Sei sulla pagina 1di 4

La terapia del perdono di Monica Giovine La nostra anima presenta delle ferite causate da sofferenze e da vecchi rancori che

nutriamo nei confronti di persone qualche volta anche vicino a noi e alla nostra esistenza. Fino a quando non le risolviamo queste ferite dellanima rimangono aperte anzich rimarginarsi nutrendo sentimenti negativi di rabbia e frustrazione dannose per la nostra esistenza attuale. Spesso la reale causa della ferita celata nel profondo della nostra anima e noi non la vediamo. In questo modo tendiamo a dare la colpa agli altri di ci che non va anzich guardarci dentro e curare le antiche ferite. Sono moltissime le persone che rimangono prigioniere del passato e delle offese non risolte. Un modo per guarire la nostra vita iniziare a guarire la nostra anima risolvendo gli antichi rancori che ancora ci tengono inconsapevolmente intrappolati. Il primo passo per liberarci dal passato vedere le ferite e sanarle dentro di noi, in questo modo possiamo vivere liberi e responsabilmente la nostra esistenza. Dobbiamo innanzitutto capire perch abbiamo avuto quelle esperienze di sofferenza, capirle, e comprendere quale insegnamento ne abbiamo tratto. Quindi ringraziare coloro che ci hanno permesso di crescere e lasciarli andare, perdonarli. Invece mantenendo il rancore noi non facciamo che rimanere legati a queste sofferenze, tenendo legate strette a noi quelle persone che ne sono coinvolte. Questo atteggiamento ci impedisce di vivere un esistenza serena anche se spesso ne siamo inconsapevoli. Quando stiamo male dovremmo imparare a perdonare chi ci ha fatto soffrire, lo so sembra strano o difficile, ma lunica medicina che pu curare la nostra anima e renderci liberi e felici. Questo rimedio il perdono che porta amore e pace. Dobbiamo imparare a sostituire lodio con lamore e la guerra con la pace, non esiste intervento migliore per sanare le ferite dellanima. Dobbiamo innanzitutto perdonare noi stessi. Viviamo in una societ ed in una cultura in cui il senso di colpa per ogni errore o disagio la prima cosa che ci viene inculcata. Purtroppo tormentarsi non serve ed ad ogni decisione che abbiamo preso nella vita esiste una motivazione ed un insegnamento da trarre e al quale dobbiamo essere grati. Il senso di colpa abbassa la nostra autostima e lamore per se stessi, da aborrire. Un vecchio proverbio citava cosi: Se c rimedio perch ti arrabbi? E se non c rimedio perch ti arrabbi? In effetti possiamo sempre rimediare a delle scelte che riteniamo inadeguate. Se invece riguarda cose passate dobbiamo solo lasciarle andare. Dobbiamo liberarci dalla trappola del senso di colpa e non formulare critiche o giudizi n nei nostri confronti n nei confronti di altre persone. Non giudichiamo gli altri per i loro errori, tutti possono sbagliare, umano, comprendiamoli, diamogli amore e pace. I rancori rimangono dentro di noi disturbandoci, influenzando negativamente le nostre scelte e la nostra vita attuale, il senso di colpa ci carica di dubbi, quindi liberiamoci di questi fardelli negativi che non fanno che appesantire la nostra esistenza come una zavorra che non fa decollare la nostra anima e la nostra vita. Iniziamo a visualizzare la parola PERDONO e la parola AMORE ed a inviarla a noi e ai nostri cari e a tutte quelle persone che possono averci fatto qualcosa. Liberiamo loro ma principalmente liberiamo noi stessi da quel peso che ci portiamo appresso e che ci rende faticoso il cammino. Ogni giorni recitiamo i mantra: Io, nome merito amore Io, nome merito di essere libero/a e non ho colpe di nulla Io, nome me perdono di tutto e sono felice Gli stessi mantra li recitiamo Sostituendo l Io con il Tu e sostituendo il nostro nome col nome dellaltra persona. E un ottimo esercizio per imparare a perdonare e che porta noi quindi la nostra anima ad essere libera dai rancori, libera di proseguire il cammino della serenit e della realizzazione personale.

La Via dellArmonia Libero arbitrio http://www.lamentemente.com/ Il Perdono Il Perdono lo strumento pi sicuro e pi bello per superare il karma. Il perdono, come dice la parola stessa, un dono che un essere umano fa ad un altro, annullando tutto il karma negativo che c stato tra di loro. Io ti regalo il mio ego per-dono. Ovvero, comprendo che qualunque cosa tu abbia potuto farmi non eri consapevole delle conseguenze della tua azione, e di tutto ci che la tua azione avrebbe implicato per me e per quello che c intorno a me e a te stesso. Il perdono fondamentale durante il percorso evolutivo. Ogni essere umano ha persone con le quali ha sospesi o alle quali ha fatto del male. Fare del male sempre inconsapevole, anche quando almeno una parte della mente sembra sapere ci che sta facendo. In realt la mente si ferma in alcuni momenti e non capace di andare oltre. La mente sente sempre una voce interiore che avvisa. Possiamo chiamarla coscienza, o S divino o S Superiore, o angelo. una voce che tutti sentono, ma il momento in cui la voce si fa forte la si zittisce o si devia la mente su un altro pensiero che giustifica quello che la voce sta dicendo, fino a non sentirla pi. Ecco perch il perdono pu essere dato sempre: chi ha fatto del male o noi stessi, quando facciamo del male, non siamo del tutto consapevoli di ci che facciamo. Ges disse: Padre perdona loro perch non sanno quello che fanno! Mai frase fu pi vera. E non perch collegata ad una religione, ma perch la pura e semplice verit. Nessuno quando fa del male sa coscientemente le conseguenze della sua azione. Il perdono ha un potere taumaturgico, guaritore. Molti di voi si chiederanno come guarire il karma creato con unaltra persona, come guarire il karma di una famiglia La risposta semplice: Perdonando! A volte il perdono deve prima essere dato a se stessi. La persona che meno si ama siamo proprio noi. Ci giudichiamo e arriviamo anche ad odiarci per le nostre azioni, ma siamo incapaci (o cos ci diciamo) di cambiare, di volerci bene, di accettarci cos come siamo. Siamo tutti piccoli esseri umani, o cos ci diciamo, ma abbiamo in noi una potenza infinita: talenti e capacit che se messi al servizio del bene possono cambiare il mondo e renderlo un paradiso. La debolezza, la mancanza di volont, la nostra pigrizia a lavorare per la nostra evoluzione, sin dalle piccole cose, ci impedisce di vederci per ci che realmente siamo: anime libere e bellissime. Lanima libera e leggera vola naturalmente verso lalto, ma se la ancoriamo con pesi sempre pi pesanti le impediamo di innalzarsi. Il peso della colpa ci lega e ci ncora. Ma la colpa non eterna, lerrore non irremovibile e inamovibile, solo una esperienza che ci permette di capire e di prendere consapevolezza. Se quando commettiamo un errore anche grave ci limitiamo a sentirci in colpa, non comprendiamo la nostra lezione. Immaginate uno studente che dopo essere stato bocciato ad un esame perch non ha studiato, si sente cos in colpa da abbandonare gli studi. Un esame non passato non la vita. Ci saranno altri esami, ci saranno altre occasioni per studiare. Perfino lerrore pi grave, togliere la vita, un grande errore, ma pu essere salvato con il perdono. Non giustificando lazione, non accettandola, ma accettando il fatto che quando si compiuta quella data azione non si era consapevoli. Non parlo di giustificare tutto e tutti: il comportamento errato e non cambia con il perdono, ma il perdono toglie le catene allanima e la rende di nuovo libera di crescere e di evolversi. Qualunque sia lerrore commesso, o che qualcun altro ha commesso su voi, perdonatevi e perdonate. Riconoscete linnocenza dellanima che ha creato karma nuovo o che si vendicata di un karma precedente che ha bisogno di comprendere per cambiare. Se non si offre a se stessi e agli altri questo dono per la salvezza dellanima cosa avviene? Una catena di nascite e rinascite in una ruota eterna senza fine di dolore e di orrore. Lo stesso vale per un popolo. Se a offesa si risponde con altre offese, se ad orrore si risponde con orrore, non si interrompe pi la catena della vendetta. Famiglie che si odiano, popoli che si odiano, in una continua accettazione del male. Una persona, tu, pu cambiare tutto questo. Come? Perdonando e diffondendo questo dono anche alla tua famiglia, ai tuoi amici. Inizia da te, ripercorri le tue azioni e le conseguenze che esse hanno avuto sulla tua vita e su quella delle persone a cui hai fatto del male e inizia a dirti: Mi perdono per la mia inconsapevolezza e chiedo profondamente perdono a tutti coloro a cui, inconsapevolmente o per non aver ascoltato la mia voce interiore, ho fatto del male!. Bastano pochi minuti al giorno di questa pratica e la pace torner nel tuo cuore e lAmore inizier a diffondersi in te. Insieme a questa pratica per, prendi atto dei tuoi errori e proponiti di vivere secondo i tuoi valori e di operare le prossime scelte e di scegliere e vivere le tue relazioni tenendo conto dei tuoi valori. Il perdono e questa nuova consapevolezza ti faranno iniziare la strada della libert della tua anima. Quando sarai ben sicuro di aver perdonato e compreso i tuoi errori e quello che hai fatto agli altri, inizia la pratica per perdonare (fare dono di te) coloro che pensi ti abbiano fatto del male. Ripeti ogni giorno: Posso scegliere di perdonare chi mi ha ferito anche gravemente. Mentre ripeti questa semplice frase, pensa a queste persone al di l del loro comportamento e al di l del loro corpo e senti che stai liberando la loro anima insieme alla tua. Ripeti questa breve frase ogni volta che sei tentato di avercela con qualcuno perch ti sembra di aver subito una grave offesa. Per-dono un dono che tu fai agli altri, ma prima di tutto a te stesso/a, liberare lanima d una sensazione di leggerezza e di pace ineguagliabile. Occhio per occhio, dente per dente lequivalente della legge del karma, ma viene interpretato spesso erroneamente come se, quando qualcuno mi fa del male, io ho il diritto di vendicarmi. Non un deterrente n pi e n meno di quella che la legge di causa-effetto o legge del karma per chi sa comprenderla. C anche un altro detto simile: Chi di spada ferisce, di spada perisce. Ma il significato lo stesso. Se ho commesso un karma in cui ho ucciso, prima o poi prover questo stesso karma.

Sono andato a toccare il punto pi forte: perdere o togliere la vita. Ma se pensi al karma di un popolo a cui ci si pu riferire, puoi pensare che chi ha conquistato altri popoli con la forza e luccisione abbia poi provato la stessa situazione stando dallaltra parte. Non si tratta di vendetta, mai. Anche chi pensa di fare vendetta solo la mano di chi sta portando un karma. La sua azione per non guarisce, non elimina il danno, non oscura lerrore, ma lo perpetua. Fino a che fai agli altri ci che gli altri hanno fatto a te (o ritieni ti abbiano fatto) di male, non solo non guarisci il karma, ma inneschi una nuova catena di dolore e di orrore. Cos di fatto avviene da sempre. Fino a quando qualcuno non interrompe la catena di odio e propone una nuova catena, quella dellAmore. Ma per poterlo fare deve passare attraverso il perdono. Lo so che si pu ritenere giusto dover punire un colpevole, so che ci sono atti atroci, soprattutto su bambini, che sono ingiustificabili e fortemente dolorosi non solo per chi li subisce, ma per tutto il mondo che ha un minimo di coscienza. Tuttavia si pu essere assolutamente certi che quellatto verr punito e che quella persona capir ci che ha fatto, solo questione di tempo e non di tanto tempo. No, non spetta a nessuno fare il giustiziere, anche se a volte karmicamente accade. Ogni atto di male come ogni atto di bene creer un debito o un credito e questo inevitabile per chiunque. Non vi chiedo di credere ciecamente a questa legge, ma solo di osservare che ad ogni azione corrisponde una reazione, cos sempre. Ogni azione avr la sua reazione uguale e contraria e ci sar giustizia. Non divina e non umana, ma semplicemente perch cos deve essere. Quando si sentono atrocit, chi pi consapevole pu elevare il suo pensiero e inviare il pi possibile positivit o bene o luce, chiamatela come volete, dove e a chi ha commesso latto. Insieme al pensiero: Possa il tuo karma essere sciolto presto. Non una imprecazione, ma un augurio che la pesantezza di quellanima si alleggerisca. Siamo tutti collegati, quando viene commessa una cattiva azione o quando c una guerra, tutto il mondo ne soffre. Non vediamoci come singole unit, ma come parte di un Tutto. Non sentiamoci i giudicatori, perch in base alle nostre azioni potremmo essere stati noi un giorno quelli che hanno fatto del male o potremmo esserlo in un futuro. Nessuno indenne da questo se non completamente consapevole di ogni azione che compie. Se proprio vogliamo essere quelli che pensano solo a loro stessi, allora pensiamoci con perdono, e per-doniamo gli altri. Questo latto pi Egoistico che possiamo fare per il nostro bene. Perch solo liberando noi stessi e gli altri possiamo vivere felicemente. Fino a quando tengo legato qualcuno a me con la vendetta o il rancore in attesa di vendicarmi, io sono prigioniero. Io, non laltro. Io e poi anche laltro. Siate Egoisti e perdonate! Lo so che vi pu sembrare unassurdit, ma pensateci bene e vedrete che non cos. Se volete il vostro bene innanzi tutto, dovete perdonare, non che potete (certo che potete), ma dovete. Solo cos il vostro vero Ego quello Superiore sar libero. La frase Ama come te stesso significa ama gli altri e anche te stesso. Mette in evidenza che pi facile dirci che amiamo gli altri e che ci doniamo agli altri perch siamo generosi e altruisti, mentre il pi delle volte verso noi stessi commettiamo atti di grande sofferenza. LAmore universale e non c altro tipo di Amore, lho gi detto. Se voglio amare unaltra persona, allo stesso modo devo amare me o non capir nemmeno cos Amore. Ma cosa vuol dire amare me? Vuol dire andare oltre il mio comportamento, andare oltre le mie azioni e vedermi dentro per quel che veramente sono: unanima bella. Se riesco a vedere la mia anima e a collegarmi con quella parte di me che pura, io posso donarmi amore e donarlo illimitatamente. Ma abbiamo gi visto che questo il processo dellevoluzione e che, prima di vedere lanima, si passa per tutta una serie di azioni inconsapevoli che hanno generato karma. Commettere un errore (generando karma), fino a quando si totalmente inconsapevoli ha una gravit minore che commetterlo con una consapevolezza maggiore. Tuttavia, come abbiamo detto prima, si pu man mano prendere coscienza degli errori commessi attraverso i nostri rapporti con le persone con le quali veniamo a contatto e alle quali facciamo del male. Il per-dono che diamo a noi stessi a prescindere dal riconoscere lerrore, un atto di Amore verso quellanima che di per s pura, ma non pu essere separato da una presa di coscienza che innesca proprio il processo di correzione. Ovvero, se ho fatto del male, sentirmi in colpa o giustificarmi dicendomi che colpa dellaltra persona non mi d pace, non mi fa sentire bene. Quindi il punto di partenza riconoscere questo stato danimo: irrequietezza, insoddisfazione, mancanza di pace interiore. Nel momento in cui lho riconosciuto posso, con un atto dAmore, dirmi: Mi perdono, voglio per-donarmi: voglio donarmi lAmore, perch qualunque cosa io abbia fatta, lo merito!. Insieme a questo dono innesco il processo del comprendere e mi interrogo senza pi giudicarmi, con distacco e partecipazione: Lho fatto per fare del male? Ora che per ho capito che laltro ha sofferto, lo rifarei? E cos via. Se abbiamo compreso che non potremmo mai essere felici quando c anche una piccola infelicit in un altro a causa nostra, lerrore guarito e il karma pure, almeno quello verso di noi. Poi occorre fare lo stesso con laltra persona: chiedere il per-dono e aspettare che ce lo conceda, o sperare che ce lo conceda, e se ce lo concede solo in quel caso il karma chiuso veramente per ambedue.

perdonare se stessi...la chiave per curare il mal di vivere...


Perdonare se stessi Talvolta luomo si trova a dover perdonare se stesso e il suo senso di colpa. Ci sentiamo in colpa per ci che abbiamo fatto agli altri. Aver provocato sofferenza e dispiacere diventa spesso un pensiero intollerabile che viene rimosso generando reazioni 12 psicosomatiche inadeguate( ). Sensi di colpa e autoaccuse subentrano anche quando non si riesce a perdonare se stessi anche solo in qualcosa: laver ripetuto un errore, laver giocato con la salute, strapazzato inutilmente il corpo e la mente, lessere stati troppo superficiali in situazioni serie Per superare i sensi di colpa ci si dovr perdonare. Le persone capaci di autoperdonarsi si sentono liberate dai sentimenti negativi, sensi di colpa e pensieri ossessivi, beneficiano di una maggiore pace interiore e la loro autostima migliora. Riescono ad accettare il proprio passato, sono pronte per un nuovo inizio e per attuare un cambiamento del proprio modo di essere. Per perdonare se stessi non si potr ignorare laccaduto, ma confrontarsi con esso. Lelaborazione del 13 passato evita la rimozione, che meccanismo di difesa estremamente pregiudicante la pace interiore( ). Le componenti che rendono difficile il processo di autoperdono sono lentit della sofferenza e la gravit dellaccaduto, subiti o recati agli altri. Altri fattori che impediscono lattuazione del processo di perdono sono la mancanza di autostima, la disarmonia, non aver mai perdonato o averlo fatto poche volte, beneficiando quindi in maniera blanda dei suoi effetti. Le persone invece che hanno fiducia e partono dal presupposto che possono cambiare le loro caratteristiche meno buone, hanno pi capacit di perdonarsi. Il perdono con se stesso parte quindi da un riconciliarsi con la propria storia personale. In qualsiasi periodo siamo nati avremmo preferito sottrarci a certe situazioni, certe ferite che nel corso della vita si sono aperte. Perdonare se stessi significa riconciliarsi 14 con tutto ci che abbiamo vissuto e sofferto. Concretamente questo comporta perdonare quanti mi hanno ferito( ), soltanto cos possibile liberarsi dalla tendenza a soffermarsi continuamente sulle mie ferite, soltanto cos mi libero dallinflusso distruttivo di quanti mi hanno offeso e ferito. Perdonare se stessi in altre parole implica anche dire di s a ci che sono diventato, dire di s alle mie capacit e ai miei punti forti, ma anche ai miei difetti e ai miei punti deboli, alle mie minacce e ai miei punti sensibili, alle mie paure e alle mie tendenze depressive, alle mie incapacit di legarmi e alla mia modesta capacit di resistenza. Devo guardare con amore quello che non mi fa affatto piacere, quello che contraddice limmagine che ho di me stesso, la mia impazienza, il mio timore, la mia poca stima. 15 un processo che dura una vita. Dire di s a me stesso significa riconciliarmi con la mia ombra( ), accettarla, che significa non lasciare semplicemente che esista, ma confessarne innanzitutto lesistenza. E questo il primo passo per lopera di trasformazione di cambiamento che innesca il perdono.

Potrebbero piacerti anche