PIERMARIO CIANI
Dal Great Complotto a Luther Blissett
pp. 256 cm. 14x21 illustrazioni a colori e b&n (prima
edizione: Dicembre 2000)
Fabbricare immagini, creare situazioni fantastiche,
moltiplicare le proprie identit e inventare mondi paralleli
sono le attivit preferite da Piermario Ciani. Dai Ritratti
Naoniani ai Mind Invaders, passando per Trax e Stickerman,
arrivando fino a Luther Blissett e AAA, in questo volume c
anche qualcosa che riguarda larte.
RASSEGNA STAMPA:
Certo, correte il rischio, dopo aver letto e guardato queste 250 e passa
paginette, di diventare anche voi estimatori di Piermario Ciani: ma non il
peggiore dei destini, ve lo assicuro. Antonio Caronia, Pulp Libri, Marzo-Aprile
2001
Attraverso i 25 anni di lavoro di Ciani (dove c anche larte) entriamo in parte
nelluniverso affascinante di un corpo collettivo senza volto e senza singola
identit. Incontriamo una cellula del mito inesistente, un divo con le nostre
facce. Manuela Gandini, Ciani, lindividuo multiplo, Il Sole-24 Ore, 24
Dicembre 2000
(...) lattivit multiforme di Ciani (pittore, fotografo, grafico, editore, graphic
designer, ma anche fanzinaro, mail artist, ecc...) spicca come un unicum
legato per ad alcuni dei momenti pi importanti e pi suggestivi degli ultimi
due decenni della controcultura e dellavanguardia artistica in regione.
Andrea Ioime, Il compleanno di Luther Blissett, il Friuli, 15 Dicembre 2000
(...) un volume di memorie, documenti, testimonianze, ma anche unaltra
azione artistica, per la modalit di impaginazione e comunicazione che la
connotano, ad aggiungersi a tutte quelle che da oltre ventanni caratterizzano il
curioso e insolito percorso creativo dellartista di Bertiolo. Sabrina Zannier,
Messaggero Veneto, 13 Gennaio 2001
INDICE:
25 ANNI E SEMBRA IERI
I primi quadri, influenzati da op art e astrattismo. Creazione a Udine del Centro
di Documentazione Librera, sede di esposizioni fotografiche, fumettistiche e di
grafica alternativa. Esperimenti pittorici su magliette e su tele di grandi
dimensioni. Graffiti da tavolo, disegni automatici realizzati a biro su carta.
Valerio Deh, Come Achab
Gabriele Perretta, Estinguersi nella Pantera Rosa
STICKERMAN
Inafferrabile supereroe che si occupa di applicare nei luoghi pi impensati,
senza autorizzazione, adesivi creati con scopi principalmente artistici, sociali e
ludici. Centinaia di soggetti originali prodotti in migliaia di copie e distribuiti
gratuitamente in ogni angolo del mondo. Omaggi adesivi internazionali raccolti
nel Museo Stickerman. Azione in supporto dellAssociazione Astronauti
Autonomi alla Biennale di Venezia 99. Lavori adesivi per il Partito del Tubo e il
Progetto Oreste.
Sabrina Zannier, Stickerman lappiccicoso
TRAX
Sistema modulare a componibilit illimitata per la produzione di dischi,
riviste, esposizioni, concerti, trasmissioni radiofoniche e molto altro. Un
progetto di networking che ha coinvolto, dal 1981 al 1987, oltre cinquecento
artisti e musicisti di diverse nazionalit. TRAX0982 XTRA, album in vinile
realizzato mediante collaborazioni incrociate a distanza. UNIA4, serie di cartelle
in tiratura limitata di copy art a tema, monografiche o collettive. Rispondere a
Toner, mostra collettiva itinerante di cartoline originali in fotocopia.
Francesco Galluzzi, Ripensare a Trax
BIBLIOGRAFIA selezionata
CRONOLOGIA
UN ESTRATTO:
Identit Fittizie (?)
Sabrina Zannier
Sempre pi spesso, ogniqualvolta mi trovo a percorrere un sentiero
creativo, solo attraversandolo per punti o respirandolo sulla mia stessa
corporeit per farmi trafiggere e invadere, la curiosit che alimenta il
mio pensiero e gli interrogativi che ne puntellano il corso non si fermano
alla dimensione testuale di ci che il creativo produce, ma si inoltrano
nellidentit che ne sottende lesistenza. Insomma, il mio interesse
punta il dito sullautore, quasi decretando una sorta di ricerca
sociologico-psicologica in cui lepifania, ci che si rende manifesto,
quindi loperazione artistica, diviene elemento rivelatore, coagulo di
senso e di lettura attraverso e mediante il quale tracciare il volto di
unidentit. Elevando la rappresentazione teatrale a metafora di questa
situazione, come dire che lopera occupa il duplice posto delle
comparse (aspetto che contiene in s il nucleo pi interessante di
alcune ricerche contemporanee e, nella fattispecie, del lavoro o, meglio,
dellidentit di Piermario Ciani) e della scenografia; mentre lartista
lattore protagonista, colui che genera la propria identit sullo sfondo
di ci che produce. E ci che produce non detto che siano degli
oggetti, non detto che siano quegli oggetti che detengono il primato
dellappellativo arte. Appellativo, del resto, ormai pasticciato,
masticato e ruminato da una pervasivit a oltranza che ne ha decretato
lo svuotamento, e non solo a fronte delle pratiche di smaterializzazione
dellopera.
Lopera, insomma - e su questo punto siamo ormai daccordo in molti di
quei pochi che praticano o accompagnano i sentieri della creativit - non
solo un dipinto, una fotografia, un video... pu essere anche una
situazione, un incontro, una festa, un invito; in sostanza, un modo di
essere o di porsi innanzi alle cose, alla vita, al s e allaltro da s. E qui
affiora un altro punto fondamentale: lintervento artistico, sempre pi, e
in modo sempre pi esplicito, fonda la propria esistenza sul concetto di
relazione, sullimportanza dellaltro, da intendersi non come mero
fruitore, bens come soggetto partecipante, come parte integrante del
lavoro. Questa necessit di relazione, che ha spinto il critico francese
Nicolas Bourriaud a parlare di estetique relationelle, trova certamente
degli antecedenti storici, ai quali, per, non mi appello, preferendo, alla
prospettiva rovesciata verso il passato, uno sguardo orizzontale sulla
stretta contemporaneit. Questo significa, del resto, puntare il dito
sullindividualit dellautore, nel tentativo di cogliere il suo
atteggiamento verso lesistenza quotidiana, anche, se non soprattutto,
verso quelle sfere sociali e culturali non direttamente legate al mondo
dellarte. Tale direzione di lettura da un lato dettata dalla preferenza
rivolta alla fenomenologia degli stili, quindi deriva da una scelta
metodologica; ma dallaltro lato dipende direttamente dalla presa di
coscienza di una delle principali emergenze che pulsa dalle pi
interessanti ricerche di oggi: la ricerca di una relazione con laltro da s,
amplificata anche attraverso la moltiplicazione del s. Il tutto
manifestato attraverso nuovi intenti affabulatori, nuove strategie di
comunicazione.
In tale processo anche possibile leggere una sorta di parallelismo con
la forma mentis che connota lormai diffuso utilizzo della rete
informatica. A proposito dellestetica Macintosh, poi ripresa anche da
IBM, Sherry Turkle parla di tecnologia opaca, in merito a una
macchina da cui ci si aspetta di venire sorpresi. Come ha sottolineato la
sociologa Elena Esposito, luso efficace del computer presuppone che ci
si limiti a restare alla superficie e a elaborare i segni che stanno per una
gamma di connessioni profonde molto pi complesse, che devono
rimanere sconosciute. Si ottiene in questo modo una forma particolare
di trasparenza, resa possibile proprio dalla complessit e dallopacit...
Il progressivo imporsi di modelli Mac sui modelli IBM (certificato proprio
dallassorbimento dei primi nei secondi, a partire da Windows), sarebbe
proprio la dimostrazione di questo passaggio da una logica ancora
orientata ai criteri della modernit a una razionalit di tipo differente,
molto pi vicina allapproccio della divinazione, che riconosce il mistero
e rinuncia a controllarlo, limitandosi a manipolare pochi segni
superficiali. Nelle grandi societ dellantichit, fondate sulla logica
divinatoria, il problema non era dato dalla mancanza dinformazioni