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GUIDA SU COME ORGANIZZARE

UNO SPAZIO SACRO


NELLA PROPRIA CASA

Ufficio per lo Sviluppo della Congregazione in italia


GUIDA SU COME ORGANIZZARE
UNO SPAZIO SACRO
NELLA PROPRIA CASA

Ufficio per lo Sviluppo della Congregazione in Italia


Bhaktya Labhya das,
Devaki Rupa devi dasi,
Akarsini Radhika devi dasi
ufficio.sdc@gmail.com

© Ufficio per lo Sviluppo della Congregazione in Italia 2022


INDICE

Prefazione.............................................................................................pag. 4

Introduzione..........................................................................................pag. 5

Consigli pratici per un giusto approccio allo spazio sacro (sadhana).....pag. 8

Come allestire un altare nel proprio spazio sacro.................................pag. 14

Offerta del cibo a Krishna (prasadam).................................................pag. 22

Conclusione...........................................................................................pag. 27

Preghiere giornaliere.............................................................................pag. 29

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PREFAZIONE

“Mai ci fu un tempo in cui non esistevamo, Io, tu e tutti questi re,


e mai nessuno di noi smetterà di esistere” (BG 2.12). Siamo esseri
spirituali eterni, temporaneamente ricoperti di materia, e gli antichi
testi sacri, fonti della più grande saggezza, consigliano di cercare la
felicità nutrendo lo spirito.
Alla base del metodo, troviamo il canto dei nomi di Dio che, come
Lui, sono totalmente spirituali.
Sebbene essi siano composti da lettere a noi familiari e pronunciati
attraverso la lingua, organo materiale, questi suoni, o meglio vibra-
zioni, giungono da altre dimensioni e ci consentono di elevare la
nostra coscienza, soprattutto se recitati regolarmente, con consape-
volezza e trasporto.
Un altro aspetto basilare, per nutrire la parte trascendentale in noi,
è compiere un servizio disinteressato alla fonte divina da cui pro-
veniamo.
Infine di notevole importanza è creare uno spazio sacro nella propria
casa, in cui ritrovarsi per svolgere le pratiche devozionali, liberi da
distrazioni e dove potersi dedicare serenamente al nutrimento del pro-
prio vero sé.
Le indicazioni di questa guida possono essere applicate così come
suggerite oppure, a seconda delle proprie possibilità, attraverso un
approccio graduale. L’obbiettivo è proseguire stabilmente, passo
dopo passo, verso l’applicazione sistematica e regolare delle prati-
che spirituali e della cura dello spazio sacro.

Come dice un antico proverbio: “Ogni lungo viaggio inizia col pri-
mo passo”.

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INTRODUZIONE

Con l’intraprendere il cammino della bhakti sorgono, in modo na-


turale e spontaneo, il desiderio e la necessità di creare uno spazio
sacro nella propria casa.
Questo testo è una sorta di guida tesa a fornire suggerimenti pratici
per la sua realizzazione, tramite informazioni tratte dalle Scritture.
Srila Prabhupada ha più volte evidenziato che la pratica fonda-
mentale della Coscienza di Krishna è il canto del mantra “Hare
Krishna”. Più procediamo in questa pratica e più cresce in noi la
consapevolezza della presenza di Dio nella nostra vita, rendendoci
sempre più felici e soddisfatti.
Tuttavia, affinché la meditazione sul Signore e il nostro servizio
divengano sempre più stabili e profondi, i maestri della tradizio-
ne Vaisnava consigliano di creare uno “spazio sacro” nella propria
dimora, per praticare la coscienza di Krishna ognuno secondo le
proprie possibilità.
A questo proposito Srila Prabhupada dice: “I templi servono per
mostrare ai residenti del luogo come tenere un piccolo tempio in
ogni singola casa. Non è necessario che centinaia e migliaia di
persone vivano nei nostri templi, ma, se faremo una promozione
efficace, allora i vicini con le loro famiglie, saranno propensi ad
essere iniziati e a seguire lo stile di vita del tempio. Perciò tu inco-
raggia i visitatori, i ragazzi, le ragazze ed anche le coppie sposate,
a comprendere il valore della vita e a capire come possono vivere
pacificamente e felicemente seguendo il programma di adorazione
che si pratica nel tempio e realizzandolo a casa loro, per essere
felici sotto ogni aspetto.” (Lettera di Srila Prabhupada a Tamal
Krishna Gosvami, 1 giugno 1969).
Per chi ne avesse la possibilità, sarebbe auspicabile adibire una
stanza della propria abitazione a questo scopo, in cui poter alle-
stire un altare, meditare, pregare, leggere. Uno spazio quindi dove
l’atmosfera sacra viene preservata e dove i membri della famiglia
si riuniscono solo per svolgere pratiche spirituali. Nel resto della

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casa i bambini possono giocare liberamente e gli adulti rilassarsi,
socializzare e svolgere le quotidiane attività.
Se ciò non fosse attuabile, è suggerito adibire parte di un locale a
tale scopo e usare come altare un mobile, una libreria oppure utiliz-
zare un tempietto richiudibile da aprire all’occorrenza.
In ogni caso, per preservare l’atmosfera sacra, è bene che ovunque
l’altare sia posizionato, possa essere aperto o chiuso tramite una
tenda, un separé oppure tramite le ante di un mobile. L’adorazio-
ne del Signore e dei Suoi associati può avvenire inizialmente per
mezzo di fotografie. In seguito, con la crescita spirituale del devo-
to unita ad una maggiore esperienza, si potranno posizionare nel
tempietto delle murti, le Divinità. Solitamente chi riceve la prima
iniziazione può assumere la responsabilità di ospitare le Divinità a
casa.
Un’adorazione più elaborata può verificarsi qualora si raggiunga
uno standard brahminico, sotto la guida di un guru vaisnava esper-
to, o di chi lo rappresenta, che la autorizzerà. Per questo motivo,
in questo contesto, non tratteremo nel dettaglio l’adorazione delle
Divinità come avviene nel tempio.
L’adorazione offerta all’immagine del Signore, in uno spirito di de-
vozione, non va considerata inferiore a quella offerta alla Divinità
in legno, pietra, metallo; ma poiché quest’ultima è un po’ più com-
plessa, è consigliata al devoto che abbia praticato il bhakti yoga per
più tempo e con maggior esperienza.
Nella sampradaya vaisnava (successione disciplica dei maestri
spirituali), Krishna viene adorato assieme alle Sue espansioni, alle
Sue energie interne e ai puri devoti (acarya). I vaisnava sono dun-
que attenti riguardo alle immagini che collocano sul loro altare;
ad esempio: sebbene personalità come gli esseri celesti, i santi o i
propri antenati meritino grande rispetto, non vengono però venera-
te allo stesso livello della Persona Suprema e quindi non vengono
poste sull’altare.
Nelle Scritture, come ad esempio Il Nettare della Devozione, vie-
ne consigliata l’osservanza di varie regole e regolamenti da adottare

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quando ci si prende cura di un altare; la loro applicazione potrebbe
sembrare non facile, ciò non di meno si dovrebbe aspirare, con entu-
siasmo, ad ottenere uno standard pratico ma elevato.
Bisognerebbe ricordare sempre di mantenere un’attitudine di rive-
renza nello spazio sacro, perché è lì che invitiamo Krishna, il Si-
gnore di infiniti universi, a risiedere nella nostra casa.

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CONSIGLI PRATICI PER UN GIUSTO APPROCCIO
ALLO SPAZIO SACRO

Lo spazio sacro è un luogo in cui ci si dedica alla pratica del bhakti


yoga, attività che concede rapidamente “i suoi dolci frutti” se ese-
guita con regolarità e con l’ausilio di alcune regole.
Il termine sadhana-bhakti, disciplina spirituale regolata e regola-
re, indica l’insieme di pratiche da seguire per
progredire sul sentiero della bhakti. A casa,
tali pratiche, possono essere adottate compa-
tibilmente con i propri impegni tenendo conto
di vari fattori come: tempo, luogo e circostan-
za che dipendono dalle condizioni familiari,
dall’occupazione, età, salute e così via.
Per evitare che tali regole possano essere av-
vertite come un peso, è bene inserirle in modo
graduale con un senso di realtà e giusta caute-
la, facendo piccoli passi regolari e progressivi,
evitando di sottoporci ad un eccessivo stress
che potrebbe, con il tempo, indurci ad abban-
donare la pratica.
Ecco di seguito alcuni suggerimenti che favoriranno un sicuro
avanzamento spirituale e aiuteranno il corpo e la mente ad assiste-
re, anziché ostacolare, il naturale flusso di devozione al Signore:

- Alzarsi presto al mattino: le prime ore del mattino sono le più


idonee e propizie a facilitare lo svolgimento delle pratiche spiri-
tuali. Le Scritture e gli acarya affermano che le attività spirituali
svolte in questo spazio temporale definito brahma muhurta, che
ha inizio un’ora prima del sorgere del sole, hanno una potenza
spirituale maggiore. Compatibilmente con le necessità lavorati-
ve e familiari, cercate gradualmente di impostare la giornata in
modo da riuscire ad eseguire le pratiche della sadhana bhakti al
mattino presto.

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- Abluzione del mattino: al risveglio, la pulizia del corpo facilita
la predisposizione alla meditazione e alle altre pratiche spirituali
atte alla purificazione interiore. Il principio della pulizia del cor-
po fa parte del sadhana. È buona abitudine al risveglio fare la
doccia dopo aver pulito la lingua con il jibbi (netta lingua) e aver
lavato i denti. Questo aspetto è così importante che in India mol-
tissima gente si reca al fiume il mattino presto per fare il bagno.

- Applicazione del tilak: Il tilak è un simbolo che viene utilizzato


dai seguaci di moltissime tradizioni spirituali in India, uno degli
scopi è quello di differenziarsi in termini di appartenenza alle
diverse scuole di pensiero e lignaggio. Lo spiritualista conside-
ra il corpo differente dal vero sé, uno strumento per realizzarsi
spiritualmente e raggiungere il Divino. Applicando il tilak, dopo
aver pulito il proprio corpo con un bagno o una doccia, il devoto
ha ben presente che esso è da considerarsi un tempio, in cui ri-
siedono l’atma - l’anima, e il Paramatma - l’Anima Suprema.
Il modo più semplice che potete utilizzare per applicare il tilak
sulla fronte, se ad esempio dovrete recarvi sul luogo di lavoro o in
ambienti esterni, è quello di usare l’acqua al posto dell’argilla.
Generalmente i Gaudiya-vaisnava usano il gopi-chandan (una
speciale terra che proviene da Dvaraka, uno dei luoghi sacri
dell’India). Sciogliendo l’argilla in poche gocce d’acqua sul
palmo della mano sinistra, si crea una pasta omogenea che va
applicata solitamente sulla fronte e, ove possibile, sui 12 punti
del corpo indicati nell’immagine sottostante. Gli acarya Gau-
diya-vaisnava utilizzano perlopiù l’anulare della mano destra
per applicare il tilak. Per ogni punto viene pronunciato uno spe-
cifico mantra. L’unione di terra, acqua, fuoco e aria contenuti
nell’argilla, unita all’etere (attraverso il quale si propaga il suo-
no del mantra) andrà a proteggere il nostro corpo fisico e sottile.
La parte superiore del tilak, una sorta di V, simboleggia Visnu e
quella inferiore una foglia di Tulasi che sta sempre ai Suoi piedi
di loto.

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Elenco dei punti dove applicare il tilak con i rispettivi mantra da
recitare:

1 OM KESAVAYA NAMAH
2 OM NARAYANAYA NAMAH
3 OM MADHAVAYA NAMAH
4 OM GOVINDAYA NAMAH
5 OM VISNAVE NAMAH
6 OM MADHUSUDANAYA NAMAH
7 OM TRIVIKRAMAYA NAMAH
8 OM VAMANAYA NAMAH
9 OM SRIDHARAYA NAMAH
10 OM HRISIKESAYA NAMAH
11 OM PADMANABHAYA NAMAH
12 OM DAMODARAYA NAMAH
13 OM VASUDEVAYA NAMAH
questo mantra finale viene applicato solo con acqua

- I vestiti: il Signore è supremamente puro e quando ci si avvicina


a Lui per farGli un’offerta è buona norma indossare vestiti
puliti, freschi di bucato e possibilmente tradizionali vaisnava:
sari per le donne e dothi per gli uomini. Se non si dispone di
abiti devozionali o l’utilizzo risulta poco pratico, possono
tranquillamente essere sostituiti da pantaloni per lo yoga,

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punjabhi, gopi dress o indumenti in fibre tessili naturali. Ognuno
può adattare queste indicazioni secondo le proprie possibilità.

- Le preghiere: l’ideale sarebbe recitarle al mattino presto,


ma anche in questo caso si può essere flessibili. Dopo aver
fatto la doccia, applicato il tilak e indossato gli abiti puliti,
si accede allo spazio sacro, si offrono gli omaggi al maestro
spirituale utilizzando gli appositi mantra (pranama mantra)
e si apre l’altare (n.b.: come aprire l’altare/vedi pagina 19).
Se si ha già un maestro spirituale, si recita prima il suo pranama
mantra e poi quello di Srila Prabhupada, altrimenti solo quello di
Srila Prabhupada. Le preghiere del mattino sono: il Guru-astaka,
le 8 strofe che glorificano il maestro spirituale, la preghiera al
Signore Narasimha Deva e per concludere la preghiera a Tulasi
Devi. Altre possono essere recitate durante la giornata, prima dei
pasti, alla sera ecc. (Per il pranama mantra di Srila Prabhupada
e i testi delle preghiere giornaliere consultare pag. 29)

- Recitazione del Maha mantra - Japa: è auspicabile concentrarsi


sui santi nomi del Signore al mattino dopo le preghiere, perché la
recitazione del maha mantra ha il potere di creare un’atmosfera
di buon augurio e aiuterà ad affrontare il resto della giornata più
serenamente ed in coscienza di Krishna. Se ciò non fosse possibile,
ritagliarsi uno spazio di tempo per questa pratica durante il giorno.
Ai nuovi praticanti è consigliato fissare un numero di giri di
japa mala (corona di 108 grani sulla quale si recita un mantra
per ogni grano) regolare e quotidiano, ad esempio si può iniziare
con 1 giro e quando si diventa stabili passare a 2, 4, 8 e così
via, cercando con il tempo di incrementarne il numero fino a
raggiungere 16 giri al giorno.

- Lettura dello Srimad-Bhagavatam: secondo le indicazioni


di Srila Prabhupada, favorisce il nostro avanzamento spirituale
leggere quotidianamente almeno un verso dello Srimad-

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Bhagavatam con la sua spiegazione e/o ascoltare una lezione
registrata, oppure ancora partecipare alle dirette online. A
questo proposito ci si può collegare facilmente a devoti e templi
su vari siti internet come ad esempio www.mayapur.tv. In lingua
italiana vengono trasmesse le dirette da diversi templi in Italia
su Facebook e YouTube. Trovate i loro link al sito web
https://www.harekrsna.it/ nella sezione “I centri ISKCON”.

- Studio e lettura dei libri di Srila Prabhupada: Leggendo i


libri che Srila Prabhupada ha gentilmente tradotto per noi,
quali la Bhagavad-gita, lo Srimad-Bhagavatam, Il Nettare della
Devozione, la Caitanya Caritamrita e altri, otteniamo la forza
spirituale per tollerare le turbolenze e le miserie di questo mondo
e navigare stabilmente nel nostro viaggio verso la realizzazione
del vero sé e di Dio. Questi libri ci consentono uno scambio
personale con Srila Prabhupada poiché egli è lì presente
attraverso le sue istruzioni. È auspicabile dunque durante il
giorno trovare il tempo da dedicare alla lettura e allo studio di
questi testi. Anche in questo caso si può utilizzare internet e
partecipare a corsi online organizzati dai devoti.

- Attività devozionali della sera: dopo aver terminato i vari


impegni quotidiani si potrebbe concludere la giornata cantando
la preghiera del Gaura-arati, glorificazione del Signore Caitanya
e dei Suoi associati. Inoltre Srila Prabhupada consigliava di
leggere Il Libro di Krishna prima di coricarsi per favorire un
sonno sereno.

- Naturalmente fa parte del sadhana - bhakti, offrire a Krishna


quello che cuciniamo (consultare la parte di questa guida
dedicata al prasadam pag. 22).

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Si raccomanda anche di seguire le varie festività e i digiuni elencati
nel calendario vaisnava, come quelli di ekadasi. Il digiuno nel gior-
no di ekadasi è osservato in India da molte tradizioni spirituali e
ogni devoto vaisnava, appartenente alla Brahma-Madhva-Gaudiya
Sampradaya, si attiene alle sue regole. Ekadasi è riferito all’undi-
cesimo giorno della luna crescente e calante. In questi giorni è di
buon auspicio digiunare o quanto meno astenersi dal mangiare in
particolare cereali e legumi, ciò è dovuto ad una peculiare influenza
che la luna esercita sulla terra.
Nel giorno di ekadasi ci si concentra maggiormente sul canto del
japa, sulle pratiche devozionali, sullo studio della Bhagavad-gita e
dello Srimad-Bhagavatam. Nel calendario vaisnava, disponibile an-
che online, si trovano i giorni precisi di ekadasi e l’orario migliore
per interrompere il digiuno il giorno successivo.
(www.vaisnavacalendar.info).

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COME ALLESTIRE UN ALTARE
NEL PROPRIO SPAZIO SACRO

Perché adorare la forma del Signore?


Sebbene sia possibile raggiungere la perfezione della vita sempli-
cemente cantando i santi nomi del Signore, i maestri della tradizio-
ne vaisnava consigliano di aggiungere al canto l’adorazione della
forma di Dio. Questa pratica contribuisce a ridurre le tendenze in-
desiderabili, presenti allo stato di seme nel cuore delle anime con-
dizionate e aiuta a rendere stabile la mente, poiché impegna i sensi
nel servire direttamente l’attraente forma del Signore.

Che differenza c’è tra il servizio al Signore svolto nel tempio e


quello svolto nella propria casa?
La differenza principale riguarda solo la modalità. Nel tempio viene
seguito uno standard più impegnativo, vengono ad esempio offerti
un numero specifico di articoli, di offerte di cibo e tutto viene svol-
to ad orari precisi. A casa, sebbene si seguano le stesse procedure
generali, la procedura è più semplice e può essere personalizzata in
accordo ai propri mezzi, al proprio tempo, alle proprie possibilità
e capacità. In ogni casa si può allestire uno spazio sacro con un
piccolo altare dove tutti i membri della famiglia possono servire
Krishna, offrendoGli incensi, frutta, fiori, acqua, ecc., e natural-
mente cantando insieme i santi nomi. Tali attività terranno unita
la famiglia, perché ciascuno potrà coltivare la sua intima relazione
con Krishna ed Egli diventerà così un membro della famiglia stessa
e il centro della casa.

L’offerta dei diversi articoli al Signore: arati


Per glorificare il Signore si esegue una cerimonia chiamata arati,
durante la quale vengono offerti vari articoli di buon auspicio, come
incenso, fiori, acqua ed altro ancora, con ampi giri della mano in
senso orario intorno alla Sua immagine. Per uno standard minimo
si suggerisce di offrire giornalmente almeno un incenso e un fiore.

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Solitamente questa cerimonia, viene eseguita al mattino presto e
alla sera e può trasformare il modo di pensare di chi vi partecipa. I
pensieri riguardanti il mondo temporaneo vengono messi da parte e
si va sempre più in profondità nel ricordare in piena concentrazione
il Signore Supremo. Gli occhi vedono la bellissima forma del Si-
gnore e le orecchie ascoltano il canto dei santi nomi, poiché l’arati
è spesso accompagnato dal canto. La mente, almeno per qualche
momento, si lascia alle spalle le sfide quotidiane di questo mondo e
l’anima si sente nuovamente a casa.

Quali immagini inserire nel nostro altare?


Un semplice altare casalingo dovrebbe avere almeno le seguenti
immagini:
• Srila Prabhupada
• Pancha-Tattva
• Radha Krishna

In accordo alle proprie possibilità e allo spazio disponibile, si pos-


sono aggiungere le seguenti immagini:
• Narasimha Deva
• i sei Goswami di Vrindavana
• alcuni tra gli acarya della Guru Parampara

Srila Prabhupada: è il fondatore del movimento internazionale


per la coscienza di Krishna. Il maestro spirituale non è Dio, sol-
tanto Dio è Dio, ma poiché egli è il Suo più caro servitore, Dio
lo investe di potenza e per questa ragione gli si deve il medesimo
rispetto che si offre al Signore.
Egli è il tramite tra il discepolo e Dio e pertanto crea una connessio-
ne tra i due; il maestro spirituale è colui che insegna il metodo del
bhakti yoga; possiamo dunque considerarlo l’ambasciatore di Dio
nel mondo materiale.
Quando un presidente invia un ambasciatore in un paese straniero,
l’ambasciatore riceve il medesimo rispetto dovuto al presidente e le

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sue parole sono considerate altrettanto autorevoli. Similmente si do-
vrà manifestare al maestro spirituale la medesima devozione che si
riserva a Dio.

Il Pancha-tattva: rappresenta il Signore Caitanya Mahaprabhu e


i Suoi quattro associati principali, ovvero Nityananda, Gadadhara,
Advaita, Srivasa; Sri Caitanya è l’incarnazione di Dio per questa
era. Egli è Krishna Stesso manifestatoSi nel ruolo del devoto per
insegnarci come tornare a Lui; è l’incarnazione più misericordiosa
perché ha reso più facile a tutti raggiungere l’amore per Dio, me-
diante il canto del mantra Hare Krishna.

Sri Sri Radha-Krishna: Krishna, la Persona Suprema, con la Sua


eterna consorte Srimati Radharani, Sua potenza spirituale. Radha-
rani è la personificazione del servizio devozionale e i devoti pren-
dono sempre rifugio in Lei per apprendere come servire Krishna.

Il Signore Narasimha Deva: una speciale manifestazione del Si-


gnore, metà uomo e metà leone.
I devoti adorano Sri Narasimha Deva poiché protegge dagli osta-
coli e dalle difficoltà che si possono incontrare durante la pratica
del servizio di devozione, e aiuta a sradicare dal cuore i desideri
impuri (anartha).

I sei Gosvami di Vrindavana: Rupa Gosvami, Sanatana Gosvami,


Raghunatha Bhatta Gosvami, Raghunatha Dasa Gosvami, Gopala
Bhatta Gosvami e Jiva Gosvami, discepoli prominenti del Signore
Caitanya, che sotto la Sua direzione hanno presentato al mondo gli
insegnamenti e le pratiche Gaudiya-vaisnava e hanno riscoperto i
luoghi sacri di Vrindavana.

Alcuni tra gli acarya della Guru Parampara: l’acarya fondatore


della ISKCON, A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, il suo ma-
estro spirituale Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura, Gaurakishora

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Dasa Babaji, Bhaktivinoda Thakura.
Molti devoti hanno sul loro altare anche la foto di Jagannath Dasa
Babaji, il guru di Bhaktivinoda Thakura.

Come disporre le varie immagini sul proprio altare:


l A- Il Pancha-Tattva, per la Sua caratteristica d’infinita magna-

nimità, è l’immagine principale dell’altare e quindi ha una posi-


zione centrale rispetto alle altre foto ed è, se possibile, di misura
più grande.

l B- Radha-Krishna possono essere disposti alla sinistra del Pan-


cha-Tattva.

l C- Srila Prabhupada alla destra del Pancha-Tattva

Se hai l’opportunità di mettere sul tuo altare anche le altre imma-


gini consigliate, puoi disporle nel modo seguente:

l D- Il Signore Narasimhadeva verrà posizionato alla destra del

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Pancha-Tattva

l E- I sei Gosvami di Vrndavana sotto le Divinità sulla destra


dell’altare

l F- La Guru Parampara alla destra dei sei Gosvami.

l G- Il maestro spirituale si ritiene un servitore del suo maestro e


dei suoi predecessori, per questa ragione si situa alla destra del suo
guru e mai al di sopra di Krishna.
In questo caso l’immagine di Srila Prabhupada è alla destra della
Guru Parampara.

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Quali articoli servono?
Per organizzare l’adorazione semplice al Signore sono richiesti i
seguenti articoli:
• un campanellino
• un bicchierino
• un tappetino/stuoia
• un porta incensi
• un piattino per fiori

Attività giornaliere:
La mattina, in base ai tuoi impegni, puoi aprire l’altare nel seguen-
te modo: senza calzature, su di un tappetino di fronte all’altare,
suona il campanellino chiedendo il permesso di aprire le tende o le
ante dell’altare. Accendi la luce apposita, se ne hai una, offri i tuoi
omaggi e apprestati ad offrire gli articoli minimi per uno standard
semplice: un incenso e un fiore. Suonando il campanellino con la
mano sinistra, offri gli oggetti con la mano destra alle varie imma-
gini presenti sull’altare. Il suono della campanella accompagnerà
l’offerta e continuerà fino al termine dell’arati. All’inizio potrà ac-
cadere di non riuscire a coordinare il movimento delle due mani,
ma con la pratica queste si sincronizzeranno in modo naturale.

-Procedura per l’altare con 3 immagini-


Come offrire l’incenso: mostra dapprima l’incenso a Srila Prabhu-
pada per ottenere da lui il permesso di offrirlo al Signore, poi offrilo
al Pancha-Tattva facendolo ruotare in senso orario intorno all’im-
magine per 7 volte consecutive; quindi offrilo, compiendo 3 giri
ciascuno, all’immagine di Radha Krishna, di Srila Prabhupada e ad
eventuali persone presenti.
Come offrire i fiori: poni i fiori sull’apposito piattino e offrili nella
stessa sequenza e maniera dell’incenso. Colloca poi uno o due fiori
davanti a ciascuna foto, in seguito lava il piattino in modo che sia
pronto per il prossimo arati.

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- Procedura per l’altare con più immagini -
Come offrire l’incenso: mostra dapprima l’incenso a Srila Prabhu-
pada per ottenere da lui il permesso di offrirlo al Signore, offri poi
l’incenso al Pancha-Tattva facendolo ruotare in senso orario intor-
no all’immagine per 7 volte consecutive; in seguito offrilo sempre
compiendo 3 giri intorno all’immagine di Radha Krishna, poi a
Narasimha Deva, ai sei Gosvami, alla Guru Parampara, infine a
Srila Prabhupada e ad eventuali persone presenti.
Come offrire i fiori: disponi i fiori sul piattino apposito e utilizza la
stessa sequenza e maniera dell’incenso. Colloca poi uno o due fiori
davanti a ciascuna foto ed infine lava il piattino in modo che sia
pulito per la prossima offerta.

È consigliato tenere sull’altare accanto al Pancha-Tattva un piccolo


bicchiere con dell’acqua fresca da bere, da cambiare ogni giorno.
Se il tuo altare è situato in una stanza apposita, puoi lasciare le ten-
de aperte e chiuderle la sera, se invece si trova in un luogo in cui
si svolgono anche altre attività, puoi tenerlo chiuso ed aprirlo solo
quando fai le offerte o reciti le tue preghiere giornaliere.
Il Signore è supremamente puro, quindi ci si dovrebbe sforzare di
essere il più puliti possibile quando Gli si offre qualcosa. Bisogna
almeno sciacquarsi la bocca e lavarsi le mani prima di accostarsi
all’altare e, durante lo svolgimento dell’arati, non bisogna tocca-
re nulla di impuro (come animali domestici, o mettere le mani in
bocca ecc.)
I fiori, l’incenso, l’acqua, il cibo e qualsiasi altro articolo venga of-
ferto al Signore si spiritualizza. Quando si fa un’offerta al Signore
con amore e devozione, Egli l’accetta e la rende prasadam, cibo
consacrato, ovvero la Sua misericordia, bisogna quindi trattarla con
riguardo e si può anche farne dono ad altri.

Suggerimenti su come curare l’altare:


In questa attività puoi esprimere tutta la tua creatività e attitudine
di devozione al Signore.

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Puoi allestire l’altare con stoffe e drappi, puoi creare uno sfondo
con dei bei tessuti, puoi dipingere tu stesso un paesaggio, mettere
qualcosa che renda piacevole alla Persona Suprema la permanenza
in quel luogo. Puoi inserire una luce apposita, vasi di fiori e altro.
È bene pulire l’altare ogni mattina. Nell’adorazione delle Divinità
la pulizia è molto importante. Come non trascureremmo la pulizia
della stanza di un ospite importante, così si deve tenere presente
che, costruendo un altare, si sta invitando Dio con i Suoi puri devoti
a risiedere nella propria casa come i più importanti tra gli ospiti,
quindi è bene porvi la giusta attenzione.
Se hai dei vasi accertati che i fiori siano sempre freschi, togli i
fiori che hai offerto alle foto il giorno prima, mantieni sempre tutto
l’ambiente pulito e in ordine.
Per uno standard più elaborato si suggerisce di rivolgersi ai devoti
responsabili nei Centri Hare Krishna.

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OFFERTA DEL CIBO A KRISHNA (PRASADAM)

Perché offrire del cibo a Dio?


In verità Dio è Atmarama (sufficiente in Sé stesso), eppure accetta
l’offerta del Suo devoto in uno scambio d’amore e d’affetto. Egli
non manca di nulla: tutto proviene da Lui e noi possiamo offrirGli
soltanto il nostro amore e la nostra gratitudine.
Nel verso della Bhagavad-gita (9.26) Krishna afferma: “Se qualcu-
no Mi offre con amore e devozione una foglia, un fiore, un frutto o
dell’acqua, accetterò la sua offerta.”
In questo verso Krishna non elenca carne, pesce, uova e bevande
alcoliche, si capisce quindi che predilige cibi preparati con frutta,
verdure, legumi, cereali e prodotti del latte.

Di seguito una lista di cibi graditi a Krishna e non:

SI NO
Frutta fresca e secca Carne
Verdure Pesce
Legumi Uova
*Latte, latticini come yogurt,
Cipolla
formaggi senza caglio animale ecc.
Cereali Aglio
Tisane Funghi
Bevande analcoliche Caffè e Tè
*L’ideale sarebbe rifornirsi di questi prodotti presso progetti so-
stenuti da devoti, dove la mucca viene protetta. Altrimenti è bene
optare, ove possibile, per prodotti del latte “non violenti” (ahimsa)
provenienti da fattorie ecosostenibili dove la mucca non subisce
violenze e non viene uccisa quando non dà più latte. Se ciò non è
possibile si dà preferenza al latte biologico prodotto da mucche a
cui non vengono somministrati ormoni, farmaci, ecc.

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Per quanto è possibile usate soltanto ingredienti freschi e naturali.
Pertanto sarebbe preferibile non offrire cibo in scatola o precotto,
cucinato da terze persone estranee ai principi della bhakti.
Secondo le leggi sottili della natura, chi cucina agisce sul cibo non
solo fisicamente, ma anche mentalmente. Il cibo influisce in modo
sottile sulla coscienza di chi mangia. L’effetto è il medesimo che
si ottiene osservando l’opera di un pittore: il dipinto non è soltanto
un insieme di pennellate su una tela, ma l’espressione di uno stato
d’animo dell’artista che coinvolge chi l’osserva. Se si mangia del
cibo cucinato da una persona con una coscienza materialista, sicu-
ramente ciò avrà influenza anche sulla nostra coscienza. Per esem-
pio, non è consigliato cucinare quando siamo arrabbiati perché ri-
verseremo la nostra amarezza nel cibo che stiamo preparando.

Nella preparazione del cibo la pulizia è un principio importante, ne


consegue che la cucina dovrebbe essere tenuta sempre pulita e or-
dinata. Prima di cucinare è buona abitudine lavarsi accuratamente
le mani e mentre si cucina, evitare di assaggiare il cibo, perché Kri-
shna deve essere il primo ad assaporare le pietanze. Per mantenere
una buona coscienza durante questa attività è consigliato ascoltare
musica, letture e lezioni devozionali.
Se non avete predisposto un altare nella vostra casa, utilizzate una
foto del Pancha-Tattva e una di Srila Prabhupada. Procuratevi un
piatto, con apposita spugna e strofinaccio, che userete esclusiva-
mente per l’offerta a Krishna. Dopo aver cucinato, mettete una par-
te di ogni preparazione sul piatto insieme ad un bicchiere d’acqua.

23
Il modo più semplice di offrire il cibo consiste nel pregare Kri-
shna affinché accetti la nostra offerta recitando per tre volte il Maha
mantra: Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare, aggiungendo
una piccola preghiera personale come per esempio: “Krishna, Ti
prego accetta la mia umile offerta.”
Non dimentichiamo che il vero scopo dell’offerta è mostrare a Kri-
shna la nostra devozione e gratitudine. Krishna accetta il nostro
atto d’amore e la nostra devozione, non l’offerta in sé.
Dio è completo in Sé stesso, ma nella Sua grande misericordia ci
concede di offrirGli del cibo in modo che sia possibile per noi svi-
luppare un sentimento d’amore per Lui.

Lasciate il piatto dell’offerta davanti alla foto per almeno 5 minuti,


proprio come fareste con una persona cara a cui offrite da mangiare,
poi ritirate l’offerta battendo le mani 3 volte (per avvisare Krishna
che state togliendo il piatto) e successivamente trasferite il cibo dal
piatto nelle pentole. Dopo avere lavato, asciugato e riposto il piatto,
potete gustare il prasadam con i vostri cari o amici. Tutto ciò che si
offre sull’altare diventa prasada, misericordia di Krishna.

Una procedura più elaborata consiste nell’aggiungere le preghiere


che seguono:

1
Preghiere a Srila Prabhupada
da recitare 3 volte:

nama om visnu-padaya krishna-presthaya bhu-tale


srimate bhaktivedanta-svamin iti namine
namas te sarasvate deve gaura-vani-pracarine
nirvisesa-sunyavadi-pascatya-desa-tarine

“Offro i miei rispettosi omaggi a Sua Divina Grazia A.C. Bhaktive-

24
danta Swami Prabhupada, che è molto caro a Sri Krishna perché ha
preso rifugio ai Suoi piedi di loto. Rispettosi omaggi a te, o maestro
spirituale, servitore di Sarasvati Goswami. Tu stai gentilmente pre-
dicando il messaggio di Sri Caitanyadeva e stai liberando i paesi
dell’Occidente, oppressi dall’impersonalismo e dal nichilismo.”

2
Preghiera a Sri Caitanya
da recitare 3 volte:

namo maha-vadanyaya krishna-prema-pradaya te


krishnaya krishna-caitanya-namne gaura-tvishe namah

“Offro i miei rispettosi omaggi al Signore Supremo, Sri Krishna


Caitanya, che ha assunto il colore dorato di Srimati Radharani ed
è il più munifico tra tutti gli avatara, perfino più di Krishna stesso.
Egli sta elargendo liberamente a tutti ciò che nessun altro aveva
mai dato: il puro amore per Dio.”

3
Preghiera a Sri Krishna
da recitare 3 volte:

namo brahmanya-devaya go-brahmana-hitaya ca


jagad-dhitaya krishnaya govindaya namo namah

“Offro i miei rispettosi omaggi a Sri Krishna, la Divinità degna


dell’adorazione di tutti i brahmana, il benefattore della mucche, dei
brahmana e del mondo intero. Offro ripetutamente i miei omaggi alla
Persona di Dio, conosciuta anche con i nomi di Krishna e Govinda.”

25
4
Pancha-Tattva mantra
da recitare 1 volta:

jaya sri-krishna-caitanya prabhu nityananda


sri-advaita gadadhara srivasadi-gaura-bhakta-vrinda

“Offro i miei rispettosi omaggi a Sri Krishna Caitanya, a Nityanan-


da Prabhu, a Sri Advaita, a Gadadhara, a Srivasa e a tutti coloro che
sulle orme di Gauranga seguono la via della devozione.”

5
Hare Krishna Maha mantra
da recitare 3 volte:

Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare


Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare

L’acqua e il cibo offerti per il piacere di Krishna si spiritualizzano di-


ventando prasada (misericordia del Signore), per cui è bene trattarli
con riguardo e possibilmente condividere questa misericordia con
gli altri. L’offerta del cibo è un aspetto essenziale nel percorso della
pratica del servizio devozionale (Bhakti Yoga).

CONCLUSIONE

Mantenere uno spazio sacro nella propria casa assicura certamen-


te un rifugio in cui potersi assorbire nella pratica della coscienza
di Krishna, ma questo non basta, abbiamo bisogno anche dell’as-
sociazione dei devoti. Senza rendercene conto l’associazione con
persone non interessate alla vita spirituale può avvenire in infiniti
modi come incontri casuali, riviste, libri, film, social media, ecc.
E tutto ciò influisce sulla nostra coscienza. È dunque necessario

26
essere determinati a proteggere il proprio percorso spirituale. Si
consiglia di cercare l’associazione con i devoti recandosi al centro
ISKCON più vicino e partecipando ai programmi come la festa del-
la domenica, festività vaisnava, Ratha Yatra, oppure partecipando
ad incontri nelle case come Bhakti Sanga, Bhakti Vriksha, Nama
Hatta, ecc. o unendosi ai programmi online.
Viene inoltre incoraggiata la partecipazione pratica alle attività
rivolte alla diffusione del messaggio della coscienza di Krishna,
come raccomandato dagli acarya e da Krishna Stesso.
Qui di seguito le parole di Dhruva Maharaja, un grande devoto, che
si esprime riguardo all’importanza dell’associazione dei devoti:
“O Signore illimitato, Ti prego di benedirmi concedendomi la com-
pagnia dei grandi devoti, i quali si impegnano costantemente nel
Tuo servizio trascendentale, come le onde di un fiume che scorrono
senza sosta. Questi devoti trascendentali sono situati in uno stato
di esistenza assolutamente incontaminato. Col metodo del servizio
devozionale potrò sicuramente attraversare l’oceano dell’esistenza
materiale gonfio di onde pericolose e ardenti come il fuoco…” (SB,
4.9.11)

27
28
PREGHIERE GIORNALIERE

Queste sono le principali preghiere che vengono recitate o cantate


quotidianamente dai devoti.

- Sri Guru-astaka: Glorificazione del maestro spirituale. Da re-


citare o cantare al mattino presto. Nei templi, questa preghiera
accompagna la prima cerimonia del mattino chiamata mangala
arati (cerimonia di buon auspicio).
- Sri Nrisimha pranama: Preghiera al Signore Nrisimha affinché ci
protegga dai demoni e dai disturbi e ci aiuti a sradicare i desideri
demoniaci dal nostro cuore. Si consiglia di recitarla mattino e sera.
- Sri Tulasi-kirtan: Preghiera a Sri Tulasi Devi, molto cara a Sri
Krishna, affinché ci dia le sue benedizioni nel nostro tentativo
d’impegnarci nel servizio di amore e devozione a Sri Guru e Sri
Gauranga. Suggeriamo di recitarla mattino e sera.
- Sri Guru-vandana: Preghiera offerta al maestro spirituale. Si
consiglia la recita al mattino.
- Jaya Radha Madhava: Questa preghiera ci ricorda alcuni passa-
tempi trascendentali di Krishna a Vrindavana e si canta normal-
mente prima della lettura delle Scritture (come per esempio la
Bhagavad-gita e lo Srimad-Bhagavatam).
- Prasada-sevaya: Preghiera da recitare prima di onorare il pra-
sada. Ci ricorda l’importanza di controllare la lingua.
- Gaura-arati: Glorificazione del Signore Gaura Hari (Sri Caitan-
ya Mahaprabhu) e dei Suoi principali associati. Normalmente
questa preghiera si recita o si canta alla sera.

Pranama Mantra a Srila Prabhupada

nama om visnu-padaya krishna-presthaya bhu-tale


srimate bhaktivedanta-svamin iti namine
namas te sarasvate deve gaura-vani-pracarine
nirvisesa-sunyavadi-pascatya-desa-tarine

29
“Offro i miei rispettosi omaggi a Sua Divina Grazia A.C. Bhaktive-
danta Swami Prabhupada, che è molto caro a Sri Krishna perché ha
preso rifugio ai Suoi piedi di loto. Rispettosi omaggi a te, o maestro
spirituale, servitore di Sarasvati Goswami. Tu stai gentilmente pre-
dicando il messaggio di Sri Caitanyadeva e stai liberando i paesi
dell’Occidente, oppressi dall’impersonalismo e dal nichilismo.”

Sri Sri Gurv-astaka


di Srila Visvanatha Cakravarti Thakura

Srila Visvanatha Cakravarti Thakura, che apparve verso la metà del


diciassettesimo secolo, è un grande maestro spirituale nella succes-
sione di guru e discepoli della coscienza di Krishna. Egli afferma:
“Colui che a voce alta, con grande cura e attenzione, recita questa
bella preghiera al maestro spirituale durante il brahma-muhurta, ot-
tiene al momento della morte, il servizio diretto a Krishna, il Signo-
re di Vrindavana.”

(1)

samsara-davanala-lidha-loka-
tranaya karunya-ghanaghanatvam
praptasya kalyana-gunarnavasya
vande guroh sri-caranaravindam

Il maestro spirituale riceve le benedizioni dall’oceano della mise-


ricordia. Come una nuvola getta acqua sulla foresta in fiamme per
estinguere il fuoco, così il maestro spirituale libera il mondo afflitto
dal materialismo, estinguendo il fuoco bruciante dell’esistenza ma-
teriale. Offro i miei rispettosi omaggi ai piedi di loto del maestro
spirituale, che è un oceano di qualità propizie.
(2)

30
mahaprabhoh kirtana-nritya-gita
vaditra-madyan-manaso rasena
romanca-kampasru-taranga-bhajo
vande guroh sri-caranaravindam

Cantando il santo nome, danzando in estasi, suonando strumenti mu-


sicali, il maestro spirituale è sempre reso felice dal movimento del
sankirtana di Caitanya Mahaprabhu. Nella sua mente gusta i piaceri
della pura devozione, e perciò talvolta i suoi peli si rizzano, il suo
corpo trema, e lacrime fluiscono dai suoi occhi come onde. Offro i
miei rispettosi omaggi ai piedi di loto di un tale maestro spirituale.

(3)

sri-vigraharadhana-nitya-nana
sringara-tan-mandira-marjanadau
yuktasya bhaktams ca niyunjato ‘pi
vande guroh sri-caranaravindam

Il maestro spirituale è impegnato costantemente ad adorare nel


tempio Sri Sri Radha e Krishna, ed impiega anche i suoi discepoli
in tale adorazione. Questi vestono le Divinità con bellissimi vestiti
e ornamenti, puliscono il Loro tempio e svolgono altre numerose
forme di adorazione. Offro i miei rispettosi omaggi ai piedi di loto
del mio maestro spirituale.

(4)

catur-vidha-sri-bhagavat-prasada
svadv-anna-triptan hari-bhakta-sanghan
kritvaiva triptim bhajatah sadaiva
vande guroh sri-caranaravindam

Il maestro spirituale offre sempre a Krishna quattro varietà di cibo

31
delizioso (cioè quei cibi che si possono leccare, masticare, bere e
succhiare). E il maestro spirituale è felice nel vedere che i devoti
sono soddisfatti mangiando il bhagavat-prasada. Offro i miei ri-
spettosi omaggi ai piedi di loto del mio maestro spirituale.

(5)

sri-radhika-madhavayor apara
madhurya-lila-guna-rupa-namnam
prati-ksanasvadana-lolupasya
vande guroh sri-caranaravindam

Il maestro spirituale è sempre ansioso di cantare e ascoltare ciò


che riguarda gli illimitati divertimenti coniugali di Radhika e Ma-
dhava, e le Loro qualità, nomi e forme. Egli aspira a gustare quei
divertimenti in ogni momento della sua vita. Offro i miei rispettosi
omaggi ai piedi di loto del mio maestro spirituale.

(6)

nikunja-yuno rati-keli-siddhyai
ya yalibhir yuktir apeksaniya
tatrati-daksyad ati-vallabhasya
vande guroh sri-caranaravindam

Il maestro spirituale è molto caro a Krishna perché è esperto nell’as-


sistere le gopi; esse nei differenti momenti della giornata fanno gu-
stosi arrangiamenti per rendere perfetti i giochi amorosi di Radha e
Krishna nei boschi di Virndavana. Offro i miei rispettosi omaggi ai
piedi di loto del mio maestro spirituale.

32
(7)

saksad-dharitvena samasta-sastrair
uktas tatha bhavyata eva sadbhih
kintu prabhor yah priya eva tasya
vande guroh sri-caranaravindam

Il maestro spirituale deve essere onorato tanto quanto il Signore


Supremo, perché ne è il servitore più intimo. Ciò è riconosciuto in
tutte le Scritture rivelate e accettato da tutte le autorità. Perciò offro
i miei rispettosi omaggi ai piedi di loto del mio maestro spirituale,
che è l’autentico rappresentante di Krishna.

(8)

yasya prasadad bhagavat-prasado


yasyaprasadan na gatih kuto ’pi
dhyayan stuvams tasya yasas tri-sandhyam
vande guroh sri-caranaravindam

Per la misericordia del maestro spirituale noi riceviamo la benedi-


zione di Krishna. Senza la sua grazia, nessun avanzamento spiri-
tuale è possibile. Perciò devo sempre ricordarlo e pregarlo, e alme-
no tre volte al giorno offrire i miei rispettosi omaggi ai piedi di loto
del mio maestro spirituale.

33
Preghiera al Signore Sri Nrsimha

(1)
namas te narasimhaya
prahladahlada-dayine
hiranyakasipor vaksah
sila-tanka-nakhalaye

Offro i miei omaggi a Sri Narasimha, che sempre procura gioia


a Prahlada Maharaja e le cui unghie sono come uno scalpello sul
petto di pietra del demone Hiranyakasipu.

(2)

ito nrisimhah parato nrisimho


yato yato yami tato nrisimhah
bahir nrisimho hridaye nrisimho
nrisimham adim saranam prapadye

Sri Nrsimha è qui ed è anche là. Dovunque io vada Sri Nrsimha è


là. Egli è nel cuore ed è anche al di fuori. Io mi sottometto a Sri
Nrsimha, che è l’origine di tutte le cose ed è il rifugio supremo.

(3)

tava kara-kamala-vare nakham adbhuta-sringam


dalita-hiranyakasipu-tanu-bhringam
kesava dhrita-narahari-rupa
jaya jagadisa hare

O Kesava! O Signore dell’universo! O Signore Hari, che hai assun-


to l’aspetto di un essere metà uomo e metà leone! Tutte le glorie
a Te! Proprio come si può schiacciare facilmente tra le unghie una
vespa, così il corpo del demone Hiranyakasipu simile a una vespa,

34
è stato squarciato dalle poderose unghie appuntite delle Tue mera-
vigliose mani di loto.

Sri Tulasi pranama

vrindayai tulasi-devyai
priyayai kesavasya ca
krishna-bhakti-prade devi
satyavatyai namo namah

Offro i miei ripetuti omaggi a Vrinda, Srimati Tulasi Devi, che è


molto cara a Sri Kesava. O dea, tu ci concedi il servizio devoziona-
le a Krishna e possiedi la verità più alta.

Sri Tulasi-puja-kirtana

(1)
namo namah tulasi krishna-preyasi (namo namah)
radha-krishna-seva pabo ei abhilasi

O Tulasi, amata di Krishna, ripetutamente mi inchino davanti a te. Il


solo desiderio che mi è rimasto è quello di servire Radha e Krishna.

(2)
ye tomara sarana loy tara vanca purna hoy
kripa kori’ koro tare vrindavana-vasi

Chiunque prenda rifugio in te vedrà tutti i suoi desideri soddisfat-


ti. Grazie alla tua misericordia, tu lo fai diventare un residente di
Vrindavana.

35
(3)
mora ei abhilasa vilasa-kunje diyo vasa
nayane heribo sada jugala-rupa-rasi

Il mio desiderio è che tu mi conceda di poter vivere nelle foreste


di piacere di Sri Vrindavana-dhama. Così potrò ammirare sempre i
meravigliosi divertimenti di Radha e Krishna.

(4)
ei nivedana dhara sakhir anugata koro
seva adhikara diye koro nija dasi

Ti prego di farmi diventare un seguace delle pastorelle di Vraja. Per


favore, concedimi il privilegio del servizio devozionale e fammi
diventare uno dei tuoi servitori.

(5)
dina krishna-dase koy ei jena mora hoy
sri-radha-govinda-preme sada jena bhasi

Questo servitore di Krishna così inutile e caduto prega: “Possa io


sempre nuotare nell’amore di Sri Radha e Govinda”.

Sri Tulasi Pradaksina Mantra

yani kani ca papani brahma-hatyadikani ca


tani tani pranasyanti pradaksinah pade pade

Girando attorno a Srimati Tulasi Devi, a ogni passo, tutti i pecca-


ti che possono essere stati commessi sono distrutti, perfino quello
dell’assassinio di un brahmana.

36
Sri Guru-vandana
L’adorazione di Sri Guru

(1)

sri-guru-carana-padma, kevala bhakati-sadma,


bando mui savadhana mate
jahara prasade bhai, e bhava toriya jai,
krishna-prapti hoy jaha ha’ te

I piedi di loto del nostro maestro spirituale sono la dimora del puro
servizio devozionale. Io m’inchino a quei piedi di loto con grande
cura e attenzione. Mio caro fratello (mia cara mente), è per la grazia
del maestro spirituale che noi possiamo superare questa esistenza
materiale e ottenere la misericordia di Krishna.

(2)

guru-mukha-padma-vakya, cittete koriya aikya


ar na koriho mane asa
sri-guru-carane rati, ei se uttama-gati,
je prasade pure sarva asa

Fa’ che gli insegnamenti provenienti dalla bocca di loto del maestro
spirituale diventino tutt’uno col tuo cuore, e non desiderare altro.
L’attaccamento ai piedi di loto del maestro spirituale è il modo mi-
gliore per avanzare spiritualmente, e per la sua misericordia tutti i
desideri di perfezione spirituale sono soddisfatti.

37
(3)

cakhu-dan dilo jei, janme janme prabhu sei,


divya-jnan hride prokasito
prema-bhakti jaha hoite, avidya vinasa jate,
vede gay jahara carito

Colui che mi ha dato il dono della visione trascendentale è il mio


Signore, vita dopo vita. Per la sua misericordia la conoscenza divina
si rivela nel cuore, da lui si ottiene la prema-bhakti e da lui l’igno-
ranza è distrutta. Le scritture vediche celebrano le sue qualità.

(4)

sri-guru karuna-sindhu, adhama janara bandhu,


lokanath lokera jivana
ha ha prabhu koro doya, deho more pada-chaya,
ebe jasa ghusuk tribhuvana

O maestro spirituale, oceano di misericordia e amico delle anime


cadute, tu sei il signore e la vita stessa di tutti in questo mondo. O
maestro! Sii misericordioso e ponimi all’ombra dei tuoi piedi di
loto. Possano le tue glorie diffondersi nei tre mondi.

38
Jaya Radha-Madhava
(dal Gitavali)

jaya radha-madhava kunja-bihari


gopi-jana-vallabha giri-vara-dhari
yasoda-nandana braja-jana-ranjana
yamuna-tira-vana-cari

Krishna è l’amante di Radha. Egli mette in atto numerosi diverti-


menti d’amore nei boschi di Vrindavana. È l’amante delle pastorelle
di Vraja, Colui che solleva la grande collina Govardhana, l’amato
figlio di madre Yasoda, che dà grande felicità agli abitanti di Vraja
e vaga per le foreste lungo le rive del fiume Yamuna.
Srila Prabhupada era molto affezionato a questa canzone e la can-
tava sempre prima di iniziare la sua lezione. Ad Allahabad e a Go-
rakhpur Srila Prabhupada cadde in trance dopo aver cantato le pri-
me due linee, e quando dopo un po’ di tempo tornò alla coscienza
esterna disse: “Ora cantate Hare Krishna.” Srila Prabhupada diceva
che questa canzone è “un dipinto di Vrindavana. C’è tutto: Srimati
Radharani, Vrindavana, Govardhana, Yasoda e i pastori.”

Gaura-arati-kirtana
(da Gitavali)

(1)

jaya jaya goracander aratiko sobha


jahnavi-tata-vane jaga-mana-lobha

Tutte le glorie, tutte le glorie alla meravigliosa cerimonia dell’arati


di Sri Caitanya. Questo Gaura-arati si svolge in un boschetto sul-
la riva del Jahnavi (Gange) e affascina la mente di tutti gli esseri
dell’universo.

39
(2)

dakhine nitaicand, bame gadadhara


nikate advaita, srinivasa chatra-dhara

Alla destra di Sri Caitanya sta il Signore Nityananda e alla Sua


sinistra c’è Sri Gadadhara. Vicino c’è Sri Advaita, e Srivasa Tha-
kura tiene un parasole sulla testa di Sri Caitanya.

(3)

bosiyache goracand ratna-simhasane


arati koren brahma-adi deva-gane

Sri Caitanya Si è seduto su un trono ornato di pietre preziose e gli


esseri celesti, guidati da Brahma, compiono la cerimonia dell’arati.

(4)

narahari-adi kori’ camara dhulaya


sanjaya-mukunda-basu-ghosadi gaya

Narahari Sarakara e altri compagni di Sri Caitanya Lo sventagliano


con i camara, e i devoti, guidati da Sanjaya Pandita, Mukunda Dat-
ta e Vasu Ghosa, cantano dolcemente nel kirtana.

(5)

sankha baje ghanta baje baje karatala


madhura mridanga baje parama rasala

Suonano conchiglie, campane e karatala, e le mridanga suonano


molto dolcemente. Questa musica del kirtana è estremamente dol-
ce e piacevole all’ascolto.

40
(6)

bahu-koti candra jini’ vadana ujjvala


gala-dese bana-mala kore jhalamala

Lo splendore del volto di Sri Caitanya supera quello di milioni e milio-


ni di lune e la ghirlanda di fiori di selva attorno al Suo collo risplende.

(7)

siva-suka-narada preme gada-gada


bhakativinoda dekhe gorara sampada

Siva, Sukadeva Gosvami e Narada Muni sono tutti lì e la loro voce


si spezza per l’estasi dell’amore trascendentale. Così Thakura
Bhaktivinoda vede le glorie di Sri Caitanya.

Prasada-sevaya
Canzone per onorare il cibo spirituale (dal Gitavali)
Questa canzone deve essere cantata prima di onorare il prasada
del Signore.

(1)

sarira abidya-jal, jodendriya tahe kal,


jive phele visaya-sagore
ta-ra madhye jihwa ati, lobhamoy sudurmati,
ta-ke jeta kathina samsare

O fratelli! Questo corpo materiale è una ragnatela di ignoranza, e i


sensi sono nemici mortali perché gettano l’anima nell’oceano dei
godimenti materiali. Tra questi sensi la lingua è il più vorace e in-
controllabile; perciò è molto difficile controllare la lingua.

41
(2)

krishna baro doyamoy, koribare jihwa jay,


swa prasad-anna dilo bhai
sei annamrita pao radha-krishna-guna gao,
preme dako caitanya-nitai

O fratelli! Sri Krishna è così misericordioso che ci ha lasciato i resti


del Suo cibo proprio al fine di controllare la lingua. Ora, per favore.
accettate questo krishna-prasada che è simile al nettare, e cantia-
mo le glorie di Sri Sri Radha e Krishna, gridando con sentimento:
“Caitanya! Nitai!”

42
Nel canale Youtube dell’USCI potete trovare i mantra per of-
frire il cibo e le preghiere suggerite (all’interno della playlist)
MANTRA PER OFFRIRE IL CIBO A KRISHNA
Preghiera a Srila Prabhupada

https://drive.google.com/file/d/10whZnTEJyXSCqci4wIAFX2G3US
SnU1v7/view?usp=sharing

Preghiera a Sri Caitanya

https://drive.google.com/file/d/1AvtqznTzbUykmMzEjME9t_bsF2-
9jPJM/view?usp=sharing

Preghiera a Sri Krishna

https://drive.google.com/file/d/1Xpzl_nZBb8XY6KsoJBXcnbowe50
Okt1H/view?usp=sharing

Panca-Tattva mantra

https://drive.google.com/file/d/1WhGs16O4OlC8MIC-
NHlex8EEmxyqjPxa/view?usp=sharing

Hare Krishna mantra

https://drive.google.com/file/d/1tDAwhrrjoE3qCzJf6Jj1WCDOyeo
WCbYG/view?usp=sharing
PREGHIERE GIORNALIERE
Sri Sri Gurv-astaka

https://bit.ly/3a8N88Q

Preghiera al Signore Sri Nrsimha

https://bit.ly/3NEBy2Y

Sri Tulasi pranama

https://bit.ly/3unnhRv

Sri Tulasi-puja-kirtana

https://bit.ly/3Ao1bCn

Sri Tulasi Pradaksina Mantra

https://bit.ly/3NGbHrA

Sri Guru-vandana

https://bit.ly/3NEoI4S
Jaya Radha-Madhava

https://bit.ly/3ND70hZ

Gaura-arati-kirtana

https://bit.ly/3yfGDcv

Prasada-sevaya

https://bit.ly/3yeWs2V

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