccanismo dell’universo, anche se si desidera fortemente una cosa, ma questo desiderio
non corrisponde con l’obiettivo della vita attuale (programmi predefiniti dell’anima prima
di nascere) non si realizza, ovviamente non si concretizza neanche un desiderio che non
corrisponde alla Legge di Dio, ciò è impossibile universalmente. La preghiera viene ascoltata
pienamente quando il proprio modo di vivere è coerente con l’obiettivo della propria anima.
L’essere umano cresce spiritualmente (umanamente) con le esperienze delle reincarnazioni.
Ciò che si può imparare in una vita terrena è molto limitato, infatti è impossibile imparare
tutto in una sola vita, per questo un’anima, prima di venire nel mondo materiale, decide
quali sono gli obiettivi da raggiungere per l’evoluzione regolare. I desideri (preghiera) che
sono coerenti con gli obiettivi dell’anima si realizzano naturalmente, ma se non sono adatti
allo scopo elaborato per questa vita non si realizzano. Ad esempio chi è stato ricco nella vita
precedente e aveva compreso che la vera felicità non si trovava nel denaro, sarà difficile
che torni a diventare ricco, anche se lo desidera. Oppure chi è nato per salvare le persone e
desidera anche i soldi, questi non arriveranno, ma dedicandosi alla sua missione avrà di che
vivere tranquillamente. Dio vede il Cuore delle persone, quindi non serve dire tante belle
parole per pregare, basta pensare nel Cuore con la massima sincerità, non serve neanche
recitare a voce alta la formula delle preghiere o di qualche mantra. Se ci sono bugie nel
Cuore la preghiera non funziona. Per coltivare i propri destini correttamente bisogna pregare
esprimendo il Cuore sincero con la massima onestà e serietà.
La corretta preghiera è seminare il Bene nel campo della vita. L’obiettivo della vita è l’armonia.
La preghiera va finalizzata per la realizzazione dell’armonia. Pregare per realizzare i desideri
egoistici non è “Pregare correttamente”. Per farlo nel modo giusto è necessario abbandonare
i desideri egoistici apprezzando e accontentandosi per ciò che si ha con sufficienza. La base
di questa sana mentalità è portare il ringraziamento nel Cuore per la semplice esistenza,
per essere vivi, naturalmente, ossia ringraziare Dio. Il ringraziamento a Dio per la vita
(esistenza) si estende anche alla natura, agli antenati, ai genitori, alle persone vicine,
agli animali, alle piante e ai minerali. Nel terreno della nostra vita, noi umani seminiamo
qualcosa in continuazione, allo stesso modo del contadino che mette il seme nel campo, ci si
chiede: “dove si semina? cosa seminare? in che modo coltivare? I risultati dipendono dalle
scelte di ognuno di noi. Chi è tendenzialmente rigido, ostinato e testardo con un Cuore pieno
d’insoddisfazione e rabbia è alla stregua di un terreno secco e roccioso con poca terra. Chi
non coltiva amore, comprensione e sensibilità per il prossimo è come un terreno sabbioso
molto asciutto. Chi è pessimista, triste e chiuso in sé ed è costretto nella morsa del pensiero
ripetitivo e monotono, è come un terreno umido e marcio senza il sole. Nel terreno roccioso
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

i semi difficilmente germogliano, nel campo troppo umido il germe marcisce facilmente.
Il terreno fertile è quello ideale per coltivare i semi, con tanta luce armoniosa del sole e
corrisponde ad un Cuore luminoso e buono, disponibile alla comprensione del Cuore altrui,
con gratitudine sincera. Ciò che si è seminato cresce. Ora è necessario sapere: cosa bisogna
seminare? Può capitare che di notte nel terreno, arrivino persone sconosciute a seminare le
erbe infestanti, che se non si estirpano crescono velocemente. Le erbe infestanti sono come
le chiacchiere, i pettegolezzi che nel caso eccessivo diventano calunnie, sono l’interesse per
i fatti altrui, la morbosità per la vita delle persone famose, e l’attenzione per informazioni
e argomenti di bassissimo livello trattati dalle riviste e dalla televisione. Le persone che
hanno questo tipo di interessi, sono controllate inconsapevolmente dai diavoli, attraverso
la trappola della mentalità malata comune che vuole fare sempre più profitto abbassando il
livello generale della coscienza umana. Le persone sagge non dimostrano nessun interesse
per le cose senza significato, e strappano subito le erbacce appena seminate dalle persone
cattive, proteggendo il proprio campo dal male che può entrare di nascosto. Lamentarsi delle
erbe inutili o nocive significa solo contribuire a farle crescere. Bisogna seminare solo le
cose di qualità e quando si trovano le erbacce occorre estirparle immediatamente, questa è la
riflessione. Piano piano bisogna riempire il Cuore di ringraziamento verso Dio (per ringraziare
Dio, bisogna ringraziare le persone intorno) per 24 ore al giorno, che rappresenta l’abitudine
ideale di “Pregare correttamente”. Non funziona la modalità di coltivare l’amore soltanto
durante i 10, o 30 minuti al giorno della preghiera, e per tutto il resto del tempo trattenere
i sentimenti negativi, egoistici nel Cuore. Quando i semi del Bene germogliano, hanno
bisogno di cure: metterli al sole, dargli l’acqua e il concime, estirpando le erbacce intorno.
La coscienza umana, nel suo profondo recesso, è connessa con la coscienza universale, che
essendo lo spirito universale ha capacità di creare, ma occorre avere un’estrema chiarezza per
poter esercitare questa facoltà, altrimenti non si può creare niente. Per questo, per “Pregare
correttamente” occorre che la volontà, fonte dei propri destini, sia chiara e cosciente. Le
preghiere prestabilite, preconfezionate delle varie religioni non servono, secondo Dio ciò
che conta è il Cuore (sostanza) e non l’apparenza (le forme, differenza delle religioni, luoghi
per pregare).
“Pregare correttamente” contiene anche la volontà di pregare per la pace mondiale (desiderare
la pace in tutto il mondo). Tante persone, quando pregano, desiderano migliorare solo le loro
situazioni senza mettere in atto i correttivi nella vita quotidiana, nel senso che quando si
prega per ottenere l’armonia familiare bisogna anche correggere sé stessi, quando si prega
per la prosperità del business bisogna migliorare gli affari onestamente, quando si prega per
il bene dei defunti bisogna dimostrare loro l’esempio del corretto modo di vivere, quando
si prega per la guarigione delle malattie bisogna correggere il Cuore curandosi. La stessa
cosa vale per l’Amore di Dio, per comprenderLo bisogna mettere in pratica l’amore nella
vita quotidiana, sia interiormente sia esteriormente. Pensare soltanto che basti amare senza
manifestare il sentimento attraverso l’azione concreta, non permetterà mai la comprensione
del vero amore: bisogna attuare ciò che si dice, tanti parlano senza conoscere la sostanza di
quello che dicono. Prima di pregare per la pace mondiale, ogni persona deve correggersi e
deve smettere di incentivare i desideri egoistici. Nel mondo, quanto più questi aumentano,
tanto più cresce la confusione, sempre in quantità proporzionata. I desideri che non tengono
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

conto della sufficienza rappresentano l’egoismo. L’egoismo che si scontra con altro egoismo
è un’aspra lotta il cui conflitto porta lontano dalla via dell’armonia e della collaborazione. La
confusione e la disarmonia nascono quando le persone fanno richieste continue: “voglio che
tu faccia questo e quell’altro”, “voglio che tu sia così come dico io”, lo chiede il marito alla
moglie, la moglie al marito, lo chiedono i genitori ai figli, i figli ai genitori, lo chiede l’uno
all’altro, l’altro all’uno e tutti ignorano completamente l’anima. A livello dello Stato, ossia
considerando un termine di grandezza più ampio, quando la popolazione non fa niente per il
paese, pretendendo solo servizi e assistenzialismo dal governo, si costituisce una nazione di
grande confusione e ingiustizia. Per realizzare la pace mondiale le persone devono conoscere
le cose come sono fatte realmente, ossia la Legge Universale Divina, invece di combattere
per la differenza delle opinioni, delle teorie, delle culture, delle credenze e delle religioni. Ad
esempio quando una persona accumula la rabbia in un certo modo, la pressione sanguigna
si alza, e quando è molto nervosa le viene la gastrite, indipendentemente dalle diagnosi
mediche, quando una persona fa del bene riceve il bene, quando fa del male riceve il male,
indipendentemente dalle opinioni (si può credere di fare del bene e invece fare del male per
incoscienza), quando una persona raggiunge la fine della sua vita e muore (lascia il corpo),
dopo un po’ di tempo si reincarna in un altro corpo indipendentemente dalle credenze. Non è
assolutamente vera la credenza che con la conversione al buddhismo sparirebbe Dio, con la
conversione al cattolicesimo non ci si reincarnerebbe più, e con la conversione all’islamismo
esisterebbe il giorno del giudizio, perché la Legge della natura creata da Dio, vale sempre
e ovunque nell’intero universo, indipendentemente dalle invenzioni e creazioni umane. È
veramente risibile categorizzare le credenze delle religioni! Le preghiere funzionano quando
le modalità sono conformi e corrette secondo Dio universale. Per coltivare la pace mondiale
è necessario lavorare sulle cause dei problemi. Per risolvere la crisi della fame in Africa, non
basta portare lì cibo e medicine, perché la causa della fame si trova nell’incoscienza di quel
popolo, il quale coltiva idee e abitudini di vita che non corrispondono alla Legge di Dio. Di
conseguenza quelle popolazioni hanno coltivato la disarmonia nell’anima inconsciamente.
La disarmonia interiore umana colpisce l’ambiente negativamente uccidendo la vera natura
(ricca di cibo) secondo il Creatore. Questo significa che per risolvere la situazione, l’unica
via è insegnargli lo stato corretto umano (ovviamente ci vorrà tantissimo tempo, ma un po’
alla volta da qualche parte bisogna iniziare). In questa epoca ci sono tanti fenomeni naturali
disastrosi. La causa primaria è la disarmonia interiore umana incentivata dall’incoscienza
e dalla pigrizia nel fare la riflessione, questo fatto consente la semina di energia negativa
nell’ambiente, nella natura, nel pianeta. La causa secondaria è la conseguente azione egoistica
(per fare profitto) di alcune persone con il Cuore completamente paralizzato, ghiacciato, che
sotterrano illecitamente le sostanze tossiche, modificano artificialmente la natura, consumano
in modo eccessivo le risorse del pianeta. È molto difficile fermare la seconda causa egoistica,
ma la causa primaria dipende dal lavoro di coscienza di ognuno di noi. In Giappone, per il
problema nucleare provocato dallo tsunami di Fukushima del 2011, tante persone hanno
pregato con amore favorendo un esito migliore, poiché nonostante la gravità del problema,
il livello dell’inquinamento è risultato essere più basso della previsione scientifica. Le
preghiere sincere hanno la capacità di fare dei miracoli (accade realmente, chi non ci crede
è semplicemente perché non conosce la Realtà di Dio, nega senza sperimentare, oppure si
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

rifiuta ostinatamente di ammettere l’evidenza delle prove). Ora, bisogna pregare per la pace
mondiale anche per evitare la catastrofe del pianeta (ci sono già i segnali con i fenomeni
naturali disastrosi) con la massima serietà e con il sincero amore verso l’umanità e il pianeta.
Per pregare non serve assolutamente nessun simbolo, nessuna figura, nessun oggetto, nessun
luogo particolare, l’unico elemento che serve è il Cuore sincero per amare tutte le persone del
mondo, e cambiare la mentalità secondo Dio universale (l’Amore Eterno).
Tramite le preghiere, i miracoli possono accadere veramente! I miracoli si compiono
realmente! Prima di realizzarli bisogna comprendere il meccanismo: Dio è la Grande Vita
che gestisce tutti i movimenti universali in ordine perfetto. Tutto ciò che esiste nel mondo,
in tutto l’universo è creazione di Dio, Lui vive in tutte le cose esistenti, nell’uomo, nel
sasso, in una singola erba, in un piccolo insetto. La creazione è avvenuta tramite il Suo
pensiero, la Sua saggezza. I minerali, le piante e gli animali sono stati strutturati per seguire
l’ordine automaticamente e naturalmente, tramite l’istinto. L’uomo è stato strutturato per
manifestare la coscienza divina con la capacità di creare tramite il pensiero. Il figlio di Dio
(uomo) si deve occupare di completare la parte piccola dell’universo dove Dio non ha creato.
I desideri profondi che vengono direttamente dall’anima rappresentano la Volontà di Dio
per manifestare l’armonia, va compreso che dietro i pensieri umani vive una grande forza
universale che è la Forza Creativa di Dio, la Volontà di Dio che vuole manifestare la Propria
Essenzialità umanamente. In realtà tutte le persone desiderano la felicità, l’armonia, l’unione
e la pace totale, perché l’anima (il Cuore) si ricorda perfettamente della missione di Dio.
Le preghiere vengono ascoltate in base al livello della fede in Dio. Per avere la fede in Dio,
bisogna conoscerLo, viverLo realmente. Credere senza conoscere la natura, l’universo e la
verità genera il fanatismo che è la via dell’illusione. Dio, in che modo ha creato le molecole
e gli atomi? In che modo ha creato le galassie, le stelle e i pianeti? L’universo, prima della
materializzazione, era vuoto completo. Questo vuoto completo non era un banale vuoto ma
era un pieno completo, misterioso che conteneva il “Tutto” (questo processo è impossibile
comprenderlo razionalmente), ossia la Saggezza Divina che è “la Luce Divina”. In realtà
nessuna creazione avviene dal nulla, ma nasce da ciò che esiste già nel Mondo Reale di Dio
(Mondo della Coscienza di Dio). L’essere umano che sta nel mondo materiale (Terra) deve
lavorare per manifestare oggettivamente ciò che esiste nel mondo reale (Cielo). Il mezzo di
ogni creazione in questo mondo del tempo e dello spazio è la vibrazione del Cuore (energia).
La frequenza del Cuore si deve sintonizzare il più possibile con la Saggezza Divina che è
“la Luce Divina” (come la televisione, la radio si sintonizzano con varie frequenze invisibili,
ma esistenti per funzionare correttamente). Gesù insegnava che quando si prega si deve
credere che ciò che si chiede è già realizzato, è già ricevuto. Allora si riceve e si realizza.
Il meccanismo è: esiste nel mondo reale, ma non è ancora visibile con gli occhi fisici nel
mondo materiale, per cui necessita il credere. Ad esempio, per guarire le persone malate, non
si deve pregare “Dio, per favore, guarisci questa persona malata”, perché nel mondo reale
non esistono le malattie, Dio non le ha create, Dio ha creato l’uomo naturalmente in piena
salute, quindi lo stato corretto umano è manifestare il corpo nella sua integrità materiale,
bisogna credere nella forma naturale della salute. Non funziona neanche pregare per guarire
con gradualità, poiché spesso la guarigione procede gradualmente in base alla credenza delle
persone, ma nella Verità di Dio, la Sua Realizzazione è Istantanea, Immediata! Neanche Gesù
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

poteva attuare i miracoli nei villaggi dove le persone non avevano fede, neanche Buddha
poteva salvare coloro che non credevano in Lui, comunemente si dice “non c’è peggior
sordo di chi non vuole sentire”. Una signora malata, credendo in Gesù, gli toccò l’orlo del
Suo abito, e guarì immediatamente. Gesù, in quel momento, disse alla signora “la tua fede
ha guarito la tua malattia”. Ovviamente ci sono state tante altre persone che non sono guarite
toccando l’orlo dell’abito di Gesù, perché i Suoi miracoli si sono realizzati nelle persone
che credevano in Lui. Gesù mandava la Luce divina pregando Dio. La chiave è sintonizzarsi
con la Vibrazione di Dio, allora ciò che è invisibile, ma esiste nel mondo reale, tramite la
preghiera, si manifesta nel mondo materiale. La chiave, quando è adatta alla serratura apre la
porta, quando il proprio Cuore è sintonizzato con l’Energia divina, si apre la porta del Cielo
e si realizza il Bene del Cielo, anche nel mondo materiale.
Il vero meccanismo delle realizzazioni delle preghiere è che gli angeli agiscono in nome
di Dio, non è Dio stesso, il Creatore, che agisce direttamente. Quindi in realtà la preghiera
è comunicazione e collaborazione con gli angeli, la sincera preghiera commuove il Cuore
degli angeli, e loro fanno accadere i miracoli. Esiste la gerarchia spirituale funzionale,
dall’alto: gli Angeli di Luce (conducenti responsabili sono Gesù, Buddha e Mosè), gli
angeli divini, gli angeli custodi guida e l’angelo custode protezione. Gli angeli custodi si
occupano della realizzazione delle piccole preghiere, gli angeli divini e gli Angeli di Luce
si occupano della realizzazione delle grandi preghiere. Gli angeli conoscono benissimo il
Cuore delle persone, e quando questo Cuore è puro e coerente con la missione dell’anima,
gli angeli fanno i miracoli. Chi si applica con umiltà e raccoglie dei risultati sa che non
dipende dalla propria capacità, quindi diventa naturale esprimersi, con gratitudine verso Dio
e gli angeli. Chi è presuntuoso è anche profanatore, l’arroganza vanifica l’intento insito nella
preghiera di essere ascoltata. Gesù diceva di non mettere Dio alla prova, è ovvio che la
preghiera non funziona con la diffidenza, con la mancanza di fiducia. Quando l’uomo coltiva
l’odio, la rabbia, la tristezza, l’insoddisfazione e la vendetta nel Cuore si sintonizza con
l’inferno, le sue preghiere si possono realizzare tramite le azioni dei diavoli. Ad esempio,
sono di questo tipo la maledizione, la magia nera, i riti satanici, i riti religiosi strani, le
canalizzazioni deviate, ovviamente la conseguenza ritorna direttamente al Cuore di chi le
attua provocando grossissimi danni alla propria anima. D’altra parte chi è armonico e puro
non riceve la maledizione perché è perfettamente protetto dagli angeli, e la maledizione
ritorna raddoppiata alla provenienza. Chi odia le persone, in realtà sta odiando sé stesso.
L’odio nasce dal fatto che una persona non sta dove deve stare, non fa quello che deve fare,
non fa quello che sa fare, questa incoscienza la fa sentire inutile e delusa nel Cuore sincero.
Poiché non ammette i propri difetti, pensa che siano gli altri ad odiarla, mentre nella realtà
lei stessa odia le persone senza accorgersene. Chiunque nasce nel mondo materiale ha la sua
missione da svolgere: Dio aveva promesso, nel mondo reale, di dare tutto ciò che sarebbe
servito per questo scopo. Nel Cuore di chi odia alberga il rifiuto e l’insoddisfazione della
propria nascita, dei propri genitori, dell’ambiente. Per risolverlo è necessario riflettere sul
proprio atteggiamento egoistico e correggendosi perdonare sé stessi, poi perdonare gli altri
(se serve). È lo stesso meccanismo delle persone che hanno paura di essere abbandonate,
le quali creano appositamente le situazioni per esserlo, respingendo tutto, ma in realtà così
facendo respingono sé stesse e il sentirsi sole è soltanto una conseguenza. Queste persone
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

diffidenti, respingendo l’Amore di Dio, in sofferenza dicono che Dio non esiste. Per risolverlo
è necessario comprendere che l’umanità è una sola, impossibile separare, siamo tutti uniti
nella stessa Vita di Dio. La corretta via è l’unione del Cuore: pregare per la felicità di tutte le
persone senza escludere sé stesse, perché tutti ne facciamo parte, nessuno escluso.
Si può pregare per migliorare il rapporto umano, le persone, per non subire l’ingiustizia
da chi è senza Cuore. Tuttavia non funzionano le preghiere che incatenano la libertà delle
persone. Ad esempio, quando si prega per il miglioramento di un difetto del marito (moglie),
dei figli o delle persone, nella mente di chi prega c’è l’immagine del male nella destinazione.
Questo atteggiamento non si sintonizza con il Mondo di Dio dove non esiste il male, Dio non
ha creato il male, quindi pregare ammettendo l’esistenza del male non arriva al Cuore di Dio.
Il corretto modo di pregare è: “lui (lei) è figlio/a” di Dio”, “mio marito (mia moglie) è figlio/a
di Dio”, “i miei figli sono figli di Dio” immaginando nella mente la persona con la forma
corretta per essere figlia di Dio e dirle “tu sei figlio di Dio, tu sei perfetto (amore, misericordia,
rispetto, armonia, corretto, giusto), è impossibile che tu faccia del male”, pregando per la
felicità della persona, i propri angeli custodi consegnano la preghiera agli angeli custodi
della persona in questione e loro agiscono nel Cuore del ricevente. Anche dopo un diverbio
con una persona bisogna attuare una riflessione in cui fare il punto della situazione e chiarire
gli errori, per i quali chiedere perdono sinceramente, allora quell’energia arrivando fino al
Cuore del ricevente solleciterà una riflessione passiva tramite gli angeli custodi, in tal senso
il rapporto si riprenderà naturalmente. Gli angeli custodi agiscono nelle preghiere per la
guarigione delle malattie, anche a distanza. La preghiera connettendosi con il mondo reale,
dove non esiste il tempo e lo spazio, arriva immediatamente fino all’altra parte del mondo. La
modalità è quella di immaginare la persona con la forma corretta secondo Dio e mandare la
Luce pregando “Dio, dona la Luce a questa persona, dona l’Armonia a questa persona, dona
la Pace a questa persona, grazie”. Quando si prega con il Cuore sincero, al resto pensano i
propri angeli custodi che poi comunicano agli angeli custodi della persona. Naturalmente è
molto importante ringraziare gli angeli perché grazie a loro funzionano le preghiere. Non
produce effetti un atteggiamento presuntuoso del tipo: “ho pregato io allora sono accaduti i
miracoli”, in questo modo gli angeli smettono di agire.
Questi sono altri esempi delle piccole preghiere quotidiane: la mattina “grazie al Cielo per la
protezione anche quando dormo, per me, per la famiglia, anche oggi vivo per il Bene di tutti,
grazie”, poi ringraziare le persone intorno nella vita quotidiana; prima di iniziare a lavorare
“anche oggi voglio fare un buon lavoro per la felicità di tutti, grazie Dio e agli angeli della
guida e protezione”; mentre si va al lavoro o a scuola si può pregare per la felicità di tutte
le persone che sono presenti in treno, sull’autobus, per le macchine che passano; per quanto
riguarda l’occupazione nel lavoro, qualsiasi mansione si svolga, lamentarsene non servirà a
risolvere le eventuali difficoltà, soltanto con la massima serietà, piano piano si apre la porta
del vero e proprio lavoro che attiene alle nostre capacità, pertanto dopo la giornata lavorativa
la preghiera sarà: “anche oggi ho lavorato con tutta l’energia per la felicità di tutti, grazie
per la guida e la protezione”; a cena con la famiglia “grazie di esistere a tutti i membri della
famiglia”; prima di dormire pregare per concedere un buon riposo a tutti, ringraziandoli per
la giornata vissuta insieme, sperando che il giorno dopo sia sempre migliore.

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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

IX-8. MEDITARE CORRETTAMENTE

“Meditare correttamente” è fare la meditazione ogni giorno in modo corretto.


Ci sono 2 principi della corretta meditazione.
1. Riflessione, esame di coscienza, confessione (funziona come purificazione dell’anima).
2. Vedere, osservare, meditare e comprendere la verità assoluta (funziona come riconnessione
con Dio).
Il primo stadio tramite la riflessione permette di ottenere la pace interiore, perché non si può
fare la corretta meditazione con un Cuore confuso.
La riflessione è lo strumento più importante che Dio abbia donato all’umanità, è la Sua
Misericordia. Soltanto tramite la riflessione l’essere umano riesce a comprendere le cose
come sono realmente, riesce a migliorare umanamente, può eliminare gli errori dalla vita,
può smettere di continuare a fare gli stessi errori. Anche le persone che hanno commesso
tanti peccati, tramite la riflessione si possono purificare, riescono ad avvicinarsi a Dio e
conoscerLo.
La riflessione è l’unica via umana.
La riflessione nella vita quotidiana è quella giornaliera, ossia prima di finire la giornata,
ripercorrerla: oggi, ho visto correttamente? Ho pensato correttamente? Ho parlato
correttamente? Ho lavorato correttamente? Ho vissuto correttamente? Mi sono applicato
correttamente alla via? Ho pregato correttamente?
La riflessione profonda (per la purificazione dell’anima) va attuata ogni tanto nella vita. Ci
sono due modalità, quella classica è in base al periodo della vita trascorsa: la nascita, da 1 a
5 anni, da 5 a 10 anni, da 10 a 15 anni, ricordandosi gli episodi salienti. L’altra modalità è a
tema: potrebbe riguardare il rapporto col denaro, il rapporto sentimentale, quello sessuale,
il cibo, il rapporto umano nella sua espressione generale o specifica, il lavoro ecc. Tramite
la riflessione e in base all’età, si può capire molto chiaramente in che modo si è formato
il proprio carattere, in che modo si è operata la distorsione del Cuore. Ad esempio, chi è
capriccioso egocentrico, di solito è stato viziato nel passato, chi è cresciuto nelle situazioni
dure può diventare forte e paziente, ma spesso diventa ostinato e irremovibile, senza capire
i sentimenti degli altri, oppure può diventare comprensivo della sofferenza altrui per un
processo di identificazione con le esperienze che anche lui ha subìte direttamente.
Nelle situazioni della crescita si possono sviluppare alcuni caratteri, come l’impazienza se
le cose non procedono come si vuole, oppure la pigrizia o assenza di volontà nelle situazioni
tranquille.
Buddha, in India, all’età di 6 anni aveva scoperto che la vera madre era morta dopo una
settimana dalla Sua nascita e la madre che Lui considerava naturale non lo era. Dopo questa
rivelazione, Buddha desiderava incontrare la vera madre, sentiva una grande tristezza
nel Cuore e iniziò a pensare all’esistenza del mondo dopo la morte. Le persone che non
conoscono i veri genitori, e non sono cresciute con loro, possono imparare da questo Cuore
di Buddha che voleva scoprire il vero legame umano.
Generalmente la propria personalità si forma nei primi 10 anni di vita. Ci sono persone
che hanno incontrato delle difficoltà e grazie alla prova, superata, di esperienze pesanti,
possono conseguire successi nella vita, ma a volte per orgoglio, impongono agli altri le
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

proprie scelte diventando autoritarie. Ci sono casi di persone che hanno sofferto e trascinano
la loro negatività diventando ombrose o tortuose e spesso si sentono sole non riuscendo a
rapportarsi con gli altri.
Nella maggior parte dei casi, la formazione del modo di ragionare e del carattere può
sviluppare due tendenze: 1. Fare esattamente le stesse cose che si sono imparate, ricevute
come educazione, vissute, viste fare. 2. Fare esattamente il contrario delle cose che si sono
ricevute, vissute, viste fare. Entrambi i modi sono sbagliati. Basandosi sulla personalità
formata nell’infanzia, il carattere umano varia con le esperienze vissute, s’incontrano sia le
persone che continuano a fare gli stessi errori, sia le persone sagge che imparano dagli errori.
Noi umani possiamo trasformare la nostra mentalità, il carattere tramite la riflessione, la
confessione, superando il karma. La riflessione e la confessione attuate con il Cuore sincero
comprendono il pianto del perdono con il ringraziamento e la restituzione del ringraziamento.
Qualora non si sentisse il ringraziamento sincero nel Cuore, la riflessione è ancora immatura.
Nell’epoca odierna ci sono persone che non sanno riflettere, o come attuare la riflessione. Nel
caso di manifesta intransigenza sostengono che non c’è niente su cui riflettere, tutto è a posto
nella vita. Queste persone hanno una coscienza molto bassa, vivono molto superficialmente.
Anche Gesù, Buddha e Mosè attuavano la riflessione, si correggevano in continuazione,
figuriamoci al nostro livello quanti errori facciamo nella vita quotidianamente. Non riuscire
a trovare i punti da correggere è soltanto mancanza di osservazione e di attenzione verso
sé stessi. La vita va vissuta seriamente, luminosamente e gioiosamente migliorando sé
stessi tramite la riflessione. Chi non studia la propria vita invecchia come un bovino, cresce
carnalmente ma la saggezza resta embrionale.
Si può annotare sopra un quaderno il processo della propria riflessione, e mettere così ordine
nei vari elementi della propria vita.
Nella riflessione è soprattutto importante analizzare il proprio rapporto umano con: i genitori,
il marito (la moglie), i figli, fratelli e sorelle, gli insegnanti, i colleghi, gli amici, i vicini di
casa. Si può riguardare il rapporto umano in base ai vari periodi della propria vita, dalla
nascita fino all’attualità. Bisogna stare attenti al proprio egocentrismo, all’egoismo. La base
di partenza è necessariamente il rapporto con i propri genitori, quando si riesce a piangere
per il ringraziamento dal Cuore verso di loro vuol dire che la capacità di fare la riflessione
ha raggiunto un buon livello, è diventata profonda e si può applicare su tanti altri argomenti
concretamente.
Per migliorare la riflessione, per attuarla più precisamente e profondamente è meglio
conoscere la struttura (invisibile) e la funzione del corpo di Luce (l’anima) e del Cuore
umano (il centro dell’anima).
Il corpo di Luce è il corpo della coscienza che muove il corpo fisico, il corpo di Luce è
il contenitore dell’anima: ciò che siamo. “La coscienza” è cognizione, consapevolezza,
comprensione, riconoscimento, percezione di: pensieri, sensazioni, emozioni, sentimenti,
immaginazioni (essere coscienti significa sapere, conoscere ciò che si è, ed è molto importante
percepire la propria coscienza, lo stato e la dimensione che è estremamente più grande del
corpo fisico). Il centro (la parte più interna e profonda) del corpo di Luce (l’anima) è il Cuore
(lo spirito). Il Cuore (lo spirito) è il vero sé per essere “figlio di Dio” ed è connesso con il
Cuore di Dio. Sopra il Cuore (la parte più superficiale interdimensionale), c’è la coscienza
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

profonda subliminale (subconscio profondo) dove è situata la fonte della saggezza acquisita
nelle passate vite che conosce lo stato celestiale, ossia la saggezza che viene dalle esperienze
divine delle passate vite per essere tutt’uno con Dio. Sopra questa coscienza subliminale (la
parte più superficiale interdimensionale) c’è il subconscio superficiale, dove si immagazzinano
le memorie di tutti i pensieri, le idee, le immaginazioni e le azioni tramite i cinque sensi,
ossia i pensieri inconsci buoni e cattivi, le idee sepolte, le mentalità nascoste. In questo strato
del subconscio superficiale esistono tutte le memorie delle passate vite, compreso il karma.
Sopra il subconscio superficiale (la parte più superficiale interdimensionale) c’è il conscio,
ciò che si percepisce tramite i cinque sensi, i pensieri coscienti.
La coscienza umana consta di una parte conscia che è circa il 10% e il restante 90% è l’intero
subconscio, in mezzo c’è il subconscio superficiale. Quando il subconscio superficiale è
luminoso, i destini sono luminosi, gloriosi, invece quando è oscuro, i destini diventano
problematici, sfortunati. Quando il subconscio superficiale è puro, le voci degli angeli custodi
possono affacciarsi alla coscienza, ma quando il subconscio è sporco, coperto dallo smog
(pensieri distorti) la connessione con il Cielo si spezza. Il subconscio oscuro si sintonizza con
l’inferno, i diavoli agiscono nel subconscio creando una disastrosa confusione, la persona
sintonizzata con queste frequenze impazzisce, è terrorizzata o diventa furiosa. La prima
umanità sul pianeta Terra aveva un subconscio pulito, poteva comunicare liberamente con le
anime del Cielo (angeli), le persone si comprendevano tra loro anche senza parole, dopo di che
avendo coltivato l’egoismo, allontanandosi dallo stato corretto umano, hanno creato l’oscurità
nel subconscio superficiale coprendolo dallo smog: questo è esattamente il karma umano,
come il peccato originale di Adamo ed Eva. Di necessità l’umanità attuale deve purificare
il subconscio superficiale, e per farlo è necessario saper osservare sé stessi obiettivamente,
prendere coscienza di ciò che si pensa e si fa inconsciamente (spesso i contenuti escono fuori
simbolicamente nei sogni, che sono strumenti utili). Quando la purificazione del subconscio
arriva ad un buon livello, il conscio e il subconscio si connettono direttamente, si riattiva
anche il Cuore umano, si riprende il corretto stato umano, e conseguentemente si possono
ricordare anche le passate vite.
Per quanto riguarda la morfologia e lo stato del Cuore umano, questi possiede: il colore,
la forma, la lunghezza (dimensione), il peso; inoltre può essere bianco, nero, luminoso,
oscuro, quadrato, rotondo, grande, piccolo, pesante, leggero. Naturalmente il Cuore corretto
è rotondo, leggero, libero, grande e luminoso. La struttura del Cuore è così orientata: il
centro è lo spirito, orizzontalmente ci sono l’istinto e il sentimento, verticalmente ci sono
l’intelligenza (sopra) e la ragione (sotto). La mente umana agisce su queste aree del Cuore e
tramite la volontà si può finalmente azionare il Cuore. Senza azione della volontà, il Cuore
bello e luminoso non ha nessun senso.
Lo spirito è la coscienza divina, che si mostra come amore e misericordia. Lo stato corretto
umano è lo spirito (amore e misericordia), il quale prende il controllo dell’istinto, del
sentimento, dell’intelligenza, della ragione, attraverso cui si manifesta e si realizza, e tramite
la volontà agisce in conseguenza (azione).
Nell’area dell’istinto ci sono due elementi principali: l’appetito e il desiderio sessuale che
sono necessari per la sopravvivenza, e rappresentano le richieste fisiologiche del corpo. I
bambini appena nati cercano il latte materno (ora, a volte, i bambini a causa dell’atteggiamento
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

innaturale della madre hanno perso questo istinto), il corpo cresce mangiando e bevendo,
nell’adolescenza cresce l’attrazione sessuale, con il matrimonio nascono i figli, così la specie
umana va avanti. Gli istinti secondari sono: l’istinto combattivo per proteggere il proprio
territorio, l’istinto gregale per stare nel gruppo sapendo istintivamente che è impossibile
vivere da soli, l’istinto di curiosità per conoscere ciò che non sa nessuno e le cose nuove,
l’istinto di fuga per allontanarsi dai pericoli e non fare ciò che ferisce il proprio orgoglio,
l’istinto di rifiuto per proteggere la propria posizione evitando ciò che è sfavorevole per
sé, l’istinto di ostentazione per voler essere superiore a tutti, l’istinto di obbedienza per
voler obbedire a ciò che è autorevole. Questi istinti si basano sulla protezione dell’ego,
mischiandosi con i due istinti principali diventano desideri eccessivi per il denaro, per il
potere, per la fama, costringendo anche a dire bugie per dimostrare di essere grandi o per
ingannare le persone, a voler mangiare le cose buone più degli altri, a voler soddisfare la
sessualità più degli altri. Per questa offensiva dell’ego, ne scaturisce come conseguenza il
bisogno costante di proteggersi dagli altri, di stare sempre in guardia, e contemporaneamente
nasce la lunga storia della diffidenza umana che sfocia nella grande incognita dell’assenza
di pace. Gli istinti sono necessari per vivere, ma quando si lasciano andare a briglia sciolta
creano conflitti nella vita, per questo vanno controllati con l’intelligenza e la ragione in modo
che il Cuore rimanga rotondo e equilibrato. Apprezzando la sufficienza dell’appetito, della
sessualità e di ciò che si ha, ci si può accontentare tranquillamente della vita dei sensi, non
serve più stare in guardia, non serve più attaccare gli altri, non serve più dimostrare di essere
capaci con artifizi, non serve più respingere le persone, non serve più temere il giudizio
degli altri. L’assenza di una vita sessuale si può superare tranquillamente con il lavoro del
Cuore sull’anima, ma con la mancanza del cibo si fa fatica. Tante persone pensano che sia
difficile ottenere la pace interiore, ma in realtà questo stato umano è quello più ovvio e
naturale. Dio aveva programmato il meccanismo umano in modo che l’essere umano potesse
mangiare tranquillamente in pace, potesse godere della sessualità in pace. Quando l’essere
umano viola la Legge contrastando l’armonia naturale, mangia combattendo con l’ansia,
pratica la sessualità con timore o con violenza. L’area dell’istinto si fa influenzare molto
dal karma delle vite passate, per correggerlo è necessario avere coraggio e determinazione.
Quando l’istinto prende il sopravvento, l’uomo diventa come un animale senza controllo,
anzi molto peggio degli animali (il meccanismo degli animali è completamente differente da
quello dell’uomo, poiché vive soltanto con l’istinto il quale comprende tutto il loro Cuore,
il sentimento e l’intelligenza fanno parte dell’istinto degli animali). Invece, negare l’istinto
significa avversare la Volontà di Dio, ma il controllo dell’istinto porta alle fondamenta della
realizzazione del paradiso terrestre. Il paradiso terrestre non è assolutamente un lontano
sogno, primariamente bisogna cercare di coltivare l’armonia, oggi, in questo momento, e si
può iniziare con il ringraziamento verso Dio, sia quando si mangia sia quando si pratica la
sessualità.
L’area del sentimento è variegata di diverse sfumature, alcune molto superficiali agiscono
sul conscio (10% della coscienza superficiale) come quando si vede qualcosa oppure si ode
nell’orecchio. Le persone lunatiche, emotive che cambiano in continuazione l’umore sono
quelle che agiscono soltanto con i sentimenti superficiali senza la profondità del Cuore.
Quando una persona si innamora l’area del sentimento e quella dell’istinto diventano
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

estremamente grandi e l’area dell’intelligenza e quella della ragione non possono più
controllare il Cuore, a questo punto la persona non sa più “Vedere correttamente”, perde la
visione lucida e si comporta soltanto emotivamente e istintivamente, la forma che assume
il Cuore è quella famosa del cuoricino. Bisogna stare attenti all’uso della famosa forma del
cuoricino, le forme (come il simbolismo) creano un loro campo energetico, la famosa forma
del cuoricino possiede energia di amore cieco, inconsapevole, emotivo e istintivo. Al contrario
quando l’area dell’intelligenza è troppo grande, la parte superiore della forma del Cuore
diventa gigantesca, esattamente come una persona molto teorica e razionale che è ostinata,
in quel momento il Cuore è ghiacciato senza sentimento, è un muro in cui rimbalza tutto.
La corretta forma del Cuore è rotonda (sferica) che è il simbolo dell’armonia e dell’amore
eterno (circolare). Naturalmente non bisogna fissarsi sul simbolismo, l’energia umana può
andare oltre, tranquillamente. Ci sono sentimenti positivi e negativi, luminosi e oscuri. I
sentimenti positivi e luminosi che portano alla felicità sono: amore, misericordia, gioia,
ringraziamento, compassione, coraggio. Quelli negativi e oscuri che portano all’infelicità
sono: rabbia, odio, invidia, critica, tristezza, lamentele. Ignorare i sentimenti è cosa pessima
che porta la vita all’insensibilità, al menefreghismo, a coltivare una grande ignoranza. Invece
quando i sentimenti prendono il sopravvento non si può più fare la valutazione della realtà,
pertanto i sentimenti vanno controllati sempre con l’intelligenza e la ragione. Tante persone
quando hanno fame diventano nervose, dopo che hanno mangiato ritornano ad essere di
buon umore, questo succede quando il sentimento si esprime in modo autonomo agendo
sull’istinto. Il marito e la moglie che sono insoddisfatti della loro vita sessuale possono litigare
scaricando così la propria insoddisfazione. Chi pensa che la sessualità sia peccato coltiva un
sentimento di peccato, l’area dell’intelligenza blocca il piacere sessuale, e l’istinto non trova
la sua soddisfazione, il Cuore non può tranquillizzarsi; oppure chi pratica la sessualità solo
fisicamente, accontenta l’istinto ma lascia il sentimento insoddisfatto, nel Cuore si sente
la mancanza o la vacuità. Nel Cuore tutte le aree devono collaborare, ad esempio quando
l’intelligenza e la ragione non collaborano, la persona dice le cose senza controllo, le parole
le sfuggono per errore, crea disarmonia, fraintendimenti tra le persone. Invece quando il
sentimento viene schiacciato dall’intelligenza e dalla ragione, la persona diventa come un
robot, fa le cose meccanicamente senza esprimersi, cerca sempre i motivi razionali o acuisce
il senso del dovere, ignorando i sentimenti spontanei, questa persona opprimendo tutto
nel Cuore può ammalarsi facilmente, nel caso estremo può morire in modo prematuro. Il
sentimento naturale è magnificamente semplice: nella gioia si può gioire liberamente, nel
dolore si può piangere sinceramente, ma la rabbia non si deve esternare perché porta grande
disarmonia intorno, e va eliminata dal Cuore individuando la causa (deriva dal modo egoistico
di vedere e di pensare). Nell’acquisire la pace interiore si può accedere ai sentimenti profondi,
i quali vengono dall’anima, dal subconscio profondo che è connesso con la coscienza divina
(amore e misericordia) per essere “figlio di Dio”. I sentimenti che sorgono dal profondo del
Cuore non fanno differenza tra sé e gli altri, quindi la gioia degli altri è la propria gioia, la
sofferenza degli altri è la propria sofferenza. Si comprende con la misericordia il significato
del rispettare l’anima altrui e di aiutare a migliorare le persone: corrisponde a migliorare la
propria anima. Chi è connesso con i sentimenti profondi può comprendere anche il Cuore
delle persone. Applicare la Legge Universale Divina significa manifestare i sentimenti divini
141
CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

(amore e misericordia) esteriormente e imparare a controllarli liberamente.


L’area dell’intelligenza ha la funzione di conoscere le cose come sono facendo le ricerche
della verità e analizzandola. La corretta intelligenza si trova nell’obiettività che non accetta
ciecamente i fatti, ma cerca di scoprire la verità più profonda tramite il processo di farsi
le domande e rispondersi nel Cuore. Quando l’intelligenza non funziona, la persona è
continuamente in balia delle parole altrui, affida il proprio stato interiore alle opinioni degli
altri senza verificare se queste parole, queste opinioni sono vere o illusorie, giuste o sbagliate,
buone o cattive. Spesso i diavoli cercano di manipolare le persone attraverso la paura, la rabbia,
la chiusura mentale, la separazione, i dubbi, l’ansia; per non farsi ingannare da loro bisogna
verificare con intelligenza le cose come stanno realmente, secondo Dio. Quando l’intelligenza
prende il sopravvento e si distacca dal Cuore, perde la visione globale e obiettiva, diventando
a questo punto intelligenza parziale e superficiale, che si accontenta solo di conoscere le
cose intellettualmente, teoricamente, in modo meccanico e manuale senza comprenderne la
sostanza. Nel caso estremo l’intelligenza inventa le armi da guerra, le bombe per uccidere le
persone, il veleno per uccidere altri esseri viventi, le teorie intellettuali delle religioni dense
di concetti enigmatici irragionevoli e con tante contraddizioni, istiga a fare i dibattiti sulla
differenza delle credenze senza mai verificare la vera realtà dell’universo. Anche le filosofie
e le ideologie quando diventano parziali, perdono il contatto con la realtà, creano le illusioni,
provocando grande confusione nella mente umana; è impossibile considerare un pezzo della
realtà come l’assoluto ignorando tutto il resto, le persone combattono per imporre il proprio
punto di vista senza mai verificare la Legge globale della natura. L’area dell’intelligenza si
occupa delle ricerche e delle analisi delle cose in modo preciso e dettagliato, il difetto di
quest’area è la visione parziale e locale che trascura quella globale e totale. Gli scienziati
spesso cadono nell’errore di questo tipo, comunemente diventano insensibili per eccessivo
uso della razionalità, negando persino l’esistenza del Cuore e dell’anima. La medicina non
riguarda più la funzione intera del corpo umano, guarisce una parte facendone ammalare
un’altra. Per accedere alla visione globale della realtà, il fondamento dell’intelligenza
dev’essere la saggezza, per comprendere la sostanza, l’essenzialità nel Cuore profondo.
La sostanza e l’essenzialità si possono comprendere soltanto quando si mette in pratica la
propria conoscenza, quando i contenuti chiariti nella riflessione vengono messi in atto nella
vita quotidiana. Comprendere significa che quanto viene messo in pratica corrisponde a ciò
che esisteva nel Cuore profondo, quando si comprende la verità si percepisce realmente nel
Cuore profondo e si assume la vibrazione della vita, che è la manifestazione della saggezza.
Chi ha tante conoscenze intellettuali non è detto che abbia una buona personalità. La saggezza
non si può valutare con i titoli di studio, con le praticità materiali, perché essa proviene
dalla consapevolezza sostanziale ed essenziale delle esperienze vissute nelle passate vite.
La saggezza sa adattarsi nelle varie situazioni, invece le conoscenze essendo schematiche e
limitate, non hanno flessibilità. La saggezza e le conoscenze devono collaborare, la saggezza
senza le conoscenze non può manifestarsi, le conoscenze senza la saggezza non assumono
nessuna sostanza, perdono la globalità e l’essenza universale. Conoscere intellettualmente
la Legge Universale Divina non ha nessun valore se non viene attuata nella vita quotidiana,
specialmente la pratica della meditazione in cui riattivare la fonte della saggezza.
L’area della ragione possiede la capacità di dare un giudizio in base alla logica, la capacità
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

di prendere le decisioni se fare o non fare. Chi non usa la ragione (chi non ragiona) agisce
non valutando se sia giusto o sbagliato, ovviamente continua a fare sempre gli stessi
errori comportandosi istintivamente (senza obiettività), emotivamente (senza controllo) o
abitudinariamente (senza coscienza). Le esperienze che può fare una singola persona in una
vita sembrano vaste, ma in realtà sono molto limitate. Tante persone quando arrivano ad una
certa età iniziano a pensare che le proprie esperienze siano assolute, siano tutta la verità, fino
al punto di non saper più ascoltare gli altri, a non saper più accettare le informazioni che
non corrispondono con le proprie credenze (purtroppo nell’epoca odierna anche i giovani
stanno coltivando un’estrema rigidità mentale di questo tipo). Queste persone giudicano
in base al proprio modo di vedere, impongono ad altre persone il proprio modello di vita.
Quando una persona si fissa sui propri schemi mentali, affidandosi soltanto alle proprie
esperienze personali, diventa molto limitata, blocca il processo evolutivo dell’anima e
non sa più collaborare con gli altri per coltivare l’armonia, finisce per chiudersi nel suo
piccolo mondo, e alla fine rimane da sola imputando ad altri la colpa per l’incomprensione.
Questo è esattamente il tipico meccanismo della testardaggine e della presunzione. L’area
della ragione può finalmente manifestare la propria capacità amplificando la sua visione
grazie all’aiuto dell’area dell’intelligenza. Quindi per comprendere la logica globale e la
giustizia più vera è necessario apprendere dalle conoscenze e dalle esperienze di tutte le
persone possibili, utilizzando anche l’aiuto dell’area dell’intelligenza. In fondo al cono
dell’intelligenza c’è la saggezza che è costituita dalle ricche esperienze delle passate vite,
bisogna imparare a tirare fuori tutto ciò che è necessario e utile valutandolo con la ragione.
Per riconoscere la vera giustizia è necessario smettere di ostinarsi a difendere le proprie idee,
mentre l’area della ragione deve lavorare attraverso l’intelligenza, il sentimento e l’istinto,
permettendo la connessione con il mondo degli angeli custodi con cui si possono ottenere
anche le intuizioni e le ispirazioni per progredire con l’anima o per risolvere altri problemi.
Per coltivare la ragione è necessario aprire il Cuore, nella profondità della ragione esiste la
Logica Universale che è la Giustizia di Dio.
La volontà serve per manifestare, muovere, esprimere, applicare il Cuore. Se non si mette
in atto realmente il Cuore, buono e armonico non si ottiene niente, l’elemento umano che dà
l’azione al Cuore si chiama volontà. Quando la volontà è debole non si possono coltivare i
destini buoni. La volontà dev’essere solida e connettersi con tutte le aree del Cuore in modo
equilibrato (la via di mezzo) per coltivare la concreta vita. Invece, quando la volontà si connette
soltanto con un’area del Cuore, crea solo caos e non solo fa male a sé stessi, ma provoca
danni anche alle persone intorno. Per questo la cosa più importante è sempre mantenere
l’equilibrio (armonia). Ad esempio, quando la volontà si connette solo con l’intelligenza la
persona diventa insensibile e disumana, crea la separazione del Cuore con gli altri; quando la
volontà si connette solo con il sentimento la persona scarica l’emotività incontrollabile senza
mai ascoltare gli altri; quando la volontà si connette solo con l’istinto, la persona diventa
estremamente prepotente calpestando gli altri per realizzare i desideri egoistici del potere,
della fama, del denaro e soprattutto l’appetito e la sessualità; quando la volontà si connette
solo con la ragione, la persona diventa testarda, egocentrica e vuole avere ragione a tutti i
costi e cerca di portare fino a compimento il suo autocompiacimento, attraverso il quale è
impossibile avere un dialogo. La potenza della volontà viene coltivata normalmente nella
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

vita attuale più del karma delle vite passate, chi è stato viziato con cura eccessiva spesso
ha una debole volontà, chi ha dovuto superare tante prove ha coltivato grande volontà. Chi
ha una debole volontà non può crescere umanamente, deve coltivare la volontà nel Cuore.
L’unica via è quella di avere la volontà, per stimolarla, e decidere di cambiare radicalmente
la vita in questo momento (poi iniziare a pensare concretamente e realmente come farlo
uscendo dalle vecchie abitudini). A volte serve la volontà di saper aspettare, ad esempio
quando la propria opinione crea scontro con le opinioni degli altri, invece di agire subito
provocando il conflitto, è meglio aspettare lasciando andare alla natura, nel frattempo si può
anche pregare per la soluzione, poi al momento giusto si interviene.
Il Cuore intero deve seguire la via di mezzo, ossia vedere, pensare e parlare obiettivamente,
per questo la saggezza va sfruttata in modo ottimale. Quando il Cuore diventa più equilibrato
(armonico) prende la luminosità, e si possono ascoltare le voci (intuizioni) degli angeli
custodi, vuol dire che il proprio Cuore si avvicina sempre di più alla vibrazione di Dio.
Quando si ricevono calunnie o diffamazioni, se il proprio Cuore è focalizzato sulle cose
esterne, viene voglia di manifestare la rabbia, oppure viene il terrore e ci si sottomette alla
minaccia, ma quando il proprio Cuore è focalizzato all’interno e coltiva un buon equilibrio si
può mantenere la calma e la lucidità. Se si ha colpa si può attuare una riflessione, altrimenti
si può pregare per la pace di queste misere persone che sono completamente inconsapevoli,
non sapendo quello che stanno facendo.
Quando si coltiva quotidianamente la connessione con il proprio Cuore, tutte le esperienze di
ogni momento della vita arricchiscono l’anima, la vibrazione della vita si sente direttamente
nel profondo del Cuore.
La meditazione va praticata ogni giorno, almeno 20, 30 minuti, soprattutto chi ha più
responsabilità come posizione sociale (religiosi, politici, insegnanti, medici, psicologi,
maestri, artisti, giudici, avvocati, poliziotti, carabinieri ecc.) deve praticarla molto più
seriamente. Anche chi lavora spesso davanti al computer, può meditare sulla sedia ad occhi
chiusi per 10 minuti, alleggerisce persino la stanchezza fisica, si può ottimizzare il lavoro con
la freschezza mentale.
Quando la propria meditazione progredisce, la pace (il Cuore) e l’azione (la vita) vanno in
sintonia, la corretta meditazione è l’azione di vedere (con gli occhi del Cuore), osservare,
prendere coscienza, comprendere e riconoscere il vero sé per essere “figlio di Dio”, chiudendo
gli occhi fisici per rivolgersi verso il proprio Cuore internamente, in cui esiste lo spirito
divino.
Il livello dell’anima si basa sulla grandezza, altezza e profondità della coscienza, ossia quanta
consapevolezza si ha per essere “figlio di Dio”. La posizione nel mondo reale generalmente si
basa su questi livelli differenti dell’anima: mondo dei profeti nel quale le anime (angeli) sono
tutt’uno con Dio, assumendo la pura Luce di Dio gestiscono tutti i mondi nel mondo reale e
di quello materiale. Nel loro Cuore esiste solo la volontà di salvare le anime e le persone. In
quel mondo esistono anche i minerali, le piante e gli animali con la loro massima armonia e
bellezza. Mondo santo, nel quale la vita sociale è più o meno come il mondo dei profeti con
una grande tecnologia avanzatissima e la bellezza celestiale della natura. Le anime (angeli)
insegnano la Legge Universale Divina ad altre anime (fino all’inferno) e alle persone,
coltivando il proprio Cuore. Nel loro Cuore vive il grande Amore di Dio, cercando di vivere
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CAPITOLO IX: GLI 8 PRINCIPI DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

sempre nella Misericordia di Dio, facendo vivere gli altri, dando la vita (coscienza) agli altri.
Ci sono anche le anime (angeli) che si occupano della diplomazia con altri pianeti. Il mondo
luminoso, nel quale vivono le anime (angeli) che hanno raggiunto l’illuminazione tramite
la ricerca nella filosofia, nella scienza e nelle varie discipline. Ognuna ha la sua specialità e
continua a sviluppare la propria attitudine. Loro aiutano anche le altre anime e le persone (nel
mondo materiale) dando le intuizioni e le ispirazioni nel campo specifico. Il loro Cuore cerca
l’obiettività, e prima di giudicare gli altri verifica i propri fatti, cerca di coltivare armonia
nella collaborazione. Nel mondo spirituale, le anime (angeli) cercano di comprendere che
siamo tutti fratelli e sorelle tramite la convivenza. C’è la differenza dei paesi, i confini dello
stato, nella città esistono anche i templi e le chiese (senza ornamenti) ma funzionano come
luogo per la riflessione. Il loro Cuore cerca di convivere, aiutano altre anime ma quando un
favore non viene restituito si sente la mancanza, per l’idea della reciprocità, non conosce
pienamente l’amore incondizionato. Nel mondo delle anime, la struttura è molto simile al
mondo materiale ma senza il male, senza incidenti, senza polemiche. Ci sono i confini, la
differenza dei paesi, la diversità delle religioni, delle credenze, delle filosofie ma non si
scontrano tra di loro rispettandosi a vicenda. Il loro Cuore è ancora lontano dall’unione,
ognuno pensa principalmente a sé. Dal mondo del livello superiore si possono vedere tutti i
mondi del livello inferiore, ma dal mondo del livello inferiore non si può vedere quello del
livello superiore. Come le persone dell’anima inferiore non possono comprendere il Cuore
delle persone dell’anima evoluta, anche per questo motivo non bisogna mai giudicare gli
altri senza comprendere la sostanza del Cuore. Ci sono persone che hanno il Cuore che si
sintonizza con l’inferno per il loro egoismo, queste persone prima di iniziare la meditazione
devono capire quello che stanno facendo, si devono correggere infinitamente con umiltà,
chiedendo perdono con il Cuore per i danni che hanno creato; è un processo molto duro e
inevitabile, ma sicuramente a un certo punto iniziano a vedere la Luce, quando cominciano
ad amare veramente sé stesse e a rispettare la vera sincerità del Cuore.
Il processo dell’illuminazione non è immediato, non ci si può arrivare immediatamente e
istantaneamente neanche con l’applicazione degli 8 principi della Legge Universale Divina.
Tramite la pratica di graduale miglioramento della meditazione, si può comprendere
più chiaramente il meccanismo del proprio Cuore, si sente direttamente nel Cuore come
leggerezza, come gioia, come pace, come amore. A questo punto con un nuovo Cuore si prova
a “Vedere correttamente”, ci si può accorgere di ciò che non si comprendeva prima, e da questa
nuova visione si prova a “Pensare correttamente”, ci si può accorgere che si può pensare
più profondamente, e si continua con “Parlare correttamente”, “Lavorare correttamente”,
“Vivere correttamente”, “Applicarsi correttamente alla via”, “Pregare correttamente” e
“Meditare correttamente”, si può attuare la meditazione del livello successivo con un nuovo
Cuore, con più sostanza ed essenzialità. Con questo processo del miglioramento graduale, la
vita va avanti, l‘illuminazione si sviluppa infinitamente come la forma della spirale che è il
principio dell’Evoluzione Eterna di Dio.

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CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE
X-1. LA PACE INTERIORE

La Legge Universale Divina è la Legge della correttezza e della giustizia, la Legge eterna e
immortale di Dio, il Cuore di Dio.
Tutti gli esseri in vita hanno una loro esistenza attraverso la circolazione (reincarnazione), e
creano l’ambiente in cui vivere nella grande natura.
Questa è la manifestazione dell’Amore e della Misericordia di Dio.
Il pianeta Terra gira intorno al sole e anche un piccolissimo atomo possiede lo stesso
meccanismo in quanto l’elettrone gira intorno al nucleo.
Quando l’oggi finisce arriva il domani.
L’essere umano nasce e muore.
Gli alberi e i fiori rendono più bella la natura, ma anche loro appassiscono e muoiono.
Anche il Cuore umano, la vita umana segue questa Legge della natura. Una buona azione
circola attraverso il ritorno di una buona azione, invece una cattiva azione comporta un
risultato cattivo. Esattamente per effetto della Legge della Circolazione.
Bisogna saperLa utilizzare bene nella vita quotidiana.
Un’azione corretta comporta un risultato corretto, armonizza la vita, la salute e l’ambiente.
I movimenti della natura mostrano esattamente questo meccanismo.
I movimenti universali sono perfetti. Grazie a loro la vita umana si mantiene.
Lo stesso vale per l’amore e per la misericordia.
Grazie alla corretta Legge, il sole non si raffredda, il pianeta Terra non deroga mai dal suo
percorso.
La vita terrena viene mantenuta dall’energia del sole che dà la luce e il calore.
L’amore e la misericordia sembrano sentimenti che attengano unicamente agli esseri umani,
ma anche il sole, il pianeta Terra si muovono in base al Cuore e, al pari dell’essere umano,
manifestano la misericordia.
La grande natura non si esprime con le parole. L’essere umano parla, può esprimere emozioni
come la gioia o la rabbia. La natura non può. Ma la natura vive e si manifesta con le quattro
stagioni, la pioggia, il vento, il freddo, il caldo, il tifone ecc.
Tutti gli esseri esistenti nel mondo materiale manifestano la vita e quindi hanno la loro
coscienza, compresi i fiori e gli animali.
Quando l’essere umano si esprime con l’amore, i fiori e gli animali rispondono, perché lo
percepiscono.
I fiori hanno lo spirito dei fiori. L’uomo dal Cuore purificato può parlare alla loro anima e ne
può vedere anche la vera forma. Chi nega questo fatto, semplicemente non lo ha sperimentato.
Anche le erbe e gli alberi hanno la coscienza e possono raccontare ciò che succede intorno
a loro.
Lo stesso vale per il pianeta Terra, che sostiene l’umanità e tutti gli altri esseri viventi dentro
e fuori di sé. Il nostro pianeta ha grande pazienza!
Anche la terra ha le sue espressioni: ogni luogo ha la sua atmosfera, dà sensazioni diverse. Ma
la terra è passiva, mentre l’umanità è attiva. Per questo la sua atmosfera ed energia dipendono
dall’armonia e dal Cuore dell’essere umano che vive in un determinato luogo. Nei posti in
cui c’è tanta conflittualità, o sono sporchi, non si può coltivare niente. I luoghi armonici,

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CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

invece, sono luminosi e tranquilli. Anche i luoghi disabitati hanno trattenuto le espressioni
legate al Cuore dell’umanità passata che siano state luminose o buie, belle o brutte.
E così, anche la terra, ha i suoi sentimenti: a volte, si mostra inquieta attraverso i vulcani, i
terremoti, le voragini. Questa rabbia, in realtà, non è stata creata dalla stessa terra. La causa
è rintracciabile nell’egoismo umano, nei pensieri negativi umani: Mu nell’Oceano Pacifico,
Atlantide nell’Oceano Atlantico sono sprofondati sotto il livello del mare per i pensieri
distruttivi del popolo.
Perché accadono queste cose? Bisogna ricordare che primariamente la coscienza umana ha
il compito di coltivare la propria anima e, nello stesso tempo, ha la missione di armonizzare
gli animali, le piante, i minerali e tutti gli esseri viventi. Perciò, quando l’umanità contrasta
la Volontà di Dio, tramite i pensieri e le azioni, riceve in cambio tali compensazioni.
Indipendentemente dal credere o non credere, l’obiettivo dell’uomo, che è “figlio di Dio”, è
quello di creare il paradiso terrestre, quale compito assegnato da Dio stesso.
Nell’assumere il corpo fisico, l’uomo si dimentica spesso del dovere assegnatogli.
Ma egli vive grazie all’ambiente del pianeta Terra, confortato dal calore e dalla luce del sole.
Quando pensa a tutto ciò, riesce a sentire l’Amore e la Misericordia di Dio e della grande
natura.
L’essere umano deve armonizzarsi con la vita della grande natura e deve avere lo stesso
Cuore di Dio, deve trovare il senso della vita nell’Amore e nella Misericordia.
Su cosa si basa il senso dei valori? Il valore nasce dall’utilità. Il valore dei soldi è quello di
comprare le cose. Ma se si è su un’isola deserta i soldi non hanno alcun valore.
Quindi, tali valori sono relativi, compresi quelli umani. In mezzo alle persone cattive si
possono notare quelle buone. Ma se ci fossero solo persone buone, non si potrebbero più
distinguere quelle buone.
Nell’epoca attuale, indipendentemente dalla personalità, coloro che hanno i soldi, il potere,
il talento, il titolo di studio sono considerati buoni o grandi. Si intuisce vagamente che c’è
qualcosa che non va in questa logica, ma la mentalità comune tende a credere che i successi
e gli insuccessi dipendano esclusivamente dalla fortuna o dalla sfortuna.
Così, il senso dei valori nel mondo materiale è relativo, ma viene influenzato e condizionato
dalla mentalità comune vigente in ogni epoca. Ad esempio, una volta ci si vendicava per
l’onore, ma questo oggi è considerato un reato, oppure i genitori potevano far prostituire le
figlie, ma oggi è giuridicamente vietato e ritenuto riprovevole.
Ma questa temporalità dei valori è risibile, perché l’essere umano deve riconoscere il senso
assoluto dei valori che rispondono alla vera via umana, indipendentemente dalla mentalità
comune. La Legge Universale Divina è uguale per chiunque, sempre e ovunque, ed è
impossibile che muti nel tempo.
Padre Spirituale: Dio, si manifesta come Grande Universo. Suo figlio: uomo, è piccolo
universo.
Quando l’essere umano porta nel Cuore la Legge Universale Divina e La vive quotidianamente,
non si perde e non si illude. Percorrere la via della verità assoluta, porta al vero ed unico
obiettivo che è quello di uscire completamente dalla sofferenza e dall’incoscienza, e di
conseguenza, di raggiungere lo stato dell’illuminazione, che è lo stato di “FIGLIO DI DIO”.
Solo in quel momento il Cuore umano si sintonizza con il Cuore del Grande Universo, e
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CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

prova l’infinita pace, riempiendosi dell’Immensa Luce di Dio.


Nella meditazione, quando il proprio Cuore è grande e rotondo, si inizia a vedere la vera
essenza dell’universo.
La massima espressione dell’uomo è l’unione con l’intero universo, raggiungere lo stato di
“IO SONO L’UNIVERSO”, che è il riconoscimento della vera forma umana.

X-2. DIO E L’UMANITÀ

La Legge Universale Divina è nata insieme alla creazione dell’universo. E l’essere umano
è nato per essere la Legge Universale Divina, con il proposito di evolvere infinitamente
insieme al Grande Universo.
Tuttavia l’uomo, nel ripetere le esperienze delle reincarnazioni, invece di sviluppare
l’evoluzione, ha coltivato l’egoismo scordandosi del Cuore. Ancora oggi, la maggior parte
della gente pensa che tutto sia materia, perdendo il senso della vita e della morte. Sul pianeta
Terra, a causa della disarmonia umana, ci sono state tante catastrofi come il fenomeno dell’arca
di Noè, ma nonostante tutto l’umanità continua ad alimentare l’incoscienza dimenticandosi
completamente di Dio Universale, oppure inventando delle immagini di un dio innaturale e
irragionevole.
Negli ultimi periodi ci sono stati Mosè, Buddha e Gesù per riaccendere la Luce della Legge
Universale Divina (nei periodi precedenti, sempre Loro tramite le reincarnazioni portavano
le Parole Dirette di Dio, con i vari nomi, nelle varie epoche, nei vari luoghi). Dopo un po’
di tempo, durante il tramandamento di questa Luce della coscienza, si perdeva la verità per
le manipolazioni incoscienti ed egoistiche umane, allora Uno di Loro ritornava nel mondo
materiale per far rifiorire la vera Legge. Questa volta (come la Loro previsione) è venuto
Buddha in Giappone con il nome di Shinji Takahashi a riseminare la base per riunificare tutte
le religioni, le filosofie e la scienza. La Legge Universale Divina della nostra epoca è stata
espressa come “IL CUORE E LA PRATICA”.
Anche questi Messaggeri di Dio, quando assumono il corpo, si manifestano fisicamente come
normalmente accade per tutte le persone. La leggenda di Buddha che sia nato dall’ascella di
Maya (la madre di Buddha), e subito dopo facendo sette passi avanti abbia detto “Santo sono
io, solo, in Cielo e in Terra”, oppure quella di Gesù della vergine immacolata concezione
di Maria, sono invenzioni fanatiche umane per mitizzare gli eroi, in realtà anche Loro sono
venuti al mondo nel rispetto delle regole di nascita come tutte le altre persone.
La Legge Universale Divina è eternamente presente, anche se l’umanità se L’è dimenticata
completamente. Il grande universo osserva silenziosamente l’uomo perso. L’umanità finché
non ritorna a Dio e alla Sua Legge non potrà mai uscire dalla sofferenza. Il vero diritto
umano si trova nel seguire la Natura, e questa è la vera responsabilità umana, all’infuori non
esiste la via dell’armonia ma diventa una via della sofferenza proporzionata al livello della
deviazione. Per vivere correttamente è obbligatorio impegnarsi a comprendere e studiare le
cose come sono fatte realmente secondo l’universo, ed è fondamentale accorgersi di ciò che
si fa inconsapevolmente.
La Legge Universale Divina esiste per il Bene di tutti, nessuno escluso. La Conoscenza va
diffusa in tutta l’umanità partendo da: me stesso, poi le persone intorno.
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CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

X-3. IL PECCATO ORIGINALE DI ADAMO ED EVA

Ci sono stati profeti che hanno spiegato la radice della sofferenza umana con il racconto del
peccato originale di Adamo ed Eva.
Adamo ed Eva vivevano nel paradiso terrestre (nel mondo materiale), sotto la perfetta
protezione di Dio, con gioia e felicità. Un giorno, un serpente istigò Eva a mangiare il
frutto proibito. Eva, incuriosita, lo ascoltò, e dopo averlo mangiato suggerì ad Adamo di
fare altrettanto. Adamo dapprima esitò temendo l’ira di Dio, ma poi dette ascolto ad Eva
e lo mangiò. In quel momento Adamo ed Eva presero coscienza dell’io che non avevano
mai sperimentato. Prima di allora avevano vissuto collegati direttamente con Dio e avevano
il Cuore perfettamente puro e unito, ma dopo aver mangiato il frutto proibito, conobbero
ciò che esisteva fuori dalla loro esistenza. Scoprirono la differenza tra il proprio io e gli
altri e nacque in loro la coscienza dell’ego. Poi iniziò l’ira di Dio, il cielo luminoso venne
coperto da nuvole scure, mentre tuoni e fulmini colpirono il paradiso terrestre. Adamo ed
Eva cercarono di fuggire ma senza successo, allora vennero cacciati dall’Eden (paradiso
terrestre), e iniziarono una vita errante. Questo è il peccato originale.
L’Eden era il paradiso del mondo reale e nello stesso tempo il paradiso terrestre del mondo
materiale, era la rappresentazione del mondo reale, della perfetta armonia manifestata
materialmente. Il frutto proibito rappresenta la coscienza dell’io separata dall’unica vita
universale, ossia l’ego, riguarda i pensieri che attengono alla conservazione del corpo e della
materia.
Mangiando ciò che non dovevano mangiare, sta a significare che anche la materia è creazione
e vita di Dio, ma nonostante tutto, ebbero il sospetto che esistesse qualcosa fuori da Dio,
separato da Dio, che Dio non aveva creato, allora iniziarono a pensare in modo separato: io
separato da te, io e te siamo diversi, dimenticandosi che in realtà tutto è Uno.
Adamo ed Eva nel paradiso erano nudi, a significare simbolicamente che nel loro Cuore non
avevano niente da nascondere, il loro Cuore era perfettamente puro (nudo) come Dio gli
aveva donato la vita.
Il serpente rappresenta l’animale simbolo dell’ossessione (idea fissa) e degli attaccamenti,
dato dal movimento del serpeggiamento attaccato alla terra (il cielo rappresenta l’anima e
lo spirito, la terra rappresenta la materia). E i suoi ritmi e il suo procedere sinuoso, tortuoso,
sono i più impetuosi e bruti, e rappresentano la forma della vibrazione del karma. La parola
“karma” sta a significare l’indole del movimento del girare sempre attorno allo stesso
punto, soggiogati da una grande forza da cui è difficile liberarsi. Quando il karma prende il
sopravvento, la vita umana va verso la distruzione. È molto difficile uscirne perché prevale
l’inerzia del pensiero: “so che non va bene ma non riesco a smettere” e, come ogni vizio,
costituisce un attaccamento. Adamo ed Eva, istigati dal serpente, hanno tradito la Volontà di
Dio, creando gli attaccamenti alla materia hanno dimenticato quale fosse la loro vera essenza.
L’uomo vive grazie a Dio. Il peccato originale è pensare di vivere per conto proprio, separato
dagli altri, da questa incoscienza nasce il meccanismo dell’istinto di conservazione, ossia fare
di tutto per mantenere (anche imponendo) la propria idea, proteggere il proprio egoismo e
la posizione. Adamo ed Eva, acquisendo questa coscienza distorta si vergognarono di essere
nudi, allora coprirono gli organi genitali con una foglia di fico. Gli organi genitali sono la
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CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

parte più sacra umana, in grado di far nascere una nuova vita di Dio (ci sono persone che li
considerano come qualcosa di indecente e osceno ma questo pensiero è fondamentalmente
errato, in realtà gli organi genitali sono sacri e vanno considerati con rispetto). Coprirli
significa bloccare la creazione di Dio, negare l’esistenza unita e unica di Dio. Essere decaduti,
cacciati via dall’Eden ha significato bloccare la vita di Dio, distaccare la connessione con il
Cielo, e disconnettere la comunicazione.
Per uscire dal peccato originale (karma umano) è necessario riprendere a vivere secondo
la Legge Universale Divina, tramite la pratica della riflessione e della vita armoniosa,
allontanare il male e gli attaccamenti senza mai seminare la sofferenza. La via della salvezza
e della liberazione si trova nel Cuore sincero di ognuno di noi.

X-4. LA LUCE DIVINA

La Luce divina è l’aura che emette il corpo quando il Cuore è armonico, come la luce che
si trova nei quadri o nelle statue dei santi (in occidente, questi santi hanno tutti la pelle
bianca, ma di che nazionalità erano?). Ci sono persone che sanno vederla con gli occhi fisici,
normalmente si vede con gli occhi del Cuore.
Questa Luce ha vari livelli differenti in base all’armonia del Cuore. Chi vive con il Cuore
della Legge Universale Divina ha la pace interiore nel Cuore, il suo corpo è coperto dalla
Luce Dorata di Dio.
L’aura ha differenti colori in base allo stato del Cuore. Il colore viola è l’armonia precedente
all’oro. Chi ha un Cuore innamorato emette il colore rosa. Il colore grigio è quello di un
Cuore depresso. L’aura bianca appartiene a un Cuore neutro. Chi è coperto dalla Luce oscura
(che non è più Luce), rischia di prendere la possessione dai diavoli coltivando l’odio, la
rabbia, l’invidia, la depressione.
Chi è armonico ed emette la Luce divina può far distaccare i diavoli dalla persona posseduta
con l’emissione indirizzata della Luce (questo è il vero esorcismo, invece l’esorcismo che
si pratica comunemente è gestito da un grande diavolo che caccia via i piccoli diavoli con la
forza, ovviamente è una modalità terribilmente deviata e pericolosa).
Gesù, Buddha e Mosè e i Loro discepoli, pregando Dio, canalizzavano questa Luce divina
per guarire le malattie delle persone. Sul livello avanzato, quando una persona corretta e
armonica riceve la Luce divina, al suo posto possono parlare direttamente gli angeli custodi,
parlando anche le lingue antiche delle loro vite precedenti.

X-5. DIO È L’AMORE

Quando si raggiunge l’illuminazione, si comprende che siamo tutti figli di Dio, siamo tutti
Uno nella Vita di Dio, siamo tutti fratelli e sorelle e viviamo insieme la Vita di Dio. L’amore
è il sentimento dell’unione: tutto esiste nell’Unica Vita di Dio, per cui non si deve mai
separare. Chi pensa di essere il corpo non comprenderà mai il vero amore. La sofferenza
(odio, tristezza, ansia, inutilità) nasce quando si spezza questo senso dell’unione, nella fase
avanzata la persona che perde l’amore sente la disperazione fino ad arrivare al suicidio.
L’illuminazione è comprendere con l’anima questa unione della vita. L’amore è la verità
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CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

assoluta e la bellezza suprema. L’uomo è capace di dimostrare questo amore anche agli
animali, alle piante, ai minerali, alla natura e all’universo. L’amore è eterno, può arrivare
oltre il confine dell’universo.
L’amore va praticato sempre nella vita quotidiana, anche in questo momento, leggendo
queste parole, bisogna esortare l’intenzione ad amare Tutto con il Cuore, e conformarsi a
questo stato, lasciando andare i vecchi schemi comportamentali. Bisogna dirigere il proprio
Cuore sempre verso l’Amore!

X-6. IL CUORE UMANO

Il Cuore umano è composto di: spirito (il centro), istinto, sentimento, intelligenza, ragione che
grazie al vettore volontà si possono manifestare in azione. Ma nonostante la Sua complessità
tante persone pensano che il Cuore sia soltanto espressione dei sentimenti, e la testa (la
razionalità) sia distaccata dal Cuore. In realtà la testa (ossia la mente) si trova all’interno
del Cuore, nell’area dell’intelligenza. L’idea occidentale della separazione tra il Cuore e
la mente (la testa) crea conflitto nella vita, infatti la mente, esclusa dal Cuore per questa
concezione sbagliata cerca di dominarLo e per farsi valere, decide tutto per via razionale
ignorando i sentimenti sinceri. Per trovare la pace interiore è necessario avere le informazioni
che corrispondono a verità: la mente (l’area dell’intelligenza) si trova all’interno del Cuore
insieme alle aree di sentimento, istinto e ragione.
Bisogna saper utilizzare tutte le aree del Cuore in modo armonico per poter ottenere la pace
interiore e concretizzare la propria vita. Ed è molto importante, imparare a fidarsi del proprio
Cuore sincero. Le aree del Cuore, sul livello del conscio, hanno funzioni differenti, al centro
del Cuore c’è lo spirito, e tutte le aree attorno diventano sempre più unite, verso il centro
non esiste più la differenza diventando l’unico spirito che è: misericordia, amore, saggezza,
creazione, responsabilità e il senso della missione per essere “figlio di Dio”, comprensione
del meccanismo della grande natura. A questo punto si può ricevere (accettare, accogliere)
la Grazia (la Luce) di Dio nel Cuore sincero, si può comprendere naturalmente la gioia di
vivere con il Cuore sempre più pieno, ciò significa che il proprio Cuore, sempre più grande
ed espanso infinitamente, assume la dimensione dell’universo.

X-7. LA VITA, LA COSCIENZA E LA RIFLESSIONE

Questa nostra epoca è contraddistinta dalla testardaggine e dall’arroganza. Le persone non


si ascoltano tra loro, il motivo è che non sanno ascoltarsi, non cercano di ascoltarsi, in
questo modo si fanno manipolare dai diavoli (la mentalità malata comune) o dalle abitudini.
Ascoltarsi significa fare la riflessione, fare il lavoro di coscienza con il Cuore sincero (in
questo caso, “ascoltare” significa cercare di comprendere la sostanza spirituale delle parole,
ovviamente è inutile focalizzarsi su quelle che non contengono la sostanza).
In questo libro è sottolineata ripetutamente, in tutte le sue parti, l’importanza della riflessione
con abbondanza di contenuti e suggerimenti per eseguirla. Ma quante persone attueranno
veramente la riflessione quotidiana? La sua assenza allontana dalla vera vita, permettendo
la reiterazione degli stessi errori. La corretta riflessione porta alla crescita umana, attraverso
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CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

l’eliminazione degli inganni della vita, e alla possibilità di chiarire i dubbi (sicuramente tante
persone avranno trovato tanti riscontri in questo libro). Praticando la riflessione si possono
ritrovare la calma e la lucidità mentale nonostante il ritmo estremamente veloce e disumano
della società moderna. Senza praticare la riflessione non ci può essere assolutamente una
concreta vita. Tramite la riflessione si può finalmente applicare la Legge Universale Divina,
comprendendo il senso dell’esistenza. Lamentarsi di non aver tempo per praticarla è percorrere
la via della morte del Cuore. Per non fiancheggiare la via dell’egoismo, la riflessione va
praticata quotidianamente, almeno per 20 o 30 minuti. I primi tempi non è facile farla per
colpa della assillante confusione abitudinaria, ma con la determinazione nel Cuore è possibile
riuscirci e cambiare la vita radicalmente. Vale veramente la pena di esercitarsi con continuità
ad attuarla per ottimizzare la vita in tutti i sensi, anche per vivere meglio materialmente.
Il nucleo della riflessione consiste nel pensare profondamente, ascoltandosi con il Cuore
sincero, seguendo questo processo si esegue la meditazione. Il progresso umano si realizza
nell’insieme dei piccoli accorgimenti della vita. Chi vive senza coscienza non migliorerà
mai. L’insieme di tante piccole illuminazioni un giorno porterà ad una grande illuminazione.
In questi eventi si trova l’importanza della vita quotidiana.

X-8. IL SENSO DEL BATTESIMO

Il battesimo è considerato come il sacramento di ingresso nelle chiese cristiane, e proviene


dal fatto che Gesù ha purificato il Suo corpo nel fiume Giordano. Anche Buddha prima di
raggiungere l’illuminazione ha purificato il Suo corpo nel fiume Nairanjanà.
Comprendere quanto il battesimo sia necessario alla salvezza significa attuare correttamente
la confessione, che originariamente aveva il senso del battesimo. Con il passar del tempo
la testimonianza della confessione ha assunto quella forma rituale. Molte persone credono
ancora che tramite il rito battesimale possano ricevere la salvezza, ma naturalmente così è
impossibile. Cristo è la Luce divina che vive dentro il Cuore di ognuno, e la confessione
purificando il proprio Cuore fa ritornare Cristo (il Messia della Luce della Legge di Dio). La
Bibbia e i vangeli sono stati modificati e trascritti con diverse interpretazioni, in tante lingue,
infinite volte, con il risultato di aver creato confusione tra la verità e le invenzioni. Bisogna
cogliere la vera sostanza delle parole invece di fare polemiche sulle varie espressioni, perché
dibattendo sulle definizioni non si potrà mai capire la vera Legge di Dio, anzi si sprofonderà
ancora di più nell’illusione e nell’autocompiacimento.
Per attuare correttamente la confessione non serve un intermediario. Basta disporsi nella
condizione ottimale per poter parlare direttamente dal proprio Cuore al Cuore di Dio, la via
d’ingresso è quella di dialogare con la massima sincerità con sé stessi nel Cuore. Attraverso
la confessione si correggono i propri errori con il Cuore sincero, e l’effetto conseguente è
constatare che si può migliorare umanamente. Purificando il corpo, ovviamente non si purifica
il Cuore. Per purificarLo è necessario attuare l’esame di coscienza con il Cuore sincero.
Poiché la salvezza si trova nel Cuore e non nel corpo, si evince che il rito del battesimo
non serve, l’acqua non può purificare il Cuore. È veramente inopportuno somministrare
il battesimo ai bambini piccoli che hanno il Cuore puro e armonico, e non hanno nessun
peccato (i peccati si coltivano dopo, imitando i genitori e gli adulti, il peccato originale, che
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CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

è il karma umano, si trova nella mentalità tramandata dalle credenze deviate e le conseguenti
abitudini acquisite).
La vera salvezza avviene quando il Cuore si riempie della Luce divina chiamata “Cristo”,
attraverso la pratica della corretta confessione, che è la purificazione dell’anima.

X-9. IL MISTERO DELLA REINCARNAZIONE

Alcune scuole spirituali insegnano che quando un’anima arriva ad un certo livello non si
incarni più, questo concetto non corrisponde a verità. Il motivo di questa credenza è da
ricondurre alla sottovalutazione del mondo materiale, considerato come un mondo inferiore
dal quale è necessario affrancarsi. Questo mondo materiale non è separato da Dio, ma è il
Corpo di Dio, quando si vive correttamente si prova grande felicità ed è divertentissimo
vivere. La Legge di Dio vale per tutti in modo perfettamente equo, anche Gesù, Buddha e
Mosè seguono la Legge della Reincarnazione. Anche gli arcangeli fanno parte del mondo,
assumono il corpo periodicamente per aiutare l’umanità, per portare la pace (invece molto
stranamente gli arcangeli sono raffigurati e scolpiti con la spada e l’armatura, soprattutto
l’arcangelo Michele, ma in realtà, ovviamente e naturalmente, nessun arcangelo porta con
sé le armi).
Bisogna stare attenti al termine “guerriero di luce”, poiché le persone che seguono questa
affermazione, cercano le buone interpretazioni di luce. Ma la parola “guerriero” cosa
significa veramente? Colui che combatte, lotta, ma ciò va contro l’essenzialità della Luce. Per
coltivare la vera pace si deve abbandonare questa terminologia di evidente contraddizione,
per riconoscere ciò che siamo realmente, ossia “figli di Dio”; quando ci si libera da tutti
gli schemi artificiali, si inizia a vedere la vera forma dell’anima, allora si può esprimere la
divinità umanamente (in ogni singola anima vive l’espressione originale di Dio). Nessuno è
guerriero secondo l’essenza umana, ora, è necessario correggere l’errore delle vite passate.
Alcuni maestri spirituali pensano che Buddha si sia illuminato nella vita trascorsa in
India e poi sia arrivato alle porte del cielo, in realtà Buddha divenne un “illuminato” nella
remotissima vita passata, tanto che è impossibile immaginarlo, inoltre asseriscono che Gesù
fosse vegetariano, ma Lui in realtà mangiava tranquillamente anche la carne, faceva la
moltiplicazione dei pesci e non disdegnava bere il vino.
Bisogna stare attenti ai racconti tramandati in modo travisato e inventato, che apparentemente
appaiono giusti e credibili, invece comportano l’effetto di creare confusioni e inducono a
perdere la visione della vera Legge della natura. Chi sta ad un livello spiritualmente più
avanzato, avendo una grande responsabilità, deve imparare a “Vedere correttamente”, e
anche sottilmente.
Un altro argomento che desta qualche perplessità riguarda alcune correnti della fisica
quantistica moderna, che attualmente, stanno scoprendo la spiritualità tramite la ricerca
scientifica, teorizzando l’esistenza dei mondi paralleli, di cui nessun profeta parla; Gesù,
Buddha e Mosè conoscono perfettamente tutti i mondi fino alle estreme dimensioni superiori,
sapendo anche viaggiare liberamente, non si comprende perché si sottovaluti questa teoria.
Per quanto riguarda le canalizzazioni spirituali, si deve ricordare che in base al livello del
Cuore del canalizzatore può arrivare un angelo o un diavolo, considerando che anche angeli
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CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

hanno differenti livelli spirituali, non sono mai perfetti (Gesù, Buddha e Mosè sono gli unici
che conoscono le informazioni di Dio senza nessun errore).

X-10. OSSERVAZIONE E ATTENZIONE

Bisogna stare attenti alla corrente mondiale di cosiddetta “ascensione”, in cui si parla
anche dei maestri ascesi. Nelle informazioni si mescolano molto sottilmente il bene e il
male, si coltivano l’amore e l’armonia senza la vera conoscenza e la precisa coscienza. Con
l’applicazione di questa corrente di pensiero alcune persone ottengono dei miglioramenti
ma altre si danneggiano gravemente o sottilmente, a causa della generica commistione di
verità e illusione, che induce verso un’infinita e inconsapevole confusione: sembra un gioco
d’azzardo! Chi ha avuto contatti con il genere “ascensione”, deve mettere in campo tutte
le capacità analitiche e percettive per accertare e riconoscere la verità vera a livello sottile.
Soprattutto chi ha la missione di insegnare la Legge Universale Divina all’umanità, deve
attuare con estrema serietà la più completa riflessione su questo argomento, per svolgere il
compito assegnatogli con la massima responsabilità.
Lo stesso vale per la corrente cosiddetta “new age”. Nei veri insegnamenti di Gesù, Buddha
e Mosè non esiste nessuna presenza reale come “sé superiore”, “bambino interiore”.

X-11. L’ARTE, L’ESPRESSIONE DEL CUORE

Gli artisti che coltivano il proprio Cuore e cercano di migliorare la propria dote per essere
“figli di Dio” sanno creare un’arte che dona la Luce e la gioia nel Cuore degli spettatori.
Gli artisti, attraverso le loro creazioni artistiche, influenzano direttamente il Cuore delle
persone e per questo hanno una grande responsabilità sia nel bene sia nel male. Soprattutto
chi ha avuto grande successo, ed ha ottenuto una certa fama, può facilmente diventare
presuntuoso, egocentrico o capriccioso: non si deve mai dimenticare l’umiltà iniziale per
coltivare correttamente il Cuore.
Infatti, le arti che stuzzicano le curiosità indecenti o incrementano i desideri egoistici sono
micidiali per l’anima, un giorno questi artisti ne dovranno pagare le conseguenze, secondo la
Giustizia di Dio, e sarà il loro vero Cuore a fare la giusta valutazione.
Il centro dell’anima è il Cuore, il centro dell’arte è il Cuore, per esprimere il Cuore serve la
tecnica. Per svilupparla, naturalmente servono tanti esercizi, ma esercitarsi senza una buona
e lucida coscienza diventa un allenamento fisico senza sostanza, sviluppa una modalità
senza il Cuore. Imparare una buona tecnica significa conoscere il meccanismo della natura,
applicarla e ottimizzarla vuol dire conoscere l’universo. La natura possiede una miriade di
elementi talmente ricchi che non si finisce mai di conoscerla. Infatti i veri artisti perfezionano
infinitamente la propria abilità.
Gli artisti che coltivano correttamente il Cuore riempiendosi di Luce e migliorando la propria
arte quotidianamente, ricevono ispirazioni dagli angeli artisti (gli angeli custodi guida) del
loro adeguato livello, i quali collaborano anche per le creazioni artistiche di qualità superiore.
Tanti artisti cercano l’applauso dal pubblico, ma non è detto che il plauso di Dio corrisponda
a quello terreno. Poiché il gusto delle persone spesso è influenzato dalla mentalità sociale
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CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

comune, dalle differenti culture, succede che nell’applauso terrestre spesso si trovino
inferenze di valutazioni impure. La pura valutazione di Dio è: tramite le arti del Cuore puro,
della vibrazione (energia) armoniosa, donare amore e misericordia alle persone, ed è molto
più importante donare la qualità al posto della quantità. Quando la qualità è veramente ricca
di sostanza, questo seme si diffonde in tutte le persone corrette donando loro la Luce. Anche
Gesù ha seminato l’Amore in piccoli locali frequentati da poche persone in Israele, e questo
seme si è diffuso in tutto il mondo salvando tante persone durante il corso dei secoli.

X-12. COME MANTENERE LA PACE INTERIORE


NELL’AMBIENTE DISARMONICO

L’essere umano spesso si fa influenzare dall’ambiente.


Nell’epoca odierna, le persone non sapendo più cosa sia la Legge Universale Divina, si trovano
immerse in tanti ambienti disarmonici, sia in famiglia sia all’esterno di essa, nell’ambiente di
lavoro. Ci sono anche situazioni in cui i familiari o i colleghi rifiutano ostinatamente l’amore
e la gioia aggrappandosi alla mentalità abitudinaria sofferente (assenza di sincerità, ma se
accettassero sinceramente potrebbero alleggerire il Cuore tranquillamente, perché non lo
fanno?). Non è assolutamente facile vivere o lavorare con le persone disarmoniche, tuttavia
non bisogna mai perdere la propria pace interiore. La chiave di volta, decisiva, consiste nel
sintonizzare sempre il proprio Cuore con il Cuore della Legge Universale Divina per non essere
sballottati ovunque in base alle opinioni o alle idee distorte. Il motivo per cui si perde la pace
interiore nell’ambiente è riferibile a: non “Vedere correttamente”, non “Pensare correttamente”
e non “Parlare correttamente”; a volte non bisogna rispondere alle parole deviate e incoscienti
delle persone, altrimenti si alimenta il conflitto gettando benzina sul fuoco.
Quando si “vede correttamente” nasce il Cuore del perdono, spariscono rabbia, nervosismo e
tormento. Questi sentimenti negativi nascono quando le cose non vanno come si desidera. Per
mantenere la pace interiore, bisogna riflettere sulla provenienza dei sentimenti negativi, sul
perché si diventa emotivi: la causa si trova sempre nel proprio ego, ed anche nelle aspettative.
Quando la qualità della riflessione si fa più acuta e profonda, si comprende nel Cuore che
siamo tutti pari come valore umano spirituale, non esiste la differenza tra le razze, tra
uomo e donna, tra giovane e vecchio, tra chi ha di più e chi ha di meno. A questo livello di
comprensione il senso dell’amore assume una sostanza concreta, naturalmente non danno
più fastidio le parole inutili, incoscienti e i comportamenti distorti, egocentrici delle persone
che non vogliono coltivare l’armonia, e si può tranquillamente proteggere il proprio Cuore
dalla loro rabbia, odio, ansia, lamentele, insoddisfazione, invidia, incoscienza, indifferenza.
Il comportamento tipico delle persone egocentriche è quello di dare la colpa agli altri senza
riflettere sul proprio Cuore: non sanno “Vedere correttamente”!
In questo mondo materiale vivono tante persone differenti tra loro e di vari livelli dell’anima,
e poiché è impossibile vivere da soli, ma serve necessariamente l’aiuto di tutti, bisogna
cercare di avere un comportamento adeguato con tutte quelle persone che avversano la Legge
Universale Divina. Attuando la corretta riflessione e cercando un coerente adattamento alle
situazioni, si può evitare di prendere la loro energia negativa.
Quando si mantiene la pace interiore e la luminosità nel Cuore, le persone intorno lo possono
155
CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

percepire intuitivamente, e grazie alla Luce ricevuta, alcune di queste possono aprirsi più
facilmente e chiedere anche consigli per migliorare la vita. Ogni miglioramento è graduale,
non bisogna mai aver fretta.

X-13. COME COLTIVARE REALMENTE LA PACE MONDIALE

Ogni realtà ha la sua causa. Esiste la Legge di Causa ed Effetto.


Malattie, infortuni, disarmonia familiare, fenomeni disastrosi naturali, guerre, ogni
accadimento ha la sua causa. Naturalmente finché non si corregge la causa non migliorerà
mai la situazione.
Fare le manifestazioni contro l’ingiustizia, fare le guerre per ottenere la pace, sono espressioni
contro senso. Se l’obiettivo è la pace, anche il mezzo da attivare deve essere la pace. Risalta
assolutamente la contraddizione che per raggiungere l’obiettivo “pace” si utilizzi il mezzo
“lotta” o “conflitto”. È inutile dire qualsiasi bella parola sulla pace e sull’amore se nel Cuore
non si conoscono la pace e l’amore.
Se si desidera la felicità delle persone, è necessario coltivare la felicità nel proprio Cuore.
Senza viverla, senza conoscerla realmente, è impossibile trasmetterla agli altri, è impossibile
donarla a qualcuno. Per coltivare realmente la pace mondiale, ogni persona deve coltivare
la pace nel proprio Cuore. Naturalmente chi l’ha compresa con il Cuore deve insegnarla e
trasmetterla agli altri. Nell’epoca odierna, tutti noi dobbiamo collaborare per riconquistare
la pace nell’umanità, ognuno con la sua attitudine, nel suo ambiente. Bisogna creare la
catena umana della Legge Universale Divina, ossia una persona trasmette a due persone, due
persone trasmettono a quattro persone, quattro persone trasmettono a otto persone e così via.
Questo lavoro richiederà un tempo molto lungo, ma è l’unica via partendo dalla causa.

X-14. ATTENZIONE ALLE AZIONI DEI DIAVOLI

Questo paragrafo è il più importante da comprendere e su cui riflettere, soprattutto per chi
ha la missione di diffondere la Legge di Dio, altrettanto lo è per il proprio coniuge (moglie
o marito) che deve contribuire a fornire il massimo sostegno con il Cuore (poiché ha una
imperdibile occasione per studiare la Legge Universale Divina direttamente, condividendo
anche la grande gioia di vivere). Colui che insegna il Cuore di Dio all’umanità è un Angelo di
Luce incarnato: conosce l’immensa felicità e lo stato del Cuore delle persone. Il corrispettivo
della parola “Grazie” in Giapponese è “raramente esiste”, l’origine del significato è
incredibilmente indicativa: raramente capita di fare un percorso nella vita insieme ad un
Angelo di Luce incarnato, non può succedere spesso nel corso delle reincarnazioni, di
avere una grande occasione per fare un progresso nell’evoluzione dell’anima, per questo,
l’esperienza è preziosa, “Grazie”.
Quando la Legge Universale Divina viene diffusa nel Cuore delle persone, i diavoli per
contrastarLa e conservare il loro territorio sferrano il loro attacco tramite le persone che
hanno un Cuore disarmonico, organizzando una grande resistenza di sopravvivenza deviata.
Chi precedentemente si dedicava ad una pratica religiosa innaturale, è più facilmente
manipolabile. I diavoli si industriano enormemente pur di bloccare la diffusione della Legge
156
CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

Universale Divina, per questo motivo, soprattutto chi ha il compito di salvare l’umanità, deve
stare attento a mantenere sempre la lucidità e l’obiettività per saper “Vedere correttamente”.
I diavoli “moderni” sono diventati molto furbi e sottili, apparentemente possono sembrare
perfino corretti quando usano le belle parole d’amore, o quando fanno ragionamenti
artatamente ineccepibili.
L’unica via per proteggersi dai diavoli è di studiare fino in fondo, nel Cuore, la Legge
Universale Divina in base alla Quale praticare ogni giorno la riflessione (purificazione
dell’anima), quando il proprio Cuore è luminoso e armonico emette la Luce divina, a questo
punto i diavoli non possono più avvicinarsi. Il Cuore umano muta in continuazione, per
questo non bisogna mai trascurarLo per evitare di cadere nelle loro trappole.
L’essenzialità umana si trova assolutamente nel Cuore sincero, la riflessione va fatta con
la massima sincerità del Cuore. I sentimenti negativi, i pensieri distorti vanno corretti nel
Cuore. Ci sono persone che cercano di ottenere l’armonia soltanto verbalmente o con i
comportamenti artificiali, negando la presenza della disarmonia del Cuore, in questo modo è
impossibile coltivare la vera armonia.
È molto importante ottenere la pace interiore e riprendere la fiducia e la sicurezza in sé. La
vera fiducia e la vera sicurezza nascono dalla comprensione della reale esistenza della Luce
divina nel proprio Cuore, con il ringraziamento per la protezione fornita dagli angeli.
La tipica azione dei diavoli è diretta alla manipolazione mentale (trapiantano pensieri strani,
cattivi, provocano sogni brutti, con incubi, che non corrispondono a verità ecc.) delle persone
non pure ad un sufficiente livello, per tentare di creare conflitto e confusione, parlano male
alle spalle delle persone che diffondono la Legge di Dio, oppure le attaccano direttamente
(così uccisero Gesù e tanti Angeli di Luce incarnati nella storia umana). Le trappole, dovute
all’incoscienza umana attuale, ci sono dappertutto, per questo motivo ogni giorno va attuata
seriamente la riflessione (per chi ha missione di diffondere la Legge di Dio, i diavoli cercano
di insinuarsi appena trovano un piccolo buco nel Cuore, quando ci si accorge di fare pensieri
strani che non corrispondono a quelli veri personali, vuol dire che loro sono in azione di
disturbo, allora necessita riprendere contatto immediatamente con il proprio Cuore; devono
stare attenti anche i propri coniugi allorché coltivino egoismo, testardaggine, presunzione,
potrebbero diventare facilmente preda dei diavoli disturbando la missione più importante in
Assoluto di Dio). Le persone che si sono fatte manipolare, per riprendere la consapevolezza,
devono assolutamente riconoscere i propri torti con umiltà e poi correggerli, chiedendo
perdono a Dio e all’umanità: questo è il vero senso della confessione! Umiltà non è sinonimo
di umiliazione, sottomissione od offesa ma è l’espressione della massima sincerità con sé
stessi ed è l’apertura naturale del Cuore, con l’intenzione di inchinarsi davanti al Superiore
(Dio) e alla Sua Legge Sublime (a questo punto nasce il ringraziamento dal Cuore verso Lui:
l’Amore Eterno).
Naturalmente bisogna cercare di salvare anche i diavoli, i quali hanno favorito la trasformazione
della loro anima per via che non sanno mai quali danni stanno creando: sono completamente
incoscienti, immersi nella degenerazione accumulano sempre di più gravi peccati, e non si
accorgono della Reale Vita (l’unione e la condivisione della Gioia, tutti insieme).

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CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

X-15. RIASSUNTO DEGLI 8 PRINCIPI


DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

1: VEDERE CORRETTAMENTE
(riconoscere l’essenzialità)

Vedere le cose come sono realmente.


Vedere le cose con il Cuore sincero.
Vedere le cose obiettivamente in modo globale.
L’essere umano è: l’anima (l’essenza), non il corpo (materia).
L’essere umano è figlio di Dio.
L’apparenza, poiché non corrisponde alla verità, occorre saperne vedere le cause.
L’essenzialità e la verità assoluta non si vedono con gli occhi fisici, si vedono con gli occhi
del Cuore, quindi bisogna aprire gli occhi del Cuore.
Ricordarsi costantemente di vivere nel Mondo di Dio: la Luce dell’Amore Eterno.
Vedere correttamente si basa sul ringraziare, senza ringraziamento la visione non è mai
corretta.
Per vedere correttamente è necessario abbandonare l’ego.
La cosa più importante è imparare a vedere sé stessi obiettivamente.

2: PENSARE CORRETTAMENTE
(coltivare una buona mentalità)

Pensare con il Cuore sincero, non pensare solo con la testa.


Pensare con amore.
Noi siamo quello che pensiamo.
Tutte le azioni umane vengono dai pensieri. Le invenzioni umane nascono dai pensieri.
Quindi i pensieri si realizzano!
Pensare in modo concreto e profondo, con la positività luminosa assoluta.
Per concretizzare i pensieri bisogna agire.
Cacciare via i pensieri degli attaccamenti, non pensare in modo egoistico e pensare
liberamente, naturalmente.
Il proprio destino dipende dai pensieri quotidiani.
Pensare come poter concretizzare e realizzare la propria vita.
Pensare come portare l’armonia nell’umanità.

3: PARLARE CORRETTAMENTE
(corretta comunicazione umana)

Parlare con il Cuore sincero (in relazione al pensare correttamente).


Una parola può creare armonia o disarmonia alle persone o agli altri esseri viventi.
Non usare le parolacce, le parole offensive o negative.

158
CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

Usare sempre le parole armoniche, costruttive, gentili e anche le parole che incoraggiano.
Parlare con senso di giustizia (a volte le parole devono essere severe).
Le parole sono energia in tutti i sensi.
Il silenzio è molto importante, parlare concretamente e non chiacchierare.
Davanti a una persona che non comprende l’amore, pregare: “Dio, per favore, dona la Pace
a questa persona, grazie”.

4: LAVORARE CORRETTAMENTE
(ricostruzione dell’armonia sociale)

Il proprio lavoro è un dono di Dio.


Ringraziare il lavoro che è stato dato (grazie al lavoro si può vivere).
Lavorare con buon Cuore, rispettare le persone e l’ambiente.
Dedicare la propria energia alla società, all’umanità (e agli altri esseri viventi).
Guadagnare i soldi onestamente. Non avere paura di guadagnarli.
Ricordare che i soldi non si possono portare dopo la morte.
Lavorare per la felicità delle persone e coltivare lo spirito del servizio.
Lavorare è molto importante per comprendere il senso della vita (ogni essere vivente lavora
per la ricostruzione dell’armonia universale).
I lavori di casa e la cura dei bambini sono un lavoro sacro per le donne. Non bisogna trascurarli
(i figli hanno bisogno della presenza della mamma, perché sono collegati direttamente a lei:
mamma è mamma).

5: VIVERE CORRETTAMENTE
(comprendere il senso della vita)

Avere buone abitudini e fare tante buone azioni.


Nella vita quotidiana coltivare i pregi e correggere i difetti.
Vivere con la massima sincerità.
Vivere con gli obiettivi ben chiari.
Coltivare la vita quotidiana con armonia, collaborazione e allegria.
Vivere nel presente significa essere coscienti del senso della propria vita.
Avere il controllo sui cinque sensi e i sei elementi (vista, udito, olfatto, gusto, tatto e
coscienza), (per ogni cosa materiale basta avere la sufficienza).
Armonizzare lo spirito e il corpo quotidianamente.
Vivere perseguendo la perfezione, l’armonia e l’unità e vivere sempre con amore.

6: APPLICARSI CORRETTAMENTE ALLA VIA


(impegnarsi a migliorare l’anima)

Creare l’armonia con la pratica quotidiana di amore e di misericordia nel rapporto umano: in
ambito familiare, lavorativo e nell’amicizia.
Praticare concretamente e costantemente la Legge Universale Divina (ci vuole grande
159
CAPITOLO X: DIO È LA LUCE, VIVE NEL MIO CUORE

determinazione nell’epoca odierna, poiché purtroppo, le trappole dei diavoli sono tese
dappertutto, manifestandosi come incoscienza e ignoranza umana).
Coltivare la giustizia divina: non fare le cose non buone e non consentirlo neanche agli altri
(ma senza mai insistere troppo, altrimenti la situazione peggiora).
Essere sempre corretti umanamente e coltivare l’esercizio della vera pazienza (mantenere
sempre la pace nel Cuore, non accumulare mai le tensioni internamente).
Praticare la misericordia, aiutarsi reciprocamente nella vita. Aiutare le persone con gioia e
ricevere aiuto con ringraziamento.

7: PREGARE CORRETTAMENTE
(concentrarsi sui desideri dell’anima)

Pregare significa concentrarsi sui pensieri, sui desideri dell’anima.


Pregare è ringraziare Dio e gli angeli. In cambio del ringraziamento bisogna fare le azioni
buone, bisogna distribuire l’amore e la misericordia nel mondo.
Chiedere le cose a Dio e agli angeli con la massima sincerità (non le cose egoistiche, i diavoli
ascoltano i desideri deviati e li concretizzano).
Sintonizzare il proprio Cuore con il Cuore di Dio, allora i desideri si realizzano!
I desideri non reali, secondo la Legge di Dio o quelli inutili secondo la crescita dell’anima,
non si realizzano.
Attenzione al meccanismo dei desideri inconsci. A volte nascondono le cose non buone.
Imparare il corretto uso dell’energia cosmica, creatrice.
Mandare la Luce divina alle persone, agli esseri viventi o alle situazioni.
La preghiera è la fonte dell’energia vitale, la fonte della connessione con Dio.
Succedono anche i miracoli! Ringraziare!

8: MEDITARE CORRETTAMENTE
(lavoro di coscienza tramite una profonda riflessione)

Meditare significa pensare e riflettere profondamente nel Cuore sincero, fare il lavoro di
coscienza per comprendere la vita.
Meditazione giornaliera: prima di dormire purificare e migliorare i pensieri e le azioni della
giornata. Ripercorrere la giornata osservando sé stesso secondo il punto di vista di Dio e
correggersi: oggi, come ho coltivato il Cuore? cosa ho fatto per essere figlio/a di Dio, per
coltivare il paradiso terrestre?
Nella meditazione profonda si può parlare con gli angeli e riattivare la fonte della saggezza
(nell’anima ci sono tutte le esperienze delle vite passate, inoltre gli angeli portano le
informazioni concrete).
Meditare con umiltà, con gioia e con senso di liberazione. Contattare la propria anima.
Comprendere la Legge Universale Divina.
La meditazione è composta di due fasi: 1. Purificazione dell’anima. 2. Riconnessione con Dio.
Meditazione è la Misericordia di Dio ed è l’unica via per perfezionare l’anima.
Per meditare bisogna fermarsi e osservarsi.
160
CAPITOLO XI:
IL PROFETA SHINJI TAKAHASHI E
LE SUE ESPERIENZE VISSUTE
Nel 1927 mentre il Giappone, era impegnato pesantemente nella guerra, nel mezzo di una
dilagante crisi economica, il profeta Shinji Takahashi nasceva a Nagano, in montagna, in
una famiglia di contadini molto poveri, che misero al mondo dieci figli, di cui tre maschi
e sette femmine. I genitori facevano fatica sia economicamente sia fisicamente a crescere
questi dieci figli e nonostante la situazione di precarietà, la madre dispensava sempre saggi
insegnamenti ai figli riguardo l’esistenza come, ad esempio: “l’essere umano deve vivere
in sintonia con tutta l’energia nell’ambiente che gli è stato dato, senza mai impoverire il
Cuore”, sollecitava ad “essere severi con sé stessi e dimostrare la misericordia alle persone, a
non coltivare mai un Cuore cattivo”, insegnava l’importanza di coltivare la volontà di vivere
poiché: “un giorno, le gocce della pioggia bucheranno lo scoglio”. Quando un figlio parlava
male delle persone gli ricordava che: “quando si odiano le persone si trovano due buche”, e
sottolineava l’importanza del valore della vita presente anche in un piccolo insetto. Inoltre
insegnava la dignità del Cuore umano e il rispetto.
Il padre era una persona molto modesta e lavorava sempre.
Nel mese di settembre, quando Shinji aveva già 10 anni fu colpito improvvisamente da una
malattia mortale molto strana. I genitori si sorpresero e si disperarono perché lui godeva
di buona salute. Ogni giorno verso le venti, gli si fermava il respiro che bloccava il cuore
(l’organo fisico), le labbra diventavano viola, mentre il corpo restava completamente
immobile. La madre lo prendeva in braccio e piangeva disperatamente, insieme a tutti i
componenti della famiglia. I medici che lo visitarono la considerarono una cosa talmente
strana che nessuno di loro riuscì a fare una diagnosi. Le prime volte che accadevano questi
fenomeni duravano dalle due alle tre ore; Shinji non aveva nessuna coscienza (era come in
uno stato di sonno profondo) ma, mano a mano che si ripeteva la stessa esperienza andava
rendendosi conto della situazione. Lui usciva dal suo corpo e guardandolo dall’alto lo vedeva
immobile, abbracciato dalla madre, mentre il padre con i fratelli e le sorelle piangevano
non sapendo cosa fare. Invece Shinji stesso, uscito dal corpo era estremamente libero e
leggero, e voleva comunicare a grande voce ai suoi familiari di non preoccuparsi per lui,
ma invano, nessuno se ne accorgeva. Shinji aveva realmente un nuovo corpo e poteva
viaggiare ovunque liberamente, poteva passare anche attraverso il muro tranquillamente,
andare a giocare nel mondo in cui c’era una bellissima e luminosissima natura non esistente
nel mondo fisico. Ogni tanto un vecchio saggio molto gentile, lo accompagnava a visitare
un enorme palazzo dove c’erano tante persone di diverse nazionalità, alcune molto antiche,
dove capitava persino di parlare con le persone morte. Quando riprendeva possesso del corpo
fisico, all’incirca dopo una o due ore, si sentiva sempre un forte odore di erba medicinale,
e con una grande respirazione, il suo cuore fisico riprendeva a battere. In quel momento i
familiari si tranquillizzavano, ma volevano avere spiegazioni per essere rassicurati su quanto
era accaduto. Tuttavia i medici non sapevano che dire. Shinji raccontava alla madre: “vedo
tutta la scena ma il corpo fisico non si muove!”.
I genitori lo fecero sottoporre a tutte le cure mediche possibili andando anche a pregare
presso i templi più lontani per ottenere la sua guarigione. Lui stesso per cercare la risposta a

161
CAPITOLO XI: IL PROFETA SHINJI TAKAHASHI E LE SUE ESPERIENZE VISSUTE

“l’altro sé”, iniziò a frequentare un tempio vicino casa, ogni giorno andava ad aiutare a fare
la pulizia del tempio, dopo di ché pregava e meditava per la ricerca di Dio: l’invisibile!
Un giorno, Shinji e la madre andarono presso un tempio lontano, incontrarono un monaco
che viaggiava, che disse a Shinji: “Non ti preoccupare per la malattia che presto guarirà, la
tua vista è doppia, se studierai correttamente potrai avere la capacità spirituale”. Esattamente,
avvenne come le parole del monaco avevano pronosticato, la strana malattia durò solo sei
mesi e “l’altro sé” non usciva più. E così, Shinji, ogni tanto incontrava i monaci in viaggio,
che gli predicevano fatti della sua vita lasciandolo meravigliato e gli insegnavano anche le
cose di difficile comprensione come: “la fonte, l’origine e la causa di tutto è il Cuore”.
In età scolastica, Shinji non apprezzava lo studio, ma quando si parlava di Dio, lo prendeva
un forte entusiasmo e una grande energia. Per anni, pregava ma non otteneva mai la risposta
da Dio, non Lo sentiva, non Lo vedeva, e non poteva parlarci e comunicare…
Shinji cresceva e iniziò a frequentare la scuola media. Intanto, il Giappone peggiorava per
essere sempre in uno stato di guerra e la vita era di estrema incertezza. L’educazione severa
dell’epoca era impostata principalmente sulla scienza (fisica, chimica, geologia ecc.), ed alla
scuola superiore, vigeva l’insegnamento dell’elettrotecnica, del magnetismo e del pilotaggio
(addestramento a guidare gli aerei da guerra) in modo esageratamente severo. Shinji, in
quei periodi, si appassionava allo studio degli enti estremamente piccoli (micro) e degli enti
estremamente grandi (macro), accorgendosi dell’immensità dell’universo e della piccolezza
umana. Di fronte alla vera realtà, sentiva la grande inutilità e vacuità della guerra in cui si
scontravano gli esseri umani per la differenza delle razze, delle religioni, delle opinioni. I
compagni di Shinji, erano comandati dal loro paese, in nome di dio ad andare a morire in
guerra (per lo shintoismo il Giappone è considerato il paese divino, l’imperatore è considerato
la reincarnazione di dio, esattamente come la chiesa considera Gesù la reincarnazione di dio,
e di conseguenza, Maria è diventata la madre di dio, una cosa veramente assurda!).
Alla fine della guerra, il paese divino “il Giappone” era vinto. Tutti pregavano dio per
la vittoria ma dio esisteva? Perché non aveva accolto la preghiera? Le grandi città erano
completamente distrutte, Hiroshima e Nagasaki erano sparite istantaneamente per la bomba
nucleare.
L’idea di dio (con la d minuscola) che hanno inventato i religiosi non corrisponde con il
vero Dio (con la D maiuscola) che governa la grande natura e dà l’Amore infinito a tutte le
persone di tutte le nazionalità. Pregare per la vittoria significava uccidere persone di altre
razze umane, ovviamente le preghiere egoistiche non funzionano. Le vere preghiere vanno
rivolte per la felicità di tutte le persone, di tutti gli esseri viventi dell’intero universo, allora
Dio tramite gli angeli le accoglie con Gioia.
Shinji all’età di 25 anni, si era recato a Tokyo, città completamente distrutta, abitata da tanti
vagabondi e orfani, dove c’era grande crisi e fame. In questa città iniziò a gestire una piccola
fabbrica di ingegneria elettronica con cinque, sei dipendenti, sperando di avviare una buona
attività economica. Nel tempo libero frequentava l’Università per la ricerca de “l’altro sé” e
scoprire Dio. Studiava principalmente le scienze naturali e i compagni lo prendevano in giro
per i suoi discorsi spirituali, esortandolo a trasferirsi alla facoltà di filosofia.
Studiando le materie scientifiche, i suoi dubbi crescevano in continuazione, nel contempo
la sua capacità intuitiva aumentava notevolmente e si avveravano tutte le predizioni che
162
CAPITOLO XI: IL PROFETA SHINJI TAKAHASHI E LE SUE ESPERIENZE VISSUTE

faceva, ma non riusciva a coglierne la naturalezza processuale in cui avvenivano, il suo


carattere determinato che voleva indagare su tutto non gli dava ancora riscontro riguardo la
ricerca de “l’altro sé” e Dio, e la scienza non gli dava quella risposta esaustiva e concreta
che cercava. Cercava risposte anche attraverso le religioni, ma le loro preghiere sembravano
intrise soltanto di amarezza e di tristezza.
Nel 1954 nel mese di dicembre, si sposò. Shinji raccontò ben presto alla moglie che bisognava
preparare solo indumenti femminili per le due bimbe che poi sarebbero nate, che lui sarebbe
morto all’età di 48 anni e tante altre cose che sarebbero accadute.
Shinji parlava ogni giorno della sua idea di Dio, il Dio universale legato strettamente con la
vita umana quotidiana.
In quell’epoca in Giappone, andava di moda praticare, con un fanatismo esagerato, il falso
buddhismo di Nichiren, (il monaco del 1200), denominato “Sokagakkai”. Anche gli amici
e i parenti di Shinji lo praticavano, ma lui conoscendo già la grande incoerenza di questi
insegnamenti, non gli interessava affatto seguirlo (dopo l’illuminazione di Shinji, gli amici
e i parenti hanno lasciato questa pratica artificiosa di totale autocompiacimento, lontana dal
vero Cuore).
Con il passare del tempo, il Giappone profondendo sforzo ed energie in campo materiale,
iniziò a diventare schiavo dell’economia, nel lavoro si attuavano forti contrasti tra gli
imprenditori e i lavoratori, aumentavano le truffe vergognose dei politici, la disarmonia in
famiglia ecc. Le persone avevano dimenticato la sufficienza del Cuore e del ringraziamento
per l’avidità del denaro. Contagiato dalla corruzione dilagante dello Stato, anche Shinji iniziò
a ragionare in modo completamente distorto. Pensava che per salvare l’umanità servisse una
grande quantità di denaro, e iniziò a fare business in modo egoistico, alimentando una grande
disarmonia intorno a lui, sia nel lavoro sia nella famiglia.
Finalmente si manifestò il grande cambiamento, il grande fenomeno spirituale nel 1968!
Nel mese di febbraio all’una di notte, mentre Shinji faceva la meditazione, all’improvviso
il fuoco di una candela accesa divenne dieci volte più grande e alto, stando in casa, questo
fenomeno non poteva imputarsi al vento. La punta del fuoco si divideva in due, e piano piano
assunse la forma del fiore del loto. Shinji svegliò la moglie e il cognato minore per farglielo
vedere e per capire che non stava sognando. Tutti lo guardavano a bocca aperta senza capire
niente. Ad un certo punto, dal fuoco, si delineò la figura di un samurai, il quale sosteneva
di essere un antenato carnale di Shinji, di quattordici generazioni precedenti. Il samurai
raccontava che era morto in guerra e indicò dove si trovava la sua tomba in cui erano sepolti
anche suo figlio, katana (spada) e yoroi (armatura) che erano ormai arrugginiti, aggiungendo:
“Sono contento di darti questa informazione di essere un tuo antenato carnale”. Nei giorni
successivi Shinji si recò nel posto che aveva indicato il samurai, e raccontò la sua strana
esperienza alle persone del luogo. Esattamente come le parole del samurai, dalla sua tomba
uscirono due crani, katana e yoroi arrugginiti. Shinji, dopo questa esperienza, comprese che
il corpo fisico era soltanto un veicolo che era stato tramandato dagli antenati carnali tramite
la Misericordia di Dio.
Da quel momento in poi, quando Shinji emetteva la Luce dalle sue mani indirizzandoLa alle
persone, le malattie guarivano, oppure parlavano le anime tramite il corpo delle persone.
Shinji comprese che c’era una forza che proveniva al di là del mondo materiale e che andava
163
CAPITOLO XI: IL PROFETA SHINJI TAKAHASHI E LE SUE ESPERIENZE VISSUTE

oltre la capacità di una persona vivente.


Nel mese di luglio, il cognato minore volle sottoporsi all’esperimento. Shinji armonizzando
il proprio Cuore, gli trasmise la Luce, si verificò un fenomeno spirituale: parlavano varie
anime. Il 7 luglio l’anima che parlava, iniziò a dire: “Io sono ancora prematuro per tali
esperienze, per evitare di darvi informazioni sbagliate, vi presento il mio maestro. Lui è
una grandissima anima, è stato nell’antica Africa nelle vite terrene, il suo soprannome è
One Two Three. Studiate con lui”. Dopodiché l’anima One Two Three dominò il corpo del
cognato minore, e iniziò a parlare una lingua straniera che non si capiva, poi in giapponese
con accento straniero che era ugualmente difficile capire. Shinji gli disse: “Per favore, puoi
parlare meglio il giapponese perché faccio fatica a capire?”, allora One Two Three rispose
rimproverando Shinji: “Io sono dio del livello altissimo, del livello altissimo, del livello
altissimo, tu inchinati davanti a questo uomo (il cognato minore) e ascoltami umilmente!”.
Shinji si sentì confuso per doversi inchinare davanti al cognato minore, a questo punto One
Two Three che leggeva i pensieri di Shinji gli disse: “Tu sei presuntuoso! Pensi solo alla
posizione sociale e ai soldi! Secondo te vivi correttamente? Tu sei ipocrita!”, e continuando:
“Non ci credi? Allora svelerò a tutti i tuoi comportamenti? Avevi 18 anni, eri innamorato di
una ragazza che si chiamava Sato, lei era gentile con te, ma tu ti vergognavi e stavi sempre
zitto.” Era la verità, questo fatto lo sapeva solo il Cuore segreto di Shinji, nessuno poteva
saperlo. One Two Three continuò il suo racconto: “All’epoca avevi un Cuore molto ingenuo,
oggi il tuo Cuore è molto sporco! Vuoi che continuo ancora?”. Shinji davanti alle rivelazioni
della sua privacy non sapeva cosa fare, e rispose: “Hai ragione, ho coltivato un grande
egoismo, ti chiedo perdono, ti prometto di correggere i difetti…”. One Two Three lo sgridò
di nuovo: “Ora il tuo Cuore è pieno di mortificazioni, dici di correggerti ma le tue parole non
sono sincere, non vengono dal Cuore!”. Shinji pensava che era una situazione troppo vera per
essere una messinscena del cognato minore, e allora decise di credere in lui. In quel momento
One Two Three disse tramite il cognato: “È ovvio che credi in me”. Shinji si arrese e decise
di seguire le parole di One Two Three, poi gli rivolse una domanda, “Chi mi protegge?”, One
Two Three rispose con un tono molto dolce: “Vuoi parlare con lui? Aspetta un attimo”. Dopo
un minuto, il cognato minore iniziò a parlare un’altra lingua straniera e disse in giapponese
il suo nome: “Io sono Fwan Sin Fwai Sinfo”. Shinji non riusciva a capire il suo nome e gli
chiese di ripetere più volte, e allora Fwai Sinfo sgridò Shinji: “Stupido! Sei talmente sciocco
che è inutile parlare con te!”.
Shinji cadde in depressione completamente dopo queste esperienze, in pochi giorni dimagrì
otto chili. Le due anime straniere svelarono alla famiglia tutti i segreti di Shinji.
Nei giorni successivi, tramite il cognato minore, Fwai Sinfo disse a Shinji in lingua
giapponese con accento straniero: “Io sono il tuo Angelo custode protezione. Io e te siamo
stati sempre amici nelle vite passate, abbiamo studiato il Buddhismo insieme. In questa vita,
ti proteggo da quando sei nato, ma tu sei una persona molto difficile a causa del tuo orgoglio.
Se continui così, andrai direttamente all’inferno dopo la morte, ma ancor prima la famiglia e
il lavoro verranno sconvolte completamente per la tua disarmonia!”. Shinji era confuso e non
capiva poiché non si ricordava assolutamente di essere stato amico di Fwai Sinfo, Shinji era
giapponese perché l’Angelo custode amico era uno straniero? Shinji domandò a Fwai Sinfo:
“Qual è il compito di un Angelo custode protezione?”, Fwai Sinfo gli rispose: “Ti guido nel
164
CAPITOLO XI: IL PROFETA SHINJI TAKAHASHI E LE SUE ESPERIENZE VISSUTE

tuo Cuore verso il Bene”, e continuando: “Non mi piace affatto fare il tuo Angelo custode,
ma abbiamo scambiato la promessa a suo tempo e quindi te lo faccio. Con una persona
testarda come te, bisogna essere molto severi, allora mi devo occupare direttamente io della
questione. Ti do tre giorni di tempo, entro quella data ti devi illuminare! Anche se scappi
fino al confine dell’universo, anche se muori, ti acciuffo quindi illuminati con la massima
determinazione!”.
Shinji non sapeva niente dell’illuminazione e di tutti questi fenomeni spirituali, allora iniziò
a chiedere chiarimenti ai capi delle varie religioni, ma nessuno sapeva dargli la risposta, anzi
alcuni lo considerarono solo un pazzo.
Il 12 luglio, il giorno della promessa, Shinji ritornando a casa in treno, si accorse che
chiedere spiegazioni sempre agli altri era la via per fuggire da sé stesso, non bisognava mai
perdere il vero Sé. Così iniziò a riflettere sinceramente sulla propria vita. Prima cercava
l’apparenza, ora comprendeva l’importanza della sostanza. Con l’emotività aveva perso la
ragione. Osservando sé stesso obiettivamente trovò come in lui l’orgoglio, l’ipocrisia e il
desiderio della fama agivano nel suo Cuore, allora decise di abbandonare questi attaccamenti
correggendo i pensieri egoistici e i desideri eccessivi, di superare la questione della vita e
della morte, e di dare il meglio con la massima sincerità. Ormai Shinji sapeva con certezza che
One Two Three e Fwai Sinfo conoscevano tutti i suoi pensieri, allora decise di trasformarli
nel Bene nel caso loro fossero stati diavoli. Il Cuore di Shinji era sereno, con naturalezza e
senza paura, non aveva mai provato questa pace nel Cuore.
Shinji arrivò a casa e parlò alla moglie: “Stasera mi possono uccidere, non si sa cosa succederà.
Ma ora io sto bene. Se One Two Three e Fwai Sinfo sono i diavoli, io li trasformerò nel Bene!
Sono pronto!”. In quel momento nel Cuore di Shinji si levò una voce profonda e gentile:
“Non ti dimenticare mai questo Cuore umile, senza attaccamenti, la vera sicurezza di sé
nasce dalla saggezza unita al coraggio, agli impegni in base alla vita percorrendo la via di
mezzo.” Erano le parole di Fwai Sinfo, si capiva dall’accento. Shinji provò grande gioia nel
Cuore perché comprese pienamente che l’Angelo custode conosceva perfettamente il suo
Cuore. Il cognato minore tornò a casa, in quel momento One Two Three disse la stessa cosa
tramite la bocca del cognato aggiungendo: “Stasera hai corretto perfettamente il tuo Cuore,
il mondo reale è pieno di Luce, festeggiamo per te! Congratulazioni!”, il tono della voce
era molto gentile, pieno di amore. La severità dei due Angeli custodi serviva a risvegliare
Shinji, ed era la dimostrazione di Amore e di Misericordia. Shinji comprese che quei diavoli,
insinuatisi nella sua mente per provocarne la sofferenza, li aveva sconfitti e se ne era liberato
completamente.
Da quel giorno tramite l’aiuto degli Angeli custodi, Shinji concluse i 32 anni della ricerca
de “l’altro sé”. La risposta si trovava nel punto più vicino a sé, ossia il proprio Cuore che
conteneva grandiose memorie di tutti i viaggi dell’anima (la vita attuale è la somma di
numerosissime reincarnazioni: dove si è nati, dove si è morti, in diversissimi paesi), e dalla
bocca delle persone uscivano automaticamente le lingue antiche che non si erano studiate in
questa vita). “L’altro sé” era l’anima, il vero Sé che dopo la morte fisica ritorna nel mondo
reale.
Con il tempo, centinaia di persone si sono ricordate le vite passate trascorse insieme in vari
paesi parlando le lingue dell’epoca, tutti piangevano di gioia per riscoprire il legame. Shinji
165
CAPITOLO XI: IL PROFETA SHINJI TAKAHASHI E LE SUE ESPERIENZE VISSUTE

dimostrava con i fatti il meccanismo della Reincarnazione. In realtà nel Cuore di tutte le
persone esiste la memoria, ma per i pensieri disarmonici e i comportamenti incoerenti, il
Cuore si ricopre di smog, in questo modo non si può accedere alla Saggezza Divina e alla
memoria delle passate vite.
I due Angeli custodi non avevano più bisogno di parlare tramite il cognato minore, perché
Shinji sapeva comunicare perfettamente con loro. Shinji vide la loro vera figura, l’Angelo
custode guida: One Two Three era il Grande Angelo di Luce, il Grande Spirito Guida, che
emetteva la Luce dorata dolce, alto più di due metri, con la corona in testa, con il bracciale
d’oro stile egiziano del 1300 A.C., il suo vero nome era “Mosè”. L’Angelo custode
protezione, Fwan Sin Fwai Sinfo aveva i capelli fino al collo, con la barba a pizzo, alto
circa un metro e settantotto, anche lui emetteva la Luce dorata dolce come One Two Three,
ed era il Grande Angelo di Luce, il Grande Spirito Guida, nato in Israele nel 32 A.C. con il
nome Joshua Immanuel (Gesù Cristo). Intorno a Shinji c’era un’immensa Luce degli Angeli
custodi, quando lui pensò perché non gli avevano detto il vero nome prima? Fwai Sinfo
rispose con pieno amore: “Se ti rivelavamo il nostro vero nome, ti saresti sbalordito e saresti
andato a studiare la Bibbia e i Dieci Comandamenti. Considerando il tuo carattere avresti
imparato a memoria anche le parole modificate e deviate.”, Shinji ringraziò con il Cuore per
la profonda misericordia degli Angeli custodi. Quando Shinji rinvenne, gli Angeli custodi e
la loro Luce non c’erano più, restava la solita stanza della casa di Shinji. Nel Cuore di Shinji
c’era la massima determinazione per scoprire quale fosse la Verità riguardo Dio per diventare
l’autentico essere umano, ossia il figlio di Dio.
“L’altro sé” era il vero Sé, ossia la propria anima.
Per raggiungere tali risultati si medita con la riflessione, in base al principio della via di mezzo
(gli 8 principi), su tutti gli errori riguardo i pensieri e i comportamenti assunti fin dalla nascita,
e correggendoli si chiede perdono a Dio. Quando il Cuore diventa armonico facendo sparire
tutto lo smog che lo ricopre, il vero Sé esce dal corpo fisico. In quel momento, si riempie di
Luce e si può connettere con altre dimensioni tramite la cupola di Luce. Quando si passa in
questa cupola ad una velocità che sfugge all’attrazione gravitazionale (interdimensionale),
si sente il rumore del fischio del vento, si trovano anche le persone morte che spariscono
nel loro livello di luminosità. Quando si esce dalla cupola di Luce, si trova la grande natura
con il prato e gli alberi luminosi, il Cielo è perfettamente azzurro chiaro, e c’è il Sole d’oro
(questo Sole è la brillante eterna Coscienza di Dio). Questo Sole del paradiso, con la Sua
Luce penetra dall’alto paradiso fino al basso paradiso, arriva fino al mondo materiale, ma
nell’inferno c’è grande smog a causa dei pensieri disarmonici che bloccano la Luce.
One Two Three e Fwai Sinfo, ogni tanto apparivano a Shinji e gli insegnavano la Legge
Universale Divina, ossia il Cuore di Dio.
One Two Three spiegava a Shinji: “Gàdama e Gesù sono i miei amici, noi siamo compagni
dei Messaggeri di Dio per riportare la Legge della Pace e dell’Armonia. Gli insegnamenti
che abbiamo dato nelle vite precedenti vengono ricoperti dalle scorie dopo due, tremila anni.
Noi ritorniamo nel mondo materiale per togliere queste scorie. Quando si formano le scorie,
si perde la sostanza della Legge, l’essere umano perde il suo vero valore e coltiva una società
disarmonica. Gòdama e Gesù sono diventati solo delle statue davanti alle quali le persone
pregano, credendo di applicare la Legge. Alcune religioni fanno business in nome di dio. La
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CAPITOLO XI: IL PROFETA SHINJI TAKAHASHI E LE SUE ESPERIENZE VISSUTE

pratica verso dio si riduce soltanto a partecipare alle cerimonie o recitare le preghiere senza
sapere la Verità. Gli Angeli di Luce prendono il corpo fisico per ritornare agli insegnamenti
originali, ma fanno fatica perché spesso vengono attaccati dalla resistenza degli insegnamenti
manipolati. Gòdama in India, ha fatto fatica a diffondere i veri insegnamenti per l’opposizione
degli insegnamenti fuorviati e fossilizzati di Veda e di Upanishad. Gesù stesso in Israele, di
fronte ai Dieci Comandamenti fraintesi, ha dovuto sacrificare la vita. Anche a me in Egitto
mi hanno tormentato. Poi purtroppo ci sono gli Angeli di Luce reincarnati che vengono
manipolati dagli insegnamenti deviati, a volte non riescono nemmeno a riconoscere la vera
Legge per orgoglio o per incoscienza. Stare nel mondo materiale è molto difficile, ma le
persone sulla Terra devono risvegliarsi per essere autentiche figlie di Dio, ritornando agli
insegnamenti originali di Gòdama e di Gesù. Questa è l’Unica Via per uscire fuori dalle
illusioni.”.
Nel percorso Shinji si è ricordato della vita in India, di Gòdama Siddharta (Buddha).
Dio si trova nel Buon Cuore di ognuno! Shinji piangeva per la grande gioia di scoprire il vero
valore della vita. Anche la moglie di Shinji piangeva di gioia.
One Two Three piangendo di gioia disse a Shinji: “Io ho fatto il tuo Angelo custode guida
per quasi 40 anni. Anche tu ti eri dimenticato delle promesse scambiate in Cielo, finora
avevi fallito. Noi Angeli custodi ci siamo preoccupati per te ma ora ti sei illuminato! Non
ti dimenticare mai questo Cuore! Ormai non hai più bisogno di noi. Sono contento e per
questo piango!” Accanto a One Two Three, anche Fwai Sinfo piangeva. Shinji non riusciva a
trattenere le grandi emozioni dal profondo del Cuore e piangeva insieme a loro.
Shinji ha iniziato la sua missione per essere il Messia. Shinji ha insegnato e ha diffuso con
tutta la Sua anima la Legge Universale Divina all’umanità fino all’ultimo momento della Sua
vita, riseminando la base degli insegnamenti diretti di Dio, ossia la via per il corretto stato
umano.
Shinji sapeva tutto del mondo, dell’universo e delle persone: passato, presente e futuro.
Shinji ha salvato dalla crisi numerosissime persone, e insieme a Lui ci sono state tantissime
persone che hanno condiviso la gioia di ricordare le passate vite e di parlare direttamente
con gli Angeli custodi. Quando Shinji trasmetteva la Luce divina alle persone armoniche
parlando la lingua antica dell’epoca in cui si apriva la memoria di quella passata vita, l’anima
provava un’immensa gioia nel riconoscere i legami umani e rincontrare le persone dopo tanti
secoli.
Shinji ripeteva sempre che non bisognava mai mettere troppa attenzione ai fenomeni (per
non creare attaccamento), poiché la cosa più importante è coltivare correttamente il Buon
Cuore.
“Nella lunga ricerca della Luce di Dio, mi sono illuminato, io sono Buddha, ciò che ho ritrovato
è IL MIO CUORE”.

167
CAPITOLO XII: RINASCITA
XII-1. EL RANTY

Il pianeta Terra visto dallo spazio universale, possiede la bellezza misteriosa della
raffigurazione sensibile dell’Assoluto, avvolto dalla brillantezza sublime dei colori celeste e
verde brillante, dove l’umanità trecentosessanta milioni di anni fa approdò con l’astronave di
luce e di antigravità (come ufo) dal pianeta “Beta”. Le persone che realizzarono il paradiso
terrestre sul pianeta “Beta”, successivamente scelsero, seguendo la Volontà di Dio, di abitare
in un nuovo mondo, ossia il pianeta Terra, il più armonioso e luminoso del sistema solare.
L’umanità fu condotta da “El Ranty”, il Grande Angelo di Luce reincarnato, il Messia che
riceveva la Luce direttamente da Dio: il Creatore! Questa, era l’autentica Luce di Dio che
si diffrangeva in sette flussi luminosi colorati (come i sette colori del prisma), direzionati
da “Micha”. Successivamente, tramite il suo canale conduttore approdarono altri sei Angeli
connessi con il filo spirituale. Questi sette Angeli erano: “Micha”, “Gabri”, “Uri”, “Sari”,
“Ragu”, “Phanu”, “Rapha”. Per merito del loro sacro lavoro, assumendo la Luce del
massimo responsabile “El Ranty” (El significa la Luce Divina), si chiamarono: “Micha-El
(Michele)”, “Gabri-El (Gabriele)”, “Uri-El”, “Sari-El”, “Ragu-El”, “Phanu-El”, “Rapha-El
(Raffaele)”. I compiti dei sette Arcangeli erano diversificati in modo da poter aiutare in ogni
campo l’umanità: Michael, il capo dei sette Arcangeli, si occupava della connessione tra il
mondo universale (mondo reale) e quello dei profeti (mondo reale), le sue ali brillavano dei
sette colori dello spettro solare. Gabriel, era portatore delle informazioni divine e terrene ai
profeti (Gesù; Buddha; Mosè). Sotto la sua guida c’erano diverse centinaia di Angeli che
si occupavano dell’armonia delle anime degli animali, delle piante e dei minerali, Serabim
(Angelo di Luce) e Cherubim (angelo divino) erano i principali Angeli. Inoltre, l’Arcangelo
Gabriele guidò Maometto nella sua missione terrena (Mahammad, il fondatore dell’Islam,
Angelo di Luce era al servizio dell’Arcangelo) portandogli i messaggi di Allah (El Ranty).
Uriel si occupava della politica, dell’economia, e dell’autonomia. Sariel della medicina
e della farmacia. Raguel seguiva la legge e il diritto. Phanuel si occupava della scienza,
Raphael dell’arte, della letteratura e della storia.
Il Messia El Ranty ha tre manifestazioni spirituali, ossia: Agasha (il vero nome di Gesù), El
Kantale (il vero nome di Buddha) e Mosè (Mosè, in Egitto si manifestò con lo stesso nome).
El Ranty è l’espressione umana di Dio che si occupa della nostra galassia (ci sono Altri come
Lui nelle altre galassie). Nell’epoca di Mosè, El Ranty si manifestò come “Yahweh”, poi
nell’epoca di Gesù si chiamò “Geova”. Successivamente, con Maometto (Muhammad), si
chiamò “Allah”.
Il vero senso della trinità è questa unione dei tre profeti: Gesù, Buddha e Mosè.
L’astronave contenente sei mila persone scese per la prima volta sul pianeta Terra, presso
Al Qantara, la parte orientale della valle del Nilo in Egitto. El Ranty nominò questo posto
“L’Eden”.
Sotto la direzione di Michael collaboravano altri sei Arcangeli con il compito di creare il
paradiso terrestre. Sei mila persone lavorarono tutte insieme con lo stesso Spirito.
Il clima e il sistema del pianeta Terra erano uguali a quelli del pianeta “Beta”. I luoghi
erano caratterizzati da una rigogliosa e verde natura, il clima era moderatamente caldo e
si respirava un’aria lieve, fresca e leggera (nell’epoca odierna, con il passare del tempo,

168
CAPITOLO XII: RINASCITA

attraverso i pensieri disarmonici delle persone, la terra d’Africa è diventata un ambiente


molto difficile per l’esistenza, caratterizzata da un clima secco e tanti deserti).
Ma quei bei posti, ogni tanto, erano scompaginati dai dinosauri, animali molto bruschi e
feroci. Le persone dovettero lavorare molto per la ricostruzione dell’ambiente.
In quel tempo molto lontano, le sei mila persone approdate sulla Terra erano tutte Angeli di
Luce reincarnati, con un Cuore puro e luminoso, che sapevano viaggiare tranquillamente
in paradiso, la dimora degli angeli, con il corpo di Luce, uscendo dal corpo fisico. La
comunicazione tra il mondo reale (esisteva solo il paradiso) e quello materiale era diretta,
per cui le persone (fisiche) e le anime (angeli) collaboravano con una solida fiducia e
condividevano gioiosamente la missione e la vita tra il Cielo e la Terra.
Con l’arrivo della seconda astronave dal pianeta “Beta”, El Ranty ritornò nel Cielo.
L’Eden: il Paradiso Terrestre, il sogno di tutta l’umanità fu realizzato! Tutte le persone erano
amorevoli e gentili, esistevano le grandi tecnologie applicate con la forza magnetica e di
luce, gli uomini si levavano in alto liberamente e le città si trovavano persino sottoterra.
Non esisteva nessun tipo di inquinamento, la durata della vita oscillava dai cinquecento ai
mille anni. Tutti parlavano un’unica lingua, ognuno coltivava l’anima sceverando la propria
attitudine.
In quel periodo, progressivamente, i dinosauri sparirono lasciando il posto ai piccoli animali
come quelli attualmente esistenti, compresi i cani e i gatti che sono diventati grandi amici
dell’uomo, l’unico animale pericoloso era il serpente. Tutte le persone si ricordavano le vite
passate e il mondo reale, quindi erano a conoscenza del motivo dell’esistenza dell’animale
feroce che rappresentava l’avvertimento di Dio, riconoscendone l’ammonimento si godevano
la vita terrena.

XII-2. LUCIFERO

Progredendo con la civiltà, alcuni iniziarono a violare la Legge. Michael, il capo responsabile,
ordinò a coloro che infrangevano la Legge di allontanarsi momentaneamente da Al Qantara
sostenendo l’indispensabilità di dover riflettere, correggere i pensieri e i comportamenti per
riconquistare l’armonia interiore necessaria per essere “figli di Dio”.
I sette Arcangeli abbandonarono il corpo fisico, lasciando all’umanità un grande patrimonio
e le conoscenze sublimi. Ma continuarono a guardarla dal Cielo con Amore.
Nel corso del tempo, coloro che si trasferirono in un altro posto, distaccarono la loro
comunicazione con l’Eden, e a causa di un Cuore disarmonico persero la capacità di
connettersi con il paradiso (mondo reale). Dopo la morte, i loro pensieri deviati iniziarono a
creare l’inferno, divenne come la storia successiva di Adamo ed Eva.
Le persone distaccate dall’Eden aumentarono in quantità e continuarono a peggiorare, i
desideri egoistici prendevano il sopravvento nell’illusione che le cose importanti della vita
fossero la materia, la posizione sociale, i piaceri della carne ecc.
Il Cielo per salvarle, inviò un Angelo di Luce, “Lucifero” discendente del gruppo di Gabriel,
istruito direttamente da Michael.
Lucifero si chiamava Satana nel mondo materiale.
L’ambiente disarmonico fu molto duro anche per l’ambasciatore di pace, perché assumendo
169
CAPITOLO XII: RINASCITA

il corpo fisico, il 90% della coscienza si seppelliva nell’oblio anche per lui. Satana (Lucifero),
nel suo percorso, si dimenticò della sua vera essenza e della sua missione, perdendo la testa
per la posizione sociale e la fama.
Infine, Satana si distaccò dal Cielo e dopo aver terminato la sua vita materiale, precipitò
direttamente all’inferno, nel quale poi, utilizzando la sua potente capacità di lettura dei
pensieri, dominò incontrastato diventandone il re.

XII-3. IL PARADISO TERRESTRE

La salvezza, la vera realizzazione del paradiso terrestre si attuerà quando sparirà


completamente l’inferno. Quando ognuno di noi sulla Terra vivrà armonicamente coltivando
amore nel Cuore, i diavoli (le anime che stanno nell’inferno) si accorgeranno di stare nel
buio, con tanta sofferenza, solo così avverrà la loro salvezza.
Satana, con i suoi seguaci diavoli, cerca di attaccare in continuazione gli Angeli di Luce
che portano gli insegnamenti di Dio. Insieme al loro capo, i diavoli stazionano nell’inferno
perché sono completamente incoscienti, infatti non sanno come stanno, e che cosa fanno,
dimentichi della Luce calorosa di Dio. Andare all’inferno non è colpa di alcuno, ma la causa
risiede nei propri pensieri disarmonici e nei comportamenti errati dei quali si è direttamente
responsabili.
Il paradiso (il mondo reale) ha la forma della piramide, oggi, esiste anche l’inferno con la
forma piramidale al contrario. Nel mezzo esiste il mondo materiale, per significare che in
questo mondo quando si pensa al Bene ci si connette con gli angeli, quando si pensa al male
ci aspettano i diavoli. Per questo è necessario studiare la vera Legge per comprendere il Bene.
Nel Cuore profondo di ognuno vive l’Amore Eterno per essere figlio di Dio, per manifestarLo
realmente siamo venuti in questo mondo terrestre. L’uomo non è Dio, deve manifestare
l’Amore di Dio, umanamente, ogni istante della vita! Nel momento in cui si aprono gli
occhi del Cuore, davanti all’immensità estrema e suprema della Luce di Dio, viene naturale
inchinarsi al Creatore: il Padre Assoluto!
Queste parole se siano vere o false, si capiranno dopo la morte fisica, ma la cosa più importante
è realizzare il vero Sé nella vita terrena. La vita dell’anima è eterna. Dopo la morte si ritorna
nel Cielo, poi si rinasce da qualche parte sulla Terra oppure ci si incarna in un altro pianeta.
Queste, da ricordare scolpite nel Cuore, sono le parole di El Ranty: APRITE GLI OCCHI!
APRITE IL CUORE! ABBANDONATE IL PICCOLO IO! RISVEGLIATEVI ALLA LUCE
DIVINA! LA LUCE DIVINA È L’AMORE! NON ESISTE NIENT’ALTRO! SIATE NUDI
CON IL CUORE! ILLUMINATEVI PER ESSERE GLI AUTENTICI FIGLI DIRETTI DI
DIO!

170
CAPITOLO XIII: PREGHIERA
XIII-1. PREGHIERA

PREGHIERA

La preghiera è il dialogo tra il Cuore di Dio e il proprio Cuore,


allo stesso tempo pregare significa manifestare la gratitudine del Cuore.
La preghiera, quando si mette in atto secondo il Cuore della Legge Universale Divina,
fa splendere la Luce divina nel proprio Cuore e nel proprio corpo, donando la pace e
l’armonia.

Dio: Grande Universo, Grande Spirito,


dona la Luce nel mio Cuore,
dona la Pace nel mio Cuore,
Ti prometto di vivere con il Cuore seguendo “IL CUORE E LA PRATICA“,
(effettuare la meditazione giornaliera),
Ti ringrazio di Cuore per la costante guida quotidiana.

Angeli di Luce nel Cielo,


donate la Luce nel mio Cuore,
donate la Pace nel mio Cuore,
Vi prometto di vivere con il Cuore seguendo “IL CUORE E LA PRATICA”,
Vi ringrazio di Cuore per la costante guida quotidiana.

Angeli divini nel Cielo,


donate la Luce nel mio Cuore,
donate la Pace nel mio Cuore,
correggetemi il Cuore e proteggetemi da ogni male,
vi ringrazio di Cuore per la costante guida quotidiana.

Angeli custodi: protezione e guida nel mio Cuore,


guidate il mio Cuore verso la Verità,
donate la Pace nel mio Cuore,
vi ringrazio di Cuore per la costante guida quotidiana.

A tutti gli esseri viventi, esistenti:


vi ringrazio di Cuore per il sostegno e la collaborazione nel mondo materiale.

Anime degli antenati carnali:


vi ringrazio di Cuore per avermi donato il corpo con il quale ho l’occasione di coltivare
l’anima, vi auguro con il Cuore buon percorso spirituale.
(facoltativo: si può leggere “IL CUORE E LA PRATICA” verso le anime degli antenati per
portare a loro la Luce).

171
CAPITOLO XIII: PREGHIERA

XIII-2. IL FONDAMENTO DELLA PREGHIERA

L’origine della preghiera risale a quando l’uomo ha assunto il corpo fisico nel mondo
materiale provenendo dal Cielo (il mondo reale). La dimora dell’anima è il mondo reale,
nel quale la preghiera è sempre in atto, perché i pensieri e i comportamenti si manifestano
direttamente come preghiera, dati dalla perfetta armonia con Dio. Invece in questo mondo
materiale, la preghiera serve e funziona come ponte di Luce per la riconnessione tra il Cielo
e la Terra. Soprattutto nell’epoca attuale, di grande confusione, l’uomo si dimentica delle
promesse fatte a Dio, sballottato dai cinque sensi fisici, abbandona il vero Amore e la vera
Misericordia nell’ambiente, nell’educazione, nella mentalità e nelle abitudini.
Prima di nascere sulla Terra, tutti avevamo fatto la promessa di vivere assolutamente uniti,
stringendoci le mani tutti insieme per coltivare l’armonia con il Cuore dell’Amore e della
Misericordia, e c’eravamo anche scambiati la promessa del legame con i propri genitori,
davanti a Dio.
Per ricordarci queste solenni promesse fatte a Dio, dobbiamo fare una grande riflessione
e correggere ognuno i propri difetti. È necessario studiare profondamente “IL CUORE E
LA PRATICA”, la Scrittura Sacra espressa nella nostra epoca, per svolgere pienamente la
propria missione nella vita.
Dio, Ti preghiamo di donarci la Tua Luce e la Tua Forza per la ricostituzione del paradiso
terrestre: il Mondo Divino manifestato sulla Terra.

XIII-3. PREGHIERA È RICONNESSIONE CON LA NOSTRA DIMORA

Quando l’uomo soffre, chiede aiuto a Dio e agli angeli. E quando è soppiantato dal peso del
dolore, si rivolge alla comune patria spirituale chiedendo la salvezza. Ma con il pensiero
accorato: “soffro, aiutatemi”, non avverrà mai la salvezza dell’Amore, perché l’essere umano
essendo “figlio di Dio”, quando contrasta la Volontà di Dio, deve pagare l’errore con una
conseguenza proporzionata. La sofferenza si crea nel proprio Cuore tramite il proprio ego,
quindi prima di tutto si deve riflettere su sé stessi con la massima onestà e umiltà correggendo
gli errori, allora, naturalmente arrivano l’Amore e la Misericordia di Dio con l’aiuto concreto
degli angeli.
Ci sono vari modi di pregare: pregare per la felicità di tutti, oppure per la guarigione dalle
malattie.
Desiderare di Cuore anche la felicità degli altri è la manifestazione del Cuore di Dio, e deriva
dall’essere parte di un Tutto, di avere uno spirito elevato che comprende anche il Cuore degli
altri. In quel momento, il proprio Cuore è pieno di Misericordia di Dio che si manifesta come
espressione di Amore. Questa è la realizzazione del dialogo tra il Cuore di Dio e il proprio
Cuore, ossia stabilire il contatto diretto con il proprio Spirito Divino interiore. Questa è la
vera preghiera!
L’ambiente in cui viviamo è ideale per imparare i misteri dell’anima, quando l’uomo comprende
che questa è l’unica via per crescere spiritualmente, riesce finalmente a ringraziare Dio con
il Cuore, e questo ringraziamento zampilla direttamente nel Cielo come preghiera. L’uomo
non è Dio: è impossibile vivere senza il Suo aiuto, senza la collaborazione delle persone e
172
CAPITOLO XIII: PREGHIERA

degli altri esseri viventi! La Luce divina viene donata in base alla purezza del Cuore, in base
al livello dell’anima, e diventa sempre più sostanziosa, eternamente. La preghiera si realizza
con il Cuore del ringraziamento di una persona che ha compreso di essere “figlia di Dio”.
Ringraziare non significa solo avere la gratitudine nel Cuore, ma significa restituire con l’azione
la gratitudine. Osservando la natura, si vede come tutti gli essere viventi restituiscono con
un’azione il ringraziamento, tramite il sacrificio del proprio corpo, e tutti insieme coltivano
l’armonia. Ringraziamento e restituzione della gratitudine corrispondono alla Legge della
Circolazione, anche l’umanità deve applicare questa Legge coscientemente.
La preghiera non è destinata alle statue né a un simbolo religioso, oppure a qualche maestro
spirituale, ma è espressamente indirizzata al proprio Cuore che ha la connessione diretta
con Dio. La Misericordia e la Salvezza non avvengono al di fuori di noi! Con la preghiera si
canalizza la Luce di Dio, ma quando il Cuore è coperto dallo smog, questa Luce non Lo potrà
mai raggiungere, allora sarà necessario fare la meditazione con la riflessione per togliere la
nebbia scura e purificare l’anima con la propria volontà.
Quando lo smog dal Cuore sparisce, la Luce di Dio penetra naturalmente, e dalla sincera
preghiera del Cuore nasce l’armonia divina.

173
CAPITOLO XIV: MEDITAZIONE
XIV-1. PREPARAZIONE ALLA MEDITAZIONE

Prioritariamente la meditazione va praticata a casa, per conto proprio.


La meditazione necessita di: fermarsi e osservare il proprio Cuore e l’essenzialità di ogni
esistenza.
Naturalmente è preferibile avere un maestro che conosca correttamente la Legge Universale
Divina, e tramite i suoi consigli migliorare concretamente la qualità della meditazione. La
corretta meditazione non è facile, ma non è impossibile.
La corretta meditazione consiste nel meditare sulle essenzialità concrete: gli argomenti
devono essere reali come lo è la sostanza del Cuore. È inutile meditare sulle cose astratte, sui
concetti mediocri, perder tempo intorno agli stessi pensieri ricorrenti.
Per praticare rettamente la riflessione, come la intendono i profeti, (Gesù; Buddha; Mosè)
intesa a contattare la vera coscienza della vita, non ci si deve servire della musica di fondo,
della recita di un mantra, o del suono delle campane, quali ausili irrisori e fuorvianti della
vera finalità (puro lavoro di coscienza).
La corretta meditazione cambia il carattere, la mentalità, l’energia e porta a ottimizzare i
destini, guida alla libertà interiore, alla guarigione delle malattie, alla gioia di vivere, alla
dignità del Cuore, alla comprensione del senso della vita, all’Amore, alla Verità, alla Luce, ai
miracoli e ad essere autentico figlio di Dio.
Prepararsi alla meditazione significa calmare il Cuore, sistemare l’ambiente e accomodare
il corpo.
Quando il Cuore è agitato, nervoso, ansioso o rabbioso non si può meditare, non avendo la
coscienza lucida e calma, ed è impossibile stare seduti, fermi. L’instabilità del Cuore viene
dalla sofferenza. Naturalmente è impossibile liberarsi istantaneamente da tutte le sofferenze
accumulate, ci vuole molto tempo per purificarsi dalla nascita fino ad oggi, e ancor più
dal karma delle vite passate, ma si può ottenere una buona calma nel Cuore “fermandosi
a osservare il proprio Cuore”, ossia facendo la riflessione. Attuando la riflessione si può
risolvere l’emotività eccessiva, si può smettere di scaricare le proprie tensioni sugli altri
oppure evitare di chiudersi in sé stessi.
Per attuare una corretta riflessione è molto importante rispettare questi principi: conoscere
la Legge Universale Divina; comprendere che la propria felicità dipende solo da sé stessi,
per cui non si deve mai dare la colpa agli altri; quando ci si accorge degli errori bisogna
chiedere perdono con il Cuore; non nascondere niente a sé stessi (essere perfettamente
sinceri) comprese le cose vergognose del passato, dato che gli angeli custodi conoscono
tutto; non ripetere mai gli stessi errori; comprendere che l’essere umano è figlio di Dio
(l’Amore Eterno); coltivare la determinazione per diventare forti interiormente; decidere di
vivere felicemente e correttamente abbandonando la mentalità e la sofferenza del passato;
abbandonare i desideri egoistici comprendendo di essere l’anima (l’essere umano non è il
corpo); dopo la riflessione, abbandonare i sensi di colpa che non hanno nessuna sostanza
spirituale, e fare sempre del Bene; ringraziare per l’Amore e la Misericordia di Dio e tutti gli
esseri viventi; desiderare la felicità di tutte le persone sinceramente.
Per fare la meditazione è meglio scegliere un luogo sufficientemente tranquillo e pulito (non
bisogna esagerare, basta la sufficienza). Anche il corpo dev’essere sufficientemente pulito e

174
CAPITOLO XIV: MEDITAZIONE

i vestiti ordinati e comodi. Ci si mette davanti a Dio, davanti alla Legge Universale Divina
per praticare la meditazione. È ottima cosa acquisire l’abitudine di leggere “IL CUORE E LA
PRATICA” e “PREGHIERA” prima di iniziare la meditazione per assumere la Luce divina.
“IL CUORE E LA PRATICA” contiene la Luce divina nella scrittura.
Per accomodare il corpo, la posizione ideale è sedersi con le gambe incrociate (in modo
comodo e naturale) per terra (sul tappeto o sul cuscino). La cosa più importante è stare
comodi, normalmente ci si può sedere su una sedia, se non ci si addormenta si può anche
stare sdraiati, non è indispensabile assumere una posizione difficile come quella dello yoga.
Anche la respirazione dev’essere naturale e calma, non serve fare quelle più complicate. Varie
tecniche respiratorie cercano di calmare il Cuore tramite le respirazioni, ma queste modalità
funzionano fino a un certo punto. Il Cuore influenza tantissimo la respirazione: quando il
Cuore è agitato lo è anche la respirazione, quando il Cuore è calmo anche la respirazione si
acquieta. Quindi il controllo del Cuore e della respirazione devono andare all’unisono. Per
preparare uno stato fisico ottimale non bisogna mangiare troppo, o troppo poco (con la fame
è difficile mantenere la concentrazione), evitare le cose eccitanti, l’assunzione di sigarette
e alcool che squilibrano il sistema nervoso, diminuiscono la concentrazione e la lucidità
mentale. Per raggiungere la necessaria calma interiore, bisogna astenersi da tutto ciò quando
si pratica la meditazione. Inoltre, nella fase preparatoria occorre armonizzare il Cuore con le
cellule del corpo, e ringraziarle per la collaborazione della crescita spirituale, indirizzare la
loro coscienza verso Dio per fargli comprendere che sono tutt’uno con Dio. La Legge di Dio
è: una grande vita deve controllare e guidare piccole vite.

XIV-2. LA MEDITAZIONE PER LA PURIFICAZIONE DELL’ANIMA

Questa meditazione, era chiamata da Buddha “riflessione”, da Gesù “confessione”. Il vero


senso del “battesimo” si trova nella purificazione dell’anima.
Meditare significa pensare, riflettere profondamente avendo come riferimento assoluto “il
Cuore sincero” che non sa mai mentire.
Per ottimizzare la concentrazione e la profondità interiore è meglio mettersi seduti
comodamente e chiudere gli occhi.
Lo scopo della meditazione è correggere sé stessi nel momento attuale e sviluppare la
coscienza (l’anima). È importante comprendere che per migliorare occorre cambiare il modo
di ragionare.
Si ripercorrono i ricordi sin da prima della nascita, dentro la pancia della mamma (andando
avanti con la meditazione, lo si può ricordare), poi dalla nascita fino ad oggi, e in che modo
si è svolto il proprio passato, comprendendolo in piena consapevolezza e riprendendo in
coscienza il senso della vita e quello della propria missione.
Questo stato è il primo stadio verso l’illuminazione (chiunque può raggiungerlo applicando gli
8 principi della Legge Universale Divina nella vita quotidiana). Per sviluppare l’evoluzione
occorre poi praticare il ringraziamento verso la grande natura, l’amore e la misericordia verso
l’umanità in modo reale e concreto. In questo modo si raggiunge lo stato di “Bodhisattva”
secondo il Buddhismo, di “Santo” secondo il Cristianesimo (per realizzarLo occorrono
numerose vite di pratica dell’amore e della misericordia).
175
CAPITOLO XIV: MEDITAZIONE

Il primo passo nella meditazione è controllare e ripercorrere l’ambiente in cui si è nati,


l’educazione, la mentalità, le abitudini, osservati in base alla via di mezzo, agli 8 principi
della Legge Universale Divina. Proseguendo, è necessario analizzare il modo di essere dei
genitori, le loro parole e la modalità dell’educazione, lo stato interiore dei fratelli e delle
sorelle, le conversazioni, l’ambiente familiare e quello sociale. In queste analisi occorrerà
distinguere il bene dal male, secondo la vera giustizia (la via di mezzo).
Si ripercorrerà la vita da un anno a cinque anni, le esperienze della crescita nell’ambiente in
cui si è nati, l’educazione, la mentalità, le abitudini e in che modo si è sviluppato l’io attuale.
Andranno ripercorsi e analizzati i propri comportamenti con i genitori e i risultati ottenuti. In
tal modo si potrà scoprire come si è sviluppato un Cuore distorto e squilibrato.
Dai cinque anni in poi, quando entra in gioco la relazione con gli altri, sistematicamente si
sviluppa l’ego, che si manifesta attraverso l’istinto di conservazione, i litigi, l’egocentrismo, i
desideri egoistici sui quali occorrerà riflettere per individuarne le cause, presenti nei pensieri
e nelle azioni che si sentono nel Cuore.
Ogni evento ha la sua causa. Ogni accadimento si basa sulla Legge Universale di Causa ed
Effetto.
È importante individuarla. La causa si trova sempre dentro di sé: per questo non bisogna
dare la colpa agli altri o ai genitori. Chi fa questo non si fida di sé stesso, e di conseguenza
non troverà mai la fiducia negli altri, si chiuderà nella propria mentalità limitata e deviata,
spesso diventando testardo. Nei casi estremi si possono manifestare nevrosi, depressione,
esaurimento nervoso, come espressione della possessione diabolica che si palesa anche
attraverso comportamenti incoerenti e innaturali.
Per ritrovare il vero sé, è obbligatorio comprendere la causa all’origine del disagio ed
estirpare questa radice definitivamente, per non incontrare più gli stessi problemi. Le radici
sono: risentimento, rancore, invidia, gelosia, critiche, giudizio, rabbia, lamentele, ignoranza,
incoscienza, istinto di conservazione, egocentrismo e desideri egoistici. Bisogna accertarle
molto chiaramente e concretamente.
Le prime informazioni della vita attuale avvengono dentro la pancia della madre, tramite
i pensieri costanti (soprattutto quelli inconsci) e lo stato del Cuore sia per il bene sia per il
male.
Il periodo più importante per lo sviluppo della personalità si trova nei primi cinque anni di
vita.
Non esiste la perfezione nella meditazione, ma è molto importante non ripetere più gli stessi
errori dopo averli individuati. L’essere umano cede spesso alla propria debolezza o insiste
nel mantenere le proprie illusioni. Per questo, per correggersi occorrono necessariamente il
coraggio, la forza interiore, la saggezza, l’intelligenza e soprattutto l’impegno.
La riflessione elimina la copertura del Cuore e fa risplendere la Luce interiore.
La meditazione per la purificazione dell’anima manifesta la Misericordia di Dio.
Il male è una creazione umana che deriva dalla separazione da Dio. Quando l’uomo risolve il
male da lui stesso creato, si avvicina all’illuminazione. Ma si può imparare anche dagli errori
degli altri. Gli elementi su cui studiare sono dappertutto. Inoltre, quando l’essere umano
percorre la via di mezzo, può diventare un buon esempio per gli altri.
Il periodo scolastico, ed i primi contatti con l’ambiente esterno alla famiglia, rappresentano
176
CAPITOLO XIV: MEDITAZIONE

i momenti salienti nei quali aumenta l’influenza della mentalità sociale su cui necessita
soffermarsi per una attenta riflessione.
Attraverso la meditazione si corregge il proprio stato d’animo, un elemento e un passo alla
volta, in base agli 8 principi della Legge Universale Divina (la via di mezzo). La meditazione
non ha mai fine, c’è sempre qualcosa su cui lavorare. Si può rivedere la stessa situazione
anche più volte, analizzandola sotto nuovi punti di vista. Man mano che la meditazione
diventa più profonda, gli elementi su cui lavorare diventano sempre più sottili e raffinati.
È importante che la coscienza acquisita tramite questo lavoro venga applicata nella vita
quotidiana.
Quando il Cuore si schiarisce e si purifica, inizia automaticamente e naturalmente a emettere
la Luce divina (chi è puro La sa vedere con gli occhi del Cuore).
Con l’avanzare degli anni le persone sviluppano maggiormente pregiudizi e preconcetti,
modificando il proprio modo di vedere e di pensare. È molto importante saper vedere sé
stessi obiettivamente.
Riassumendo: dai cinque ai dieci anni, si forma abbastanza solidamente il carattere; dai
dieci ai quindici anni inizia l’istinto di attrazione verso l’altro sesso. Bisogna osservare in
che modo si è sviluppato nel Cuore il desiderio sessuale egoistico, ricordando che in quel
periodo si accentuano l’istinto di conservazione (oggi, per non liberarsene, è molto frequente
la difesa a oltranza dell’ego) e l’egocentrismo. È necessario poi riflettere sul rapporto di
coppia (ma per risolvere i problemi sentimentali e di coppia sarebbe meglio analizzare anche
il rapporto tra i propri genitori).
Dai quindici anni in poi, età in cui si potrebbe anche iniziare a lavorare, emerge la tendenza a
basare il rapporto umano sulla mentalità sociale, in questa fase è necessario esercitare molta
attenzione a non farsi trascinare dalla patologia comune, che può condurre verso il male
inconsciamente e sottilmente.
E ancora: proseguire nell’analizzare il rapporto con i genitori finché sono vivi; riflettere
quando si crea una nuova famiglia (matrimonio), e quando nascono i figli, analizzando e
individuando bene i ragionamenti egoistici, soprattutto quando si dà la colpa al partner per i
problemi che si presentano. Valutare se, nell’educazione dei figli, si mantiene l’equilibrio del
Cuore secondo la via di mezzo.
Quando si prova vergogna o timidezza nel raccontare i propri errori e peccati, significa che
non si sono risolti quei problemi, che sussiste una sofferenza interiore. Colui che ha coraggio
può raccontare il proprio passato senza nascondere niente, senza fingere, e non ripetendo gli
stessi errori, fondamento per coltivare il vero Sé. Bisogna saper essere nudi umanamente
(ossia vivere con la massima sincerità con la quale non c’è bisogno di nascondere niente).
Bisogna meditare sempre sulla verità con il Cuore sincero, confrontandoLo con gli 8
principi della Legge Universale Divina, con il Cuore di Dio. E bisogna analizzare sempre e
concretamente i movimenti interiori e i propri comportamenti. Non si deve fingere davanti
ai problemi della vita.
Per guarire dalle malattie bisogna meditare per individuarne le cause e risolverle sia
interiormente che fisicamente. Normalmente le malattie sono una propria creazione.
I sogni sono strumenti utili per individuare ciò che si nasconde nell’inconscio e si possono
analizzare per comprendere meglio sé stessi.
177
CAPITOLO XIV: MEDITAZIONE

Quando si raggiunge il livello avanzato della meditazione, sparisce l’attaccamento alla vita
e alla morte, si raggiunge lo stato della liberazione e, in quel momento, si acquisisce la pace
interiore.
Nel processo dell’approfondimento della meditazione si realizza il perdono per i propri errori
e peccati.
Si medita su un argomento alla volta, con piccoli passi, giorno dopo giorno, concretamente
e sinceramente.
Per ottenere un risultato concreto ci vogliono almeno tre anni. Il carattere umano non si può
cambiare subito. Non va sottovalutata la profondità della vita.
Occorre grande serietà nel vivere. È impossibile fuggire da sé stessi. La felicità va afferrata
con coraggio nelle proprie mani.
La meditazione per la purificazione dell’anima consiste nel correggere gli errori commessi
nel passato che vivono ancora nascosti nel Cuore velandoLo, e spesso condizionano la vita
attuale creando una chiusura in sé stessi, sofferenza o determinando ciclici accadimenti
spiacevoli. Per trovare la vera felicità è necessario liberarsi da questi schemi e comprendere
lo stato corretto umano di gioia e di pace, realmente, nel proprio Cuore.
Inoltre, chi ha ottenuto la pace interiore, può continuare a svilupparla infinitamente
proseguendo la purificazione dell’anima.

XIV-3. LA MEDITAZIONE PER LA RICONNESSIONE CON DIO

Questa meditazione consiste nel vedere la Verità Assoluta: “Dio”, con gli occhi del Cuore e
viverLo realmente. Risulta molto difficile praticarla per coloro che non hanno raggiunto un
buon livello nella purificazione dell’anima.
Bisogna vedere, osservare con gli occhi del Cuore lo Stato divino nel Cuore intimo, sempre
più in profondità, fino in fondo.
L’essere umano, in realtà, è strutturato per coltivare la propria anima nella gioia e nella
felicità. Chiunque è già stato promesso da Dio tramite i propri angeli custodi.
Bisogna imparare ad armonizzarsi, sintonizzarsi con la frequenza divina e ad ascoltare la voce
degli angeli custodi. Loro parlano nel Cuore profondo. Le voci che si sentono esternamente
sono quelle dei diavoli e delle anime in pena (come un sussurro nell’orecchio), anche se si
sentono nel Cuore, ma quando il proprio stato interiore è confuso, agitato, nervoso o nello
stato dell’incoscienza. La vera voce degli angeli custodi si sente quando il proprio Cuore
è luminoso, libero e leggero con la consapevolezza di essere “figlio di Dio”, ed è pieno
di ringraziamento verso il creatore “Dio”, verso tutti gli esseri viventi, esistenti, e verso
tutte le persone. Nei primi tempi non è facile sentirli, ma quando si sviluppa gradualmente
la purificazione dell’anima, la loro voce diventa sempre più chiara. Seguire i loro preziosi
consigli significa collegarsi direttamente con la via dell’eterna felicità.
Dio è l’Ordine: possiede l’alto, il basso, il lato destro e quello sinistro, come ogni cosa a
cui appartiene il suo ordine ben preciso (l’armonia). Anche il mondo reale ha il suo ordine:
mondo delle anime, mondo spirituale, mondo luminoso, mondo santo, mondo dei profeti e
mondo universale (Dio).
L’aura è la Luce che l’anima riceve da Dio in base al suo ringraziamento verso il Padre
178
CAPITOLO XIV: MEDITAZIONE

Eterno. Tutto ciò che esiste è bello! Si possono sentire tutte le vibrazioni della vita: i boschi,
i fiumi, le città, il pianeta Terra, le stelle, il sole, perché tutto vive sottostando alla Volontà di
Dio nella Sua Esistenza. Tutto è Sacro poiché è Creazione divina. Tutto è Dio!
Dio è la Luce. L’Illuminazione di Buddha è consistita nel comprendere intuitivamente che:
il grande universo fu creato da Dio, all’origine di tutto c’era soltanto la Coscienza Pura di
Dio, la Grande Saggezza di Dio, ossia la Luce. L’Illuminazione di Cristo è consistita nelle
parole che Dio disse: “Sia la Luce”, e la Luce fu, e creò il Cielo (il mondo reale) e la Terra
(il mondo materiale). Il male e i peccati non esistono in verità, sono stati creati dall’uomo
che non conosceva la Legge Universale Divina. Nel mondo divino esiste soltanto il Bene
Assoluto, ossia l’Amore Eterno e l’Infinita Misericordia.
Bisogna meditare sul percepirsi: “Io sono figlio della Luce, dell’Amore e della Misericordia”.
Quando la propria coscienza si espande, all’istante si comprende, si sente, si vive che il sole,
le stelle, i pianeti circolano nella propria coscienza nella quale tutto ciò che respira (vive) fa
parte del proprio corpo, e allora: “IO SONO L’UNIVERSO”. È necessario comprendere che
questo è il vero sé, c’è assenza di falso io (l’ego è l’io costruito e pertanto artificiale).
Il Mondo Reale di Dio è Unitario, Assoluto.
Per ottimizzare la concentrazione (questa meditazione è molto sottile), bisogna assumere
una postura molto comoda e rilassata (meglio seduti), respirare con la massima tranquillità,
chiudere gli occhi fisici e aprire gli occhi del Cuore, e ripetere nel Cuore “Io vivo (vengo
vissuto) pienamente nella Vita di Dio, grazie, grazie, grazie”, visualizzando la Luce divina
(dorata, rotonda e luminosissima) nel Cuore che poi avvolge tutto il corpo (più grande del
corpo), “Io sono tutt’uno con Dio” (per diventare tutt’uno con Dio è necessario conoscere
intellettualmente, sentimentalmente, intuitivamente e realisticamente che cos’è Dio,
visualizzarLo, sentirLo e viverLo).
In base al livello della purezza del Cuore (compresa la coscienza acquisita nelle passate
vite), la meditazione per la riconnessione con Dio prende vita. Il Cuore va oltre il corpo
fisico assumendo la dimensione dell’universo. Si trovano due sé contemporaneamente e
naturalmente: uno che osserva l’altro, il sé osservato, ha sopra l’altro sé stesso che guarda
dall’alto, il sé stesso che si trova sotto guarda l’altro sé dal basso, e due sé stessi sono tutt’uno.
La sostanza di questa meditazione si basa sul livello evolutivo dell’anima. L’effetto che si
ottiene è differente ogni volta, bisogna arricchire il Cuore sempre di più secondo l’Evoluzione
Infinita di Dio.

179
CAPITOLO XIV: MEDITAZIONE

XIV-4. L’ILLUMINAZIONE

L’illuminazione ha due significati ben precisi.


1. Conoscere Bene i movimenti del proprio Cuore di cui occorre essere pienamente
consapevoli. Saper controllare il proprio Cuore (il Cuore è fatto di: spirito, intelligenza,
ragione, sentimento, istinto e volontà). Saper distinguere sostanzialmente il Bene (ciò che è
Vero) dal male (ciò che non esiste nel Mondo Reale di Dio), (l’assenza di consapevolezza
porta ai dubbi, alle illusioni, in quel momento il Cuore diventando mutevole non riesce
a comprendere niente, non riconosce la Verità oppure si chiude per rifiutare l’Evoluzione
alzando un muro).
2. Raggiungere lo stato di “IO SONO L’UNIVERSO”. Naturalmente esistono vari livelli
di “IO SONO L’UNIVERSO”. Gesù, Buddha e Mosè hanno raggiunto il massimo livello.
A questo punto si acquisiscono le capacità spirituali naturali: saper vedere tutte le persone,
saper sentire le voci di tutte le persone, saper viaggiare ovunque liberamente uscendo dal
corpo, saper conoscere il passato, il presente e il futuro di tutte le persone, saper comprendere
il Cuore di tutte le persone, saper liberarsi da ogni sofferenza tramite la Saggezza. È molto
pericoloso sviluppare i poteri spirituali artificialmente (vi si nascondono i desideri egoistici)
senza applicare la purificazione dell’anima. Quando si raggiunge l’illuminazione il proprio
Cuore diventa Libero, si possono controllare anche i propri destini, non esiste più niente da
temere nella Vita.

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CAPITOLO XV:
TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE
DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA
XV-1. TESTIMONIANZE

Queste sono le testimonianze delle persone che hanno aperto il Cuore a Dio (il Creatore),
applicando la Legge Universale Divina nella vita quotidiana. L’Amore Eterno di Dio esiste
sempre e ovunque, ma quando l’essere umano coltiva la mentalità distorta, l’arroganza per
mantenere il proprio egoismo, il Cuore si chiude e come le nuvole scure bloccano la luce
del sole, anche la Luce divina non può più penetrare rendendo impossibile vivere nella
gioia, nella pace e nella felicità (l’uomo senza Dio è come il corpo umano senza anima,
praticamente è simile ad un cadavere).
Attualmente, ognuno ha scritto secondo il livello di coscienza raggiunto. Nel futuro, queste
persone continueranno a svilupparsi sempre di più secondo l’Evoluzione Infinita e Illimitata
di Dio (avendo praticato costantemente i Suoi insegnamenti anche nelle vite passate, hanno
potuto riconoscere velocemente la Verità). Siamo tutti sempre in crescita. Grazie.

181
CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

XV-2. LORENA LUPI


Perdonarsi, Riconoscersi, Amarsi.

Da quando ho incominciato a percorrere la mia strada spirituale mi è capitato più volte di


incontrare delle persone che mi chiedessero: “cos’è il perdono?”.
Questo accade quando si realizza che attraverso il perdono si comprende come si Ama
correttamente.
Prima di iniziare questo importante itinerario mi sono messa in discussione tante volte;
l’istinto di conservazione del mio egoismo, essendo più forte perché legato ad abitudini
deviate, mi ha accompagnata fin dalla nascita o per meglio dire, fin da quando ero nella
pancia della mia mamma.
Ancora ricordo la sensazione di quel momento che pensavo aver dimenticato; in una seduta
di meditazione sono riuscita a sentire la felicità e la gioia pura di cui ogni neonato è portatore
e sono riuscita a sentire le emozioni del cuore di mia madre quando mi teneva dentro di sé.
Può sembrare una cosa inverosimile, ma posso assicurarvi che è realizzabile.
A quel tempo, quasi un anno fa, ancora non mi ero illuminata, eppure non potevo negare la
Verità che si faceva sentire attraverso il mio cuore.
Nonostante tutti gli sbagli che abbia potuto fare, i difetti portati avanti prima di ritrovare la
modalità giusta per correggerli, c’è sempre un ricordo costante che non mi ha mai lasciata:
quello di cercare di aiutare le persone che amo e credere nel vero Amore.
Poi però ho capito che non si può aiutare e amare correttamente il prossimo se prima non si
libera la propria anima.
“Aiutati che Dio ti aiuta!”
Purificando la mia anima, aprendo il mio cuore, mi sono aiutata a crescere e a correggere i
difetti; ho incominciato a sentire quel conforto che mi mancava, riempire i vuoti colmi di
insicurezza e ho accettato quel calore dell’amore che ho sempre cercato altrove invece di
riconoscerlo dentro di me.
Ho ricominciato a sentire Dio sempre presente nel momento in cui ho ripreso ad ascoltare
me stessa, a comprendere il mio cuore, che è connesso con l’Universo e con tutto ciò che ne
fa parte.
Siamo noi che ci dimentichiamo come ascoltare, come ascoltarci e di conseguenza non
vediamo che c’è sempre una protezione che non ci abbandona mai.
Ognuno di noi ha dei momenti in cui gli vengono delle intuizioni, in cui una lampadina si
accende e ci fa riflettere su ciò che siamo, su ciò che diamo e su ciò che facciamo.
Come primo passo, per mettere in pratica la Legge Universale Divina, ho dovuto abbracciarmi,
confortarmi, perdonarmi e concedermi all’Amore, realizzando e accettando che anch’io ne
sono degna, come chiunque altro.
Ho incominciato a non aver paura della determinazione di voler essere felice, e ho incominciato
ad applicare con il cuore il rispetto per gli altri acquisendo una visione neutrale, anche se non
è semplice l’essere costante.
E dopo anni, riesco finalmente a dormire con la luce spenta perché ciò che sento, fin da
quando ne ho memoria, non mi spaventa più: siamo tutti Angeli, anche quelle anime in pena
che non si ricordano come si fa ad amare correttamente.
182
CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

Nel giorno in cui mi sono illuminata ho sognato la mia anima avvolta da un fascio di luce e
dietro la schiena avevo le ali: l’inizio per sviluppare la coscienza assopita, anche se (con il
senno del poi) tramite l’intuito, si stava facendo spazio un pezzettino alla volta, già prima di
quel giorno.
Nonostante questo primo passo verso la felicità di vivere, ancora non riuscivo a mettere in
pratica gli 8 principi, eppure la volontà di fare le cose per il meglio e per il bene assoluto
continuava a crescere e a farsi spazio nei miei modi di fare.
Ciò che ho nascosto in me, per paura di non essere capita, stava riuscendo fuori, essendo un
dono e cosa preziosa del mio essere “umana”.
Le abitudini mentali deviate hanno fatto il loro “dovere” in tutto ciò, cercando di contrastare
la mia crescita dell’anima, tentando di farmi tornare allo squilibrio e al dolore che provavo
dentro da molti anni, ma la Verità dell’Amore è molto più forte rispetto a qualsiasi altra cosa.
Chi nega se stesso è sempre infelice, avrà sempre una parte che gli mancherà.
La volontà cresceva, il cuore si faceva sempre più leggero e le mie azioni meno pesanti, meno
obbligatorie, bensì spontanee come donare un semplice “buongiorno” ad un coinquilino del
palazzo.
Quando si vive correttamente si ha voglia di condividere anche una semplice parola
trasmettendo quella gioia immensa che si ha dentro di sé.
Tramite il perfetto stato di essere umano, riconosciuto ed accettato, semplicemente perché ci
si afferma in esso, si può vivere la Vita nella sua piena bellezza.
Si vive con il cuore colmo di gratitudine fino a che Vivere diventa il ringraziamento stesso.
Si riesce a riconoscere una persona che sta male anche se in apparenza può sembrare il
contrario, e invece di fare un passo indietro, ci si proietta per aiutarla con una preghiera che
nasce dal proprio cuore.
Perché quello che si prova è talmente grande e potente che si vorrebbe farlo sentire ad ogni
creatura possibile ed immaginabile, per far si che il mondo sia davvero il “Paradiso sceso in
Terra”.
Ricordiamoci del cuore della nostra anima e non dimentichiamo l’Assoluto.

Amo ciò che possiedo


e ciò che possiedo è ciò che sento nel cuore,
amo ciò che sento nel cuore
e ciò che sento nel cuore è ciò che ho vissuto e che vivo.
Amo tutto ciò che esiste e ciò che è esistito,
amo il visibile dell’invisibile e il sogno dei miei ricordi.
Amo l’Amore del Creato e il dono che siamo,
amo ciò che si è perso assaporando la gioia nel riconquistarlo.
Amo l’IO come si ama un neonato,
amo la fragilità del fiore che con potenza ti chiede di amarlo con delicatezza.
Amo te che non sei nient’altro che me.

183
CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

XV-3. FULVIO BARLOCCI

Osservare all’indietro e rivedere me stesso con lo spirito di oggi mi fa sorridere. Ci sono stati
tanti episodi, nel mio passato, che hanno cercato di indicarmi la direzione da prendere, ma
sono riuscito ad interpretarli solo di recente. Sono stati episodi significativi, ma al tempo non
riuscivo a cogliere il messaggio che si celava dietro ad eventi che rompevano la monotonia
del quotidiano, ma soprattutto lasciavo scorrere via sotto i miei occhi l’emozionante felicità
di vivere ogni istante della vita.
Sebbene non sia qualcosa di impossibile e di esageratamente difficile, in un certo senso è
complicato godersi la felicità ai giorni nostri. La difficoltà che personalmente ho avuto è
anzitutto cambiare “frequenza” del cuore. Nella vita si fanno sacrifici e si suda per ottenere
un secondo di felicità che, una volta passato, lascia l’amaro in bocca? SBAGLIATO! Questo
genere di idee porta distante anni luce dalla realtà dei fatti, questa è la frequenza sbagliata, una
terribile trappola in cui la società, i media, la scuola e la famiglia spesso ti aiuta a rimanervi
incastrato. La verità è che siamo tutti nati per essere spropositatamente felici, tutti quanti
nessuno escluso. Non so se ho dato il giusto peso alla parola, la ripeto: nati per essere felici.
Quando ho sentito e compreso nel cuore questa frase, sentivo che dentro di me qualcosa
cambiava, o meglio, si risvegliava da un lunghissimo letargo. Ho pensato “cavolo, ho gettato
alle ortiche 20 anni della mia vita!” ma non era soltanto quello. Proseguendo avanti nel
mio percorso, spostando la percezione dalla testa al cuore, dall’orecchio all’anima, l’idea e
l’emozione che aveva generato quella frase prendeva una forma inaspettata. Che significa
essere felici? Diamo per scontata questa parola, ma essere felici non è semplicemente sentirsi
bene o fare quel che ci piace o avere, peggio ancora, quel che vogliamo. Essere felici è
una presa di responsabilità perché essere felici implica il camminare sulla propria strada,
fare quel che dobbiamo fare, ciò per cui siamo nati, e portare avanti tutto questo verso una
direzione che si svelerà essere comune a tutti gli esseri viventi.
BOOM!
La presa di coscienza di questo secondo concetto mi lasciò a bocca aperta.
Sentivo perfettamente che era giusta, ed era vera, ed era mia, presente nel mio DNA e
nella mia anima contemporaneamente. Era come se avessi messo il silenzioso al mio cuore,
senza mai vedere il display nell’eventualità di qualche chiamata persa… quando ho buttato
l’occhio sul display, un po’ preoccupato a dire il vero, di chiamate ce ne stavano parecchie.
L’essere chiamati a fare la propria parte è, in assoluto, una delle più grandi verità e rispettare
e onorare questa chiamata è la porta che da accesso ad una felicità ancor più grande di quella
che ho provato in precedenza capendo che ero nato per essere felice.
Un’altra domanda che mi sono sempre posto a cui tutt’ora non riesco a pensare senza ridere
è: si, ok, ma queste chiamate… da dove arrivano?
L’esistenza di Dio mi ha sempre stuzzicato, ho sempre avuto la curiosità di trovarne delle
tracce che potessero essere inconfutabili e il cuore della mia illuminazione è stato proprio
questo.
In meditazione, grazie all’aiuto di un grande amico, spalancando le porte del cuore ho sentito
un’esplosione amorevole di felicità, di cura, di considerazione, un’emozione fortissima che
faceva vibrare ogni singola cellula del mio corpo e mi scuoteva così tanto e con così tanto
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

amore da non poter fare a meno di abbandonarmi ad essa e ridere ed essere grato di esistere,
di vivere quel momento, di essere me stesso, e di tutto ciò che è stato creato al fine di portare
me ed ogni essere vivente a vivere questa esperienza ed altre esperienze ancora più intense
e gioiose di questa.
Riconoscere Dio in ogni cosa, compreso se stessi ed il proprio cuore, e vivere la sua luce
fino in fondo all’anima così da purificare ogni male e vivere in armonia con lui ed il creato:
nessuno è condannato alla solitudine e alla tristezza, siamo tutti semi di luce piantati con
cura in un campo sconfinato di amore al fine di crescere e dare alla luce fiori meravigliosi,
in grazia di Dio.

185
CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

XV-4. MARIA LUISA PELITI


Lettera

Cara mamma,
ti scrivo perché vorrei raccontarti come sono veramente.
Lo farò a ritroso, raccontando prima la fine e poi l’inizio della storia.
Da qualche mese a questa parte, finalmente sono una persona felice. È strano pensare quanto
mi sia difficile parlarti della mia felicità. Dovrebbe essere la cosa più bella da condividere,
eppure mi risulta difficile. Il motivo in fondo penso di saperlo. È che il mio essere felice
nasce dall’essere finalmente entrata in contatto con la vera me stessa, con la mia Anima, che è
meravigliosamente luminosa e gioiosa e che, per fare questo, ho dovuto mettere in discussione
tante cose...e tante delle quali legate a te. A te e me. Non è semplice mettere in discussione
alcuni aspetti della persona che ti ha generata, che ti ha fatto vivere in lei e di lei, che ama così
tanto da averti donato la vita. Però è stato il modo per capire veramente chi sono io. Ora so che
è stata una prova di amore cercare di capire cosa, nel tuo modo di vivere mi ha condizionata
negativamente, e correggerlo.
Sai, mi sei mancata tanto, ora lo posso dire serenamente. Ho sempre avuto la sensazione che la
tua vita fosse “di corsa”. Quando stavamo insieme, sapevo che da un momento all’altro saresti
dovuta andare via per fare qualcosa di importante. Penso di avere un pessimo rapporto con il
telefono perché nella nostra vita ha sempre squillato continuamente, tenendoti legata al mondo
esterno piuttosto che a quello interiore. Crescendo ho via via dato una forma e un nome a tutti
i motivi che ti facevano vivere “sospesa”. Motivi spesso legati alla tua vita precedente la mia
nascita. Motivi che invece di guardare con senso critico ho giustificati esattamente come facevi
te e ho quindi iniziato a stare male.
Hai un cuore così grande e così pieno di Amore! eppure non ti sei mai concessa di percepirlo
e viverlo veramente. Soffro nel vedere che non ne prendi coscienza non percependo quanto la
vita potrebbe essere bella, quanto la vita in realtà sia felicità. Quanto la vera fede in Dio non sia
dolorosa accettazione della “propria croce”, e malinconica attesa della vita eterna, ma che la
vita è già eterna, siamo eternità, e non possiamo fare altro che gioire di questo. Sentire la felicità
che nasce spontanea nel cuore, seguire la spinta all’ottimismo che ci porta a capire anche le
situazioni più difficili. La felicità è l’essenza della vita, non qualcosa per cui provare senso di
colpa. Abbiamo sempre vissuto nella Chiesa, e per quanto quella vita mi abbia dato tanto dal
punto di vista delle amicizie, mi sono sempre sentita sbagliata per il fatto di non pensarla come
“voi”. Mi hanno sempre emozionato le messe notturne di Pasqua e Natale perché c’erano quei
momenti in cui si stava in silenzio, insieme a tante persone sconosciute che in quell’attimo
diventavano familiari e percepivo una emozione, una vera commozione che mi nasceva nel
petto, nella pancia, oggi riesco finalmente a dire: nel Cuore. Sentivo una vibrazione, qualcosa
di veramente spirituale, come se tutti in quel momento si spogliassero delle vite quotidiane
e della razionalità e si abbandonassero allo Spirito, vibrando dentro nello stesso modo in cui
vibravo io. Per me è sempre stato naturale credere e percepire qualcosa di grande e bello che ci
fa vibrare il cuore e ci fa sentire leggeri. Il problema era che non lo riconoscevo in ciò che mi
veniva raccontato, mi sentivo tanto in colpa a pensare che Dio fosse diverso da ciò che la chiesa
raccontava. Sentivo che il messaggio era così bello eppure il modo in cui veniva trasmesso
era così triste. Questa idea della croce, come di una sofferenza che dobbiamo a tutti i costi
addossarci. Il messaggio profondo della giustizia, dell’uguaglianza e dell’amore che arrivava

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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

dall’ascolto delle parole di Gesù, rispecchiava perfettamente ciò che istintivamente sentivo
dentro… la cosa che non quadrava era la malinconia e la tristezza con cui questi messaggi
venivano vissuti. Non mi tornava il concetto che la sofferenza umana sia una “sfida” che dio ci
“dona” per evolvere..
Ma vedi, questo lo posso dire ora, perché nel corso degli anni me ne ero dimenticata.. purtroppo
per amore cieco, non sono riuscita a metterti in discussione insieme a tutto questo e quindi
quasi senza accorgermene, ho iniziato a vivere con un velo di tristezza. Combattuta tra il sentire
una inspiegabile gioia interiore e il non potermela concedere, per senso del dovere. La stessa
emozione che percepivo in te. Mi sentivo in colpa ad essere felice. La vita è una cosa seria (di
routine quotidiane, impegni inutilmente pesanti)!!non potevo concedermi gioia e leggerezza o
perlomeno, con molto pudore, perché non è giusto nei confronti di chi soffre.
Ma la responsabilità personale allora?! Le cose succedono per un motivo, e quando se ne
cercano le cause si può riuscire a modificare ciò che non va. La cosa difficile ma fondamentale
è analizzare le vere “cause” per poter sciogliere il nodo del proprio malessere.
Dopo l’università ho fatto tanti corsi di aggiornamento, di specializzazione, etc. perché sentivo
che c’era qualcosa di non espresso dentro di me e speravo di trovarlo cercando fuori. Ovviamente
non bastava, e più mi affannavo e più mi sentivo giù. Protesa verso qualcosa di bello che però
non riuscivo a percepire chiaramente e quindi non potevo raggiungere. Ho messo da parte Dio
e ho cominciato a concentrarmi solo sulle energie umane, intese come capacità razionali ed
empatiche di poter fare il bene (e il male) su questa terra. Ho iniziato a fare, fare, fare, lavorare
tanto, caricandomi di responsabilità, senza riserva, come te. Mi sono dimenticata dell’Eternità
e quindi la vita mi sembrava a volte priva di senso.
Ho iniziato ad ammalarmi, a stare sempre male, ma questo non bastava a fermarmi un attimo
e riflettere. Mi appoggiavo alla scienza medica che è così infallibile nel trovare le cause delle
malattie in agenti esterni, indipendenti dall’individuo, e nel “curarle” sempre con rimedi
esterni. Finalmente però, all’ennesimo grande malessere, mi sono chiesta: “ma veramente io
non c’entro niente con tutto questo?” “sono io che mi sto ammalando, dovrò avere qualche
responsabilità in tutta questa storia!!!”.
Da qui è iniziata la risalita... volevo capire perché non riuscivo a concedermi la felicità!!.Ho
iniziato prendendo contatto con il corpo. Ho incontrato una persona carissima che attraverso
lo Shiatsu zen mi ha fatto percepire che è solo con amore che si può curare. La “cura” è nel
“prendersi cura”. Quello fu il primo passo. Poi ce ne furono tanti altri, ma comunque quel
senso di relatività e pesantezza rimaneva. Non ero ancora capace di connettermi con ciò che
veramente provavo dentro. Quando stavo per ricominciare a girare in tondo, “il caso” volle
che incontrassi Elena. Ho sentito subito che in quell’incontro, teoricamente professionale si
nascondeva qualcosa di grande, ma ancora non sapevo cosa. Con la sua morbida tenacia, poco
dopo esserci conosciute mi ha invitata ad andare con lei ad un incontro di gruppo tenuto da un
suo amico che secondo lei mi avrebbe fatto molto bene incontrare. Ed è così che ho conosciuto
Yosuke, è buffo perché non sapevo da chi stessi andando, né perché ma ho sentito che era
giusto andare. Di quell’incontro non ricordo le parole esatte che ci siamo detti, ma ricordo la
rassicurante sensazione di familiarità che ho provato nello stare lì con lui, con Elena e con tutte
quelle persone che non avevo mai visto prima, ma che mi trasmettevano un insperato senso di
leggerezza. Stare seduta ad occhi chiusi e ascoltare il mio cuore mi è sembrata una cosa così
ovvia, anche se in realtà non l’avevo mai fatta prima. Poi Yosuke ha parlato di Dio, di Gesù e del
suo messaggio d’amore. Ha parlato di reincarnazione e incredibilmente, mi è sembrato ovvio

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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

parlarne..ma come!!io che credo nella reincarnazione??!!!eppure l’essenza di quelle parole,


che non ricordo, era così vera che mi ha risuonato dentro come la risposta giusta a ciò che avevo
sempre cercato. È stato come aprire il rubinetto del mio cuore. Mi ero così allontanata da Dio
in quegli anni e proprio ora inaspettatamente, lo sentivo vivo nel mio cuore per la prima volta
nella mia vita. Sono uscita frastornata, ma con una gran voglia di incontrare Yosuke da sola.
Il primo incontro è stato una vera rivelazione. Ho percepito, chiudendo gli occhi una energia
morbida e calda che mi nasceva nel petto, mi è sembrato come se i polmoni si espandessero
in un modo che non avevo mai sperimentato. Sentivo una calma e un amore gioioso che non
ero mai riuscita a percepire. Yosuke mi aveva guidato indietro nel tempo, era riuscito a farmi
percepire lo stato originario della mia anima, mi aveva fatto sentire come devo aspirare ad
essere e mi aveva spiegato che la chiave era nel liberarsi dalle convinzioni sbagliate, analizzare
il mio comportamento che mi portava a non essere sempre felice come in quel momento. Ho
scoperto il vero significato della Confessione, cioè lo scavare dentro di noi, senza giudizio, alla
ricerca di quei comportamenti che ci portano a soffrire. Analizzare ogni singolo momento della
nostra vita, chiedendoci come il nostro comportamento potesse averlo generato. Non ci potevo
credere, avevo preso contatto con l’Assoluto, lo avevo percepito in un modo così reale. Avevo
sentito dentro la vera gioia eterna, non riuscivo a mantenere quella sensazione dentro di me,
ma ora finalmente sapevo a cosa dovevo aspirare e avevo la possibilità di farlo seguendo la via
della purificazione dell’anima che Yosuke mi stava insegnando. Volevo che anche tu potessi
percepire quella stessa gioia, ma non riuscivo a parlartene.. è stupido come si possa provare
pudore e imbarazzo nel parlare di Dio, Anima e Amore.. Eppure ora so che è solo alla luce di
questo Amore eterno e avvolgente che si può veramente vivere per il bene. Conoscere il male,
accettarlo e capirlo per potersene poi liberare. Se mi ci fermo a pensare ancora non ci credo,
la parola che più mi risuona nella mente e nel cuore è Gratitudine! Gratitudine nei confronti
tuoi e di papà, per esservi riconosciuti e accolti nell’amore, amando cosi profondamente da
avermi fatta nascere, Gratitudine per la vita, per l’Universo, la natura che è così meravigliosa,
Gratitudine infinita per essere arrivata a percepire Dio. Ora sono felice, di una felicità che
non avrei mai potuto immaginare. Ora sento che il cambiamento è veramente possibile,
bisogna volerlo attuare, non è un processo istantaneo, né facile, è un cammino continuo, ricco
di alti e bassi, ma è meravigliosamente possibile!! Siamo Eternità, cosa può esserci di più
meraviglioso!?Vale la pena rivedere e mettere in discussione le fondamenta del nostro modo
di vivere attuale, per poter percepire anche solo per un attimo l’Amore eterno che vibra nel
nostro cuore. Fermati, chiudi gli occhi e ascolta l’amore che hai nel tuo cuore, focalizzati sulla
sensazione meravigliosa di leggerezza che nasce dal petto, e si espande. Riuscire a portarla nella
vita quotidiana è possibile!! Bisogna solo volerlo fare, scavare fino a sentire ciò che veramente
dovresti essere, ciò che originariamente sei. Abbiamo il dovere di manifestare la vera gioia
divina e di portare nel vivere l’Amore divino. Anzi, abbiamo la pazzesca fortuna di poterlo fare
ed evolvere profondamente tutti insieme. E’ solo quando finalmente ti concedi di cambiare che
puoi essere veramente di aiuto per gli altri iniziando a percepirli senza distacco come parti dello
stesso corpo. Basta una piccolissima pellicina sollevata al margine di un’unghia, per sentire un
gran dolore diffuso in tutto il corpo!!
Sii felice, entra in risonanza con quella vibrazione che nasce nel tuo cuore... accogli quell’amore
e accetta di meritarlo!
E’ per manifestare e condividere la gioia dell’assoluto, che vale la pena di vivere!!!
Grazie...per il tuo amore, che è infinitamente grande...

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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

XV-5. ELENA BENIGNI

Sono nata in una famiglia dove la paura e il dolore erano profondi e sommersi, i miei
avevano cercato di colmare i loro vuoti di affetto e fiducia (di amore e misericordia) con una
“filosofia” che spiegasse loro perché soffrivano così tanto, perché il mondo è così ingiusto. Il
fatto è che la sofferenza non va solo spiegata ma soprattutto sciolta attraverso la sincerità. Da
piccola facevo molte domande su Dio e il senso della vita, ne facevo tante perché le risposte
che ricevevo non soddisfacevano ciò che sentivo nel profondo del cuore, chiedevo “ma chi
ha creato Dio?”, perché era ovvio che quel dio che stava lì a farci soffrire e combattere, era
un’invenzione, io, come tutti i bambini, tendevo spontaneamente verso la gioia, e dopo tante
risposte astruse concludevo sempre “voglio tornare sulla mia nuvoletta”. Quando ero nella
natura sentivo l’unione gioiosa tra me (la mia anima) e gli alberi, i fiori, le rocce ma non
potevo sentire quasi mai questa unione con le persone, o meglio sentivo tantissimo anche
loro, ma il sentimento d’unione con le persone era spesso ostacolato dal malessere: se una
persona provava tristezza, sentivo un nodo alla gola, se fuggiva dalla realtà, avvertivo come
delle superfici ruvide tutt’intorno… le peggiori immagini e sensazioni arrivavano dalla rabbia.
Tutti parlavano della “dura realtà”, discutevano e si arrabbiavano spesso ed io cercai di
adattarmi, soffocando quello che sentivo giusto, imitando i comportamenti “adulti” e
accumulando molta frustrazione, finché nell’adolescenza mi ribellai fortemente, cercai
qualcuno/qualcosa più grande di me, con più autorità, che potesse darmi man forte nel
mio disappunto. Nel tempo ho fatto finta di essere (mentre lo facevo ci credevo): fascista,
comunista, buddista, cristiana, menefreghista, atea... quando in realtà ero solo sempre
più disperata, incapace di ritrovare quella serenità originale, che al solo pensiero mi dava
nostalgia fino alle lacrime. Dopo tante e tumultuose esperienze, lontanissima dal mio cuore
originale e stanca, decisi di cedere, e di imboccare l’unica strada con la quale almeno, la
mia famiglia mi avrebbe finalmente accettata. In fondo era un “cammino spirituale” come
un altro e averlo avversato non mi aveva portato che sempre maggior infelicità… proprio
mentre facevo queste considerazioni e le applicavo nella mia vita, arrivò mio figlio.
Durante la gravidanza ebbi almeno tre esperienze dirette della Realtà. In una sognai il nome
di mio figlio e il suo destino: veniva per liberare delle persone dalla schiavitù e accettava
con coraggio le condizioni necessarie per la rivoluzione. Allora non capii il significato ma
il sogno mi rimase impresso nei dettagli e usai il nome che avevo sognato. Un’altra volta,
nel dormiveglia, vidi la realtà eterica del mondo: al posto della materia c’erano tantissimi
colori che si mischiavano in una danza di luci gentili, a volte simili a veli trasparenti, altre
più fluide, di una sostanza a metà tra acqua e luce. Ricordo chiaramente la sensazione di
stupore e meraviglia, l’incredulità mista a speranza: che davvero così armoniosa e leggera
fosse la sostanza di tutte le cose!? Volevo toccarle, ma anche la mia mano era aria luminosa...
tornai al mondo fisico, col cuore pieno di ringraziamento. Un’altra volta, ero su una barca a
remi in mezzo ad un piccolo lago e abbracciavo il mio compagno. L’orizzonte ondulava sul
bordo della barca e d’improvviso il battito dei nostri cuori si fece più grande, non rumoroso,
ma più grande, come ad espandersi fuori dal petto, in una sfera di rassicurante dolcezza.
Ora ricordo bene la sensazione di felicità, avrei voluto durasse per l’eternità. Purtroppo,
nonostante i chiari messaggi, l’abitudine alla sofferenza, a non ascoltare il cuore, e l’adesione
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

agli schemi mentali adottati, erano molto radicati e non colsi i profondi significati di quelle
esperienze, non capii che quelle erano vere indicazioni per la Via. Lasciai quelle sensazioni
nel dimenticatoio delle “cose belle e inutili,” e continuai la mia vita incosciente, dove tutte
le risposte erano affidate alla “logica” (opinioni personali costruite per difendere l’egoismo
con tante “ragioni” grandi e complesse), dando per scontato tutto ciò che di veramente
importante c’è nella vita: me stessa, il mio cuore, la Vita, l’Amore. Ignorai anche i messaggi
più semplici, per esempio, avere contrazioni molto tempo prima della data prevista del parto,
non mi fermava dall’andare a lavoro; avere forti nausee, non mi faceva riflettere su come
mi sentivo moralmente o sentimentalmente; non approfittavo della laringite che mi veniva
dopo ogni litigio col mio compagno, per cambiare modo di relazionarmi con lui etc. Più
semplicemente: ignoravo del tutto il mio cuore e quello di mio figlio.
Quando nacque Andrea, dopo un lungo e doloroso travaglio, vissi le 24 ore più belle della
mia vita fino a quel momento. Credevo di nuovo ai miracoli, ne avevo uno piccolissimo
sul seno, volevo solo contemplarlo, proteggerlo e ringraziare, mi sembrava incredibile che
la vita generasse se stessa con tanta dolcezza e semplicità, mi sembrava incredibile che lo
facesse anche con me e nello specchio quasi non mi riconoscevo per quanto ero bella, avrei
sempre voluto essere così. Purtroppo anche queste sensazioni, pian piano, vennero riposte nel
solito cassetto di “cose belle e inutili”. Dopo pochi giorni però, fu evidente che il bimbo non
avrebbe potuto muoversi per una grave malattia genetica e dopo qualche altra settimana fu
anche evidente che non avrebbe vissuto a lungo. Fu allora che comparve Yosuke, me lo portò
a casa niente di meno che: mia madre! (che ringrazio per aver aperto il cuore nel momento
del vero bisogno). La prima volta che Yosuke mi fece un trattamento, ero così carica di
dolore e incoscienza che non potevo nemmeno stare seduta 10 minuti con la schiena dritta,
senza che mi facesse male tutto il corpo. Mi ricordo che disse “non è possibile vivere così!
Devi almeno capire il senso della vita.” Provai rabbia nei suoi confronti, ma come, io che
ho sofferto così tanto, seguo un “cammino spirituale” e studio scienza e filosofia, non so il
senso della vita?! Come si permette? Poi però disse altre cose, che per quanta verità avevano
dentro, risuonarono anche nel mio cuore paralizzato e davanti all’evidenza di star facendo
del male all’essere che più amavo al mondo, finalmente riuscii a sentire qualcosa di diverso
dall’attaccamento alla sofferenza, finalmente sentii che nulla contava di più dell’Amore e che
sarei stata disposta a cambiare tutto per quest’unica Verità. Mi accorsi pian piano di quanti
condizionamenti, paure e idee infondate avevo accumulato, di quanto non conoscessi affatto
la mia vera anima, avendo sempre applicato metodi d’interpretazione alla realtà e di quanto
non sapessi amare. Poi Andrea se ne andò e mi lasciò la forza di ritrovare me stessa, la voglia
di espandere e conoscere tutto ciò che c’era in quelle esperienze di Realtà fugace che mi
aveva donato, che avevo riposto nel famoso cassetto indebitamente chiamato “cose belle e
inutili”, che oggi chiamo “il mio splendido cuore” e che finalmente, custodisco con fiducia e
rispetto, conosco ed espando ogni giorno.
Da quando ho aperto il famoso “cassetto delle cose belle e inutili”, oltre che me stessa, ho (ri)
conosciuto anche molti angeli di luce incarnati, che sono persone normali, così normali che
naturalmente sentono ed esprimono la loro anima, sanno il giusto valore delle cose e sentono
intimamente la Coscienza che armonizza l’universo. Tra questi angeli di luce, ne ho conosciuti
anche di illuminati: la loro scintilla divina si trasmette in ogni momento e non seguono
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

altro che il loro stesso cuore; la loro felicità più grande è guidare gli altri verso la felicità,
che così si espande infinitamente; sono sempre in contatto con l’Origine e ricevono aiuto e
messaggi da tutto l’Universo. Negli ultimi tempi, ho finalmente sentito (riconosciuto), la mia
luce divina, e sono anche riuscita ad esprimerla. Da allora, trovo ovunque segni inequivocabili
dell’Amore eterno di Dio e della sua legge: nell’acqua, nel cuore, nella musica, nel perdono,
nell’amicizia, nell’allegria stessa, in pratica, ovunque io guardi con amore. Tra gli angeli di
luce che più ho amato incontrare, oltre a Yosuke Iida, voglio citare Masaru Emoto, grazie ai
cui studi milioni di persone, hanno potuto apprezzare con gli occhi fisici i miracoli che l’acqua,
purissimo testimone delle leggi di Dio, rivela all’osservazione attenta. Grazie a lui e al suo
collaboratore Rasmus Berghausen, ho anche avuto l’opportunità di lavorare con una particolare
tecnica di musicoterapia chiamata Sound of Soul, questa tecnica consente di produrre melodie
direttamente dal proprio cuore. In particolare, ho avuto modo di lavorare in via sperimentale,
sulla possibilità di eliminare il dolore del parto attraverso la musica prodotta dal cuore delle
stesse partorienti. Detto in altri termini, ho trascorso diversi mesi ad accogliere nuove anime
in arrivo sulla terra, con la musica del cuore delle loro mamme, scoprendo che il dolore, anche
quello fisico, è così piccolo davanti all’armonia del cuore, che scompare. Proprio così, anche
scientificamente il dolore, scompare ascoltando la realtà del cuore, perché nel cuore è custodita
la Legge Universale Divina. Tutti nasciamo puri al mondo, con la perfetta anima generata da
Dio, e ritroviamo nel mondo della materia ciò che in altre vite abbiamo creato, riceviamo il
corpo che i nostri antenati hanno modellato e vi portiamo dentro la luce di Dio. Se ciò che
abbiamo creato è in armonia con la Legge Universale Divina, troviamo strumenti luminosi
anche nella materia e di loro ci serviamo per fare ciò che di più spontaneo ci dice il cuore:
“Grazie!”. Se noi e i nostri antenati, abbiamo creato disarmonia, dobbiamo fare esattamente lo
stesso, sentire nel cuore il ringraziamento originale con cui illuminare ciò che abbiamo creato
ed evolvere. Quando si sceglie di portare la luce si nasce, non prima, per questo mantenendo il
contatto con l’Eterno, qualsiasi “ostacolo” della vita è un gradino d’evoluzione, una “m” della
famosa legge: E = mC2, cioè Energia = massa x Coscienza al quadrato.
Infine voglio chiudere questa testimonianza con le parole che un Angelo di Luce dice di aver
realizzato mentre ci abbracciavamo: “Un bimbo con difficoltà sensoriali mantiene un contatto
profondo con il Cuore e con l’essenza e le vibrazioni degli altri. Ciò che un bambino percepisce
nel momento in cui ci avviciniamo a lui non sono le nostre parole, il nostro sguardo e il nostro
movimento, ma la nostra vibrazione interiore. Più siamo in armonia con la nostra vibrazione
originaria più entriamo in armonia con lui, più lui risuonerà e accoglierà la nostra presenza e
solo allora sentiremo il vero legame che ci unisce e percepiremo l’Amore che un Cuore così
puro riesce a trasmettere. Ci puliremo di tutto ciò che ci rende disarmonici per tornare a vibrare
di quella meravigliosa armonia che ci unisce e ci fa comunicare veramente. Senza bisogno
di parole. L’Amore. Pretendere che un bambino ci ascolti e faccia ciò che vogliamo non ha
senso, se il nostro cuore è disarmonico il bambino non potrà fare altro che ribellarsi sempre nei
confronti delle nostre imposizioni e richieste. Perché il suo cuore limpido non può acconsentire
il male, non può accettarlo e seguirlo. Ascoltiamo i capricci e le crisi dei nostri bambini. Sono
una guida potente per capire cosa non va in noi. Per percepire quanto ci siamo allontanati da
noi stessi. La nostra essenza è nel nostro cuore e nella sua armonia.“
Grazie a tutti per la collaborazione _/I\_
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

XV-6. MIRIAM DARSIÈ


….E finalmente quella porta si spalanco’ rivelandomi la VIA....

Quando Yosuke è apparso sulla soglia della stanza è stato come un’esplosione di LUCE, è
uno di quei momenti che non dimentichi piu’.
Guardarsi negli occhi, riconoscersi e sentire quella gioia profonda come quando rincontri un
vecchio amico, una persona cara, qualcuno di estremamente importante nella tua esistenza.
Avevamo appena ristabilito un contatto fraterno, e non potevamo fare a meno di guardarci
e ridere, mentre il mio cuore gioiva pienamente sapendo gia’ dal primo istante di essere
TORNATA A CASA.
Non sapevo cosa dire, non sapevo neppure perche’ ero li’,mi era stato dato il suo contatto da
una cara amica, alla quale avevo confidato pensieri, emozioni e sensazioni ed ora in pochi
istanti mi trovavo a guardare le profindità della mia essenza stessa come se Yosuke avesse in
un attimo spalancato una finestra che affacciava dritta dentro me.
Mentre la mia parte razionale cercava di dare un senso a tutto questo mi trovavo già sdraiata
ad occhi chiusi sotto la sua guida attenta. Teneva la mano sospesa sul mio sterno, ma ne potevo
avvertire il tocco, sentivo calore, formicolio, sentivo vibrare l’energia e poi, l’impressione
che una luce entrasse all’interno del mio torace e la sensazione fisica che esso si aprisse
dilatando il mio cuore.
Non capivo bene cosa stesse succedendo era totalmente differente da altri trattamenti ricevuti
in altri luoghi e da altre persone.
Sapevo solo una cosa, dovevo lasciar fluire, lasciar andare e far uscire tutto cio’ che non fosse
stato luce e amore,tutto quello che non mi apparteneva ed aprirmi al sole dirompente che
infondeva in me gratitudine e serenità.
Ma le sorprese non erano terminate.....
Mi trovavo davanti ad una persona CHE SAPEVA!
Sapeva chi ero e chi sono e poteva dare conferme alle mie intuizioni,
Sapeva esattamente a che punto della mia crescita spirituale mi trovavo e poteva aiutarmi,
Sapeva esattamente come e cosa dirmi
E SAPEVA DARMI LE RISPOSTE CHE CERCAVO SENZA BISOGNO DI PORGLI
DOMANDE.
Ma soprattutto sapeva farmi toccare con mano cio’ che altri raccontano solo teoricamente.
In pochi istanti Yosuke mi fece sperimentare la “connessione al Divino”, la centratura, la
canalizzazione di quell’amore universale che non puo’ essere tradotto a parole...... e poi IL
DONO, l’espansione il convogliare verso l’intero universo tutto quell’amore.
Sperimentare l’UNIONE, l’INTERCONNESSIONE....
Sentirsi pienamente rigenerati nella luce e poi come essa espandersi formando un campo
d’energia che risuona e si ripercuote con la potenza di una bomba atomica!!!!
Non e’ facile spiegare a parole cio’ che la propia essenza vitale avverte.
Spero tuttavia di essere riuscita a dare una piccola testimonianza della grande importanza che
per me ha avuto questo incontro...
L’INIZIO DEL MIO CAMMINO!!!!!
A TE YOSUKE IL MIO GRAZIE PIU’ PROFONDO.
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

XV-7. STEFANIA TITTARELLI

La risposta alla domanda “credi in Dio” è sempre stata la stessa, da quando ero piccolissima.
Credo in un’Entità superiore che posso chiamare Dio o Signore o Padre o qualsiasi altro
nome mi viene spontaneo, ma non credo nella Chiesa e nelle sue istituzioni. “Sono sempre
stata fedele a questo dogma, nonostante i primi quindici anni passati dalle suore e parte della
famiglia credente e praticante. Ero quella strana, diversa. Avevo un paio d’anni quando mi
sono passati sopra il corpo con la ruota della macchina e nonostante ciò mi sono rialzata
indenne, ero al primo sviluppo quando mi vennero degli attacchi epilettici eppure non mi
preoccupavo minimamente del fatto che sarei potuta morire in un attimo e ne parlavo con una
serenità che meravigliava chi mi stava intorno.
Poi mi sono sposata, ho avuto due figlie stupende che mi hanno riempito la vita, anche se
mi rendevo conto che mancava sempre qualcosa affinché mi sentissi completa. Percepivo
in me un potere che non riuscivo a definire, ma sapevo che se mi fossi avvicinata a lui
senza una guida adeguata, avrei potuto aprire porte che poi non avrei saputo richiudere né
tantomeno gestire. Questa era una certezza palpabile, anche se a volte ero spinta, spronata,
sfidata ad usarlo, ma... c’era sempre quella vocina in me che diceva No! stai attenta, aspetta
il momento giusto. Sì perché ogni cosa ha un suo tempo, ed intanto gli anni passavano.
A 42 anni, grazie anche a mio marito che mi ha appoggiato ed incitato, ho stravolta la mia
vita e da agente assicurativa sono giunta a gestire un mondo fantastico, “diverso e strano”
dove però mi sentivo bene, a mio agio e serena. Ma mancava sempre qualcosa, finché non è
arrivata finalmente la mia guida, il mio maestro e mentore, Yosuke, un meraviglioso angelo
di luce. Se come sostengo, niente succede per caso, il suo ingresso nella mia vita è stato tanto
naturale quanto incisivo. E’ entrato in punta di piedi, mi ha preso per mano, direzionando
i miei passi ed incanalando quell’energia fino a farmi trovare di nuovo me stessa, la mia
splendida anima; la luce calda, dorata ed avvolgente che pervade ogni parte di me ed una
pace che permea ogni movimento e che trapela dallo sguardo. Una pace che porta gioia, che
ti fa dire Grazie, che ti fa alzare al mattino con un sorriso al mondo e la consapevolezza di
essere parte integrante di questa meraviglia. Un amore che non permette confini, immenso,
smisurato che ti rende attore e spettatore in questa vita che ha finalmente uno scopo.
E’ stato un percorso lungo, ho aspettato oltre cinquant’anni prima di poter alzare la testa e
capire che la mia necessità di dare era da interpretare come il compito della mia anima in
questa vita e che quel famoso potere che ho sempre sentito e che m’incuteva timore altro
non era se non il grande amore che avevo dentro e che soffocavo negandolo a me stessa e
agli altri, fino a che un angelo non mi ha aperto gli occhi, eliminando prima tutte le ombre
dentro di me.
A me la luce non è arrivata dall’alto, ma è iniziata proprio dentro di me, come quando versi
l’impasto dentro una tortiera che si allarga fino a riempire tutto il testo. Il mio cambiamento
è stato graduale, ogni giorno un passetto in più, certo a volte mi sembrava di tornare indietro,
ma sembra faccia parte del cammino. L’importante è non permettere ai dubbi di prendere
il sopravvento, anche perché nonostante tutto l’ombra è sempre in agguato. Un giorno in
ospedale stavo facendo una risonanza magnetica e per ovviare al fastidioso rumore, mi
sono immersa in meditazione. Mi sono trovata davanti una figura luminosissima, seduta
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

che mi tendeva le braccia; automaticamente mi sono rifugiata in quell’abbraccio di luce


lasciando che mi penetrasse e stavo benissimo, serena calda amata! Sono stata bruscamente
riportata alla realtà dai tecnici della risonanza che sono venuti a controllare se avessi delle
mollette o forcine di metallo nei capelli visto che ad un certo punto la risonanza era venuta
completamente bruciata, non avendo trovato nulla hanno deciso di cambiare frequenza ed
hanno ricominciato tutto da capo. Ognuno è libero di interpretare la cosa come meglio crede,
di mio, so perfettamente cosa sia successo.
Oggi mi sento una persona diversa, lascio che la serenità sia padrona del mio essere, relegando
la rabbia in un angolo. Lascio che l’amore riempia il mio cuore, mentre l’odio finisce come
un puntolino invisibile. Lascio che la luce illumini il mio cammino mentre il rancore perde
ogni significato in un attimo.
Ancora mi meraviglia, sentire dentro di me, una vibrazione continua, la vita che scorre nel
senso letterale del termine, chiudere gli occhi e sentire il respiro del mondo e farne parte,
girare lo sguardo e mandare luce perché in quel momento serve! Vedo un uccellino che si
posa davanti a me e sento l’amore che riempie i miei occhi, vedo un bimbo e mi sembra di
illuminarmi solo perché lo sto osservando e sento anche che mi ascolta quando mentalmente
gli dico che deve ricordarsi del suo compito, anche e soprattutto quando cresce. Questo
amore incondizionato mi è stato mostrato da Marika per la prima volta, una bimba speciale
(e non perché abbia un cromosoma in più, caratteristica della sindrome di down) che è entrata
nella mia vita con decisione e non a caso, ed ho avuto nei suoi confronti uno slancio ed
un trasporto che è difficile spiegare a parole. Ho due figlie che amo come solo una madre
può amare, ma grazie a Marika ho visto l’egoismo in quell’amore, non era incondizionato,
proprio perché oltre all’amore c’era anche un senso di possesso. Se stavano bene loro stavo
bene io. Invece non è così, loro hanno la loro vita che debbono percorrere, hanno una strada
che si dipana loro davanti e debbono cadere e rialzarsi ancora più forti, ma debbono farlo
per la loro crescita, per loro, non per far star bene me. Ora rispetto il loro essere, senza avere
pretese assurde celate da una iperprotettività che era mirata a tenerle legate a me, per paura.
Paura di rimanere sola, paura di non essere più amata, paura che si allontanassero da me
senza voltarsi indietro. Ora invece sono cosciente che anche se non c’è nessuno, non sono
sola, che in primis mi amo io ed il resto se c’è ben venga, che quando si allontaneranno, ci
sarà un caldo sorriso d’amore quando si volteranno. Perché l’amore è tutto intorno a noi,
basta saperlo vedere! Ora prendo le cose come vengono riuscendo a non farmi carico dei
problemi del mondo, ma focalizzandomi sulle cose veramente importanti e canalizzando
tutte le mie energie per la loro attuazione.
Il rispetto per gli altri è sempre stato fondamentale, ma quando mi hanno fatto notare
che invece nei miei confronti non lo avevo mi sono stupita! Però da quando ho iniziato a
rispettarmi le cose sono state diverse, le persone non avevano più il potere di farmi del male
ed io non avevo più bisogno di essere sempre sulla difensiva o di dovermi sempre giustificare
per tutto.
A quanto pare è questo il cambiamento maggiore che ha innescato tutto, ora ascolto, cerco
di capire, mi metto nei panni dell’altro e faccio un esame di coscienza per vedere se è giusto
il mio comportamento o se anche io ho sbagliato qualcosa. Mi sono resa conto che a volte
basterebbe cambiare qualcosa, magari il tono di voce, uno sguardo o tendere una mano per
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

avere dei risultati diametralmente opposti. Non lo avrei mai pensato, eppure è successo, non
dico che giustifico chi fa delle azioni orribili, ora, ma li capisco e soprattutto non li giudico.
Questo è stato un cambiamento per me degno di nota. Come il fatto che chi sta intorno a
me, inevitabilmente è cambiato, c’è più serenità in famiglia e l’influenza positiva si allarga
sempre di più, come quando lanci un sasso e osservi i cerchi dilatarsi uno dietro l’altro.
Prima o poi i risultati arrivano sempre! Mi sento forte quando penso che Dio è con me anzi
in me e allora alzo lo sguardo e affronto la situazione che ho davanti, ma con amore non con
aggressività e tutto trova la giusta sistemazione senza fatica e senza forzature. Ovviamente
la vita è un continuo cambiamento ed ogni giorno lo affronto con un sorriso di attesa ed un
Grazie anzi molti Grazie!
Quello che auguro sempre di cuore è un cammino di armonia, gioia e vita, di saggezza, verità
e rispetto, di luce, pace ed amore! ...anche se dico solo ciao.
Grazie, _/I\_ a tutti!

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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

XV-8. MARIAGRAZIA PALUMBO

Il cuore che mi accompagna fin da piccola è stato un dono per me.


Ringrazio i miei genitori e tutte le persone che fanno parte della mia vita per la mia crescita.
Il cuore mi ha portato per tante strade, mi sono persa, ritrovata, amata, perdonata, rialzata
dalle situazioni ed ho sempre avuto una vita meravigliosa.
Eppure cercavo... come se dovessi arrivare a qualcosa.
Riuscivo a sentire il dolore degli altri attraverso il mio cuore e le mie domande erano:
Perché accadono queste cose alle persone?
Perché non penso semplicemente alla mia vita?
La vita è stupenda perché queste persone non possono viverla come me?
Domande a cui ho dato risposta attraverso la sostanza di questo libro.
Devo ringraziare Yosuke che è stato per me un amico, un fratello e un maestro.
Ho sperimentato percorsi olistici, diventando anche maestra, ma pratico la disciplina
diversamente dagli altri. Ho compreso con Yosuke il mio cammino, ho sperimentato, ho
messo in dubbio, ho sbagliato, ho corretto, ho meditato e continuerò a correggermi a meditare
vivendo fino all’ultimo giorno della vita, “naturalmente anche oltre questa vita”.
Ho compreso che il mezzo utilizzato non è importante.
Ciò che è importante è la verità della sostanza del cuore. Non ci sono parole per descrivere
il mio cuore, non basterebbero le parole esistenti. Ho avuto coraggio, sono andata sempre
contro ciò che non mi suonava giusto, “come la chitarra della via di mezzo” e dove
sbagliavo a comprendere mi correggevo. Le mie parole saranno sostanza per qualcuno e per
qualcun’altro ci sarà un’ altra testimonianza che lo sarà. è l’unione che mi fa comprendere
la parola universo, anima, amore, Dio.
Ho compreso la libertà di essere quella che sono e tutto intorno a me si è trasformato, la gioia
di vivermi un panorama, le persone, la comprensione e il vero amore che il mio cuore emette
vivendo questa vita.
Ritornare allo stato dell’essere figli di Dio, tornare all’essere il tutt’uno con ciò che ci
circonda anche materialmente.
Ciò che la mente ci dice non è sempre allineata con quello che sentiamo nel cuore “la verità”.
L’esempio più pratico che sostengo è che se il tronco di un albero è di colore marrone, lo
è per tutti, le sfumature sono opinioni personali della mente, dell’esperienza che abbiamo
vissuto o di cosa ci è stato insegnato.
Ascoltate il vostro cuore, come ho fatto io, tutti possiamo, tutti siamo uguali, tutti siamo figli
di Dio, tutti abbiamo un dono e tutti possono amare in modo corretto perché è la nostra natura.
Noi così ci riconosceremo, attraverso gli occhi fisici, collegati direttamente con il cuore
dell’anima “la verità”.
Il cuore dell’anima è luce ed ha la forma tonda, come il perfetto cerchio che ci unisce.
Lavorate su voi stessi, ripercorrete tutta la strada della vostra vita e riportate luce, meditando
obiettivamente aprirete il vostro cuore, abbiate coraggio di correggervi con la verità che
sentite dentro.
Troverete casa, la stessa che creeremo qui, finalmente sulla terra.
Vi amo da un Angelo di Luce
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

XV-9. MARCO AFFAITATI

Quando ero bambino il mio cuore era pieno di Luce, sentivo Dio in ogni cosa bella: nel sole,
negli altri, nelle piante, persino nei muri dei palazzi sentivo la vita, erano le tracce della pietra,
il suo respiro lento e pieno di vita, che mi ricordava l’eternità. Tutto era musica, la più bella
che esistesse e ogni cosa aveva un senso, era come doveva essere, in perfetta reciprocità:
era così semplice e immediato distinguere cosa fosse giusto da cosa fosse sbagliato, era così
facile capire che la maggior parte delle persone adulte che incontravo soffrissero solo per
quanto erano lontane da loro stesse, perché non riuscivano più a guardarsi dentro e dicevo a
me stesso che mai sarei diventato così. Naturalmente crescendo sono diventato esattamente
come non sarei mai voluto essere, ero infelice, come la maggior parte delle persone che
avevo intorno, perché avevo dimenticato il mio cuore, la felicità dello Spirito, perdendo gran
parte della mia umanità. Per riconnettermi al mio cuore e ritrovare la Pace sto ricollegandomi
anche al mio dolore; un dialogo faticoso con la mia anima per riportare un po’ di luce dentro
di me. Riavvicinandomi al mio cuore sto cercando di togliere molte spine, molte delle quali
risalgono alla mia infanzia. I miei genitori quando avevo circa otto anni sono entrati in crisi
coniugale e mio padre se n’è andato via di casa per circa quattro anni. Mi sono sentito
solo, deluso e abbandonato, il dolore per l’assenza di mio padre era fortissimo e altrettanto
doloroso vivere con una madre molto depressa che non mi dedicava la giusta attenzione.
Crescendo ho cominciato a fare i conti con tutta la tristezza che avevo provato e
nell’adolescenza mi sono ammalato, ho cominciato a soffrire d’ansia forte, spesso sentivo
voci o presenze negative, nei momenti peggiori ho desiderato di morire. Per restare a galla
in questa situazione ho cominciato ad assumere psicofarmaci, spesso a bere. L’unico ponte
con l’invisibile e con il mio cuore, l’Arte; ma c’è da fare ancora di più, dobbiamo meditare e
ricollegarci all’invisibile! Adesso, grazie a Yosuke sono entrato in contatto profondo col mio
cuore e senza scappare, attraverso la meditazione, sto esplorando finalmente il mio cuore e il
Cuore dell’Universo, ringraziandolo quotidianamente e con cuore sincero sto facendo pace
con i miei dolori; i pensieri più cupi, volano via.
Naturalmente, per finire, ringrazio Yosuke per la profondità delle sue parole, per la sua
incredibile capacità di leggere il cuore delle persone, per avermi restituito una profonda
visione dello Spirito e auguro a tutti di vivere sempre più vicini al Cuore sincero!

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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

XV-10. ROSSELLA GERBONI


Una giornata particolare

Che sarebbe successo l’avevo sempre pensato o meglio sperato, nei recessi più reconditi del
cuore, ma come e quando non potevo immaginarlo. Un segnale l’avevo avvertito tanti anni fa,
prima di imboccare il percorso spirituale, ero nel giardino dell’Università “Villa Mirafiori”,
il vento primaverile frusciava tra le foglie degli alberi, istintivamente alzai gli occhi e pensai
che una legge perfetta reggeva tutto l’universo, ma nonostante tutto non ero in grado di
capirla. Questa intuizione mi dette gioia pura. Era un’incitazione a proseguire nella ricerca
di senso dell’esistenza! Ma torniamo all’attualità: la mattina di giovedì 7 febbraio 2014, mi
preparo per andare ad un funerale, il mio stato interiore è inversamente proporzionale alla
situazione che mi accingo a vivere. Mi sento piena di gioia, e sento in me dirompere una
tempesta d’amore, come un fuoco che si accende sommessamente e poi divampa con inaudita
forza tutto intorno. Che strana sensazione! Bella, non c’è ombra di dubbio, io sto bene e ne
sono felice, ma non capisco da dove provenga questo senso di appagamento, questa felicità
interiore che non fa riferimento ad alcun fatto esterno accaduto. Non ho vinto concorsi, né
premi, né lotterie. E sono felice! Certo, andare a dare l’ultimo saluto alla zia deceduta, senza
nemmeno avere la faccia contrita, o provare una sorta di dolore, non è rispettoso nemmeno
delle più normali convenzioni sociali. Ma tant’è che mi sento così bene! Non avevo mai
provato una sensazione del genere nella mia vita.
In Chiesa, silenziosamente prego a mio modo, per tutti, mando luce anche al prete sull’altare.
Mi avvicino alle persone, le accolgo con il cuore, anche quelle che non conosco e soprattutto
quelle con le quali non ho più buoni rapporti. Mi faccio avanti, senza paura o timore di non
essere accettata, perché questa forza che mi conduce e mi ha preso teneramente per mano mi
rende sicura, ma senza alterigia, mi comunica che sono collegata con tutto l’esistente, con tutto
ciò che mi circonda, persone, piante, animali, senza distinzioni. Oh, quale meraviglia! Il mio
stupore per questa condizione inconsueta mi spinge a condividerla con chi mi sta aiutando a
fare la purificazione dell’anima, e con le mie sorelle dell’anima. Incredibile! È accaduto che
un raggio di luce sia entrato nella mia anima illuminandola dopo tanto buio? Oppure è quella
scintilla divina nel cuore che finalmente si è accesa? Avevo letto in alcuni testi spirituali che
l’illuminazione è istantanea, quando hai compreso. Compreso cosa? Con la ragione avevo
meditato, con l’intelletto avevo costruito la mia fittizia bontà, la mia finta arrendevolezza,
l’illusione di una personalità nuova di zecca, ma di illuminazioni non si vedeva nemmeno
l’ombra! La svolta è arrivata quando ho conosciuto un angelo di luce incarnato che mi ha fatto
fare un viaggio: il viaggio lungo l’itinerario della mia anima, nel tempo passato raccordandolo
col presente e proiettandolo nel futuro. Mi ha aiutato a purificarlo di tutti quegli oscuri germi
che la nostra società, la nostra cultura ci fa ingoiare subdolamente, cinicamente, ed a volte con
vera costrizione, contrabbandandoli come espressioni di vera personalità, come le pulsioni di
aggressività, rabbia, gelosia, invidia, inadeguatezza, rancore ecc. Questo viaggio non è stato
particolarmente gravoso, e nemmeno disperso in lontane latitudini, perché si è svolto nella mia
coscienza. Nella coscienza ho cominciato a vivere, amare, a comprendere la Legge universale
divina, ovvero a realizzare il senso di quel fruscìo di vento di tanti anni fa, e soprattutto a sentire
di essere “figlia di Dio”, che è la vera natura di tutti gli esseri umani.
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

Che bellezza estasiante e sublime provare la gratitudine verso Dio per la sua infinita
misericordia, sentirla discendere nel cuore come pioggia di goccioline purissime, come
una manna nutriente e rigenerante di vero Amore. Nel cuore, schiuso alla Misericordia e
all’Amore, mi sono sentita un vero essere umano, colmo di gratitudine. Grazie!
Cosa significa vivere accompagnati da “sorella” Gioia come una seconda pelle, leggera
e impalpabile, ma vigorosa e frizzante nella sua espressione esterna? Mi cimento in un
tentativo di cronaca, dicendo che è uno stato vibratorio costante di benessere psicofisico,
in cui non c’è assenza di qualcosa, ma si percepisce il Tutto e la parte nello stesso tempo.
La mano e il braccio da soli non hanno senso, non possono svolgere le loro funzioni, ma
attraverso il corpo si esprimono meravigliosamente. Le cellule del corpo, tutte insieme,
come il coro di un’orchestra rispondono al richiamo del cuore che in un silenziosissimo
appello gli comunica che sono connesse con la luce divina. Il risultato è una miracolosa auto
guarigione! Ora, quando una cellula del piede mi invia un SOS per una improvvisa avaria
momentanea, l’avverto con immediatezza e le porgo attenzione, mentre precedentemente,
il corpo lo consideravo una periferia della testa, un quartiere troppo lontano da frequentare.
Il cuore, adesso, come prescritto dalla Legge universale divina, ha leggermente cambiato la
sua forma, diventando più rotondo e sincero, e anche non avendo fatto ecocardiografie o tac,
posso dedurlo dalle sensazioni e percezioni attuali della mia vita. Nei labirinti della mente
tracciati e solcati da decenni di educazione al rispetto delle regole imposte dagli uomini, c’era
poco margine di scelta per poter Essere vera, eppure mi sentivo creativa, sensibile, arguta,
e con malcelato orgoglio, perfino intelligente. Ma questa autostima non nasceva dallo stato
interiore, rappresentava invece, l’adesione passiva a schemi comportamentali conseguenti ad
appropriate risposte sociali. La riflessione e la meditazione praticate dietro la sapiente guida
del maestro Yosuke Iida, mi hanno accompagnata passo dopo passo, fuori dalle secche della
mia interiorità divenuta un surrogato artefatto di vari sentimenti, facendomi riconoscere la
vera essenza della mia anima. In una regressione fatta sulle mie precedenti vite sono stata
sapientemente condotta, nella Grecia del secondo millennio prima di Cristo, dove vivevo,
praticavo e spiegavo la filosofia in modo itinerante; dai piedi rovinati si capiva che ero sempre
in cammino e senza una dimora fissa, cercando già allora, attraverso l’amore del sapere, il
vero sapore e significato dell’esistenza. Riconoscendo quanto attuali siano quegli antichi
impulsi a spingermi ad andare oltre la conoscenza dei fenomeni, ho sentito vicinissima
quell’esistenza vissuta da uomo, e inteso la necessità di approfondirla ed evolverla nella
nuova dimensione femminile.
Oggi, come in un percorso di salita lungo i sentieri di una montagna che si tocca con il cielo,
ho scoperto me stessa nella natura, e in un continuo processo di innocente meraviglia, ho
raccolto tutte le stelle alpine che metaforicamente rappresentano i veri valori della mia e
altrui esistenza. Sì, poiché l’Amore è quella Unica Grande Energia che governa l’Universo,
e Dio con l’infinita misericordia ce lo mette a disposizione, completamente a titolo gratuito!
Il mio ringraziamento per tanta abbondanza del Cielo è quello di restituire questi doni a tutti
gli esseri che, come è stato per me, inconsapevolmente o meno anelano a riconnettersi con
Dio. Avendo imparato a leggere l’anima dal punto di vista dello Spirito divino, non mi faccio
più ingannare dai fenomeni terreni nel giudicare le persone o le situazioni e pertanto posso
aiutare e sostenere chi vuole evolvere, crescere spiritualmente. Recentemente in un sogno, ho
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

visualizzato una luce dorata, molto delicata, ma consistente e avvolgente, una luce divina come
quella presente prima dell’esplosione del big bang e della creazione. Questa luce, d’incanto
mi ha fatto comprendere il vero stato umano, che non è l’atarassia degli stoici, ma è il Bene
assoluto. Per noi, piccoli esseri umani, è difficile comprendere che tutto il male, anche quello
più sottile, infingardo che si insinua nei meandri del nostro essere è una nostra creazione. Allora,
lo stato puro della natura umana è una riconquista necessaria da fare, con l’esercizio costante
e con la vigile attenzione e concentrazione in tutti gli atti della nostra giornata. Poiché, vivere
con la Gioia nel cuore e non avere più sentimenti di rabbia, palesi o sotterranei, nei confronti
di chiunque, è un bel regalo che mi sono fatta rinascendo nello spirito che, attualmente, sta
sostenendo amorevolmente anche il mio corpo. Proprio mentre sto per concludere la mia
testimonianza sull’applicazione della Legge divina, mi si è offerta una meravigliosa esperienza,
risultato della riflessione e della meditazione giornaliera: ho sperimentato una inusitata (per
me) profondità della forza dell’Amore che mi ha fatto risuonare nella testa, come un gong,
la frase “siamo tutti fatti di amore, siamo tutti fatti di amore….”, seguita dalla forza della
misericordia divina che mi ha avvolta e abbracciata, facendomi commuovere fino alle lacrime!
Ma questa bellissima percezione è stata solo l’antefatto, il prologo che ha preannunciato
l’imminente vera svolta evolutiva di questa vita. Ero pronta per questo passo successivo, che
nell’illimitata evoluzione di tutte le esistenze procede regolarmente quando si mette in pratica
la Legge divina. Essere la Legge di Dio, senza interpretazioni e/o manipolazioni, è un’altra
cosa: retrocedere nel tempo lineare (terrestre) fino alla Creazione, al Pensiero di Lui, trovarcisi
davanti, senza barriere e maschere e connettersi umilmente con la Sua energia, credete, è una
cosa inesprimibile. È stata tanta e improvvisa la tumultuosa gioia provata, che pensavo il mio
cuore non ce la facesse a sostenerla. Felicità e gioia fino a piangere, come a liberarmi del peso
della sofferenza trasportata sulle spalle fino a quel momento. L’Amore quale espressione dello
Spirito, aveva occupato tutto lo spazio del cuore facendomi sentire l’unione sia con le persone
vicine sia con quelle lontane fisicamente e nel tempo. “Come ho fatto a non amarvi prima
così tanto!” è stata l’espressione verbale che ha sancito questa esperienza, perché non c’era
nessuno sforzo, alcuna fatica, affanno o tensione nel sentirmi collegata con l’esistente. Mentre
mi guidava, Yosuke mi faceva rilevare quanto l’iniziale esitazione che provavo riguardasse
il tipo di esperienza che stavo affrontando: era nuova per la mia anima, nonostante fossi
stato un filosofo greco, con l’intelletto e la ragione non avevo mai potuto scalare la vetta del
cuore. Finalmente la cassaforte si era aperta, era sceso il ponte levatoio che sbarrava la strada
all’ingresso del castello medievale, selezionando chi dovesse entrare e chi no, non avevo più
paura, timore, ma dovevo semplicemente Essere. Il miracolo, tale lo considero, si è compiuto;
anche sapendo che la strada, nel percorso interiore, non finisce mai, non esiste la perfezione,
ma tutto è perfettibile, per il momento l’auspicio migliore è quello di augurarmi: buon viaggio
Rossella! La gratitudine che sento di avere per questa perfezione dell’universo che mi si è
rivelata nella sua grande armonia è di doverla restituire con la stessa delicatezza con cui mi è
stata donata.
Grazie grande Spirito, grazie grande Universo, Dio creatore, per questa grandissima Gioia che
mi fai provare, “che intendere non la può chi non la prova!”.
Grazie, anche a tutti i fratelli e sorelle dell’anima con cui condivido e scambio queste
meravigliose esperienze in modo sempre fecondo e paziente.
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

XV-11. DANIELE DI MEO

Ho incontrato così tante persone, a cominciare dalla mia famiglia, che hanno voluto
mostrarmi come funziona la vita tanto che alla fine mi sono domandato: “ma solo io non ci
sto capendo niente?” L’apice di questa confusione l’ho raggiunto la notte di 10 anni fa, in
cui si e’ presentato il conto da pagare di tutto quello che ero diventato e avevo coltivato. Un
conto che si e’ manifestato attraverso ansie, attacchi di panico, paure di ogni genere, facendo
di ogni giorno una lotta per la sopravvivenza. Che fare? La depressione stava sempre di più
prendendo piede e la cura farmacologica non l’accettavo. L’unica soluzione che mi restava,
almeno credevo, era la psicologia. Fortunatamente ho incontrato una psicologa che mi ha
trattato come un figlio, ma purtroppo non ha trovato quello di cui avevo bisogno, ossia la
causa della mia conflittualità, ammesso onestamente anche da lei. In quel periodo mia moglie
rimase incinta, e io ero diventato bravissimo a fuggire da me stesso. Così tra una fuga e
l’altra arriva il giorno del parto dove si e’ sfiorata la tragedia, in quanto a causa di gravi
inadempienze mediche mia moglie finisce in coma (non mi soffermo sulle conseguenze, ma
ora lei e la bimba stanno bene). La mia reazione e’ stata quella di allontanare tutti, familiari
compresi, per rimanere solo con moglie e figlia e concentrarmi su di loro, ma per fare questo
ho dovuto smettere di dedicare attenzione al mio stato interiore e nasconderlo, o almeno per
tre anni mi sono illuso di farlo. Tutto quello che ho scansato stava marcendo dentro portando
cambiamenti d’umore in continuazione, pensieri di qualità pietosa e senza senso (molto
spesso autodistruttivi). E di nuovo, cosa fare? Si farò yoga! Premetto che precedentemente
avevo letto libri di Osho e le sue meditazioni attive, così il caso volle (per chi ci vuole
credere) che proprio vicino casa ci fosse una signora che praticava yoga, meditazioni attive
di Osho, e reiki. Perfetto, mi dissi, e come si dice a Roma era “la morte sua”, peccato che
poi si e’ rivelata la “morte mia”. Mi spiego: dopo tre anni ho scoperto che le meditazioni
attive che dovevano portare al rilassamento e al famoso silenzio mentale, si sono rivelate la
più grande fuga, mai vista nella storia, da sé stessi e dai propri blocchi; con il reiki ricevevo
energia di dubbia provenienza, nel senso che nessuno sa cosa realmente accade con questa
pratica, caricandomi come una batteria. E dello yoga, che dire, facevo un’ora di ginnastica
e gran parte del tempo lo trascorrevo a gambe incrociate, probabilmente gambe non adatte
a questa attività, che sono andate a farsi benedire. Così da questo periodo, ne esco come
quelle palline matte, che quando le butti per terra non sai mai che direzione prendono, stavo
andando completamente fuori di me. La depressione stava riprendendo piede, e mia madre
vedendomi così strano mi chiese se volevo andare dalla sua psicologa. Ah, quella sì che e’
stata la ciliegina sulla torta! Racconto solo la fine di questo rapporto perché il resto non è
degno di essere riportato: “dottoressa mi dispiace, credo che interromperò il lavoro perché
sento di non fare progressi”.
Lei, con uno scatto si alza dalla sedia e con uno sforzo nel trattenere la voce dice: “tu senti
troppo, devi prendere potenti psicofarmaci e molto probabilmente dovrai affrontare un
divorzio”.
Non credo sia da commentare! Comunque un anno prima che conoscessi la dottoressa,
mentre frequentavo l’affascinante gruppo della fuga da sé stessi, mia madre ottenne da lei il
telefono di un “certo” Yosuke che trattava discipline energetiche. Così, interrotto il rapporto
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CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

con la dottoressa mi ributto sull’energia, e prendo appuntamento con Yosuke, solo per capire
di che si tratta. Di quel primo incontro non ricordo molto, né di quello che ci siamo detti, né
quanto sia durato, ma è rimasto indelebile nel mio cuore quel profondo rispetto con cui mi
ha trattato, che scavalcava la follia che portavo. Infatti, prendo appuntamento per partecipare
ad una riunione di gruppo, per approfondire il suo lavoro. Quel giorno erano presenti diverse
persone che seguivano il corso sulla Legge divina universale, mi presento e così inizia la
riunione, Yosuke si siede e fa subito la prima domanda: “CHI E’ DIO?”
COSA!!!!!!!!!!!!! ma dove sono finito in un centro di fanatici religiosi???? e poi io che ne
so di Dio, l’unica esperienza che ho di lui sono le imprecazioni che sento tutti i giorni in
cantiere.
E poi, di nuovo: Gesù, Buddha, Mose’, angeli, diavoli, meditazioni. Aiutoooo voglio scappare
!!!! difatti come finisce l’incontro fuggo via; non volevo più avere a che fare con lui, la mia
testa mi diceva continuamente “lascialo e’ lui il diavolo e vuole solo trascinarti a sé, finirà
per fare del male alla tua famiglia..............eppure.........in sole quattro ore......anche se non
avevo capito nulla di ciò che era successo, intuitivamente compresi che mi aveva sbattuto in
faccia tutto ciò da cui stavo veramente fuggendo, e che da quel giorno in poi non avrei più
potuto far finta di non vedere. Così raccogliendo il coraggio rimasto presi, singolarmente,
un secondo e un terzo appuntamento, fino ad arrivare ad una cadenza settimanale. In breve
e molto semplicemente, in questo periodo ho realizzato di non essere fatto solo di carne e
ossa, ma sono un’anima creata da Dio e per questo definito Suo figlio. Anche l’anima, e ora
lo dico per esperienza, per stare bene deve cibarsi, e il suo cibo è l’amore vero, puro, che
Dio stesso dona nel nostro cuore, e più la nostra anima si ripulisce, più questa diventa della
sostanza di cui si ciba: cioè vero amore. Nello stato di non consapevolezza in cui ero, avevo
tenuto la mia anima a digiuno in quanto avevo dimenticato dov’era, quale fosse il suo cibo
e come trovarlo. Poiché l’anima si è incarnata, la sua fame si avverte e da incosciente quale
ero l’ho cibata di illusioni. Provate voi a immaginare di mangiare le illusioni? Difatti il mio
corpo stava perdendo colpi, creando una realtà distorta, piena di fobie e paure, rendendo la
vita giorno dopo giorno, pesante come un fardello. Questo percorso, che ormai ha preso vita
dentro di me, mi ha insegnato che questa esistenza è una grande occasione per conoscersi,
correggersi, ed evolvere, ma tutto ciò può accadere soltanto dentro il proprio cuore protetto
dal vero amore.
Nel tempo, ho continuato a fare incontri individuali con Yosuke, e grazie a lui sono riuscito
a ritrovare quel centro da cui tutto parte: il cuore! Da quel giorno ho ricominciato a vivere.
Attraverso questo processo della pulizia dell’anima, si realizza e si vede realmente il proprio
cuore spirituale, fin quando si arriva al punto in cui si schiude una luce dorata. Anche adesso
di notte, in pieno buio, parlo al mio angelo custode e allora dentro di me diventa tutto
luminoso, oppure quando medito per risolvere un problema, una volta affrontato accade
la stessa cosa: tutto diventa luce. Vivo la mia vita oggi in piena connessione con il mio
cuore, dove sono avvolto da questo amore impersonale che costantemente, mi dirige e
corregge; ma tanta forza da dove arriva? Qual è la sua fonte? come fa a tenermi sempre
in armonia? Attraverso la meditazione sono riuscito a regredire fin dentro la pancia di mia
madre, poi ancora più indietro nel tempo fino a vedermi angelo, ma ciò non rispondeva alle
mie domande. Ho continuato giorno dopo giorno a correggermi e stare sempre più in contatto
202
CAPITOLO XV: TESTIMONIANZE DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE UNIVERSALE DIVINA

con il mio cuore, fino a quando sono riuscito a vedere il giorno della promessa fatta prima di
nascere....: “I’ambiente intorno a me è di un candore mai visto, l’aria è piena di una melodia,
ma non è musica, è la vibrazione di tutte le persone che sono intorno a me”. La promessa,
ora, comincia a prendere forma ed è la somma dell’amore di tutte quelle persone che sono
intorno a me, e che ognuna di loro ha messo dentro me, il mio cuore si e’ riempito di tutti
loro, la mia promessa è la loro volontà. Da questa regressione ho capito cosa voglia dire
misericordia, ossia MISERO RICORDA, e anche se ho stravolto il senso della parola non
vedo altra spiegazione. Ma, ricorda cosa? Ricorda come sei stato creato! DIO era veramente
gioioso quando ci ha creato perché finalmente anche Lui si è riconosciuto, e noi siamo la sua
espressione di gioia, per questo dare voce alla promessa è dare voce alla gioia di DIO e al
suo riconoscimento.
L’aver ritrovato questa luce nel mio cuore e aver ritrovato consapevolmente Dio che ora mi
dice: seguimi, è anche la mia gioia!
L’ultima cosa che vorrei sottolineare è il significato della parola religione, che proviene
dal Latino RELIGIO che vuol dire RIUNIRE, rilegare insieme, cosa? L’ESSERE che si
manifesta umanamente unisce l’ESSERE nell’UMANO. Yosuke spiegava che il termine
religione in giapponese si dice “Shukyo”. “Syu” è composto da due ideogrammi, “indicare”
e “universo”, “kyo” è insegnamento. Quindi religione in giapponese significa insegnamento
che indica l’universo.

203
POSTFAZIONE
Questo libro va letto con il Cuore profondo per poter comprendere la vera sostanza che
vive dentro le parole, e non con l’abitudine acquisita dalla mentalità moderna, a fissarsi
sulle definizioni, che rendono inaccessibile la sua essenza (è sbagliato anche interpretare il
significato delle parole secondo il proprio personale piacimento). Risponde ad un atteggiamento
generale del comportamento umano avere difficoltà ad accettare le informazioni diverse dai
concetti comuni, perché sembrano astruse, ma tutte le risposte ad ogni questione posta dalla
vita si possono trovare nel Cuore sincero e profondo di ognuno, con il Quale si accede alla
verità (esiste l’Assoluto, è del tutto necessario uscire dalle opinioni relative), inoltre questo
Cuore sincero sa indicare la vera via (ascoltateLo!).
Gli argomenti trattati da Buddha sono veramente vasti, ma per ora in questo libro ci sono
importanti concetti di base, come primo passo per accedere alla Legge Universale Divina.
La Legge Universale Divina prende vita solo quando si mette in pratica nella vita quotidiana.
La perdita del Cuore umano ha portato ad un grande sacrificio in tutti i sensi, il mondo sta
rischiando veramente e ci sono già gli avvertimenti (tra i quali i disastrosi fenomeni naturali,
l’ingiustizia sociale, la continua ascesa della pazzia fra la gente, le guerre ecc.). Nonostante
tutto, le persone vivono in modo completamente incosciente, conducono una vita cieca, non
sanno quello che stanno facendo. Per questo occorre la massima serietà nella vita, soprattutto
in questa epoca in cui nessuno conosce il vero Cuore dei Messaggeri di Dio (Gesù; Buddha;
Mosè), fraintendendo la Loro vera identità.
Ignorare i problemi è la cosa peggiore che esista nell’attuale umanità malata, ogni singola
persona deve agire con concretezza per ripristinare l’armonia, correggendo sé stessa
eliminando gli errori accumulati. In Italia, ad esempio è invalsa una consuetudine veramente
risibile di dare più importanza ad un titolo di studio invece di percepire la sostanza delle
persone. Ed è molto triste, a causa della invadenza dell’estrema burocratizzazione, vedere
che un pezzo di carta prenda il predominio dell’esistenza, per cui tante persone dimenticano
la loro concezione umana che è quella di: scoprire il mistero del grande universo (il
meccanismo di Dio di Creare, l’Assoluto) e manifestare l’Armonia Divina umanamente.
È assolutamente necessario dismettere i meccanismi innaturali dello stile di vita moderno,
per poter cambiare radicalmente la propria mentalità secondo la vera natura umana (la
Legge di Dio). Per affrontare questo significativo impegno, ci vogliono grande coraggio
e determinazione, l’Amore esige anche di saper perdonare, ed a volte mostra il lato severo
per scegliere il Bene. Quando l’essere umano svolge questa missione, esplode di felicità nel
Cuore profondo, Dio (tramite gli angeli) dona tutto ciò che è necessario per vivere. Quando
l’essere umano segue consapevolmente la Legge, il suo Cuore diventa totalmente libero e
assume la stessa dimensione dell’universo.
A tal proposito, una cosa molto importante da sottolineare, riguarda i primi momenti in cui
si procede alla pratica del Cuore sincero (la Legge Universale Divina), poiché potrebbero
uscire memorie sepolte o problemi accumulati, messi in disparte nel tempo, i quali potrebbero
provocare al momento una certa sofferenza sia dentro di sé sia nell’ambiente circostante. Ma
essendo questo un processo naturale e inevitabile, è opportuno affrontarlo seriamente, con
serenità, lucidità e soprattutto con grande Amore.
Il ritmo della nostra epoca è estremamente veloce: nella confusione, nel caos, tra le
informazioni deviate è molto difficile mantenere un contatto con il nostro vero Cuore (difatti
la maggior parte delle persone non sa più sentirLo, e di conseguenza, non riconosce più come
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Postfazione

le cose stanno realmente).


Quindi il consiglio per tutti è di trovare ALMENO mezz’ora al giorno per stare da soli in
meditazione con la riflessione (non è assolutamente impossibile prendersi del tempo, basta
organizzarsi per coltivare LA COSA PIÙ IMPORTANTE DELLA VITA, invece di caricarsi
con impegni meno importanti o di nessun valore):
1. leggere “IL CUORE E LA PRATICA” con il Cuore (ad ogni lettura, l’importante è
conoscere qualcosa che prima non si sapeva, perché l’evoluzione esige di dover imparare a
fare le cose che non si sapevano fare, l’anima non migliora mai facendo sempre le stesse cose,
quelle che già sa fare), “IL CUORE E LA PRATICA” è il concentrato della Legge Universale
Divina perfettamente adattata e spiegata per la mentalità della nostra epoca (I Capitoli da II
a X riguardano la spiegazione per una migliore comprensione del Testo). Per inciso, occorre
sottolineare che “IL CUORE E LA PRATICA” custodisce un’enorme quantità di Luce divina
che permette di allontanare o guarire i diavoli in caso di un loro attacco, leggerLo con il
Cuore aiuta a riprendersi talora dovessero verificarsi tali situazioni (come sostegno del Cuore
insieme alla sincera preghiera, poi si procede ad eliminare la causa).
2. Pratica della preghiera (capitolo XIII) prima di dormire (compresa la meditazione
giornaliera: “come ho vissuto oggi? In modo corretto oppure no?”, “come posso migliorare
me stesso domani?”).
3. Pratica della meditazione (capitolo XIV). Ci sono varie modalità per meditare, tra cui
quella quotidiana che consiste primariamente nel fare la riflessione attraverso cui correggere
in continuazione i propri difetti, “davanti a Dio e alla Sua Legge”, e in base alla massima
sincerità del Cuore che non sa mai mentire. È molto importante attuare il lavoro di coscienza
per conoscere sempre meglio la vera Entità di Dio, leggere RIPETUTAMENTE questo libro
aiuta a comprendere lo stato corretto umano con il risultato di aprire gradualmente il Cuore:
il riferimento assoluto che unisce tutta l’umanità nell’intero universo (Dio parla nel Cuore di
ognuno tramite gli angeli custodi).
Oltre a queste tre pratiche, chi sta ad un livello più avanzato deve COSCIENTEMENTE
applicare gli 8 principi della Legge Universale Divina nella vita quotidiana, che secondo
Buddha è l’unico modo per comprendere lo stato di “figlio di Dio”, ossia l’illuminazione.
Ringrazio infinitamente Dio, El Ranty e Buddha insieme a Gesù e Mosè per gli insegnamenti,
l’Arcangelo Gabriele per la guida negli insegnamenti e i miei angeli custodi per l’indicazione
della vita.
Ringrazio affettuosamente le persone (fratelli e sorelle dell’anima) che mi hanno aiutato
per la realizzazione di questo Sacro libro, specialmente Rossella Gerboni per l’aiuto nella
correzione della lingua italiana.
Auspico dal Cuore profondo che questo libro possa essere utilizzato come manuale
d’istruzione della vita, per poterla vivere in pieno, concretamente e per restituirle il vero
senso, sostanzialmente e soprattutto felicemente.
Voglio ringraziare tutti di Cuore per essere nati nella stessa epoca, pregando per la pace per
tutta l’umanità, e invito a coltivare tutti insieme la pace nell’umanità e nel mondo.
Per favore, permettete la conoscenza di questo libro a più persone possibili e ricordate che
amo tutti voi fino in fondo all’anima, nessuno escluso!
Yosuke Iida

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BIOGRAFIA: Yosuke Iida
È nato a Tokyo (Giappone) nel 1980. Dalla nascita sapeva vedere il Cuore delle persone e
fin da bambino parlava dell’anima. All’età di 1 anno è stato colpito da una malattia mortale
(asma di grado elevato) che lo ha costretto a vivere, quasi esclusivamente in ospedale per 6
anni, durante i quali ha rischiato di morire più volte. All’età di 16 anni la sua salute psichica
si è aggravata per l’avvento di una forte depressione, che lo ha costretto ad entrare nel tunnel
della psichiatria, ma fortunatamente questa terapia è stata di breve durata perché sentiva che
non gli si confaceva. Nello stesso periodo ha iniziato spontaneamente a fare la meditazione per
ristabilire la salute psico fisica. Successivamente, ha trovato il sostegno del Cuore attraverso
la musica, e specificatamente ha studiato la musica primitiva di vari paesi. Al suo primo
concerto di musica come professionista, ha incontrato un pranoterapista, grazie al quale ha
compreso l’esistenza di qualcosa che va oltre la materia, (l’energia) che si sente ma non si
vede. All’età di 18 anni dovendo decidere cosa fare nella vita, si è iscritto all’Università
di Musica scegliendo la Facoltà di Canto Lirico. Subito dopo la laurea si è trasferito in
Italia per approfondire lo studio. Ha cantato in vari posti nel mondo (assumendo il cortisone
ogni giorno a causa della malattia). Ma all’età di 28 anni è intervenuta una nuova forma di
depressione molto profonda che gli ha bloccato perfino l’emissione della voce, costringendolo
a sospendere il canto lirico (decisione che è poi divenuta definitiva). Successivamente, si è
interessato allo studio e alla ricerca della sinergia tra la salute psico fisica e le arti marziali
che sono state sempre la sua passione. Inoltre, ha iniziato a praticare la meditazione in modo
assiduo, studiando con vari maestri di diverse discipline. In quel periodo, la depressione
che lo aveva attanagliato si stava attenuando e sentendosi decisamente migliorato nel fisico
decideva di non prendere più il cortisone per l’asma, sostituendo la medicina a protezione
della salute con la spontanea e sincera preghiera. Tramite la pratica della meditazione ha
scoperto la spiritualità, la vera via della vita. Ha fatto varie esperienze spirituali (visione
degli spiriti, canalizzazioni, viaggio dell’anima in varie dimensioni, contatto con gli angeli,
esorcismo, guarigione delle malattie, lettura dell’anima, predizioni ecc.) e si è ricordato
delle sue passate vite, sia nel mondo materiale sia in quello reale. Durante questo periodo
la malattia è progressivamente guarita. Nel 2013, sempre nella costante e assidua ricerca di
Dio, ha iniziato a studiare la religione islamica. Durante il mese di agosto, mentre praticava
la meditazione e la preghiera, improvvisamente gli si è manifestata una Luce immensa che
lo ha avvolto completamente, provocando quell’esplosione di gioia nel Cuore profondo
che corrisponde ad un processo dell’illuminazione. Ricevendo le informazioni della verità
direttamente dall’universo, ha colto l’imperfezione e l’incoerenza negli insegnamenti di
Maometto. Difatti, un mese dopo si è finalmente imbattuto negli insegnamenti diretti di
Buddha. Ricordandoseli e praticandoli ha compreso pienamente quale fosse la sua missione
dell’anima, ossia quella di portare le vere parole di Buddha in Italia, che nella sostanza, sono
identiche a quelle di Gesù e di Mosè. Questa è la Legge Universale Divina che nella nostra
epoca, si è espressa come l’unificazione dei tre elementi della conoscenza: la scienza (che
ha il compito di indagare e spiegare le cose come sono fatte realmente), la filosofia (che
attraverso l’amore per il sapere costituisce la base per la corretta mentalità) e la religione (che
insegna la via della liberazione, dell’armonia e della felicità secondo il vero Cuore umano
che è direttamente collegato con Dio).

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